PON MIUR Beni Culturali Ambientali Paesaggistici Progetto ...La Regione Lazio, con la Legge...

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Rev. Novembre 2018 1 PON MIUR Beni Culturali Ambientali Paesaggistici Progetto La storia sotto i nostri piedi I.C. Bernardini (già via Laurentina 710) Dispensa N° 2 Il Laurentino: Ambiente ed Aree Naturali Protette di prossimità A cura di M. Pacifici Introduzione Nella seconda Dispensa sono approfonditi i caratteri ambientali dell’intorno all’I.C. Bernardini, ben testimoniati dai lembi residui della “Campagna Romana”. Viene poi introdotto l’innovativo concetto, mutuato da visioni economicistiche, di Capitale Naturale, e fornite indicazioni sul Paesaggio, accompagnate da Schede utili ai laboratori ambientali. Si arriva quindi a presentare la articolata realtà dei territori naturali protetti, con un focus su quelli più prossimi al Bernardini. Concludono la Dispensa i riferimenti a siti tematici, per ampliare la visione su quanto si muove nel mondo delle Aree Naturali Protette (AANNPP).

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Rev. Novembre 2018 1

PON MIUR Beni Culturali Ambientali Paesaggistici

Progetto La storia sotto i nostri piedi

I.C. Bernardini (già via Laurentina 710)

Dispensa N° 2

Il Laurentino: Ambiente ed Aree Naturali Protette di prossimità A cura di M. Pacifici

Introduzione

Nella seconda Dispensa sono approfonditi i caratteri ambientali dell’intorno all’I.C.

Bernardini, ben testimoniati dai lembi residui della “Campagna Romana”.

Viene poi introdotto l’innovativo concetto, mutuato da visioni economicistiche, di Capitale

Naturale, e fornite indicazioni sul Paesaggio, accompagnate da Schede utili ai laboratori

ambientali. Si arriva quindi a presentare la articolata realtà dei territori naturali protetti,

con un focus su quelli più prossimi al Bernardini.

Concludono la Dispensa i riferimenti a siti tematici, per ampliare la visione su quanto si

muove nel mondo delle Aree Naturali Protette (AANNPP).

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Le caratteristiche ambientali del quartiere

Il quartiere Laurentino 38 si è sviluppato ai margini nord occidentali dell’apparato

vulcanico dei Colli Albani e la contermine Riserva Naturale (RN) Laurentino Acquacetosa

costituisce un lembo residuo della cosiddetta Campagna Romana.

Le colate piroclastiche che si sono succedute negli ultimi 600.000 anni, prevalenti rispetto

alle effusioni di lava (colata di Capo di Bove ove impostato la Via Appia Antica), hanno dato

luogo ad un territorio morfologicamente dolce ma articolato in un sistema di altopiani e

valli dal fondo piatto, incise da un sistema idrografico ad andamento radiale. La

permeabilità dei terreni ha poi consentito l’infiltrazione in falda delle meteoriche, dando

luogo a sorgenti minerali, di cui le fonti Acqua Acetosa, Egeria e Appia costituiscono

concreta testimonianza. La natura pedologica dei suoli, con buona fertilità dovuta ai

minerali vulcanici, ha da sempre consentito la pratica agricola e l’allevamento estensivo nei

grandi latifondi di proprietà di famiglie patrizie; numerosi i casali e torri di avvistamento

isolate, a dare - ove il paesaggio si è mantenuto integro - i caratteri salienti all’Agro

Romano, ben apprezzati dai viaggiatori del Gran Tour.

Un primo inquadramento delle componenti ambientali presenti del comprensorio

(geologia, vegetazione, clima, flora e fauna) può essere desunto dalla disamina dei siti web

delle AANNPP dell’intorno: Appia Antica, Castelli Romani, presentati nei paragrafi

successivi.

https://www.parcoappiaantica.it/home/il-parco/natura

https://www.parcoappiaantica.it/home/il-parco/paesaggio

http://www.parcocastelliromani.it/vegetazione

http://www.parcocastelliromani.it/geologia

http://www.parcocastelliromani.it/fauna

Dalle risorse ambientali al concetto di Capitale Naturale

Il concetto di “Capitale Naturale” è stato strumentalmente mutuato dal settore economico

per indicare il valore in termini fisici, monetari e di benessere offerto dalla biodiversità al

genere umano, anche con il fine di orientare le scelte dei decisori pubblici. Comprende

l’insieme (stock) di beni naturali - organismi viventi, aria, acqua, suolo e risorse geologiche

- che contribuiscono a fornire beni e servizi di valore, diretto o indiretto, per l’uomo, e che

sono necessari per la sopravvivenza dell’ambiente stesso da cui sono generati. Da tali stock

derivano pertanto il benessere e la prosperità economica di un determinato comprensorio,

quali: terreni fertili, acque potabili, aria pura, impollinazione, prevenzione delle alluvioni,

regolazione del clima (“servizi ecosistemici”).

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Una perdita di biodiversità può indebolire un ecosistema, compromettendo

conseguentemente la fornitura dei servizi ecosistemici, con negativi impatti anche

sull’attrattività e la qualità della vita dei residenti.

http://www.minambiente.it/pagina/capitale-naturale-e-servizi-ecosistemici

Il Paesaggio e la sua valutazione

Il concetto di paesaggio assume differenti accezioni, in relazione alla disciplina di

riferimento.

Secondo il Codice dei Beni Culturali “si intende il territorio espressivo di identità, il cui

carattere deriva dall’azione di fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni”.

https://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/Norme-e-

Pareri/Evidenza/visualizza_asset.html_1095508472.html

Per la Convenzione europea del paesaggio, invece, “una determinata parte di territorio, così

come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e(o

umani e dalle loro interrelazioni”.

http://www.convenzioneeuropeapaesaggio.beniculturali.it/index.php?id=2&lang=it

Componenti quindi fisiche, biotiche e umane che hanno nel tempo modellato i territori,

determinando quanto a noi percepibile.

Per l’importanza che un paesaggio assume nel dare valore ad un territorio (si pensi, ad

esempio, ai paesaggi collinari toscani, con profilo dei poggi segnati dai cipressi e poderi o le

idilliche cartoline dolomitiche, con malghe, prati e cime), e con riferimento alla

commistione di elementi naturali e antropici nei paesaggi del quartiere Laurentino, viene

presentato un metodo atto a valutarne la qualità, utilizzando la Scheda del Boureau of Land

Management degli USA, ripresa da Gisotti e Bruschi nel volume Valutare l’Ambiente Carocci

(1990). Il metodo analizza sette componenti del paesaggio, classificate secondo criteri e

punteggi, variabili da un minimo di – 4 ad un massimo di + 6 e presentate su 3 colonne.

Per una utile pratica di laboratorio sul campo, i docenti trovano quindi nella sezione Fonti /

Testi di riferimento:

la Scheda 1 sulla Qualità visiva del paesaggio. Con osservazione da una visuale

aperta e significativa, tenendo come riferimento i criteri e i punteggi indicati nella

2^ colonna (valori massimi), 3^ (medi) e 4^ (minimi), si arriva per sommatoria delle

7 componenti al valore complessivo, che nel metodo varia da un minimo di 0 ad un

massimo di 33. In una esperienza di gruppo, trattandosi di un metodo qualitativo,

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alla fine della valutazione sarà bene confrontare i risultati ottenuti tra i vari

partecipanti, discutendo sul perché delle eventuali oscillazioni registrate.

la Scheda 2, rielaborata da Castiglioni B. (2010), Educare al Paesaggio,

Montebelluna, Museo di Storia Naturale e Archeologia, già proposta per una

esperienza di lettura del paesaggio in un BIOBLITZ al Parco Castelli Romani.

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Le Aree Naturali Protette

La Legge nazionale 6 dicembre 1991, n. 394 - Legge quadro per le Aree Naturali Protette,

individua nel nostro Paese le seguenti tipologie:

Parchi Nazionali;

Riserve Naturali dello Stato;

Riserve Statali Marine;

Altre aree marine protette

Parchi Nazionali Regionali;

Riserve Naturali Regionali;

Altre Aree Protette

A ciascuna di queste tipologie corrispondono differenti criteri di tutela e gestione.

Distinte le motivazioni che hanno portato alla nascita del Sistema nazionale delle AANNPP,

di tipo:

culturale (salvaguardia di risorse faunistiche e botaniche uniche),

sociale (miglioramento della qualità della vita delle popolazioni),

economico (presupposto per uno sviluppo sostenibile del territorio circostante).

Attualmente la percentuale complessiva del territorio nazionale tutelata dalle AANNPP

raggiunge l’11%, il 22 % se si considera anche Rete Natura 2000.

Un ulteriore ma distinto livello di protezione è offerto dalla Rete Natura 2000 della UE,

tema meglio dettagliato nel seguito della presente Dispensa.

La Regione Lazio, con la Legge regionale n. 29/1997 "Norme in materia di aree naturali

protette regionali", si é dotata di uno strumento che recepisse i contenuti della L. 394/91, al

fine di garantire e promuovere, in maniera unitaria ed in forma coordinata con lo Stato e gli

Enti locali, la conservazione e la valorizzazione del proprio patrimonio naturale.

Escludendo Rete Natura 2000, ad oggi la Regione Lazio comprende 83 AANNPP terrestri

per un totale di superficie protetta pari a 230.664 ettari, che corrispondono a circa il 13,5%

del territorio regionale. Le 83 AANNPP ricomprendono:

3 parchi nazionali;

16 parchi regionali;

4 riserve naturali statali;

31 riserve naturali regionali;

29 monumenti naturali.

http://www.regione.lazio.it/prl_ambiente/?vw=contenutidettaglio&id=117

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Obiettivi e gestione

Obiettivo prioritario delle AANNPP é la conservazione della biodiversità e la salvaguardia

dei sistemi ecologici. A tale obiettivo generale sono legati diversi obiettivi specifici:

Tutela dei suoli e delle acque

Gestione dei sistemi idrografici e difesa dalle alluvioni;

Conservazione della copertura vegetale dei suoli poveri;

Conservazione delle risorse genetiche di animali e piante selvatiche;

Protezione di specie in pericolo;

Conservazione degli habitat per la riproduzione di specie cacciabili;

Salvaguardia e valorizzazione di tradizioni culturali;

Sviluppo locale;

Mantenimento sostenibile di popolazioni e di specie autoctone;

Mantenimento del numero e della distribuzione di comunità e habitat;

Educazione ambientale;

Ricerca scientifica.

Ma cosa fanno le AANNPP e come gestiscono il capitale naturale a loro disposizione?

Strumento di gestione é il Piano del Parco, in generale e, in particolare per i Parchi

nazionali o per alcuni Parchi regionali, il Piano Territoriale di Coordinamento approvato dal

Consiglio direttivo e dalle Regioni.

Il Piano Pluriennale Economico e Sociale viene invece approvato dalla comunità del Parco,

costituita dai comuni ricompresi nell’Area Protetta.

Il Regolamento del Parco viene approvato dal Consiglio direttivo e dal Ministero

dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Educazione Ambientale

Accanto alle tematiche proprie della conservazione, quello dell'Educazione ambientale (EA)

costituisce un aspetto prioritario, volto ad indurre, con la sensibilizzazione e l’educazione

di giovani ed adulti, comportamenti virtuosi, funzionali allo sviluppo sostenibile.

Si rimanda alla specifica Dispensa 3 per approfondimenti, anche incentrati sulle specifiche

attività di EA nelle AANNPP.

Promozione e Comunicazione territoriale

Le campagne di comunicazione possono risultare fondamentali per il successo di un’ANP,

sia per la creazione del consenso delle popolazioni locali sulle sue finalità, che per la

promozione dell’area protetta e della sua economia verso il pubblico in generale.

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Lo strumento fondamentale per la comunicazione é il Piano di comunicazione, strumento

che serve a programmare le azioni di comunicazione di un’ ANP in un certo arco temporale.

Solitamente un buon Piano di comunicazione dovrà definire:

Perché comunicare (finalizzazione);

Chi dovrà comunicare;

Verso chi comunicare

Cosa si dovrebbe realizzare;

Con quali strumenti;

Con quali risorse;

Quando comunicare, distintamente per i vari target individuati.

La Certificazione Ambientale di un’ANP

La certificazione ambientale si basa sulla scelta volontaria di un’Organizzazione di:

• certificare le proprie prestazioni ambientali;

• assumere l’impegno costante al miglioramento della performance in tale ambito.

Nel settore Pubblico la certificazione ambientale é quindi uno strumento a disposizione di

una Amministrazione che gestisce gli aspetti ambientali di un determinato territorio

(Regione, Provincia, Comune, Comunità Montana, Ente ANP) per migliorare costantemente

le proprie performance ambientali.

Negli ultimi anni la certificazione ambientale é risultata quindi un utile strumento per gli

Enti gestori delle Aree Protette per ottimizzare le loro attività gestionali.

Si accenna ora ai riconoscimenti ambientali tributati esclusivamente alle AANNPP.

La Carta Europea del Turismo e dell’Agricoltura Sostenibile di Federparchi

La Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette (CETS) é uno strumento

metodologico che permette di arrivare alla certificazione di una ANP, funzionale ad una

gestione in linea con lo sviluppo del turismo sostenibile.

http://www.parks.it/federparchi/cets.php

Una più recente iniziativa tesa alla estensione e valorizzazione delle attività sostenibili nelle

AANNPP, è la Carta Europea Agricoltura Sostenibile, sempre promossa da Federparchi:

http://www.parks.it/news/dettaglio.php?id=41592

Gli argomenti legati all’intimo rapporto tra l’ANP e la produzione agricola di qualità, specie

in relazione alle specificità dell’Agro Romano, sono presentati in Dispensa 3, mentre quelli

con il turismo in Dispensa 4.

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MAB (Man and the Biosphere) di Unesco

Il Programma MAB è stato avviato dall’UNESCO negli anni ’70 allo scopo di migliorare il

rapporto tra uomo e ambiente e ridurre la perdita di biodiversità attraverso programmi di

ricerca e capacity-building.

Il programma ha portato al riconoscimento delle Riserve della Biosfera: aree marine e/o

terrestri che gli Stati membri s’impegnano a gestire nell’ottica della conservazione delle

risorse e dello sviluppo sostenibile, nel pieno coinvolgimento delle comunità locali.

Allo stato sono 14 le AANNPP riconosciute in Italia, tra cui il PN del Circeo nel Lazio.

http://www.unesco.it/it/ItaliaNellUnesco/Detail/186

Geoparks

Un Geoparco europeo è un territorio che possiede un certo numero di siti geologici di

particolare importanza in termini di qualità scientifica, rarità, valore estetico o educativo,

ed una specifica strategia di sviluppo sostenibile sorretta da un idoneo programma; deve

inoltre avere confini ben definiti e una sufficiente estensione per consentire uno sviluppo

economico efficace del comprensorio.

La gran parte delle valenze ambientali devono essere rappresentate dal patrimonio

geologico, non escludendo risorse di interesse dal punto di vista archeologico, ecologico,

storico o culturale.

http://www.europeangeoparks.org/?lang=it

Green List della IUCN

Tale riconoscimento è dato dalla Unione Mondiale per la Conservazione della Natura

(IUCN) alle AANNPP che rispettano gli obiettivi di conservazione e favoriscono una

gestione e una governance equa. L'approccio Green List, promosso in Italia da Federparchi,

costituisce quindi una metodologia per la valutazione di efficacia, attraverso il quale

migliorare la qualità e l'efficienza delle attività di gestione.

L'Italia è uno dei pochi paesi al mondo dove questo approccio è stato fino a oggi testato sul

campo e il parco nazionale Gran Paradiso è stato inserito, nel corso del congresso mondiale

dei parchi a Sydney nel novembre 2014, nella prima lista di aree Green List IUCN, eccellenza

a livello planetario.

https://www.iucn.org/theme/protected-areas/our-work/iucn-green-list

http://www.pngp.it/ente-parco/riconoscimenti

Per contro, ormai da tempo a livello nazionale le AANNPP hanno concesso Marchi di qualità

ad esercizi commerciali / produttori del proprio territorio.

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In primo luogo segnaliamo il progetto di attestazione ambientale/marketing territoriale

avviato del PR Adamello Brenta per diffondere la filosofia della qualità ambientale,

coinvolgendo il tessuto economico/sociale.

Il Parco concede l’utilizzo del logo Qualità Parco a quelle aziende che rispondono a requisiti

di tutela ambientale e legame col territorio e aderiscono alla sua vision. In tal modo si

incentiva la crescita di un turismo sostenibile in linea con gli obiettivi di valorizzazione e

tutela del territorio, diffondendo nel tessuto economico e sociale locale il concetto di

qualità ambientale certificata.

https://www.pnab.it/principale/marchio-di-qualita/

Anche l’esperienza promossa dal Parco Nazionale Gran Paradiso con l’iniziativa

“Ambasciatori del Parco” è nata con l’intento di coinvolgere operatori turistici e

commerciali che operano nell’ANP. L’obiettivo è di sensibilizzare ed informare il pubblico

sull’importanza e le possibilità fornite dall’ANP, tramite gestori di alberghi e rifugi, maestri

di sci, guide alpine e istruttori di discipline sportive che ogni giorno vivono il territorio e

possono raccontarlo in prima persona.

Il titolo di “Ambasciatore del Parco” viene riconosciuto a tutti coloro che hanno condiviso il

progetto dell’Ente Parco partecipando ad alcuni incontri approfondimento, tenuti dal

personale dell’ANP e da esperti esterni. Gli operatori afferenti a strutture ricettive che

ottengono il titolo di ambasciatore dispongono di un logo identificativo dell’Ente Parco

presso la propria struttura; in tal modo si dà ai turisti un'immediata indicazione visiva dei

luoghi in cui poter trovare personale in grado di fornire informazioni sul Parco.

http://www.pngp.it/iniziative-del-parco/ambasciatori-del-parco

Un ulteriore esempio è dato dall’esperienza condotta dal Parco Naturale Regionale

Bracciano Martignano, riservato a esercizi turistici e a produttori agroalimentari:

http://www.parcobracciano.it/27/marchio-di-qualita.html

A testimoniare lo sforzo dei Parchi nella tutale dei prodotti tipici, va segnalata la

pubblicazione del PNGSML Quaderno Mangia Parco; nello stesso link si trova un esempio di

10 itinerari nell’ANP pensati su base esclusivamente gastronomica:

http://www.gransassolagapark.it/pagina.php?id=100

Sempre in tema di marchi di qualità rivolti specificamente ai prodotti agroalimentari e alle

strutture ricettive, il Parco rivolti Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise ha implementato un

progetto di promozione nel proprio territorio. La concessione dell'emblema ai produttori è

regolamentata da uno specifico protocollo che detta le norme per la sua concessione, previa

verifica dei requisiti degli esercizi richiedenti:

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http://www.parcoabruzzo.it/pagina.php?id=205

Analogamente per l’Atlante e il Marchio promossi nell’ambito del progetto Natura in

campo, finalizzato alla promozione delle produzioni agroalimentari nelle AANNPP della

Regione Lazio:

http://www.parchilazio.it/pp-1-natura_in_campo

La Rete Natura 2000 della UE

I temi delle politiche sulla natura e biodiversità, ben presenti all’Unione Europea, si

sostanziano con “Rete Natura 2000”, il principale strumento per la conservazione della

biodiversità. Istituita nel 1992 ai sensi della Direttiva 92/43/CEE "Habitat", “Natura 2000”

costituisce una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell'Unione ed ha lo scopo di

garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e

fauna, minacciati o rari.

Rete Natura 2000 é costituita dai Siti di Interesse Comunitario (SIC), identificati dagli Stati

Membri secondo quanto stabilito dalla Direttiva Habitat; comprende anche le Zone di

Protezione Speciale (ZPS) istituite ai sensi della Direttiva 2009/147/CE "Uccelli" del 1979,

concernente la conservazione degli uccelli selvatici.

Escludendo le sovrapposizioni tra SIC e ZPS, Rete Natura 2000 nel nostro Paese tutela circa

il 19,29 % a terra e il 3,81 % a mare del territorio nazionale, ed é rappresentata da oltre

2.613 aree, distribuite nelle 3 regioni biogeografiche rappresentative: Alpina, Continentale,

Mediterranea; ricomprende talora anche Aree Naturali Protette, come peraltro avviene in

Regione Lazio.

http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/allegati/statistiche_ambientali/n

atura2000_dicembre2017.pdf

Natura 2000 non é un sistema di aree a rigida protezione, in cui le attività umane sono

escluse: molte di queste sono aree private in cui sono esercitate attività agricole

tradizionali.

L’identificazione di un Sito di Interesse Comunitario e/o di una Zona di Protezione Speciale

é legata alla presenza di una singola specie o habitat; l’aver istituito tale Rete di Aree

Protette costituisce un obbligo della Commissione Europea nei confronti della Convenzione

delle Nazioni Unite sulla Biodiversità.

Stati e Regioni stabiliscono per i SIC e le ZPS misure di conservazione sotto forma di piani

di gestione specifici o integrati e misure regolamentari, amministrative o contrattuali.

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Più prossime al Bernardini, ed entro i limiti comunali di Roma figurano: SIC Sughereta di Castel di Decima; ZPS Castel Porziano (Tenuta presidenziale); Castel Porziano (querceti igrofili); Castel Porziano (fascia costiera); Macchia Grande di Ponte Galeria; SIC Villa Borghese e Villa Pamphili.

http://www.regione.lazio.it/prl_ambiente/?vw=contenutidettaglio&id=206

Si consiglia la visione della pagina della UE sul tema, in cui trovare info sintetiche, e la possibilità di scaricare il testo di riferimento sulla biodiversità:

http://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000/index_en.htm

https://publications.europa.eu/en/publication-detail/-/publication/e4d56202-545d-

43d8-972c-6be52cc8fec3

Di utile riferimento anche la pagina web del Ministero dell’Ambiente:

http://www.minambiente.it/pagina/rete-natura-2000

con la Direttiva Habitat:

http://www.minambiente.it/pagina/direttiva-habitat

e la Direttiva Uccelli:

http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/allegati/biodiversita/Direttiva_u

ccelli_2009.pdf

Infine l’elenco dei SIC ZSC e ZPS esistenti in Italia:

http://www.minambiente.it/pagina/sic-zsc-e-zps-italia

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Ente Roma Natura

Nel sito web di Roma Natura, Ente Regionale preposto alla Gestione del Sistema delle Aree

Naturali Protette nel Comune di Roma, l’utente può’ trovare numerosi spunti per

approfondire la conoscenza dell’ambiente naturale capitolino.

In particolare, nella sezione I Parchi sono i link descrittivi delle: 9 Riserve Naturali, 2 Parchi

regionali, 3 Monumenti Naturali, 1 Area Marina Protetta, della rete gestita dall’Ente,

complessivamente rappresentata da una superficie superiore ai 16.000 ettari di territorio

protetto.

Pure di interesse appare la sezione Educazione ambientale, svolta dall’Ente a favore delle

scuole; si trovano quindi le proposte relative alle visite guidate, alle visite specificamente

rivolte alle scuole, ai laboratori nelle Fattorie educative e ai progetti attuati; utile pertanto

tenersi informati sulle attività in corso iscrivendosi alla apposita newsletter.

Nella sezione Comunicazione e stampa, inoltre, si possono trovare le numerose

Pubblicazioni edite, in parte scaricabili o commentate da relative schede, e un utile link al

progetto di valorizzazione della Via Francigena passante nelle 2 ANP dell’Insugherata e di

Monte Mario.

Non trascurare infine, per i più tecnologici, la sezione Multimedia, con le app realizzate per

le Aree Protette gestite e per la via Francigena, oltre ad alcuni video di riferimento sul

canale You Tube.

Al fine di programmare una visita più consapevole, la sezione Cartografia consente di

scaricare varie tipologie di mappe, con i perimetri e le basi topografiche delle Aree Protette

gestite, nonché alcuni dei Piani di Assetto approvati.

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Parco Naturale Regionale Appia Antica

Il ricco e articolato sito web del Parco, offre al docente notevoli spunti di approfondimento

sul territorio protetto, esteso dalle pendici dei Castelli Romani sin quasi al centro di Roma.

Nella sezione di presentazione:

https://www.parcoappiaantica.it/home/il-parco/presentazione

si hanno le abituali pagine tematiche su Paesaggio, Flora e Fauna dell’ANP, oltre ad

approfondimenti sulla Via Appia e sulla figura di Antonio Cederna, che a lungo si è battuto

per la protezione dei beni storico ambientali della Regina Viarum.

Anche di grande interesse le sezioni relative all’educazione ambientale, per vari utenti, e i

servizi per le aree didattiche:

https://www.parcoappiaantica.it/home/servizi/a-scuola-nel-parco

https://www.parcoappiaantica.it/home/servizi/aree-didattiche

come pure quella al calendario di eventi, utile per programmare visite:

https://www.parcoappiaantica.it/home/risorse-e-

utilita/calendario/month.calendar/2018/10/15/-

e quello dedicato alle visite guidate:

https://www.parcoappiaantica.it/home/servizi/visite-guidate

Da non trascurare la sezione Itinerari, con i link ai vari ambiti in cui composto il Parco, tra

cui la Tenuta di Tor Marancia, più prossima al Bernardini:

https://www.parcoappiaantica.it/home/itinerari/tor-marancia

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Parco Naturale Regionale Castelli Romani

La vicinanza alla Capitale e l’intensa urbanizzazione della seconda metà del secolo scorso,

unita alla storica frequentazione dei luoghi non scalfiscono certo il fascino degli ambienti

lacuali e boschivi del Parco. Nell’articolato sito web si possono trovare spunti di

approfondimento a partire dalla sezione Ambiente e Territorio, con pagine distinte

dedicate alla geologia, alla vegetazione, alla fauna, alla Storia e Archeologia - quest’ultima

con ulteriori pagine di approfondimento sui vari periodi storici.

Ulteriori link della stessa sezione rimandano a Rete Natura 2000 con le schede dei SIC / ZPS

(Siti di Importanza Comunitaria e Zone di Protezione Speciale) presenti, e alle Carte del

Parco, in cui di interesse risultano per programmi didattici la Carta escursionistica e quella

Turistica, entrambe scaricabili.

Ulteriori testi, guide e cartografie - tutte scaricabili - sono contenute nella sezione Altre

Pubblicazioni, utili per impostare progetti di interpretazione territoriale e per

programmare visite tematiche più consapevoli sul territorio.

Nella sezione Servizi si trova un link Educazione Ambientale con una scheda esplicativa e il

pdf scaricabile delle proposte formative per l’anno scolastico in corso.

Qualora si vogliano trattare problematiche legate allo sviluppo sostenibile, nella sezione

“Servizi” si possono trovare approfondimenti su Acquisti verdi delle Pubbliche

Amministrazioni e normativa ambientale:

http://www.parcocastelliromani.it/gpp

http://www.parcocastelliromani.it/normativa

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Le AANNPP di ROMA CITTA’ METROPOLITANA

Una cintura verde più esterna di quella di Roma Natura, è costituita dalle sei AANNPP

gestite dalla ex Provincia di Roma:

Riserva Naturale (RN) del Monte Soratte,

RN della Macchia di Gattaceca e Macchia del Barco,

RN di Nomentum,

RN di Monte Catillo,

RN Villa Borghese di Nettuno,

Monumento naturale della Palude di Torre Flavia.

Boschi, radure, fontanili, specchi d’acqua, ruscelli, colline si incontrano con le colture

tradizionali, i seminativi, gli ortaggi e la frutta a formare il prezioso e apprezzato “Agro

Romano”. Insieme ai numerosi prodotti tipici, l’Agro Romano costituisce una indiscutibile

ricchezza agro-ambientale.

A partire dal link dell’Ente:

http://www.cittametropolitanaroma.gov.it/area-di-intervento/i-parchi-della-citta-

metropolitana-di-roma-capitale/

si hanno le descrizione delle caratteristiche naturalistiche, gli indirizzi e i contatti utili per la visita delle sei AANNPP di pertinenza.

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Riserva Naturale Regionale Tor Caldara

L’ANP, gestita dal comune di Anzio, si estende per circa 44 ettari sul litorale a sud di Roma

nel Comune di Anzio. Sito di importanza comunitaria è un vero scrigno di tesori: una

testimonianza ormai rara delle antiche foreste litoranee che occupavano l'intero settore

costiero del Lazio meridionale.

http://www.parchilazio.it/torcaldara

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I siti tematici per la conoscenza delle AANNPP nazionali e regionali

Nel portale della Federazione Italiana Parchi:

http://www.parks.it/

possono essere reperite info sulle AANNPP Nazionali e Regionali, con link ai siti web

ufficiali.

Sul tema della fruizione attiva nelle AAANNPP regionali, si segnala il progetto Le strade dei

Parchi,

http://www.parchilazio.it/pp-2-le_strade_dei_parchi

a suo tempo promosso dell’Agenzia Regionale Parchi del Lazio, volto a:

diffondere una maggiore consapevolezza sui valori naturali e culturali del Lazio,

attraverso azioni di interpretazione di paesaggi e territori e di educazione

ambientale;

favorire la scoperta, o la riscoperta di angoli nascosti della nostra regione, dei quali i

parchi molto spesso conservano l’identità più autentica;

stimolare le attività ricettive, artigianali e agricole tradizionali nei luoghi lambiti dai

diversi itinerari.

Sullo stesso sito link agli appuntamenti nei Parchi e sui progetti di educazione ambientale

promossi a livello regionale:

http://www.parchilazio.it/ricerca_appuntamenti

http://www.parchilazio.it/ricerca_programmi_progetti

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SCHEDA 1

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SCHEDA 2

1 - Gli elementi del paesaggio

Inserisci nella seguente tabella alcuni degli elementi che puoi riconoscere nel paesaggio che stai osservando, tra i più importanti secondo te nel determinarne le caratteristiche. Puoi considerare sia singoli elementi (casa, albero, campo), sia insiemi omogenei di essi (edifici simili, bosco, montagna, paese, ...).

N° Elemento riconosciuto 1

2

3

4

5

6

Degli elementi sopra riconosciuti, scegli solo quelli che ritieni importanti, descrivendoli con cura, sempre utilizzando le informazioni dalla tua visuale:

N° elemento

Descrizione

2 - I valori e i significati del paesaggio

Osserva ora il paesaggio dalla tua visuale, e prova a rispondere alle seguenti domande:

Cosa TI piace?

Cosa NON ti piace?

Cosa è importante?

Perché?

Che cosa infine provi dall’osservazione?

Rev. Novembre 2018 20

3 - I fattori del paesaggio

Completa la prima colonna della tabella con gli elementi riconosciuti nel primo esercizio. Rifletti poi sulle domande: perché questo elemento si trova qui? Quali fattori ne sono responsabili? Collega infine con frecce gli elementi ai fattori, stabilendo in tal modo un legame di causa / effetto per te ragionevole.

N° Elemento riconosciuto Fattori 1 Climatici

2 Biologici

3 Geologici

4 Idrologici

5 Sociali

6 Demografici

7 Economici

8 ….

4 - I cambiamenti del paesaggio

Completa la tabella attraverso l’osservazione e fai delle ipotesi sui possibili cambiamenti avvenuti nel paesaggio. Cosa ritieni sia cambiato negli ultimi 30 anni? Quali elementi erano presenti allora ed oggi appaiono solo come testimonianza del passato? Quali si sono conservati? Quali hanno cambiato le loro caratteristiche e/o la loro funzione? Quali sono gli elementi nuovi oggi presenti?

ELEMENTI

Conservati Modificati Nuovi Perduti

Sulla base delle conoscenze che hai acquisito negli esercizi precedenti, prova ad immaginare come sarà questo paesaggio nel futuro (per esempio tra 100 anni).

Come cambierà? Perché? Cosa pensi di queste trasformazioni? E tu come vorresti che fosse?

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Fonti / Testi di riferimento:

Dato il taglio delle Dispense, rivolte precipuamente ai temi della conoscenza territoriale e

dell’Educazione Ambientale, si segnalano ulteriori fonti che consentono approfondimenti

sotto gli aspetti geomorfologici, vegetazionali e faunistici, facilmente reperibili dal web.

Un buon inquadramento geomorfologico sulla grandi sistemi ambientali responsabili della

configurazione del territorio e del paesaggio dell’area romana, con una disamina delle

georisorse presenti, può essere tratto da:

http://www.italianostraedu.org/wp-content/uploads/2016/02/De-Rita.pdf

Si continua con l’elenco ufficiale delle AANNPP del Ministero Ambiente:

http://www.minambiente.it/pagina/aree-naturali-protette

per passare poi alle agili pubblicazioni di carattere monografico con l’intento di

promuovere la conoscenza di habitat a particolare rischio di degrado o di scomparsa sono

rappresentate da I quaderni degli Habitat del Ministero dell’Ambiente:

http://www.minambiente.it/pagina/i-quaderni-habitat-collana

Il paesaggio è una delle espressioni storicamente più rappresentative dell'identità culturale

del Paese. Sul tema della educazione alla sua lettura, si veda la vecchia monografia a stampa

del TCI, ormai solo reperibile in vendita on line, ove sono descritti a livello italiano i vari

tipi di paesaggio, naturale e antropico:

Touring Club Italiano (1963): Il paesaggio – Collana Conosci l’Italia Vol. 7

Sul tema si vedano anche i molto più recenti contributi di Italia Nostra, rispettivamente

dedicati al paesaggio culturale dell’Agro Romano e ad una esperienza attuata sul campo da

un CEA:

http://www.italianostraedu.org/wp-content/uploads/2014/06/Nocco_Arti-e-fonti-Agro-

Romano.pdf

http://www.italianostraedu.org/wp-content/uploads/2014/06/Missoni-

Ledda_Laboratorio-lettura-paesaggio.pdf

Il valore del paesaggio italiano nell'ambito del patrimonio culturale dell'Umanità è ben

testimoniato dal Catalogo del Paesaggi rurali storici, di cui è disponibile un abstract al link:

http://www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/4480

Più specialistico, in tema di rete Natura 2000, il Manuale di gestione dei SIC del MATTM:

http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/allegati/rete_natura_2000/manu

ale_gestione_siti_natura2000.pdf

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e di ISPRA, i Quaderni formazione ambientale acqua, suolo, cultura, ….:

http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/quaderni/educazione-e-formazione-

ambientale

Sulla Geodiversità nel Lazio - Pubblicazione della Agenzia Regionale Parchi:

http://www.parchilazio.it/documenti/pubblicazioni/2956_allegato1.pdf

Sugli itinerari a carattere geologico, urbani e regionali, fondamentali 2 testi a stampa:

Funiciello et Alii (): Roma i sette colli. Guida geologica a una Roma mai vista. Raffello

Cortina

Società Geologica Italiana (a cura di) (1993): Guide geologiche regionali Vol. 14

LAZIO BE.MA ed.

Si segnala infine, un recente testo a stampa, utile alla consapevolezza su un tema di

fondamentale importanza per le generazioni attuali e per quelle future:

AA.VV. Ministero dell’Ambiente (2018): Il Capitale Naturale in Italia - Edizioni

Ambiente