PREMESSA01 1 INQUADRAMENTO GEOLOGICO E … · denunciano un ambiente sedimentario di conoide...

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I N D I C E P P R R E E M M E E S S S S A A . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 0 0 1 1 1 1 I I N N Q Q U U A A D D R R A A M M E E N N T T O O G G E E O O L L O O G G I I C C O O E E G G E E O O M M O O R R F F O O L L O O G G I I C C O O . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 0 0 2 2 2 2 . . C C A A R R A A T T T T E E R R I I Z Z Z Z A A Z Z I I O O N N E E L L I I T T O O S S T T R R A A T T I I G G R R A A F F I I C C A A D D E E L L L L ' ' A A R R E E A A D D I I I I N N T T E E R R V V E E N N O O . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 0 0 3 3 O O S S S S E E R R V V A A Z Z I I O O N N I I C C O O N N C C L L U U S S I I V V E E . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 0 0 5 5 ALLEGATI I. Carta Rischio Frane II. Carta delle Fasce Fluviali III. Carta del Rischio Idraulico IV. Carta Geologica V. Carta Idrogeologica VI. Carta della Stabilità

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II NN DD II CC EE

PPRREEMMEESSSSAA ...................................................................................................................................................................................... 0011

11 IINNQQUUAADDRRAAMMEENNTTOO GGEEOOLLOOGGIICCOO EE GGEEOOMMOORRFFOOLLOOGGIICCOO............................................................................0022

22.. CCAARRAATTTTEERRIIZZZZAAZZIIOONNEE LLIITTOOSSTTRRAATTIIGGRRAAFFIICCAA DDEELLLL''AARREEAA DDII IINNTTEERRVVEENNOO .......................... 0033

OOSSSSEERRVVAAZZIIOONNII CCOONNCCLLUUSSIIVVEE .......................................................................................................................................... 0055

ALLEGATI

I. Carta Rischio Frane

II. Carta delle Fasce Fluviali

III. Carta del Rischio Idraulico

IV. Carta Geologica

V. Carta Idrogeologica

VI. Carta della Stabilità

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SETTORE AMBIENTE

Relazione Geologico-tecnica e di compatibilità geologica. Pagina 2 di 7

Premessa

La presente relazione viene redatta al corredo del progetto relativo

ai lavori di realizzazione del collegamento viario tra via F.lli Magnone e

via Irno.

La necessità di realizzare l’intervento in oggetto, scaturisce

dall’opportunità di riorganizzare e smaltire il traffico veicolare sulle

strade in interesse, in quanto allo stato attuale queste si presentano

particolarmente congestionate.

Lo studio geologico ha avuto come obiettivo primario, quindi,

quello di illustrare la situazione litostratigrafica locale, con definizione

dell'origine e natura dei litotipi, definendo i lineamenti geomorfologici

della zona in esame, nonché i processi morfologici ed i dissesti in atto e

potenziali, precisando inoltre i caratteri geostrutturali generali.

Sono state definite anche le caratteristiche stratigrafiche dei

terreni presenti nel sottosuolo attraverso l’esecuzione di un sondaggio a

carotaggio continuo.

E’ stata consultata, infine, la cartografia dell’Autorità di Bacino

Interregionale del Fiume Sele relativa al Piano Stralcio per la tutela dal

rischio idrogeologico per individuare la collocazione dell’area oggetto

d’intervento relativamente al rischio frane e potenziale.

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1. Inquadramento geologico e geomorfologico

L’area del territorio del Comune di Salerno costituisce la porzione

occidentale della depressione del Golfo di Salerno formatasi tra il

Miocene ed il Pleistocene Superiore. I terreni più antichi in affioramento

sono quelli ascritti all’Unità Monti Picentini – Taburno, dal più antico al

più recente essi sono:

dolomie grigie ben stratificate con occasionali intercalazioni

argilloso-marnoso;

calcari, calcari marnosi, marne ed argille grigie e giallaste;

dolomie biancastre e grigio chiare, massicce, cataclastiche e a

luoghi farinose.

Tali terreni affiorano al margine del settore occidentale dell’abitato

di Salerno ed alla base del Monte Stella. Sono sovrapposti

tettonicamente ai più antichi calcari cretacico-miocenici della

piattaforma carbonatica Alburno Cervati che, a loro volta, poggiano

sugli scisti neri dell’Unità Lagonegrese.

Le successioni terrigene presenti, dalla più antica alla più recente,

sono di seguito descritte.

L’Unità di Villamaina (Tortoniano sup. Messiniano inf.), costituita

da una successione di argilla che passa, verso l’alto, a sabbie ed

arenarie debolmente comentate con livelli di puddinghe cementate, e le

Argille Varicolori (Cretaceo?). Tali terreni affiorano nella zona centrale

della città di Salerno, tra il fiume Irno ed il torrente Mercatello.

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I conglomerati di Salerno (Pliocene?) ed i conglomerati di Eboli

(Pleistocene inf.), sono costituiti ora da depositi formati da elementi

esclusivamente calcarei, fortemente eterometrichi e cementati, che

denunciano un ambiente sedimentario di conoide alluvionale, ora da

depositi formati da elementi poligenici ed eterometrici in matrice

sabbiosa o sabbiosa-limosa di colore giallo ocra, che indicano una

deposizione di ambiente fluviale. I rimi affiorano nella zona centrale

della città di Salerno, in sinistra orografica del fiume Irno; i secondi nel

settore centro-orientale.

Depositi detritico-piroclastici (Quaternario)costituiti da detriti di

falda sciolti o debolmente cementati frammisti a materiali piroclastici

rimaneggiati. Affiorano soprattutto lungo la fascia pedemontana a sud

del Monte Stella.

Depositi piroclastici (Quaternario) derivanti dalle eruzioni dei

centri vulcanici campani, fortemente rimaneggiati. Sono presenti in

tutta la valle del fiume Irno, laddove le pendenze sono meno acclivi.

Depositi alluvionali recenti ed attuali (Quaternario), costituiti da

alternanze irregolari di sabbie fini, limi ed argille, nonché di lenti di

ghiaie poligeniche ad elementi calcarei o piroclastici. Affiorano nel

settore costiero sud-orientale.

I lineamenti tettonici principali hanno direzione appenninica (NW-

SE) ed E-W; di particolare interesse è il versante di faglia di Monte Stella

e la trascorrente destra, attiva durante il Miocene, coincidente con

l’attuale valle del fiume Irno.

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Dal punto di vista morfologico, l’elemento predominante dell’area

in studio è la valle del fiume Irno. La geometria semplice della vallata e

connessa al controllo strutturale operato dalla faglia trascorrente e dalla

litologia calcarea del substrato. La depressione valliva originaria è oggi

ricoperta da una coltre detritica e piroclastiche che arriva anche fino a

50m. Lungo l’asse vallivo formatasi in seguito agli apporti sedimentari

del fiume stesso e dei suoi tributari e all’accumulo i materiale

piroclastico, ivi depositatosi dopo trasporto eolico e successivo

rimaneggiamento dlle acque superficiali. I versanti sono ricoperti, invece

da una copertura detritico-piroclastica discontinua che costituisce

accumuli localizzati in corrispondenza di concavità morfologiche ed ai

piedi dei rilievi bordieri, allo sbocco delle principali aste torrentizie dove

si fondono con i sedimenti di valle.

In destra orografica del fiume Irno, nonostante la presenza della

copertura detritico-piroclastica, non si riscontrano evidenti segni di

instabilità nell’area, sia a causa dello spessore piuttosto esiguo, sia a

causa della elevata permeabilità dei calcari del substrato che, essendo

caratterizzati da fratture beanti, drenano velocemente la coltre

superficiale.

Alcuni episodi sono quelli accaduti in sinistra orografica del fiume

e riconducibili all’evento alluvionale del 1997. In tale circostanza,

infatti, si verificarono il crollo dei tufi presso il Cimitero di Salerno, in

località Brignano, e alcune colate detritico-piroclastiche, come quelle di

Ogliara.

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La fascia collinare, compresa fra il torrente Grancano (affluente di

sinistra del fiume Irno) ed il torrente Fuorni, è sede, invece, di diffusi

fenomeni franosi dovuti, soprattutto, alla litologia dei terreni. Sono state

rilevati, infatti, colate e frane complesse (scorrimenti e colate, colate e

ribaltamenti) in corrispondenza dell’affioramento di unità

strutturalmente complesse quali quelle di Villamaina e delle Argille

Varicolori.

Alla base dei depositi alluvionali si rinviene generalmente la

formazione delle "argille grigio azzurre", ascrivibili al Tortoniano, il cui

ambiente deposizionale è da ritenere di tipo costiero e di mare poco

profondo.

2. Caratterizzazione litostratigrafica ed idrogeologica

Al fine di caratterizzare dal punto di vista lito-stratigrafico le

formazioni interessate dagli interventi di ristrutturazione, è stato

realizzato dallo scrivente, un dettagliato rilevamento geologico dell’area

ponendo particolare attenzione alle sezioni naturali e/o artificiali

presenti nella zona oggetto di studio e in zone limitrofe nonché alcuni

sondaggi realizzati nell’area per lavori precedenti realizzati e di uno

eseguito specificamente per il progetto della strada di raccordo.

Specificamente il sondaggio eseguito sull’area ha evidenziato che

il sottosuolo è costituito essenzialmente da due strati: il primo formato

da una alternanza di clasti e ciottoli calcari a luoghi in matrice limosa, il

secondo di sabbia addensata ed argilla limosa inglobante clasti

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calcarenitici. Quanto descritto viene esplicitato in maniera puntuale

nella colonna stratigrafica allegata.

Considerando l’aspetto idrogeologico delle litologie presenti, i

terreni oggetto di intervento appartengono al complesso caratterizzato

da una permeabilità medio alta.

Osservazioni conclusive.

Lo studio geologico effettuato nell’area dell’abitato in esame ha

permesso di definire le caratteristiche litologiche, morfologiche,

idrogeologiche dei terreni affioranti.

L’analisi di stabilità è stata valutata in funzione di come la zona

oggetto di intervento si colloca all’interno del Piano Stralcio (Burc

n°13/2003), dell’Autorità di Bacino Destra Sele.

Dalle cartografie allegate si evince che parte della zona oggetto di

intervento rientra in quella campite con un rischio di frana potenziale

P2. mentre non rientra tra quelle a rischio idraulico e delle fasce fluviali.

Non sono stati, rilevati, alla data, zone di dissesto in atto o

potenziali.

Da quanto esposto, si può concludere la compatibilità geologica

tra la stabilità, in cui attualmente l’area si presenta e le opere a farsi.

Salerno, maggio 2009

Dr. Geol. Rosario Lambiase

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Legenda campioni: =rimaneggiato =S.P.T. =da vane test =a percussione =indisturbato a pressione =indisturbato rotativo Campi

oniFaldaS.P.T.

DESCRIZIONE

Str

atig

rafia

Spe

ssor

e (

m)

Pro

fond

ità (

m)

2,50

2,50Sabbia piroclastica di colore marrone grigiastro, con pomici e scorie.

2,800,30 Paleosuolo di colore nerastro.

6,00

3,20 Cinerite grigiastra con lapilli e scorie nerastre.

6,600,60 Limo e sabbia fine piroclastica con pomici alterate .

8,50

1,90 Pomici alterate in scarsa matrice limosa piroclastica.

10,00

1,50 Limo argilloso con ghiaia calcarea eterometrica.

23,00

13,00Ghiaia calcarea e calcarenitica eterometrica da angolare a sub-angolare in scarsa matrice limo-sabbiosa.

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22

23

Committente: Comune di Salerno

Località: Via Irno - Salerno

Data inizio/fine:

Scala 1:120 Sigla: S1

Attrezzatura: MK 200 della CMV Quota del p.c. s.l.m.(m):

Lunghezza perforazione (m): 23,0

1/1

3,00

3,54-4-5

6,02-3-2

9,08-11-19

12,018-36-rif.

15,022-rif.

18,024-40-36

8,3

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Legenda campioni: =rimaneggiato =S.P.T. =da vane test =a percussione =indisturbato a pressione =indisturbato rotativo Campi

oni DESCRIZIONE

Str

atig

rafia

Spe

ssor

e (

m)

Pro

fond

ità (

m)

0,700,70 Terreno vegetale.

1,300,60 Limo argilloso con ghiaia calcarea.

2,000,70 Clasti calcarei e calcarenitici di colore grigiastro in scarsa matrice limosa.

6,60

4,60 Limo sabbioso con minute pomici alterate di colore marrone.

8,50

1,90 Argilla limosa con ghiaia calcarea di colore giallastro.

10,40

1,90 Limo argilloso marrone rossastro.

15,00

4,60Sabbia debolmente limosa con ghiaia calcarea eterometrica, il colore è giallo-grigiastro.

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Committente: Comune di Salerno

Località: Via Irno - Salerno

Data inizio/fine:

Scala 1:80 Sigla: S2

Attrezzatura: MK 200 della CMV Quota del p.c. s.l.m.(m):

Lunghezza perforazione (m): 15,0

1/1

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Legenda campioni: =rimaneggiato =S.P.T. =da vane test =a percussione =indisturbato a pressione =indisturbato rotativo

Campioni

Down HoleFaldaS.P.T.DESCRIZIONE

Str

atig

rafia

Spe

ssor

e (

m)

Pro

fond

ità (

m)

1,60

1,60Terreno vegetale e materiale di riporto con ghiaia e blocchi calcarei, radici e resti di laterizi.

27,50

25,90Argilla limosa di colore variabile dal marrone al grigio-azzurro, con ghiaia calcarea angolare eterometrica.

33,00

5,50 Argilla grigio-azzurra con clasti calcareo-marnosi.

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32

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Committente: Comune di Salerno

Località: Via Irno - Salerno

Data inizio/fine:

Scala 1:150 Sigla: S3

Attrezzatura: MK 200 della CMV Quota del p.c. s.l.m.(m):

Lunghezza perforazione (m): 33,0

1/1

3,00

3,59-14-22

6,010-20-17

9,026-rif.

12,018-41-33

15,021-32-rif.

18,016-19-rif.

19,7

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Campioni

S.P.T.DESCRIZIONE

Str

atig

rafia

Spe

ssor

e (

m)

Pro

fond

ità (

m)

0,500,50 Terreno vegetale e materiale di riporto con ghiaia calcarea e radici.

4,50

4,00 Limo argilloso marrone con clasti e blocchi calcarenitici e calcareo-marnosi.

15,00

10,50Clasti, ciottoli e blocchi calcarei e calcarenitici da angolari a sub-arrotondati in matrice limosa.

20,00

5,00

Alernanza di sabbia addensata e argilla limosa, il colore varia dal giallastro al grigio-azzurro al marrone scuro; a luoghi si rinvengonoclasti calcarenitici grigiastri.

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Committente: Comune di Salerno

Località: Via Cucciniello, Rione Petrosino - Salerno

Data inizio/fine:

Scala 1:100 Sigla: S4

Attrezzatura: MK 420 della CMV Quota del p.c. s.l.m.(m):

Lunghezza perforazione (m): 20,0

1/1

3,08-10-10

7,020-34-rif.

11,026-rif.

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