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n.44 luglio 2007 RIVISTA MENSILE AVEPANEWS • NUMERO 56 · MARZO 2008 • PROPRIETARIO EDITORE: AVEPA AGENZIA VENETA PER I PAGAMENTI IN AGRICOLTURA · VIA N. TOMMASEO N. 67 · 35131 PADOVA · TEL. 049.7708711 · WWW.AVEPA.IT REGISTRAZIONE AL TRIBUNALE DI PADOVA N. 1797 DEL 29 MAGGIO 2002 • DIRETTORE RESPONSABILE: ANTONIO MERLO • STAMPA LITOCENTER SRL · LIMENA PD POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N.46) ART. 1 COMMA 2 - CNS PADOVA NEWS n. 38 dicembre 2007 il mensile dell’agricoltura veneta n. 56 marzo 2008 A tale scopo ed in attuazione dell’art. 16 del Regolamen- to CE 1493/99, che prevede che l’Inventario contenga le seguenti informazioni aggregate a livello regionale e nazionale: • le superfici vitate totali piantate con varietà classifica- te per la produzione di vino; • le varietà interessate; • il totale dei diritti di impianto esistenti; la Regione Veneto ha emanato la DGR 838 del 28 marzo 2006 con la quale ha definito le modalità di applicazione del programma straordinario di riallineamento delle dichiarazioni delle superfici vitate e di aggiornamento dello schedario viticolo veneto. Il programma straordinario di riallineamento si è reso necessario in quanto il primo censimento delle superfici vitate, gestito da Agea, presentava informazioni carenti ed incongruenti, essendo riferite al 1° settembre 2000, inoltre il ritardo con il quale Agea aveva consegnato le banche dati alle Regioni aveva generato un vuoto di informazioni dal 1° settembre 2000 sino al momento in cui gli Uffici competenti avevano avuto a disposizione il materiale. In considerazione di quanto sopra esposto la Regione ha affidato ad AVEPA la gestione del programma straor- dinario anche alla luce della DGR n. 2275 del 9 agosto 2002, che affidava ad AVEPA la gestione degli interventi nel settore vitivinicolo. AVEPA ha quindi provveduto a comunicare, a tutti i viticoltori, le informazioni relative alle superfici vitate, dagli stessi condotte e presenti nella banca dati dello Schedario. I conduttori, o i soggetti dagli stessi delegati, hanno provveduto ad elaborare le dichiarazioni di riallineamen- to e/o aggiornamento e/o conferma a partire dalle infor- mazioni presenti nello Schedario e tenuto conto della ragione sociale presente nell’Anagrafe regionale. Inoltre tutti i soggetti che a vario titolo intendevano rivendicare le loro posizioni, hanno potuto aggiornare le informa- zioni relative agli albi dei vigneti a DO e agli elenchi delle vigne a IGT. Dopo successive proroghe il termine ultimo di presentazione, sia in versione cartacea che informatiz- zata, è stato fissato al 31 gennaio 2008. Durante questa operazione di riallineamento tutti i pro- duttori che si trovavano nella condizione di gestire su- perfici vitate impiantate, nel periodo compreso tra il 1 aprile 1987 e il 31 luglio 1998, in maniera difforme alla norma hanno potuto regolarizzare tali superfici come previsto dalle DGR 1190/06 e 3513/06. Hanno colto tale opportunità 1210 aziende che hanno regolarizzato complessivamente 686,72 ettari di superficie vitata. SCHEDARIO VITICOLO VENETO I.P. La costituzione dello Schedario Viticolo Veneto, il mantenimento dello stesso nonché l’aggiornamento e la gestione di Albi DO ed Elenchi IGT sono tra le principali materie del settore vitivinicolo che la Regione Veneto ha delegato ad AVEPA. CONTINUA IN TERZA PAGINA LA DOMANDA UNICA ED I CONTROLLI DI SUPERFICIE Parliamo spesso di finanzia- menti comunitari, di domande di aiuto, di regole da rispettare, ma spesso non conosciamo le attività che vengono effettuate sulle domande stesse da Avepa e dagli altri Organismi di Con- trollo. L’argomento non è di facile trattazione nel breve spazio disponibile ma vale la pena di provarci. Il modello di domanda a cui verrà fatto riferimento è quel- lo della domanda unica, che è la classica domanda riferita alle superfici aziendali. Prima di pro- cedere alla compilazione del- la domanda, è necessario che l’azienda sia descritta nel Fa- scicolo Aziendale da parte del Centro di Assistenza Agricola: qui vengono inseriti tutti i dati anagrafici, delle strutture, delle macchine agricole, gli elementi catastali dei terreni, le colture praticate nell’anno ed i titoli di possesso, quali ad es. contratti di affitto, ed altre informazioni ancora. Il Fascicolo Aziendale fa si che tutta questa mole di informazioni vengano inserite, diversamente rispetto al passa- to, una sola volta per tutte le possibili domande che l’azienda volesse presentare ad Avepa (Carburanti, domanda unica, domande del piano di svilup- po rurale, etc.). Solo dopo tale operazione è possibile inserire una domanda sugli applicativi dell’Agenzia. La domanda im- pone la presenza di una serie di informazioni correlate agli aiuti richiesti, pertanto al fine di pre- venire delle anomalie formali sono stati inseriti in fase di com- pilazione una serie di controlli formali e sostanziali che hanno ridotto il tasso di anomalie da risolvere in fase di istruttoria, quando queste di fatto porte- rebbero ad un rallentamento dei pagamenti. Dal 2008 è stato inserito un nuovo controllo che impone la presenza dell’identifi- cazione grafica dell’azienda sul sistema di controllo georefe- renziato pena la non dichiara- bilità a premio: la Commissione Europea impone l’individuazio- ne grafica dei terreni aziendali su questi sistemi basati essen- zialmente sulla sovrapposizione delle mappe catastali sulle foto aeree del territorio rurale; in questo modo viene reso pos- sibile il controllo amministrativo delle colture dichiarate rispetto alle informazioni desunte dalla fotointerpretazione. L’obiet- tivo del controllo è rendere non possibile la dichiarazione di coltivazioni a premio, quali per esempio i pascoli, su superfici che risultano essere occupate da bosco. Questo tipo di controllo è di importanza cruciale, in quanto è voluto fortemente in sede di Commissione Europea e per- tanto oggetto di ispezioni ormai annuali in Italia: su questa ma- teria il nostro Stato ha già su- bito delle importanti correzioni finanziarie ( cioè delle multe ) dell’ordine di centinaia di milio- ni di euro ed è il controllo che maggiormente rallenta i paga- menti. Una forte accelerazione delle attività potrebbe essere rag- giunta se l’Agenzia del Territo- rio fornisse ad Avepa tutte le informazioni grafiche catastali: nonostante il legislatore si sia già pronunciato favorevolmen- te al passaggio di queste infor- mazioni senza onere alcuno non si è ancora addivenuti ad un accordo fattivo in tal sen- so. Avepa continua a lavorare con determinazione in questa direzione sulla base del fonda- mentale principio che se una CONTINUA IN TERZA PAGINA

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n.44 luglio 2007RIVISTA MENSILE AVEPANEWS • NUMERO 56 · MARZO 2008 • PROPRIETARIO EDITORE: AVEPA AGENZIA VENETA PER I PAGAMENTI IN AGRICOLTURA · VIA N. TOMMASEO N. 67 · 35131 PADOVA · TEL. 049.7708711 · WWW.AVEPA.IT

REGISTRAZIONE AL TRIBUNALE DI PADOVA N. 1797 DEL 29 MAGGIO 2002 • DIRETTORE RESPONSABILE: ANTONIO MERLO • STAMPA LITOCENTER SRL · LIMENA PDPOSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N.46) ART. 1 COMMA 2 - CNS PADOVA

NEWS

n. 38 dicembre 2007

il mensile dell’agricoltura veneta

n. 56 marzo 2008

A tale scopo ed in attuazione dell’art. 16 del Regolamen-

to CE 1493/99, che prevede che l’Inventario contenga

le seguenti informazioni aggregate a livello regionale e

nazionale:

• le superfi ci vitate totali piantate con varietà classifi ca-

te per la produzione di vino;

• le varietà interessate;

• il totale dei diritti di impianto esistenti; la Regione

Veneto ha emanato la DGR 838 del 28 marzo 2006

con la quale ha defi nito le modalità di applicazione

del programma straordinario di riallineamento delle

dichiarazioni delle superfi ci vitate e di aggiornamento

dello schedario viticolo veneto.

Il programma straordinario di riallineamento si è reso

necessario in quanto il primo censimento delle superfi ci

vitate, gestito da Agea, presentava informazioni carenti

ed incongruenti, essendo riferite al 1° settembre 2000,

inoltre il ritardo con il quale Agea aveva consegnato

le banche dati alle Regioni aveva generato un vuoto di

informazioni dal 1° settembre 2000 sino al momento in

cui gli Uffi ci competenti avevano avuto a disposizione il

materiale.

In considerazione di quanto sopra esposto la Regione

ha affi dato ad AVEPA la gestione del programma straor-

dinario anche alla luce della DGR n. 2275 del 9 agosto

2002, che affi dava ad AVEPA la gestione degli interventi

nel settore vitivinicolo.

AVEPA ha quindi provveduto a comunicare, a tutti i

viticoltori, le informazioni relative alle superfi ci vitate,

dagli stessi condotte e presenti nella banca dati dello

Schedario.

I conduttori, o i soggetti dagli stessi delegati, hanno

provveduto ad elaborare le dichiarazioni di riallineamen-

to e/o aggiornamento e/o conferma a partire dalle infor-

mazioni presenti nello Schedario e tenuto conto della

ragione sociale presente nell’Anagrafe regionale. Inoltre

tutti i soggetti che a vario titolo intendevano rivendicare

le loro posizioni, hanno potuto aggiornare le informa-

zioni relative agli albi dei vigneti a DO e agli elenchi delle

vigne a IGT. Dopo successive proroghe il termine ultimo

di presentazione, sia in versione cartacea che informatiz-

zata, è stato fi ssato al 31 gennaio 2008.

Durante questa operazione di riallineamento tutti i pro-

duttori che si trovavano nella condizione di gestire su-

perfi ci vitate impiantate, nel periodo compreso tra il 1

aprile 1987 e il 31 luglio 1998, in maniera difforme alla

norma hanno potuto regolarizzare tali superfi ci come

previsto dalle DGR 1190/06 e 3513/06. Hanno colto

tale opportunità 1210 aziende che hanno regolarizzato

complessivamente 686,72 ettari di superfi cie vitata.

SCHEDARIO VITICOLO VENETO

I.P.

La costituzione dello Schedario Viticolo Veneto, il mantenimento dello stesso nonché l’aggiornamento e la gestione di Albi DO ed Elenchi IGT sono tra le principali materie del settore vitivinicolo che la Regione Veneto ha delegato ad AVEPA.

CONTINUA IN TERZA PAGINA

LA DOMANDA UNICA ED I CONTROLLI DI SUPERFICIE■ Parliamo spesso di fi nanzia-

menti comunitari, di domande

di aiuto, di regole da rispettare,

ma spesso non conosciamo le

attività che vengono effettuate

sulle domande stesse da Avepa

e dagli altri Organismi di Con-

trollo.

L’argomento non è di facile

trattazione nel breve spazio

disponibile ma vale la pena di

provarci.

Il modello di domanda a cui

verrà fatto riferimento è quel-

lo della domanda unica, che è

la classica domanda riferita alle

superfi ci aziendali. Prima di pro-

cedere alla compilazione del-

la domanda, è necessario che

l’azienda sia descritta nel Fa-

scicolo Aziendale da parte del

Centro di Assistenza Agricola:

qui vengono inseriti tutti i dati

anagrafi ci, delle strutture, delle

macchine agricole, gli elementi

catastali dei terreni, le colture

praticate nell’anno ed i titoli di

possesso, quali ad es. contratti

di affi tto, ed altre informazioni

ancora. Il Fascicolo Aziendale

fa si che tutta questa mole di

informazioni vengano inserite,

diversamente rispetto al passa-

to, una sola volta per tutte le

possibili domande che l’azienda

volesse presentare ad Avepa

(Carburanti, domanda unica,

domande del piano di svilup-

po rurale, etc.). Solo dopo tale

operazione è possibile inserire

una domanda sugli applicativi

dell’Agenzia. La domanda im-

pone la presenza di una serie di

informazioni correlate agli aiuti

richiesti, pertanto al fi ne di pre-

venire delle anomalie formali

sono stati inseriti in fase di com-

pilazione una serie di controlli

formali e sostanziali che hanno

ridotto il tasso di anomalie da

risolvere in fase di istruttoria,

quando queste di fatto porte-

rebbero ad un rallentamento

dei pagamenti. Dal 2008 è stato

inserito un nuovo controllo che

impone la presenza dell’identifi -

cazione grafi ca dell’azienda sul

sistema di controllo georefe-

renziato pena la non dichiara-

bilità a premio: la Commissione

Europea impone l’individuazio-

ne grafi ca dei terreni aziendali

su questi sistemi basati essen-

zialmente sulla sovrapposizione

delle mappe catastali sulle foto

aeree del territorio rurale; in

questo modo viene reso pos-

sibile il controllo amministrativo

delle colture dichiarate rispetto

alle informazioni desunte dalla

fotointerpretazione. L’obiet-

tivo del controllo è rendere

non possibile la dichiarazione di

coltivazioni a premio, quali per

esempio i pascoli, su superfi ci

che risultano essere occupate

da bosco.

Questo tipo di controllo è di

importanza cruciale, in quanto

è voluto fortemente in sede di

Commissione Europea e per-

tanto oggetto di ispezioni ormai

annuali in Italia: su questa ma-

teria il nostro Stato ha già su-

bito delle importanti correzioni

fi nanziarie ( cioè delle multe )

dell’ordine di centinaia di milio-

ni di euro ed è il controllo che

maggiormente rallenta i paga-

menti.

Una forte accelerazione delle

attività potrebbe essere rag-

giunta se l’Agenzia del Territo-

rio fornisse ad Avepa tutte le

informazioni grafi che catastali:

nonostante il legislatore si sia

già pronunciato favorevolmen-

te al passaggio di queste infor-

mazioni senza onere alcuno

non si è ancora addivenuti ad

un accordo fattivo in tal sen-

so. Avepa continua a lavorare

con determinazione in questa

direzione sulla base del fonda-

mentale principio che se una CONTINUA IN TERZA PAGINA

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CARREFOUR INFORMA

■ La Commissione europea

ha adottato un pacchetto di

proposte in materia di lot-

ta ai cambiamenti climatici

e promozione delle energie

rinnovabili. Gli obiettivi che

si intendono raggiungere

sono senz’altro ambiziosi ma

allo stesso tempo non privi

di insidie.

L’obiettivo del pacchettoEntro il 2020, l’UE intende

ridurre del 20% le emissioni

di gas a effetto serra, prepa-

randosi già al raggiungimento

del 30% attraverso specifici

accordi internazionali; inol-

tre, viene posto l’obiettivo

minimo del 20% in fatto di

utilizzo di energie da fonti

rinnovabili. Tali misure pre-

vedono un aggiornamento

del sistema di scambio di

emissioni (ETS) per portare

a una riduzione delle emis-

sioni da parte delle grandi

industrie, la definizione di

obiettivi nazionali vincolanti

in settori non compresi dal-

l’ETS, come i trasporti, l’edi-

lizia, l’agricoltura e i rifiuti, un

nuovo approccio per pro-

muovere obiettivi vincolanti

nazionali in materia di ener-

gie rinnovabili, nuove nor-

me per stimolare la cattura

e lo stoccaggio del carbonio

e nuove disposizioni in ma-

teria di Aiuti di Stato. Altro

obiettivo, che interessa da

vicino il settore agricolo, è

dato dalla volontà di coprire

la quota del 10% in fatto di

ricorso ai biocarburanti.

Le insidieI governanti europei non

nascondono che le insidie

del pacchetto clima/energia

non mancano. Si temono

effetti negativi sull’occupa-

zione europea, causati dalla

concorrenza mondiale, e da

più parti vengono denuncia-

ti gli elevati costi economici

dell’operazione. Su questo

fronte è però intervenuto

il Presidente della Commis-

sione europea, José Manuel

Barroso, sottolineando che

“tali costi sono gestibili in

quanto rappresentano meno

dello 0,5% del PIL comunita-

rio nel 2020, ossia 3 euro a

settimana per ogni cittadino

europeo”. Il concetto di Bar-

roso è chiaro: l’”inazione”

sarebbe molto più onerosa

(“più di dieci volte tanto”)

alla luce dei recenti forti au-

menti del prezzo del petro-

lio e del gas, ma soprattutto

delle prospettive future.

Come riuscirà, ora, l’Unio-

ne Europea a trasformare il

consenso politico raccolto

attorno a questa grande sfi-

da in azioni concrete? Dopo

le parole aspettiamo i fatti.

Per maggiori informazioni

sull’argomento:

h t tp : / / e c . eu r opa . eu / ene r -gy/c l imate_act ions/ index_en.htm ■

Pacchetto clima/energia

a cura di Renzo Michieletto

Per ulteriori informazioni contattare Veneto Agricoltura

Europe Direct Carrefour del Veneto tel. 049 8293716

e-mail: [email protected]

Condizionalità ambientale■ I Ministri agricoli europei hanno raggiunto un accordo su

una proposta di compromesso in tema di semplifi cazione delle

norme applicative della condizionalità ambientale (la cosiddetta

cross-compliance). Ecco i punti principali del compromesso.

Applicabilità delle norme sull’eco-condizionalità ai nuovi Stati mem-bri: il Consiglio ha stabilito che entreranno pienamente in vigore

dal 2011 con possibilità di prevedere deroghe al phasing in da di-

scutere durante l’ampio dibattito sullo stato di salute della PAC.

Introduzione del concetto di infrazione minore: i Ministri agricoli

hanno stabilito di introdurre la regola de minimis che individua le

infrazioni minori non punibili ed una soglia di 100 euro al di sotto

della quale la sanzione non viene applicata.

Abolizione della regola dei 10 mesi: ovvero il periodo minimo in

cui le parcelle devono risultare nella disponibilità dell’agricoltore

per poter dare diritto al pagamento unico. ■

■ In tema di verifi ca dello Sta-

to di Salute della PAC, i ministri

agricoli europei stanno lavoran-

do attorno alla Comunicazione

presentata nel mese di novem-

bre 2007 dalla Commissione.

Plafonamento: su questo tema

lo schieramento politico si è

spaccato. Contro il plafona-

mento in alto degli aiuti si sono

espressi i ministri tedesco, bri-

tannico e ceco, mentre quel-

lo francese si é soffermato sui

meccanismi di gestione delle

crisi che, a suo parere, devono

continuare ad essere coperti

dalle spese del primo pilastro.

L’Italia ha invece sostenuto in

via generale l’impianto della

Commissione, soffermandosi

sui diversi aspetti del disaccop-

piamento per il quale bisogne-

rebbe evitare i “fondamenta-

lismi”, attuando un approccio

caso per caso (è stato citato,

come esempio, il riso e il ta-

bacco. A questo proposito

sembra che la Commissione

europea abbia rigettato con

forza qualsiasi ipotesi di pro-

lungare il sistema accoppiato

nel settore del tabacco).

Infi ne, ha prodotto esiti po-

sitivi la richiesta di Italia, Spa-

gna, Grecia, Francia e Belgio di

adottare una proposta di rego-

lamento per rendere applicabi-

li, sin dal 2008, le nuove misure

previste dall’OCM Ortofrutta

per la gestione delle crisi, con

il conseguente aumento dal 4

al 4,5% dell’aiuto alle Organiz-

zazioni di Produttori.

La Commissione europea ha

confermato l’intenzione di

presentare le prime proposte

regolamentari il prossimo 20

maggio. ■

■ 1° semestre 2008: il pro-

gramma di lavoro della Pre-

sidenza slovena

Janez Jansa, Presidente di

turno dell’Unione Europea

in questo primo semestre

2008, ha presentato il suo

programma di lavoro. In

campo agricolo, la Slovenia

ha iscritto i dossier sullo Sta-

to di Salute della PAC e sulle

quote latte, la preparazione

dei regolamenti applicativi

dell’OCM Vitivinicolo (rifor-

mato lo scorso dicembre),

la semplificazione della PAC

(OCM unica e condizio-

nalità) e la conclusione di

importanti dossier sanitari

(uso sostenibile dei pesticidi

e commercializzazione dei

prodotti fitosanitari). Inoltre,

dovrebbe essere dato nuovo

impulso al dibattito interno

sulle procedure di autorizza-

zione all’immissione in com-

mercio dei prodotti geneti-

camente modificati.

Ricordiamo, infine, le date

dei Consigli agricoli del pri-

mo semestre 2008: dopo

quello svoltosi a gennaio, i

Consigli si terranno il 18-19

febbraio, 17-18 marzo, 14-

15 aprile, 19-20 maggio e

23-24 giugno. ■

■ La Francia ha deciso, con non poche polemiche interne,

di far valere la clausola di salvaguardia per introdurre

una moratoria sulla coltivazione del mais geneticamente

modifi cato MON810 sul proprio territorio. Si attende ora

la risposta della Commissione europea; per una simile

decisione, infatti, é necessaria l’approvazione di Bruxelles,

che deve verifi care l’esistenza di elementi “gravi” e “nuovi”

alla base della moratoria. La Commissione europea è

inoltre impegnata a trovare una soluzione per la moratoria

austriaca (già in infrazione secondo una sentenza

dell’organo arbitrale del WTO) e per l’autorizzazione dei

tre tipi di mais geneticamente modifi cati già transitati, senza

risultato, al Consiglio agricoltura dello scorso ottobre e

della patata “Amphlora”. ■

■ Il primo trimestre 2008 potrebbe essere decisivo per un pos-

sibile accordo in sede WTO. Nelle scorse settimane, Crawford

Falconer, capo dei negoziati agricoli, ha fatto circolare alcuni nuo-

vi testi tecnici in materia di accesso al mercato (per ulteriori

informazioni si veda il sito internet: http://www.wto.org/english/tratop_e/agric_e/chair_workdoc_nov07_e.htm. Presto potrebbe

essere resa pubblica la nuova proposta di compromesso: in par-

ticolare le novità riguardano il trattamento dei prodotti sensibili

per i paesi in via di sviluppo che, tuttavia, sembrano aver rigetta-

to a caldo le proposte di Falconer. Un ulteriore fallimento, con

le elezioni americane ormai nel vivo, potrebbe comportare il

defi nitivo stop al Doha round, iniziato nel lontano 2001. ■

Stato di salute della PAC

Mais geneticamentemodifi cato

1° semestre 2008: il programma di lavoro della Presidenza slovena

WTO: accordo in vista?

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SCHEDARIO VITICOLO VENETO SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

VarietàSuperfi cie vitata (Ha)

Percentuale (%)

Prosecco 10.858,2627 15,22

Merlot 10.775,9943 15,10

Garganega 10.718,0901 15,02

Corvina 5.921,8157 8,30

Pinot grigio 5.762,6894 8,08

Cabernet sauvignon 4.701,7423 6,59

Cabernet franc 3.326,4689 4,66

Chardonnay 2.868,8363 4,02

Rondinella 2.664,0995 3,73

Tocai friulano 1.640,4357 2,30

Pinot bianco 1.482,8492 2,08

Verduzzo trevigiano 1.065,9540 1,49

Trebbiano toscano 1.005,1089 1,41

Raboso piave 971,8138 1,36

Sauvignon 697,0609 0,98

Corvinone 561,5114 0,79

Molinara 517,7626 0,73

Refosco dal

peduncolo rosso 456,8655 0,64

Durella 456,0382 0,64

Verduzzo friulano 443,0039 0,62

Altre varieta’ 4.465,1869 6,26

TOTALE 71.361,5904 100,00

Denominazione Superfi cie vitata

(Ha)Percentuale

(%)Soave 7.355,1282 13,45

Garda 6.222,6336 11,38

Valpolicella 4.890,0090 8,94

Vini del Piave o Piave 4.442,3990 8,12

Conegliano Valdobbiadene 4.117,1152 7,53

Vicenza 3.649,9774 6,67

Lison Pramaggiore 3.250,8678 5,94

Bardolino 2.462,4222 4,50

Recioto di Soave 2.269,5233 4,15

Colli Euganei 2.050,2379 3,75

Arcole 1.999,4282 3,66

Colli Berici 1.755,3695 3,21

Soave Superiore 1.601,3955 2,93

Corti Benedettine del Padovano

1.238,6629 2,26

Valdadige 1.181,6916 2,16

Bianco di Custoza 1.074,2069 1,96

Riviera del Brenta 924,5299 1,69

Gambellara 888,3724 1,62

Bagnoli di Sopra o Bagnoli 851,5691 1,56

Montello e Colli Asolani 759,3348 1,39

Breganze 605,4121 1,11

Monti Lessini o Lessini 384,4005 0,70

Bardolino Superiore 264,9423 0,48

Merlara 214,7839 0,39

Colli di Conegliano 93,4093 0,17

Lugana 86,6872 0,16

Terra dei Forti 68,6209 0,13

TOTALE 54.703,1305 100,00

Dal 31 gennaio scorso, terminata l’operazione di rialli-

neamento, AVEPA è in possesso di tutte le informazioni

defi nitive relative allo Schedario Viticolo Veneto, tali in-

formazioni relative alle superfi ci vitate sono state inseri-

te all’interno del fascicolo aziendale del produttore.

Lo schedario contiene quindi le seguenti informazioni

congruenti con il resto del fascicolo:

• anagrafi ca aziendale

• informazioni catastali delle particelle coltivate a vite

da vino;

• informazioni agronomiche delle medesime superfi ci

vitate;

• informazioni relative ad Albi DO ed Elenchi IGT;

• eventuali informazioni relative ai diritti in porta-

foglio.

In dettaglio risulta che nel Veneto la coltivazione

della vite per uva da vino occupa una superfi cie

pari a 71.361 ettari, coinvolgendo 41.714 aziende

attive.

Le province maggiormente vocate sono, quasi a

pari merito, Treviso e Verona con una superfi cie ri-

spettivamente pari a Ha 26.284 e Ha 25.198 (vedi

tabella 1 e grafi co).

Anche in termini di varietà l’aspettativa non delude,

quasi allineate sono le due principali varietà: prosecco e

merlot. Le varietà a bacca bianca occupano una superfi cie

pari a 39.152 ettari, mentre le varietà a bacca nera i re-

stanti 32.209 ettari della superfi cie vitata regionale.

Le varietà a bacca bianca, la cui superfi cie totale è di

39.152 ettari, sono rappresentate per il 15,22 % da pro-

secco. Seguono poi la garganega con il 15,02 %, il pinot

grigio con 8,30% e distaccato di qualche misura lo char-

donnay con il 4,02%.

Le varietà a bacca nera occupano invece 32.209 ettari

di superfi cie regionale. La varietà principale, come detto

è il merlot, con il 15,10%, segue la corvina con l’8,30%,

mentre i cabernet sono rappresentati nel seguente

modo: cabenet sauvignon con il 6,59% e cabernet franc

è con il 4,66% ( tabella 2).

Infi ne come riportato nella tabella sottostante il 76%

della superfi cie pari a 54.703 Ha è iscritta ad una

DOC, di questa superfi cie solo 5 DOC: Soave, Gar-

da, Valpolicella, Vini del Piave e Conegliano-Valdob-

biadene, rappresentano il 50% della superfi cie iscritta

(tabella 3).

Uffi cio Vitivinicolo

Provincianumero

dichiarazioni

Superfi cie

(Ha) (%)

Belluno 48 15,8478 0,02

Padova 6.340 5.873,3853 8,23

Rovigo 1.402 327,4053 0,46

Treviso 14.134 26.284,3156 36,83

Venezia 5.065 6.356,4895 8,91

Verona 9.250 25.198,5070 35,31

Vicenza 5.475 7.305,6400 10,24

TOTALE 41.714 71.361,5905 100,00

Superfici Vitate (Ha)

B L ; 1 5 ,8 5P D ; 5 . 8 7 3 ,3 9

R O ; 3 2 7 ,4 1

TV ; 2 6 .2 8 4 ,3 2

V E ; 6 .3 5 6 , 4 9

V R ; 2 5 .1 9 8 ,5 1

V I ; 7 .3 0 5 ,6 4

informazione è in possesso di

una Amministrazione Pubblica,

non deve essere richiesta al

cittadino. Ad oggi, tuttavia, i ri-

sultati sono insuffi cienti perché

l’Agenzia del Territorio “vende-

rebbe” le informazioni ad un

prezzo insostenibile per Avepa.

Per parlare di cifre, in Veneto

le domande uniche interessano

circa un milione di particelle ca-

tastali ed ognuna di queste deve

possedere la foto aerea, la rap-

presentazione sovrapposta del-

la mappa catastale e la fotoin-

terpretazione che ne individua

le caratteristiche di coltivabilità

delle diverse tipologie di coltu-

re agrarie. Ogni anno vengono

individuate nelle domande circa

30.000 particelle non georefe-

renziate, che possono derivare

o da recenti frazionamenti o

perché mai dichiarate a premio

negli ultimi 5 anni.

Oltre al controllo nell’ambi-

to regionale, viene effettuato

anche un controllo in ambito

nazionale per prevenire delle

doppie dichiarazioni in quanto

un agricoltore veneto può di-

chiarare come aziendali delle

superfi ci non ricadenti in regio-

ne (ad es. in Emilia-Romagna

piuttosto che in Puglia) come

pure un agricoltore non veneto

può farlo su superfi ci venete.

La Commissione Europea non

si accontenta di questo livello di

controllo, per cui richiede che

almeno il 5% delle aziende ven-

gano controllate in loco, cioè

con un ingresso in azienda di un

tecnico che verifi ca di persona

le colture in campo: in Veneto

questo signifi ca un controllo di-

retto su almeno 5.100 aziende

di cui poco più di 1.000 con

l’aggiunta del controllo condi-

zionalità.

Tutti questi controlli possono

trovare degli “intoppi”, quali

le anomalie di superfi cie, che

possono essere rimediati con

le attività in capo ai Centri di

Assistenza Agricola che pre-

sentano le mappe catastali che

Avepa non è riuscita a rinvenire

con i propri mezzi. Solo dopo

che tutte queste informazioni

sono ben informaticamente al-

lineate è possibile procedere

al pagamento: la Commissione

Europea impone agli Organi-

smi Pagatori di non procedere

ad alcun pagamento in forma di

anticipazione e questo è il reale

motivo per cui alcune domande

vengono pagate con sensibile ri-

tardo rispetto ad altre. Non solo

le domande sono sottoposte a

controllo, anche Avepa stessa lo

è e da parte di diversi organismi,

quali la Commissione Europea,

la Corte dei Conti Europea, il

Ministero delle Politiche Agrarie

e Forestali, il Certifi catore dei

Conti che è costituito da una

società privata di certifi cazione

(le stesse che operano sulle ban-

che piuttosto che sulle società

per azioni, etc.) che verifi cano la

correttezza dell’erogazione dei

fondi che, non dimentichiamolo,

anche se derivano formalmente

dalla Comunità Europea, sono

comunque delle risorse fi nanzia-

rie derivate dal contribuente.

Importanti dibattiti si sono accesi

nel Parlamento europeo per la

semplifi cazione delle procedure

di controllo nella valutazione dello

stato di salute della Politica Agri-

cola Europea (Health Check), e

solo da Bruxelles può derivare una

vera semplifi cazione, ma senz’altro

un margine di miglioramento può

derivare da un migliore colloquio

tra le diverse Amministrazioni ita-

liane: Avepa continua a promuo-

vere questa migliore intesa per

l’interesse dell’agricoltura veneta e

del perfezionamento della propria

operatività. ■

Daniele Dosualdo

LA DOMANDA UNICA ED I CONTROLLI DI SUPERFICIE SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

Page 4: POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO …€¦ · del 30% attraverso specifici accordi internazionali; inol-tre, viene posto l’obiettivo minimo del 20% in fatto di utilizzo

in collaborazione con:

ANDAMENTO AGROCLIMATICO INVERNO 2007A cura del dott. A. Chiaudani e della dott.ssa I. Delillo

ARPAV-Dipartimento per la Sicurezza del Territorio

Unità Operativa di Agro-Biometeorologia, Centro Meteorologico di Teolo (PD)

www.arpa.veneto.it/agrometeo.htm

TEMPERATURE (*) Le medie delle temperature minime e

massime del trimestre 1° dicembre 2007- 29 febbraio 2008 sono state superiori

alle medie del periodo di riferimento 1994-2007. In pianura sia le minime che le

massime sono state superiori alle medie pluriennali di circa 1 °C.

PRECIPITAZIONI (P) La cumulata totale delle piogge, nel

trimestre invernale, è oscillata tra 40 e 360 mm risultando inferiore alla media

del periodo 1994-2007 soprattutto nella pianura centro occidentale, zona in cui

è stato registrato un defi cit di 60 mm rispetto alla media.

Anomalia temperatura minima (°c) Anomalia temperatura massima (c°)

INDICE DI PIOVOSITÀ SPI (STANDARIZED PRECIPITATION INDEX**) TRIMESTRE DICEMBRE-FEBBRAIO Dall’esame

dello SPI trimestrale, emerge una situazione di piovosità nella norma su tutta la regione,

rispetto al periodo di riferimento 1994-2007.

Estremamente umida

Severamente umida

Moderatamente umida

Normale

Moderatamente siccitosa

Severamente siccitosa

Estremamente siccitosa

EVAPOTRASPIRAZIONE DI RIFERIMENTO (ET0***) In considerazione del

periodo invernale, la quantità totale di acqua evapotraspirata è tra i 34 ed i

64 millimetri. Tali valori confrontati con quelli medi del periodo 1994-2007,

non evidenziano anomalie signifi cative.

BILANCIO IDROCLIMATICO(P-ET0****) Il bilancio idroclimatico ovunque positivo (data la

stagione), ha registrato valori compresi generalmente tra 40 e 320 mm. Le

anomalie di bilancio idroclimatico, ottenute dal confronto con i valori medi

del periodo 1994-2007, sono quasi esclusivamente determinate dall’anomalia

delle precipitazioni dato che quelle di evapotraspirazione sono trascurabili.

NOTE(*) Il calcolo delle anomalie delle temperature e delle piogge è riferito al periodo 1994-2007

(**) SPI. l’indice SPI (Standarized Precipitation Index (Mc Kee et al. 1993), consente di defi nire lo

stato di siccità in una località. Quantifi ca il defi cit o surplus di precipitazione per diverse scale dei

tempi; ognuna di queste scale rifl ette l’impatto della siccità sulla disponibilità di differenti risorse

d’acqua. L’umidità del suolo risponde alle anomalie di precipitazione su scale temporali brevi (1-

3 mesi), mentre l’acqua nel sottosuolo, fi umi e invasi tendono a rispondere su scale più lunghe

(6-12-24 mesi). L’indice è calcolato considerando la deviazione della precipitazione rispetto al

suo valore medio su una data scala temporale, divisa per la sua deviazione standard. Essendo

standardizzato consente il confronto tra stazioni climatologicamente diverse.

A. Chiaudani; Cacciatori, G, G.Tridello., M. Borin, F. Salvan, Studio della siccità in Veneto negli anni 1961-2004: SPI (Standarized Precipitation Index). in “Rivista Italiana di Agrometeorologia”, anno 9,

n.1, febbraio 2005, pp. 26-27 (http://www.agrometeorologia.it/documenti/atti_2005/26.pdf)(***) EVAPOTRASPIRAZIONE DI RIFERIMENTO

Il calcolo dell’evapotraspirazione di riferimento è basato sull’equazione di Hargreaves e Samani

(1982, 1985).

(****) BILANCIO IDROCLIMATICO

Il calcolo del bilancio idro-climatico, è il saldo tra la precipitazione e l’evapotraspirazione di riferi-

mento (P-ET0) espresso in mm.

Precipitazioni totali (mm) Anomalia precipitazioni (*mm)

Evapotraspirazione di riferimento (mm) Anomalia evapotraspirazione di riferimento (mm)

Bilancio idroclimatico (mm) Anomalia bilancio idroclimatico (mm)