Presentazione standard di PowerPoint...ha ome aratteristihe la presentazione dell’informazione in...

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Lezione 6

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Lezione 6

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Struttura informativa

degli enunciati

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Confronto tra diversi tipi di scritto

(Rossi e Ruggiano 2013, 174-5)

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Sunday mosse appena il capo, l’ipocrisia dell’altro non gli faceva né caldo né freddo: «Vieni al punto Mansur, non hotutto il giorno».L’uomo sfilò una fotografia dalla tasca interna della giacca e la passò a Sunday. «Alloggia a Brass, nel residence GreenGarden. Esce la mattina presto tutti i giorni. Sale su un fuoristrada con guardia del corpo, e va agli stabilimenti dell’Ente,oppure si muove lungo il fiume per sopralluoghi.»Sunday accese un piccolo sigaro, senza offrirne a Mansur.«Chi guida?»«Sempre l’uomo di scorta.»«È un ingegnere?»«Una specie, comunque un pezzo grosso. Deve essere fermato. Eliminato. Verrete pagati il doppio di quanto riceveresteda un riscatto e non avrete le scocciature della detenzione e della trattativa. È un affare, e sono felice di poterlo offrire avoi.»Sunday si passò una mano sulla barba ispida e considerò la foto. L’uomo del ritratto avrà avuto sessant’anni ben portati,pelle chiara, evidentemente ricco, il che sarebbe già bastato per renderlo meritevole di punizione. Aveva negli occhi unaluce che lo colpì, erano occhi risolutima non solo: erano occhi irriverenti.«Quando deve succedere?»«Prima è, meglio è. Come si dice, chi rimanda a domani quel che può fare oggi, morirà un giorno prima.» Mansur rise.«Cosa vi ha fatto quest’uomo per non meritare nemmeno un riscatto?»Mansur scrollò le spalle: «È un presuntuoso, a quanto ho capito. Si è messo in testa di debellare i rubinetti pirata su tuttala pipeline dell’Ente. E quel che è peggio è che l’Ente gli ha dato carta bianca. Non si faceva così in questo Paese, unavolta. Ci si dava una mano, dove si abbevera il predatore può bere anche la preda, ma pare che le cose stianocambiando. A Brother Suede non piace che certe cose cambino, lui è un tradizionalista». […](Kai Zen 2010, 94)

Testo narrativo (brano estratto da romanzo)

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Saggio di linguistica

• Estratto da tesi laureaL’aspetto complessivo del periodare delle Operette riflette, in sintesi, la sostanziale duplicità delprogramma leopardiano messo a punto nelle pagine zibaldoniane immediatamente precedenti allastesura, nel ’24, del blocco più numeroso di testi: legame non incondizionato con la tradizione di prosacolta cinquecentesca e postrinascimentale da una parte, esigenza di chiarezza espositiva e analiticità,unita ad eleganza formale, dall’altra. In linea con tale programma di massima, non stupisce che lapresenza di un gruppo cospicuo di strutture sintattiche tradizionali, peraltro ancora largamente impiegatenell’italiano letterario più scelto del primo Ottocento (proposizioni implicite al participio o al gerundiocollocate a sinistra della principale, coniunctio relativa, “accusativo con l’infinito”, ecc.), si affianchi –inmaniera sintomatica–a un movimento opposto di alleggerimento della subordinazione operante in tuttele aree del testo, da quelle più impegnate stilisticamente a quelle che, per la loro peculiare modalitàdialogica, non presentano periodi sintatticamente complessi. Un dato rilevante, percepibile a colpod’occhio, è l’assenza di periodi fiume di oltre dieci proposizioni, non rari nelle scritture ottocenteschearieggianti i modelli cinquecenteschi più prestigiosi (Castiglione, Guicciardini, Casa, ecc.); e si aggiunga, acorollario dei rilievi precedenti, che la tensione ipotattica del tessuto costruttivo è costantementeriequilibrata mediante l’impiego puntiforme di strutture lineari e analitiche (correlazione, legamentirelativi, moduli appositivi, giustapposizione, ecc.) e di frequenti incisi parentetici adoperati ad hoc, su cuici soffermeremo in dettaglio più avanti.

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Confronto Brano narrativo

•𝑛𝑢𝑚𝑒𝑟𝑜 𝑑𝑖 𝑝𝑎𝑟𝑜𝑙𝑒

𝑝𝑒𝑟𝑖𝑜𝑑𝑜= 11.4

• Indice di leggibilità (Gulpease) alto

• 81 proposizioni (clausole, entità compresa tra sintagma e periodo, 1 proposizione : 1 verbo)

• Massimo grado subordinazione = terzo (un caso)

• 22 subordinate

Brano saggistica

•𝑛𝑢𝑚𝑒𝑟𝑜 𝑑𝑖 𝑝𝑎𝑟𝑜𝑙𝑒

𝑝𝑒𝑟𝑖𝑜𝑑𝑜= 57

• Indice di leggibilità (Gulpease) scarso

• 14 proposizioni

• 7 subordinate

• Ma…le proposizioni ed i periodi sono più lunghi!

Falso luogo comune: leggibilità dipende dal numero delle subordinate

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Confronto

Brano narrativo

• Meno complesso … nonostante …

• Struttura sintattica più articolata: ha maggior numero di proposizioni.

• Varietà di subordinata più elevato

• Grado di subordinazione più elevato

• Discorso diretto aiuta a rendere più agile la sua lettura (→periodi più brevi)

Brano saggistica/prosa scientifica

• Più complesso

• Complessità dovuta a lessico non alla sintassi

• La sua complessità è a livello microsintattico (sint. della proposizione) non macrosintattico(sint. del periodo), ha periodi più lunghi per numero di parole e complementi, non per numero di proposizioni

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Confronto

Brano narrativo (pg.4)

• Molte proposizioni giustapposte (ma non coordinate), ad esempio

→Legami di subordinazione (nel testo a pg.4 di tipo causale) tra proposizioni affidati alla sola adiacenza e all’intonazione

→Preferiti dal parlato, dallo scritto informale, dallo scritto che imita il parlato

Brano saggistica/prosa scientifica (pg.5)

• Presenza molti incisi tra S e V o tra V e complementi rallenta comprensione del testo

• Stesso effetto hanno le amplificazioni, aggiunte nella forma di complementi che però distanziano gli elementi più salienti delle frasi. Anche ad inizio frase «in linea con tale programma di massima»

• Deittici testuali e segnali discorsivi orientano bene il lettore, nonostante le complessità

Densità informativa e coesione

subordinazione

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Confronto

Brano narrativo

• Parole generiche più frequenti

Brano saggistica/prosa scientifica

• Parole meno generiche e più complesse = non comprese nel vocabolario di base

• Periodare, postrinascimentale, ipotattico

LESSICO

Relazione stabile tra frequenza d’uso di un termine, numero di significati, lunghezza del termine stesso →

Parole più generiche = più frequenti = (in genere) le più brevi (raramente>2 sillabe); esempi: cosa, fatto, fare, …

Nel testo scientifico l’estensione media delle parole supera quelle del testo narrativo!

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Confronto

Brano narrativo

• Lettore che vuole dilettarsi

• Periodi brevi ed incisivi

• Più Giustapposizione meno legamento esplicito tra proposizioni

• Modalità testuale: narrativa e descrittiva

Brano saggistica/prosa scientifica

• Rivolto a pubblico di specialisti

• Si presuppone che pubblico disponga di un ampio vocabolario specialistico

• Si presuppone che pubblico preferisca seguire argomentazione articolata e coesa

CONCLUSIONIDiversi pubblici/riceventi => diversi stili

«Conditio sine qua non per buona scrittura non è tanto la brevità dei periodi, quanto la corretta costruzione = il rispetto della consecutio temporum, dei rapporti logici tra proposizioni, l’uso di un lessico adeguato, uso di legamenti (segnali discorsivi, connettivi, deittici) non ambigui, tali da agevolare il lettore nel passaggio da una parte all’altra del testo.» (Rossi e Ruggiano 2013, 179)

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Sintassi nominale

• Nel brano di prosa scientifico-argomentativa, basso numero di verbi (15 vs 76 del brano narrativo)

→ collegato al basso numero di proposizioni!

• Ciò equivale a dire che la sintassi del secondo esempio, prosa argomentativa, è prevalentemente nominale, mentre quella del primo prevalentemente verbale

• Dicotomia che riflette quella tra lingua scritta (< numero verbi, > numero costrutti nominali) vs quella orale (> verbi)

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Sintassi nominale• Sint. Nominale permette di condensare l’informazione, espandendo

nucleo proposizionale con aggiunta di sintagmi

• Sint.Verbale: informazione più dispersiva ma tempi decodifica minori

• Sint. Nominale preferita da test giornalistici e scientifici appunto per caratteristiche:✓Espansione dell’informazione per gradi ( tramite progressiva aggiunta

sintagmi)

✓Sintesi (dovuta alla densità dell’informazione)

✓Alto grado implicitezza (rispetto a sintassi verbale)

Ma…necessario perfetto controllo della coesione (soprattutto connettivi e accordo)

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Sintassi nominale• Esempio

(Rossi e Ruggiano 2013, 180)

Sint. Nominale = condensazione informativa →

1sintagma: 1 clausola 1 clausola: più di una

clausola

Sint. verbale

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Confronto sintattico tra scritto e parlato (Rossi e Ruggiano 2013, 182-3)

Versione parlata dell’episodio narrato da Vittorio

Versione scritta dell’episodio narrato da Vittorio

Brani tratti da (Simone 1996, 42-3)

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Confronto sintattico tra scritto e parlato

• Parlato ha più parole dello scritto (1096 caratteri, 184 parole) →disfluenze (incertezze, esitazioni, ripetizioni, autocorrezioni, riformulazioni)

• Sintassi meno coesa, forma giustapposta

• implicitezza dei passaggi logici o delle informazioni

• Sequenza ordinata del dipanarsi degli eventi

• Lessico più generico

• 870 caratteri, 150 parole

• Sintassi più coesa, Forma legata contrapposta alla giustapposizione della versione parlata

• Esplicitezza dei passaggi logici o delle informazioni

• Sequenza ordinata del dipanarsi degli eventi

• Si ricorre di più a certi costrutti subordinati (gerundi)

Versione parlata dell’episodio Versione scritta dell’episodio

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Scritto universitario

→ (Rossi e Ruggiano 2013, 184-188)

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Stile proposizionale

• Lo stile della lingua italiana scritta starebbe sviluppando la tendenza a divenire sempre più:

→Paratattica/ giustappositiva/non- proposizionale

→ avvicinandosi alla lingua parlata e a stili di comunicazione più iconici e basati sull’immediatezza (stilisticamente: sequenze di giustapposizioni).

→allontanandosi così da uno stile proposizionale/ipotattico, che ha come caratteristiche la presentazione dell’informazione in modo gerarchico, con una struttura sintattica chiara e nitida (non piatta).

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Stile proposizionale

Ma, attenzione, la buona qualità di uno scritto dipende dallacapacità di bilanciare i diversi ingredienti..

(Rossi e Ruggiano 2013, 188)

«La felicità di un testo, ovvero il suo essere chiaro,comunicativo e di impatto sul lettore, non dipende dallacomplessità sintattica, bensì (per tacere delle sceltelessicali) dalla sintassi ben controllata, a tutti i livelli, siaipotattico sia paratattico, sia verbale sia nominale, nellaconcatenazione tra i vari complementi dellaproposizione, così come nella concatenazione dellevarie proposizioni e dei periodi tra loro.»

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Frasi scisse

• Frasi del tipo:

«È lui che ha mangiato la torta»

• Abbiamo visto l’utilità di queste costruzioni già durante la scorsa lezione → focalizzare un elemento (lui) in contrasto rispetto ad un altro/altri (si veda slide seguente)

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Focalizzazione − dal parlato allo scritto• Nel parlato l’intonazione aiuta ad esprimere i valori della struttura informativa,

nello scritto, se non si ricorre all’inversione dei costituenti o a costruzionisintatticamente marcate, rimangono la punteggiatura e il contesto a veicolare lacorretta interpretazione pragmatica (informativa). Lei = focalizzato.

«È lei che comanda qui» sarebbe soluzione ideale per

mantenere il significato informativo e le buone regole

scritto.Veicola il significato di «LEI e

nessun altro», LEI in opposizione a tutti gli altri [+umani] che potrebbero

potenzialmente ricoprire quel ruolo.

(Rossi e Ruggiano 2013, 165)

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Frasi scisse

• Abbiamo visto l’utilità di queste costruzioni → focalizzare un elemento contrastandolo ad un altro/i elemento/i

• Esempi dalla letteratura

(Rossi e Ruggiano 2013, 190)

Contrasto tra lui ed io

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Frasi scisse

• Esempi (Rossi e Ruggiano 2013, 191)

• Possibile riformulazione

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Frasi scisse

• Esempi (Rossi e Ruggiano 2013, 191)

• Possibile riformulazione

La riformulazione non ha la stessa forza informativa, è meno chiara e meno efficace e

la ripetizione di superiore perde quasi di senso

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Frasi scisse: usi nel giornalismo

• La frase scissa è utile per porre l’attenzione su un elemento già precedentemente introdotto nel cotesto→ strumento che agevola la coesione riprendendo con salienza informativa quanto già introdotto

(Rossi e Ruggiano 2013, 191)

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Frasi scisse

• Attenzione a non utilizzare in modo spropositato lo strumento della frase scissa. Se non strettamente necessario rischia di appesantire il discorso e di accumularsi con tutti gli altri usi in eccesso del che.

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Frasi pseudo-scisse

• Introdurre una specificazione su quanto anticipato/appena introdotto

• Esempi:

(Rossi e Ruggiano 2013, 192)

Esempio 114, parafrasabile con: «Tu hai visto una persona e io ti dico che quella persona è il Mario di cui ti avevo parlato»

(Rossi e Ruggiano 2013, 192)

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Costrutto quello che• Costrutto usato come strategia di esitazione = per prendere tempo

durante la progettazione degli enunciati/di un testo

• Usato anche per tentare di non sbilanciarsi nell’enunciazione di un periodo scritto (o per attenuare un’informazione)

• Da usare con parsimonia… Riformulazione: «Obbedisce ai

dettami stilistici etc.»

(Rossi e Ruggiano 2013, 198)

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Buon lavoro…