Portfolio architetto it web
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ALVISE LUCHETTAPortfolio dal 2008
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3PROGETTAZIONE DI TERRAZZE E GIARDINI E VERDE NATURALEuna nuova avventura in un team multidisciplinarecomune di Venezia e dintorni
Da pochi mesi ho voluto dare spazio alle mie passioni e tra queste la cultura per il verde in ge-nerale e per gli alberi in particolare. Una passione che, tramite alcune conoscenze, scaturita in piccoli lavoretti professionali che riguardano la progettazione e la realizzazione di terrazze verdi.Non solo viste, ma anche emozioni, sensazioni, oltre ai meri aspetti tecnici, son i primi connotati di questi miei primi lavori.Quindi tanto verde ma non solo, profumi, colori, abbinamenti son quel qualcosa in pi che sto cercando di aggiungere a seconda del committente con cui mi trovo a dialogare affinch la terraz-za diventi veramente una stanza in pi, un vero e proprio giardino pensile semplice ma articolato.Propongo in queste pagine alcune selezioni dei progetti che ho sviluppato insieme alla prezio-sissima collaborazioni di arboricoltori e giardinieri che, oltre ad essere dei professionisti compe-tenti, son amici con cui condivido una bella e rispettosa passione.
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4IL PROGETTO
-
5PRIM
ADO
PO
-
6IL PROGETTO
Progettazione di aiuole e vasche di ingresso ad un condominio residenziale. In questo caso, stata data priorit al riuso di piante esistenti e a creare una barriera con il giar-dino retrostante oltre a delle prospettive visive dal cancello di ingresso fino al portone interno.
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8Programma: un progetto generativoIl progetto di Piazza Spirito Santo offre una soluzione formale possibile ad un processo di costruzione condivisa che si svilupper sotto la guida dellAmministrazione in sintonia con le linee guida del programma del sindaco e operativamente delineate nel documento allegato Azioni per un progetto condiviso.Il progetto ha come obiettivo principale la definizione di uno spazio fisico come risultato possibile - ma non univoco - dellinterrelazione di molti input. Essi derivano dalla applicazione delle meto-dologie di partecipazione che sono state simulate nel presente assetto progettuale e sono raggruppati in input delle risorse umane e input delle risorse ambientali. La ricombinazione critica dei dati permette la definizione di una serie di dispositivi urbani attraverso i quali si possono soddisfare le esigenze della riqualificazione della piazza e gli obiettivi che emergono dal forum dei cittadini.Gli input delle risorse umane sono una mappa sociale degli utenti di Piazza Spirito Santo che vengono definiti attraverso diverse variabili. Ad esempio attraverso il tempo si tengono in conside-razione le tradizioni, gli usi storici, gli usi attuali...; attraverso la giornata si immaginano gli utenti del mattino (anziani, badanti e professionisti...), del pomeriggio (bambini, famiglie...), della sera (ragazzi, coppie, stranieri...); attraverso le aspettative di ciascuno si delineano alcune funzioni da mantenere o potenziare ed altre auspicabili nellottica di fare di Piazza Spirito Santo uno spazio pubblico che possa essere accogliente per utenti diversi.Gli input delle risorse ambientali riguardano le caratteristiche della Pazza e i modi in cui usarle: le condizioni climatiche, lombreggiamento nelle diverse stagioni, gli ambiti di rispetto dalle funzioni, le visuali ed i significati storici dei luoghi...Il programma proposto immagina pertanto che la piazza liberata dalle automobili possa essere uno spazio rappresentativo in sintonia con la qualit architettonica degli edifici, uno spazio dove il mercato bisettimanale sia pi attrezzato ed organizzato, dove si possa sostare ed acquistare giornali o sorseggiare una bibita, ma anche uno spazio pi informale che sia interessante per i bambini e i giovani, dove si possa giocare ed appartarsi, che permetta lo svolgimento di eventi collettivi, che offra riparo dal clima etc...Il metodo con cui costruito il progetto flessibile e ospitale (nel senso che non calato dallalto) perch risultato di variabili costruite dalla azione congiunta di Amministrazione e cittadini ed generativo nel senso che in grado di mutare al variare degli obiettivi della collettivit e pu costituire un intervento capace di far germinare una generale riqualificazione del centro di Pistoia.
Team di lavoro:arch. Andrea Pennisiarch. Francesco Zanonarch. Matteo DAmbrosarch. Marta Campanile
UNO SPAZIO URBANO APERTO A TUTTI, RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA DELLO SPIRITO SANTOpartecipazione al concorso urbanoPistoia
Il sistema di percorsi pedonali (marciapiedi idonei e percorsi protetti)
allinterno delle mura deve essere intensificato e reso il pi possibile
continuo. Un mirato progetto di suolo, attraverso nuove pavimentazioni,
permetter di migliorare laccessibilit al centro storico mantenendo
allesterno le automobili, localizzate in opportune aree di sosta.
TOPO
GRAF
IAPE
RMEA
BILI
TA
DOPPIOSUOLO
PORO
SITA
una lunga seduta come dispositivo
urbano per definire un limite
e poter superare
dislivellisedu
ta cambio quota
dispositivi spaziali
adeguati aumentano la
pemeabilit dello spazio
pubblico
il basamento di alcuni
edifici viene reinter-
pretato come un alto
rilievo
unalta porosit dello
spazio aperto garantita da
collegamenti tra quote
diverse
nuov
i pe
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si p
edon
ali
perc
orsi
ped
onal
i es
iste
nti
parc
hegg
i
mt 500
350
250
Piazza Duomo
Biblioteca Fonteguerriana
Biblioteca Romagnoli
Piazza San Lorenzo
Palazzo delle Poste
Parco della Fortezza
Piazza Spirito Santo
Centro Documentale Marini
Piazza della Sala
Piazza Assisi
Giardino Pubblico
riconoscibile una figura continua a ridosso del centro storico costitu-
ita da consistente quantit di naturalit. Questo suolo quasi completa-
mente permeabile se messo in relazione al sistema dello spazio pubblico
del centro storico, a grana pi fine e dal suolo impermeabile, pu
migliorare la qualit urbana e costruire nuove relazione tra gli edifici
pubblici esistenti.
Piazza Santo Spirito si trova allinterno di un sistema articolato di
spazi pubblici. Dentro i primi due perimetri delle mura storiche vi
unalta permeabilit del tessuto edilizio. auspicabile una estesa
pedonalizzazione dello spazio pubblico entro il primo perimetro delle
mura storiche per garantire la qualit urbana di tutto il centro storico.
LO SPAZIO PUBBLICO DELLA CIT
TA
STOR
ICA
LE RELAZIO
NI TRA GLI SPAZI A
PERT
I
IL SISTEMA
DELLACCESSIBILIA
A
PIED
I
NUOVE RELAZIONI URBANE
Il tessuto edilizio della citt storica
consolidata di Pistoia si articola attra-
verso un sistema continuo di spazi pub-
blici e di fatti urbani. Allinterno del
sistema delle mura storiche possibile
istaurare nuove relazioni urbane a par-
tire da un progetto che ne valorizzi gli
aspetti storico-ambientali. Privilegiare
la permeabilit dello spazio pubblico e
perseguire il raggiungimento di un micro-
clima adeguato attraverso un progetto di
suolo che caratterizzi la citt in accor-
do con i caratteri morfologici esistenti,
sono scelte alla base della costruzione
del progetto fisico qui proposto. Altre
scelte importanti prendono spunto da
unattenzione osservazione alla topogra-
fia della citt, della porosit dello
spazio pubblico e di alcuni dispositivi
spaziali presenti allinterno del tessuto
storico che contribuiscono in modo marca-
to ad aumentare le prestazioni e le per-
formance dello spazio pubblico.
In questo senso lintervento su Piazza
Spirito Santo si presenta come locca-
sione per uno studio approfondito della
ricca e complessa maglia storica della
citt. Il valore del progetto risiede
allinterno di un programma di interventi
di riqualificazione e di rigenerazione
urbana che miri a mettere in relazione
ambiti e parti della citt oggi poco
connesse tra loro, principalmente a causa
della presenza dellautomobile. Assumendo
la pedonalizzazione progressiva del
centro storico, Piazza Santo Spirito
diventa una importante cerniera e luogo
di passaggio privilegiato per lattra-
versamento della citt.
NCS1
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tavo
la 1
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9Il sistema di percorsi pedonali (marciapiedi idonei e percorsi protetti)
allinterno delle mura deve essere intensificato e reso il pi possibile
continuo. Un mirato progetto di suolo, attraverso nuove pavimentazioni,
permetter di migliorare laccessibilit al centro storico mantenendo
allesterno le automobili, localizzate in opportune aree di sosta.
TOPO
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una lunga seduta come dispositivo
urbano per definire un limite
e poter superare
dislivellisedu
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dispositivi spaziali
adeguati aumentano la
pemeabilit dello spazio
pubblico
il basamento di alcuni
edifici viene reinter-
pretato come un alto
rilievo
unalta porosit dello
spazio aperto garantita da
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mt 500
350
250
Piazza Duomo
Biblioteca Fonteguerriana
Biblioteca Romagnoli
Piazza San Lorenzo
Palazzo delle Poste
Parco della Fortezza
Piazza Spirito Santo
Centro Documentale Marini
Piazza della Sala
Piazza Assisi
Giardino Pubblico
riconoscibile una figura continua a ridosso del centro storico costitu
-ita da consistente quantit di naturalit. Questo suolo quasi completa
-mente permeabile se messo in relazione al sistema dello spazio pubblico
del centro storico, a grana pi fine e dal suolo impermeabile, pu
migliorare la qualit urbana e costruire nuove relazione tra gli edifici
pubblici esistenti.
Piazza Santo Spirito si trova allinterno di un sistema articolato di
spazi pubblici. Dentro i primi due perimetri delle mura storiche vi
unalta permeabilit del tessuto edilizio. auspicabile una estesa
pedonalizzazione dello spazio pubblico entro il primo perimetro delle
mura storiche per garantire la qualit urbana di tutto il centro storico.
LO SPAZIO PUBBLICO DELLA CIT
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LE RELAZIO
NI TRA GLI SPAZI A
PERT
I
IL SISTEMA
DELLACCESSIBILIA
A
PIED
I
NUOVE RELAZIONI URBANE
Il tessuto edilizio della citt storica
consolidata di Pistoia si articola attra-
verso un sistema continuo di spazi pub-
blici e di fatti urbani. Allinterno del
sistema delle mura storiche possibile
istaurare nuove relazioni urbane a par-
tire da un progetto che ne valorizzi gli
aspetti storico-ambientali. Privilegiare
la permeabilit dello spazio pubblico e
perseguire il raggiungimento di un micro-
clima adeguato attraverso un progetto di
suolo che caratterizzi la citt in accor-
do con i caratteri morfologici esistenti,
sono scelte alla base della costruzione
del progetto fisico qui proposto. Altre
scelte importanti prendono spunto da
unattenzione osservazione alla topogra-
fia della citt, della porosit dello
spazio pubblico e di alcuni dispositivi
spaziali presenti allinterno del tessuto
storico che contribuiscono in modo marca-
to ad aumentare le prestazioni e le per-
formance dello spazio pubblico.
In questo senso lintervento su Piazza
Spirito Santo si presenta come locca-
sione per uno studio approfondito della
ricca e complessa maglia storica della
citt. Il valore del progetto risiede
allinterno di un programma di interventi
di riqualificazione e di rigenerazione
urbana che miri a mettere in relazione
ambiti e parti della citt oggi poco
connesse tra loro, principalmente a causa
della presenza dellautomobile. Assumendo
la pedonalizzazione progressiva del
centro storico, Piazza Santo Spirito
diventa una importante cerniera e luogo
di passaggio privilegiato per lattra-
versamento della citt.
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PIAZZA TRADIZIONALE
anziani
Le lunghe sedute in pietra stabiliscono delle relazioni
formali con i fronti definendo degli spazi a se stanti di
piccole dimensioni
professionisti
genitori
riposare
discutere
incontrarsi
transitare
PRINCIPI COMPOSITIVI
MICROCLIMA ESTIVO
Ombreggiamento destate ore 16:00
la piazza offre ampie zone ombregiate durante le ore pi calde
del pomeriggio.
Larea verde attenua lisola di calore della piazza
la piazza offre uno spazio accogliente nelle belle giornate
invernali, con sedute esposte al sole
irraggiamento inverno ore 11:00
MICROCLIMA INVERNALE
EVEN
TIGli sp
azi della piazza
pos
sono
ad a
ssum
ere
conf
igur
azio
ni
divers
e a sconda dehli
eve
nti
che
vi s
i sv
olgo
no
padiglioni coperti
temporaneimusica
chiosco chiuso
plateatico
schermo per proiezioni
pubbliche
ILLUMINAZIONE NOTTURNA
luce artificiale
illuminazione lineare
le panche della zona attrezzata
sono illuminate con lampade a led
lineari
illuminazione puntuale
la palma e il monumento sono
illuminati con luce puntuale e
creare un effetto scenico
illuminazione diffusa
la piazza riceve
lilluminazione minima con
lampade sospese su cavi
RIFERIMENTI VISUALI
riferimenti verticali
RIFERIMENTI VISUALI
la cupola il
riferimento per la
citt
la pavimentazione esistente
pi vecchia viene recuperata e
posata davanti al sagrato
i segni trasversali in pietra
forte posata a correre
introducono i principali legni
del contesto
la palma il
riferimento dello
spazio di sosta
il monumento il
riferimento dello
sapzio di transito
riferimenti verticali
riferimenti orizzontali
MERCATO
L'attivit del mercato viene mantenuta in quanto parte
essenziale della vitalit e diversit di utilizzo della
piazza.
I 20 banchi del mercato sono sono disposti perimetralmente e
lo spazio verde il nuovo centro del mercato.
GERARCHIE DEGLI SPAZI
da...
a...
gli elementi verticali sono il
centro di uno spazio determinato
centro di cosa?
transito
attivit
sagrato
RECU
PERO
ACQ
UAso
tto
il t
erre
no
pre
vist
a un
a va
sca
di r
acco
lta
dell
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que
di p
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piog
gia
che
serv
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irr
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man
to e
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ar
bust
i du
rant
e la
sta
gion
e pi
se
cca
1- p
iogg
a 2-
rac
colt
a3-
irr
igaz
ione
ACCESSO
convivialit
dal prato
dai gradoni
dai gradini
dalla rampa
carrozzine
ragazzi
disabili
accessibilit
per tutti
giocare
larea verde rialzata al livello dellattuale vasca della
palma ed accessibile tramite una rampa e gradiniposte sul
lato ovest. possibile inoltre accedere allo spazio verde da
tutti i lati tramite i gradoni o il prato
CONCEPT
DA...tre piazze
oggi la piazza caratterizzata da
tre ambiti distinti ma che non
risultano chiaramente definiti
A...il progetto prevede di
creare uno spazio unitario
con attivit diverse
spazio aperto
della chiesa
spazio di sosta
e servizi
spazio transito
e sosta
AREA VERDE
bambini
ragazzi
coppie
studenti
larea verde estesa attorno alla palma
defnisce un nuovo tipo di spazio nel
centro della citt con nuove possibili
attivit e servizi aumentando i possibili
utenti
riposare
divertirsi
giocare
ripararsi
maggiore superficie
permeabile allacqua
appartarsi
aspettare
ASPETTI AMBIENTALI
FUNZIONI USI DELLO SPAZIO
PLANIMETRIA GENERALE - 1/200
SEZIONE LONGITUDINALE
FUNZIONI USI DELLO SPAZIO
i padiglione una possibilit che verr valutata in fase di
concertazione. Sono possibili un pagilione definitivo, una
struttura temporanea una copertura per eventi
PADIGLIONE
negozio
bar
edicola
infopoint
sedersi
mangiare
leggere
padiglione permanente
copertura temporanea
spazio base
passanti
transitare
chiaccherare
continunit visiva
con
con la piazza
connessione a
via degli Orafi
connessione a
via Buozzi
sedute
incontrarsi
incontrarsi
SPAZ
IO D
I TR
ANSI
TO
lo slargo che porta in via dellAbbondanza caratterizzato
dallinserimento di arredi fissi con fioriere che sono
posizionate nel mezzo dello spazio. A terra la pavimentazione
in Pietra forte posata a spina di pesce
GRAD
ONI coppie
ragazzi
bambini
studenti
aspettare
socializzare
sedute informali
osservare la piazza
performance
giocare
il lato dellarea attrezzata prospiciente la piazza
organizzato con gradonate che permettono una seduta informale e
laccesso allarea verde retrostanti
Sedute in pietra
via Borgo Strada
via Abbondanza
vicolo Armonici
via Duca
via Presto
via Posta Vecchia
via De Rossi
Gradini
Pedana su prato
Fioriere con arbusti
Rampa 8% di pendenza
Nodo 1
Nodo 2
Panche in acciaio e
fioriere
Sedute in pietraGradoni in pietra
Sedute in acciaio
Riposizionamento fontanella
esistente
Area a prato
Fasce in Pietra Forte
chiara a correre
Pavimentazione in Pietra
Forte grigia a spina di
pesce
Tasselli in pietra dura
chiara a segnare gl
ingombri delle bancherelle
del mercato settimanale
Tasselli in pietra dura
chiara a segnare gl
ingombri delle bancherelle
del mercato settimanale
Recupero e riposizionamento
lastre esistenti sul sagrato
Riposizionamento monumento
Fasce in Pietra Forte
chiara a correre
1 METRO
2 METRI
NCS1502Y
tavola 2
Nodo 3
Nodo 5
Nodo 4
NORD
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PIAZZA TRADIZIONALE
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Le lunghe sedute in pietra stabiliscono delle relazioni
formali con i fronti definendo degli spazi a se stanti di
piccole dimensioni
professionisti
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transitare
PRINCIPI COMPOSITIVI
MICROCLIMA ESTIVO
Ombreggiamento destate ore 16:00
la piazza offre ampie zone ombregiate durante le ore pi calde
del pomeriggio.
Larea verde attenua lisola di calore della piazza
la piazza offre uno spazio accogliente nelle belle giornate
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schermo per proiezioni
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ILLUMINAZIONE NOTTURNA
luce artificiale
illuminazione lineare
le panche della zona attrezzata
sono illuminate con lampade a led
lineari
illuminazione puntuale
la palma e il monumento sono
illuminati con luce puntuale e
creare un effetto scenico
illuminazione diffusa
la piazza riceve
lilluminazione minima con
lampade sospese su cavi
RIFERIMENTI VISUALI
riferimenti verticali
RIFERIMENTI VISUALI
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la pavimentazione esistente
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posata davanti al sagrato
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spazio di sosta
il monumento il
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riferimenti verticali
riferimenti orizzontali
MERCATO
L'attivit del mercato viene mantenuta in quanto parte
essenziale della vitalit e diversit di utilizzo della
piazza.
I 20 banchi del mercato sono sono disposti perimetralmente e
lo spazio verde il nuovo centro del mercato.
GERARCHIE DEGLI SPAZI
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gli elementi verticali sono il
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palma ed accessibile tramite una rampa e gradiniposte sul
lato ovest. possibile inoltre accedere allo spazio verde da
tutti i lati tramite i gradoni o il prato
CONCEPT
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oggi la piazza caratterizzata da
tre ambiti distinti ma che non
risultano chiaramente definiti
A...il progetto prevede di
creare uno spazio unitario
con attivit diverse
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larea verde estesa attorno alla palma
defnisce un nuovo tipo di spazio nel
centro della citt con nuove possibili
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ASPETTI AMBIENTALI
FUNZIONI USI DELLO SPAZIO
PLANIMETRIA GENERALE - 1/200
SEZIONE LONGITUDINALE
FUNZIONI USI DELLO SPAZIO
i padiglione una possibilit che verr valutata in fase di
concertazione. Sono possibili un pagilione definitivo, una
struttura temporanea una copertura per eventi
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lo slargo che porta in via dellAbbondanza caratterizzato
dallinserimento di arredi fissi con fioriere che sono
posizionate nel mezzo dello spazio. A terra la pavimentazione
in Pietra forte posata a spina di pesce
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ragazzi
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socializzare
sedute informali
osservare la piazza
performance
giocare
il lato dellarea attrezzata prospiciente la piazza
organizzato con gradonate che permettono una seduta informale e
laccesso allarea verde retrostanti
Sedute in pietra
via Borgo Strada
via Abbondanza
vicolo Armonici
via Duca
via Presto
via Posta Vecchia
via De Rossi
Gradini
Pedana su prato
Fioriere con arbusti
Rampa 8% di pendenza
Nodo 1
Nodo 2
Panche in acciaio e
fioriere
Sedute in pietraGradoni in pietra
Sedute in acciaio
Riposizionamento fontanella
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Area a prato
Fasce in Pietra Forte
chiara a correre
Pavimentazione in Pietra
Forte grigia a spina di
pesce
Tasselli in pietra dura
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ingombri delle bancherelle
del mercato settimanale
Tasselli in pietra dura
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ingombri delle bancherelle
del mercato settimanale
Recupero e riposizionamento
lastre esistenti sul sagrato
Riposizionamento monumento
Fasce in Pietra Forte
chiara a correre
1 METRO
2 METRI
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EUROPAN 2012, WIREFRAMEpartecipazione al concorso europeo per giovani architettiMestre Venezia
The project starts with a respectful interpretation of Venice and its territory which has to be reinvented through a net of infrastructures.
-accessibility (station, tram, high speed systems)-nets (street,canals,system)-technological buildings together with parks, public spaces...
The intervention aims at re-sew a fracture caused by the presence of the railroad tracks, acting through a discreet and silent operation that exploits the potentialities already on the site, rather than insert new huge constructions that would not be able to communicate and relate to the scale of the existing.
The purpose of the project is to join, to create a network, giving at the same tima the feeling of a 'episodic city' (with cultural monument and high quality public space) but also linked in an LMJPLU[^H `The railway is seen as separation between the two realities of Mestre and Marghera, the attempt is to bring them together through another infrastructure project, the tram line.The infrastructure, the public service of transportation, is used to connect split parts of the Venetian hinterland.
The new buildings are organized in a system of networks, MHJPSP[PLZHUKZLY]PJLZ^OPJOHSSV^ZJVTT\UP[`[VILUL[MYVTP[;OLTHZ[LYWSHUPZQ\Z[HZ[HY[PUNWVPU[UV[HUHSKLZPNUHUopen strategy ^OPJOJV\SKILTVKPLKHKHW[LKHUKZ\WWSL-mented by the community.
This is possible thanks to a three-dimensional structure, used for the whole projects, which size is a translation of the measure of spaces for people and their movement within the historic city VM=LUPJLJHSSLLSKZV[VWVY[LNV
Network concept diagram: a ring made by green and water around Venice
The net of infrastructures
01
VENEZIA
The three-dimensional grid (3,5m x 3,5m x 3,5m) is compo-sed of square units made of steel bars, the grid is a measure, the scale between the void and the built space.
A semitransparent structure is its appearance which at the same time protects visitors and allows them to be in commu-nication with the outside space and also with the other levels of the building.
A low impact on the landscape is the result of this strategy, an homogenous background which is marked by punctual elements, the boxes containing the main functions.
The design is focused on the different typologies of users of station.It has to be considered that the area would have a high level of accessibility, because of the presence of the Marco Polo Airport reachable with the pullman from the intermodal hub.Moreover Mestre station is a high speed train stop and will be a stop for SFMR (Sistema Ferroviario Metropolitano Regiona-le).
All these different levels of accessibility bring a variety of visitors for completely different amount of time and frequen-cy: They can decide to stop in Mestre, to continue for Venice, to reach the airport, in each case all of them have time to spend in the hub.
The diagram shows some users, in relation to their origin and the mode of transport used to reach Mestre station .These informations are compared with the amount of time they spend in Mestre and the frequency of visits during the year; the result of this comparison determines the functions to be established in the area.
Currently there are two main areas of activities that can be coherently positioned in the station: tourism and services. )V[OVM[OLTHYLJVUZPZ[LU[^P[O[OLRPUKVMV^ZJOHYHJ[LYP-stic of the area.
0[^HZKLJPKLK[VWSHJLVMJLZVU[OLOLHKVM[OLZ`Z[LTover the park for pullman and closer to the tram stop and subway, in a strategic position between Mestre and Marghe-ra, reachable with all sorts of vehicle.On the contrary the 'related to tourism' functions, like shops, restaurant, music club, exhibition spaces and hotel, are in the station side, a strategic position for its location at the end of Via Piave.As a result, the same functions can be used both by visitors and by citizens.
02
VENEZIA
Map of potentialities
The project aims to promote tourism not only in Venice but also in Mestre and Marghera considering not only the existing but also the potential open programs (new re-development areas, cultural hub like M9 museum, ...)
The traditional station is turned into a space where people can spend a variable amount of time, from few minutes to few days, UKPUNUV[VUS`[OLM\UJ[PVUZ[OL`ULLKJSVZLS`I\[HSZVmoments of culture, entertainment and relationships.
A new choice of functions for tourist are placed inside the new station-system.Many of them are linked to the enhancement of typical resour-ces, in the Venice area, from the promotion of local quality food to shops selling products from the design and fashion schools of Veneto.In the new tourist hub, visitors can spend their waiting time, from a trip to another, discovering the peculiar.
Find the unexpected
The station is no longer isolated but becomes part of a system of mobility: safe, covered, interactive.The inside spaces can be used for their ordinary purpose (related to mobility) but also for leisure and free time, for L_HTWSL[OL[VWVVYOHZHIPN[LYYHJLV\[ZPKL[OLYLZ[H\YHU[where you can enjoy the lagoon view while tasting local wine.
The interaction between the grid and the natural light creates an inside always changing during the day; it lets open views to the Z\YYV\UKPUNLU]PYVUTLU[^OPJOP[ZLSMYLLJ[ZPU[OLPU[LYUHSspace, its changing shadows and colors, according to the conditions of weather and seasons.The new system is studied to be adaptable for different uses. A series of pre-fab boxes are designed to be used as a conferen-ce room, as a space for events or just as a small shop, and they can be increased by adding new volumes, moved, activated. The suggestion comes from the vocation of transition space which is typical of railway stations and from the different speeds related to to the ways in which people live, go through, use the station.The main entrance hall is a generous space that receives natural light and is characterized by the foot bridges at each level, which connect the two sides of the building, suggesting the feeling of being in an open air environment.
It is considered how time interacts with the architecture; in the next future new boxes could be inserted inside the three-dimen-sional grid, with new function that are adapted to future needs.
A linear system of connection, from Mestre city center (Via Piave) to the re-developed station area
Railway station _ the new entrance hall
03
VENEZIA
Phases_How can an old building be turned into a network of services
The centuriation of the territory between Padua and Venice since 1st century BC. A centuria is a square of 710 meters per side and represents the agrarian organization.
Phases_From the present situation (Phase 0) to the complete saturation of the grid (Phase 3)
04
VENEZIA
The three-dimensional structure takes, in this case, the shape of the tower, which has the function of lanmark for the city because of the strategic location that allows the view of the new settlement already from the highway, which is the main driveway access to the city.
The towers moreover enable long distance sight, allowing the view of the lagoon.
The park has a strategic value, the residential system is integra-ted with the Piraghetto park designing it, and through some light structure, becoming part of it.Inside the grid, courtyards can be found, an archetype system in symbiosis with the park and the landscape; in this way the vegetation sneaks in the courtyard and through the grid.The structure is characterized by a sequence of volumes (some of them new and some others renovation of old station facilities structure).
The towers are made of two parts: the steel-made structure which acts as the infrastructure of the project, connecting the towers with the public space at level +1 and 0, and the residen-tial volumes which are made of wood and quickly assembled, LUHISPUN[OLTH_PT\TVML_PIPSP[ `All inhabitants will be able to shape the space inside and outside their house, through the addition or subtraction of the volumes inside the grid. They can decide which type of panel use, proposing an ever changeable image.
Inside are placed smaller typologies for young couples, singles, temporary inhabitants while larger apartments and duplex are for families or house-atelier for artists and creatives.All of them are with private balconies and garden where vegetation can grow up and residents can grow fruit and vegetables for their personal use.
Cultivation diagram with seasonal vegetables and fruits in the Venice area
06
VENEZIA
For the Via Piave gardens the strategy is not to build any kind of permanent structure.
;OLNYPKSYV\NLVM[OLWYVQLJ[PZOLYLZWSP[PU[VHML^simple cubic volumes, singly or matched together.These structures are designed to be assembled and disassem-bled in a short time and removed to leave the garden completely free.
The space appears as a small garden with groups of vegetation and, sometimes, light, semitransparent volumes can host concerts, events and markets. The simplicity and repetition of the shapes of railway workers house in the background suggest the idea of the 'blank sheet' with their linearity.
The inhabitants are invited to introduce their personal taste activating their house by painting them using patterns and JVSVYZ^OPJOTVYLJHUYLLJ[[OLPYJ\S[\YLHUKWLYZVUHSP[ `
Unify the facades through the use of color to create a public square for the community
07
VENEZIA
$UWLFLDOODQGVFDSH
The project works on relation between different scales, existing and new built up spaces and multiple materials.
The project for area 1 (Piraghetto park) aims to give back to citizens a part of the city which is now inaccessible, due to the presence of a busy street, via Trento, which represent a strict separation.
This part of the project is considered a great opportunity to activate a marginal area of Mestre, which is currently not used.Both housing and public facilities are placed in the area, preserving a big space at disposal of the community, and also of visitors and tourists.
The public space is doubled through the subdivision in two SH`LYZVMJPYJ\SH[PVU!HOPNOLYZWLLKH[NYV\UKVVYHUKZSV^LYH[YZ[VVY
;OPZ\WWLYVVYPZMVYTLKI`[OLNYPK^OPJOJVU[HPUZW\ISPJfacilities, public building like cafeterias, small shops, small medical clinics and other social activities.
Small garden, orchards and playground form the open space.Car paths and parking, the entrance to technical and public spaces are at ground level, which is connected through some ramps that become playground for bikes and skateboard. Regeneration of the skyline / the ecological tower
;OLJVUJLW[VMJYLH[PUNHNYPK^OPJOPZTVYLVYSLZZSSLK^P[Othe volumes that the community needs, is maintained even in the residential area next to the park.
Towers as new landmarks for the city
05
VENEZIAtutto il 2013Contattato dagli architetti Pizzolato e Frasson, cari amici e com-pagni del percorso accademico ho voluto spendermi in modo molto passionale per un progetto riguardante la citt dove son cresciuto e vivo attualmente.La possibilit di poter dare un contributo molto concreto a mi-gliorare la propria citt in un contesto come quello vicino alla stazione stata vissuta dai componenti del gruppo con molta partecipazione e chiari obiettivi sin dai primi incontri e i primi schizzi quasi a voler ribadire che le soluzioni ci sono gi per poter migliorare Mestre.Questo lavoro in team, inoltre, mi ha permesso di continuare con il progetto che avevo sviluppato durante la tesi riguardante la resilienza di Mestre nel periodo medio lungo.Son stati ripresi fortemente tematiche inerenti gli orti urbani, laumento di biodiversit interno al tessuto cittadino e un uso virtuoso dellacqua.
Team di lavoro:arch. Alessandro Pizzolatoarch. Laura Frassonarch. Alvise Luchettadott. Marco Caorlini
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13
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PASSAGGIO DA AUTORIZZAZIONE IN PROCEDURA SEMPLIFICATA A PROCEDURA ORDINARIA,con ampliamento e riorganizzazione dellimpianto di recupero di rifiuti speciali e inserimento di un impianto di autodemolizione ai sensi dellart. 208 del D.Lgs. 152/2006 e del D.Lgs. 203/2009.ditta Ferplast s.r.l.
data:
scala:
Passaggio da autorizzazione in procedura semplicata a procedura ordinaria, con ampliamento e riorganizzazione dell'impianto di recupero di riuti speciali e inserimento di un impianto di autodemolizione
Richiesta di autorizzazione ai sensi dell'art. 208 del D.Lgs. 152/2006 e del D.Lgs. 203/2009.
Comune di Godega di SantUrbanoProvincia di Treviso
La propriet del presente elaborato tutelata a termini di Legge. E vietata qualsiasi forma di riproduzione o di copia non autorizzata.
progettista:
consulente:
committente:
arch. Alvise Luchettavia E. Dandolo 2030173 Mestre Venezia (VE)cell. 3480342354
FERPALST s.r.l. sede leg.: 31020 San Fior (TV) - v. M. Polo, 13 tel. 0438430543 fax 0438432870 email: [email protected] op.: 31010 Godega S.U. (TV) - v. dei Gelsi 6 cod. sc./P.IVA 04422840266 - R.E.A. n. 348776
dott. Michele PegorerVia Germania 1530027 San Don di Piave (VE)cell. 3472719682
oggetto:
elaborato:
30 gennaio 2014
Planimetria destinazioni funzionali,Progetto
G31:100
8,27
12,74
6,00
6,50
3,4210,68
4,46
5,85
3,85
4,15
7,30
6,50
7,00
7,70
5,16
5,82 8,83
4,40 4,00
8,50
3,11
4,50
33,8
75,
87
8,00
6,00
3,33
2,50 2,00
2,50
3,54
2,50
9,54 L = 15m (macchina in configurazione di lavoro)
4,00
7,27
2,00
1,00
5,77
5,00
3,00
4,00
10,00
5,00
8,54
10,00
30,00 m2
12,40 m2
26,01 m2
11,60 m2
50,00 m2
29,11 m2
115,21 m2
20,00 m2
44,58 m2
10,64 m2
40,00 m2
10,38 m2
24,00 m2
104,81 m2
24,64 m2
17,47 m2
62,05 m236,54 m2
30,00 m2
5,00 m2
30,74 m2
292,44 m2
33,02 m2
2,00 m2
Aree interne:
2 _R13
3 _R13
4 _R13
8_Area impianto abbattimento del trituratore
6_R13
11_Stoccaggio rifiuti da riparazione e bonifica veicoli
10_R13
5_Area ricevimento veicoli pre-trattamento
2
1
13
14 15
5
6
9a
10
Aree esterne:
15_R13
17_R13
18_R12, con trituratore
20_R13
Area a verde19,00x4,87m = 92,53 mq
Area a parcheggio16,47x2,50m = 41,17 mq
1_ Area trattamento e messa in sicurezza veicoli
14_Stoccaggio veicoli post-bonifica
13_R13
3
Area 9b situata al primo piano
9b
4
8
23_Vano attrezzi
17
18
22
24_Deposito compressore e piccoli attrezzi
21_R13
PCM 1000
LATO DI CARICO
LATO DI USCITAMATERIALE
19
20
21
23
25
24
Pesa
Primo piano:
9b_ Area R13 RAEE supplementare
19_R13
22_R13
11
7
7_R12 cavi
12
12_R13 stoccaggio batterie veicoli e similari 16_R12, con pressa cesoia
16
25_Unit bonifica bombole GPL
9a_R13 RAEE toner e similari
Superficie:
104,81 m2
10,38 m2
17,47 m2
26,01 m2
24,64 m2
61,98 m2
5,00 m2
11,60 m2
Superficie:
36,64 m2
33,02 m2
30,74 m2
10,64 m2
2 m2
2,12 m2
29,11 m2
Superficie:
12,40 m2
24,00m2
30,00 m2
292,44 m2
40,00 m2
44,58 m2
30,00 m2
50,00 m2
Superficie:
115,21 m2
20,00 m2
2,00 m2
8,27
12,74
6,00
6,50
3,4210,68
4,46
5,85
3,85
4,15
7,30
6,50
7,00
7,70
5,16
5,82 8,83
4,40 4,00
8,50
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87
8,00
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3,33
2,50 2,00
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3,54
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9,54 L = 15m (macchina in configurazione di lavoro)
4,00
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5,00
3,00
4,00
10,00
5,00
8,54
10,00
30,00 m2
12,40 m2
26,01 m2
11,60 m2
50,00 m2
29,11 m2
115,21 m2
20,00 m2
44,58 m2
10,64 m2
40,00 m2
10,38 m2
24,00 m2
104,81 m2
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62,05 m236,54 m2
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30,74 m2
292,44 m2
33,02 m2
2,00 m2
Aree interne:
2 _R13
3 _R13
4 _R13
8_Area impianto abbattimento del trituratore
6_R13
11_Stoccaggio rifiuti da riparazione e bonifica veicoli
10_R13
5_Area ricevimento veicoli pre-trattamento
2
1
13
14 15
5
6
9a
10
Aree esterne:
15_R13
17_R13
18_R12, con trituratore
20_R13
Area a verde19,00x4,87m = 92,53 mq
Area a parcheggio16,47x2,50m = 41,17 mq
1_ Area trattamento e messa in sicurezza veicoli
14_Stoccaggio veicoli post-bonifica
13_R13
3
Area 9b situata al primo piano
9b
4
8
23_Vano attrezzi
17
18
22
24_Deposito compressore e piccoli attrezzi
21_R13
PCM 1000
LATO DI CARICO
LATO DI USCITAMATERIALE
19
20
21
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Pesa
Primo piano:
9b_ Area R13 RAEE supplementare
19_R13
22_R13
11
7
7_R12 cavi
12
12_R13 stoccaggio batterie veicoli e similari 16_R12, con pressa cesoia
16
25_Unit bonifica bombole GPL
9a_R13 RAEE toner e similari
Superficie:
104,81 m2
10,38 m2
17,47 m2
26,01 m2
24,64 m2
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5,00 m2
11,60 m2
Superficie:
36,64 m2
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10,64 m2
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Superficie:
12,40 m2
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30,00 m2
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Superficie:
115,21 m2
20,00 m2
2,00 m2
Flussi:
Spazio di manovra autocarri
Flusso autocarri
Flusso carrelli elevatori
Eventuali entrate/uscite
18,00
Spazio di conferimento, secondo controllo rifiuti,
eventuale R12 e manovra autocarri
IMPIANTO DIDEPURAZIONE
aprile 2013 - gennaio 2014Qui presento una piccola parte, ma significativa, di un lavoro pi ampio compiuto insieme ad un altra figura professionale, riguardante tutto liter procedurale affinch i committenti potessero ampliare la loro attivit di gestione raccolta e elaborazione di rifiuti secondo le normative vigenti.E stato un processo lungo che ha visto una stretta collaborazione tra vari enti amministrativi, provincia di Treviso in primis, ma anche Arpav, comune di Godega, e i committenti che grazie alla loro esperienza sul campo della quotidianit lavorativa, hanno permesso di raggiungere quellobiettivo, prefissato allinizio, di aver la maggior flessibilit nel poter operare allinterno della loro propriet.
nuovo layout degli spazi di lavoro e di deposito
-
17
12,00
1 2 3 4
5
6
7
9
8
10
IMPIANTO DIDEPURAZIONE
Fondo in cls
Ces
oia
per f
erro
Conferimento e controllo rifiuti
Escavatorecon ragno
Pesa Parcheggio
12,00
1 2 3 4
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IMPIANTO DIDEPURAZIONE
Fondo in cls
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Conferimento e controllo rifiuti
Escavatorecon ragno
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IMPIANTO DIDEPURAZIONE
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Conferimento e controllo rifiuti
Escavatorecon ragno
Pesa Parcheggio
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IMPIANTO DIDEPURAZIONE
Fondo in cls
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Conferimento e controllo rifiuti
Escavatorecon ragno
Pesa Parcheggio
12,00
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IMPIANTO DIDEPURAZIONE
Fondo in cls
Ces
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Conferimento e controllo rifiuti
Escavatorecon ragno
Pesa Parcheggio
G2La propriet del presente elaborato tutelata a termini di Legge. E vietata qualsiasi forma di riproduzione o di copia non autorizzata.
progettista:
consulente:
committente:
arch. Alvise Luchettavia E. Dandolo 2030173 Mestre Venezia (VE)cell. 3480342354
FERPALST s.r.l. sede leg.: 31020 San Fior (TV) - v. M. Polo, 13 tel. 0438430543 fax 0438432870 email: [email protected] op.: 31010 Godega S.U. (TV) - v. dei Gelsi 6 cod. sc./P.IVA 04422840266 - R.E.A. n. 348776
dott. Michele PegorerVia Germania 1530027 San Don di Piave (VE)cell. 3472719682
oggetto:
data:
elaborato: scala:
30 gennaio 2014
Passaggio da autorizzazione in procedura semplicata a procedura ordinaria, con ampliamento e riorganizzazione dell'impianto di recupero di riuti speciali e inserimento di un impianto di autodemolizione
Richiesta di autorizzazione ai sensi dell'art. 208 del D.Lgs. 152/2006 e del D.Lgs. 203/2009.
Comune di Godega di SantUrbanoProvincia di Treviso
Planimetria destinazioni funzionali,stato di fatto,AGGIORNAMENTO GENNAIO 2014
1:100
1 Riuti di plastica; imballaggi usati in plastica compresi i contenitori per liquidi 6.1 18,89 25 t Balle, sacconi, cumulo2 Carta, cartone 1.1 54,36 80 t Balle e cumulo3 Scarti di legno e sughero, imballaggi di legno 9.1 12,23 12 t Cumulo4 Riuti di ferro, acciaio e ghisa 3.1 58,60 227 t Cumulo5 Parti di autoveicoli, veicoli a motore, di rimorchi e simili 5.1 32,62 45 t Cumulo 6 Riuti costituiti da laterizi, intonaci e conglomerati di cemento armato e non 7.1 33,52 45 t Cumulo, cassoni7 Spezzoni di cavo di rame ricoperto 5.8 23,75 50 t Casse e cassonetti8 Riuti di metalli non ferrosi e loro leghe 3.2 23,75 70 t Cumulo, casse e cassonetti 9 Imballaggi, vetro di scarto ed altri riuti e frammenti di vetro 2.1 6,00 10 t Cassonetti, casse
10 Zona conferimento e controllo dei riuti 113,09
Riuti All. I
sub. 1Tipologia di riutoZona
Supercie mq
Tipologia di stoccaggioQuantitin R13
LEGENDA: Area oggetto dellattivit di recupero
Limite uciale dellimpianto
Limite uciale dellimpianto
H1La propriet del presente elaborato tutelata a termini di Legge. E vietata qualsiasi forma di riproduzione o di copia non autorizzata.
progettista:
consulente:
committente:
arch. Alvise Luchettavia E. Dandolo 2030173 Mestre Venezia (VE)cell. 3480342354
FERPALST s.r.l. sede leg.: 31020 San Fior (TV) - v. M. Polo, 13 tel. 0438430543 fax 0438432870 email: [email protected] op.: 31010 Godega S.U. (TV) - v. dei Gelsi 6 cod. sc./P.IVA 04422840266 - R.E.A. n. 348776
dott. Michele PegorerVia Germania 1530027 San Don di Piave (VE)cell. 3472719682
oggetto:
data:
elaborato: scala:
30 gennaio 2014
Passaggio da autorizzazione in procedura semplicata a procedura ordinaria, con ampliamento e riorganizzazione dell'impianto di recupero di riuti speciali e inserimento di un impianto di autodemolizione
Richiesta di autorizzazione ai sensi dell'art. 208 del D.Lgs. 152/2006 e del D.Lgs. 203/2009.
Comune di Godega di SantUrbanoProvincia di Treviso
Pianta piano terra
1:100
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2,50
9,54 L = 15m (macchina in configurazione di lavoro)
4,00
7,27
2,00
1,00
5,77
5,00
3,00
4,00
10,00
5,00
8,54
26,4
0
18,52
21,15
17,73
41,9
7
87,10
83,36
8,00
40,2
688,03
99,56
5,00 4,70
5,87
9,20
Area a verde19,00x4,87m = 92,53 mq
Area a parcheggio16,47x2,50m = 41,17 mq
PCM 1000
LATO DI USCITAMATERIALE
V1
V2
V3
Ingresso impianto didepurazione
RECINZIONE
Magazzino882.83 m2
Tettoia carico scarico 280,00 m2
Piazzale in cls
+ 0.00
+ 0.20
+ 0.20
Pesa costituita da pianale non emergentedal piano di campagna
Pavimentazione permeabile inmassetti autobloccanti
Pav
imen
tazi
one
perm
eabi
le in
mas
setti
aut
oblo
ccan
ti
Pavimentazionein asfalto
Pozzetti cm. 50x50rete raccolta acqua meteorica piazzale
Ingresso
UFFICIO-PESA
WC
ANTI
WC
SPOGLIATOIO
ANTI
DO
CC
INO
DO
CC
INO
100
126
80 80 100
230 100
126
100230
80 80
8,27
12,74
6,00
6,50
3,4210,68
4,46
5,85
3,85
4,15
7,30
6,50
7,00
7,70
5,16
5,82 8,83
4,40 4,00
8,50
3,11
4,50
33,8
75,
87
8,00
6,00
3,33
2,50 2,00
2,50
3,54
2,50
9,54 L = 15m (macchina in configurazione di lavoro)
4,00
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5,00
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5,00 4,70
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Area a verde19,00x4,87m = 92,53 mq
Area a parcheggio16,47x2,50m = 41,17 mq
PCM 1000
LATO DI USCITAMATERIALE
V1
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Ingresso impianto didepurazione
RECINZIONE
Magazzino882.83 m2
Tettoia carico scarico 280,00 m2
Piazzale in cls
+ 0.00
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Pesa costituita da pianale non emergentedal piano di campagna
Pavimentazione permeabile inmassetti autobloccanti
Pav
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Pavimentazionein asfalto
Pozzetti cm. 50x50rete raccolta acqua meteorica piazzale
Ingresso
UFFICIO-PESA
WC
ANTI
WC
SPOGLIATOIO
ANTI
DO
CC
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INO
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80 80 100
230 100
126
100230
80 80
5,60
1,60
40.0
0
20,8
0
1,80
7,16
0,80
0,24 0,95 0,611,80
2,75
2,85
1,80
7,16
0,05
0,04
7,07
5,70
10,61
0,05
0,04
10,80
0,09
3,47
0,04
3,47
0,09
5,205,
50
DISPOSIZIONE PLANIMETRICA
Tx
Tz
P1 T13 12.5CAMPIONI 40x40
POZZETTO PRELIEVO
PIOGGIA DEPURATEALLA SUB-IRRIGAZIONE
BASAMENTO IMPIANTO DEPURAZIONE
Ty
T12 12.5
T10 12.5
T1 20
IMPIANTOFRONTE
T6 10
T9 16
V6
T8 16
ACQUE DAPIAZZALE
PSC
MPA
POZZETTO PRELIEVOCAMPIONI 50x50
P2
ALLO SCARICOSECONDA PIOGGIA
T2 20
T3 20
V1
V2
V3
V7
ACQUE DI PRIMA
T11 12.5
T16 8T15 8
AREA A VERDE
PLANIMETRIA GENERALE 1:200 - impianto fognario
limite lotto n9
AREA A VERDE
MAGAZZINO
WC
ANTI
TETTOIA CARICO-SCARICO
UFFICIO
PIAZZALE IN CLS - DEPOSITO MATERIALI FERROSI
ACCESSO CARRAIO
+ 0.00
+ 0.20+ 0.20
WC ANTI
PESA
pozzetti cm. 50x50rete raccolta acqua meteorica piazzale
AREA APARCHEGGIO
WC
ANTI UFFICIOSPOGL. PESA
ACCESSO PEDONALE
ACQU
E DA
PIAZZ
ALE
VOLUME TECNICOINTEGRATO ALL'IMPIANTO DIDEPURAZIONE ESISTENTE
IMPIANTO DIDEPURAZIONE
AR
EA
A PA
RC
HE
GG
IO
AREA A VERDE
ACQUE DAPIAZZALE
POZZETTO PRELIEVO40X40
POZZETTO PRELIEVO50X50
PLANIMETRIA SCALA 1:100
IMPIANTO DI DEPURAZIONE
IMPIANTO DI DEPURAZIONE
VOLUME TECNICO INTEGRATOALL'IMPIANTO DI DEPURAZIONE ESISTENTESCALA 1:100
SEZIONE AA
PROSPETTO EST PROSPETTO NORD
PROSPETTO SUD
95 200
VOLUME TECNICO INTEGRATO
0.00 0.10
A
A
+ 0.00
+0.00
+0.10
PIANTA
PORT
ONE
H.26
0
H. 27
5
BB
PORT
ONE
H.26
0
0.000.10
SEZIONE BB - SCALA 1:50
pavimentazione in cls esistentecon pendenza verso l'esterno(superficie 180 cm x 716 cm)
PORTONE SCORREVOLE h. 260
STRUTTURA PORTANTE:- profilati scatolari in acciaio a sezione rettangolare 40 x 40 mm- tamponamenti perimetrali e copertura in pannelli metallici prefabbricati autoportanti coibentati, dello spessore di 50 mm.
T5 20
T14 12.5
T4 20
T7 20
V8
La propriet del presente elaborato tutelata a termini di Legge. E vietat qualsiasi forma di riproduzione o di copia non autorizzata.
progettista: oggetto:
consulente:
committente:
arch. Alvise Luchettavia E. Dandolo 2030173 Mestre Veneziacell. 3480342354
Planimetria delle reti di raccolat e smatimento delle acque reuee meteoriche
data:
1:200 1:100 1:50
elaborato:
scala:
FERPALST s.r.l. sede leg.: 31020 San Fior (TV) - v. M. Polo, 13 tel. 0438430543 fax 0438432870 email: [email protected] op.: 31010 Godega S.U. (TV) - v. dei Gelsi 6 cod. sc./P.IVA 04422840266 - R.E.A. n. 348776
dott. Michele Pegorer
Comune di Godega di SantUrbanoProvincia di Treviso
Iagosto 2013
Passaggio da autorizzazione in procedura semplicata a procedura ordinaria, con ampliamento e riorganizzazione dell'impianto di recupero di riuti speciali e inserimento di un impianto di autodemolizione
Richiesta di autorizzazione ai sensi dell'art. 208 del D.Lgs. 152/2006 e del D.Lgs. 203/2009.
progetto del piano terra con anche gli impianti e i macchinari.
rete idraulicavecchio layout in procedura semplificata di lavoro
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18
3D HOUSING TOMORROWpartecipazione
http://www.d3space.org/competitions/CONCORSO DI IDEE in collaborazione con A-Office studio
-
19
-
20
RUN AFTER DEER WORKSHOP E 1ST COMPETITIONArata Isozaki, Aoki & associates
16-24 agosto 2012Presso Palazzo Bembo a Venezia, sede dellesibizione TRACES OF CENTURIES & FUTURE STEPS evento collaterale della Biennale di Architettura 2012, si svolto questo workshop di allestimento delle sale dellesibizione dellarchitetto Arata Iso-zaki. 11 ragazzi italiani, tra architetti laureandi e studenti, e 11 ragazzi giapponesi dellUniversit di Tokyo hanno dato vita alla mostra del noto architetto. Un mix di cultura, di approccio alla progettazione, di metodologia che ha da subito connotato forti differenze ma che sfociato in una forte amalgama portando a ottimi risultati rigurdanti la prima competition interna alla mo-stra. Un miniconcorso di 3 giorni in cui i 22 ragazzi si son divisi in 4 gruppi misti e hanno progettato il primo lotto di un quartiere, Zendong, di una citt cinese, Zenzhou, situata sul fiume Giallo. Un quartiere in cui non mancano i progetti di architetti interna-zionali e in cui, i lotti pi piccoli rivolti verso lacqua, sono e saranno protagonisti di concorsi settimanali rivolti a progettisti divisi per categorie di et. I progetti , e qui scatta il senso di common ground di Isozaki, verranno giudicati da una giuria interna e da tutte le persone che vogliano partecipare, attraverso internet. E stato un workshop intenso e breve, molto produttivo. La scel-ta finale sorta da una sorvabbondanza di idee opportunamente selezionate. Il connubio tra la creativit italiana e il meccanici-smo giappone ha portato a 4 proposte molto differenti tra loro, ulteriore segno di forte connubio e mescolanza di idee tra i par-tecipanti dei rispettivi gruppi.
https://www.facebook.com/pages/Run-After-Deer-by-Arata-I-sozaki/231195403670533
http://www.palazzobembo.org/index.php?page=28&lang=it
-
21
partecipanti: Alvise Luchetta, Melissa Capuozzo, Micol Galeotti, Tomoya Maekawa, Hiroki Kanto
Water
Siamo partiti da un concept del nostro progetto. Il quartiere su cui abbiamo progettato stato concettualizzato in un fiore di loto, al centro del quale abbiamo messo luomo come fine ultimo e scopo dellarchitettura. Tutto intorno girano attraverso il linguaggio 2.0 gli elementi che abbiamo ritenuto importanti e presenti gi nel contesto. Abbiamo inteso il nostro edificio come un fiore composto da 4 petali che racchiudono il frutto rappresentato dalluomo. Attraverso la sezione e le piante abbia-mo voluto evidenziare la creazione di questo spazio pedonale importante cercando di creare un invisible landmark che desse importanza al vuoto creato.
concept planivolumetricoCBD quartiere
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22
Level 01
Level 02
Level 03
Level 04
Level 05
Level 06
Level 07
Level 08
Level 09
Level 10
Level 11
Level 12
Level 13
Level 14
+60 m
+0 m
-20 m
A A
-
23
Ecystems Services
Wellness elements
SuppliersFOOD
DRINKING WATERWOOD AND FIBER
FUEL
Basis forgood life
ADEQUATE LIVEABILITY 'ADEQUATE FOOD
RESIDENCEACCESS TO PROPERTY
HealthFORCE
FEEL GOODACCESS TO AIR
AND T0 CLEAN WATER
Good social relations
SOCIAL COHESIONMUTUAL RESPECT
SKILLS TO HELP THE NEXT
RegulatorsCLIMATE
TIDESHYGIENE
WATER PURIFICATION
CulturalBEAUTY
SPIRITUALEDUCATIONALRECREATIONAL
SafetySTAFF
ACCESS RESOURCESAGAINST DISASTERS
3 4 5
UPDATEPLAN
ACTION
control control control
1Start Research Plan Implement Monitor 2
Identify stakeholders
Establish a team
Identify the samples
Giving a rst look at the impacts of climate change and existing actions
Go municipal and community solutions
Investigate Climate Change
Dene the impacts and areas of interest of each
Estimatevulnerability (to study the adaptive capacity)
Assess the risks (consequences of impacts)
Establish adaptive visions and objecti-ves
Fix the target
Identify options and actions
Identify possible inuences and constraints, and evaluate actions to ght againstDetermine an appropriate baseline and indicators
Examine budget
Create an action plan and launch
Solidify the support of governments and communities
Use appropriate tools to implement
Follow the terms of the Plan of Action
Regular reports on the successes to keep the momen-tum of the plan
Add new informa-tion and review driver
Tracking the implementation processesEvaluate the implementation of actions using baseline data and indicatorsCommunicate the results
Look for future adaptation options and actions
Review the plan of adjustment, and launch the second part
AGENDA PER MESTRE RESILIENTE:SCENARI AL 2050_TESIAlvise Luchetta, Marco Caorlini relatore: prof. G. Longhi
ABSTRACT
Pensare ad una citt resiliente significa non solo dare delle ri-sposte fisiche, ma soprattutto avviare una serie di processi di sviluppo a lungo termine, supportati da risorse flessibili, che sappiano rispondere alla complessit dei cambiamenti, alle culture e allo sviluppo ambientale, gestendo e preservando il capitale naturale per ricollegare ad esso la nostra societ.
Per realizzare questi presupposti, per la terraferma veneziana, e nello specifico per la citt di Mestre, si propone un nuovo programma di gestione con orizzonte al 2050, che indirizzi la citt verso la resilienza urbana, ma pi nello specifico verso il controllo del rischio generato dai cambiamenti climatici, verso laumento della biodiversit allinterno del tessuto urbano, e ver-so il disegno di un nuovo ciclo delle risorse idriche. Questi interventi sinergici, innovativi per il contesto italiano, ol-tre a portare sicurezza ed amenit allinterno del tessuto urbano, potranno sensibilizzare i cittadini verso la cultura ambientale, ma anche attivare nuovi processi economici per la citt, rispet-tando al contempo il futuro delle prossime generazioni.
UN CAMBIO DI PERCEZIONE
Nella nostra societ globalizzata non esistono ecosistemi creati dalluomo, e tantomeno persone che possa-no vivere senza il bisogno di ecosistemi e dei servizi che procura. Troppi di noi sembrano essersi disconnessi dalla natura e dimenticano che le nostre economie e societ sono profondamente integrate con il pianeta e con gli ecosistemi di supporto alla vita che ci forniscono un clima ospitale, acqua, cibo e numerosi altri servizi. E giunta lora di riconnettersi e cominciare a gestire la capacit del capitale naturale per sostenere lo svilup-po.Nel 2005 UN Millennium Ecosystem Assessment (MA) pubblica il primo tagliando sulla salute degli ecosi-stemi terrestri, e la diagnosi chiara.La rapida crescita di richiesta umana per cibo, acqua potabile, legno e carburante, ha cambiato gli ecosiste-mi terrestri pi velocemente ed estensivamente negli ultimi 50 anni che mai prima dora. Circa il 60% dei servizi ecosistemici che supportano il benessere umano sono stati degradati.E tempo di comprendere che le nostre societ ed economie sono strettamente collegate con gli ecosistemi, e parte integrante della biosfera; giusto preservare e gestire il capitale naturale. Per questo il futuro sviluppo umano non pu avvenire senza unapprofondita ricognizione dei contributo della natura alla vivibilit umana, salute, sicurezza e cultura.La scienza ha una grande responsabilit in merito; deve fornire una miglior comprensione delle dierenti sde alle quali lumanit deve far fronte, ed esplorare soluzioni per lo sviluppo sostenibile, in un mondo sempre pi imprevedibile.E necessario un nuovo contratto sociale per la sostenibilit globale, radicata in un cambio di percezione, da persone e natura viste come parti separate, a sistemi social-ecologici interdipendenti.
Siamo la prima generazione con la consapevolezza di come le nostre attivit inuenzino la Terra come sistema, e i primi con il potere e la responsabilit di cambiare la nostra relazione con il pianeta.
La nostra impronta sullambiente terrestre cos profonda che rischiamo di aver avviato dei cambiamenti climatici irreversibili. Lattuale periodo geologico potrebbe essere denito Antropocene - lEra dellUomo (termine coniato dal premio Nobel Paul Crutzen).La questione come possiamo instaurare un bilanciamento a lungo termine tra sviluppo e benessere umano, e uso sostenibile degli ecosistemi terrestri?
Abbiamo bisogno di nuovi tipi di innovazione socio-ecologica e tecnologica che funzionino pi direttamen-te per la giustizia sociale, riduzione della povert, sostenibilit ambientale e democratica, includendo la creativit e ingenuit degli utenti, lavoratori, consumatori, cittadini, attivisti, agricoltori e anche piccoli imprenditori. Non possiamo pi permetterci soluzioni economiche e tecnologiche ecologicamente analfa-bete, troppo lineari e orientate verso la soluzione di un singolo problema.
Il pensiero resiliente una parte importante della soluzione, battendosi per la essibilit degli edici e la per la capacit adattativa piuttosto che provare a raggiungere una produzione ottimale e crescite economiche a breve termine.
SISTEMISOCIALI
SISTEMIECONOMICI
SISTEMIECOLOGICI
SISTEMIFISICI
LE NOSTRE SOCIET ED ECONOMIE SONO STRETTAMENTE COLLEGATE AGLI ECOSI-STEMI, E PARTE INTEGRANTE DELLA BIO-SFERA; PER CONTINUARE A SVILUPPARSI SENZA COMPROMETTERE LE GENERAZIONI FUTU-RE, NECESSARIO GESTIRE E PRESERVARE IL CAPITALE NATURALE.
NON POSSIAMO PI PERMETTERCI SOLU-ZIONI ECONOMICHE E TECNOLOGICHE ECO-LOGICAMENTE ANALFABETE, TROPPO LINE-ARI ED ORIENTATE VERSO LA SOLUZIONE DI UN SINGOLO PROBLEMA.
5 PUNTI per ladattamento climatico
UN CAMBIO DI PERCEZIONE
LA POLITICA DELLADATTAMENTO
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24
LA RESILIENZA LA CAPACIT A LUNGO TERMINE DI UN SISTEMA DI SAPERSI ADATTARE CONTINUAMENTE AI CAMBIAMENTI, ALLINTERNO DI LIMITI CRITICI E NON SEMPRE BEN
INDIVIDUABILI, PER POTER CONTINUARE A SVILUPPARSI.Pensare ad una citt resiliente significa non solo dare delle risposte fisiche alla citt, ma soprat-tutto avviare una serie di processi di sviluppo a lungo termine, supportati da risorse flessibili, che sappiano rispondere alla complessit dei cambiamenti, alla cultura e allo sviluppo ambientale.
COME RENDERE UNA CITT RESILIENTE?
1_Merging ORGANIZATION AND COORDINATION2_ASSIGN A BUDGET
3_Keep up to date data on hazards and vulnerabilities, PREPARE RISK ASSESSMENTS 4_Invest in and maintain CRITICAL INFRASTRUCTURE THAT REDUCES THE RISK
5_PROTECT THE SAFETY OF ALL SCHOOLS AND HEALTH FACILITIES, and update it as necessary.6_APPLY AND ENHANCE ARCHITECTURAL NORMS AND PRINCIPLES of land use planning
7_PROGRAMS OF EDUCATION AND TRAINING in the rehabilitation disaster risk8_PROTECT ECOSYSTEMS AND NATURE RESERVES to mitigate floods
9_Install early WARNING SYSTEMS AND EMERGENCY MANAGEMENT in your city10_ENSURE THAT THE NEEDS OF SURVIVORS ARE AT THE CENTER OF THE RECONSTRUCTION,
10 PUNTI ESSENZIALI PER RENDERE RESILIENTE UNA CITT
INQ
UIN
AMEN
TO
P
ARTIC
OLATO
CAMB
IAMENTI ACIDIFICAZIONE D
IMIN
UZIO
NE
CH
IMIC
O
ARIA
CLIMATICI
OCEANI
STRAZO O
ZON
O
PERDITA
CAMBIO DUSO RISORSE
CICLO
C
ICLO
BIOD
IVERSITA TERRITORIO IDRICHE
FO
SFOR
O A
ZOTO
NIT
ROG
EN C
. C
LIM
ATE
CHAN
GE
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PHOR
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OZO
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YER DE
CREASE
WATER R
ESOURCES OCEAN ACIDIFICATION LAND USE CHANGE LOSS BIO AIR PO
LLUTIO
N CH
EMICA
L P.
LO STRESS DELLE RISORSE NATURALI
E provato che il cambiamento climatico non il fattore ambientale pi serio con il quale le citt si devono confrontare. La perdita di biodiversit e linquinamento eccedono i limiti di sicurezza planetaria, anche pi dei cambiamenti climatici.Ad ogni modo il cambiamento climatico un problema globale di una complessit senza pre-cedenti, che causa lurgente richiesta alle citt, al governo e ai portatori dinteresse, di lavorare assieme in nuovi modi.Da una parte, i cittadini sono i maggiori contribuenti ai cambiamenti climatici e sar necessario correggere il proprio stile di vita. Dallaltra i cambiamenti influenzeranno la sicurezza dei cittadini stessi, specialmente le classi pi povere e vulnerabili.Il cambiamento climatico strettamente collegato con lurbanizzazione.Questa, cos come la crescente connettivit e crescita economica, sono i fenomeni mondiali pi rilevanti. Interazione sociale, qualit della vita, e cambi nellurbanizzazione stanno mutando rapidamente. Per esempio l80% degli scienziati, ingegneri, tecnici, e fisici viventi, vivono tuttora nelle citt. Questi lavoratori intellettuali scambiano continuamente idee attraverso internet, pub-blicazioni e conferenze. La conoscenza cresce esponenzialmente: tutta la conoscenza tecnica di oggi rappresenta solo l1% del totale che sar disponibile nel 2050.Un cambiamento nel tipico problem-solving contemporaneo nelle citt e paesi, un aspetto critico che il cambiamento climatico sta comportando. Come i lavoratori intellettuali devono abbracciare il continuo apprendimento (e azioni), anche le citt devono farlo. Problemi e opportunit, costringono la citt a crescere nellurgenza e nella complessit. Come le citt rispondono al cambiamento climatico, procurer visioni critiche in risposta ai complessi fattori dei prossimi 40 anni.
LO STRESS DELLE RISORSE SU MESTRE
-
25
Change of temperature (C at 2090-2099 compared to 1980-1999)
Sea level rise (m at 2090-2099 compared to 1980-1999)
Event Best estimate Intervalprobability
Interval-based modelsexcluding future dynamic changes
rapid ow of ice
0.6 0.3 0.9 N/A
Scenario B1 1.8 1.1 2.9 0.18 - 0.38 Scenario A1T 2.4 1.4 3.8 0.20 - 0.45 Scenario B2 2.4 1.4 3.8 0.20 - 0.43 Scenario A1B 2.8 1.7 4.4 0.21 - 0.48 Scenario A2 3.4 2.0 5.4 0.23 - 0.51 Scenario A1FI 4.0 2.4 6.4 0.26 - 0.59
Constant concentrationsfor the year 2000
COMPRENDERE IL CLIMA DEL FUTURO
LIPCC (International panel climate change) un organismo delle Nazioni Unite, istituito nel 1988 dalla Organizzazione Mondiale per la Meteorologia (Wmo) e dal Programma Ambientale delle Nazioni Unite (UN Environment Programme), allo scopo di for-nire ai politici una valutazione obiettiva e corretta della letteratu-ra tecnico-scientifica e socio-economica disponibile in materia dei cambiamenti climatici, impatti, adattamento e mitigazione.
Lattivit principale dellIpcc quella di realizzare ogni sei anni dei rapporti aggiornati di valutazione scientifica sullo stato del-le conoscenze nel campo dei cambiamenti climatici, rapporti speciali e articoli tecnici e su argomenti ritenuti di particolare interesse scientifico. E importante ricordare che lIpcc lor-ganismo ufficiale che fornisce linformazione scientifica per le deliberazioni della Convenzione Quadro sui Cambiamenti Cli-matici.Gli scenari che propone questo organismo si dividono in 4 fa-miglie di future vision; ogni famiglia corrisponde alla realiz-zazione di un diverso tipo di sviluppo socio-politico energetico economico.
CAMBIAMENTO CLIMATICO
IPCC Climate ChangeSynthesis Report 2007
Variazioni percentuale precipitazioni periodo
2090-99, rispetto al 1980-99. I valori sono
le medie di pi modelli basati sullo scenario
A1B
VARIAZIONE DELLE PRECIPITAZIONI
Un aumento della temperatura globale media pu portare a mag-gior evaporazione e precipitazioni. Negli ultimi decenni stato possibile rilevare dei cambiamenti specifici nella quantit e nella distribuzione dei modelli delle precipitazioni.Alle alte latitudini sono molto probabili aumenti delle quantit di precipitazione, mentre sulla maggior parte delle terre nelle regioni subtropicali sono probabili delle diminuzioni (attorno al 20% per lo scenario A1B) nel 2100.La probabilit di un periodo di siccit di 30 giorni nellEuropa meridionale, nelle previsioni aumenta di un fattore da 2 a 5 se si raddoppiano le concentrazioni dei gas serra, mentre le precipi-tazioni medie diminuiscono solo del 22 per cento.
IPCC CLIMATE CHANGE SYNTHESIS REPORT 2007
Variazioni percentuale precipitazioni periodo 2090-99, rispetto al 1980-99. I valori sono le medie di pi modelli basati sullo scenario A1B.
-
26
0
100
200
300
500
1000m
PREVISIONE AREE A RISCHIO ALLUVIONE +2M
PREVEDERE E GESTIRE GLI IMPATTI
Recenti studi attestano che a causa della criticit idrogeologica del territorio italiano circa 6 milioni di persone abitano un territorio ad alto rischio idrogeologico, 22 milioni in zone a rischio medio e che nel nostro Paese ci sono 1.260.000 edifici a rischio di frane e alluvioni; di questi, oltre 6.000 sono scuole, mentre gli ospedali sono 531.Nello specifico, riguardo la provincia di Venezia, la sua conformazione geologica e geomorfologica, associata allarticolata rete idrografica che la attraversa e alla presenza del mare, la causa naturale che la rende vulnerabile allallagamento del suo territorio.Il territorio provinciale presenta infatti quote che variano dagli oltre 20 metri s.l.m. del settore nord occidentale della provincia, al livello marino delle lagune di Venezia, Caorle e Bibione. Vi sono inoltre bacini drenati artificialmente che sono posti a unaltezza inferiore a quella lagunare (fino a - 4 metri s.l.m.), nellarea meridionale e in quella nord orientale.Questa particolarit altimetrica il risultato delle bonifiche idrauliche che hanno recuperato da paludi e lagune ampi tratti di territorio, ora coltivati e su cui insistono vari centri abitati, zone industriali e case sparse.Se la citt di Venezia pu ritenersi per alcuni aspetti simbolo di resilienza, abituata da sempre a continui allagamenti, dovuti allandamento delle maree e alla scarsa altezza rispetto al livello del mare, Mestre presenta caratteristiche morfologico-territoriali ben differenti, ma dovendosi confrontare in parte con il bordo costiero, allaumentare del livello del mare, sar sempre pi pericolosamente soggetta ad eventi alluvionali dovuti alle maree.
0
100
200
300
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1000m
Grafico: sono riportate le mas-sime intensit di pre-cipitazione registrate a Mestre-Marghera in oc-casione del 26.09.07 ed i massimi precedenti validi per Mestre, relativi al pe-riodo 1992-2006 (fonte ARPAV) e al periodo sto-rico disponibile dal 1956 al 1995 (fonte ex Servizio Idrografico e Mareografi-co Nazionale)
Da tale confronto emerge chiaramente lecceziona-lit dei valori di pioggia registrati a Mestre in occasione dellevento del 26.09.2007: in tutti gli intervalli temporali sono stati superati abbondan-temente, anche di 2-3 volte, i valori massimi precedenti relativi sia al periodo 1992-2006 che al periodo 1956-1995 per gli intervalli da 1 ora a 12 ore.
AREE ALLUVIONATE 29.06.2007
-
27
0
2 000
4 000
6 000
8 000
10 000
1 000
3 000
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7 000
9 000
Birds
Mammals
Dragonies
Crustaceans freshwater
CoralsFishes freshwater
Palms
Conifers
Num. of species
Num. of species
Reptiles
Amphibia
0
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1 000
1 500
2 000
Birds
Amphibia
Mammals
Drangonies
ReptilesCrustaceans freshwaterCorals
Fishes freshwaterPalmsConifers
VulnerableA risk
Critical
Missing dataTreated less
Most vulnerable
Extint
POPOLAZIONE DELLE SPECIE A RISCHIO ESTINZIONE un po di dati:La popolazione mondiale di specie viventi scesa del 31% dal 1970 al 2006, in particolare ai tropici del 59%, men-tre negli ecosistemi di acque interne del 41%, mentre solo nelle aree temperate si ha avuto una crecita del 15%.In EU dal 1980 la popolazione di specie di uccelli di cam-pagna scesa del 50% e ben il 40% delle 1200 specie di uccelli marini in declino.Gli anfibi hanno il maggior numero di specie.Mentre i coralli il genere di animali con il trend pi ver-tiginoso.Il 23% di specie di piante son minacciate.Infine uccelli e mammiferi uccisi per scopi alimentari e me-dicinali son fortemente minacciati.
I PRINCIPALI INDICATORI DELLA BIODIVERSIT
Proportion of all assessed species in different categories of extinction risk on the IUCN Red List, based on data from 47,677 species. Source: IUCN
40%(19 032)
2%(875)
7%(3 325)
10%(4 891)
19%(9 075)
8%(3 931)
14%(6 548)
Dati mancantiMeno trattativicina al vulnerabile
VulnerabileA rischioA rischio critico
Estinto in natura
Proportion of all assessed species in different categories of extinction risk on the IUCN Red List, based on data from 47,677 species. Source: IUCN
40%(19 032)
2%(875)
7%(3 325)
10%(4 891)
19%(9 075)
8%(3 931)
14%(6 548)
Dati mancantiMeno trattativicina al vulnerabile
VulnerabileA rischioA rischio critico
Estinto in natura
Uccelli
Mammiferi
Coralli
Anfibi
1980 1985 1990 1995 2000 2005 20100.70
0.75
0.80
0.85
0.90
0.95
1.00
Lista rossa
il valore unitario considera che le specie di ogni gruppo sono in una
condizione ottimale cosa che non pu succedere
il 36% delle specie mondiali a rischio estinzione e siamo ad una situazione
paritaria con le specie non vulnerabili. Certamente un contesto non positivo
IN OGNI GRUPPO DI CUI CONOSCIAMO IL TREND CI SON SPECIE VICINE ALLESTINZIONE
Questi grafici evidenziano lo stato di salute dei grandi gruppi di esseri viventi.Preoccupano gli anfibi, con poche specie e con il maggior numero di vulnerabilit. Gli uccelli son i pi studiati e dimostrano appunto quanto sia grave e pericolosa la situazione per la biodiversit.
LA CONTINUA PERDITA DI BIODIVERSIT COMPROMETTE IL BENESSERE DI TUTTI NOI
PERDITA BIODIVERSIT ECOSISTEMA TERRESTRE - DIVERSIT GENETICA
Vulnerable
Endangered
Near threatened
10 000
20 000
Threatened
Ecosistemi terrestri bisongna attivare mirate politiche concentrate su aree e specie critiche per evitare impatti pericolosi anche sulla societ la foresta tropicale continua a perdere porzioni enormi anche se un trend pi lento in questi anni la foresta tropicale occupa il 31% degli ecosistemi terrestri contiene pi del 50% di biodiversit una distruzione arrestata anche dalla crescita di foreste nelle aree temperate foresta amazzonica 27000 km2 nel 03/04 7000 km2 nel 08/09 -74% di distruzione ma anche savane e praterie che son le meno monitorate stanno avendo grosse perdite 95% di prateria nel nord america andata persa Cerrado nel sud america diminuito del 50 % con una perdita complessiva di 4000 km2 perdita dellagricoltura tradizionale fa perdere anche la biodiversit e paesaggio ecosistema molto frammentato, le specie non hanno corridoi o migrano o si adattano 25% della terra mondiale degradato dal 1980 al 2003 30% foresta 20% coltivato 10% prateria il 12% territorio protetto, nelle ecoregioni per soltanto il 10% e gran parte del territorio pi vulnerabile non protetto convertendo tutto in valutazioni economiche forse qualcosa si salva TEEB 3,6 miliardi di dollari il turismo wildlife in Sud Africa nel 2000 crescerebbe anche il PIL se le risorse venissero prese in misura opportuna tali da farle rinnovare 200 miliardi $ il giro di aari che nasce dallimpollinazione di insetti nel mondo
% perdita
1990 1995 2000 2005 2010 2015 20200
5 000
10 000
15 000
20 000
25 000
30 000Deforestazione in km
0
5
10
15
20
Perdita cumulativa di foresta
Perdita di foresta allanno
The darker bars represent the actual area of the Brazilian portion of the Amazon deforested each year between 1990 and 2009 (gures on left vertical axis), as observed from satellite images analysed by the National Space Research Agency (INPE). The lighter bars represent the projected average annual rate required to fulll the Brazilian government target to reduce deforestation by 80% by 2020 (from the average between 1996 and 2005). The solid line shows cumulative total deforestation (gures on right vertical axis) as a percentage of the estimated original extent of the Brazilian Amazon (4.1 million km2). Source: Brazilian National Space Research Agency (INPE)
Le barre indicano la superficie di foresta amaz-zonica brasiliana ceduata ogni anno. Mentre la linea nera la % di foresta persa rispetto alle origini.
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Salvaguardare gli habitat e le specie pi importanti
Conservare e ripristinare la biodiversit e i servizi ecosistemici nel contesto rurale dellUEConservare e pripristinare la biodiversi-t e i servizi ecosistemici nellambiente marinoLa direttiva quadro sulla strategia per lambiente marino Ridurre sensibilmente limpatto delle specie esotiche invasive e dei genotipi esotiche
Potenziare notevolmente il sostegno alla biodiversit e ai servizi ecosistemici
Ridurre drasticamente limpatto degli scambi internazionali sulla biodiversite i servizi ecosistemici
Potenziare in maniera sostanziale la base di conoscenze
Rafforzare sensibilmente lefficacia della governance internazionale
Sostenere ladattamento della biodiversit ai cambiamenti climatici
UE ITALIA MESTRE
2
3
4
1
5
6
7
8
9
10
SINTESI DEI 10 OBIETTIVI DELLA STRATEGIA UE PER LA BIODIVERSIT
Abbiamo messo a confronto lUE lItalia e Mestre per ogni punto.Dalla tabella emerge che gli obiettivi principali son di sostenere ladattamento ai cam-biamenti climatici, implementare i servizi biotici ed ecosistemici e salvaguardare gli habitat e le specie che garantiscono questi servizi puntando sulla diversit genica e sul ripristino di buoni quantitativi di abbondanza.
1 km0
terreno impermeabile
terreno semimpermeabile
terreno poco connesso con il suolo 80cm
LEGENDA
Tale procedimento si adotta a livello urbano per conoscere quanta % biotica presente e successivamente adope-rare le scelte opportune a seconda degli scopi preposti. Molto importante come riferimento a livello europeo il lavoro svolto su Berlino per il piano di sviluppo che in questi anni sta interessando la capitale teutonica. Per quanto riguarda Mestre, innanzittutto ab-biamo considerato anche larea di Porto Marghera per avere un quadro complessivo.
ANALISI BAFLItalia il paese in Europa con il pi elevato numero di specie di fauna e flora di tutta Europa.Non di difficile constatazione vedere quanto lItalia sia un corridoio biologico fonda-mentale tra Africa e Eurasia. 57468 specie di fauna di cui 4777 son endemiche circa l8,6%1255 vertebrati13300 piante di cui 6700 vascolari di cui, a sua volta il 15% endemico
LE AZIONI IN ITALIA_VERSO UN FUTURO PI BIO
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