Pollenza, 21 febbraio 2014. DI COSA PARLEREMO Il curriculum secondo le Indicazioni Come riflettere...

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DIDATTICA DELLE COMPETENZE E CURRICULUM VERTICALE Dalle Indicazioni ministeriali alle pratiche scolastiche Maila Pentucci Pollenza, 21 febbraio 2014

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  • Pollenza, 21 febbraio 2014
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  • DI COSA PARLEREMO Il curriculum secondo le Indicazioni Come riflettere sul curriculum Discipline e curriculum Verticalizzare 2. CURRICULUM VERTICALE
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  • A scuola Rendere lindividuo competente: PROVARE A METTERLO IN GRADO DI ATTIVARE LE PROCEDURE CHE CONOSCE E MOBILITARE LE RISORSE CHE HA A DISPOSIZIONE PER RICONOSCERE E RISOLVERE IN AUTONOMIA UN PROBLEMA COMPLESSO NELLA SITUAZIONE IN CUI SI PRESENTA
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  • COMPARAZIONE Attivando procedure attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunit Attuando un metodo Considerando il rapporto tra il materiale o i dati, le pratiche e lo scopo In autonomia e con responsabilit, esprimendo la propria personalit Comprende e rappresenta il problema da risolvere Inizia ad affrontare le situazioni di vita tipiche della propria et INDICAZIONI NAZ. LETTERATURA
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  • La competenza come un iceberg L. M. Spencer S. M. Spencer
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  • Indicatori di competenza: un esempio Conoscenza approfondita (obiettivi e traguardi) Gestire adeguatamente i tempi. Sapersi porre domande come strategia per comprendere Esplicitare il percorso effettuato durante unattivit Capacit di autovalutarsi e valutare il prodotto Rianalizzare le esperienze per trarre regole dazione e riutilizzarle Capacit di risolvere problemi quotidiani con sufficiente padronanza, anche quelli inediti, mobilitando le risorse personali e di contesto Avere una visione dinsieme e di coordinare le diverse azioni in funzione del risultato. Selezionare e decidere quali informazioni sono necessarie per affrontare un problema.
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  • Letteratura di riferimento In Magnoler P., Sorzio Didattica e competenze. Pratiche per una nuova alleanza per ricercatori ed insegnanti (2013) Magnoler P., Ricerca e formazione. La professionalizzazione degli insegnanti (2012)
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  • Cosa sa fare lindividuo competente Comprensione e rappresentazione del problema. Attivazione di procedure Attuazione di una metodologia. Un metodo consiste nello stabilire un rapporto tra il materiale o i dati di cui si dispone, le pratiche da compiere e lo scopo da perseguire. Lautovalutazione: osservare il percorso/processo messo in atto e di definire in base alla valutazione il possibile miglioramento.
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  • La scuola delle competenze Il vero conflitto viene alla luce se ragioniamo sulla qualit dei saperi, perch sviluppare delle competenze prende del tempo: quello di assimilare i saperi e quello di allenarsi a servirsene. La mobilitazione delle risorse si apprende, come le risorse stesse. E rivendica la sua parte di tempo scolastico. Apprendere diventando competenti, non apprendere per competenze (Ajello, 2010)
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  • Problemi LA COMPETENZA E INSEGNABILE? LA COMPETENZA E TRASFERIBILE? LA COMPETENZA E SOLO/ANCHE DISCIPLINARE/TRASVERSALE LA COMPETENZA E VALUTABILE?
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  • Competenza come obiettivo (insegnabilit) Se viene posta come obiettivo dellinsegnamento, essa richiede la coerenza degli elementi costitutivi del curricolo: attivit, contenuti, metodi. Guida la scelta dei SAPERI. La direzione pedagogica diviene quella di far acquisire la capacit di agire strategicamente.
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  • Competenza come accountability Valutazione interna Valutazione esterna / di sistema - certificazione ACCOUNTABILITY: NECESSITA CHE LA SCUOLA RENDICONTI ALLESTERNO LA PROPRIA EFFICACIA NEL TRASFERIRE E GARANTIRE COMPETENZE
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  • PROCESSO INTERNO: VERSO IL CURRICULUM BISOGNI COMPETENZE CHIAVE ANALISI DI SISTEMA PER ASSI O DISCIPLINE DIAGNOSI POF CURRICULA DECISIONE
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  • RISULTATO IN USCITA FINALITA DEL CURRICULUM ALUNNO COMPETENTE MOBILITA I SAPERI AGISCE IN SITUAZIONE CERTIFICAZIONE VERTICALIZZAZIONE MONDO DEL LAVORO LIFELOGN LEARNING VS. ANALFABETISMO DI RITORNO DIMENSIONE EUROPEA DEMOCRATIZZAZIONE DEL SISTEMA SCOLASTICO
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  • Dalle indicazioni Il curricolo di istituto espressione della libert dinsegnamento e dellautonomia scolastica e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunit scolastica e lidentit dellistituto. La costruzione del curricolo il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e linnovazione educativa. Ogni scuola predispone il curricolo allinterno del Piano dellofferta formativa con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina. A partire dal curricolo di istituto, i docenti individuano le esperienze di apprendimento pi efficaci, le scelte didattiche pi significative, le strategie pi idonee, con attenzione allintegrazione fra le discipline e alla loro possibile aggregazione in aree, cos come indicato dal Regolamento dellautonomia scolastica, che affida questo compito alle istituzioni scolastiche.
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  • Cos il curricolo limpalcatura entro la quale si inseriscono i processi di insegnamento apprendimento il contenitore di riferimento dellagire didattico quotidiano un itinerario formativo ed educativo progressivo e continuo dai 3 ai 14 anni Non il sostituto della programmazione Non fisso e definito ma in continua evoluzione Non una declinazione di contenuti in verticale Non una tassonomia di obiettivi che si complicano nel tempo
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  • Il curricolo reale Convitati di pietra (cfr. Cerini) - Manuali - Ingerenze dei genitori - Ingerenze degli enti pubblici - Stile dellinsegnante - Sistemi intrusivi/prescrittivi di valutazione
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  • Continuita ed unitarieta del curriculum Litinerario scolastico dai tre ai quattordici anni progressivo e continuo. Progettazione di un unico curriculum verticale Linee guida, aperte e flessibili, per lagire didattico
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  • Tre dimensioni per la progettazione VERTICALE Divisione degli aspetti di competenza nei vari gradi di scuola Continuit e discontinuit positive VERTICALE NON SIGNIFICA LINEARE ORIZZONTALE Divisione dei compiti tra insegnanti nello stesso c.d.c./c.d.i. Forme sensate di interdisciplinariet Metodologie didattiche condivise PROFONDA Sfondo: progettazione curriculare comune Raccordi tra competenze chiave e competenze disciplinari Politica scolastica apprendimenti metodi competenze Della classe Delle discipline Della scuola
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  • In classe: Come collego lattivit di classe al CV 1) Quali traguardi di competenze voglio/devo perseguire in questa classe? COSA 2) Quali saperi/abilit posso usare per mobilitarli? CHI 3) Quale metodologia utilizzo? COME 4) Quali compiti complessi posso usare? PERCHE
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  • Nei vari gradi di scuola
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  • Nella scuola dellinfanzia: Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere sullesperienza attraverso lesplorazione, losservazione e lesercizio al confronto; descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e condivise, rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi; sviluppare lattitudine a fare domande, riflettere, negoziare i significati.
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  • Curricolo esplicito Apprendimento attraverso: Lesperienza Lesplorazione I rapporti tra i bambini I rapporti con la natura, gli oggetti, larte, il territorio e le sue tradizioni Rielaborazione individuale e collettiva delle esperienze Attivit ludiche
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  • Curricolo implicito Spazio accogliente Tempo disteso Documentazione (tracce, memoria, riflessione, progressi) Stile educativo (osservazione, ascolto, progettualit) Partecipazione (corresponsabilit, dialogo. Cooperazione)
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  • I campi di esperienza Ogni campo desperienza presenta un primo inquadramento concettuale, in forma narrativa, ed una analitica individuazione dei traguardi di competenza da conseguire, al termine di ogni livello scolastico. Rappresentano lavvio del percorso verso i traguardi disciplinari
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  • Esempio di progressione verticale NEL CORSOIL PASSAGGIOCLASSE QUINTACLASSE TERZA Usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati utilizza con sempre maggiore propriet la lingua italiana Capisce e utilizza nelluso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base Campo di esperienza: i discorsi e le parole Disciplina: italiano Aspetto di competenza: padronanza lessicale (acquisizione e produzione del lessico ricettivo e produttivo) Campo di esperienza: i discorsi e le parole Disciplina: italiano Aspetto di competenza: padronanza lessicale (acquisizione e produzione del lessico ricettivo e produttivo)
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  • Un esempio per aspetti infanziaprimariasecondaria
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  • Un esempio per traguardi
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  • Scuola primaria La scuola degli alfabeti - naturali - personali - tecnologici La scuola degli apprendimenti di base FINALITA: SVILUPPO DEL PENSIERO CRITICO ED ESERCIZIO DELLA CITTADINANZA
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  • VERSO LE DISCIPLINE Apprendimenti progressivamente orientati ai saperi disciplinari, della necessit di individuare connessioni fra i saperi disciplinari e di orientarsi a forme di interazione e collaborazione fra le discipline. Problema della secondarizzazione della scuola primaria Lidea che ci sembra stia dietro a questa impostazione di dare tempo al bambino, di assecondare lo sviluppo (e quindi anche gli apprendimenti) evitando di forzarlo con inutili anticipazioni.
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  • Idea di scuola Non la scuola dei risultati ma dei processi Dare tempo al bambino
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  • Modalita e contesti operativi Uso flessibile degli spazi Fare scuola fuori dalla classe Valorizzare gli apprendimenti informali non formali degli alunni Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversit affinch non diventino disuguaglianze Favorire lesplorazione e la scoperta Incoraggiare lapprendimento collaborativo Imparare ad imparare Privilegiare la didattica laboratoriale
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  • SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL I CICLO DI ISTRUZIONE Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo
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  • SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Accesso alle discipline MA: evitare la frammentazione dei saperi Evitare limpostazione trasmissiva Finalit: promozione di competenze trasversali che rappresentano condizione essenziali per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale.
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  • CITTADINANZA COMPITO DI QUESTO CICLO SCOLASTICO PORRE LE BASI PER LESERCIZION DELLA CITTADINANZA ATTIVA, POTENZIANDO E AMPLIANDO GLI APPRENDIMENTI PROMOSSI NELLA SCUOLA DELLINFANZIA Mezzo prioritario: padronanza della lingua italiana cfr. diritto alla parola (art. 21)