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Porto Marghera negli scenari urbanistici e di pianificazione di area vasta Venezia, gennaio 2006 a cura di Turiddo Pugliese [email protected]

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Porto Marghera negli scenari urbanistici e di pianificazione di area vasta

Venezia, gennaio 2006

a cura di Turiddo [email protected]

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Il sistema infrastrutturale di riferimento: Venezia e la rete infrastrutturale europea

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Il sistema infrastrutturale di riferimento: Le grandi infrastrutture di progetto dell’area veneziana

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Il sistema infrastrutturale di riferimento: Il sistema della mobilità comunale

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Processo di costruzione di Porto Marghera

Una delle più grandi zone industriali costiere d’Europa Progettata e realizzata in progress con interventi finanziati dallo Stato perchériconosciuta fattore di sviluppo dell’economia nazionale.

1907 Piano regolatore Portuale di VE – Il Porto a Marghera

• Definizione 1^ zona industriale1919 Inizio lavori

1925 Definizione 2^ zona industriale 33 aziende 3.340 addetti

1950 128 aziende 22.500 addetti

1963 L. 397 Istituzione III^ zona industriale 194 aziende 30.200 addetti1970 160 aziende 31.000 addetti

1985 260 aziende 23.000 addetti

1990 303 aziende 19.300 addetti

1996 296 aziende 14.000 addetti

2005 13.000 addetti

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1962

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1968

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Cosa era Porto Marghera all’inizio degli anni ‘90

PORTO MARGHERA È UNA ZONA INDUSTRIALE COSTIERA caratterizzata dalla

DIMENSIONE SPAZIALE CIRCA 2000 HAOCCUPAZIONALE CIRCA 17.000 ADDETTI

SPECIFICITÀ DEL SITO VICINANZA A VENEZIA

PRESENZA DI AZIENDE INDUSTRIA TRASFORMAZIONE MATERIE PRIME GRANDI DIMENSIONI 70 –80 aziende con più di 20 addetti sulle 350 presenti

RILEVANTE PER IL SISTEMA ECONOMICO E TERRITORIALE VENEZIANOInfluenza il mercato del lavoro localeRappresenta la gran parte della disponibilità di aree produttive dell’area venezianaDefinisce i fattori che determinano l’organizzazione territoriale ed urbana dell’area veneziana

DOTATA DI NOTEVOLI POTENZIALITÀ Prossimità al sistema nord – est Nodo logistico Manodopera di alta professionalità

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La crisi di Porto Marghera

LA CRISI DI PORTO MARGHERA (anni ’90)

VENIVA DA LONTANO:

CONSEGUIVA ALLA RIORGANIZZAZIONE COMPLESSIVA DEL SISTEMA DELLE LAVORAZIONI PRIMARIE

ERA DEL TUTTO SIMILE A QUELLA DI ALTRE ZONE INDUSTRIALI COSTIERE

ERA APPESANTITA DA FATTORI LOCALI• effetti locali della crisi economica ed industriale nazionale• scarsa capacità dell’area di attrarre nuove iniziative • imprenditoriali

DIPENDEVA DALLA INCAPACITÀ DEGLI ORGANISMI LOCALI AD AFFRONTARE E INVERTIRE LE TENDENZE IN ATTO effetti negativi della pluralità e sovrapposizione di competenze

QUESTIONI EMERGENTILA QUESTIONE AMBIENTALE E LE CONTRADDIZIONI DEL RAPPORTO TRA SALVAGUARDIA E SVILUPPO

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Anni ‘90 Il progetto Porto Marghera

Anni ‘90 Il progetto Porto Marghera

OBIETTIVO:RILANCIO DI PORTO MARGHERA COME POLO PRODUTTIVO, INNOVATIVO, COMPATIBILE CON IL DELICATO AMBIENTE NATURALE E COSTRUITO, ALL’INTERNO DELQUALE SI COLLOCA.

Motivazioni• POTENZIALITÀ COME ZONA PRODUTTIVA E PORTUALE• RILANCIO COME CONDIZIONE DI SVILUPPO PER VENEZIA

IL COMUNE HA INCLUSO IL RISANAMENTO AMBIENTALE E LA RICONVERSIONE INDUSTRIALE DI PORTO MARGHERA TRA LE PROPRIE PRIORITÀ PROGRAMMATICHE E HA PREDISPOSTO UN PROGETTO UNITARIO DI RIQUALIFICAZIONE DEL POLO INDUSTRIALE

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La crisi di PORTO MARGHERA La posizione degli altri soggetti

-

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Il progetto Porto MargheraLa variante al P.R.G. per Porto Marghera

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Il progetto Porto MargheraLa variante al P.R.G. per Porto Marghera

IL SISTEMA DEGLI OBIETTIVI

1. VALORIZZARE LA FUNZIONE PORTUALE COMMERCIALE ED INDUSTRIALE

2. CREARE CONDIZIONI DI COMPATIBILITÀ TRA LA ZONA INDUSTRIALE E LA CITTÀ CIRCOSTANTE

3. RIORGANIZZARE IL SISTEMA RELAZIONALE, SECONDO LA TRIPLICE OTTICA DI:

MIGLIORARE I COLLEGAMENTI FERROVIARI CREARE RACCORDI STRADALI CON L’ENTROTERRA PRODUTTIVO SEPARARE IL TRAFFICO INDUSTRIALE DAL TRAFFICO URBANO

4. RISCRIVERE LE REGOLE INSEDIATIVE

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Il progetto Porto MargheraLa variante al P.R.G. per Porto Marghera

LE AZIONI SIGNIFICATIVE:

1. L’USO STRATEGICO DELLE RISORSE DISPONIBILI (FINANZIAMENTI, INCENTIVI, AREE, ECC..)

2. LA PROMOZIONE DI PROTOCOLLI D’INTESA CON SOGGETTI TITOLARI DI COMPETENZE SULL’AREA

3. LA DEFINIZIONE DI INTERVENTI DI CARATTERE INFRASTRUTTURALE DI RILEVANZA TERRITORIALE

4. UNA ZONIZZAZIONE DELLE AREE FUNZIONALE ALLA VALORIZZAZIONE DELLE POTENZIALITÀ

5. LA DEFINIZIONE DI MODALITÀ DI MODI D’USO DELLE AREE in grado di assicurare la flessibilità necessaria ai processi di riqualificazione che si intendono promuovere e, allo stesso tempo, capaci di fornire le certezze

richieste dalle forze imprenditoriali

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Cos’è oggi Porto Marghera

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Porto Marghera: Cosa è

PORTO MARGHERA È UNA ZONA INDUSTRIALE COSTIERA caratterizzata dalla

GRANDE DIMENSIONE SPAZIALE CIRCA 2000 HAOCCUPAZIONALE CIRCA 12.000 ADDETTI

SPECIFICITÀ DEL SITOVICINANZA A VENEZIA

RILEVANTE PER IL SISTEMA ECONOMICO E TERRITORIALE VENEZIANOInfluenza il mercato del lavoro localeRappresenta la gran parte della disponibilità di aree produttive dell’area venezianaDefinisce i fattori che determinano l’organizzazione territoriale ed urbana dell’area veneziana

DOTATA DI NOTEVOLI POTENZIALITÀ Prossimità al sistema nord – est Nodo logisticoManodopera di alta professionalità

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Porto Marghera: Cosa è

Superficie complessiva: circa 2000 ettari suddivisa in:

1400 ettari per attività industriali

340 ettari per i canali e gli specchi d’acqua

120 ettari per il porto commerciale

80 ettari per strade, ferrovie e servizi

40 ettari di zone demaniali

Dotazione infrastrutturale

18 km di canali marittimi

40 km di strade interne

135 km di rete ferroviaria interna(fonte Ente Zona Industriale 1998)

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1% 5% 4%

21%

18%9%4%

38%

Alimentare

Acqua, gas, Energia elettrica

Ceramica, Vetro, Refrattari, Edili emateriali da costruzione

Chimico

Meccanico

Metallurgico o siderurgico

Petrolifero

Altri settori

Fonte: Ente della Zona Industriale di Porto Marghera

Occupati a Porto Marghera per settore di attività - 2004

Porto Marghera: Cosa è

Totale addetti 11.977 in 306 Unità locali

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La nuova crisi di Porto Marghera

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Lo sviluppo delle potenzialità di Porto Marghera è condizionato da alcuniproblemi di carattere ambientale relazionabili al fatto che:• la materia è regolata da dispositivi normativi inadeguati ad un’area di queste dimensioni (conflitto di competenze tra Stato e Enti locali); • la strategia di intervento prevista dal Master plan per le bonifiche è solo

parzialmente estendibile al territorio più ampio del sito di interesse nazionale;• la strategia di intervento non coniuga in modo adeguato la bonifica dei

suoli con il riutilizzo produttivo delle aree;• l’iter procedurale dei piani di caratterizzazione e dei progetti di bonifica

risulta particolarmente complesso;• il ruolo degli enti locali nel processo di risanamento di Porto Marghera

non è sufficientemente valorizzato;• le incertezze sul futuro della chimica a Porto Marghera;• la scarsità delle risorse disponibili per gli interventi;• le attese speculative sui valori immobiliari delle aree dismesse.

Porto Marghera: i problemi di carattere ambientale

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Porto Marghera: Criticità della viabilità

L’area di Porto Marghera è caratterizzata da alcuni problemi di accessibilità e da tratti di viabilità nei quali intersezioni inadeguate o sezioni stradali insufficienti producono frequentemente accodamenti di estensione eccezionale o che in ogni caso provocano una caduta del livello di servizio che si ripercuote sull’intero sistema della circolazione:• Accesso da sud limitato dalla sezione della via Padana Superiore (che

connette la SS309 “Romea” a via F.lli Bandiera e via dell’Elettricità);

unitamente alla rilevante congestione all’intersezione della SS309 con il

sistema Tangenziale (rotatoria di Marghera-Villabona);• Insufficiente accessibilità veicolare all’area del Parco Scientifico e

Tecnologico;• Il cavalcavia della Vempa presenta rilevanti problemi nell’intreccio delle

provenienze da sud Marghera (via F.lli Bandiera, via Rizzardi) e da

ovest raccordo autostradale da Villabona e rampe della Tangenziale;

[1] Fonte: Area Mobilità, Direzione Centrale Sviluppo e Territorio Comune di Venezia

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Oltre alla Marghera problematica della aziende del settore petrolchimico e delle aziende del settore energia esistono anche altre Marghera, dove più concretamente e velocemente si sta attuando il progetto di riconversione pensato agli inizi degli anni 90.

• esiste la Marghera dell’altra industria che, pur ancora segnata da situazioni non risolte, comprende anche realtà produttive che hanno saputo rinnovarsi e

riposizionarsi positivamente rispetto al proprio contesto di mercato;

• esiste la Marghera del Parco Scientifico Tecnologico, che non comprende solo le aree destinate a tale funzione dallo strumento urbanistico vigente, ma

coinvolge anche le pertinenze di realtà industriali a queste prossime che in questa fase hanno avviato ripensamenti funzionali della loro missione produttiva. Questa Marghera è particolarmente ricettiva dei processi innovativi che sono maturati negli ultimi anni: il Distretto dell’Idrogeno, le Nanotecnologie; ecc.

• esiste la Marghera dell’Isola portuale e della logistica, fortemente interessata da interventi di riconversione industriale che rispecchiano il forte sviluppo della

funzione portuale degli ultimi anni;

• esiste infine la Marghera del Terziario Urbano, nella quale si stanno sviluppando e si prospettano interventi di rifunzionalizzazione di notevole rilevanza;

Porto Marghera: Cosa è

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Interventi in itinere

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Porto Marghera: le novità

In estrema sintesi le novità a Porto Marghera possono essere identificate in: • nuovi insediamenti industriali legati alle piccole e medie imprese; • viabilità strategica per separare maggiormente traffico urbano e traffico

pesante industriale;• interesse imprenditoriale per lo sviluppo di piattaforme logistiche di vario

tipo;• sblocco parziale dell'escavo dei canali industriali; • determinazione del periodo entro il quale alcuni impianti chimici dovranno

lasciare l'area (entro 10 anni, entro 5 anni eliminare il fosgene); • avvio del Progetto Integrato Fusina per la depurazione delle acque industriali; • completamento degli insediamenti legati al Parco Scientifico Tecnologico • avvio di progetti legati ai settori innovativi (idrogeno, biotecnologie, nanotecnologie, bioetanolo e carburanti ecologici, impianti per termovalorizzazione rifiuti e depurazione acque) • di una concertazione ampia tra le diverse istituzioni e soggetti competenti

per delineare il futuro dell'area • trasmissione al Ministero dell’Ambiente del parere regionale nella procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale statale relativo all’intervento di sostituzione delle celle a mercurio con celle a membrana nella stabilimento Syndial di Porto Marghera.

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Il Consorzio, istituito nel novembre 2003, sulla base della L. R. n. 8 del 4.4.2003 “Disciplina dei distretti produttivi ed interventi di politica industriale locale", si propone:• di creare un tavolo comune per tutti gli Attori interessati allo sviluppo della logistica, delle sue attività annesse ed infrastrutture necessarie;• di raccogliere la sfida della globalizzazione dei mercati e del decentramento produttivo e di promuovere l’area veneziana quale magnete logistico per il centro Europa;• di fidelizzare una cultura logistica propria del distretto, unico nel Veneto per la presenza delle 5 modalità di trasporto e promuoverlo all’estero;• di sviluppare una piattaforma logistica virtuale intesa come punto di incontro tra

domanda-offerta di trasporto, finalizzata anche a ridurre gli impatti ecologici• di promuovere il recupero e l’individuazione di aree a parchi logistici dove oltre

alla custodia-controllo in radiofrequenza, si effettuano lavorazioni a valore aggiunto delle merci;• di cogliere le opportunità della legge regionale n. 8/2003 e di quante altre, nazionali-comunitarie, si propongano lo sviluppo del settore favorendo il rilancio delle sue imprese;• di favorire strategie di innovazione logistica per aiutare il sistema produttivo locale ad accrescere la propria competitività internazionale e per ridurre l’impatto

ambientale delle attività di trasporto

Il Consorzio portualità, intermodalità e logistica Venezia-Treviso

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Strumenti di intervento a Porto MargheraIl nuovo contesto di riferimento

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Strumenti di intervento a Porto Marghera

• UrbanisticiVariante PRG Terraferma - Adottata con deliberazione del Consiglio Comunale n. 16/1999- Approvazione in corso

Variante PRG Porto Marghera - Adottata con deliberazione del Consiglio Comunale n. 258/1995 - Approvata il 9 febbraio 1999

Piano Regolatore Portuale per la sezione di Porto Marghera

• AmbientaliVariante PRG Porto Marghera Legge 426/1998 sui “Nuovi interventi in campo ambientale”Accordo di Programma per la Chimica di Porto Marghera- Sottoscritto il 21 ottobre 1998- Approvato con DPCM 12 febbraio 1999

Atto integrativo all’Accordo di Programma - Sottoscritto il 15 dicembre 2000- Ratificato con DPCM 15 novembre 2001

Master Plan per la bonifica dei siti inquinati di Porto Marghera

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Evoluzione del quadro normativo di riferimento 1/2

Provvedimenti legislativi di carattere generale

D.Lgs n. 22/1997 (Decreto Ronchi)Nuovi interventi in campo ambientaleCompetenze e procedure Legge n. 426/1998Individuazione siti di interesse nazionale DPM n. 471/1999Decreto attuativo Legge n. 22/1997

DM n. 468/2001Finanziamento interventi nei siti di interesse nazionale (Legge n. 426/98)

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Ambiti di riferimento ambientali

Confine comunalePerimetrazione Sito Nazionale L.426/1998Perimetrazione zona industriale (variante PRG)Perimetrazione zona industriale (adottata dal Master Plan)

Comune di Venezia - Servizio Pianificazione Ambientale

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La specialità dell'area portuale ed industriale e le complesse questioni che la riguardano determinano un insieme di interessi ed attori vasto e variegato, ognuno con sua specifica competenza:

• Stato (Ministero Ambiente e Tutela del Territorio, Ministero Attività Produttive, Ministero Infrastrutture e Trasporti, Magistrato alle Acque),

• Regione Veneto,

• Provincia di Venezia,

• Comune di Venezia,

• Arpav,

• Promomarghera,

• Immobiliare Veneziana,

• Associazioni Sindacali,

• Unindustria,

• Ente Zona Industriale,

• aziende multinazionali e locali

Porto Marghera: i soggetti

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Posizione dello stato

Secondo il Ministero delle Attività Produttive il termine del 31 dicembre 2015 individuato con deliberazione n. 3248 del 25 ottobre 2005 dalla Giunta Regione Veneto rende antieconomica la realizzazione dell’investimento per la modifica dell’impianto di cloro soda con celle a membrana. Pertanto, nella riunione del Tavolo nazionale per la chimica che si è tenuta il 16 novembre 2005, “il Ministero delle Attività Produttive si è impegnato ad adoperarsi, d’intesa con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, affinché tale termine venga spostato al 31 dicembre 2025”;

Piano 2006-2008 degli obiettivi di politica industriale del MAPPer favorire il consolidamento della chimica di base il Ministero delle Attività Produttive propone:

• la riqualificazione dei siti produttivi finalizzata alla piena valorizzazione dei centri più efficienti e all’abbandono delle attività non risanabili;

• la riconversione industriale verso produzioni a minore impatto sull’ambiente anche attraverso lo sviluppo di PMI ed il miglioramento delle relazioni tra il sistema industriale e il mondo della ricerca scientifica; • lo sviluppo di progetti di ricerca finalizzati a rafforzare la capacità innovativa del sistema produttivo italiano.

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La posizione della regione Veneto

• nella seduta del 6 ottobre 2005 il Consiglio regionale ha approvato la risoluzione n. 7/2005 relativa alla “Situazione del polo chimico di Marghera”, in cui si ribadisce che “sarà garantita la certezza operativa degli impianti per tutto il periodo di ammortamento economico degli stessi” e si invita la Giunta regionale ad attivarsi in tempi strettissimi per il

completamento dell’iter ai fini del rilascio delle concessioni per l’adeguamento degli impianti del cloro-soda, con la sostituzione delle celle a mercurio con celle a membrana;

• con deliberazione n. 3248 del 25 ottobre 2005 la Giunta regionale ha individuato il 31 dicembre 2015 quale data improrogabile per le dismissioni della chimica del cloro da Porto Marghera. La DGR n. 3248/2005 stabilisce inoltre che il parere regionale da inviare al Ministero

dell’Ambiente per la procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale sia inviato contestualmente all’intesa tra la Regione Veneto e Syndial spa, che l’impresa dovrebbe sottoscrivere accettando la data del 31 dicembre 2015 come termine perentorio per la dismissione totale della chimica del cloro.

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Il “Piano Quadrifoglio”Il Progetto per Venezia si compone di varie azioni complesse per dare risposte ai problemi derivanti dalle quattro dimensioni prese in esame. Il “Piano Quadrifoglio” costituisce la prima di tali azioni ed è diretta ad affrontare le tematiche più urgenti.Il “Piano” comprende politiche ed iniziative per:a) la salvaguardia fisica e difesa ambientale;b)la riqualificazione di Porto Marghera e prospettive di sviluppo;c) il sistema infrastrutturale e della mobilità intorno al nodo di Marghera e del suo entroterra;d) la rivitalizzazione economica e sociale di Venezia e della sua terraferma.

Programma Regionale di Sviluppo (P.R.S.) 2005

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La riqualificazione di Porto Marghera e prospettive di sviluppo 1/2

Gli impianti a rischio di incidente di Porto Marghera dovranno essere ristrutturati o delocalizzati o dismessi in funzione di due non aggirabili “motori” di trasformazione: 1. le direttive europee perla prevenzione dei rischi e dell’inquinamento e 2. le trasformazioni dei cicli della chimica dipendenti dalle modificazioni della domanda e dell’organizzazione della distribuzione.

Secondo quanto previsto dal PRS oltre agli adempimenti derivanti dalle disposizioni comunitarie è necessario che siano assunte misure affinché siano messi in sicurezza e bonificati i siti dismessi o contaminati sulla base del “master plan” in via di completamento, individuando peraltro preliminarmente le destinazioni d’uso nella prospettiva di fare dell’area la cerniera fra la Venezia insulare e quella di terraferma, tra le funzioni del porto, della logistica, della cantieristica e delle produzioni tecnologicamente avanzate, sviluppando il grande progetto del parco scientifico e tecnologico mediante la trasformazione nel medio lungo periodo delle caratteristiche produttive.

Orizzonte temporale per l’individuazione delle attività economiche sostitutive il 2006-2007.

Programma Regionale di Sviluppo (P.R.S.) 2005

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La riqualificazione di Porto Marghera e prospettive di sviluppo 2/2

Settori su cui puntare per i nuovi insediamenti: • logistica, • cantieristica, • terziario innovativo,• ricerca e sviluppo, • chimica di terza generazione,• beni e servizi connessi con l'industria turistica,• produzioni compatibili con l’ambiente

Porto Marghera e l’area veneziana potrebbero diventare la piattaforma logistica dell’intero sistema metropolitano veneto in una logica integrativa con il polo veronese e padovano.

Programma Regionale di Sviluppo (P.R.S.) 2005

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Priorità specifiche

Bonifiche e recupero delle aree dismesseLe priorità per la gestione dei siti contaminati e delle aree industriali dismesse possono essere sintetizzate in:- trattamento dei siti contaminati e inquinati, incluse vecchie discariche e acque

sotterranee ai fini del riutilizzo, in particolare nell’area di Porto Marghera;- finanziamento di attività di monitoraggio e controllo del grado di inquinamento dei

siti;- rimozione di strutture obsolete (edifici, rotaie, macchinari, ecc.), rifiuti ed altri elementi che ostacolino il riutilizzo del suolo, in particolare nell’area di Porto Marghera;- supporto a ricerca, innovazione, scambio di conoscenze e best practices in materia di gestione di siti contaminati (ad esempio bioremediation, phitoremediation, ecc).

Sono, inoltre, contemplate priorità nelle seguenti tematiche:- valutazione del rischio associato ai siti contaminati;- sostegno ad attività di informazione e formazione in materia di rischio associato ai

siti contaminati, in particolare nell’area di Porto Marghera.

Documento strategico regionale. Programmazione dei Fondi strutturali 2007-2013

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Priorità specifiche

Rischio tecnologicoLe priorità per l’ambito rischio tecnologico possono essere sintetizzate in:- dotazione di attrezzature contro i disastri (piani antincendio, ospedali da campo,

attrezzature contro il rischio chimico, biologico, radiologico e nucleare, sistemi di telecomunicazioni mobili, ecc.), in particolare nel sito industriale di Porto Marghera;

- realizzazione e/o potenziamento di infrastrutture per l’addestramento al rischio e attività di esercitazione di protezione civile (evacuazione di territori edificati, piani

di emergenza), in particolare nel sito industriale di Porto Marghera;

La mobilità delle merciIn relazione al trasporto delle merci sono individuabili due ordini di priorità:1. potenziamento dell'accesso alle piattaforme logistiche presenti sul territorio, ovvero porti, interporti, aeroporti, mediante interventi finalizzati ad aumentarne la velocità di accesso e la competitività all’interno dei cicli produttivi e di distribuzione. 2. l’opportunità di un coordinamento delle politiche trasportistiche dell'alto Adriatico

allo scopo di gestire in modo coordinato lo sviluppo dei porti di Venezia – Trieste – Capodistria e gli aeroporti di Venezia e Trieste.

Documento strategico regionale. Programmazione dei Fondi strutturali 2007-2013

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Priorità specifiche

La mobilità delle merciIn relazione al trasporto delle merci sono individuabili due ordini di priorità.1. potenziamento dell'accesso alle piattaforme logistiche presenti sul

territorio, ovvero porti, interporti, aeroporti, mediante interventi finalizzati ad aumentarne la velocità di accesso e la competitività all’interno dei cicli produttivi e di distribuzione.

2. l’opportunità di un coordinamento delle politiche trasportistiche dell'alto Adriatico allo scopo di gestire in modo coordinato lo sviluppo dei porti di Venezia – Trieste – Capodistria e gli aeroporti di Venezia e Trieste.

Documento strategico regionale. Programmazione dei Fondi strutturali 2007-2013

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La posizione della provincia

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Documento preliminare al PTCP della Provincia di Venezia

obiettivo strategico 9.Promuovere il sistema economico provinciale attraverso i distretti produttivi e la riqualificazione di Porto Marghera.

Il destino dell’area industriale di Porto Marghera deve essere affrontato in maniera decisa e condivisa tra i diversi livelli amministrativi con il ruolo determinante delle parti sociali. In particolare il Documento preliminare propone di:• risolvere le questioni infrastrutturali di accesso all’area, siano esse l’escavo dei canali portuali o gli interventi di viabilità programmati, per dare nuova prospettiva ai traffici portuali e per mitigarne l’impatto rispetto

al quartiere urbano;• dare piena attuazione ai progetti inseriti nella VPRG per porto marghera;• sviluppare le attività del settore energia, della cantieristica e del vetro e

dei settori in via di trasformazione, quale la chimica;• favorire i settori della ricerca e dell’innovazioni a partire dai recenti progetti (idrogeno, nanotecnologie e logistica) fino ad ipotizzare la costruzione di un “distretto della conoscenza”.

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Programma di mandato dell’Amministrazione comunale

L’Amministrazione comunale si propone di:

• procedere a una verifica complessiva dello stato di attuazione dell'Accordo della chimica del '98 • completare la messa in sicurezza della penisola del petrolchimico• bonificare i siti inquinati• attuare un sistema di monitoraggio delle fonti di inquinamento• favorire la trasformazione o l’insediamento di attività produttive a Porto

Marghera• attuare azioni di controllo e di riduzione del rischio industriale • promuovere nuove produzioni chimiche compatibili• attrarre nuovi investitori nelle aree industriali dismesse• completare il Parco Scientifico e Tecnologico• sviluppare la cooperazione tra Università, ricerca e produzione all’interno

del Parco Scientifico e Tecnologico

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Cos’è il piano strategico

Il Piano Strategico è un documento di programmazione concertata finalizzato a individuare gli obiettivi e a generare quelle decisioni e quelle azioni che si considerano fondamentali per realizzare la visione del futuro desiderato dai principali agenti sociali ed economici della città.

Esso si caratterizza per i seguenti fattori:1. è costruito in collaborazione continua con tutte le forze sociali che

agiscono sul territorio;2. ha come obiettivo l’identificazione della visione, il progetto comune

per la città del futuro;3. ricerca i punti di coerenza nelle azioni di tutti i soggetti coinvolti: verso la “Visione” e tra loro,1. identifica strategie, politiche e azioni per realizzare la “Visione”.

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L’obiettivo generaleVENEZIA CITTÀ METROPOLITANA – qualità, lavoro, culture

• L’obiettivo generale che si pone il Piano Strategico di Venezia è quello di costruire in un futuro vicino e misurabile una città caratterizzata dall’alta qualità della vita dei suoi abitanti - nei suoi aspetti relazionali, lavorativi e culturali - e dall’alta qualità dei suoi assetti fisici e ambientali.

• Le strategie di carattere prevalentemente economico che il Piano strategico individua sono volte a creare le condizioni perché la città diventi un luogo in cui sia possibile produrre e riprodurre risorse materiali e culturali, invertendo così un lungo ciclo improntato al consumo delle risorse accumulate nel tempo.

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I contenuti del Piano strategico

Le condizioni e linee strategiche rimandano ad ambiti tematici fra loro fortemente interrelati. La scelta di considerarli come chiusi e definiti è dettata solo dalla necessità di semplificare al massimo i contenuti del piano

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Città della produzione materiale

Il territorio metropolitano di Venezia vanta ancora un sistema produttivo “tradizionale” forte e molto articolato per struttura dimensionale delle unità produttive. Vanno promosse politiche economiche ed urbanistiche in grado di incentivare il mantenimento di una forte diversificazione dei settori attivi a garanzia di una indispensabile flessibilità del sistema economico. Le attuali condizioni ambientali di alcune porzioni del territorio impongono una serie di interventi per il risanamento ambientale che possono costituire un’opportunità di sviluppo per l’intera area.La rilevanza territoriale, economica e culturale di alcune attività produttive che caratterizzano l’area veneziana impone la definizione di politiche mirate ad una valorizzazione delle funzioni e delle risorse economiche tradizionali e a favorire l’insediamento nell’area veneziana di nuove attività qualificate e compatibili e tali da esercitare un effetto moltiplicatore sull’economia locale.

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Città della produzione materiale

Strategia

Mantenere la complessità del sistema

Sfruttare le opportunità di sviluppo industriale offerte dal risanamento ambientale

Definire politiche per luogo e tipo di produzioni che caratterizzano il sistema

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Città della produzione materiale

Mantenere la complessità del sistema

•Valorizzare la molteplicità di funzioni presenti a Porto Marghera•Valorizzare quanto è altro da Porto Marghera: altri luoghi e altre specializzazioni•Appropriazione della capacità di governo dei luoghi.•Definire una politica di risanamento ambientale e riconversione industriale per Porto Marghera

Strategia Politiche

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Piano strategico

Le problematiche e le opportunità di sviluppo di Porto Marghera sono riprese in più linee strategiche che, nell’articolazione del Piano di sviluppo, rappresentano i punti di forza del sistema economico, produttivo e sociale veneziano.

In particolare le strategie e le politiche di intervento proposte dal Piano tendono, a configurare Porto Marghera come : • piattaforma logistica integrata e sede ottimale di sviluppo per la grande

industria e per processi innovativi e di ricerca, valorizzando così le potenzialità e le vocazioni insediative dell’area;• come opportunità per lo sviluppo di attività di ricerca e innovazione, traducendo in opportunità i problemi ambientali che la segnano.