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IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio Dal 04 al 09 Agosto "Cattura l'Intangible Cultural Heritage!" L'Associazione Culturale Carpino Folk Festival presenta CARPINO FOLK FESTIVAL H 2 O XVI Edizione del Festival della Musica Popolare e delle sue Contaminazioni ... è fiume e mare, è dolce e salata, è nemica ed amica, è confine e infinito, è principio e fine Arrivato alla sedicesima edizione, il festival della musica popolare e delle sue contaminazione, è promosso dall'Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia - fondi P.O. FESR 2007-2013 con un progetto unico capofila il Comune di Orsara di Puglia - ed è organizzato dall'Associazione Culturale Carpino Folk Festival col sostegno della Provincia di Foggia, del Parco Nazionale del Gargano, dell'Azienda di Promozione della Provincia di Foggia e de L'autenticità e le tipicità immateriali del Gargano - progetto finanziato nell'ambito del bando “Giovani Energie in Comune”, promosso dal Dipartimento della Gioventù - Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’Anci - Associazione Nazionale Comuni Italiani, per migliorare il “Coinvolgimento dei giovani nella valorizzazione delle specificità territoriali”, con capofila il Comune di Carpino. La Rete dei Festival FIVE FESTIVAL SUD SYSTEM è sostenuta dal Progetto Puglia Sounds - P.O. FESR Puglia 2007-2013 Asse IV.

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IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio

Dal 04 al 09 Agosto "Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"

L'Associazione Culturale Carpino Folk Festival

presenta

CARPINO FOLK FESTIVAL H 2O

XVI Edizione del Festival della Musica Popolare e delle sue Contaminazioni

... è fiume e mare, è dolce e salata, è nemica ed amica, è confine e infinito, è principio e fine Arrivato alla sedicesima edizione, il festival della musica popolare e delle sue contaminazione, è promosso dall'Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia - fondi P.O. FESR 2007-2013 con un progetto unico capofila il Comune di Orsara di Puglia - ed è organizzato dall'Associazione Culturale Carpino Folk Festival col sostegno della Provincia di Foggia, del Parco Nazionale del Gargano, dell'Azienda di Promozione della Provincia di Foggia e de L'autenticità e le tipicità immateriali del Gargano - progetto finanziato nell'ambito del bando “Giovani Energie in Comune”, promosso dal Dipartimento della Gioventù - Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’Anci - Associazione Nazionale Comuni Italiani, per migliorare il “Coinvolgimento dei giovani nella valorizzazione delle specificità territoriali”, con capofila il Comu ne di Carpino. La Rete dei Festival FIVE FESTIVAL SUD SYSTEM è sostenuta dal Progetto Puglia Sounds - P.O. FESR Puglia 2007-2013 Asse IV.

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IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio

Dal 04 al 09 Agosto "Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"

Presentazione

Carpino Folk Festival, è oramai un vero e proprio punto di riferimento nel mondo della musica popolare e dei festival musicali. Allo stesso tempo è unanimemente riconosciuto come il primo grande festival dedicato al recupero e alla valorizzazione della musica popolare pugliese di maggior qualità, e tra i più apprezzati a livello nazionale. Dalla prima edizione nel 1996, dopo 16 anni molto è cambiato, ma non lo spirito e l’identità che, insieme alla qualità delle proposte artistiche, ne hanno fatto la fortuna. A confermare questa attitudine sono i nomi in cartellone per l’edizione che si svolgerà a Carpino dal 04 al 09 agosto: grandi protagonisti della scena della World Music come Carlos Nunez e nomi che non hanno bisogno di presentazioni e che sono in grado di soddisfare i gusti musicali degli appassionati del genere: ALMAMEGRETTA, CANZONIERE GRECANICO SALENTINO, ETTORE CASTAGNA con l'amici du Fanarra, Gli AMARIMAI, CALATIA ENSAMBLE, PINO PONTUALI, LUCA BASSANESE & Piccola Orchestra Popolare, PATRIZIA LAQUIDARA, ZIBBA e Almalibre, MAU MAU e i CANTORI di CARPINO. Il repertorio tradizionale per organetto dell'Italia centrale, della Lira dalla Calabria Greca, dell'Arpa, del violino, della zampogna e della ciaramella di Viggiano, del mandolino campano dalla posteggia alla tarantella si uniranno con quello degli strumenti musicali tradizionali pugliesi e con gli strumenti a fiato celti della Galizia. Due i progetti speciali: la presentazione del Cd raccolta “Canti e suoni della tradizione di Carpino” col concerto dimostrazione dei cantori tradizionali di Carpino e PUGLIA BITE. Con gli amici di sempre, Enrico Noviello e Pio Gravina, abbiamo prodotto una vera e propria raccolta delle voci di Carpino degli ultimi 60 anni e il risultato dal punto di vista documentale e dell'ascolto è eccellente: un doppio cd con libretto allegato di 80 pagine di testo e foto storiche spettacolari "PUGLIA BITE" - L'ideale unione della Puglia attraverso le musiche dei suoi estremi: il Gargano ed il Salento - è uno spettacolo da non perdere. Diretto da Mauro Durante, leader del Canzoniere Grecanico Salentino e assistente di Ludovico Einaudi alla Notte della Taranta, è prodotto dal Carpino Folk Festival interessato al coinvolgimento dei giovani nella valorizzazione delle specificità territoriali con l'obiettivo di cementare delle nuove icone della musica popolare di casa nostra come espressione alta di vitalità culturale. Importante la serata del 05 agosto con Vincenzo Santoro che ci aprirà la strada "Verso una legislazione regionale di sostegno alla musica popolare". Quest'anno con "L'autenticità e le tipicità immateriali del Gargano" abbiamo portato la nostra presenza a Rodi Garganico, a Peschici e a Serracapriola.

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Dal 04 al 09 Agosto "Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"

Grazie alla collaborazione con le Ferrovie del Gargano, "Un festival che coinvolge il territorio" ha interessato il comune di Cagnano Varano. Il Festival, nato in omaggio ai cantatori di Carpino, è come se avesse aperto una nuova fase di collaborazioni nel mondo delle musiche di tradizione. Come se finalmente si stesse creando una rete, promossa e sostenuta dal Carpino Folk Festival, a cui ciascuno può apportare i proprio contributi. Che il Carpino Folk Festival sia diventato a tutti gli effetti il festival del Gargano è conclamato. Alcuni sostengono che il lavoro che stiamo compiendo sul prezioso patrimonio della tradizione orale del nostro territorio ha rimesso in moto il turismo giovanile sul Gargano e ha rimesso in movimento un nuovo fermento artistico e culturale garganico. Lo speriamo seriamente anche se non vi nascondiamo le difficoltà della crisi economica e la sua strumentalizzazione. Quello del 2011 è un Festival che conferma il trend intrapreso da alcuni anni: musica per tutti, ma con un’anima legata indissolubilmente alla tradizione italiana e alla storia di questa musica straordinaria. Protagonista principale della rassegna rimane il 96-enne Antonio Piccininno e la location confermata è quella di Piazza del Popolo a Carpino. Tutti gli eventi sono rigorosamente ad ingresso libero. Il tema della XVI edizione è il Patrimonio Culturale dell'Acqua per stimolare una riflessione sulla continua relazione esistente nella storia tra le forze idrauliche, l'uomo e l'arte musicale. "Quando manca l'Acqua, non possiamo lavarcene le mani" per questo il Carpino Folk Festival H2o non poteva mancare la campagna Amref a favore dell'Acqua Potabile. COSTRUIAMOLO INSIEME UN POZZO per portare acqua pulita e potabile nei villaggi rurali del Kenya e della Tanzania, attraverso il pieno coinvolgimento delle comunità locali nella gestione, manutenzione e controllo delle risorse idriche disponibili. Ciò detto, non ci resta che invitare tutti a venire in Puglia, sul Gargano e lo facciamo con le parole di un carpinese acquisito: venite a Carpino a sentire i concerti, a ballare il festival, venite finalmente anche a sentire gli altri vecchi, fonte perenne di tutto quello che a Carpino succede ieri, oggi, domani. Come diceva Andrea Sacco: «Quando volete venire, io sto qui…».

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Dal 04 al 09 Agosto "Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"

Programma Carpino Folk Festival | 2011

SUONI DI PASSI - TERRE, CULTURE E DANZE DELLA CHITARRA BATTENTE

Dal 04 al 07 Agosto "Gargano e Calabria silana e consentina"

Laboratori di danza e tamburello

CANTAR VIAGGIANDO

Dal 04 al 06 Agosto "Un viaggio slow a bordo dei vagoni delle Ferrovie del Gargano”

in collaborazione con l’assessorato alla mobilità della Regione Puglia LA LUNA AGGIRA IL MONDO E VOI DORMITE ! PROGETTO CALA LA SERA

UN FESTIVAL CHE COINVOLGE IL TERRITORIO

Martedì 12 luglio 2011 Ore 21,30 Anteprima del Carpino Folk Festival a Marina di Peschici ALMAMEGRETTA "1991-2011: venti anni di dub!" Domenica 24 luglio 2011 Ore 21,30 Cagnano Varano a cura delle Ferrovie del Gargano Presentazione progetto PUGLIA BITE Mercoledì 10 agosto 2011 Ore 21,30 "Il suono della terra” - Prolungamento del Carpino Folk Festival

a Serracapriola CANZONIERE GRECANICO SALENTINO “Focu d'amore” CANTORI di CARPINO "Stile, storia e musica alla Carpinese"

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Dal 04 al 09 Agosto "Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"

Programma Carpino Folk Festival | 2011

TUTTA LA MUSICA TRADIZIONALE DEL SUD ITALIA in SCENA al

CARPINO FOLK FESTIVAL

Giovedì 04 Agosto 2011 Ore 21,00 Largo San Nicola - Carpino ETTORE CASTAGNA con L'amici du Fanarra Musica per Lira dalla Calabria Greca Gli AMARIMAI Arpa, violino, zampogna e ciaramella di Viggiano Venerdì 05 Agosto 2011 Ore 21,00 Largo San Nicola - Carpino Incontro dibattito "Verso una legislazione regionale di sostegno alla

musica popolare" Presentazione Libro V. Santoro "Memorie della terra". Racconti e canti di

lavoro e di lotta del Salento" Presentazione del Cd raccolta “Canti e suoni della tradizione di Carpino” a cura di Pio Gravina ed Enrico Noviello Concerto Dimostrazione cantatori tradizionali di Carpino

La Notte di Chi Ruba Donne

... a casa dei suonatori si portano le serenate Sabato 06 Agosto 2011 Ore 21,00 Largo San Nicola - Carpino I CALATIA ENSEMBLE Il mandolino nella tradizione Popolare Campana dalla posteggia alla tarantella

PINO PONTUALI & ANDREA DELLE MONACHE Il repertorio tradizionale per organetto dell'Italia centrale

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Dal 04 al 09 Agosto "Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"

Programma Carpino Folk Festival | 2011

CARPINO FOLK FESTIVAL H20

... è fiume e mare, è dolce e salata, è nemica ed amica, è confine e infinito, è principio e fine

Domenica 07 Agosto 2011 Ore 22,00 Piazza del Popolo - Carpino LUCA BASSANESE & PICCOLA ORCHESTRA POPOLARE "Il Futuro del Mondo" PUGLIA BITE "L'ideale unione della Puglia attraverso le musiche dei suoi estremi" Lunedì 08 Agosto 2011 Ore 22,00 Piazza del Popolo - Carpino PATRIZIA LAQUIDARA "Il Canto dell'Anguana " CARLOS NÚÑEZ "Alborada do Brasil" Martedì 09 Agosto 2011 Ore 21,30 Piazza del Popolo - Carpino ZIBBA e ALMALIBRE "Una cura per il Freddo" MAU MAU "Mare Nostrum" ANTONIO PICCININNO e i CANTORI di CARPINO "Stile, storia e musica alla Carpinese"

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Dal 04 al 09 Agosto "Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"

CANTAR VIAGGIANDO

Dal 04 al 06 Agosto "un viaggio slow a bordo dei vagoni delle Ferrovie del Gargano" In collaborazione con l'Assessorato ai Trasporti della Regione Puglia Partenza da San Severo, toccare San Nicandro e Cagnano Varano e poi dritti su fino ad arrivare al Carpino Folk Festival dove lo sguardo spazia sul Lago di Varano e sulla lingua di terra che spacca l’azzurro in due, dividendo lo specchio lacustre da quello marino. Stessa cosa da Calenella lungo il blu della costa per tuffarsi a San Menaio e a Rodi garganico, toccare da lontano Ischitella e quindi immergersi nei ritmi delle tarantelle garganiche accompagnati dai suoni del tamburello, delle castagnole e delle chitarre battenti. Si chiama “CANTAR VIAGGIANDO - Un viaggio slow a bordo dei vagoni delle Ferrovie del Gargano” il nuovo progetto del Carpino Folk Festival in collaborazione con l'Assessorato alla Mobilità della Regione Puglia e le Ferrovie del Gargano per riscoprire tesori artistici e paesaggistici, storie e leggende custodite dalla memoria. L'idea è quella di stimolare l'utilizzo del servizio treno/bus navetta delle Ferrovie del Gargano per permettere al pubblico di spostarsi comodamente evitando la propria autovettura per raggiungere il festival della musica popolare e delle sue contaminazioni. Il viaggio nei prossimi giorni e fino al 9 agosto sarà impreziosito dalla presenza a bordo di microeventi tematici che renderanno piacevole e originale il tragitto, cantando e raccontando e godendo appieno i paesaggi che si attraversano nel tramonto di un estate pugliese. Nei giorni dal 4 al 6 agosto saranno "La Luna aggira il mondo e voi dormite!" di Nicola Briuolo & Angelo Cavallo e "Le tarantelle del Gargano" del progetto Cala la Sera ad accompagnarvi lungo la montagna del Sole, nelle corse in partenza da San Severo alle ore 19,50 e da Calenella alle ore 19,57. Il tutto al solo costo di 1 €uro quando il progetto “CANTAR VIAGGIANDO” si incontra col progetto "Treno-Tram" delle Ferrovie del Gargano.

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Dal 04 al 09 Agosto "Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"

CANTAR VIAGGIANDO

4 e 6 Agosto San Severo 19:50 Carpino 20:58 Reading Musicale LA LUNA AGGIRA IL MONDO E VOI DORMITE !

tratto da “Matteo Salvatore la luna aggira il mondo e voi dormite autobiografia raccontata ad Angelo Cavallo” (ed. Stampa Alternativa) con Nicola Briuolo canzoni Angelo Cavallo voce narrante Il racconto autentico e struggente di un grande cantastorie che ha incantato l’Italia e il mondo Itinerari della cultura Pugliese dai racconti e canzoni di Matteo Salvatore. L’anima del fanciullo, con l’allegria, la spensieratezza, l’ingenuità, il gioco, la scuola, i singhiozzi, le grida, la fame e la libertà del mattino. L’anima del giovane con il desiderio, il sogno, la bugia, il segreto, l’amore, la bellezza, la natura, la ricchezza e con la speranza del sole alto di mezzogiorno. L’anima dell’uomo con il lavoro, l’amicizia, l’emigrazione, la sofferenza, la sottomissione, la divisione, la maturità, la famiglia e con la ribellione stanca del pomeriggio. E infine l’anima del vecchio con il ricordo, la memoria, il rimpianto, la polvere, la preghiera, e con il freddo della sera e della morte. Quattro anime che come diceva Matteo cantando … ” … Fanno lunghe le ore … e fanno acchiappare le mosche davanti al sole … e se il tempo non vuole passare … Dopo ncappat’ … Falle volare …”

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CANTAR VIAGGIANDO

5 Agosto Calenella - Peschici 19:57 Carpino 20:32 "PROGETTO CALA LA SERA"

Il "Progetto Cala la Sera” nasce dall'incontro spontaneo di giovani (musicisti professionisti e non) accomunati dalla passione per la tradizione popolare e musicale della terra del Gargano. L’esperienza ‘Live’ si alimenta grazie alla frequentazione delle tante feste che popolano borghi, piazze, contrade e porta, gradualmente, alla nascita di un vero e proprio progetto di riscoperta della tradizione di trasmissione orale non solo di canti e suoni ma anche di tutte le espressioni (dialetto in primis) di un patrimonio (quello del Gargano) ancora vivo e pulsante. In questo senso, fondamentale è il contatto, emotivo e senza forzatura alcuna, con i residenti e gli “anziani” del luogo, vera memoria di una eredità da salvaguardare e custodire. Il particolare rapporto che si instaura sfocia in una sincera amicizia che spinge, in ultimo, anche a numerose esibizioni comuni in pubblico attraverso la sua espressione più diretta: la festa di paese. E’ in questo ambito che il "Progetto Cala la Sera" vede lo stretto legame che accomuna giovani e … vegliardi: la riscoperta di una precisa identità culturale porta la musica ed il canto tradizionale a diventare attuali. I canti sono un susseguirsi di strofette che il gruppo produce in concerto (dette strapulètte, sunètte e strùsce), arrivano dalle fonti rintracciate a San Giovanni Rotondo, Carpino, Ischitella, Monte Sant'Angelo, Cagnano e San Nicandro e, sotto forma di tarantelle e di canti alla stesa, ricostruiscono tutto un passato fatto di “serenate”. Le esibizioni odierne sono ancora accompagnate, non subendo contaminanazioni di sorta, da soli strumenti tradizionali prima tra tutti le chitarre battenti (Borraccino - Cozzola) che hanno una forma diversa dalle classiche chitarre battenti settecentesche. La prima, suonata a sud della montagna garganica ha tre fori di risonanza ed una cassa più piccola a fondo piatto, la seconda, suonata a nord della montagna garganica ha un foro di risonanza ed una cassa più grande a fondo bombato, a queste si aggiungono “li tamburedde”, “li castagnole”, “lu bughete – bù” e “lu murtale” di bronzo (tamburello, castagnette, tamburo a frizione e mortaio di bronzo). L’organetto (“l’armonneca”) a due e otto bassi è stato introdotto successivamente, portato sul Gargano dai pastori della transumanza e la tarantella di San Giovanni con organetto è il risultato di una inevitabile unione tra i repertori abruzzesi e le tarantelle garganiche che si sono fuse nella (cosiddetta) tarantella “sangiuvannara”…un pezzo di storia, dunque, torna a … rivivere e suonare.

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Il repertorio tradizionale italiano nel luogo simbolo dell’«altra Musica»

Il Carpino Folk Festival è uno degli eventi musicali più importanti della Puglia e una delle feste popolari più longeve e più famose in Italia. E 'diventato tale semplicemente perché è un festival, nel suo genere, di qualità che attrae migliaia di persone, molti dei quali ritornano anno dopo anno. Rinomato è il suo eclettico mix di musica e la definizione ampia di quello che viene considerato popolare. I migliori artisti popolari tradizionali d'Italia sullo stesso palco con i più famosi gruppi della riproposta, con i cantautori affermati e con le star della world music, del bluegrass e del jazz. L'elenco di coloro che si sono esibiti evidenzia senza ombra di dubbi che il Festival della musica popolare del Gargano è un vero e proprio trampolino di lancio per molti artisti ormai ben noti.

Ma Carpino prima di ogni altra considerazione è divenuto nel tempo il simbolo dell’«altra Musica», della musica di tradizione e della cultura di cui è espressione ed è questa la ragione per la quale la prima parte del festival è sempre dedicata al repertorio originale della tradizione e agli artisti che hanno acquisito le tecniche esecutive direttamente dai suonatori e cantatori tradizionali. Nell’edizione del 2011 faranno parte di questa prima sezione del festival, oltre al concerto dimostrazione dei cantatori tradizionali di Carpino, ETTORE CASTAGNA che con i suoi amici du Fanarra ci farà ascoltare il repertorio tradizionale della lira in Calabria ossia brani adatti al ballo (sonu a ballu) e suonate per sola lira senza tempo definite ad aria. Gli AMARIMAI che ci faranno ascoltare il repertorio di un altro simbolo dell’altra musica, ossia di Viggiano (PZ) famoso per le sue arpicelle e i suoi artisti di strada che viaggiavano il mondo. PINO PONTUALI e ANDREA DELLE MONACHE suoneranno le musiche da ballo popolare, gli stornelli, le serenate e i canti narrativi e canti da osteria del Lazio e dell'Italia centrale. E infine i CALATIA ENSAMBLE di Luca de Simone porteranno il repertorio del mandolino della tradizione popolare Campana dalla posteggia alla tarantella.

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CARPINO FOLK FESTIVAL H20

... è fiume e mare, è dolce e salata, è nemica ed amica, è confine e infinito, è principio e fine.

Giovedì 04 Agosto 2011 dalle ore 21,00 in Largo San Nicola - Carpino ETTORE CASTAGNA con l'Amici du Fanarra Musica per Lira dalla Calabria Greca

La lira è uno strumento musicale tradizionale caratteristico di zone della Calabria, quali l'area della Locride e l'area del Monte Poro. Per le sue caratteristiche organologiche lo strumento fa pienamente parte di un gruppo definibile "lira bizantina", una famiglia di cordofoni ad arco, con caratteristiche ricorrenti e molto simili fra loro, diffusi in tutta l'area dell'ex Impero Bizantino. Come dato di fondo non bisogna dimenticare che gli strumenti ad arco sono sconosciuti nell’antichità greco romana. Essi arrivarono dall’oriente fra alto e basso medioevo. Secondo un'ipotesi, fu attraverso slavi e arabi che l’Europa medioevale conobbe gli archi in queste versioni che con linguaggio corrente di oggi diremmo “etniche” e li assimilò sviluppando progressivamente una propria via. L’Impero Bizantino ne accolse e ne elaborò una versione chiaramente identificabile con la lira che ancora oggi ne marca il territorio. Non deve così troppo stupire se uno strumento da molti ritenuto greco sia anche croato, bulgaro, rumeno, turco e calabrese (italiano). Se lungo la traccia del grande Rohlfs riconosciamo la Calabria meridionale linguisticamente come greca sino a pochi secoli fa non ci stupiremo troppo per la presenza nella Locride di uno strumento greco. Grazie all'impegno di Ettore Castagna la lira calabrese fara la sua presenza al Carpino Folk Festival. La lira si suona stando seduti, lo strumento viene appoggiato fra le ginocchia o sulla gamba sinistra. Con la mano sinistra si tiene il manico dello strumento e si tastano le corde lateralmente con le unghie mentre con la destra si sfrega l'archetto sulle corde. Il repertorio tradizionale della lira in Calabria comprende sia l'accompagnamento al canto in varie forme, sia brani adatti al ballo (sonu a ballu), sia suonate per sola lira senza tempo definite ad aria. La lira, sempre per tradizione suonava o da sola o in un organico che poteva comprendere tamburello, chitarra battente e doppio flauto.

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CARPINO FOLK FESTIVAL H20

... è fiume e mare, è dolce e salata, è nemica ed amica, è confine e infinito, è principio e fine.

Giovedì 04 Agosto 2011 dalle ore 21,00 in Largo San Nicola – Carpino Gli AMARIMAI Arpa, violino, zampogna e ciaramella di Viggiano

« Ho l'arpa al collo, son viggianese - tutta la Terra è il mio paese.. » Gli Amarimai sono un gruppo di giovanissimi che ripropongono i suoni nobili dell’arpa popolare e del violino, affiancandoli a quelli pastorali della zampogna e della ciaramella di Viggiano, un piccolo borgo della Basilicata situato nella Val d'Agri in provincia di Potenza conosciuto dagli etnomusicologi per la presenza di costruttori e i suonatori tradizionali di arpicella (arpa portativa popolare).

La storia di questo strumento, della tradizione musicale ad esso legata, dei musicisti di strada che lo suonavano accompagnandosi con violinisti e cantanti girando il mondo, è molto particolare, interessante ed a tratti sorprendente e merita un approfondimento. Qui diremo solo che le arpe dei Viggianesi, costruite da artigiani locali, erano leggere e di tipo 'portativo', tenute sospese dal suonatore davanti a se con una imbragatura a spalla. I suonatori erano fondamentalmente autodidatti e il repertorio inizialmente era composto da novene, eseguite assieme agli zampognari nel periodo natalizio. In seguito, sulla scia dei flussi migratori, i gruppi musicali che giravano per l'Europa o che raggiunsero gli Stati Uniti, arricchirono il repertorio con canzoni napoletane e brani d'opera. Dopo un periodo di decadenza, negli ultimi anni la conoscenza e la diffusione di questo nobile strumento è stata recuperata grazie all'attività di appassionati come gli Amarimai che nel 2008 fondano la prima scuola di arpa popolare della Val d’Agri.

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La Notte di Chi Ruba Donne

... a casa dei suonatori si portano le serenate Sabato 06 Agosto 2011 dalle ore 21,00 in Largo San Nicola – Carpino I CALATIA ENSEMBLE Il mandolino nella tradizione Popolare Campana dalla posteggia alla

tarantella

Calatia è il nome di un’antica città, dalla cui distruzione ad opera dei saraceni, e dalla diaspora dei suoi abitanti, nasceranno i nuclei sociali dell’area tra il Vesuviano e Terra di Lavoro. Un luogo di indicibili fatiche ma anche di straordinaria bellezza. In basso, nella zona dei lagni, il lavoro duro della canapa e del tabacco, il suono violento del ballo sul tamburo, del canto di lavoro gridato al cielo. Salendo verso le colonie leuciane, il lavoro delle sete, le serenate cantate dolcemente alle finestre, un luogo dove tutti erano tenuti ad imparare uno strumento colto. Come suona una terra? Ogni componente dei Calatia Ensamble è parte di tutto questo, ciascuno porta con se il suono della sua terra . Luca De Simone, Tamburo e percussioni Suonatore di tamburo. Dalla nonna e dalle donne di San Nicola la Strada apprende “O’ball e l’urs” , una forma peculiare di “ball ngopp o tambur”, e dalla tecnica tradizionale del luogo d’origine la passione per il tamburo lo spinge alla ricerca di nuove frontiere dei tamburi a cornice, e a studiare e collaborare con musicisti provenienti da tutto il mondo (Spagna, Israele, Turchia, Marocco, Tunisia, Senegal, Cile, Argentina, Irlanda). Annalisa Messina, Voce Artista versatile e aperta alle collaborazioni come fonte di interazione, rinnovamento e ricerca. La sua straordinaria voce la porta a fare esperienze che vanno dalla musica leggera, all’elettronica, fino al rock, sempre al fianco di artisti di fama nazionale ed internazionale. Ma la sua grande passione, la fonte d’ispirazione della sua inconfondibile vocalità, è da sempre la musica tradizionale della sua terra di cui è straordinaria interprete. Carmine Scialla, Chitarra battente, chitarra classica, mandola, mandolino Cresciuto in una famiglia di musicisti, incomincia a studiare la chitarra prestissimo, con un’attenzione particolare alle corde tradizionali, e non stupisce che, nonostante la sua giovane età, sia tra i chitarristi più dotati e ricercati del panorama musicale campano. Luca Natale, Mandolino, Oud, Chitarra, Liuto, Mandola, Mandoloncello Riconosciuto virtuoso , figlio d’arte, è un profondo conoscitore del repertorio del mandolino classico e popolare campano , ma soprattutto un innovatore delle tecniche e delle sonorità dello strumento.

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Dal 04 al 09 Agosto "Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"

La Notte di Chi Ruba Donne

... a casa dei suonatori si portano le serenate Sabato 06 Agosto 2011 dalle ore 21,00 in Largo San Nicola – Carpino PINO PONTUALI & ANDREA DELLE MONACHE Il repertorio tradizionale per organetto dell'Italia centrale

Le musiche da ballo popolare, stornelli, serenate, canti narrativi e canti da osteria. Pino Pontuali Si interessa di musica tradizionale e dal 1980 fa ricerca nelle campagne e nei paesi più sperduti del Lazio, raccogliendo testimonianze sui canti e sulle musiche tradizionali. Dai suonatori tradizionali acquisisce una notevole esperienza di tecnica esecutiva dell’organetto ed un vasto repertorio di musiche da ballo popolare (saltarelli, tarantelle, gighe, tresche, tresconi, manfrine, scotis, courente, quadriglie, polche, valzer mazurche, ecc.). Profondo conoscitore del repertorio per organetto, in particolare del centro Italia, è molto attivo e richiesto nelle manifestazioni di musica tradizionale, dove la sua capacità di coinvolgimento è trainante. Ha partecipato, come ospite, a trasmissioni radiofoniche e televisive. Organizza e tiene seminari sulle tradizioni musicali del centro Italia, con concerti lezione accompagnati dalla esposizione, e spiegazione sull’uso, di autentici strumenti musicali rurali. Attivamente impegnato nella didattica, insegna regolarmente organetto ad Anguillara Sabazia (dove vive). Fa parte di numerosi gruppi musicali (“Su Stracasu”, “li Bettolari”, “Cromantica”, “I Forestieri”, “Il Narratore Ambulante”, “La Piazza”, “IL Carro delle Stelle”, “I Musici Ambulanti”). Andrea Delle Monache originario di Guidonia, comincia a suonare l'organetto da piccolo assimilando dallo zio le musiche tradizionali del teramano e della Sabina. Nel corso degli anni si perfeziona acquisendo le tecniche esecutive direttamente da numerosi suonatori tradizionali, anche di altre regioni d'Italia.

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IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio

Dal 04 al 09 Agosto "Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"

Suoni di passi - Terre, culture e danze della chitarra battente

Dal 04 al 07 Agosto "Gargano e Calabria silana e consentina"

Laboratori di danza e tamburello

Nei paesi del vasto promontorio del Gargano la tarantella si è oggi quasi del tutto estinta nelle sue forme tradizionali. Come sta succedendo da oltre un decennio nel Salento e in altre aree dell’Italia, le forme coreutiche della tradizione vengono sostituite anche sul Gargano con esibizioni di tipo folkloristico o da modelli standard circolanti negli ambienti della riproposta folk, tendenti alla contaminazione e alla semplificazione delle diversità locali. Nel Gargano Carpino è forse l’ultima frontiera nella quale ancora alcuni anziani, in rare situazioni di vita paesana, sentono l’esigenza di ballare nei linguaggi corporei tradizionali. Il laboratorio didattico “Suoni di passi” riprende quest’anno a far conoscere i linguaggi corporei che erano propri del mondo agro-pastorale.

L’edizione di quest’anno affianca alla cultura garganica quella di un’altra grande area di uso della chitarra battente in Italia: la Calabria centrale, quella silana. Stili coreutici diversi, ma acora reperibili in diversi centri della penisola calabrese.

I laboratori costituiranno una breve ma intensa immersione nella cultura meridionale, a contatto con la vita quotidiana dei tanti vicoli del bel paese garganico. E poi le sere saranno allietate dall’incanto dei suoni della memoria dei cantatori locali e degli interpreti del Carpino Folk Festival.

L’Ass. Taranta, che cura lo stage di danza, svolge ricerche etnocoreutiche ed etnomusicali sul Gargano dal 1980, producendo documentazione etnografica di rilevante testimonianza storica.

LABORATORIO DI DANZA POPOLARE 4-6 agosto 2011 Insegnanti: Pino Gala e Linda Gala * * * LABORATORIO DI TAMBURELLO 4-7 agosto 2011 Insegnante: Davide Torrente

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CARPINO FOLK FESTIVAL H20 Venerdì 05 Agosto 2011 dalle ore 21,00 in Largo San Nicola – Carpino VINCENZO SANTORO "Verso una legislazione regionale di sostegno alla musica popolare"

La Puglia è una delle regioni italiane più ricche di patrimoni musicali tradizionali, che negli ultimi anni sono stati oggetto di un imponente lavoro di valorizzazione, che ha coinvolto un gran numero di musicisti, operatori culturali, studiosi e appassionati, fino a diventare uno degli elementi di maggiore caratterizzazione identitaria della Regione e un forte strumento di attrazione di turismo culturale. Coerentemente con l'importanza di questo settore, riteniamo che gli strumenti di intervento istituzionale debbano rafforzarsi e maturare, prevedendo varie forme di sostegno alle realtà di base, anche attraverso la definizione di una legislazione regionale specifica. Ne parliamo con Vincenzo Santoro.

"Memorie della terra. Racconti e canti di lavoro e di lotta del Salento" a cura di Vincenzo Santoro, libro con cd audio, Squilibri editore

Nell'intreccio di musica tradizionale e racconto orale, un viaggio nella memoria del lavoro nel Salento della prima metà del Novecento, dalla "rivolta di Tricase" del 15 maggio 1935, con la feroce repressione di una manifestazione di piazza delle tabacchine dello stabilimento "Acait", all'occupazione del feudo d'Arneo nel 1949-51, la più eclatante delle azioni intraprese dal movimento sindacale e contadino. Attraverso la viva voce dei protagonisti e un ricco apparato di immagini, si delinea così un vivido spaccato su un'indimenticabile stagione di lotte sociali che, nel cd allegato, restituisce all'ascolto anche la ruvida materialità di canti e musiche di straordinaria bellezza ma ricolmi di aneliti di riscatto, di cui si è perso persino il ricordo nelle levigate operazioni di riproposta dei repertori popolari salentini.

Nel cd

Vincenzo Santoro, Anna Cinzia Villani: voci narranti

Anna Cinzia Villani: voce, organetto diatonico, tamburello

Daniele Girasoli: voce, tamburelo, cucchiai, cupa-cupa, armonica a bocca

Maria Mazzotta: voce, tamburello

Enrico Noviello: voce, chitarra, chitarra battente, tamburello

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CARPINO FOLK FESTIVAL H20

Venerdì 05 Agosto 2011 dalle ore 21,00 in Largo San Nicola – Carpino a cura di PIO GRAVINA ed ENRICO NOVIELLO Presentazione del Cd raccolta “CANTI e SUONI della TRADIZIONE di

CARPINO” Concerto Dimostrazione cantatori tradizionali di Carpino

Al centro del sistema insediativo distribuito a corona intorno al lago di Varano, lungo la strada pedecollinare che lambisce l’anfiteatro naturale costituito da Capoiale, San Nicola di Varano, Cagnano Varano, Ischitella, Vico del Gargano fino a Rodi Garganico, in posizione rialzata e panoramica sul Poggio Pastromele si è realizzato un incontro di saperi, di generazioni, di competenze e di stimoli ideali che ha permesso a Carpino, grazie ai suoi cantori e all’intera comunità, di divenire una sorta di santuario simbolico dell’“altra Musica”. Il suo patrimonio è una memoria vivente che rappresenta un esempio di buona pratica nelle relazioni interpersonali. Una memoria orale di storie, canti e balli tessuta su tre forme principali di tarantelle (Viestesana, Montanara, Rodiana) e sulle loro varianti espressive (Rodianella e Cagnanese), utilizzate indifferentemente per cantare li sunèttë con l’accompagnamento degli strumenti tipici della tradizione musicale garganica: la chitarra battente, la chitarra francese, il tamburello e le castagnole.

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Un’ulteriore forma di espressione è costituita dalla canzunë, un canto a distesa che, accompagnato dalla sola chitarra battente, rappresentava il corpo centrale e il punto più colto della serenata. Se, infatti, questo patrimonio musicale, recitato a cappella, era funzionale ai lavori nei campi, accompagnato dagli strumenti musicali serviva “a portare la serenata”, per dichiararsi o ufficializzare un rapporto di fidanzamento. Oggi resta la funzione sociale del cantare, suonare e ballare soprattutto come forma di divertimento e di socializzazione durante le occasioni festive e festivaliere. Per perpetuare la crescita in coscienza della comunità e per ritessere i fili della propria memoria può essere utile raccogliere in un unico supporto digitale le voci testimonianti il repertorio ricchissimo di Carpino: Nunzia D’Antuono, Michele Maich Maccarone, Matteo Scansuso, Carlo Trombetta, Michele Di Giacomo, Angela Sacco, Maria Di Perna, Maria Vittoria Sacco, Nicola Di Perna, Andrea Sacco, Rocco Antonio Sacco, Rocco Valente, Antonio Piccininno. Con questo lavoro l’Associazione Culturale Carpino Folk Festival rende pubblico l’impegno sia ideale sia di ricerca e di metodo preso oltre 15 anni fa. Non lo fa con le parole, ma con la realizzazione di questo doppio CD musicale che, insieme alle pubblicazioni precedenti, testimonia il presente di una comunità. Un presente in cui un’associazione, partendo dallo studio sessantennale degli etnomusicologi e dei ricercatori (qui ricordiamo Ettore De Carolis, Roberto Leydi e Diego Carpitella) e grazie all’apporto di chi si è inserito in questa comunità in modo partecipativo (Enrico Noviello e Pio Gravina), tenta di ricostruire il tessuto della memoria comunitaria agendo a quattro livelli: come figli della comunità che continuano a vivere il territorio insieme alle precedenti generazioni; come ricercatori che documentano la memoria orale di storie, canti e balli; come suonatori che promuovono l’aggregazione sociale nel territorio e come operatori culturali che mediano tra la tutela e la valorizzazione di questo immenso patrimonio culturale, ancora in grado fattivamente di provvedere ai bisogni fondamentali della comunità stessa. Il risultato è sotto i vostri occhi e lo valuterete insieme ai Carpinesi di oggi, ma soprattutto delle generazioni future.

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CARPINO FOLK FESTIVAL H20 presenta: LUCA BASSANESE & La Piccola Orchestra Popolare “IL FUTURO DEL MONDO” V o c e , R e c i t a t i , P i a n o , B a s s o T u b a , T r o m b o n e , S a x , P e r c u s s i o n i , C h i t a r r a, V i o l i n o

Una piattaforma petrolifera avvistata dalle sentinelle del mare a baia Manacore ha fatto scattare l'allarme Era in transito? Il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo: «Non si possono imporre scelte dall’alto. Abbiamo la normativa più restrittiva d’Europa. La questione delle Tremiti è politica». Affermazioni ambigue e allo stesso tempo terrificanti. La nave petroliera Prestige in Galizia e il disastro ambientale della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon nel Golfo del Messico sono realtà cupe e misteriose. Il Gargano non si fida! "Mentre riprendevo la mia famiglia sulla spiaggia, all'orizzonte una grossa struttura modificava la vista del mare a cui ero abituato" – 19 luglio 2011. Giovanni Pio Placentino, sentinella del mare del Gargano. In un pianeta lontano, perché è meglio che sia capitato là, c’è una leggenda che pochi raccontano e che l’uomo non sa. La racconta l’orso polare al suo piccolo quando è natale, la racconta la foca, il tricheco ad ogni cucciolo della città.

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Non ha squame, è nero sul viso. Nuota a stento e in modo impreciso, ma se gli capiti addosso come una ameba t’incollerai e poi giù.. giù… giù… in fondo al mare, giù… giù… dove l’uomo non può arrivare. Tra scheletri di balene, lui ti porterà. Scienziati di tutto il mondo. Venite! Venite! C’è una specie nuova che vi stupirà. Sembra più morta che viva, forse è primitiva, nera sul corpo e sul viso, è una rarità. "La leggenda del pesce Petrolio" tratta con intelligenza un tema di fondamentale importanza per il nostro pianeta terra: l'inquinamento dei Mari e degli Oceani ad opera dell'uomo e della sua avidità. Con questo brano impegnato ed altri, quali "L'acqua in bottiglia" e "Salta per l'indignazione" il cantautore Luca Bassanese al Carpino Folk Festival per gridare «a tutti gli abitanti del pianeta terra: cazzo, non si può restare qui sempre a subire». Arriva il pesce petrolio che liscio come l’olio ti mangerà! Luca BAssanese accompagnato dalla straordinaria Piccola Orchestra Popolare ci presenterà il suo nuovo lavoro discografico dal titolo “IL FUTURO DEL MONDO ” – terzo album - in uno Show spettacolare. Da ascoltare, vivere, ballare per un'esibizione unica, dal forte impatto scenico e musicale. Definito "Personaggio anomalo di questi tempi" Luca Bassanese (già Vincitore "Premio Recanati - Musicultura" XV ed. per la miglior musica) è attore, scrittore, musicista e cantastorie, considerato tra i più importanti nuovi esponenti della scena Folk Popolare Italiana. Andrea Laffranchi - CORRIERE DELLA SERA “Amore, morte e guerra con Bassanese il “filosofo”...l’orchestra da strada accentua l’atmosfera ..Via la Morte e Santo Subito, immediate e coinvolgenti”. Enrico Veronese - BLOW UP “Che talento, Bassanese. Baritono, tenore e contralto in una stessa voce, un innato senso per la melodia e l’attitudine a variare spavaldamente registro espressivo fino alla vertigine: certe cose non si imparano...”. La sua tournè "Luca BAssanese - in viaggio" è stata un susseguirsi di date (oltre 70 concerti). Il suo album "Al Mercato" (Prod. Art. Stefano Florio), con la partecipazione internazionale di "King" Naat Veliov e della Original Ko čani Orkestar di Macedonia, si è classificato ai primi posti della Indie music like 2007; pubblicato anche in lingua spagnola è presente in terra iberica e nel mercato latino americano. A Ottobre 2008 l’uscita del suo nuovo album intitolato “La Società dello Spettacolo”. A Marzo 2009 pubblica per Buenaonda Edizioni il libro dal titolo: “Soltanto per amore (poesie, lettere e momenti di vita)” . È interprete unico di due spettacoli originali di teatro canzone dal titolo "A Silva: la storia, la vita…e l’arte di tramandarla attraverso la musica” (2005) e "L'Italia Dimenticata" (2008). Dicono di lui: “Luca BAssanese è attore, musicista e cantastorie, attento e poetico narratore del nostro vivere, lo racconta in maniera cosmopolita e spiazzatamente aperta. Lo dimostra anche il suo modo di fare musica che unisce tradizione cantautorale, con i ritmi popolari della sua terra trasportandosi verso lidi balcanici e ritmi caraibici ”.

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La terrificante Anguana veneta avvistata nelle acque del Gargano (Puglia)

CARPINO FOLK FESTIVAL H20

... è fiume e mare, è dolce e salata, è nemica ed amica, è confine e infinito, è principio e fine.

Lunedì 08 Agosto 2011 dalle ore 22,00 in Piazza del Popolo - Carpino PATRIZIA LAQUIDARA "Il Canto dell'Anguana

Descritte frequentemente come giovani donne, spesso molto attraenti e in grado di sedurre gli uomini; altre volte però appaiono invece come esseri per metà ragazze e per metà rettile o pesce, in grado di lanciare forti grida (in Veneto esisteva, fino a poco tempo fa, il detto "Sigàr come n'anguana", gridare come un'anguana). In altre storie sono delle anziane magre e spettrali, o figure notturne che si dileguano sempre prima che chi le incontra sia in grado di vederne il volto. Vestite, nelle leggende friulane, quasi sempre di bianco, altre tradizioni affermano che amassero, invece, i colori brillanti e accesi, come il rosso e l'arancione (in rari casi appaiono con stracci logori di colore nero). Il prossimo 8 agosto la giovane e attraente anguana, Patrizia Laquidara, sarà in Puglia al Carpino Folk Festival H2o che per la XVI edizione è completamente dedicato al patrimonio culturale dell'acqua. E' partito a giungo da Vicenza per approdare in diverse città del nord e centro Italia, il live tour “Il Canto dell’Anguana” dove Patrizia Laquidara presenta il suo ultimo progetto discografico, uscito lo scorso gennaio (prodotto da Giancarlo Trenti per Slang Music). Patrizia per questo lavoro si è ispirata alla mitologica creatura femminile della tradizione popolare veneta, rinomata per la sua duplice natura terrestre e acquatica ossia umana e animale da cui deriva il suo potere di metamorfosi e i suoi ambigui ambivalenti poteri, benefici e allo stesso tempo terrificanti. Il Canto dell'Anguana ha già raccolto il consenso unanime della critica che l’ha definito: “Uno splendido progetto di canzoni dialettali” (Jam), “Un disco meraviglioso” (Beat Magazine), “Un disco maturo e riuscito” (il Manifesto), “Un gioco con il mito e con le forme del desiderio” (Il Giornale della Musica), “Canzoni di straordinaria efficacia” (Mescalina), “Magico, arcano, seducente e misterioso come un canto di sirene” (Corriere del Veneto), “Album bellissimo, fascinoso nell’idea, nell’elaborazione e

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nell’interpretazione” (L’Arena), “Ballate saporite, intessute di venti balcanici” (Internazionale), “Capacità sbalorditiva di ammaliare e di stregare” (Raro), “Arriva dritto al cuore dell’ascoltatore” (Attikmusic), “Di una bellezza imbarazzante” (Fullsong)... Uno spettacolo questo portato in tour, dove le atmosfere magiche e rarefatte della ballata si alternano ai ritmi indiavolati e gioiosi della taranta e dei balli di paese, di suoni mediterranei dove gli strumenti acustici del violino e della viola (Maria Vicentini), fisarmonica (Thomas Sinigaglia), chitarre e mandolino (Giancarlo Bianchetti), batteria (Nelide Bandello), percussioni (Luca Nardon) e basso (Davide Garattoni) si fondono con campionamenti e fiati dal sapore balcanico, elettronico. Suoni d’acqua e versi di pipistrelli incontrano rumori di catene e metalli, intervallati da brevi aneddoti di storie e leggende riguardarti l’Anguana, figura mitologica protagonista dell’album, recitate e suonate (Kaoss Pad e Helicon Voice) da Patrizia Laquidara. Il palcoscenico si trasforma così in uno specchio d’acqua dove l’atmosfera densa e principalmente notturna crea paesaggi di luci e ombre che simulano le fasi lunari, in cui le manifestazioni atmosferiche s’imbattono, facendo splendere meravigliose eclissi. Il talento eccentrico della Laquidara fa spaziare questa giovane artista da una tournee’ in Brasile agli Stati Uniti, dal Giappone al Portogallo, dal Marocco all’Inghilterra, dal teatro alla produzione artistica di un disco di musica popolare, da collaborazioni prestigiose che spaziano dalla musica contemporanea, d’autore, jazz (Arto Lindsay,Ben Perowsky, Smokey Horlem, Tom Bartlett, Alfonso Santimone, Stefano Bollani, Rita Marcotulli, Mario Venuti, Andrea Chimenti ecc ) alle colonne sonore (Paolo Buonvino) alla musica popolare (Ambrogio Sparagna, Elena Ledda, Mauro Palmas, Ben Mandelson, Nicola Parov, Guo Yue, Rodrigo Leao, Davide Van des Sfross, Stefano Valla, Sandra Kerr, Wu Fei ecc ) alla scrittura di canzoni che l’hanno portata in breve tempo a farsi conoscere in Italia e anche all’estero come cantante, autrice, compositrice e anche produttrice. Con i suoi due precedenti album Indirizzo Portoghese, prodotto da Pasquale Minieri (Rosso di sera-Virgin record) e Funambola prodotto da Arto Lindsay(Ponderosa music and art), conquista e entusiasma la critica musicale specializzata. Vince inoltre vari premi (ben tre premi Festival Premio citta’ di Recanati 2002, Premio della critica Festival di Sanremo 2003, premio cantante di musica popolare IMAIE 2007, il Premio Tenco nomina il suo album Funambola fra i cinque piu’ belli del 2007, Noite luar, colonna sonora del Film Manuale d’amore e’ stata nominata al David di Donatello…) e si fa conoscere al pubblico grazie a un’intensa attività live, conquistando credibilità di stampa e critica e ottenendo un posto di rilievo nel panorama musicale italiano.

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E' PUGLIA BITE LO SPETTACOLO PRODOTTO DAL CARPINO FOLK FESTIVAL

CARPINO FOLK FESTIVAL H20

... è fiume e mare, è dolce e salata, è nemica ed amica, è confine e infinito, è principio e fine.

Domenica 07 Agosto 2011 dalle ore 22,00 in Piazza del Popolo - Carpino PUGLIA BITE L'ideale unione della Puglia attraverso le musiche dei suoi estremi: il

Gargano ed il Salento. diretta da Mauro Durante

I diversi timbri, modi di cantare, dialetti, colori, le diverse danze e le splendide voci, che hanno facce da giovani ma che sembrano portatrici di un passato dai contorni mitici, parlano per l'occasione una sola lingua, quella pugliese, con il chiaro intento di cercare e creare un'identità comune nella modernità. Un progetto musicale di Mauro Durante, leader del Canzoniere Grecanico Salentino e assistente di Ludovico Einaudi alla Notte della Taranta, in cui le pizziche salentine e le tarantelle garganiche si alternano e fluiscono le une nelle altre senza soluzione di continuità, in una festa di tammorre e tamburelli, nacchere e pietre, chitarre battenti e mandole, archi e organetti, zampogna e banda di fiati. Uno spettacolo da non perdere, che è allo stesso tempo viaggio e incontro, presente e passato, musica e magia. Lo spettacolo è prodotto dal Carpino Folk Festival interessato al coinvolgimento dei giovani nella valorizzazione delle specificità territoriali con l'obiettivo di cementare delle nuove icone della musica popolare di casa nostra come espressione alta di vitalità culturale. Ispirandosi ai valori, alla poetica e alle capacità dei suonatori e dai cantatori della tradizione, "PUGLIA BITE" vuole presentare al grande pubblico, prima pugliese e poi nazionale e internazionale, brani ritenuti godibili solo da specialisti e musicologi. La prima nazionale avverrà nel corso della XVI edizione del Carpino Folk Festival che si svolgerà il 4, 5, 6, 7, 8 e 9 agosto 2011, la presentazione domenica 24 luglio a Cagnano Varano e poi spettacoli verranno promossi nelle principali piazze e teatri della Puglia con l’auspicato coinvolgimento del Teatro Pubblico Pugliese e della sua filiera di produzioni. Non verrà trascurato il mercato Estero di modo da promuovere l’immagine della Puglia come location di eventi e di produzione culturali di particolare qualità.

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Gli artisti coinvolti:

Mauro Durante: violino, tamburi a cornice, voce, direzione musicale Silvia Perrone: danza Luca Tarantino: chitarra classica, battente, basso, cori Maria Mazzotta: voce, nacchere, tamburello Massimiliano Morabito: organetto Giulio Bianco: zampogna, flauti, armonica a bocca Giancarlo Paglialunga: voce, tamburello Vito de Lorenzi: batteria, percussioni, tamburello Roberta Mazzotta: violino Antonello Cavallo: violoncello, cori Igor Legari: contrabbasso Peppe Grassi: mandolino, mandoloncello Pio Gravina: voce, chitarra battente Antonio Manzo: tammorra Antonio Pizzarelli : clarinetto,clarinetto basso Raffaele Gentile: clarinetto Antonio Antonacci: sax alto Pasquale Manobianco: sax tenore Giovanni Palmieri: corno Domenico Marino: tromba Marcello Cruciano: basso tuba Guglielmo Dimidri: sound engineer

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Il nuovo Re dei Celti, CARLOS NÚÑEZ, sbarca in Puglia il

prossimo Agosto CARPINO FOLK FESTIVAL H20

... è fiume e mare, è dolce e salata, è nemica ed amica, è confine e infinito, è principio e fine.

Lunedì 08 Agosto 2011 dalle ore 22,00 in Piazza del Popolo - Carpino CARLOS NÚÑEZ "Alborada do Brasil"

Carlos Núñez è conosciuto in tutto il mondo per il suo carisma e i suoi spettacoli travolgenti, poiché, come spiega lui stesso: ‘‘In Galizia suoniamo musica Celtica esattamente come gli Irlandesi, gli Scozzesi e i Bretoni, ma in più aggiungiamo la passione e il temperamento Spagnoli, che sono il nostro marchio di fabbrica‘‘. Ma il suo arrivo al Carpino Folk Festival non può prescindere dal profondo legame con le sue origini culturali. La Galizia è un enclave Celtica all’estremo nord della Penisola Iberica, in cui il rapporto col mare assume un ruolo fondamentale, che si riflette nella stessa musica tradizionale. Musica che attraverso le rotte marittime si contamina d’influenze da tutto il mondo, dall‘ Irlanda al Portogallo, dalla Bretagna al Nord Africa, fino a Cuba e all‘ Argentina. Per Carlos il vero significato del suo progetto musicale è il viaggio sulle orme dei suoi predecessori che lasciarono la Galizia molti anni prima, per riscoprirle e restituirgli nuova vita nella musica folk Galiziana. Carlos Núñez ha avuto il merito di consolidare una ‘‘fratellanza celtica“, tramite collaborazioni con artisti quali The Chieftains, Alan Stivell, Altan, Dan Ar Braz, Donal Lunny, Sharon Shannon, Liam O’Flynn, Mike Scott dei Waterboys o Liam O’Maonlai dei Hothouse Flowers, tanto da guadagnarsi l’appellativo attribuitogli dal quotidiano spagnolo ‘‘El Pais“ di ‘‘nuovo Re dei Celti‘‘. Ma non sono mancate collaborazioni con artisti più eterogenei, tra cui Jackson Browne o Ry Cooder, Montserrat Caballé o Jordi Savall, Roger Hodgson dei Supertramp, Noa, Dulce Pontes, Teresa Salgueiro dei Madredeus, un Coro Marocchino Sufi, chitarristi e cantanti di flamenco, una fanfara gitana dalla Romania.. ma sempre rimanendo fedele alle sue origini Galiziane.

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... è fiume e mare, è dolce e salata, è nemica ed amica, è confine e infinito, è principio e fine

Martedì 09 Agosto 2011 dalle ore 21,30 in Piazza del Popolo - Carpino ZIBBA e ALMALIBRE "Una cura per il Freddo"

Zibba. Una delle più interessanti realtà del nuovo cantautorato italiano. In bilico tra il roots rock e la poetica dei grandi cantautori. Classe 1978, il cantautore inizia da giovanissimo a suonare il pianoforte e cantare in diverse band liguri fino a fondare nel 1998, insieme al batterista Andrea Balestrieri, la band Zibba e Almalibre. Con la prima formazione pubblica il disco "L'ultimo Giorno" nel 2003. La band si arricchisce di un nuovo componente al violino, Fabio Biale, e nel 2006 pubblicano il disco "Senza Smettere di Far Rumore". Dopo il successo di quest'ultimo, che porta la band in giro per l'Italia e nel cuore di molte persone, esce nell’aprile 2010 il disco “UNA CURA PER IL FREDDO” (Volume!/Universal/Cramps), un groviglio di poesia anima e sudore ricco di contaminazioni, fusioni di stile e collaborazioni. Un lavoro importante, quindici canzoni, Quindici storie. Vissute e raccontate come solo chi vive per la musica riesce a fare e arricchite dalla bravura dei musicisti, dalla ricerca dei suoni e delle atmosfere capaci di catapultare la nostra mente dove spesso solo i sogni riescono ad arrivare. Al disco prendono parte ospiti eccezionali come Rigo Righetti (storico bassista di Liguabue con il quale la band effettua un tour nel 2009), Francesco Forni, Pippo Matino, Paolo Bonfanti, Bill Abel e molti altri. Mixato da Sandro Franchin e masterizzato negli studi Nautilus da Antonio Baglio, "UNA CURA PER IL FREDDO" è pronto per il grande pubblico e le soddisfazioni non tardano ad arrivare. La band viene infatti invitata al prestigioso Premio Tenco 2010. Negli anni Zibba e Almalibre calcano palchi importanti, da quello del Primo Maggio di Roma fino ai live come supporter di artisti quali Goran Bregovic, Hot Tuna, Robben Ford, Vinicio Capossela, Jack Bruce, Tonino Carotone, Africa Unite, Bandabardò, Modena City Ramblers e Davide Van De Sfroos superando i mille live in dieci anni, e arrivano alle radio di tutta la penisola grazie ai singoli, come ad esempio "Margherita" cantata in coppia con Tonino Carotone nel 2009, che diventano colonna sonora delle giornate di molti. A rafforzare l’idea degli addetti ai lavori, ovvero il pensiero che Zibba è pronto per il grande pubblico, arrivano altre grandi soddisfazioni: nascono in italia due cover band che rifanno le canzoni del cantautore e numerosi fans club sparsi in tutto il paese. Scelti come band del dopofestival di Sanremo 2010, Zibba e Almalibre da anni si fanno notare anche nel piccolo schermo. Alcune canzoni vengono scelte per i servizi del programma Mi Manda Rai Tre, e partecipano a trasmissioni come Top Of The Pops, CdLive e Talent1.

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IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio

Dal 04 al 09 Agosto "Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"

Nel novembre 2010 la band prende parte con un brano scritto appositamente per l'evento al doppio disco "la leva cantautorale degli anni zero" progetto di Club Tenco e Mei che raduna alcuni tra i migliori cantautori italiani. Nelle festività natalizie del 2010 la band firma la sigletta natalizia di molte radio con un breve singolo arricchito dalla voce di Maurizio Lastrico, comico di Zelig. Nel febbraio 2011 Zibba e Almalibre sono ospiti di Serena Dandini come band del programma Parla con me su Rai3. Sempre nel febbraio Zibba e Almalibre registrano una nuova versione di "una parola, illumina" con la partecipazione di Bunna, leader degli Africa Unite, per il quale viene girato un video curato da Stefano Poletti. Contemporaneamente all'attività con gli Almalibre il cantautore inizia a collaborare con altri artisti e a partecipare ad altri progetti, come il trio Double Trouble Feat Bunna, un tributo a Bob Marley che vede al suo fianco il cantante Raphael e Bunna. Nel febbraio 2011 debutta il primo spettacolo teatrale con le musiche di Zibba, "comedian blues" interpretato dal gruppo comico dei Turbolenti (Colorado) e scritto da Lazzaro Calcagno e Matteo Monforte. La vera forza di questo cantautore e della sua band sta nel Live: Un viaggio intimo, in un mondo fatto di parole calde. Vita di tutti i giorni, sesso, amicizia. Vene pulp e bukowskiane accostate a messaggi diritti alla pancia e all'anima. Finestre sull’umanità e sulle sue infinite sfaccettature. Rock di strada. Odore di osteria. Una calda coperta sdraiata sull'ascoltatore. Un romantico bastardo gentiluomo con una grande voglia di arrivare al cuore della gente.

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Dal 04 al 09 Agosto "Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"

CARPINO FOLK FESTIVAL H20

... è fiume e mare, è dolce e salata, è nemica ed amica, è confine e infinito, è principio e fine

Martedì 09 Agosto 2011 dalle ore 21,30 in Piazza del Popolo - Carpino MAU MAU "Mare Nostrum"

MARE NOSTRUM - Un’interpretazione trasversale e felliniana della grande vasca da bagno in cui sta sguazzando l’Italietta dell’arrabatto e delle feste esclusive Nel 2011 l’Italia celebra i suoi primi 150 anni e i Mau Mau ne compiono 20. Negli anni ’50 in Kenya il movimento Mau-Mau contribui’ alla sconfitta degli inglesi che occupavano il paese. In seguito a quei fatti a Torino chiamarono mau mau i meridionali o qualsiasi scuro di pelle che arrivava in cerca di lavoro. Nel ’91 abbiamo iniziato noi, tamburo, fisarmonica e chitarra. Abbiamo cantato il sud a nord e il nord a sud, abbiamo suonato con musicisti di ogni latitudine. Abbiamo battuto strade polverose e viali alberati. Abbiamo dormito per terra e nei grandi alberghi. Abbiamo pensato che questo paese, l’Italia, non si merita gli italiani, ma poi ci siamo accorti che quegli italiani siamo tutti noi. Cosi’ ci siamo ubriacati di vino e di sole. Ci hanno copiato le idee e ne abbiamo copiate anche noi, digerendo la lezione, imparando dalla strada e dalle persone. Crediamo nella poesia, anche se non fa share e piuttosto che stare a guardare i talent show preferiamo andare di la’, a fare all’amore. Ci piacciono la bagna cauda e il kebab, il barbaresco e il the’ alla menta. Camminiamo con le infradito e gli scarponi, non sognamo piu’ la rivoluzione ma lottiamo per un’evoluzione. Amiamo l’Italia perché é bastarda e nei secoli si e’ sparsa per il mondo. Infatti gli italiani, da sempre miscuglio di popoli, si sono mescolati ancora di piu’. Per questo crediamo nella purezza dell’anima e non nella purezza della razza. Stiamo lavorando per tradurre le nostre idee in musica, come sempre. Perché la musica e’ un pensiero che fa rumore.

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Dal 04 al 09 Agosto "Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"

CARPINO FOLK FESTIVAL H20

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Martedì 09 Agosto 2011 dalle ore 21,30 in Piazza del Popolo - Carpino Antonio Piccininno e i Cantori di Carpino "Stile, storia e musica alla Carpinese"

Semplicemente straordinari, gli unici grandi maestri della tarantella. Grazie alla loro memoria non si sono perse nel tempo quelle tradizioni che hanno reso Carpino il punto di riferimento della musica Folk italiana. Le fortunate collaborazioni con Eugenio Bennato, Teresa de Sio, Giovanni Lindo Ferretti e altri hanno portato loro, e soprattutto la loro musica, alla ribalta, riscoprendone e valorizzandone le portentose caratteristiche. Sicuramente i decani della musica italiana: i "Buena vista social club" Garganici, capaci, ultraottantenni, di portare le loro note, la loro arte, la loro inventiva, fatta di ritmi trascinanti e melodie struggenti, in giro per la nostra penisola, di concerto in concerto. Mille anni di musica che risuonano sulle corde della chitarra battente. Chi ha la fortuna di ascoltare i “Cantori di Carpino”, entra in un circuito magico, primordiale. Si sente proiettato in un mondo scomparso, ma che sente rivivere dentro se stesso, in una sorta di metempsicosi che vi fa ritornare quelli che forse un tempo, in un’altra vita, si è stati. Scomparsi Andrea Sacco e Antonio Maccarone, è oggi Antonio Piccininno il riconosciuto guardiano della tradizione. Non solo perché l’ha custodita e trasmessa cantando, ma anche perché si è accollato un compito difficile e di straordinario valore: mettere per iscritto questa sapienza orale. Prima che fosse troppo tardi. Antonio Piccininno indubbiamente incarna la figura tipica del cantore tradizionale. Nato nel 1916, dopo appena un anno rimane orfano di entrambi i genitori. Inizia a lavorare come pastore e in seguito come contadino bracciante, per poi spostarsi in paese per prendere moglie. Attualmente è bisnonno. Antonio Piccininno come i "mistici pastori" descritti dal Tancredi in "Folklore Garganico", ispira un innato senso di rispetto verso la saggezza antica del suo popolo, come gli antichi aedi dell’Iliade e dell’Odissea." Allo spettacolo collaborano sette giovani musicisti carpinesi, che tutt’ora accompagnano il loro “nonno” in giro per il mondo.

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Dal 04 al 09 Agosto "Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"

Nel ristare s’adatta al terreno, nel volere s’adatta all’abisso, nel donare s’adatta alla carità, nel dire s’adatta alla sincerità, nel correggere s’adatta all’ordine, nel servire s’adatta alla capacità, nel muoversi s’adatta alle stagioni. L'acqua, elemento base dell'universo e «principio di tutte le cose» già per Talete: l'arché, appunto, entità primordiale all'origine del pensiero scientifico e filosofico occidentale. Ed è proprio l'acqua il tema - tanto semplice in apparenza, quanto complesso da «declinare» nei fatti - della XVI edizione del Carpino Folk Festival. In numerosi riti, miti e leggende che si sono tramandati nei millenni in tutte le culture, l’acqua costituisce il principio essenziale della creazione. Per l’uomo primitivo che viveva a stretto contatto con la natura, le cose veramente importanti erano poche e riconducibili ai quattro elementi: il fuoco, la terra, l’aria, l’acqua, considerati dunque “divini”. Anche con il passare del tempo, mentre l’uomo si avvicinava alla civiltà e si allontanava dalla natura, questi elementi hanno sempre avuto un posto importante, trasformandosi in un simbolo, qualcosa di magico e sacro. L’acqua, tra i quattro, è il più presente nella speculazione simbolica, perché esso, più di ogni altro, si carica di significazioni legate all’origine della vita e rappresenta per eccellenza il principio vitale che penetra le cose della natura. Essa è perciò presente nelle pratiche religiose di molte culture, si lega alla storia dell’uomo e sta al confine tra la vita e la morte, tra la Creazione e il nulla. Presso i popoli che si affacciano sul Mediterraneo, dai rispettivi paesi prevalentemente aridi, le acque dolci, indispensabili e benefiche, generarono sempre stupore, miracolo e poesia. Le più belle espressioni tramandate nel tempo, sono legate al verdeggiare della natura attorno alle sorgenti o alla sacralità dei pozzi, assi del mondo, microcosmi che legano il cielo agli inferi. Al contrario, presso i popoli del Nord Europa l’acqua, caratterizzando il paesaggio nelle sue valenze lacustri e paludose, legandosi al freddo e al grigio pluviale del clima, assumendo toni cupi e misteriosi, appare associata soprattutto ai temi della disgregazione della materia, dell’inganno, del mondo infero grigio e umido. Anche nel Mediterraneo tuttavia, esiste una valenza di morte legata all’acqua: nelle profondità marine si nascondono esseri mostruosi. La misteriosità del mare lega l’acqua al tema della morte. Psiche sarà condotta nelle sue prove iniziatiche, in un gorgo pauroso dell’Oceano da cui nascono le acque dello Stige, nefaste anche agli Dei Olimpici se spergiuri. Ma all’acqua, nella sua doppia valenza di morte e rigenerazione, quindi vita, è legato il mito dei Paradisi terrestri.

Testi e materiali per la comunicazione Antonio Basile Alessandro Sinigagliese Ufficio Stampa Associazione Culturale Carpino Folk Festival Via Mazzini, 88 71010 Carpino (FG) [email protected]

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SPONSOR UFFICIALE CARPINO FOLK FESTIVAL H 2O

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Dal 04 al 09 Agosto "Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"

Hey FOLKS, vi state organizzando per venire in Puglia al Carpino Folk Festival? Il primo grande festival pugliese sulla musica popolare e le sue contaminazioni Non ancora? Che aspettate!?

La Rete dei Festival FIVE FESTIVAL SUD SYSTEM è sostenuta dal Progetto Puglia Sounds - P.O. FESR Puglia 2007-2013 Asse IV.

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MEDIAPARTNER CARPINO FOLK FESTIVAL H 2O

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L'autenticità e le tipicità immateriali del Gargano

Giovani Protagonisti x Piccoli Comuni = Grandi Idee

I piccoli comuni del Gargano in partenariato con l’Associazione Culturale Carpino Folk Festival per rendere i giovani protagonisti nella valorizzazione delle espressioni dei saperi, degli usi e costumi, e delle pratiche tradizionali che caratterizzano la quotidiana esistenza delle comunità e del nostro Territorio.

Una operazione finanziata nell'ambito del bando “Giovani Energie in

Comune”, promosso dal Dipartimento della Gioventù - Presidenza del

Consiglio dei Ministri e dall’Anci - Associazione Nazionale Comuni Italiani,

per migliorare il “Coinvolgimento dei giovani nella valorizzazione delle

specificità territoriali”.

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COSTRUIAMOLO INSIEME UN POZZO per portare acqua pulita in Africa

www.amref.it "Quando manca l'Acqua, non possiamo lavarcene le mani" per questo il

Carpino Folk Festival H2o non poteva mancare la campagna Amref a favore dell'Acqua Potabile.

COSTRUIAMOLO INSIEME UN POZZO per portare acqua pulita e potabile nei villaggi rurali del Kenya e della Tanzania.

L'Associazione Culturale Carpino Folk Festival a sostegno della campagna di AMREF "ACQUA - Quando manca l'Acqua, non possiamo lavarcene le mani" Il 29 luglio 2010, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha riconosciuto l’accesso all’acqua come uno dei diritti fondamentali dell’uomo: un “diritto umano”. Oggi, oltre 884 milioni di persone nel mondo non hanno accesso all’acqua potabile e 2,6 miliardi vivono in condizioni igienico-sanitarie insufficienti. Un torneo di calcetto, una mostra di pittura, un’asta o un concerto, possono diventare occasioni importanti per portare AMREF in giro per l’Italia, parlare di Africa e raccogliere fondi per i suoi progetti. La XVI edizione del Carpino Folk Festival vuole essere un'occasione per parlare di questo tema e sensibilizzare il proprio pubblico alla problematica dell’accesso all’acqua. A pochi giorni dall'inizio del Carpino Folk Festival H2o, che ha come tema il patrimonio culturale dell'acqua, parte la campagna di sensibilizzazione

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"COSTRUIAMOLO INSIEME UN POZZO" per portare acqua pulita e potabile nei villaggi rurali del Kenya e della Tanzania. Più di un miliardo di persone in tutto il mondo sono costrette a utilizzare acqua contaminata, il veicolo principale di malattie come tifo, colera, dissenteria, gastroenterite e diarrea: l'accesso ad acqua pulita può ridurre i tassi di mortalità infantile di oltre il 20%. I progetti idrici di AMREF in Africa prevedono da una parte la costruzione e riabilitazione di pozzi e sorgenti di acqua pulita, con il coinvolgimento attivo e diretto delle comunità che ne beneficiano, dall'altra attività di sensibilizzazione, formazione ed educazione igienico-sanitaria all'interno delle comunità e nelle scuole. Il ruolo dell'istruzione è fondamentale: i bambini sono, infatti, le principali vittime di condizioni igieniche precarie, ma anche potenziali agenti di cambiamento. Dal 04 al 09 agosto 2011 (ma anche prima e dopo) sostieni anche tu con il Carpino Folk Festival la campagna "COSTRUIAMOLO INSIEME UN POZZO" per portare acqua pulita in Africa. Puoi farlo con una donazione una tantum o scegliere di unirti a Amref diventando sostenitore regolare Afr I Can. C/C POSTALE 350 23 001 - BONIFICO IBAN IT19 H01030 03202 000001007932 DONAZIONE ONLINE www.Amref.it : carte di credito Circuito VISA e Mastercard - Paypal. La campagna "COSTRUIAMOLO INSIEME UN POZZO" conferma la vocazione del Carpino Folk Festival a diventare strumento di sensibilizzazione e mobilitazione rispetto a grandi temi sociali.

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Un grazie a

UUNNIIOONNEE EEUURROOPPEEAA

MMIINNIISSTTEERROO DDEELLLLAA GGIIOOVVEENNTTUU’’

RREEGGIIOONNEE PPUUGGLLIIAA –– AASSSSEESSSSOORRAATTOO AALL TTUURRIISSMMOO,, CCUULLTTUURRAA EE MMEEDDIITTEERRRRAANNEEOO

RREEGGIIOONNEE PPUUGGLLIIAA –– AASSSSEESSSSOORRAATTOO AALLLLAA MMOOBBIILLIITTAA’’

PPUUGGLLIIAA SSOOUUNNDDSS ee TTEEAATTRROO PPUUBBBBLLIICCOO CCIIVVIILLEE

AASSSSOOCCIIAAZZIIOONNEE NNAAZZIIOONNAALLEE CCOOMMUUNNII IITTAALLIIAANNII

PPRROOVVIINNCCIIAA ddii FFOOGGGGIIAA

PPAARRCCOO NNAAZZIIOONNAALLEE DDEELL GGAARRGGAANNOO

AAZZIIEENNDDAA DDII PPRROOMMOOZZIIOONNEE TTUURRIISSTTIICCAA DDII FFOOGGGGIIAA

CCOOMMUUNNEE ddii OORRSSAARRAA DDII PPUUGGLLIIAA

CCOOMMUUNNEE ddii CCAARRPPIINNOO,, PPEESSCCHHIICCII,, RROODDII GGAARRGGAANNIICCOO,, PPOOGGGGIIOO IIMMPPEERRIIAALLEE,,

SSEERRRRAACCAAPPRRIIOOLLAA EE ddii CCAAGGNNAANNOO VVAARRAANNOO

FFEERRRROOVVIIEE DDEELL GGAARRGGAANNOO

GGRRUUPPPPOO NNOORRBBAA

AAMMRREEFF

CCOONNSSOORRZZIIOO FFIIVVEE FFEESSTTIIVVAALL SSUUDD SSYYSSTTEEMM

CCAANNTTOORRII ddii CCAARRPPIINNOO && AANNTTOONNIIOO PPIICCCCIINNIINNNNOO

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