Presentazione itinerario didattico su "il giallo" sperimentato nell'a.s. 2004-05

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Circolo Didattico di Vinci – a.s. 2004/05 Classe 5a della Scuola Primaria Il giallo Il laboratorio linguistico di quest’anno ha avuto come argomento “il giallo”. Questa è stata l’occasione per far conoscere ai ragazzi quali caratteristiche deve avere un racconto giallo, ma soprattutto è servita per introdurre i “testi argomentativi”. I Fase: La ricerca Il percorso è partito appoggiandosi a testi narrativi per ragazzi, di breve contenuto e densi di informazioni basilari per l’argomento. Successivamente c’è stato il contatto con persone che operano nel settore dell’indagine, due ispettori di polizia. In questo modo i ragazzi hanno potuto lavorare con la fantasia e nello stesso tempo hanno riscontrato che alcune loro scoperte erano convalidate nella pratica quotidiana da ciò che gli ispettori dicevano. Obiettivi Uno dei racconti letti ha introdotto i ragazzi nel mondo del giallo parlando di un indiziato misterioso e chiedendo loro di dargli un volto attraverso la descrizione e di disegnare un suo “identikit”. Il mistero del lago, tratto da “Un mistero per cinque ragazzi” di M.Ottino, S.Conte Tramite gli ispettori di polizia siamo venuti a conoscenza dei metodi scientifici usati per l’elaborazione di una scheda in formativa da utilizzare per un “nuovo, vero” identikit. Seguendo lo schema di lavoro fornito dai detectives i ragazzi hanno disegnato un identikit di gruppo che è stato confrontato con il primo. Schema per costruire un identikit L’identikit fatto dai ragazzi Comprendere il testo Conoscere gli elementi narrativi del giallo Potenziare capacità di scrittura personalizzata manipolando il testo individualmente e collettivamente

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dettagliata presentazione dell'itinerario didattico svolto nell'a.s. 2004-05 sul giallo, l'avvio all'argomentazione e il giallo storico.

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Il giallo Il laboratorio linguistico di quest’anno ha avuto come argomento “il giallo”.

Questa è stata l’occasione per far conoscere ai ragazzi quali caratteristiche deve avere un racconto

giallo, ma soprattutto è servita per introdurre i “testi argomentativi”.

I Fase: La ricerca Il percorso è partito appoggiandosi a testi narrativi per ragazzi, di breve contenuto e densi di

informazioni basilari per l’argomento.

Successivamente c’è stato il contatto con persone che operano nel settore dell’indagine, due

ispettori di polizia.

In questo modo i ragazzi hanno potuto lavorare con la fantasia e nello stesso tempo hanno

riscontrato che alcune loro scoperte erano convalidate nella pratica quotidiana da ciò che gli

ispettori dicevano.

Obiettivi

Uno dei racconti letti ha introdotto i ragazzi nel mondo del giallo parlando di un indiziato

misterioso e chiedendo loro di dargli un volto attraverso la descrizione e di disegnare un suo

“identikit”. Il mistero del lago, tratto da “Un mistero per cinque ragazzi” di M.Ottino, S.Conte

Tramite gli ispettori di polizia siamo venuti a conoscenza dei metodi scientifici usati per

l’elaborazione di una scheda in formativa da utilizzare per un “nuovo, vero” identikit.

Seguendo lo schema di lavoro fornito dai detectives i ragazzi hanno disegnato un identikit di

gruppo che è stato confrontato con il primo.

Schema per costruire un identikit L’identikit fatto dai ragazzi

Comprendere il testo

Conoscere gli elementi narrativi del giallo

Potenziare capacità di scrittura personalizzata

manipolando il testo individualmente e

collettivamente

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I ragazzi riuniti in gruppo disegnano un volto piuttosto anonimo dividendo l’immagine in due metà

simmetriche e successivamente in tre strisce orizzontali.

All’interno di ogni gruppo un bambino è il disegnatore ufficiale e gli altri forniscono notizie sui

particolari servendosi della descrizione fatta dopo la lettura del brano.

Al termine il confronto tra i due identikit e riflessione

Questo ha fatto scaturire l’enorme interesse per i detective da parte dei ragazzi ed è stato concordato

un incontro nel quale gli ispettori avrebbero spiegato il loro metodo di indagine.

Con la nuova visita degli ispettori di polizia a scuola, i ragazzi hanno conosciuto i loro metodi

di indagine:

Obiettivi

Il Kit minimo del tecnico della scientifica

C’ è un metodo, detto

“scientifico”, adottato da

tutti i poliziotti del

mondo.

La prima cosa da fare……

C’è anche il metodo

“intuitivo”che prevede,

ipotizza. L’investigatore

ricostruisce il fatto eliminando

via via…….

Sviluppare la capacità d’ascolto

Consolidare la capacità di prendere appunti e di

sintetizzare le informazioni .

Sviluppare senso critico riguardo agli appunti

presi e alle persone conosciute cercando il “punto

di vista altrui”

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Obiettivi

Attraverso svariate letture e l’incontro con gli ispettori i ragazzi hanno trovato parole

specifiche che appartengono alla narrazione del giallo e alla conduzione di un indagine.

Dato un schema con elementi mancanti creare una storia

Luogo Mistero Personaggi Indizio Conclusione

Un mulino

Trovare una via

per le cantine

Enrico, Teo e

Luciano

Un buco, un

mazzo di chiavi

un mobile

?

Ampliare il lessico

Entrare in contatto con un linguaggio “specifico”

Utilizzare i nuovi termini in contesti diversi

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II Fase: La produzione

Per introdurre questo elemento abbiamo lavorato sul testo d’appoggio “La casa dello zio”

Tratto da “Il treno fantasma” di P.R.Cox, Ed Usborne.

I ragazzi hanno lavorato a gruppi rispondendo a questi quesiti:

1. Sottolinea gli indizi Qual è il mistero che incuriosisce i protagonisti Qual è secondo

te il punto del racconto in cui c’è maggior suspance

2. Cerca il significatoCerca il significatoCerca il significatoCerca il significato di alcune parole e riutilizzale in un altro contesto

3. Inventa una mappa utilizzando le parole chiave trovate nel testo 4. Inventa un enigmaInventa un enigmaInventa un enigmaInventa un enigma che riguarda la figura misteriosa al limitare del bosco e scrivi la

conclusione nella quale svelerai la soluzione del caso. Dalla lettura e analisi di vari testi i ragazzi hanno capito quali elementi sono necessari per creare

una situazione di “ suspence”

Testi consultabili:

Alcuni brani proponibili sono stati individuati nei testi scolastici per la scuola media, validi per

comprendere la differenza tra il giallo d’enigma e il giallo di suspense.

L’implacabile Keegan, di J.Mac Donald

Déjà vu, di M.Barrett

Il baule della signora Kendall, di R. Twohy

Un buon Giallo è ricco di suspense cioè di tensione emotiva e di ansia.Un buon Giallo è ricco di suspense cioè di tensione emotiva e di ansia.Un buon Giallo è ricco di suspense cioè di tensione emotiva e di ansia.Un buon Giallo è ricco di suspense cioè di tensione emotiva e di ansia.

La narrazione può essere interrotta da qualche colpo di scena che ha la funzione di rendere La narrazione può essere interrotta da qualche colpo di scena che ha la funzione di rendere La narrazione può essere interrotta da qualche colpo di scena che ha la funzione di rendere La narrazione può essere interrotta da qualche colpo di scena che ha la funzione di rendere

più difficile la soluzione del caso .più difficile la soluzione del caso .più difficile la soluzione del caso .più difficile la soluzione del caso .

Può Può Può Può essere utile l’inserimento dei flash back, cioè di episodi accaduti prima.essere utile l’inserimento dei flash back, cioè di episodi accaduti prima.essere utile l’inserimento dei flash back, cioè di episodi accaduti prima.essere utile l’inserimento dei flash back, cioè di episodi accaduti prima.

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Scegli fra le indicazioni e prova a scrivere una scena di vera Suspense

III Fase : Analisi e verifica

Dai quaderni dei ragazzi

Scegli il luogo dove si svolge la scena: città, periferia, etc

Ore 18:00, spiaggia completamente deserta o quasi

Con coraggio lei attraversa quel vicolo stretto e buio, con odori nauseanti, con sporcizia,frequentato sempre da drogati e alcolisti Scegli mentalmente chi subisce la situazione……..

Enzo Ferrari corre sulla riva.

Chiara come tutti i sabati smette di lavorare si reca… Fai accadere gli eventi descrivendo i rumori, gli odori e le sensazioni…..

Ciaf ciaf, il rumore delle onde che si infrangevano sulla riva, Ssss,Sssss, Sssss, il rumore del

vento che spostava la sabbia…

Qualcuno la segue!! Aumenta ripetutamente il passo, ha una paura fortissima che gli trapassa il cuore.. Scegli l’aggressore o l’omicida e fallo agire…

Cominciò ad avere il fiatone, ma l’uomo lo stava ancora rincorrendo….

Tre colpi le trapassano il petto, uno dietro l’altro

La spiegazione di tutto deve essere chiara solo alla fine

L’uomo lo raggiunse e….. dopo una tremenda lotta Ferrari venne assassinato con un pugnale

solo per invidia..

Un Killer spietato era in circolazione, poteva colpire ancora…

Dai un titolo al racconto

L’ultima corsa sulla spiaggia

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Per far sì che i ragazzi ritrovassero uno dei metodi di indagine tra quelli usati dagli ispettori di

polizia, abbiamo scelto un testo di Agatha Christie tratto da “ L’assassinio di Roger Ackroyd”.

Chi era Agatha Christie

A quali personaggi ha dato

vita

I suoi racconti principali

Dove sono ambientate le

sue storie

Conoscere altri autori

E altri investigatori della

Letteratura gialla

Obiettivi

Il brano è risultato abbastanza difficile ad

una prima lettura ma ci ha consentito di

individuare:

• L’ambientazione tipica dei

romanzi di A.C.

• Conoscere l’ispettore Poirot e gli

aspetti salienti del suo carattere

• Il metodo di indagine usato da

Poirot.

• Ha permesso ai ragazzi di passare

dalla realtà alla fantasia

• Leggere il testo a più riprese

• Fare inferenze date alcune anticipazioni

• Comprendere il testo in senso generale

• Ricercare nel testo il metodo di indagine

• Data una descrizione, disegnare l’ispettore Poirot

• Ricondurre il racconto nella categoria del

“Giallo di Enigma” attraverso il ragionamento

Riflessione linguistica

Trascrivere in forma indiretta il dialogo tra i due

ispettori

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IV Fase: L’argomentazione Premessa

La ricerca dei testi d’appoggio nella letteratura d’autore da proporre agli alunni della scuola

elementare è stata molto laboriosa perché i testi ricercati presentavano varie difficoltà: a livello

strutturale, di comprensione per la lunghezza dei testi o per la disseminazione degli indizi, non

adatti per introdurre l’argomentare.

Il brano tratto dai “Racconti” di Guy de Maupassant, edito da Garzanti, ha così introdotto i

ragazzi all’argomentazione. La vicenda si svolge nella Corte d’Assise, l’imputato sostiene la sua

versione dei fatti , al temine dell’esposizione il giudice emette una sentenza.

Da qui è scaturita l’argomentazione.

� Individuare il problema , può trattarsi di un ragionamento o di una discussione su fatti che

portino comunque a sostenere o disapprovare una TESI

Nel brano in questione siamo posti di fronte ad una sentenza emanata da un giudice

� Formulare la tesi ed eventualmente presentare di tesi alternative

� Organizzare gli argomenti favorevoli e contrari attraverso una varietà di chiavi di lettura del

testo e di stesure linguistiche usando connettivi logici, di relazione, di causa, di

conseguenza…

� Scegliere e organizzare gli esempi, e le citazioni,ecc

� Consolidare la tesi conseguente allo schema di ragionamento condotto

� Esaminare le eventuali soluzioni alternative.

Obiettivi

Relativi al testo

Avvio all’argomentazioneAvvio all’argomentazioneAvvio all’argomentazioneAvvio all’argomentazione I Fase

La fabula e l’intreccioLa fabula e l’intreccioLa fabula e l’intreccioLa fabula e l’intreccio

Il testo si è prestato affinché i ragazzi potessero trovare “l’intreccio”, semplice successione dei fatti

così come si presentano nel testo, e la “fabula”, racconto degli avvenimenti in ordine cronologico.

Comprendere in quale scenario è ambientato l’incipit

Quali sono i protagonisti della vicenda

Comprendere dall’incipit a quale fatto precedente ci si riferisce.

Ricercare nel testo la descrizione del carattere dei protagonisti e

ricomporre le informazioni su ognuno.

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II Fase : Impostazione del lavoro e schemi argomentativi

Dopo la ricostruzione degli eventi in ordine cronologico i ragazzi sono stati invitati ad esprimere

un loro parere sulla sentenza emessa dal giudice .Il lavoro ha richiesto un’analisi approfondita del

testo alla ricerca delle informazioni necessarie per ricostruire il carattere dei protagonisti e la

vicenda affinché gli alunni potessero formulare un opinione sulla sentenza che il giudice aveva

emesso.

Capo d’accusa “Percosse e ferite, che furono causa di morte”Percosse e ferite, che furono causa di morte”Percosse e ferite, che furono causa di morte”Percosse e ferite, che furono causa di morte” Sentenza “L’imputato viene dichiarato innocente “L’imputato viene dichiarato innocente “L’imputato viene dichiarato innocente “L’imputato viene dichiarato innocente “

Secondo voi la sentenza del giudice è giusta?

Si procede collettivamente e in maniera diversa nelle due classi

A) Ricostruzione del processo in base a:

Tesi Giudice Antitesi Sostenuta dall’imputato,da

sua moglie e dai testimoni Interroga l’imputato Sostenuta dalla moglie

della vittima.

Stesura di un breve testo argomentativo collettivo dove sono risultati evidenti il problema, la

tesi formulata dagli alunni , contraria a quella del giudice, argomenti a sostegno; antitesi ( il

capo d’accusa) e confutazione. Conclusione

B) Rilettura del brano evidenziando nel testo tesi e antitesi

C) Scheda esplicativa del procedimento di costruzione di una argomentazione su

un problema di ordine quotidiano sorto a scuola: Gli alunni della quinta D fanno lo stesso gioco organizzato dalla V A.

Problema : E’ giusto fare un gioco inventato da altri? Tesi Antitesi Fare un gioco uguale ad un altro gruppo di

bambini vuol dire essere “copioni” e quindi è

meglio non giocare.

Quando si fa un gioco visto da altri non siamo

“copioni”

Durante una breve discussione sul fatto i sostenitori dell’antitesi portano

sufficienti argomenti a sostegno della loro tesi convincendo gli altri.

� Un gioco può essere giocato da tutti

� I giochi devono poter diffondersi

Lo stesso procedimento viene applicato al brano “Il buco” e si arriva alla stesura di

uno schema argomentativo.

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Durante la visita alla villa medicea di Poggio a Caiano, programmata per il laboratorio di storia locale “ La memoria ritrovata”, i ragazzi hanno scoperto che la villa fu teatro di un delitto, che coinvolse Francesco I dei Medici e Bianca Cappello. La vicenda risulta misteriosa perché i due principi morirono a distanza l’uno dall’altra di 11 ore. La versione ufficiale diceva che i due erano morti per febbre terzana ma molti dubbi restano tuttora aperti: La leggenda popolare vuole veder morire i due consorti per avvelenamento procurato da Bianca che però ne restò ella stessa, vittima. I ragazzi hanno “giocato” sulle due versioni, quella ufficiale e quella polare seguendo gli schemi del testo argomentativo. Dove: Villa di Poggio a Caiano (PR) Francesco I Francesco I Francesco I Francesco I Ferdinando I dei MediciFerdinando I dei MediciFerdinando I dei MediciFerdinando I dei Medici Bianca Cappello Bianca Cappello Bianca Cappello Bianca Cappello

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I fase lavoro individualelavoro individualelavoro individualelavoro individuale

Fornire ai ragazzi notizie storiche che “ insinuano il dubbio”” nella vicenda

Obiettivi

• Comprendere il testo.

• Ricercare nel testo la possibile causa di morte dei coniugi.

• Ricercare chi non era d’accordo con la versione enunciata.

• Saper riferire quali erano le condizioni fisiche dei due granduchi.

Strane voci sulla morte dei granduchi

Febbre o veleno?

Leggi attentamente e rispondi:

Individua nel testo la possibile causa di morte dei granduchi e scrivila.

Indica chi non era d’accordo con questa tesi

Quali erano le condizioni fisiche dei granduchi?

Le più inquietanti dicerie corsero in Italia e in Europa a proposito della morte di Francesco I e Bianca Cappello, a poche ore di distanza. La tesi di avvelenamento circolò con insistenza, nonostante le smentite dei medici di corte. Effettivamente nessuno s’aspettava la fine così repentina di un uomo d’appena 46 anni, qual era il granduca, sebbene gli eccessi nel mangiare e nel bere e l’uso indiscriminato delle medicine che fabbricava nel suo laboratorio di chimico dilettante avessero certamente minato la sua fibra. Quanto a Bianca, toccava appena la quarantina, ma dei due era certamente la più logora : si diceva che patisse d’idropisia, un grasso giallastro sfigurava la sua bellezza, un tempo così famosa.

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II fase :

Fornire ai ragazzi notizie che “ insinuano dubbi sui rapporti” esistenti fra

Francesco I e Ferdinando Dei Medici, tra Bianca e suo cognato.

Obiettivi

• Comprendere il testo e ricercare notizie su:

• I rapporti tra Ferdinando e Francesco

• I motivi del disaccordo

• Chi sarebbe salito al trono alla morte di Francesco , cioè individuare un

possibile Movente esterno alla coppia. • Comportamento di Bianca nell’appianare i rapporti tra i due fratelli

Accordo o disaccordo?

Leggi attentamente e rispondi Quali erano i rapporti tra Ferdinando e Francesco? Andavano d’accordo?

Qual era stato uno dei motivi di disaccordo?

Chi sarebbe salito al trono alla morte di Francesco? Perché?

Bianca aveva cercato di riappacificare i due fratelli? Si No

Ricerca nel testo e riscrivi

La coppia granducale si trovava dai primi di ottobre del 1582 nella villa di Poggio a Caiano,con tutta la corte. Era presente anche l’erede presuntivo del granducato cardinale Ferdinando de’

Medici, con cui Francesco era stato lungamente in disaccordo, anche a motivo di Bianca, che il porporato non poteva soffrire. La donna si era adoperata a riconciliarli cercando in ogni modo che riannodassero i rapporti epistolari e le visite.La cosa era doppiamente necessaria in quanto il figlio del primo matrimonio di Francesco con Giovanna d’Austria era morto e Francesco non aveva eredi; in caso di morte di Francesco il trono di Toscana sarebbe passato a Ferdinando.

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III fase: Fornire notizie “ storiche” precise sul fatto e sull’epilogo.

Obiettivi

• Comprendere il testo: ricercare i fatti specifici che si sono susseguiti.

Il fatto

L’Epilogo

Leggi attentamente e rispondi L’8 ottobre Francesco al ritorno dalla caccia da cosa fu colto?

Come si curò?

Cosa accadde a Bianca in seguito?

Come si concluse la vicenda?

Il cardinale dunque arrivò a Firenze accolto con grandi feste; poi tutti si trasferirono nella villa del Poggio. Qui l’8 ottobre al ritorno da una partita di caccia, Francesco I fu colto da una forte infreddatura, con brividi di febbre. Rifiutò i rimedi dei “fisici” di corte e pretese di curarsi con le sue medicine, che però non giovarono a nulla. Cinque giorni dopo di lui, Bianca fu colpita a sua volta da una febbre insidiosa e andò a sua volta peggiorando, tanto da far temere per la sua vita.

Il granduca continuava intanto ad aggravarsi e il 17 ottobre entrò in agonia. Nessuno ebbe il coraggio di dirlo a Bianca: due giorni dopo quando Francesco spirò trasportarono la salma di lui a pianterreno affinché l’andirivieni non dei visitatori non le facesse sospettare la verità. Ma ella lo comprese e disse con toccante dolcezza: “ E’ anche mio desiderio morire insieme al mio signore”. Poco dopo spirava anche lei, undici ore dopo il marito: una simile coincidenza fece correre più che mai le voci di veleno.

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Lavoro di gruppo

Premessa

Il lavoro svolto di seguito è stato realizzato in gruppi per dar modo a tutti i ragazzi di

seguire e di interessarsi al lavoro in maniera soddisfacente.

Lo sviluppo successivo prende origine dalla leggenda polare pubblicata sul sito internet

Abbiamo deciso di proporre ai ragazzi varie stesure della leggenda manipolando

il testo in modo che in ogni versione il lettore fosse portato a dubitare sulla

colpevolezza di un personaggio sempre diverso.

Ogni volta veniva richiesto agli alunni di ricercare: le cause di morte, i possibili

moventi e quindi i possibili colpevoli.

Nel corso del lavoro sono state fornite informazioni sui connettivi poiché il testo

argomentativo si avvale dell’uso di queste parti del discorso in maniera determinante.

Sull’argomento sono state date varie schede di esercitazione da usare sia

contestualmente che non.

Altra riflessione linguistica particolarmente importante è stata quella sull’uso dei

modi del verbo: condizionale e congiuntivo validi per la formulazione di ipotesi;

indicativo per la formulazione della tesi che si avvale di fatti che si danno per certi.

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La leggenda popolareLa leggenda popolareLa leggenda popolareLa leggenda popolare

Prima versione

In questa versione il testo è stato manipolato in modo che i sospetti cadano

tutti su Ferdinando.

Obiettivi

• Comprendere il testo

• Individuare le cause di morte

• Formulazione di ipotesi su chi può avere una causa valida per uccidere

Francesco e Bianca

• Formulazione di una tesi e argomenti a sostegno.

Avvenne una volta fra l’altro, che venendo a

Firenze il cardinale Ferdinando dei Medici ci

ebbero occasione (Francesco e la moglie) di

conversare e mangiare insieme.

La signora una mattina fece una torta con le sue

proprie mani.

Alla fine della mensa venne una quantità di

confetture e fra le altre la torta della signora

Bianca.

Finalmente il granduca dopo aver detto al fratello

che facesse piacere alla signora Bianca, col

pigliare una fetta di torta, poiché il cardinale

si tratteneva, disse: “Nessuno vuole essere il

primo? Sarò io” e ne prese un pezzo e lo mangiò. La

signora…. ne prese anche ella e la mangiò.

Il granduca .. seguitava i suoi discorsi, quando di

lì a poco cominciarono ambedue a sentire nella

pancia intensi dolori, e a ritirarsi nei loro

appartamenti, andando sopra il letto e attendendo i

medici e i loro rimedi.

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La leggenda popolareLa leggenda popolareLa leggenda popolareLa leggenda popolare

Seconda versione

In questa stesura i sospetti cadono tutti su Bianca poiché il colpevole viene

dichiarato

Obiettivi:

• Comprendere il testo

• Ricerca del movente e scelta tra due possibili vittime

• Portare argomenti a sostegno Leggi attentamente e rispondi:

Chi voleva avvelenare Bianca?

Il marito o Ferdinando, il cognato?

Scegli la risposta e dopo aver pensato per quale motivo Bianca voleva uccidere uno dei due

(Movente) fai le tue argomentazioni.

Avvenne una volta fra l’altro, che venendo a Firenze il

cardinale Ferdinando dei Medici ci ebbero occasione

(Francesco e la moglie) di conversare e mangiare insieme.

La signora una mattina fece una torta con le sue proprie

mani, e vi messe dentro un potentissimo veleno.

.

Finalmente il granduca dopo aver detto al fratello che

facesse piacere alla signora Bianca, col pigliare una

fetta di torta, poiché il cardinale si tratteneva,

disse: “Nessuno vuole essere il primo? Sarò io” e ne

prese un pezzo e lo mangiò. La signora… ne prese anche

ella e la mangiò.

Il granduca .. seguitava i suoi discorsi, quando di lì a

poco cominciarono ambedue a sentire nella pancia intensi

dolori, e a ritirarsi nei loro appartamenti, andando

sopra il letto e attendendo i medici e i loro rimedi.

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La leggenda polareLa leggenda polareLa leggenda polareLa leggenda polare

Terza versione

Leggi attentamente e rispondi

Di chi sospettava Ferdinando?

Della cognata del fratello?

Scegli e argomenta

In questa stesura una delle possibili vittime scopre l’inganno ordito da Bianca.

Obiettivi:

• Comprendere il testo

• Formulare ipotesi sui possibili avvelenatori

• Portare argomenti a sostegno

La signora una mattina fece una torta con le sue proprie mani, e vi messe dentro un e vi messe dentro un e vi messe dentro un e vi messe dentro un potentissimo veleno.potentissimo veleno.potentissimo veleno.potentissimo veleno. Il cardinale che già aveva questo sospetto, teneva in dito un anello. la cui pietra era Il cardinale che già aveva questo sospetto, teneva in dito un anello. la cui pietra era Il cardinale che già aveva questo sospetto, teneva in dito un anello. la cui pietra era Il cardinale che già aveva questo sospetto, teneva in dito un anello. la cui pietra era di tal virtù che quando comparivano in tavola vivande avvelenate si mutava ddi tal virtù che quando comparivano in tavola vivande avvelenate si mutava ddi tal virtù che quando comparivano in tavola vivande avvelenate si mutava ddi tal virtù che quando comparivano in tavola vivande avvelenate si mutava di i i i colore: onde (perciò) egli ad ogni vivanda che compariva in tavola rimirava la pietra colore: onde (perciò) egli ad ogni vivanda che compariva in tavola rimirava la pietra colore: onde (perciò) egli ad ogni vivanda che compariva in tavola rimirava la pietra colore: onde (perciò) egli ad ogni vivanda che compariva in tavola rimirava la pietra del detto anello.del detto anello.del detto anello.del detto anello. Alla fine della mensa venne una quantità di confetture e fra le altre la torta avvelenata della signora Bianca. Il cardinale osservò la pietra e la vide turbata; riconobbe il tradimento che gli era stato preparato.

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la leggenda popolare versione originale la leggenda popolare versione originale la leggenda popolare versione originale la leggenda popolare versione originale

La leggenda popolareLa leggenda popolareLa leggenda popolareLa leggenda popolare

Avvenne una volta fra l’altro, che venendo a Firenze il cardinale Ferdinando dei Medici ci ebbero occasione (Francesco e la moglie) di conversare e mangiare insieme. La signora una mattina fece una torta con le sue proprie mani, e vi messe dentro un potentissimo veleno. Il cardinale che già aveva questo sospetto, teneva in dito un anello. la cui pietra era di tal virtù che quando comparivano in tavola vivande avvelenate si mutava di colore: onde (perciò) egli ad ogni vivanda che compariva in tavola rimirava la pietra del detto anello. Alla fine della mensa venne una quantità di confetture e fra le altre la torta avvelenata della signora Bianca. Il cardinale osservò la pietra e la vide turbata; riconobbe il tradimento che gli era stato preparato sospettò che anche il fratello ne fosse consapevole; onde stette sempre sugli avvisi, discorrendo al suo solito con ogni affabilità e mostrando di non essersene accorto. Finalmente il granduca dopo aver detto al fratello che facesse piacere alla signora Bianca, col pigliare una fetta di torta, poiché il cardinale si tratteneva, disse: “Nessuno vuole essere il primo? Sarò io” e ne prese un pezzo e lo mangiò. tradimento, risoluta,vedendo il granduca avvelenato,ne prese anche ella e la mangiò; L’inesperta signora non volendo rivelare, presente il marito e il cardinale, il volle esser compagna al marito nella fatale tragedia di morte, piuttosto che sopravvivere dopo aver rivelato il tradimento preparato per il cardinale Il Granduca innocente del fatto, seguitava i suoi discorsi, quando di lì a poco cominciarono ambedue a sentire nella pancia intensi dolori, e a ritirarsi nei loro appartamenti, andando sopra il letto e attendendo i medici e i loro rimedi che il cardinale aveva dato loro ad intendere che stavano arrivando. Ma non comparve nessuno; anzi per espresso comando del cardinale, pena la vita, volle che nessuno, chiunque fosse, si accostasse all’appartamento degli sventurati principi. Ed egli medesimo con due pistole in mano,ne faceva diligenza e guardia. Gli infelici poterono chiedere aiuto quanto volevano, Ma quello che glieli poteva

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dare era quello che con crudeltà gliene privava, e convenne agli infelici principi terminare così miseramente la loro vita, in quella crudele maniera: il cardinale fece dare ai defunti onorevole sepoltura e sparse voce che non ci fosse stato rimedio alcuno per quel veleno, essendo stato potentissimo e in molta quantità”

In questa leggenda scaturita dalla voce popolare Ferdinando dei Medici appare

crudele per vari motivi e Bianca invece, colpevole, muore insieme a suo marito, forse

perché si pente del suo gesto o perché aveva fallito.

Ai ragazzi vengono proposte varie domande con i seguenti obiettivi

Obiettivi:

• Comprendere il testo

• Esprimere un opinione su Ferdinando

• Portare argomenti a sostegno avvalendosi delle prove presenti nel testo e

riproducendole

• Esprime un parere su chi tra Bianca e Ferdinando sia migliore secondo la

leggenda polare.

Page 19: Presentazione itinerario didattico su "il giallo" sperimentato nell'a.s. 2004-05

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la verità storica

La verità Storica

IL Dubbio

Obiettivi

• Comprendere il testo

• Esplicitare i dubbi rimasti ancora oggi sulla morte dei Granduchi

• Quali domande restano ancora senza risposta

• Argomentare

Leggendo i fatti dopo l’avvelenamento come ti appare Ferdinando? Esprimi la tua opinione e argomenta cercando le prove di quello che dici nel testo e citando i

passaggi.

Secondo te, gli autori della leggenda popolare quale dei due, tra Bianca e Ferdinando, hanno

messo più in cattiva luce? Perché? Spiega

Il caso rimane aperto……. Quali sono i dubbi che ti sono rimasti sulla morte dei granduchi, quali domande restano ancora senza risposta? Argomenta.

La morte di Francesco e Bianca si deve attribuire alle febbri malariche contratte nelle paludi dell’Ombrone. Alle febbri si aggiunse una fortissima indigestione provocata dalle grandi quantità di funghi mangiati dal Granduca; in Bianca invece il male ebbe facilmente ragione di un organismo indebolito dall’abuso del bere e dall’uso di strane sostanze forse piuttosto venefiche che lei soleva ingerire sperando di vincere la sterilità che l’affliggeva:

A Francesco de’ Medici successe il cardinale Ferdinando: egli non era vissuto in buoni rapporti con il fratello e nutriva tanto odio contro la cognata che, appena salito al trono, proibì che il cadavere di Bianca fosse sepolto nelle tombe Medicee e fece atterrare lo stemma della sua casa in cui era stato accoppiato quello dei Cappello

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La verifica La verifica La verifica La verifica In seguito a tutto il lavoro svolto sia sull’argomentare che sull’uso dei connettivi viene

chiesto ai ragazzi di scrivere in gruppo una storia che parte da un incipit comune ma si diversifica secondo un connettivo usato.

Qui inizia una storia –game

Leggi l’inizio della storia e poi scegli il percorso- storia che preferisci;

Inventa una storia nuova prendendo spunto da quello che trovi scritto nei riquadri continua

allacciandoti all’INCIPIT con il connettivo dato e poi arricchisci la storia di particolari ed

emozioni, nuovi fatti successivamente crea la conclusione.

Ottobre in villa “ Gelosia e potere”

Altri connettivi possono esserti utili durante lo svolgimento della storia, eccone alcuni:

perciò, tuttavia, affinché, inoltre, in conclusione, infine

Questo ci ha permesso di verificare le conoscenze acquisite sia dal punto di vista

storico che linguistico, è stata l’occasione inoltre perché i ragazzi proponessero “il

loro giallo” con tanto di colpevole, movente, indizi, occultamento di prove, suspense e

colpi di scena .

Bravi ragazzi!

Bianca prepara una torta

avvelenata

Vuol uccidere il

marito, Francesco I

infatti ……………….

Ma………….

Sebbene…..