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MONFERRATO CASALESE

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MONFERRATO CASALESE

Nel Monferrato casalese i paliotti censiti coprono un arco cronologico che va dagli ultimi decenni del Seicento alla fine degli anni Sessanta del secolo successivo. Le prime tracce risalgono all’ultimo quarto del Seicento, in Val Cerrina, dove si conserva un interessante nucleo di opere caratterizzate da una fitta decorazione vegetale di impostazione geometrizzante modellata sul motivo a girale in cui è possibile scorgere qualche reminiscenza carpigiana.

La stagione settecentesca fu inaugurata dalla grande campagna che vide nel 1717 la collocazione di undici contraltari nella chiesa di San Domenico a Casale Monferrato. Il repertorio di modelli squadernato dallo scagliolista intelvese Pietro Solari, è giocato su una gamma di diversi tipi ornamentali – girali, virtuosistici trompe-l’œil, sfondati prospettici, effetti di volumetria – ma tutti integrati con motivi a finti marmi policromi o simulanti l’intarsio in pietre dure. A questo importante cantiere seguì un temporaneo rallentamento nella produzione di paliotti, poi superato dagli anni Trenta ad opera di un altro maestro di origine lombarda: Pietro Antonio Guazzone, vetraio di Civenna (Como), che dal 1730 al 1741, anno della morte, monopolizzò la quasi totalità delle commissioni sulla piazza casalese. Se nei primi lavori si riconosce il debito verso Solari, nella produzione successiva egli elaborò un linguaggio autonomo di singolari combinazioni di girali stilizzate innestate di nastri piatti segmentati che tradisce uno sguardo alla tradizione decorativa d’oltralpe del secondo Seicento, mediata attraverso modelli a stampa.

Con la fine degli anni Trenta e la scomparsa di Guazzone i Solari tornarono a imporsi sulla scena locale fino all’inizio degli anni Settanta: i fratelli Francesco e Cristoforo portarono in voga modelli strutturati attorno al vivace svolgersi di nastri e racemi, pannelli affollati da un ricco repertorio di uccelli, insetti e fiori, dove le tarsie marmoree si limitano generalmente a riempire le cornici.

Scagliolista attivo in Piemonte, Paliotto con Ostensorio, 1677. Isolengo di Camino, San Martino, altare maggiore.

Scagliolista attivo in Piemonte, Paliotto con Adorazione della Croce,

particolare, 1677. Ilengo di Mombello,

Sant’Anna, altare della Madonna del Rosario.

Pietro Solari, Paliotto con i simboli di San Tommaso d’Aquino, 1717. Casale Monferrato, San Domenico, altare dell’Immacolata.

Pietro Solari, Paliotto con la Madonna del Rosario, 1717. Casale Monferrato, San Domenico, altare della Madonna del Rosario.

Pietro Solari, Paliotto con palme e corona

del martirio, particolare, 1717.

Casale Monferrato, San Domenico, altare di San Pietro martire.

Pietro Antonio Guazzone, Paliotto con San Michele Arcangelo, 1730. Casale Monferrato, San Michele Arcangelo, altare maggiore.

Pietro Antonio Guazzone, Paliotto con Santa Chiara,

particolare, 1731. Casale Monferrato, Santa Chiara, altare maggiore.

Bottega dei Solari (attr.), Paliotto con la Madonna del Rosario, 1736. Brusasco, San Pietro Apostolo, altare della Madonna del Rosario.

Pietro e Francesco Solari, Paliotto, 1730-1740 circa. Cavagnolo, San Secondoal Cimitero, altare di San Giuseppe.

Francesco Solari, Paliotto con Sant’Eusebio, 1730-1750 circa. Cortiglione di Robella, Sant’Eusebio, altare maggiore.

Francesco e Cristoforo Solari, altare maggiore, 1742. Robella, San Giacomo

Francesco Solari, Paliotto con il Sacro Cuore, 1768. Casale Monferrato, Santa Chiara, altare del Sacro Cuore.