Premio Mascagni: Roberto Mugavero
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Transcript of Premio Mascagni: Roberto Mugavero
••11BOLOGNAECONOMIAMARTEDÌ 24 GENNAIO 2012
I NUMERI
3 10milioni
E’ il fatturato previsto peril 2011, in crescita costantedel 25-30 per cento annuo dal2006, quando era di un milione
dipendenti
Le persone che lavorano nellasede di Argelato, dovel’azienda si è trasferitadefinitivamente nel 2005
di MARCO GIRELLA
UN PAESE di poeti, santi e navigatori haassoluto bisogno di un editore. Perché gliitaliani della santità se ne occupano mol-to e la praticano poco, e piuttosto che sol-care il mare ci vanno in vacanza. Però scri-vono, scrivono, scrivono. E hanno biso-gno di qualcuno che li pubblichi. ComeRoberto Mugavero, patron della MinervaEdizioni, sede appoggiata nella campagnain quel di Argelato, che di mestiere rendeveri i sogni degli altri.«Tutti quelli che arrivano qui con un ro-manzo sono convinti di aver scritto unbest seller che venderà milioni di copie.Sempre che l’editore, cioè io, non gli rovi-ni il mercato».Il fatto è che vendere un romanzo, in unpaese che scrive moltissimo ma legge inquantità inversamente proporzionale, èl’impresa più difficile di tutte. Per fare uneditore ci vuole ben altro. Ci vuole la capa-cità di immaginare un mercato per un li-bro ancora da realizzare. Ci vuole l’abilitàdi catturare i futuri clienti di un volumeche, in partenza, è solo un titolo in più fratanti. Bisogna saper fare i conti con i co-sti, con le spese e con le aspettative deglialtri. Impresa per niente facile.
Mugavero, come leèvenuto inmen-te di fare l’editore?
«Prima ho lavorato nel ramo commercia-le una decina d’anni per la Luigi Parma,la Poligrafici e l’Amilcare Pizzi di Mila-no, allora leader tra gli stampatori di librid’arte».
Da lì a mettersi in proprioancora nemanca.
«A fine anni Ottanta lessi un’intervistasul Carlino ad Andrea Emiliani. Lamenta-va il fatto che un suo amico avesse dovutochiudere una casa editrice, specializzatain arte, e auspicava che spuntasse un gio-vane adatto a raccoglierne l’eredità. Mipresentai io».
E aprì la Minerva.
«Sì, ma continuai a lavorare a Milano perla Amilcare Pizzi. finché un giorno, men-tre andavo lì in auto, con la minaccia diun alluvione in arrivo, dissi a me stesso:se il Po esce dagli argini a Piacenza, dovec’era il ponte che dovevo attraversare, aMilano non ci vado più».
Mi faccia indovinare. Il Po straripò.
«Quasi. Comunque non si passava. Tor-nai indietro e mi licenziai».
Eccola editore solitario. Domando-ne: come fa a vedere in anticipo unpossibile mercato per il libro in can-tiere?
«Il mio lavoro si basa su un principio sem-plice: applicare la qualità necessaria per fa-re libri d’arte a nicchie diverse e trascura-te. Per esempio: i libri religiosi e quelli fo-tografici. Senza contare i libri per le ban-che, che quasi sempre hanno a che fare
con i patrimoni artistici».
Ha trovato settori redditizi.«Ho insistito su quelli lacunosi, dovec’erano poche cose, fatte male. Le ho mi-gliorate, guadagnandomi una buona repu-tazione».
Poi si è allargato.«Con un po’ di faccia tosta. Il mio mottoè: meglio arrossire prima che sbiancaredopo. Ho iniziato a pubblicare libri stori-ci e sono andati bene. Poi, contro il pareregenerale, ho aperto una collana di narrati-
va».Mossa ardita assai.
«Bisogna adattarsi al mercato. Oggi nonpuoi puntare solo sul contenuto del libroma creare anche un bell’oggetto. Nellosport, per esempio, siamo dei numeriuno. Perché curiamo i testi, le foto, l’impa-ginazione. Non facciamo prodotti seriali,ma prototipi molto curati. I libri sul cente-nario del Bologna sono stati un successoclamoroso».
Qual è stato il libro della svolta?«Quello sulla storia delle radio private,nel 2006. Sono stato uno dei primi spe-aker, nel 1976, e ho sfruttato una vecchiapassione per realizzare un volume unico.Che è andato benissimo».
Il momento più difficile?«Adesso, perché nei momenti duri gli ita-liani rinunciano come prima cosa ai libri.Però i dati di Natale sono buoni».
Il segreto per resistere?«Avere buone idee, cercare continuamen-te settori scoperti. I grandi editori non so-no dei geni, mentre la piccola editoria bat-te continuamente le nuove strade. L’entu-siasmo è il nostro vero valore aggiunto»
Cosa c’è nell’immediato futuro?«Bei progetti. Come la prima vera biogra-fia di Claretta Petacci nel centenario dellanascita e la storia dell’uomo che è servitoda ispirazione a Wilde per il personaggiodi Dorian Gray».
Per vedere la videointervistae le foto di Roberto Mugaveroandate sul nostro sito:
VAI SUL NOSTRO PORTALE
www.ilrestodelcarlino.it/bologna
«Il mio segreto da editore?Libri curati come opere d’arte»
Roberto Mugavero e l’avventura della Minerva
LA MINERVA Edizioninasce a Trento nel 1989 daun’idea di Roberto Mugave-ro e un altro socio, per poitrasferirsi a San Giorgio diPiano nel 1991. Nel 2005 siingrandisce e passa nell’at-tuale sede di Argelato. Neiprimi anni si occupa di edi-toria per conto terzi.Nel 1997 esce il catalogo del-la mostra sul «Tesoro dellaCattedrale di San Pietro inBologna» per il CongressoEucaristico Nazionale, pri-mo volume edito col mar-chio Minerva Edizioni.Il catalogo si è quindi allar-gato e la casa editrice ha sa-puto creare nuove collane,dall’arte alla fotografia, dal-la letteratura allo sport.Ma lo step decisivo, che nedecreterà il successo e la no-torietà su scala nazionale,avviene nel 2006. MinervaEdizioni pubblica il volu-me di Peppino Ortoleva«Radio FM 1976 – 2006.Trent’anni di libertà di an-tenna» per celebrare itrent’anni della radiofoniaprivata italiana. E in conco-mitanza con l’uscita del li-bro, la casa editrice organiz-za anche una mostra itine-rante, dedicata alle radio pri-vate, che attraversa tuttal’Italia, toccando undici cit-tà diverse.La Minerva è molto attivaanche nell’ambito delle pub-blicazioni sportive: nel2009 ha prodotto fra le altreun’opera in tre volumi perfesteggiare il centenario del-la nascita del Bologna FC1909, oltre ad essere tutt’oral’editore di riferimento del-la squadra. Attualmente laMinerva Edizioni è una ca-sa editrice che pubblica tragli 80 ed i 100 titoli l’anno,una cifra considerevole cheda quando operava in ambi-to locale è cresciuta espo-nenzialmente negli ultimianni. Minerva Edizioni sioccupa anche di edizioni incollaborazione con spon-sor: istituti bancari, fonda-zioni, enti pubblici e priva-ti, regioni, province e comu-ni italiani, per loro progetta-te in esclusiva.
L’AZIENDA
Quadri, foto, sportMa il boom
arriva con la storiadelle radio private
IL PROSSIMO FUTURO«Preparo le biografie di ClarettaPetacci e dell’uomo che ispiròa Wilde la storia di Dorian Gray»
IDEERobertoMugaveroal tavolodi lavoroIn alto, le suepubblicazioni