Presenza XV 03 | maggio-giugno 2014

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p resenza dell’UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE numero 3 - anno XV maggio-giugno 2014 Ne ha fatta di strada Incontro con l’archeologo Buccellati oltre cinquant’anni di scavi e scoperte Ateneo Le nuove Summer School per l’estate 2014 Educatt Al via il prestito digitale: libri, giornali e musica NAZ/350/2008 DCOO53793 CARCERI E DIRITTO oltre l’emergenza Diversificare le sanzioni per un sistema penale più umano e più efficiente. Una sfida al centro delle riflessioni dei giuristi dell’Università Cattolica

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Carceri e diritto, oltre l’emergenza Giorgio Buccellati, ritratto di un archeologo Summer School, la formazione non va in vacanza Concilio, in dialogo con il mondo Laurea honoris causa al pedagogista Brezinka Cerismas, sanità cattolica sotto la lente Giornata della ricerca, tutti i successi del Gemelli Inaugurato il nuovo Centro di Senologia Brescia, la legalità come testimonianza quotidiana Asa a Vinitaly, primo evento a impatto zero Piacenza, festa di laurea in cattedrale Orientamento, i giovani alla ricerca del futuro Educatt: al via il prestito digitale

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presenzadell’UNIVERSITÀ CATTOLICADEL SACRO CUORE

numero 3 - anno XVmaggio-giugno 2014

Ne ha fatta di stradaIncontro con l’archeologo Buccellatioltre cinquant’anni di scavi e scoperte

AteneoLe nuove Summer School per l’estate 2014

EducattAl via il prestito digitale:libri, giornali e musica

NAZ/350/2008DCOO53793

CARCERI E DIRITTOoltre l’emergenza

Diversificare le sanzioniper un sistema penale più umano e più efficiente.

Una sfida al centro delle riflessioni dei giuristi dell’Università Cattolica

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OPEN day 2014Lauree triennali e a ciclo unico

MILANO

PIACENZA

CREMONA

BRESCIA

ROMA

Univers i tà Cattol ica

P iacenza , 8 lug l io 2014 C remona , 9 lug l io 2014Bresc ia , 8 -9 lug l io 2014 Mi lano , 10-11 lug l io 2014 Roma , 14 lug l io 2014

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n.3/duemilaquattordiciRivista bimestrale realizzata dal Servizio Stampadell’Università Cattolica, in collaborazionecon il Master in Giornalismo, con lapartecipazione del Servizio Pubbliche relazionidell’Istituto “G.Toniolo” di Studi Superiori© 2001 - Università Cattolica del Sacro Cuore

DIRETTORE Franco AnelliRESPONSABILE Gerardo FerrariCOORDINATORIGraziana Gabbianelli, Fausto Maconi

COMITATO REDAZIONALEKatia Biondi, Nicola Cerbino, Sabrina Cliti,Paolo Ferrari, Graziana Gabbianelli,Emanuela Gazzotti, Antonella Olivari

HANNO SCRITTOCarla Alecci, Katia Biondi, Nicola Cerbino,Sabrina Cliti, Niccolò De Carolis, Graziana Gabbianelli, Silvia Galbiati, Emanuela Gazzotti, Alessandra Lanza, Velania La Mendola, Benedetta Leardini, Alessia Mutti, Giovanni Santambrogio, Emiliana Stefanori,Federica Vernò, Maria Villano

REDAZIONE E AMMINISTRAZIONEUniversità Cattolica del Sacro CuoreL.go Gemelli, 1 - 20123 - MILANOtel. 0272342216 - fax 0272342700e-mail: [email protected]

REDAZIONE ROMANAL.go Francesco Vito - 00168 - ROMAtel. O630154295

Autorizzazione del Tribunale di Milanon. 94 del 5 marzo 1969

PROGETTO GRAFICO Matteo Scanni

IMPAGINAZIONE Studio Editoriale EDUCatt

FOTO ARCHIVIO Università Cattolica, AP, Getty Image

STAMPA Tiber spa - Brescia

Questo periodico è associato all’USPIIl numero è stato chiuso in redazioneil 10 giugno 2014

SOMMARIO

04 - Carceri e diritto, oltre l’emergenza

08 - Giorgio Buccellati, ritratto di un archeologo

11 - Summer School, la formazione non va in vacanza

13 - Concilio, in dialogo con il mondo

14 - Laurea honoris causa al pedagogista Brezinka

15 - Cerismas, sanità cattolica sotto la lente

19 - Giornata della ricerca, tutti i successi del Gemelli

20 - Inaugurato il nuovo Centro di Senologia

22 - Brescia, la legalità come testimonianza quotidiana

23 - Asa a Vinitaly, primo evento a impatto zero

25 - Piacenza, festa di laurea in cattedrale

26 - Orientamento, i giovani alla ricerca del futuro

28 - Educatt: al via il prestito digitale

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Diversificare le sanzioni per un sistema penale più umano e più efficiente.

Una sfida al centro delle riflessioni dei giuristip p pp p p

dell’Università Cattolicagg

oltre l’emergenzaCARCERI E DIRITTO

Cari fratelli, vi ringrazioe vorrei approfi ttare diquesto incontro con voi,che lavorate nelle car-ceri di tutta Italia, perfar arrivare un saluto

a tutti i detenuti. Per favore diteche prego per loro, li ho a cuore,prego il Signore e la Madonna chepossano superare positivamentequesto periodo diffi cile della lorovita. Che non si scoraggino, non sichiudano. Voi sapete che un giornova tutto bene, ma un altro giornosono giù, e quell’ondata è diffi cile[…]. Il Signore è dentro con loro;anche lui è un carcerato, ancoraoggi, carcerato dei nostri egoismi,dei nostri sistemi, di tante ingiu-stizie, perché è facile punire i piùdeboli, ma i pesci grossi nuotanoliberamente nelle acque».

Papa Francesco, in occasionedel convegno dei cappellani dellecarceri italiane lo scorso 23 otto-bre, ha espresso ancora una voltala sua preferenza e la sua vicinanzaverso i più soli, i più stanchi, i piùabbandonati. Tra questi hanno unposto in primo piano coloro che sitrovano in prigione. Persone chegiustamente stanno scontandouna pena, ma che ingiustamentesono spesso dimenticati da chi stafuori. Nel nostro Paese il segno piùgrande di questo stato di abbando-no è l’ormai annoso problema delsovraffollamento delle carceri. Leultime statistiche dicono che cir-ca 60mila detenuti (erano di piùpochi mesi orsono)sono accoltiin un sistema che a livello nazio-

nale ne può contenere solamente40mila. Una situazione talmenteinsopportabile da costringere laCorte europea dei diritti dell’uo-mo a intervenire in materia. L’8gennaio 2013, attraverso la co-siddetta “sentenza Torreggiani”,Strasburgo ha rilevato la presenzadi «trattamenti inumani e de-gradanti all’interno del carcere acausa del sovraffollamento». Daquel momento in Italia si è riaper-to un dibattito insieme a una seriedi iniziative legislative che hannocercato, con risultati più o menoincoraggianti, di far fronte a que-sta grave situazione. Il 28 maggio,infatti, la Corte si esprimerà di

nuovo per giudicare se gli sforzicompiuti dal nostro Paese sono daritenere suffi cienti in risposta aldramma del sovraffollamento, incaso contrario sono previste pe-santi sanzioni.

Per fare il punto a pochi gior-ni dalla scadenza europea, l’Uni-versità Cattolica ha organizzato loscorso 6 maggio un incontro dal ti-tolo Il diritto penitenziario tra fervori normativi e vischiosità organizzativedove hanno preso parola profes-sori dell’Ateneo e personaggi diprimo piano del panorama giuri-dico nazionale. Insieme al presi-de della facoltà di GiurisprudenzaGabrio Forti, che ha presieduto

di Niccolò De Carolis

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il dibattito, e al professore An-gelo Giarda, cheha tenuto l’in-troduzione, sono intervenuti Gio-vanna Di Rosa,componente del Consiglio Supe-riore della Magi-

stratura, Luciano Eusebi, docen-te di Diritto penale in UniversitàCattolica, Luigi Ferrarella, gior-nalista del Corriere della Sera edon Virgilio Balducchi, ispettoregenerale dei cappellani delle car-ceri italiane.

«Le carceri stanno diventandoun marasma, questo sovraffolla-mento sta creando gravi diffi coltàanche a noi cappellani. Prima ri-uscivo ad avere un rapporto per-sonale con tutti i detenuti, ora è

impossibile». Ascoltando donVirgilio Balducchi si capisce comel’intervento della Corte europeadei diritti dell’uomo sia stato permolti versi provvidenziale. Per-ché si è arrivati a un punto limi-te. «Quelli fuori hanno una vocemolto potente e ascoltata, quel-li dentro non li ascolta nessuno.Gridano, si tagliano per ottenereanche le cose più semplici. Nelleprigioni girano una grande quan-tità di ansiolitici che servono a di-menticare chi si è, spesso si perdeil desiderio di vivere. Insieme anuove leggi c’è bisogno di genteche ha voglia di guardare il malein faccia e guardare l’altro comesimile».

«Serve una “svolta di respiro”per i detenuti». Gabrio Forti sin-tetizza con questa immagine, presadal poeta Paul Celan, il problema

della detenzione in Italia: «Il so-vraffollamento toglie respiro allepersone ed è, a sua volta, il risul-tato di una mancanza di respironelle politiche criminali. Serveuna progettazione a lunga durata,non interventi sporadici tramiteamnistie e indulti». Secondo ilpreside della facoltà di Giurispru-denza è innanzitutto un problemaculturale: «La risposta sanziona-toria nei confronti dei reati è ec-cessivamente carcerocentrica. InItalia è presente una monoculturadetentiva, mentre invece bisogne-rebbe cercare di diversifi care lesanzioni penali, per esempio conprovvedimenti di tipo interditivoo oneroso. Con questo eccesso diprigione si soffocano vite umane,ricordiamoci che secondo la leg-ge italiana la funzione della penanon può consistere in trattamenti

Gabrio Forti

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contro l’umanità ma al contrario deve tendere alla rieducazione del condannato».

Luciano Eu-sebi, docente di Diritto penale in Cattolica, è sta-to membro negli ultimi anni di due commissioni ministeriali che si sono occupa-te di riforma del sistema sanzio-natorio penale. Anche lui, come il professor For-ti, ritiene che

l’Italia abbia un disperato bisognodi fare passi avanti verso nuovetipologie di pena e di defi nizioneanticipata del processo, già pre-senti in altri paesi. «Nella nostracultura è radicata la concezione

che la giustizia sia un corrispettivoe la pena detentiva risponde moltobene a questo modello. Ma la ri-sposta al reato non deve essere una“riproduzione” del reato, bensì un“progetto” di segno opposto». Almodello della bilancia, dunque, ilprofessor Eusebi contrappone unmodello di prevenzione struttu-rato in tre passaggi: «La preven-zione “primaria” è quella che si faprima della commissione dei rea-ti: un intervento atto a evitare peresempio l’esistenza di “paradisi”bancari che permettano il rici-claggio di denaro sporco. Il secon-do aspetto è dato dal contrasto de-gli interessi materiali soggiacential reato, posto che la maggior partedei reati ha un movente di lucro. Sipensi all’importanza che assumela confi sca dei patrimoni illecita-mente costituiti, ma anche la re-sponsabilità per reato delle perso-ne giuridiche o l’interdizione dalcontinuare a ricoprire incarichi

amministrativi o nelle imprese dichi abbia commesso reati attinentiall’ambito della corruzione. Terzoe fondamentale passaggio è che laprevenzione non si basa sull’in-timidazione bensì sul consenso,cioè sulla capacità del diritto dimotivare i cittadini al rispettodelle norme per scelta personale.E ciò, a sua volta, fa comprendereche lo stesso diritto penale develavorare non per l’esclusione so-ciale ma per il recupero: un agen-te di reato disposto a rielaborarei suoi comportamenti e a ripararerafforza, infatti, l’autorevolezzadella legge, contribuendo a desta-bilizzare i legami di appartenenzacriminale. Incentrare l’attenzionesu questi elementi, piuttosto chesull’enfasi mediatica della con-danna al carcere, signifi ca lavorareper un sistema penale nello stessotempo più umano e più effi cien-te».

«Non siamo noi a insistere sulle

Gianluca Varraso

LE INIZIATIVE DELL’UNIVERSITÀ

Progetti di recupero e formazione della Cattolica nelle carceri

L’Università Cattolica dasempre ha cercato di

conoscere e di collaborare con la realtà delle carceri. Attraverso progetti, indagini o con laboratori sperimentali che hanno messo a contattostudenti con detenuti, perso-ne con una colpa, ferite, ma che compiono un cammino umano per molti versi inte-ressante.Il professor Claudio Bernar-di insegna al Dipartimentodella Comunicazione e dello Spettacolo e nel 1987 è stato uno dei primi in Italia a lavorare nelle carceri con il teatro. Negli ultimi anni, in-sieme a Giulia Innocenti, ha realizzato esperimenti piutto-sto innovativi facendo reci-tare insieme uomini e donne e, ultimo tentativo, genitori insieme ai figli. Sicuramen-te non è facile trattare con i detenuti, che spesso sono senza filtri e poco aggraziati, ma proprio per questo per gli studenti di Scienze dellaformazione è molto fruttuo-so avere a che fare con loro. A questo proposito la pro-fessoressa Elisabetta Musi,

della facoltà di Scienze dellaformazione della Cattolica diPiacenza, da tre anni organiz-za all’interno dei suoi corsi degli incontri in carcere. Itemi? Da cosa vuol dire reatoal chiedersi se è giusto omeno raccontare la verità.A Roma invece il professorePietro Ferrara, della facoltàdi Medicina e Chirurgia, haanalizzato per la prima volta in Italia le condizioni sanita-rie dei bambini da 0 a 3 anniin carcere. I risultati sonostati positivi, perché spessoquesti bimbi ricevono delle cure di cui non godrebbero fuori dalla prigione, viste lecondizioni di povertà del-le mamme: dai programmi vaccinali ai test screening.Ma nelle carceri non esisto-no solo i detenuti, grandeattenzione meritano anche glioperatori. Per questa ragioneCaterina Gozzoli, docente diPsicologia del conflitto e dellaconvivenza socio-organizza-tiva presso la sede di Bresciadell’Ateneo, ha avviato un corso di accompagnamento psicologico e organizzativo per chi lavora negli istituti di

detenzione.La lista continua: presso la Casa Circondariale di SanVittore a Milano, la professo-ressa Cristina Castelli, diret-trice del master in Relazioni di aiuto in contesti di svilup-po, cooperazione nazionalee internazionale, ha organiz-zato una serie di laboratoricreativo-espressivi finalizzatia favorire l’avvio di percorsi resilienti, quella capacità difar fronte in maniera positi-va agli eventi traumatici. Ilprofessor Giorgio Simonelli, invece, ha scelto di svolgerenel carcere di Bollate il labo-ratorio del suo ultimo corsodi Giornalismo radiofonico e televisivo.Gli studenti dovranno realiz-zare un reportage di 10 mi-nuti con interviste ai detenu-ti. Il filo conduttore è il cibo:cosa si mangia in prigione? Che valore ha il momento del pranzo? Infine bisogna citarela scuola di Diritto penaledell’Università che fin daglianni 90 ha dato un grandecontributo a livello nazionale nello studio della giustiziariparativa.

Luciano Eusebi

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pene alternative, è la Corte euro-pea che ce lo chiede». Gianlu-ca Varraso, professore di Diritto processuale penale e di Diritto pe-nitenziario dell’Ateneo del SacroCuore, ci tiene a citare la sentenzaTorreggiani per far capire come leindicazioni di Strasburgo non sia-no fraintendibili: «“Invitiamo igiudici e i procuratori a ricorrereil più possibile alle misure alter-native alla detenzione e a riorien-tare la loro politica penale versoil minimo ricorso alla carcerazio-ne”. Cos’ha fatto lo Stato italianoin questi mesi? I decreti legge c.d.svuotacarceri non possono risol-vere il problema. La legge n. 67del 2014, che estende agli adulti lostrumento della messa alla prova,è solo un primo passo avanti. C’èbisogno di interventi strutturalie organici di natura sostanziale eprocessuale, per porre la parolafi ne al sistema sanzionatorio delcodice penale del 1930 che ali-menta il sovraffollamento».

PROGETTO

L’uso terapeuticodella fotografia

La fotografi a come sostegno psico-logico per i detenuti. È l’idea di

g g p

fondo di Phototherapyeurope in prison, progetto fi nanziato dalla Commis-sione europea, di cui l’UniversitàCattolica è uno dei partner accade-mici, che ha lo scopo di promuoverel’apprendimento e la consapevolezzaemotiva dei carcerati attraverso l’usodella fotografi a come strumento te-rapeutico e di rieducazione. Lo scor-so aprile ha preso avvio il primo dicinque incontri didattici i cui verran-no formati 50 operatori, tra carcerie-ri, educatori e insegnanti scolastici,per diffondere questo metodo nei centri di detenzione di tutta Italia.Questa fase segue un lungo periododi sperimentazione della fototerapia che nel 2013 ha coinvolto 14 peni-tenziari europei. Nel caso di Milanole strutture che hanno collaboratoal progetto sono state il carcere diBollate e Icam, struttura legata alcarcere di San Vittore, che accogliedetenute madri con i propri fi gli.Emanuela Saita, docente di Psicolo-gia della salute, e Monica Accordini, collaboratrice di ricerca, sono lecoordinatrici che hanno seguito tuttele fasi del progetto.

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Si deve al fortunato libro Civiltàsepolte, scritto dal giornalistatedesco C.W. Ceram (pseu-donimo di Kurt W. Marek), ladiffusione in tutta Europa diuna rinnovata curiosità per

l’archeologia. Il saggio uscì nel 1949 esubito fu tradotto in Italia da Einaudi.Si raccontano ritrovamenti di città,di monumenti, di nuovi alfabeti. LaBibbia viene rivisitata alla ricerca dicorrispondenze con gli antichi im-peri e consonanze con l’identità deipopoli. Da allora si è consolidato ilconcetto che quelle civiltà siano re-altà “sepolte” che possono ritrovarela luce ma hanno poco da dirci oltrela meraviglia delle rovine e dei te-sori. Quest’idea non convince e nonè condivisa da Giorgio Buccellati,linguista, storico, archeologo di famainternazionale. Ha operato in Siria,Iraq, Turchia e nel Caucaso. La suaGrammatica strutturale del babilonese,pubblicata in Germania, è un’operacentrale per una piena comprensionelinguistica di questa lingua “morta”.

Buccellati è milanese, diploma li-ceale al “Gonzaga” dove i suoi quattrofratelli andavano a scuola e conosce-vano da vicino don Carlo Gnocchi. Elui, ancora bambino, familiarizza conil sacerdote al punto da avviare unasimpatica corrispondenza con il pre-te-alpino quando parte per il fronte.Cartoline, disegni e fotografi e sonostate raccolte in una pubblicazione atiratura limitata. Buccellati si è laure-ato in Lettere classiche in UniversitàCattolica nel 1959. Ha poi intrapresostudi in Austria, a New York dove silaurea in fi losofi a alla Fordham Uni-versity, a Chicago dove approfondiscela fi lologia orientale e studia archeo-

logia. Giovanissimo, nel 1962, parte-cipa alla sua prima missione in Iraqcome epigrafi sta, lavorando agli scavidi Nippur, città sacra dei Sumeri. Dueanni dopo, nel 1964 visita la missioneitaliana a Ebla, dove in seguito ver-ranno scoperti gli archivi reali. Daquesto momento entrerà a far partedella commissione internazionaleper la pubblicazione dei testi.

Oggi l’archeologo divide l’anno indue semestri: uno lo trascorre a LosAngeles, all’Università di California(UCLA), dove è professore emeritoa conclusione di una lunga carrie-ra iniziata da docente nel 1968. Qui,insieme alla moglie Marilyn, archeo-loga e sua compagna in tutti gli scavi,ha fondato nel 1973 l’Istituto di Ar-cheologia, un punto di riferimentointernazionale. Il secondo semestrelo trascorre in Italia, in Val d’Ossola,dove scrive e prepara corsi.

Da poco rientrato in Italia sta met-tendo a punto un progetto di ricercache terrà in autunno in UniversitàCattolica. Un ritorno desiderato: quitenne nel gennaio 2011 una con-

ferenza sulla Mesopotamia (partedell’intervento è stato pubblicatodalla rivista Vita e Pensiero nell’a-prile 2011). Legati alla Cattolica sonorimasti molti ricordi. «Devo ricono-scere – dice – che gli anni 1954-1959hanno segnato profondamente la miaformazione non solo per la qualitàdegli studi ricevuti, ma anche e so-prattutto per l’autorevolezza dei mieiinsegnanti. Sono stati veri maestri divita oltre che docenti capaci e com-petenti. Quel periodo ha continuatoa esercitare una grande infl uenza sulmio modo di guardare alla storia de-gli uomini, al passato, alle domandeprofonde che muovono ogni essere inqualsiasi civiltà o epoca storica si trovia vivere. Mi piace ricordare il nome diquesti miei maestri che ritengo sianostati un patrimonio prezioso e costi-tuiscano tuttora una eredità culturaleimportante. Eccoli, me li vedo ancorain aula e attraversare i chiostri: Sofi a Vanni Rovighi, Mario Apollonio, l’amato padre Giovanni Rinaldi do-cente di Ebraico e lingue semitichecomparate, il rigoroso Giuseppe

di Giovanni Santambrogio

Oltre cinquant’anni di scavi.L’archeologo Giorgio Buccellati racconta le sue scoperte

qq

e i suoi studi in Cattolica, dove ha conosciutog g pg p

non solo docenti competenti, ma veri maestri di vita.

Civiltà interrotteIL VALORE DELLE

ne ha fatta di strada

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9PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2014

Giorgio

Buccellati,

archeo-

logo, è

professore

emerito

all’Univer-

sità di Los

Angeles

(UCLA)

dove nel

1973 ha

fondato

l’Istituto di

Archeolo-

gia. Qui lo

vediamo

in una

missione

archeo-

logica

del 2001

di fronte

alla fossa

necroman-

tica e al

palazzo di

Urkesh, in

Siria.

Billanovich di Filologia medievale.Non posso poi dimenticare GiuseppeLazzati ed Ezio Franceschini».

Molte sono le scoperte fatte in cin-quant’anni di serrato contatto conil pensiero antico e con le città cheriaffi oravano a nuova vita. A GiorgioBuccellati e a sua moglie si devonogli scavi nell’area dell’antica città diUrkesh in Siria dove hanno riportatoalla luce un imponente palazzo reale eun tempio. Dai ritrovamenti epigra-fi ci è stato possibile risalire al popolodegli Hurriti di cui parla la Bibbia. Iprimi lavori in quell’area erano statiavviati negli anni ’30 del Novecentoda sir Max Mallowan, marito dellascrittrice Agatha Christie.

Buccellati sta ora sistematizzandoi risultati di tutte le sue ricerche inun’ampia opera dal titolo Il paese del-le quattro rive. Corpus mesopotamico incorso di pubblicazione in Italia pres-so la casa editrice Jaca Book.

«Sono convinto - sottolinea Buc-cellati - che il passato e in particolarela civiltà mesopotamica che ho stu-diato non siano reperti da cataloga-re. Al contrario, hanno un profondomessaggio per la contemporaneità».Vale a dire? «Innanzitutto sostengoche siamo di fronte a ‘civiltà inter-rotte’ non ‘morte’ o ‘sepolte’. Si èfermato un corso per cause diverse,le più disparate. Il concetto di ‘inter-ruzione’ permette di avvicinarsi a unsistema sociale, a una religione coni suoi riti, a un sistema di pensiero

considerandoli ancora dinamici an-che se per noi lontani e talora incom-prensibili perché abbiamo perduto lalingua e sono scomparsi i ‘parlanti’.Nel mio lavoro, grazie agli strumentidell’ermeneutica, della linguistica econ l’aiuto della tecnologia digitaleche mi ha consentito di incrociaremigliaia di dati, mi sono concentratosulla decodifi cazione della cultura nelsuo insieme. Da qui sono partito perentrare nelle logiche e nei sistemi dipensiero cogliendo le strutture delletradizioni, la loro continuità fi no adarrivare a ricavare i punti fermi diuna civiltà, a vederne l’applicazionenei costumi e nei comportamenti, adisegnare gli assetti istituzionali civilie religiosi con le loro trasformazioninel tempo».

E che cosa ha scoperto? «In cam-po socio-politico ho documentatotre tipologie di aggregazione socia-le: la prima è determinata dalla di-mensione territoriale (la solidarietàscatta a partire da un luogo abitato);la seconda si radica sulla dimensio-ne etnica (la solidarietà tra gruppifonda la tribù); la terza rappresentauna evoluzione successiva e coniugala dimensione etnica con quella ter-ritoriale e si verifi ca quando l’urba-nesimo costringe ad ampliare i con-fi ni di un territorio ponendo le basidell’espansione e della conquista sucui si sviluppa un sentimento di ap-partenenza che darà vita al concettodi gruppo sociale ‘nazionale’. Visti in

successione si comprendono le di-namiche dell’agire politico e dell’e-volversi dell’idea di sistema politicocome lo ritroveremo nella civiltà oc-cidentale».

Ma quali sono i tratti più signi-fi cativi scoperti che lei consideraimportanti per l’uomo contempora-neo? «Direi che la Mesopotamia cicostringe a rifl ettere sul politeismocome sistema di pensiero. Un mododi razionalizzare l’esistenza, di agire edi relazionarsi con l’assoluto che tro-va numerosi riscontri con la menta-lità contemporanea. Nella civiltà me-sopotamica il divino si reifi ca, diventaespressione di un aspetto della realtà.L’assoluto si frammenta in tante ca-tegorie, un’operazione razionale checonsegna all’individuo la convinzio-ne di poter immaginare e controllarele forze che regolano l’esistenza. Daqui nascono la pratica della predizio-ne, la certezza di poter prevedere glieventi naturali e non solo. Come? Adesempio osservando i corpi celesti.Ragione e scienza governano l’ordinedella vita. La coerenza del reale è l’as-sioma fondante del politeismo, comelo è, oggi, del pensiero scientifi co. LaMesopotamia sviluppa una culturaopposta al monoteismo. La fede nellarealtà sostituisce la fede in un Dio vi-vente e fedele. Credo che questi brevicenni bastino a comprendere la vici-nanza con la Mesopotamia e a prose-guire gli scavi in quel pensiero».

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ateneo

10 PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2014

27 GIUGNO 2014

Il Papa al Gemelliper il Sacro Cuore

Papa Francesco in visita alla facoltà di Medicina e al Policlinico Gemelli

venerdì 27 giugno in occasione della festadel Sacro Cuore di Gesù. Lo ha annun-ciato lo stesso Pontefi ce dalla fi nestradel suo studio nel Palazzo ApostolicoVaticano, domenica 4 maggio, al terminedella recita del Regina Coeli con i fedeli in iPiazza San Pietro per il consueto appun-tamento domenicale.Ecco le parole del Santo Padre: «Cari fratelli e sorelle, oggi è la Giornata nazio-nale per l’Università Cattolica del SacroCuore, che ha per tema Con i giovani, protagonisti del futuro. Bel tema! Quantigiovani ci sono qui oggi? Quanti? Voi sieteprotagonisti del futuro! Voi siete entratinel futuro, nella storia. È questo il tema di p g

oggi. Prego per questa grande Univer-sità, perché sia fedele alla sua missione originaria e aggiornata al mondo attuale.A Dio piacendo mi recherò presto a visitare qui a Roma la facoltà di Medicinae Chirurgia e il Policlinico “Gemelli”, checompie 50 anni di vita e appartiene all’U-niversità Cattolica del Sacro Cuore».Lo stesso annuncio è stato dato in direttasu Rai 1 dall’assistente ecclesiastico ge-nerale dell’Ateneo monsignor Claudio Giuliodori, che ha presieduto la SantaMessa celebrata nell’Aula Magna di largo Gemelli a Milano in occasione della 90esi-ma Giornata per l’Università Cattolica.«Al Santo Padre siamo particolarmentegrati e riconoscenti - ha detto il presule nel corso dell’omelia - per la costante attenzione, per l’incoraggiamento eanche per la visita che farà al Policlinico Gemelli il prossimo 27 giugno, Solennitàdel Sacro Cuore di Gesù, nella ricorrenzadel 50 di fondazione di questa impor-tante istituzione sanitaria dell’UniversitàCattolica, luogo di ricerca scientifi ca ma soprattutto di vicinanza ai malati e aisofferenti».

La 90a Giornata dell’UC e il sostegno alla formazionea

La Giornata dell’Univer-sità Cattolica, promossadall’Istituto GiuseppeToniolo, quest’anno

alla 90esima edizione, espri-me l’attualità della connes-sione con le chiese locali e ri-manda al carattere nazionaledell’Ateneo. Ai cattolici anchequest’anno, in occasione dellaGiornata dell’Università Cat-

tolica, è stato chiesto di conti-nuare a sostenere anche eco-nomicamente l’Ateneo da lorovoluto e fatto crescere.

Con i fondi raccolti, ognianno, l’Istituto Toniolo, puòfi nanziare progetti e attività asostegno della formazione de-gli studenti. Nel 2013, graziealla Giornata, sono stati raccol-ti 778 mila e 400 euro, con cui

l’Istituto Toniolo, tra gli altriprogetti a favore della forma-zione degli studenti, ha soste-nuto 1300 studenti con borsedi studio, scambi con univer-sità straniere, progetti di so-lidarietà internazionale, corsidi lingua e alta formazione. Hapermesso inoltre a 150 studen-ti di partecipare alle iniziativedi orientamento promuoven-

do, a livello nazionale, corsi diformazione e aggiornamen-to per oltre 245 operatori diconsultori familiari. Grazie aifondi raccolti è stato possibileinoltre continuare il lavoro diricerca nazionale del RapportoGiovani, dedicato alle nuovegenerazioni italiane e organiz-zare 50 iniziative culturali nellediocesi.

Dire che i giovani sono il fu-turo ha valore se sono già ilpresente, se no è pura reto-rica». L’arcivescovo di Mila-

no non usa giri di parole per ribadirel’atteggiamento che il mondo adulto, ein particolare l’università, deve avereverso le nuove generazioni. Parole cheil cardinal Angelo Scola, presidentedell’Istituto Toniolo, ha pronunciatoin occasione del convegno Con i giova-ni protagonisti del futuro, organizzatodall’ente fondatore e dalla Cattolica, inpreparazione alla 90esima Giornata perl’Università Cattolica che si è svolta lascorsa domenica 4 maggio. Un appun-tamento importante - ha detto il ret-tore Franco Anelli aprendo i lavori -:perché è importante avere un giornoin cui farsi presenti alle comunità ec-clesiali, «non solo per quello che pos-siamo ricevere in termini di sostegnoeconomico, ma anche per quello chepossiamo offrire», soprattutto in chia-ve di formazione.

La prolusione del cardinal Scola, cheè stata introdotta dal saluto dell’as-sistente ecclesiastico generale mon-signor Claudio Giuliodori, ha presospunto dal primo stadio del RapportoGiovani.

Un dato della ricerca ha particolar-mente colpito l’arcivescovo di Milano:la costatazione della «prevalenza delle«posizioni “sospettose” (58,9%) rispetto a quelle “fi duciose“ ” (41,1%)» nei con-fronti delle persone; e il prevalere dei«“pessimisti moderati” (48,1 %)»riguardo al futuro, i quali insieme ai«“pessimisti“ ” (23,1 %)» risultano es-sere una grande maggioranza. I datici parlano dunque di una generazione“moderatamente disincantata”. L’in-cremento del fenomeno dei cosiddettiNeet (Not in Education, Employment or Training) costituisce forse in questo senso un segnale signifi cativo». Dopola presentazione articolata del Rap-porto da parte dei quattro coordinatori

scientifi ci, ha chiuso i lavori del conve-gno monsignor Guy-Réal Thivierge,segretario generale della FederazioneInternazionale delle Università Catto-liche (Fiuc) e direttore del Centro dicoordinamento e ricerca (Parigi). Nelsuo intervento Thivierge ha presentatoi risultati di una ricerca, condotta traoltre 16.588 studenti di 55 universitàcattoliche del mondo, fi nalizzata a rile-vare i loro bisogni educativi e a calibra-re la proposta formativa. Dai risultatipresentati emerge che gli studenti degliatenei cattolici, con alcune variazioniper alcuni continenti, non sono moltodiversi dai loro coetanei quanto a va-lori e modo di vedere la vita. In lineacon il Rapporto Giovani, hanno comeobiettivo nel medio periodo trovarelavoro e fare una famiglia, anche se lapropensione a spendersi per gli altrinon è elevata. Ma ammettono che l’e-sperienza universitaria li ha cambiatiprofondamente. Ed è questo ciò su cuianche l’Università Cattolica è chiamataa lavorare.

Scola, i giovani sono il presente

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11PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2014

ateneo

PARTNERSHIP

Criminalità organizzatae beni sequestrati, accordocon l’Università di Palermo

Lo scorso 29 marzo, presso la Crip-ta dell’Aula Magna dell’Università

Cattolica, si è tenuto l’incontro conclusivodella seconda edizione del Corso di AltaFormazione per Amministratori giudiziaridi Aziende e Beni Sequestrati e Confi scati(Afag), dal titolo: Il codice delle leggi antimafi a e delle misure di prevenzione: le prospettive deiure condendo.Il Corso Afag nasce dalla convenzione fi r-mata nel 2012 dal Centro Studi “Federico Stella” sulla giustizia penale e la politica criminale dell’Università Cattolica (Csgp)e dal Dipartimento di Studi europei e dell’Integrazione internazionale dell’Uni-versità degli Studi di Palermo (Dems). Il corso è stato organizzato in collaborazione con la Procura Nazionale Antimafi a, il Tribunale di Milano, l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e destinazione dei beni sequestrati e confi scati alla criminalità organizzata (Anbsc) e la Banca d’Italia (sede di Milano).A tal proposito, il professor Gabrio Forti, preside della facoltà di Giurisprudenza, ha annunciato che la profi cua collaborazione tra Università e istituzioni stia dando vitaa un’ulteriore convenzione tra Università Cattolica, Università degli Studi di Paler-mo, Commissione parlamentare antimafi a e Procura nazionale antimafi a, presentatanei giorni 4 e 5 aprile 2014 a Palermo, alla presenza del rettore Franco Anelli. L’obiettivo di questa convenzione è quello dell’approfondimento della ricerca scien-tifi ca nell’ambito della prevenzione delle infi ltrazioni della criminalità organizzata nell’economia e, più in generale, nelle politiche di contrasto alle mafi e e alla corruzione.

Cattolica e Liberacontro le mafie

Un gesto concreto per contribuire a co-struire una cultura della legalità contro

il dilagare, anche al Nord, delle infi ltrazioni mafi ose. È il senso della convenzione che

g , ,,

l’Università Cattolica ha fi rmato, insieme ad altri atenei milanesi, con Libera, l’associa-zione fondata da don Luigi Ciotti, proprionei giorni in cui si è celebrata a Latina la diciannovesima giornata della memoria e dell’impegno, con la partecipazione, aRoma, di Papa Francesco.L’accordo prevede la realizzazione di una serie di seminari nelle varie università di Milano, che hanno preso il via nello scorso mese di maggio. Libera si impegna a organizzare un incontro annuale rivolto in particolare agli studenti universitari e aperto alla cittadinanza.

Qdelle Summer School è un trendconsolidato e in continua cre-scita in Cattolica. I corsi estivinascono dalla necessità di in-

contrare nuove esigenze di approfondi-QQmento culturale ed interdisciplinare e dare la possibilità agli studenti italiani e stranieri di seguire, durante l’estate, deiprogrammi di aggiornamento o di per-fezionamento.

Rivolte a studenti universitari, laure-ati e professionisti, le Summer Schoolsono corsi intensivi di una, o due setti-mane, di elevata qualità, che consento-no di ampliare il proprio bagaglio per-sonale, partecipando a un’esperienza formativa su argomenti di cultura e at-tualità. Ma le scuole estive sono inoltredelle concrete opportunità di incontro e di lavoro con docenti, esperti e studentiprovenienti da diversi paesi del mondo.In pratica un’imperdibile opportunitàdi crescita umana e professionale.

Il calendario dei corsi estivi promossidall’Università Cattolica copre da mag-gio a settembre e si articola in varie areedisciplinari: Agryfood e ambiente; Comu-nicazione, media e spettacolo; Doctoraleducation; Economics, management e im-prenditorialità; Politica, società e relazioniinternazionali; Psicologia, Umanistica ebeni culturali.

Comunicazione, media e spettacoloComunicazione, media e spettacolo

ALMED, l’Alta Scuola in Media Co-municazione e Spettacolo, organizzadue Summer School: dal 6 al 12 luglio, a Belgirate (VB), la VII edizione del cor-so Cinema Project Development, esuccessivamente a Milano, dal 22 al 26settembre, la II edizione del corso WebCommunications per la cultura, tea-tro, arte, cinema, musica, spettacolo.

Doctoral educationDoctoral education

Unica nel panorama italiano, la Sum-mer School in Transferable Skills for Research Careers offre gli strumenti per la gestione della propria carrieradi ricerca, durante e dopo il dottorato,sia in università, sia nel mondo pro-fessionale extra-accademico. È curata

p

dalla direzione Didattica, Formazio-ne Post-laurea e Servizi agli studentidell’Ateneo e si svolge a Milano dal 30giugno al 4 luglio.

Economics, management e imprenditoria-Economics, management e imprenditoria-litàlità

Promosse da Altis, Alta Scuola Impre-sa e Società, prendono il via a Milano leprime edizioni delle seguenti SummerSchool: Startupper, Progettare una nuova impresa ad alto impatto socia-

le e ambientale (30 giugno - 3 luglio);Competitività e Supply Chain Mana-gement: l’innovazione nel gestire icosti e la complessità (quattro moduli àsuddivisi in sei giornate di formazionenel mese di luglio); EUROpa –Euro-progettazione per le pubbliche ammi-nistrazioni (7-11 luglio).

Sono curati invece dall’Alta Scuola inEconomia e Management dei SistemiSanitari i corsi Regulatory and HTA interactions in drugs and medical de-vices, in programma a L’Aquila dal 5 al 7 settembre, e Healt Care Mangementche si terrà a Roma dall’8 al 12 settem-bre.

Politica, società e relazioni internazionaliPolitica, società e relazioni internazionali

Aseri, Alta Scuola di Economia e Re-lazioni Internazionali, ha organizzatopresso la sede di Milano, dal 7 all’11 lu-glio, il corso in Analisi delle relazioniinternazionali, e dal 1 al 4 settembre la I edizione della Summer Poverty Eradi-cation: access to land, access to food. Ècurata invece dal Centro di ricerca Wel-fare, Work Enterprise, Lifelong lear-ning la scuola estiva in Mobilità umana e giustizia globale. Le parole “conta-no”. Defi nire, rappresentare, comu-nicare il mondo dell’immigrazioneche si terrà a Roca di Melendugno (Le) dal 15 al 18 settembre.

Umanistica e beni culturaliUmanistica e beni culturali

A Stresa, dall’8 al 12 luglio, la facoltàdi Scienze della formazione promuovela II edizione della Scuola estiva inter-nazionale in Studi Manzoniani, mentre a Ravenna, dal 24 al 30 agosto, si terràla VIII edizione della Scuola estiva in-ternazionale in Studi Danteschi cura-ta dalla facoltà di Lettere e fi losofi a in collaborazione con il Centro Dantescodi Ravenna. La II edizione invece dellaSummer School Arte e fede. L’espe-rienza della bellezza avrà luogo ad As-asisi, dal 29 agosto al 4 settembre, curatadalla Scuola di specializzazione in Benistorico artistici, in collaborazione con ilSacro Convento di san Francesco.

Per informazioni: http://www.unicatt.it/offerta-formativa-summer-school

Estate, tempo di Summer Schooldi Graziana Gabbianelli

Page 12: Presenza XV 03 | maggio-giugno 2014

Conoscere, cambiare, crescere.Le priorità che condividiamo.

Ma ste rCattolica 2014-2015

I master di Università Cattolica propongono

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AGRIFOOD E AMBIENTE

COMUNICAZIONE, MEDIA E SPETTACOLO

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EDUCATION E SOCIAL WORK

LEGISLAZIONE E DIRITTO

POLITICA, SOCIETÀ E RELAZIONI INTERNAZIONALI

PSICOLOGIA

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13PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2014

Il Concilio Ecumenico Va-ticano II si è chiuso da ap-pena tre giorni: parlarne in forma adeguata, e in sede

universitaria, è naturalmente prematuro. Esso è stato, come ha scritto il nostro Cardinale Arcivescovo nella sua ultima lettera conciliare ai milanesi, che porta la data del giorno di S. Ambrogio, “un nuovo evento pentecostale, che spalanca porte e fi nestre, che ravviva ogni sta-gnante atmosfera, che abbatte muraglie anguste e angustian-ti, che sospinge la Chiesa verso l’avvenire incontro a Cristo che ritorna”». Con queste parole il rettore dell’Ateneo del Sacro Cuore Ezio Franceschini aprì il discorso per l’inaugurazione dell’anno accademico l’11 di-cembre 1965. Per la prima volta l’Università Cattolica rompeva la tradizione di inaugurare le at-tività accademiche l’8 dicembre proprio perché in quel giorno papa Montini aveva chiuso il Concilio Ecumenico Vaticano II con la solenne cerimonia di consegna dei messaggi al mon-do dei Padri conciliari. Un mo-mento storico per il professore Angelo Bianchi, preside della facoltà di Lettere e fi losofi a che ha organizzato in Cattolica, dal 14 al 16 maggio scorso, il con-vegno internazionale Il Concilio Vaticano II e l’umanesimo con-temporaneo, con l’obiettivo di fornire uno sguardo multidi-sciplinare sul ruolo e sugli esiti che la rifl essione conciliare ha esercitato in alcuni ambiti della cultura contemporanea e, più in

generale, nel campo degli stu-di umanistici: sulla rifl essione fi losofi ca, critico-letteraria, storico-artistica, storica, non meno che sulla produzione arti-stica e culturale, nelle varie de-clinazioni che tali espressioni possono assumere.

Le tre giornate di studio sono state un contributo allo studio della diffusione e della rice-zione del messaggio conciliare nella società contemporanea, del dialogo Chiesa/mondo sul versante del sapere critico e dell’espressività artistica, non-ché una rifl essione ed una mes-sa a punto attuali del ruolo e della funzione delle discipline umanistiche nel vasto campo delle scienze e del sapere acca-demico.

Il convegno è stato aperto dal saluto del rettore Franco Anel-li, dall’assistente ecclesiastico

generale dell’Università Catto-lica monsignor Claudio Giulio-dori e dal vicario episcopale per ila cultura della Diocesi di Mila-no monsignor Luca Bressan.

Le relazioni introduttive sono state invece affi date a padre John W. ‘OMalley s.j., dellaGeorgetown University Wa-shington, a Gilles Routhier, dell’Université Laval di Québ-ec City e a Giuseppe Visonà dell’Università Cattolica.

All’evento hanno partecipa-to molti esperti della facoltà di Lettere e fi losofi a negli ambiti fi losofi co, critico-letterario, storico-artistico, storico come i professori dell’Ateneo Fran-cesco Botturi, Agostino Gio-vagnoli, Giuseppe Langella, Claudio Scarpati, Giuseppe Frasso, Massimo Marassi, Ruggero Eugeni, Chiara Giac-cardi ei Mariagrazia Fanchi.

Concilio, in dialogo col mondoCONCERTO

La Missa Papae Pauli

Nell’ambito del convegno Il Concilio

Vaticano II e l’umanesimocontemporaneo la facoltà diLettere e fi losofi a, chehaorganizzato l’evento, hadeciso di dare un saggiodei profondi legami edella presenza del sacro nell’arte del ‘900, attra-verso la realizzazione di un concerto che lungo unpercorso segnato da alcuni dei brani di più intensa ealta spiritualità, conduca all’esecuzione della MissaPapae Pauli, compostada Luciano Chailly inoccasione dell’elezione al Pontifi cato di GiovanniBattista Montini. Un’oc-casione per ricordare lafi gura di Papa Paolo VI, che il 19 ottobre prossimoverrà proclamato Beato, e richiamare il ruolo che eglisvolse nel campo degli stu-di e per il riavvicinamentodella Chiesa ai linguaggidell’arte contemporanea, al mondo dell’arte e degliartisti.Il concerto, eseguitodall’Orchestra Filarmonicadel Festival Pianistico diBrescia e Bergamo direttoda Giorgio Mezzanotte e dall’Ars Cantica Choir di-retto da Marco Berrini, si è svolto la sera di mercole-dì 14 maggio nella Basilicadi Sant’Ambrogio.In programma, oltre allaMissa Papae Pauli per coro a sei voci e orchestra, mu-siche di Johannes Brahmse di Johann SebastianBach.

Una panoramica sui diversi approcci allo studio della fi loso-fi a che rende conto

delle differenti aree di ri-cerca che da padre Gemellia oggi hanno caratterizzatol’Università Cattolica: dallafi losofi a antica alla medieva-le, dalla logica all’ontologia,dal pensiero sistemico allametafi sica, dalla fi losofi a dellinguaggio alla morale, dallafi losofi a politica alla bioeti-ca. È stato questo il fi l rouge

p

delle dieci sessioni in cui si èarticolato il convegno inter-nazionale Esistenza e identità, organizzato dal 5 al 9 maggiodal dipartimento di Filosofi acon il patrocinio delle facol-tà di Lettere e fi losofi a e diScienze della formazione edella sezione lombarda dellaSocietà Filosofi ca Italiana.

Un convegno che - comehanno ribadito nei saluti in-troduttivi il rettore Fran-co Anelli, nella sua lettera inviata agli organizzatori

dell’incontro, i presidi delledue facoltà, Angelo Bian-chi e Michele Lenoci, e ildirettore del Dipartimento,Massimo Marassi - si radicanella tradizione dell’Ateneo,riferendosi sia al “pensarein comune”, che risale a pa-dre Gemelli, sia all’antropo-logico, come radice e luogodel metafi sico. Ma che nellostesso tempo si apre al futuro,in quanto rivolto alle nuovegenerazioni di studenti desti-nati a tenere viva la scuola di

pensiero della Cattolica.Insieme alla partecipa-

zione di numerosi studiosie ricercatori dell’Ateneo delSacro Cuore, il convegno haospitato autorevoli profes-sori del panorama fi losofi conazionale e internazionale.Tra questi, John Dupré, Mi-chel Fattal, Bernard Collet-te, Sir Anthony Kenny, ArnoMünster, Jean-François Courtine, Nicholas Rengger, Jean-Marc Ferry, Elena Po-stigo Solana.

La filosofia tra esistenza e identità

milano

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14 PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2014

Sergej Razov, ambasciatoredella Federazione Russa in Italia, è intervenuto lo scorso 22 maggio all’in-

contro Europa e Russia nel XXI se-colo promosso dall’Alta Scuola diEconomia e Relazioni Interna-zionali (ASERI) e coordinato dalprofessor Pietro Luca Azzaro,docente di Integrazione euro-pea ed Europa Orientale. Dopo isaluti del presidente dell’ASERILorenzo Ornaghi, l’ambascia-tore ha risposto alle domandeche la platea gli ha rivolto: infatti,come ha specifi cato, preferivaun’impostazione più dinamicarispetto ad un intervento prepa-rato, che, secondo le sue parole,“sarebbe stato noioso”.

Svoltosi proprio il giorno dopola fi rma dell’importante accordofra Russia e Cina sulla fornituradi gas, non sono mancate do-mande sulla direzione che gli

affari esteri russi prenderanno.Ma “l’aquila bicipite”, come ilprofessor Vittorio Emanuele Parsi, direttore di ASERI, ha de-fi nito la doppia essenza, orien-tale e occidentale, della Russia,non smetterà di guardare anchead est. «La Russia non può esi-stere senza l’Europa», ha rassi-curato l’ambasciatore, anche se«siamo un Paese globale». Ledomande della platea non po-tevano poi non sollevare la que-stione ucraina, che vede la Rus-sia divisa dal resto dell’Europa,e quella siriana, lontana ma nonrisolta, a proposito della qualel’ambasciatore ha invece rimar-cato la vicinanza di prospettivefra diplomatici italiani e russi.Alla domanda se l’“opzione pre-ferenziale europea” fosse ancoravalida per la Russia, l’ambascia-tore ha voluto ricordare quelloche disse il presidente Putinnel 2000: «Le radici della ci-viltà russa sono in Europa». Lo

stesso presidente all’inizio delsuo cammino infatti aveva pro-posto un’idea di associazionedella Russia alla Nato, che si èpoi sostanziata in vari accordi dipartenariato. «Vorrei sottoline-are che siamo un paese ortodos-so, anche se multietnico - peresempio ci sono 20 milioni dipersone di religione musulma-na - e di ambiente cristiano. Edè proprio grazie a queste radicicristiane che noi abbiamo radicieuropee risalenti lontano nel-la storia». La cristianizzazionedella Russia di Kiev, “madre del-le città russe”, avvenne tradizio-nalmente nel 988 ad opera deimonaci greci Cirillo e Metodio.Grazie alla cristianizzazione i po-poli slavi, fi nalmente dotati di unalfabeto, entrano a far parte dellastoria scritta.

Ma se le relazioni tra Chiesarussa ortodossa e cattolica sonoimportanti e ancora da sviluppa-re, dal punto di vista economico

Italia e Russia sono attualmenteancora più vicine. Nell’ultimoanno, come ha ricordato Guido Merzoni, preside della facoltà diScienze politiche e sociali, il vo-lume dell’interscambio econo-mico ha superato i 30 miliardi dieuro. Senza contare l’importanzadella Russia nella copertura delfabbisogno energetico italiano:quasi il 30% delle importazioniproviene dalla russia. E come hasottolineato sempre il professorMerzoni, i rapporti economici ecommerciali alimentano la co-noscenza e lo sviluppo fra i po-poli e sono da essa alimentati.

La Russia non può esistere senza l’Europa

Una lectio cathedrae magistralis che mira a riaprire un riavvicina-mento tra pedagogisti ed edu-catori. La consegna della laurea

honoris causa in Scienze pedagogiche daparte della facoltà di Scienze della forma-zione dell’Università Cattolica a Wolfgang Brezinka (a a destra nella foto con il retto-re Anelli), il più importante pedagogista cattolico di lingua tedesca, è stata l’occa-sione per un’ampia rifl essione sulle con-seguenze della “scientifi zzazione” dellapedagogia. Un processo che, affermatosi apartire dagli anni Sessanta del Novecentosoprattutto per motivi politico-professio-nali, ha condotto all’allontanamento dei“teorici dell’educazione” (pedagogisti)dai “pratici dell’educazione” (educatori),collocandoli, di fatto, in due mondi pro-fessionali differenti. Secondo Brezinka, ildistacco ha spostato il fuoco della ricercadall’ambito del cosiddetto “sapere indi-spensabile” per gli educatori dando corsoa una «gigantesca espansione dell’oggettodella pedagogia, che è diventata una disci-plina estremamente confusa». Un velocee disordinato allargamento di campo che,ponendo in secondo piano il nesso storicotra ricerca scientifi ca e antica pedagogia,ha condotto allo smarrimento dei criteri

per distinguere «le conoscenze pedagogi-che utili da quelle insignifi canti».

Secondo Brezinka la crisi della peda-gogia - una crisi, a suo dire, di carattereinternazionale - consiste soprattutto nel-la «perdita della sua signifi catività esi-stenziale». Per questo occorre superareuna serie di illusioni e di promesse nonmantenute, a cominciare dall’errore di ri-tenere possibile «una scienza sperimen-tale autonoma della totalità dei fenomeni

educativi» e dalla convinzione infondata che «il personale docente della pedagogia “scientifi zzata” debba e possa condurre una ricerca estremamente specializzata e, al tempo stesso, fornire la migliore for-mazione possibile agli educatori».

Più radicalmente, per Brezinka, occorreabbandonare l’ideale di “una teoria ge-nerale dell’educazione” poiché è impos-sibile includere scopi scientifi ci, morali e operativi in un unico sistema teorico. Urge allora distinguere «tre grandi tipi di teorie pedagogiche»: scienza empirica dell’educazione, fi losofi a dell’educazione e pedagogia pratica, essendo però consa-pevoli del fatto che, dal punto di vista po-litico-culturale, la priorità spetta «a una solida e realistica pedagogia pratica».

I compiti fondamentali di insegnantied educatori, a lungo trascurati dalla “pe-dagogia scientifi zzata” vanno rimessi al centro delle preoccupazioni pedagogiche. Tutto ciò, ha concluso Brezinka, richiede il rispetto di ciò che egli ha defi nito come la «polarità tra ragione e sentimento, scienza e fede, testa e cuore». Tutti ele-menti fondamentali senza i quali non solo «non si può fare una buona educazione» ma neppure elaborare «una teoria reali-stica dell’educazione stessa».

Brezinka, laurea honoris causa:la pedagogia una disciplina da riformare

milano

di Benedetta Leardini

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15PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2014

Smartphone, ma quanto mi manchi

Costituiscono quasi il 10% dellestrutture di ricovero in Italia e sonoil punto di riferimento di ricoveriin riabilitazione per gli “over 75”.

Sono le strutture sanitarie di ispirazionecristiana che da sempre giocano un ruolo diprimo piano nell’ambito del Servizio sani-tario nazionale. A tracciarne un identikit èun’indagine del Centro di ricerche e studiin Management sanitario (Cerismas) pre-sentata il 13 maggio durante il workshop: Le istituzioni sanitarie di ispirazione cristiana tratradizione e innovazione.

Un seminario che ha fatto il punto nonsolo sulla sanità cattolica, ma anche ha pre-sentato uffi cialmente un Osservatorio per-manente sulle istituzioni sanitarie di ispi-razione cristiana. Dopo i saluti di Stefano Baraldi (i nella foto), direttore del Cerismas e pro rettore della Cattolica, e Alessandro Pirola, direttore amministrativo della Casadi Cura Columbus, sono stati presentati i ri-sultati della ricerca coordinata da Eugenio Anessi Pessina, responsabile area ricerca Cerismas e professore di Economia azien-dale dell’Ateneo.

Le istituzioni sanitarie di ispirazionecristiana sono presenti in 15 regioni con45.000 posti letto, 2 Policlinici univer-sitari, 24 Ospedali classifi cati, 12 Irccs, 4presidi sanitari e oltre 200 tra strutture peracuti, riabilitative, Rsa e istituzioni di ser-

vizio domiciliare. Sono 70.000 gli operatorisanitari e 8.000 i medici operanti in ospe-dali per acuti, strutture di riabilitazione,lungodegenza, hospice, servizi domiciliaridando un contributo rilevante per l’eroga-zione dei “livelli essenziali di assistenza”delle regioni.

Dall’indagine del Cerismas emergonotuttavia alcune criticità. La prima riguardagli strumenti di management, più effi cacinel settore pubblico e privato; il secondo,l’incertezza dei capitali a disposizione perla copertura di eventuali perdite, che nelsettore pubblico arrivano dalle regioni odallo Stato e nel settore privato dagli azio-nisti; il terzo, infi ne, riguarda una ricercadi sinergie tra istituti, molto forte nel pub-blico e nel privato, ma più diffi coltosa traistituzioni di ispirazione cattolica. A questiva aggiunto la scarsa trasparenza di alcuniistituti, che preferiscono non condividerele proprie esperienze di ricerca scientifi cae manageriale con gli altri. Ecco perché nel2013 il Cerismas ha avviato un programmadi ricerche, formazione ed eventi con l’o-biettivo di creare una stretta cooperazionesu tematiche di management, favorendo ildibattito sui temi più rilevanti per il Servi-zio sanitario nazionale. Fanno a oggi partedi questo “tavolo di lavoro” nove istituzioni:Casa di Cura Columbus, Irccs Oasi MariaSs, Irccs Ospedale Casa Sollievo della Sof-ferenza, Fondazione Don Carlo Gnocchi,Fondazione Maddalena Grassi, Fondazione

Opera San Camillo, Fondazione Poliam-bulanza Istituto Ospedaliero, Provincia Lombardo Veneta-Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio Fatebenefratelli, Po-liclinico universitario “A. Gemelli”. Per un anno Cerismas e i nove istituti coinvolti nel progetto di ricerca hanno analizzato e condiviso le proprie esperienze, concen-trandosi in particolare sulle risorse umane di cui dispongono, sulla loro allocazione e sulla loro formazione. «L’obiettivo è stato individuare le buone pratiche in modo da replicarle negli altri istituti», ha osservato Americo Cicchetti, responsabile dell’areaeventi Cerismas e professore di Organiz-zazione aziendale nella sede romana della Cattolica.

Sanità cattolica sotto la lente

Come già i cellulari,gli smartphone sonomedia personali, checonsentono un contat-

to “perpetuo” con gli amici ela famiglia. L’86% dei ragazziitaliani afferma di sentirsi piùvicino ai propri amici da quan-do ha uno smartphone, e il62% si sente più connesso conla famiglia. È quanto emerge

pp

dal nuovo report Net ChildrenGo Mobile: Risks and opportuni-ties, che include dati da 7 pae-si europei (Danimarca, Italia,Regno Unito, Romania, Belgio,Irlanda e Portogallo).

«Dal momento che i legamiimportanti sono mantenuti nelcorso della giornata attraversouna comunicazione continua

con gli smartphone, è facileche si sviluppi un legame af-fettivo con lo strumento: esse-re disconnessi è un’esperienzanegativa tanto quanto la sensa-zione di dover essere sempreconnessi» spiega Giovan-na Mascheroni, ricercatriceOssCom - Centro di ricercasui Media e la Comunicazio-ne dell’Università Cattolicae coordinatrice del Progetto.Infatti, il 79% dei ragazzi chehanno uno smartphone dicedi sentirsi in dovere di esse-re sempre raggiungibile dagliamici e dalla famiglia, il 52%afferma di sentire spesso un“forte bisogno” di controllareil cellulare, e il 43% si sente adisagio quando non può con-trollare il telefono perché nonc’è campo o la batteria è scari-ca.

Una sorta di dipendenza af-fettiva dallo smartphone sem-bra dunque emergere chiara

dalle ultime analisi. Più ingenerale, il 46% dei ragazzi di9-16 anni utenti internet inBelgio, Danimarca, Irlanda,Italia, Portogallo, Regno Unitoe Romania possiede uno smar-tphone e il 41% lo usa quoti-dianamente per andare online;il 20% possiede un tablet, mail 23% usa un tablet ogni gior-no per accedere a internet. Male differenze fra paesi sono an-cora notevoli: in Italia il 45%dei ragazzi che usano internetha uno smartphone, e il 42%accede alla rete quotidiana-mente dal cellulare.

Il rapporto mostra che i ra-gazzi che accedono a internetanche da smartphone e tabletusano di più internet: in parti-colare usano di più i social me-dia per comunicare e condivi-dere foto o video con gli amici,e per fruire contenuti mediali.Inoltre, possiedono più com-petenze digitali, safety skills

e competenze comunicative.Tuttavia, hanno più probabilitàdi esporsi ai rischi di internet.

Rischio non signifi ca dan-no: l’esposizione ai rischi nonconduce infatti necessaria-mente a esperienze negative.L’esperienza che fa più soffrirei ragazzi è il bullismo: due ra-gazzi su tre che hanno subitoatti di bullismo, faccia a facciao di cyberbullismo, dichiara-no di essere “molto” o “ab-bastanza” turbati da quantoè accaduto. Al secondo postotroviamo i rischi sessuali: lametà di chi ha visto immaginisessuali on- e offl ine, e di chiha ricevuto messaggi sessual-mente espliciti (sexting) ne èrimasto turbato. I ragazzi cheusano smartphone e tabletsono più esposti ai rischi, manon ai danni: l’accesso e l’usodi internet da devices mobi-li non è, quindi, un fattore divulnerabilità.

milano

di Alessandra Lanza

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16 PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2014

Un modello per il fu-turo, un esempio per l’internazionalizza-zione della ricerca

italiana. È questo l’obiettivodell’International Journal of Fashion Studies (INFS), una rivista scientifi ca peer-re-viewed in lingua inglese, chepromuove la diffusione a li-vello mondiale dello studiodella moda in prospettiva in-terdisciplinare.

La rivista è stata presenta-ta in occasione dell’annualeconvegno in Cattolica orga-nizzato dal Centro per lo stu-dio della Moda e della produ-zione culturale (Modacult),alla presenza dei direttoridel nuovo prodotto editorialeEmanuela Mora, docente di Sociologia dei prodotti cultu-rali in Cattolica, Agnès Roca-mora del London College of fashion e Paolo Volonté del Politecnico di Milano.

L’interesse di INFS è quel-lo di valorizzare i contribu-ti provenienti da paesi nonanglofoni e promuovere laloro diffusione attraverso uninnovativo processo di pe-

er-review, lo strumento abi-tualmente usato dalle rivistescientifi che per la valutazionee selezione degli articoli dapubblicare. Gli articoli ven-gono sottoposti alla revisionescientifi ca nella lingua ori-ginale dell’autore e, solo seaccettati, vengono tradotti ininglese. La comunità di rife-rimento è quella composta dastudiosi di moda, accademicie professionisti del settore:una comunità internazionaleche per necessità usa la linguainglese come base veicolare.

«L’egemonia della lingua in-glese diventa un vincolo ab-bastanza rilevante per tutti glistudiosi non madrelingua –spiega la professoressa Ema-nuela Mora –. Scrivere unarticolo scientifi co richiedeun livello di argomentazionemolto alto, compito partico-larmente arduo se si scrive inuna lingua che non è la pro-pria. Logicamente l’inglesedi uno studioso di Philadel-phia sarà migliore rispetto aquello di un italiano, ma nonè detto che lo sia anche la tesiespressa ». D’altra parte lapubblicazione su riviste in-ternazionali scientifi camenteimportanti è oggi un passag-gio fondamentale per ognicarriera accademica.

Uno studioso italiano peravere le stesse chance dipubblicazione di un collegainglese deve sostenere spe-se molto ingenti, tra corsi diinglese e traduzione. Nel casodi INFS, la revisione preven-tiva dei saggi permette a chiscrive di affrontare la spesadi traduzione solo una volta,nella versione defi nitiva, conla certezza della pubblicazio-

ne. E questo sottolinea Ema-nuela Mora «è un risparmioeconomico, psicologico e ditempo».

I direttori si sono circon-dati di una community in-ternazionale di reviewer difi ducia e capaci di leggerearticoli in una quindicina dilingue dal mandarino al tur-co, dal polacco al giapponese:«Un’operazione non impos-sibile nel mondo degli studisulla moda, dove la comunitàdi ricercatori è bene integra-ta su base mondiale e dovesi incontrano varie discipli-ne». Oltre alla pubblicazionein inglese, la rivista proponelo scritto in lingua originalesul sito: «A noi sta a cuoreconsiderare l’inglese comeuno strumento di servizio –spiega la professoressa Mora–. Ma crediamo molto anchenella potenza della linguamadre. Vogliamo valorizzarela diversità linguistica senzaperdere il nostro patrimonio.Esprimere i propri pensierinella lingua originaria ci per-mette di farlo in maniera piùforte».

INFS, moda e ricerca italiana nel mondodi Silvia Galbiati

Il treno è da sempre un topos lettera-rio, luogo e oggetto di letteratura piùdi qualsiasi altro mezzo di trasporto:sia di quelli che l’hanno preceduto,

sia di quelli che l’hanno susseguito. Ora,da luogo letterario diventa luogo di pro-duzione letteraria». Il rettore dell’Uni-versità Cattolica, Franco Anelli, intro-duce così la cerimonia di premiazione delconcorso letterario Scrittori in carrozza!, promosso da Trenord e dal corso di altaformazione Il piacere della scrittura, il 9 aprile nell’aula Pio XI di largo Gemelli.

Alla presenza di Luigi Legnani, am-ministratore delegato del vettore ferro-viario, Giuliana Grimaldi, coordinatrice del corso di alta formazione, spiega comel’intento del concorso fosse di portaregli studenti fuori dall’aula e costringerlia confrontarsi con la realtà: usarla comestimolo per creare racconti ad hoc chefossero un’occasione per far conoscerela dimensione del percorso di studi fuoridai chiostri. Trenord rappresentò allo-ra il partner ideale, perché sensibile alle

tematiche proposte e perché proprio iltreno rappresentava un tema ampio e mo-derno da poter sondare nei laboratori. Daquesta idea iniziale sono nate due sezionidiverse: la prima dedicata agli studentidell’università, coordinati dal laboratoriodel professor Giuseppe Lupo; e un’altradedicata invece ai pendolari Trenord, acui hanno risposto 356 persone con i lororacconti, mentre dal corso ne sono arri-vati 17. Volutamente c’erano dei limiti: unmassimo di 20mila battute e un incipitgenerico, per costringere l’ambientazio-ne e lasciare poi la facoltà di svilupparneuna storia appartenente all’immaginariopersonale.

I venti migliori racconti sono ora rac-colti in un’antologia edita da Ponte alleGrazie e i migliori quaranta saranno inve-ce pubblicati sul sito di Trenord. In tut-to ciò, si sono aggiudicati il podio per lasezione del corso Il piacere della scrittura:Livio Gambarini, al terzo posto con L’az-zurro strizzò per me, Chiara Tanzi, al se-condo con La farfalla e infi ne la vincitriceMaria Grazia Casali con L’ultimo treno.

Per la sezione viaggiatori di Trenord,

invece: Raffaello Fontanella con a Proprio qui, proprio da me, Juri Casati con La borsae la prima arrivata Federica Baggio (nella foto in alto con l’ad di Trenord Luigi Legna-ni), con Jamila, che ha letteralmente con-quistato la giuria.

Ermanno Paccagnini, direttore delcorso di alta formazione, conclude la ce-rimonia ribadendo che scrivere è guar-dare e comunicare con gli altri, ma anche mettere in piazza se stessi, denudarsi del-la propria anima. Augurandosi che tutti i partecipanti continuino a farlo.

Sul treno un popolo di scrittorih h

milano

di Alessia Mutti

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17PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2014

L’attenzione ai principi gene-rali del Diritto tributario èstato il senso della cerimo-nia di consegna dei diplomi

universitari in Diritto tributario aipartecipanti del master della facoltàdi Economia. L’evento, che si è svoltoil 28 marzo, si colloca a conclusionedella seconda edizione del percorsoformativo, che ha riscosso notevoleapprezzamento tra i 25 diplomati. Unsuccesso decretato anche dal numerodegli iscritti alla terza edizione: oltre40 studenti, tra avvocati, commer-cialisti, funzionari dell’Agenzia delleEntrate e Ufficiali della Guardia di Fi-nanza. Alla cerimonia, coordinata dal

professor Maurizio Logozzo, diretto-re del master, ha partecipato, tra glialtri, Alessandro Giovannini, presi-dente dell’Associazione italiana deiprofessori di Diritto tributario.

RICONOSCIMENTO

SIPED premia la ricercapedagogica in Cattolica

Tre docenti del Dipartimento diPedagogia dell’Università Cattolica

sono stati insigniti del Premio Italiano di Pedagogia 2013, riservato alla miglioreproduzione monografi ca nazionale inambito pedagogico. Il premio, alla suaprima edizione, è stato istituito dalla So-cietà Italiana di Pedagogia (SIPED), cherappresenta la più numerosa e qualifi cata

struttura per la ricerca e l’insegnamentonell’ambito delle discipline pedagogiche,annoverando tra i suo circa 500 iscrittila quasi totalità dei professori ordinarie associati e dei ricercatori dei quattrosettori disciplinari dell’areapedagogica.Per la categoria professori ordi-nari M-PED/03, è statopremiato il professorPiercesare Rivoltellaautore del volumeNeurodidattica. Insegnareal cervello che apprendeche propone un’analisirigorosa in merito allerelazioni non lineari tradidattica e ricerca incampo neuroscientifi co, eviden-ziando i rischi derivanti da ridu-zionismi e semplifi cazioni. Nella categoria invece professori asso-ciati M-PED/03 è stato premiato il profes-sor Pierpaolo Triani per il volume i Disagidei ragazzi, scuola, territorio. Per una didatticaintegrata in cui descrive un’esperienza diricerca fi nalizzata a mostrare l’effi caciadi percorsi progettuali che si avvalgonodel lavoro sinergico tra scuola ed entilocali per fronteggiare la complessità deldisagio scolastico. Infi ne nella categoriaRicercatori M-PED/01 è stato premiatoil professor Silvio Premoli per il volume iBambini, adolescenti e famiglie vulnerabili.Nuove direzioni nei servizi socio educativi,che reca un importante contributo allaricerca comparativa europea su infanzia eadolescenza, in un’ottica di ripensamentoe di rilancio della qualità formativa deiservizi socioeducativi in Italia.

Due nuoveonorificenze

Dall’inizio del2014 il pro-fessor AlbertoQuadrio Curzio

(nella foto) ha ricevuto due alte onorifi cenze. Nelmese di febbraio è stato insignito, dal Segretariodi Stato, Pietro Parolin, del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordinedi San Gregorio Magno,

concesso da Papa Fran-cesco. L’Ordine è attual-mente riservato a uomini

e donne di religione cat-tolica come riconosci-mento per il loro servizioalla Chiesa, per impieghistraordinari in suppor-to alla Santa Sede e peril loro buon esempio nelPaese. Lo scorso 14 apri-le il professor QuadrioCurzio è stato nominatoanche Vicepresidente del Consiglio della Fondazio-ne Internazionale Balzan“Premio” di Milano, dicui è membro dal 2006.

Master in Diritto tributario, la consegna dei diplomi

Aperta l’area matricole

p

Dai primi di giu-gno è apertanella sede diLargo Gemelli

dell’Ateneo l’area matri-cole. Uno spazio dedicatoper la attività di imma-tricolazione ai corsi dilaurea attivati presso lasede milanese della Cat-tolica. Fino al prossimo3 ottobre in quest’area verranno fornite infor-mazioni e distribuito il materiale promozionalee la modulistica. Sempre presso l’area matricolesarà offerto un supporto per l’immatricolazioneonline, per la verifi ca dei requisiti curricolari ne-cessari all’ammissionealle lauree magistrali e per il riconoscimento deicrediti formativi univer-sitari derivanti da pre-

cedenti carriere, cometrasferimenti e secondelauree. Gli studenti stra-nieri o italiani con tito-lo di studio conseguitoall’estero dovranno in-vece rivolgersi all’Inter-national Admissions Of-fi ce in via Carducci (tel.02/72345257).

La nuova stagione di“Jus”

g

Jus la storica Rivistadella facoltà di Giu-risprudenza, natanel 1940, si rinno-

va con una spinta ver-JJso l’internazionalizzazio-ne e un rafforzamento deicomitati coadiuvanti laDirezione. Per la primavolta è infatti costituitoun Comitato scientifi cointernazionale di novemembri con docentidell’Ateneo e stranieri. Al

Comitato di direzione è stato aggiunto inoltre unComitato di redazione. Inoccasione dell’insedia-mento del comitatoscientifi co internaziona-le, so è svolto il 9 aprile il meeting La persona e il di-ritto: dialoghi tra discipline e ordinamenti con il retto-re Franco Anelli, il pre-side della facoltà di Giu-risprudenza Gabrio Forti e il direttore dell’Istituto giuridico e direttore diJus Ombretta FumagalliCarulli. Giorgio Pastori,presidente del comitatoscientifi co in ter na-zionale, ha presieduto ildibattito fra i professoridella Cattolica VittorioColesanti, Giovanni Ne-gri e Giuseppe Benedet-to Portale e i docenti del-le università straniere: lostatunitense Joseph Di-Mento, l’ungherese Ga-bor Hamza e l’olandeseJohn Vervaele.

milano

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18 PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2014

Assegnate le Borsedi studio ITAS-AIBA

Il 14 aprile sono state consegnate leBorse di Studio, offerte dalla compa-gnia di assicurazioni ITAS e dall’As-sociazione Italiana dei Brokers di

Assicurazione (AIBA), agli studentidella laurea triennale EMIF - percorso Consulente Finanziario e Assicurativo della facoltà di Scienze Bancarie Finan-ziarie e Assicurative per l’a.a. 2013/2014.L’evento è stato occasione di incontro tra gli operatori del mercato assicura-tivo e gli studenti e ha coinvolto CarloMarietti, presidente AIBA, Antonia Boccadoro, segretario generale AIBA,Ermanno Grassi, direttore generale diITAS ed è stato organizzato dai professo-ri Alberto Floreani, Lodovico Maraz-zi e Giuseppe Giudici nell’ambito del corso di Mercati e Prodotti Assicurativi. Le borse di studio sono state assegnatea Mattia Brunelli, Nicolò Legnani, Fe-derica Decensi e Umberto Bellani.

Grazie a una con-venzione tra l’A teneo e Clear Channel, la so-

cietà che gestisce il servi-zio di Bike Sharing, anche docenti e personale am-ministrativo della Catto-lica possono sottoscrivere l’abbonamento annuale al prezzo di 25 euro, con-tro i 36 euro previsti al pubblico. La convenzione permette di acquistare l’abbonamento on-line, pagandolo con carta di

credito. Per effettuare la richiesta occorre regi-strarsi alla voce “utenti non registrati”. Una volta effettuato l’acquisto, con la ricevuta della transazio-ne, sarà possibile ritirare in tempo reale la tessera magnetica presso gli uffi -ci della Direzione di sede, al piano ammezzato della scala B presso la sede di largo Gemelli. La tessera, infi ne, dovrà essere atti-vata on-line sul sito inter-net di Bikemi www.bike-

mi.it, come indicato nelle istruzioni per l’attivazione che saranno fornite uni-tamente alla tessera stes-sa. Per gli studenti il ser-vizio per acquistare gli abbonamenti annuali di Bikemi, il Bike Sharing di Milano, è disponibile nel-le pagine I-Catt, alla voce “La mobilità”. Le moda-lità dell’offerta sono le stesse di docenti e perso-nale amministrativo. Per informazioni: [email protected]

BREVI

Associazione Necchi:Consiglio verso il rinnovo

Entra nel vivo il periodo di rinnovodelle cariche in ALUMNI CATTO-

LICA – Associazione Necchi.L’assemblea elettivasi terrà ilprossimo13 dicem-bre, alle ore10,15, pres-so la sede centrale di Milano, e saràquello il momento più importante,dedicato alle votazioni per il rinnovodel Consiglio.L’Associazione ha predisposto la possi-bilità di voto postale: sarà infatti possi-bile votare anche per posta, fi no al 13novembre; per fare ciò occorre inviareuna email ad [email protected], con oggetto “Adesione al voto postale” el’indicazione del proprio nome, cogno-me e numero di tessera. La scheda èdisponibile sul sito, corredata di tuttele istruzioni operative. Dal 1 giugno èaccessibile anche l’urna per le elezioniin sede a Milano, in orario di apertu-ra della segreteria (lunedì, giovedì evenerdì mattina; martedì e mercoledìpomeriggio). Nelle prossime settimanel’Associazione comunicherà le ulteriorisedi dove saranno allestiti i seggi, con irelativi orari. Per informazioni:www.alumnicattolica.it

Riapre il museo Pogliaghi,l’autore del “Sacro Cuore”

Il Sacro Cuore di Gesù, dipinto da Lodovico Pogliaghi, oggi collocato

al centro della Cappella Sacro Cuoree raffi gurato sulla pergamena che ri-cevono tutti gli studenti dell’Ateneo almomento della laurea, è stato realizza-to nel 1925 su commissione di PadreGemelli. Dopo più di vent’anni il 4maggio scorso, grazie a un importantefi nanziamento dellaRegione Lombardia,è stata riaperta laCasa Museo Lodovi-co Pogliaghi al SacroMonte di Varese,dimora dell’artistae oggi sede anchedella FondazionePogliaghi. Scultore,pittore, illustratore,scenografo, archi-tetto, l’artista, amicodell’allora prefettodella Biblioteca Ambrosiana AchilleRatti, futuro Papa Pio XI, decise di do-nare la propria dimora all’Ambrosiana.

In occasione del cen-tenario della nascita dell’autrice franceseMarguerite Duras, lo

scorso marzo in Cattoli-ca si è tenuta una Journée de la lecture in cui otto studentesse di linguafrancese hanno letto e interpretato alcuni brani tratti dalle opere più im-portanti della scrittrice.L’iniziativa è stata orga-nizzata dalle professores-se Enrica Galazzi e Ma-risa Verna della facoltàdi Scienze linguistichee letterature straniere e ha coinvolto Gilles Phi-lippe, docente dell’Uni-versità di Losanna e noto studioso della Duras.

Ma le vere protagoniste

dell’evento sono state lestudentesse che – dopouna iniziazione alle tec-niche della lettura ad altavoce da parte dell’attriceElena Gaffuri –, hanno

letto, davanti a un folto pubblico, dei brani trattidalle opere principali diMarguerite Duras sele-zionati dal professor Phi-lippe.

Alla scoperta di Marguerite Duras

milano

Abbonamento speciale per BikeMi

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19PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2014

Come costruire una sanità migliore: la lezione della Lorenzin agli studenti ALTEMS

gg

La terza edizione della Giornata della Ricerca ha offerto l’opportunità di presentare tutti i risultati ottenuti dalla facoltà di Medicina e Chirurgia

della Cattolica nel 2013. Alla presentazionedelle 260 ricerche, svolta l’8 maggio, sonointervenuti il rettore Franco Anelli, e l’As-sistente Ecclesiastico Generale dell’Ateneo,Mons. Claudio Giuliodori. La conclusio-ne dei lavori – culminata con la consegna alDirettore generale dell’AIRC, Niccolò Con-tucci, del premio Giovanni Paolo II, è stata af-fi data a Giulio Maira, direttore dell’Istitutodi Neurochirurgia della Cattolica e coordi-natore dei lavori della Giornata. «Dove si faricerca, si insegna meglio – ha evidenziato ilpreside della facoltà di Medicina Rocco Bel-lantone –: l’intuizione del nostro fondatorePadre Agostino Gemelli di un corpo docenteche facesse insegnamento, ricerca e cura èstata pienamente consolidata».

Durante la presentazione i professori Pa-olo Maria Rossini, Carlo Patrono e Roberto Cauda hanno illustrato i principali fi loni di ricerca e i risultati conseguiti in questo annoin merito a ricerche di base e cliniche, suc-cessivamente sono state premiate le 5 mi-gliori pubblicazioni scientifi che dell’anno2013 della facoltà di Medicina e chirurgia

dell’Ateneo. I riconoscimenti sono andatiallo studio condotto dalla dottoressa Ma-ria Teresa Voso, dell’Istituto di Ematologia,in collaborazione con i professori AdrianoVenditti, Giuseppe Leone e ricercatori dialtre università romane. Lo studio apparso sul Journal of Clinical Oncology ha riguarda-to un campione di 380 pazienti laziali con“sindromi mielodisplastiche” per verifi ca-re la validità di un “test multifattoriale” chepermette di distinguere quali pazienti an-dranno incontro a trasformazione rapida inleucemia, per i quali è indicato il trapiantodi midollo osseo, da quei pazienti che han-no una buona aspettativa di vita con terapiaconservativa. Il secondo studio premiato, èstato pubblicato sulla rivista Circulation: sitratta di una strategia – ideata e testata dal gruppo del professor Gaetano Lanza dell’I-astituto di Cardiologia, diretto dal professor Filippo Crea, in un lavoro che ha come pri-mo autore la dottoressa Alessandra Stazi– potenzialmente in grado di ridurre alcunieffetti avversi di delicati interventi per cura-re le aritmie cardiache. Per la ricerca Clini-ca sono stati premiati i professori MarcelloD’Ascenzo e o Claudio Grassi dell’Istitutoidi Fisiologia Umana che hanno scoperto in che modo la cocaina esercita, in animali da

laboratorio, i suoi danni sul cervello. Con-dotta dalla dottoressa Elisabetta Tabolacci dell’Istituto di Genetica Medica, in colla-borazione con l’Università di Tor Vergata, il quarto studio premiato, che ha scoperto il ruolo di una proteina, ‘CTCF’, nella sindro-me X - fragile, una delle più diffuse forme di ritardo mentale. Infi ne lo studio pubblicato sulla rivista Jama che ha scoperto che averesofferto di calcoli renali aumenta del 30% il rischio di soffrire di cuore per le donne. Lo ha scoperto Pietro Manuel Ferraro, nefro-logo presso l’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi dell’Università Cattolica-Complesso Integrato Columbus, diretta dal professor Giovanni Gambaro insieme ai colleghi dellaoprestigiosa Harvard University di Boston.

Terza Giornata della RicercaMedicina racconta i risultati del 2013

Il sistema di arruolamento,valutazione e retribuzionedei direttori generali e deimanager nel settore sani-

tario è totalmente falsato. Sonostati fatti dei passi in avantiper la trasparenza, ma non puòbastare». È quanto ha detto ilp p pp

Ministro della Salute, BeatriceLorenzin, durante la sua lectiomagistralis sul ruolo dei mana-ger in sanità in occasione delGraduation Day dell’Alta Scuo-yla di Economia e Managementdei Sistemi sanitari (ALTEMS)dell’Università Cattolica, chesi è svolto il 14 maggio pressoil Polo Universitario GiovanniXXIII dell’Ateneo.

Il ministro Lorenzin è statoaccolto dal rettore dell’AteneoFranco Anelli mentre il suo intervento è stato introdot-to dal direttore dell’ALTEMS,professor Americo Cicchetti,che ha illustrato l’attività svol-

ta nell’ultimo anno dall’AltaScuola della Cattolica nella for-mazione economico-mana-geriale nell’ambito del settoresanitario. Presenti all’eventoGianni Letta, membro del co-mitato di indirizzo dell’IstitutoToniolo, con i rappresentantidelle tante istituzioni che col-laborano con ALTEMS nellosviluppo delle attività formati-ve, tra cui l’AIFA con il diret-tore Luca Pani, e il Ministerodella Salute con diversi Diret-tori generali tra cui Francesco Bevere, Marcella Marletta e

Giuseppe Celotto.Alla manifestazione hanno

partecipato i presidi delle fa-coltà di Medicina e chirurgia e di Economia Rocco Bellan-tone e Domenico Bodega, ildirettore amministrativo del-la Cattolica, Marco Elefanti,e il direttore del Policlinico Gemelli, Maurizio Guizzardi,che hanno consegnato i diplo-mi post laurea a 72 studenti che hanno frequentato i master e i corsi di perfezionamento pro-mossi da ALTEMS.

Davanti a una platea di giova-ni aspiranti direttori generali di ospedali e Asl, la Lorenzin ha individuato una strada per selezionare i migliori: «Tutto ciò che è scientifi co – ha spie-gato - deve essere fuori dalla politica, serve più meritocrazia nella scelta dei primari e dei direttori generali. Questi ulti-mi - ha continuato Lorenzin -

gestiranno un settore che saràsempre più importante nelnostro Paese e abbiamo quindibisogno dei migliori, per que-sto serve una scuola di forma-zione e un albo. Inoltre devonoraggiungere degli obiettivi verie non falsati come avviene ogginella Pubblica amministrazio-ne, dati dalle Regioni e dal Mi-nistero della Salute». Incorag-giando i neodiplomati ALTEMSnel futuro percorso lavorativoall’interno della sanità, il Mi-nistro Lorenzin ha ricordatoil valore sociale di una profes-sione come quella del managere direttore generale di Asl eospedali, che gestisce la salutepubblica e deve farlo nel modomigliore. «Come ministro – haconcluso – mi aspetto da voi ungrandissimo impegno perchévoi gestirete il bene comunepiù importante che ci sia: quel-lo della salute delle persone».

roma

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20 PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2014

Adue settimane dal-la canonizzazione e nello stesso giorno dell’attentato a Piazza

San Pietro, avvenuto trentatreanni fa, lo scorso 13 maggio siè svolto al Policlinico Gemelliil convegno Giovanni Paolo II eil Gemelli, la presenza di un santonel nostro Policlinico, promosso dal Centro Pastorale dell’Uni-versità Cattolica, sede di Roma,in collaborazione con il Movi-mento Italiano per la Vita.

Lo storico portavoce del PapaJoaquin Navarro Valls, ospite d’onore alla Cattolica, ha di-pinto il ritratto di un pazientespeciale, attento a cogliere ilsenso della sofferenza nella vitadell’uomo. «Giovanni Paolo II

– ha raccontato – aveva un rap-porto particolare con i medici,ai quali non si affi dava piena-mente. Un giorno, in occasionedel ricovero successivo all’at-tentato, il Papa entrò nella stan-za dove i sanitari si consultavanosulla data della sua dimissione edisse: “Se permettete, non po-tete decidere da soli”».

«Questa è una felice occa-sione per prolungare il climadei festeggiamenti di canoniz-zazione di Giovanni XXIII e diGiovanni Paolo II – ha dettomonsignor Claudio Giuliodo-ri, Assistente Ecclesiastico ge-nerale dell’Ateneo –. Entrambihanno avuto uno sguardo fi ssoverso la sofferenza dell’umani-tà. Giovanni Paolo II in parti-

colare – ha concluso – è stato ladimostrazione del valore salvi-fi co della sofferenza».

«La Cattolica – ha aggiuntoDon Paolo Morocutti, Assi-stente spirituale della sede diRoma, che ha moderato l’in-contro – è la ‘cattedra’ dovePapa Wojtyla ha profuso il sen-so e il valore della sofferenza».Carlo Casini, presidente delMovimento per la vita, ha inparticolare ricordato come Gio-

vanni Paolo II fosse convinto dioffrire la propria sofferenza inespiazione del crimine dell’a-borto.

I professori della CattolicaRodolfo Proietti, docente diAnestesiologia e rianimazione,e Carlo Bertolini, docente diClinica ortopedica, tra ricordipersonali e aneddoti curiosi,hanno riassunto la lezione diWojtyla per chi esercita la pro-fessione medica: il rapportomedico paziente. «II Papa di-ceva che con i malati non biso-gna mai avere fretta – ha dettoProietti –. Ci ha mostrato lastrada che un ospedale cattolicodeve seguire. Non basta pren-dersi cura dei pazienti. Bisognaamarli!».

Giovanni Paolo II, un santo nel “nostro” Policlinico

Le innovative tecnologie e i tratta-menti medici all’avanguardia uniti alle terapie complementari per il benessere delle donne che affron-

tano la sfi da del tumore al seno. E’ questociò che caratterizza il nuovo Centro Inte-grato di Senologia, presentato il 15 mag-gio, al Policlinico universitario AgostinoGemelli.

Per questa importante occasione sonointervenuti il sindaco di Roma Ignazio Marino, la moglie dell’Ambasciatore de-gli USA in Italia Linda Douglass, la presi-dente di Susan G. Komen, Judy Salerno. I lavori della giornata di presentazionedel nuovo Centro Integrato di Senologiasono stati aperti dal preside della facoltàdi Medicina Rocco Bellantone, dal diret-tore amministrativo della Cattolica Marco Elefanti, dal direttore del Policlinico Ge-melli Maurizio Guizzardi e da i Giovanni Scambia, direttore del Dipartimento per la Tutela della Salute della Donna e dellaVita Nascente, del Bambino e dell’Adole-

scente del Gemelli.La presentazione del nuovo Centro è

stata affi data a Riccardo Masetti, diret-tore dell’U.O. di Chirurgia Senologica delGemelli e presidente di Susan G. KomenItalia. Il nuovo Centro Integrato di Seno-logia è ubicato al settimo piano, edifi cio“O” del Gemelli e si estende in un’area dicica 800mq. Il Centro è dotato delle piùavanzate tecnologie in campo diagnosticoche consentono di effettuare in un unicoluogo tutte le procedure necessarie per laprevenzione e cura della malattia (ecogra-fi a, mammografi a digitale e tridimensio-nale, mammotomografi a) con relativa areaper la refertazione degli esami. Il Centrodispone di una sala di attesa e accettazio-ne, cinque ambulatori di visita, due saleper analisi ecografi che, due sale per esamiRX e una sala per biopsia su guida stereo-tassica; inoltre è presente un’ampia salapolivalente per le attività di defi nizionemultidisciplinare dei percorsi terapeuticidi ogni paziente in trattamento. La nuovastruttura, dedicata integralmente all’assi-stenza delle donne che si confrontano conla malattia e specializzato nella preven-zione, diagnosi e cura delle malattie dellamammella, rappresenta il 1° centro nellaRegione Lazio di questo tipo. Nell’occa-sione è stato anche illustrato il progetto digemellaggio tra il nuovo Centro di Senolo-gia del Policlinico Gemelli e l’Hopexchan-ge Medical Center di Kumasi in Ghana,con l’intervento del cardinale Peter Tur-kson, presidente del Pontifi cio ConsiglioGiustizia e Pace.

PREVENZIONE

Lavarsi le mani, prima di tutto

Il Gemelli ha av-viato un proget-

to di comunicazio-ne e di educazionesanitaria all’interno dell’Ospedale, inti-tolato Ti sei lavato lemani?, che rientrain un programmadi interventi e ini-ziative per la lottaalle infezioni ospe-daliere. La presentazione è avvenu-ta il 5 maggio, con un convegno alPoliclinico promosso dalla Direzione Rischio Clinico e Igiene in occasionedella Giornata Mondiale per l’Igiene delle mani istituita dall’Organizza-zione Mondiale della Sanità. Lungo i principali percorsi assistenziali del Gemelli, sono stati affi ssi cartelloni con le immagini della campagna e disposte strutture con opuscoli infor-mativi che spiegano come si lavanole mani. La campagna di comunica-zione per la promozione dell’igiene delle mani, fortemente voluta dallaDirezione del Policlinico e coordi-nata da Gabriele Sganga, direttoredel master Sepsi in Chirurgia, è statapromossa in collaborazione con i dottori Fabrizio Celani e Filippo Berloco della Direzione Rischio Cli-nico e Igiene e il professor Antonio Giulio De Belvis, responsabile dellaUOC Governo Clinico del PoliclinicoA. Gemelli.

roma

Al Gemelli inauguratoil nuovo Centro di Senologia

gg

Page 21: Presenza XV 03 | maggio-giugno 2014

21PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2014

VOLONTARIATO

Arti marziali per i pazientidell’Oncologia Pediatrica

Arti marziali e tecniche di rilas-samento per i piccoli pazienti

dell’Oncologia pediatrica delPoliclinico Gemelli. L’opportunità è offerta grazie ai corsi promossi da Kids Kicking Cancer, l’organiz-zazione non profi t che utilizza le tecniche e la fi losofi a delle arti marziali per aiutare i bambini affetti da cancro e gravi malattie croniche ad affrontare e gestire meglio la propria patologia. Lelezioni di karate si svolgono ognisettimana nell’Unità operativa di Oncologia pediatrica, diretta dal

professor Riccardo Riccardi, affe-rente al Dipartimento per la tuteladella salute della donna, della vita nascente, del bambino e dell’a-dolescente diretto dal professorGiovanni Scambia, e coinvolgono ipiccoli pazienti ricoverati in repar-to e in day hospital. Gli istruttori di Kids Kicking Cancer affi ancano ibambini, promuovendo lezioni e corsi pratici per allenare il corpo, ma soprattutto la mente, attraver-so l’insegnamento di karate e di tecniche di respirazione e visua-lizzazione. «Siamo lieti di ospitare un’iniziativa così particolare – sot-tolinea Riccardi –. Le lezioni si in-tegrano molto bene con le attività che già si svolgono presso la nostraUnità Operativa con l’Associazio-ne Sale in Zucca e i volontari del gruppo Calimero e le lezioni degli insegnanti delle sezioni scolasticheospedaliere (elementare, media e superiore) operanti presso il Gemelli». Kids Kicking Cancer ItaliaOnlus è sostenuta dalla società farmaceutica Pfi zer nell’ambito della Campagna di comunicazio-ne e impegno sociale Viverla tutta, che promuove la diffusione distrumenti volti a incentivare una maggiore centralità del pazientenei processi di assistenza e cura.

Italia e Birmania in prima linea contro l’Aids

Emofilia,Il Gemellirappresental’Italia a Oxford

pppp

Leonardo Di Gen-naro (nella foto),dirigente medi-co dell’U.O. di

Malattie Emorragiche eTrombotiche del Gemelliè stato scelto a rappre-sentare l’Italia nella se-lezione per il programmain ter na zionale sull’emo-fi lia e sulle coagulopatierare ACHIEVE (Advancing ((

Care for Ha-e m o p h i l i a :I n n o v a t eand Educateto deVelopE x p e r t i s e ) .Il program-ma, dà lapossibilitàa giovani

medici di formarsi pres-so prestigiose università

europee per ap-profondire gli stu-di sull’emofi lia. Di Gennaro da fi ne ottobre opererà presso il Centro Emofi lia e Malattie Rare dell’Univer-sità di Oxford per proseguire le sue ricerchee ottimizzare il percorsodiagnostico-assistenzialedel paziente affetto da co-agulopatia al suo rientroal Gemelli.

Istitutodi Neurologia vince Grant

g

internazionale

Giorgio Tasca,neo-dottore inN e u r o s c i e n z edell’Istituto di

Neurologia del PoliclinicoGemelli, è il vincitore diun grant di ricerca asse-

gnato dalla FSH Society, Asso-ciazione ame-ricana no profi t leader mondiale nella lotta con-tro la Distrofi a Muscolare Fa-cio-scapolo-o-

merale, per nuovi studi su questa grave malattia mu-scolare degenerativa.

Il progetto di ricerca, che verrà realizzato sotto la direzione del professor Enzo Ricci dell’Istituto diNeurologia della Cattoli-ca, ha la durata di un anno e riguarda lo studio delle alterazioni infi ammatorie nella Distrofi a Muscolare Facio-scapolo-omerale. Approvato lo scorso feb-braio dal Comitato scien-tifi co consultivo della Società, ha ottenuto un fi nanziamento di 70.000 dollari.

Phyu PhyuThin, at-t i v i s t ab i r m a n a

a fi anco dei ma-lati di Aids e par-lamentare dellaLega Nazionaleper la Democra-zia, è stata ospi-te in Cattolicalo scorso aprile.Roberto Cauda,direttore dell’I-stituto di Clini-ca della MalattieInfettive e diret-tore del Centro

di Ateneo per laSolidarietà Inter-nazionale (CeSI),ha accolto l’o-norevole Thina c c o m p a g n a t adalla delegazionedell’Associazio-ne di AmiciziaItalia-Birmania.Cauda ha parlatodell’attuale situa-zione dell’ HIV inItalia e illustrato inumerosi progettidi cooperazionesolidale avviatidal CeSI in vari

paesi del mondo.Il proposito è ditrovare punti dicomune interessenell’ambito sa-nitario e agricoloalimentare e su

questi far con-vergere sinergiee sforzi, consoli-dando così i rap-porti di collabo-razione tra l’Italiae la Birmania.

Oculistica, terapia farmacologica per la VMT

Curati con succes-so due anziane pazienti affette da severe pato-

logie del vitreo e della retina, grazie a un trat-tamento farmacologico innovativo e mininva-sivo con l’Ocriplasmina eseguito presso l’Unità operativa di Oculistica del Policlinico Gemel-li, diretta dal professor Aldo Caporossi. Si trat-ta di un’unica iniezione

intravitreale di un en-zima proteolitico, l’O-criplasmina, in grado diarrestare le sindromi datrazione vitreomacula-re anomala (VMT) senzadover ricorrere all’in-tervento chirurgico. LaVMT è una patologiamolto frequente nellepersone anziane e inva-lidante, in cui il vitreo(la parte interna fl uidadell’occhio) presentauna anomala forte ade-

renza con la macula (la porzione centrale della retina responsabile della visione distinta), dan-neggiando gravemente la vista. La terapia innova-tiva è stata eseguita per la prima volta nel Lazio in una struttura ospedalie-ra da Caporossi, diretto-re dell’Istituto di Oftal-mologia della Cattolica, con i dottori Angelo Ma-ria Minnella e Andrea Stefano Scupola.

roma

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22 PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2014

Se l’età dei ragazzi che accedono a in-ternet tramite tablet e smartphoneè sempre più bassa, più alto è il ri-schio di incorrere in episodi di cy-

ber bullismo e sexting. Di questo ne han-no la certezza i dirigenti della Questurache sono intervenuti in Cattolica durantel’incontro promosso dal Dipartimento diScienze storiche e fi lologiche, diretto daMario Taccolini, per rifl ettere sul rap-porto fra “mondo reale e mondo virtuale”.

I diversi relatori hanno raccontato casiconcreti e arresti di persone che assumo-no identità diverse per adescare le lorovittime, di ragazzi che usano internet e sono presenti sui social media pur nonavendone l’età, grazie anche alla compli-cità o alla trascuratezza dei genitori chesottostimano i rischi. Durante l’incontro è stato presentato anche il libro di Dome-nico Geracitano, Jessica Tininii, SimonaPilato, Davide Costa intitolato Gli amicivirtuali. Si tratta di un manuale e una gui-da per aiutare i ragazzi ma anche gli adulti a conoscere un po’ di più il mondo virtua-le. «Oggi ci troviamo di fronte ad un gap generazionale – ha affermato Geracitano,un poliziotto che da anni va nelle scuoleper spiegare ai ragazzi i rischi che riserva la rete –. La nuova generazione è molto

preparata e competente rispetto all’usodi internet e dei nuovi mezzi di comu-nicazione, ma sottovaluta o non conoscea fondo le insidie del web». Il libro nonsi concentra solo sul cyberbullismo, matratta anche di chi cerca di far qualcosa dispeciale con internet, del furto d’identitàe dello spotted.

La Questura, come ha detto durante ilsaluto introduttivo il questore Luigi diMatteo, con il vice Emanuele Ricifari,

e il dirigente della Polizia postale Davide Costa, sta svolgendo un’intensa attività di prevenzione in molte scuole della pro-vincia dando consigli agli studenti e agli insegnanti.

La giornata si è conclusa con la tavolarotonda dedicata al tema Il tifo: la con-divisione di una passione e che ha visto lapartecipazione di Roberto Masucci, VicePresidente Osservatorio Nazionale sullemanifestazioni sportive.

Mondo reale e virtuale: i rischi della rete per i giovani

Bisogna prendere co-scienza ogni giorno chela legalità deve esserela pratica del quotidia-

no. Ne è convinto il professorLuciano Caimi (nella foto), direttore del Centro studi perl’Educazione alla legalità, chein collaborazione con il Di-partimento di Giurisprudenzadell’Università degli studi diBrescia ha promosso un ciclodi incontri sulla legalità.

«Sono convinto – ha sotto-lineato il direttore – che l’e-sigenza educativa alla legalitàrisponde ad una domanda dif-fusa di rinnovamento mora-le. Purtroppo in questi dodicianni di attività del Centro ab-biamo visto troppi episodi dicorruzione».

Durante il primo appunta-mento che si è svolto a PalazzoLoggia, il sindaco Emilio del Bono, ha ricordato il concetto di patriottismo municipale,facendo leva sul fatto che unacittà più pulita e ordinata ga-rantisce un maggior senso di

sicurezza. Il sentimento di ap-partenenza civica è un punto dipartenza fondamentale senzacui non si costruisce la sicu-rezza collettiva. La mancanzadi rispetto per le istituzioni èun altro fattore discriminan-te e il loro scollamento con lasocietà è una delle cause delminore senso di sicurezza.Dobbiamo collaborare tra noie parlare con una voce sola, haconcluso Del Bono.

Il tema della legalità è vissu-to per molti come imposizionepiù che un valore, in una con-cezione autoritaria dello Statoha aggiunto il Procuratore del-la Repubblica Tommaso Buo-nanno, ricordando l’alto pez-zo da pagare e tanti i reati chehanno portato i procedimentia carico di persone a quota15.234 solo nei primi quattromesi dell’anno.

Alla tavola rotonda era pre-sente anche monsignor Gia-como Canobbio, delegato ve-scovile per la pastorale dellacultura, che ha sottolineatol’impegno della Chiesa bre-sciana per diffondere la cul-tura della legalità, facendosentire la propria voce sulleingiustizie sociali e interve-nendo sulla costruzione dellecoscienze.

Il secondo appuntamento,che si è svolto in Cattolica loscorso 15 maggio, ha appro-fondito il tema del rapportofra giovani e legalità, mentrel’ultimo incontro, che è stato

ospitato dall’Università Stata-le, ha affrontato il tema La ma-fi a imprenditrice… A Brescia?.

Grazie anche al contributodella Fondazione ComunitàBresciana, il Centro studi havoluto proporre una rifl es-sione ad ampio spettro sullacomprensione di tali fenome-ni nonché sulla defi nizionedi strategie e percorsi di for-mazione ed educazione di unacoscienza eticamente fondata ecivicamente orientata. Si assi-ste all’espandersi di una situa-zione di deregulation sul pianomorale e dei comportamentisociali, riconducibile a diver-si fattori: la diffusa crisi delsenso civico; la propensioneal rischio e alla trasgressionenell’affermazione dell’auto-nomia da parte delle giovanigenerazioni; la diffi coltà deldialogo intergenerazionale;il crollo della partecipazionesociale, cui conseguono la di-saffezione politica, la chiusuraindividualistica nel privato e lasfi ducia nelle istituzioni.

Legalità come testimonianza quotidianabrescia

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23PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2014

L’Alta Scuola per l’ Ambiente, in collaborazione con il Tri-nity Hall College dell’Uni-versità di Cambridge, ha pro-

mosso la prima edizione del WorkshopInternazionale Towards a new alliancebetween humanity and environment:from science and education to sustainablepolicies - Verso una nuova alleanza tral’uomo e l’ambiente: dalla scienza e for-mazione di politiche sostenibili, che si è svolto a Cambridge dal 24 e 25 Marzo.

Filo conduttore del seminario è sta-ta la valorizzazione e la condivisione diconoscenze al fi ne di sviluppare capa-cità culturali più forti all’interno del-le comunità locali e favorire l’avvio dibuone pratiche e politiche più sosteni-bili.

Sono stati questi gran parte dei i temisviluppati dagli studenti che hannopartecipato ai master promossi da Asae che hanno ricevuto l’attestato di fi necorso a Vinitaly. L’occasione è stato ilconvegno Brand dei territori, turismoe cantine sostenibili che si è svolto il 9aprile come spunto di rifl essione sul-la tutela dell’ambiente anche nei gestiquotidiani e di indirizzo per i ragazzi.«Le generazioni riacquistano il dirit-to ad abitare la terra – ha sottolineatoPierluigi Malavasi, direttore dell’Asa–. Attraverso le competenze e le cultu-re acquisite durante i corsi si riappro-priano di questo diritto».

L’Asa, in collaborazione con il Con-sorzio di Bacino Verona due del Qua-drilatero, con il patrocinio della Pro-vincia e del Comune di Verona ed ilcontributo della cantina Villa Francia-corta e Serego Alighieri Valpolicella, hadato vita per la prima volta nel contestodel Vinitaly, e in quello del panoramauniversitario italiano, a un evento cer-tifi cato “a impatto zero”. Un eventocarbon neutral è in linea con la mission

stessa di Alta Scuola per l’Ambiente,fi losofi a condivisa anche dal Consorziodi Bacino Verona due del Quadrilaterocon cui si stanno portando avanti deiprogetti di ricerca nel settore della ge-stione e ottimizzazione dei rifi uti. Percalcolare quanto incide in convegno diAsa sull’Ambiente si parla di carbonfootprint, una misura che esprime inCO2 il totale complessivo delle emis-sioni di gas ad effetto serra associatedirettamente alla conferenza. Per ilconvegno la voce più “impattante” nelcalcolo è stata la mobilità per raggiun-gere Verona, che nell’ 85% dei parteci-panti è avvenuta per mezzo del treno, inquanto ragionare nell’ottica di andarea compensare le emissioni permette divalutare a priori l’impatto e quindi diattivarsi per ridurlo.

Anche la carta scelta per i pass di ac-cesso era totalmente naturale riciclatae scritta con inchiostro atossico ad ac-qua; al suo interno c’erano dei semi difi ori di campo, da piantare a fi ne gior-nata.

Di solito i pass sono plastifi cati men-tre in questo caso erano totalmentegreen in linea con la scelta di compen-sare a monte di immettere meno Co2possibile per questo evento.

La carbon footprint complessivastimata per la conferenza è risultatapari a 2 tonnellate di emissioni di CO2nell’ambiente.

La neutralizzazione delle emissioniè stata realizzata attraverso l’acquistodi crediti di emissione, in particolaredi certifi cati VER, del progetto inter-nazionale di riforestazione (standardCarbon Fix) “Kikonda Forest Reserve”,così come stabilito dalle normative diriferimento (PAS 2060). Il convegno èrientrato quindi nel Progetto Co2zeroe la certifi cazione è stata rilasciata daGreen Innovation.

EVENTI

Coprogettare il futuro,tra saperi e sapori

La laurea magistrale in Progettazio-ne pedagogica e formazione delle

risorse ha festeggiato i suoi primidieci anni di attività con tre eventicelebrativi che hanno avuto comeprotagonisti i talenti che negli annisono cresciuti all’interno del percor-so specialistico. Un ruolo di rilievo èstato dato anche ad alcuni enti profi t e no profi t che hanno accolto gli stu-denti del corso.In questi anni il percorso magistraleha laureato più di cento dottoresse edottori magistrali che hanno avuto lapossibilità di collocarsi con successoall’interno di imprese, organizzazioni,servizi socio-educativi e formativi, so-cietà di consulenza, enti e istituzioni,fra i quali anche la Fondazione Asmche, attraverso borse di studio desti-nate a studenti meritevoli, testimonia un dialogo fecondo fra istituzioni.Signifi cativa è stata lalectio Genera-re un nuovo welfare di Fe-lice Scalvini, assessore allePolitiche perla famiglia,la persona ela sanità delComune diBrescia comeinteressan-te è statol’incontro frastudenti elaureati con gli enti, le imprese e coo-perative del territorio per conoscereopportunità e prospettive del mondodel lavoro.I festeggiamenti sono terminati il 4Aprile alle Cantine Villa Franciacor-ta. Ospite dell’evento Coprogettare ilfuturo, tra saperi e sapori il docente ecantautore bresciano Omar Pedrinie alcuni tra i primi studenti laureatipresso il corso di laurea magistralein Progettazione Pedagogica, chehanno raccontato la loro esperienzalavorativa alla luce di un percorso distudi saldamente inserito nel mondoimprenditoriale bresciano. Son inter-venuti inoltre anche Mario Ubiali, amministratore delegato di un’eccel-lenza imprenditoriale bresciana e daRoberta Bianchi, titolare dell’aziendavitivinicola. Ha concluso il convegnoil preside della facoltà di Scienze dellaformazione Michele Lenoci.

Asa, a Cambridge e Vinitalyla sfida della sostenibilità

ggbrescia

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24 PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2014

PROGETTO

Il teatro forum per creare solidarietà

Un fi lo rosso ispirato dall’espres-sione cara a Don Milani, che

campeggiava negli anni sessantaall’entrata della scuola di Barbiana indichiarata contrapposizione al “Mene frego” fascista. I Care? è il titolodell’incontro organizzato il 5 maggionella sede di via Trieste nell’ambitodel progetto Brescia città della Solida-rietà per tutte le età e tutte le culture. Edè il percorso che ha condotto ragazzie insegnanti ad affrontare alcunesituazioni problematiche con l’ac-compagnamento del Teatro Forummesso in campo degli animatori dellaCooperativa Tornasole. «Una tecnica- spiegano i promotori - che aiuta amaturare progetti di sensibilizzazionecoinvolgendo i partecipanti e trasfor-mandoli in spett-attori».Il progetto è fi nalizzato alla creazionedi un network tra scuole, associazionidi volontariato ed enti di ricerca permigliorare le competenze promozio-nali del volontariato, che si dimostraun canale di prevenzione del disagiosociale e delle diffi coltà di integrazio-ne tra diverse culture presenti a Bre-scia. La gratuità, la circolarità dell’a-iuto, l’interessarsi ai problemi dellacomunità in cui viviamo, possonoessere chiavi per scardinare diffi denze

e contrasti che vanno proposte da unacoralità di soggetti. L’incontro I Care?così come il progetto è promosso dauna rete di realtà diverse: Anteas conil contributo del Ministero del Lavoroe delle Politiche sociali in primis. Sono partner del progetto l’Osservatorio sul Volontariato dell’Università Cat-tolica, il Csv di Brescia, l’Avis Provin-ciale e l’associazione Bimbo chiamabimbo. In questi mesi sono statiproposti incontri di sensibilizzazione,corsi formativi, momenti di rifl essioneper tornare a prendersi cura di unasocietà che in fondo ognuno di noi èchiamato a costruire.

Una lezionedi cucina in tv

Una lezione aper-ta con Enrico Marchese (nella foto con Paola Ab-U

biezzi), responsabile dellapost produzione di Bake off Italia e della prima edizione di Masterchef per fgli studenti del Corso di Storia della radio e della televisione, tenuto dalla professoressa Paola Ab-biezzi. Il grande successo dei programmi ricondu-cibili all’area culinaria impone una rifl essione sulle modalità di costru-zione della narrazione: si racconta la realtà metten-done in scena gli intrecci,evidenziandone le storie, caratterizzando i perso-naggi. Un lavoro che si costruisce grazie all’abi-lità degli autori con l’in-dispensabile apporto del

montaggio, grazie al qualeil materiale grezzo prendeforma e costruisce il pro-dotto fi nito. Come nellericette di cucina.

Foscolo“bresciano”

Il Comitato promoto-re Club Unesco Bre-scia Santa Giulia, incollaborazione con Il

Dipartimento di Scienzestoriche e fi lologiche, hapromosso un semina-rio per approfondire leamicizie bresciane delloscrittore Ugo Foscolo ele sue relazioni editorialie culturali con la nostracittà. L’iniziativa, coordi-nata da Maria Pia Pattoni,docente dell’UniversitàCattolica e membro delComitato promotore, ri-entra in un ciclo di incon-tri per favorire la costitu-zione a Brescia di un ClubUnesco che avrà il com-pito di sostenere e valo-rizzare iniziative culturalisul territorio. Tra questerientrano le aree iscrit-te nella Lista patrimoniodell’umanità locale: ilmonastero di Santa Giulia

e l’area archeologica del Capitolium.

Cosmologia perprofani

È pp

possibile pre-sentare i raffi naticoncetti della co-smologia moderna

a profani che non hanno familiarità con gli stru-menti matematici? Il professor Bruno Bertotti, emerito all’Università di Pavia, durante una con-ferenza che si è tenuta nella sede di via Musei, ha presentato alcune ri-sposte innovative a questa domanda, basate anche su brevi simulazioni. La cosmologia, avendo un unico oggetto di ricerca, l’universo, è certo una di-sciplina peculiare e solle-va problemi che oltrepas-sano l’ambito della fi sica e dell’astronomia, in par-ticolare circa il concetto di distanza e la natura del tempo e del suo inizio. All’incontro erano pre-senti anche gli studenti delle scuole superiori che hanno partecipato alle Olimpiadi della fi sica.

La resistenza bresciana:nuove linee di ricerca

L’Archivio storicodella Resisten-za bresciana edell’Età con-

temporanea, con il so-stegno con l’Archivio per la storia del movimento sociale cattolico in Italia e il Dipartimento di scien-ze storiche e fi lologiche ha promosso il convegno 1943-1945: attendere, su-bire, scegliere. Nuove linee di ricerca sul periodo della Resistenza bresciana.

Con questa iniziatival’Archivio storico ha po-sto l’attenzione su aspetti poco approfonditi e su nuove piste di ricerca ri-guardanti il periodo della Resistenza. I contributi degli studiosi si sono foca-lizzati sui risvolti econo-

mici legati alle formazionipartigiane, sulla deporta-zione, sulla renitenza e di-serzione, sulla scuola, sulcarcere, sulla Resistenzacivile del mondo cattolico,sulla vita quotidiana. Dallapur parziale documen-tazione esplorata si ha laconferma sulla refratta-rietà anche dell’ambiente

bresciano, ormai disamo-rato del fascismo e della guerra, ad accodarsi ad uno Stato avviato ad una sconfi tta certa. Ma per avere un quadro comple-to occorrerà attendere la conclusione del lungo la-voro di spoglio dell’intera, corposa documentazione.

brescia

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25PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2014

INCONTRO

Giffoni, la lezionedi Manlio Castagna

È arrivato a Piacenza, con il suo vicediret-

tore Manlio Castagna, Giffoni Experience, il festival numero uno almondo dicine-ma perragazzi, quelloche hafatto af-fermare aFrancoisTruffautche “di tutti i fe-stival delcinema, quello diGiffoni è il più necessa-rio”. Con la sua verveistrionica Castagna ha saputo incantare i 250ragazzi del pubblico inun incontro del ciclo A tutto Campus, orga-nizzato dalle Relazioni esterne e Comunica-zione della Cattolica di Piacenza, durante ilquale il vicedirettoredel festival ha esploratotecniche e “segreti” perorganizzare un eventoculturale internazio-nale.«Giffoni è conosciutoda oltre 29 milioni di persone in Italia, ètra i primi 10 eventiculturali in Italia, è se-guito da un pubblico al 60% femminile, di unafascia d’età compresa prevalentemente tra i13 e i 28 anni», affermaCastagna -. Numeri che parlano di un’escalationdi successi. Il motivo?Giffoni parla ai gio-vani perché i giovanicercano la verità. Eil festival gliela offreattraverso le emozioni del cinema». Perché un evento è innanzitutto «un’esperienza fatta disogni e di emozioni, èuna calamita che deve trasmettere contenuti,parlando al cuore».

In gara contro lo spreco alimentare

Sognate in grande: que-sto il messaggio cheStefano Bertuzzi, lau-reato della facoltà di

Agraria e oggi Ph.D.,M.P.H.Executive Director dell’Ame-rican Society for Cell Biology e ospite d’onore della festadi laurea 2014, ha lasciato aigiovani laureati riuniti nellacattedrale di Piacenza per l’e-vento celebrativo di consegnadei diplomi di laurea.

Una festa in stile anglosas-sone con i laureati in toga etocco, e con la comunità uni-versitaria, fatta di docenti,ricercatori e personale am-ministrativo che, insieme aifamigliari, si sono stretti in-torno ai ragazzi per celebrareuna tappa importante del loropercorso formativo e profes-sionale.

«Penso alla vostra fatica,alla passione per lo studio,alla gioia di conoscere, di in-dagare la realtà che ci circondasenza fermarsi solo a quello che appare – ha sottolineatoil vescovo Gianni Ambrosionell’omelia –. Mi congratulocon voi e con chi ha contribu-ito alla vostra formazione, dai genitori ai docenti: solo con lafatica – ha poi aggiunto il Ve-scovo – possiamo ottenere ri-sultati, solo con essa possiamofar fronte alle diffi coltà dellavita».

«La vostra vita – ha augura-to infi ne monsignor Ambrosio – sia sempre verde e profuma-ta come la corona di alloro chetradizionalmente cinge il capodei laureati».

Al termine della celebrazio-ne eucaristica è intervenuto Mauro Balordi, direttore del-la sede di Piacenza e Cremona dell’Università Cattolica: «Lasperanza è che non dimen-tichiate l’Università Cattoli-ca, anzi che vi sentiate partedell’Ateneo. L’augurio per ilvostro futuro è che possia-te dimostrare ciò che valete,che possiate contribuire a far uscire dalla crisi il nostro Pa-ese».

Balordi ha poi introdottoStefano Bertuzzi, che è andatosubito al cuore del suo discor-so, con cui ha colpito e com-mosso gli oltre mille presentiin cattedrale: «Oggi è un ini-zio non una fi ne – ha esordito–. Se c’è una cosa che vorreivi ricordaste è il fatto che ora è il momento di attivare tuttele vostre sinapsi e non c’è unlibro da seguire. Avete tanteopportunità ed anche tantesfi de in questo momento: nonaccontentatevi di piccoli pro-getti. Sognate in grande!».

La cerimonia si è conclusacon la consegna dei diplomi dilaurea e il lancio dei tocchi.

Festa di laurea con lancio del tocco

piacenza-cremona

Centocinquantastudenti dellescuole supe-riori, divisi in

sei squadre, hanno accettato la sfi da della facoltà di Scienze agra-rie, alimentari e am-bientali dell’Università Cattolica aderendo al progetto Spreco ali-mentare, un paradosso insostenibile. Guidati dai ricercatori dell’U-niversità Cattolica Lu-igi Lucini, Lucrezia Lamastra ea Raffaella Battaglia, oltre che dailoro professori, han-no partecipato a un percorso informativo

e formativo che si è concluso con il contest dello scorso 15 aprile.

Ad aggiudicarsi il primo premio l’Isti-tuto Tecnico Agrario

Raineri, il cui sito ha colpito la giuria tecni-ca per la completezza dei contenuti e per il lavoro di approfondi-mento “scientifi co”. Al

secondo posto il LiceoScientifi co Novello conil sito Iononspreco, di-retto e comunicativo,tradotto addirittura intre lingue. Terzo postoper il Liceo Colombi-ni, mentre il premiospeciale per il sito cheha ottenuto il maggiorgradimento sui socialmedia – cioè maggiornumero di ILike sullapagina Facebook dellafacoltà di Scienze agra-rie, alimentari e am-bientali https://www.facebook.com/Agra-riaUCSC – è andato an-Ccora al Liceo Novello.

Lunin

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26 PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2014

Si è svolta lo scorso 8maggio, presso l’Au-la San Francesco dellaCattolica di Piacenza, la

consegna del premio di laureaComm. Piero Rebecchi istitui-to dal Lions Club Rivalta ValliTrebbia e Luretta e dalla fami-glia Rebecchi.

Il premio è stato attribuito aMonica Dragoni, che ha con-seguito la laurea magistrale inScienze e tecnologie alimen-tari alla Cattolica di Piacenza,con votazione di 110 lode/110,

con la discussione della tesiFrazionamento lignocellulosicodi raspi ottenuti da diverse va-rietà di uva. La cerimonia diconsegna si è svolta all’aper-tura del seminario Rialzo dei prezzi alimentari: opportunità dilavoro? Nutrire il pianeta richie-de elevate capacità professionalidal campo alla tavola, orga-nizzato dalla facoltà di Scienzeagrarie, alimentari e ambien-tali nell’ambito dell’eventoCareer Day.

Dal 2001 annualmente il

Lions Club Rival-ta Valli Trebbia e Luretta accantona, insieme alla fami-glia Rebecchi, una somma per l’inizia-tiva e ogni biennio fi ssa con la facoltà di Scienzeagrarie, alimentari e ambien-tali della Cattolica un tema diinteresse generale, ma legatoal territorio. Si tratta di unodei fi ori all’occhiello dell’at-tività del Club, perché ricordala fi gura del compianto socio

fondatore Piero Rebecchi, chetanto si è prodigato per la na-scita del Club.

Alla cerimonia, aperta daisaluti del preside di facoltà,Lorenzo Morelli, sono inter-venuti la presidente del LionsClub Maria Pisacane e la si-gnora Maria Teresa Rebecchi.

Premio “Comm. Piero Rebecchi”vince la tesi sui raspi dell’uva

piacenza-cremona

Ci vuole coraggio. Non dovete limi-tare le vostre ambizioni. Bisognaassumersi le responsabilità delleproprie scelte e portarle avanti con

coraggio nonostante le diffi coltà» così haesordito Neri Marcorè, attore e condutto-re televisivo, conversando con gli oltre 400giovani che hanno partecipato il 6 maggioalla seconda edizione della Convention Alla ricerca del futuro organizzata dall’Universi-tà Cattolica di Piacenza, in collaborazionecon alcuni Istituti Superiori del territorio.Nella mattinata i momenti di rifl essione edi confronto si sono alternati all’ascolto dibrani musicali e di visione di fi lmati for-mativi ed evocativi per stimolare i giovania pensare in modo consapevole al propriofuturo. Dopo i saluti del direttore di sedeMauro Balordi, Daniele Fornari, docentedella facoltà di Economia e Giurisprudenza,ideatore e promotore della Convention, èentrato nel vivo con un intervento intitolatoCamminare verso il futuro.

Futuro che è da costruire su valori chedovranno guidare i giovani: valori della li-bertà, del coraggio, della responsabilità,dell’impegno, della passione. Concordianche gli imprenditori presenti come testi-monial: Carlo Tagliaferri e Bruno Giglio, che partendo dalla parola chiave “passio-ne”, hanno confermato che la crisi c’è, è in-negabile, ma la fi ducia nei giovani è forte econ passione, costanza e determinazione, sipossono fare grandi cose, con uno sguardocostante all’innovazione. Toccante la testi-monianza di Federica Bovolenta, vedova del pallavolista Vigor, che suggerisce ai ra-gazzi: «Apritevi, entusiasmatevi, arrabbia-tevi anche: ma fatelo a 360 gradi perché lavita in un attimo vi può portare via».

La parola è poi passata ai docenti del-la Cattolica. Primo intervento quello delprofessor Antonio Albanese, presidentedel corso di laurea in Giurisprudenza, cheha descritto il giurista del futuro come unprofessionista che dovrà farsi paladinodella libertà e dei diritti fondamentali del-la persona. Pierpaolo Triani, della facol-tà di Scienze della formazione, ha invecesottolineato come educare sia un atto dilibertà che richiede la forza di guardare albene dell’altro.

Il professor Marco Trevisan, della fa-coltà di Scienze agrarie, alimentari e am-bientali, ha ricordato che «la facoltà hain atto diversi progetti internazionali perdare cibo a chi non ne ha e nel contemporendere più corrette le abitudini alimen-tari dei Paesi ricchi». Infi ne sono inter-venuti l’economista Sebastiano Grandi eila preside della facoltà di Economia e Giu-risprudenza Annamaria Fellegara che,acitando Sartre, ha spiegato: «Siamo liberinella scelta, ma non dalla scelta».

A TUTTO CAMPUS

Se in cattedra sale Ironman

Tre chilometri e ottocentometri di nuoto, 180 di ci-

clismo, 42,195 di corsa in 8 ore 26 minuti e 15 secondi. Questii numeri dell’impresa compiu-ta il mese scorso a Los Cabos, Messico, da Daniel Fontana,primo italiano a salire sul podio iridato in una prova del circuitoIronman. Anche di questo sogno diventato realtà si è parlato con Daniel Fontana lo scorso 6 mag-gio nell’incontro A tutto campusche ha riunito in aula una folla di oltre 200 studenti.«La resilienza per me è unvalore molto importante – hasottolineato Fontana –. La crisi nel mio sport è unacertezza e affrontar-la correttamente è il segreto del successo.In fondo credo chelo sport rispecchi la vita di tutti: oggiil mondo è molto competitivo, affron-tarlo con coraggio e determinazione è la chiave per riuscire in ciò che conta per ciascuno di noi. Lo sport è unmodo simbolico per prepararsialla vita». «Ognuno di noi – haspiegato Daniel, che si allena aSettimo Milanese – è dotato di talento, ma il lavorare sodo ela costanza sono più importantidelle doti naturali. Vale nellosport, ma anche nella vita».

Orientamento, i giovanialla ricerca del futuro

gg

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27PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2014

piacenza-cremona

CAREER DAY

La lezione di Paratici

Oltre 100 “realtà imprenditoria-li” partecipanti, training point,

seminari, eventi speciali, incontri conle aziende ed eventi interdisciplinari. Ela terza edizione di AgriCulture, evento dedicato al mondo delle Scienze agra-rie, alimentari e ambientali. Questa insintesi la quattordicesima edizione delCareer Day Cattolica 3.0, l’evento dedi-cato a studenti, laureandi e laureatiche ha visto affollare la sede di Piacen-za della Cattolica lo scorso 8 maggioper una giornata dedicata al mondodel lavoro. Oltre alla classica area standper la consegna dei curricula, presentii responsabili delle risorse umane delleaziende, che hanno tenuto colloquiindividuali con i candidati, mentrepsicologi del lavoro hanno propostotest di selezione, servizi di cv check ecolloqui in italiano e inglese, sia singoliche di gruppo nell’ambito del trainingpoint.

Special guest dell’edizione 2014 Fabio Paratici, direttore sportivo dellaJuventus F.C., protagonista dell’incon-tro Da calciatore a Direttore Sportivo: latestimonianza di una carriera d’eccezione:intervistato da Alessandro Biolchi diSky e Roberto Perrone del Corrieredella Sera, il direttore sportivo bianco-nero ha raccontato la strada che lo haportato alla Juventus e svelato alcunisegreti che l’hanno accompagnatonel corso della carriera: «La famigliagioca sempre un ruolo determinante,sia per me personalmente sia nel miolavoro. Nella scelta di un giocatore daacquistare: preferisco vedere un atletaa cena con la sua famiglia piuttosto chetre volte in più in campo». Prose-gue affermando che la Juventus è ilculmine della carriera per qualsiasidirigente, e infi ne si è lasciato andarea qualche “chicca” sui suoi miglioriacquisti e anche su quelli pensati manon conclusi.

Il Comandante del Risdi Parma, Tenente Co-lonnello GiampietroLago (nella foto), ha

incontrato gli studenti del corso di laurea in Giuri-sprudenza della sede pia-centina. Una lezione sulle attività investigative di fondamentale importanza per indirizzare le indagi-ni dirette a individuare il presunto autore del rea-to, quali il sopralluogo e il

repertamento ordinaria-mente compiuti sulla sce-

na del crimine dalla polizia giudiziaria.

Dopo l’introduzionedel professor Antonio Chizzoniti, direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università Cattolica, sono interve-nuti Cristiano Barbieri,docente di Scienze foren-si, Paola Corvi, docente diProcedura penale, e Clau-dia Mazzucato, docente diDiritto penale.

Sulla scena del crimine

Il ruolo del marketingnelle imprese cremonesi

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Quale ruolo viene attribuito almarketing dalle imprese ope-ranti nella provincia di Cre-mona? È il tema della ricerca

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al centro del seminario svol-tosi presso l’Università Cattolica diCremona dedicato a Il ruolo del marke-ting nelle imprese cremonesi. Evidenze dauna ricerca empirica. organizzato dalCentro di Ricerca per lo Sviluppo Im-prenditoriale - CERSI. Il professor Fa-

bio Antoldi, condirettore del Centro diRicerca per lo Sviluppo Imprenditoria-le (CERSI) che ha organizzato il semi-nario, ha ribadito che l’Università, perrendersi sempre più al servizio delleimprese del territorio, affi anca aglistudi teorici la ricerca sulle realtà pro-duttive locali.

La ricerca ha mostrato, in particolare,come il ruolo del marketing sia consi-derato tanto maggiore quanto più risul-ta elevata la pressione concorrenziale ela pressione innovativa dei mercati neiquali le imprese operano.

La piacentina Milena Lambri

pp

nell’Accademia del vino

Ricercatrice pres-

RRso la facoltà diRRScienze agrarie,alimentari e am-RR

bientali della Cattolica, Milena Lambri è sta-ta nominata membro dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino in occasione dell’Inaugu-razione dell’anno acca-demico presso l’Accade-mia dei Georgofi li, sede dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino.

Il riconoscimento vaalla ricercatrice dell’I-stituto di Enologia e Ingegneria Agro-ali-mentare piacentino in virtù del suo percorso accademico e professio-nale in ambito vinicolo. Lambri è inoltre Mem-bro dell’Osservatorio permanente antifrode per il settore vitivinico-lo, istituito dal Ministero delle Politiche Agricole e

Forestali con la fi nalitàdi individuare il rischiodi frodi per le principalifi liere dell’agroalimen-tare italiano.

Giustiziaed economia:la testimonianza di Michele Vietti

La giustizia è un ele-mento fondamen-tale per la crescitae la competitività

del sistema Paese. Unsistema giudiziario chefunziona rende più attra-ente il Paese per gli inve-stimenti, un sistema giu-diziario che non funzionaallontana gli investimen-ti e le risorse».

È questo il messaggiolanciato dal vice-pre-sidente del Consigliosuperiore della magi-stratura Michele Vietti(nella foto) intervenutoal convegno Crisi econo-mica e regolazione giuri-dica del mercato, tenutosipresso la sede piacentinadell’Università Cattoli-

ca e promosso dal corso di laurea magistrale in Giurisprudenza, in col-laborazione con il di-partimento di Scienze giuridiche e la facoltà di Economia e Giurispru-denza.

Il convegno coordinatoda Anna Maria Fellega-ra, preside della facoltà

di Economia e Giurispru-denza, si è aperto con isaluti di Franco Anelli,rettore dell’UniversitàCattolica, di Italo Ghitti,presidente del Tribunaledi Piacenza, e di Graziel-la Mingardi, presidente dell’Ordine degli Avvoca-ti di Piacenza.

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educatt

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Partecipato e commosso è stato il terzo incontro del percor-so sulla Bellezza, promosso da EDUCatt in collaborazione con

l’Università Cattolica, che ha visto protagonista Don Luigi Verdi, fon-datore della fraternità di Romena, comunità di accoglienza sorta, come ha ricordato il presidente di EDUCatt Antonella Sciarrone Alibrandi intro-ducendo l’ospite, in uno dei luoghi più suggestivi dell’Appennino tosco-emi-liano. Dopo l’intervento di Don Da-niel Balditarra, assistente spirituale del Collegio Augustinianum, che ha trattato con la sua esperienza umana e cristiana del tema della Bellezza nel-le età della vita, don Gigi, come si fa chiamare, ha regalato ai presenti una riflessione profonda che, partendo dal tema specifico, ha abbracciato gli am-biti fondamentali dell’esistenza uma-na. «Siamo tutti più soli e più muti»

ha affermato presentando il suo per-sonale elenco di «cose che sciupano la bellezza», «abbiamo perso la capacità di leggere la sofferenza degli altri e ci perdiamo nelle nostre case-labirin-to, dove ci è difficile persino notare il dolore di un figlio, di un padre, di chi vive con noi». Quello che ci manca, secondo don Gigi, per far rivivere la bellezza, è il senso di responsabilità, la consapevolezza, la forza di volontà, ma anche il saper ritrovare la forza della debolezza, la capacità di trasformare i nostri difetti, il nostro “peggio” in una ricchezza per noi stessi e per gli altri. Ci manca, infine, l’amore più autenti-co, che è «quello che non serve a nul-la, che si vede nei gesti prima che nelle parole».

Il resoconto dell’incontro e degli al-tri appuntamenti, con estratti video e approfondimenti, è disponibile all’in-dirizzo www.educatt.it/bellezza2014.

La bellezza delle età della vita

Dal 21 maggio gli studenti dell’U-niversità Cattolica hanno una possibilità nuova per studia-re: in EDUCatt – a Milano, ma

presto il servizio sarà attivato anche a Piacenza e a Roma – è arrivato il presti-to digitale. Grazie a un accordo stipulato tra Piazza dello studente – piattaforma online di servizi allo studente promos-sa da Fondazione Andisu (Ente Nazio-nale per il Diritto allo Studio e per i Servizi agli Studenti) in collaborazione con Fondazione Crui (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) – e la piattaforma Medialibrary – il primo network italiano di biblioteche digita-li pubbliche – sono disponibili on line all’indirizzo www.educatt.it/hub alcunilibri di testo adottati nei corsi dell’A-teneo e i maggiori quotidiani nazionali (Corriere, Repubblica, La stampa e an-che la Gazzetta dello sport); oltre a que-ste risorse, acquistate appositamente da EDUCatt per gli studenti dell’Uni-versità Cattolica, è possibile accedere a ebook, risorse mp3 come musica e audiolibri, fi le di dati e video messi a disposizione da Medialibrary in open access. Per poter scaricare sul proprio device – sia esso un tablet, uno smar-tphone o un computer – tutto ciò che si desidera basta registrarsi gratuitamen-te al servizio compilando la cartolina

distribuita presso tutti gli sportelli al pubblico di EDUCatt (Polo studenti e Prestito libri) e consegnarla al Contai-ner.9; entro 72 ore si riceverà una mail con le credenziali di accesso al portale e da allora il profi lo sarà attivo. Prende-re in prestito un libro digitale signifi ca averlo a disposizione per due settima-ne, dopo le quali è comunque possibi-le ri-prenotarlo un numero illimitato di volte. È possibile scaricare fi no a un

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massimo di 6 ebook al mese e 3 fi le mp3 a settimana e ogni mattina è possibile sfogliare sul proprio device l’edizione del giorno del quotidiano preferito. Ri-spondere alle esigenze degli studenti in modo sempre più effi cace è l’obiettivo che EDUCatt sta perseguendo anche grazie all’interazione con altre realtà. L’apertura e il confronto si sono ri-velati fi no a oggi la strategia migliore: oltre alla rete nazionale che si è costi-tuita grazie a Fondazione Andisu, anche all’interno dell’Ateneo prosegue la pro-fi cua collaborazione con la University press Vita e Pensiero, che ha ospitato i libri di EDUCatt nel suo stand al Salone del Libro di Torino, dove è stato pre-sentato dagli studenti l’ultimo lavoro di ricerca nato in seno al Laboratorio di Editoria: Un soffi o tra le pagine. Lo spiritonella letteratura italiana contemporanea: un’antologia di casi editoriali.

di Maria Villano

Media digitali, al via il nuovoprestito per gli studenti

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29PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2014

educatt

IN BREVE

Gli appuntamentid’ammissione ai Collegi

Anche quest’anno la possibilità dipartecipare al concorso per l’ac-

cesso ai collegi e alle residenze dell’U-niversità Cattolica gestiti da EDUCattsono molteplici e articolate in diversedate. Ecco il programma per le variesedi a partire dal mese di luglio 2014:

OPENDAY 10 E 11 LUGLIO(MILANO)Durante gli Open Day della sede diMilano si svolgerà una sessione diconcorso appositamente per gli stu-denti registrati all’iniziativa. Dopo aversuperato la prova scritta, il colloquiocon la commissione si svolgerà nelpomeriggio di giovedì 10 luglio oppurevenerdì 11, in modo che sia poi possi-bile prendere parte a tutte le manife-stazioni previste per l’Open Day. Nelledue giornate sono inoltre programma-te visite ai collegi.

COLLEGE DRAFT(BRESCIA E ROMA)Per la sede di Brescia le iscrizioniresteranno aperte per tutto il periodoestivo.Per la sede di Roma, la prova scritta diammissione alla facoltà di Medicina eChirurgia è stata contestuale a quella diaccesso alla facoltà; la valutazione delmerito recepisce le graduatorie fi nalirelative alle prove di accesso alla facol-tà. Per la facoltà di Economia e per leLauree triennali in Professioni sanitariele iscrizioni al concorso saranno apertenel mese di settembre (in data dadefi nire) e le prove consisteranno in uncolloquio motivazionale che si svolgeràin una sola giornata nello stesso mese.

COLLEGE CAMP 24-25 LUGLIO (MILANO E PIACENZA)Il College Camp è la sessione prin-cipale del concorso. Nella mattina digiovedì 24, dopo l’accoglienza dei par-tecipanti presso il Welcome desk appo-sitamente allestito, si svolgerà la provascritta, cui seguiranno, durante tuttele due giornate, le sessioni di colloquiocon la commissione. In questa occasio-ne sarà possibile pernottare presso lestrutture EDUCatt nella notte del 24luglio e svolgere attività programmatecon i tutor come visite ai campus e aicollegi.

Tutte le informazioni per accedere aicollegi, le modalità di partecipazione e la procedura di iscrizione sono dispo-nibili all’indirizzo web del progettoCollegi www.collegiunicattolica.it (m.v.)

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libri

LE RIVISTE VP

Il teatro verso la performance

Èspeciale il primo numero 2014della rivista Comunicazioni Sociali

(gennaio-aprile), è infatti un numeromonografi co intitolato Il teatro versola performance e curato dalla professo-ressa Annamaria Cascetta. Raccogliei saggi che rielaborano gli interventipresentati dagli autori al seminario distudio Il tempo della performance ed è laprima tappa di un work in progressin dialogo con varie voci internazio-nali sul tema. Come scrive la curatricenella nota introduttiva: «Si tratta didefi nire i confi ni dell’esperienza te-atrale all’interno dell’istanza perfor-mativa, di individuarne i connotati, divederli all’opera in alcune signifi cative realizzazioni scelte come limitatocampione». Tra gli autori analizzatiricordiamo Jerzy Grotowski, SamuelBeckett, Erika Fischer-Lichte, Hans-

yy

Thies Lehmann. Vi è poi una sezionededicata ai momenti di teatro perfor-mativo sulla recente scena europea eun’altra, denominata Intersezioni, cheraccoglie saggi con diversi punti di vi-sta sul binomio corpo-performatività.Chiude il volume un’appendice ico-nografi ca. In omaggio al magistero di Annamaria Cascetta, alla sua costantericerca nei territori delle arti della sce-na e alla appassionata dedizione allatrasmissione del sapere è uscito il vo-lume Scena Madre. Donne personaggi einterpreti della realtà, a cura di RobertaCarpani, Laura Peja e Laura Aimo.

Premio di saggistica “Città delle rose”

Jean-Michel Besnier ha vinto la 12°edizione del Premio di saggistica

Città delle RoseJJ

come miglior autorestraniero con il libro L’uomo semplifi cato(collana Transizioni): una rifl essione del fi losofo della Sorbona sull’essenzadell’umano, che è varietà, immagina-zione, complessità, interiorità, ironia,simboli ed emozioni contro l’appiat-timento di una concezione tecni-co-scientifi ca del mondo.

di Velania La Mendola

Se volessimo rappresentare il susse-guirsi delle generazioni come i pianidi un palazzo, dovremmo purtroppodire che stiamo correndo il rischio

di costruire i diversi piani senza più né gli ascensori né le scale. Ciascun piano crede di dover bastare a se stesso, costringendo-si a una triste autoreferenzialità». Sono le parole con cui Vincenzo Paglia, Presiden-te del Pontifi cio Consiglio per la Famiglia, ha esordito alla presentazione del volume Ho ricevuto, ho trasmesso al Salone Inter-nazionale del Libro di Torino, l’11 maggio, insieme alla giornali-sta Ritanna Armeni.

Un dibattito vivace,che si è soffermato sualcune fi gure chiave,come quella del padre,provocatoriamentechiamata “mammo”dalla Armeni, per sot-tolineare la perditadell’autorità all’in-terno del nucleo fa-miliare: «è anche perquesto che c’è statauna rottura delle alle-anze tra le generazio-ni?» Una domandaalla quale MonsignorPaglia ha risposto ri-mettendo al centro iltema dell’accoglienza:«La paternità avvolgela diversità dei fi gli:un padre accoglie ma non mette per que-sto da parte l’autorità». Anzi il disagio dei giovani di questo tempo, ha spiegato Paglia, non sembra più causato da una ec-cessiva presenza del padre, come poteva accadere nel recente passato, quando si sentiva l’urgenza di liberarsi da un peso troppo ingombrante. Oggi siamo alla fi n du dogme paternel e, paradossalmente, il dramma dei giovani oggi sembra l’oppo-sto di ieri: abbandonati dai padri, atten-dono un ritorno della paternità. Così Pa-glia ha ricordato papa Francesco: «Le folle lo cercano perché siamo alla ricerca del Padre, di un punto di riferimento; il papa accoglie prima di giudicare, senza però dimettere la responsabilità di dire quale strada percorrere». La responsabilità è un altro tema dei testi raccolti all’interno del volume, che comprende voci laiche e non solo cattoliche e fi rme autorevoli come quelle di Massimo Recalcati, Mauro Ma-gatti, Xavier Lacroix, Francesco Stoppa,

Lucetta Scaraffi a, che ha assistito all’in-contro. L’intreccio delle generazioni non si ferma naturalmente al padre, ma tocca anche gli anziani, i nonni, e il loro com-pito verso i più giovani. «Organizziamo la giornata mondiale per gli anziani! Perché solo i giovani? Recuperiamo il legame tra passato presente, creiamo momenti di confronto», ha chiosato Paglia. Del resto nell’intera tradizione biblica, sia giudaica sia cristiana, l’alleanza tra le generazioni è centrale, la pura trasmissione della fede nella Scrittura assume la forma della nar-

razione dei padri aifi gli, di quanto Dio hafatto per il suo popo-lo. «Generare è nar-rare», ha detto Paglia,che ha citato il Salmo 78: «Ciò che abbia-mo udito e conosciu-to, che i nostri padrici hanno raccontato,non lo terremo na-scosto ai nostri fi gli,che racconterannoalla generazione se-guente le lodi del Si-gnore e la sua poten-za, le meraviglie cheegli ha compiuto».Infi ne una domandasulla generazione sot-to accusa rivolta dallaArmeni: «Siamo col-pevoli per vari motivi,

ma non è esagerato? La colpa delle fratture di oggi è davvero solo nostra?». Secondo Paglia: «La generazione adulta attuale ha in larga misura mancato la sua responsa-bilità. Perché non c’è stata, preoccupata com’era a pensare solo a se stessa, oppure a credere che bastasse saturare di merci e di consumi il paesaggio in cui le nuove generazioni nascevano e cominciavano a muoversi. La colpa c’è, ma ci sono anche i segni di un mondo che si ricostruisce. Adoperiamoci per migliorare. I giovani posso correggere gli errori dei padri, col-laborando tra generazioni si può».

Speciale Salone

Genitori-figli:l’alleanza possibile

g MarioGiacomo

Dutto,Acqua

alle funi.Per una

ripartenza della scuola

italiana

Le notizie, i consigli di lettura, i dibattiti in corso, le interviste agli autori di Vita e Pensiero si possono seguire su twitter (@vitaepensiero), facebook (vitae-pensieroeditore), pinterest (vitaepensiero), youtube (/vitaepensiero) e sul sito www.vitaepensiero.it

vitaepensiero.it

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31PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2014

libri

Serie cartacee e digitali

In occasione del Salone internaziona-le del Libro di Torino è uscito il 16°

volume della serie Quaderni del Labo-ratorio di Editoria Un soffi o tra le pagine.Lo spirito nella letteratura italiana contem-poranea: un’antologia di casi editoriali. Il titolo appartiene alla serie interamen-te curata dagli studenti del Laboratoriodi Editoria dell’UniversitàCattolica, che ogni annoproducono un libro sulmondo dei libri, dellebiblioteche, degli editori.La serie è completamenteindicizzata e presentatasul sito di EDUCatt e i volumi sono acquistabi-li anche in ebook dallepiattaforme collegate alcircuito di Stealth. Oltrealla serie Quale, EDUCattsi occupa di pubblicaree di rendere disponibilion line, quasi sempre inopen access, altre serie epubblicazioni periodichedi supporto alla didattica, i cui fascicoli possono esserescaricati gratuitamente dachiunque sia interessato.Si tratta dei Quaderni del Dipartimento di Scien-ze Politiche – di cui è appena stato pubblicato il 7° numero –, che ospitano atti e testi derivanti dalle iniziative promosse dal Dipartimento di Scienze Politiche, nonché saggi e articoli dei suoi docenti e ricercatori; della rivista L’analisi linguistica e letteraria, che accogliericerche di natura teorica e applicata in materia di letteratura e di linguistica, di cui è fresco di stampa – e di pubblicazione on line – l’ultimo numero (2013/2); di Centroameri-cana, semestrale sui temilegati alla lingua, alla let-teratura e alla cultura dei paesi del Centro America e delle Antille, anch’esso, a partire dal 15° volume del 2009, interamente dispo-nibile e scaricabile dal sito di EDUCatt; infi ne anche dei nuovi Annali di Storia moderna e contemporanea, presto disponibili gra-tuitamente online come le altre serie. Tutte le informazioni e le presentazioni delle serie sono disponibili all’indirizzowww.educatt.it/libri/riviste.

Edmondo Berselli

Meglio stare a casa. Sei saggi su cultura, luoghi comuni e cattolicesimoVita e Pensiero, Milano 2014pp. 88 euro 10,00 (Punti)

Una delle fi gure più eclettiche e originali della cultura italiana degli ultimi decenni: questo è stato Edmondo Berselli. Osservatore della società disincantato e par-tecipe, interprete mai ideologico delle vicende politi-

che, studioso onnivoro, si è dedicato con passione e ironia an-che a temi pop, come la musica leggera, il calcio, la televisione, la gastronomia, conciliando magistralmente raffi nate analisi e vertiginose disquisizioni. Queste pagine, che raccolgono i saggi da lui pubblicati tra il 2003 e il 2008 sulla rivista «Vita e Pen-siero», sono un tributo alla sua fi gura di intellettuale atipico. Sostenuto e amichevolmente accompagnato dalla Prefazione di Lorenzo Ornaghi e dalla Postfazione di Aldo Grasso, il volume svela i tratti distintivi delmicrocosmo di Berselli, il suo pensiero acuto e curioso, da ‘adulto con riserva’, nei con-fronti della cultura di massa, della politica e del cattolicesimo.

John W. O’Malley

Gesuiti. Una storia da Ignazio a BergoglioVita e Pensiero, Milano 2014pp. 146 euro 13,00 (Grani di senape)

L’elezione a papa di Jorge Mario Bergoglio ha innescatoun forte processo di rinnovamento che sta segnandoprofondamente la vita della Chiesa. Tra le grandi no-vità c’è anche l’essere il primo papa gesuita della sto-

ria: un’eventualità parsa per secoli impensabile, che ha suscitatoun’ondata di curiosità nei confronti della Compagnia di Gesù.Chi poteva soddisfare questo diffuso interesse meglio di ungrande storico appartenente all’ordine dei gesuiti, quale O’Mal-ley? Impresa non facile: quella della Compagnia di Gesù è infattiuna storia ricca e complessa, abbraccia secoli, culture e conti-nenti diversi ed è stata oggetto di giudizi molto contrastanti. Per-ché i gesuiti divennero quasi da subito anche poeti, astronomi,architetti, antropologi, imprenditori teatrali e molto altro, in uncoinvolgimento nella cultura laica che non aveva precedenti perun ordine religioso e che fi nì per essere interpretato in modo dualistico: i gesuiti o era-no santi o erano demoni. Il libro ci restituisce un ritratto a tutto tondo dell’ordine, trasoppressioni e rifondazioni, fama e martirio, in un vivace racconto che parte da Ignazioper arrivare a papa Francesco.

Brad S. Gregory

Gli imprevisti della Riforma. Come una rivoluzione religiosa ha secolarizzato la societàVita e Pensiero, Milano 2014pp. 582 euro 32,00 (Cultura e Storia)

Gli imprevisti della Riforma è destinato a tutti coloro che vogliono capirecome l’Europa e il Nord America di oggi sono diventati quello che sono»:ecco, nelle parole dell’autore, l’ambizioso programma di questo libro, che inversione originale ha dato vita a un acceso dibattito ed è destinato a diventa-

re punto di riferimento per un pensiero critico della cultura occidentale contempo-ranea. Storico statunitense dalla scrittura elegante ed erudita,Gregory ricostruisce il farsi della modernità come effetto alungo termine di alcune svolte accadute nel passato. Il punto dicesura si verifi ca con la Riforma protestante che, negli intentidei suoi padri, avrebbe dovuto sanare le derive della cristianitàmedievale e riportarla al cuore del messaggio evangelico. Mauna serie di problemi complessi, primi fra tutti i confl itti e idisaccordi dottrinali sorti fi n da subito non solo con la Chiesadi Roma ma anche all’interno della stessa compagine prote-stante, ha portato a effetti imprevisti, non intenzionali e a vol-te contrari alla visione di partenza, che hanno contribuito allacostruzione dell’Occidente moderno.

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