Presentazione fortunati

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Teorie e tecniche dei nuovi media TEORIE E TECNICHE DEI NUOVI MEDIA Comunicazione multimediale Università degli studi di Udine Anno accademico 2011/2012

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Teorie e tecniche dei nuovi media

TEORIE E TECNICHE DEI NUOVI MEDIA

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COME SONO NATI I NUOVI MEDIA?

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1800: Jacquard inventò un telaio controllato automaticamente da schedeperforate. Il telaio veniva utilizzato per elaborare immagini figurative intricate.

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1833: Babbage progettò la “macchina analitica”; i dati venivano inseriti attraverso delle schede perforate e venivano archiviati nella memoria dell'apparecchio.

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1839: Daguerre realizzò il dagherrotipo, un antenato della macchina fotografica, inizialmente impiegato per palazzi e monumenti, poi per la ritrattistica.

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1895: i fratelli Lumière presentarono un ibrido tra macchina fotografica e cinepresa.

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1890: vennero utilizzati dei tabulatori elettrici progettati da Herman Hollerith per il censimento.

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1936: Alan Turing scrisse un saggio nel quale forniva la descrizione teoreticadi un computer ad uso generale: la macchina di Turing che avrebbe operato leggendo e scrivendo numeri su nastro continuo.

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1936: Konrad Zuse realizzò il primo computer digitale.

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Caratteristiche dei nuovi media:

- La rappresentazione numerica

Tutti i nuovi media creati ex novo sul computer o convertiti da fonti analogichesono composti da un codice digitale.

Questo comporta due conseguenze principali:

- un nuovo mezzo di comunicazione si può descrivere in termini formali. Ad esempio un'immagine si può descrivere attraverso una funzione matematica.

- Un nuovo mezzo di comunicazione è soggetto a manipolazione algoritmica. I media diventano programmabili.

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Digitalizzazione:

conversione di dati continui in una rappresentazione numerica

La digitalizzazione si articola in due fasi:

- campionamento - quantizzazione

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Esempio di segnale campionato

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Esempio di segnale quantizzato

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Processo di campionamento/quantizzazione:

- I dati vengono campionati

RISOLUZIONE: frequenza di campionamento.

- Il campionamento (sampling), trasforma i dati continui in dati discontinui (discreti), ovvero dati relativi a unità distinte.

- Ogni campione viene quantificato: cioè gli viene attribuito un valore numerico tratto da una scala predefinita (0-255 nel caso di un'immagine a 8 bit in bianco e nero).

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BARTHES E IL LINGUAGGIO

L'assunto di base della semiotica moderna è che la comunicazionerichiede unità discrete.

Roland Barthes afferma che senza unità discrete non c'è linguaggio.

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Perché i media moderni presentano livelli discontinui?

Probabilmente perché sono nati durante la Rivoluzione industriale.

L'introduzione della catena di montaggio significò la standardizzazionedei componenti e la separazione del processo produttivo in una serie diattività svolte da operai.

Anche i sistemi mediali moderni seguono la logica industriale.

I nuovi media invece seguono la logica tipica della società post-industriale,quella della personalizzazione.

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- Modularità

È la struttura frattale dei nuovi media, ovvero il nuovo medium mantienesempre la stessa struttura frattale.

- Automazione

La codifica numerica dei media e la loro struttura modulare consentonol'automazione di molte operazioni necessarie, quindi l'intenzionalitàumana può essere rimossa, almeno in parte dal processo.

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COSA SI CERCA DI OTTENERE ALLA FINE DEL XX SECOLO

Il problema non era quello di creare un nuovo oggetto mediale, ma trovarne uno che esistesse già.

Si è passati così ad una fase di evoluzione dei media:l'esigenza di nuove tecnologie che permettessero d'immagazzinare,organizzare e accedere in modo efficiente a questo materiale.

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- Variabilità

Un oggetto mediale è qualcosa che può essere declinato in versionimolto diverse tra loro.

È la conseguenza della codifica numerica dei media e della struttura modularedell'oggetto mediale.

→ I vecchi media implicavano un creatore che assemblava manualmente una sequenza in modo immodificabile→ i nuovi media → variabilità.

Il media deve essere mutabile e liquido.

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Alcuni casi particolari della variabilità:

- l'interattività ramificata (tutti i programmi in cui i singoli oggetti formano una struttura ad albero).

- Ipermedia è un'altra struttura mediale che concettualmente si avvicina all'interattività ad albero (gli elementi e la struttura sonoindipendenti e non interdipendenti come avviene nei media tradizionali).

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Interattività di tipo semplice: l'utente ha un ruolo attivo nel determinare l'ordine con cui accede a degli elementi già generati in precedenza.

Interattività aperta: la struttura e gli elementi dell'intero oggetto mediale vengono modificati o generati all'istante con un certo programmain base all'interazione dell'utente.

Interattività chiusa: si distingue dall'interattività aperta per l'utilizzo di elementi fissi organizzati in una struttura ramificata prestabilita.

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Transcodifica

I media computerizzati, se da un lato mostrano ancora un'organizzazionestrutturale che ha senso per i propri utenti dall'altro la loro struttura seguegli schemi consolidati dell'archiviazione di dati tipica dei computer.

I nuovi media si possono configurare in base a due livelli:

- il livello culturale

- il livello informatico

Il livello informatico finirà per condizionare il livello culturale.

→ nuova cultura computeristica

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Differenze tra nuovi e vecchia media e il cinema come nuovo media

1. Un nuovo media è un media analogico convertito in forma digitale. Il media a codifica digitale è discreto (discontinuo).

Il cinema si è sempre basato sul campionamento: il sampling del tempo (24 volte al secondo).

2. Tutti i media hanno in comune lo stesso codice digitale che permette di riprodurre vari tipi di media usando una stessa macchina.

Gli operatori cinematografici erano già abituati a combinare immaginiin movimento, suono e testo.

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3. I nuovi media permettono l'accesso random.

Mappatura del tempo già utilizzata nel XIX secolo.

4. La digitalizzazione comporta una perdita delle informazioni.

Alti livelli di risoluzione assicurano dettagli più precisi rispetto all'immagine analogica.

5. I media a codifica digitale si possono copiare all'infinito senza perdite qualitative. In realtà la compressione dell'immagine causa una perdita dell'informazione.

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6. I nuovi media sono interattivi

Per molti aspetti, tutta l'arte classica e ancora di più l'arte modernaè interattiva.

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L'INTERFACCIA

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HUMAN COMPUTER INTERACTION

→ inizialmente l'interazione uomo macchina era da considerasi esclusivamente da un punto di vista lavorativo

→ con gli anni '90 il computer viene usato come mezzo per comporre, immagazzinare, distribuire e attivare tutti i media

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HCI

SISTEMA INPUT/OUTPUT

METAFORE

MANIPOLAZIONE DEI DATI

Comprende:

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Sistema di input/output:

- lo schermo che è il dispositivo di interfacciamento

- il mouse, la tastiera, la tavoletta grafica sono i dispositivi attraverso i quali l'azione si esplica

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Metafore:

Metafore utilizzate per visualizzare l'organizzazione dei dati informatici.

Esempio: Apple, 1984. L'intefaccia del Macintosh usa la metafora dei file e dei folders.

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Manipolazione dei dati:

- operazioni di taglia, copia, incolla, rinomina, elimina un file

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CULTURA DIGITALE

- condivisione di dati multimediali (musica, video, fotografie) → sempremaggiore attraverso i social network

- appartenenza ad una tribù → comunicazione attraverso reti (video tim)

- addomesticamento dei media → l'approccio delle famiglie alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e il modo in cui queste ultime sono state integrate nella routine della produzione domestica (haddon, 2001).

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L'interfaccia culturale descrive l'interfaccia uomo computer cultura e rappresenta le modalità con cui i computer ci presentano i dati culturalie ci consentono di interagire con essi.

COMPUTERIZZAZIONE DELLA CULTURA

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LA TRAPPOLA DELL’INTERFACCIA

“Noi siamo esseri analogici intrappolati in un mondo digitale, e il brutto è che siamo stati noi stessi a rinchiuderci in questa trappola”.Le persone “funzionano meglio quando segnali e informazioni rispecchiano il loro modo di percepire e di pensare, ossia un modo analogo al mondo reale”.Le macchine funzionano meglio quando segnali e informazioni riflettono il loro modo di pensare, ossia un modo digitale, rigido, preciso”.

(D. Norman – Il computer invisibile)

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HUMANS VS COMPUTERS

Le persone sono:

- vaghe

- disorganizzate

- soggette alle distrazioni

- emotive

- illogiche

Le macchine sono:

- precise

- ordinate

- non soggette alle distrazioni

- non emotive

- logiche

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le persone sono:

- creative

- tolleranti

- attente al cambiamento

- ricche di discorsi

le macchine invece sono:

- prevedibili

- rigide

- insensibili al cambiamento

- prive di immaginazione

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LE INTERFACCE CULTURALI

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INTERFACCIA CULTURALE CINEMA

INTERFACCIA UNIVERSALEUOMO-COMPUTER

PAROLA STAMPATA

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LA PAROLA STAMPATA

TESTO - un media come gli altri - un metalinguaggio dei media a base informatica

PAGINA - 1984: interfaccia grafica che rappresentava le informazioni attraverso una serie di finestre sovrapposte - possibilità di inserire degli elementi multimediali - sviluppo delle pagine web - hyperlinking

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IL CINEMA

Sviluppo degli elementi cinematografici.

La cinepresa diventa virtuale e coincide con la vista dell'utente

REALTA' VIRTUALE

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Le interfacce continuano ad usare vecchie metafore.

Remediation: il media effettua la ri-mediazione, cioè traduce, rimodella e riforma gli altri media.

PRINCIPO DELLA COERENZA E DELL'ORIGINALITA'

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LO SCHERMO E L'UTENTE

SCHERMO

CLASSICO

DINAMICO

IN TEMPO REALE

LO SCHERMO E IL CORPO

Nelle prime due tipologie è necessario suddividere la realtà da quella virtuale; il corpo è immobile.Nella realtà virtuale c'è una mescolanza. Non c'è più immobilità.