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portfolio dei lavori svolti

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indice progetti

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ORIENTARSIÉ

DIFFICILE

VOI SIETE QUI

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arresto del sistemacognitivo in corso

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Una nuova immagine per Nava

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Il 2002 è un anno di grandi cambia-menti nella Nava, Marco Nava riceve le redini dell’azienda Nava e decide di dare una svolta radicale all’immagine pubblica dell’azienda migliorarne la riconoscibilità.Il marchio ideato da Max Huber iniziava ad essere piuttosto stretto all’azienda in rapida ascesa.Per migliorare la distinzione tra le due divisioni viene incaricato il designer svizzero Dario Serio di reimpostare radicalmente l’immagine dell’azienda.Il suo lavoro parte dalla progettazione di diversi�cati dalla cromia che andrà a identi�care la relativa divisione.Si raggiunge il risultato de�nitivo con un logo che rimane molto legato alla tipogra�a.Le lettere NAVA sono inserite orizzontalmente, la particolarità consiste nel gioco di contrasti che si viene a creare diminuento la spaziatura tra le lettere. Esse vengono a sovrap-porsi in parte dando la possibilita di ricavare la lettera seguente in negativo con diagonali parallele inclinate di 20° e 30° con il lato base A di 60mm e l’altezza B di 200mm.A seguito di un riesame si è deciso di

modi�cata l’inclinazione dellediagonali. Ridotto di 1/2 lo spessore del incontro tra le due lettere VA e i due triangoli interni delle lettere A.Questo tipo di redesign permette allogo Nava di poter essere riprodottoin dimensioni molto piccoleottenendo una migliore leggibiltà,senza alterarne le cartteristichepercettive.Il Carattere Tipogra�co-Fontdell’identita visiva dellaNavaMilano e delle sue divisioni,è il Frutiger, utilizzato per tutte le applicazioni.L’identita visiva della NavaMilano è espressa da quattro colori:Nero, Argento, Blu e Arancione.Questi colori posono essere riprodottiusando i colori PANTONE di riferi-mento.Nero - BlackArgento - Pantone877Blu - Pantone BlueRe�exArancione - Orange 021Viene identi�cato l’azienda Nava con la bicromia nero e argento, la divisione Press blu e nero, mentre la divisione Design arancione e bianco.

Frutiger Light

product designer, architetti, fotografi, scrittori, poeti, amici e amiche, nessun santo, ma tutti compagni di progetto.Nel 1995 vince il premio al concorso “Creo Art” Switch Italia in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera e con l’AIAP. Nel 2000 vince il premio DesignPlus con il calendario ABC per la Nava Design.

Dario SerioNasce a Winterthur, Svizzera, nel 1968. Studia presso la scuola bottega di A G Fronzoni a Milano, e nel 1996 inizia l'attività professionale con studio a Genova. Dal 2005 vive e lavora a Venezia, realizzando progetti di comunicazione visiva, design e allestimento. Collabora con lo studio Chestè di Peppe Clemente, e con graphic designers, iinteraction e

Frutiger Bold Nero Pantone877

PantoneBlue Reflex

PantoneOrange 021

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Silvia Mancini

Perchè la vita è un brivido che vola via, è tutto in equilibrio sopra la follia

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Applicazione per IPhone e Smartphone Tesi di Laurea docenti Massimo Pitis, Gianni Sinni, Massimo Brugiolo, Michele Zannoni

Per lo sviluppo della mia Tesi di Laurea ho voluto affrontare la mercificazione del corpo femminile nel campo della grafica e della comunicazione in generale, con una sorta di ironia partecipativa. Non si tratta, quindi, del solito intervento di censura ma una sostituzione, un aggiunta. Per la possibile diffusione capillare ho deciso di sviluppare un’applicazione scaricabile gratuitamente.Addressing è un’ applicazione per fotocamera che contiene oltre 50 elementi grafici che possono essere applicati alle foto presenti in libreria o scattate direttamente dalla fotocamera. Gli elementi grafici disponibili rendono il cartellone pubblicitario ironico e sempre diverso. Combinando i vari elementi si possono ottenere tutte le combinazioni che si desiderano. Una volta applicato un elemento grafico, può essere spostato e ridimensionato dove è più consono. Addressing è disponibile gratuitamente su App Store e nei maggiori store on line.Con questa applicazione si possono realizza foto di cartelloni pubblicitari surreali molto divertenti che poi si possono condividere nei maggiori social network.L’interfaccia è semplice e molto intuitiva, favorendone la navigazione.Nel menu di navigazione in basso si trovano, i tre menu con gli elementi da poter inserire.

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Giocando con questi elementi, scambiandoli e muovendoli si possono ottenere immagini molto divertenti e fantasiose. Una volta scattata la foto si può direttamente caricare e condividere sui maggiori social network.Le foto che vengono create dagli utenti verranno poi raccolte in una galleria aggiornata mensilmente sul sito internet dell’applicazione www.addressing.com.In tutte le pagine, in basso, vi è il rimando diretto alla pagina dell’Apple Store dove scaricarla.Ho cercato di creare un sito che richiamasse il più possibile l’applicazione che funge da traino per tutto questo progetto. Ho per questo deciso di utilizzare gli stessi campioni colore sulle tonalità del grigio già utilizzati nell’applicazione.Per quanto riguarda il menu ho deciso di assegnare un corpo grande e di colore bianco quando non si trova all’interno di nessuna sezione, mentre i caratteri si colorano di nero quando ci si trova dentro a quella sezione per contraddistinguere e guidare l’utente nella navigazione.Ho inoltre cercato di ricreare la corretta pagina dedicata nell’ Apple Store quanto più verosimile e corretta.

Applicazione per IPhone e Smartphone Tesi di Laurea docenti Massimo Pitis, Gianni Sinni, Massimo Brugiolo, Michele Zannoni

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Applicazione per IPhone e Smartphone Tesi di Laurea docenti Massimo Pitis, Gianni Sinni, Massimo Brugiolo, Michele Zannoni

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COLORI ISTITUZIONALI

TIPOGRAFIA ISTITUZIONALE

Gotham Bold

C=40 M=26 Y=0 K=0

C=68 M=60 Y=0 K=0

COLORI ISTITUZIONALI

DECLINAZIONI DEL LOGO

C=40 M=26 Y=0 K=0

C=50 M=100 Y=0 K=0

SAGLSocial Association Given Lectures

Via della Repubblica 247900 Rimini (RN)

[email protected]

Nel corso del terzo laboratorio di comunicazione è stato affrontato il tema della piattaforma online di pubblica utilità. Tellastory è, appunto, una piattaforma online con archivio di audiolibri per non vedenti e ippovedenti per raccogliere testi di varia natura, letti e registrati ad alta voce da uploadare liberamente sul sito, così da creare un archivo con download gratuito e senza limiti che consenta a non vedenti e ipovedenti di ampliare la propria cultura letteraria. Ogni mese sarà premiato il “donatore di voce” che avrà interpretato in maniera più sentita, più appassionata, più chiara il testo. Nel logo creato per Tellastory l’idea iniziale era di rappresentare chi parla e chi ascolta. Dopo molte prove ed elaborazioni abbiamo ideato questo logo in cui la “e” è antropizzata e assume le forme di un volto che parla. Per i colori abbiamo scelto la gamma dei blu utilizzando delle trasparenze per giocare sul concetto di contaminazione e partecipazione: le lettere si influenzano a vicenda creando un effetto estetico finale nuovo ed originale, che non avrebbero creato se avessero avuto riempimento pieno. Per l’attività partecipativa che affianca Tellastory abbiamo realizzato il logo disegnando il font.Le lettere, tondeggianti, sono disposte come delle note su un pentagramma per ottenere un immediato richiamo musicale, dato che l’attività “wordatune” si basa sull’ascolto di un brano strumentale.

Piattaforma online per audiolibri per non vedenti e ippovedenti Laboratorio di comunicazione 3 docente Omar Vulpinari

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Piattaforma online per audiolibri per non vedenti e ippovedenti Laboratorio di comunicazione 3 docente Omar Vulpinari

Questo è il risultato finale del nostro studio per la creazione di un sito usabile dal pubblico a cui si vuole rivolgere. Il sito è stato, infatti, progettato per essere utilizzato al meglio da ipovedenti e non vedenti e dai loro lettori multimediali.Il sito ha dimensioni 640x480 px in quanto è il formato ottimale per gli strumenti usati da queste persone (ingranditori, sintetizzatori vocali...).Sempre per assecondare questa necessità i colori impiegati saranno ad alto contrasto (bianco/nero) e i caratteri tipografici dei testi avranno un corpo compreso tra i 12 e i 18 punti.Le poche immagini presenti saranno accompagnate da un’accurata descrizione dello stesso colore dello sfondo, così da essere rilevate unicamente dai sintetizzatori e non disturbare la navigazione dei normovedenti.Tutti i collegamenti ipertestuali saranno sottolineati per aiutare ipovendenti e non vedenti nella decodifica delle operazioni di navigazione.Essendo un sito realizzato con regole rigide e molto semplificative non aveva un buon impatto visivo sul visitatore vedente, si è quindi deciso di aggiungere uno sfondo che giornalmente cambia, anch’esso caricabile dall’ utente, che rappresentasse un tema inerente con la lettura.

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Piattaforma online per audiolibri per non vedenti e ippovedenti Laboratorio di comunicazione 3 docente Omar Vulpinari

Come ultimo passo di questo lavoro è stato richiesto di creare un libretto di accompagnamento della piattaforma. Io ho optato per il formato 160x200 mm con una griglia d’ impaginazione a quattro colonne. La sceta di utilizzare questa griglia non è casuale ma basata sulla semplicità che però risponde in pieno alla funzionalità richiesta. Essa, infatti, mi permette di gestire singolarmente le quattro colonne o accorpandole due a due a seconda del testo a disposizione.In essa ho poi posizionato quattro guide orizzontali che si ripetono in tutte le pagine, con diversi ruoli. La prima guida è utilizzata come “piede” per il titolo della pubblicazione che corre per tutto il fascicolo. La seconda guida funge da piede per i titoli dei vari paragrafi. La terza e la quarta guida fungono come “attacco” per il testo, la quarta in particolare delinea il testo principale e le catture delle varie schermate del sito. Per l’ apertura dei capitoli ho optato per il binomio immagine - testo bianco su nero per richiamere il sito.

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Compagnia aerea Polo airways Laboratorio di comunicazione 2 docente Massimo Pitis

L’ idea per la realizzazione di questa brand è scaturita di seguito alla lettura del libro “ Le Città Invisibili” di Italo Calvino. Da quest’ ultimo sono stati estrapolati i principali valori che comunica il personaggio, da noi scelto come chiave per l’identità aziendale, ovvero Marco Polo: l’esplorazione, il viaggio, la curiosità, i sogni, il patriottismo a Venezia e l’Oriente. Rielaborando questi concetti si è giunti alla scelta di una compagnia aerea come brand scaturente dalla nostra concezione e interpretazione del personaggio. Essa, si specializza in voli di alto livello con predilezione per le mete orientali ma che non preclude molte altre destinazioni in tutto il mondo, sempre con l’intento di poter offrire voli e servizi esclusivi a disposizione del cliente per regalare un nuovo stile di viaggio all’insegna del comfort e del benessere sia a bordo che a terra.Il naming scelto per la compagnia aerea “Poloairways” richiama semplicemente il personaggio trainante da noi scelto, Marco Polo. Con questo c’è la decisione di rimanere coerenti con la linea d’appartenenza a Venezia e il carattere sognatore del personaggio che rappresenta il viaggiatore e l’esploratore per eccellenza. Dietro alla scelta del colore del c’è una duplice ragione. Il colore rosso, specialmente in quella tonalità sanguigna, è scelto per l’identità di questa azienda come richiamo all’oriente, di cui l’azienda possiede numerose tratte specializzate. La seconda chiave per la scelta di questo colore risiede nell’altra parte fondante di questa brand, Venezia, essendo il colore della bandiera. Al rosso vi è stato accostato un grigio con tonalità calda che bene si sposasse con il rosso principale. Si è quindi scelto un grigio che contenesse un 70% di nero e un 30% di rosso risultando quindi una particolare tonalita di grigio.

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Compagnia aerea Polo airways Laboratorio di comunicazione 2 docente Massimo Pitis

Una vota scelto il colore si è pensato a come rendere al meglio quest’idea identitaria che si andava a creare. Si è optato per un logo fondamentalmente tipografico, scegliendo di utilizzare una font che risultasse compatta ma allo stesso tempo bold e leggermete inclinata. La scelta è caduta su di un Formata Bold Condensed Italic, carattere dal disegno molto interessante per essere un sans serif, infatti quando è usato in corpi grandi si nota il disegno complesso che lo caratterizza. Alla tipografia viene accostato un’elemento molto rappresentativo che andrà a costituire il marchio vero e proprio della compagnia aerea, una stilizzazione del ferro di prua della gondola di Venezia per rimarcare la provenienza della società e l’immagine patriottica che si vuole trasmettere.Per le applicazioni cartacee istituzionali, ma anche per il tagliando bagagli si è creata una soluzione tipografica molto semplice ma che

trasmettesse quel retrogusto aulico che si voleva creare.Attraverso la sovrapposizione di due bande che riprendessero in trasparenza i nostri colori istituzionali. La banda in rossa risulterà sempre di lato e più sottile rispetto a quella in grigio che è sempre posta in basso. Al suo interno ,quest’ultima, ospiterà i contatti principali della “Poloairways” nella carta intestata e il sito internet nelle buste e nei talloncini sempre in bianco su grigio. Per queste applicazioni si è scelto l’utilizzo di una font con forte componente geometrica e di una piena pulizia formale. La cosa fondamentale per la scelta del carattere era comunque la leggibilità, la scelta finale è caduta sul Gotham Regular. Un altra parte importante di questo progetto è il sito internet che riprende la pulizia formale instaurata nel cartaceo. In ogni pagina si ripete il logo in alto a sinistra e il menù molto semplice sulla destra che risulta compatto e regolare.

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ORIENTARSIÉ

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Montegiardino

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montegiardino

E' il Castello più piccolo dei sette, conta appena 918 abitanti distribuiti su un territorio di 3,31 km². Confina con i castelli di Fiorentino e Faetano e con i comuni italiani di Sassofeltrio (PU) e Monte Grimano (PU).

Con Fiorentino, Faetano e Serravalle, era uno dei "Castra Subdita", ex castelli malatestiani entrati a far parte del territorio sammarinese nel 1463 e da allora "soggetti" alle leggi della Repubblica. Per sottrarlo ai soldati dei Malatesta, gli abitanti di San Marino, alleati con le truppe del Montefeltro, dovettero assediare le sue mura a lungo, finché, su ordine di Federico d'Urbino, il castello venne smantellato. I suoi ruderi furono recuperati solo quasi due secoli più tardi, nel 1647, dal rettore della chiesa vicina che si trovava fuori dalle mura.

E' infine sede del Dipartimento di Economia e Tecnologia dell'Università di San Marino.

Orientarsi è difficile Workshop 2010 per Castello di Montegiardino docente Stefano Rovai

Durante questo Workshop si è richiesto di studiare i percorsi itineranti del piccolo borgo di Montegiardino. Per l’elaborazione del logo abbiamo iniziato ad osservare la mappa del centro storico e subito ci ha colpito il disegno che delineano le quattro strade principali intersecandosi creando una sorta di croce egizia. Ridisegnando sommariamente la sagoma generale si è ottenuto, un logo dal disegno semplice ma di immediato impatto visivo. Per il totem si è scelta una soluzione formale di richiamo, una lastra in vetro satinato stampato posto su di una base sempre trapezoidale in pietra. Sul primo totem è riportata la storia di Montegiardino ed il suo inquadramento geografico, nel secondo è riportata una mappa semplificata con una legenda indicativa dei punti di interesse del centro storico. Il terzo, è invece dedicato alla mappa con gli itinerari naturalistici possibili. Anche il numero scelto non è casuale, tre, numero che ritorna spesso in Montegiardino, ci sono infatti tre fiori sull’araldica, ci sono tre entrate al castello e sono tre anche le piazze. Per per le incisioni si è scelto il rosso che richia lo stemma del Castello di Montegiardino, tre monti d’oro accostati, da quello centrale sorge una pianta di fiori rossi su tre rami disposti a ventaglio, lo sfondo è azzurro.

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Kufanana Workshop 2011 per la Repubblica Democratica del Congo docenti Riccardo Varini, Massimo Brignoni

Nel Febbraio ho partecipato al workshop “Materiali e giochi didattici per le scuole dell’infanzia e primarie dei paesi in via di sviluppo” per la Repubblica Democratica del Congo. Durante quest’esperienza abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con una realtà nuova in cui abbiamo affrontato il tema del gioco didattico. Dalla mia esperienza è nato Kufanana, che in swahili significa “identici”, ed è un memory sensoriale. Il processo che ha portato alla sua nascita trae origine dalla volontà di creare un gioco didattico per i bambini di Lubumbashi.Riflettendo sui giochi della nostra infanzia abbiamo reinterpretato il classico gioco del memory in chiave materica, ispirandoci ai libri sensoriali per bambini. Il prodotto è pensato per i bambini della scuola primaria ma anche i bambini della materna possono giocarci, divertendosi a toccare i diversi materiali e a guardare i molteplici colori. Abbiamo individuato sei materiali facilmente reperibili in loco, e progettato delle semplici casseforme quadrate in legno per contenerli: ecco nata la tessera del nostro memory. Guidate dal concetto di essenzialità abbiamo messo a punto una semplice scatola in legno con coperchio a scorrimento per contenere tutte le tessere.

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Livrea per la San Marino 500 Marathon Concorso

In questo concorso si richiedeva la progettazione grafica di una livrea da applicare alle quattro Fiat 500 L impegnate per i prossimi Giochi Olimpici dei Piccoli Stati che nel 2011in Liechtestein, sono partita proprio dall’idea delle olimpiadi tradizionali. Su questo ho iniziato a progettare un logo molto semplice e dalle forme molto pulite che richiamasse proprio il classico logo delle olimpiadi a cinque cerchi. La risultante finale è una composizione di elementi grafici che sono intersecati da piccoli cerchi bianchi centrali. Sotto di esso si rispecchia l’immagine che va a dissolversi nello sfondo gradualmente. Al logo ho associato la dicitura data: “San Marino 500 Olimpic Games 2011”.Per la parte tipografica è stata usata una font che richiamasse la semplicità e linearità che il progetto vuole richiamare ma anche le forme create dal logo. Per queste ragioni è stato scelto l’utilizzo del Gotham nella sua declinazione Bold. Per la livrea generale è stato pensato, poi, un sistema di bande poste longitudinalmente sulla parte anteriore e posteriore della 500 L, vedendola dall’alto, che riprendendo gli stessi colori olimpici, si generano e prolungano creando un’ effetto di partono dal centro riprendono i colori del logo. Latitudinalmente, invece, sono riportati gli stessi riflessi del logo che si specchiano in entrambe le direzioni. La veste grafica generale delle autovetture risulta molto lineare e giocosa richiamando l’idea di giochi olimpici.

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Uso, riuso e trasfigurazione Storia e tecnica della fotografia docente Patrizia Ferreri

Per l’esame di fotografia ci è stato richiesto di creare una serie si 6 foto che raccontassero l’uso, il riuso e la trasfigurazione di un oggetto.L’oggetto preso in considerazione è uno scolapasta in acciaio lucido. Per rendere il suo uso abbiamo ricreato una scena che richiamasse il mondo della cucina e dell’alimentazione utilizzando principalmente pasta e verdura, gli alimenti più adatti per rappresentarne l’uso. Per il riuso abbiamo trasformati lo scolapasta in una lampada semplicemente inserendoci dentro una lampadina sfruttando il particolare disegno creato dai fori che assumono una nuova funzione. Per rappresentare al meglio questo suo riutilizzo sono state scelte ambientazioni quotidiane come una luce soffusa in salotto. Per la trasfigurazione abbiamo posto l’attenzione sui giochi di luce che si creano potenziando il raggio luminoso all’interno dello scolapasta. Abbiamo infatti notato che quando viene potenziata la luce forma disegni complessi di cerchi concatenati, che ricordano motivi floreali e fiocchi di neve.Utilizzando un teleobiettivo con fuoco morbido sono stati realizzati scatti che richiamano i Rayogrammi di Man Ray.

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L’obiettivo principale di questo progetto è quello di plasmare un nuovo utilizzo per il Frosta, sgabello dalla forma e dalle linee elementari e semplicissime prodotto e venduto da Ikea. La sfida si basava sull’ideare un progetto cercando di utilizzare direttamente i pezzi di serie dello sgabello creando però un oggetto nuovo che non era presente nel catalogo dell’azienda ma che seguisse le caretteristiche fondanti del mondo Ikea. La scelta dello slittino si fonda sull’idea che Ikea, industria svedeve con ampio uso del legno dovrebbe avere nel suo catalogo anche uno slittino, che da un certo punto di vista è anchesso una seduta, andando a riprendere il tema iniziale dello sgabello Frosta. Il nome”FRÖSLE” è il risultato di una fusione tra il “Frosta” e la traduzione inglese di slitta, sled. Anche nel nome abbiamo cercato di rimanere coerenti con le nominazioni tipiche dell’azienda.Per Ikea si è pensato ad uno slittino alla portata di tutti, un’ampia scala di distribuzione, prodotto quindi in legno di betulla massiccia che ne determina il basso costo. Questo progetto è anche stato selezionato, e poi pubblicato sul settimanale Wired Italia dell’Ottobre 2011.

Rivisitazione dello sgabello Frosta Ikea: Frosle Laboratorio di disegno industriale 1 docente Giulio Iacchetti

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Campagna informativa: Lo Sai Che? Laboratorio di comunicazione 1 docente Gianni Sinni

Realizzazione di cartelloni per una campagna di sensibilizzazione sull’informazione consapevole. La campagna intitolata “lo sai che“ si pone l’obbiettivo di stuzzicare l’attenzione e la curiosità del passante ponendolo di fronte a notizie sul suo territorio che passano inosservate alla massa. Le installazioni dunque non vogliono informare ma spingere il passante ad informarsi autonomamente. A questo proposito ogni cartellone comprende in se un tag multimediale, dal quale è stata tratta una texture e una font, che se inquadrato con il cellulare rimanda l’utente al sito internet della campagna con i conseguenti link ai siti d’informazione che partecipano all’iniziativa. Sono stati utilizzati i software Adobe Photoshop e Adobe Illustrator.Succesivamente è stato realizzato un catalogo per illustrare brevemente la campagna informativa. Nel catalogo sono presenti spiegazioni riguardo l’idea e la creazione della campagna nonchè le istruzioni sull’uso dei tag. Per la creazione del progetto sono stati utilizzati i sotfware Adobe Illustrator, Indesign e Photoshop. Per visionare l’intera brochure on line visitare il sito http://tinyurl.com/Lo-sai-che-Patrick-suriani.

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Campagna informativa: Lo Sai Che? Laboratorio di comunicazione 1 docente Gianni Sinni

INQUADRA IL TAG COLORATO CON IL CELLULARE ESCOPRI IL SITO INTERNET DELLÕINIZIATIVA.

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Sarò Breve - San Marino che vorrei

Esso è un progetto di sintesi, con una frase di 6 parole dovevamo raccontare un aspetto fondamentale della nostra vita. Sono una persona estremamente solare ma a volte ho bisogno di prendermi un momento solo per me, staccare il cervello da tutto e tutti i possibili pensieri e problematiche. Da questo sono partita nell’elaborarazione del messaggio di spegnimento, tipico del sistema Windows, creando una similitudine attraverso l’associazione tra il cervello umano e quello elettronico. Questo gioco di analogie è la parte trainante del mio progetto. Attraverso l’uso di alcune maschere di ritaglio, ho elaborato una sorta di trasferimento concettuale dei due significati.

Sempre nel corso di questo laboratorio è stato affrontato il tema sempre concettuale, l’identità grafica di San Marino. Partendo da queste riflessioni si è creato uno stancil riproducibile in cui veniva riprodotto il nostro pensiero su ciò che può essere migliorato, da poter riprodurre in giro per la città. Dallo stancil si è iniziata ad elaborare anche una palette urbana per analizzare meglio la città che ci circonda trovando 6 colori, segni, forme, simboli e volti che secondo noi rappresentano San Marino. Dopo una prima elaborazione fotografica è stata realizzata quasta tavola grafica esemplificativa.

AFFITTASI

BUONAGRAFICAURBANA SILVIA

MANCINI

arresto del sistemacognitivo in corso

Laboratorio di comunicazione 1 docente Gianni Sinni

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Sito Web:Relazione immagine-suono

Nel laboratorio di Web e Media Design è stato affrontata la tematica del sito internet, ma essendo poco il tempo a nostra disposizione si è scelto di appoggiarsi ed usufruire di un supporto esterno, un’applicazione web usata per la costruzione di siti web che combinano testo, immagini, filmati e suoni sulla base di un modello preesistente. Abbiamo creato una pagina web sulla Relazione Immagine - Suono attraverso le Immagini Sonore di Atau Tanaka (9m 14s, Bondage e SSS) e Re:Mark di Golan Levin ed i relativi argomenti che si collegavano all’argomento trattato. Dopo una ricerca approfondita abbiamo organizzato le fonti e le notizie ricavate, le gerarchie cromatiche e tipografiche dei vari argomenti, con l’ausilio di Dreamweaver. Anche per le parti multimediali come i video gli mp3 e per le immgini abbiamo utilizzato Flash per la creazione di pulsanti, come nella homepage o come i trafiletti sopra ogni testo, con la conseguente creazione dei diversi tag attraverso Dreamweaver per l’organizzazione gerarchica. In tutte le pagine si è cercato di mantenere sempre lo stesso ordine gerarchico: trafiletto significativo, testo descrittivo, elemento sonoro, immagini (anch’esse rispettano in tutte le pagine la stessa dimensione dell’ homepage), video esemplificativi delle installazioni. In generale si è cercato di creare un sito impostato in modo semplice ma diretto per la facile navigazione.

Laboratorio di web e multimedia design docente Cristina Chiappini

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Ridisegno del pakaging di un prodotto alimentare

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Piadina fresca romagnolaprecotta a mano una ad una

senza conservanti aggiunti

ORA COME UNA VOLTA

elicataDcon lievito madre

Piadina fresca romagnolaprecotta a mano una ad una

senza conservanti aggiunti

ORA COME UNA VOLTA

Workshop 2009 per Fresco Piada - Riccione docente Marco Molteni

Nel workshop seguito a Settembre è stato proposto come tema il restyling del packaging di uno dei prodotto alimentari simbolo della Romagna: la piadina. Gli stessi valori proposti dalla committenza, tradizione, genuinità, semplicità, hanno ispirato il nostro progetto, destinato all’alta gamma dei prodotti Fresco Piada, azienda di Riccione che ripropone al pubblico la ricetta tipica della piadina romagnola seguendo “ora come una volta” i processi tradizionali nella precottura del prodotto. Abbiamo rappresentato la calda e generosa tradizione gastronomica romagnola attraverso i motivi iconografici della stampa su tela dell’artigianato locale. Abbiamo scelto un font chiaro e gradevole a significare ancora naturalezza e autenticità. Per il prodotto destinato alla degustazione abbiamo scelto una scatola che richiamasse, attraverso l’apertura e gli scomparti “segreti”, uno scrigno portagioie ad indicare la preziosità del contenuto. Infatti con esso si vogliono proporre in una sorta di raccoglitore le tre diverse tipologie di prodotto: la Classica, la Naturale e la Delicata, nella confezione è inoltre contenuto un libro con i tipici detti romagnoli, proprsto come gaget per la clientela.

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Come tema del corso è stato proposto lo studio della resistenza dei materiali su un peso specifico di una noce di cocco. Nella prima esercitazione abbiamo dovuto costruire un supposto per il cocco con degli stuzzicadenti giocando sulle possibili soluzioni possibili garantendo la leggerezza e l’altezza garantendo comunque una perfetta stabilita per il cocco. Io ho scelto di lavorare su di una combinazione di pentagoni uniti ad un esagono di base rafforzati poi con stuzzicadenti trasversali. Come seconda tipologia di esercitazione dovevamo studiare e realizzare un involucro che potesse mantenere integro la noce di cocco, senza crepe o comunque perdita di liquido, per una spedizione postale da Varese a San Marino.Per questa esercitazione ho lavorato su di una maglia formata da rondelle unite tra loro con del filo di ferro che circonda la noce di cocco. Entrambe le strutture hanno resistito alla prova in aula.

Sperimentazioni sulla Resistenza dei materiali Laboratorio di Fondamenti del Design Tridimensionale docente Riccardo Blumer

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Modellazione Digitale per il Disegno Industriale docente Michele Zannoni

L’esercitazione prevedeva il ridisegno bidimensionale di un servizio di posate con autocad, i disegni sono stati poi importati in rhinoceros dove ho creato le varie superfici sino ad arrivare al modello tridimensionale delle varie posate. In ultimo sono state importate in maya dove sono stati applicati i materiali e nel mio caso gli effetti tipici del metallo. Sono poi stati fatti numerosi rendering delle singole posate e del servizio completo secondo composizioni tipiche dei cataloghi di posate. E stato crerato infine un libretto in cui sono stati raccolti tutti gli studi bidimensionali, quotati, e i modelli tridimensionali delle singole posate e del servizio completo.

Ridisegno vettoriale di un servizio di posate

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Storia delle comunicazioni visive docente Fiorella Bulegato

E proprio sotto il segno dell’innovazione e della ricerca dei materiali prende vita la nuova linea di borse N_Bag e i nuovi oggetti Home-Of�ce presentate all’ultimo Salone del Mobile. N_Bag Una linea nata dall’incontro tra il concept creativo del noto designer giapponese Naoto Fukasawa e la continua ricerca dei materiali Nava. Due percorsi complementari che danno vita a N_Bag.Home-Office Dario Serio ed Enzo Mari, arredano l’ambiente professionale quotidiano con oggetti destinati a scandire il tempo e lo spazio. Today Il calendario da tavolo perpetuo ideato da Enzo Mari si inserisce nella tradizione storica dei calendari eterni di Nava, progetti gra�ci storici, espres-sione di funzionalità. Gra�ca essenziale e lineare per evidenziare mese, data e giorno.N_Tote Bag “Come le borse realizzate in canapa, caratterizzate da una certa rigidità dovuta alla �bra naturale e da una forma curva e ritorta ma senza

cedimenti, ho voluto creare una borsa morbida e rigida al tempo stesso. La forma segue i criteri di una borsa concava nel centro in modo naturale, che non ricade su se stessa. L’immagine che ho seguito per la realizzazione della borsa è quella di una sacca morbida, molto naturale, nella quale proteggere un PC, invece di creare una borsa dichiaratamente porta PC. Ho semplicemente voluto creare una borsa funzionale, adattabile a diverse circostanze e svariati utilizzi. N_Tote Bag può essere piegata a metà e diventare una comoda shoulder”. Time Square LayersLa ricerca tipogra�ca si combina con la ricerca cromatica che colora il tempo disegnato da Dario Serio per Nava. L’originale gra�ca viene giocata su tre differenti livelli creando profondità e movimento agli orologi da parete. Time Square Mini Una nuova linea di orologi dove l'analisi del tempo cambia piano, spostandosi dal quello verticale del muro a quello orizzontale del desk. Un oggetto, Time Square Mini, creato per comunicare ed esprimere una raf�nata presenza da osservare ogni giorno.

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Naoto Fukasawa Nasce a Yamanashi nel 1956. Diplomato al Tama Art University's Product Design nel 1980, nel 2003, ha costituito il Naoto Fukasawa Design. Ha collaborato con importanti Aziende sia a livello nazionale che oltreoceano. Nel 2006 ha fondato Super Normal con Jasper Morrison. Fukasawa è professore presso Musashino Art University e visiting professor alla Tama Art University.

Enzo MariNasce a Novara nel 1932, lavora in diverse direzioni, è un punto di riferimento la riflessione sui significati di forma e progetto. Attività iniziata con le ricerche sulla percezi-one visiva, si è rivolta in seguito ai giochi per bambini, alla grafica, al design e all'architettura. Ha esposto i suoi lavori in numerosi musei tra i quali "La Biennale" di Venezia, "La Triennale" di Milano, lo "Schloss Charlottenburg" di Berlino, la "Galleria Santa Monica" di Barcellona e la "Galleria d'Arte Moderna" di San Marino. Per il suo lavoro di ricerca gli sono stati conferiti numerosi premi, tra i quali quattro "Compassi d'Oro".

N_Tote Bag Today Time Square Layers Time Square Mini

Eventi e Progettisti

«Originalità e artigianalità - spiega Marco Nava, amministratore delegato della società - sono una costante delle nostre proposte. E' per questo che, nati come azienda di prodotti profes-sionali, siamo entrati a tutti gli effetti anche nel mercato dei complementi d' arredo per la casa». Non a caso impor-tanti musei di arte moderna come il MoMA e il Guggenheim di New York, il MoMA di San Francisco, il Louvre e il Centre Pompidou di Parigi, ospitano alcuni degli oggetti �rmati Nava che hanno reso famoso il marchio nel mondo con una presenza importante in Europa, in Giappone e negli Stati Uniti (dove conta su due società dirette, una a New York e una a Chicago), arredano iin modo riconoscibile e funzionale tutti gli ambienti. «Per interpretare i bisogni e le esigenze emergenti, abbiamo puntato su proposte di qualità elabo-rate con i migliori designer internazion-ali quali Max Huber, Enzo Mari, Bob Noorda, Kuno Prey, Ettore Sottsass, Pino Tovaglia, Massimo Vignelli, abbiamo confermato questa nostra scelta con nuove collezione pensate per l' uf�cio e iil lavoro, in cui l' essen-zialità è supportata da contenuti di grande qualità».Per Nava è una costante partecipare ad eventi imoprtanti di calibro internazionale, presentandosi con nuove proposte confermano e testimoniano la volontà di interpretare e ricreare all’insegna del design gli ambienti professionali quotidiani, sia statici come l’uf�cio che dinamici come il viaggio. Funzionalità e forma uniti alla costante ricerca dei materiali rappresentano gli elementi cardine dei progetti Nava.

Bob Noorda

Nato ad Amsterdam, svolge la propria attività nel campo della comuni-cazione visiva, della corporate identity, dell'imballaggio, del design del prodotto e degli interni. Riceve numerosi premi fra i quali quattro Compasso d'Oro: nel 1964 per la segnaletica della Metropoli-tana Milanese, nel 1979 per l’immagine coordinata della Regione Lombardia, nel 1984 per l'immagine coordinata della Fusital e nel 1994 alla carriera.

Pino Tovaglia

Nasce a Milano, con una serie di importanti annunci per la Finmeccanica introduce, nel 1954, l’impegno della fotografia al tratto che gli avvale il Premio Nazionale della Pubblicità. Realizza i marchi Nebiolo, Ottagono, Alfa Romeo e Regione Lombardia.Tutte le principali riviste italiane ed internazionali di grafica e design ospitano i suoi lavori.Muore a Milano nel 1977.

Massimo Vignelli Nacse a Milano, dal 1957 al 1960 Vignelli visitò gli Stati Uniti; nel 1966 avvia la nuova società, Unimark International, che è diventò rapidamente una delle più grandi società di design nel mondo. In quel periodo Vinelli progettò l’iconica segnaletica per la metropoli-tana di New York. Ha lavorato in una grande varietà di settori, l'interior design, progettazione ambientale, graphic design, progettazione di prodotti.

Kuno Prey

Nasce a San Candido,è consulente per Iil design e la ricerca di varie iIndustrie per le quali ha realizzato numerosi progetti di successo. Molti di questi gli sono valsi premi e riconoscimenti a livello internazionale.Nel 1993 viene nominato Professore di Product Design alla Bauhaus-Universität Weimar.Nel 2002 torna in Italia, dove è stato chiamato per fondare e avviare la nuova Facoltà di Design e Arti.

Ettore Sottsass Nasce a Innsbruck, nel 1947 apre uno studio personale a Milano e lavora a diversi progetti come architetto e designer.Ha contribuito profondamente all'innovazione del design in tutto il mondo. Nel 1981 fonda il gruppo Memphis Nello stesso anno costituisce la società Sottsass Associati, con cui ha poi proseguito la sua carriera di architetto e designer.

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Studio della comunicazione aziendale

Tra le due guerre le industrie tipogra-�che di tutt’Italia ricevono un impulso straordinario, a Milano nascono alcune tra le industrie tipogra�che più quali�-cate. Supportato dall’istituzione dei primi corsi di tipofra�a ad opera della Società Tipogra�ca Milanese.La mano d’opera quali�cata e la pubblicazione di riviste come Risorgi-mento Gra�co, nel 1902, seguita da Campo Gra�co, nel 1933 da Attilio Rossi, rende Milano il centro di una rinascita nelle attività relative alla stampa. Nel 1922 Attilio Nava fonda a Milano le Arti Gra�che Nava. L’impronta è ben chiara �n dall’inizio e non è mai mutata nel tempo: proget-tare e stampare nel segno della qualità. Giunta alla terza generazione, la NavaMilano continua a perseguire quello stesso obiettivo, mantenendo forte il legame con la tradizione artigia-nale e continuando al contempo a innovarsi. Fragranze di passato, sempre attuali, ritmi e aromi che spalancano la strada del futuro. Spic-cata è infatti la propensione a investire e rinnovare il parco macchine e la produzione per unire a quella peculiare sapienza artigianale le in�nite possibil-ità offerte dalla tecnologia. Nel 1970 nasce la divisione tra Nava Press, stampa e pre-stampa, e la divisione Nava Design, oggetti per l'uf�cio. La divisione Press offre alle aziende l'eccellenza nel campo della stamperia.La divisione Design si rivolge diretta-mente al pubblico. Due realtà dalle attività diverse e complementari, che hanno sempre operato come due facce inscindibili di una stessa medaglia.

NavaMilano:Storia di un azienda che cresce

Design e Qualità sono sempre i due termini di riferimento di tutta la produ-zone Nava:creatività, ricerca, sviluppo prodotto e produzione sono costante-mente guidate e �nalizzate a questo obiettivo.A essere cambiata velocemente nel corso del tempo il bacino di clienti dell’azienda che dopo aver varcato i con�ni nazionali e quelli europei è oggi tra i protagonisti dell’arena mondiale.A coronare questa vocazione inter-nazionale, l’apertura di due uf�ci commerciali, a Parigi e a New York, per consentire alla Nava di essere più vicina che mai ai clienti, per raccogliereil feedback dei diversi mercati di riferimento e rispondere in tempo reale alle esigenze e alle richieste, dalle più urgenti a quelle differibili, di ogni singolo interlocutore. Per garantire la �essibilità operativa, l’azienda attua da sempre una politica mirata di investi-menti sul doppio fronte del parco macchine e delle risorse umane: per contare su un personale quali�cato e in grado non soltanto di fare fronte a qualsiasi problematica produttiva, ma di rispondere con prontezza e autono-mia alle richieste dei clienti, l’azienda cura la preparazione di ogni singolo addetto. L’immagine complessiva che ne deriva è dunque quella di una realtà dinamica e attiva a trecentosessanta gradi nel mondo della stampa e del design, forte di un’esperienza di lunga data portata sempre in primo piano ma capace di rischiare, anche nei periodi di maggiore dif�coltà economica, per crescere e ampliare le proprie aree di riferimento.

Sede Nava Milano spa

Marco Nava, Amministratore delegeto Nava Milano, responsabili mercato estero

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Una nuova immagine per Nava

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Il 2002 è un anno di grandi cambia-menti nella Nava, Marco Nava riceve le redini dell’azienda Nava e decide di dare una svolta radicale all’immagine pubblica dell’azienda migliorarne la riconoscibilità.Il marchio ideato da Max Huber iniziava ad essere piuttosto stretto all’azienda in rapida ascesa.Per migliorare la distinzione tra le due divisioni viene incaricato il designer svizzero Dario Serio di reimpostare radicalmente l’immagine dell’azienda.Il suo lavoro parte dalla progettazione di diversi�cati dalla cromia che andrà a identi�care la relativa divisione.Si raggiunge il risultato de�nitivo con un logo che rimane molto legato alla tipogra�a.Le lettere NAVA sono inserite orizzontalmente, la particolarità consiste nel gioco di contrasti che si viene a creare diminuento la spaziatura tra le lettere. Esse vengono a sovrap-porsi in parte dando la possibilita di ricavare la lettera seguente in negativo con diagonali parallele inclinate di 20° e 30° con il lato base A di 60mm e l’altezza B di 200mm.A seguito di un riesame si è deciso di

modi�cata l’inclinazione dellediagonali. Ridotto di 1/2 lo spessore del incontro tra le due lettere VA e i due triangoli interni delle lettere A.Questo tipo di redesign permette allogo Nava di poter essere riprodottoin dimensioni molto piccoleottenendo una migliore leggibiltà,senza alterarne le cartteristichepercettive.Il Carattere Tipogra�co-Fontdell’identita visiva dellaNavaMilano e delle sue divisioni,è il Frutiger, utilizzato per tutte le applicazioni.L’identita visiva della NavaMilano è espressa da quattro colori:Nero, Argento, Blu e Arancione.Questi colori posono essere riprodottiusando i colori PANTONE di riferi-mento.Nero - BlackArgento - Pantone877Blu - Pantone BlueRe�exArancione - Orange 021Viene identi�cato l’azienda Nava con la bicromia nero e argento, la divisione Press blu e nero, mentre la divisione Design arancione e bianco.

Frutiger Light

product designer, architetti, fotografi, scrittori, poeti, amici e amiche, nessun santo, ma tutti compagni di progetto.Nel 1995 vince il premio al concorso “Creo Art” Switch Italia in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera e con l’AIAP. Nel 2000 vince il premio DesignPlus con il calendario ABC per la Nava Design.

Dario SerioNasce a Winterthur, Svizzera, nel 1968. Studia presso la scuola bottega di A G Fronzoni a Milano, e nel 1996 inizia l'attività professionale con studio a Genova. Dal 2005 vive e lavora a Venezia, realizzando progetti di comunicazione visiva, design e allestimento. Collabora con lo studio Chestè di Peppe Clemente, e con graphic designers, iinteraction e

Frutiger Bold Nero Pantone877

PantoneBlue Reflex

PantoneOrange 021

Per il corso di Storia delle Comunicazioni Visive ci è ststo richiesto di produrre un fascicolo sulla storia e la grafica di un’azienda importante di questo campo. La mia scelta è caduta sulla Nava Milano Spa. Con questo lavoro si è cercato di rappresentare l’identità visiva dell’azienda Milanese di grafica e tipografia. Partendo dalla storia e dalla sua divisione interna si è cercato quante più notizie sulla comunicazione che l’azienda attua internamente e come si pone al di fuori dell’azienda al cliente in Italia e all’estero. Attraverso comunicazioni dirette con l’azienda e con il grafico che si è occupato del restyiling dell’immagine dell’azienda, Dario Serio, ho ricostruito l’evoluzione dell’operato e dell’immagine coordinata dell’azienda.Particolare attenzione è stata dedicata all’evoluzione del logotipo. Nel 1960 viene chiamato lo svizzero Max Huber a definire l’immagine dell’azienda rivolta alla clientela. Fondamentalmente il logo di Huber non ha subito stravolgimenti effettivi. Nel 2002 viene chiamato lo svizzero Dario Serio che reimposta radicalmente l’immagine dell’azienda e riorganizzando la comunicazione generale dell’azienda.

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Nella seconda immagine viene interpretata attraverso un quadro famoso di Escher, che rappresenta anche qui il concetto principale della frase, anche nella follia c’è un grande equilibrio. Nella terza immagine ho cercato un’interpretazione fotografica, attraverso tagli significativi della foto scelta si è cercando di focalizzare l’attenzione sulla parte piu significativa della foto.Nella quarta immagine viene interpretata secondo un’illustrazione bidimensionale generata da noi in vettoriale, in questo caso ho giocato sull’ironia di assemblaggi impossibili creando una pila di gusci di cocco.

Silvia Mancini

Perchè la vita è un brivido che vola via, è tutto in equilibrio sopra la follia

Silvia Mancini

Perchè la vita è un brivido che vola via, è tutto in equilibrio sopra la follia

Silvia Mancini

Perchè la vita è un brivido che vola via, è tutto in equilibrio sopra la follia

Silvia Mancini

1x4 Laboratorio di Design della comunicazione 1 docente Francesco Messina

Nel corso del primo laboratorio di comunicazione ci è stato chiesto di scegliere una frase ed elaborarne graficamente la sua conseguente rappresentazione etimologica secondo 4 diversi tipi di reinterpretazione. Le immagini sono nautralmente accompagnate dalla frase scelta: ”Perchè la vita è un brivido che vola via, è tutto in equilibrio sopra la follia”. Nella prima immagine abbiamo un’interpretazione tipografica della frase, attraverso il font e la disposizione delle lettere ho cercato di rappresentare la frase giocando con lo sfasamento e slittamento delle lettere. Nella mia visione di questa frase ho letto un ordine confuso, l’unico elemento “ordinario” è proprio l’equilibrio.

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a.a. 2008/2009Informatica per il Disegno Industriale

Silvia ManciniNotebook Sony Vaio

Corso di informatica per il disegno industriale docente Corrado LoschiRidisegno vettoriale di un Personal Computer

Il tema centrale di questo progetto è il ridisegno in chiave vettoriale di un oggetto scelto.Nel mio caso ho scelto di analizzare il mio personal computer, attraverso il ridisegno delle foto fatte in illustrator ho ricerato ogni singola parte dell’oggetto. Una volta terminato il ridisegno si è passati all’assegnazione dei colori, nel primo caso si ha una colorazione basata sulla sfumatura il più possibile realistico. Nel secondo caso invece è stata assegnata una colorazione basata sulle tinte piatte in una gamma di colori scelta da noi. Entrambi i lavori sono stati poi inseriti in una template con le misure indicative e una breve descrizione dell’oggetto come se fosse una pagina di catalogo. Oltre a queste tavole sono state create anche tavole raster scontornando le foto con photoshop.

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Nome: Silvia

Cognome: Mancini

Luogo di nascita: Borgo Maggiore

Data di nascita: 15/12/1989

Via: Consiglio dei XII n°9

Comune: Dogana

Provincia: Serravalle

C.A.P.: 47891

Nazione: Repubblica di San Marino

Stato civile: Nubile

Madrelingua: Italiana

Cellulare: 3357337146

E-mail: [email protected]

1. ATTIVITÀ SVOLTA:

Stage presso studio di grafica e comunicazione Studio 5 di

Domagnano (RSM)

Automunito : si

Anagrafica Esperienze di lavoro

VarieLaurea: Corso di laurea in Disegno Industriale sezione grafica

Votazione finale: 101/110

Anno: 2012

Sede: Iuav Università degli Studi della Repubblica di San Marino

Diploma: Liceo Artistico progetto Michelangelo indirizzo Architettura

Votazione finale: 70/100

Anno: 2008

Istituto/Scuola: Liceo Artistico Alessandro Serpieri

Altre esperienze formative:

- Viaggio studio e frequenza presso Stevenson College di Edinburgo (Scozia)

Formazione

Conoscenzeprofessionali

Sistema operativo Microsoft Windows: Discreto

Sistema operativo Mac OS: Buono

Posta elettronica: Discreto

Browser Internet: Discreto

Microsoft Excel: Sufficiente

Microsoft Word: Discreto

Autodesk AutoCAD: Sufficiente

Rhinoceros: Buono

Adobe PhotoShop: Discreto

Adobe Illustrator: Discreto

Adobe InDesign: Discreto

Adobe Flash: Sufficiente

Autodesk Maya: Sufficiente

Silvia ManciniBorgo Maggiore(RSM) 15.12.1989

Silvia ManciniCurriculum Vitae

Data _/_/_ Firma

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