POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO …€¦ · del 30% attraverso specifici accordi...
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n.44 luglio 2007RIVISTA MENSILE AVEPANEWS • NUMERO 56 · MARZO 2008 • PROPRIETARIO EDITORE: AVEPA AGENZIA VENETA PER I PAGAMENTI IN AGRICOLTURA · VIA N. TOMMASEO N. 67 · 35131 PADOVA · TEL. 049.7708711 · WWW.AVEPA.IT
REGISTRAZIONE AL TRIBUNALE DI PADOVA N. 1797 DEL 29 MAGGIO 2002 • DIRETTORE RESPONSABILE: ANTONIO MERLO • STAMPA LITOCENTER SRL · LIMENA PDPOSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N.46) ART. 1 COMMA 2 - CNS PADOVA
NEWS
n. 38 dicembre 2007
il mensile dell’agricoltura veneta
n. 56 marzo 2008
A tale scopo ed in attuazione dell’art. 16 del Regolamen-
to CE 1493/99, che prevede che l’Inventario contenga
le seguenti informazioni aggregate a livello regionale e
nazionale:
• le superfi ci vitate totali piantate con varietà classifi ca-
te per la produzione di vino;
• le varietà interessate;
• il totale dei diritti di impianto esistenti; la Regione
Veneto ha emanato la DGR 838 del 28 marzo 2006
con la quale ha defi nito le modalità di applicazione
del programma straordinario di riallineamento delle
dichiarazioni delle superfi ci vitate e di aggiornamento
dello schedario viticolo veneto.
Il programma straordinario di riallineamento si è reso
necessario in quanto il primo censimento delle superfi ci
vitate, gestito da Agea, presentava informazioni carenti
ed incongruenti, essendo riferite al 1° settembre 2000,
inoltre il ritardo con il quale Agea aveva consegnato
le banche dati alle Regioni aveva generato un vuoto di
informazioni dal 1° settembre 2000 sino al momento in
cui gli Uffi ci competenti avevano avuto a disposizione il
materiale.
In considerazione di quanto sopra esposto la Regione
ha affi dato ad AVEPA la gestione del programma straor-
dinario anche alla luce della DGR n. 2275 del 9 agosto
2002, che affi dava ad AVEPA la gestione degli interventi
nel settore vitivinicolo.
AVEPA ha quindi provveduto a comunicare, a tutti i
viticoltori, le informazioni relative alle superfi ci vitate,
dagli stessi condotte e presenti nella banca dati dello
Schedario.
I conduttori, o i soggetti dagli stessi delegati, hanno
provveduto ad elaborare le dichiarazioni di riallineamen-
to e/o aggiornamento e/o conferma a partire dalle infor-
mazioni presenti nello Schedario e tenuto conto della
ragione sociale presente nell’Anagrafe regionale. Inoltre
tutti i soggetti che a vario titolo intendevano rivendicare
le loro posizioni, hanno potuto aggiornare le informa-
zioni relative agli albi dei vigneti a DO e agli elenchi delle
vigne a IGT. Dopo successive proroghe il termine ultimo
di presentazione, sia in versione cartacea che informatiz-
zata, è stato fi ssato al 31 gennaio 2008.
Durante questa operazione di riallineamento tutti i pro-
duttori che si trovavano nella condizione di gestire su-
perfi ci vitate impiantate, nel periodo compreso tra il 1
aprile 1987 e il 31 luglio 1998, in maniera difforme alla
norma hanno potuto regolarizzare tali superfi ci come
previsto dalle DGR 1190/06 e 3513/06. Hanno colto
tale opportunità 1210 aziende che hanno regolarizzato
complessivamente 686,72 ettari di superfi cie vitata.
SCHEDARIO VITICOLO VENETO
I.P.
La costituzione dello Schedario Viticolo Veneto, il mantenimento dello stesso nonché l’aggiornamento e la gestione di Albi DO ed Elenchi IGT sono tra le principali materie del settore vitivinicolo che la Regione Veneto ha delegato ad AVEPA.
CONTINUA IN TERZA PAGINA
LA DOMANDA UNICA ED I CONTROLLI DI SUPERFICIE■ Parliamo spesso di fi nanzia-
menti comunitari, di domande
di aiuto, di regole da rispettare,
ma spesso non conosciamo le
attività che vengono effettuate
sulle domande stesse da Avepa
e dagli altri Organismi di Con-
trollo.
L’argomento non è di facile
trattazione nel breve spazio
disponibile ma vale la pena di
provarci.
Il modello di domanda a cui
verrà fatto riferimento è quel-
lo della domanda unica, che è
la classica domanda riferita alle
superfi ci aziendali. Prima di pro-
cedere alla compilazione del-
la domanda, è necessario che
l’azienda sia descritta nel Fa-
scicolo Aziendale da parte del
Centro di Assistenza Agricola:
qui vengono inseriti tutti i dati
anagrafi ci, delle strutture, delle
macchine agricole, gli elementi
catastali dei terreni, le colture
praticate nell’anno ed i titoli di
possesso, quali ad es. contratti
di affi tto, ed altre informazioni
ancora. Il Fascicolo Aziendale
fa si che tutta questa mole di
informazioni vengano inserite,
diversamente rispetto al passa-
to, una sola volta per tutte le
possibili domande che l’azienda
volesse presentare ad Avepa
(Carburanti, domanda unica,
domande del piano di svilup-
po rurale, etc.). Solo dopo tale
operazione è possibile inserire
una domanda sugli applicativi
dell’Agenzia. La domanda im-
pone la presenza di una serie di
informazioni correlate agli aiuti
richiesti, pertanto al fi ne di pre-
venire delle anomalie formali
sono stati inseriti in fase di com-
pilazione una serie di controlli
formali e sostanziali che hanno
ridotto il tasso di anomalie da
risolvere in fase di istruttoria,
quando queste di fatto porte-
rebbero ad un rallentamento
dei pagamenti. Dal 2008 è stato
inserito un nuovo controllo che
impone la presenza dell’identifi -
cazione grafi ca dell’azienda sul
sistema di controllo georefe-
renziato pena la non dichiara-
bilità a premio: la Commissione
Europea impone l’individuazio-
ne grafi ca dei terreni aziendali
su questi sistemi basati essen-
zialmente sulla sovrapposizione
delle mappe catastali sulle foto
aeree del territorio rurale; in
questo modo viene reso pos-
sibile il controllo amministrativo
delle colture dichiarate rispetto
alle informazioni desunte dalla
fotointerpretazione. L’obiet-
tivo del controllo è rendere
non possibile la dichiarazione di
coltivazioni a premio, quali per
esempio i pascoli, su superfi ci
che risultano essere occupate
da bosco.
Questo tipo di controllo è di
importanza cruciale, in quanto
è voluto fortemente in sede di
Commissione Europea e per-
tanto oggetto di ispezioni ormai
annuali in Italia: su questa ma-
teria il nostro Stato ha già su-
bito delle importanti correzioni
fi nanziarie ( cioè delle multe )
dell’ordine di centinaia di milio-
ni di euro ed è il controllo che
maggiormente rallenta i paga-
menti.
Una forte accelerazione delle
attività potrebbe essere rag-
giunta se l’Agenzia del Territo-
rio fornisse ad Avepa tutte le
informazioni grafi che catastali:
nonostante il legislatore si sia
già pronunciato favorevolmen-
te al passaggio di queste infor-
mazioni senza onere alcuno
non si è ancora addivenuti ad
un accordo fattivo in tal sen-
so. Avepa continua a lavorare
con determinazione in questa
direzione sulla base del fonda-
mentale principio che se una CONTINUA IN TERZA PAGINA
CARREFOUR INFORMA
■ La Commissione europea
ha adottato un pacchetto di
proposte in materia di lot-
ta ai cambiamenti climatici
e promozione delle energie
rinnovabili. Gli obiettivi che
si intendono raggiungere
sono senz’altro ambiziosi ma
allo stesso tempo non privi
di insidie.
L’obiettivo del pacchettoEntro il 2020, l’UE intende
ridurre del 20% le emissioni
di gas a effetto serra, prepa-
randosi già al raggiungimento
del 30% attraverso specifici
accordi internazionali; inol-
tre, viene posto l’obiettivo
minimo del 20% in fatto di
utilizzo di energie da fonti
rinnovabili. Tali misure pre-
vedono un aggiornamento
del sistema di scambio di
emissioni (ETS) per portare
a una riduzione delle emis-
sioni da parte delle grandi
industrie, la definizione di
obiettivi nazionali vincolanti
in settori non compresi dal-
l’ETS, come i trasporti, l’edi-
lizia, l’agricoltura e i rifiuti, un
nuovo approccio per pro-
muovere obiettivi vincolanti
nazionali in materia di ener-
gie rinnovabili, nuove nor-
me per stimolare la cattura
e lo stoccaggio del carbonio
e nuove disposizioni in ma-
teria di Aiuti di Stato. Altro
obiettivo, che interessa da
vicino il settore agricolo, è
dato dalla volontà di coprire
la quota del 10% in fatto di
ricorso ai biocarburanti.
Le insidieI governanti europei non
nascondono che le insidie
del pacchetto clima/energia
non mancano. Si temono
effetti negativi sull’occupa-
zione europea, causati dalla
concorrenza mondiale, e da
più parti vengono denuncia-
ti gli elevati costi economici
dell’operazione. Su questo
fronte è però intervenuto
il Presidente della Commis-
sione europea, José Manuel
Barroso, sottolineando che
“tali costi sono gestibili in
quanto rappresentano meno
dello 0,5% del PIL comunita-
rio nel 2020, ossia 3 euro a
settimana per ogni cittadino
europeo”. Il concetto di Bar-
roso è chiaro: l’”inazione”
sarebbe molto più onerosa
(“più di dieci volte tanto”)
alla luce dei recenti forti au-
menti del prezzo del petro-
lio e del gas, ma soprattutto
delle prospettive future.
Come riuscirà, ora, l’Unio-
ne Europea a trasformare il
consenso politico raccolto
attorno a questa grande sfi-
da in azioni concrete? Dopo
le parole aspettiamo i fatti.
Per maggiori informazioni
sull’argomento:
h t tp : / / e c . eu r opa . eu / ene r -gy/c l imate_act ions/ index_en.htm ■
Pacchetto clima/energia
a cura di Renzo Michieletto
Per ulteriori informazioni contattare Veneto Agricoltura
Europe Direct Carrefour del Veneto tel. 049 8293716
e-mail: [email protected]
Condizionalità ambientale■ I Ministri agricoli europei hanno raggiunto un accordo su
una proposta di compromesso in tema di semplifi cazione delle
norme applicative della condizionalità ambientale (la cosiddetta
cross-compliance). Ecco i punti principali del compromesso.
Applicabilità delle norme sull’eco-condizionalità ai nuovi Stati mem-bri: il Consiglio ha stabilito che entreranno pienamente in vigore
dal 2011 con possibilità di prevedere deroghe al phasing in da di-
scutere durante l’ampio dibattito sullo stato di salute della PAC.
Introduzione del concetto di infrazione minore: i Ministri agricoli
hanno stabilito di introdurre la regola de minimis che individua le
infrazioni minori non punibili ed una soglia di 100 euro al di sotto
della quale la sanzione non viene applicata.
Abolizione della regola dei 10 mesi: ovvero il periodo minimo in
cui le parcelle devono risultare nella disponibilità dell’agricoltore
per poter dare diritto al pagamento unico. ■
■ In tema di verifi ca dello Sta-
to di Salute della PAC, i ministri
agricoli europei stanno lavoran-
do attorno alla Comunicazione
presentata nel mese di novem-
bre 2007 dalla Commissione.
Plafonamento: su questo tema
lo schieramento politico si è
spaccato. Contro il plafona-
mento in alto degli aiuti si sono
espressi i ministri tedesco, bri-
tannico e ceco, mentre quel-
lo francese si é soffermato sui
meccanismi di gestione delle
crisi che, a suo parere, devono
continuare ad essere coperti
dalle spese del primo pilastro.
L’Italia ha invece sostenuto in
via generale l’impianto della
Commissione, soffermandosi
sui diversi aspetti del disaccop-
piamento per il quale bisogne-
rebbe evitare i “fondamenta-
lismi”, attuando un approccio
caso per caso (è stato citato,
come esempio, il riso e il ta-
bacco. A questo proposito
sembra che la Commissione
europea abbia rigettato con
forza qualsiasi ipotesi di pro-
lungare il sistema accoppiato
nel settore del tabacco).
Infi ne, ha prodotto esiti po-
sitivi la richiesta di Italia, Spa-
gna, Grecia, Francia e Belgio di
adottare una proposta di rego-
lamento per rendere applicabi-
li, sin dal 2008, le nuove misure
previste dall’OCM Ortofrutta
per la gestione delle crisi, con
il conseguente aumento dal 4
al 4,5% dell’aiuto alle Organiz-
zazioni di Produttori.
La Commissione europea ha
confermato l’intenzione di
presentare le prime proposte
regolamentari il prossimo 20
maggio. ■
■ 1° semestre 2008: il pro-
gramma di lavoro della Pre-
sidenza slovena
Janez Jansa, Presidente di
turno dell’Unione Europea
in questo primo semestre
2008, ha presentato il suo
programma di lavoro. In
campo agricolo, la Slovenia
ha iscritto i dossier sullo Sta-
to di Salute della PAC e sulle
quote latte, la preparazione
dei regolamenti applicativi
dell’OCM Vitivinicolo (rifor-
mato lo scorso dicembre),
la semplificazione della PAC
(OCM unica e condizio-
nalità) e la conclusione di
importanti dossier sanitari
(uso sostenibile dei pesticidi
e commercializzazione dei
prodotti fitosanitari). Inoltre,
dovrebbe essere dato nuovo
impulso al dibattito interno
sulle procedure di autorizza-
zione all’immissione in com-
mercio dei prodotti geneti-
camente modificati.
Ricordiamo, infine, le date
dei Consigli agricoli del pri-
mo semestre 2008: dopo
quello svoltosi a gennaio, i
Consigli si terranno il 18-19
febbraio, 17-18 marzo, 14-
15 aprile, 19-20 maggio e
23-24 giugno. ■
■ La Francia ha deciso, con non poche polemiche interne,
di far valere la clausola di salvaguardia per introdurre
una moratoria sulla coltivazione del mais geneticamente
modifi cato MON810 sul proprio territorio. Si attende ora
la risposta della Commissione europea; per una simile
decisione, infatti, é necessaria l’approvazione di Bruxelles,
che deve verifi care l’esistenza di elementi “gravi” e “nuovi”
alla base della moratoria. La Commissione europea è
inoltre impegnata a trovare una soluzione per la moratoria
austriaca (già in infrazione secondo una sentenza
dell’organo arbitrale del WTO) e per l’autorizzazione dei
tre tipi di mais geneticamente modifi cati già transitati, senza
risultato, al Consiglio agricoltura dello scorso ottobre e
della patata “Amphlora”. ■
■ Il primo trimestre 2008 potrebbe essere decisivo per un pos-
sibile accordo in sede WTO. Nelle scorse settimane, Crawford
Falconer, capo dei negoziati agricoli, ha fatto circolare alcuni nuo-
vi testi tecnici in materia di accesso al mercato (per ulteriori
informazioni si veda il sito internet: http://www.wto.org/english/tratop_e/agric_e/chair_workdoc_nov07_e.htm. Presto potrebbe
essere resa pubblica la nuova proposta di compromesso: in par-
ticolare le novità riguardano il trattamento dei prodotti sensibili
per i paesi in via di sviluppo che, tuttavia, sembrano aver rigetta-
to a caldo le proposte di Falconer. Un ulteriore fallimento, con
le elezioni americane ormai nel vivo, potrebbe comportare il
defi nitivo stop al Doha round, iniziato nel lontano 2001. ■
Stato di salute della PAC
Mais geneticamentemodifi cato
1° semestre 2008: il programma di lavoro della Presidenza slovena
WTO: accordo in vista?
SCHEDARIO VITICOLO VENETO SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
VarietàSuperfi cie vitata (Ha)
Percentuale (%)
Prosecco 10.858,2627 15,22
Merlot 10.775,9943 15,10
Garganega 10.718,0901 15,02
Corvina 5.921,8157 8,30
Pinot grigio 5.762,6894 8,08
Cabernet sauvignon 4.701,7423 6,59
Cabernet franc 3.326,4689 4,66
Chardonnay 2.868,8363 4,02
Rondinella 2.664,0995 3,73
Tocai friulano 1.640,4357 2,30
Pinot bianco 1.482,8492 2,08
Verduzzo trevigiano 1.065,9540 1,49
Trebbiano toscano 1.005,1089 1,41
Raboso piave 971,8138 1,36
Sauvignon 697,0609 0,98
Corvinone 561,5114 0,79
Molinara 517,7626 0,73
Refosco dal
peduncolo rosso 456,8655 0,64
Durella 456,0382 0,64
Verduzzo friulano 443,0039 0,62
Altre varieta’ 4.465,1869 6,26
TOTALE 71.361,5904 100,00
Denominazione Superfi cie vitata
(Ha)Percentuale
(%)Soave 7.355,1282 13,45
Garda 6.222,6336 11,38
Valpolicella 4.890,0090 8,94
Vini del Piave o Piave 4.442,3990 8,12
Conegliano Valdobbiadene 4.117,1152 7,53
Vicenza 3.649,9774 6,67
Lison Pramaggiore 3.250,8678 5,94
Bardolino 2.462,4222 4,50
Recioto di Soave 2.269,5233 4,15
Colli Euganei 2.050,2379 3,75
Arcole 1.999,4282 3,66
Colli Berici 1.755,3695 3,21
Soave Superiore 1.601,3955 2,93
Corti Benedettine del Padovano
1.238,6629 2,26
Valdadige 1.181,6916 2,16
Bianco di Custoza 1.074,2069 1,96
Riviera del Brenta 924,5299 1,69
Gambellara 888,3724 1,62
Bagnoli di Sopra o Bagnoli 851,5691 1,56
Montello e Colli Asolani 759,3348 1,39
Breganze 605,4121 1,11
Monti Lessini o Lessini 384,4005 0,70
Bardolino Superiore 264,9423 0,48
Merlara 214,7839 0,39
Colli di Conegliano 93,4093 0,17
Lugana 86,6872 0,16
Terra dei Forti 68,6209 0,13
TOTALE 54.703,1305 100,00
Dal 31 gennaio scorso, terminata l’operazione di rialli-
neamento, AVEPA è in possesso di tutte le informazioni
defi nitive relative allo Schedario Viticolo Veneto, tali in-
formazioni relative alle superfi ci vitate sono state inseri-
te all’interno del fascicolo aziendale del produttore.
Lo schedario contiene quindi le seguenti informazioni
congruenti con il resto del fascicolo:
• anagrafi ca aziendale
• informazioni catastali delle particelle coltivate a vite
da vino;
• informazioni agronomiche delle medesime superfi ci
vitate;
• informazioni relative ad Albi DO ed Elenchi IGT;
• eventuali informazioni relative ai diritti in porta-
foglio.
In dettaglio risulta che nel Veneto la coltivazione
della vite per uva da vino occupa una superfi cie
pari a 71.361 ettari, coinvolgendo 41.714 aziende
attive.
Le province maggiormente vocate sono, quasi a
pari merito, Treviso e Verona con una superfi cie ri-
spettivamente pari a Ha 26.284 e Ha 25.198 (vedi
tabella 1 e grafi co).
Anche in termini di varietà l’aspettativa non delude,
quasi allineate sono le due principali varietà: prosecco e
merlot. Le varietà a bacca bianca occupano una superfi cie
pari a 39.152 ettari, mentre le varietà a bacca nera i re-
stanti 32.209 ettari della superfi cie vitata regionale.
Le varietà a bacca bianca, la cui superfi cie totale è di
39.152 ettari, sono rappresentate per il 15,22 % da pro-
secco. Seguono poi la garganega con il 15,02 %, il pinot
grigio con 8,30% e distaccato di qualche misura lo char-
donnay con il 4,02%.
Le varietà a bacca nera occupano invece 32.209 ettari
di superfi cie regionale. La varietà principale, come detto
è il merlot, con il 15,10%, segue la corvina con l’8,30%,
mentre i cabernet sono rappresentati nel seguente
modo: cabenet sauvignon con il 6,59% e cabernet franc
è con il 4,66% ( tabella 2).
Infi ne come riportato nella tabella sottostante il 76%
della superfi cie pari a 54.703 Ha è iscritta ad una
DOC, di questa superfi cie solo 5 DOC: Soave, Gar-
da, Valpolicella, Vini del Piave e Conegliano-Valdob-
biadene, rappresentano il 50% della superfi cie iscritta
(tabella 3).
Uffi cio Vitivinicolo
Provincianumero
dichiarazioni
Superfi cie
(Ha) (%)
Belluno 48 15,8478 0,02
Padova 6.340 5.873,3853 8,23
Rovigo 1.402 327,4053 0,46
Treviso 14.134 26.284,3156 36,83
Venezia 5.065 6.356,4895 8,91
Verona 9.250 25.198,5070 35,31
Vicenza 5.475 7.305,6400 10,24
TOTALE 41.714 71.361,5905 100,00
Superfici Vitate (Ha)
B L ; 1 5 ,8 5P D ; 5 . 8 7 3 ,3 9
R O ; 3 2 7 ,4 1
TV ; 2 6 .2 8 4 ,3 2
V E ; 6 .3 5 6 , 4 9
V R ; 2 5 .1 9 8 ,5 1
V I ; 7 .3 0 5 ,6 4
informazione è in possesso di
una Amministrazione Pubblica,
non deve essere richiesta al
cittadino. Ad oggi, tuttavia, i ri-
sultati sono insuffi cienti perché
l’Agenzia del Territorio “vende-
rebbe” le informazioni ad un
prezzo insostenibile per Avepa.
Per parlare di cifre, in Veneto
le domande uniche interessano
circa un milione di particelle ca-
tastali ed ognuna di queste deve
possedere la foto aerea, la rap-
presentazione sovrapposta del-
la mappa catastale e la fotoin-
terpretazione che ne individua
le caratteristiche di coltivabilità
delle diverse tipologie di coltu-
re agrarie. Ogni anno vengono
individuate nelle domande circa
30.000 particelle non georefe-
renziate, che possono derivare
o da recenti frazionamenti o
perché mai dichiarate a premio
negli ultimi 5 anni.
Oltre al controllo nell’ambi-
to regionale, viene effettuato
anche un controllo in ambito
nazionale per prevenire delle
doppie dichiarazioni in quanto
un agricoltore veneto può di-
chiarare come aziendali delle
superfi ci non ricadenti in regio-
ne (ad es. in Emilia-Romagna
piuttosto che in Puglia) come
pure un agricoltore non veneto
può farlo su superfi ci venete.
La Commissione Europea non
si accontenta di questo livello di
controllo, per cui richiede che
almeno il 5% delle aziende ven-
gano controllate in loco, cioè
con un ingresso in azienda di un
tecnico che verifi ca di persona
le colture in campo: in Veneto
questo signifi ca un controllo di-
retto su almeno 5.100 aziende
di cui poco più di 1.000 con
l’aggiunta del controllo condi-
zionalità.
Tutti questi controlli possono
trovare degli “intoppi”, quali
le anomalie di superfi cie, che
possono essere rimediati con
le attività in capo ai Centri di
Assistenza Agricola che pre-
sentano le mappe catastali che
Avepa non è riuscita a rinvenire
con i propri mezzi. Solo dopo
che tutte queste informazioni
sono ben informaticamente al-
lineate è possibile procedere
al pagamento: la Commissione
Europea impone agli Organi-
smi Pagatori di non procedere
ad alcun pagamento in forma di
anticipazione e questo è il reale
motivo per cui alcune domande
vengono pagate con sensibile ri-
tardo rispetto ad altre. Non solo
le domande sono sottoposte a
controllo, anche Avepa stessa lo
è e da parte di diversi organismi,
quali la Commissione Europea,
la Corte dei Conti Europea, il
Ministero delle Politiche Agrarie
e Forestali, il Certifi catore dei
Conti che è costituito da una
società privata di certifi cazione
(le stesse che operano sulle ban-
che piuttosto che sulle società
per azioni, etc.) che verifi cano la
correttezza dell’erogazione dei
fondi che, non dimentichiamolo,
anche se derivano formalmente
dalla Comunità Europea, sono
comunque delle risorse fi nanzia-
rie derivate dal contribuente.
Importanti dibattiti si sono accesi
nel Parlamento europeo per la
semplifi cazione delle procedure
di controllo nella valutazione dello
stato di salute della Politica Agri-
cola Europea (Health Check), e
solo da Bruxelles può derivare una
vera semplifi cazione, ma senz’altro
un margine di miglioramento può
derivare da un migliore colloquio
tra le diverse Amministrazioni ita-
liane: Avepa continua a promuo-
vere questa migliore intesa per
l’interesse dell’agricoltura veneta e
del perfezionamento della propria
operatività. ■
Daniele Dosualdo
LA DOMANDA UNICA ED I CONTROLLI DI SUPERFICIE SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
in collaborazione con:
ANDAMENTO AGROCLIMATICO INVERNO 2007A cura del dott. A. Chiaudani e della dott.ssa I. Delillo
ARPAV-Dipartimento per la Sicurezza del Territorio
Unità Operativa di Agro-Biometeorologia, Centro Meteorologico di Teolo (PD)
www.arpa.veneto.it/agrometeo.htm
TEMPERATURE (*) Le medie delle temperature minime e
massime del trimestre 1° dicembre 2007- 29 febbraio 2008 sono state superiori
alle medie del periodo di riferimento 1994-2007. In pianura sia le minime che le
massime sono state superiori alle medie pluriennali di circa 1 °C.
PRECIPITAZIONI (P) La cumulata totale delle piogge, nel
trimestre invernale, è oscillata tra 40 e 360 mm risultando inferiore alla media
del periodo 1994-2007 soprattutto nella pianura centro occidentale, zona in cui
è stato registrato un defi cit di 60 mm rispetto alla media.
Anomalia temperatura minima (°c) Anomalia temperatura massima (c°)
INDICE DI PIOVOSITÀ SPI (STANDARIZED PRECIPITATION INDEX**) TRIMESTRE DICEMBRE-FEBBRAIO Dall’esame
dello SPI trimestrale, emerge una situazione di piovosità nella norma su tutta la regione,
rispetto al periodo di riferimento 1994-2007.
Estremamente umida
Severamente umida
Moderatamente umida
Normale
Moderatamente siccitosa
Severamente siccitosa
Estremamente siccitosa
EVAPOTRASPIRAZIONE DI RIFERIMENTO (ET0***) In considerazione del
periodo invernale, la quantità totale di acqua evapotraspirata è tra i 34 ed i
64 millimetri. Tali valori confrontati con quelli medi del periodo 1994-2007,
non evidenziano anomalie signifi cative.
BILANCIO IDROCLIMATICO(P-ET0****) Il bilancio idroclimatico ovunque positivo (data la
stagione), ha registrato valori compresi generalmente tra 40 e 320 mm. Le
anomalie di bilancio idroclimatico, ottenute dal confronto con i valori medi
del periodo 1994-2007, sono quasi esclusivamente determinate dall’anomalia
delle precipitazioni dato che quelle di evapotraspirazione sono trascurabili.
NOTE(*) Il calcolo delle anomalie delle temperature e delle piogge è riferito al periodo 1994-2007
(**) SPI. l’indice SPI (Standarized Precipitation Index (Mc Kee et al. 1993), consente di defi nire lo
stato di siccità in una località. Quantifi ca il defi cit o surplus di precipitazione per diverse scale dei
tempi; ognuna di queste scale rifl ette l’impatto della siccità sulla disponibilità di differenti risorse
d’acqua. L’umidità del suolo risponde alle anomalie di precipitazione su scale temporali brevi (1-
3 mesi), mentre l’acqua nel sottosuolo, fi umi e invasi tendono a rispondere su scale più lunghe
(6-12-24 mesi). L’indice è calcolato considerando la deviazione della precipitazione rispetto al
suo valore medio su una data scala temporale, divisa per la sua deviazione standard. Essendo
standardizzato consente il confronto tra stazioni climatologicamente diverse.
A. Chiaudani; Cacciatori, G, G.Tridello., M. Borin, F. Salvan, Studio della siccità in Veneto negli anni 1961-2004: SPI (Standarized Precipitation Index). in “Rivista Italiana di Agrometeorologia”, anno 9,
n.1, febbraio 2005, pp. 26-27 (http://www.agrometeorologia.it/documenti/atti_2005/26.pdf)(***) EVAPOTRASPIRAZIONE DI RIFERIMENTO
Il calcolo dell’evapotraspirazione di riferimento è basato sull’equazione di Hargreaves e Samani
(1982, 1985).
(****) BILANCIO IDROCLIMATICO
Il calcolo del bilancio idro-climatico, è il saldo tra la precipitazione e l’evapotraspirazione di riferi-
mento (P-ET0) espresso in mm.
Precipitazioni totali (mm) Anomalia precipitazioni (*mm)
Evapotraspirazione di riferimento (mm) Anomalia evapotraspirazione di riferimento (mm)
Bilancio idroclimatico (mm) Anomalia bilancio idroclimatico (mm)