Presentazione Piano Evacuazione a.s.14-15 web …...ELEMENTI FONDAMENTALI PER L’ATTUAZIONE DEL...
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Inquadramento urbanistico
PIANO DI EVACUAZIONE IN CASO DI EMERGENZA
Il presente piano ha lo scopo di dare utili
informazioni a tutti i componenti della struttura
scolastica, sulle norme di sicurezza da adottare in
caso di emergenza, e/o durante il verificarsi di
eventi dolosi o calamità naturali che potrebbero
richiedere l’evacuazione parziale o totale
dell’edificio scolastico.
ELEMENTI FONDAMENTALI PER
L’ATTUAZIONE DEL PIANO
1. Sapere cos’è e come è strutturato un piano di evacuazione.
2. Conoscenza e diffusione della cartografia con indicazione dei
percorsi da seguire e del luogo di raccolta da raggiungere incaso
di evacuazione.
3. Specchio numerico della popolazione esistente generalee per
singola classe.
4. Conoscenza dell’incarico nominativo predisposto nel piano (per
il personale docente, non docente, per gli alunni).
5. Conoscenza del concetto di emergenza, di panico e misure per
superarlo adottando comportamenti adeguati.
6. Dimostrare solidarietà con i più deboli.
7. Tenere lezioni sul piano di evacuazione effettuando delle
esercitazioni pratiche
LE SITUAZIONE DI EMERGENZA
Tra i rischi e i fattori di pericolo che potrebberorichiedere l’evacuazione totale o parziale dell’edificioscolastico si indicano gli eventi più probabili:
�Terremoto�Incendio �Presenza di ordigni esplosivi�Fuga di gas�Guasto elettrico�Nube tossica�Infortunio/malore
IL PANICO
Tutte le situazioni di pericolo elencate, in condizionidi emergenza, possono portare le persone areagirein modonon controllato e irrazionale, innescandoil fenomeno del “panico” che si può manifestare inun duplice modo:
1. il coinvolgimento delle persone nell’ansia generale,con invocazioni di aiuto, grida, atti di disperazione;
2. l’istinto dell’autodifesa con tentativi di fuga checomportano l’esclusione degli altri, anche in formeviolente, con spinte, corse, affermazione dei posti.
COME VINCERE IL PANICO
� I comportamenti istintivi e irrazionali possonoessere ricondotti alla normalità se il sistema incui si evolvono è preparato e organizzato per farfronte ai pericoli che lo insidiano.
� È fondamentale, pertanto, che ognuno conosca ilpiano di evacuazione e quali sono icomportamenti da tenere nel caso di emergenza.
1) essere preparati a situazioni di pericolo;
2) stimolare la fiducia in sé stessi;
3) indurre un sufficiente autocontrollo
per attuare comportamenti razionali e corretti;
4) controllare la propria emotività e sapere reagire
all’eccitazione collettiva.
COME VINCERE IL PANICO
Ciò contribuirà a:
COMPORTAMENTO IN CONDIZIONE DI EMERGENZA
E MODALITÀ DI EVACUAZIONE
IL PERSONALE DOCENTE
PRIMA1. Informare gli alunni sulla necessità di una disciplinata
osservanza delle procedure indicate nel piano.
2. Illustrare periodicamente il piano di evacuazione e tenere
lezioni teorico- pratiche sulle problematiche derivanti da
situazioni di emergenza.
DURANTE
1. Mantenere la calma e infondere coraggio agli allievi.2. Organizzare le operazioni di sfollamento.3. Intervenire prontamente laddove si dovessero determinare
situazioni critiche dovute a condizioni di panico.4. Controllare che gli allievi apri e serra-fila eseguano
correttamente i compiti.5. Portare il registro di Classe per effettuare un controllo
delle presenze ad evacuazione avvenuta.6. Riunire gli allievi nel luogo di raccolta.
IL PERSONALE DOCENTE
COMPORTAMENTO IN CONDIZIONI DI EMERGENZA
IL PERSONALE NON DOCENTE
Ciascun addetto sarà nominativamente incaricato di seguire specifici aspetti del piano.
1. Chiamate di soccorso, segnalazioni e collegamenti
con l’esterno.
2. Disattivazione degli impianti ( energia elettrica,
gas, centrale termica, impianto idrico.)
Nel caso di evacuazione
1. Controllare che nei vari pianidell’edificio tutti gli alunni siano sfollati(servizi, spogliatoi, laboratori ecc.)
2. Attivazione degli estintori e/o idranti.
3. Controllare le uscite sulla via pubblica,provvedendo se necessario allainterruzione del traffico
PERSONALE NON DOCENTE
GLI ALUNNI
Nel caso di evacuazione
1. Interrompere immediatamente ogni attività.2. Mantenere l’ordine e l’unità della classedurante e dopo l’esodo.3. Tralasciare il recupero degli oggetti personali(libri , cartelle, ecc.)4. Disporsi in fila evitando il vociare confuso,grida e richiami (la fila sarà aperta dai duecompagni designati come “Apri fila” e chiusa daidue “serra fila”(1)).
GLI ALUNNI
Nel caso di evacuazione1. Rimanere collegati tra loro seguendo i
compagni apri-fila in fila indiana.2. Seguire le indicazioni dell’insegnante che
accompagnerà la classe per assicurare ilrispetto delle precedenze.
3. Camminare in modo sollecito, senza sostenon preordinate e senza spingere icompagni;
4. Collaborare con l’insegnante per controllarele presenze dei compagni prima e dopo losfollamento.
GLI ALUNNI
Nel caso di evacuazione
Attenersi strettamente a quanto ordinato
dall’insegnante nel caso che si verifichino
contrattempi che richiedono una
improvvisa modificazione delle indicazioni
del piano.
N.B.
NOTA (1)
In ogni classesaranno individuati alcuni ragazzi a cui
attribuire le seguenti mansioni: due ragazziapri - fila , conil compito di aprire le porte e guidare i compagni versola zona di raccolta; due ragazziserra - fila con ilcompito di assistere eventuali compagni in difficoltà echiudere la porta dell’aula, dopo aver controllato chenessuno sia rimasto indietro; gli stessi faranno da
tramite con l’insegnante e la direzione delle operazioni per
la trasmissione del modulo di evacuazione;
LE SITUAZIONI DI EMERGENZA
� Gli eventi che potrebbero richiedere l’evacuazione totale o parziale dell’edificio scolastico potrebbero essere generalmente i seguenti:
� incendio che si sviluppa all’internodell’edificio scolastico, nei magazzini, neilaboratori, nella biblioteca, aula di chimica ecc.;
� incendio che si sviluppaall’esterno, nellevicinanze della scuola ( cabina elettrica ecc.);
LE SITUAZIONI DI EMERGENZA
� inquinamenti dovuti a cause esterne, se viene accertata dalle autorità competenti la necessità di uscire dall’edificio piuttosto che restare all’ interno;
� terremoto;
� crolli dovuti a cedimenti strutturali della scuola;
� avviso o sospetto della presenza di ordigni esplosivi;
� ogni altra causa che venga ritenuta pericolosa dalCapo d’Istituto.
IN CASO DI EMERGENZA
1. Allertare immediatamente il coordinatore dell’ emergenza;2. Allertare immediatamente il responsabile di piano;3. Avvertire telefonicamente i vigili del fuoco;4. Avvertire telefonicamente il pronto soccorso sanitario;5. Se necessario fare scattare il piano di evacuazione;6. Presidiare l’ingresso impedendo l’accesso a chiunque non sia
addetto alle operazioni di emergenza;7. Verificare che ad ogni piano, in particolare nei servizi igienici
e locali accessori, non siano rimaste bloccate persone.
IN CASO DI EVACUAZIONE
Il coordinatore dell’emergenza deve:attivare l’allarme di evacuazione, avvertire glienti esterni di soccorso e i responsabili di piano,coordinare le operazioni.
Gli alunni devono:apprestarsi all’esodo ordinatamente, spingere lasedia verso il banco, lasciare le cartelle sul posto,non ostacolare i compagni, disporsi in filatenendosi per mano. Un alunno “apri fila” ed uno“serra fila” delimitano la disposizione della classe.
IN CASO DI EVACUAZIONE
Il docente responsabile della classe deve:prendere il registro delle presenze, lasciare l’auladopo l’alunno “serra fila”, posizionarsi solo inseguito in testa.
Le classi devono:dirigersi verso le uscite di emergenza, rispettare lasequenza di esodo stabilito, raggiungere le aree diraccolta; verificare la presenza di eventualidispersi, attenersi alle disposizioni dei vigili delfuoco e degli organi di soccorso.
IN CASO DI EVACUAZIONE
Chi si trova fuori aula deve:unirsi alla fila più vicina e seguirne il percorso;raggiunta l’area di raccolta, segnalare al docentedi classe la propria presenza.
Il responsabile di piano deve:coordinare l’esodo delle classi, stabilire percorsialternativi in caso di vie di fuga inagibili, seguirele indicazioni del coordinatore dell’emergenza.
IN CASO DI EVACUAZIONE
I genitori devono sapere:cosa faranno i loro figli a scuola durantel’emergenza, quali sono i comportamenti correttida tenere nei confronti della scuola.
Il personale ausiliario deve:Controllare l’efficienza delle uscite esterne(punti di deflusso esterni); assicurarsi che nonsiano rimaste persone nell’edificio.
MODALITÀ DI EVACUAZIONE
Per favorire un ordinato sfollamento ditutto il personale della scuola in caso dipericolo o di ogni altra necessità,l’evacuazione dell’edificio avverràsecondo lo schema di seguito indicato erappresentato negli allegati grafici:
Punti di deflusso
Area di raccolta generalePiazza Kolbe antistante la Chiesa Mater Ecclesiae
Planimetria di inquadramento
AREA
INAGIB
ILE
1
23
4
5
PIAZZA
KOLBE
Planimetria di inquadramento
PIAZZA
KOLBECortile
ENEL
Viale Diaz
Via Aidone
Via della Provincia
Piazza Kennedy
Via Piazza Armerina
AREA
INAGIBILE
CHIESA
MATER
ECCLESIAE
1
2
4
5
3
Legenda dei simboli contenuti nelle planimetrie del piano di emergenza
F RILEVATORE FUMI
QUADRO ELETTRICO
ESTINTORE
PERCORSO PRINCIPALE
LEGENDA
USCITA PRINCIPALE
IDRANTE
ATTACCO VVFF
PULSANTE DI SGANCIO ELETTRICO
USCITA ALTERNATIVA
ALLARME INCENDIO
TVCC
1
2
3
4
5
DEFLUSSI ESTERNI
VIALE DIAZ, 61
VIA DELLA PROVINCIA, 1
VIA DELLA PROVINCIA, 3
VIA AIDONE, 20
VIA AIDONE, 24
PIANTA PIANO INTERRATO
Piano interrato:Locale con accesso
controllato riservato
esclusivamente al
personale autorizzato.
Utilizzo dell’uscita su
Via della Provincia 3
(deflusso 3)
OMISSIS
PIANTA PIANO RIALZATO
Piano rialzato:Utilizzo dell’uscita
su Viale Diaz
(deflusso 1) e
dell’uscita su Via
Aidone (deflussi 4
e 5 ). Dalla Palestra
uscita alternativa su
Via della Provincia
(deflusso 2)
OMISSIS
PIANTA PRIMO PIANO
Primo Piano:Utilizzo delle scale interne
principali (deflusso 1).
Dall’Aula Magna, in
alternativa, dalle scale
interne con uscita Via della
Provincia 1 (deflusso 2).
Utilizzo delle scale interne
con uscita Via della
Provincia 3 (deflusso 3).
Utilizzo delle scale interne
con uscita su Via Aidone
(deflusso 5).
OMISSIS
PIANTA SECONDO PIANO
Secondo piano:
Utilizzo delle scale interne
principali (deflusso 1).
Scale interne con uscita
Via della Provincia 1-
3(deflussi 2 e 3). Utilizzo
delle scale interne con
uscita su Via Aidone
(deflusso 5).
OMISSIS
AREA DI
RACCOLTA
GENERALE
CORTILE
INDIVIDUAZIONE AREA RACCOLTA GENERALE
La zona di Raccolta
Generale è rappresentata
Piazza Kolbe che è l’area
all’aperto antistante la chiesa
“Mater Ecclesiae”, a
sud-ovest della scuola,
raggiungibile dalla via della
Provincia.
� Il segnale di evacuazione sarà diffuso attraverso il suonodi una sirena esterna il cui suono dovrà essere ripetuto adintermittenze per una certa durata e mediantecomunicazione vocale attraverso gli altoparlanti.
MODALITÀ DI EVACUAZIONE
�La segnalazione allarme emergenze, compreso l’ordine dievacuazione, avviene mediante dispositivi sonori-luminosi(sirena per esterno e sirene luminose per interno ubicate neipunti nodali dei corridoi) e mediante diffusione vocale(impianto vocale con altoparlanti all’interno dei vari locali).
MODALITÀ DI EVACUAZIONE
� L’ordine di evacuazione, in particolari condizioni,potrà essere comunicato a voce, aula per aula, a cura delpersonale scolastico incaricato.
� Nel caso di segnalazione di pericolo e nel caso diallarme acustico, abbandonare immediatamente eordinatamente le aule senza soffermarsi a raccoglierealcun effetto personale oltre l'abbigliamento (cappotto,giaccone,...), quindi raggiungere l'esterno seguendo levie di fuga indicate.
MODALITÀ DI EVACUAZIONE
� L’insegnante della classe o, in sua mancanza, irappresentanti di classe hanno il compito di prendere ilgiornale di classe per poter procedere agli appelli neiluoghi di raccolta. L'uscita dalle aule dovrà avvenire inmaniera ordinata, seguendo il capofila, preventivamenteindividuato all'interno della classe.
� La fila degli studenti dovrà essere chiusa da un alunnoche, in qualità di “serra-fila”, avrà il compito di verificareche non rimanga nessuno indietro.
MODALITÀ DI EVACUAZIONE
� Gli alunni dovranno avviarsi all’uscita attraverso levie di fuga indicate nell’apposito grafico diriferimento ed in alternativa privilegiando quelle piùvicine all’ambiente in cui si trovano.
� Durante l’evacuazione non fare uso degli ascensori,non attraversare la strada, camminare sul marciapiedi,non utilizzare percorsi ove sono collocati ballatoi, muridi contenimento, opere che possono ribaltarsi a causadi un evento sismico o in presenza di frane, alluvioni...
� II personale di segreteria abbandonerà l’edificio dallascala centrale;
� II personale ausiliario, dopo aver controllato che airispettivi piani non sia rimasto nessuno, lascerà l'edificiodalla scala più vicina.
MODALITÀ DI EVACUAZIONE
� Raggiunto l’esterno, raggruppati per classe e guidatidai rispettivi docenti, ordinatamente, aiutando chi neavesse bisogno, recarsi nel luogo di raccolta. Raggiuntoil posto designato procedere immediatamente all'appelloe individuare gli eventuali assenti per organizzare lericerche. Tutti i componenti della stessa classe devonorimanere uniti fino alla definizione dei presenti e dieventuali dispersi.
Mantenere sempre la calma ed evitare di prendere iniziative personali non coordinate dal responsabile dell'evacuazione.
MODALITÀ DI EVACUAZIONE
EMERGENZE ESTERNE
TERREMOTO
COME INTERVENIRE
� Evitare di precipitarsi disordinatamente all’esterno:adottare le misure di auto-protezione apprese durantele esercitazioni (proteggersi sotto il banco dalla cadutadi oggetti);
� Chiudere il rubinetto generale del gas e dell’acqua;
� Aprire l’interruttore generale dell’energia elettrica.
IL COORDINATORE DELL’EMERGENZA DISPONE DI:
� Fare evacuare ordinatamente le classi secondo quantostabilito dal piano di evacuazione;
� Verificare che ad ogni piano, in particolare nei serviziigienici e locali accessori, non siano rimaste bloccatepersone;
� Presidiare l’ingresso impedendo l’accesso a chiunquenon sia addetto alle operazioni di emergenza;
IL COORDINATORE DELL’EMERGENZA DISPONE DI:
� Verificare che non vi siano persone ferite; in casocontrario avvertire immediatamente il prontosoccorso;
� Rimanere in attesa di istruzioni, non intasare lelinee telefoniche, sintonizzare una radio a batteriesulla frequenza prestabilita.
NUBE TOSSICA
COME INTERVENIRE
� Rifugiarsi al chiuso senza allontanarsi dall’aula;
� Mantenere tutto il personale all’interno dei locali dilavoro;
� Chiudere immediatamente porte e finestre, sigillare gliinfissi con nastro adesivo o stracci bagnati;
� Disattivare sistemi di condizionamento e ventilazione;
� Stendersi sul pavimento;
NUBE TOSSICA
� Respirare attraverso le apposite mascherine o, inmancanza, ponendo un panno, fazzoletto o stracciobagnato sul naso e la bocca;
� Predisporre l’immediata evacuazione dei localiinterrati e seminterrati, ove possibile allontanare le classied il personale spostandoli dai piani bassi ai pianisuperiori.
EMERGENZE INTERNE
INCENDIO
COME INTERVENIRE
� Intervenire sul focolaio (a seconda del tipo di incendio)con:� Estintori;� Getti d’acqua;� Sabbia;
⇒⇒⇒⇒ Non usare mai l’acqua sulle apparecchiature elettriche.
� Chiudere il rubinetto del gas (contatore esterno);
� Fare evacuare ordinatamente le classi ed il personale nonaddetto all’emergenza secondo quanto stabilito dal piano dievacuazione.
⇒⇒⇒⇒ Non usare gli ascensori, ma unicamente le scale.
INCENDIO
� Verificare che ad ogni piano, in particolare neiservizi igienici e locali accessori, non siano rimastebloccate persone;
SE IL FUOCO NON È DOMATO IN 5 MINUTI
�Avvertire telefonicamente i vigili del fuoco;
SE VI SONO PERSONE INTOSSICATE O USTIONATE
�Avvertire telefonicamente il pronto soccorso sanitario.
INCENDIO
AL TERMINE DELL’INCENDIO
� Verificare i danni causati ad impianti elettrici, rete gas,macchinari, arredi e strutture civili, chiedendo ovenecessario consulenza a tecnici del corpo dei VV.FF.;
� Ripristinare condizioni di agibilità e sicurezza nei locali;
� Dichiarare la fine dell’emergenza;
� Fare rientrare ordinatamente le classi.
FUGA DI GAS
COME INTERVENIRE
� Spegnere le fiamme libere;
� Interrompere l’erogazione del contatore esterno;
�Aprire immediatamente tutte le finestre;
�Aprire interruttore Energia Elettrica centralizzatosolo se esterno al locale e non effettuare altreoperazioni elettriche;
� Fare evacuare ordinatamente le classi secondo quantostabilito dal piano di evacuazione.
FUGA DI GAS
⇒⇒⇒⇒ Non usare gli ascensori, ma unicamente le scale.
� Verificare che ad ogni piano, in particolare neiservizi igienici e locali accessori, non siano rimastebloccate persone;
� Presidiare l’ingresso impedendo l’accesso achiunque non sia addetto alle operazioni diemergenza;
� Verificare se vi sono cause accertabili di fughe di gas.
SE SI È IN GRADO DI DOMARE LA CAUSA DELLA PERDITA
� Indossare le maschere a disposizione ed eliminare la causa della perdita;
FUGA DI GAS
SE NON SI È IN GRADO DI DOMARE LA CAUSA DELLA PERDITA
� Telefonare dall’esterno dei locali alla azienda del Gas e ai vigili del Fuoco;
AL TERMINE DELLA FUGA DEL GAS
FUGA DI GAS
� Lasciare ventilare il locale fino a che non si percepiscapiù l’odore del gas;
� Dichiarare la fine dell’emergenza;
� Fare rientrare le classi ordinatamente.
ALLAGAMENTO
A) SE SI È IN GRADO DI ELIMINARE LA CAUSA
� Eliminare la causa della perdita;
B) SE NON SI È IN GRADO DI ELIMINARE LA CAUSA
� Telefonare all’Azienda dell’Acqua e ai Vigili del Fuoco;
AL TERMINE DELLA PERDITA D’ACQUA
� Drenare l’acqua dal pavimento: assorbire con segatura estracci;� Verificare che il pavimento sia asciutto e non scivoloso;� Verificare che l’acqua non abbia raggiunto quadri,apparecchi elettrici e scatole di derivazione; se questo èavvenuto non aprire l’interruttore generale fino alcompletamento delle relative attività di manutenzione;� Dichiarare la fine dell’emergenza;� Fare rientrare ordinatamente le classi;
ALLAGAMENTO
GUASTO ELETTRICO
COME INTERVENIRE
A) Se le autoalimentate si sono regolarmente accese� Invitare le classi ed il personale non addettoall’emergenza a rimanere nella posizione in cui sitrovano;
�Attendere qualche minuto, poi fare evacuareordinatamente le classi secondo quanto stabilito dal pianodi evacuazione;
� Verificare che ad ogni piano, in particolare nei serviziigienici e locali accessori, non siano rimaste bloccatepersone.
B) Se le autoalimentate non si sono regolarmente accese
GUASTO ELETTRICO
� Invitare le classi ed il personale non addettoall’emergenza a rimanere nella posizione in cui si trovano;
� Procurarsi torce elettriche e fare evacuare ordinatamentele classi secondo quanto stabilito dal piano di evacuazione;
� Verificare che ad ogni piano, in particolare nei serviziigienici e locali accessori, non siano rimaste bloccatepersone.
GUASTO ELETTRICO
VERIFICHE PER IL RIPRISTINO DELLA NORMALITÀ
� Verificare se il black-out riguarda esclusivamentel’edificio scolastico o l’intero quartiere;
� Verificare se il black-out è dovuto all’interventodell’interruttore differenziale (“salvavita”);
� Non effettuare alcun intervento su parti elettriche econtattare un elettricista autorizzato.
INFORTUNIO
COME INTERVENIRE
� Convocare immediatamente sul luogo dell’infortunio omalore l’incaricato al pronto soccorso;
�Astenersi da qualsiasi intervento sull’infortunato finoall’arrivo dell’incaricato al pronto soccorso;
� Evitare affollamenti nei pressi dell’infortunato;
� Collaborare con l’incaricato del pronto soccorsoseguendone le istruzioni e fornendogli le attrezzature ed imateriali richiesti;
� Chiamare telefonicamente il soccorso medico esterno;
SVERSAMENTO
COME INTERVENIRE
� Fare evacuare ordinatamente le classi secondo quantostabilito dal piano di evacuazione;
⇒⇒⇒⇒ NON USARE GLI ASCENSORI, MA UNICAMENTE LE SCALE
� Verificare che ad ogni piano, in particolare nei serviziigienici e locali accessori, non siano rimaste bloccatepersone;� Presidiare l’ingresso impedendo l’accesso a chiunquenon sia addetto alle operazioni di emergenza;� Verificare se vi sono cause accertabili di perdita deiliquidi (rubinetti aperti, visibile rottura di tubazioni,contenitori forati).
SVERSAMENTO
SE SI È IN GRADO DI ELIMINARE LA CAUSA DELLA PERDIT A
� Indossare i DPI (dispositivi individuali di protezione) edeliminare la causa perdita;
SE NON SI È IN GRADO DI ELIMINARE LA CAUSA DELLA PE RDITA
� Telefonare ai vigili del fuoco ed all’unità sanitaria locale;
� Contenere ed assorbire la perdita utilizzando le tecniche, imateriali ed i DPI previsti nelle schede di sicurezza dellesostanze pericolose.
SVERSAMENTO
AL TERMINE DELLE OPERAZIONI DI CONTENIMENTO
� Lasciare ventilare i locali fino a non percepire più odoredel prodotto;
� Verificare che i pavimenti siano puliti e non scivolosi;
� Dichiarare la fine dell’emergenza;
� Far rientrare ordinatamente le classi;
AZIONE CRIMINOSA
COME INTERVENIRE
Ove si riceva segnalazione telefonica o si riscontri lapresenza di contenitori sospetti:
�Avvertire immediatamente le autorità di pubblicasicurezza telefonando alla polizia ed ai carabinieri;
⇒⇒⇒⇒ Non effettuare ricerche per individuare l’ordigno
� Fare evacuare ordinatamente le classi secondo quantostabilito dal piano di evacuazione;
AZIONE CRIMINOSA
⇒⇒⇒⇒ Non usare gli ascensori ma unicamente le scale
� Verificare che ad ogni piano, in particolare nei serviziigienici e locali accessori, non siano rimaste bloccatepersone;
� Presidiare l’ingresso impedendo l’accesso a chiunquenon sia addetto alle operazioni di emergenza.
LA NORMATIVA RELATIVA ALLA SICUREZZA
Il corpo normativo relativo alla sicurezza edall’igiene del lavoro poggia su due Decreti delPresidente della repubblica, ilDPR 27 aprile 1955,n°567ed il DPR 13 marzo 1956, n°303.
Il Decreto Legislativo 19 Settembre 1994, n°626,attua in Italia otto direttive emanate tra il 1989 edil 1990 dalla CEE per il miglioramento dellasicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo dilavoro.
LA NORMATIVA RELATIVA ALLA SICUREZZA
Il Decreto Legislativo 9 Aprile 2008 n° 81, indicatocome Testo Unico sulla Salute e Sicurezza, attual’art.1 della Legge n.123 del 2007 in materia ditutela della salute e della sicurezza nei luoghi dilavoro.
Il Decreto Legislativo 3 Agosto 2009 n° 106,fornisce disposizioni integrative e correttive delDecreto 81/2008.
LA NORMATIVA RELATIVA ALLA SICUREZZA
L’art. 2 del D.Lgs. 81/08 elenca le definizioni deisoggetti e delle attività in materia di salute e sicurezza.
L’art. 4 del D.Lgs. 81/08 fornisce indicazioni sulcomputo dei lavoratori.
L’art. 15 del D.Lgs 81/08 elenca le misure generali ditutela.
L’art. 3 del D.Lgs. 81/08 definisce il campo diapplicazione del Decreto.
L’art. 17 del D.Lgs 81/08 definisce gli obblighi deldatore di lavoro non delegabili.
LA NORMATIVA RELATIVA ALLA SICUREZZA
L’art. 18 del D.Lgs 81/08 definisce gli obblighi deldatore di lavoro e del dirigente.
L’art. 17 del D.Lgs 81/08 definisce gli obblighi deldatore di lavoro non delegabili.Nella scuola, il capo d’istituto è stato individuatocome “datore di lavoro” ai fini ed agli effetti deidecreti legislativi n°626/94 e n°242/96.
L’art. 19 del D.Lgs 81/08 definisce gli obblighi delpreposto.
L’art. 20 del D.Lgs 81/08 definisce gli obblighi deilavoratori.
LA NORMATIVA RELATIVA ALLA SICUREZZA
Gli artt. 28-29-30 del D.Lgs. 81/08 riguardanol’oggetto della valutazione dei rischi, le modalità dieffettuazione della valutazione dei rischi; i modelli diorganizzazione e gestione.
Gli artt. 31-32-33-35 del D. Lgs. 81/08riguardanorispettivamente il Servizio di prevenzione eprotezione (SPP), le capacità e requisiti professionalidegli addetti e dei responsabili dei servizi diprevenzione e protezione, i compiti del SPP, lariunione periodica.
LA NORMATIVA RELATIVA ALLA SICUREZZA
Gli artt. 31-32 del D.Lgs 81/08prescrivono che in ogniunità scolastica operi il servizio di prevenzione eprotezione (SPP), all’interno del quale il capod’Istituto designa un responsabile in possesso diattitudini e capacità adeguate che si dichiari a tal finedisponibile.
LA NORMATIVA RELATIVA ALLA SICUREZZA
Gli artt. 36-37 del D.Lgs 81/08 riguardanorispettivamente l’obbligo del datore di lavoro difornire adeguata informazione, formazione eaddestramento ai lavoratori sui rischi per la salute esicurezza; sulle procedure di primo soccorso, lottaantincendio ed evacuazione dei luoghi di lavoro; suinominativi interpreti della sicurezza.
NOMINATIVI INTERPRETI DELLA SICUREZZA
DIRIGENTE SCOLASTICODATORE DI LAVORO
PROF ANNA LUIGIA MARMO
COLLABORATORI DSPROF ALDEMARA FELTRIN
PROF FILIPPA BURGARELLI
RESPONSABILE SPP FRANCESCO PAOLO VASCO
ADDETTO SPP PUGLISI SALVATORE
RAPPRESENTANTE LS PAOLO LICATA
PREPOSTI
DOCENTI
RESPONSABILI DI LABORATORIO
DSGA IDA PELOSO
La revisione del piano a seguito delle variazioni planimetriche e della destinazione d’uso di alcuni locali è stata curata dal
RSPP Francesco Paolo Vasco nel mese di aprile 2011