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Page 1: ono sicuro che se si chiedesse a Luigi Marzo, salentino … · ono sicuro che se si chiedesse a Luigi Marzo, salentino trapiantato a Perugia il nome di uno dei suoi pittori preferiti,
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ono sicuro che se si chiedesse a Luigi Marzo, salentino trapiantato a Perugia il nome di uno dei suoi pittori preferiti, risponderebbe, o mi pare che dovrebbe rispondere, Paul Klee. Fatta la tara del calligrafismo sospeso tra humor e inquietudine, ossia la sua tipica predilezione di sensazioni con-trastanti, un’opera come l’affascinante D’estate al mare, opera recente di Luigi, appare senz’om-bra di dubbio una meditazione sull’opera del maestro svizzero condotta su più fronti specialmente quella dell’espressività coloristica, apparentemente elementare ma a ben guardare di straordinaria scioltezza tecnica, specialmente nella capacità di fissare sulla tela le impressioni di uno sguardo che scruta allo stesso modo la natura e la storia senza predilezioni di sorta. Allo stesso modo il vibrante mondo dell’acqua costruisce una specie di macchina idraulica che fissa per un attimo correnti opposte da destra e da sinistra come fluidi di materia acquosa, quasi gelatinosa nella quale oscillano pesci antichissimi di una serenità quasi olimpica –emerge ancora una volta il raf-finato humor di Luigi– che sembrano muoversi su un fondo marino dove ogni figura ogni scarto di corrente, ogni sedimento ha lasciato la sua secolare impronta. E il pittore sembra quasi collezionare e ancorare al fondo le impressioni del solito sguardo che più che vedere e ammirare indaga alla scoperta di una profondità tanto naturalistica quanto astratta. E’ come tuffarsi negli azzurri-verdi del mediterraneo e abbandonate per il momento i crucci e i dubbi dell’esistenza elevassimo un grido di piacere proprio attraverso una tecnica coloristica intrisa di luce e di acqua: si spiegano così le forme primordiali di tante figure che costellano, quasi come una fantastica volta celeste, le super-fici pittoriche delle opere di Marzo. La grande capacità di cogliere la meraviglia di spazi dove anche l’oscurità della notte è luce e calore, su altri registri interpretativi, più leggeri, programmaticamente sdrammatizzati, cogliamo in Notte blu come pure in Luna di luglio, dove lo spettatore è immerso nell’incommensurabile esistenza del colore e si rischia di rimanere abbagliati come quando si guar-da un mare sfavillante sotto i raggi rutilanti del sole della controra.

Mario Cazzato

Luigi Marzo è un artista poliedrico, che intende l'arte come aspetto primario della conoscenza e come atti-vità di ricerca. Nasce a Presicce (Le), dove inizia sin da giovanissimo il suo percorso artistico, dedicandosi inizialmente oltre che al disegno, anche alla musica. Ben presto per lui l’arte viene ad essere un’indagine continua sulla realtà e non un modo di riprodurla e le sue invenzioni astratte, le sue figure fantastiche, diventano metodi per conoscere gli infiniti aspetti dell’essere. Negli anni Sessanta si forma in ambienti sia tradizionali che innovativi. Trasferitosi a Perugia si laurea in giurisprudenza, ma l'interesse per l'arte lo coinvolgono sempre più, sino al punto di aprire a Perugia uno studio, dove svolge l’attività d’artista insieme a quella di grafico creativo.Sito web: www.luigimarzo.it - Mail: [email protected] - tel. 347 7131306

eloce la fantasia corre, pesca nella memoria quell’angolo dimenticato dell’esistenza, l’emozione di un canto del mare, il paese a mezza costa, tra verdi acidi e rosa stupefatti e tanti altri colori che escono dalle sue prove molteplici, dai suoi studi. E accende una luce che pare uscire direttamente dalla materia con l’affettuosissima pena di ritrovare il senso della vita che nessuna immagine che non sia la propria sarà mai in grado di riprodurre in modo soddisfacente. Luigi veleggia con gli Zefiri favorevoli, il suo è come il viaggio di Ulisse, il ritorno al porto familiare e l’ansia di andare oltre, sempre, di scoprire, inventare nuove favole. Artista di nerbo inesausto segue la stella polare dell’ingegno, mai descrive, sempre inventa, felicissimo poeta che assapora il ritmo dell’onda azzur-ra e dialoga con la musica degli astri. Mimmo Coletti

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