Pozzo

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Pozzo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Donne al pozzo di Paul Signac , olio su tela (1892 ). Un "pozzo" con carrucola e copertura Schema di pozzo petrolifero con impianto di pompaggio

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Pozzi petroliferi.

Il termine pozzo indica, in generale, una struttura artificiale, solitamente di forma circolare e di dimensioni variabili da caso a caso, da cui, in genere, si estrae dal sottosuolo l'acqua delle falde, che possono essere freatiche oppure artesiane, a seconda che il flusso dell'acqua che le permea sia "a pelo libero" oppure "in pressione". In dipendenza dell'uno o dell'altro caso anche il pozzo si definisce freatico oppure artesiano.

Per analogia, col passare dei secoli, il termine "pozzo" è stato esteso agli analoghi manufatti scavati per estrarre dal suolo minerali (pozzi minerari), come nelle miniere di carbone, oppure petrolio (pozzi petroliferi) e dei gas ad esso associati (pozzi metaniferi), ecc., nonché a contenere qualcosa (es.: pozzo della neve o neviera). Lo stesso termine si usa in ambito speleologico per indicare cavità naturali ad andamento verticale.

Anche le strutture esterne, le cosiddette "vere di pozzo" o puteali, realizzate, per protezione dalle cadute e/o per estetica, attorno all'imboccatura dei pozzi e delle cisterne, vengono impropriamente chiamate "pozzi".

Storia [modifica]

I pozzi più antichi di cui si conoscono tracce certe risalgono al Neolitico. Ad Atlit Yam in Israele è stato trovato un pozzo che viene datato 8100-7500 a.C.: è il più antico conosciuto. Ne sono stati trovati altri dello stesso periodo a Kissonerga-Mylouthkia e Shillourokambos (Cipro).

I pozzi artesiani [modifica]

Con questo termine vengono indicati quei pozzi scavati per mezzo di trivelle e rivestiti di tubi, dal quale l'acqua fuoriesce spontaneamente al di sopra della superficie del piano campagna, a causa della pressione, superiore a quella che avrebbe se scorresse "a pelo libero" sul suolo.

Il loro nome deriva dalla regione francese dell'Artois, in cui si notò per la prima volta (per caso nel corso di una perforazione del suolo) questo fenomeno, poi chiaramente spiegato dalla scienza Idraulica.

Pozzi "naturali" [modifica]

Esistono pozzi anche non artificiali, e sono così dette quelle cavità naturali a sviluppo verticale tipiche del fenomeno carsico, che assolvono a volte anche la funzione di inghiottitoio. Localmente sono dette anche gravi, come nell'altopiano murgiano (Puglia); in altre aree i pozzi molto profondi prendono il nome di "abisso".

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Numerosi pozzi speleologici si trovano in altre aree carsiche del mondo, in Italia ed in Istria e tra questi vanno ricordate anche le foibe, tristemente famose per i noti fatti risalenti agli ultimi atti della seconda guerra mondiale.

Aspetti legali e burocrazia [modifica]

Nel 1994 la legge 5.1.94 n° 36 ha stabilito che tutte le acque, profonde e superficiali (escluse solo quelle piovane) sono pubbliche e pertanto gli usi produttivi (non quelli domestici perché lo esclude la stessa legge del 1933) devono essere espressamente assoggettati a concessione. Pertanto chi possiede un pozzo deve essere in possesso di concessione, e pagare per l'acqua estratta. Per scavarne uno nuovo è necessaria la richiesta e l'approvazione della concessione appropriata, nella quale si specifica l'utenza e la portata massima consentita.

Pozzo artesiano

Acquifero artesiano.

Un pozzo artesiano è un pozzo naturalmente effluente: le acque sotterranee arrivano direttamente in superficie senza alcun ausilio meccanico (pompe sommerse), poiché esse tendono a risalire, zampillando, fino alla quota della linea piezometrica (la quale sovente si trova sopra il piano campagna).

I cosiddetti bacini artesiani sono degli acquiferi in pressione (grandi raccolte di acque sotterranee) in genere alimentati dall'infiltrazione delle acque meteoriche nel sottosuolo.

Il termine "artesiano" deriva dal nome della regione francese di Artois, dove la presenza di argille consente la formazione di acquiferi multistrato confinati.

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Schema stratigrafico di un pozzo artesiano.

Il lavoro che viene effettuato per estrarre le acque dai bacini artesiani è molto simile al lavoro effettuato dai pozzi petroliferi, che trivellano in profondità alla ricerca di petrolio.

Falda artesiana

Raffigurazione della falda artesiana pubblicata nella Nordisk familjebok del 1876.

Per falda acquifera artesiana si intende un corpo idrico costituito dall'acqua che occupa un certo quantitativo di rocce e/o sedimenti sfruttandone le fessure o i pori tra le particelle circondato da materiali impermeabili (ad esempio argilla) anche superiormente.

Questo tipo di falda acquifera, dunque, è caratterizzata dal fatto che è confinata da tutte le parti da materiali che non permettono il passaggio dell'acqua. Questa situazione, da un punto di vista idraulico, è paragonabile ad una condotta in pressione, dal momento che esiste una pressione dell'acqua all'interno della falda maggiore di quella atmosferica. Questo avviene perché il pelo libero del liquido (nel sottosuolo) ha una quota maggiore di tutti i punti della falda. È quindi possibile descrivere il moto dell'acqua all'interno della falda attraverso l'individuazione della linea piezometrica, cioè il luogo dei punti a pressione atmosferica.

Per questo motivo al momento della creazione di un pozzo che perfora lo strato impermeabile superiore della falda, l'acqua tenderà a sgorgare verso l'alto raggiungendo una quota direttamente proporzionale alla pressione presente all'interno della falda. L'acqua, cioè, tenderà a raggiungere la quota della linea piezometrica, che rappresenta la condizione di equilibrio.

La quantità di acqua che sgorga (portata) è proporzionale alla differenza di quota tra il pozzo e il pelo libero.

Falda acquifera

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Raffigurazione della falda artesiana pubblicata nella Nordisk familjebok del 1876.

Per falda acquifera (o falda idrica, secondo una vecchia definizione; oggi il termine spesso è abbreviato in acquifero) s'intende l'acqua che circola nel sottosuolo. In seguito alle precipitazioni meteoriche (pioggia, neve, grandine), le acque, ruscellando sulla superficie del terreno, incontrano fratture, cavità, porosità in genere, nelle quali possono infilarsi e scorrere anche molto in profondità, formando depositi di acque sotterranee ferme o in movimento a seconda della permeabilità e giacitura degli strati del terreno e della conformazione geometrica degli strati impermeabili confinanti la falda stessa.

Concetto di acquifero [modifica]

Il suolo e le rocce contengono sempre quantità variabili di acqua. Quando l'acqua contenuta nelle porosità, negli interstizi, nelle cavità e nelle fratture geologiche può fornire una quantità utilizzabile di acqua, questa formazione si definisce acquifero.

La falda acquifera è detta freatica quando è presente un accesso naturale, da usare come pozzo

Classificazione degli acquiferi [modifica]

I corpi idrici sotterranei sono suddivisibili in due categorie principali in relazione al loro comportamento idrodinamico, ognuna con delle proprie caratteristiche geometriche e idrodinamiche definite [1] .

1. Acquiferi confinati 2. Acquiferi non confinati o a superficie libera

Saturazione dell'acquifero [modifica]

L'acquifero può essere suddiviso in due zone: la zona insatura (o zona di aerazione) e la zona satura.

Nella zona satura, la pressione dell'acqua supera la pressione atmosferica. Ciò significa che, se si buca la terra (p.es. con un pozzo), parte dell'acqua presente potrà essere prelevata sotto forma di acqua libera.

Nella zona insatura, invece, l'acqua è aspirata dal terreno. Essa appare come umidità, ma non come acqua libera.

In entrambe le zone, l'acqua si può comunque muovere nel terreno, per capillarità e con altri meccanismi.

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Suddivisione della zona insatura [modifica]

La zona insatura può essere a sua volta suddivisa in tre zone:

zona di evapotraspirazione: è la zona che sta a contatto con la superficie; la circolazione dell'acqua è sempre verticale e può essere in due direzioni: sia in ingresso, quindi in alimentazione della falda, sia in uscita per azione combinata dell'evaporazione e della traspirazione, normalmente denominata evapotraspirazione.Lo spessore di questa zona è molto variabile a seconda del clima e della vegetazione, normalmente è attorno ai 2 metri. La saturazione in questa zona varia tra un minimo del 75% ed un massimo del 100%.

zona di transizione: la zona di transizione si trova al centro della zona insatura; in questa zona le acque circolano solo verso la falda. Qui possiamo trovare acque igroscopiche e vapor d'acqua; la saturazione è intorno al 75%. Questa zona non ha alcun legame idraulico con la zona satura. L'acqua che si trova in questa zona è detta acqua vadosa.

frangia capillare: è la zona che sta immediatamente al di sopra della zona satura ed ha con essa un legame stretto, infatti alle oscillazioni della zona satura, il movimento delle acque è verticale e bidirezionale a seconda dei movimenti della falda.

Falda idrica [modifica]

La zona satura è la zona ove troviamo l'acqua potenzialmente libera, cioè quella che potremmo attingere scavando un pozzo. Questa è, come già detto, la falda idrica.

A prescindere dall'ipotesi di un intervento artificiale, l'acqua della falda è veramente libera solo in alcuni casi, non quando si trova in fiumi o laghi sotterranei ma quando in delle rocce permeabili(tipo spugne)le quali assorbono l'acqua che si infiltra. Normalmente quest'acqua viene mantenuta dentro le porosità dell'acquifero.

L'acqua della falda di solito si muove in senso orizzontale. Si muove anche in senso verticale considerando l'infiltrazione efficace che potrebbe aumentare il contenuto d'acqua facendo risalire la falda. Solo in alcuni casi rimane ferma.

Falda libera [modifica]

Falda soggetta alla sola pressione atmosferica. Essa può considerarsi libera anche se è confinata tra due impermeabili solamente quando la piezometrica è all'interno dell'acquifero.

Falda in pressione [modifica]

Falda limitata a tetto impermeabile con la piezometrica nell'impermeabile. Se ho un impermeabile a tetto ma la piezometrica è nell'acquifero si può parlare di falda libera.

Falda confinata [modifica]

Quando l'acquifero a tetto è impermeabile.

Aspetti geologici [modifica]

Schematicamente gli acquiferi possono essere distinti in acquiferi per fessurazione e acquiferi per porosità.

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I primi sono costituiti da tutte quelle rocce compatte che per vari motivi contengono delle fratture che consentono la circolazione delle acque: l'esempio più tipico sono i graniti ed i calcari.I secondi sono costituiti da rocce e terreni sciolti come ad esempio sabbie, ghiaie, limi, terreni alluvionali in genere.

I calcari possono dare, oltre ad acquiferi per fratturazione, anche acquiferi per carsificazione (grotte, inghiottitoi ecc.).

Casi particolari [modifica]

Esistono numerosi casi particolari che non rientrano in questo schema semplificato, fra i quali:

il permafrost: acqua ghiacciata presente nel sottosuolo delle regioni artiche o in alta montagna, risente solo nello strato superiore del ciclo delle stagioni.

le acque fossili: falde sotterranee che si sono conservate senza il normale scambio con l'acquifero superficiale, hanno grande importanza soprattutto nei deserti.

le acque geotermiche: prodotte dal raffreddamento di vapor acqueo contenuto nel magma e a volte generato, a sua volta, da reazioni chimiche.

Utilizzo della falda [modifica]

La falda acquifera può essere una fonte importantissima di acqua per il consumo umano (acqua potabile, acqua per irrigazione, acqua industriale ecc.). Uno dei tipi di falda maggiormente utilizzati per questi scopi è la falda freatica.

Opere di captazione [modifica]

Bottino di presa: è una copertura della sorgente con alla base una vasca dove l'acqua viene convogliata all'acquedotto grazie alla cipolla di presa. Possiede anche uno sfioro (scarico di troppo pieno) per il travaso di acqua. Per prosciugare la vasca si apre una apposita saracinesca.

Trincea drenante: si usa per fronti acquiferi, con il bottino di presa che prende solo parte del fronte. La trincea drenante è uno scavo a cielo aperto della profondità di qualche metro.

Drenaggio addossato: è un caso particolare delle trincee drenanti. Si crea un drenaggio esterno, lo si incanala in una tubazione e si porta l'acqua nella vasca di raccolta.

Galleria drenante: scavo sotterraneo a quota più bassa della sorgente che serve ad intercettare le acque. La piezometrica non deve superare la soglia sorgente perché si rischia di essere in presenza di spartiacque sotterraneo, perdendo acqua dalla sorgente.

Pozzi: si eseguono quando è impossibile usare altri metodi di captazione. L'inconveniente è il pericolo di sovrasfruttare la falda.

Inquinamento della falda [modifica]

Le sostanze che giungono sul suolo subiscono processi diversi e non tutte arrivano alla falda acquifera. In un certo senso, il suolo soprastante svolge un'azione depuratrice.

L'effetto è però molto diverso a seconda dei seguenti fattori:

natura della sostanza chimica composizione chimica e geologia del suolo profondità della falda

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velocità di scambio tra acque superficiali e profonde velocità di movimento orizzontale della falda temperatura

Il suolo svolge anche un'azione di filtro verso gli organismi viventi. In pratica, solo alcuni microrganismi raggiungono le falde superficiali.

Infine possono esistere fonti di inquinamento sotterranee (p.es. miniere, depositi di rifiuti o scorie ecc.) e alcuni inquinanti possono risalire la falda dal punto in cui questa sbocca all'aperto, soprattutto se ciò avviene in mare.

Una particolare forma di inquinamento può interessare gli acquiferi costieri quando siano sottoposti ad un eccessivo sfruttamento con conseguente richiamo di acque salate marine verso i punti di emungimento (cuneo salino).

annesso orto, giardino, frutteto ad usofamiliare, l’utilizzo dell’acqua fornitadall’acquedotto pubblico spesso non èsuffi ciente a soddisfare tutti i fabbisogni,oltre a non essere corretto da un puntodi vista ambientale. A questo proposito,infatti, molti Comuni vietano di irrigarele aree a verde circostanti l’abitazioneproprio nei mesi in cui queste ne hannomaggior bisogno. Ovviamente l’approvvigionamentodi acqua per uso potabileè prioritario sulle altre esigenze, ma sicuramentedispiace vedere appassire laverdura dell’orto, le aiole fi orite e ingiallireil prato per mancanza d’acqua. Aquesto si può ovviare con la costruzionedi un pozzo per uso domestico per ilquale non occorrono, in genere, particolariautorizzazioni.Che cos’è un pozzo per usodomesticoA norma di legge un pozzo è adibito aduso domestico quando la destinazionedell’acqua è per uso potabile, igienico(per esempio per gli sciacquoni del water,lavandini, docce), per l’irrigazionedi orti, giardini e altre pertinenze di usofamiliare (frutteti, piccoli allevamenti,lavaggio auto, riempimento piscine,

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ecc.) purché tale uso non configuriun’attività economico-produttiva o cheha fi nalità di lucro.La portata massima di acqua che si puòestrarre dal terreno non deve esseresuperiore a 1 litro/secondo (cioè 86.400litri al giorno) con un prelievo totaleannuo che non deve superare i 1.500metri cubi, pari a 17,3 giorni all’annodi prelievo continuo d’acqua.L’uso potabile è, comunque, consentitosolo ove non sia possibile usufruire delservizio dell’acquedotto pubblico e soloprevia comunicazione da parte dell’utentealla competente autorità sanitariaper consentire il controllo dellecaratteristiche qualitative dell’acquache si intende usare a tale scopo, mentresono possibili tutti gli altri usi.Cosa prevede la normativaLa realizzazione di un pozzo ad uso domesticoè regolamentata dal Regio Deterreno

Dove si trova l’acqua nel sottosuolo. Nelle zone di risorgive l’acqua si trova a poca profondità dal suolo,specie nelle zone di pianura. In prossimità di queste zone per prelevare l’acqua è suffi ciente utilizzare una pompa autoadescante.Nelle altre zone, invece, occorre perforare il terreno più in profondità fi no a raggiungere una falda sotterranea. Si chiamerà falda freaticaquando sono presenti rocce porose e l’acqua circola uniformemente in tutto il terreno (avremo quindi pozzi freatici); si chiamerà falda

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artesiana quando l’acqua circola fra due strati impermeabili di terreno. In quest’ultimo caso si distinguono pozzi artesianiquando l’acqua arriva in superfi cie da sola perché la linea di livello del terreno si trova sotto la linea di livello dell’acqua della falda artesianae pozzi semiartesiani quando si ha il caso contrario e quindi è necessaria una pompa per sollevare l’acqua in superfi cie

Quando si intende realizzare un pozzo ad uso domestico, occorre inviare per posta alla Regione-Uffi cio gestione acquesotterranee apposita documentazione compilata dal proprietario del terreno in cui si vuole inserire il pozzo; più spessoper la compilazione ci si rivolge al tecnico della ditta che esegue la perforazione

creto 11 dicembre 1933 n. 1775 (1) chedà facoltà al proprietario del terrenodi estrarre e utilizzare liberamente leacque sotterranee nel proprio terrenopurché vengano osservate le distanzedai confi ni e dalle tubature esistentie il pozzo venga realizzato secondole prescrizioni tecniche.Tuttavia, a questa legge di base si sovrappongonoleggi e normative regionali,provinciali e comunali che sonospesso diverse, se non in contrastocon la suddetta normativa per cui èbene informarsi presso il Comune incui si trova l’abitazione per avere lenecessarie delucidazioni.In linea generale, è suffi ciente richiederee poi rinviare compilata per posta allaRegione-Uffi cio gestione acque sotterraneela seguente documentazione:– una comunicazione, contenente i datidel richiedente, in cui si informa chesi intende realizzare un pozzo per usodomestico (vedi modulo 1 a lato);– una planimetria con segnata la dislocazionedel pozzo;– una copia dell’atto di proprietà diquest’area;– una copia del documento di identità;– indicazione della data presunta dell’esecuzionedei lavori.Se entro 60 giorni non si riceve risposta,

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vale la regola del silenzio assenso.A fi ne lavori occorre trasmettere la segnalazionedi avvenuta perforazionecon indicata la tipologia del pozzo e lastratigrafi a (da farsi a cura dell’esecutoredel lavoro).Il prelievo d’acqua è gratuito, ma viè l’obbligo di trasmettere (all’Uffi cioche ha concesso l’autorizzazione allaperforazione: Regione, Genio civilee/o Provincia), sempre su appositomodulo, agli inizi di ogni anno, unadenuncia dei volumi d’acqua prelevatinell’anno precedente. Questodato può essere reale e quindi derivatodalla lettura di un contatore installatoall’uscita del pozzo, oppure stimato.Nel caso in cui ci si trovi in zona sottopostaa vincoli idrogeologici (peravere questa informazione poteterivolgervi all’Uffi cio tecnico comunale)occorre acquisire presso gli enticompetenti (Regione, Provincia,Consorzi di bonifi ca) le necessarieautorizzazioni.Dove si trova l’acquanel sottosuoloL’acqua nel sottosuolo si trova in stratidenominati falde acquifere (1). Per ipozzi ad uso domestico l’acqua vieneper lo più prelevata da falde non troppoprofonde, denominate freatiche.Nelle pianura padano-veneta c’è unalunga fascia di acque risorgive che vadal Piemonte al Friuli e che si trova nellaparte medio alta della pianura stessa. Talirisorgive sono alimentate da acque provenientida falde che hanno la loro zonadi alimentazione nella parte montana.Nelle zone prossime alla fascia dellerisorgive e in quelle di pianura conabbondanti corsi d’acqua di superfi cie,nelle quali l’acqua si trova a pochi metrisotto il livello del terreno, per uso domesticoviene di solito infi sso tramitepercussione dall’alto un tubo in acciaiodel diametro da 1 a 2 pollici (cm 2,5-5).Questo tubo è fornito di un puntale peragevolare l’infi ssione ed è fi nestrato per

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un paio di metri per permettere all’acquadi entrare nel tubo. Il prelievo dallafalda acquifera viene fatto con unapompa del tipo autoadescante.Per le altre zone occorre, invece,perforare dei pozzi per raggiungere piùin profondità una falda sotterranea eprelevarne l’acqua.Le falde freaticheNelle rocce porose e nei terrenipermeabili l’acqua si diffonde più omeno uniformemente in tutta la massadel terreno, impregnandolo completamente.Il livello superiore della faldasotterranea tende a seguire, anche seattenuata, la conformazione morfologicadel terreno in superfi cie e il suoandamento è anche infl uenzato dallaconformazione dello strato impermeabilealla base della falda stessa. Il livellodell’acqua di un pozzo trivellato in questafalda è spesso soggetto a variazionia seconda della piovosità dei vari annied è anche infl uenzato dalla presenzadi acque di corsi d’acqua super-fi ciali.Nelle rocce che presentanofessurazioni l’acqua si muove,invece, secondo l’andamento diqueste fessure che un poco alla voltavengono allargate dall’erosione dell’acquadando luogo in alcuni casi ad imponentifenomeni carsici, come grotte,caverne e fi umi sotterranei. In questezone è pertanto diffi cile individuare unbuon punto per il prelievo dell’acqua.È da tenere presente che le falde freatichepresentano scarse garanzie dipotabilità essendo spesso contaminateda prodotti chimici di derivazioneagricola (nitrati, pesticidi) e nei casipiù gravi da prodotti di derivazioneindustriale (metalli pesanti, acidi ealtro): pertanto, eseguito il pozzo,occorre far eseguire un’analisi chimicase si intende usare l’acqua perservizi sussidiari, quale l’irrigazionedell’orto, e batteriologica se si pensaad un uso potabile anche per animali.L’analisi di solito dà un’indicazionedell’uso che si può fare.

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Le falde artesianee i pozzi artesianiUna falda d’acqua che circola nel terrenocompresa fra due strati impermeabiliè defi nita falda artesiana ed i pozzi chevi attingono vengono defi niti artesiani.Queste falde possono avere un andamentodiverso da quello della superfi ciedel terreno e pozzi che attingono allastessa falda possono avere profonditàdiverse anche a parità di quota dellasuperfi cie del terreno. L’acqua in queste3 Pozzo con cisterna autoclavein cui viene accumulata l’acquaprelevata dal pozzo.L’elettropompa sommersaentra in azionequando la pressionedella cisternaautoclave che fungeda serbatoio scendesotto certi limiticompressore d’ariacisternaautoclavequadro comandodella pompacavodi alimentazioneelettricaelettropompasommersasaracinescadi regolazionemanometrocoperchiodel pozzo livellomassimodell’acqualivello minimodell’acqua sondadi controllodel livellodell’acquanel pozzoper evitareil funzionamentoa vuotodell’elettropompaacquapiano

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di campagnaMATERIALI E

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strati di materiale incoerente (cioèsabbia e ghiaia minuta), in plastica. Iprimi metri del tubo (quelli più profondi)sono dotati di una fi nestraturanella zona in corrispondenzadella falda per permettere all’acquadi entrare nel tubo.Il pozzo va, quindi, completato mettendodel ghiaino siliceo in corrispondenzadella zona fi nestrata ecementando la parte verso la super-fi cie per evitare che acque di scolosuperfi ciale penetrino nel pozzo equindi nella falda con conseguentepossibilità di inquinamento.Il pozzo va poi spurgato e tenutosotto pompaggio per alcune ore oanche qualche giorno per pulirlo dalimo e sabbia che passano dalla zonafi nestrata del tubo del pozzo.Successivamente è inserita l’elettropompasommersa con la suatubazione di mandata che sarà deldiametro di un pollice e mezzo odue pollici. A questo punto il pozzoviene sigillato con un appositotappo in acciaio che può essere allivello del terreno o all’interno diun tombino di cemento.Pozzo con cisternaautoclave o con invertera seconda dell’usoa cui è adibitoIl prelievo dell’acqua dal pozzo puòessere fatto con portata costante oppurevariabile.Pozzo con portata costante. Inquesto caso il pozzo è indirizzato adun uso unico (ad esempio, l’irrigazionedi un giardino con settori cherichiedono eguale portata d’acqua).In questo caso può essere suffi cienteun semplice quadro di comandocon avviamento manuale e/o autofalde

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circola in genere con pressioneche è data dalla quota a cui si trovala zona di alimentazione della faldastessa e, quindi, a seconda dellamorfologia del terreno in superfi ciesi possono avere:– pozzi artesiani veri e propri daiquali l’acqua arriva in superfi cie;– pozzi semiartesiani nei quali l’acqua,pur risalendo sopra il livellodella falda, non raggiunge la superficie del terreno. Queste faldepresentano in ogni caso un regimed’acqua più costante rispetto aquelle freatiche poiché risentono intempi molto più lunghi dei minori omaggiori apporti d’acqua di pioggianella loro zona di alimentazione chesi trova in genere a distanza considerevoledalla zona di prelievo.La costruzione di pozzicon acqua di faldain profonditàIn tutte le situazioni in cui il livellodell’acqua (indipendentemente dalfatto che si prelevi da falda freaticao artesiana) si trova sotto i 5 metririspetto al livello del terreno, occorrefare un pozzo di dimensioni taliche permetta di inserire una pompasommersa. L’ingombro massimo diqueste pompe utilizzate per uso domestico(pompa+cavo elettrico) è di98 millimetri e quindi il pozzo deveavere un diametro interno nettonon inferiore a 10 centimetri.La perforazione di questi pozzi (2)viene ormai quasi esclusivamenteeseguita con una macchina a rotazioneche è costituita da un telaioche sostiene e fa ruotare un’astacava di perforazione alla cui testa sitrova uno scalpello dentato in gradodi perforare anche rocce o eventualimassi che si possono trovare nel sottosuolo.Per i primi 1-2 metri, doveil terreno è incoerente, viene primainfi sso un tubo guida di diametrosuperiore a quello del pozzo fi nale,quindi si procede nella perforazionefi no al raggiungimento della falda

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acquifera. Le pareti del foro vengonocementate dal fango bentonitico (2)pompato all’interno dell’asta di perforazionee spinto in superfi cie; in talmodo i detriti di perforazione vengonofatti uscire. Una volta raggiuntala falda, viene inserito il tubo checostituisce il pozzo vero e proprio eche può essere in acciaio al carbonio,in acciaio zincato o, nelle zone conquadro elettrico con inverterpiano di campagnacavodi alimentazioneelettricasaracinescamanometrotestadel pozzosondadi controllodel livellocorpodella pompatubodi rivestimentofi nestratoghiainosiliceo4 Pozzo dotato di inverterche aziona una pompaper il prelievo dell’acqua.Tale prelievo è pari alla portatadella pompacementotubocostituenteil pozzolivellodell’acquatombino

matico da programmatore orario perl’irrigazione.Pozzo con portata variabile. È il

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caso più comune e comporta spessodelle notevoli variazioni di portata epressione richieste. Per far fronte a questavariabilità, senza mettere sotto sforzola pompa, sono possibili due soluzioni:– una prima soluzione è quella (tradizionale)di collocare un serbatoio inpressione (autoclave) che funge dapolmone (3). La pompa si mette inmoto quando la pressione nel serbatoioscende sotto limiti prestabiliti e torna ariempirlo. Se la richiesta è notevole, lapompa continua a funzionare;– l’altro sistema consiste nel mettereun’apparecchiatura elettronica detta inverter(3) che fa funzionare la pompapiù o meno velocemente a seconda dellaportata richiesta (4). Questo sistemaconsente di risparmiare energia elettrica,ma permette un utilizzo massimopari alla portata della pompa, mentrecon il serbatoio autoclave si possonoavere dei prelievi anche molto superiori,per tempi limitati, a seconda delledimensioni del serbatoio. Tale serbatoiocon relativi quadri di comando e organidi controllo può essere dislocato anchelontano decine di metri dall’imboccaturadel pozzo in un locale apposito ricavatonell’abitazione o negli annessi rusticipurché, naturalmente, sia collegatoal tubo di mandata del pozzo tramitetubazione interrata.In base ai consumisi può decidere quale tipodi soluzione fa al proprio casoI consumi domestici sono in generemolto diversi e variano a seconda degliusi: dall’uso alimentare, all’irrigazionedel giardino, al lavaggio dell’auto, ecc.Il picco nei consumi si ha nel periodoestivo per il quale si calcola un prelievomedio di:– 40-60 litri/giorno per persona (usipersonali);– 80-120 litri per una doccia;– 120-160 litri per bagno in vasca;– 80-120 litri per un ciclo di lavaggiocon lavastoviglie o lavabiancheria;– 5 litri/giorno per metro quadrato digiardino irrigato;

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– 8 litri/giorno per metro quadrato diorto;– 120 litri per un lavaggio dell’auto.In base ai consumi previsti per la propriaabitazione e al tipo di utilizzo sipuò scegliere se optare per la soluzionecon serbatoio autoclave o per il sistemacon inverter.Costi di realizzazionedi un pozzoI costi di un pozzo variano in funzionedella stratigrafi a (cioè della composizionedegli strati del sottosuolo), deimateriali usati e della profondità previstaper il pozzo e possono differireanche notevolmente fra un costruttoree l’altro.Proviamo con un esempio a vederequali possono essere le voci e i costi acui si va incontro se si intende realizzareun pozzo (vedi riquadro in alto).A chi rivolgersiPer la realizzazione di pozzi potete trovarei nominativi di ditte di trivellazionealla voce “pozzi” delle Pagine Gialle.Carlo CamettiGeometraDisegni Albano Moscardo(1) Pubblicato sulla Gazzetta Uffi cialen. 5 dell’8 gennaio 1934.(2) La bentonite è una roccia costituitaprevalentemente da minerali argillosidalla quale si ricava un particolarecemento usato, per l’appunto, ancheper il rivestimento dei pozzi.(3) L’inverter per le elettropompeè un dispositivo elettronico in gradodi convertire la corrente alternataa frequenza di rete (50 Hz)in un’altra a frequenza variabilepermettendo così di regolare la velocitàdel motore in funzione della portatad’acqua richiesta fi no alla portatamassima della pompa.Abbiamo ipotizzatoi costi di realizzazione di un pozzocon profondità di 100 metri,considerando sia la possibilitàdi installare un serbatoio autoclavesia un inverter. Nel caso si utilizziun serbatoio autoclave i costi

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di realizzazione si aggiranotra i 12.200-14.100 euro (esclusala cisterna autoclave); nel caso si usiun inverter, i costi si aggiranotra i 17.900-19.800 euro.Si tratta di costi indicativi,che possono variare a secondadella ditta realizzatrice,della profondità, della composizionedel terreno e dei materialiusati per le tubazioniEsempio di preventivo di spesaper la realizzazione di un pozzo per uso domesticodi 100 m di profonditàApertura cantiere(trasporto materiale, costituzione della fossaper fango bentonitico, altri lavori) 700 euroPerforazionediametro del foro 220 mm (30-50 euro/metro lineare per 100 m) 3.000-5.000 euroTubo di rivestimento del pozzoin acciaio (20-45 euro al metro lineare per 80 metri di tubo) 1.600-3.600 euroTubo di rivestimento fi nestrato(15-35 euro al metro lineare per 20 metri di tubo) 300-700 euroGhiaino siliceo (a corpo) 500-700 euroSpurgo del pozzo 700 euroSmaltimento fanghi bentonitici(400-500 euro al m3 per circa 3 m3) 1.200-1.500 euroPompa(da 5,5 kW, trifase con cavo e galleggiante) 2.200-2.500 euroTubo di mandata della pompa(in acciaio zincato, da 2 pollici) 1.000-1.500 euroQuadro elettrico e posa in opera (1) 1.000 euroIn alternativa:Quadro elettrico con inverter 2.900 euro

(1)È esclusa dal preventivo l’eventuale cisterna autoclave.

FALDA ACQUIFERA(POZZO SEMIARTESIANO) AD USO DOMESTICOMATERIALI E TECNOLOGIE

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