Presenza XVI 03 maggio-giugno 2015

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p resenza dell’UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE numero 3 - anno XVI maggio-giugno 2015 Ne ha fatta di strada Laura Brambilla, la top manager delle telecomunicazioni UC Store La Cattolica lancia il suo merchandising Libri Le iniziative dell’Ateneo al Salone di Torino NAZ/350/2008 DCOO53793 LA SOCIETÀ che non invecchia Attivi, colti, con competenze tecnologiche. Cresce l’avanzata dei “giovani anziani” in Italia: un Paese dove il momento di farsi da parte si sposta sempre più avanti

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In questo numero: La società che non vuole invecchiare; Laura Brambilla, la manager delle telecomunicazioni; Merchandising, inaugurato il nuovo UC Store; Il gusto delle parole va a Expo; Estate: ritornano le Summer School; Transcrime: un modello disegna la mappa dei furti; La storia di Aldo Bisagno: cristiano e partigiano; Expo 2015: dalla Cattolica le prime guide in cinese; Sanità cattolica: le nuove sfide per il futuro; Don Panizza, il prete che ha sfidato la ’ndrangheta; Piacenza, festa di laurea in Duomo per i neodottori; WISE: il Diritto allo studio si costruisce in Europa; La Cattolica al Salone del Libro di Torino

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presenzadell’UNIVERSITÀ CATTOLICADEL SACRO CUORE

numero 3 - anno XVImaggio-giugno 2015

Ne ha fatta di stradaLaura Brambilla, la top manager delle telecomunicazioni

UC StoreLa Cattolica lanciail suo merchandising

LibriLe iniziative dell’Ateneoal Salone di Torino

NAZ/350/2008DCOO53793

LA SOCIETÀche non invecchia

Attivi, colti, con competenze tecnologiche.Cresce l’avanzata dei “giovani anziani” in Italia:

un Paese dove il momento di farsi da partesi sposta sempre più avanti

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presenzadell’UNIVERSITÀ CATTOLICADEL SACRO CUORE

numero 3 - anno XVImaggio-giugno 2015

Ne ha fatta di stradaLaura Brambilla, la top manager delle telecomunicazioni

UC StoreLa Cattolica lanciail suo merchandising

LibriLe iniziative dell’Ateneoal Salone di Torino

NAZ/350/2008DCOO53793

LA SOCIETÀche non invecchia

Attivi, colti, con competenze tecnologiche.Cresce l’avanzata dei “giovani anziani” in Italia:

un Paese dove il momento di farsi da partesi sposta sempre più avanti

n.5/duemilaquattordiciRivista bimestrale realizzata dal Servizio Stampadell’Università Cattolica, in collaborazionecon il Master in Giornalismo, con lapartecipazione del Servizio Pubbliche relazionidell’Istituto “G.Toniolo” di Studi Superiori© 2001 - Università Cattolica del Sacro Cuore

DIRETTORE Franco AnelliRESPONSABILE Gerardo FerrariCOORDINATORIGraziana Gabbianelli, Fausto Maconi

COMITATO REDAZIONALEKatia Biondi, Nicola Cerbino, Sabrina Cliti,Paolo Ferrari, Graziana Gabbianelli,Emanuela Gazzotti, Antonella Olivari

HANNO SCRITTOCarla Alecci, Alberto Battaglia, Nicola Cerbino,Sabrina Cliti, Graziana Gabbianelli, Silvia Galbiati, Velania La Mendola, Federica Mancinelli, Antonella Olivari, Giuseppe Portonera, Federica Vernò, Maria Villano

REDAZIONE E AMMINISTRAZIONEUniversità Cattolica del Sacro CuoreL.go Gemelli, 1 - 20123 - MILANOtel. 0272342216 - fax 0272342700e-mail: [email protected]

REDAZIONE ROMANAL.go Francesco Vito - 00168 - ROMAtel. O630154295

Autorizzazione del Tribunale di Milanon. 94 del 5 marzo 1969

PROGETTO GRAFICO Matteo Scanni

IMPAGINAZIONE Studio Editoriale EDUCatt

FOTO ARCHIVIO Università Cattolica, AP, Getty Image

STAMPA Tiber spa - Brescia

Questo periodico è associato all’USPIIl numero è stato chiuso in redazioneil 10 giugno 2014

SOMMARIO

04 - La società che non vuole invecchiare

08 - Laura Brambilla, la manager delle telecomunicazioni

10 - Merchandising, inaugurato il nuovo UC Store

11 - Il gusto delle parole va a Expo

13 - Estate: ritornano le Summer School

14 - Transcrime: un modello disegna la mappa dei furti

15 - La storia di Aldo Bisagno: cristiano e partigiano

17 - Expo 2015: dalla Cattolica le prime guide in cinese

20 - Sanità cattolica: le nuove sfide per il futuro

23 - Don Panizza, il prete che ha sfidato la ’ndrangheta

25 - Piacenza, festa di laurea in Duomo per i neodottori

28 - WISE: il Diritto allo studio si costruisce in Europa

30 - La Cattolica al Salone del Libro di Torino

Presenza è sfogliabile anche online suwww.unicatt.it/presenza

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NELLA SEMPRE PIÙ LONGEVA società in cui ci trovia-mo Anchise dovrebbeancora camminare sul-le sue gambe: fi nché un uomo può ancora offrire

le sue forze ed esperienze è un bene per tutti che partecipi ancora pie-namente alla vita comune. Eppureoggi la frontiera del pensionamen-to è considerata sempre lo spartiac-que fra la comunità attiva e il ritiro ad una dimensione di riservatezzapersonale. Non sarà così ancoraper molto, visto che il sistema diwelfare pubblico non potrà reggerea lungo il peggioramento costan-te del rapporto tra popolazione al lavoro e quella inattiva; e tale rap-porto va mantenuto in equilibrioper molte ragioni, non solo quelleeconomiche.

È questo uno dei temi fondamen-tali della Ricerca di Interesse d’Ate-neo (fi nanziata e promossa dall’U-niversità Cattolica) Non mi ritiro: l’allungamento della vita, una sfi da per le generazioni, un’opportunità per le società. La ricerca, condotta da un gruppo di ricercatori dell’Universi-tà Cattolica coordinati dal sociologo Fausto Colombo, ha analizzato 900 anziani tra i 65 e i 74 anni di venti regioni italiane.

Vivere più a lungo di un tem-po è una notizia confortante per ciascuno di noi, ma è evidente che un’esisten-za più lunga sta generando una nuova fase del-

la vita che fi no a non molti anni fanon esisteva: una sorta di terza età,che non è più l’ultima, compresatra i 65 e i 75 anni, in cui la mag-gioranza degli individui al giornod’oggi è ancora autosuffi ciente e –questo l’oggetto della ricerca dellaCattolica – ancora in grado di daremolto alla società. Un dato emersodalla ricerca stima, appunto, che inItalia oggi si esce dall’età adulta a63,2 anni, quando nel 1970 la stessasoglia era a 54,4 anni. Dovremmosmettere, dunque, di chiamare “an-zianità” l’età che segue i 65 anni?

«Tradizionalmente si dice chel’allungamento dell’età media siaun bene per l’individuo, ma unmale per la società – esordisce ilprofessor Fausto Colombo, diret-tore scientifi co dello studio Non mi ritiro – ma la prospettiva che noidovremmo adottare è esattamen-te contraria. La terza età un tempoera l’ultima, ora non è più così; do-vremmo domandarci a quali con-dizioni questo prolungamento puòessere un’opportunità». La scan-sione dei “giovani anziani” effet-tuata dalla ricerca mostra come, giàda ora, non siano pochi gli over 65tutt’altro che fuori dal mondo: se-condo una suddivisione per gradod’impegno verso il prossimo è ri-sultato che gli anziani “attivi” sonoil 33% del campione (composto da900 soggetti fra i 65 e i 74 anni)chi “dà e riceve” il 53%, l’8,2% ap-partiene ai “passivi”, infi ne resta“isolato” il 6,3%, composto da queisoggetti che non danno e non rice-vono. In particolare il 37,7 % delledonne rientra nella categoria di chisoprattutto dà, mentre il 10,1 % in

quella di chi riceve e basta; d’altrocanto gli uomini prevalgono nellacategoria di chi dà e riceve.

Il modo con cui dovrebbero man-tenersi attivi gli “anziani” di do-mani, tuttavia, resta una questioneaperta: la tendenza, forse un po’economicista, è stata sempre quelladi focalizzare l’attenzione sulla que-stione pensionistica semplicemen-te spostando in là nel tempo il “riti-ro” dal lavoro, portando dunque levecchie generazioni a prolungare lestesse funzioni che hanno sempreavuto. Su questo punto il professorColombo vuole essere chiaro: «Sobene che la sostenibilità del welfareè un problema, ma è solo una par-te del discorso: da un lato l’anzianocrea problemi alle nuove genera-zioni anche se resta sul lavoro. Rag-giunta una certa età bisognerebbechiedere all’anziano di continuarealtre attività che mantengono unaricaduta sociale». Se evochiamoattività alternative cui indirizzare lepersone più mature viene subito inmente il volontariato, tuttavia Co-lombo non ha in mente solo questo:«ad esempio chi fa il professoreuniversitario potrebbe, anziché an-dare in pensione a 70 anni, dedica-re l’ultima parte della sua carriera aidottorandi, rinunciando ad incari-chi direttivi, sino oltre la pensionese vuole». Insomma: dare fruttoall’esperienza degli anni, senzaperò togliere spazio alle funzioniche competono ai giovani.

L’idea di “invecchiamento attivo”(o “active ageing”) propria di questi studi, quindi, non deve far pensare

di Alberto Battaglia

Attivi, colti, con competenze tecnologiche.Cresce l’avanzata dei giovani anziani in Italia:

p gp g

un Paese dove il momento di farsi da partegg

si sposta dopo i 75 annipp

che non invecchiaLA SOCIETÀ

Fausto Colombo

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5PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2015

RICERCA

I “giovani anziani”: più attivinel sociale e competentinel mondo digitale

LA RICERCA Non mi ritiro: l’allunga-mento della vita, una sfi da per le

generazioni, un’opportunità per le società, dell’Università Cattolica, ha scattatouna fotografi a dei “giovani anziani” italiani, ossia i soggetti di età compre-sa fra i 65 e i 74 anni.Fra i primi risultati si nota che, secon-do un modello dinamico della perce-zione della vecchiaia, la percentualedi individui veramente anziani nellasocietà di oggi non è aumentata cosìtanto come lascerebbero intendere lesemplici statistiche: negli anni Set-tanta tale quota era al 21,5%, mentrei primi decenni di questo secolo il23,5%. La percezione dell’anzianità èstata, appunto, uno dei terreni lambitidalla ricerca: alla domanda lei perso-nalmente quanto si sente anziano larisposta dell’84% degli uomini e del71% delle donne è stata “poco” o “pernulla”.In merito la ricerca rileva che si sen-tono meno anziani sia gli uomini chedecidono di continuare a lavorare,sia coloro che vivono positivamentela fi ne dell’attività per occuparsi con rinnovato interesse a nuove attività.Per quanto riguarda il campionepreso in esame, esso è stato costitu-ito da 900 soggetti, residenti in 20regioni italiane; il 46.3% sono maschie il 53.7% femmine; il 52.9% appar-tiene alla fascia di età 65-69 e il 47.1%alla fascia di età 70-74; nel 73.3% deicasi sono coniugati, il 4.2% è sepa-rato o divorziato, il 16.5% vedovo/a.Il 90.6% ha avuto fi gli e nel 65.4% dei casi hanno nipoti minorenni,mentre nel 22.7%, maggiorenni. La tipologia di famiglia prevalente inquesta fascia d’età è quella coniugaledi coppia (48.3%); segue quella confi gli coabitanti (24.6%). Nel 19.6% sitratta di soggetti che vivono soli. Ilgruppo di età osservato è compostoda soggetti che hanno già raggiunto irequisiti per il pensionamento; infattinell’83.8% dei casi ci troviamo di fron-te a pensionati, anche se è presenteuna quota di lavoratori-pensionati.La ricerca, del valore di 180mila euroquasi interamente fi nanziata dall’U-niversità Cattolica, è il primo fruttodel lavoro di un gruppo di ricercatoridell’Ateneo e rientra in un ampio pro-gramma di ricerche multidisciplinari icui temi sono raccolti nel libro biancoActive Ageing and Healthy Living.

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a un semplice ri-assestamento delfuso orario dellavita: è invece unmodo con il qua-le si può vivered i v e r s a m e n t el’età matura; noncerto l’avversio-ne al vecchio disapore edoni-stico che viene

subito in mente. È dello stesso pa-rere anche il professor AlessandroRosina, docente di Demografi a e trai curatori della ricerca: «Siamo unasocietà giovanilistica a parole, ma igiovani non sono molto a proprioagio nei fatti: il peso politico dellacrescente parte anziana della so-cietà è grande, e quest’ultima nonvuole invecchiare. Gli anziani sem-preverdi che non sentono il bisognodel ricambio e vogliono sempre re-stare al centro della scena non c’en-trano niente con l’active ageing che gconsiste invece nel riconoscere li-miti, ruoli e potenzialità in funzionedelle caratteristiche specifi che del-le varie fasi della vita non pensando

di rimanere sempre giovani ». An-cora più interessante è la rifl essio-ne con la quale il professor Rosinavuole trattare il mercato del lavoro,in aperta critica con le riforme con-centrate solo sulle pensioni: «Nonpossiamo pensare di alzare sempli-cemente l’età pensionabile e aspet-tarci che un sessantacinquenne la-vori come quando aveva trent’annidi meno; non dobbiamo obbligarele persone a lavorare più a lungo,ma dobbiamo aiutarle, se vogliono,ad avere la possibilità di continua-re ad essere socialmente ed econo-micamente attivi», se invece sce-gliamo la strada dell’innalzamentopuro e semplice della soglia dellapensione «otteniamo risultati con-troproducenti perché ciò riduce lamotivazione di chi lavora, riduce laproduttività, aumenta i costi per leaziende e fa vivere male alle personela propria condizione».

Forse non si è mai rifl ettutosul fatto che gli anziani di doma-ni avranno competenze che maiavremmo attribuito alla terza età,eppure anche queste saranno evo-

luzioni inevitabili: i “giovani an-ziani” sapranno usare le tecnologie,avranno titoli di studio più elevati e,dunque, saranno molto più “con-nessi” di quanto non lo siano statii nonni del passato. I ricercatoridella Cattolica hanno calcolato che

ATENEO

Active Ageing: cinque progetti studiano i nuovi anziani

UNA RIVOLUZIONE con con-seguenze enormi, e non

solo sul sistema pensionistico.L’allungamento della vita sirivela anche un’opportunità,dato che oggi la percentuale didisabilità a 70 anni è del 10%.Sul tema dell’invecchiamentol’Università Cattolica investeuna cifra consistente di risorseeconomiche proprie con unprogetto d’Ateneo che coin-volge cinque diversi ambiti diricerca che occupano i ricerca-tori di quattro campus.I progetti fi nanziati attual-mente in corso sono: Diet and Animal Models of Aging coordi-nata da Paolo Ajmone Marsan, istituto di Zootecnica; Crescere da anziani: attivare risorse perstili di vita sostenibili coordina-ta da Alessandro Antoniettidirettore del dipartimento diPsicologia; Non mi ritiro: l’al-lungamento della vita, una sfi daper le generazioni, un’opportunitàper la società coordinata daFausto Colombo, dipartimento di Scienze della comunicazio-ne e dello spettacolo; Impattodello stato nutrizionale sulla

longevità e sulle malattie correlateall’invecchiamento coordinatada Claudio Grassi, istituto diFisiologia umana; Modellizza-zione matematica dell’impatto di fattori nutrizionali e ambientalisu parametri fi siologici nel corsodell’invecchiamento coordinata da Alessandro Musesti, dipar-timento di Matematica e fi sica“Niccolò Tartaglia”.Sul tema dell’active ageingl’Ateneo ha messo a puntostrumenti, procedure e me-todologie per riconoscere eincrementare le potenzialitàdell’anziano utilizzando le co-noscenze dei medici, degli psi-cologici, dei nutrizionisti, deglieconomisti, dei sociologi. Siindagano altre opportunità of-ferte dall’allungamento dell’età matura, toccando un tema caroagli anziani autosuffi cienti: la gestione del tempo liberato dallavoro per il mantenimentodi buone condizioni di vita e contributo fondamentale neipassaggi generazionali.«Sull’active ageing, le ricerchein corso hanno una posizionedi primo piano nella ricerca

europea e sono perfettamen-te in linea con le tendenze diHorizon 2020 relativamentealla costituzione di Comunità di conoscenza e in-novazione (Know-ledge InnovationCommunities o Kic) - affermano iprofessori Loren-zo Morelli (nella foto), coordinatoredella Commis-sione strategie di ricerca e presidedella facoltà di Scienze agra-rie, alimentari e ambientali e Albino Claudio Bosio, preside della facoltà di Psicologia -. Tali strutture costituiscono un numero ristretto di consorzi transnazionali a livello euro-peo che agiscono nel quadro istituzionale dell’Istituto Euro-peo per l’Innovazione e la Tec-nologia (Eit), la cui missione è rifondare i rapporti tra ricerca, mondo economico-imprendi-toriale e alta formazione versoun’integrazione virtuosa checrei valore aggiunto simultane-amente in tutti e tre i settori».

Alessandro

Rosina

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Hopkinton,

USA -

Maratona

di Boston

già oggi il 20,3% degli anziani tra i65 e i 69 anni e circa il 13% di quel-li tra i 70 e i 74 dichiarano un usoquotidiano o settimanale del com-puter fi sso; inoltre sono iscritti aFacebook il 9,7% degli uomini e il5,5% delle donne, mentre Twitterè utilizzato dal 3,7% dei maschi edall’1,3% delle femmine, e nellamaggior parte dei casi l’utilizzo diquesti dispositivi è quotidiano. «Lemaggiori risorse culturali degli an-ziani consentiranno una miglioregestione di quella fase della vita –aggiunge Rosina – perché più alto èil livello d’istruzione meglio si rie-sce ad affrontare l’età anziana; cosìcome l’incremento delle compe-tenze tecnologiche sarà d’aiuto, inquanto consente di vivere in auto-nomia più a lungo avendo più facileaccesso alle persone di riferimentoin caso di bisogno».

Pur con tutta la buona volontà nonsi potrà evitare che sempre più per-sone giungano, infi ne, nella con-dizione di non completa autosuffi -cienza, che in media sopraggiungedopo gli 80 anni. «Dopo aver pas-sata una certa soglia, l’anziano nonè più nella condizione di dare, maè nella necessità di ricevere atten-zioni – spiega il professor Rosina– bisogna pertanto pensare ad unwelfare in grado di offrire serviziadeguati a questa parte di popola-zione; è chiaro che non possiamoconsiderare gli anziani tutti sullostesso piano. La carenza del sistemapubblico nei confronti dei bisognidella parte più anziana della societàla si vede col fenomeno delle ba-danti o sull’aggravio della famiglia

di appartenenza, nella quale spessole donne sono chiamate a prendersicura dell’anziano, sottraendo forzeal mercato del lavoro». In sintesi,in assenza di politiche che promuo-vano una offerta accessibile e quali-fi cata dei servizi di cura e assisten-za ai sempre più numerosi anzianinon autosuffi cienti, molte famigliesaranno condizionate ad affi dare unloro membro alla cura dell’anziano,generando una dinamica perversache porterà ad ulteriori peggiora-menti del rapporto fra società occu-pata e inattiva.

Chiarito il fatto che l’espansionedella vecchiaia non potrà evitarealla società anche nuovi oneri, vaaggiunto che, per quanto riguarda icosiddetti “giovani anziani”, si ver-rà presto a creare una nuova condi-zione nella quale non permarrannole stesse garanzie economiche dioggi. «Noi adesso troviamo ancora,su diversi livelli, molti privilegia-ti: l’attuale generazione di giovanianziani sono quasi tutti pensionatigarantiti, ma fra una decina di anninon sarà più così – fa presente ilprofessor Colombo – avranno moltepiù competenze, ma saranno moltomeno tutelati economicamente: perquesto è necessario che venganotrovate loro nuove funzioni».

Invecchiare meglio, e in modoattivo, sarà perciò, oltre che unguadagno individuale, anche unanecessità sociale. Per questo saràimportante aggiornare presto l’ar-chitettura formale del “ritiro”: perstare al passo con una vita che, pernostra fortuna, offrirà molti piùanni, più sfi de e anche molte piùsoddisfazioni.

ITALIA LONGEVA

Tecno-assistenzaper anziani attivi

IN ITALIA L’UNICA STRUTTURA isti-tuzionale che si occupa d’invec-

chiamento è ItaliaLongeva, un networkcreato dal ministerodella Salute, del qualeè presidente Roberto Bernabei (nella foto) direttore del Dipar-timento di GeriatriaNeuroscienze e Orto-pedia del PoliclinicoGemelli. «Il network mette insiemegli sforzi di chi si occupa di anzianitàe intende fornire idee su come ge-stire questa fase della vita – affermail professor Bernabei – per esempioavanzando sul fronte della tecnoas-sistenza, attraverso dispositivi cheaiutino il monitoraggio a casa dellepersone che hanno bisogno; oppureattraverso la verifi ca delle Residenzeper Anziani (Rsa) dando riconosci-mento a quelle adeguate e indican-do un percorso corretto per quelleche, invece, non lo sono». SecondoRoberto Bernabei, in un Paese conoltre 13 milioni di over 65, è vitaledisporre politiche a favore di unamaggiore natalità, educare sin dallescuole a stili di vita sani per uninvecchiamento altrettanto sano, in-fi ne ridisegnare un sistema sanitarionato per curare soprattutto giovanimalati acuti e non l’anziano con lesue cronicità».

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CORAGGIO, PERSEVERANZA eapertura internazionale.Sono questi gli elementiricorrenti del percorsoprofessionale di Laura Brambilla, già studen-

tessa dell’Università Cattolicae ora Chief Financial Offi cer diAlcatel-Lucent dell’area EMEA (Europa, Medio Oriente, Africa,Russia e CIS - Commonwealth of Indipendent State), oltre che Pre-sidente della M4 che sta realizzan-do la nuova linea della metropoli-tana di Milano M4.

Un brillante percorso professio-nale, conquistato posizione dopoposizione, responsabilità doporesponsabilità con impegno e de-dizione.

L’Università Cattolica è dovetutto ha avuto inizio: Laura, in-fatti, si è laureata a pieni voti inEconomia e commercio nel 1998.Racconta di non aver avuto la pos-sibilità di frequentare con conti-nuità le lezioni a causa del lavoro:«Ho iniziato con svariati lavoretti,che non avevano a che fare con ilmio percorso di studi in Economiae che non mi permettevano conmio dispiacere di seguire tutti icorsi ogni giorno».

Tra i ricordi più vividi, ci sonoquelli dei docenti, dal professorGilberto Mazza, al professor Gia-como Vaciago, al professor AldoCarera «professionisti deditiall’insegnamento, fi gure moltopresenti per noi studenti. Amici dialtre università parlavano di pro-fessori spesso assenti e introva-bili: l’Università Cattolica, invece,ci ha sempre proposto insegnanti

dediti con continuità, serietà e co-erenza, alla costruzione della no-stra formazione culturale».

Laura racconta della passionenello scrivere la sua tesi, Le originidella Cisl nelle fonti orali, un veroe proprio approfondimento sullanascita del sindacato bianco in unaterra rossa come l’Emilia nell’im-mediato dopoguerra. Nella stesu-ra, l’allora studentessa ha avuto lapossibilità di alternare la ricercabibliografi ca a interventi sul cam-po, incontrando e intervistando iprotagonisti della fondazione dicui poi avrebbe scritto, aprendosie confrontandosi con una nuovarealtà.

«La stesura della tesi mi è statamolto utile per il mio futuro lavo-rativo, principalmente nello svi-luppo dell’approccio metodologi-co. Oltre al contenuto ricco e allapreziosa possibilità di incontrarepersonaggi che in passato hannocontributo alla costruzione di unavisione alternativa e completa-mente nuova, ciò che si è rivelatopiù utile per il mio futuro è statoil metodo, l’approccio empiricodi verifi ca e di analisi sul cam-po combinato con gli approfon-dimenti accademici. Il percorsouniversitario è stato la base perla costruzione e formazione di unpensiero strutturato».

Dopo la laurea, il suo camminoprofessionale è stato piuttosto in-tenso. «Pensavo di dover sostene-re molti colloqui, invece ho fattosubito centro: primo colloquio,prima assunzione!».

Laura Brambilla è stata assuntanel dipartimento Finanziario della

multinazionale francese delle te-lecomunicazioni Alcatel e da allorala sua carriera si è sviluppata inte-ramente all’interno dell’azienda.

«All’inizio mi occupavo dei la-vori di riconciliazione dei contidelle varie consociate del grup-po. Successivamente ho seguito lagestione dei crediti esteri e sonopoi diventata responsabile dellatesoreria della Branch italiana».Dall’Italia si è poi aperta una stra-da internazionale.

Nel 2009, su richiesta del Pre-sidente della neonata Area delMediterraneo, ha guidato un in-tegration program con lo scopo di creare una metodologia omogeneadi processi e funzioni nei diversiPaesi (Italia, Grecia, Cipro, Maltaed Israele).

Ed a breve viene nominata Di-rettore Business and Sales Opera-tion and Quality.

Il 2010 è un momento parti-colarmente importante per ilsuo percorso professionale conla nomina a CFO della West andSouthern Region (Italia, Francia,UK, Irlanda, Spagna, Portogallo,Svizzera, Grecia, Cipro, Malta, Li-bia, Cuba).

Da qui rapidamente arriva a ri-copre il ruolo di EMEA CFO e l’in-gresso in diversi Consigli di Am-ministrazione delle più rilevantisocietà estere del gruppo AlcatelLucent in Europa e Africa.

Laura Brambilla non ha trala-sciato l’approfondimento dei temidi gestione aziendale anche nellaloro dimensione italiana «Ho se-guito un percorso di formazionesul ruolo dei membri dei consigli

di Silvia Galbiati

Laura Brambilla, dopo la laurea in Economia, al primo colloquio è entratanella multinazionale Alcatel-Lucent dove, scalando posizione su posizione,

p p qp p q

è diventata CFO per l’area EMEA. Una professionalità che l’ha portata anchep pp p

alla guida della linea 4 della Metropolitana di Milanop pp p

delle telecomunicazionittLA TOP MANAGER

ne ha fatta di strada

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di amministrazione, organizzatoda Valore D e supportato da Gene-ral Electric e Egon Zehnder, comerisultato di una selezione dellaprima classe di sole 30 profes-sioniste donne che intendevanoprepararsi per far parte dei boarditaliani».

Percorso estremante formativoed interessante.

Recentemente è stata sceltadall’Amministrazione comunaleper la Presidenza della società M4,che sta realizzando la nuova linea 4della metropolitana di Milano.

Un progetto importante per lacittà che vede il Comune attivonel dialogo con la cittadinanza. Lacomunicazione e il dialogo sonofondamentali per proseguire unastrada che fi no a qualche mese fasembrava destinata a interrom-persi, ma che ha ottenuto unaspinta decisiva nel dicembre 2014,

quando sono state poste le fi rmefondamentali per l’avvio concretodel progetto.

Il progetto prevede la realizza-zione di una metropolitana ad au-tomazione integrale senza condu-cente, per collegare l’aeroporto diLinate con la stazione Fs di MilanoS. Cristoforo.

Il valore dell’opera è di circa1,86 miliardi di euro. Il governo lafi nanzierà per il 46,6% (circa 871milioni), il Comune per il 20,24%(circa 378 milioni), mentre peril 33,16% interverranno i priva-ti (circa 620 milioni). Una voltaultimata, l’intera tratta della M4consentirà di ridurre di 14 milionil’anno gli spostamenti d’auto.

Un progetto imponente cheLaura Brambilla sta portandoavanti insieme alle sue responsa-bilità in Alcatel Lucent «Integro ladimensione più internazionale del

mio lavoro come CFO, con l’espe-rienza tutta italiana in M4. Vorreirestituire e contribuire con l’espe-rienza maturata in campo interna-zionale».

È proprio sul bisogno di apertu-ra all’estero che Laura si concentranel guardare ai giovani e fornireconsigli ai neolaureati sul diffi cilefuturo lavorativo.

Occorre tanta perseveranza,l’attitudine a non mollare, biso-gna essere pronti a misurarsi a li-vello internazionale e a conviverecon le incertezze. Laura conclude:«Non è possibile organizzare eprevedere tutto, bisogna cavalcaree gestire le incertezze, riconoscerele opportunità, confrontarsi e cer-care di essere più possibili agili.Non bisogna porsi delle frontiere,il valore può essere riconosciutoovunque».

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ateneo

10 PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2015

È ARRIVATO UC STORE, il negozio dell’Univer-sità Cattolica che pro-pone la nuova linea di

merchandising dell’Ateneo.Inaugurazione ufficiale

lo scorso 27 maggio con unopening party nel cortile SanBernardo e la musica di An-drea Mariano, in arte Andro,tastierista dei Negramaro e djdi successo.

L’evento, promosso insie-me a MTV, ha riscosso suc-cesso e un grande interesseper il nuovo negozio dell’A-teneo che si trova in via Lan-zone 24.

La nuova linea di merchan-

dising dell’Università soddi-sfa le esigenze di molti ab-bracciando quattro categoriedi prodotti: abbigliamento,accessori per la tecnologia,cancelleria, valigeria. Nelnuovo store si possono ac-quistare T Shirt e polo, felpe,tute da ginnastica e cappel-lini nei colori classici e neicolori del logo UC. Si puòinoltre scegliere tra shopper,zaini, trolley, penne, agende,gadget per la telefonia e perlo sport. Il negozio è apertotutti i giorni, da lunedì a ve-nerdì, dalle ore 9.30 alle ore17 ed è anche online sul sitodell’Università Cattolica.

UC Store, la Cattolica lancia il suo merchandising

È

L’UNIVERSITÀ CATTOLICA è tra le isti-tuzioni d’élite in 10 delle 36 aree disciplinari analizzate dal QS World University Ranking by

subject 2015.Nelle top 200 delle istituzioni a livello

internazionale l’Ateneo di largo Gemelliè presente quest’anno in sei nuove areedisciplinari passando da 4 a 10, dopo averraggiunto nella classifi ca 2014 la terza po-sizione a livello italiano per quanto riguar-da l’employer reputation.

Si tratta di risultati signifi cativi nelcontesto delle cosiddette comprehensiveuniversities; ovvero tra le università mul-tidisciplinari che comprendono al lorointerno diverse Facoltà e discipline scien-tifi che le quali, nel caso della Cattolica,spaziano dall’area umanistica alle scienzesociali, economiche e giuridiche fi no allescienze mediche, agrarie, fi siche e mate-matiche.

Tra le prime 100 si è classifi cata l’areaPhilosophy, che risulta al primo posto nelrank nazionale.

Nel rank tra 101 e 150 si sono classifi cate due subject areas: Economics & Econome-trics; Law.

Nel rank tra 151 e 200 si sono classifi cate altre sette subject areas: Linguistics; Mo-dern Languages, Psychology, Accounting & Finance e Business & Management Stu-dies; Agriculture & Forestry; Medicine.

Philosophy ha mantenuto la sua posi-zione dal 2013 ad oggi e, delle altre nove,otto hanno migliorato la propria posizionenell’ultimo anno. Inoltre, in 10 aree disci-plinari l’Università Cattolica si colloca frale prime 5 a livello nazionale.

La classifi ca è pubblicata sul sito www.topuniversities.com. QS World Universi-ty Rankings by Subjects, ha raggiunto laV edizione e quest’anno ha valutato 3.551atenei, ne ha qualifi cati 2.186 e classifi cati894 e ha analizzato oltre 14.000 program-mi.

Il rettore dell’Ateneo, Franco Anelli, hadichiarato: «I dati pubblicati da QS, che vedono l’Università Cattolica crescere in diverse subject areas, confermano la va-

lidità del lavoro intrapreso per rinnovare la proposta formativa, l’attività di ricerca scientifi ca e la gamma dei servizi offerti ai nostri studenti. Questi indicatori sono in-coraggianti per un Ateneo come il nostro che, pur in un contesto caratterizzato dalla progressiva tendenza alla specializzazione, non rinuncia a interpretare il proprio ruo-lo di comprehensive university, riuscendo a ottenere, nel contempo, signifi cativi ri-sultati nelle singole discipline scientifi -che».

Il delegato del Rettore per l’internazio-nalizzazione, Pier Sandro Cocconcelli,ha sottolineato la dimensione globale dei risultati raggiunti dall’Università Cattoli-ca: «Il fatto che tale risultato sia basato su parametri di valutazione oggettivi adottati da QS – parametri che godono di ricono-scimento internazionale nei circoli acca-demici – valorizza l’obiettivo raggiunto dall’Ateneo e colloca la nostra Università tra le migliori università italiane nel mon-do».

QS, l’Ateneo nella Top 200

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11PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2015

ateneo

Cacao e cioccolato: apre il Cluster

Il gusto delle parole va a Expo

IL GUSTO DELLE PAROLE è il tito-lo dell’ultima fatica deglistudenti del Laboratoriodi editoria dell’Università

Cattolica di Milano che, comeogni anno, sotto la guida delprofessor Roberto Cicala eagrazie al supporto di EDU-Catt, pubblicano un volumededicato ai libri nella serie,ormai giunta al 17° numero,dei Quaderni del Laboratorio dieditoria. Quest’anno la sceltadegli studenti è stata quella direalizzare, in occasione di Expo– che ha dato il patrocinio alvolume –, un’antologia di casiletterari contemporanei tuttadedicata al gusto: una raccol-ta di episodi tratti da romanziitaliani e stranieri composti adarte a formare un ideale menù.E così si ritrovano gli arancinidi Montalbano tra gli antipasti,l’aragosta della Cognizione del dolore di Gadda tra i secondi,la teoria di formaggi di Palomarin una sezione dedicata ai con-torni, nella quale fi gurano, ac-canto a quelle di Calvino, pagi-ne di Gabriel Garcia Marquez,

di Marco Malvaldi, di Bulbul Sharma; ricchissima anche la proposta dei “Menù del giorno”: da Stefano Benni ad Amos Oz, i casi editoriali, sa-pientemente raccontati e an-tologizzati dagli studenti auto-ri-editori in una vera e propria offi cina editoriale, restitui-scono tutta la poesia e la fan-tasia che servono a preparare un buon piatto, così come un buon libro. Il gusto delle paroleè stato protagonista di due for-tunati eventi di presentazione: al primo, al Salone del libro di Torino venerdì 15 maggio, ha preso parte, insieme a Ro-berto Cicala e ai suoi studenti, il giornalista e scrittore Bru-no Gambarotta. Il secondo evento di presentazione, or-ganizzato in collaborazione con EDUCatt e Sodexo presso il collegio Marianum, ha visto protagonisti invece Andrea Kerbaker, bibliofi lo e docente in Cattolica, autore della pre-sentazione al volume e Valerio Visintin, celebre critico ga-stronomico del Corriere della

Sera, le cui relazioni sono state seguite da uno showcooking con degustazione di carni e vini per tutti i partecipanti. Ultimo appuntamento in program-ma per il libro degli studenti sarà in Expo, presso il Teatro Cluster Cacao. Grazie al soste-gno di ExpoLab e con la part-nership di Domori, marchio d’eccellenza nella produzione del cioccolato, è stato organiz-zato un evento per valorizzare la parte dell’antologia dedicata ai dolci e al cioccolato, con let-ture di brani, tra gli altri, tratti da Chocolat di Joanne Harris e tda La fabbrica del cioccolato di Roald Dahl. Proprio a questo capolavoro si ispira l’iniziativa speciale pensata per l’occasio-ne con Domori: saranno infatti distribuite tavolette di cioc-colato con inseriti cartoncini con citazioni letterarie a tema; solo per 15 fortunati invece, proprio come nel romanzo di Dahl, un golden ticket, che dà la possibilità di trascorrere una giornata visitando la fabbrica di cioccolato.

INIZIATIVA

Non di solo pane,un video per Expo

DUE EVENTI E UN VIDEO realizzato dagli studenti.

È la modalità con cui l’Uni-g

versità Cattolica partecipa alle iniziative promosse dalla Santa Sede per Expo 2015, che lo scorso 14 aprile ha presentato uffi cialmente il suo Padiglione dal titolo Non di solo pane, che è il tema che viene sviluppato. Un cibo da condividere, un pasto che educa e che rende presente Dio nel mondo sono i “capitoli” nei quali si organizza il percorso espositivo basato su diversi linguaggi artistici. Promosso, realizzato e gestito in collaborazione dal Pontifi cio Consiglio della Cultura, dallaConferenza Episcopale Ita-liana, dalla Diocesi di Milano, con il contributo del Pontifi cioConsiglio “Cor Unum”, ha tra i suoi partner scientifi ci insieme all’Università Cattolica anche l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù che aiuteranno a sviluppare e supportare i temi di rifl essione. Tra i primi frutti di questa partnership anche la realizzazione del video Non di solo pane, a cura di Anna Simonati e Marco Tangerini, studenti dell’Alta scuola in Media, Comunicazio-ne e Spettacolo.All’incontro di presentazione con il cardinal Gianfranco Ravasi, presidente del Ponti-fi cio Consiglio della Cultura,Domenico Pompili, sotto-segretario della ConferenzaEpiscopale Italiana, Luca Bressan, vicario episcopaleper la Cultura, la Carità, la Missione e l’Azione Sociale nel-la Diocesi di Milano erano pre-senti il rettore Franco Anellidella Cattolica e Pier Sandro Cocconcelli, direttore del Laboratorio UCSC ExpoLAB. Durante i sei mesi dell’Expo ilpadiglione della Santa Sede sianimerà di iniziative, l’Uni-versità Cattolica proporrà due momenti di rifl essione: il Rightto Food, Peace and Democracy.Research and Education in anethical perspective e il 7 ottobre il convegno dal titolo A tavola con Dio e con gli uomini: il cibo fraantropologia e religione.

CACAO E CIOCCOLATO sonoi protagonisti di unodei nove cluster cheEXPO 2015 dedica ad

altrettanti grandi temi-pro-dotti alimentari. I cluster sono la nuova modalità dipartecipazione all’EXPO,per la prima volta infatti iPaesi non sono riuniti inpadiglioni collettivi secon-do criteri geografi ci, ma se-condo identità tematiche efi liere alimentari.

La società Expo 2015 haaffi dato a ExpoLAB il pro-getto di ricerca sui profi liscientifi ci e tecnici dei con-tenuti dell’area comune delCluster Cacao e Cioccolato.La ricerca ha portato allastesura di un documento cheha fornito le linee guida perla realizzazione di una mo-stra multidisciplinare cheha approfondito differentiambiti: storia; biodiversità ecoltivazione; processi e tec-nologia; nutrizione; econo-mia; rappresentazione.

Lo scorso 2 maggio, pres-so il Teatro del Cluster del Cacao e Cioccolato in Expo, si è svolta l’inaugurazione uffi ciale della mostra alla presenza del responsabilescientifi co e coordinatore della ricerca Pier SandroCocconcelli, direttore di ExpoLAB.

All’evento sono interve-nuti anche alcuni autori della ricerca che hanno presenta-to e commentato i contenuti della mostra: Adriano Ma-rocco, Raffaella Battaglia,

Milena Lambri della facoltà di Scienze agrarie, alimen-tari e ambientali (Biodiversi-tà e coltivazione del cacao; Dal cacao al cioccolato. Processi e tecnologia); Alvaro Morden-te della facoltà di Medicina e chirurgia (Cacao, cioccolatoe nutrizione); Fabio Antoldidella facoltà di Economia e Giurisprudenza (L’economiadel cacao) e Fausto Colombodella facoltà di Scienze poli-tiche e sociali (Cioccolato, ilgusto dell’immaginario).

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IL CIBO CUSTODISCE I SEGRETI per preveni-re, curare o peggiorare varie malattie.Molti componenti degli alimenti sonoin grado di attivare interruttori mo-

lecolari nell’organismo umano regolandocosì il funzionamento dei diversi organi.

Nella facoltà di Medicina e chirurgia del-la Cattolica sono in corso numerose ricer-che per defi nire il ruolo dei nutrienti neldeterminare alterazioni metaboliche comeil diabete. Molto attiva anche la ricerca sulfronte di nutrizione e tumori come sul ruoloprotettivo di una sana alimentazione, non-ché sulle ripercussioni di una errata ali-mentazione sullo stato infi ammatorio delcorpo. Sono questi solo alcuni dei temi alcentro della quarta edizione della Giornataper la Ricerca, svoltasi lo scorso 21 maggioal Gemelli e dedicata a Il ruolo della Nutri-zione, dalla Prevenzione alla Cura. Al centrodell’evento è stata la presentazione dei mi-gliori progetti di ricerca svolti o in cantiereper iniziativa dei ricercatori della facoltà diMedicina e chirurgia della Cattolica e deimedici del Gemelli. Le ricerche riguardanoquattro macro-aree relative al tema della

nutrizione: tumori, malattie metaboliche,malattie infi ammatorie e longevità.

Dopo i saluti introduttivi del rettore Franco Anelli, del cardinale Angelo Scola, Presidente dell’Istituto Giuseppe Toniolo edi Nicola Zingaretti, presidente della Re-gione Lazio si sono susseguiti gli interventidei ricercatori Andrea Giaccari, Istituto di Patologia Speciale Medica e Semeiotica Medica, Elisa Gremese, Istituto di Reuma-tologia, Francesco Landi, Istituto di Medi-cina Interna e Geriatria, Stefania Boccia,Istituto di Sanità Pubblica e Giovambat-tista Pani, Istituto di Patologia Generalemoderati da Lorenzo Morelli, coordinato-re della Commissione Strategie di Ricerca dell’Ateneo e da Roberto Menta, respon-sabile Nutrizionale Soremartec - Gruppo Ferrero. La Giornata è stata inoltre animata dalla tavola rotonda L’interazione tra Ricerca e Industria al servizio della Persona con Bru-no Vespa, Giuseppe Ruocco, direttore ge-nerale del Ministero della Salute, Lisa Fer-rarini, vicepresidente di Confi ndustria;Giovina Ruberti, delegata MIUR; Um-berto Agrimi, direttore del Dipartimento

di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare Istituto Superiore di Sanità; Ettore Bologna, della Fondazione Ferrero.La Giornata si è conclusa con gli interventi del preside della facoltà di Medicina Roc-co Bellantone e del direttore del Gemelli Enrico Zampedri e con la consegna dellaiIV edizione del premio Giovanni Paolo II al presidente della Fondazione Berlucchi, Alessandro Paterlini, per il suo impegno a favore della ricerca scientifi ca e della so-cietà civile, da parte di monsignor Claudio Giuliodori.

Giornata per la Ricerca: dalla nutrizione alla cura

LA MESSA IN DIRETTA SU RAI 1 dalla sede di Piacenza il 12 aprile; unconvegno dedicato al desiderio difelicità dei giovani con la parte-

cipazione di Francesco Villa (nella fotosotto), del duo comico “Ale e Franz”; le visite guidate nei chiostri di largo Ge-melli a Milano; due concerti a Roma.Sono gli appuntamenti principali dellanovantunesima Giornata per l’Universi-tà Cattolica celebrata domenica 19 apri-le.

Giovani. Periferie al centro è stato il tema dell’annuale appuntamento volutodalla Chiesa italiana per sostenere l’o-pera dell’Ateneo cattolico. Una giorna-ta dedicata alle nuove generazioni e alloro desiderio di andare oltre la crisi; aigiovani che vogliono e devono essere iprotagonisti del futuro del Paese. In unmomento come quello che stiamo viven-

do, l’università può essere incubatrice dicultura e valori da porre al centro dellacrescita del Paese per il futuro dei gio-vani.

Il ruolo dell’Università passa dal ri-dare fi ducia alle nuove generazioni che,come emerge dal Rapporto Giovani dell’I-stituto Toniolo, non sono disimpegnatee passive, ma credono nelle proprie ca-pacità di dare un futuro migliore all’Ita-lia. A patto che siano rimesse al centrodelle attenzioni delle istituzioni e dellasocietà tutta. Da qui il messaggio sinte-tizzato nel manifesto della Giornata uni-versitaria 2015: Mi sto preparando per vi-vere in un Paese migliore. Iniziando da me.

Primo appuntamento nel calendario della Giornata 2015 è stata la Santa Mes-sa in diretta su Rai 1 dalla sede di Pia-cenza dell’Ateneo. La concelebrazione èstata presieduta dall’assistente ecclesia-

stico generale dell’Università Cattolica monsignor Claudio Giuliodori.

Chiedimi se sono felice è stato invece iltema del convegno dedicato ai giovani e al loro desiderio di felicità che si è svolto giovedì 16 aprile, in largo Gemelli, con l’intervento di Franz, al secolo France-sco Villa, del duo comico Ale e Franz. Nel corso dell’incontro, con una formu-la innovativa sono stati presentati i dati della nuova edizione del Rapporto Giova-ni e sono stati premiati i vincitori delleBorse di Studio Toniolo nell’edizione 2014-15.

Domenica 19 aprile, in occasione del-la celebrazione in tutte le parrocchie italiane della Giornata per l’Università Cattolica, è stata celebrata una messa nella Cappella del Sacro Cuore mentre, per il pomeriggio, sono state organizza-te delle visite guidate alla scoperta delle bellezze storico artistiche dell’Ateneo a cura del Centro di ricerca per l’educa-zione attraverso l’arte e la mediazione del patrimonio culturale sul territorio e nei musei.

Nella sede di Roma sono stati propo-sti due concerti: il 15 aprile, nella Hall del Policlinico Gemelli, si sono esibiti i Giovani artisti per l’ospedale; mentre in Auditorium l’orchestra sinfonica giova-nile Chamber ensemble ha eseguito mu-siche di Martinu, Beethoven, Dvorak, Ingman e Ponchielli.

GU: i giovani al centro dell’Italia che verrà

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Amicizia, cultura e spiritualità:il viaggio dei collegi in Terra Santa

pp

Summer School 2015:arriva anche il primo Mooc

LE SUMMER SCHOOL

LLrappre-

sentano un’occasione LLimperdibile di approfon-LLdimento e aggiornamen-LLto per chi vuole investire, nelperiodo estivo, in competenzee conoscenza. Rivolte a studentiuniversitari, laureati e profes-sionisti, sono corsi intensivi dibreve durata e di alta qualità,che permettono di ampliare ilproprio bagaglio personale, par-tecipando a un’esperienza for-mativa su argomenti di cultura eattualità. Il calendario dei corsiestivi promossi dall’UniversitàCattolica si articola da maggio asettembre e offre un’ampia scel-ta di temi di interesse.

Nel mese di maggio si sonosvolte le International Summer School EXPO MILAN 2015, cinquecorsi promossi da ExpoLAB, de-dicate alle tematiche Ambientee Agrifood, la settima edizionedi Ideazione e produzione di pro-grammi televisivi sullo sport a curatdell’Alta Scuola in Media e co-municazione insieme (ALMED)con la prima edizione della Sum-mer in Comunicazione relazionale e negoziazione dell’Alta Scuola di Psicologia “Agostino Gemel-li”(ASAG) e la prima edizione di

My Equilibrium-Il valore per la per-sona e per l’azienda del Work-LifeBalance organizzata dall’Alta Scuola Impresa e Società (AL-TIS).

Hanno preso invece il via nelmese di giugno Integrazione di metodi e tecniche per la ricerca, laclinica, la riabilitazione in psico-fi siologia e neuroscienze e Asses-sment Terapeutico di famiglie conbambini di ASAG e le summer school in Leggere il romanico e Exposizioni. Esporre ed esporsi almondo dall’antichità alla con-temporaneità, rispettivamentepromosse dalla Scuola di specia-lizzazione in Beni archeologici edalla Scuola di dottorato in Studiumanistici.

Sempre a giugno prende ilvia il primo Mooc - Massive OpenOnline Courses – il nuovo pro-gramma di e-learning lanciatodall’Alta Scuola di Economia eRelazioni internazionali (ASE-RI), progettato e realizzato incollaborazione con ILAB performare i manager delle relazio-ni internazionali. Due i percorsiproposti: Managing international relations: the starting point et E-le-arning Managing internationalrelations.

L’offerta formativa di luglioprevede invece la Scuola estivainternazionale in Studi manzo-niani, la nona edizione di CinemaProject Development dell’ALMEDte i due corsi in Crowfunding per leorganizzazioni non profi t e t Toolkitper Startupper-Metodi e strumentiper lanciare la tua impresa orga-nizzati da ALTIS. Sempre a lugliosi tiene Mobilità umana e giustizia globale. Il diritto a non emigrarepromosso dal Centro di ricercaWelfare, work, Enterprise, Life-long Learning e la summer scho-ol in Transferable skills for researchcareers a cura della Direzione Di-dattica, Formazione post laureae servizi agli studenti. Sono inprogramma invece per il mese diagosto la terza edizione di Arte efede. La sfi da della comunicazionee le due scuole estive internazio-nali in Studi danteschi e Studi leo-pardiani, pascoliani e montaliani.Infi ne a settembre si terrà il cor-so Terapia di coppia. L’approcciointegrativo: infedeltà, depressione,crisi genitoriale a cura di ASAG.

Per informazioni su program-mi, date di svolgimento e mo-dalità di iscrizioni: http://www.unicatt.it/offerta-formativa-sum-mer-school#content.

CONVENZIONE

Consob, accordo su ricerca e formazione

UNA collaborazio-ne per realizzare

progetti scientifi ci sperimentali e semina-ri di studio. Ma ancheper offrire opportunitàdi stage per studenti edottorandi. È quanto

g p

prevede la convenzioneche lo scorso 8 aprile ilpresidente della Con-

sob Giuseppe Vegas e ilrettore dell’UniversitàCattolica del Sacro Cuo-re Franco Anelli (nellafoto a destra con GiuseppeVegas) hanno fi rmatoper dare il via a un’atti-vità comune di ricerca eformazione nel settoredell’economia e dellaregolamentazione deimercati fi nanziari.Alla cerimonia han-no partecipato il vicedirettore della ConsobGiuseppe D’Agostino e,per la facoltà di Scienzebancarie, fi nanziarie eassicurative il preside,professoressa Elena Beccalli, e il professorAndrea Perrone, docen-te di Diritto dei mercatifi nanziari.A

NCHE QUEST’ANNO, dal23 al 30 aprile, gli studenti dei Collegi milanesi e romani

dell’Università Cattolica hannopartecipato al pellegrinaggio inTerra Santa, organizzato dalCentro Pastorale e promossodall’Istituto Toniolo. Il gruppo,di 41 studenti, è stato guidatoda Don Daniel Balditarra, as-sistente spirituale del CollegioAugustinianum, prima alla ri-fl essione e alla preghiera – conalcuni incontri di preparazioneal viaggio – e poi alla scopertadei luoghi santi del Cristiane-simo. Da Betlemme a Naza-reth, dal Monte Tabor, i luoghi

della vita pubblica e dei primimiracoli, a Gerusalemme, illuogo della Passione, Mor-te e Resurrezione di Cristo. Ilpellegrinaggio è stato vissutoall’insegna dell’interiorizza-

zione dell’esperienza evange-lica: con momenti di silenzio(come sul Lago di Tiberiade enell’Orto degli ulivi) che han-no permesso ai pellegrini difermarsi a meditare e a prega-

re. Ma accanto al recupero delsenso religioso, il viaggio è ser-vito anche per stringere nuoveamicizie tra i collegiali.

Chiunque abbia vissuto ilpellegrinaggio in Terra Santa,consiglia di farlo, e di rifarlo:da quella Terra si ritorna arric-chiti, in spirito e in amicizia. È

q

da lì che è venuto l’Uomo cheha “spaccato la Storia”: ed èun bene per tutti, almeno unavolta nella nostra vita, andarcie tornarci.

di Graziana Gabbianelli

di Giuseppe Portonera

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14 PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2015

HANNO CREATO MEZZI me-ravigliosi come le tec-nologie della comuni-cazione. Sono in grado

di trovare strumenti altrettantopotenti per la sicurezza dei piùpiccoli». Proteggere i mino-ri dall’esposizione ai messagginegativi che si possono trova-re in Internet, come violenzao pornografi a, a cui hanno ac-cesso sempre più attraverso glismartphone, è l’impegno di unavita di Sonia Livingstone (nella ((foto), uno dei massimi espertimondiali in tema dei diritti deiminori nella Rete.

La professoressa del Diparti-mento di Media and Commu-nications alla London Scho-ol of Economics and PoliticalScience, invitata dalla facoltà

di Scienze politiche e sociali hatenuto, lo scorso 5 maggio, unalectio magistralis sul tema dei di-ritti digitali dei minori da unaprospettiva critica, comparativae child-centered.

Dopo i saluti del rettore Fran-co Anelli e del preside della ifacoltà di Scienze politiche esociali, Guido Merzoni, e dopol’introduzione di Fausto Colom-bo, docente di Teoria della co-municazione e dei media, SoniaLivingstone ha parlato in parti-colare della presenza pervasivadei media digitali nella vita dibambini e ragazzi.

Nell’ultimo decennio le ricer-che su internet e i minori hannorivelato come, più i ragazzi usanointernet, maggiori sono le lorocompetenze digitali e le oppor-

tunità online di cui benefi cia-no, ma anche maggiori i rischia cui vanno incontro. Stupiscesoprattutto l’assenza dei minoridal dibattito contemporaneo suidiritti digitali e dalle carte deidiritti che stanno nascendo inmolti Paesi.

Sonia Livingstone – a frontedelle molte ricerche che ha con-dotto in Europa negli ultimi anni– ha espresso le sue preoccupa-zioni per i minori che, tramitegli smartphone, viaggiano quo-tidianamente in Rete, anche senon si può affermare con certez-za se questo comporti maggioririschi o opportunità. «In questomomento è importante consi-derare le opportunità perché inEuropa abbiamo speso moltotempo per parlare dei rischi, ma

secondo le mie ricerche questisono abbastanza bassi, mentrele opportunità sono diffi cili daimmaginare – spiega la studio-sa –. La letteratura o il teatro perbambini, per fare un esempiopositivo, non li trovo spesso suinternet e, se ci sono, i genitorispesso non sanno come trovar-li. Bisognerebbe che ci fosse piùconsapevolezza di queste oppor-tunità offerte dal mezzo».

Livingstone: anche nella Rete i minori hanno diritti

ÈSTATA FIRMATA LO SCORSO APRILE la con-venzione tra l’Università Cattolica e il Dipartimento della Pubblica Si-curezza del ministero dell’Interno

alla presenza del rettore Franco Anelli eidel prefetto Alessandro Pansa, Capo dellaPolizia. L’accordo consolida una collabora-zione già in atto da anni e ha l’obiettivo diunire le competenze scientifi che dell’A-teneo e i dati forniti dal ministero al fi nedi combattere la criminalità. Il centro diricerca Transcrime della Cattolica e dell’U-niversità di Trento, diretto dal professorErnesto Savona, ha presentato il primonumero di Transcrime Research in Brief - Se-rie Italia, un modello predittivo che propo-ne un approccio innovativo per contrastareil reato dei furti in abitazione.

Il modello ha permesso di svilupparedelle mappe previsionali che indicano inquali aree della città è più probabile che unreato accada in futuro e sono stati indicatii principali fattori che determinano questorischio. Usando i dati del 2013 i ricercatorihanno creato delle mappe che hanno pre-visto tra il 29% e il 47% dei furti realmenteaccaduti nel 2014. Hanno quindi realizza-to una prima applicazione sviluppando lemappe previsionali 2015 per le città di Mi-lano, Roma e Bari.

In altri Paesi dove i modelli previsionalisono già stati realizzati, i risultati sono pro-mettenti e la sicurezza dei cittadini tende acrescere. L’ha evidenziato il professor Sa-vona che introducendo l’incontro ha volutospecifi care la fi losofi a che guida le ricerchedi Transcrime: ridurre la pena detentiva al

minimo indispensabile attraverso la pre-venzione dei reati, ossia prevedere per pre-venire. Un concetto condiviso pienamentedal prefetto Pansa, convinto che sia vin-cente la collaborazione con un Ateneo chemetta a disposizione competenze scientifi -che e studi delle “patologie” che la pubblicasicurezza deve affrontare al fi ne di renderel’azione più effi cace.

Il ricercatore di Transcrime Marco Du-gato ha infi ne illustrato la ricerca svolta e lastruttura del modello predittivo (disponi-bile sul sito di Transcrime) che identifi ca learee dove maggiore è la probabilità che unreato avvenga. Il modello identifi ca i fatto-ri di rischio o protettivi, i fattori infl uenti,costruisce le mappe previsionali (suddivi-dendo la superfi cie della città in aree qua-drate di 50 metri per lato e assegnando aciascuna un valore di rischio) e valuta lacapacità predittiva (nel 2014 a Milano l’ef-fi cacia della previsione è stata de 29,3%).

SOCIAL STREET

Il network scende in strada

IN MOLTE CITTÀ ITALIANE sta emer-gendo il Social Street, il fenomeno

sociale che nasce intorno alla retee ai social network e si realizza nelcontesto urbano di quartiere. Se inItalia si contano oggi 372 gruppi (piùche raddoppiati dai 149 del genna-io 2014), a Milano da ottobre 2014ad aprile 2015 sono state censite 61diverse “vie”. Un gruppo di sociologidella Cattolica, guidati da Cristina Pasqualini, insieme a Fabio Introinie Nicoletta Pavesi, ha avviato lo scor-so ottobre la prima ricerca italianasulle Social Street. Lo studio Vicini econnessi. Alla scoperta del vivere socialha analizzato il fenomeno nella cittàdi Milano e ha coinvolto un gruppodi studenti specializzandi e dotto-randi. Le Social Street più numerosecontano ad aprile 2015 tra i 1000 e i1500 iscritti, il gruppo più numerosoin assoluto, nato tuttavia prima delleSocial Street, è quello di Paolo Sarpi con 3800 iscritti. Esistono tanti modidi essere social street, a seconda degli obiettivi che il fondatore si era dato,dal grado di partecipazione dellepersone, alle caratteristiche fi siche esociali del territorio in cui si colloca-no. Esistono gruppi che preferisconorimanere soltanto virtuali (come unavetrina informativa di quartiere),altri che provano a mixare tra realee virtuale, potenziando la socialitàdi buon vicinato con varie iniziative:party, corsi di cucina, orti urbani.

Furti in abitazione, un modelloprevede le zone a rischio

ÈÈ

milano

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15PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2015

SIRIA, IRAQ, PALESTINA, Libia,Yemen sono paesi laceratidai confl itti. E quelli nondirettamente coinvolti

subiscono pesanti danni colla-terali in termini di rifugiati e diinstabilità politica. E di frontea una crisi di tali proporzioni larisposta della comunità interna-zionale non può essere solo mi-litare» lo ha detto Fadia Kiwandell’Université Saint-Josephdi Beirut, ospite del primo ap-puntamento del ciclo di incontriThe Middle East between the sun-set of post-colonial States and thedawn of new polities organizzato dall’Alta Scuola di Economia e

relazioni internazionali (Aseri).Introdotta dal professor Vit-

torio Emanuele Parsi, Fadia Kiwan ha tenuto, lo scorso 22aprile, una lezione sul tema The Middle East today: transitions tochaos in cui ha proposto un ap-proccio alla questione articolatoin quattro dimensioni. «Uno,militare è già in atto, purtropposenza coordinamento Onu. Masi deve lavorare anche sul pianopolitico per promuovere il ne-goziato fra le fazioni, isolandogli estremisti. Occorrono inoltreprogrammi di sviluppo che ridu-cano le sacche di povertà. Infi neè necessario mutare lo sguardoreciproco per comprendersi».Il cosiddetto fraintendimentoculturale tra Islam e Occidenteè il moltiplicatore dell’estremi-smo secondo la docente libane-se, che ha fatto presente comeoggi nei Paesi islamici sia un attoun intenso dibattito sul rapportotra fede e società, al fi ne di tro-

vare un nuovo equilibrio senzarinunciare alla propria religio-ne.

Il ciclo di incontri promossodall’Aseri, coinvolgendo docentied esperti – come Bahgat Ko-rany (The American University yin Cairo), Mehran Kamrava(Georgetown University’s Scho-ol of Foreign Service in Qatar), eAndrea Plebani dell’Universi-ità Cattolica – vuole porre l’areamedio orientale sotto la lente diingrandimento degli studiosi direlazioni internazionali perchérappresenta un osservatoriodelicato e, allo stesso tempo,complesso da analizzare. Com-prendere le trasformazioni geo-politiche è sempre più comples-so a causa del crescente numerodi attori internazionali in campoe di sfi de che si presentano sulloscenario globale, tanto evidentida connettere in maniera vin-colante diversi Paesi, non solo alivello economico.

Aseri, un focus sul Medio Oriente

IL PRESIDENTE della Repub-blica Sergio Mattarella ha aricordato, nel discorso uf-fi ciale per le celebrazioni

dei 70 anni della Liberazione, latestimonianza di Ezio France-schini, il rettore dell’Università Cattolica che fece la Resistenza.Una fi gura che descrive beneil rapporto dei cristiani con lalotta antifascista, che per moltecoscienze generò una forte ten-sione tra la scelta di imbracciarele armi e l’esigenza di rima-nere fedeli al Vangelo. «Tantieroi hanno donato la vita perla nostra libertà, dai “piccolimaestri” che hanno lasciato glistudi per salire in montagna,alle donne che hanno affrontatoa testa alta il rischio più alto e laprigionia – ha affermato Matta-rella –. A questi dobbiamo af-fi ancare gli eroi quotidiani chesalvarono vite, che diedero ri-fugio ad ebrei, che si prestaronoa compiti di cura o di supporto.Come le sorelle Lidia, Liliana eTeresa Martini, padovane, cheguidarono la fuga dai campidi concentramento di decinee decine di prigionieri alleati,

prima dando loro il pane e unnascondiglio, poi instradandolinottetempo verso la Svizzera,attraverso la rete costruita dapadre Placido Cortese e da duelatinisti di grande fama, EzioFranceschini, dell’UniversitàCattolica, e Concetto Marchesi,in seguito rettore dell’Ateneodi Padova e deputato comuni-sta. Senza questa dimensionepopolare, senza questa fraternacollaborazione tra persone diidee politiche diverse, l’Italiaavrebbe fatto molta più fatica arecuperare la dignità smarri-ta».

A un’altra fi gura di “cristia-no, partigiano, italiano”, è sta-to dedicato un convegno che, il29 aprile, ha analizzato un casoemblematico del contributo deicattolici alla Resistenza.

Aldo Gastaldi, meglio noto come “Bisagno”, già sottote-nente del XV Reggimento Ge-nio, l’8 settembre 1943 è dipattuglia a Chiavari quandoarriva la notizia dell’armistizio.Non appena viene a sapere chei tedeschi hanno occupato lacaserma fa nascondere le armi

agli uomini che ha con sé, poi lilascia liberi di andarsene. Lui ètra i primi a salire in montagna:forma un nucleo partigiano aCichero e nel giro di pochi mesidiventa il comandante più ama-to della resistenza in Liguria.Per conoscere la fi gura di que-sto partigiano italiano, nell’am-bito del corso di Storia del mon-do contemporaneo, presiedutodalla professoressa Maria Boc-ci, è stato presentato in antepri-ma nazionale il fi lm-documen-tario di Marco Gandolfo, daltitolo Bisagno. La proiezione si èconclusa con una tavola rotondanel corso della quale il registaha dialogato con il direttore diTgcom24 Alessandro Banfi e loscrittore Emilio Bonicelli.

La storia di Aldo “Bisagno”:cristiano e partigiano IL RICORDO

L’omaggio di VPa Edmondo Berselli

C’ERA UNA VOLTA un ragazzo che a 20

anni iniziò come corret-tore di bozze al Mulino,a Bologna, e poi ne di-venne direttore. Avevauna spiccata vocazioneper la scrittura e ilgiornalismo e presto di-venne collaboratore ditestate come il Resto del Carlino, Il Messaggero, La Stampa, Il Sole 24ore, La Repubblica,L’Espresso. Questo ragazzo si chiamavaEdmondo Berselli. L’Università Cattolica,lo scorso 14 maggio,ha voluto omaggiare lo scrittore scomparso nel2010 con un incontroin occasione dell’uscitadel volume postumo Meglio stare a casa (Vita e Pensiero) a cura di Roberto Righetto, che raccoglie gli articoli ointerventi scritti, fra il 2003 e il 2008, per larivista Vita e Pensiero. Un incontro – in cuisono intervenuti Marzia Barbieri Berselli, Ilvo Diamanti, Aldo Gras-so, Lorenzo Ornaghi e

Damiano Palano – che ha raccontato chi eraquesto «intellettuale pervocazione e per mora-lità, protagonista della cultura italiana refratta-rio a qualsiasi genere dialbero genealogico concui nobilitare la pro-pria presenza e sottole cui fronde ripararsisecondo necessità oconvenienza», come ha scritto Ornaghi nellaprefazione al libro.

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16 PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2015

L’ISTITUTO Giusep-pe Toniolo di Stu-di Superiori, entefondatore dell’U-

niversità Cattolica, grazie adonazioni e lasciti, fin dallanascita dell’Ateneo, sostie-ne gli studenti e promuovela ricerca scientifica in Uni-versità Cattolica, realizzan-do, in questo modo, moltiobiettivi. È esemplare la sto-

q

ria di Rosa Del Conte (nella foto) - classe 1907 - che halasciato un segno profondo,

aprendo la propria vita ad unfuturo di bene per altri. RosaDel Conte è stata una figurafondamentale per gli stu-denti: i suoi corsi di Lingua eletteratura Romena – tenutiin Cattolica e presso l’Uni-versità di Roma La Sapien-za – hanno avvicinato moltegenerazioni di universitari auna cultura ancora oggi og-getto di pregiudizi.

Sono molti i ricordi chedi lei rievoca, in occasio-ne della sua scomparsa nel

2011, Luisa Valmarin, di-rettore del dipartimento diStudi Romanzi all’UniversitàLa Sapienza: «Dopo anni diinsegnamento nelle scuole,all’inizio degli anni ’40 chie-de di essere inviata in mis-sione all’estero in Spagna,ma per un errore del Mini-stero degli Esteri arriva inRomania con una svolta chedetermina non solo la suaesistenza, ma anche l’evolu-zione della critica letterariarumena. Sono anni partico-larmente intensi per il suoinsegnamento nelle univer-sità di Bucarest e soprattut-to di Cluj». In questi anni lasua attività si svolge soprat-tutto nell’ambito dell’italia-nistica con traduzioni, corsiuniversitari e articoli scien-tifici di grande spessore.

Tramite il suo testamento,la professoressa Del Conteaffida all’Istituto Toniolo lacontinuazione dello scopo diuna vita: tramandare ai gio-vani l’importanza e la pas-sione per la ricerca. Attual-mente un gruppo di giovanistudiosi dell’Università si

sta dedicando alla cataloga-zione e all’approfondimen-to scientifico dei temi da leistudiati.

Lo scorso 12 marzo,nell’Aula Negri da Oleggiodell’Ateneo di Largo Gemelli,l’Istituto Toniolo, con il pa-trocinio dell’Ambasciata diRomania in Italia, dell’Am-basciata di Romania pressola Santa Sede e del ConsolatoGenerale di Romania a Mila-no, ha organizzato un conve-gno dedicato alla memoria diRosa Del Conte.

L’eredità Del Conte ai giovani e alla ricerca

È SCOMPARSO, lo scor-so 6 aprile, all’età di 78 anni, il professor Felice Martinelli.

Dopo un ultimo saluto daparte di tutta la comunitàuniversitaria nella Cappelladell’Università Cattolica, ifunerali si sono svolti nellaBasilica di S. Ambrogio, ce-lebrati dal cardinale Dioni-gi Tettamanzi. Il professor Matrinelli era nato ad Ala(Trento) il 15 gennaio 1937.Commendatore al meritodella Repubblica Italiana, siè laureato nel 1963 in Eco-nomia e Commercio pressol’Università Cattolica del Sa-cro Cuore a Milano, pressola quale è stato studente delcollegio Augustinianum ne-gli anni 1958-1962, con unatesi sull’ammortamento fi-nanziario.

È stato compagno, tra glialtri, di Giovanni Maria Fli-ck, Giorgio Floridia, don

Marco Lunghi, GiovanniMangion, Saverio Mannino,Franco Pizzolato e AntonioTessitore.

Ha insegnato Istituzioni discienze economico-socia-li dall’a.a. 1969/70 all’a.a.1989/90 presso il Politecni-co di Milano (corso di lau-rea in Ingegneria Civile) edè stato professore associato,

presso la facoltà di Economiadell’Università Cattolica dal1970, della cattedra di Eco-nomia aziendale e, dal 1990al 2008, della cattedra diTecnica professionale.

Attualmente era consi-gliere d’amministrazione inUniversità Cattolica, ed eraanche nel Comitato di indi-rizzo e nel Consiglio di am-ministrazione dell’IstitutoGiuseppe Toniolo di StudiSuperiori e nel Consiglio diamministrazione di Educatt.

Dottore commercialistaiscritto dal 1965 all’Ordinedi Milano e revisore dei con-ti, è stato amministratore esindaco di rilevanti società,anche quotate. Tra gli altriincarichi, si ricordano quellidi consigliere della Banca diTrento e Bolzano e del Cre-dito Valtellinese, commis-sario liquidatore del BancoAmbrosiano su designazio-ne del Ministro del Tesoro e

del Governatore della Bancad’Italia, revisore dei contidell’Istituto di Studi Supe-riori G. Toniolo, della Fon-dazione F.lli Confalonieri,della Fondazione Don Gnoc-chi, presidente di LombardaVita s.p.a., amministratoredel Credito Artigiano, consi-gliere della Banca Lombardas.p.a.

È stato inoltre consulentepp

tecnico del Giudice civile epenale di Milano.

Ha finanziato la fondazio-ne di una scuola media e diun liceo agro-forestale – in-titolati al padre Albino Mar-tinelli – a Mayauno-Mam-basa (Congo), gestiti grazieall’opera di Padre SilvanoRuaro, nei quali ogni giornoun centinaio circa fra bam-bini e ragazzi della regionesi recano per ricevere edu-cazione e, soprattutto, acco-glienza.

L’ultimo saluto al professor Martinelli

È

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17PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2015

Studenti di Lingue prime guidein cinese al Castello Sforzesco

g p gg p

UN ECONOMISTA cu-rioso che ha cre-duto nel contri-buto della ricerca

indipendente nel dibattitodi policy, nell’interdiscipli-narietà e nella fi ducia versoi ricercatori più giovani. È ilprofi lo del professor PippoRanci (i nella foto) delinea-to da Gian Paolo Barbetta,Roberto Malaman en Clara Poletti nella giornata pro-imossa dal dipartimento diEconomia e Finanza e dellafacoltà di Scienze bancarie,fi nanziarie e assicurativedella Cattolica il 20 maggio.Come hanno sottolineatoBarbetta, Malaman e Polettitra gli anni Ottanta e No-vanta, i Rapporti Cer-Irs,nati dalla collaborazione tral’Irs milanese sotto la gui-da di Ranci e il Cer roma-no, hanno accompagnato ilcammino di allontanamen-to dall’intervento pubblicodiretto di politica indu-striale verso l’interventoindiretto di regolazione.Questo cammino ha portato

in Italia (come in tutti i Pae-si dell’Unione europea) a unridisegno istituzionale, alquale Pippo Ranci ha con-tribuito al massimo livello,prestando la sua opera comeprimo Presidente dell’au-torità di regolazione deisettori dell’elettricità e delgas. In questo ruolo, è statograndemente innovatore:dal punto di vista procedu-rale ha introdotto l’uso dellaconsultazione pubblica edelle audizioni verbalizzate;dal punto di vista del me-rito, è stato un economistaall’avanguardia con gli svi-

luppi di una materia nuova, in grado di comprenderne bene il linguaggio e di tra-durlo in precise e ben fon-date fi nalità operative.

Valerio Onida, presi-dente emerito della Corte Costituzionale, ha inoltre ricordato i molti decenni di una collaborazione in-tellettuale con Pippo Ranci, cementatasi negli anni dif-fi cili in cui la Cattolica, con altre università, era chia-mata a rispondere alla sfi da della trasformazione di un mondo accademico di élite in una università di mas-sa. L’incontro è stata anche l’occasione per rifl ettere sui temi legati allo svilup-po delle politiche di rego-lamentazione dei mercati energetici grazie alla lectu-re di Catherine Waddams,docente alla Norwich Busi-ness School, dal titolo: Mar-ket Intervention: Economics and Reality. Le conclusionidella giornata sono state af-fi date al professor Ranci.

DAL MESE di m a g g i otutti i tu-risti cinesi

presenti a Milanoper Expo 2015 po-tranno avvalersi divisite guidate in lin-gua cinese al Castel-lo Sforzesco. L’Isti-tuto Confucio dellaCattolica ha infattiformato otto stu-denti italiani dellafacoltà di Scienzelinguistiche e let-terature straniereper accompagnare ituristi cinesi lungotre percorsi: Pa-norami dal CastelloSforzesco; Leonardoe Michelangelo alCastello Sforzesco;I Musei al CastelloSforzesco. L’iniziati-va è stata promossadall’Istituto Confu-

cio dell’Ateneo, incollaborazione conla società Ad Ar-tem, in occasione diExpo 2015 ma con-tinuerà anche dopola chiusura dell’e-sposizione univer-sale. Oltre ad averdimostrato di avereun elevato livello dipadronanza dellalingua cinese, gliotto studenti sonostati selezionati perle loro capacità co-municative e grandeinteresse all’appro-fondimento-storicoartistico della cittàdi Milano.

Mercoledì 20maggio, nella SalaStudio Bertarelli delCastello Sforzesco,hanno preso il via leprime visite guida-te alla presenza del

Console Generaledella RepubblicaPopolare Cinese, si-gnora Wang Dong, Claudio Salsi, so-printendente delCastello Sforzesco,Pier Sandro Coc-concelli, delegato del Rettore al coor-dinamento dei pro-getti di internazio-nalizzazione dellaCattolica, Yu You-xue, direttore cine-

se dell’Istituto Con-fucio della Cattolicae Adriana Summa,a m m i n i s t r a t o r eunico di Ad Artem.All’iniziativa sonostati presenti Elisa Giunipero, diret-tore italiano IstitutoConfucio, e Marisa Verna, direttoredel Dipartimento diScienze linguistichee letterature stra-niere.

Ranci, pioniere della regolazioneMOSTRE

Per Expo l’arte nei chiostri:il cibo nell’opera di tre artisti

TRE OPERE D’ARTE LEGATE AL TEMA Nutrire il Pianeta, Energia per la

Vita allestite in Cattolica. È l’iniziativa , g p

promossa dall’Ateneo tramite il Centro di Ricerca per l’Educazione attraverso l’arte e la mediazione del patrimonio culturale sul territorio e nei musei (Crea) ed ExpoLab nei mesi dell’Expo.Le opere sono In corpore, di Giorgio Vicentini esposta dal 13 maggio al12 giugno nel cortile d’onore di largo Gemelli; Ultima Cena (nella foto(( ), di Franca Ghitti che dal 16 giugno al 22 iluglio si troverà nell’atrio di via Nirone 15; e sei sculture in pietra sul tema delnutrimento di Gino Cosentino cheosaranno in mostra dal 22 settembre al 22 ottobre in via Nirone. Le tre istalla-zioni, che per loro natura hannouna ne-cessariainterazio-ne con il pubblico che ne diventail centro, propongono tre storie diverse giungen-do a esiti di grande qualità.La prima a essere allestita, In corpore di eVicentini, è costituita da un lunghis-simo pentagramma che defi nisce unpercorso nel quale il pane reale e ilpane sognato sono appesi contempora-neamente. «Con quest’opera – affermala direttrice del Crea Cecilia De Carliche ha curato la mostra – Vicentini affronta il grande tema del “pane quo-tidiano” bilanciandolo su una retta, su una via che incorpora sia la sua necessi-tà e insostituibilità al vivere, sia l’aspetto di diffi coltà. L’opera Ultima Cena diFranca Ghitti è invece una grande ta-vola, dalle origini camune, e traccia lesagome degli apostoli che si stringono a Gesù come presenze remote, trattedalle pareti delle cattedrali. Un’opera che è gesto, atto, fi gura, luogo. Entrainfatti nello spazio che l’accoglie corre-data dalle tracce del lavoro e della fatica dell’uomo lungo l’agire del tempo. Lesei sculture di Cosentino sono infi ne composte in un’installazione che invita a rifl ettere sul tema del nutrimento.Un tema a cui l’artista dedica tutto unfi lone di ricerca riandando alla rela-zione tra chi genera a chi è generato, un legame originale che ricorda una dimensione fondamentale dell’umano.

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LA TV DEL FUTURO? F r a m m e n t a t a ,forse. In ogni casonon sparirà, l’ac-

coppiata col divano resta vincente». Sono parole del conduttore di Sky Ales-sandro Cattelan (n nella foto a destra con Scaglioni) che, in un’Aula Magna gremita lo scorso 5 maggio, è stato il protagonista dell’incon-tro promosso dal Centro di Ricerca sulla Televisione e

l’Audiovisivo (CeRTA) perUniversiday. Un nuovo sti-le di conduzione e un ine-dito rapporto fra Tv e so-cial media i temi al centro

dell’evento intitolato Cat-telan Factor. Fra conduzione televisiva e nuovi media che ha coinvolto Aldo Grasso,professore di Storia del-la Televisione, Massimo Scaglioni, docente di Sto-ria dei media e Axel Fiac-co, autore tv e docente nellaboratorio di Produzione televisiva nella facoltà di Scienze linguistiche e let-terature straniere del no-stro Ateneo.

SONO Francesca Fri-go con il video Vir-tuale, Luca Vignolocon Indomito e Ire-

ne Saonara con Universi-tà i vincitori del concor-so Virtù?! promosso dal Centro Pastorale dell’A-teneo in collaborazionecon l’Istituto GiuseppeToniolo. Il concorso sfi -dava i partecipanti a rac-contare – con un video

della durata massima di3 minuti – quali virtù tra-smettono oggi la società,il proprio mondo, l’U-niversità Cattolica e, inparticolare, quali virtù siritengono essenziali peril proprio futuro.

Alla cerimonia di pre-miazione, svolta in Cat-tolica lo scorso aprile,è intervenuto l’attoreGiorgio Pasotti (nella

foto) che ha presentato inanteprima il suo ultimofi lm Io, Arlecchino.

Festival Thauma, le scuole superiori sul podio

QUATTORDICI SPETTACOLI, 286 stu-denti di licei italiani e 33 do-centi accompagnatori. Sonoi numeri del primo Festivalmilanese Thauma. Teatro an-tico in scena, promosso dal

Cit dell’Università Cattolica dal 23al 26 marzo al Teatro della Parroc-chia San Francesco di Sales. La giu-ria, composta da esperti teatrali e da

una componente del pubblico, senzanegare apprezzamento per i saggi la-boratoriali che hanno rivelato i passiiniziali di alcune scuole in un percor-so di formazione alla teatralità dei te-sti drammaturgici classici, ha ritenu-to opportuno premiare il valore deglispettacoli che, avendo già sperimen-tato un percorso di studio della mes-sinscena, hanno presentato spettacolidi un alto livello scenico. La vittoriaper il migliore spettacolo è andato alliceo Manzoni di Milano che ha messoin scena Troades: oratorio per le vittimedella violenza nel percorso dell’umanità(nella foto un momento della rappresen-tazione), per le scenografie premiato invece il liceo Cagnazzi di Altamuraper i costumi ideati per gli spettacoliAntigone e Troadi di Euripide. Ricono-scimenti sono stati assegnati anche aimigliori attori e attrici.

Premiati i libri dedicati al cibo e al viaggio

DOPPIO RICONOSCIMENTO per il pro-fessore Franco Riva, fi losofo dell’Università Cattolica, e per isuoi i due ultimi lavori Filosofi a

del cibo e Filosofi a del viaggio. I libri, pub-blicati da Castelvecchi Editore rispet-tivamente nel 2015 e nel 2013, si sono

aggiudicati il 15 maggio uno speciale ri-conoscimento della giuria nell’ambitodell’ultima edizione dei Premi Italia da conoscere (Vacanze in Italia e L’Italia delleTipicità), banditi dall’Associazione Italia-na del Libro con il patrocinio di Anci ResTipica e di Federalberghi.

Cattelan Factor in Cattolica

Pasotti premia i video sulle “Virtù”

SF F i d ll d i di

EXPO ON LINE

Un’impronta nuova ai concettidi Water e Food Security

OLTRE 100 SCHEDE CORRELATE traloro, mappe tematiche, tabelle,

bibliografi e ragionate e un percorsoanalitico per stimolare la curiosità,approfondendo il tema dell’utilizzoresponsabile delle risorse idriche,naturali, alimentari ed energeti-che. All’interno dello spazio web diW.a.F.S i contenuti sono organizzatiattraverso una “mappa cognitiva”che permette un’alta fruibilità su piùlivelli per l’utente lungo le princi-pali quattro aree di indagine (Terra,Acqua, Energia, Cibo). Il sito W.a.F.S(www.waterandfoodsecurity.org), nasce grazie al sostegno di MIUR/USR Piemonte e allo sforzo di Ce.St.In.Geo. (Centro Studi Internazionalidi Geopolitica), fondato da Maurizio Carandini, dell’Istituto Pascoli di Valenza. È così che, con il coordinamento scientifi co del professor Riccardo Redaelli (nella foto), direttore del Centro di Ricerca sul Sistema Sud e il Mediterraneo Allargato (CRiS-SMA), docenti e ricercatori dell’Uni-versità Cattolica di Milano, dell’Uni-versità di Torino e del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria hanno colla-borato nella progettazione e realiz-zazione di questo percorso didattico dedicato agli studenti universitari e delle scuole secondarie di I e IIgrado.W.a.F.S vuole contribuire al dibattito sui temi del cibo e dell’acqua che caratterizza EXPO 2015, partecipan-do alla diffusione di una più consa-pevole sensibilità rispetto alla tutela e salvaguardia ambientale e dell’uso più sostenibile delle risorse naturali, soprat-tutto tra i più giovani. W.a.F.S è un percorso multidimensionale che cura l’aspetto educati-vo, con chiavi di lettura e di rifl essione ragiona-te attraverso gerarchie verticali e orizzontali, e, al tempo stesso, stimola la curiosità con un’ampia libertà di navigazione, permettendo di creare la propria esperienza di ricerca. Considerato una delle “eccellen-ze” italiane, il progetto W.a.F.S è presente al Padiglione Italia Expo dove è stato illustrato formalmente lo scorso 3 maggio.

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Il cantiere delle scelte:proposte di orientamento

PER ORIENTARSI nellascelta universitarial’Istituto Toniolo, incollaborazione con

l’Università Cattolica, pro-pone Il cantiere delle scelte,quattro Summer School per un confronto con studen-ti, esperti, tutor, docenti inun percorso alla scopertadelle proprie capacità e dei

propri talenti. Rivolti a stu-denti di IV e V superiore,sono in programma i corsi di orientamento universi-tario a Barritteri (RC), 19-21 giugno, Macerata 26-28giugno, Santa Cesarea Ter-me(LE), 20-23 luglio, Mi-lano per Expo, 30 agosto-2settembre 2015. Ogni corsopresenta una panorami-

ca dell’offerta formativaaccademica, le caratteri-stiche dello studio univer-sitario, le opportunità diformazione all’estero e leprospettive di lavoro. Perinformazioni http://www.istitutotoniolo.it/2015/03/25/i l - c a n t i e r e - d e l l e - s c e l -te-le-summer-school-di-o-rientamento/

Alumni Cattolica, incontro in libreria a Palermo

ALUMNI CATTOLICA hascelto la presen-tazione di un librodedicato al lavoro

di una donna magistrato allaprocura di Palermo e la datadel 23 maggio, 23esimo an-niversario dell’assassinio diGiovanni Falcone, per muo-vere i primi passi a Palermo.Il presidente Carlo Assi e la iconsigliera per i laureati inGiurisprudenza, Paola Ca-

tania (che sta costituendo ilaGruppo locale Sicilia Occi-dentale), hanno infatti pre-sentato con l’autrice Mar-zia Sabella il volumea NostroOnore. La scrittrice, laureata in Cattolica e oggi magistra-to sostituto procuratore allaprocura di Palermo, è sta-ta l’unica donna del pool dimagistrati che nel 2006 han-no coordinato la cattura diBernardo Provenzano. Alla

Sabella è stata consegnata latessera di Alumni CattolicaAssociazione Necchi.

Il benessere aziendale al centro del Premio “Marco Vigorelli”

IL BENESSERE AZIENDALE coincide con il benesseredel dipendente. È la ri-cerca che la Fondazione

Marco Vigorelli porta avan-ti dalla sua nascita e che loscorso 18 maggio in Cattolicaha segnato un nuovo risultatocon un incontro dedicato aitemi del benessere aziendale,sia in ottica di conciliazionelavoro-famiglia che di corpo-rate family responsibility, in-tesa anche come innovazionestrategica. Durante l’evento èstato premiato Andrea Cec-chi (nella foto), vincitore della II edizione del premio MarcoVigorelli con la tesi intitola-ta Il ruolo strategico degli High

Performance Work Systems nel-la determinazione del risultatod’impresa. I suoi effetti tra i la-voratori, ed è stato presentato il bando della III edizione che

propone tante novità rispettoagli anni precedenti.

All’incontro sono inter-venuti relatori di prestigio,nonché membri della com-missione di valutazione delPremio istituita dalla Fonda-zione: Vittorio Coda dell’U-aniversità Bocconi, Diego Visconti della FondazioneiItaliana Accenture e Barba-ra Imperatori della Cattolicaiche ha seguito lo svolgimentodella tesi dello studente vin-citore del Premio Marco Vi-gorelli 2014. Il nuovo bandodel Premio Marco Vigorelli(III edizione) è disponibi-le sul sito della Fondazione:www.marcovigorelli.org.

Al MUDEC la tesi sugli indigeni diventata libro

IL NEO INAUGURATO MUDEC,museo milanese del-le culture del mondo,ha dedicato un evento

speciale alla valorizzazio-ne della ricerca scientifi caprodotta in Università Cat-tolica.

Con il patrocinio del-l’Am basciata d’Australia a

Roma, lo scorso 25 maggio,è stato presentato il libroOodgeroo Noonuccal. Con ‘Weare Going’ di Margherita Zanoletti, laureata in Lin-gue e Letterature stranierein Cattolica, e Francesca Di Blasio, docente dell’Uni-versità di Trento. Il volumeè la rielaborazione di una

tesi sulla cultura indigenad’Australia discussa con i professori Maria Grazia Bellorini e Enrico Reggia-ni nel 2002. L’iniziativa del MUDEC ha fuso valorizza-zione della ricerca e promo-zione artistica proponendoun primo piano sull’eccel-lenza indigena d’Australia.

INCONTRO

Studenti a scuoladi geopolitica

LO SCORSO 22 MAGGIO si èsvolto in Cattolica l’incontro

conclusivo della sesta edizione delcorso di Geopolitica organizzatodal Centro di Studi Internazionaledi Geopolitica (Ce.St.In.Geo),fondato da Maurizio Carandini e icoordinato da Riccardo Redaelliprofessore dell’Ateneo.L’evento – aperto dai saluti delpreside della facoltà di ScienzePolitiche e Sociali Guido Merzoni– si è rivolto a docenti e studentidell’istituto Cellini di Valenza edegli istituti Leardi e Balbo diCasale Monferrato. Attraverso unorientamento prettamente mul-tidisciplinare, sono stati analizzatitemi legati al concetto di water and food security, direttamente connessi all’Expo 2015 di Milano.Il progetto si è articolato in tre mo-duli che, a partire dallo scorso ot-tobre, hanno coinvolto sia i docentidelle scuole secondarie (attraverso incontri di formazione e aggiorna-mento, durante la prima fase), siagli studenti, ai quali sono state pro-poste, durante il secondo modulo,una serie di lezioni metodologiche,tematiche e areali. La terza fasedell’iniziativa si è concretizzata in una serie di progetti di ricercapresentati e discussi durante l’in-contro fi nale. Il meeting conclusi-vo ha dato modo agli studenti dipresentare gli approfondimentirealizzati e di discutere con docentie compagni di tematiche comples-se, ma al tempo stesso vicine allavita di tutti i giorni econ pro-fonde eimmediateimpli-cazionipratiche.L’incon-tro si èrivelatoparticolar-mente stimolante e ha dimostratol’interesse e il coinvolgimentodiretto degli studenti. Fra i temi affrontati: le dinamiche legate allascarsità delle risorse idriche e alladisponibilità di terreni coltivabili, così come l’infl uenza esercitatasu questi ambiti dalle dinamichegeopolitiche operanti a livelloglobale. (a.p.(( )

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20 PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2015

LE OPERE NATE PER PRENDERSI CURA delle persone fragili, soprat-tutto se generate da carismiecclesiali, oggi concorrono

davvero a servire l’umano? Sonocioè opere che pongono davveroal centro la persona prima di ogniqualsiasi altro interesse?» È la do-

p p g

manda che il segretario generaledella Cei monsignor Nunzio Ga-lantino (nella foto) ha posto ai par-tecipanti del seminario di studio,promosso il 29 aprile al Policlini-co Gemelli dal titolo Opere di nuovo umanesimo: a quali condizioni? Ver-so Firenze 2015. Monsignor Galanti-no è stato introdotto dai saluti delrettore dell’Ateneo Franco Anelli,dell’assistente ecclesiastico gene-rale monsignor Claudio Giuliodori e del preside della facoltà di Medi-cina Rocco Bellantone.

«Oggi la società è priva di spe-ranza e impoverita sia a livelloeconomiche che morale e cultura-le. Per questo dobbiamo vigilare enon lasciare sole le vittime della“cultura dello scarto”. Come? At-traverso la fedeltà creativa al cari-sma fondazionale delle istituzionidi cura e la gestione trasparente eresponsabile di quanti operano aservizio di persone fragili e spes-so indigenti» ha affermato nel suointervento monsignor Galantino,indicando nella formazione inte-grale degli operatori il modo pergarantire questa pratica.

Don Carmine Arice, direttore dell’Ufficio nazionale per la pa-storale della salute della Cei, hapuntato l’attenzione sulla crisi an-tropologica attuale e del concet-to stesso di persona: «Dobbiamopromuovere quella che Papa Fran-cesco ha definito non qualità divita, ma “vita di qualità”, fondatacioè sull’attenzione e la cura perle fasce più deboli e sull’alloca-zione etica delle risorse umane».Francesco Agnoli, storico e gior-nalista, ha tracciato un excursusstorico sulla nascita e lo sviluppodegli ospedali, «punto d’incontrofra l’uomo e Dio e dimostrazione diquanto il Cristianesimo ha storica-mente cambiato la vita dell’Europae dell’umanità». Mariella Enoc,presidente dell’Ospedale Pedia-trico Bambino Gesù di Roma, hastimolato l’attenzione dei presentisulla vera domanda di oggi: «Qualè attualmente il nostro compito?Dobbiamo salvare le nostre opere

se e quando conservano il carismafondazionale delle nostre istitu-zioni, tenendo presente sempre esoprattutto le fasce più deboli e lepersone più sole”.

Il direttore del Policlinico Ge-melli Enrico Zampedri ha avanzato quasi un vademecum per la sanitàcattolica: «Guida sicura carismati-ca, alto livello medico scientifico,gestione manageriale efficace edefficiente: è il giusto mix per con-tinuare a svolgere il proprio ruolospecifico e insostituibile nell’am-bito della sanità italiana». Zampe-dri ha anche delineato le trasfor-mazioni in atto al Policlinico: «Ilnostro punto di passaggio – ha con-cluso – è la creazione di un nuovomodello di gestione del Gemelli at-traverso una Fondazione che vedràla luce nei prossimi mesi».

Conclusioni affidate a monsi-gnor Luigi Bressan, arcivescovodi Trento e presidente della Com-missione episcopale per il serviziodella carità e della salute. «Nonesiste certo una Medicina e unaScienza cattolica, ma diverso è edeve essere l’approccio. Nell’An-no Giubilare della Misericordiapotremo ancor di più fare l’espe-rienza della cura e del servizio alle“periferie esistenziali”: la fragilitàdella malattia è sicuramente una diqueste».

AL GEMELLI

In una mostra il camminodella Scuola per infermieri

HA RISCOSSO UN GRANDE SUCCESSO la mo-stra L’ Infermiere Oggi. Radici e Prospetti-

ve allestita lo scorso 12 maggio nella hall edel Policlinico Gemelli che ha coinvolto unfolto pubblico composto in particolare distudenti di infermieristica insieme ai lorodocenti e tutor nonché medici, personalesanitario e visitatori. L’iniziativa è statapromossa dal Corso di laurea in Infermie-ristica della facoltà di Medicina e chirurgiadell’Università Cattolica per ripercorre letappe fondamentali che hanno portato laScuola per Infermieri Armida Barelli, isti-tuita nel 1964, all’attuale Corso di Laureatriennale in Infermieristica della Cattolicadi Roma. Il racconto per immagini curatoda Lucia Zaino, coordinatrice delle attività professionalizzanti del corso di Laurea in Infermieristica della Cattolica, insieme alletestimonianze di alcune Suore di MariaBambina e di ex studentesse della ScuolaArmida Barelli, nucleo fondativo delleinfermiere del Gemelli, hanno costituitoil clou della giornata che ha avuto comeslogan Gli infermieri al fi anco dei cittadini.Vicini ai loro bisogni di salute. Sempre.La giornata è stata anche l’occasione persensibilizzare ricoverati e visitatori sui valo-ri della professione infermieristica.All’evento hanno partecipato insieme alprofessor Pierluigi Granone, coordina-tore del corso di laurea in Infermieristicadell’Università Cattolica, Enrico Zam-pedri, Direttore generale del PoliclinicoGemelli, Maurizio Zega, responsabile delServizio Infermieristico, Tecnico e Riabili-tativo Aziendale del Gemelli, Maria Ausilia Pulimeno, presidente del Collegio IPASVI

di Roma. Tra i tanti testimoni che hannoportato con emozione il loro contributo ilprofessor Giovanni Neri, primo coordina-tore del corso di laurea in infermieristica eSuor Lina Poddighe, coordinatrice delle attività professionalizzanti del corso diLaurea in Infermieristica della Cattolicafi no al marzo 2014.

di Nicola Cerbino e Federica Mancinelli

Sanità cattolica, le nuove sfideroma

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21PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2015

Gemelli e Trenta Ore per la Vita “Insieme per la salute”

CURE INNOVATIVE E PERSONALIZZATE, tecnologie d’avanguardia, ricer-ca, ma soprattutto accoglienza:queste le caratteristiche del nuo-

vo Day Hospital e degli ambulatori per i tumori femminili, inaugurati lo scorso8 maggio, in occasione della GiornataMondiale sul tumore ovarico, al Policli-nico Universitario Agostino Gemelli e af-ferenti al Dipartimento per la tutela dellasalute della donna, della vita nascente,del bambino e dell’adolescente, diretto dal professor Giovanni Scambia.

Le nuove strutture, realizzate grazie auna donazione dell’Associazione OnlusOppo e le sue stanze, si articolano in di-verse aree funzionali su una superfi cie dicirca 800 metri quadrati: l’area del rico-vero diurno per la chemioterapia, com-posta da una sala somministrazione con15 poltrone attrezzate; una sala con 4 lettiper l’esecuzione di paracentesi, toracen-tesi, trasfusioni, terapie di supporto e os-servazione dei pazienti dopo procedure dinefrostomie e cateteri intraperitoneali; 4 sale visita, una sala ecografi ca, una sala prelievi, un’area infermieristica, un’areadedicata al posizionamento dei cateterivenosi centrali, un’ampia e colorata sala

d’attesa e reception e un’aula didattica multimediale. Particolare il confort degli ambienti, dotati di sistema wi-fi , e degli arredi. Nella nuova struttura hanno sedeanche l’ambulatorio per il linfedema postoperatorio, il follow up delle pazienti che hanno concluso le cure, l’ambulatorioper la familiarità dei tumori ginecologi-ci e uno spazio interamente dedicato ai protocolli clinici sperimentali, grazie ai quali le pazienti potranno usufruire dinuovi farmaci non altrimenti disponibiliin commercio.

«Negli ultimi anni – spiega il profes-sor Scambia – si è assistito a un lento, ma progressivo aumento della sopravvi-venza delle pazienti con stadi avanzati ditumore ovarico, soprattutto grazie al mi-glioramento delle tecniche chirurgiche e all’introduzione di farmaci biologici neltrattamento».

Lo scorso anno il Day Hospital di Gine-cologia Oncologica del Gemelli ha offerto circa 8500 prestazioni per le donne affet-te da tumori ginecologici, partecipando attivamente a studi clinici internazionaliper garantire nuovi farmaci a bersaglio molecolare. «Il nuovo centro – aggiunge il ginecologo oncologo del Gemelli – co-stituirà sempre più un punto di riferi-

mento importante per le nostre pazienti,con spazi dedicati alle terapie, ambulatoriper le visite, sala d’attesa e aree informa-tive, realizzati con una particolare atten-zione all’umanizzazione dell’ambienteospedaliero».

Le nuove strutture sono state inau-gurate al termine dei lavori del meeting scientifi co Ovarian cancer Day: towardindividualized treatment, promosso dal Dipartimento in occasione della Giorna-ta Mondiale sul tumore ovarico. In Italiasi registrano 4800 nuovi casi all’anno diquesta patologia, corrispondenti al 30%dei tumori ginecologici, la quinta causa dimorte per tumore nelle donne nella fascia d’età tra i 50 e i 69 anni (dopo mammella, polmone, colon-retto e pancreas).

Inaugurato un nuovo Centro per la cura personalizzata dei tumori femminili

g pp

LA COSTRUZIONE DI UNA “RETE

LLdi vi-

deo-diagnostica” per gestire inmaniera condivisa, tra i medici del Policlinico Gemelli e i professioni-

sti di altri centri sanitari del Centro-Sude Isole, i casi clinici più complessi di pic-coli pazienti con tumori solidi cerebrali.Favorendo lo scambio d’informazionitra le equipe sanitarie, saranno limitatial massimo gli spostamenti dei bambinimalati di tumore e delle loro famiglie.

Per realizzare questo progetto dall’al-to valore sociale intitolato Insieme per lasalute stanno raccogliendo fondi il Po-liclinico Gemelli e “Trenta Ore per laVita 2015”. Quello del Gemelli è uno deisei progetti sostenuti dalla Campagna diTrenta Ore per la Vita 2015, nell’ambitodel Progetto HOME, che è andato in onda sulle reti RAI, dal 13 al 19 aprile, e su LA7 dal 20 al 26 aprile.

«Obiettivo – ha affermato GiorgioCasati, Dirigente amministrativo del Gemelli – è sviluppare un modello di in-tegrazione tra i professionisti coinvolti nella cura della patologia del piccolo pa-ziente, garantendo a lui e alla sua famigliail massimo sostegno di fronte al bisogno

di salute e al percorso di cura che la ma-lattia comporta».

«Scoprire che il proprio fi glio è stato colpito da tumore è un’esperienza deva-stante» ha sostenuto Lorella Cuccarini,socio fondatore e testimonial dell’Asso-ciazione Trenta Ore per al Vita onlus, chelo scorso 24 aprile, a conclusione delledue prime settimane della Campagna diraccolta fondi 2015 – Progetto HOME, haincontrato i bambini e adolescenti rico-verati nei reparti di Oncologia pediatricae di Neurochirurgia infantile del Policli-nico Gemelli insieme ai lori familiari.

Con la Cuccarini in questo coinvolgen-te incontro era presente anche Rita Sal-ci, presidente di “Trenta Ore per la Vita”,

accompagnate dai Direttori delle UnitàOperative coinvolte nel progetto di rete“video diagnostica” contro i tumori ce-rebrali pediatrici: i professori RiccardoRiccardi (Oncologia Pediatrica), Massi-mo Caldarelli (Neurochirurgia Infantile)e Cesare Colosimo (Radiodiagnostica eNeuroradiologia), coordinatore del pro-getto di telemedicina.

«Visitando reparti ospedalieri – haconcluso la Cuccarini – ci sentiamo sem-pre molto fortunati e immediatamentevicini ai piccoli ricoverati che insieme ailoro genitori e ai medici e agli operatori sanitari stanno combattendo insieme labattaglia per la vita: per questo dobbiamotutti generosamente donare per l’assi-stenza e la cura delle malattie, soprat-tutto di quelle pediatriche e tra queste le malattie più impegnative da sconfi ggere come i tumori».

Per sostenere questo importante pro-getto basta poco: fi no al prossimo 31 ot-tobre è possibile donare alla Posta (ccp571000 intestato a Associazione TrentaOre per la Vita) o con carta di credito al numero verde 800 33 22 11 o sul sito www.trentaore.org

di Federica Mancinelli

roma

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22 PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2015

DAL 15 AL 17 MAGGIO è tornato a Roma,al Circo Massi-mo, la Race for the

Cure, che da anni non è più soltanto una corsa di soli-darietà per la lotta ai tumo-ri del seno, ma un grande evento in tre giorni ricco di iniziative all’insegna del-la salute, dello sport e del benessere, realizzato dalla Susan G. Komen Italia.

Oltre al consueto appun-tamento podistico tra le meraviglie archeologiche di Roma, un ricco programma di attività gratuite per tutta la famiglia, madrine dell’e-vento Maria Grazia Cu-cinotta e Rosanna Banfi . Organizzata sotto l’Alto Pa-tronato del Presidente della Repubblica, con il patroci-nio di Ministero della Salu-te, Roma Capitale, Regione Lazio, Consiglio Regionale

del Lazio, Coni, Fidal e Po-liclinico Gemelli, la Race siè svolta con il contributo diJohnson & Johnson (Na-tional Presenting Partner),Oysho e MSD (Local MajorPartner), Aveeno (part-ner delle Donne in Rosa)e di altre numerose azien-de sensibili alle tematichedella salute come il mainmedia partner Sky, gli altrimedia partner La7, Ansa,Diva Universal, Leggo eRadio Dimensione SuonoRoma e il fornitore uffi ciale

acqua Sorgesana.Fra il Policlinico Gemelli

e Komen Italia, organizza-zione senza scopo di lucro basata sul volontariato, ci sono 15 anni di collabora-zione nella lotta ai tumori al seno. Fin dal 2007, questa consolidata collaborazione ha contribuito all’apertu-ra del Centro Integrato di Senologia, completamen-te rinnovato e inaugurato, nella nuova veste, un anno fa. «Il Centro – spiega Riccardo Masetti (i nella ((foto), direttore dell’ U. O.di Chirurgia Senologica del Gemelli e presidente di Susan G. Komen Italia –. è interamente dedicato all’assistenza delle don-ne che si confrontano con la patologia, specializzato nella prevenzione, diagnosi e cura delle malattie della mammella».

Graduation day: consegnato il Premio Elio Guzzanti

LA PRESENTAZIONE

LLdel-

le tre migliori tesi LLdegli studenti che LLhanno frequen-LLtato i Master nell’ambitoeconomico, gestionale esanitario dell’Universi-tà Cattolica di Roma conl’intervento dei discussantistituzionali Francesco Bevere, direttore Agenas,Walter Ricciardi, com-missario ISS ed EnricoZampedri, direttore Po-liclinico Gemelli è statoal centro del GraduationDay dell’Alta Scuola diEconomia e Managementdei Sistemi sanitari (AL-TEMS) dell’Ateneo, che si

è svolto lo scorso 21 aprilepresso il Centro CongressiEuropa. L’evento annualeè stato introdotto da Ame-rico Cicchetti, direttore diALTEMS, che ha illustratol’attività svolta nell’ultimoanno dall’Alta Scuola dellaCattolica nella formazionemanageriale, e presiedutodai Presidi delle facoltà di

Medicina e chirurgia e diEconomia Rocco Bellan-tone e Domenico Bodega.Nell’occasione è stato con-segnato il primo PremioElio Guzzanti dedicato allamemoria del Professore,indimenticabile “mae-stro” nell’organizzazionee nella programmazionesanitaria.

Komen e Race for the Cure:la corsa rosa della solidarietà CONVEGNO

Scacco matto alle infezionicon sei semplici mosse

UN CORRETTO LAVAGGIO DELLE MANI è la prima linea di difesa contro la

diffusione di molte infezioni. Basta-no poche accortezze riassumibili in6 mosse per dare scacco matto alleinfezioni, anche in ospedale. E l’igie-ne delle mani in ospedale è stata alcentro del meeting Verso un ospedale senza infezioni, che si è svolto al Poli-clinico universitario Agostino Ge-melli martedì 5 maggio, in occasionedella Giornata Mondiale promossadall’OMS.Accanto agli interventi sull’epidemio-logia e la prevenzione delle infezioniin Italia di Donato Greco, già diret-tore generale della Prevenzione Sani-taria al Ministero della Salute, e sulletemibili infezioni in terapia intensivadi Massimo Antonelli, professore di Anestesiologia e Rianimazioneall’Università Cattolica, il convegnoè stato l’occasione per il lancio dellaseconda stagione della campagnadi sensibilizzazione Ti sei lavato lemani?, promossa dalla Direzione delPoliclinico universitario, presente ilDirettore generale Enrico Zampe-dri, e dalla Direzione Rischio Clinico e Igiene del Gemelli, con i dottoriFabrizio Celani e Filippo Berloco, e ideata da Gabriele Sganga, docente presso il Dipartimento di ScienzeChirurgiche del Gemelli.Tra i relatori, Maria Emilia Bo-naccorso, giornalista responsabile Servizio Salute dell’Ansa e Stefano Maccioni, di Cittadinanza Attiva che hanno ribadito l’importanza l’igie-ne della manicome misurafondamentaleper la riduzio-ne delle infe-zioni correlateall’assistenza.Infi ne è stata presentatauna brochure,distribuita aivisitatori delGemelli, in cuisono descritte,con l’ausilio diimmediati testie immagini, leazioni per un’effi cace pulizia dellemani con acqua e sapone, megliose liquido, o con il gel idroalcolico,sempre più diffuso, di cui è statadimostrata la maggiore effi cacia.

roma

Etica e finanza alleate contro la crisi

IL RAPPORTO TRA ETICA ed economia comechiave per l’analisi ela ricerca di soluzioni

per la crisi, avendo sem-pre come riferimento lapersona umana. Intornoa questo tema, lo scorsoaprile, nella sede di Romadella Cattolica si è svoltoil convegno La Finanza di

fronte all’umano, promos-so dalla facoltà di Econo-mia e nell’ambito della Settimana dell’Economia promossa dal Vicariato di Roma. L’incontro, foca-lizzato sul rapporto tra la fi nanza e l’etica,è stato in-trodotto dal preside della facoltà di Economia Do-menico Bodega mentre

Lorenzo Caprio, docente di Finanza aziendale, haevidenziato gli errori eticiche hanno concorso allosviluppo della crisi, sotto-lineando come l’autonomofunzionamento del mer-cato non possa garantire ilsoddisfacimento di alcunenecessità etiche impre-scindibili.

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23PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2015

Il video più social fa volare Milano

UNA VITA DEDICATA ALLA SFIDA

UUalla ’ndrangheta quella UUdi don UU Giacomo Paniz-zaUU (a nella foto(( ), ospite in

Cattolica per Legalità alla prova,su invito del Centro studi per l’e-ducazione alla legalità diretto dalprofessor Luciano Caimi. Una scelta di vita coraggiosa, quel-la di don Giacomo che nel 1976si trasferisce a Lamezia Terme efonda Progetto sud, una comunitàdi gruppi autogestiti, di famiglieaperte e di servizi, iniziative disolidarietà, condivisione, acco-glienza per soggetti svantaggiati.Dal 2002 don Panizza vive sottotutela dopo le gravi minacce dimorte del clan Torcasio per averdeciso di prendere in gestioneun palazzo confi scato da desti-nare ai disabili a cui sono seguitimolti attentati. Nonostante il suovissuto, don Panizza respingeseccamente l’appellativo di ‘preteantimafi a’.

«La legalità – ha spiegato donPanizza – o la si fa, la si vive quo-tidianamente, oppure non esiste.Non ci si può fermare ad un merolegalismo, deve essere un atteg-

giamento che pone al centro lavita umana; il nostro sforzo deveessere volto alla giustizia socia-le».

Farlo giorno dopo giorno non ècerto facile, anche perché la mafi anon va tanto per il sottile. Un po’di paura c’è sempre. Per contra-stare la mafi a serve una capacitàdi lotta, bisogna stare insiemeuniti.

La mafi a ormai da qualchetempo sta mettendo radici alnord. Che differenza c’è rispettoal Sud? «Sono due mondi com-pletamente diversi – ha spiega-to il sacerdote – al Sud la mafi acomanda, è parte integrante deltessuto sociale, le persone sonosottomesse, vivono quotidiana-mente l’umiliazione: la malavitaè senza compromessi». Al Nordil discorso è diverso: «Qui è soloquestione di soldi, bisogna vigi-lare su ogni appalto, dietro ognifl usso di denaro».

Don Panizza ha scritto nu-merosi saggi e brevi contributi;tra le sue opere Finché ne vollero. Diario spirituale perché materiale. Il sacerdote interpreta con il suo

continuo presidio sul territorio,un impegno non solo fi sico, masoprattutto spirituale, un senti-mento che le cosche tendono areprimere. Nel suo libro Qui hoconosciuto purgatorio inferno e pa-radiso racconta di una terra dove«mi è piaciuta l’idea di emigrarea rovescio, dove ho conosciutopurgatorio, inferno e paradiso».E con estrema sincerità, don Pa-nizza racconta come le coschecercano di frenare le sue iniziati-ve, tagliano le gomme o manipo-lano i freni alle macchine.

Nel suo ultimo libro La mafi asul collo. L’impegno della Chiesaper la legalità nel nostro Paese don Panizza parla invece di Pastoraledella legalità e si rivolge a sacer-doti, catechisti, persone di Chiesache educano.

INCONTRO

Liberazioneo occupazione?

OTTO MESI. Tantohanno sventolato su

Broletto e Loggia l’Union Jack britannica e la Old Glory americana. Otto mesi dal termine dellaseconda guerra, tra maggioe dicembre 1945, in cui ilGoverno militare alleato haretto le sorti della città. Ter-ritorio occupato o liberato?La presenza anglo-ameri-cana è stata motore per farripartire la rinascita delle istituzioni democratiche, laricostruzione degli edifi ci diuna città a pezzi oppure ungiogo oppressivo costituitoper sottoporre l’attivitàpolitica ed economicaad un capillare controlloda parte delle potenzevincitrici? Domande chediffi cilmente ammettonouna risposta univoca, ma stimolano il desiderio diindagare e approfondire.È ciò che ha iniziato a fare

g pp

l’Archivio storico della Re-sistenza bresciana e dell’Età contemporanea, diretto dalprofessor Mario Taccolini, con il convegno internazio-nale Gli Alleati a Brescia traguerra e ricostruzione: fonti,ricerche, interpretazioni. Gli uffi ciali alleati a Brescia si occuparono della vita amministrativa, politica,economica, sindacale,culturale, artistica. Gli Allea-ti, gli americani in primoluogo, si fecero anche ambasciatori di un mondoche si presentava comelontano e irraggiungibile,e per questo affascinante.Insieme a loro arrivaronole tavolette di cioccolato e ilchewing gum, ma anchefi lm, di indubbia spettacola-rità narrativa, che trasmi-sero modelli di vita nuovi,liberi e seducenti.

Don Giacomo Panizza, il preteche ha sfidato la ’ndrangheta

pp

CAMILLA CORTELAZZO, stu-dentessa dello Stars ha vinto il premio per il prodotto più social

al concorso Cinema d’impresapromosso da Assolombarda. Ilsuo progetto è stato il più clic-cato, condiviso e con più like inassoluto. Far volare Milano è uninsieme di cinquanta iniziativepromosso da Assolombarda conun’aspirazione: la volontà di farmaturare le imprese insieme alterritorio dove lavorano e pro-ducono. Uno di questi progettiè Cinema d’Impresa vinto da Camilla, collaboratrice di You-catt, selezionata con altri dodi-ci studenti di sei diversi ateneiitaliani, associati ciascuno aduna azienda e realizzando perloro uno spot promozionale diun minuto circa. L’obiettivodel progetto non è stata solo ladivulgazione pubblicitaria, maanche la diffusione della cultu-ra d’impresa. «Il bando è stato

un’opportunità ma anche unadura sfi da. I registi seleziona-ti provenivano da accademie,lauree specialistiche, scuole dicinema e diversi di loro avevanogià terminato il percorso studi»ha detto Camilla, evidenziandol’alto livello dei video realizzatie la competenza dimostrata da-gli altri partecipanti. Dopo unafase eliminatoria iniziale sonostati proclamati i vincitori dei

tre premi: regista d’impresa, pre-mio della critica e video più social,quest’ultimo vinto da Camil-la che ha raggiunto il maggiornumero di click online, condi-visioni e like. La vittoria le per-metterà di realizzare un videouffi ciale per Assolombarda sulrapporto tra Milano, le sue im-prese e la grande opportunitàrappresentata da Expo. «Ci-nema d’impresa è uno dei tantiprogetti, ma ha fatto scoprire ame e agli altri concorrenti che lapubblicità e il cinema non pos-sono essere solo teoria, ci vo-gliono pratica, impegno, lavoro,fantasia e creatività, uniti a co-stanza e dedizione. Il mondo delvideo viaggia veloce, sui social,in tv e in rete. Bisogna esserecompetitivi e innovativi... Nonsi deve mai smettere di miglio-rarsi e di mettersi in gioco innuovi lavori e nuove sfi de». Far volare Milano è stata concepitaproprio con questa aspirazio-

ne, la volontà di far maturare leimprese insieme alla città dovelavorano e producono. Un con-cetto di crescita che oltre a con-siderare il territorio promuovel’occupazione e sviluppa tutte lepotenzialità di un’azienda.

brescia

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24 PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2015

Una laurea per nutrire le relazioni

LA QUINTA EDIZIO-NE del career day Nutrire le relazioni.Managerialità peda-

gogica tra welfare e relazio-ni umane, organizzato dal corso di laurea magistrale in Progettazione pedagogi-ca ha aperto agli studenti la possibilità di un confronto diretto con esperienze la-vorative di professionisti, enti e associazioni. La pri-ma parte della mattinata è stata dedicata agli aspetti della formazione necessa-ri per individuare bisogni e opportunità nell’ambito delle professioni educative e formative e per preparare professionisti esperti nella gestione e nella cura delle relazioni.

Gli studenti hanno po-

tuto visitare gli stand delleaziende, chiedere informa-zioni e raccogliere materialiillustrativi. «Le novità peril prossimo anno saranno ilaboratori sul fundraising,social network e la direzio-ne d’azienda – ha riferitoPierluigi Malavasi, coordi-natore del corso magistrale.

«I laureandi devono es-sere curiosi, cercare di ca-pire non solo ciò di cui si occupano gli enti ma anche di cosa possono aver biso-gno» ha affermato invece Felice Scalvini, assessore alle Politiche per la famiglia, la persona e la sanità del Co-mune di Brescia.

Libri e letteratura tra le antiche carte bresciane

SI È SVOLTA A BRESCIA la VIgiornata Libri e lettori a Brescia tra Medioevo edEtà moderna. Il conve-

gno di quest’anno, dal titolo La lettura e i libri tra chiostro, scuola e biblioteca, ha offerto l’occasione di conoscere al-cune delle più interessanti

ricerche che si sono recente-mente svolte sulla storia dellacultura bresciana in un am-pio arco cronologico, dal Treal Settecento, con la parteci-pazione di studiosi già affer-mati e di giovani ricercatori.

La serie degli incontrisu Libri e lettori è organiz-

zata dal Centro di Ricerca Europeo Libro Editoria Biblioteca, diretto dal pro-fessor Edoardo Barbieri,in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Storiche e Filologiche e con la Fondazione Ugo Da Como di Lonato.

SCENARI sempre piùcomplessi caratteriz-zano la nostra epo-ca. Digital & social

media richiedono saperi sempre più specifi ci e tec-nologie avanzate che i nuovi comunicatori devono saper possedere. Docenti, rap-presentanti delle istituzioni, professionisti ed esperti del

settore ne hanno parlato inCattolica, in occasione del-la presentazione del nuovocorso di laurea in Gestionedi contenuti digitali per imedia, le imprese e i patri-moni culturali (GeCo).

Le nuove professioni del-la comunicazione e le sfi dedei contenuti digitali sonostate presentate da Daniele

Milesi, ricercatore del Cen-tro di ricerca sui media e la comunicazione (OssCom) e da Massimo Scaglionidel Centro di ricerca sulla televisione e gli audiovisivi (Certa). Fra le nuove pro-fessionalità richieste dal mercato troviamo il Search Engine Marketing e Optimiza-tion specialist.

SEMINARIO

Il ricordo di Carlo Annoni,“gentiluomo e uomo libero”

IL SALUTO COMMOSSO del professorMario Taccolini, rivolto prima di

tutto «all’amico», Carlo Annoni, pro-fessore di Letteratura italiana scom-parso a dicembre dello scorso anno,

ha aperto il seminario organizzatodal dipartimento di Scienze storichee fi lologiche per ricordarne la sua fi -gura e l’attività di insegnamento cheha svolto per molti anni a Brescia.I colleghi hanno voluto rendereomaggio alla fi gura del professore,delineandone un ritratto personale.Marco Corradini si è soffermato sull’attaccamento dimostrato all’am-biente bresciano, rammentando lasua disponibilità a entrare in con-tatto con tutti; Andrea Canova lo haricordato come «gentiluomo e uomolibero», mentre Giuseppe Lupo haraccontato dei viaggi in treno traBrescia e Milano, l’attaccamentoalle proprie origini e un dettaglioinconfondibile: l’abitudine che avevaAnnoni di ripetere sempre la penul-tima parola pronunciata, come perfi ssarla nella mente degli ascoltatorie rallentare così i ritmi del discor-so, quel vizio peculiare che Lupo, parlando di una sorta di fi losofi adel linguaggio, ha defi nito «il ballodella penultima». Giuseppe Langel-la, dopo avere ricordato che Carlo Annoni è stato anche un contem-poraneista, ha rievocato un paio dianeddoti legati alla propria esperien-za di studente universitario. Langellaha ricordato anche la straordinariasete di condivisione, le sue telefonateagli studiosi e agli studenti per comu-nicare le proprie scoperte, le proprierifl essioni. A ricordare il lascito diAnnoni in qualità di studioso sonointervenuti due suoi giovani allievi:Cristina Cappelletti che ha ripercor-so gli studi settecenteschi e Ottavio Ghidini che si è concentrato suglistudi manzoniani (r.a.).

Geco, nuove professioni della Retee della comunicazione

pp

brescia

Latex, cultura e tecnologia nel software per umanisti

NIENTE è banal-mente facile, tutto richiede determi-nate fatiche per

ottenere buoni risultati».Così Maurizio Lana,

docente all’Università del Piemonte Orientale, com-menta lo studio e l’utilizzo del software di composi-zione tipografi ca Latex. Il

professore è intervenuto alconvegno Il Latex nelle di-scipline umanistiche, che si èsvolto nell’ambito del corsodi Informatica umanistica edi Cultura classica del pro-fessor Guido Milanese.

Per l’occasione, si sonoconfrontati alcuni tra i piùimportanti utilizzatori esviluppatori del softwa-

re in campo umanistico e scientifi co: Grazia Mes-sineo e Salvatore Vassal-lo, entrambi docenti dellafacoltà di Economia della Cattolica, Alessandro Mu-sesti, docente alla facoltà di Scienze matematiche, e Ivan Valbusa, docente all’Università degli Studi di Verona.

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25PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2015

D’Avenia: la forza del coraggio e della paura

SI È TENUTA lo scorso 25 aprile, presso il Duomodi Piacenza, la quarta edi-zione della Festa di Lau-

rea 2015 dell’Università Catto-lica di Piacenza.

Le 258 ex matricole, prove-nienti da tutta Italia, sono stateaccolte all’ingresso del Duomoper la celebrazione della S. Mes-sa, presieduta da mons Gianni Ambrosio, Vescovo della Dio-cesi di Piacenza-Bobbio. Adaccompagnare la funzione l’en-semble Note D’inchiostro dellaCattolica di Milano, diretta dalmaestro Giampiero Innocenti.

Riferendosi alle parole diPapa Francesco, il Vescovo hadefi nito il mondo scolastico eduniversitario come un luogo incui si sviluppa la cultura dell’in-contro: «La scuola è luogo diincontro, incontro di sapere,incontro tra scienza e visionedel mondo». Ricordata an-che la fi gura di Padre AgostinoGemelli: «incontrarsi in uni-versità signifi ca stringere deilegami, signifi ca aiutarsi reci-procamente, crescere assiemee collaborare. Nel mondo uni-versitario avviene l’incontro trai saperi, tra le varie discipline.

C’è la scienza, ma c’è anche lavisione dell’uomo: l’umanità siapre alla luce che viene dall’al-to».

La parola è poi passata al di-rettore di sede Mauro Balordi: «Dopo oggi, non dimenticatevidell’Ateneo, sentitevi semprelegati a questa grande famiglia.Il primo augurio è che questogiorno resti tra i ricordi piùbelli. Un secondo augurio è chearriviate ad esser consapevoli diciò che valete, con grinta, de-terminazione, umiltà. E non di-menticate: non troverete maga-ri subito il lavoro dei sogni, maogni esperienza vi migliorerà».

Ospite d’onore della gior-nata Marco Villa, BusinessAngel, vice presidente e di-rettore generale Italian Angelsfor Growth. «Per voi adesso ètempo di decisioni – ha dettorivolgendosi ai neolaureati –. Sela domanda è: ora diventerà piùfacile? La risposta è: neancheper sogno. Ma questa non è unacattiva notizia. Come mi disseun amico molto navigato che,tra le altre cose, ha facilitato ilprocesso di riconciliazione inSud Africa dopo la fi ne dell’a-partheid: sono ancora confuso,

ma ad un livello superiore e sucose molto più interessanti».

Marco Villa ha parlato di sestesso, della sua falsa partenza(inizia Ingegneria ma lascia benpresto per Economia), dell’e-sperienza in America Centralecon le Nazioni Unite che gli hacambiato vita e carriera, un’e-sperienza compiuta per «capirese e come gli studenti potesse-ro aiutare lo sviluppo umano inPaesi che al tempo erano ancorain periodo di sanguinose guerrecivili». «La lezione più impor-

tante che ho imparato grazie aquel lontano viaggio – ha di-chiarato Villa – è che il mondoè grande, molto complesso ebisogna vederlo con i propriocchi: ciò che è fondamentaleè immergersi nel mondo. Nonimporta che lavoro farete nellavita, non lasciatevi mai scappareun’opportunità di abbracciarel’esplorazione e la comprensio-ne di tutto quanto è diverso davoi, siano Paesi, culture o per-sone».

Festa di laurea in Duomo per i neodottori

AFFOLLATISSIMA LA SALA che ha accolto Ales-sandro D’Avenia(nella foto al centro) lo

scorso 28 aprile, ospite d’ecce-zione dell’evento Let’s book.

Scrittore, insegnante e sce-neggiatore, D’Avenia ha pub-blicato nel 2014 il suo terzoromanzo Ciò che inferno non è incui, con l’emozione del testi-mone e la potenza dello scritto-

re, narra una lunga estate in cuitutto sembra immobile eppuretutto si sta trasformando, e ridàvita a un uomo straordinario,don Pino Puglisi, che nelle pa-gine del romanzo dialoga conla sua voce pacata e mai arre-sa, con quel sorriso che non sispense nemmeno di fronte alsuo assassino.

Prendendo spunto dal temaproposto Il coraggio e la paura,

lo scrittore ha intrattenuto ilpubblico con il ricordo perso-nale di don Pino Puglisi, da cuiè partito per tracciare il confi netra il bene e il male, per defi nirela vicinanza tra coraggio e paurae lanciare un messaggio di fi -ducia ai numerosi giovani pre-senti. «È bene avere paura. E

g p

il coraggio per affrontarla partedal cuore. Il libro Ciò che infernonon è rappresenta un omaggio adon Puglisi, un uomo che ha sa-crifi cato la propria esistenza percontrastare la mafi a. Anche lepersone senza strumenti e sen-za cultura, se messe di fronte adun esempio virtuoso, possonocombattere la mafi a. Ed ancheun quartiere come il Brancacciodi Palermo può avere una scuolamedia. Perché il coraggio vincasulla paura».

«Soprattutto in tempi di crisibisogna avere il coraggio di ave-re paura. Per poter affrontare esuperare, o comunque gestire,ciò che ci destabilizza», questoin particolare il messaggio che

Alessandro D’Avenia ha volutotrasmettere ai giovani piacentini.

Molti gli spunti di rifl essioneanalizzati dagli studenti sot-to la guida dello scrittore, cheha concluso il suo interventosottolineando come «la parolacrisi fu usata per la prima voltanell’Iliade con un signifi catomolto positivo, in quanto im-plicava il mettersi in discussio-ne. In questi tempi senza spe-ranza nel futuro siamo invitatia determinare cosa veramentevalga la pena salvare. Su chepavimento stiamo camminan-do? Ora siamo chiamati ad af-frontare la paura dell’ignoto percostruire una base solida su cuiprocedere».

D’Avenia si è infi ne soffer-mato sul valore della bellezza,sottolineando come ampliarela vita sia usare i propri talenti:«coltivandoli con cura e pas-sione. La cultura è innaffi are ilcampo dei talenti. La bellezzaamplia il nostro sguardo e l’arteè al servizio della bellezza».

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26 PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2015

ORIENTAMENTO

Il futuro: inseguitelocon fiducia e passione

DA GIOVANI SI DEVE SOGNARE il futuroe la regola per la realizzare i

propri sogni è seguire la passione»ha detto il professor Daniele Fornariche, insieme con il professor Seba-stiano Grandi e con gli studenti diMarketing della Cattolica, ha animatola terza edizione della Conventiondell’Orientamento 2015, rivolta airagazzi degli Istituti di IstruzioneSuperiore.Sognare il futuro. Da giovani… si puòfare! Idee e dubbi sulle scelte e sulle passio-ni di chi guarda lontano questo il titolodato all’evento, aperto dal direttoredella sede piacentina Mauro Balordiche ha dichiarato «La scelta dell’uni-versità segnerà il vostro futuro e qual-siasi ripensamento avrete comporteràdei “costi”; tenete pertanto ben inconto delle variabili come le vostreattitudini, il cambiamento del mondoe le prospettive di lavoro». Una mattinata molto intensa e stimo-lante, scandita a ritmo di musica dallaSilvano Belfi ore Band e dai disegnicon la sabbia realizzati da Fatmir Mura. L’artista albanese ha letteral-mente incantato il pubblico che hagremito l’Auditorium della Cattolica,scrivendo nella sabbia una storia disperanza, di passione e di ricerca.Ospite speciale dell’evento l’attore,regista e autore Giacomo Poretti cheha esortato gli studenti presenti a nonperdere mai la fi ducia e l’entusiasmo, entusiasmo che «deve travalicarenell’incoscienza».«Date il giusto valore al vostro futuro,non sognate soltanto, ma coltivate chivolete diventare» a chiudere la mat-tinata con questo augurio sono stati

i Presidi e i docenti rappresentantidelle facoltà di Economia e Giurispru-denza, di Scienze della Formazionee di Scienze agrarie, alimentari eambientali.

MARION NESTLE

(nella foto) 79anni, docente alla New York

University, consulentedi Barack Obama per le politiche alimentari e re-sponsabile degli Orti della Casa Bianca, per la pri-ma volta in Italia, è stata ospite lo scorso 5 maggio dell’Università Cattolica di Piacenza. In occasione di Expo 2015 la sede piacen-tina della Cattolica, oltre ai convegni già organizzati, ha in programma l’arrivo di personalità di eccellenza in ambito internazionale, nel campo agro-alimen-tare.

«Saranno occasioni perrendere la sede di Piacen-za “capitale” della cultu-ra: con un programma di conferenze aperte a tutti. Ci proponiamo come Fo-rum in cui ospitare i grandi nomi che arrivano a Mi-lano per Expo – afferma il professor Ettore Capri– Oltre alla funzione acca-demica, dunque, la nostra sede diventerà in questi mesi polo di attrazione per chi vuole partecipare a in-contri con esperti autore-voli del settore».

L’autorevole MarionNestle, docente alla New York University, autrice di numerosi libri sulla sana alimentazione (Food Poli-((tics, a 12 anni dalla primapubblicazione, resta te-sto-base di studio negli atenei americani) e con-sulente per le politiche nutrizionali del presidente Barack Obama, ha tenuto, nell’ambito della scuola di dottorato Agrisystem, una lezione di grande interesse in una sala convegni gre-mita di pubblico: partendo dall’Expo 2015 (occasione che l’ha portata in Italia), ha focalizzato l’attenzione sul contesto attuale ameri-cano e le sue “disfunzioni” a livello di politiche ali-mentari e di rifl essi sulla salute pubblica, presen-

tando quella che lei ha de-fi nito la “Paleo-diet”.

«Per quanto riguarda laqualità dei cibi, il proble-ma negli Usa, ma anche inaltre parti del mondo – hadetto in apertura di con-vegno Nestle –, è il gaptra ricchi e poveri. Nonesistono diete assolutema tutte le diete sono im-portanti; basta che sianovariate, non ipercaloriche,che siano buone da man-giare quindi piacevoli;ad ogni dieta deve esseresempre associata una giu-sta attività fi sica. Per que-sto è molto importante chei Paesi abbiano una politicaalimentare che salvaguardila salute di tutti i cittadini,e che ci sia una corretta in-formazione, a partire daigiovani e dalle scuole». Inquesto senso negli ultimi20 anni – ha ricordato –molto è stato fatto, anchese le iniziative virtuose alivello di governo spessosi scontrano con l’ostra-cismo dell’industria, che“combatte” mettendo incampo aggressive politichedi marketing per spingere isuoi prodotti.

L’attenzione verso un’a-limentazione virtuosa èuno dei cavalli di battaglia

della politica di Barack Obama, con la fi rst lady Michelle impegnata in prima persona, anche per far capire l’importanza del movimento abbinato al cibo sano. Al bando il “junk food”, le bevande gassate e... gli happy hours (quest’ultima un’abitudi-ne tipicamente italiana).

La politica americana si èattivata sul fronte alimen-tare, anche con campagne di informazione rivolte ai giovani e all’infanzia e con indicazioni ai produttori, ma negli Stati Uniti il con-sumatore medio continua ad essere poco attento: l’effetto del marketing sovrasta quello della poli-tica, anche se dal 2000 ad oggi i passi fatti sono mol-ti. Per decreto il governo fi nanzierà un’agricoltura che produca alimenti sani per la salute dell’uomo se scientifi camente provato dalla ricerca. Per questo motivo ancora scarso è l’interesse del governo per le produzione biologiche che a differenza dell’Eu-ropa non sono supportate economicamente attraver-so interventi pubblici.

Cibo e salute negli USAla lectio di Marion Nestle

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27PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2015

Agricoltura e alimentazione: premiati i siti migliori

Sono stati 450 in tutto gli studenti delle scuole supe-riori di Piacenza,

Cremona e provinciache hanno accettatola sfida della facoltà diScienze agrarie, alimen-tari ed ambientali dellaCattolica aderendo alprogetto Agricoltura e alimentazione: biodiver-sità, cultura, ambiente,innovazione, sicurezzapromosso dalla stessaFacoltà e dalla Cameradi Commercio di Pia-cenza in collaborazionecon il Soroptmist clubdi Cremona. Guidati dairicercatori dell’Ateneoe dai loro professori, iragazzi hanno parteci-pato a un percorso in-formativo e formativosulle problematiche re-lative all’alimentazione,che si è concluso con ilcontest dello scorso 22aprile, quando una giu-

ria, composta da docenti degli Istituti Superiori, professori universitari e da esperti di comuni-cazione, hanno eletto i siti migliori tra quelli realizzati dagli studenti.

Per quanto riguardagli studenti piacentini il primo premio è andato al sito Biodiversità, l’es-senza della vita realizza-

to dall’Istituto TecnicoAgrario Statale Raineri,mentre a Cremona alprimo posto si è classi-ficato il sito Space food dell’Istituto Torriani,seguito dai siti Davincy-biodiversity e SOS biodi-versity realizzati dal liceoLeonardo da Vinci diCrema e dal Liceo Vidadi Cremona.

Il Career day Cattolica 2015 va in meta

AF F O L L A T I S S I M A 15a edizione del Career Day Cat-tolica, l’evento

dedicato a studenti, lau-reandi, laureati e giova-ni professionisti che si è tenuto lo scorso 21 apri-le nella sede di Piacenza dell’Ateneo. Una gior-nata dedicata al mondo del lavoro, dove brand di prestigio di tutti i princi-

pali settori professionalisi sono messi a disposi-zione per raccogliere c.v.,ed effettuare un primocolloquio conoscitivo.Durante l’evento inoltre,presso il Training Point,disponibile il Servizio dicv check, del Career Co-aching e del Laboratoriodi bilancio di competen-ze (test psicoattitudinalidi selezione). Durante

il Career Day Cattolica siè svolta anche la quarta edizione di AgriCulture eun incontro fra il giorna-lista Fulvio Giuliani che ha intervistato i giocatori della nazionale italiana di rugby Mauro Berga-masco, Giovanbattista Venditti e Andrea Lo-votti, sulle dinamiche di gestione di una squadra.

IN BREVE

Premio PM CAMPUSa Marco Minciullo

AL PROGETTO di Marco Minciullo, assegnista di ricerca presso il Dipar-

timento di Scienze Economiche e Sociali

della Cattolica di Piacenza, è stato conferitoil premio Pm Campus: Empowering Research Award, promosso dalle due affi liate italiane del gruppo Philip Morris International. Ilprogramma PM CAMPUS ha fi nanziato larealizzazione di 17 progetti di ricerca perfavorire il trasferimento di conoscenze incampo agricolo, economico ed ingegne-ristico. Il progetto di Minciullo riguardalo sviluppo di un modello di businessteorico per il canale delle tabaccherie inItalia, avendo a disposizione il supportodei dirigenti di Philip Morris e un fondo diricerca di 15.000 euro. La supervisione delprogetto è di Donatella Depperu, docente di Economia aziendale alla facoltà di Eco-nomia della sede di Milano dell’Ateneo.La cerimonia di consegna del riconosci-mento si è svolta lo scorso aprile presso lasede della Fondazione Mast di Bologna,alla presenza del Ministro del Lavoro,Giuliano Poletti, e del Presidente e Ammi-nistratore Delegato di Philip Morris Italia,Eugenio Sidoli.

Cycling for Charity:dalla Germania all’Italia

Hanno fatto tappa a Piacenza i 30studenti tedeschi della Business

School ESB di Reutlingen (Germania) che,come ogni anno in occasione dell’Interna-tional Business Weekend (IBWE) hannopercorso, per l’iniziativa a scopo benefi coCycling for Charity, 800 km in biciclettasino a Loano, passando per la Svizzera. Lacomitiva ha raggiunto Piazza Cavalli accol-ta dal sindaco Paolo Dosi e dal vicesindaco iFrancesco Timpano, nonché dal direttore di sede della Cattolica di Piacenza Mauro Balordi. Nella cittadina ligure si è svolto il raduno annuale delle scuole del networkinternazionale Ipbs, ma la tappa piacen-tina è stata scelta lungo l’itinerario perchédue tra gli studenti coinvolti nell’iniziativadi solidarietà hanno frequentato l’Ateneopiacentino nell’ambito del programmaDouble Degree.

Le imprese di Valsesia per Let’s Book

PROTAGONISTA distraordinarie im-prese, Nico Val-sesia, autore del

libro La fatica non esiste, è stato ospite alla Catto-lica di Piacenza nell’am-bito della rassegna Let’sBook. Con l’uomo delle imprese impossibili si è parlato di coraggio, resilienza, spirito d’av-ventura. Ma anche diamicizia e divertimento.Valsesia ha raccontato di sé: «Sono spesso in giro

per il mondo, per met-termi alla prova su sfi -de sempre diverse, perconoscere nuovi luoghie nuove esperienze. Mi impegno sempre a dare il meglio, ma soprattut-to mi impegno a fare in modo che tutto questoresti in primo luogo undivertimento. I record, a volte, nascono proprio così: per il puro piaceredi fare le cose, e di farle bene. Il resto non è un problema».

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28 PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2015

MENTRE SONO ALLO STUDIO nuove iniziative per favorire l’accesso ai servizi di ristorazione della sede romana di EDUCatt, con

particolare attenzione all’apertura serale del self service Mensa&caffè.23, si aprono per EDUCatt di Roma nuove prospettive sia per quanto riguarda gli spazi sia per i servizi erogati nel campus di Largo Francesco Vito. A breve verrà allestita, come già avvenuto per la sede di Milano, un’area nella quale sarà possibile consumare il proprio pasto portato da casa avendo a disposizione posti a sedere e tutto il necessario per una pausa pranzo comoda e confortevole. Sempre per quanto riguarda i servizi di ristorazione, si andrà presto incontro a un incremento dell’offerta, con la possibilità di fruire, in un nuovo punto predisposto ad hoc all’inter-no di un’area polifunzionale, di pasti veloci da consumare in loco o con servizio di take

away. Anche il servizio Soluzioni e Strumen-ti, che, con sede a Milano, è già attivo per gli studenti e i docenti di Roma – mettendo a disposizione degli studenti a prezzi conte-nuti degli strumenti adeguati alle esigenze di studio e nello stesso tempo valorizzando e agevolando l’attività didattica dei docenti con materiale allestito appositamente – po-trà rendere più tangibile la sua presenza an-che grazie ai nuovi spazi a disposizione.

Per la seconda metà dell’anno – i lavori sono in corso – è infi ne prevista l’apertura di una struttura residenziale destinata agli studenti stranieri. La direzione perseguita da EDUCatt con sempre maggiore impe-gno, dopo l’apertura dei nuovi uffi ci della Fondazione nello stesso edifi cio che ospita anche il Collegio Nuovo Joanneum, è dun-que quella di andare incontro ai bisogni espressi dagli studenti, rispondendo loro in modo effi cace e propositivo.

Nuovi spazi e servizi in campusCosì cresce la sede di Roma

pp

PROCEDE A VELE SPIEGATE il progetto in-ternazionale WISE (Welfare for Im-proved Social Dimension of Edu-cation, www.wise-project.eu), che,

con capofi la EDUCatt, è rientrato tra gli 8progetti – sui circa 70 ritenuti idonei dallacommissione – fi nanziati dall’Unione Eu-ropea nella categoria KA2 – Cooperation andInnovation for Good Practices. Il piano di la-voro presentato mira a sviluppare un qua-dro di valutazione multidimensionale in-novativo per istituti di istruzione superiorea livello europeo e a proporre soluzioni chesoddisfi no le esigenze degli studenti in unadimensione europea. Gli attori del proget-to – oltre a EDUCatt e a Endisu (Ente nazio-nale per il diritto allo studio e per i serviziagli studenti), Altis, il Nucleo di Valutazioned’Ateneo, la Fondazione Crui (Conferenzadei Rettori delle Università Italiane) e treuniversità straniere: l’Universitas Studio-rum Catholica della Croazia, la polacca JohnPaul II Catholic University di Lublino, el’Abo Akademi University in Svezia – han-no portato a compimento la seconda fasedi lavoro delle quattro previste. Dopo avermesso a punto una metodologia comunedi indagine dei bisogni e delle necessitàdegli studenti, è stato possibile formulareun questionario da sottoporre alla popola-zione studentesca di tutti gli enti coinvolti.Si tratta di uno strumento centrale per ilprogetto, che, in modo molto dettagliato e

preciso, chiede allo studente di esprimerei suoi bisogni in tutte le fasi della vita uni-versitaria e sotto tutti gli aspetti: a partiredalla fase di accesso (prima e durante l’im-matricolazione), fi no a quella di uscita, re-lativa ai servizi per l’orientamento al lavoroe per l’inserimento nel mondo professio-nale. Una particolare attenzione è inoltrededicata ai bisogni specifi ci degli studentidiversamente abili o con disturbo specifi codell’apprendimento e agli studenti stra-nieri.

Il questionario è stato somministratoa un campione molto consistente e ha ot-tenuto le risposte di più di 9 mila studen-ti: questo permetterà, in fase di raccolta eanalisi dei risultati – la prossima previstadal progetto – di formulare in chiave euro-pea modelli innovativi di Diritto allo Stu-dio, che tengano il passo con le esigenze incontinua evoluzione degli studenti. Il ter-mine previsto per la conclusione del pro-getto è agosto 2016: obiettivo fi nale è quellodi coinvolgere e sensibilizzare le istituzionipreposte promuovendo una nuova conce-zione del Diritto allo Studio, basato sullereali necessità degli studenti.

di Maria Villano

Con WISE il diritto allo studio si costruisce in Europa

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29PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2015

educatt

IN BREVE

EDUCatt a supportodegli openday a Milano

NELL’OTTICA DELLA SINERGIA PIÙ STRETTA con l’Ateneo, EDUCatt ha suppor-

tato gli Openday organizzati dall’Univer-sità Cattolica che si sono svolti dal 6 all’8maggio nella sede di Milano per i corsidi laurea triennale. La Fondazione per ilDiritto allo Studio ha allestito per l’occasio-ne un angolo di accoglienza – predispostocon appositi desk interamente realizzati incartone con un design innovativo – in cuii futuri aspiranti studenti hanno potutoreperire le informazioni sui servizi chel’Ateneo, attraverso EDUCatt, fornisce atutti gli iscritti: primi fra tutti, le agevolazio-ni economiche e le soluzioni abitative pergli studenti fuori sede, ma anche il serviziosanitario e la consulenza psicologica e il servizio Soluzioni e Strumenti, che accom-pagna studenti e docenti nelle attività disostegno alla didattica e all’apprendimen-to. Per l’occasione sono stati distribuitimateriali illustrativi sui diversi servizi: tra i più apprezzati, una mappa di Milano sullaquale sono indicati tutti i collegi in campuse in città gestiti da EDUCatt.

Centro Sanitario: campagnedi prevenzione per l’estate

CON L’ARRIVO DELL’ESTATE, periodo incui la pelle è sottoposta maggiormen-

te ai cambiamenti climatici e allo stressdell’esposizione solare, il Centro Sanitariodi EDUCatt propone a docenti e studentila possibilità di sottoporsi a visite derma-tologiche a prezzi agevolati, con medicispecialisti sempre presenti in sede. Oltre afavorire la prevenzione di disturbi e pato-logie, fruire di questo servizio permetteràanche di ridurre al minimo i tempi di at-tesa (con un brevissimo lasso di tempo cheintercorre tra la prenotazione e la visita),ma anche di risparmiare grazie ai prezziagevolati: 30 euro per tutti gli studentiiscritti in Università Cattolica e 60 € perlaureati e docenti. Alle medesime condi-zioni e agli stessi prezzi, studenti, laureatie docenti dell’Università possono avvalersianche di visite oculistiche specialistiche.Il personale infermieristico del CentroSanitario EDUCatt è presente durantetutto l’orario di apertura del servizio. Pervisite mediche generali, è possibile inoltrepresentarsi senza appuntamento lunedì,mercoledì e giovedì dalle 9.00 alle 17.00 emartedì e venerdì dalle 13.00 alle 17.00.Per avere maggiori informazioni e perprenotare un appuntamento, bastapresentarsi al Centro Sanitario (in LargoGemelli, edifi cio Dominicanum, primopiano, da lunedì a venerdì dalle 9 alle 17)o scrivere all’indirizzo [email protected].

Different.Photography

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30 PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2015

speciale salone del libro

di Velania La Mendola

LA LETTURA È OSSIGENO

LLper la coscien-

za». Sono parole diLL Sergio Matta-rellaLL , tratte dal discorso inaugurale dell’edizione 2015 del Salone inter-LL

nazionale del libro di Torino, la kermesseannuale imperdibile per editori e letto-ri che si è conclusa il 18 maggio. Cinquegiorni densi anche per la University Pressdell’Università Cattolica, Vita e Pensiero,che ha coinvolto studenti, docenti e auto-ri, in diverse iniziative ed eventi.

Gli studenti sono stati i protagonistinella giornata di giovedì, classicamenteriservata alle scuole, e soprattutto di ve-nerdì, in occasione della presentazionedel testo realizzato dagli allievi del Labo-ratorio di Editoria del professor Rober-to Cicala, Il gusto delle parole. L’evento siè concluso con un momento conviviale presso lo stand Vita e Pensiero al qualehanno partecipato anche gli studenti delMaster Professione Editoria cartacea e multimediale, diretto dal professor Edo-ardo Barbieri e rappresentato da Paola Di Giampaolo, coordinatrice del Mastere Project Digital Manager di Vita e Pen-siero, che ha moderato due appuntamen-ti dedicati al futuro dell’ecommerce e al ruolo delle start up. Presente anche ilprofessor Giuliano Vigini, autore di unadelle novità Vita e Pensiero esposte alSalone, Il libro cristiano nella storia della cultura.

Gremita la sala rossa del Lingotto chesabato 16 maggio ha ospitato la presen-tazione del volume Erasmo nel notturnod’Europa con l’autore Carlo Ossola, Gu-stavo Zagrebelsky e Massimo Firpo.Ernesto Ferrero, direttore del Salone,ha presentato l’incontro così: «Ecco letre meraviglie di Torino!», una boutadeper introdurre il tema 2015 del SaloneLe meraviglie d’Italia: «la vera meravi-glia siete voi, i lettori, che avete deciso didedicare il vostro tempo a questo ecce-zionale incontro per riscoprire un gran-de umanista. Erasmo». Una fi gura che èsimbolo di tolleranza e apertura, uno dei

difensori più autentici della pace secon-do Ossola e il cui pensiero, pienamenteeuropeo per la concezione universale delcristianesimo e della sua culla, l’Europaappunto, in questi tempi di fondamen-talismi può essere un luminoso faro.Secondo Firpo: «Il Radicalismo intellet-tuale europeo deve tantissimo a Erasmo;il suo pensiero, in questi tempi di fana-tismo, è attuale, è fl essibile, tollerante.A Lutero contrappose il De libero arbitrio.Ossola ci offre un’immagine autentica diErasmo; al di sopra della querelle della Ri-forma, ci mostra il vero Rinascimento». E secondo il giurista Zagrebelsky, che ha spostato la discussione su Delio Canti-mori, uno degli ostacoli alla traduzionedi Erasmo e degli erasmiani in Italia: «Le radici culturali dell’Europa vanno costru-ite, ricercate». La giornata è continuata

allo spazio Ibs, per la presentazione delvolume di Jérôme Bourdon, Il serviziopubblico. Storia culturale delle televisioni inEuropa, curato nell’edizione italiana dal professor Massimo Scaglioni, relatore insieme a tre grandi fi gure della tv: En-rico Mentana, Carlo Freccero e Franco Iseppi. A moderare il vivace incontro è stato il professor Massimiliano Panara-ri. Uno dei temi toccati, la riforma Rai, è stato oggetto del dibattito, continuato anche su Primaradio, con dichiarazionicome quella di Mentana: «L’unicum ita-liano del servizio pubblico è Berlusconi» e il paradosso di Freccero: «Oggi la Rai è

la più grande tv commerciale che esista.Ha perso la sua specifi cità, tutta europea(in America non esiste) che era frutto diun’economia a servizio del cittadino». Secondo Iseppi: «A salvare la tv sono solole idee, non la politica». Per tutti infat-ti la presenza ossessiva e immotivata deipartiti politici nella dirigenza Rai è uno degli ostacoli alla rinascita che neanche lariforma Renzi potrà favorire: «non così»ha detto Mentana, «non è una riforma, è un cambiamento del meccanismo di ele-zione del consiglio della Rai, che lo fareb-be dipendere di più dal governo. Una verariforma Rai implica almeno due gradi diseparazione tra politica e dirigenza». Esecondo Freccero: «La Rai deve esserediretta da qualcuno che ami il prodotto e non il potere».

La domenica mattina il dibattito si è spostato su Mario Pomilio, lo scrittore Premio Strega recentemente riscopertoda più case editrici, tra le «utopie appen-niniche» citate da Giuseppe Lupo e il valore degli Scritti cristiani anche alla luce del Quinto Evangelio secondo AlessandroZaccuri.

Il Salone si è concluso con la visita allo stand Vita e Pensiero del rettore FrancoAnelli, relatore nel dibattito Quale scuo-la, quale università per il Paese?, nel corso del quale ha dichiarato: «Le universi-tà devono creare una coscienza critica,non skilness; hanno il compito di creareun’offerta formativa valida che non vada solo verso le tendenze del momento» e a proposito della ricerca ha aggiunto: «lavalutazione delle ricerche non può esserelegata solo al profi tto, le idee vivono sullalibertà». E, come ha scritto Ossola, «I li-bri sono lo scrigno della pluralità, in essae in essi la garanzia della libertà».

La Cattolica al Salone 2015

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31PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2015

libri

LibriFederica Locatelli (a cura di)

Le sens dans tous le sens.Voir, toucher, goûter, écouter,rispirer les Fleurs du MalEDUCatt, Milano, 2015pp. 216 | euro 13,00

DOPO L’ESPERIMENTO della serie dei Qua-derni del Laboratorio di editoria, giunta

felicemente al 17° numero, un’altra inizia-tiva editoriale curata dagli studenti, sottola guida del loro docente, viene pubblicatacon il supporto di EDUCatt. Si tratta delvolume Le sens dans tous le sens. Voir, toucher, goûter, écouter, rispirer les Fleurs du Mal, rea-lizzato dalla classe di Letteratura francesesotto la guida della professoressa Federi-ca Locatelli dell’Università Cattolica di iBrescia. Il risultato è una raccolta di saggidi studio, ciascuno relativo a un aspettoparticolare della celebre raccolta poetica diCharles Baudelaire. In appendice al volu-me si trova inoltre uno strumento preziosoper l’analisi linguistica dell’opera: unaproposta di concordanza di alcuni verbi,aggettivi e sostantivi con l’indicazione delnumero delle occorrenze, del numerodei componimenti in cui ciascun lem-ma compare e anche l’indicazione dellasezione della raccolta più interessata dalleoccorrenze del lemma. Si tratta dunque diun esperimento didattico, che dà conto diun lavoro in aula accurato e approfondito,signifi cativamente dedicato a Sergio Ciga-da, uno dei maestri dell’Ateneo.

EBookSicurezza, Terrorismoe Società 1/2015pp. 232 | euro 20,00

ÈONLINE IL PRIMO NUMERO della nuo-va rivista – in italiano e in inglese,

disponibile all’indirizzo www.sicurezzater-rorismosocieta.it –, che fa capo al centro ditricerca ITSTIME del Dipartimento diSociologia dell’Università Cattolica, direttodal professor Marco Lombardi. Si tratta diuno strumento che presenta alla comunitàscientifi ca, ma non solo, i risultati dellericerche sui temi della sicurezza – che haassunto una rilevanza particolare dopo l’11settembre 2001. Pubblicata con cadenzasemestrale, la rivista mira a promuoverel’analisi dei numerosi aspetti che caratteriz-zano la dimensione “sicurezza” nel mondoglobale, con particolare attenzione allederive terroristiche, senza alcuna preclu-sione culturale. In questo senso, l’obiettivoprincipale è la creazione di un dialogo tramondo accademico e istituzioni che opera-no in materia di sicurezza e di rischio nellasocietà contemporanea, con un approcciomultidisciplinare.

Roberto Radice e Glauco Tiengo (a cura di)

Seconda navigazione. Omaggio a Giovanni RealeVita e Pensiero, Milano 2015pp. 758 euro 40,00 (Temi metafisici e problemi del pensiero antico, 137)

IL CONTRIBUTO DI UNA QUARANTINA DI AUTORI DI FAMA INTERNAZIONALE confl uito in questo vo-lume in onore di Giovanni Reale, ciascuno con il suo tema e il suo punto di vista,dimostra quanto fosse effi cace l’esempio di libertà di ri-cerca che Reale offriva alla comunità scientifi ca. Il fatto

che i vari interventi siano per lo più concentrati su argomenti aristotelici e platonici rifl ette il medesimo percorso che ha seguito il Maestro, che tanto impegno ha profuso su questi temi fondamentali. I contributi sul pensiero cristiano, carat-terizzanti le sue ultime opere, vedono proprio in esso e nello spirito della patristica l’esito del pensiero classico per effetto di una costante, ma sempre discreta, ispirazione apologetica. Infi ne la circostanza che tutti i contributori siano riuniti pro-prio in queste pagine dipende dalla inconfondibile e coin-volgente passione per la ricerca di Giovanni Reale, irresisti-bile dispensatore di entusiasmo.

Walter Ricciardi, Vincenzo Atella, Claudio Cricelli, Federico Serra

La tempesta perfetta. Il possibile naufragio del ServizioSanitario Nazionale: come evitarlo?Vita e Pensiero, Milano 2015pp. 142 euro 18,00 (Università/Economia/Ricerche)

COSA È STATO, COSA È E COSA POTRÀ ESSERE IL NOSTRO SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE?Gli Autori di questo libro, attraverso un’oggettiva e sistematica analisi, pre-sentano una fotografi a articolata della storia e delle prospettive del nostro‘sistema salute’. Quello italiano, è uno dei migliori al mondo perché ha as-

sicurato ai cittadini un buon livello complessivo di salu-te rispondendo, nel tempo, alle aspettative di assistenzasanitaria di tutti gli italiani. Eppure, complice anche larecente crisi economico-fi nanziaria internazionale, si profi la all’orizzonte una possibile ‘tempesta perfetta’ cherischia di farlo ‘naufragare’: iniziano a scarseggiare alcu-ni servizi, aumentano le disuguaglianze e si comincia a gridare “Uomo in mare!”. Ci sono però ancora ampi mar-gini per riportare il nostro Servizio Sanitario Nazionalein acque tranquille, permettendoci di riprendere unaserena navigazione verso il ‘porto sicuro’. Il libro rappre-senta quindi un prezioso strumento per capire ed evitareil naufragio.

Carlo Maria Martini

La famiglia alla prova. Parole della sapienza cristianaPrefazione di Claudio Giuliodori. Vita e Pensiero, Milano 2015pp. 144 euro 14,00 (Sestante)

LE CONFERENZE E I DISCORSI PIÙ SIGNIFICATIVI DI CARLO MARIA MARTINI, l’amatissi-mo arcivescovo di Milano, sulla famiglia e il matrimonio, sono raccolti in questo volume con la sollecitudine e l’originalità che lo caratterizzano. Le tematiche qui riportate

vanno da rifl essioni di carattere generale sul sacramento del matrimonio e sul profondissimo legame esistente traeucaristia e famiglia a indicazioni di cammino per affron-tare le fatiche legate all’educazione dei fi gli, le prove por-tate dalla precarietà del lavoro, le insidie dei percorsi diconcordia e riconciliazione. Ritroviamo anche l’eccezio-nale capacità di declinare la rifl essione biblico-teologica con le grandi questioni culturali e con le sfi de esistenziali. L’ascolto vitale della Scrittura e la partecipazione cordialeall’esperienza concreta delle famiglie danno a queste pa-gine forza e apertura sul futuro e ne fanno uno strumentoprezioso per accompagnare e illuminare la rifl essione av-viata su questi temi da papa Francesco.

Page 32: Presenza XVI 03 maggio-giugno 2015

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