Presenza straniera in Italia - CISIS · nostro Paese. Nonostante la presenza di canali ufficiali...

21
147 5. Il lavoro Adele Lanzo Statistica, Ricerche e Osservatori - Regione Lombardia

Transcript of Presenza straniera in Italia - CISIS · nostro Paese. Nonostante la presenza di canali ufficiali...

Page 1: Presenza straniera in Italia - CISIS · nostro Paese. Nonostante la presenza di canali ufficiali d’immigrazione, la mancanza di provvedimenti legislativi adeguati, l’assenza di

147

5. Il lavoro

Adele Lanzo

Statistica, Ricerche e Osservatori - Regione Lombardia

Page 2: Presenza straniera in Italia - CISIS · nostro Paese. Nonostante la presenza di canali ufficiali d’immigrazione, la mancanza di provvedimenti legislativi adeguati, l’assenza di
Page 3: Presenza straniera in Italia - CISIS · nostro Paese. Nonostante la presenza di canali ufficiali d’immigrazione, la mancanza di provvedimenti legislativi adeguati, l’assenza di

149

5.1 Introduzione

AUTORIZZAZIONI AL LAVORO SUBORDINATO CONCESSE A CITTADINI EXTRACOMUNITARI

La programmazione dei flussi migratori per motivi di lavoro

L a legge n. 39 del 28 febbraio 1990 ha per la prima volta introdotto il concettodi programmazione dei flussi per motivi di lavoro. Con la nuova legge

(n.40/98) tale programmazione ha trovato una regolamentazione più organica eflessibile.

Essa ha previsto due strumenti principali: il “Documento programmaticotriennale” che permette di definire le linee generali per la programmazionedegli ingressi dei tre anni successivi all’emanazione e il Decreto annuale didefinizione delle quote massime di ingresso che individua, secondo le linee dettatedal decreto di programmazione di riferimento, i flussi per l’anno in corso.

A conferma del carattere di flessibilità dell’attuale normativa, è contemplata,per uno stesso anno, la possibilità di emanare più di un decreto, qualora nerisultasse una evidente necessità.

Così come già la “legge Martelli”, la legge attuale prevede che il decretoflussi debba essere emanato entro il 31 dicembre dell’anno precedente; tuttavia,finora, le esigenze di puntualità non sono state mai soddisfatte. Infatti, nel 1998sono stati emanati due decreti, uno a luglio (20 mila ingressi) e uno a settembre(38 mila ingressi); nel 1999, ad agosto, un decreto semplicemente reitera quellodel 1998, prevedendo di nuovo l’ingresso di 58 mila persone. Il decreto dell’anno2000, è stato approvato a febbraio e prevedeva la quota di 63 mila ingressi; infineil decreto per l’anno 2001 è stato emanato in aprile e prevede una quota pari a83 mila persone.

Benché la programmazione dei flussi sia finalizzata a soddisfare i fabbisognilavorativi del Paese non colmabili dall’offerta di lavoro interna, essa nondimenodeve tenere conto di una serie di vincoli come i ricongiungimenti familiari, ipermessi per motivi umanitari che, pur se non soggetti al regime delle quote,del loro numero si deve tenere comunque conto al fine della definizione dellestesse. Nelle quote annuali sono compresi: gli ingressi per motivo di lavorosubordinato, anche stagionale; gli ingressi per motivo di lavoro autonomo; gliingressi per ricerca di lavoro (con o senza garante); le conversioni dei permessiper motivo di studio in motivo di lavoro; gli accordi in materia migratoria chel’Italia ha stipulato con altri Paesi, secondo i quali vengono previste delle quoteriservate ai lavoratori provenienti da tali Paesi e predisposte delle liste preferenziali.

Il datore di lavoro che intende assumere un lavoratore straniero puòattingere da queste liste, con chiamata numerica, o può, con chiamata nominativa,richiedere le prestazioni lavorative di un cittadino straniero ancora soggiornanteall’estero del quale abbia conoscenza diretta. Esso comunque dovrà presentarealla Direzione provinciale del lavoro la richiesta di autorizzazione e con essadovrà esibire idonea documentazione, compresa l’indicazione delle modalità dialloggio del lavoratore straniero una volta giunto in Italia.

Page 4: Presenza straniera in Italia - CISIS · nostro Paese. Nonostante la presenza di canali ufficiali d’immigrazione, la mancanza di provvedimenti legislativi adeguati, l’assenza di

150

ISCRITTI ALLE LISTE DI COLLOCAMENTO E AVVIAMENTI AL LAVORO

Cittadini extracomunitari, inserimento lavorativo e legislazione

N el contesto del fenomeno migratorio, assume particolare rilevanza laconoscenza della condizione lavorativa dell’immigrazione straniera nel

nostro Paese. Nonostante la presenza di canali ufficiali d’immigrazione, la mancanzadi provvedimenti legislativi adeguati, l’assenza di governo dei flussi, gli scarsicontrolli, hanno contribuito ad incrementare rapidamente il numero delle presenzestraniere in Italia e a favorire oltremodo le posizioni irregolari.

L’inserimento degli immigrati nel mercato del lavoro italiano è avvenutonegli ultimi vent’anni soprattutto attraverso meccanismi informali, grazie acanali informativi e di solidarietà tra connazionali o al sostegno del volontariato.

Le sanatorie che si sono succedute, hanno regolarizzato gran parte di questesituazioni e hanno contribuito a migliorare la posizione di questi soggetti neiprocessi di inserimento e integrazione nel mercato del lavoro.

Un primo intervento pubblico in favore dell’inserimento lavorativo edell’integrazione sociale dei cittadini provenienti dai paesi extracomunitari, cheintroduceva elementi innovativi rispetto alla precedente normativa (legge n.943/86), è rappresentato dalla legge n. 39 del 28 febbraio 1990. Tale legge preve-deva nuove regole per l’ingresso e il soggiorno dei cittadini extracomunitari nelterritorio dello Stato, ma le novità più rilevanti riguardavano senz’altro l’accessodi questi nel mercato del lavoro. Infatti, oltre che la sanatoria dei rapporti dilavoro irregolari, consentiva l’iscrizione alle liste ordinarie di collocamento,l’accesso al lavoro autonomo, la possibilità agli studenti stranieri di poter lavorarea tempo pieno, la facoltà di assumere stranieri con mansioni infermieristichepresso USSL, enti e case di cura private ed infine, di particolare rilievo, la possi-bilità di poter avviare cittadini stranieri nella Pubblica amministrazione facendoricorso all’art. 16 della legge 56/87 che dispone le chiamate attraverso il colloca-mento per l’assunzione di personale fino alla quarta qualifica funzionale.

La legge n. 40 del 1998, rappresenta sicuramente un ulteriore passo inavanti dell’intervento pubblico in materia di immigrazione. La nuova normativa,pur conservando alcuni elementi significativi della precedente “legge Martelli”,propone delle novità sostanziali, anche rispetto alle questioni relative al temalavoro, come il permesso di soggiorno per lavoratori stagionali, il permesso disoggiorno per la ricerca di lavoro, l’istituzione della figura dello “sponsor”, cioèdi un soggetto garante della persona che viene in Italia alla ricerca di un lavoro.

Rilevazioni statistiche

Nel panorama delle statistiche relative all’inserimento lavorativo degliimmigrati, rientrano le rilevazioni amministrative riguardanti le iscrizioni alleliste di collocamento e gli avviamenti al lavoro.

Pur tenendo conto dei limiti dei dati di fonte amministrativa e del fattoche tali dati registrano in effetti solo i flussi in entrata e l’ammontare delladisoccupazione, ma non gli stock di occupati, nondimeno, l’analisi dei dati delcollocamento, comunque, consente un’interessante valutazione del flusso che

Page 5: Presenza straniera in Italia - CISIS · nostro Paese. Nonostante la presenza di canali ufficiali d’immigrazione, la mancanza di provvedimenti legislativi adeguati, l’assenza di

151

passa attraverso la mediazione istituzionale e permette di conoscere le principalicaratteristiche strutturali dell’offerta e della domanda di lavoro immigrata. Daessi si ricavano infatti informazioni relative al sesso, alla nazionalità, al titolo distudio, alla qualifica, all’anzianità di permanenza nelle liste, al settore di attivitàeconomica etc. La rilevazione degli extracomunitari iscritti alle liste dicollocamento e degli avviamenti al lavoro ad essi relativi, ha inizio nel 1990 eveniva effettuata, fino a qualche anno fa, dal Ministero del Lavoro che deducevale informazioni statistiche dai dati individuali raccolti dalle Sezioni circoscrizionaliper l’impiego collocate sul territorio. Tali dati, trimestralmente, venivano aggregatia livello provinciale (dalle Direzioni provinciali del lavoro) nei modelliOML1/ST (relativo agli iscritti) e OML2/ST (relativo agli avviati), quindi raccoltedal Ministero del lavoro a livello nazionale.

Con il processo di trasferimento delle funzioni dallo Stato alle Regioni eda queste alle Province, i Centri per l’Impiego hanno sostituito le vecchieSezioni circoscrizionali di collocamento assumendone le funzioni; pertanto idati relativi agli stranieri iscritti al collocamento ed agli avviati vengonoattualmente rilevati, trimestralmente, dalle Amministrazioni provinciali che liraccolgono dai Centri per l’Impiego di loro competenza.

Con la nuova riforma del collocamento, le liste di collocamento sarannosostituite da un elenco anagrafico informatizzato; l’attivazione sul territorionazionale di un Sistema Informativo Lavoro (SIL) garantirà la gestionedell’elenco stesso. L’iscrizione non comporterà nessun diritto o obbligo, masegnalerà solo la disponibilità a trovare un lavoro.

Iscrizioni: Le variabili considerate nel modello OML1/ST, tutte incrociate con ilsesso, sono:

• il tipo di iscrizione (stato di disoccupato con precedenti lavorativi o incerca di prima occupazione);

• anzianità di iscrizione;• classi di età;• titolo di studio;• settore di attività economica;• qualifica.

Esse vengono ricavate dalla scheda di iscrizione individuale (mod. C/ISCRIZIONE)che contiene le informazioni evidenziate nella tavola sottostante

MOD.C/ISCRIZIONE

CARATTERIANAGRAFICI

INFORMAZIONI SULCAPOFAMIGLIA

INFORMAZIONITITOLO DI STUDIO EPROFESSIONALITÀ

PRECEDENTILAVORATIVI

INFORMAZIONISUL CONIUGE

ALTRE

Nome e cognome, cittadinanza, data di nascita, comune di nascita e di residenza,sesso, stato civile, indirizzo, codice fiscale, telefono

Nome e cognome, età, sesso, codice fiscale

Titolo di studio, votazione, luogo di conseguimento del titolo, lingue conosciute,corsi professionali frequentati, certificazione ricevuta e anno del conseguimento,durata del corso, nome dell’Ente attuatore del corso.

Azienda, attività economica, qualifica

Nome e cognome, condizione lavorativa, codice fiscale

Patente di guida, servizio militare, disponibilità alla mobilità, etc.

Page 6: Presenza straniera in Italia - CISIS · nostro Paese. Nonostante la presenza di canali ufficiali d’immigrazione, la mancanza di provvedimenti legislativi adeguati, l’assenza di

152

La rilevazione degli iscritti fornisce una misura della disoccupazione extracomu-nitaria formale, che naturalmente può risultare sotto stimata – perché non tutti idisoccupati sono iscritti – o sovrastimata – perché non tutti gli iscritti sono effettiva-mente disoccupati, potendo conservare l’iscrizione quanti sono stati avviati concontratto di lavoro a tempo determinato la cui durata non superi i 4 quattro mesi oquanti risultano avere un lavoro part time il cui orario non superi le 20 ore settimanali.

Avviamenti: Le variabili considerate nel modello OML2/ST, tutte incrociate conil sesso, sono:

• il tipo di avviamento (numerico, nominativo, assunzione diretta);• anzianità di iscrizione;• classi di età;• titolo di studio;• settore di attività economica;• qualifica;• contratti particolari (part time, tempo determinato, formazione lavoro).

La rilevazione degli avviamenti al lavoro non ci consente di conoscere lostock dell’occupazione immigrata in quanto prende in considerazione i dati relativiagli eventi, si tratta dunque di flussi in entrata. Considerata l’alta mobilità dei lavoratoriimmigrati e la loro forte concentrazione nei settori con elevata fluttuazione stagionale,i dati risultanti dalla rilevazione sono sicuramente superiori al numero degli individuieffettivamente avviati. Mentre, di grande importanza per determinare la dimensionecomplessiva dell’occupazione straniera dipendente sono i dati rilevati dall’INPS. Inparticolare, con l’informatizzazione degli archivi di base, l’INPS ha creato duedistinte banche dati aggiornabili sistematicamente: l’una relativa ai dipendentiextracomunitari delle aziende e l’altra sui collaboratori domestici.

La rilevazione sui lavoratori dipendenti trae origine dalle denunce mensili(mod. DM10) e annuali (mod. O1M) presentate dai datori di lavoro all’Istituto aifini del versamento contributivo-assistenziale. La denuncia annuale contiene, perciascun lavoratore, informazioni come: il nome e cognome, sesso, comune e data dinascita, nazionalità, provincia nella quale viene prestata l’attività lavorativa, codicefiscale, codice INPS, qualifica professionale etc.

La rilevazione sui lavoratori domestici si basa sulle denunce di assunzione daparte dei datori di lavoro all’INPS (mod. LD09) e sui bollettini di c.c. postale con iquali, con cadenza trimestrale, vengono versati i relativi contributi. Sulla base delcodice fiscale, è stato possibile individuare e aggregare i bollettini multipli relativialla stessa persona che ha prestato nello stesso periodo servizio in più famiglie.

Riferimenti bibliografici operativi

Consiglio regionale della Lombardia (Febbraio 1998), L’immigrazione straniera inLombardia, Aspetti quantitativi e percorsi di integrazione, Ricerca a cura dell’IreR.M. Natale, S. Strozza (1997), Gli immigrati stranieri in Italia, quanti sono, chi sono,come vivono? – Cacucci Editore, Bari.Sito internet http://www.arci.it/solidarieta/neroenonsoloProgetto Baia del Re - Immigrazione e mercato del lavoro.

Page 7: Presenza straniera in Italia - CISIS · nostro Paese. Nonostante la presenza di canali ufficiali d’immigrazione, la mancanza di provvedimenti legislativi adeguati, l’assenza di

153

5.2.1 DENOMINAZIONE DELLA RILEVAZIONE:

AUTORIZZAZIONI AL LAVORO SUBORDINATO(ex art. 22 D.Lgs. 286/98)

◆ OGGETTO DELLA RILEVAZIONE:Autorizzazioni al lavoro subordinato concesse a cittadini extracomunitari.

◆ LA RILEVAZIONE È:1 CAMPIONARIA1 ESAUSTIVA

◆ CONSENTE DI DISTINGUERE TRA STRANIERI RESIDENTIE NON RESIDENTI?

1 SI1 NO

◆ SE RILEVA I NON RESIDENTI, CONSENTE DI DISTINGUERE TRAREGOLARI E NON REGOLARI?

1 SI1 NO

◆ PRINCIPALI VARIABILI DI INTERESSE:Cittadinanza, sesso, classi di età, settore di attività economica, tipo di contratto(indeterminato - determinato - stagionale)

◆ UNITÀ DI RILEVAZIONE:Individuo

◆ DESCRIZIONE DEL FLUSSO:I dati vengono rilevati dalle direzioni provinciali del lavoro (ministero dellavoro) e inviati alle direzioni regionali per l’aggregazione del dato a livelloregionale, quindi sono trasmessi al ministero del lavoro - servizio per iproblemi dei lavoratori immigrati extracomunitari e delle loro famiglie.

◆ TITOLARITÀ DELLA RILEVAZIONE:Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale

◆ PERIODICITÀ:Mensile

◆ ANNO DI INIZIO DELLA RILEVAZIONE:Dal 1° Gennaio 1999

5.2 Schede e modelli di rilevazione

Page 8: Presenza straniera in Italia - CISIS · nostro Paese. Nonostante la presenza di canali ufficiali d’immigrazione, la mancanza di provvedimenti legislativi adeguati, l’assenza di

◆ ANNO DI INIZIO DELLE INFORMAZIONI RIFERITE AGLI STRANIERI:Dal 1° Gennaio 1999

◆ ULTIMO ANNO DISPONIBILE:Dati al 31.12.2000

◆ NUMERO CASI NELL’ULTIMO ANNO:1 TOTALE (ITALIA): 60 mila circa;1 STRANIERI: 60 mila circa;

◆ LIVELLO TERRITORIALE MINIMO DI RIFERIMENTO:Provincia

◆ RIFERIMENTI NORMATIVI:Art. 22, 24, 27 d. Lgs. 25.7.98 n. 286

◆ DIFFUSIONE DATI (CHI E COME):Direzioni provinciali e regionali del Ministero del Lavoro; dati disponibili arichiesta su supporto cartaceo.

◆ RIPRODUZIONE DEL MODELLO:Allegato di seguito

NOTE:Le autorizzazioni al lavoro danno applicazione alla programmazione dei flussimigratori che annualmente definiscono i limiti massimi di ingressi per motividi lavoro di cittadini extracomunitari.

154

Page 9: Presenza straniera in Italia - CISIS · nostro Paese. Nonostante la presenza di canali ufficiali d’immigrazione, la mancanza di provvedimenti legislativi adeguati, l’assenza di

155

Page 10: Presenza straniera in Italia - CISIS · nostro Paese. Nonostante la presenza di canali ufficiali d’immigrazione, la mancanza di provvedimenti legislativi adeguati, l’assenza di

156

Page 11: Presenza straniera in Italia - CISIS · nostro Paese. Nonostante la presenza di canali ufficiali d’immigrazione, la mancanza di provvedimenti legislativi adeguati, l’assenza di

157

5.2.2 DENOMINAZIONE DELLA RILEVAZIONE:

CITTADINI EXTRACOMUNITARI ISCRITTI AL COLLOCAMENTO

◆ OGGETTO DELLA RILEVAZIONE:Cittadini extracomunitari iscritti al collocamento pubblico.

◆ LA RILEVAZIONE È:1 CAMPIONARIA1 ESAUSTIVA

◆ CONSENTE DI DISTINGUERE TRA STRANIERI RESIDENTIE NON RESIDENTI?

1 SI1 NO

◆ SE RILEVA I NON RESIDENTI, CONSENTE DI DISTINGUERE TRAREGOLARI E NON REGOLARI?

1 SI1 NO

◆ PRINCIPALI VARIABILI DI INTERESSE:Cittadinanza, tipo di iscrizione (stato di disoccupato), sesso, classi di età,titolo di studio, settore di attività economica, qualifica, anzianità d’iscrizione.

◆ UNITÀ DI RILEVAZIONE:Individuo

◆ DESCRIZIONE DEL FLUSSO:I dati vengono rilevati dalle amministrazioni provinciali che raccolgono daicentri per l’impiego (pubblici), trimestralmente, le iscrizioni dei cittadiniextracomunitari alle liste di collocamento.

◆ TITOLARITÀ DELLA RILEVAZIONE:Amministrazioni Provinciali

◆ PERIODICITÀ:Trimestrale

◆ ANNO DI INIZIO DELLA RILEVAZIONE:Dal 31.12.1990

◆ ANNO DI INIZIO DELLE INFORMAZIONI RIFERITE AGLI STRANIERI:Dal 31.12.1990

Page 12: Presenza straniera in Italia - CISIS · nostro Paese. Nonostante la presenza di canali ufficiali d’immigrazione, la mancanza di provvedimenti legislativi adeguati, l’assenza di

◆ ULTIMO ANNO DISPONIBILE:Dati al 31.12.1999

◆ NUMERO CASI NELL’ULTIMO ANNO:1 TOTALE (ITALIA): 200.000 circa1 STRANIERI: 200.000 circa

◆ LIVELLO TERRITORIALE MINIMO DI RIFERIMENTO:Centri per l’impiego (sub-provinciale)

◆ RIFERIMENTI NORMATIVI:Circ. MLPS 768/90Circ. MLPS 1213/93D.Lgs. N. 181/2000Nuove disposizioni sulla individuazione dello stato di disoccupato e sull’in-contro tra domanda e offerta di lavoroDPR 9/6/2000Semplificazioni delle procedure del collocamento ordinario

◆ QUALITÀ DEI DATI E CONFRONTABILITÀ IN SERIE STORICA:Scarsa (i centri per l’impiego non sempre procedono, con periodicità, allecancellazioni per avvenuto avviamento e per mancata revisione – timbraturacartellino)La confrontabilità è viziata da quanto descritto sopra o da eventi eccezionali(sanatorie)

◆ DIFFUSIONE DATI (CHI E COME):Province (dato aggregato) o centri per l’impiego, a richiesta su supportocartaceo

◆ RIPRODUZIONE DEL MODELLO:Allegato di seguito

158

Page 13: Presenza straniera in Italia - CISIS · nostro Paese. Nonostante la presenza di canali ufficiali d’immigrazione, la mancanza di provvedimenti legislativi adeguati, l’assenza di

159

Page 14: Presenza straniera in Italia - CISIS · nostro Paese. Nonostante la presenza di canali ufficiali d’immigrazione, la mancanza di provvedimenti legislativi adeguati, l’assenza di

160

Page 15: Presenza straniera in Italia - CISIS · nostro Paese. Nonostante la presenza di canali ufficiali d’immigrazione, la mancanza di provvedimenti legislativi adeguati, l’assenza di

161

Page 16: Presenza straniera in Italia - CISIS · nostro Paese. Nonostante la presenza di canali ufficiali d’immigrazione, la mancanza di provvedimenti legislativi adeguati, l’assenza di

162

Page 17: Presenza straniera in Italia - CISIS · nostro Paese. Nonostante la presenza di canali ufficiali d’immigrazione, la mancanza di provvedimenti legislativi adeguati, l’assenza di

163

5.2.3 DENOMINAZIONE DELLA RILEVAZIONE:

CITTADINI EXTRACOMUNITARI AVVIATI AL LAVORO

◆ OGGETTO DELLA RILEVAZIONE:Cittadini extracomunitari avviati al lavoro.

◆ LA RILEVAZIONE È:1 CAMPIONARIA1 ESAUSTIVA

◆ CONSENTE DI DISTINGUERE TRA STRANIERI RESIDENTIE NON RESIDENTI?

1 SI1 NO

◆ SE RILEVA I NON RESIDENTI, CONSENTE DI DISTINGUERE TRAREGOLARI E NON REGOLARI?

1 SI1 NO

◆ PRINCIPALI VARIABILI DI INTERESSE:Cittadinanza, tipo avviamento, sesso, classi di età, titolo di studio, settore diattività economica, qualifica, contratti particolari, anzianità d’iscrizione.

◆ UNITÀ DI RILEVAZIONE:Individuo

◆ DESCRIZIONE DEL FLUSSO:I dati degli avviamenti vengono rilevati, trimestralmente, dai centri perl’impiego (pubblici) presso i quali giungono le comunicazioni dell’avvenutaassunzione che l’azienda deve obbligatoriamente trasmettere entro 5 giorni.Questi dati vengono poi inviati alle amministrazioni provinciali (assessoratocompetente).

◆ TITOLARITÀ DELLA RILEVAZIONE:Amministrazioni Provinciali

◆ PERIODICITÀ:Trimestrale

◆ ANNO DI INIZIO DELLA RILEVAZIONE:Dal 31.12.1990

Page 18: Presenza straniera in Italia - CISIS · nostro Paese. Nonostante la presenza di canali ufficiali d’immigrazione, la mancanza di provvedimenti legislativi adeguati, l’assenza di

◆ ANNO DI INIZIO DELLE INFORMAZIONI RIFERITE AGLI STRANIERI:Dal 31.12.1990

◆ ULTIMO ANNO DISPONIBILE:Dati al 31.12.1999

◆ NUMERO CASI NELL’ULTIMO ANNO:1 TOTALE (ITALIA): 200.000 circa1 STRANIERI: 200.000 circa

◆ LIVELLO TERRITORIALE MINIMO DI RIFERIMENTO:Centri per l’impiego (sub-provinciale)

◆ RIFERIMENTI NORMATIVI:Circ. MLPS 768/90Circ. MLPS 1213/93D.Lgs. N. 181/2000Nuove disposizioni sulla individuazione dello stato di disoccupato esull’incontro tra domanda e offerta di lavoroDPR 9/6/2000Semplificazioni delle procedure del collocamento ordinario

◆ QUALITÀ DEI DATI E CONFRONTABILITÀ IN SERIE STORICA:Scarsa (nonostante l’obbligo, spesso le aziende non comunicano l’avvenutaassunzione o lo fanno con ritardo). La confrontabilità è viziata da eventieccezionali (sanatorie)

◆ DIFFUSIONE DATI (CHI E COME):Province (dato aggregato) o centri per l’impiego, a richiesta su supportocartaceo

◆ RIPRODUZIONE DEL MODELLO:Allegato di seguito

164

Page 19: Presenza straniera in Italia - CISIS · nostro Paese. Nonostante la presenza di canali ufficiali d’immigrazione, la mancanza di provvedimenti legislativi adeguati, l’assenza di

165

Page 20: Presenza straniera in Italia - CISIS · nostro Paese. Nonostante la presenza di canali ufficiali d’immigrazione, la mancanza di provvedimenti legislativi adeguati, l’assenza di

166

Page 21: Presenza straniera in Italia - CISIS · nostro Paese. Nonostante la presenza di canali ufficiali d’immigrazione, la mancanza di provvedimenti legislativi adeguati, l’assenza di

167