Presentazione standard di PowerPoint · presentazione in prosa . ... - realismo, con venature...
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Prosa - Kojiki 古事記 (712) - Nihon Shoki 日本書紀 (o Nihongi, 720) - Fudoki 風土記 (dal 713 al 733 ca.)
Poesia - Kaifūsō 懐風藻 (751) - Man’yoshū 万葉集 (759)
Kojiki 古事記 (712)
Prefazione in cinese di Ō no Yasumaro «Parole di Yasumaru, servitore di sua altezza»:
compilazione ordinata da Tenmu (673-686), terminata e presentata a Genmei (705-715)
Riassunto delle vicende narrate
«Ho saputo che gli annali dinastici e le antichissime storie in possesso delle varie famiglie non sono più conformi a verità. Molte falsità vi si sono accumulate. Se gli errori non vengono corretti subito rovineranno ben presto il significato dei testi che trasmettono i principi fondamentali del nostro regno. Sarà bene dunque rivedere gli annali dinastici e controllare le storie antiche per eliminare gli errori e stabilire la verità da trasmettere ai posteri».
«Gli fu ordinato di imparare le genealogie dinastiche e le più antiche storie»
Fonti: Teiki (Cronache imperiali) Kuji (Avvenimenti antichi) Fonti orali
«Nei tempi antichi farsi intendere parlando era semplice. Come mettere le parole per iscritto resta un dilemma. Se i caratteri li si usa per quello che significano, nel narrare, i vocaboli non toccano le nostre corde più intime, ma se li si asserve tutti alle sonorità della lingua il testo si fa troppo lungo. Per cui ho scelto talora di mescolare nella stessa frase caratteri usati solo per quello che significano con caratteri usati per esprimere i suoni, talora di scrivere soltanto con caratteri usati per quello che significano»
Primo libro: kamiyo o jindai 神代
Secondo libro: primi 15 sovrani leggendari, da Jinmu
(660 a.C.) a Ōjin (300 d.C. ca.)
Terzo libro: dal regno di Nintoku a quello di Suiko
(592-628)
Motoori Norinaga (1730-1801), Kojikiden - Kokugaku
testo prescrittivo più che descrittivo Cfr. Allan G. Grapard, ʺVision of Excess and Excesses of
Vision: Women and Transgression in Japanese Myth,ʺ Japanese Journal of Religious Studies 18, no. 1 (1991): 3-22.
Nihon Shoki 日本書紀 (720)
Voluto dall’imperatore Tenmu
30 maki, in cinese senza prefazione
Dalle origini (660 a.C.) al 697
Considerato la prima autentica opera storiografica giapponese, prima opera dei Rikkokushi 六国史 (modello: storiografia cinese)
Stile e fonti
Shōtoku Taishi
Differenze con il Kojiki
Fudoki 風土記 (713-733 ca.)
In prevalenza in cinese (o in sino-giapponese)
Descrizioni di geografia, flora, fauna, prodotti e costumi delle varie province
Ne sono pervenuti 5, l’unico completo è lo Izumo fudoki (713-733)
Kaifūsō 懐風藻 (751)
Più antica antologia poetica, in cinese
In origine 120 poesie, composte da 64 autori
Temi: esaltazione figura imperiale, banchetti a corte, battute di caccia, vita di eremitaggio di monaci,…
Solo due poesie di tema amoroso
Waka 和歌 «Poesia di Yamato»
vs. shi 詩 (o kanshi 漢詩) «poesia cinese»
5-7-5-7-7
diviso in due ku 句 kami no ku 上の句: 5-7-5 + shimo no ku 下の句: 7-7
Spesso introdotto da kotobagaki: breve presentazione in prosa
FIGURE RETORICHE
Jokotoba Espressione di lunghezza variabile (fino a 3 versi) che precede e modifica un termine
Es. Akizukeba/obana ga ue ni/oku tsuyu no/ ku Svanire/come rugiada posata/sui fiori di eulalia/quando arriva l’autunno
Makurakotoba «parola-cuscino» Parola introduttiva (in genere di 5 sillabe) che precede e modifica un termine
Es. Yakumo tatsu/Izumo Izumo/dove otto nubi si levano
Kakekotoba «parola-perno» Termine che assume un doppio significato e lega due parole
Es. Hototogisu/hito matsuyama ni/nakunareba Quandi si sente cantare il cuculo sul monte Pino, dove si aspetta l’amato
Engo «parole legate» Consiste nell’inserire all’interno del testo dei termini che si rimandano tra loro dal punto di vista semantico
POESIA GIAPPONESE ARCAICA
Poesie trasmesse oralmente
Poesie contenute nei Fudoki (circa 20)
Kiki kayō 記紀歌謡 (circa 190)
Yamato wa/kuni no mahoroba/ tatanazuku/ aokaki/yamagomoreru/yamato shi uruwashi Yamato,/ la più mirabile tra le province,/ le montagne ti cingono/ verde recinto/ continuo/ ah, il bel Yamato!
Yakumo tatsu/Izumo yaegaki/tsumagomi ni/ yaegaki tsukuru/sono yaegaki o Un ottuplice recinto a Izumo/ dove le otto nubi si levano/ per ritirarmi con mia moglie/ un ottuplice recinto formano/ ah, quell’ottuplice recinto!
KOTODAMA 言霊
Presenza di uno spirito/forza in alcune parole che le rende in grado di modificare (e creare) la realtà potere performativo
Shikishima no/ Yamato no kuni wa/ kotodama no/ tasukuru kuni zo/ masakiku ari koso Il paese/ di Yamato/ è il paese/ soccorso dal kotodama:/ possa essere prospero!
Kakinomoto no Hitomaro, Man’yōshū
Man’yōshū 万葉集 (759)
Prima raccolta poetica (non-ufficiale) in sino-giapponese
man’yōgana 万葉仮名 «caratteri alla maniera del Man’yōshū»
Compilato dopo il 759 e attribuito a Ōtomo no Yakamochi
Circa 4500 componimenti raccolti in 20 maki
Eterogeneità degli autori
anche gente comune: - azumauta «poesie delle regioni orientali»
- sakimori uta «poesia delle guardie di frontiera»
Kashioki ya/ mikoto kagafuri/ asu yuri ya/ kae ga muta nemu/ imu nashi ni shite Ho ricevuto dall’alto/ il temuto comando/ da domani/ dormirò in compagnia dell’erba/ senza mia moglie? Mononobe no Akimochi, Man’yōshū, 4321
Dal punto di vista metrico:
- waka (o tanka)
- chōka «poesia lunga»: fino a un centinaio di versi con alternanza 5-7. Spesso seguito da uno hanka, un tanka che lo commenta o riassume
- sedōka «poesia che torna a capo»: 5-7-7-5-7-7
- bussokusekika «poesia sulla pietra con l’impronta del Buddha»: 5-7-5-7-7-7
Dal punto di vista tematico
- zōka «poesie varie»
- sōmoka «poesie di mutua comunicazione»
- banka «elegie»
Soprattutto i componimenti più tardi mostrano influenze straniere
Primo periodo (629-672)
- Autori: soprattutto membri della famiglia imperiale
Poetessa più nota: Principessa Nukata
Aspettandoti,/ di ansia si riempie il mio cuore,/ mentre, alla porta della mia casa,/ agitando la tendina,/ soffia il vento d’autunno. Principessa Nukata, Man’yōshū, 488
Quando arriva la primavera/ non più prigioniera dell’inverno/ gli uccelli che non cantavano/ tornano a cantare / i fiori che non sbocciavano/ sbocciano ma/ i monti sono così folti /che se ci si inoltra non riusciamo a cogliere i fiori/ l’erba è così alta e invadente/ che se li cogliamo non riusciamo a vederli bene / Ma quando guardiamo le foglie/ dei monti in autunno/ raccogliendo quelle gialle/ le apprezziamo/ lasciando sui rami quelle verdi/ sospiriamo/ avrei da ridire solo su quest’ultima cosa/ ma, io, preferisco i monti in autunno!
Principessa Nukata, Man’yōshū, 16
Secondo periodo (673-710)
- Ampliamento delle tematiche
- Componimenti dalla metrica più regolare
- Poeti professionisti
Kakinomoto no Hitomaro, più grande poeta dell’antologia che eccelle nei chōka: elegie poesie di carattere privato poesie di viaggio
Quando, vibrante come arco di catalpa,/ sentii la notizia [che lei era morta]/ non sapevo che dire/ non sapevo che fare/ non riuscendo ad acquietarmi/ al solo suono di quella notizia/ e pensando almeno/ la millesima parte/ del mio dolore/ di consolare forse,/ al mercato di Karu,/ dove mia moglie/ era solita andare,/ mi recai e rimasi in ascolto/ ma anche se gli uccelli cantavano/ sul monte Unebi/ fascia-di-perle/ non riuscivo a sentirne la voce/ né una sola/ delle persone che passavano/ per la strada/ le assomigliava/ e non potendo fare altro/ chiamai il suo nome/ agitando la manica. Kakinomoto no Hitomaro, Man’yōshū, 207, vv. 29-53
Un guanciale d’erba/ come tua sistemazione per il viaggio/ di chi sei marito?/ Ti staranno aspettando a casa / nel paese di cui ti sei dimenticato. Man’yōshū, 426
Con la spiaggia sonante/ di onde/ come tuo cuscino/ tu sei steso/ su un duro giaciglio/ Se sapessi dove abiti/ andrei a dirglielo/ Se tua moglie sapesse che sei qui/ verrebbe a cercarti/ ma non conoscendo nemmeno/ la strada/ la tua amata moglie/ nell’apprensione dell’attesa/ starà desiderando il tuo ritorno. Man’yōshū, 220, vv. 31-45
Senza sapere/ che io sono qui,/ per giaciglio le rocce/ del monte Kamo,/ mia moglie/ mi starà aspettando. Man’yōshū, 223
Terzo periodo (710-733)
Yamabe no Akahito: maestro del tanka naturalistico
Kachōfugetsu 花鳥風月 «fiori, uccelli, vento, luna»
Sansensōmoku 山川草木 «monti, fiumi, erba, alberi»
Quando nella Baia di Waka/ sale la marea/ la spiaggia ne è inghiottita:/ dirette ai canneti le gru/ passano in volo, lanciando i loro gridi.
Man’yōshū, 919
Ōtomo no Tabito:
- temi e idee di provenienza cinese
- 13 tanka in lode al sake
Anziché preoccuparsi di cose/ senza importanza/ meglio sarebbe bere/ una coppa/ di torbido sake.
Man’yōshū, 338
Ciò che desideravano/ anche i famosi/ Sette Saggi/ del pasato/ sembra proprio fosse il sake.
Man’yōshū, 340
Ōtomo no Tabito:
- temi e idee di provenienza cinese
- 13 tanka in lode al sake
- componimenti sui fiori di susino
Yamanoue no Okura:
- educazione nei classici cinesi
- realismo, con venature pessimiste
povertà, malattia, classi subalterne, …
ʺDialogo della povertà e della miseriaʺ
Anche se pensiamo/ che a questo mondo/ ci siano solo dolore e vergogna/ non possiamo spiccare il volo/ perché non siamo uccelli
Man’yōshū, 893
Yamanoue no Okura:
- educazione nei classici cinesi
- realismo, con venature pessimiste
povertà, malattia, classi subalterne, …
- amore per i figli
Io, Okura,/ ora mi devo accomiatare/ i miei figli staranno piangendo/ e anche la loro madre/ mi starà aspettando.
Man’yōshū, 337
Quarto periodo (733-759)
Ōtomo no Yakamochi
- 450 poesie, concentrate negli ultimi 4 libri
- Varietà di forme poetiche e di temi:
tematica amorosa: scambi con Kasa no Iratsume
La piana delle canne di Mano/ nel Michinoku/ è lontana/ ma la si può vedere, dicono,/ evocandola nella mente.
Man’yōshū, 396
Quarto periodo (733-759)
Ōtomo no Yakamochi
- 450 poesie, concentrate negli ultimi 4 libri
- Varietà di forme poetiche e di temi:
tematica amorosa: scambi con Kasa no Iratsume
tema naturalistico
Sotto questo luminoso placido/ sole di primavera/ un’allodola si alza in volo/ e il mio cuore è triste/ stando qui da solo a pensare.
Man’yōshū, 4292
Qualità attribuite al Man’yōshū:
makoto 真 : sincerità, purezza
masuraobi 益荒男振 : mascolinità
vs supposta femminilità del Kokinshū