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OSSERVATORIO SULLE COMUNICAZIONI
N. 1/2017
Servizio Economico Statistico
Indice
1. Comunicazioni elettroniche
1.1 Rete fissa: accessi diretti complessivi
1.2 Rete fissa: accessi diretti degli altri operatori
1.3 Rete fissa: accessi broadband
1.4 Rete fissa: accessi broadband per velocità
1.5 Rete fissa: accessi per operatore e velocità (dic. 2016 in %)
1.6 Rete mobile: linee complessive
1.7 Rete mobile: SIM per tipologia di clientela
1.8 Rete mobile: SIM per tipologia di contratto
1.9 Rete mobile: traffico dati
1.10 Portabilità del numero
2. Media
2.1 Media: audience TV e vendite quotidiani
2.2 Media: audience radio e Internet
3. Servizi postali e corrieri espresso
3.1 Servizi postali e corrieri espresso: andamento dei ricavi
3.2 Servizi postali e corrieri espresso: andamento dei volumi
4. I prezzi dei servizi di comunicazione
4.1 Prezzi: indici generali e altre utilities
4.2 Prezzi: telefonia fissa e mobile
4.3 Prezzi: quotidiani, periodici, TV e servizi postali
4.4 Prezzi: confronto internazionale
NOTA: I valori indicati nelle figure che seguono rappresentano elaborazioni e stime dell’Autorità su dati forniti dalle imprese e altre fonti. I dati raccolti sono aggiornati a dicembre 2016. Le composizioni percentuali sono arrotondate automaticamente alla prima cifra decimale. Il totale dei valori percentuali così calcolati può risultare non uguale a 100
2 Servizio Economico Statistico
● La quota di mercato di Telecom Italia (55,7%) scende di 2,1 p.p. su base annua; segue Wind (13,1%) in flessione di 0,3 p.p.
● Fastweb raggiunge l’11,9 % con una crescita di 0,8 p.p., di poco inferiore a quella fatta registrare da Vodafone, pari a 0,9 p.p., che raggiunge l’11,4%
● Cresce il peso delle imprese legate all’offerta di servizi Fixed Wireless Access(FWA), con Linkem che raggiunge il 2% (*)
1.1 Rete fissa: accessi diretti complessivi
3
Nota: Sono compresi gli accessi fisici Telecom Italia, Full ULL, SLU, Vula, DSL Naked, WLR, Bitstream NGA, Fibra e FWA
● Dopo cinque anni di riduzioni, su base trimestrale è possibile osservare una crescita pari a 50 mila linee
● Tale risultato è dovuto alla riduzione delle linee di Telecom Italia (-80 mila accessi) ed alla crescita di quelle in capo agli altri operatori (+130 mila linee)
● Su base annua, la flessione complessiva è pari a poco meno di 40 mila linee; Telecom Italia perde circa 460 mila linee, e gli altri operatori ne guadagnano 420 mila
Servizio Economico Statistico
Milioni di linee Quote di mercato - dicembre 2016 (%)
(*) – Dati non omogenei con quanto esposto nel precedente numero dell’Osservatorio. A partire da settembre 2015, infatti, sono inclusianche i dati raccolti dalla «Coalizione per il Fixed Wireless Access» (www.cfwa.it), rappresentativi, con poco meno di 130 mila accessi a finedicembre 2016, di oltre 30 imprese.
14,00 13,21 12,48 11,74 11,60 11,47 11,37 11,29
7,757,89 8,09 8,56 8,69 8,80 8,85 8,98
21,7521,10 20,57 20,30 20,29 20,27 20,22 20,27
0
5
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Accessi fisici Telecom ItaliaAccessi diretti altri operatoriTotale
Ultimi quattro trimestri
Differenza vs. dicembre 2015 (punti percentuali)
Tele
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10
5
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55,7
13,1
11,911,4
3,5
60
-2,1
+0,8 +0,9 +0,30
2,4
+2
-2
2,0
+0,5
-0,3
1.2 Rete fissa: accessi diretti degli altri operatori
4
● La crescita è ascrivibile in larga parte ai servizi resi utilizzando i nuovi serviziwholesale NGA di Telecom Italia (+550 mila linee su base annua) che più checompensano la riduzione degli accessi in ULL e WLR (-380 mila linee nelcomplesso)
● Su base annua, le linee in fibra aumentano di 90 mila unità, gli accessi FWAcrescono di 120 mila
● Con il 29,6% Wind continua ad essere il principale concorrente di TelecomItalia, ma perde 2,1 p.p. su base annua
● Crescono le quote di Fastweb e Vodafone (rispettivamente +0,6 e +0,8 p.p.)
● L’incremento degli operatori di minori dimensioni (+1,2 p.p.) è ascrivibile, inprimo luogo, alla dinamica degli accessi FWA; tra questi, si conferma lacrescita della quota di Linkem, che raggiunge il 4,5%
Servizio Economico Statistico
Ripartizione degli accessi diretti degli altri operatori – dicembre 2016 (%)Milioni di linee
0,29 0,30 0,32 0,36 0,37 0,39 0,42 0,450,28 0,41 0,53 0,74 0,77 0,80 0,83 0,85
5,26 5,35 5,245,21 5,17 5,14 5,05 4,94
0,210,53 0,66 0,77 0,88 1,08
0,80 0,67 0,590,50 0,47 0,44 0,42 0,39
1,111,11 1,18
1,23 1,24 1,26 1,26 1,27
7,75 7,89 8,098,56 8,69 8,80 8,85 8,98
0
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dic-12 dic-13 dic-14 dic-15 mar-16 giu-16 set-16 dic-16
Ultimi quattro trimestri
Fibra FWA
Rete Propria
ULL (incluso Virtual ULL)
SLU -VULA -Bitstream NGA
Accesso alla rete Telecom Italia
Naked DSL
Wholsale Line
Totale
Differenza vs. dicembre 2015 (punti percentuali)
Win
d
Fast
web
Vo
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fon
e
Alt
ri
Tisc
ali
Lin
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0
29,6
26,925,8
5,4
7,8
+0,6
-2,1 -0,40
4,5
10
20
30
+0,3
-2
+2
+0,8 +0,8
1.3 Rete fissa: accessi broadband
● Gli accessi broadband sfiorano i 15,6 milioni di linee, con un aumento su baseannua di 570 mila unità
● Le linee ADSL diminuiscono di 610 mila unità su base annua, attestandosi sudi un valore pari a 12,2 milioni di linee
● Gli accessi broadband che utilizzano altre tecnologie sono aumentati su baseannua di 1,18 milioni di linee
● La quota di mercato di Telecom Italia (45,9%) si riduce di 0,7 p.p. su baseannua
● Fastweb diventa il secondo operatore broadband (15,1%), grazie soprattuttoalla crescita delle linee FTTCab (vDSL)
● Cresce la quota di Vodafone (+0,8 p.p.), che arriva al 13,6%
● Nel segmento degli operatori che offrono servizi FWA, Linkem detiene il47,3% (42,5% a fine 2015), mentre Eolo sfiora il 26%
5 Servizio Economico Statistico
Milioni di linee Quote di mercato – dicembre 2016 (%)
0,59 0,78 1,312,18 2,50 2,74 3,00 3,36
13,17 13,2213,03 12,81 12,69 12,55 12,43 12,21
13,76 14,01 14,3414,99 15,19 15,29 15,43 15,56
0
4
8
12
16
dic-12 dic-13 dic-14 dic-15 mar-16 giu-16 set-16 dic-16
Altre tecnologie DSL Totale Ultimi quattro trimestri
(*) – Dati non omogenei con quanto esposto nel precedente numero dell’Osservatorio. A partire da settembre 2015, infatti, sono inclusianche i dati raccolti dalla «Coalizione per il Fixed Wireless Access» (www.cfwa.it), rappresentativi, con poco meno di 130 mila accessi a finedicembre 2016, di oltre 30 imprese.
Differenza vs. dicembre 2015 (punti percentuali)
Tele
com
Ita
lia
Win
d
Fast
we
b
Vo
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fon
e
Alt
ri
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cali
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kem
15
10
5
0
45,9
14,5 15,1
13,6
4,8
45
-0,7
+0,5 +0,8 +0,10
3,4
+2
-2
2,6
+0,5
-0,8 -0,3
1.4 Rete fissa: accessi broadband per velocità
● A fine 2016, oltre il 50% delle linee a larga banda sono commercializzate con velocità pari o superiore a 10 Mbit/s
● Su base annua, le linee con velocità pari o superiore a 30 Mbit/s crescono di 1,1 milioni di unità, arrivando a superare i 2,3 milioni di accessi
● Gli accessi con velocità compresa tra 10 e 30 Mbit/s sono aumentati di 2 milioni di unità, arrivando a superare i 5,7 milioni di accessi
● Gli accessi con velocità inferiore a 10 Mbps, sono diminuiti di oltre 2,5 milioni
● Telecom Italia ha registrato l’incremento maggiore degli accessi con velocità maggiori di 10 Mbps (circa 1,7 mln di linee), seguita da Wind (+531 mila linee) eVodafone (+365 mila linee)
● Telecom Italia e gli altri cinque principali operatori del settore (Fastweb, Wind, Vodafone, Linkem e Tiscali) rappresentano il 95% circa degli accessi con velocitàmaggiori di 10 Mbps; in particolare, per quelli con velocità ≥ 30 Mbit/s il 92% è rappresentato dagli abbonati di Telecom Italia, Fastweb e Vodafone
6 Servizio Economico Statistico
Accessi per classi di velocità (%) (*)
(*) - Dati non direttamente confrontabili con quelli riportati nelle precedenti edizioni dell’Osservatorio a seguito di operazioni di riclassificazione operate dalle imprese
Accessi per classi di velocità (milioni) (*)
totale accessi
≥ 30 Mbit/s
< 10 Mbit/s
10 ≤ Mbit/s < 30
11,83
10,03
7,49
0,011,23
2,331,92
3,74
5,74
13,76
14,9915,56
0
4
8
12
16
dic-12 dic-13 dic-14 dic-15 mar-16 giu-16 set-16 dic-16
Ultimi quattro trimestri
86,081,3
75,166,9 63,6 61,1
51,5 48,1
14,017,9
21,2
24,926,5 27,6
35,736,9
0,1 0,8 3,7 8,2 9,9 11,3 12,7 15,0
0
20
40
60
80
100
dic-12 dic-13 dic-14 dic-15 mar-16 giu-16 set-16 dic-16
Ultimi quattro trimestri
1.5 Rete fissa: accessi per operatore e velocità (dic. 2016 in %)
7 Servizio Economico Statistico
< 10 Mbit/s 10 ≤ Mbit/s < 30 ≥ 30Mbit/s
● Nel segmento con velocità fino a 10 Mbit/s, la quota di Telecom Italia raggiunge quasi il 60%, conseguenza della pregressa presenza «storica» nei servizia larga banda, caratterizzati da offerte commerciali a velocità molto più contenute rispetto a quelle odierne; gli altri principali competitor (Fastweb,Vodafone e Wind) si collocano in questo segmento in un intorno del 10%
● Nel segmento degli accessi con velocità compresa tra i 10 e 30 Mbit/s Telecom Italia supera il 30%, con una crescita assai consistente su base annua
● Nella classe di velocità ≥ 30Mbit/s Telecom Italia si attesta oltre il 42%, mentre la quota di Vodafone raggiunge il 22%
Tele
com
Ita
lia
Win
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Vo
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fon
e
Alt
ri
Tis
cali
Lin
kem
15
10
5
0
58,9
12,2
9,8 10,9
5,4
60
2,6 0,1
20
25
30
Tele
com
Ita
lia
Win
d
Fast
we
b
Vo
da
fon
e
Tis
cali
Lin
kem
15
10
5
0
30,4
22,3
17,1
13,7
4,05,66,9
20
25
30
Alt
ri
Tele
com
Ita
lia
Fast
we
b
Vo
da
fon
e
Tis
cali
Lin
kem
15
10
5
0
42,4
2,7
27,5
22,2
4,7
40
0,4 0,0
20
25
30
Win
d
Alt
ri
1.6 Rete mobile: linee complessive
8
Quote di mercato dicembre 2016 (%) (*)
Ripartizione MVNO dicembre 2016 (%) (*)
Servizio Economico Statistico
MVNO = Operatori virtualiMNO = Operatori infrastrutturati
● Su base annua, le linee complessive hanno registrato un aumento (+1,3milioni di unità)
● Nello stesso periodo, le sim «M2M» (machine to machine) sono aumentate dioltre 3 milioni di unità, a fronte di una riduzione di quasi 1,7 milione di simtradizionali (solo voce e voce + dati)
● Negli ultimi cinque anni, la consistenza delle sim «M2M» è passata da circa 5milioni a 12,2 milioni di sim
Milioni di linee (*)
(*) - Dati non direttamente confrontabili con quelli riportati nelle precedenti edizioni dell’Osservatorio a seguito di operazioni di riclassificazione operate dalle imprese
● Su base annua, il quadro concorrenziale mostra lievi variazioni; le quote diTelecom Italia e Wind mostrano una leggera flessione, rispettivamente di -0,8e -0,7 p.p.
● Crescono Vodafone (+0,7 p.p.) e H3G (+0,6 p.p.)
● Poste Mobile rappresenta il 50,3% della base utenti dei servizi mobili virtuali
4,5 5,2 6,7 6,9 7,0 7,1 7,2 7,3
94,1 93,6 90,8 90,0 90,0 90,4 90,5 90,9
98,6 98,8 97,5 96,9 97,0 97,5 97,7 98,2
0
20
40
60
80
100
dic-12 dic-13 dic-14 dic-15 mar-16 giu-16 set-16 dic-16
MVNO MNO Totale Ultimi quattro trimestri
Tele
com
Ita
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Voda
fone
Win
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H3
G Po
ste
Mo
bile
Alt
ri M
VN
O15
0
30,2 29,4
22,1
11,0
3,7
30
+0,60
3,7
+2
-2
Po
ste
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bil
e
Fast
web
Co
op
Ita
lia
Lyca
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bil
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Alt
ri
MV
NO
Erg
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e15
0
50,3
14,911,0 11,0
6,9
30
+0,90
5,9
+2
-2
50
Differenza vs. dicembre 2015 (punti percentuali)
+1,4 +0,1
-2,8-0,8
+0,7
-0,7
+0,3
-2,0
+2,4
1.7 Rete mobile: SIM per tipologia di clientela
9
Sim per tipologia di clientela (%) (*)
Servizio Economico Statistico
Sim residenziali dicembre 2016 (%) (*)
Sim affari dicembre 2016 (%) (*)
(*) - Dati non direttamente confrontabili con quelli riportati nelle precedenti edizioni dell’Osservatorio a seguito di operazioni di riclassificazione operate dalle imprese (**) - Tale risultato è in parte attribuibile anche all’aumento delle sim M2M convenzionalmente attribuite all’utenza affari
● Su base annua, l’utenza affari (circa 22 mln di sim) cresce di 3 mln diunità (**)
● Parallelamente, le utenze residenziali (76,2 mln di sim) segnano unadiminuzione di 1,8 milioni unità
● Nel segmento residenziale i tre principali operatori hanno quote di mercatosimili; da segnalare la flessione di Vodafone (-0,9 p.p.), mentre H3G cresce di 1p.p.
● Nell’utenza affari la quota di Telecom Italia scende al 40,9%, in flessione di 4,8p.p. rispetto a dicembre 2015; cresce la quota di Vodafone (+5,0 p.p.), graziesoprattutto alla favorevole dinamica delle «M2M»
14,3 15,5 17,8 19,5 22,4
85,784,5
82,2
80,577,6
98,6 98,8 97,5 96,9 98,2
0
20
40
60
80
100
0
20
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dic-12 dic-13 dic-14 dic-15 dic-16
Affari Residenziali
% Totale in milioni
Differenza vs. dicembre 2015 (punti percentuali)
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H3
G Po
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O15
0
27,125,6 25,5
12,9
4,5
30
-1,0-0,3
+1,00
4,4
+2
-2
+0,1
Tele
com
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Mo
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Alt
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O
15
0
40,942,7
10,1
4,10,8
30
0
1,3
+2
-2
40
-0,3
+0,5
-4,8
+5,0
-0,1-0,1
H3
G
1.8 Rete mobile: SIM per tipologia di contratto
● A dicembre 2016, il 74,8% della customer base (pari a 73,5 milioni di sim) utilizza schede prepagate; in termini assoluti, su base annua, queste risultano in calo di oltre 1,2 mln
● Aumentano le schede in abbonamento (+2,5 milioni di sim) la cui consistenza è pari a 24,7 milioni di sim
● Su base annua, nel segmento delle prepagate aumentano le quote di H3G(+1,9 p.p.), di Poste Mobile (+0,1 p.p.) e degli operatori minori (+0,6 p.p.),mentre diminuiscono quelle di Vodafone (-1,2 p.p.), Wind (-0,9 p.p.) eTelecom Italia (-0,5 p.p.)
● Nel segmento abbonamenti, Vodafone con il 41,1% supera Telecom Italia (chescende al 36,9%, -2,7 p.p.su base annua)
10 Servizio Economico Statistico
Sim per tipologia di contratto (*) Sim prepagatedicembre 2016 (%) (*)
Sim in abbonamento dicembre 2016 (%) (*)
(*) - Dati non direttamente confrontabili con quelli riportati nelle precedenti edizioni dell’Osservatorio a seguito di operazioni di riclassificazione operate dalle imprese
79,9
78,677,7
77,1
74,8
20,1 21,4 22,3 22,9 25,2
98,6 98,8 97,5 96,9 98,2
0
20
40
60
80
100
0
20
40
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80
100
dic-12 dic-13 dic-14 dic-15 dic-16
Prepagate Abbonamento
Totale in milioni%
Tele
com
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d
H3
G Po
ste
Mo
bil
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Alt
ri M
VN
O15
0
27,9
25,4 25,3
11,9
4,5
30
-1,2
+1,90
4,9
+2
-2
+0,1
40
Tele
com
Ita
lia
Vo
da
fon
e
Win
d
H3
G
Po
ste
Mo
bil
i
Alt
ri M
VN
O
15
0
36,9
41,1
12,4
8,3
1,1
30
-2,7
+5,6
-0,30
0,1
+2
-2
Differenza vs. dicembre 2015 (punti percentuali)
-0,5 -0,9
+0,6 +0,1
-3,7
+1,0
1.9 Rete mobile: traffico dati
11
● Nell’ultimo anno, il numero delle sim con accesso a Internet è cresciuto del 5,7% arrivando a superare 53 milioni di unità, mentre i consumi medi (1,76 giga/mese) hanno registrato una crescita del 32,6%
● A fine 2016, il traffico dati complessivo risulta in aumento di circa il 46% rispetto ai corrispondenti volumi osservati per il 2015
● Da dicembre 2012, le sim che hanno svolto traffico dati sono passate dal 30,8% al 54,1% di quelle complessive
● Poco meno dell’80% delle sim che svolgono traffico dati adottano uno specifico piano dati
Servizio Economico Statistico
Volume traffico dati (*) Sim dati per tipologia contrattuale (%) (*)
(*) - Dati non direttamente confrontabili con quelli riportati nelle precedenti versioni a seguito di operazioni di riclassificazione operate dalle imprese
Traffico unitario mensile (GB/mese e var. %)
78,3 78,7 78,9 78,2 78,4
15,5 14,9 14,6 15,1 14,8
6,2 6,4 6,5 6,7 6,8
0
20
40
60
80
100
dic-12 dic-13 dic-14 dic-15 dic-16
Piano dati Solo dati Contratto standard%
30,4
36,9
43,6
50,2
53,1
259
340
501
729
1065
0
200
400
600
800
1000
1200
0
10
20
30
40
50
dic-12 dic-13 dic-14 dic-15 dic-16
Sim con traffico dati (mln) Traffico dati (Petabyte)
0,77 0,86
1,061,33
1,76
12,0%
23,4% 24,8%
32,6%
0%
20%
40%
0
1
2
dic-12 dic-13 dic-14 dic-15 dic-16
Giga / meseVar. %
(*) - Rapporto dato dal complesso delle linee donate e acquisite da inizio anno e la corrispondente customer base media complessiva (al netto delle «M2M»)
1.10 Portabilità del numero
12 Servizio Economico Statistico
Portabilità del numero Distribuzione in % per linee di ingresso e di uscita – dicembre 2016
● A dicembre 2016, il numero di operazioni di portabilità del numero mobile ha superato i 100 milioni di unità (dato cumulato)
● Con riferimento agli ultimi dodici mesi, il saldo risulta positivo per H3G (+518 mila) e per Vodafone(+42 mila), negativo per Wind e Telecom Italia (rispettivamente -386 e -125 mila)
● L’indice di mobilità(*), pari al 29,3%, appare in leggero aumento rispetto a quello osservato negli ultimi due anni
49,9
66,1
77,1
89,2
101,8
27,4
34,8
24,1
27,129,3
0
5
10
15
20
25
30
35
40
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20
40
60
80
100
dic-12 dic-13 dic-14 dic-15 dic-16
linee in mln Indice di mobilità
17,5
24,122,3
25,7
10,4
21,6 23,1 22,6 22,6
10,0
0
5
10
15
20
25
30
H3G Telecom Italia Vodafone Wind Mvno
Linee in uscita Linee in ingresso
39,8
37,236,0
33,932,4
31,0
28
33
38
Rai
Mediaset
6,4 6,78,4
1,8
6,36,9
3,8 3,6 4,1
14,513,9 13,5
0
4
8
12
16
2012 2013 2014 2015 mar-16 giu-16 set-16 dic-16
Discovery
La 7
%
Altri
Sky
2.1 Media: audience TV e vendite di quotidiani
13
● Le vendite di quotidiani rispetto a dicembre 2015 sono diminuite di poco più di 270.000 copie giornaliere
● Rcs Mediagroup e Il Gruppo Editoriale L’Espresso mantengono una posizione di leadership nella vendita di quotidiani
● Si registra, rispetto a dicembre 2015, un leggero incremento nelle copie vendute dagli altri editori (+0,3 p.p.)
Servizio Economico Statistico
Fonte: dati Auditel* Dato comprensivo dell’audience di Switchover Media (acquisita nel 2013)
*
Fonte: elaborazioni Autorità su dati ADS (dicembre 2016 – 2015)
Nota: la distribuzione è calcolata sul totale vendite, inteso come somma delle copie vendute tramite i canali di vendita previsti dalle disposizioni di legge e dalle altre vendite, come rilevato da ADS
Si tratta di dati mensili rilevati su 64 quotidiani. I valori pertanto non sono confrontabili con quelli raccolti e diffusi annualmente dall’Autorità all’interno della Relazione Annuale, in quanto rilevati sull’intero universo
Quotidiani: distribuzione delle vendite nel mese di dicembre 2016 (%)
● Rai e Mediaset sono i due principali operatori in termini di audience, con il 36,0% e il 31,0% di quote di ascolto, pur attestandosi su livelli di share inferiori rispetto al 2012
● L’audience di Discovery, grazie anche ad operazioni di M&A, dopo una crescita dal 2012 a settembre 2015, si assesta su una quota pari al 6,9%
● L’audience degli operatori minori (Altri) è pari al 13,5%, leggermente in calo rispetto al 2015
● Rispetto al 2012 l’audience di Sky cresce di 2,0 p.p.
TV: quote di ascolto nel giorno medio (2012 – dicembre 2016)
Corr
iere
del
lo S
port
2,9
Differenza vs. dicembre 2015 (punti percentuali)
Calt
agi
rone
Ed
ito
reRcs
Me
dia
gro
up
Gru
pp
o E
dit
oria
le L
'Esp
ress
o
Mo
nri
f
6,8
Il S
ole
24
Ore
0
21,7
18,7
8,6 8,6
Ed
itri
ce L
a S
tam
pa
(I
ted
i)
0
7,45
10
20
-1
+1
15
Alt
ri
25,3
Totale vendite mese di dicembre 20162.503.296
Variazione rispetto a dicembre 2015:
-9,8%30
+0,5
-0,1
+0,7 +0,2
-0,9 -0,6
+0,3
2.2 Media: audience radio e Internet
14 Servizio Economico Statistico
Internet: ranking per utenti unici (dicembre 2016)
● Nel mese di dicembre 2016, oltre 30 milioni di individui si sono collegati ad Internetgiornalmente
● Da dispositivi mobili sono risultati 25,4 milioni (+17,7% rispetto a dicembre 2015)● Le prime 4 posizioni non presentano variazioni su base annua: in particolare, Google
resta stabile al primo posto con il 95,9% degli utenti che navigano in Internet● La navigazione su Whatsapp e Facebook supera le 24 ore mensili per utente
Radio: ranking per ascoltatori nel giorno medio (2o semestre 2016)
Fonte: le percentuali di ascoltatori sono calcolate sulla base dei dati raccolti nell’ambitodell’indagine annuale condotta da RadioMonitor per il periodo giugno - dicembre 2016
*Parent: il Parent rappresenta un’organizzazione checontrolla determinati domini e URL, raggruppati in Brand
**Active Reach (%): la percentuale di utentiattivi che hanno visitato un sito o utilizzatoun’applicazione
Fonte: dati Audiweb dicembre 2016 – dicembre 2015
****Il parent Banzai da luglio 2016 è stato acquisitoda Mondadori
***Seat Pagine Gialle dal mese di giugno 2016, a seguitodi fusione, è entrato nel parent di Italiaonline
● I dati mostrano una sostanziale stabilità negli ascolti, con l’emittente RTL102.5 che mantiene la leadership
● Rispetto al 2o semestre 2015, si evidenzia una maggiore concentrazionedegli ascolti verso le emittenti posizionate ai primi posti nellagraduatoria
Posizione
dicembre
2016
Parent*
Active
Reach**
(%)
Tempo medio mensile di
navigazione per persona
(hh:mm)
1 (0) Google 95,9 06:48:15
2 (0) Facebook 84,6 24:17:06
3 (0) Microsoft 68,2 01:22:37
4 (0) Amazon 63,3 01:14:05
5 (+1) ItaliaOnline*** 55,2 01:18:54
6 (+9) Mondadori**** 52,3 00:18:12
7 (0) eBay 49,7 00:44:11
8 (0) Wikimedia Foundation 46,4 00:13:15
9 (+1) Gruppo Espresso 43,1 00:33:12
10 (-1) Yahoo 41,2 00:40:04
11 (+1) RCS MediaGroup 36,8 00:20:49
12 (-1) Triboo 35,5 00:11:24
13 (+1) Telecom Italia 32,2 00:31:05
14 (-1) Mediaset 30,9 00:31:22
15 (+6) Calatagirione Editore 29,7 00:14:16
Differenza
rispetto ranking
dicembre 2015
Posizione 2°
semestre 2016
Differenza rispetto
ranking 2° semestre
2015
Emittente%
ascoltatori
1 (0) RTL 102.5 19,5
2 (+1) RDS 100% Grandi Successi 13,5
3 (+1) RADIO 105 13,5
4 (-1) RADIO DEEJAY 13,2
5 (-1) RADIO ITALIA Solomusicaitaliana 12,3
6 (0) RAI RADIO 1 11,4
7 (0) RAI RADIO 2 8,2
8 (0) VIRGIN RADIO 6,7
9 (0) RADIO 24 - IL SOLE 24 ORE 5,7
10 (+2) RADIO KISS KISS 5,4
11 (0) RADIO R101 5,1
12 (-2) RADIO CAPITAL 4,6
13 (0) M2O 4,4
14 (+1) RAI RADIO 3 4,1
15 (+1) RMC - RADIO MONTE CARLO 3,4
3.1 Servizi postali e corrieri espresso: ricavi
15 Servizio Economico Statistico
Ricavi da inizio anno (milioni di €)
Variazione in % - (dicembre 2016 – dicembre 2015)
● A fine 2016, il mercato in termini di ricavi è cresciuto nelcomplesso del 2,3%
● Tale risultato deriva da una flessione del 4,2% dei ricaviprovenienti da servizi postali e da una crescita del 8,2% deiricavi derivanti dai servizi di corriere espresso
● Cresce, quindi, la forbice tra i ricavi complessivi dei servizidi corriere espresso rispetto a quelli postali (3.688 vs 2.881mln a fine 2016)
Nota: i dati fanno riferimento alle seguenti imprese: Bartolini , DHL Express,Federal Express Europe, Nexive, Poste Italiane, SDA, TNT Global Express, UPS, GLSItaly
3.0093.410
6.419
2.881
3.688
6.569
0
1600
3200
4800
6400
Servizi postali Corriere espresso Totale
dicembre 2015
dicembre 2016
0
+10%
-10%
-4,2%
+2,3%+8,2%
3.2 Servizi postali e corrieri espresso: volumi
16 Servizio Economico Statistico
Volumi da inizio anno (milioni di unità)
Variazione in % - (dicembre 2016 – dicembre 2015)
Nota: i dati fanno riferimento alle seguenti imprese: Bartolini , DHL Express, FederalExpress Europe, Nexive, Poste Italiane, SDA, TNT Global Express, UPS, GLS Italy
● A fine 2016, i volumi delle attività comprese nel ServizioUniversale risultano pari a 1.647 milioni di unità, con unaflessione del 15,8% rispetto al 2015
● Per gli invii degli altri servizi postali si osserva un riduzionemeno intensa (-6,5%)
● Gli invii derivanti da attività di corriere espresso (365 milionidi unità da inizio anno) mostrano su base annua una crescitadel 12,4%
● I ricavi unitari dei servizi postali sono aumentati del 7,6% (da0,738 a 0,794 euro), mentre quelli dei corrieri espresso sonoscesi del 3,8% (da 10,49 a 10,09 euro)
1.957
2.121
325
1.647
1.982
365
0
600
1200
1800
Servizio universale Altri servizi postali Corriere espresso
dicembre 2015
dicembre 2016
0
+10%
-10%
-15,8%
+12,4%
-6,5%
4.1 Prezzi: indici generali e principali utilities (2010=100)
17
● Nel periodo considerato (Dic. 2012-Dic. 2016) l’Indice Sintetico Agcom (ISA)(*) di prodotti e servizi di comunicazione mostra una flessione del 7,5% (-2,5% su base annua)
● I prezzi dei servizi regolamentati su base nazionale mostrano una dinamica lievemente superiore rispetto a quella generale dei prezzi
● I prezzi dei servizi regolati a livello locale evidenziano un andamento significativamente superiore a quello medio (124,1 a dicembre 2015 vs 107,8 a dicembre 2016)
● Tra le diverse utilities considerate, i servizi di comunicazione mostrano una flessione del 14,2%, riduzione inferiore solo a quella fatta registrare dal prezzo del gas (-19,3%) la cui dinamica, però, è soggetta a variabili esogene rispetto al quadro macroeconomico domestico
Indici prezzi generali
Servizio Economico Statistico
Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom
Indici prezzi utilities
Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom
(*) - Sono inclusi i servizi postali, gli apparecchi ed i servizi per la telefonia fissa e mobile, il canone radiotelevisivo, la pay tv, l’editoria quotidiana e periodica, per complessive 10 distinte voci.
107,8
124,1
106,9
92,2
70
80
90
100
110
120
130
140
150
160Indice generale dei prezzi
Servizi regolamentati locali
Servizi regolamentati nazionali
Indice di sintesi dei prezzi nelle comunicazioni (*)
153,1
124,8
119,0
101,4
108,6
120,9
83,3
70
80
90
100
110
120
130
140
150
160 Acqua (1) Rifiuti (2) Luce (3)
Gas (4) Treno (5) Trasporti urbani (6)
Comunicazioni (7)
97,6
119,9
96,5
40
50
60
70
80
90
100
110
120
Terminali (1) Accesso / servizi di base (2) Larga banda / Internet (3)
50,4
78,6
40
50
60
70
80
90
100
110
120
Terminali (4) Servizi (5)
4.2 Prezzi: telefonia fissa e mobile (2010=100)
18
● I prezzi dei servizi di Internet broadband risultano inferiori a quelli didicembre 2012
● Parallelamente, risulta in crescita rispetto al 2012 l’indice dei prezzi deiservizi di base e dell’accesso (+12,3%) che tuttavia su base annua mostra unaflessione dell’1,6%
Indici prezzi telefonia fissa Indici prezzi telefonia mobile
● Dal 2012, la riduzione dei prezzi dei servizi di telefonia mobile (22,0% nelperiodo considerato) risulta particolarmente apprezzabile
● Nello stesso periodo, i prezzi dei terminali, sempre più spessocommercializzati in bundle, mostrano una riduzione nell’ordine del30,0%
Codici Istat servizi considerati:(1) 08 20 10 (2) 08 30 10(3) 08 30 30
Codici Istat servizi considerati:(4) 08 20 20 (5) 08 30 20
Servizio Economico Statistico
Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom
131,0
106,2
91,7
119,3
90
95
100
105
110
115
120
125
130
135
Giornali (6) Riviste e periodici (7) Canone Rai (8) Pay TV (8)
4.3 Prezzi: quotidiani, periodici, TV e servizi postali (2010=100)
19
Codici Istat servizi/prodotti considerati:(6) 09 52 10 (7) 09 52 20(8) 09 42 30
Codici Istat servizi/prodotti considerati:(9) 08 10 00
● Il canone Rai fa registrare, nel periodo considerato (dicembre 2012- dicembre 2016), una consistente flessione dovuta alle previsioni della «Legge distabilità 2016» e del successivo decreto attuativo del Mise, che per il 2016 ha previsto la riduzione dell’importo dell’abbonamento di 13,50 eurorispetto al 2015
● Nello stesso periodo, si registrano incrementi di prezzo (come per gli altri paesi europei) per i servizi postali (+23,7%), i quotidiani (+21,4%) e la payTV (6,7%)
Indici prezzi quotidiani, periodici e TV Indici prezzi servizi postali
Servizio Economico Statistico
Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom
125,4
90
95
100
105
110
115
120
125
130
135
Servizi postali (9)
20
4.4 Prezzi: dinamiche dei prezzi in Europa tra il 2000 ed il 2016 (indice 2015=100)
Servizio Economico Statistico
Variazione dei prezzi tra dicembre 2000 e dicembre 2016 (%) Variazione dei prezzi tra dicembre 2015 e dicembre 2016 (%)
• Nel periodo considerato (dicembre 2000 – dicembre 2016) l’Italia mostra, per i prezzi dei servizi postali e dell’editoria quotidiana e periodica, un incremento piùcontenuto rispetto alla media europea
• La crescita dei prezzi nei servizi postali in Italia (+60,9 p.p.) è risultata leggermente inferiore alla media europea (+61,4 p.p.); tra i paesi considerati, solo laGermania ha mostrato una dinamica più contenuta (+19,2 p.p.) rispetto all’Italia
• L’incremento dei prezzi di quotidiani e periodici (+50,1 p.p.) in Italia risulta inferiore alla media europea (+71,8 p.p.)
• Allo stesso tempo è più intensa la riduzione degli indici di prezzo per le comunicazioni (-40,2 % vs -16,6% della media EU), grazie in particolare all’andamento deiprezzi nelle telecomunicazioni (-43,3 vs -19,6%)
-16,5 -18,0 -22,4-27,7
-40,2
11,3
61,4
19,2
109,6
64,0 60,9
156,0
-19,6 -21,1 -23,1-32,3
-43,3
6,4
71,8 76,5
47,4 47,9 50,1
96,6
-60
-10
40
90
140
EU 28 Germania Spagna Francia Italia Regno Unito
-0,4-0,8
3,3
0,6
-3,1
1,7
3,9
5,0
1,4
3,84,3
1,5
-0,6-1,4
3,3
0,4
-3,3
1,7
3,53,9
1,8
4,3
2,1
5,2
-4
-2
0
2
4
6
8
10
EU 28 Germania Spagna Francia Italia Regno Unito
Servizi postali Quotidiani e periodiciTLC - servizi e apparatiComunicazioni
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Napoli
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