TORQUATO TASSO ( Sorrento 1544- Roma 1595 )

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TORQUATO TASSO (Sorrento 1544- Roma 1595) ARIOSTO 1494-1533 MACHIAVELLI 1469-1527

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ARIOSTO 1494-1533. MACHIAVELLI 1469-1527. TORQUATO TASSO ( Sorrento 1544- Roma 1595 ). Le prime prove. Nasce un anno prima dell’inizio del Concilio di Trento (1545) Dalla corte del principe di Sanseverino a Salerno, Napoli, Roma A 10 anni: allontanamento e trauma morte madre - PowerPoint PPT Presentation

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TORQUATOTASSO

(Sorrento 1544- Roma 1595)

ARIOSTO1494-1533 MACHIAVELLI

1469-1527

Le prime prove • Nasce un anno prima dell’inizio

del Concilio di Trento (1545)• Dalla corte del principe di

Sanseverino a Salerno, Napoli, Roma

• A 10 anni: allontanamento e trauma morte madre

• La prima educazione letteraria• Le peregrinazioni• Orfano, esule, senza radici• Urbino, Venezia, Padova• 1559: il Gierusalemme• 1560: il Rinaldo• 1565: Ferrara (Luigi d’Este e

duca Alfonso II)• Protezione di Eleonora d’Este

Le sue “donne”Eleonora e Lucrezia d’Este

L’EPISTOLARIO

• Circa 1700 lettere pubblicate in vita del poeta• Esprimono la tormentata vicenda interiore del

poeta e le contraddizioni con la corte.• Le lettere dall’ospedale di Sant’ Anna

testimonianza del malessere psicofisico del poema: allucinazioni, ossessioni maniacali ecc.

IL RINALDO

• Interrotto il poema epico-storico Gierusalemme

• Nel 1562 pubblicò il Rinaldo, in 12 canti la giovinezza del giovane paladino.

• Opera giovanile con elementi autobiografici• Temi e toni anticipano il capolavoro

LE RIME• Un canzoniere vasto e disordinato sul

modello di Petrarca• La lirica come fusione di sublime e di

familiare in veste musicale, importanza della musicalità del ritmo

• Un petrarchismo originale e innovatore, mancanza di motivo centrale, linguaggio aperto a varie soluzioni

• Ricchezza di forme e di generi, canzoni, sonetti e madrigali. C

• Il madrigale e il ritrovato rapporto con la musica

• Molti madrigali furono musicati da Monteverdi

• Temi erotico-galanti nella raffinata cultura di corte.

• Temi encomiastici d’occasione come la canzone al Metauro incompiuta.

L’Aminta: la favola pastorale• Favola boschereccia sviluppo

drammaticodell’egloga pastorale del ‘400 e ‘500.

• Commistione idillio-tragedia• Prologo + 5 atti (+ cori).• Partitura scenica: alternanza di dialoghi e

monologhi.• Dimensione narrativa: racconto e afflato

lirico.• Travestimento corte estense ed

elementiautobiografici (allusioni).

• Richiami : - modelli latini (Virgilio, Ovidio, Catullo, Lucrezio); • - modelli greci (Teocrito ed Euripide).• Temi e stilemi stilnovistici (Dante, Petrarca, Boccaccio (Ninfale

Fiesolano), Poliziano (Stanze), Sannazaro (Arcadia)). • Produzione lirica di Ariosto e Boiardo.

AMINTA

• Il coro recupera il valore dei cori delle tragedie greche

• Rispetto delle regole aristoteliche• Il testo evidenzia la consapevolezza che un

stagione della civiltà è finita, il Rinascimento.• Il clima austero della controriforma con il suo

rigido moralismo aveva rotto l’incantesimo dell’edonismo rinascimentale , il piacere del bello.

Temi dell’Aminta• Polemica anticortigiana: ideologia

cortigiana sotto accusa• La malinconia per la precarietà

dell’esistenza• Condanna della cultura

controriformistica• Utopia sociale di Amore; il suo

potere annulla le differenza tra gli uomini e li ingentilisce

• Denuncia del Satiro: egli è povero e non può godere delle gioie dell’amore pertanto ha deciso di ricorrere alla forza.

• Tema fondamentale Amore : componente sensuale(accompagna celebrazione della natura).

• Morte e instabilità delle cose umane. Tema ricorrente nelle opere del Tasso.

• Cammini speculari Aminta (amore-morte); • Silvia (morte-amore).

• Amore = esaltazione di Eros;

= tinte di morte.

stravolge le aspettative della favola pastorale.• Complessità del sentimento amoroso• Metamorfosi dei personaggi • Polemica anticortigiana, la corte con il falso pudore e

moralismi e il confronto con il mondo dei pastori libero e naturale.

• 1564-75: prima stesura• Psicosi, schizofrenia,nevrosi

• Primi scrupoli religiosi • Roma

• I Discorsi dell’arte poetica

I PERSONAGGI: i cristiani• Goffredo di Buglione, duca della Bassa Lorena, unico

comandante della prima crociata. Egli ha la responsabilità di portare a termine un’impresa. E’ calmo, forte, coerente, rigoroso nella religione come nel comportamento.

• Rinaldo, il più coraggioso cavaliere cristiano, grazie a lui avrà origine la casa d’Este. Egli riuscirà a sciogliere le trappole che impediscono la conquista della città santa.

• Tancredi d’Altavilla, principe normanno innamorato di Clorinda, egli è amato da Erminia. Egli è un bravo ed abile guerriero, purtroppo si lascia trascinare dal tormento dell’amore, da cui non riesce a liberarsi. La figura a cui si è ispira è storica: ricorda, il principe normanno Tancredi che partecipò alla prima crociata.

I PERSONAGGI: i musulmani• Aladino, re di Gerusalemme. Egli è guidato nelle sue azioni

dal diabolico, malefico e cattivo mago Ismeno.• Argante, abile condottiero pagano. Egli è originario della

zona del Caucaso, inoltre è il capo delle truppe inviante dal sultano d’Egitto in aiuto di Aladino.

• Solimano, coraggioso guerriero saraceno, non teme il pericolo e lo dimostra infatti affrontando ogni difficoltà. Egli è consapevole della sconfitta che sovrasta su di lui e sui compagni d’avventura.

I personaggi: le donne• Clorinda, guerriera saracena, abilissima, coraggiosa e spericolata amazzone.

Ella è figlia del re cristiano d’Etiopia Senapo, conosce le sue origini prima del duello mortale con Tancredi. In punto di morte manifesta il desiderio di diventare cristiana e viene battezzata da Tancredi, di lei disperatamente innamorato.

• Erminia, fanciulla pagana. I suoi genitori sono stati uccisi dai cristiani; ella ama il suo nemico, il cavaliere Tancredi, infatti per curarlo lascerà Gerusalemme e si avvierà nel campo cristiano indossando le armi di Clorinda. Scoperta, si rifugerà presso una famiglia di pastori

• Armida, principessa saracena figlia del re Damasco; ella per sedurre i cavalieri cristiani e per portare agitazione e disordine nell’accampamento nemico utilizza i suoi poteri magici. Innamoratasi di Rinaldo, per amor suo accetterà, alla fine del poema, di diventare cristiana e di sposarlo.

La Gerusalemme liberata

• 1099: I crociata (Goffredo di Buglione)• L’attualità della crociata• Il modello classico di Virgilio• Il fine pedagogico e didascalico• La storia e il meraviglioso • Il bifrontismo tra forze centripete e forze

centrifughe• L’uno e il molteplice

Lo spazio del poema

La pastorale di

Erminia:l’amore come

sofferenza,il sogno idillico,

la visione dolorosa della

guerra,l’ambivalenza verso la corte

Tancredi e

Clorinda:il gusto

dell’ambiguità,l’ironia tragica,

ispirazione religiosa e sensualità

L’attrazione per il magico: Armida

Armida e Rinaldo:

l’eros come smarrimento della ragione

La malattia mentale e la prigionia• Volontario esame dell’Inquisitore• 1577: primi segni anomali • Ricovero, fuga e travestimento• Senza pace (Roma, Mantova, Venezia,

Pesaro)• 1579: a Ferrara• Follia• Ospedale Sant’Anna • Revisione del poema• I Dialoghi• 1586: liberazione• Peregrinazioni• 1593: la Gerusalemme conquistata• 1595: Roma (monastero di Sant’Onofrio)

E. DELACROIX 1839

E. DELACROIX 1824

Il ricordo

LA TOMBA