Presentazione progetto net_addiction_io me e il non altro

“IO ME E IL NON ALTRO”

Progetto di sensibilizzazione ed informazione su un utilizzo adeguato

della Rete

© Cooperativa Crescere - Dott.ssa Francesca Carubbi Psicologa - Psicoterapeuta

Dipartimento Dipendenze Patologiche (D.D.P.) Urbino - Fano Cooperativa Sociale Crescere ONLUS

“IO ME E IL NON – ALTRO”• È un progetto di

informazione e sensibilizzazione sull’utilizzo adeguato della Rete e dei rischi ad eventuali forme di abuso;

• È rivolto a preadolescenti, adolescenti e familiari con il coinvolgimento di diversi attori istituzionali, che sono a contatto con le famiglie e i loro figli.


“IO ME E IL NON – ALTRO”

• Il progetto è promosso dall’Area Vasta 1, Dipartimento Dipendenze Patologiche Urbino – Fano, in collaborazione con la Cooperativa Crescere di Fano


Il perché della prevenzione: un’indagine di consumo degli adolescenti in Rete ……

• TV e Internet: nel 2010 il 97% dichiara di navigare su Internet, contro il 91% del 2009; Esiste un 5% che passa, tra TV e Internet, più di 6 ore al giorno; uso sempre più privato di TV e Internet;

• Fenomeno Fb: oltre il 67% ha il suo profilo, con un incremento del 35%; i genitori lo percepiscono come un pericolo, ma non riescono a dare limiti (pericolo Net Addiction);

• Bullismo: vi è l’aumento del cyber - bullismo, attraverso la Rete (Tucci, 2010);

• Sessualità: Secondo l’indagine, resa pubblica il 9 febbraio 2010 da Save the Children e da Adiconsum, lo scambio di immagini o video personali a contenuto sessuale sembra essere un fenomeno piuttosto frequente secondo il 22% degli intervistati, percentuale che scende al 17% per i giovanissimi (12-14 anni), ma risale al 25% per i 15-17enni e al 26% per gli over 17 (A.A., 2010)


Il perché della prevenzione: fattori di rischio e fattori di protezione

• Numerosi studi hanno tentato di individuare le cause della dipendenza;

• I fattori associati ad una più elevata probabilità di consumo sono chiamati fattori di rischio;

• Mentre quelli associati ad una ridotta potenzialità di consumo vengono definiti fattori protettivi.


Il perché della prevenzione: fattori di rischio e fattori di protezione

Fattori di rischio Ambito Fattori di protezioneComportamento precoce aggressivo

Individuale Controllo dell’impulsività

Mancanza della supervisione/monitoraggio genitoriale

Famiglia Competenze scolastiche

Disponibilità di sostanze

Scuola Regole antidroga

Povertà Comunità Forte attaccamento all’ambiente circostante


La Net Addiction• L'espressione Internet Addiction Disorder è stata introdotta

nel 1995 dal dottor Ivan Goldberg;• Tale patologia, pur non essendo stata ancora introdotta nel

Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorder (DSM IV), è reputata da alcuni studiosi (Young, 1996) compatibile con altri disturbi di carattere compulsivo, come il gioco patologico d'azzardo;

• Internet possiede caratteristiche allettanti che possono rappresentare fattori di rischio per lo sviluppo di una vera e propria dipendenza, in particolari in soggetti, adolescenti e non, meno maturi, con alto livello di curiosità, con bassa autostima e con difficoltà relazionali.


La Net Addiction

• Gli adolescenti tra i 13 e i 20 anni dipendenti da internet sono quelli più numerosi: ragazzi soli, con scarso rendimento a scuola che passano ore e ore su web e proiettano il loro essere in un mondo virtuale sviluppando deficit emotivi e sociali;

• Si è visto che i più predisposti a sviluppare una dipendenza da Internet, spesso, hanno difficoltà relazionali;


Per un uso consapevole

Ma, attenzione!!!Questo, però, non conduce necessariamente

alla condanna delle esperienze on line, ma ad una loro valutazione critica, considerando vantaggi e svantaggi: un obiettivo della prevenzione è, allora, quello di modificare l’equilibrio tra fattori di rischio e di protezione, in modo tale che questi ultimi prevalgano sui primi.



• Le esperienze on line, infatti, offrono la grande opportunità di sperimentare se stessi e le proprie abilità relazionali;

• La sfida che viene posta da Internet e dalla realtà virtuale, quindi, è rappresentata dalla valorizzazione e dall'utilizzo consapevole di ciò che di positivo esse possono offrire, senza cadere negli estremi della demonizzazione, del rifiuto a priori, o della sua esaltazione acritica.


Per un uso consapevole• In questo senso, questo progetto si pone come

obiettivo una maggiore sensibilizzazione dell’uso di Internet, soprattutto da parte di chi ha il compito di educare le fasce più sensibili della nostra società;

• L’adulto, allora, si pone come modello di azione, modello che si imprime nella mente del giovane e di cui se ne appropria: una sana educazione alla Rete non può bypassare un’educazione permanente dell’adulto, attraverso una sua consapevole presa di coscienza che egli è pienamente responsabile dei messaggi relazionali che veicola e che il suo stile educativo avrà un’impronta nel giovane per tutta la vita.



Questo progetto, allora, si prefigge una sensibilizzazione

capillare sui nuovi strumenti di comunicazione, al fine

di far emergere potenziali soggetti a rischio di abuso e/

o dipendenza dalla Rete.


Lo Sportello “InfoNet”• Lo Sportello è rivolto a coloro che

vogliono informazioni riguardanti un uso adeguato della Rete ed i rischi legati ad un suo abuso;

• All’interno, opera uno psicologo con il quale è possibile prenotare incontri informativi individuali, sia per genitori che per pre – adolescenti e adolescenti;

• Le attività dello sportello prevedono l’organizzazione di incontri di gruppo per genitori su temi legati ad un uso consapevole e responsabile dei mezzi informatici


Accesso e Orari• L’accesso allo Sportello è libero e gratuito,

preferibilmente previo appuntamento;• Lo Sportello è attivo il lunedì dalle 18 alle 20,

presso il C.O.D. (Centro Occupazionale Diurno), Via Del Torrente, 3/b, Fano;

• Per info e appuntamenti:Tel: 333.6008748;E – mail: [email protected];

InfoNet Fano – Urbinowww.cooperativacrescere.it


Bibliografia• A.A., (2010), Sessualità e internet: i comportamenti dei teen ager italiani, http://

images.savethechildren.it/IT/f/img_pubblicazioni/img60_b.pdf;• Caretti V., La Barbera, (2005), Le dipendenze patologiche, Raffaello Cortina Editore, Milano• Coumyoumdjian A., Baiocco R., Del Miglio C., (2006), Adolescenti e nuove dipendenze, Editori

Laterza, Bari;• Jerald J. Block, M.D., (2008), Issues for DSM – V: Internet Addiction, http://ajp.psychiatryonline.org• Mininno R., (2010), Le nuove dipendenze, www.retenuovedipendenze.it;• NIDA ,(a cura di), (2005), Prevenire l’uso di droghe tra bambini e adolescenti,

http://www.dronet.org/monografia.php?monografie=18• Tonioni, F., (2011), Quando Internet diventa una droga, Einaudi, Torino;• Tucci, M., (2010), Commento all’indagine “Le abitudini e gli stili di vita degli adolescenti” , SIP

(Società Italiana di Pediatria), http://sip.it/wp-content/uploads/2010/07/Indagine_adolescenti_commento_2010.pdf

• Young K.S., (1996), Internet Addiction: the emergency of a new clinical disorder, http://nuovomedia.cityu.edu.hk/COM5108/readings /newdisorder;

• Zucconi A., Howell P., (2003), La promozione della salute, La Meridiana, Molfetta (BA).Non è permesso altro utilizzo del presente documento né nell’immediato né nel prossimo futuro se non previa esplicita approvazione di Crescere coop sociale


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