Preventivo di sostenibilità 2009 Coop Adriatica

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Preventivo di sostenibilità 2009 Iniziative e impegni economici, sociali e ambientali

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Coop Adriatica presenta il Preventivo di sostenibilità 2009

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Il testo integrale del Preventivo di sostenibilità 2009 è scaricabile dal sito internet

www.adriatica.e-coop.it

Preventivo di sostenibilità 2009Iniziative e impegni economici, sociali e ambientali

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"Oggi la crescita è un affare redditizio solo a patto di farne sopportare il peso e il prezzo alla natura, alle generazioni future, alla salute dei consumatori,

alle condizioni di lavoro degli operai e, soprattutto, ai paesi del Sud. Dunque una rottura è indispensabile. Tutti, o quasi tutti, sono d'accordo su

questo punto, ma nessuno osa tirarne le conseguenze"

Serge Latouche

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Indice

Lettera del Presidente pag. 5 1. Premessa La metodologia e il processo di costruzione di questo Preventivo “ 7 2. Chi siamo 2.1 Assetto istituzionale pag. 9 2.2 Chi e come decide “ 9 2.3 Il Codice etico “ 10 2.4 Missione e valori “ 11 2.5 Il Sistema Coop “ 12 3. La nostra sostenibilità 3.1 Strategie e politiche pag. 13 3.2 Il Governo dell’impresa e la partecipazione “ 14 3.3 Gli strumenti della sostenibilità “ 14 4. I principali obiettivi 4.1 Il contesto socio-economico “ 15 4.2 Il Sistema Coop: innovazione per l’ampliamento della mutualità “ 16 4.3 Le linee e le azioni del Preventivo di sostenibilità 2009 “ 17 4.4 Il gruppo Coop Adriatica e le partecipazioni strategiche “ 21 4.5 I principali indicatori “ 23 5. La Persona 5.1 I soci pag. 27 5.1.1 Il socio proprietario “ 27 5.1.2 Il socio prestatore “ 28 5.1.3 Il socio cittadino-consumatore “ 29 5.2 I lavoratori “ 30 5.2.1 L’occupazione “ 30 5.2.2 La formazione “ 32 5.2.3 Salute e sicurezza “ 33 5.2.4 Motivazione e clima interno “ 34 5.2.5 Integrazione vita-lavoro “ 35 5.3 La comunità “ 36 5.3.1 ”C’entro anch’io” “ 36 5.3.2 “Ausilio per la spesa” “ 37 5.3.3 “Ausilio per la cultura” “ 38 5.3.4 “Brutti ma buoni” “ 39 5.3.5 Educazione al consumo consapevole “ 40 5.3.6 Altri interventi nei confronti della comunità “ 41 5.3.7 Solidarietà internazionale “ 42 5.4 La Finanza etica “ 43

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6. Il Prodotto 6.1 La convenienza pag. 45 6.2 Il prodotto “sostenibile” “ 46 6.2.1 I prodotti a marchio Coop “ 46 6.2.2 I prodotti Solidal Coop “ 48 6.2.3 I prodotti Libera Terra “ 49 6.3 Il prodotto tipico e locale “ 50 7. Il Punto Vendita 7.1 Lo sviluppo della rete pag. 51 7.2 La riduzione dell’impatto ambientale “ 52 7.3 Igiene e sicurezza “ 54 7.4 La qualità dei servizi “ 55 7.5 Il punto vendita come luogo di aggregazione culturale e sociale “ 56 Glossario pag. 57

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Lettera del Presidente Sobrietà e innovazione per affrontare il cambiament o Anche nel 2009, Coop Adriatica si impegna pubblicamente, con il Preventivo di sostenibilità, a svolgere un ruolo attivo in un momento particolarmente difficile per l’andamento dell’inflazione, dei prezzi, dei redditi delle famiglie. Un ruolo di tutela, ma anche di forte cambiamento e innovazione per ascoltare e dare risposte di mutuo aiuto ai soci, ai lavoratori e alle comunità in cui siamo presenti. Come Cooperativa di consumatori, dovremo innanzitutto contribuire a sostenere le fasce della popolazione più esposte alla crisi e chi ha redditi più bassi. Dunque, mantenere prezzi contenuti sulla spesa di ogni giorno, contrastare aumenti ingiustificati e tentativi di speculazione ai danni dei cittadini, assicurare la convenienza soprattutto per i prodotti di base e opportunità vantaggiose ai soci. Senza smettere di vigilare con la massima attenzione sulla qualità e la sicurezza degli alimenti che portiamo in tavola. Il nostro obiettivo resta inoltre portare prezzi equi e qualità in settori dove è possibile offrire nuovi benefici e opportunità ai soci e ai consumatori, come abbiamo fatto per i farmaci e i prodotti per la salute, la telefonia, la scuola, i libri, i viaggi, la cultura e il tempo libero. Ma - in un contesto particolarmente difficile per i consumi - Coop Adriatica continuerà anche l’impegno per una gestione sobria e una crescita sostenibile, che riesca a unire equilibrio economico e attenzione ai risultati sociali e ambientali del nostro operato. Nel 2009, investiremo anche nella crescita di una rete di negozi a basso impatto ambientale e saremo in grado di generare nuova occupazione stabile investendo nella formazione e nella sicurezza dei lavoratori. Nei punti vendita della Cooperativa, cresceranno ancora l’attenzione al risparmio e all’efficienza energetica, alla riduzione dei rifiuti e degli sprechi, all’offerta di prodotti etici, ecologici e biologici, alla diffusione di modelli di consumo più sostenibili per l’ambiente. Coop Adriatica e i suoi soci continueranno a alimentare la solidarietà e la coesione sociale delle comunità dove sono presenti, con progetti locali e internazionali per ridurre le disuguaglianze, includere le persone, sostenere chi è in difficoltà. Si tratta di innovare, crescere, migliorare ancora la nostra organizzazione e la nostra capacità di offrire risposte concrete alle persone. E’ la strada, nel nuovo contesto, per affrontare con fiducia un’evoluzione positiva e necessaria del nostro compito, come sempre dalla parte dei soci e dei cittadini.

Gilberto Coffari Presidente di Coop Adriatica

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1. Premessa La metodologia e il processo di costruzione di ques to Preventivo

Il Bilancio Preventivo di sostenibilità è il documento con cui annualmente Coop

Adriatica rende noti i propri obiettivi in ambito economico, sociale e ambientale. Tali obiettivi costituiscono gli impegni che essa si assume nei confronti di tutti i portatori d’interesse. Il Preventivo è uno degli strumenti adottati dalla Cooperativa nell’ambito del proprio percorso “Verso la sostenibilità” intrapreso nel 2002, che comprende anche la redazione di un Bilancio di sostenibilità a consuntivo, tramite il quale è possibile verificare, alla fine dell’anno, l’effettiva realizzazione degli impegni dichiarati.

La Cooperativa ha lavorato con convinzione per far crescere, sia all’esterno che al suo interno, la cultura e la sensibilità rispetto ai temi della responsabilità sociale d’impresa. Di conseguenza, il Preventivo è divenuto, nel tempo, uno strumento di lavoro per la struttura dirigente e per i lavoratori della Cooperativa, che ne fanno un punto di riferimento per lo svolgimento della propria attività. I principali indicatori vengono peraltro sottoposti all’approvazione del Consiglio di Amministrazione, in un documento unitario di previsione che include anche il budget economico e gestionale.

L’elaborazione del Bilancio Preventivo di Sostenibilità di Coop Adriatica è frutto di un

processo continuo, che coinvolge tutte le direzioni aziendali e prende in considerazione diversi elementi, in parte correlati tra loro: le linee guida del Sistema Coop, il Piano strategico triennale di Coop Adriatica, la Consulta sociale, le linee guida del budget, con il coinvolgimento strutturato e continuo dei portatori di interesse, nonché le indicazioni espresse annualmente dalla società esterna che verifica il Bilancio di sostenibilità. Da quest’anno, inoltre, sono recepite anche le indicazioni sulla coerenza dei comportamenti della Cooperativa e degli stakeholder rispetto ai principi definiti nel Codice, contenute nel Rapporto etico, che nel 2008 è stato realizzato per la prima volta e presentato all’assemblea dei soci. Oltre a ciò, quest’anno i contenuti del Preventivo sono stati preventivamente sottoposti al Responsabile etico, al fine di raccogliere un parere sulle azioni proposte e sulla loro adeguatezza rispetto alle evidenze emerse dalla sua attività.

Il Preventivo di sostenibilità 2009 mantiene l’impostazione degli anni scorsi: va a

misurare la sostenibilità della gestione di Coop Adriatica rispetto ai tre elementi che ne caratterizzano l’attività:

- le persone - i prodotti - i punti vendita

Per ciascuno di questi fattori sono riportati gli obiettivi che Coop Adriatica si pone, e i

relativi indicatori quantitativi. I capitoli che seguono sono quindi dedicati all’identità della Cooperativa (capitolo 2),

alla sostenibilità di Coop Adriatica (capitolo 3), all’indicazione dei principali obiettivi del 2009 (capitolo 4), alle persone (capitolo 5), ai prodotti (capitolo 6), ai punti vendita (capitolo 7).

Negli ultimi tre capitoli si esaminano in dettaglio le attività e i progetti che caratterizzano maggiormente l’azione della Cooperativa verso i tre elementi.

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In particolare, per ciascun ambito: - viene evidenziato il riferimento alla missione di Coop Adriatica, che motiva

l’importanza dell’obiettivo ed esprime la sua coerenza con essa, - si riporta una sintesi delle azioni condotte finora, - si specifica l’obiettivo generale che la Cooperativa si pone e si illustra la sua

traduzione in azioni, - vengono riportati gli indicatori su cui la Cooperativa si impegna e i

corrispondenti valori obiettivo per il 2009. A fianco di questi ultimi, se sono disponibili, vengono anche indicate le variazioni rispetto ai dati del 2008. A tal proposito, si consideri che la stima dei valori relativi all’anno 2008 è stata condotta nel mese di dicembre 2008, pertanto potrebbe non essere pienamente confermata dall’effettiva contabilizzazione a consuntivo, che sarà condotta a maggio 2009 e riportata nel Bilancio di sostenibilità 2008.

Gli indicatori sono articolati in etico/sociali, ambientali ed economici, secondo la classificazione diffusamente utilizzata a livello internazionale nella rendicontazione della responsabilità sociale d’impresa (People, Planet, Profit), e sono contraddistinti da un logo grafico:

indicatori etico-sociali indicatori ambientali indicatori economici

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2. Chi siamo 2.1 Assetto istituzionale

Coop Adriatica è una cooperativa di consumatori costituita nel 1995 in seguito all’integrazione tra Coop Emilia Veneto e Coop Romagna Marche. Oggi è presente in 79 comuni di quattro regioni (Veneto, Emilia-Romagna, Marche e Abruzzo), con una rete di 150 punti vendita, di cui 135 supermercati e 15 ipermercati.

I soci della Cooperativa, che nel corso del 2008 hanno superato il milione di unità, sono persone che hanno scelto di associarsi allo scopo di tutelare il loro potere d’acquisto, disporre di prodotti sicuri, promuovere il benessere e la coesione sociale nelle comunità, secondo i principi contenuti nella Missione sociale, nel Codice etico e sulla base di quanto stabilito dallo Statuto di Coop Adriatica.

Coop Adriatica è iscritta all’Albo delle Cooperative (numero A108794), nella sezione Cooperative a mutualità prevalente (artt. 2512, 2513, 2514 del Codice Civile), nella categoria Cooperative di consumo. Ciò in quanto oltre la metà della sua attività è dovuta al rapporto mutualistico con i soci. Infatti, circa il 75% degli acquisti è effettuato dai soci. 2.2 Chi e come decide

I soci costituiscono la proprietà sociale della Cooperativa e la esercitano attraverso le regole e gli strumenti della partecipazione democratica, secondo il principio di uguaglianza “una testa un voto”. Essi approvano lo Statuto sociale e il Regolamento interno e, in base a quanto stabilito in tali documenti, eleggono il Consiglio di amministrazione, il Collegio sindacale, la Commissione etica e quella elettorale, nonché i propri rappresentanti nei Consigli di zona territoriali. Ai soci spetta anche l’approvazione del Bilancio della Cooperativa, attraverso assemblee che si tengono in modo capillare su tutto il territorio.

Il Consiglio di amministrazione, che ha compiti di indirizzo strategico e di controllo, elegge il Presidente e il Vicepresidente; nomina i dirigenti e una Direzione operativa, che ha la responsabilità della gestione.

Ha la rappresentanza e la firma sociale; ha la facoltà di

nominare avvocati e procuratori;

può delegare poteri ad amministratori o al Vicepresidente.

I soci partecipano alle assemblee per approvare il

Bilancio; eleggono Consiglio di amministrazione, Collegio sindacale, Commissione etica e

Commissione elettorale.

Nomina il Presidente,

il Vicepresidente e il Comitato consultivo.

Esercita i poteri di indirizzo strategico della Cooperativa e il controllo sulla

gestione.

Presidente e Direttore generale

Consiglio

di amministra-

zione

Assemblea dei soci

Consiglio

di Zona

Realizza i principi della Cooperativa; mantiene vivo

il vincolo associativo; consolida i rapporti tra CdA e soci;

sollecita i soci alla vita della Cooperativa; promuove le attività sociali nel territorio.

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L’attuale modello di governo dell’impresa è nella sostanza quello definito al momento della costituzione della Cooperativa, nel 1995, fondato sullo Statuto e il Regolamento interno, che stabiliscono che tutti i soci in possesso di determinati requisiti si possono candidare alle cariche sociali. Tuttavia, nel 2008 è stato elaborato, e poi approvato dalle assemblee dei soci, un nuovo Regolamento di governance, la cui concreta attuazione avverrà in modo graduale nel triennio corrente. Senza modificare i meccanismi di rappresentanza democratica dei soci, esso prevede separazione e maggior equilibrio di poteri al fine di una gestione dell’impresa efficiente, corretta e trasparente, e al tempo stesso coerente con i valori, i principi e la missione della cooperazione. Una delle prime innovazioni apportate in base al nuovo Regolamento riguarda la composizione del Consiglio di amministrazione, eletto a giugno 2008: esso comprende tre membri indipendenti e conta un maggior numero di donne rispetto al passato (10 su 30 Consiglieri, contro le 5 su 27 del precedente mandato).

Il Consiglio di amministrazione è composto da 30 membri: 14 di essi (che sono i presidenti delle zone soci) sono eletti direttamente da tutti i soci con voto individuale e segreto, gli altri 16 sono eletti dall’assemblea dei soci in base a una lista formulata dalla Commissione elettorale (anch’essa eletta ogni tre anni dall’assemblea dei soci). I Consigli di zona soci sono 14; la loro consistenza varia da un minimo di 15 a un massimo di 35 rappresentanti, in relazione alla numerosità dei soci della zona e alla sua ampiezza territoriale; complessivamente, per il triennio 2008-2011 sono stati eletti 407 consiglieri.

2.3 Il Codice etico

Coop Adriatica si è dotata, formalmente dal 1999, di un Codice etico e di una

Commissione etica. Il Codice contiene i punti di riferimento valoriali per la Cooperativa e le norme di comportamento conseguenti. Nel corso del 2006 è stato elaborato, e successivamente approvato nelle assemblee di Bilancio, un aggiornamento di questo strumento, in modo da recepire i cambiamenti intervenuti con l’avvio del percorso “Verso la sostenibilità” e in risposta alle mutate esigenze di tutela dei portatori d’interesse.

Nella nuova versione del Codice, i principi generali e i valori su cui Coop Adriatica deve fondare il proprio modo di operare sono definiti in modo più stringente: mutualità, democrazia e partecipazione, porta aperta, imparzialità, autonomia, onestà, sobrietà, trasparenza, riservatezza, concorrenza leale, integrità, correttezza e completezza nella formulazione dei contratti. L'attuazione di questi principi è legata a precise norme di comportamento nei confronti dei più importanti portatori di interesse che hanno rapporti con la Cooperativa. Il Codice etico disciplina le norme di comportamento in maniera dettagliata, per assicurare che princîpi e valori si traducano in prassi quotidiane nella gestione dell'impresa. Gli organismi chiamati ad assicurare l'attuazione del Codice sono:

- la Commissione etica, che ha l'obiettivo di garantire la coerenza tra valori, princîpi etici e gestione quotidiana dell'impresa cooperativa;

- il Responsabile etico, che supporta la Commissione nell'attività di attuazione del Codice e realizza il Rapporto etico annuale, rivolto ai soci e agli altri portatori di interesse, sull'attività della Commissione e sulla coerenza dei comportamenti dell'impresa rispetto ai principi e ai valori espressi nel Codice.

In seguito all’approvazione del Codice etico, la Cooperativa si è posta l’obiettivo di diffonderne la massima conoscenza tra i soci, i lavoratori e tutti gli stakeholder: ha quindi attivato un percorso formativo e informativo che negli ultimi due anni ha riguardato tutti i lavoratori, a partire da quelli con ruoli di responsabilità; nel 2009 si procederà a indagare la coerenza delle relazioni tra la Cooperativa e i principali stakeholder rispetto al Codice, per poi progettare nuove modalità di informazione e sensibilizzazione degli stakeholder, anche quelli esterni all’impresa.

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2.4 Missione e valori La Missione di Coop Adriatica

1. Fornire ai soci i prodotti e i servizi più conve nienti, sicuri e adatti al loro benessere, favorire l’educazione ai consumi.

2. Sviluppare la democrazia cooperativa e increment are il patrimonio sociale.

3. Valorizzare il lavoro e l’impegno dei dipendenti . 4. Realizzare lo sviluppo e l’innovazione dell’impr esa. Ispirare ogni

rapporto di mercato ai principi di trasparenza ed e quità. 5. Contribuire a migliorare gli ambienti fisici ed uma ni in cui la

Cooperativa opera. Rafforzare il ruolo del moviment o cooperativo. La mappa dei portatori di interesse

Coop Adriatica considera interlocutori privilegiati - stakeholder, cioè portatori di interessi rilevanti ai fini della realizzazione della propria missione - alcuni soggetti, collettivi e istituzionali: soci, lavoratori, cittadini-consumatori, fornitori, sistema Coop, sindacati, movimento cooperativo, comunità locali e Pubblica amministrazione. I soci, in quanto proprietari della Cooperativa e principali fruitori dei servizi da essa erogati, costituiscono senza dubbio i portatori di interesse di riferimento.

Soci

Lavoratori

Fornitori

Comunità

Pubblica amministrazione Movimento

cooperativo

Sindacati

Soci

Fornitori Cittadini - consumatori

Sistema Coop

Sindacati

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2.5 Il Sistema Coop

Coop Adriatica è parte integrante del Sistema Coop: aderisce cioè all’Ancc, Associazione nazionale cooperative di consumatori, che costituisce la più grande organizzazione di persone in Italia ed è, allo stesso tempo, il principale gruppo distributivo nazionale.

Nel corso degli anni, il Sistema Coop si è dotato di strutture associative e imprenditoriali comuni, con l’obiettivo di realizzare una crescente integrazione e perseguire quindi politiche condivise, sinergie ed economie di scala, che consentano di competere più efficacemente nel mercato, e dunque di garantire maggiore tutela e vantaggi per i soci e i cittadini.

In particolare, agli organi dell’Ancc spettano le funzioni di rappresentanza politico-associativa del Sistema, mentre alle società e ai Consorzi nazionali (come Coop Italia, Inres, Scuolacoop), sono affidati compiti di gestione e sviluppo dell’attività commerciale, di progettazione e innovazione tecnologica, di formazione dei dirigenti e dei quadri.

Un cambiamento importante riguarderà dal 2009 la governance di Coop Italia: l’assemblea dei soci del consorzio ha infatti ratificato il nuovo sistema di governo, organizzato secondo il modello duale. Semplificando il processo decisionale e assegnando responsabilità più chiare ai diversi organismi che operano all’interno del Sistema, esso consentirà a Coop Italia di assumere un ruolo di indirizzo strategico per le cooperative associate.

All’origine del duale sta la separazione tra i rappresentanti della proprietà (i soci, nella fattispecie le principali cooperative di consumo) e la gestione: i primi si riuniranno in un Consiglio di indirizzo e sorveglianza, che sarà presieduto dal presidente di una cooperativa e durerà in carica tre anni. I compiti del Consiglio di indirizzo e sorveglianza sono quelli di nominare il Consiglio di gestione e indirizzare e controllare l’attuazione dei piani strategici del Sistema Coop; al Consiglio di gestione spetta la responsabilità delle scelte commerciali, per la cui realizzazione il presidente si avvarrà del management di Coop Italia e delle singole cooperative.

A livello territoriale, il Sistema Coop si articola poi in diverse strutture associative ed imprenditoriali. In particolare, Coop Adriatica è parte dell’Accda (Associazione cooperative di consumatori del distretto adriatico) che riunisce le Coop che operano in sette regioni (Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia). Queste cooperative nel 2003 hanno dato vita a Centrale Adriatica, società alla quale è affidata la gestione delle politiche commerciali e di marketing e, dal 2008, anche la logistica (in particolare lo stoccaggio e la distribuzione della merce destinata ai supermercati), grazie all’integrazione al suo interno del consorzio interregionale Cicc.

Coop Adriatica aderisce inoltre a Legacoop, Lega nazionale delle cooperative e

mutue, la maggiore centrale cooperativa italiana e, tramite essa, è parte dell’Aci, Alleanza cooperativa internazionale.

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3. La nostra sostenibilità

Il Libro verde della Commissione europea (2001) definisce la responsabilità sociale d’impresa come “la decisione volontaria di contribuire al progresso della società e alla tutela dell’ambiente, integrando preoccupazioni sociali ed ecologiche nelle operazioni aziendali e nelle interazioni con gli stakeholder”. Secondo questa visione, operare in modo etico, rispettare i diritti delle persone, contribuire alla crescita sociale e civile del territorio nel quale è inserita, è per un’impresa la condizione per potersi definire socialmente responsabile.

Tuttavia, ridistribuire in modo eticamente corretto il valore aggiunto prodotto non è sufficiente a garantire che anche la modalità di produzione del valore risponda ad una esigenza di sostenibilità globale. Il “Rapporto Brundtland” della Commissione Onu su ambiente e sviluppo, nel 1987 definisce la sostenibilità come “la capacità di assicurare il soddisfacimento delle necessità del presente, senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i loro stessi bisogni”. Per le imprese ciò si concretizza nell’adozione di strategie e modalità gestionali in grado di garantire al contempo efficienza economica, tutela ambientale e attenzione alle conseguenze sociali del proprio operare. Questo è possibile solo attraverso un processo strutturato di coinvolgimento di tutti gli interlocutori nelle fasi di produzione e distribuzione del valore prodotto, a beneficio sia degli attori impegnati nel processo imprenditoriale, sia della società nel suo complesso. 3.1 Strategie e politiche

Coop Adriatica è impegnata da molti anni sui temi della responsabilità sociale d’impresa. E’ stata tra le prime cooperative a redigere il Bilancio sociale e, dal 1999, anche il Bilancio sociale preventivo. Nel 1996 ha adottato un Codice etico aziendale. Inoltre, in quanto parte attiva del Sistema Coop, contribuisce alla realizzazione e alla diffusione dei prodotti a marchio Coop, realizzati da Coop Italia; quest’ultima ha ottenuto, fin dal 1998, la certificazione SA8000, che attesta la garanzia del pieno rispetto dei diritti umani e sociali da parte di tutti gli operatori della filiera di produzione.

Nel 2002 Coop Adriatica ha intrapreso il percorso strategico “Verso la sostenibilità” che si è concretizzato, da un lato, nella definizione e realizzazione di una serie di interventi e progetti con l’obiettivo di diffondere all’interno della Cooperativa la pratica di una gestione sostenibile e, dall’altro, nella realizzazione di due bilanci, uno preventivo e l’altro consuntivo, per verificare il livello di conseguimento degli obiettivi. Il Bilancio di sostenibilità è redatto secondo le linee guida della Global reporting initiative (Gri) e del Gruppo di studio per il Bilancio sociale (Gbs). I processi di rendicontazione, così come i singoli dati riportati, sono sottoposti alle verifiche di un ente esterno, scelto per le sue caratteristiche di autorevolezza ed indipendenza: la società Bureau Veritas ha il compito di attestare la conformità delle informazioni esposte nel Bilancio di Sostenibilità, tramite analisi dei documenti, interviste, visite agli ambienti di lavoro e alle strutture di vendita; inoltre, esamina il coinvolgimento degli stakeholder nella definizione delle azioni e nella loro successiva valutazione, secondo lo standard AA1000. A conclusione dei processi di verifica, la direzione aziendale riceve un rapporto che evidenzia gli aspetti da migliorare e i progressi realizzati rispetto all’anno precedente. I dati del rapporto sono utilizzati dalla direzione aziendale per definire le proprie strategie in un’ottica di miglioramento.

Il percorso “Verso la sostenibilità” ha rappresentato per la Cooperativa una trasformazione culturale, che si è realizzata grazie al coinvolgimento diffuso e responsabile di tutte le funzioni dell’impresa e di tutti i lavoratori.

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3.2 Il Governo dell’impresa e la partecipazione

Per Coop Adriatica, la trasparenza e la partecipazione dei soci alle scelte dell’impresa sono gli elementi fondanti del sistema di Governo dell’impresa stessa. Pertanto la Cooperativa ha ritenuto importante dotarsi di strumenti che garantiscano questi principi e ritiene indispensabile adeguarli rispetto a eventuali cambiamenti in ambito giuridico, economico e sociale: nel 2004 ha provveduto alla revisione del proprio Statuto, alla luce della nuova legge sul diritto societario; nel 2005 ha dato applicazione alla “legge 231” (sulla prevenzione dei reati penali degli amministratori), istituendo la relativa Commissione di Vigilanza; nel 2006 ha posto al voto dei soci, ottenendone l’approvazione, una nuova versione del Codice etico e il nuovo Regolamento del Prestito sociale. Nel 2007 ha provveduto a recepire anche dal punto di vista organizzativo il nuovo Codice etico e ha diffuso la conoscenza del Codice presso i lavoratori e i soci volontari, al fine di favorire l’applicazione del Codice stesso. Nel 2008 ha anche definito un nuovo modello di governo dell’impresa, frutto di un processo di condivisione con gli stakeholder, conclusosi con l’approvazione dei soci riuniti in assemblea.

Coop Adriatica sollecita la partecipazione dei soci agli appuntamenti istituzionali, a partire dalle elezioni dei Consigli di zona e del Consiglio di amministrazione, che si tengono ogni tre anni sulla base di autocandidature; facilita la partecipazione alle assemblee per l’approvazione del Bilancio, con una presenza capillare sul territorio (sono state 90 le assemblee tenute nel 2008), così come, per presentare e discutere gli obiettivi del Preventivo di sostenibilità, organizza numerosi incontri aperti agli stakeholder e a tutti i cittadini (nel 2008 sono stati 37).

Inoltre, la Cooperativa crea una molteplicità di occasioni di ascolto e confronto, rivolte a tutti i portatori di interesse. Per esempio, nel corso dell’anno, sono previste occasioni di incontro tra i lavoratori di ciascun punto vendita e la direzione aziendale, per discutere gli andamenti, sia economici che sociali; e vengono realizzati ulteriori iniziative e progetti strutturati per rendere possibile un coinvolgimento ampio. 3.3 Gli strumenti della sostenibilità

Non esiste strategia senza adeguati strumenti che siano in grado di farla vivere nella vita aziendale, e quindi di concretizzarne gli obiettivi. Da qui, anzitutto, la scelta di coinvolgere fin dall’inizio, nel percorso “Verso la sostenibilità”, gli organi istituzionali e gestionali della Cooperativa. La sostenibilità in Coop Adriatica è stata perciò disegnata in termini generali dal Consiglio di amministrazione, che ha stabilito gli orientamenti strategici sulla base dei quali la Direzione aziendale ha definito il percorso, con l’obiettivo di condurre la gestione dell’impresa secondo una strategia di sostenibilità, la cui attuazione avviene in modo graduale, con un processo di continuo miglioramento. Ciò richiede una piena adesione, un forte coinvolgimento e una totale assunzione di responsabilità da parte di tutto il gruppo dirigente della Cooperativa, affinché i soci, i dipendenti e i diversi interlocutori assumano il tema della sostenibilità come strategico, utile e “produttivo”. A tal fine, in questi anni si è anche intensificata l’attività formativa di tipo istituzionale per tutti i lavoratori e i soci volontari, che negli anni scorsi ha affrontato in modo specifico i temi della sostenibilità e del Codice etico.

Il coinvolgimento degli interlocutori, fondamentale per una strategia sostenibile, è divenuto ormai una modalità di operare per tutte le aree aziendali della Cooperativa: il confronto con il territorio rientra nei processi di definizione delle strategie e delle attività non solo sociali, ma anche commerciali e di sviluppo. Le linee di questo stesso Preventivo di sostenibilità sono state condivise e discusse - oltre che nel Consiglio di Amministrazione - nella Consulta sociale, così come le assemblee di Preventivo e di Bilancio sono occasioni per un confronto strutturato con i portatori d’interesse.

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4. I principali obiettivi 4.1 Il contesto socio-economico

Siamo di fronte ad un cambiamento epocale dello scenario economico sociale e finanziario mondiale: questa è la premessa dalla quale partire per definire i contenuti del Preventivo di sostenibilità 2009.

Il modello di sviluppo che ha regolato fino ad ora la crescita delle economie e società più avanzate segna pesantemente il passo e, anzi, gli stessi sostenitori delle filosofie capitaliste e liberiste oggi si schierano apertamente affinché si pensi ad un nuovo modello di sviluppo che coniughi crescita ed etica, utilizzo responsabile delle risorse e rispetto degli equilibri ambientali.

Peraltro, il nuovo presidente degli Stati Uniti, se da un lato si trova costretto a sostenere con risorse pubbliche le più grandi case automobilistiche del mondo per evitare pesanti ripercussioni sul piano sociale, dall’altra parte ha già affermato la necessità di ridefinire alle radici le politiche di sviluppo che dovranno ispirarsi all’innovazione e alla ricerca di energie alternative, anche sottolineando l’esigenza del risparmio energetico e di stili di vita basati sulla sobrietà.

In questa fase di crisi finanziaria e recessione risulteranno fondamentali le scelte dei governi che è auspicabile vengano orientate al sostegno delle imprese e dei redditi da lavoro dipendente privilegiando i ceti sociali più esposti alla crisi.

La globalizzazione deve essere governata a livello mondiale e la cooperazione fra gli stati è condizione indispensabile per individuare le soluzioni più idonee alle difficoltà economiche che incontreremo anche nel 2009; il ruolo delle economie emergenti di India, Cina e Brasile può riverberarsi positivamente anche nel sostegno alle economie più povere, per ridisegnare le politiche di sviluppo e di crescita di quei paesi.

Anche in Europa ed in Italia il sostegno a imprese e redditi è condizione essenziale per sostenere i consumi; a questa condizione preliminare dovranno essere accompagnate azioni del mondo della produzione e della distribuzione per governare la leva dei prezzi, per trovare un virtuoso equilibrio fra convenienza verso i consumatori e sostenibilità economica delle imprese.

Per il nostro paese la strategia da perseguire dovrebbe essere quella del sostegno ai redditi delle famiglie, anche in relazione alle analisi e indagini effettuate che sottolineano tale aspetto ed evidenziano, peraltro, un trend di ulteriore peggioramento nel primo semestre del 2009, con crisi aziendali diffuse, aumento delle ore di cassa integrazione, crescita della disoccupazione e della precarietà, accentuazione nella contrazione dei consumi. Oltre allo strutturale divario fra le economie del nord e del sud del nostro paese, si iniziano a registrare aree di difficoltà nei contesti socio-economici più avanzati delle regioni “forti”.

E’ auspicabile, dunque, che nelle prossime settimane vengano adottati dal governo misure e provvedimenti in grado di attenuare le difficoltà che il sistema produttivo e le famiglie stanno incontrando perché, da sole, le tante iniziative di solidarietà attivate a livello decentrato (gli enti locali, la cooperazione, la Chiesa,…) non possono essere considerate sufficienti a fornire tutte le risposte necessarie.

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4.2 Il Sistema Coop: innovazione per l’ampliamento della mutualità

Proprio i cambiamenti di scenario in atto, non ancora consolidati e quindi suscettibili di ulteriori evoluzioni, sono i presupposti dai quali anche il Sistema Coop deve partire per definire le azioni da attivare nel 2009.

Gli andamenti economici del 2008 delle imprese cooperative aderenti all’Associazione nazionale delle cooperative di consumo e i rapporti con l’industria e con i fornitori presidiati da Coop Italia, a fronte delle turbolenze sui prezzi delle materie prime, hanno evidenziato la necessità di ripensare prioritariamente tutta la struttura della filiera di governo delle politiche commerciali. Nella sostanza, per riuscire a mantenere e consolidare la leadership di convenienza insieme ad un equilibrio nella gestione economica delle imprese, si è ritenuto opportuno agire in 3 direzioni:

- innovare il modello di governance del Sistema Coop ridefinendo il ruolo di Ancc e di Coop Italia, strutturando la centrale di acquisto nazionale con il modello duale ed inserendo nel consiglio di sorveglianza i presidenti di 10 grandi cooperative;

- aggiornare la prassi ed i contenuti contrattuali con i fornitori, dando priorità alla massima convenienza del prezzo finale al consumatore, da ottenere attraverso una gestione oculata nei contratti di acquisto, al fine di evitare speculazioni in un contesto di ribasso dei costi delle materie prime;

- ampliare e innovare gli assortimenti del prodotto a marchio per aumentare le quote e la marginalità e per garantire al consumatore maggiore convenienza, qualità e sicurezza.

Così come deciso dall’assemblea nazionale dei delegati Coop, proprio a partire da inizio 2009 si avvieranno le azioni necessarie a rendere concreti i benefici previsti per le cooperative ed i consumatori.

L’obiettivo di estendere la mutualità a nuovi ambiti di interesse per i soci e i cittadini rimane prioritario: in questa direzione si proseguirà, al fine di corrispondere sempre più alle attese dei soci e dei cittadini-consumatori, con ipotesi di iniziative nel campo dell’energia e dei prodotti finanziari.

Per tutte le strutture del Sistema Coop ogni azione dovrà ispirarsi ed essere agita in coerenza con i valori che sono alla base dell’identità della cooperazione di consumatori. Ed è la strategia della responsabilità sociale d’impresa che sta progressivamente affermandosi come riferimento imprescindibile di ogni azione, anche per aggiornare strategie ed iniziative nel rapporto con gli stakeholder e per radicare la presenza della cooperazione nel territorio.

Un punto di riferimento fondamentale è costituito dalla dimensione distrettuale, anche per consolidare l’attività di ascolto dei soci. Insieme alle altre Coop del Distretto adriatico sarà infatti realizzato il progetto “La Coop come vuoi tu” che prevede la possibilità, per un gruppi di soci, di esprimere in modo strutturato giudizi e valutazioni sulla Cooperativa e sui livelli di servizio erogati dai singoli punti vendita. Così come scaturito dall’assemblea nazionale delle sezioni soci, svolta a Parma lo scorso autunno, ciò viene considerato utile per meglio rispondere alle attese ed ai bisogni dei soci e dei cittadini/consumatori. Questo obiettivo è inscindibile, peraltro, dalla necessità di operare con strategie e comportamenti che assicurino, contemporaneamente, salvaguardia dell’ambiente, attenzione alle persone e quindi coesione e inclusione sociale.

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4.3 Le linee e le azioni del Preventivo di sostenib ilità 2009

La Consulta sociale (l’appuntamento annuale dei soci consiglieri e volontari) che si è tenuta a Capodarco nel novembre 2008, ha rappresentato un momento importante di riflessione per portare a sintesi le azioni svolte nel corso dell’anno e per definire le strategie del Preventivo di sostenibilità del 2009.

I contenuti e le azioni dell’anno si inseriscono in un percorso che vedrà Coop Adriatica agire prioritariamente in 3 direzioni:

- l’ambito imprenditoriale, che si dovrà caratterizzare avendo come obiettivi crescita e convenienza;

- l’aggiornamento e la ridefinizione del Piano strategico, in relazione al cambiamento sostanziale di scenario macroeconomico a livello mondiale e italiano;

- completamento del percorso della nuova governance aziendale, anche in relazione alle scelte effettuate a livello di Sistema Coop, con interventi sulla struttura di gestione dell’impresa, e al fine di rendere operative e funzionali tutte le leve del CdA previste dal regolamento.

La dimensione imprenditoriale del gruppo Coop Adriatica e, nello specifico, l’articolazione organizzativa della rete di vendita (con nuovi modelli come gli ipermercati low cost e i piccoli negozi incoop), il superamento del milionesimo socio e la crescente richiesta dei soci di ampliamento della mutualità in questa fase critica per le famiglie, impongono il perseguimento e la concreta realizzazione di una strategia della sostenibilità che sappia coniugare in tutte le azioni la crescita, la convenienza, la sostenibilità sociale e quella ambientale.

Risulta altresì necessario aggiornare e valorizzare pienamente l’identità cooperativa, il ruolo dei soci ed i vantaggi ad essi destinati, rafforzando in modo tangibile la politica dell’ascolto e della partecipazione democratica. L’importante successo di partecipazione alle elezioni 2008 per il rinnovo delle cariche sociali, che ha prodotto un forte rinnovamento nei Consigli di zona soci e nel CdA, ha posto le basi per attrarre ed impegnare i giovani soci su temi quali l’ambiente, l’intercultura, la solidarietà.

Le tematiche che caratterizzano il Preventivo di sostenibilità 2009 si orienteranno prioritariamente nelle seguenti direzioni:

a) La difesa del potere d’acquisto dei soci e dei c ittadini: il primo punto della

nostra agenda di lavoro Partendo dalle scelte strategiche del Sistema Coop per il 2009, l’obiettivo prioritario di Coop Adriatica sarà quello di garantire la massima convenienza ai soci e ai consumatori, in ciascuno dei territori di presenza della cooperativa. Pertanto: - si attiveranno azioni tese ad individuare un pacchetto di prodotti di largo consumo

e uso quotidiano su cui definire un posizionamento di prezzo il più conveniente possibile. Le iniziative promozionali premieranno prioritariamente i soci.

- Verrà accentuata e rafforzata l’attività di forte valorizzazione e promozione dei prodotti a marchio Coop, che, per le loro caratteristiche di qualità, convenienza ed eticità, rappresentano sempre più una delle preferenze di acquisto da parte dei consumatori. Sul prodotto a marchio si attiveranno scelte orientate al governo di tutta la filiera, dal presidio della materia prima a tutti i passaggi della produzione, per garantire maggiore convenienza ai soci e ai consumatori e contestualmente perseguire risultati di marginalità adeguati.

- Sarà ampliato l’assortimento dei prodotti di primo prezzo per garantire ulteriore convenienza all’insieme dei consumatori.

In generale, le scelte commerciali saranno gestite con il massimo della flessibilità e della dinamicità per cogliere nel modo più veloce possibile tutti i cambiamenti di contesto, al fine di salvaguardare il potere di acquisto dei soci e dei consumatori.

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b) Coesione, solidarietà e legalità, rapporti con i l territorio, educazione al consumo consapevole: le nostre politiche sociali

Coop Adriatica articolerà il proprio percorso innovando e contemporaneamente consolidando le iniziative che hanno caratterizzato le proprie politiche sociali negli ultimi anni: - si favorirà la partecipazione dei giovani soci alla vita democratica della

Cooperativa, individuando attività e modi di comunicazione appropriati; in collaborazione con l’università di Urbino e il suo laboratorio di politica sociale LaPolis, si realizzerà una ricerca sulle realtà giovanili nei territori di presenza di Coop Adriatica, con il coinvolgimento di giovani soci, al fine di definire un percorso di iniziative per sviluppare l’identità cooperativa fra i ragazzi.

- Il tema dell’intercultura, che è stato assunto anche dalla Consulta sociale come uno dei terreni prioritari, avrà nella Biblioteca interculturale mobile uno degli strumenti fondamentali; inoltre, il centro informativo della Provincia di Ascoli Piceno per le persone immigrate, che sorge nell’area del centro commerciale Porto Grande a San Benedetto del Tronto, potrà sviluppare ulteriormente le proprie attività.

- La Carta Solidale sarà una delle novità più importanti sul terreno della solidarietà locale. Nel 2009 sarà orientata a sostenere i progetti del bando C’entro anch’io in aggiunta alle donazioni dei soci con il Ristorno e del contributo del CdA; essa infatti consentirà donazioni da parte tutti i clienti, anche non soci.

- L’attività di educazione al consumo consapevole sarà oggetto di un convegno nazionale con l’obiettivo di aggiornare contenuti e modalità del progetto, vista l’attuale fase di cambiamento dei modelli di consumo.

- Brutti ma buoni, la destinazione a fini sociali dei prodotti alimentari invenduti, procederà ad una ulteriore estensione con il coinvolgimento di altri punti vendita.

- Ausilio, l’attività di consegna a domicilio della spesa e dei libri a persone anziane e/o non autosufficienti da parte di soci volontari, verrà sostenuta con interventi formativi e di comunicazione per coinvolgere nuovi soci nel presidio dell’attività. Per Coop Adriatica si tratta di una delle iniziative che maggiormente caratterizzano la propria immagine e il proprio ruolo sociale.

- Il tema della legalità caratterizzerà diverse e molteplici iniziative locali, che si affiancheranno alla promozione dei prodotti Libera terra; il film realizzato dal regista Silvio Soldini “Un Paese Diverso” sarà un utile strumento per occasioni di confronto e di relazione, per la sensibilizzazione sui temi della lotta contro tutte le mafie, e per la promozione di nuova imprenditorialità cooperativa da parte dei giovani.

- La solidarietà internazionale prevede la prosecuzione per il secondo anno del progetto “Stop alla povertà” e il sostegno a progetti di aiuto allo sviluppo tramite il Collezionamento punti.

Dal 1° gennaio 2009, inoltre, nei punti vendita Coo p non sarà più consentito l’acquisto di alcolici da parte di minori di 18 anni; una decisione dell’Associazione delle cooperative di consumatori che vuole contribuire concretamente a ridurre le aree di rischio per la salute dei più giovani, e a sensibilizzare tutti i cittadini sugli effetti dell’abuso di alcol. L’iniziativa è orientata anche a favorire il dispiegamento di azioni comuni con altre organizzazioni, e come stimolo al legislatore per l’adozione di normative utili a contrastare il consumo eccessivo di alcol. Siamo di fronte, infatti, ad una vera emergenza sociale che, se contrastata con efficacia, potrà migliorare la tenuta del tessuto sociale in tutti i territori dove Coop è presente.

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c) Unire impegno sociale, culturale, imprenditorial e Perseguire l’obiettivo di rafforzare la coesione sociale nelle comunità dove la Cooperativa opera significa interpretare l’agire imprenditoriale cercando di coniugare l’equilibrio economico e gestionale con il profilo sociale della Cooperativa. Alcuni esempi: - L’edizione 2008 di Ad alta voce ha identificato la solidarietà come tema degli

eventi culturali e ha evidenziato come l’impegno di tanti scrittori, poeti, attori, persone espressione della società civile possa contribuire a difendere la legalità, coltivare la memoria, promuovere il dialogo fra culture diverse; la collaborazione dei volontari di Ausilio per la cultura e dei giovani Consiglieri di zona, che hanno effettuato riprese filmate, consentirà nel 2009 di divulgare in modo efficace i momenti più importanti della manifestazione.

- Le Librerie.coop, che hanno raggiunto il numero di 17 punti vendita con buoni risultati, proseguiranno nel loro piano di sviluppo che prevede l’apertura di nuovi spazi e la diffusione di iniziative culturali rivolte a tutti i cittadini.

- Dopo il completamento delle attività di catalogazione del fondo librario di Roberto Roversi, nel 2009 sarà avviato un percorso per valorizzare il patrimonio della Libreria Palmaverde, che coinvolgerà il mondo culturale, istituzionale ed universitario di Bologna.

- Sarà proposto anche nel 2009 il premio “Coop for words”, un’opportunità per i giovani scrittori di esprimersi con poesie, brevi racconti, fumetti e blog e di prender parte ad occasioni in grado di veicolare e valorizzare i loro lavori.

- L’estensione ad altri punti vendita di “Seminar libri”, sarà accompagnata ad un percorso di verifica dei risultati ottenuti in questi anni; sarà inoltre rinnovato il ruolo di “Eureka!” nell’ipercoop Lame di Bologna.

d) Ambiente e risparmio energetico: le nostre scelt e prioritarie

Nel 2009 si consoliderà l’impegno della Cooperativa per la tutela dell’ambiente. - Con la campagna nazionale “Risparmia le energie”, nelle aree di Coop Adriatica

saranno coinvolte oltre 160 famiglie che, con il supporto di 15 tutor (soci volontari tra i quali molti giovani), terranno monitorati i consumi energetici domestici anche al fine di adottare comportamenti virtuosi di risparmio energetico.

- In 6 punti vendita della Cooperativa verrà introdotto un erogatore di detersivi liquidi a marchio Coop, finalizzato alla riduzione dei rifiuti prodotti tramite il riutilizzo dei contenitori in plastica; in base ai risultati di questa prima esperienza si valuterà la possibilità di estensione ad altri negozi.

- A Faenza la Cooperativa parteciperà attivamente al progetto “Dall’etica all’etichetta” volto ad orientare i comportamenti di acquisto verso i prodotti ambientalmente sostenibili (biologici, ecologici).

- Verrà costituito un gruppo di lavoro multidirezionale “Archimede” per individuare interventi volti a realizzare negozi ad elevata qualità energetico-ambientale, con un piano operativo che coinvolgerà anche la rete già esistente.

- Proseguiranno le azioni per la riduzione l’impatto ambientale dell’attività della Cooperativa, con l’installazione di nuovi impianti fotovoltaici, l’acquisto di energia pulita e interventi progressivi di ammodernamento di tutta l’impiantistica dei punti vendita per ridurre i consumi energetici.

- Si consolideranno ulteriormente i rapporti e le azioni comuni con le istituzioni locali volte a informare e sensibilizzare i cittadini a comportamenti sostenibili per l’ambiente, in coerenza con l’impegno più complessivo di tutto il Sistema Coop.

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e) La cultura della sostenibilità ed i nostri valor i per rafforzare l’identità dell’ impresa cooperativa

- Nel corso dell’anno si organizzeranno iniziative di promozione del modello

cooperativo, anche giovandosi del libro “Il Giusto Prezzo”, la ricerca storica sulla cooperazione di consumo (1861-1974) realizzata da Andrea Baravelli, e del film “Le radici di Coop Adriatica (1964-1995)” realizzato da Giorgio Bassanese. Si tratta di due documenti utili a ricordare, o far conoscere, la crescita sociale resa possibile dallo sviluppo dell’impresa cooperativa. Allo stesso scopo, sarà rinnovata la collaborazione con il mondo scolastico nei progetti territoriali di Legacoop volti a far conoscere ai giovani i valori della cooperazione.

- Proseguirà l’impegno per la diffusione della cultura della responsabilità sociale d’impresa tra gli stakeholder, anche in collaborazione con Impronta Etica, insieme alla quale Coop Adriatica organizzerà un evento pubblico in cui porterà una testimonianza sulle proprie iniziative di sostenibilità.

- Complessivamente le iniziative di promozione della sostenibilità verranno rafforzate mediante le attività nel gruppo intercooperativo sulla R.S.I. e l’impegno congiunto in ambito distrettuale. In questo ambito rientra anche la ricerca commissionata all’istituto Econometica volta a indagare sul contributo di Coop alla crescita del capitale sociale nelle comunità in cui è presente.

- Sarà realizzato per la prima volta un progetto di Responsabilità sociale di territorio, a Schio, con il coinvolgimento degli stakeholder più rappresentativi di quella realtà per migliorare la coesione sociale nella comunità locale.

- Sarà sperimentato un percorso di coinvolgimento del Responsabile Etico e di tutta la Commissione Etica al fine di individuare le priorità per il Preventivo di Sostenibilità, che sarà utile anche per la realizzazione del secondo Rapporto Etico, da presentare alla assemblea di bilancio; gli stakeholder maggiormente coinvolti da azioni riconducibili al Codice etico saranno i soci, i dipendenti e le comunità, così come definito dal percorso prima formativo poi decisionale che ha coinvolto tutti i dipendenti della cooperativa e i componenti dei consigli di zona soci.

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4.4 Il Gruppo Coop Adriatica e le partecipazioni st rategiche

Oltre agli obiettivi che la Cooperativa si è posta nell’attività caratteristica - cioè la vendita di prodotti e servizi ai soci e ai consumatori - è opportuno, per ragioni di chiarezza e trasparenza, offrire un quadro d’insieme delle attività sviluppate dalle società che ad essa fanno capo, nei diversi settori. Igd, Immobiliare grande distribuzione spa

Igd è la società che detiene una parte rilevante del patrimonio immobiliare di Coop Adriatica e Unicoop Tirreno, le due cooperative che ne hanno il controllo con circa il 56% del capitale. E’ quotata alla Borsa di Milano nel segmento Star (segmento titoli ad alti requisiti) dedicato alle società di media capitalizzazione che rispettino particolari requisiti in termini di trasparenza informativa, liquidità e governo societario. Nel corso del 2008 si è trasformata in Siiq, società di investimento immobiliare quotata: una scelta unica in Italia, che le ha valso l’assegnazione del Real Estate Award 2008, premio istituito da MF/Milano Finanza e Italia Oggi.

Le scelte imprenditoriali e finanziarie di Igd, improntate al massimo della trasparenza, sono coerenti con i valori del movimento cooperativo e mirano a realizzare strutture sempre più compatibili con l’ambiente, oltre che a promuovere iniziative di socializzazione e di crescita civile e culturale.

Nell’ultimo anno il Gruppo ha acquistato un portafoglio di 15 gallerie commerciali ed un ufficio in Romania, ha acquisito da Coop Adriatica il centro Lungo Savio di Cesena e da Coop Lombardia la galleria commerciale di Crema; ha inoltre siglato l’accordo di acquisto di una società che possiede una galleria commerciale ad Asti che verrà inaugurata entro la prima metà del 2009. Librerie.coop spa

Nel 2006 Coop Adriatica ha costituito, insieme a Unicoop Tirreno, Coop Consumatori Nordest, Novacoop e Coop Liguria, una società per lo sviluppo di una rete di librerie fondata sui valori della cooperazione di consumatori. L’obiettivo è quello di proporre librerie con elevati standard di servizio, grazie ai giovani librai selezionati e appositamente formati; caratterizzate da un’offerta non generalista, con un assortimento vasto ed attento all’editoria locale e indipendente. In linea con gli obiettivi di Coop di diffondere la cultura e renderla accessibile a tutti, nelle Librerie.coop si svolgono presentazioni di proposte editoriali, eventi culturali e occasioni di incontro per gli amanti dei libri, spesso organizzati insieme alle zone soci della Cooperativa. Inoltre ai soci Coop sono riservati speciali sconti e promozioni.

A fine 2008 la società contava 17 librerie, di cui 7 nell’area di Coop Adriatica. Tra queste, l’apertura più recente è quella di Ambasciatori, nel centro storico di Bologna: un innovativo polo della cultura e dei sapori, che all’offerta libraria affianca l’enogastronomia di qualità di Eataly, la società - partecipata da Coop Adriatica - creata per valorizzare le migliori tradizioni italiane in campo alimentare.

L’attività di promozione culturale proseguirà e sarà intensificata su tutto il territorio; insieme a Coop Adriatica saranno anche organizzate iniziative per valorizzare il fondo librario proveniente dalla storica libreria Palmaverde di Bologna del poeta Roberto Roversi. Per conservare la memoria della Palmaverde, peraltro, all’interno di Ambasciatori è stato dedicato uno spazio con gli scaffali originali.

Nel 2009 le Librerie.coop puntano a sviluppare un fatturato di 23 milioni di euro, 10 in più del 2008, e a dare occupazione a 130 persone.

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Robintur spa Robintur è la società di Coop Adriatica e Coop Estense impegnata nel settore

turistico. Costituita nel 1989, oggi consiste in una rete di oltre 250 agenzie di viaggio di proprietà e affiliate, distribuite nelle principali regioni italiane, e un settore tour operating con i marchi Firmatour, Atitur e Mediterraneo. Robintur riserva condizioni particolarmente vantaggiose ai soci Coop, tra le quali la possibilità di accumulare e spendere i punti del collezionamento Coop. L’attività svolta con i soci Coop rappresenta un aspetto significativo e duraturo dell’attività di Robintur, che nel 2009 continuerà ad ampliare la propria offerta, in particolare per i viaggiatori più giovani. Inoltre la società continuerà a promuovere progetti di turismo responsabile, come quello già realizzato con Coop Adriatica e Libera Terra, in Sicilia, alla scoperta delle terre confiscate alla mafia. Da questa esperienza potrà altresì scaturire una partnership su altre destinazioni come la Puglia e la Calabria.

Il gruppo, che nel complesso delle sue attività ha chiuso il 2008 con un giro d’affari di circa 210 milioni di euro e un utile di mezzo milione di euro, ha confermato una buona tenuta sul mercato nonostante la crisi economica, e si propone di consolidare, in un anno che si annuncia difficile come il 2009, le vendite e l’utile del 2008. Infine, grazie all’acquisizione della la società Viaggia con noi, Robintur mira a incrementare la propria rete di una cinquantina di agenzie sul territorio.

Pharmacoop Adriatica spa

Pharmacoop Adriatica è la società che detiene il controllo delle Farmacie comunali di Padova, acquisito tramite asta pubblica. Alla società, di cui Coop Adriatica detiene il 67,10% del capitale, partecipano anche Banca Popolare Etica, Coopersviluppo e Pharmacoop (la holding detenuta da quattro cooperative di consumatori: Coop Adriatica, Coop Lombardia, Coop Consumatori Nordest e Coop Estense).

L’obiettivo di Pharmacoop Adriatica è quello di favorire una distribuzione dei farmaci particolarmente attenta agli interessi dei cittadini. Le farmacie comunali di Padova, infatti, oltre a proporre prezzi vantaggiosi sui prodotti farmaceutici da banco e sui parafarmaceutici (anche con iniziative dedicate a capitoli di spesa importanti per le famiglie, come i prodotti per l’infanzia), sono impegnate a promuovere un uso corretto e responsabile dei medicinali e a informare sulle opportunità di cura e assistenza offerte dal sistema sanitario pubblico.

Nel 2008 la società Farmacie comunali di Padova Spa ha realizzato un utile di bilancio di circa 175 mila euro, che si prevede in leggera crescita per il 2009. Ipercoop Sicilia spa

Coop Adriatica ha costituito - insieme a Coop Consumatori Nordest, Coop Lombardia e Coop Liguria - una società che ha l’obiettivo di estendere la presenza della cooperazione di consumatori anche in Sicilia, al fine di diffondere anche nell’isola, dove erano presenti solamente due piccole cooperative, il modello imprenditoriale che offre qualità e convenienza basandosi sul principio della mutualità.

I due punti vendita già inaugurati, situati a Ragusa e Milazzo, hanno realizzato nel 2008 vendite per un totale di 55 milioni di euro; nel 2009 Ipercoop Sicilia mira a superare i 100 milioni di euro di vendite, grazie all’apertura del terzo ipercoop dell’isola - a Catania - che contribuirà notevolmente a far crescere l’attività della società e a realizzare le prime economie di scala, riducendo così le perdite dovute ai forti investimenti iniziali.

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4.5 I principali indicatori L’andamento economico

Indicatori Andamento

rispetto al 2008

Obiettivi 2009 in euro

Vendite � 1.989.500.000

Vendite ipermercati � 938.500.000

Vendite supermercati � 1.051.000.000

Vendite a rete omogenea � 1.922.645.000

Investimenti � 155.577.000

Prestito sociale � 1.790.000.000

Gestione finanziaria � 9.192.000

Margine operativo omogeneo � 128.482.000

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La persona I soci

Indicatori

Andamento rispetto al 2008

Obiettivi 2009

Soci � 1.044.000

Soci prestatori � 227.000

Incidenza delle vendite ai soci � 74,7%

Soci che svolgono attività di volontariato � 1.125

Soci coinvolti nei gruppi di ascolto � 1.300

I lavoratori

Indicatori

Andamento rispetto al 2008

Obiettivi 2009

Lavoratori � 9.350

Giornate di formazione � 18.000

Risorse destinate alla formazione (euro) � 2.017.200

La comunità

Indicatori

Andamento rispetto al 2008

Obiettivi 2009

Progetti sostenuti con il bando C’entro anch’io

� 24

Fondi complessivamente donati 2 ai progetti C’entro anch’io (euro) � 235.000

Punti vendita in cui si svolge Brutti ma buoni � 57

Pasti realizzati giornalmente con la merce donata da Brutti ma buoni � 4.500

Gruppi di Ausilio (spesa e cultura) � 41

Persone aiutate da Ausilio � 1.655

Studenti coinvolti nell’attività di educazione al consumo consapevole � 30.600

Progetti di solidarietà internazionale sostenuti con il “collezionamento”

� 8

Risorse destinate alle attività sociali e la comunicazione istituzionale (euro) � 5.437.000

2) Include lo stanziamento dalla Cooperativa e le donazioni effettuate dai soci.

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Il prodotto

Indicatori Andamento

rispetto al 2008

Obiettivi 2009

Incidenza del prodotto a marchio Coop sulle vendite (grocery) � 21,5%

Vendite di prodotti Solidal Coop (euro) � 5.300.000

Vendite di prodotti Libera Terra (euro) � 600.000

Soci coinvolti nell’Approvato dai soci � 1.900

Punti vendita con erogatore detersivi sfusi � 6

Il punto vendita

Indicatori Andamento

rispetto al 2008

Obiettivi 2009

Punti vendita � 155

Punti vendita alimentati da energia idroelettrica � 5

Punti vendita con impianto fotovoltaico per la produzione di energia � 25

Energia complessivamente risparmiata (kWh) con fotovoltaico e interventi di ecoefficienza � 4.136.000

Punti vendita con illuminazione a norma Green Light � 40

Punti vendita certificati Haccp a garanzia della sicurezza degli alimenti

� 11

Punti vendita con spazio Coop Salute � 16

Punti vendita con Seminar libri � 23

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5. La Persona 5.1 I Soci

“Fornire ai soci i prodotti e i servizi più convenienti, sicuri e adatti al loro benessere, favorire l’educazione ai consumi”

“Sviluppare la democrazia cooperativa e incrementare il patrimonio sociale…” In una cooperativa di consumatori, quale è Coop Adriatica, i soci costituiscono allo stesso tempo la

proprietà sociale e i principali fruitori dei servizi da essa erogati. Questo duplice ruolo richiede che la Cooperativa disponga di un sistema in grado di garantire al socio il diritto di esercitare un compito di indirizzo e controllo sull’attività imprenditoriale, nonché di strumenti per valutare la gestione dei servizi commerciali.

5.1.1 Il socio proprietario

Coop Adriatica promuove la partecipazione dei soci alla gestione della Cooperativa. Per dare loro la

possibilità di esprimere il proprio voto e le proprie valutazioni, le assemblee di Bilancio sono effettuate in modo capillare su tutto il territorio; analogamente, si realizzano numerosi incontri per la presentazione del Preventivo di sostenibilità, che registrano un notevole interesse da parte di tutti gli stakeholder.

I rappresentanti sociali sono organizzati in 14 Consigli di zona, che trattano materie di interesse sociale, esprimono pareri e formulano proposte al Consiglio di amministrazione.

I nostri obiettivi Dopo che nel 2008 ha superato il milione di soci, la Cooperativa punterà a far crescere ulteriormente la base sociale, con l’obiettivo di garantire le condizioni per la continuità dello svolgimento della propria missione. Punterà altresì a incrementare la partecipazione alle iniziative sociali e istituzionali, anche utilizzando nuove forme di comunicazione.

L’attività nei Consigli di zona sarà attenta a favorire e valorizzare il contributo di tutti i 407 rappresentanti sociali, molti dei quali entrati con le elezioni del 2008. Proseguirà, inoltre, il lavoro avviato nell’ultimo anno con i giovani Consiglieri, sviluppato grazie a incontri dedicati e alla creazione di un forum virtuale, che ha introdotto nuove attività nell’ambito delle iniziative sull’ambiente e in Ad alta voce. Alle riunioni di zona, che saranno in media 9 in ogni territorio, si aggiungeranno alcuni incontri formativi, volti a qualificare l’attività di volontariato all’interno della Cooperativa; tra i temi proposti vi saranno l’ambiente e l’intercultura, che saranno la priorità delle politiche sociali nel 2009.

Infine, congiuntamente alle altre cooperative del Distretto adriatico, Coop Adriatica coinvolgerà nel corso dell’anno circa 1.300 soci di 10 punti vendita nel progetto di ascolto “La Coop come vuoi tu”, che andrà a misurare la percezione della qualità del servizio e dei vantaggi riservati ai soci, per poi attivare processi di miglioramento.

Indicatori

Obiettivi 2009

Soci Assemblee di Preventivo di sostenibilità e di Bilancio Soci volontari Partecipazione dei soci alle assemblee

1.044.000 (+34.000) 131 (+4), di cui:

• 39 di Preventivo di sostenibilità (+2) • 92 di Bilancio (+2)

1.125 (come nel 2008) 3.900 partecipanti per il Preventivo (+80) 14.000 soci per il Bilancio (+700)

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5.1.2 Il socio prestatore

Il prestito sociale contraddistingue da sempre la relazione tra i soci e la Cooperativa: il socio può contribuire allo sviluppo dell’impresa e al tempo stesso tutelare il proprio risparmio e accedere ad alcuni servizi comodi e sicuri. I prestatori, infatti, oltre a ricevere un rendimento sul capitale, possono anche pagare la spesa con la Carta socio (con addebito a fine mese), prelevare denaro contante (fino a 250 euro direttamente alle casse, fino a 3.000 euro all’ufficio prestito), oppure effettuare un bonifico sul proprio conto corrente. E in più, il libretto di prestito sociale non comporta spese per la tenuta dello stesso né per le operazioni di versamento e prelievo.

Le modalità di gestione del prestito sociale sono definite da un apposito regolamento valido per tutte le cooperative aderenti all’Ancc, che identifica anche vincoli e sanzioni in caso di mancati adempimenti e violazioni delle regole. La Cooperativa dispone anche di un proprio regolamento finanziario interno che fissa i criteri e le modalità di utilizzo sia delle risorse finanziarie generate dall’attività economica, sia di quelle che le sono affidate dai soci con il prestito. Queste risorse sono gestite in modo da garantire la liquidazione del prestito ai soci in ogni momento; sono infatti investite prevalentemente in obbligazioni, titoli a breve termine e a tassi variabili, quindi a basso rischio e facilmente liquidabili. Inoltre Coop Adriatica, a maggior tutela del risparmio dei soci, si è imposta il tetto del 10% come limite massimo di impiego del prestito sociale in investimenti immobiliari caratteristici e in altre partecipazioni finanziarie. I nostri obiettivi Sul prestito sociale si confermano le attuali politiche, orientate alla

massima sicurezza e trasparenza, che riconoscono rendimenti adeguati a quelli presenti sul mercato monetario, con una remunerazione crescente al crescere del valore dei depositi.

Vista la ridotta capacità di risparmio da parte delle famiglie nel contesto economico attuale, per il 2009 si prevede che resteranno complessivamente stabili i volumi del prestito, grazie anche alle risorse apportate dai nuovi soci che sceglieranno di affidare alla Cooperativa i propri risparmi. Peraltro, quest’anno non è previsto un adeguamento del tetto massimo di deposito (definito con decreto governativo). Di conseguenza i depositi pari all’ammontare più alto non potranno essere incrementati ulteriormente, nemmeno con gli interessi maturati, che dovranno essere riscossi dai soci. Inoltre, a causa dell’andamento dei tassi, previsto su livelli più bassi dell’anno scorso, il volume di interessi erogati sarà inferiore al 2008.

Nel corso dell’anno si opererà quindi per fare conoscere meglio le opportunità legate al Prestito: da un lato si adotterà una comunicazione capace di valorizzarne i punti di forza (basso rischio, zero spese e convenienza), dall’altro si punterà a una qualificazione professionale del personale. Inoltre, la gamma dei vantaggi per i soci prestatori sarà ampliata grazie alla graduale introduzione di nuovi servizi, a partire dal mese di aprile.

Indicatori

Obiettivi 2009

Soci prestatori Carte socio Coop abilitate al pagamento della spesa

227.000 (+7.000)

88.000 (+5.000)

Ammontare del prestito sociale Remunerazione del prestito

1.790.000.000 euro (come nel 2008)

28.800.000 euro (-18 milioni)

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5.1.3 Il socio cittadino-consumatore

Ai propri soci, Coop Adriatica riserva opportunità di risparmio sugli acquisti aggiuntive rispetto alle iniziative di convenienza proposte a tutti i clienti. Tra questi vantaggi, il Ristorno è l’elemento che più di tutti contraddistingue il rapporto tra la Cooperativa e i soci. Si tratta infatti della restituzione di una piccola quota di quanto speso da ciascun socio nel corso dell’anno, la cui entità è definita in relazione all’avanzo di gestione.

Insieme alla convenienza, come stabilito nella missione, la Cooperativa opera poi per garantire la qualità e la sicurezza dei prodotti offerti. Tuttavia, oggigiorno i bisogni dei soci di una cooperativa di consumo non si fermano al reparto alimentari; perciò negli ultimi anni Coop è intervenuta in nuovi mercati, nei quali la bassissima concorrenza poteva determinare situazioni di speculazione a danno dei consumatori. Di questi interventi trae beneficio la totalità dei cittadini, soci e non soci delle cooperative. E’ il caso della commercializzazione del latte in polvere Crescendo Coop, offerto al prezzo europeo di 9 euro, che ha determinato un consistente abbassamento del prezzo da parte di tutti i produttori di latte in polvere. Analogamente, la campagna realizzata nel 2006 per la liberalizzazione della vendita dei farmaci da banco e senza obbligo di ricetta, firmata da 800.000 soci Coop, ha reso possibile la vendita di questi prodotti in tutti gli esercizi commerciali, alla presenza di un farmacista, con la conseguenza che anche le farmacie tradizionali sono indotte a una maggior attenzione ai prezzi. Poi, per offrire ai soci traffico telefonico a prezzi competitivi e con tariffe semplici e chiare, Coop è entrata nel mercato della telefonia mobile con Coop Voce.

Coop Adriatica ritiene inoltre che tra le condizioni fondamentali per un mercato libero e concorrenziale vi sia la capacità di scelta dei cittadini, ovvero la riduzione della disparità di informazioni esistente tra produttori e consumatori. Per questo, realizza e invia ai soci la rivista mensile Consumatori che, oltre a informare sulla vita della Cooperativa, tratta anche temi di interesse più ampio come i consumi, la salute e il tempo libero.

I nostri obiettivi Anche nel 2009 i soci godranno di vantaggi esclusivi grazie alle promozioni dedicate, la raccolta punti, il Ristorno e le convenzioni con altre organizzazioni. Saranno incrementate le offerte monoprodotto e saranno introdotte nuove formule promozionali, come lo sconto del 20% ogni martedì in un reparto di prodotti freschi dei supermercati e ogni venerdì in un reparto degli ipermercati, che consentirà ai soci di risparmiare sui prodotti acquistati abitualmente. Sarà riproposto lo sconto del 15% sui libri scolastici, con cui la Cooperativa intende garantire a 44.000 famiglie un risparmio di 1.200.000 euro. In più, a ulteriore sostegno del diritto allo studio, in alcuni negozi sarà proposta la vendita di testi universitari, sempre a condizioni vantaggiose per i soci. Infine sarà aggiornata la formula della raccolta punti, che diverrà infrannuale, anziché annuale, e premierà in modo particolare i soci che fanno acquisti in modo preferenziale presso la Cooperativa. Per quanto riguarda i mercati di recente ingresso, si stima che oltre 20.000 soci sceglieranno le tariffe semplici e trasparenti di Coop Voce, che, così, nell’area di Coop Adriatica raggiungerà una base di 75.000 clienti. La rete dei Coop Salute, con l’apertura del nuovo ipermercato di Faenza, salirà a 16 negozi, mentre a livello nazionale si lavorerà per affiancare nuovi prodotti al primo farmaco a marchio Coop - l’acido acetilsalicilico con acido ascorbico - che ha già riscontrato un notevole gradimento presso i clienti. Nel loro complesso, le proposte commerciali dedicate incentiveranno l’adesione sociale, incrementando la quota di vendite realizzate con i soci.

Indicatori

Obiettivi 2009

Percentuale di vendite ai soci

74,7% (+0,5 punti percentuali)

Costo della rivista Consumatori

2.288.000 euro (+200.000)

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5.2 I Lavoratori “Valorizzare il lavoro e l’impegno dei dipendenti”

I lavoratori costituiscono una risorsa fondamentale per garantire l’erogazione di servizi di qualità. La

relazione tra la Cooperativa e i suoi dipendenti si articola in un processo definito nei seguenti momenti chiave: selezione, formazione, valutazione e crescita. Coop Adriatica è impegnata affinché tale processo venga gestito con trasparenza ed equità, realizzando un ambiente di lavoro sicuro, qualificato, motivante, nel pieno rispetto delle normative e dei contratti di lavoro. La Cooperativa attribuisce grande valore alle relazioni sindacali e opera per rapporti positivi con le rappresentanze dei lavoratori, in un quadro di collaborazione.

5.2.1 L’occupazione

Coop Adriatica è impegnata a fornire ai propri lavoratori una condizione di impiego stabile, attivandosi per contenere al minimo indispensabile il numero di contratti a tempo determinato, operando per trasformarne un numero rilevante in contratti a tempo indeterminato. Così anche per il passaggio da part time a full time. In più, ha scelto di non applicare alcuni tipi di contratto previsti dalla Legge 30, come il lavoro a chiamata, il lavoro ripartito e lo staff leasing, che rappresentano le forme di contratto più precarie.

Nel 2007 Coop Adriatica ha coinvolto i quadri e gli impiegati direttivi in un percorso di partecipazione che ha portato alla definizione della “Carta degli impegni”. Si tratta di una reciproca assunzione di responsabilità tra la Cooperativa e il management, per il raggiungimento di una modalità di operare collaborativa e flessibile, guidata dai principi etici e orientata alla missione sociale, e dove le individualità possano emergere potenziando la dimensione collettiva dell’organizzazione. Tra i passi conseguenti a questo documento, nel 2008 è stato elaborato e presentato un nuovo sistema di valutazione delle competenze dei lavoratori con ruoli di responsabilità. I nostri obiettivi Grazie all’ampliamento della rete di vendita, nel 2009 le persone

occupate in Coop Adriatica saranno circa 150 in più rispetto al 2008. Allo stesso tempo, la Cooperativa incrementerà ulteriormente la quota di contratti a tempo indeterminato, attualmente intorno all’86%, andando così incontro alle esigenze di stabilizzazione dei propri dipendenti, emerse anche grazie al positivo confronto con le rappresentanze sindacali. Si tratta di un impegno rilevante, poiché nel corso dell’anno sono diversi i casi in cui è necessario ricorrere all’assunzione di lavoratori per un periodo determinato, quali i picchi di lavoro legati a fenomeni temporanei (come il periodo natalizio, o la stagione estiva nelle località turistiche), l’apertura di nuovi punti vendita e la sostituzione di lavoratrici in maternità. Le politiche del personale confermeranno quindi i principi sottoscritti con la “Carta degli impegni” e saranno ispirate ai valori cooperativi ed etici, ai quali fa riferimento anche il nuovo sistema di valutazione delle competenze, che nel 2009 vedrà il suo primo anno di applicazione. Rispetto al processo di selezione, nel 2009 si valorizzerà l’utilizzo del nuovo portale internet come canale per la presentazione delle domande di lavoro. L’obiettivo è rendere più semplice la presentazione delle candidature ma anche più rapida ed efficiente la loro consultazione all’interno della Cooperativa, con il risultato aggiuntivo di una notevole riduzione del consumo di carta. La Cooperativa, inoltre, continuerà a collaborare con le università e gli enti di formazione, per dare ai giovani la possibilità di svolgere un’esperienza in azienda attraverso stage e tirocini, e a fare riferimento ai centri per l’impiego, per favorire l’avvicinamento al mondo del lavoro di persone svantaggiate o provenienti da fasce deboli del mercato del lavoro. Nel corso dell’anno, poi, prenderà il via uno studio finalizzato alla definizione di un nuovo sistema di selezione e inserimento che sostenga l’ingresso e la permanenza in azienda di lavoratori di origine straniera o svantaggiati.

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Anche le società controllate prevedono un leggero incremento degli organici, in particolare il gruppo Igd che passerà a oltre 90 lavoratori. Tra le società partecipate, è da segnalare la crescita delle Librerie.coop, che nel 2009 arriveranno a 130 dipendenti; per i neo-assunti è previsto un articolato piano di formazione che consentirà loro di scoprire e imparare il mestiere del libraio, che l’attuale sistema universitario e formativo non valorizza in modo puntuale.

Indicatori

Obiettivi 2009

Lavoratori Lavoratori - totale Gruppo Coop Adriatica 1 Quota di lavoratori a tempo indeterminato Borse di studio/lavoro scuole superiori Borse lavoro riabilitative

9.350 (+150) 9.870 (+160) 87% (+1 p.p.) 19 (come nel 2008) 55 (come nel 2008)

Costo del personale

246.040.000 euro (+7,7 milioni)

1 Include le società controllate Igd, Robintur e Pharmacoop Adriatica.

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5.2.2 La formazione

Investire sulle persone costituisce una leva decisiva per accrescere la professionalità, la motivazione e il senso di appartenenza dei lavoratori. Ne consegue un’attenzione particolare all’attività di formazione, interna ed esterna, rivolta a tutti i lavoratori. La Cooperativa, peraltro, si avvale anche delle competenze della Scuola Coop di Montelupo Fiorentino, la struttura del Sistema Coop dedicata alla formazione manageriale.

Negli ultimi anni la Cooperativa ha realizzato impegnativi progetti formativi dedicati ai temi istituzionali: dopo il corso del 2006 “Valori sostenibili”, che ha diffuso tra tutti i lavoratori i princîpi della responsabilità sociale, tra il 2007 e il 2008 il corso “Valori e vantaggi” ha illustrato i valori fondanti della Cooperativa e la loro traduzione in azioni, evidenziandone gli aspetti di unicità. Questo perché, accanto alla qualificazione professionale, Coop Adriatica ritiene necessario accrescere il senso di appartenenza dei lavoratori alla Cooperativa e l’identificazione nei suoi valori. I nostri obiettivi Anche nel 2009, nonostante il necessario contenimento dei costi

attuato in molti capitoli di spesa, Coop Adriatica ha scelto di investire in modo consistente sulla formazione, destinando ad essa oltre 2 milioni di euro, a riprova della centralità ed attenzione allo sviluppo delle persone da parte della Cooperativa. Conclusa la formazione sui temi istituzionali, quest’anno i lavoratori potranno arricchire le proprie competenze partecipando a progetti formativi specifici per ciascun ruolo. Ai neoassunti - che saranno in forte calo grazie all’azione di consolidamento che trasformerà molti contratti a termine in rapporti di lavoro a tempo indeterminato - sarà dedicata una giornata sui valori cooperativi, mentre ai circa 500 giovani assunti con contratto di apprendistato saranno riservate 120 ore annue di formazione trasversale su tutti gli aspetti del loro lavoro. Per chi si accinge ad entrare in nuovi ruoli e ad assumere maggiori responsabilità, verranno attivati percorsi che alternano affiancamento sul lavoro e incontri in aula con specialisti ed esperti. Come di consueto, in occasione di nuove aperture o di importanti ristrutturazioni dei negozi, si attiverà la formazione per tutto il personale, con l’obiettivo di formare la nuova squadra di punto vendita. Intenso sarà anche l’impegno per lo sviluppo manageriale, con corsi mirati all’acquisizione delle competenze necessarie ad affrontare il particolare contesto economico e sociale.

Indicatori

Obiettivi 2009

Giornate di formazione

18.000 (-2.000), di cui: • 6.600 per apprendistato; • 320 per normative igienico-sanitarie; • 1.130 per salute e sicurezza; • 9.950 per formazione manageriale,

tecnica, istituzionale.

Costi di formazione professionale, addestramento e qualificazione 1 Costo totale per la formazione 2

435.000 euro (in linea con il 2008) 2.017.000 euro (-200.000)

1 L’indicatore non considera i costi relativi ai corsi realizzati con il contributo economico di Foncoop, ente al quale Coop Adriatica destina una quota dei contributi previdenziali, per lo sviluppo di progetti di formazione. Per il 2009 tale contributo è previsto in 300.000 euro circa, in linea con il 2008. 2 Comprende i costi di formazione e addestramento professionale e una stima dei costi indiretti per le ore di lavoro dedicate.

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5.2.3 Salute e Sicurezza La Cooperativa è attenta a creare ambienti di lavoro sicuri e privi di rischi per la salute, e a verificare che

l’attività lavorativa si svolga sempre in condizioni di sicurezza. Per presidiare queste attività, all’unità organizzativa dedicata a questi aspetti si affianca un gruppo di lavoro interfunzionale che si occupa soprattutto della diffusione della cultura della prevenzione, attraverso la programmazione di un’attività permanente di informazione e formazione, così da dare a chi opera all’interno dell’azienda le conoscenze, oltre che gli strumenti, per prevenire infortuni sul lavoro e l’insorgere di malattie professionali. Particolarmente importante è il ruolo dei lavoratori “preposti per la sicurezza”, che in ciascun punto vendita fanno da riferimento per il rispetto delle disposizioni in materia, e che sono periodicamente informati sulle procedure da seguire e anche sugli eventuali infortuni o problemi verificatisi nei negozi diversi dal proprio.

I nostri obiettivi Nel 2009 proseguirà l’impegno per informare il personale, e quindi

incrementarne la sensibilità verso la sicurezza, con 1.130 giornate di formazione che si concentreranno sui reparti e sui lavoratori più a rischio. Una formazione ulteriore, qui non conteggiata, riguarderà gli apprendisti, che saranno coinvolti in interventi più articolati. Inoltre, si analizzeranno le cause di infortunio nei singoli punti vendita per intervenire con una formazione specifica e rimuovere eventuali criticità. Si conferma inoltre la rilevazione delle corrette procedure in tema di sicurezza, attraverso il “mistery shopper” – il “cliente misterioso” da tempo utilizzato per valutare il livello di servizio dei punti vendita.

L’investimento economico della Cooperativa verso la sicurezza sul lavoro sarà rilevante, a conferma dell’impegno continuo in questo ambito, malgrado il raggiungimento di una sensibilità diffusa sul tema. Un incremento di costi rispetto al 2008 è da attribuirsi in parte ai nuovi negozi - rispetto ai quali si prevedono la formazione del personale e l’acquisto dei dispositivi di protezione individuale atti a garantire la massima sicurezza sul lavoro - e all’introduzione sperimentale dell’obbligo di utilizzo delle scarpe anti-infortunio anche per il personale addetto alle casse, talvolta soggetto a piccoli incidenti.

Nel 2009 si intende quindi consolidare i risultati ottenuti in questi anni, puntando a una ulteriore riduzione del numero di infortuni e della loro gravità.

Indicatori

Obiettivi 2009

Numero di giornate di formazione per la prevenzione Indice di frequenza (numero di infortuni/ore lavorate moltiplicato per 1.000.000) Indice di gravità (giorni di infortunio/ore lavorate moltiplicato per 1.000)

1.130 (come nel 2008) 40 (-2 punti rispetto al 2008) 0,68 (-0,04 rispetto al 2008)

Costi di gestione 1 507.000 euro (+40.000)

1 I costi di gestione comprendono le consulenze del medico competente, le visite mediche, le consulenze per la formazione e i dispositivi di protezione individuale (DPI).

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5.2.4 Motivazione e clima interno Informare e mettere a conoscenza i lavoratori delle scelte dell’impresa; comunicare loro i valori ispiratori

della Cooperativa e della sua missione sociale; farli sentire protagonisti degli interventi e delle iniziative per soddisfare i bisogni e le aspettative dei soci e dei consumatori. Sono le condizioni – accanto a quelle più squisitamente professionali – per realizzare un clima positivo all’interno dell’azienda e ottenere un maggiore coinvolgimento e una crescente motivazione da parte dei lavoratori.

A questo scopo Coop Adriatica opera attraverso un numero crescente di strumenti: gli incontri a punto vendita con i lavoratori per presentare il bilancio; il periodico interno Noicoop e la rete intranet di comunicazione Sesamo; il sostegno economico in occasione di ricorrenze particolari (matrimonio, nascita di figli, ecc). Inoltre, in raccordo con le attività di rilevazione dei livelli di servizio a punto vendita (“Mistery shopper”), l’azienda promuove un concorso tra gli addetti, che premia i negozi e i reparti che realizzano i migliori risultati in fatto di competenza, cortesia e tenuta del punto vendita.

Infine, per raccogliere le opinioni e i sentimenti dei lavoratori verso la Cooperativa, ogni tre anni si svolge un’indagine sul clima interno. Rispetto ai lavoratori con ruoli di responsabilità, per dare risposta alle esigenze emerse dalla rilevazione del 2007, si è stabilito che l’indagine venga aggiornata annualmente. I nostri obiettivi La Cooperativa continuerà a coinvolgere e informare i lavoratori sulle

scelte strategiche e i cambiamenti interni all’organizzazione. In giugno si terranno quindi incontri in tutti i punti vendita, nei quali saranno illustrati gli andamenti della Cooperativa in ambito economico, sociale e ambientale, e che rappresenteranno anche un’occasione di confronto in cui i singoli lavoratori potranno esprimere al gruppo dirigente il proprio punto di vista e le proprie proposte. Altri incontri, gestiti direttamente dai responsabili dei punti vendita, si svolgeranno nel corso dell’anno. Inoltre, per i quadri e gli impiegati direttivi saranno realizzate occasioni di coinvolgimento aggiuntive e appuntamenti collegiali analoghi a quelli svolti nel 2008 per l’illustrazione del modello di governance o per la promozione di comportamenti coerenti con il Codice etico.

Si valorizzeranno i mezzi di comunicazione interna, come la rivista mensile Noicoop e il portale Sesamo, che continueranno quindi a essere per tutto il personale una fonte sempre aggiornata di informazioni sulla vita della Cooperativa, così come sarà nuovamente svolto il concorso legato alle rilevazioni del ”Mistery shopper”, che premierà i gruppi di lavoro che raggiungeranno i risultati migliori. A fronte della necessità di contenere i costi non direttamente collegati al servizio alla clientela, per il 2009 si è scelto di non svolgere grandi eventi di aggregazione per i lavoratori e di limitare le risorse complessivamente destinate alle relazioni interne. Il risparmio conseguito consentirà di mantenere elevata l’attenzione su elementi prioritari quali stabilità dell’occupazione, formazione e sicurezza.

Indicatori

Obiettivi 2009

Incontri di presentazione del bilancio nei punti vendita e nelle sedi N° di reparti / supermercati premiati nei concorsi interni

125 (in linea con il 2008) 50 (in linea con il 2008)

Risorse per la partecipazione, comunicazione e motivazione 1 380.000 euro (-160.000)

1 Comprende l’insieme dei costi per la comunicazione e le iniziative di coinvolgimento e partecipazione descritte nel paragrafo.

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5.2.5 Integrazione vita-lavoro

Coop Adriatica mira a una migliore integrazione tra gli impegni di lavoro e quelli della vita privata del personale occupato nella Cooperativa, valorizzando il lavoro, rendendolo sempre più compatibile con le esigenze familiari e con la possibilità di soddisfare bisogni e interessi personali. Per questo ha anche stilato, insieme alle parti sindacali, un “Protocollo per lo sviluppo di azioni positive nel campo delle pari opportunità, della solidarietà e della conciliazione dei tempi di lavoro e di vita”, che prevede diverse iniziative per il sostegno alle persone, ai loro diritti e alle loro esigenze, anche al di fuori dell’ambito lavorativo.

La Cooperativa, quindi, con un’occupazione femminile che rappresenta circa il 75% dei dipendenti, ha reso possibili facilitazioni, permessi e flessibilità negli orari in relazione alle esigenze familiari, realizzando anche progetti ad hoc come l’orario “a isole”, per gli addetti alle casse degli ipermercati, che consiste nell’autogestione dei turni di lavoro, compatibilmente con le esigenze di presidio del servizio. Si tratta di una modalità di organizzazione ancora poco diffusa in Italia, in quanto comporta anche un mutamento nelle abitudini lavorative e perciò richiede la condivisione del progetto da parte dei lavoratori e una formazione specifica. In Coop Adriatica le gestione degli orari “a isole” è attiva dal 2002 ed ora è attiva in 9 ipermercati, raccogliendo quasi 500 adesioni.

I nostri obiettivi Le tre commissioni paritetiche previste dal Protocollo per le azioni

positive, una per ogni area contrattuale, proseguiranno la propria attività e si riuniranno circa una volta al mese, per valutare le richieste presentate dai lavoratori e stabilirne le modalità di intervento: è stato infatti rinnovato un fondo di solidarietà per le situazioni di particolare disagio, che quest’anno, per contrastare gli effetti dell’aumento della tassazione sui contributi con questo tipo di finalità, è stato notevolmente incrementato; ed è stato messo a disposizione un monte ore straordinario per visite specialistiche e trattamenti legati a patologie particolari, o anche per lo svolgimento di attività di volontariato. La Cooperativa favorirà il mantenimento della gestione degli orari “a isole” nei punti vendita che già l’hanno adottata, provvedendo eventualmente all’adeguamento del modello originale alle necessità attuali. Rimarranno così 9 i punti vendita con l’organizzazione “a isole”, per un totale di quasi 500 addetti alle casse. Dopo che nel 2008 è stato condotto uno studio per valutare la possibilità di introdurre forme di telelavoro, dal quale è emerso che al momento non ci sono le condizioni per attivarne una sperimentazione, nel 2009 la Cooperativa metterà in atto nuove modalità di comunicazione interna, che sfruttino al meglio le nuove tecnologie, al fine portare maggiore efficienza nei processi aziendali. Ciò consentirà una riduzione dei trasferimenti per la partecipazione a riunioni e incontri, ovvero un lavoro più leggero e meno rischioso e una maggior sostenibilità ambientale.

Indicatori

Obiettivi 2009

Numero complessivo riunioni delle commissioni paritetiche Punti vendita con orario a “Isole”

34 (come nel 2008) 9 (come nel 2008)

Importo stanziato per il fondo di solidarietà

101.000 euro (+ 50.000)

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5.3 La comunità “Contribuire a migliorare gli ambienti fisici ed umani in cui la cooperativa opera.

Sviluppare la democrazia cooperativa ed incrementare il patrimonio sociale”

La missione di una cooperativa non si esaurisce nel garantire vantaggi ai propri soci. In sostanza, alla “mutualità interna” (rivolta cioè ai soci) si associa anche una “mutualità esterna” rivolta, in particolare, al territorio nel quale essa opera. Il radicamento territoriale è una delle caratteristiche peculiari di una cooperativa, di un’impresa sociale. Ciò vale in particolare per Coop Adriatica, che nasce dell’integrazione di tante cooperative, sorte per iniziativa dei soci in città e paesi, in stretto rapporto con le comunità locali.

Nel corso degli anni Coop Adriatica ha saputo arricchire e innovare la natura del proprio impegno sociale, grazie al fondamentale impegno dei propri soci volontari. Dall’educazione al consumo consapevole, alla solidarietà verso le persone più deboli, alla salvaguardia dell’ambiente, Coop Adriatica ha accumulato un patrimonio di esperienze di inestimabile valore. Di seguito presentiamo i progetti e le attività più rilevanti.

5.3.1 “C’entro anch’io”

Dal 2002 Coop Adriatica pubblica un bando con il quale promuove e sostiene le iniziative di carattere solidaristico nel territorio in cui è presente. Tra i progetti presentati dalle associazioni e cooperative sociali, i Consigli di zona soci effettuano una prima selezione e, sulla base delle loro valutazioni, una qualificata commissione presieduta da don Luigi Ciotti sceglie quelli da sostenere. Ad essi la Cooperativa destina un contributo economico, definito a seconda delle effettive necessità, e invita i soci a compiere un’ulteriore donazione, tramite il Ristorno sociale o altre modalità. Le organizzazioni selezionate, inoltre, possono richiedere un finanziamento a tasso agevolato alla Banca popolare etica. C’entro anch’io si rivolge specialmente a piccole organizzazioni che, pur volendo attuare progetti importanti per la loro zona di appartenenza, non hanno la possibilità di svilupparli per mancanza di risorse: in questi anni ha coinvolto centinaia di cooperative sociali e associazioni di volontariato e ha consentito la realizzazione di 206 progetti, con contributi per più di 2 milioni di euro, circa la metà dei quali provenienti dalle donazioni dei soci.

Nel 2008 si è provveduto a una rivisitazione del bando, con il fine di costruire relazioni più solide e durature con le organizzazioni selezionate: si è ridotto da 34 a 24 il numero dei progetti da sostenere, inoltre il bando è passato da annuale a biennale. Queste modifiche consentiranno anche ai soci di conoscere meglio i progetti, e sono quindi funzionali all’obiettivo di sensibilizzare un alto numero di soci nei confronti della solidarietà. Inoltre, a fine anno è stata creata la “Carta Solidale”, che consente anche ai clienti non soci di sostenere i progetti attraverso l’acquisto di un biglietto da 1 o 5 euro direttamente alle casse. I nostri obiettivi Proseguirà il sostegno ai 24 progetti di solidarietà locale selezionati nel

2008. Facendo leva sulle recenti innovazioni, che hanno già favorito la devoluzione del ristorno da parte di un maggior numero di soci, si punterà a far crescere ulteriormente il numero dei donatori, malgrado il contesto socio-economico non florido.

Si interverrà quindi su più fronti: si incentiveranno, per esempio, le donazioni di soci e clienti, legate al ristorno e alla nuova “Carta Solidale”, e si agirà in modo mirato sul personale addetto alle casse, sperimentando in alcuni punti vendita nuove forme di coinvolgimento dei lavoratori rispetto ai progetti sostenuti nei vari territori.

Indicatori

Obiettivi 2009

Progetti sostenuti da C’entro anch’io Donatori (con ristorno e carta solidale)

24 (come nel 2008) 18.000 (+2.000)

Fondi stanziati dalla Cooperativa (euro) Donazioni da soci e clienti (euro)

140.000 euro (come nel 2008) 95.000 euro (+11.000)

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5.3.2 “Ausilio per la spesa”

L’attività di Ausilio consiste nella consegna, gratuita, della spesa al domicilio di persone anziane e/o non autosufficienti, da parte di soci volontari di Coop Adriatica, che si avvalgono anche della collaborazione di alcune associazioni di volontariato operanti sul territorio. Avviata nel 1992 a Bologna, nel corso degli anni si è estesa anche ad altre città, assumendo una dimensione di rilievo sia per il numero di soci coinvolti, sia per il numero di persone che vengono aiutate. Caratteristica di Ausilio è quella di intendere la consegna della spesa non come un mero servizio, ma come un’opportunità per dare serenità a persone che in molti casi non hanno altra occasione di rapportarsi con il mondo esterno. Proprio per questo motivo, in alcuni casi, i soci, anziché portare la spesa a domicilio, accompagnano gli anziani nei punti vendita e li aiutano a fare la spesa, dando loro così un’occasione di socializzazione.

Sempre sotto il nome di Ausilio vengono svolte anche altre iniziative di solidarietà, come Ausilio per la cultura e numerose altre, ancora poco strutturate. Un esempio di queste ultime è il gruppo Ausilio per il divertimento, attivo nelle Marche, che si reca in alcune case di riposo per allietare le persone anziane con musica e intrattenimento.

I nostri obiettivi Anno dopo anno, le richieste di aiuto giunte ai soci volontari hanno

raggiunto cifre sempre più elevate, sia nelle città che nei paesi di provincia, al punto che in alcuni gruppi sta diventando difficile l’accoglimento di ulteriori richieste di intervento. Attualmente quindi l’obiettivo è quello di consolidare le esperienze in atto, soprattutto favorendo il coinvolgimento di nuovi volontari che rinforzino i gruppi già esistenti. A tal proposito, la campagna di comunicazione dal titolo “Supereroi di tutti i giorni”, realizzata nel 2008 con l’attore Patrizio Roversi, sarà riproposta nel 2009 per rendere più visibile l’attività dei volontari. Inoltre si lavorerà per sviluppare nuove collaborazioni con le associazioni del territorio, le scuole e le istituzioni, così da garantire il ricambio dei volontari.

Come di consueto, la Cooperativa continuerà a organizzare l’attività di Ausilio confrontandosi con le istituzioni locali, tramite un rapporto collaborativo fondato sulla condivisione di specifici protocolli d’intesa.

Indicatori

Obiettivi 2009

Persone aiutate Soci volontari Gruppi attivi

1.360 (+50) 870 (+30) 37 (come nel 2008)

Risorse destinate ad Ausilio per la spesa e per la cultura 260.000 euro (come nel 2008)

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5.3.3 “Ausilio per la cultura”

Ausilio per la cultura è l’attività di prestito bibliotecario domiciliare per le persone anziane o disabili, che ha per oggetto libri e materiale multimediale. A raccogliere le richieste, reperire i libri desiderati e consegnarli ai cittadini, sono i soci volontari di Coop Adriatica, che hanno instaurato una positiva collaborazione con le biblioteche civiche e universitarie e con il Centro Internazionale del Libro Parlato, che fornisce audiolibri per le persone cieche o ipovedenti. L’attività dei volontari va altresì a spezzare la solitudine e l’isolamento in cui si trovano molti anziani, con iniziative di lettura a domicilio o anche in strutture di accoglienza. Con Ausilio per la cultura, quindi, la Cooperativa favorisce l’incontro tra cultura e solidarietà, realizzando così un’originale forma di mutualità esterna a favore di tutta la comunità.

Nato a Bologna dal 2001, in seguito Ausilio per la cultura è stato avviato anche a Venezia e Cesena, con l’appoggio delle istituzioni locali e di alcune associazioni; dalla collaborazione con la Provincia di Bologna, inoltre, è nato “Ciao”, un servizio informativo per disabili visivi.

Per promuovere Ausilio per la cultura la Cooperativa organizza da alcuni anni la manifestazione Ad alta voce: nel corso di una giornata, scrittori, attori e artisti condividono le proprie letture preferite o testi per loro particolarmente significativi, in alcuni luoghi insoliti delle città di Bologna, Venezia e Cesena, facendosi portatori di un messaggio di solidarietà e contribuendo alla diffusione della lettura. All’organizzazione dell’evento, che catalizza l’attenzione di migliaia di persone, partecipano, oltre ai volontari di Ausilio per la cultura, anche le principali istituzioni delle tre città. I nostri obiettivi La Cooperativa sosterrà l’attività dei volontari per favorire l’accesso alla

cultura, e in particolare alla lettura. Fra le tante iniziative, a Bologna proseguirà il prestito librario all’interno

del carcere della Dozza, in collaborazione con la direzione del carcere, i suoi operatori e le biblioteche cittadine, in particolare la Biblioteca Sala Borsa.

Nel 2009 sarà poi riproposta la maratona di lettura Ad alta voce, con l’obiettivo di dare visibilità all’attività dei volontari e di incrementare il numero di persone coinvolte in Ausilio per la cultura. A qualificare e rinnovare l’iniziativa, che anche nel 2008 ha ricevuto un messaggio di apprezzamento del Presidente della Repubblica, contribuirà un comitato scientifico del quale fanno parte personalità del mondo della cultura e del terzo settore.

Indicatori

Obiettivi 2009

Persone aiutate Soci volontari Gruppi attivi Edizioni di “Ad alta voce”

295 (+5) 56 (+5) 4 (come nel 2008)

3 (come nel 2008)

Risorse per “Ad alta voce” 101.000 euro (come nel 2008)

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5.3.4 “Brutti ma buoni”

Coop è da sempre attenta alla convenienza, alla sobrietà e al risparmio. Ciononostante, in tutti i negozi si possono generare delle rimanenze di merce invenduta (prodotti vicini alla scadenza o in confezioni parzialmente danneggiate, ma del tutto sani e commestibili), spesso come risultato degli alti standard di servizio stabiliti nei confronti dei soci e dei consumatori. Secondo la prassi seguita fino ad alcuni anni fa, il destino di queste rimanenze sarebbe l’avvio al ciclo dei rifiuti. Questa soluzione comporta un aggravio economico, che va ad aggiungersi alla mancata vendita, dovuto ai costi di smaltimento dei rifiuti; provoca inoltre un danno ambientale, con l’immissione dei rifiuti nell’ecosistema e con l’inutile impiego di risorse per la produzione e il trasporto dei beni, a monte del loro ciclo di vita. La Cooperativa ha quindi scelto di utilizzare a fini sociali questi prodotti “brutti ma buoni”, donandoli, nel massimo rispetto delle normative igienico-sanitarie e fiscali, a organizzazioni che si occupano di persone in difficoltà. A ricevere la merce sono alcune comunità, case famiglia e mense del povero, non distanti dal punto vendita, che si impegnano a ritirare la merce nei tempi concordati e a cucinarla entro i termini della scadenza per le persone che accolgono. Ad esse si aggiungono alcuni canili e rifugi di animali che ritirano prodotti ugualmente sani ma non adatti all’alimentazione umana.

Il progetto, avviato in collaborazione con la Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna e l’associazione Last minute market, è ora entrato pienamente nell’organizzazione della Cooperativa e riguarda una cinquantina di punti vendita. A Brutti ma buoni partecipano i soci volontari (nell'identificazione delle organizzazioni beneficiarie e nella gestione del rapporto con loro), i lavoratori dei punti vendita (nell'individuazione e preparazione dei prodotti), e le associazioni e cooperative sociali che ricevono la merce. L’iniziativa è svolta con il coinvolgimento e la collaborazione di enti e istituzioni locali, per garantire che l’attività si inserisca efficacemente in una rete di solidarietà la più ampia possibile.

Per le sue caratteristiche, Brutti ma buoni si configura quindi come un progetto esemplare dal punto di vista della sostenibilità: esso persegue in modo congiunto obiettivi sociali, ambientali ed economici, con un ampio coinvolgimento degli stakeholder. I nostri obiettivi Nel 2009 il processo di recupero degli alimentari invenduti sarà

messo in opera in altri 7 punti vendita, consentendo a nuove organizzazioni di ricevere cibo per i propri assistiti. In questo modo, l’esperienza maturata finora sarà trasferita a tutti i punti vendita che, per organizzazione interna, logistica e ubicazione, siano idonei a svolgere l’attività. Ciò perché, per l’attuazione del progetto, la Cooperativa si è data regole e procedure severe, che comportano anche un importante lavoro preliminare, fondato sulla relazione con le istituzioni e le associazioni e cooperative sociali del territorio.

Rispondendo alle crescenti richieste delle organizzazioni coinvolte, nel corso dell’anno la Cooperativa opererà per estendere il recupero a fini sociali anche al comparto non alimentare, valutando tutte le possibilità consentite dalle attuali disposizioni in materia fiscale.

Indicatori

Obiettivi 2009

Punti vendita coinvolti Quantità complessiva di prodotti recuperati Numero medio di pasti realizzati, ogni giorno, con la merce donata

Associazioni di volontariato coinvolte Soci volontari che collaborano all’attività

57 (+7) 830.000 kg (+70.000) 4.500 (+200) 120 (+10) 100 (come nel 2008)

Valore delle merci donate 3.200.000 euro (+300.000)

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5.3.5 Educazione al consumo consapevole

Il primo punto della missione di Coop Adriatica evidenzia la necessità di “Fornire ai soci i prodotti e i servizi più convenienti, sicuri e adatti al loro benessere, favorire l’educazione ai consumi”. La Cooperativa, nell’ambito delle attività sociali, realizza quindi su tutto il territorio un articolato programma di animazioni per gli studenti, con la collaborazione di alcune cooperative sociali, e organizza incontri informativi per gli adulti. L’obiettivo dell’attività è quello di aprire delle riflessioni sul tema dei consumi, con il fine ultimo di favorire la diffusione di un approccio critico ai consumi, così da consentire a tutti di scegliere in modo consapevole quali prodotti acquistare e come utilizzarli, al di là dei modelli di comportamento proposti dai media e dalla società. I percorsi offerti da Coop fanno particolare riferimento all’impatto dei consumi sulla salute e sull’ambiente, senza trascurare gli aspetti etici, a partire dalle condizioni di lavoro con cui vengono realizzati i prodotti. I nostri obiettivi Nel 2009 la Cooperativa coinvolgerà un numero crescente di classi

nelle attività di educazione al consumo consapevole. Il programma, condiviso a livello nazionale con le altre cooperative aderenti all’Ancc, e definito sulla base di un protocollo con il Ministero dell’Istruzione, prevede nuove animazioni su alcuni prodotti diffusissimi tra i ragazzi, come ad esempio la gomma da masticare. Di questi prodotti si racconteranno “le storie”, analizzando le risorse impiegate per ottenerli e mettendo in evidenza aspetti positivi e negativi del loro utilizzo. Un nuovo percorso sarà dedicato all’uso del denaro, per abituare i più giovani ad utilizzare in modo responsabile i propri risparmi e le risorse dei genitori. La Cooperativa parteciperà poi alla definizione delle attività dell’anno scolastico 2009/2010, insieme alle altre cooperative dell’Ancc. Il rinnovamento della proposta per le scuole porrà le basi su un evento organizzato dall’Associazione nazionale delle cooperative di consumatori.

Coop Adriatica porterà inoltre in diverse scuole la Biblioteca interculturale mobile, coinvolgendo 170 classi con letture e animazioni curate da operatori interculturali e attivando così un dialogo e un confronto di esperienze tra ragazzi di origine straniera e italiani. L’iniziativa, che viene proposta in collaborazione con le amministrazioni locali ed è già stata realizzata con successo nell’area di Bologna e di Schio, sarà proposta in nuovi territori e pure al di fuori del contesto scolastico.

A Bologna proseguirà la partnership con la Uisp e l’Ausl della città sul progetto “Sani stili di vita”, con attività in tema di alimentazione, nutrizione ed attività motoria. Il programma, rivolto ai bambini delle scuole elementari, prevede anche l’intervento degli insegnanti e il coinvolgimento dei genitori.

Indicatori

Obiettivi 2009

Studenti coinvolti nell’attività di educazione ai consumi nell’anno scolastico 2008-2009 Numero di animazioni nell’anno scolastico 2008-2009

30.600 (+2.600) 1.450 (+170)

Risorse per l’attività di educazione ai consumi nell’anno scolastico 2008-2009

242.000 euro (come nel 2008)

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5.3.6 Altri interventi nei confronti della comunità

Coop Adriatica crede che la ricchezza di un territorio risieda soprattutto nella sua capacità di creare benessere diffuso e coesione sociale. Per questo motivo si fa promotrice di una molteplicità di iniziative per partecipare al processo di crescita sociale, civile e culturale delle comunità locali.

L’attività delle 14 zone soci si concentra quindi nello svolgimento di progetti e iniziative sociali riconducibili a tre temi: la solidarietà, i consumi e l’ambiente; numerose anche le proposte in ambito culturale, organizzate con la collaborazione dei principali portatori d’interesse del territorio (quali le istituzioni locali, il mondo del volontariato e della cooperazione sociale), in una logica di reciproco coinvolgimento. I nostri obiettivi Il piano di lavoro delle 14 zone soci sarà definito sulla base delle

considerazioni emerse nel corso della Consulta sociale che si è tenuta a novembre 2008. In questa occasione, circa 200 volontari hanno partecipato a quattro seminari condotti da esperti sui temi dell’ambiente e dell’intercultura e, confrontandosi tra loro e con i relatori, hanno tratto informazioni e riflessioni da tradurre in azioni concrete per il territorio. Nell’ambito delle singole zone, le attività saranno programmate facendo riferimento alle istanze dei portatori di interesse locali. In questo senso, a Schio avrà luogo un’originale esperienza di responsabilità sociale di territorio, in cui Coop Adriatica sarà capofila di un’iniziativa sul tema del dialogo interculturale, che unirà tutte le forze della città per un obiettivo comune. La Cooperativa si proporrà nuovamente come punto di riferimento per i giovani, tramite progetti in grado di stimolare la loro creatività (come il concorso di scrittura “Coop for words” che nel 2008 ha coinvolto 350 ragazzi) e avvierà una ricerca sulla condizione giovanile nel territorio di Coop Adriatica, che sarà utile per definire azioni a beneficio di questa specifica fascia della popolazione. I giovani consiglieri di zona saranno invece protagonisti di un’iniziativa mirata a sviluppare la comunicazione dei temi sociali e saranno promotori della campagna “Risparmia le energie”, volta a sensibilizzare le famiglie a un uso responsabile delle risorse, e quindi a una riduzione dei consumi domestici. I temi ambientali saranno anche oggetto di formazione per i volontari, che parteciperanno anche ad approfondimenti, sull’intercultura e sulle produzioni etiche, che consentiranno loro di essere parte attiva nell’organizzazione delle iniziative sociali in programma. Infine, coerentemente con il proprio impegno per la salubrità dei prodotti offerti ai soci e ai clienti, Coop estenderà a tutti i punti vendita la scelta, già sperimentata in alcuni negozi del Veneto, di non vendere bevande alcoliche ai minori di 18 anni: un primo passo utile a fronteggiare uno dei problemi sociali più rilevanti che coinvolge i giovanissimi, che, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, sono sempre più soggetti a ricoveri per intossicazione da alcol. Lo stop alla vendita sarà affiancato da iniziative di informazione e di sensibilizzazione rivolte ai soci e ai consumatori, sia giovani che adulti, sugli effetti dell’abuso di alcol sulla salute. Indicatori

Obiettivi 2009

Risorse per le attività nelle Zone soci Risorse per le attività sociali e per la comunicazione istituzionale

456.000 euro (come nel 2008) 5.437.000 euro (+190.000)

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5.3.7 Solidarietà internazionale

Un esempio emblematico della mutualità esterna attuata da Coop Adriatica è il sostegno che la Cooperativa offre, in diversi modi, alle organizzazioni impegnate in progetti di solidarietà internazionale, per la realizzazione di importanti iniziative di aiuto e di sviluppo socio-economico dei paesi più poveri.

Un contributo importante alla solidarietà internazionale proviene dalla generosità dei soci. Essi possono, infatti, utilizzare la raccolta punti (collezionamento) per sostenere uno o più progetti tra quelli presentati nell’apposito catalogo come alternativa ai premi. I nostri obiettivi Nel 2009 la Cooperativa continuerà a promuovere le iniziative di

solidarietà internazionale, tramite lo stanziamento di contributi diretti ma soprattutto sensibilizzando e coinvolgendo i soci e i lavoratori.

Anche quest’anno, quindi, i soci potranno impiegare i punti accumulati con il “collezionamento” per sostenere in modo concreto alcuni progetti realizzati da organizzazioni non governative italiane nei paesi in via di sviluppo. Pur considerando la ridotta disponibilità economica delle famiglie, la Cooperativa mira a mantenere lo stesso valore economico di donazioni del 2008, incrementando il numero di donatori. Per giungere a questo risultato, modificherà il sistema di donazione, abbassando il valore minimo dei punti destinabili in solidarietà.

Inoltre, anche tramite la raccolta punti, Coop Adriatica rinnoverà il proprio impegno nella campagna triennale del Sistema Coop “Stop alla povertà – Cooperazione e solidarietà” che mira a contribuire all’obiettivo dell’Onu di eliminare la fame e la povertà nel mondo, ponendo la lotta alla povertà come premessa per la difesa di sei diritti fondamentali: l’alimentazione, l’acqua, la salute, l’istruzione, il lavoro, la libertà. Con questa iniziativa Coop sosterrà 14 progetti di aiuto allo sviluppo; il catalogo di Collezionamento delle cooperative del Distretto Adriatico ne presenterà cinque, tra cui la produzione senegalese del mango Solidal Coop promossa dal Cospe e la realizzazione dello scarponcino equosolidale avviata in Ecuador dalla Comunità internazionale di Capodarco, due progetti realizzati da organizzazioni già partner di Coop Adriatica da lungo tempo.

Si riproporranno poi le due giornate di raccolta di alimenti per le popolazioni indigene del Perù (Operazione Mato Grosso): oltre 100 negozi accoglieranno i volontari dell’associazione Don Bosco.

Anche quest’anno, infine, in occasione della Festa della donna, Coop Adriatica sosterrà un progetto dell’Aidos (associazione italiana donne per lo sviluppo) per la prevenzione delle mutilazioni dei genitali femminili di bambine e adolescenti in Burkina Faso, con un contributo di 20.000 euro.

Indicatori

Obiettivi 2009

Progetti di solidarietà internazionale sostenuti con il “collezionamento” Soci che donano i punti ai progetti di solidarietà internazionale

8 (come nel 2008)

8.000 (+1.000)

Valore delle donazioni effettuate con il “collezionamento” 250.000 euro (come nel 2008)

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5.4 La finanza etica

Trasparenza e correttezza sono requisiti essenziali per operare nel mercato e Coop Adriatica impiega le proprie risorse tenendo conto di tali priorità. Tuttavia - poiché la Cooperativa considera importante indirizzare investimenti finanziari a sostegno di attività economiche in cui si rispettino i diritti umani, la salvaguardia dell’ambiente e non finalizzate a produzioni belliche - Coop Adriatica intende dare un crescente contributo alla promozione ed al sostegno della finanza etica, con iniziative e attività mirate a diffondere prodotti e servizi eticamente sostenibili.

Coop Adriatica è, inoltre, fra i soci fondatori della Banca Popolare Etica, con la quale è da sempre impegnata a sviluppare diverse forme di collaborazione. I nostri obiettivi Anche nel 2009 una parte delle risorse finanziarie di Coop Adriatica

sarà impiegata in fondi etici e prodotti finanziari che sostengano l’imprenditoria sociale, per esempio con la formula del microcredito, e che favoriscano lo sviluppo del commercio equo solidale.

La Cooperativa proseguirà a sostenere la crescita delle cooperative aderenti a Libera, con la partecipazione all’agenzia Cooperare per Libera Terra che cura la distribuzione dei prodotti Libera Terra, e favorirà lo sviluppo del commercio equo-solidale tramite la promozione dei prodotti Solidal Coop, realizzati da cooperative del Sud del mondo. Infine, grazie all’attività della società Simgest, controllata dalle cooperative del Sistema Coop, i soci potranno sottoscrivere presso i punti vendita alcuni investimenti proposti dalla Banca Popolare Etica.

Indicatori

Obiettivi 2009

Risorse impiegate in fondi etici 6.900.000 euro (+1.000.000)

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6. Il Prodotto

6.1 La convenienza “Fornire ai soci i prodotti e i servizi più convenienti…”

Coop Adriatica ha posto l’obiettivo della convenienza al primo punto della propria missione, insieme alla

qualità e alla sicurezza dei prodotti. Nel perseguire tale obiettivo, si impegna a tenere elevato il livello di servizio e a mantenersi in un costante equilibrio economico. Insieme al Sistema Coop, in questi ultimi anni la Cooperativa è quindi intervenuta per ridurre i costi di approvvigionamento e rendere più efficiente la catena di fornitura, concentrando le funzioni di acquisto e logistica in Coop Italia e Centrale Adriatica. Questa scelta consente anche di valutare in modo puntuale i prezzi richiesti dai fornitori. Di conseguenza, a fronte di un effettivo incremento dei costi della materia prima, Coop si impegna per limitare fortemente la crescita dei prezzi alla vendita, facendosi carico di parte degli aumenti richiesti dai fornitori; e dall’altro lato, a fronte di richieste di rincaro che ritiene ingiustificate, le respinge, inducendo i produttori a rivedere al ribasso le offerte. Non solo. Coop interviene a tutela del potere d’acquisto dei soci e dei consumatori, anche con iniziative specifiche di riduzione del prezzo finale, come è stato con i tagli del 10% effettuati a settembre 2008 su un centinaio di prodotti a proprio marchio (derivati del latte e del grano), per i quali la Cooperativa aveva negoziato l’acquisto a un prezzo migliore. Peraltro, l’osservatorio prezzi di Coop Italia ha rilevato che gli interventi di contenimento attuati negli ultimi anni nei punti vendita Coop hanno sempre determinato un andamento dei prezzi che si posiziona ben al di sotto del tasso di inflazione Istat.

I nostri obiettivi In un contesto di rallentamento dell’economia e di difficoltà per le

famiglie, Coop vuole definire un modello di consumo che abbia i suoi pilastri nella convenienza e nella sobrietà. Quindi punterà a rendere ancora più conveniente la spesa nei propri punti vendita, con un’offerta commerciale adeguata alle attuali disponibilità economiche delle famiglie. Per raggiungere questo obiettivo, da un lato continuerà a mantenere alta l’attenzione sui prezzi riconosciuti ai fornitori, dall’altro incrementerà ulteriormente gli investimenti promozionali.

Già da metà gennaio, infatti, la Cooperativa ribasserà del 20% il prezzo di 100 prodotti Coop, scelti tra le categorie più importanti nella spesa dei clienti. Periodicamente il paniere sarà modificato in relazione ai consumi stagionali, favorendo la varietà dell’alimentazione. Inoltre, ogni settimana saranno posti in vendita a un prezzo fortemente scontato (almeno del 30%) 4 prodotti ortofrutticoli di stagione e 2 referenze di carne, anch’essi scelti tra i più venduti. In generale, si incentiveranno le vendite dei prodotti a marchio Coop, che coniugano qualità e convenienza, e sarà ampliata e migliorata l’offerta dei prodotti “primo prezzo”. Tutti i negozi proporranno poi una tipologia di pane comune a 1 euro al chilo: un’opportunità già presente dal 2005, che ha incontrato il gradimento dei consumatori e che recentemente è stata affiancata da altre specialità locali a prezzo ridotto. L’attenzione alla convenienza non escluderà i prodotti di alta fascia, come quelli proposti da fine 2008 in molti punti vendita sotto il nome “I principi del gusto”: una selezione di eccellenze alimentari di tutta Italia a un prezzo alla portata di tutti. Nel comparto non alimentare, l’offerta dell’abbigliamento sarà invece qualificata dall’introduzione in tutti gli ipermercati della nuova linea di abbigliamento Joyful, sviluppata in esclusiva per Coop da uno dei principali operatori del settore. Oltre alle iniziative rivolte a tutta la clientela, saranno realizzate numerose promozioni riservate ai soci che, come illustrato nel paragrafo dedicato, consentiranno un ulteriore consistente risparmio.

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6.2 Il prodotto “sostenibile” “Ispirare ogni rapporto di mercato ai principi di trasparenza ed equità”

I punti vendita Coop propongono alla clientela un’ampia scelta di “prodotti sostenibili”, che sono realizzati

nel rispetto dei diritti umani e dell’ambiente, oltre ad essere sani e sicuri per chi li consuma. Si tratta dei prodotti:

- biologici - tipici e locali - del commercio equosolidale - certificati ambientalmente (con marchi quali Ecolabel, Fsc, Friend of the Sea)

Coop è presente in queste merceologie con i prodotti a proprio marchio, anche con linee innovative e dedicate. Inoltre, si è impegnata nella commercializzazione di pasta, olio, vino e altri prodotti alimentari a marchio Libera Terra, provenienti da coltivazioni realizzate sulle terre confiscate alla mafia.

L’offerta di Coop quindi, oltre alle esigenze del consumatore, considera i processi di produzione e il loro effetto sulla salute dell’uomo e sull’ambiente, e privilegia quelli in grado di contribuire allo sviluppo dei paesi del Sud del mondo e di un’agricoltura di qualità.

6.2.1 I prodotti a marchio Coop

Coop ha scelto di offrire ai propri clienti un’articolata gamma di prodotti a proprio marchio, sani, ecologici, convenienti, etici e buoni (in quanto approvati dai soci).

Il prodotto Coop è quindi sostenibile: - per chi lo acquista e lo consuma: Coop garantisce un intenso piano di controlli sia sul prodotto sia

sul processo di produzione; non impiega organismi geneticamente modificati. - per la società: Coop Italia è certificata SA8000 e Iso 9001:2000 (Vision 2000). - per l’ambiente: la linea Bio-logici conta ormai centinaia di articoli; numerosi prodotti di carta sono

certificati Fsc; il tonno e altri prodotti ittici provengono da imprese che aderiscono ai progetti Dolphin Safe e Friend of the sea. Inoltre, nessun prodotto Coop è testato su animali e per nessun capo di abbigliamento si utilizzano pellicce animali.

I nostri obiettivi Con l’assortimento a proprio a marchio, Coop intende dare ai clienti la possibilità di acquistare prodotti di qualità a un prezzo conveniente. In un momento di contrazione dei consumi, i prodotti Coop – il cui prezzo è mediamente inferiore del 20-25% rispetto agli equivalenti di marca - potranno rappresentare una risposta al bisogno delle famiglie di risparmiare, senza mutare le proprie abitudini di consumo. Per questo motivo Coop Adriatica amplierà l’offerta di prodotti a marchio e la loro visibilità, e li porrà al centro delle proprie politiche promozionali; inoltre li affiancherà a un maggior numero di prodotti “primo prezzo” garantiti da Coop, riconoscibili dal logo della “moneta che ride”. La gamma dei prodotti a marchio sarà aggiornata nei contenuti e nella comunicazione, per un’offerta sempre più vicina ai gusti e alle esigenze dei consumatori. Un indirizzo in tal senso proverrà dai risultati dei test Approvato dai soci: Coop Adriatica, con la collaborazione dei soci volontari, realizzerà 38 test, mettendo a confronto altrettanti prodotti Coop con i leader di mercato. A valutare i singoli prodotti sarà un campione di soci, la cui numerosità sarà inferiore rispetto all’anno 2008 in seguito al ridimensionamento del campione nazionale. Dopo che nel 2008 sono stati lanciati prodotti molto convenienti come il latte fresco ad alta qualità a 1,15 euro al litro e il primo farmaco a marchio Coop - l’acido acetilsalicilico con acido ascorbico - a 2 euro la confezione, nel 2009 Coop rinnoverà il proprio impegno per portare convenienza e qualità in nuovi ambiti.

Inoltre, è da sottolineare l’impegno di Coop Italia per ridurre l’impatto ambientale dei prodotti a marchio. In questi anni si è attuata con determinazione la politica delle 3R “risparmio, riciclo e riuso”, cioè

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riduzione degli imballaggi, utilizzo preferenziale di materiali riciclati per le confezioni, vendita di ricariche di prodotto. Coerentemente con questa politica, nel 2009 Coop Adriatica introdurrà in 4 ipermercati e 2 supermercati un erogatore di detersivi liquidi sfusi, che consentirà ai clienti di ricaricare più volte lo stesso contenitore, evitando così di immettere plastica nell’ambiente al termine del prodotto. Gli articoli proposti saranno quattro, scelti tra quelli della linea Eco-logici Coop: lavatrice, lana e delicati, ammorbidente, piatti. La decisione della Cooperativa va incontro alle richieste avanzate dagli stakeholder nel corso del 2008 (soci, amministrazioni comunali, associazioni); d’altra parte, affinché questa innovazione sia efficace, è fondamentale il gradimento della clientela, ovvero una reale modifica delle abitudini di consumo, con l’uso responsabile degli erogatori e l’utilizzo ripetuto del medesimo flacone; diversamente l’impatto ambientale sarebbe peggiore rispetto all’uso delle confezioni tradizionali.

Con l’obiettivo di promuovere presso i cittadini il consumo di prodotti a basso impatto ambientale, inoltre, la Cooperativa realizzerà nei supermercati di Faenza un’esperienza pilota che incentiverà l’acquisto di prodotti “verdi”, selezionati dalle linee Eco-logici e Bio-logici Coop. L’iniziativa è parte di un progetto di ricerca nato dalla collaborazione della Cooperativa con il Centro Ambiente del Comune di Faenza, l’Università di Bologna (Facoltà di Scienze ambientali) la Regione Emilia-Romagna e un’ampia rete di partners. Al termine della fase sperimentale saranno studiate le modalità per valorizzare su tutta la rete le produzioni attente all’ambiente.

Indicatori

Obiettivi 2009

Soci coinvolti nei test Approvato dai soci Prodotti testati con Approvato dai soci Prodotti a marchio Coop Prodotti linea Senza glutine

1.900 (-400) 38 (come nel 2008)

2.900 (+200) 23 (+8)

Prodotti linea Eco-logici Prodotti linea Bio-logici Prodotti Fsc Prodotti Friend of the Sea Prodotti Dolphin Safe Erogatori di detersivi nei punti vendita

30, di cui 23 Ecolabel (+12) 339 (+7) 14 (come nel 2008) 16 (come nel 2008) 13 (come nel 2008) 6 (non presenti nel 2008)

Incidenza del prodotto a marchio Coop sulle vendite (grocery) 20,5% (+1,4 punti perc.)

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6.2.2 I prodotti Solidal Coop

I prodotti Solidal sono il frutto di una partnership tra TransFair Fairtrade - organizzazione che certifica i prodotti equosolidali - e Coop Italia, per la realizzazione di produzioni che garantiscano qualità, sicurezza e una remunerazione vantaggiosa per i produttori indipendenti dei paesi poveri o in via di sviluppo. Coop Adriatica è stata tra le prime aziende della grande distribuzione a promuovere e far conoscere ai soci i prodotti provenienti dal commercio equo e solidale ed è tuttora tra le cooperative con i risultati più brillanti per quanto riguarda le relative vendite.

I nostri obiettivi La Cooperativa continuerà a valorizzare i prodotti del commercio

equosolidale, tramite promozioni dedicate e iniziative organizzate nell’ambito delle attività delle zone soci, anche in occasione della consueta campagna nazionale “Io faccio la spesa giusta”. Nel 2009 la linea Solidal sarà arricchita da nuovi prodotti alimentari, come il succo di ananas 100%. Sarà inoltre aggiornata la linea di abbigliamento, articolata nelle collezioni autunno/inverno e primavera/estate, che spazia dalle camicie di cotone biologico fino all’intimo e alla calzetteria. Grazie alla collaborazione con l’organizzazione non governativa Cospe (Cooperazione per lo sviluppo dei Paesi emergenti), torneranno in commercio i manghi equosolidali certificati da TransFair, il cui acquisto contribuisce allo sviluppo dei piccoli produttori senegalesi. I buoni standard qualitativi raggiunti in pochi anni dalle aziende frutticole della regione della Casamance sono infatti stati possibili grazie agli investimenti realizzati anche con i contributi dei soci di Coop Adriatica, tramite i punti del collezionamento.

Indicatori

Obiettivi 2009

Prodotti Solidal Coop (n. referenze) 94 (+5)

Totale vendite prodotti Solidal Coop in Coop Adriatica 5.300.000 di euro (+650.000)

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6.2.3 I prodotti Libera Terra

La Legge 109 del 1996, sull’uso sociale dei beni confiscati ai mafiosi, ha permesso di destinare una parte di essi a cooperative sociali nel settore agricolo. Dagli ulivi, dalle vigne, dai campi coltivati da queste cooperative con metodi rigorosamente biologici, nascono i prodotti Libera terra.

Coop propone ai consumatori queste specialità ad un prezzo che le consente margini limitati alla copertura delle spese di gestione: un prezzo conveniente per chi li acquista e vantaggioso per i produttori. Da diversi anni, in collaborazione con l’associazione antimafia Libera - Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie (di cui è presidente don Luigi Ciotti), Coop Adriatica ha sviluppato iniziative di conoscenza, informazione e sensibilizzazione sull’alto valore simbolico, oltre che concreto, offerto da tali produzioni. In particolare, oltre a promozioni presso i principali supermercati e ipermercati, in tutte le zone soci si organizzano incontri informativi, con la testimonianza diretta dei giovani impegnati nelle cooperative che lavorano i terreni confiscati alla mafia e ad altre organizzazioni criminali.

In questi anni l’interesse di soci e consumatori per i prodotti Libera Terra è cresciuto notevolmente, anche perché la gamma dei prodotti si è gradualmente sviluppata e comprende ormai una ventina di articoli tra pasta, vino, olio, passata di pomodoro, farina, taralli e legumi. Inoltre anche le aziende produttrici hanno sviluppato sinergie per semplificare e coordinare gli aspetti commerciali e organizzativi: "Libera Terra Mediterraneo" è un nuovo soggetto imprenditoriale partecipato dalle cooperative di Libera Terra, nato per realizzare processi di collaborazione, nella direzione e coordinamento, delle attività; il consorzio è stato costituito insieme ad altre aziende (Alce Nero Mielizia, Firma Tour Operator, Slow Food, Banca Etica, Coop Fond) che contribuiscono allo sviluppo del progetto con un ulteriore obiettivo: aprirsi a nuove collaborazioni verso gli agricoltori del territorio che condividano una idea di qualità fondata su produzioni che siano buone, pulite e giuste. I nostri obiettivi Nel 2009 Coop Adriatica proseguirà a sostenere la diffusione dei

prodotti Libera Terra con iniziative specifiche, sia commerciali - con specifiche promozioni - sia di informazione, per evidenziarne il carattere fortemente simbolico e il valore civile. Nei punti vendita, l’assortimento sarà arricchito di nuovi prodotti, tra cui varie tipologie di pomodori conservati, salse e vino del Salento, forniti dalla cooperativa Libera Puglia, e il miele della Cooperativa Pio La Torre di Palermo. Entro breve, inoltre, si prevede di rendere disponibile in maggior quantità i vini Centopassi della cooperativa Placido Rizzotto, che ha recentemente acquisito una nuova cantina che le consentirà di incrementare la produzione. La collaborazione con l’associazione Libera sarà inoltre intensificata, per realizzare conferenze ed eventi sul territorio, finalizzati a promuovere la cultura della legalità. Insieme a Robintur e alla sua società Firma Tour Operator, si svilupperanno poi nuove iniziative di turismo responsabile, con la possibilità di visitare le cooperative di Libera Terra e di soggiornare nelle loro strutture agrituristiche. Una rappresentanza della Cooperativa parteciperà inoltre alla Giornata della memoria e dell’impegno, in programma per il 21 marzo a Napoli.

Indicatori

Obiettivi 2009

Prodotti Libera Terra (n. referenze) 25 (+3)

Totale vendite prodotti Libera Terra in Coop Adriatica 600.000 euro (+80.000)

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6.3 Il prodotto tipico e locale “Contribuire a migliorare gli ambienti fisici ed umani in cui la cooperativa opera”

La tutela e la promozione del prodotto tipico sono utili a preservare i sapori della tradizione, i mestieri e

le culture altrimenti destinate a scomparire. La vendita del prodotto locale è, invece, un veicolo per sostenere l’economia del territorio e contribuire allo sviluppo occupazionale, in un’ottica di collaborazione e scambio con gli operatori economici delle aree in cui la Cooperativa opera.

Dunque, Coop Adriatica formula l’assortimento dei suoi punti vendita ponendo attenzione al territorio; già dal 2003 l’assortimento degli ipermercati del Piceno - Porto Grande e Città delle Stelle - presenta un assortimento ricco di prodotti tipici e locali. Nel 2005 a Rimini un articolato progetto di valorizzazione del territorio, denominato “Cose di qui”, ha portato all’inserimento di circa 400 prodotti in 13 punti vendita. Il processo di coinvolgimento dei portatori di interesse messo in atto con quest’ultimo progetto è stato anche premiato dalla rivista Gdo week, che gli ha assegnato l’”Ethic Award” “per la capacità di mettere insieme esigenze e realtà diverse in forte logica di responsabilità sociale nella gestione del proprio business". Alla luce dei risultati positivi ottenuti nell’area riminese, si è deciso di estendere il progetto a tutti i punti vendita della Cooperativa. Inizialmente, uno studio ha identificato nel territorio di Coop Adriatica 19 diverse zone e in ogni area le produzioni tipiche e locali sono state evidenziate nei punti vendita, con il logo “Cose di qui” (per un totale di 2.200 articoli forniti da 850 produttori). In seguito si è dato il via alla seconda fase del progetto, consistente in alcuni focus group con soci e cittadini in ogni territorio, al fine di individuare i prodotti che sono ritenuti tipici dalle persone del luogo; quelli che non fanno parte dell’attuale assortimento saranno oggetto di un processo di valutazione e confronto con i fornitori, al fine di poterli proporre ai consumatori nel modo più adeguato.

I nostri obiettivi Nel 2009 si completerà il processo di ascolto del territorio che nel

2008 ha riguardato 8 delle 19 aree geografiche individuate e che coinvolgerà soci e lavoratori della Cooperativa. In seguito, insieme a Centrale Adriatica, saranno valutati e contattati i produttori che non sono già fornitori della Cooperativa, al fine di avviare un nuovo rapporto commerciale, capace di valorizzare le specificità del territorio. La Cooperativa proseguirà poi la collaborazione con Eataly, che nello spazio dell’Ambasciatori, a Bologna, ha raccolto le principali specialità enogastronomiche del territorio e le valorizzerà con incontri tematici e degustazioni.

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7. Il Punto Vendita

7.1 Lo sviluppo della rete di vendita “Realizzare lo sviluppo e l’innovazione dell’impresa… …Contribuire a migliorare gli ambienti fisici ed umani”

Coop Adriatica sviluppa la propria rete di vendita sia con l’apertura di nuovi negozi che con la

ristrutturazione di quelli già esistenti, migliorandone ed innovandone le caratteristiche, con un equilibrio tra le esigenze dell’impresa e la tutela delle persone e dell’ambiente. E’ questa la condizione per garantire l’offerta di un servizio più qualificato e quindi la crescita della Cooperativa e l’adesione di nuovi soci.

Per garantire a tutte le persone la possibilità di fruire dei servizi della Cooperativa, quindi anche a coloro che si trovano in condizioni permanenti o temporanee di disabilità, i negozi di Coop Adriatica sono realizzati e ristrutturati secondo gli accorgimenti definiti da uno studio condotto con il progetto Archimede “per un punto vendita socialmente sostenibile”. Esso prevede, tra le altre indicazioni, la presenza di casse riservate a persone disabili e donne in gravidanza e la loro precedenza ai banchi serviti degli ipermercati. I nostri obiettivi Nel 2009 Coop Adriatica proseguirà a sviluppare e riqualificare la

propria rete di vendita. I nuovi punti vendita saranno 6: un ipermercato e 5 supermercati. Il primo sorgerà a Faenza, avrà una superficie di 6.000 metri quadrati e riprenderà il modello low-cost già sperimentato a Schio: sarà caratterizzato da una struttura organizzativa semplificata e ridotti costi di gestione, così da poter garantire la convenienza e l’ampiezza dell’assortimento tipiche degli ipercoop, anche a fronte di un’aspettativa di vendite a livelli inferiori rispetto alle strutture progettate in passato. Tra i nuovi supermercati, uno andrà a sostituire il vecchio negozio di San Lazzaro di Savena, ormai inadeguato rispetto alle esigenze dei soci della città alle porte di Bologna, mentre gli altri saranno inseriti in aree in cui non è facile trovare un’offerta di qualità a prezzi convenienti, quali i centri storici, le aree del terziario, le zone di transito: una scelta che la Cooperativa ha intrapreso già nel 2008 con l’apertura di una decina di negozi di piccola superficie.

Gli interventi di ristrutturazione interesseranno principalmente 3 supermercati e consentiranno di offrire nuovi servizi e un assortimento più vicino alle esigenze della clientela. Inoltre, saranno occasione per migliorare l’accessibilità e la fruibilità dei punti vendita da parte di persone anziane o con difficoltà motorie.

Oltre agli interventi della Cooperativa si avranno poi quelli di Igd, per lo sviluppo e il rinnovamento dei centri commerciali.

Indicatori

Obiettivi 2009

Punti vendita Nuove aperture Punti vendita rilocalizzati Punti vendita in ristrutturazione Superficie di vendita

155 (+5) 5 1 3 supermercati 248.033 mq (+9.650 mq)

Investimenti 155.577.000 euro (+7.900.000)

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7.2 La riduzione dell’impatto ambientale “Contribuire a migliorare gli ambienti fisici… in cui la cooperativa opera.

Realizzare lo sviluppo e l’innovazione d’impresa”

I principali impatti di un punto vendita riguardano l’impiego delle risorse naturali ed energetiche, le emissioni prodotte, la gestione dei rifiuti, la costruzione delle strutture e della viabilità di accesso. Coop Adriatica è impegnata a rendere minimo l’impatto ambientale dei propri punti vendita. Questo si sta concretizzando in particolare nelle nuove aperture, per alcune delle quali si sono raggiunti livelli di eccellenza. Per esempio, l’ipercoop “Città delle Stelle” di Ascoli Piceno è il primo in Italia ad aver ottenuto la registrazione Emas, che rappresenta il principale riferimento a livello europeo per le organizzazioni che ricercano uno sviluppo sostenibile delle proprie attività. Per il suo conseguimento, il Sistema di gestione ambientale dell’ipermercato è stato sottoposto alle verifiche dell’ente certificatore Rina, che ha attestato che tale sistema consente di contenere l’impatto sull’ambiente esterno. Un altro caso è quello dell’ipercoop “I Malatesta” di Rimini, con emissioni di anidride carbonica pressoché nulle grazie all’autoproduzione di energia da impianto fotovoltaico ed eolico e all’acquisto di energia idroelettrica.

Inoltre, poiché l’impatto ambientale è fortemente legato alle tecnologie utilizzate, la Cooperativa si è dotata di impianti innovativi, che consentono non solo di ridurre l’impatto ambientale dei negozi, ma di ottenere una sostanziale riduzione dei costi derivanti dai consumi energetici. In tutte le strutture, infine, il personale è altamente sensibilizzato alle tematiche ambientali, grazie a specifici interventi formativi e all’attività di un servizio interno alla Cooperativa dedicato al presidio delle questioni energetiche e ambientali.

I nostri obiettivi Coop Adriatica ha avviato nel 2008, congiuntamente al piano strategico, un piano energetico triennale volto a ridurre il proprio impatto ambientale, in termini di consumo di risorse e di emissione di anidride carbonica. Nei prossimi anni, la Cooperativa intende impegnarsi ulteriormente in questo ambito, progettando strutture a basso impatto ambientale; per questo nel 2009 si costituirà un gruppo di lavoro interfunzionale finalizzato a individuare gli aspetti prioritari per la costruzione di punti vendita “sostenibili”. Nel 2009 i punti vendita alimentati da energia idroelettrica saliranno a 5, tutti di grandi dimensioni: agli ipercoop di Rimini, Ascoli Piceno, Pesaro e Pescara, si aggiungerà infatti l’ipercoop di Schio. In questo modo l’energia idroelettrica rappresenterà il 12% dei consumi totali di Coop Adriatica; il ricorso a tale fonte consentirà un beneficio in termini di minori emissioni di anidride carbonica in atmosfera - rispetto all’energia proveniente da centrali tradizionali - pari a 40.000 tonnellate di CO2. Inoltre, proseguirà il piano di installazione di impianti fotovoltaici avviato nel 2008: altri 15 punti vendita saranno così alimentati, almeno in parte, sfruttando la luce del sole. Così, saranno autoprodotti 2,6 milioni di kWh di energia elettrica e, nel contempo, sarà evitata l’immissione in atmosfera di 4.800 tonnellate di CO2. In tema di ecoefficienza, la Cooperativa ha provveduto nel 2008 alla copertura dei banchi dei surgelati in un centinaio di punti vendita: in questi negozi ogni freezer è dotato di sportelli trasparenti che consentono ai clienti di individuare i prodotti di proprio interesse e di prenderli dopo aver aperto lo sportello, contenendo quindi al minimo la dispersione del freddo. Questo intervento, sebbene comporti una minor praticità per i clienti, rappresenta un importante contributo a favore dell’ambiente poiché riduce del 22% l’energia consumata dai freezer: si stima che nel 2009 consentirà il risparmio di oltre 1,5 milioni di kWh, corrispondenti a circa 2.900 tonnellate di CO2. Sommando la riduzione dei consumi dei freezer all’autoproduzione di energia, la Cooperativa potrà conseguire un risparmio di 579.000 euro. Un ulteriore controllo dei consumi sarà assicurato dal ricorso ad avanzati sistemi di supervisione, in grado di razionalizzare l’impiego di energia nei negozi, in funzione degli orari di attività dei vari reparti, delle

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priorità tra gli impianti utilizzati, della temperatura degli ambienti e del tempo necessario per portarla al livello ottimale. Il nuovo ipermercato di Faenza sarà poi caratterizzato da un innovativo sistema di climatizzazione basato sul calore di scarto di un vicino stabilimento industriale. Infine, proseguirà l’impegno nell’introduzione di sistemi di illuminazione attenti all’ambiente. Infatti, anche i sei punti vendita di nuova realizzazione saranno dotati di impianti corrispondenti alle caratteristiche definite dal programma comunitario Green Light, che promuove l’adozione di tecnologie che consentano, a parità di efficacia illuminante, un notevole risparmio di energia, come l’utilizzo di lampade fluorescenti compatte e a diametro ridotto o di reattori elettronici. Per quanto riguarda i rifiuti, Coop Adriatica continuerà a trattarli in modo differenziato in misura massima possibile, mentre l’attività di Brutti ma buoni contribuirà a contenerne la quantità complessiva. La Cooperativa incentiverà la raccolta differenziata anche tra i clienti, in sinergia con le aziende impegnate nella gestione dei rifiuti, mentre, con l’introduzione di nuove etichette informative sui prodotti a marchio Coop, renderà più semplice la separazione domestica degli involucri di confezionamento. Inoltre, favorirà l’uso di sacchetti della spesa “ecologici”, in particolare promuovendo una nuova linea di borse riutilizzabili, e sostituirà le attuali buste in plastica degradabile con nuovi sacchetti di materiale derivato dal mais, che può essere smaltito con i rifiuti organici. Infine, nel corso dell’anno la Cooperativa punterà all’ottenimento del rinnovo triennale della registrazione Emas per l’ipercoop di Ascoli Piceno. A questo scopo definirà nuovi obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale dell’ipermercato, con un programma di miglioramento del Sistema di gestione ambientale che coinvolgerà pure lavoratori e clienti.

Indicatori

Obiettivi 2009

Punti vendita alimentati da energia idroelettrica Punti vendita con impianto fotovoltaico Energia prodotta da impianti fotovoltaici Risparmio energetico da coperture banchi frigo Punti vendita dotati di sistema di supervisione Punti vendita con illuminazione a norma Green Light

5 (+1)

25 (+15) 2.594.000 kWh (+2.345.000) 1.542.000 kWh (+192.000) 39 (+2)

40 (+6)

Risparmio energetico complessivo da fotovoltaico e coperture banchi frigo Costi previsti per il mantenimento del Sistema di Gestione Ambientale dell’ipercoop di Ascoli Piceno

579.000 euro (+183.000) 37.000 euro (+5.000)

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7.3 Igiene e sicurezza “Fornire ai soci i prodotti …più sicuri e adatti al loro benessere…”

Coop Adriatica rispetta la normativa del D.Lgs 155/97, relativa alla tutela igienico sanitaria degli alimenti;

inoltre, è stata fra le primissime aziende della grande distribuzione italiana a conseguire, nel 2003, la certificazione del sistema di autocontrollo igienico basato sul metodo Haccp (norma UNI 10854/99, certificato n.1122) relativamente all’ipercoop di Pesaro, da parte di un soggetto indipendente.

In questi ultimi anni - fermo restando che tutti i negozi rispettano rigorosamente le normative vigenti e sono dotati di un piano di autocontrollo che garantisce la sicurezza e l’igienicità di tutti i processi e di tutti i prodotti – la Cooperativa ha sottoposto alla certificazione Haccp altri 10 punti vendita, per un totale di 11, insieme alle procedure adottate dall’ufficio che definisce ed attua i piani di autocontrollo igienico-sanitario.

All’interno dei negozi, poi, la Cooperativa conduce rigorosi controlli sanitari sugli ambienti e sulla qualità delle merci poste in vendita, che costituiscono l’ultima parte di un processo che inizia con la scelta dei fornitori e prosegue con le analisi condotte direttamente presso gli stabilimenti di produzione da parte dei tecnici di Coop Italia e Centrale Adriatica. I nostri obiettivi La Cooperativa continuerà a operare per garantire ai clienti la massima

sicurezza dei prodotti. In tutti i punti vendita si continuerà quindi a seguire le procedure definite nei piani di autocontrollo, che pongono particolare attenzione ai reparti di lavorazione degli alimenti (macelleria, gastronomia, etc) ma che riguardano tutto il percorso della merce, dal magazzino alla vendita, con precise indicazioni sulle modalità di conservazione e trattamento dei prodotti. A ulteriore garanzia di questo obiettivo, si effettueranno nel corso dell’anno controlli sanitari in tutta la rete di vendita, eseguendo, con il supporto di laboratori specializzati, circa 7.400 tamponi sulle superfici di lavoro e negli ambienti in cui vengono preparati o confezionati gli alimenti. Si svolgeranno anche altre rilevazioni, mirate ad analizzare in modo più ampio l’igiene dei punti vendita, per un totale di 470 visite. Non mancheranno poi gli interventi per trasmettere al personale le competenze per le corrette pratiche in materia di sicurezza alimentare: saranno oltre 300 le giornate di formazione dedicate all’aggiornamento su questo tema. Inoltre, la Cooperativa dispone di un’organizzazione interna che consentirà di intervenire in modo tempestivo in caso di allerta sanitaria da parte degli organi competenti, al fine di reperire e ritirare dal commercio con la massima efficienza eventuali prodotti potenzialmente nocivi o dannosi.

Indicatori

Obiettivi 2009

Controlli sanitari effettuati nei punti vendita Audit sulla tenuta del punto vendita Punti vendita con certificazione Haccp

7.400 (-500) 470 (+60) 11 (come nel 2008)

Costi per i controlli sanitari effettuati nei punti vendita 170.000 euro (+7.000)

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7.4 La qualità dei servizi “Fornire ai soci… i servizi più convenienti, sicuri e adatti al loro benessere”

”Realizzare lo sviluppo e l’innovazione dell’impresa”

Per garantire ai consumatori punti vendita più accoglienti e servizi più qualificati, Coop Adriatica si è dotata di alcuni strumenti di controllo e verifica della gestione dei negozi. In particolare, in tutti i punti vendita vengono effettuate due rilevazioni all’anno con il metodo del “Mistery shopper” (cliente misterioso), in materia di igiene, pulizia, cortesia e competenza da parte degli addetti, nonché sull’adozione di corrette procedure di prevenzione degli infortuni sul lavoro (si veda il paragrafo dedicato). Ciò permette di individuare le migliori soluzioni adottate all’interno dei punti vendita e altresì di intervenire per correggere eventuali carenze. Inoltre, ogni anno viene effettuata un’indagine di “Customer satisfaction”, che coinvolge un campione di ipermercati e supermercati, per conoscere le valutazioni della generalità dei consumatori sui livelli di servizio offerti dai negozi della Cooperativa.

Con l’obiettivo di rendere più semplice, veloce e piacevole la spesa da parte di soci e clienti, Coop Adriatica ha adottato processi e strumenti all’avanguardia, che diffonde con gradualità e in base alle caratteristiche specifiche di ciascun punto vendita. Il “Salvatempo”, che permette ai soci di effettuare autonomamente il conto della spesa e di pagare in apposite casse riservate, riducendo i tempi di attesa, è attualmente disponibile in 13 negozi, mentre nell’ipermercato di Villanova di Castenaso sono disponibili 4 casse automatiche “Self check-out” che consentono ai clienti di pagare la spesa senza rivolgersi a un cassiere.

I nostri obiettivi La Cooperativa ritiene che rispetto alla qualità dei propri servizi il

giudizio più importante sia quello dei soci e dei consumatori. Già da alcuni anni, pertanto, ha strutturato diversi strumenti di ascolto del cliente, come il numero verde “Filo diretto” o il progetto “Antenna”, che consente ai lavoratori di ogni punto vendita di raccogliere le osservazioni e le richieste dei consumatori, per poi ricevere risposte dai responsabili di negozio o di reparto, raggiungendo il duplice obiettivo di condividere le informazioni, e di essere in grado di ritrasmetterle in modo più puntuale e preciso. Come anticipato nel paragrafo dedicato al socio-proprietario, nel 2009 Coop Adriatica introdurrà una nuova modalità di rilevazione delle valutazioni dei soci sui servizi e, più in generale, sulla Cooperativa: un campione di circa 1.300 soci di 10 punti vendita sarà consultato periodicamente tramite questionari e interviste scritte. Per ridurre i tempi di attesa alle casse, saranno proposte in altri 2 ipermercati e in 17 supermercati le casse automatiche (self check-out) già introdotte in via sperimentale all’ipercoop di Villanova di Castenaso, che consentono ai clienti con un numero limitato di articoli di effettuare in autonomia le operazioni di pagamento. Il personale del punto vendita assisterà gli utilizzatori per facilitare l’uso del sistema, che comunque è caratterizzato da un display interattivo che guida il cliente in modo puntuale.

Indicatori

Obiettivi 2009

Numero di punti vendita coinvolti nelle rilevazioni del “Mistery shopper” Numero di punti vendita in cui è attivo il Salvatempo Numero di punti vendita con casse automatiche

Tutti i punti vendita (come nel 2008) 13 (come nel 2008) 20 (+19)

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7.5 Il punto vendita come luogo di aggregazione culturale e sociale “Contribuire a migliorare gli ambienti fisici ed umani in cui la cooperativa opera”

“Sviluppare la democrazia cooperativa e incrementare il patrimonio sociale”

Promuovere la cultura, in modo da accrescere il livello di consapevolezza critica da parte delle persone, costituisce un modo per rendere concreto il diritto di cittadinanza. Nell’ormai lunga storia della cooperazione, e di quella di consumatori in particolare, l’impegno per fornire ai soci strumenti di informazione ed educazione ha sempre rappresentato un compito importante.

Favorire occasioni di relazione, di diffusione della lettura come conoscenza delle manifestazioni artistiche e dell’ingegno umano, costituisce una scelta molto importante per la crescita civile e la coesione sociale nelle comunità. Per questo Coop Adriatica negli ultimi anni si è impegnata in modo attivo e innovativo sul terreno della cultura, ampliando ulteriormente la propria funzione sociale nel territorio, avvicinando la produzione e l’offerta culturale anche agli anziani, ai giovani ed ai tanti cittadini che di solito non frequentano i luoghi tradizionalmente deputati alla cultura. Con questi intenti si era peraltro svolto, nel 2004, il progetto Archimede che aveva l’obiettivo di fare dei punti vendita “un luogo di aggregazione culturale e sociale”.

I nostri obiettivi Seminar libri, l’attività di scambio di libri all’interno dei negozi attraverso

la formula del book crossing - nata nel 2003 a Ravenna per valorizzare la lettura e promuovere i servizi della Rete Bibliotecaria di Romagna anche al di fuori delle biblioteche – è ormai presente in 18 punti vendita di tutte le aree della Cooperativa, grazie alla disponibilità dei soci volontari che provvedono alla gestione del progetto. Nel 2009 i cesti per lo scambio libero e volontario dei volumi arriveranno in altri 5 negozi, in collaborazione con le diverse amministrazioni locali.

Si studieranno alcune innovazioni per il rilancio di Eureka!, lo spazio culturale realizzato all’ipercoop Lame di Bologna, che proseguirà così a proporre appuntamenti aperti a tutti, quali presentazioni di libri e di spettacoli teatrali, conferenze, corsi, mostre d’arte, attività di educazione al consumo e incontri con associazioni, confermandosi come luogo d’incontro in cui i soci e tutti i cittadini possono arricchire le proprie conoscenze in ambito culturale o in tema di solidarietà, consumi e ambiente.

Le Librerie.coop riserveranno condizioni vantaggiose ai soci di Coop Adriatica, che nell’anno potranno fruire dello sconto del 5% su tutti i libri e del 15% sui titoli più venduti; inoltre organizzeranno, all’interno dei centri commerciali e in altri luoghi della città, iniziative per favorire la diffusione della cultura. In particolare, il nuovo spazio della cultura e dei sapori, l’Ambasciatori di Bologna, proporrà un ricco calendario di eventi e, insieme a Coop Adriatica, valorizzerà il fondo librario del poeta Roberto Roversi acquisito dalla Cooperativa.

Indicatori

Obiettivi 2009

Numero di iniziative presso “Eureka!” Punti vendita in cui è presente “Seminar libri“ Librerie.coop

80 (come nel 2008) 23 (+5) 20 punti vendita (+3), di cui 8 in area Coop Adriatica (+1)

Risparmio per i soci grazie allo sconto nelle Librerie.coop 620.000 euro (-200.000)

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Glossario Accountability AA1000

Standard pubblicato dall’ISEA (Institute of Social and Ethical AccountAbility), organismo riconosciuto a livello internazionale per l’esperienza maturata nell’ambito dei processi di rendicontazione etico-sociale e di sostenibilità delle organizzazioni. AA1000 è stato pubblicato nel 1999 e progettata allo scopo di migliorare le prestazioni di rendicontazione delle organizzazioni attraverso un processo di consultazione e coinvolgimento degli Stakeholder. E’ uno standard di processo che si fonda sui seguenti principi fondamentali allo scopo di incoraggiare ed elevare il concetto di trasparenza e imparzialità (per maggiori informazioni: www.accountability.org.uk) I principi fondamentali sono:

Principi relativi all’ambito d’azione e alla natura dei processi aziendali 1) L’inclusività 2) La completezza 3) La rilevanza 4) Regolarità e tempestività

Principi relativi alla significatività delle informazioni 5) Verifica 6) Qualità dell’informazione 7) Principi riferiti alla gestione del processo su base continuativa 8) Integrazione 9) Miglioramento continuo

La sperimentazione da parte di imprese e ONG ha consentito al modello di evolversi nello standard AA1000 Series. Il primo ad essere pubblicato (AA1000 Assurance), dedicato alla verifica esterna, si propone di valutare e rafforzare la credibilità dei bilanci sociali, ambientali e di sostenibilità ed è stato disegnato tenendo conto dell’ultima versione delle Linee Guida della GRI. Il secondo (SES) dedicato allo Stakeholder Engagement, definisce le tappe del processo di dialogo con gli interlocutori dell’impresa. Certificazione Ecolabel

Il marchio europeo Ecolabel attesta che un prodotto ha un ridotto impatto ambientale lungo tutto il suo ciclo di vita: dalle materie prime utilizzate alle modalità di distribuzione e di eliminazione dopo l´uso. Ecolabel assicura che in ogni stadio del processo di produzione e consumo vengano presi in esame aspetti fondamentali come l´inquinamento e il degrado del terreno, la contaminazione idrica e atmosferica, il rumore, i consumi di energia e di altre risorse naturali, tramite certificazione da parte di soggetto terzo. Il prodotto è riconoscibile grazie ad una margherita presente sulla confezione. Certificazione FSC

Il programma internazionale sviluppato dal Forest Stewardship Council garantisce che tutti i prodotti recanti il marchio FSC provengano da una foresta gestita con criteri sostenibili. Il logo FSC su un prodotto indica che il legno usato per fabbricarlo proviene da foreste gestite in modo ecologicamente compatibile, socialmente utile ed economicamente valido. La certificazione FSC non è l´unica certificazione nel mondo forestale, ma è l´unica che prende in considerazione aspetti economici e sociali oltre che ambientali e per questo ha ottenuto il pieno sostegno delle associazioni ambientaliste (WWF e Greenpeace) e sociali (Amnesty International). Certificazione Green Light

Green Light è un progetto promosso e sostenuto dalla Commissione Europea, a cui aderiscono 14 paesi della Comunità. Si chiama così, “luce verde”, perché è questo il colore che richiama il principio di armonia con l’ambiente e con la natura. Si rivolge principalmente ai grandi utilizzatori di energia elettrica (uffici, banche, aeroporti, centri commerciali e pubblica amministrazione) per promuovere l’uso di sistemi di illuminazione più efficienti di quelli tradizionali,

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volti a contenere il consumo energetico a parità di livello di illuminazione, riconoscendo a tali soggetti l’impegno per il risparmio energetico e l’impiego di tecnologie a basso consumo. Certificazione HACCP

HACCP è un metodo di analisi che consente di identificare i pericoli per la salute del consumatore e di individuare le più idonee attività di controllo. La certificazione attesta la conformità del sistema di autocontrollo igienico aziendale, basato sul metodo HACCP, alla norma UNI 10854: 1999. Il “bollino blu” di sicurezza che si ottiene (in un punto vendita) assicura il rispetto della severa normativa per il trattamento degli alimenti della FAO e dell’Organizzazione mondiale della Sanità in tutti i passaggi di ricevimento, stoccaggio, lavorazione, trasformazione e vendita di prodotti alimentari destinati al consumatore finale, comprese le lavorazioni interne dei reparti gastronomia, cucina, pasticceria, carni, pesce, ortofrutta. La certificazione è ottenuta in seguito a visita ispettiva da parte di società di certificazione allo scopo accreditata dal SINCERT (Sistema Nazionale per l’Accreditamento dei Laboratori di prova). Certificazione SA8000

La norma SA8000 è uno standard internazionale elaborato nel 1997 dall’ente americano SAI-Social Accountability International, che specifica i requisiti minimi e i sistemi di gestione da adottare per rispettare alcuni diritti fondamentali dei lavoratori. I requisiti della normativa devono essere applicati universalmente in relazione alla collocazione geografica, al settore industriale e alla dimensioni dell’azienda. I principi che ispirano la normativa - e che rappresentano presupposto necessario al concetto di responsabilità sociale di impresa - si rifanno alle Convenzioni ILO-International Labour Organisation (http://www.ilo.org) sui diritti dei lavoratori, alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e alla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti del Bambino. Le disposizioni principali riguardano il divieto ad utilizzare lavoro infantile o lavoro obbligato, la garanzia di un luogo di lavoro sicuro e salubre e la relativa adozione di misure adeguate per prevenire incidenti e danni alla salute che possono verificarsi durante lo svolgimento del lavoro, il rispetto dei diritti sindacali ed il divieto ad effettuare o sostenere qualsiasi tipo di discriminazione.

Commercio Equo e Solidale

Il Commercio Equo e Solidale (Fair Trade) è una partnership commerciale, basata sul dialogo, la trasparenza ed il rispetto, che cerca una maggiore equità nel commercio internazionale. Contribuisce ad uno sviluppo sostenibile offrendo migliori condizioni di scambio ed assicurando i diritti dei produttori e dei lavoratori svantaggiati, specialmente nel Sud del Mondo. Le organizzazioni di Fair Trade (in collaborazione con i consumatori) sono impegnate attivamente nel sostegno ai produttori, nelle campagne di sensibilizzazione per il cambiamento nelle regole e nelle pratiche del commercio internazionale convenzionale. In particolare, il Commercio Equo e Solidale:

− Lavora con i produttori ed i lavoratori messi ai margini dal mercato tradizionale allo scopo di aiutarli a passare da una posizione di vulnerabilità alla sicurezza ed all’autosufficienza economica.

− Permette ai produttori ed ai lavoratori di contare nelle loro stesse organizzazioni. − Gioca attivamente un ruolo più ampio nell’arena globale per raggiungere una maggiore

equità nel commercio internazionale. EMAS e ISO 14001

Esistono due standard di certificazione riconosciuti per i sistemi di gestione ambientale: il regolamento EMAS (European Eco-management and Audit Scheme) ed ISO 14001 dell’International Organisation for Standardisation).

Il sistema comunitario di eco-gestione ed audit (EMAS), introdotto dal Regolamento CE n°761 del 2001, si propone l'obiettivo di favorire, su base volontaria, una razionalizzazione delle capacità gestionali dal punto di vista ambientale delle organizzazioni, basata non solo sul rispetto dei limiti imposti dalle leggi - che rimane comunque un obbligo dovuto - ma sul miglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali, sulla creazione di un rapporto nuovo e di fiducia con le istituzioni e con il pubblico e sulla partecipazione attiva dei dipendenti. La logica dell’EMAS è infatti

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quella dell’attivazione delle imprese verso il miglioramento delle loro prestazioni ambientali secondo tempi e criteri adeguati alle loro esigenze e disponibilità. L’azienda ha, quindi, la possibilità di dimostrare che presso un determinato sito produttivo (nel caso della grande distribuzione si intende come sito il singolo punto vendita) ha instaurato un Sistema di Gestione Ambientale per tenere sotto controllo tutte quelle attività che hanno un impatto sull’ambiente esterno (emissioni in atmosfera, gestioni rifiuti, rumori, ecc.) e successivamente ciò le permetterà di essere iscritta in un apposito Registro Europeo; alle parti interessate l’azienda comunica e rende pubbliche le proprie prestazioni ambientali del sito produttivo tramite la Dichiarazione Ambientale.

L’ISO 14001 si distingue dal regolamento EMAS per alcuni elementi formali (non richiede un’analisi ambientale iniziale né la pubblicazione della dichiarazione ambientale, si applica alle organizzazioni e non ai siti, non ha limitazioni geografiche all’area europea). La differenza fondamentale consiste nella maggior enfasi che EMAS attribuisce alla valutazione della performance ambientale per la registrazione; in generale, quindi, lo standard europeo richiede un impegno maggiore per l’ottenimento e il mantenimento della certificazione. FairTrade-TransFair

TransFair è il marchio di garanzia del mercato Equo e Solidale in Italia. E’ un’associazione senza scopo di lucro costituita da organismi che operano nella cooperazione internazionale, nella solidarietà e nel Commercio Equo e Solidale, nata nel 1996 per diffondere nella grande distribuzione i prodotti del mercato equo. TransFair fa parte di FLO (Fair Trade Labelling Organistions), il coordinamento internazionale dei marchi di garanzia, insieme ad altri 16 marchi che operano in Europa, Stati Uniti, Canada e Giappone. In pratica, TransFair garantisce che i prodotti con il suo simbolo siano stati lavorati senza causare sfruttamento e povertà nel Sud del mondo e siano stati acquistati secondo i criteri del Commercio Equo e Solidale. Global Reporting Iniziative (GRI)

Le Linee Guida della Global Reporting Initiative (GRI), organizzazione multistakeholder fondata nel 1997, sono riconosciute come lo standard di riferimento per i contenuti della rendicontazione etico-sociale. Il loro obiettivo è promuovere a livello internazionale l’armonizzazione delle diverse modalità di rendicontazione ambientale, sociale ed economica delle organizzazioni (imprese, ma non solo) così da rendere i bilanci confrontabili e verificabili al pari dei rendiconti economico-finanziari. Il cuore delle Sustainability Reporting Guidelines (nella versione del giugno 2002) si trova nella sezione dedicata ai contenuti della rendicontazione, suddivisi in cinque sezioni: visione (la strategia dell’organizzazione sui temi della sostenibilità, inclusa la dichiarazione dell’Amministratore Delegato o del senior management), profilo (una descrizione dell’organizzazione che comprenda l’elenco degli stakeholder), struttura di governance e management systems (missione e valori, politiche e sistemi di governance della sostenibilità, dialogo con gli stakeholder), indice dei contenuti, indicatori di performance qualitativi/quantitativi per la misurazione. Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale (GBS)

Il Gruppo di Studio per la statuizione dei principi di redazione del Bilancio Sociale (GBS), composto da studiosi e professionisti, ha pubblicato nel 2001 le linee guida italiane per la stesura del bilancio sociale, che fanno riferimento ai più autorevoli standard internazionali. La struttura e i contenuti del Bilancio Sociale si dividono in 3 sezioni:

1. l’identità aziendale , in cui l’organizzazione enuncia la missione, i valori, l’assetto istituzionale, in modo da rendere possibile e favorire il confronto tra i valori enunciati e le performance realizzate;

2. la produzione e distribuzione del valore aggiunto , in cui i dati rilevati nel conto economico vengono riorganizzati in modo da evidenziare il processo di formazione del valore aggiunto e la sua distribuzione tra gli stakeholder. Il valore aggiunto serve ad ancorare il bilancio sociale ai dati contabili - i quali hanno una loro autonoma valenza sociale che non traspare direttamente dal bilancio d’esercizio - ma che va comunque esplicitata;

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3. la relazione sociale , che contiene la descrizione qualitativa e quantitativa dei risultati conseguiti dall’azienda rispetto agli impegni assunti, le attività realizzate e gli impatti prodotti su tutti gli stakeholder.

Al fine di valorizzare il Bilancio Sociale come strumento di dialogo e coinvolgimento dei diversi portatori d’interesse, le linee guida prevedono sezioni integrative , in cui trovano spazio i giudizi e le opinioni degli stakeholder, in un’ottica di miglioramento continuo. ISO 9001/Vision 2000

ISO 9001 è un sistema di gestione della qualità, recentemente rivisto e migliorato attraverso la Vision 2000, che contiene una specifica sezione sull’impatto sociale delle organizzazioni. Il termine Vision 2000 è il nome utilizzato da UNI per identificare il filone delle proprie attività (formazione, prodotti editoriali, servizi, ecc.) che riguardano la nuova famiglia di norme sulla qualità. Prodotto Biologico

Si definisce prodotto biologico quello che è prodotto senza l’uso di sostanze chimiche e le cui tecniche di produzione includono la valorizzazione della bio-diversità, il benessere animale, la sicurezza alimentare, la tutela ambientale. Tali prodotti vengono certificati mediante visite ispettive da Enti terzi indipendenti, allo scopo accreditati secondo regolamento CEE 2092/91. Tra questi i principali sono AIAB e CCCB. Prodotto tipico e/o locale

Per prodotto tipico si intende un prodotto il cui processo produttivo è fortemente legato ad uno specifico territorio e si avvale di metodologie di coltivazione e/o di lavorazione e conservazione di tipo tradizionale. Sono esempi di prodotti tipici, il salame di Fabriano, l’oliva tenera ascolana, il ciauscolo (tutti nelle Marche), la mortadella classica di Bologna, la Razza Bovina Romagnola e la razza suina Mora romagnola, ecc. Il prodotto locale è invece quello realizzato da aziende (generalmente di dimensione piccole o al più medie) con sedi e impianti produttivi concentrati nella stessa area di coloro che lo acquistano e consumano. Progetto Friend of the Sea

Il progetto “Friend of the Sea” ha l’obiettivo di promuovere politiche di pesca ecologicamente e socialmente sostenibili, per cui i prodotti ittici devono essere pescati secondo certi criteri: in aree dove la risorsa è gestita in maniera sostenibile; con metodi selettivi e non dannosi per l’ecosistema; nel rispetto del codice di condotta per la pesca responsabile della FAO. Progetto Dolphin Safe

Il progetto “Dolphin Safe” (salvare i delfini) nacque a seguito delle proteste degli ambientalisti in merito al sistema di pesca del tonno utilizzato dalle flotte operanti nell’Oceano Pacifico Orientale e contro l’elevato tasso di mortalità di delfini che ne derivava. Alcune delle maggiori organizzazioni ambientaliste internazionali portarono il problema all’attenzione di produttori e governanti, mettendo a punto un controllo di filiera che permettesse di verificare il cammino dalla fase di pesca sino al prodotto finito. La correttezza del sistema viene garantita dalla presenza di osservatori sulle barche e da ispezioni negli stabilimenti produttivi.