Presentazione standard di PowerPoint - reteissa.it · La legionella deve il nome all'epidemia acuta...

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Legionella pneumophila Prof. Francesco Aliberti Università Federico II Progetto Cassiodoro

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Legionella pneumophila

Prof. Francesco AlibertiUniversità Federico II

Progetto Cassiodoro

Capitolo 1: la situazione epidemiologica

61 specie di Legionella censite, diverse con varianti sierologiche

Legionella pneumophila sierogruppo 1 è la maggiore responsabile dei casi

La legionella deve il nome all'epidemia acuta che nell'estate del 1976 colpì un gruppo di veterani della American Legion riuniti

nel Bellavue Stratford Hotel di Philadelphia (Pennsylvania, Usa),causando ben 34 morti su 221 contagiati (oltre 4.000 erano i

veterani presenti)

Legionella: ospite si ammala in un camping di Firenze, chiusa la struttura (12/11/2017)

Chiuso il centro sportivo di Garbagnate, nessun contagio (14/10/2017)

Neotrapiantato di rene a causa del batterio a Bologna5 /10/2017

Muore uomo di 85 anni a causa del batterio20 /09/2017 Beinasco (TO)

Chiusa l'acqua in 168 appartamenti in via Rizzoli a Milano4 /09/2017

Anni di osservazione

Casi

[n.]

Tassi [%⁰⁰⁰]

Casi [%]

Capitolo 2: Il rischio

colonizzazione delle condotte a temperatura media e calda biofilm

FATTORI DI RISCHIO

Microrganismo: • concentrazione del batterio (non nota la dose minima infettante• virulenza del ceppo• capacità di sopravvivenza e moltiplicazione all’interno dei

macrofagi.

Ospite:• sesso maschile, • età avanzata, • fumatori, • consumatori di alcool, • affetti da malattie croniche (broncopneumopatie ostruttive,

malattie cardiovascolari e renali, diabete, ecc.) • Affetti da immunodeficienza acquisita (interventi terapeutici,

HIV.

Ambiente:• modalità, intensità ed tempo di esposizione.

Giocano altresì un ruolo importante:

1. caratteristiche dell'acqua:- temperatura compresa tra 25 e 45°C- presenza di alghe ed amebe che forniscono nutrimento e protezione, anche in condizioni di temperatura elevata ed in presenza di biocidi- presenza di sostanze biodegradabili che favoriscono la formazione del biofilm- concentrazione di alcuni elementi in traccia (ferro, rame, zinco, ecc.)2. alcune caratteristiche dell’impianto idrico:- fenomeni di ristagno/ostruzione che favoriscono la formazione del biofilm- formazione di incrostazioni e depositi calcarei che offrono riparo dai disinfettanti- impianto di riscaldamento di tipo centralizzato dotato di estese reti di condutture, punti di giunzione e rami morti- presenza di un serbatoio di accumulo dell’acqua e di un sistema di ricircolo- fenomeni di usura e corrosione- vibrazioni o cambiamenti di pressione nel sistema idrico in seguito ad interventi di ristrutturazione interni e/o esterni all’edificio.

5.5. Gestione degli impianti idro-sanitariTutti

Composizione

Temperatura

Conducibilità

Capitolo 3: La prevenzione e le linee guida

5.5. Gestione degli impianti idro-sanitari

ALLEGATO 3:CAMPIONAMENTO DI MATRICIAMBIENTALI PER LA RICERCA DI LEGIONELLA

Sorgenti - Pozzi

Opere di captazione prive di adeguata protezione e di ugello per il monitoraggio

Opere di captazione adegiate e fornite di ugello protetto per il monitoraggio

NO

SI

NO

SI

Area di sicurezza inidonea

Area di sicurezza idonea

NO

SI

Variazioni di calibro delle condotteEccesso di saracinesche e di punti di flusso incostante

Calibro uniforme nelle condotte; riduzione dei punti di flusso incostante

Le contaminazioni

Punti critici che richiedono particolare manutenzione e monitoraggio

Crenoterapia inalatoria

Generatore di ClO2

1) Valvola Bypass2) Dosatore3) Immissione ClO2

Gas instabile e viene prodotto mediante un generatore.

5NaClO2 + 4HCl 4ClO2 + 5NaCl + 2H2O

Biossido di cloro

Cloro elementare, Cl2Cl2 + H2O HClO + H+ + Cl-

Ipoclorito di sodio, NaClO

NaClO Na+ + ClO-

HClO H+ + ClO-

Cloro, Ipoclorito

Capacità disinfettante (coliformi)

HClO : ClO- = 1 : 0,0125

Iperclorazione shock

Iperclorazione continua

Perossido di idrogeno e argentoModalità di esecuzione• Immissione di prodotto fino nei circuiti; concentrazione

di prodotto: 10-20 mg/L; [Ag] < 5μg/L

OzonoModalità di esecuzione• Immissione di ozono (O3) in micro concentrazioni (ppb) nell’anello di ricircolo

del circuito caldo.

Ionizzazione rame-argentoProduzione attraverso elettrolisi di ioni Cu++ e Ag++ che vengono immessi all’interno del circuito idrico. L’argento previene fenomeni di ricontaminazione• Concentrazioni d’uso: Rame=0,20 – 0,40 mg/L; Argento=0.02 - 0.04 mg/L

MonocloramminaUsato negli USA per il trattamento dell’acqua potabile con ottimi risultati.NH3 + HClO (o ClO-) • NH2Cl + H2O (disponibile un prodotto stabilizzato, Monocloramina T, pronto all’uso).

Ossidanti

• Acido peracetico (indicato dalle Linee Guida Francesi per labonifica di impianti idrici; risultati preliminari contrastanti)

• Disinfezione elettrochimica (corrente elettrica che genera agentiossidanti)

• Ultrasuoni + biossido di titanio• Olii essenziali (cinnamomo)• Ceramica antimicrobica (ceramica che libera nel liquido in cui è

immersa Mg, Al, Ca, Mn, Sr, Ag, Ba)• Ossidazione fotocatalitica con biossido di titanio (produce ROS )• Ultrafiltrazione.

Altri disinfettanti

Per prevenire situazioni favorevoli alla diffusione del batterio, tenendo conto che le condizioni più favorevoli alla sua proliferazione sono costituite da una temperatura dell'acqua compresa tra i 25 e i 42 °C, da stagnazione, dalla presenza di incrostazioni e sedimenti, occorre porre in essere gli interventi di manutenzione periodica di seguito elencati: • effettuare regolarmente la decalcificazione dei rompigetto dei rubinetti e dei soffioni

delle docce • sostituire le guarnizioni e i tubi flessibili delle docce, se usurati • svuotare, disincrostare e disinfettare almeno due volte l'anno i serbatoi di accumulo

dell'acqua calda compresi gli scalda acqua elettrici • mantenere una temperatura dell'acqua calda superiore ai 50°/55°c • provvedere alla manutenzione degli impianti di condizionamento dell'aria provvedendo

alla regolare pulizia e disinfezione delle torri di raffreddamento ed dei condensatori evaporativi

• far scorrere l'acqua dai rubinetti delle docce, lavabi etc per alcuni minuti prima dell'uso, in caso di mancato utilizzo dell'abitazione per alcuni giorni

• utilizzare l'acqua fredda a temperatura inferiore ai 20°cComune di Napoli

Capitolo 4: Conclusioni

• È possibile agire sugli impianti• Numerose tecniche di sanificazione• Regolamentazione adeguata e puntuale

Ma allora …

Perché il problema non è risolto?

fine