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n°45 gennaio 2008

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Auguri di un buon 2008 datutta la Redazione del Pipine'

EDITORIALE

PPNÈ sul web:

www.pipine.infoe puoi scaricarlo anche su

www.faenzanet.it

Liceo Classico Torricelli 3

Evangelista Torricelli 4

Horror vacui 6

Non solo il barometro 7

Expò 1908 8

Il Museo Torricelliano 10

La Società Torricelliana 11

Torricelliane 2008 12

Appuntamento in Pinacoteca 13

Torricelli tra scienza e spettacolo 14

SOMMARIO

TipografiaCarta Bianca

agenzia di comunicazione integrata

con il patrocinio del Comune di Faenza

con il sostegno di Banca di Credito CooperativoUnione Cooperative e Ascom

Si ringraziano per la collaborazione

PPnè <n°45> gennaio 2008direttore responsabile: giordano sangiorgila redazione: valter dal pane - siro lusa -antonietta innocenti - francesco tassi - ninodrei - carlo naldi - simona sangiorgi -monica donati - alessandra donati - milenaspadola - silvia bertoni - tiziano conti - fabiovilla - tiziano zaccaria - alberto visaniamministrazione: roberta barberini

organizzazione e distribuzione: daniele bosi progetto grafico e impaginazione: caterwebstampa: Carta Bianca - Faenzaredazione: tel. 0546 26304infoppnè e-mail: [email protected] ringraziano quanti hanno collaborato allarealizzazione di questo numero, tutti glisponsor che ci sostengono e gli edicolanti diFaenza.

In copertina: Evangelista Torricelli

nel frontespizio del libro “Lezioniaccademiche d'Evangelista

Torricelli” pubblicato nel 1715

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Via XX Settembre 25, Faenza (Ra) - Apertura Nuova Sede in Viale delle Ceramichewww.immgest.com - [email protected]

sponsor del libro “Marco Pantani, mito e tragedia”

Si ha notizia della presenza di Gesuitia Faenza sin dal 1544. Nel 1623risulta aperto un Collegio in viaS.Maria dell'Angelo nella casa offer-ta da Alessandro Pasi. Fra i primiallievi dei Gesuiti a Faenza ci fu forseE v a n g e l i s t aTorricelli. Nel 1677 il Colle-gio si amplia conla fabbrica nuova(è già la sede del-l'attuale Liceo).Nel 1778 l'edificiodiventa sede deiCirstencensi chevi restano finoall'arrivo di Napo-leone. Nel 1797 PietroSeveroli comunicaalla municipalitàfaentina che c'èsperanza di fare di Faenza la sededell'unico Liceo del dipartimentoromagnolo che aprirà effettivamentei battenti a Faenza solo nel 1803.Con la fortuna di Napoleone si dove-va oscurare anche quella del Liceo,che, nel 1815, fu chiuso.Il 27 agosto del 1860, il ministrodella Pubblica Istruzione del Regno

Nel 1961 il Torricelli celebra solenne-mente il centenario con una serie diiniziative fra cui una mostra ed unasolenne cerimonia nel TeatroComunale. Due anni dopo viene pub-blicato il volume "Il liceo Torricelli nelprimo centenario della sua fondazio-ne", di oltre 500 pagine, frutto quasiesclusivamente del lavoro del presi-de. Nel 1985 viene inaugurato illaboratorio linguistico. Nel 1990viene inaugurata l'aula di informati-ca. Nel 1995, al corso classico ed aquello linguistico, si affianca quellosocio-psico-pedagogico. Nel 1996, illiceo scientifico "Severi" diventasede aggiunta del Torricelli. Nel1997, la scuola apre un sito Internet.

La prestigiosa scuola sta per compiere 150 anni!

Liceo Classico Torricelli

> tratto da www.liceotorricelli.it

di Sardegna comunica al sindaco diavere deliberato l'istituzione di unLiceo a Faenza.Nel 1865 il Regio Liceo di Faenzaassume la denominazione di RegioLiceo Torricelli. Ottobre 1873: dopo

dodici anni di esilio, il liceotorna alla sua sede dell'exconvento dei Gesuiti. Il Ginnasio si sistema alpianterreno, il Liceo al primopiano. Dal 1887-88, il gin-nasio comunale diventaregio ed annesso al Liceo. Ilpersonale del ginnasiopassa alle dipendenze delloStato.Da allora, il Torricelli com-prenderà un corso ginnasia-le di cinque anni, più unoliceale di tre. Solo nel 1940il triennio inferiore ginnasia-le si trasformerà in Scuola

Media staccandosi dal liceo.Inaugurato nel 1930, l'Auditorium èsede di una serie di iniziative che nefanno il fulcro della vita culturalefaentina: concerti, proiezioni, cicli diconferenze con oratori di notevoleprestigio. Nel 1988 l'auditorium fuchiuso per restauri; è stato riaperto il20 dicembre 1997.

I Licei Torricelliin Italia

Abbiamo effettuato una rapida ricer-ca online per verificare la presenzadi altri Licei intitolati a EvangelistaTorricelli.Dalla nostra indagine risultano pre-senti in Italia almeno altri cinquelicei, per la precisione a Roma,Milano, Bolzano, Maniago (Pn) eSomma Vesuviana (Na). Grande sorpresa, infine, nel momen-to in cui abbiamo rintracciato perfinouna Scuola Media, presente aCasandrino in provincia di Napoli!

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Evangelista assunse il cognomedella madre. L’11 settembre di quel-l’anno egli scrisse a Galileo Galileiuna lettera di risposta a sue richiesteallo zio, in quei giorni assente; in tale

lettera colsel’occasione per pre-sentarsi a Galileo,che egli ammiravagrandemente comecultore di astrono-mia e di matemati-ca. La notizia delprocesso a Galileoindusse peròTorricelli a dedicarsipiù strettamentealla matematica.Negli anni dal 1632al 1641 egli lavorò estudiò a Roma con

padre Castelli e poi divenne segreta-rio di Giovanni Battista Ciampoli, unprelato romano che fu scienziato epolitico e che Torricelli seguì nei suoiincarichi nelle Marche e nell’Umbria.Nel 1641 Ciampoli presentò a

matematica, che dimostrò di predili-gere e di voler approfondire.Tornato a Roma dai genitori, conti-nuò gli studi sotto la guida diBenedetto Castelli (1577-1644),

padre benedettino, rinomato profes-sore di matematica al Collegio dellaSapienza, di cui fu segretario fino al1632.A causa della prematura morte delpadre (probabilmente per malattia),

Il “successore di Galileo” fu grande fisico e matematico alla Corte dei Medici

Evangelista Torricellistoria di uno scienziatoNacque a Roma, come si evince daiRegistri Vaticani, col nome diEvangelista Ruberti, ma il luogo dinascita è contestato da più parti:alcuni storici indicano Faenza, altriPiancaldoli. Pare cheEvangelista fossefiglio di Gaspare(muratore originariodi Bertinoro, inRomagna) e diGiacoma Torricelli(nata a Faenza daun’agiata famiglia, ilcui nome deriva dallalocalità di Torricelladella Pieve diPideura, pressoFaenza).Si narra che venneinviato da bambino aFaenza presso lo zio materno,Jacopo Torricelli, monaco camaldo-lese, che curò la sua educazione.Frequentò la scuola dei Gesuiti tra il1619 e il 1624. Negli ultimi due anni,in particolare, fu iniziato agli studi di

Evangelista Torricelli incontra Galileo Galilei

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Galileo, nel suo ritiro ad Arcetri, ilmanoscritto dell’opera di Torricellidal titolo De motu gravium sugge-rendogli di impiegarlo come disce-polo e assistente. Così fu e il 10 otto-bre 1641 Torricelli divenne assisten-te di Galileo, assieme a VincenzoViviani, e si trasferì nella sua abita-zione.Galileo morì meno di un anno dopo(8 gennaio 1642). Alla sua morte, ilGranduca Ferdinando II de’ Medicinominò Torricelli suo successorecome matematico della corte edivenne professore di matematicapresso l’Accademia fiorentina.Oltre all’attività di matematico e stu-dioso di Geometria, nel corso dellaquale elaborò diversi importanti teo-remi e anticipò il Calcolo infinitesi-male, egli si dedicò alla Meccanicarazionale e alla Fisica, studiando ilmoto dei gravi e dei corpi celesti eapprofondendo l’Ottica. Impiantò unlaboratorio nel quale realizzava len-tie telescopi di sua fabbricazione.Purtroppo, a causa della sua prema-tura scomparsa, non conosciamo iparticolari del processo originale dilavorazione, poiché lo scienziato loaveva coperto da segreto.Egli si dedicò anche allo studio deifluidi, giungendo ad inventare ilbarometro (a mercurio), di cui tratta

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in una lettera all’antico discepoloRicci nel 1644, anni prima dell’espe-rimento di Blaise Pascal. Infattil’iconografia tradizionale lo rappre-senta con il barometro al fianco.Nello stesso 1644 pubblicò l’opera intre parti dal titolo Opera geometrica,della quale De motu gravium costi-tuisce la seconda parte.Torricelli morì a soli 39 anni, pochigiorni dopo aver contratto una febbretifoidea a Firenze, dove venne sepol-to.Faenza lo ricorda con un museo, ilMuseo Torricelliano, che contiene,tra l’altro, alcuni modelli degli stru-menti dello scienziato, disegni geo-metrici che mostrano l’applicazionedi principi scoperti da Torricelli, foto-grafie di autografi e quadri a lui atti-nenti ed alcuni autografi autentici.A lui è intitolato anche il LiceoClassico cittadino (Liceo ClassicoEvangelista Torricelli). Nel 1947 èstata fondata a Faenza la SocietàTorricelliana di Scienze e Lettere, perla custodia della memoria delloscienziato.Nel 1987 venne reperital’annotazione battesimale diEvangelista Ruberti nei registri dellaBasilica di San Pietro a Roma. Vennecosì provata definitivamente lanascita di Torricelli nella capitale.

Francobolli celebrativi emessi dallePoste Italiane e sovietiche in occasionedei 350 anni dalla nascita

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> Alessandra Donati

La possibilità dell’esistenza del vuotoera stata fermamente negata daAristotele nella sua Fisica, testo diriferimento quasi incontrastato fino ametà del secolo XVII. La fisica pieni-sta di Aristotele sti-molò nel Medioevol’elaborazione e laprogressiva afferma-zione della teoriadell’orrore del vuotoda parte della natura.La teoria della ripu-gnanza al vuoto, cheavrebbe indotto lanatura ad impedire inogni modo che ilvuoto si potesse pro-durre era utilizzataper spiegare nume-rosi fenomeni, comeil funzionamentodelle pompe o deisifoni: l’ascesa del-l’acqua mediante talidispositivi venivainfatti interpretatacome un’azionecompiuta dalla natura per impedireche, a seguito dell’aspirazione, siverificasse il vuoto.Quando ancora Galileo era in vita, lostudioso Gasparo Berti effettuò aRoma una serie di esperimenti desti-nati a verificare empiricamente illivello di ascesa dell’acqua nei sifoni,fissato da Galileo in circa 11 metri.Costruì così un grande sifone dipiombo e lo allestì nel cortile dellasua casa, alla presenza dei padrigesuiti Niccolò Zucchi e Attanasio

Kircher. Nel 1643 (o 1644, le fonti sono dis-cordanti) Torricelli ebbe una brillanteintuizione: ripetere l’esperimento uti-lizzando il mercurio (argento vivo,

con un pesos p e c i f i c omaggiore),a n z i c h él ’ a c q u a .Riempì dimercurio untubo divetro apertoad una delleestremità.Poi, tenen-do serratacon un ditol’estremitàa p e r t a ,rovesciò iltubo in unab a c i n e l l acontenentemercu r i o .O s s e r v òallora che la

colonna di mercurio scendeva soloparzialmente, fermandosi adun’altezza di circa 76 cm. Torricelli siconvinse che lo spazio lasciato libe-ro dalla discesa del mercurio neltubo fosse vuoto e che il sostenta-mento della colonna di mercuriodipendesse dalla pressione che l’ariaesercitava sul mercurio nella baci-nella. In una lettera a MichelangeloRicci del 11 giugno 1644, Torricellisostenne che il suo esperimento pro-vava due concetti fondamentali: che

la natura non aborre il vuoto e chel’aria pesa. I risultati dell’esperimento dell’ar-gento vivo aprivano un’epoca di tra-sformazioni rivoluzionarie e obbliga-vano a rivedere dottrine consolidateda secoli.Ricci informò di questa esperienzavari studiosi dell’epoca ed in partico-lare il prete francese MarinMarsenne. Tutti rimasero profonda-mente impressionati e Marsenne sirecò a Firenze, da Parigi, per assiste-re all’esecuzione dell’esperienza.Tornato in Francia divulgò il lavoro diTorricelli sul quale si accesero inter-minabili dibattiti tra i sostenitori del-l’horror vacui e quelli che inveceerano rimasti convinti dall’esperien-za di Torricelli dell’esistenza delvuoto. Tra coloro che vennero aconoscenza dell’esperienza, vi eraun giovane francese, Blaise Pascal.Costui tentò di ripetere l’esperimentoa Parigi, non riuscendovi fino all’e-state del 1646: i vetrai parigini nonerano in grado di costruire vetriabbastanza resistenti da conteneremercurio. Fu invece possibile realiz-zare l’esperimento a Rouen utilizzan-do vetri ivi prodotti. Le osservazioniconfermarono in pieno tutto ciò cheaveva realizzato Torricelli. Con unparticolare: mai Pascal, nei suoiscritti, ebbe a ricordare il nome diTorricelli dicendo, al contrario, diessere stato il primo a scoprire ilfenomeno!

L’esper imento de l l ’argento v ivo : cos ì nacque i l barometro

Horror vacui

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Oltre all’invenzione del barometro,Torricelli ha ottenuto altri notevolirisultati sia in campo fisico chematematico. La lettura approfonditadelle Due nuove scienze, l'opera diGalileo del 1638, gli ha suggeritomolti sviluppidei principidella meccani-ca ivi stabiliti;tali sviluppisono espostinel trattato daltitolo De motugravium.Nel 1643 sco-prì il principiodel barometro,c o s t r u e n d oquello che oraè chiamatotubo diTorricelli e indi-viduando ilvuoto torricel-liano. Il celebreesperimento fucondotto daTorricelli eViviani. I dues c i e n z i a t idimostraronoche il vuoto può esistere e che l’ariaha un peso. L'unità di misura dellapressione è stata chiamata torr insuo onore.Con un esperimento simile, Torricelliscoprì che l'acqua immersa in unacolonnina tende a risalire in superfi-cie a partire dalla profondità di 10metri. In matematica ha lavorato molto conla Geometria degli indivisibili,essendo in diretto contatto con

Non soloil barometro

Torricelli fu un fisico e matematico di grande fama

Cavalieri. Fu abilissimo nell'utiliz-zarne le tecniche, cioè il metododegli indivisibili, come anche il meto-do d'esaustione, che era in usopersso gli antichi, fra tutti il grandeArchimede, di cui Torricelli fu entusi-

asta ammiratore:a lui dobbiamo lariscoperta nelRinascimento delmatematico sira-cusano. Torricelli èfamoso per lascoperta del soli-do di rotazionei n f i n i t a m e n t elungo dettotromba diGabriele, da luichiamato solidoacuto iperbolico,avente l'areadella superficieinfinita, ma il vol-ume finito.Questo fu con-siderato permolto tempo unp a r a d o s s o"incredibile" damolti, incluso lo

stesso Torricelli, che cercò diversespiegazioni alternative, anche per-ché l'idea di un secchio che è possi-bile riempire di vernice, ma impossi-bile da pitturare è senz'altro singo-lare. Il solido in questione ha scate-nato un’aspra controversia sullanatura dell'infinito, che ha coinvoltoanche il filosofo Thomas Hobbes.

Il monumentoa Evangelista Torricelli

> Redazione PPNÈ

Il monumento marmoreo celebrativopresente in Piazza S. Francesco èestremamente emblematico di quelperiodo in cui le città italiane teseroa ricordare solennemente le loro glo-rie. Il monumento venne scolpito nel1864 da Alessandro Tomba, faentinoma operante a Firenze e rappresentaun Torricelli pensoso, seduto con unlibro sulle ginocchia ed un barometroin mano (gli originali di entrambisono stati in passato trafugati). Ilbasamento, semplice e solenne,recita laconicamente "AdEvangelista Torricelli / la Patria".Dalle cronache dell'epoca si sa chela collocazione del monumento fupreceduta da una lunga serie diprove con una copia in cartone invari punti della città.

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L’esposizione internazionale ebbe un notevole successo di pubblico e critica

Expo 1908

Nel 1908, con uno sforzo organizza-tivo e creativo rimasto ineguagliato,fu organizzata a Faenza una grandeesposizione per onorare la memoriadi Evangelista Torricelli a 300 annidalla nascita e soprattutto per attua-re un rilancio della cultura e dell’eco-nomia della città, con particolareattenzione per la ceramica. In que-st’arte si distinguevano le FabbricheRiunite e i fratelli Minardi, nel ferrobattuto i fratelli Matteucci, ma eradiffusa la convinzione che questeattività ristagnassero e che la cittàdovesse essere protagonista di unaforte industrializzazione come altrecittà romagnole, se non voleva resta-re una “città morta”.L’occasione del terzo centenariodella nascita di Torricelli venne coltadalla Società del Risveglio Cittadinoper dare grande impulso alla vitaculturale ed economica della città,sottolineandone l’identità e il ruolo.La Società era composta da cittadiniinfluenti e di idee liberali e aveva giàattuato una serie di iniziative in vari

settori.L’Expo del 1908 comprendeva una

serie di padiglioni in stile liberty adopera in gran parte dell’Arch. OrsinoBongi. Particolare rilievo avevano ilpadiglione principale, quelli dellaceramica e del ferro battuto. Lamostra era posta sul fianco destrodel Viale della Stazione, scavalcavale mura allora esistenti e arrivava

fino a Palazzo Strozzi (ora sededell’Istituto per la Ceramica).

Nell’esposizione si segna-larono anche molti artistifaentini destinati a grandefama (Ercole Drei,Domenico Rambelli,Giovanni Guerrini,Giuseppe Agonia) ed eranopresenti anche rinomatiartisti italiani e stranieri.Nel campo agricolo-indu-striale erano presentianche industrie straniere adimostrazione del prestigiodell’Esposizione. E propriograzie alla presenza all’e-sposizione torricelliana diun largo numero di fabbri-

che ceramiche italiane ed estere,che donarono alla città i pezzi espo-sti, si costituì il primo nucleo delMuseo Internazionale delleCeramiche.L’Expò fu inaugurata il 15 agosto1908 dal sindaco Gallo Marcucci eda alcuni rappresentanti del Governo

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e per onorare la memoria diEvangelista Torricelli venne innalzatoall’interno dello spazio espositivo ungrande barometro, alto 10 metri,progettato dallo scienziatoPadre Guido Alfani.Successivamente, il 21 settem-bre dello stesso anno, anche ilRe Vittorio Emanuele III viene,per l’occasione, in visita nellanostra città.È stato osservato da molti criti-ci che il rilancio della città, inconseguenza dell’Esposizione,fu prevalentemente artisticoculturale, mentre non ci fu ungrande sviluppo industriale,anche perché la classe dirigen-te era di orientamento conser-vatore e temeva la formazionedi una massa di lavoratori sala-riati preferendo puntare sull’a-gricoltura da un lato, sull’arti-gianato, l’arte e il prestigio cul-turale dall’altro.Pur con questi limitil’Esposizione diede un forterilievo alla città: Faenza-faiencedivenne un binomio importanteper l’identità della “città delle cera-miche” e venne alimentata una tra-dizione che rischiava di finire.Primo Levi, scrivendosull’Esposizione Faentina riconosce-

va nella stessa «opera che, uscendodalla ristretta cerchia della città, dailimitati confini della regione, si èallargata a tutta quanta l’Italia, si è

ripercossa anche all’estero coi piùsimpatici echi; e, quanto a ceramica,con una partecipazione sì alta e sìvasta da bastare da sola ad aprire levie del futuro.»

Via Seminario, 3 - FaenzaTel. 0546 25163 Fax 0546 664328www.gemos.it

Al successo di critica e pubblico noncorrispose però quello finanziario. Lespese inizialmente previste perl’organizzazione degli eventi lievita-

rono a dismisura, com-portando un disavanzofinale di 81758,52 Lire,cifra davvero considere-vole all’epoca. Nel rendi-conto finanziario delComitato di gestione, ilpresidente, Conte CarloCavina, così giustificavale enormi maggiori spese:«… il risultato finanziariofu ottimo, poiché i guada-gni fatti dal paese sono digran lunga superiori allaperdita della specialegestione del Comitato(…) se si fosse volutorisparmiare tali maggiorispese, il risultato dellaEsposizione sarebbe statoassai diverso, e cioè nellasua gestione si sarebbeugualmente verificatauna perdita, mentre ilpaese, per le minori

attrattive delle feste, non avrebbepotuto ricavare quei medesimi van-taggi, se non in minima parte.».

> Alberto Visani

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Un’importante raccolta di strumenti e documenti dal XVI secolo ad oggi

Il museo Torricelliano

Il Museo Torricelliano è nato dallaraccolta di cimeli e carte torricellianeche costituì il nucleo dell'EsposizioneFaentina del 1908. La raccolta com-prendeva alcuni modelli degli stru-menti del Torricelli, riprodotti daquelli conservati nella Tribuna diGalileo a Firenze, disegni geometriciche mostravanol'applicazione di princi-pi torricelliani, fotogra-fie di autografi e di qua-dri attinenti il Torricellied alcuni autografiautentici, acquistati perl'occasione dalMunicipio di Faenza.Dopo la chiusuradell'Esposizione, la rac-colta fu trasportata allasede della Pinacotecadove rimase fino all'a-prile del 1920, quandoil Conservatore dellaPinacoteca ne disposeil trasferimento nellasede della BibliotecaComunale.Dopo variati trasferimenti, dovutianche al secondo conflitto mondiale,il museo trovò una destinazione sta-bile il 9 novembre del 1974 quando

fu inaugurata la nuova sede dellaSocietà Torricelliana di Scienze eLettere, fondata nel 1947 per lacustodia della memoria dello scien-ziato faentino e per lo sviluppo dellacultura scientifica a Faenza, nelpiano nobile di Palazzo Laderchi. LaBiblioteca ed il Museo Torricelliano vi

trovarono, final-mente, una col-locazione degnae definitiva.La gestione e lacustodia deicimeli e dei testirimasero affida-ta alla SocietàTorricelliana, nelcui ambito èdesignato ilDirettore delMuseo e dellaBiblioteca. Oggiriveste quest'in-carico laProf.ssa AnnaTrotti Bertoni.

La dotazione del Museo comprendeuna settantina di oggetti di valorescientifico e storico (oltre ad unavasta collezione di stampe e diplomi)provenienti da donazioni alla Società > Redazione PPNÈ

Torricelliana o di proprietà delComune di Faenza: barometri del XIXe XX secolo e il modello del barome-tro di Torricelli; modelli dei cannoc-chiali di Torricelli; strumenti scientifi-ci vari dei secoli dal XVII al XX;modello di dirigibile progettato daVincenzo Pritelli; una completa ico-nografia torricelliana; manoscrittiautografi di Torricelli e di scienziaticontemporanei (depositati attual-mente in cassetta di sicurezza); dueastrolabi (depositati attualmente incassetta di sicurezza) donati dal C.teLuigi Zauli Naldi: Anello orario(Annulus horoscepticus universalis,strumento astronomico usato perdeterminare l'ora mediantel'osservazione dell'altitudine delsole) in ottone fabbricato da EdmundCulpepper nel sec. XVIII, con astucciod'epoca; Astrolabio piano in ottone,di fabbricazione italiana (sec.XVI);globo celeste del Coronelli del dia-metro di 110 cm, costruito nel 1688in dieci copie, con indicazione dellestelle e costellazioni e didascalie initaliano, latino, francese, greco anti-co e arabo.

Il Globo Celeste del Coronelli

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Piazza XI Febbraio, 4 - 48018 Faenza (RA)Tel. 0546 670911 Fax 0546 670927

La Società Torricelliana di Scienze eLettere fu costituita il 9 luglio 1947per iniziativa del Comitato per leonoranze del III° Centenario dellamorte dello scienziato EvangelistaTorricelli. Il motto della Società è"Dabit distantia vires".Il primo Statuto fu approvato dallaGiunta Comunale di Faenza in data21/10/49 e dal Consiglio Comunale il6/11/49. La Società è stata eretta inEnte Morale con D.P.R. 21/11/49n.1056 e sottoposta alla vigilanza delMinistero dei Beni Culturali eAmbientali. Lo Statuto attuale, pro-posto dall’Assemblea dei Soci indata 8/10/88, è stato approvato conD.P.R. 30/12/89.Gli scopi della Società sono: racco-gliere cultori di scienze fisiche, natu-rali, morali, sociali e di lettere checurino lo studio di temi scientifici eletterari in genere ed in particolaredei problemi che furono oggetto diricerca da parte del Torricelli.Statutariamente l’attività dellaSocietà si esplica: curando la raccol-ta delle pubblicazioni italiane e stra-niere che abbiano attinenza con lericerche torricelliane; sviluppando ilMuseo Torricelliano; indicendoriunioni scientifiche e letterarie, con-

vegni, conferenze e manifestazioni;incoraggiando giovani studenti e

lavoratori con l’indire gare o mostree assegnando premi di preferenzaper le ricerche scientifiche e le appli-cazioni tecniche; prendendo ogni ini-ziativa idonea a valorizzare l’operadel Torricelli in Italia e all’estero; pro-muovendo, patrocinando, coordinan-do iniziative scientifiche quali osser-vatori, laboratori e ricerche sistema-tiche di studiosi particolarmentedella città di Faenza. La Società pubblica annualmente

La Società Torricellianadi Scienze e Lettere

(dal 1948) la Rivista "Torricelliana" (ilDirettore Responsabile attuale è il

Presidente, Prof. Ing.Gianluca Medri) e gliAtti dei Convegni diStudio organizzati opatrocinati dallaSocietà stessa.Nei locali dellaSocietà Torricellianain Palazzo Laderchi,oltre al Museo, è pre-sente la bibliotecaTorricelliana dovesono disponibili per laconsultazione oltre1800 libri e decine ditestate di riviste cul-turali e scientifiche ilcui elenco è in corso

di stesura.La Biblioteca ed il MuseoTorricelliano sono aperti al pubblico,di norma, il mercoledi' dalle 10 alle12. E' possibile visitare il Museo ilsabato e la domenica mattina suappuntamento (telefonare, con unasettimana di anticipo, all'UfficioTurismo del Comune di Faenza, Tel.0546-691295).

L’esperienza dell’Expò del 1908 diede vita a un’iniziativa arrivata ai giorni nostri

> Redazione PPNÈ

Il soffitto della sala di consultazione della biblioteca

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Page 12: ppne 45:ppne 45 - Faenzanet - Tutto il web di Faenza · Si ha notizia della presenza di Gesuiti a Faenza sin dal 1544. Nel 1623 risulta aperto un Collegio in via S.Maria dell'Angelo

Giugno – Luglio 2008

Inaugurazione incubatore per neoimpreseFaenza, Assessorato alle AttivitàEconomiche

18 – 26 Ottobre 2008

Settimana TorricellianaConvegno, conferenze, lectionesmagistrales, letture galileiane, caffèscientifico, laboratori didattici,proiezioni cinematografiche, spetta-coli teatrali.Faenza, Assessorato alla Cultura

Novembre 2008Parco tematico torricellianoPresentazione studio a curadell’Assessorato alle AttivitàEconomiche

Dicembre 2008

Dal 1796 al 1861: Faenza nelRisorgimento Esposizione temporanea, PalazzoLaderchiFaenza, Museo del Risorgimento

Maggio – Giugno 2008

Progetto per la realizzazione diuna rete museale della città diFaenzaInaugurazione e presentazioneFaenza, Assessorato alla Cultura

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Rassegna di manifestazioni che ilComune di Faenza - Assessorato allaCultura, il Museo Internazionale delleCeramiche e molte altre Istituzioni,organizza per celebrare il 4° cente-nario della nascita di EvangelistaTorricelli e il 1°centenario della fon-dazione del Museo Internazionaledelle Ceramiche in Faenza.

Febbraio - Dicembre 2007Celebrazioni di DomenicoBaccarini a 100 anni dalla morte

Il Cenacolo Baccariniano- Museo Internazionale delleCeramiche, Faenza, 24 Febbraio -27 Maggio

Domenico Baccarini. I disegni dalle collezioni comunali- Pinacoteca comunale, Faenza, 24Febbraio - 17 Giugno

Domenico Baccarini. Una meteora del primo ‘900- Museo d’Arte della città diRavenna, 25 Febbraio - 3 Giugno

Omaggio a Domenico Baccarini. I dipinti dalle collezioni comunaliPinacoteca comunale, Faenza, 1Giugno – 31 Dicembre

20 – 23 Settembre 2007Quarantennale dell’Unione Astrofili italianiConvegno organizzato dall’Associazione Gruppo AstrofiliFaentini G.B. Lacchini

Il 2008 sarà un anno ricco di avvenimenti per la città di Faenza

Torricelliane 2008Calendario dei principali eventi

Dicembre 2007 -Marzo 2008Faenza nel 1908Ciclo di conferenze a cura dellaPinacoteca comunale e Bibliotecacomunale di Faenza

10 Gennaio - Marzo 2008Giocare con la scienzaLaboratori organizzati dallaLudoteca comunale di Faenza

13 – 14 Marzo 2008Sviluppo Industriale sostenibileTecnologie al servizio dell’uomonel rispetto dell’ambienteConvegno organizzato da AgenziaPolo Ceramico e SocietàTorricelliana di Scienze e Lettere

Marzo – Giugno 2008Da Berti a Rambelli L’arte faentina del primoNovecento nelle collezioni dellaPinacoteca comunale di FaenzaFaenza, Pinacoteca comunale

1 Aprile – 30 Maggio 2008Un secolo di vita, sette secoli diproduzione ceramica.Il Museo Internazionale delleCeramiche di FaenzaRoma, Palazzo Montecitorio

23 – 25 Maggio 2008Festival Internazionale dell’ArteContemporaneaFaenza, Assessorato alla Cultura

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2008Palestra della ScienzaInaugurazione spazio didattico per-manenteFaenza, Assessorato all’IstruzioneIn collaborazione con Tavolo dellaScienza

Febbraio - Marzo 2009Faenza e l’Europa. La manifattura FernianiMostra a cura del MuseoInternazionale delle Ceramiche diFaenza

Marzo – Maggio 20091925 – 2000. La seduzione delle materie ceramicheSèvres - Faenza

2009Dal frammento all’oggetto. La ricomposizione della collezione CoraPubblicazione ed esposizione a curadel Museo Internazionale delleCeramiche di Faenza

2009Corpus della maiolica datataAggiornamenti e pubblicazione del3° volume

Il programma è provvisiorio epotrebbe subire variazioni.

Appuntamento in Pinacoteca

L’arte faentina del primo novecentonelle collezioni della PinacotecaComunale di Faenza”. Con questaesposizione si chiuderanno da unlato le celebrazioni per i cento annidella morte di Domenico Baccarini,per le quali già nel 2007 sono statepromosse tre importanti mostre inPinacoteca, al Museo Internazionale

delle Ceramiche e Museo d’Arte diRavenna, e si documenterà la produ-zione degli artisti faentini a partiredalle opere del realismo ottocente-sco di Antonio Berti fino a quantovenne esposte nelle mostre d’artedel primo Novecento, compresa la Iªmostra d’Arte romagnola delle mani-festazioni torricelliane del 1908, ealle opere realizzate negli anni cheprecedettero la Prima GuerraMondiale.

(Claudio Casadiodirettore Pinacoteca di Faenza)

Nel primo decennio del Novecento laFaenza artistica è stata non solointeressante e vivace, ma anche unpunto di riferimento nazionale e diproduzione elevatissima. E’ il periodoin cui da un lato finiscono la loro atti-vità maestri come Antonio Berti eTomaso Dalpozzo, mentre la direzio-ne della scuola di disegno è presa da

un altro grande protagonista comeAchille Calzi.I protagonisti più brillanti furono peròquel gruppo di ragazzi raccolti sottoil genio artistico di DomenicoBaccarini, ovvero Ercole Drei,Giovanni Guerrini, Francesco Nonni,Domenico Rambelli, Pietro Melandri,Riccardo Gatti, Giuseppe Ugonia,Orazio Toschi.Una raccolta completa delle opere diquesto gruppo di artisti sarà espostaa partire da venerdì 14 marzo 2008nelle sale della Pinacoteca Comunalecon la mostra “Da Berti a Rambelli.

Domenico Baccarini - La Bitta che allatta Maria Teresa

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Finalmente il centenario è arrivato equella statua pensosa che gira ilsedere a S.Francesco verrà svelatanel mistero che rappresenta per tantifaentini.

Siamo in una epoca in cui la memo-ria storica non si tramanda più, maanche ai tanti ragazzini multiculturaliche nei pomeriggi popolano il giardi-no di piazza S.Francesco bisogneràraccontare che Torricelli Evangelistaè stato un grande scienziato, cheforse ha inventato anche quello chenoi conosciamo come il barometro.Ma per spiegare ai faentini chi eraTorricelli, che cosa si farà? Qualestrumento si utilizzerà?Siamo in una epoca in cui le grandicelebrazioni diventano eventi spetta-

colari; quindi quale spettacolo dobbi-amo attenderci?Ben vengano spettacoli ben fatti ecapaci di coinvolgere la gente perinformarli e per farli diventare un

poco più orgogliosi della loro città,ma l’anniversario dovrebbe indurrequalche altra riflessione, possibil-mente non retorica, ma volta acapire perchè nella nostra città e nelnostro territorio comunque la scien-za oggi non è molto di casa.Sarebbe sufficiente verificare comesi distribuiscono gli studenti tra liceoclassico, liceo scientifico e istituto;poi verificare tra i giovani licenziati ediplomati dalle scuole faentine quan-ti si iscrivono a facoltà scientifichepresso le Università della regione;

Una riflessione di Everardo Minardi sulle Torricelliane 2008 a Faenza

Torricellitra scienza e spettacolo

> Everardo Minardi

poi andare a vedere quante sono leassociazioni culturali (e quanti loroaderenti) che si occupano di temi dicarattere scientifico; poi, in conclu-sione, quanti sono i giovani faentini

che intraprendono attività profes-sionali e imprenditoriali nella realtàlocale e regionale impiegando le loroconoscenze scientifiche e tecniche.In conclusione, qual’è il peso e il val-ore del capitale scientifico che sti-amo accumulando nella economia enella società faentina? Il futuro inlarga parte dipende da quanto sti-amo accumulando oggi attraverso legiovani generazioni.Torricelli da santo laico proteggici tu!

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IL LIBRETTOMOSSO DEL MEI

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Un anno di fatti e avvenimenti aFaenza attraverso le immagini diAntonio Veca

Testi di:Gabriele GaraviniClaudia LiveraniMaurizio MarabiniCarlo RaggiGiordano SangiorgiAntonio VecaTiziano Zaccaria

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dal 5 gennaio al 2 febbraio 2008

Diario faentino per immagini®Duemilasette.Un anno di fatti e avvenimenti a Faenza - dal 5 gennaio al 2 febbraio

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PRESSO: le principali edicolefaentine, i più impor-tanti luoghi di ritrovo epresso gli inserzionistipresenti in questonumero.

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Dir. Resp.: Giordano [email protected] -Suppl. al n. 88 de Il Grillo in Tasca, reg. al Tribunale di Ravenna

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