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Analisi predittiva e controlli collaborativi Alessandro Pastorelli Capo Servizio Ispettorato e Sicurezza Responsabile Anticorruzione e Sicurezza INAIL Roma 24 maggio 2016

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Analisi predittiva e controlli collaborativi

Alessandro Pastorelli

Capo Servizio Ispettorato e Sicurezza

Responsabile Anticorruzione e Sicurezza

INAIL

Roma 24 maggio 2016

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Elementi utili per il conseguimento degli obiettivi Elementi dannosi per il conseguimento degli obiettivi

Pu

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• Imponente patrimonio di dati e informazioni • Apertura all'innovazione tecnologica• Presenza capillare dell'Istituto sul territorio• Maturità nella gestione del sistema dei controlli interni

(rischi, audit, compliance)• Progetto per copertura totale della gestione del rischio

• Gestione disomogenea delle informazioni• Possibile dispersione del know how• Diffusione parziale della cultura della gestione del

rischio• Insufficienza di strumenti in grado di trasformare i dati

in informazioni significative

• Attenzione costante dell’opinione pubblica (rischio reputazionale alto)

• Variabili culturali, sociali ed economiche del territorio potenzialmente condizionanti l'operatività della PA

• Preoccupante trend dei fenomeni e corruzione • Utilizzo non ottimale delle risorse (umane e

patrimoniali) disponibili • Riduzine risorse finanziarie e Umane

• Operatore unico • Aumento dell'innovazione tecnologica nell'erogazione dei

servizi • Panorama normativo favorevole• Adattamento alla PA di metodi e approcci di derivazione

aziendalista • Interazioni tra PP.AA. su scala europea

ARCO Context Analysis

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ARCO Context Analysis: gli assunti di una prima analisi quantitativa

POSSIBILITÀ DI INTERVENTO o di

gestione sull'elemento da parte

dell'Istituto

STRATEGICITÀ DELL'ELEMENTO

relativamente al perseguimento della

Mission Istituzionale

Viene applicato un fattore correttivo nella

ponderazione degli elementi "Punti di

Debolezza" e "Minacce", ovvero Elementi dannosi per il conseguimento degli obiettivi

Gli elementi di scenario presenti nell'ARCO

Context Analysis possono essere valorizzati

attraverso due criteri di ponderazione

La vision strategica coinvolgerà, per la sua

realizzazione, buona parte degli elementi

dell'ARCO Context Analysis

Assunto

Assunto

Agli "ELEMENTI DANNOSI" viene

applicato un fattore moltiplicativo di 2,5

in virtù di una maggiore considerazione

nell'attuazione di una vision strategica

Assunto

1

2

3

Si calcolerà un FATTORE DI

COPERTURA dell'analisi di contesto

dato dall'attuazione della vision

strategica

1

2

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Possibilità di

intervento da parte

dell'Istituto

(apporto significativo

sulla gestione

dell'elemento)

Gestione disomogenea delle informazioni 1 3 4

Possibile dispersione del know how 1 3 4

Diffusione parziale della cultura della

gestione del rischio1 3 4

Insufficienza di strumenti in grado di

trasformare i dati in informazioni significative1 3 4

16 2,5 40

Attenzione costante dell’opinione pubblica

(rischio reputazionale alto)0 2 2

Variabili del territoriali potenzialmente

condizionanti l'operatività della PA0 2 2

Preoccupante trend dei fenomeni e

corruzione a danno di tutta la PA 0 2 2

Resa non ottimale delle risorse (umane e

finanziarie) disponibili 1 3 4

10 2,5 25

Fattori di valutazione

Elemento di contesto

Peso sulle attività

legate alla mission

istituzionale

(strategicità

dell'elemento)

Totale

elemento

Fattore

correttivo

Totale

Quadrante

Co

nte

sto

inte

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Co

nte

sto

est

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o

Min

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25

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40

• Gestione disomogenea delle informazioni• Possibile dispersione del know how• Diffusione parziale della cultura della gestione

del rischio• Insufficienza di strumenti in grado di

trasformare i dati in informazioni significative

• Attenzione costante dell’opinione pubblica (rischio reputazionale alto)

• Variabili culturali, sociali ed economiche del territorio potenzialmente condizionanti l'operatività della PA

• Preoccupante trend dei fenomeni e corruzione a danno di tutta la PA (es. falsi invalidi)

• Utilizzo non ottimale delle risorse (umane e patrimoniali) disponibili

ARCO Context Analysis e fattori di ponderazione per l'adozione delle strategie (2/2)

25

40

Peso del quadrante tematico = somma dei pesi dei singoli elementi

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Elementi utili per il conseguimento degli obiettivi Elementi dannosi per il conseguimento degli obiettivi

Pu

nti

di d

eb

ole

zza

• Imponente patrimonio di dati e informazioni • Apertura all'innovazione tecnologica• Presenza capillare dell'Istituto sul territorio• Maturità nella gestione del sistema dei controlli interni

(rischi, audit, compliance)• Copertura totale per la gestione del rischio

• Gestione disomogenea delle informazioni• Non coordinato trasferimento interno del know how• Diffusione parziale della cultura della gestione del

rischio• Insufficienza di strumenti in grado di trasformare i dati

in informazioni significative

• Attenzione costante dell’opinione pubblica (rischio reputazionale alto)

• Variabili culturali, sociali ed economiche del territorio potenzialmente condizionanti l'operatività della PA

• Preoccupante trend dei fenomeni e corruzione a danno di tutta la PA (es. falsi invalidi)

• Utilizzo non ottimale delle risorse (umane e patrimoniali) disponibili

• Operatore unico • Aumento dell'innovazioni tecnologica nell'erogazione dei

servizi • Panorama normativo favorevole• Adattamento alla PA di metodi e approcci di derivazione

privatistica • Interazioni tra PP.AA. su scala europea

Il grado di copertura sull’ARCO Context Analysis

90% 100%

60% 60%

In grassetto gli elementi coinvolti per l’attuazione della vision strategica, ovvero la messa in

Sicurezza

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Il Grado di copertura e il peso dei quadranti100

90

80

70

60

50

40

30

20

10

100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

20

30

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70

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90

100

100%90%

60%60%

Punti di forza

Opportunità

Punti di debolezza

Minacce

40

2515

20

Peso del quadrante tematico = somma dei pesi dei singoli elementi

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Il Grado di copertura medio sulla Context Analysis 100

90

80

70

60

50

40

30

20

10

100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

20

30

40

50

60

70

80

90

100

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Min

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oC

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test

o in

tern

o

Elementi utili per il conseguimento degli obiettivi Elementi dannosi per il conseguimento degli obiettivi

Pu

nti

di d

eb

ole

zza

• Imponente patrimonio di dati e informazioni • Apertura all'innovazione tecnologica• Presenza capillare dell'Istituto sul territorio• Maturità nella gestione del sistema dei controlli interni

(rischi, audit, compliance)• Copertura totale per la gestione del rischio

• Gestione disomogenea delle informazioni• Non coordinato trasferimento interno del know how• Diffusione parziale della cultura della gestione del

rischio• Insufficienza di strumenti in grado di trasformare i dati

in informazioni significative

• Attenzione costante dell’opinione pubblica (rischio reputazionale alto)

• Variabili culturali, sociali ed economiche del territorio potenzialmente condizionanti l'operatività della PA

• Preoccupante trend dei fenomeni e corruzione a danno di tutta la PA (es. falsi invalidi)

• Utilizzo non ottimale delle risorse (umane e patrimoniali) disponibili

• Operatore unico • Aumento dell'innovazioni tecnologica nell'erogazione dei

servizi • Panorama normativo favorevole• Adattamento alla PA di metodi e approcci di derivazione

privatistica • Interazioni tra PP.AA. su scala europea

82%

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Concetto di controllo collaborativo

1. progressivo superamento della centralità del tradizionale controllo di legittimità susingoli atti e di una visione esclusivamente repressiva e sanzionatoria da partedell’organo esterno nei confronti del soggetto controllato

2. nuovo controllo, improntato, a stimolare processi di autocorrezione, favorendo larimozione di quelle disfunzioni che ostacolano l’efficacia, efficienza e il buonandamento dell’azione amministrativa e quindi «guida» per una migliore allocazionedelle risorse pubbliche

3. centralità della

certi, misurabili e possibili

delle procedure

6. correttezza dei

7. necessità di

8. attenta

9. confrontabilità tra diversi centri di responsabilità

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La rete dei controlli collaborativi

Controlli centrali

Controlli Auditor territoriali

Controlli direzionali

Controlli esterni: Corte dei Conti, Collegio Sindaci, MEF

SIS

Controlli

Direz.li

Coll.

Sind.

Corte

conti

Audit

Reg

MEFAgrigen

to

Piano Annuale dei Controlli

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Lo sviluppo dell’approccio predittivo

APPROCCIO

REATTIVO

APPROCCIO

PREDITTIVO

L'evoluzione del modello organizzativo in un SISTEMA A RETE , insieme all'evoluzione delle strutture abilitanti

quali sistemi, dati, competenze, richiede all'organizzazione di conoscere, in tempo reale, l’andamento dei

processi in gestione e quindi di report strutturati che consentano di passare DA UN APPROCCIO REATTIVO

AD UN APPROCCIO PREDITTIVO.

Tutto orientato alla messa in Sicurezza dell'Istituto

SIS

DR

Lazio

DR

Toscana

DR

Calabria

Milano

PescaraAgrigent

o

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ARCO Data: lo schema di correlazione

Incentivi alle Imprese - ISI

CO

NT

AR

P R

egi

on

ale

Sed

e T

err

ito

ria

leP

roce

sso

Pre

ven

zio

ne

Acquisizione delle richieste di contributo

Istruttoria tecnica

Istruttoria amministrativa

Acquisizione osservazioni e rivalutazione pratica

Approvazione e comunicazione finanziamento

Disapprovazione e comunicazione rigetto

Verifica amministrativadella rendicontazione

Verifica tecnicadella rendicontazione

Nulla osta al saldo finale

Liquidazione contributo o saldo

Start

Richiesta di contributo

Entrambi gli esiti sono positivi?

NO

SI

L’Impresa ha presentato

osservazioni?

SI

NO

Fine processo

Si richiede la riapertura pratica?

NO

SI

V

XOR

L’Impresa ha richiesto

l’anticipo e ha stipulato il

contratto di fidejussione?

SIEventuale anticipazione del 50% del contributo richiesto

NO XOR

Esito positivo?

SI

L’Impresa ha presentato

precisazioni?NO

SI

NO

Fine processo

Esito positivo?L’Impresa ha presentato

precisazioni?NO

SI

NO

Fine processo

XOR

SI

Esito positivo?L’Impresa ha presentato

precisazioni?NO NO

Fine processo

SIXOR

SI

Anomalia 1Anomalia 2

Anomalia n

• .• .• .

Incentivi alle Imprese - ISI

CO

NT

AR

P R

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on

ale

Sed

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ria

leP

roce

sso

Pre

ven

zio

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Acquisizione delle richieste di contributo

Istruttoria tecnica

Istruttoria amministrativa

Acquisizione osservazioni e rivalutazione pratica

Approvazione e comunicazione finanziamento

Disapprovazione e comunicazione rigetto

Verifica amministrativadella rendicontazione

Verifica tecnicadella rendicontazione

Nulla osta al saldo finale

Liquidazione contributo o saldo

Start

Richiesta di contributo

Entrambi gli esiti sono positivi?

NO

SI

L’Impresa ha presentato

osservazioni?

SI

NO

Fine processo

Si richiede la riapertura pratica?

NO

SI

V

XOR

L’Impresa ha richiesto

l’anticipo e ha stipulato il

contratto di fidejussione?

SIEventuale anticipazione del 50% del contributo richiesto

NO XOR

Esito positivo?

SI

L’Impresa ha presentato

precisazioni?NO

SI

NO

Fine processo

Esito positivo?L’Impresa ha presentato

precisazioni?NO

SI

NO

Fine processo

XOR

SI

Esito positivo?L’Impresa ha presentato

precisazioni?NO NO

Fine processo

SIXOR

SI

Processi ad alta esposizione al rischio Analisi dati

REGIONE cod_sede SEDE Totale complessivoPIEMONTE 11300 CUNEO (CN) 44

LAZIO 24200 LATINA (LT) 35

CAMPANIA 33530 BATTIPAGLIA (SA) 34

LAZIO 24100 FROSINONE (FR) 28

CAMPANIA 33300 CASERTA (CE) 27

CAMPANIA 33500 SALERNO (SA) 26

VENETO 15400 TREVISO (TV) 23

CAMPANIA 33200 BENEVENTO (BN) 21

LOMBARDIA 13200 BRESCIA (BS) 21

LIGURIA 17100 GENOVA (GE) 20

LOMBARDIA 13100 BERGAMO (BG) 19

SICILIA 41100 AGRIGENTO (AG) 17

SICILIA 41900 TRAPANI (TP) 17

CAMPANIA 33100 AVELLINO (AV) 16

PUGLIA 34400 LECCE (LE) 14

CALABRIA 36100 CATANZARO (CZ) 6

CAMPANIA 33470 NOLA 6

EMILIA ROMAGNA 18200 FERRARA (FE) 6

MARCHE 23400 PESARO (PU) 6

PIEMONTE 11600 VERCELLI (VC) 6

TOSCANA 21100 AREZZO (AR) 6

TOSCANA 21330 EMPOLI (FI-PORTE NUOVE) 6

UMBRIA 22100 PERUGIA (PG) 6

CALABRIA 36200 COSENZA (CS) 5

LAZIO 24443 VELLETRI (RM) 5

LOMBARDIA 13500 MANTOVA (MN) 5

LOMBARDIA 13609 RHO (MI-NORD EST) 5

LOMBARDIA 13620 LEGNANO (MI) 5

MARCHE 23230 FERMO (AP) 5

EMILIA ROMAGNA 18330 CESENA (FC) 3

FRIULI VENEZIA GIULIA 16300 UDINE (UD) 3

LAZIO 24110 CASSINO (FR) 3

LAZIO 24460 TIVOLI (RM) 3

LIGURIA 17200 IMPERIA (IM) 3

LIGURIA 17400 SAVONA (SV) 3

LOMBARDIA 13680 MILANO MAZZINI (MI) 3

LOMBARDIA 13700 PAVIA (PV) 3

LOMBARDIA 13921 GALLARATE (VA) 3

MOLISE 32200 ISERNIA (IS) 3

PIEMONTE 11520 IVREA (TO) 3

PIEMONTE 11540 MONCALIERI (TO SUD) 3

PIEMONTE 11560 PINEROLO (TO) 3

PUGLIA 34402 CASARANO (LE) 3

TOSCANA 21630 VIAREGGIO (LU) 3

TOSCANA 21700 PISA (PI) 3

TOSCANA 21800 PISTOIA (PT) 3

TRENTO 14220 ROVERETO (TN) 3

VALLE D'AOSTA 12100 AOSTA SEDE REGIONALE (AO) 3

VENETO 15300 ROVIGO (RO) 3

ABRUZZO 31200 L'AQUILA (AQ) 2

BASILICATA 35100 MATERA (MT) 2

EMILIA ROMAGNA 18160 IMOLA(BO) 2

LIGURIA 17300 LA SPEZIA (SP) 2

LOMBARDIA 13232 BRENO (BS-PALAZZOLO) 2

LOMBARDIA 13400 CREMONA (CR) 2

LOMBARDIA 13600 MILANO PORTA NUOVA (MI) 2

LOMBARDIA 13622 MONZA (MI) 2

PIEMONTE 11400 NOVARA (NO) 2

PUGLIA 34100 BARI (BA) 2

PUGLIA 34141 ALTAMURA (BA) 2

SICILIA 41800 SIRACUSA 2

TOSCANA 21320 PRATO (PO) 2

TOSCANA 21400 GROSSETO (GR) 2

TOSCANA 21900 SIENA (SI) 2

UMBRIA 22110 FOLIGNO (PG) 2

BOLZANO 14100 BOLZANO (BZ) 1

BOLZANO 14120 MERANO (BZ) 1

EMILIA ROMAGNA 18320 RIMINI (RN) 1

EMILIA ROMAGNA 18500 PARMA (PR) 1

EMILIA ROMAGNA 18800 REGGIO EMILIA (RE) 1

FRIULI VENEZIA GIULIA 16200 TRIESTE (TS) 1

LAZIO 24442 CIVITAVECCHIA (RM) 1

Totale complessivo 984

Ranking Sedi

MACRORISCHIO RISCHIORISCHIO

ELEMENTAREFATTISPECIE

Definizione dei requisiti di accesso alla gara e, in particolare, dei requisiti

tecnico-economici dei concorrenti al fine di favorire un’impresa

Utilizzo della procedura negoziata al di fuori dei casi previsti dalla legge al fine

di favorire un’impresa

Abuso nella discrezionalità nell'individuazione di modalità e/o di soggetti

destinatari di Accordi/Protocolli/Convenzioni

Validazione di non idonea documentazione

FRODE INTERNA

FURTO E FRODE

FRODE NELL'AFFIDAMENTO FORNITURE SERVIZI E LAVORI

FRODE IN RELAZIONE AI PROVVEDIMENTI AMPLIATIVI DELLA SFERA GIURIDICA DEI DESTINATARI CON EFFETTO

ECONOMICO DIRETTO ED IMMEDIATO PER IL DESTINATARIO

Fattispecie di rischio

Anomalia 1Anomalia 2

Anomalia n

• .• .• .

Check list di Audit (Temi)

Piano Annuale dei Controlli

PLAN

DO

CHECK

ACT

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ARCO Data: screenshot

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Sicurezza INAIL

Sicurezza dei comportamenti / delle prassi(ethics)

Sicurezza organizzativa(security)

Sicurezza fisica(safety & health)

Sicurezza dei dipendenti

(health)

Sicurezza degli

immobili e dei luoghi di

lavoro(safety)

Sicurezza economico-finanziaria

Sicurezza dei processi di erogazione dei servizi e di supporto

Sicurezza logica

Sicurezza della rete

Sicurezza dei sistemi

Sicurezza dei dati

Sicurezza applicativa

La vision strategica rispetto all'ARCO Context Analysis: la messa in Sicurezza

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Analisi predittiva e controlli collaborativi

Forum PA 2016 – FINE