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10 Organo ufficiale del Sindacato Nazionale dei 5 Corpi di Polizia Carabinieri Guardia di Finanza Polizia di Stato Polizia Penitenziaria Corpo Forestale dello Stato Forze Armate LIBERA VOCE DI POLIZIA ITALIANA www.cinquecorpipolizia.it Mensile - Anno XXXIX - Ottobre 2017 Spedizione in Abb. Post. - D.L. 353/03 - ART. 1/1 Polizia penitenziaria tra superlavoro e criticità

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IN CASO DI MANCATO RECAPITO RINVIARE A UFFICIO POSTE ROM

A RO

MANINA PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE PREVIO ADDEBITO

10Organo ufficiale del Sindacato Nazionale dei 5 Corpi di Polizia

Carabinieri Guardia di Finanza Polizia di Stato Polizia Penitenziaria Corpo Forestale dello Stato Forze Armate

LIBErA VOCE DI POLIZIAITALIANAwww.cinquecorpipolizia.it

Mensile - Anno XXXIX - Ottobre 2017Spedizione in Abb. Post. - D.L. 353/03 - Art. 1/1

Polizia penitenziariatra superlavoro e criticità

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2 LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 10/2017

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LIBErA VOCE DIPOLIZIA ITALIANAOrgano ufficiale del Sindacato Nazionale dei 5 Corpi di Polizia

* Carabinieri * Guardia di Finanza * Polizia di Stato* Polizia Penitenziaria * Corpo Forestale dello Stato

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SIndaCato nazIonaLe deI 5 CorPI dI PoLIzIa

Segretario Nazionalegr.uff. Benito risca

AVVERTENZA Al SIGG. ABBONATI

Per contrastare l’azione messa in atto da per-sone estranee a Libera Voce di Polizia Italia-na - che abusando del suo nome inducono inostri soci sostenitori e simpatizzanti a

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Pertanto, mentre preghiamo i cortesi abbonati di segnalarcitempestivamente coloro che cercano di carpire la loro buo-na fede—onde consentirci di adire le vie legali nei confrontidei responsabili—facciamo presente che l’unico formulariovalido per sottoscrivere abbonamenti alla nostra Rivista è

LIBERA VOCE DI POLIZIA ITALIANA ESPRESSIONE “ISTITUZIONALIZZATA”

Libera Voce di Polizia Italiana è espressione «istituzionalizzata», al solo scopodi esigere il rispetto delle leggi proposte, approvate e promulgate dall’Auto-rità costituita. Più in particolare, essa esiste per rivendicare la parificazionedi trattamento della condizione di quiescenza. I suoi sostenitori, dunque, an-che se per Statuto sono tutti Signori, non rinunciano al loro grado di genera-le, colonnello, questore, maresciallo o brigadiere. Soprattutto, essi non di-menticano che da Voltaire ad oggi, l’umanità ha conquistato un diritto ina-lienabile, ch’è quello di comunicare.Viceversa si resterà dei poveri di spirito.

quello qui riprodotto

Gli incaricati alla richiesta diabbonamento volontario/contributo stampa

e gli esattori sono CIVILI

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Gli italiani hanno paura.Quasi di tutto. Lavoro incer-to, futuro dei figli, economiaaltalenante, fenomeni natu-rali estremi, criminalità e ter-rorismo internazionale. Che da solo basta a semi-nare il panico tra la gente. A dircelo è il decimorapporto dell’Osservatorio europeo sulla sicurez-za, realizzato da Demos & Pi e Osservatorio di Pa-via per Fondazione Unipolis. I risultati fotografanoun Paese decisamente impaurito, che vede l’oriz-zonte piuttosto tetro, senza garanzie.

Lettere aL dIrettore- autonomie e indipendenze, in europa spirano venti pericolosi 4edItorIaLe- Pensione sempre più lontana… e problemi sempre più irrisolti 5CoPertIna- Carceri, la vita dura degli agenti della Penitenziaria di Laura Turriziani 6SegreterIa nazIonaLe- Corte Costituzionale e pensioni bocciatura inattesa di Benito Risca 8- Posta Istituzionale 9-11- False riviste di Polizia ancora truffe La Segreteria Nazionale 11- Cagliari, falsi abbonamenti a riviste forze dell’ordine truffa da 3 milioni 12- Convivio annuale anioc a Chianciano… di Benito Risca 12- nuove paure. Come sta messo il Bel Paese? di Laura Turriziani 13Le noStre InIzIatIVe- no alla MaFIa e alla sua non-cultura di Laura Turriziani 14CIneMa- Leone d'oro a guillermo del toro e poi titoli rivelazione di Luca Scarcello 16VIe deL guSto- Vino la cultura in un bicchiere/1 di Rodolfo Bacca 18FISCo- affittare “in nero” che cosa si rischia? 19In noMe deLLa Legge- giurisprudenza 20- L’esperto risponde a cura di Benito Risca 21SuggeStIonI dI StagIone- Foliage d’autunno uno spettacolo da non perdere 22L’angoLo gourMet- Cavolfiori e castagne al gratin 23

3LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 10/2017

Copertina:

Si pensa giustamente, vista anche la pre-carietà e fatiscenza delle strutture peniten-ziarie, al benessere e alla dignità delle con-

dizioni carcerarie dei reclusi; ma chi pensa aitanti e pesanti problemi che ogni giorno gli

uomini della penitenziaria devono affrontare? Pag. 6

Sommario

Il 25 ottobre è arrivata l'attesasentenza degli Ermellini sul de-creto Poletti/Renzi che non ave-va dato piena attuazione allaSentenza 70/2015 sull'incostitu-

zionalità del “Salva Italia” che aveva bloccato l'in-dicizzazione delle pensioni 2012/13. ed è stata pur-troppo negativa. Una doccia gelata che non ciaspettavamo. Ora chiediamo al Governo di vararequalcosa per migliorare la situazione dei pensiona-ti svantaggiati, trovando in qualche modo i fondiper aiutare i bisognosi.

Segreteria Nazionale

Le nostre iniziativeCultura della legalità, concet-to di responsabilità civile, ri-spetto delle regole, consape-volezza del binomio diritti-doveri, e lotta alla criminalitàorganizzata e alla sottocultu-

ra mafiosa. Su queste basi il Sindacato si è fattopartner dell'Associazione Informamentis di Comi-so (Rg) per portare avanti il Progetto “Casa Nostra– Giovani per il Sociale”. Ora il Progetto, che fa ca-po alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipar-timento della Gioventù, è finalmente partito coin-volgendo i ragazzi delle seconde classi delle scuo-le secondarie superiori della provincia di Ragusa.

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Lo storico Lido di Venezia,prestigiosa location del Festi-val più antico del mondo dedi-cato alla settima arte, anchequest’anno si è riempito di

star internazionali, di molte sorprese per pubblicoe critica, ma anche di novità tecnologiche come lasezione dedicata alla Virtual Reality. Conclusasi or-mai più di un mese fa, questa edizione del festivalha fatto, come da tradizione, da apertura all’interaaward season del cinema globale, offrendo in ante-prima alcuni dei titoli blockbuster e autoriali più at-tesi dell’anno, e che ritroveremo agli Oscar.

Cinema16

Società

Suggestioni di stagione

La natura sa riservarci sorprese ed incanti in ogni sta-gione dell'anno, ma in autunno i boschi sembranousciti dalla tavolozza di un pittore, tante e tali sono lesfumature che è possibile ammirare per quel fenome-no che viene detto “foliage”. Le foglie si vestono dicolori caldi, e poi cadono, a meno che non si tratti disempreverdi. E' una questione di pigmenti, il coloredelle foglie cambia a causa di quelli presenti nelle cel-lule interne, che sono di tre diversi tipi: la clorofillache da il verde, i carotenoidi, responsabili dei giallo,arancione e marrone, e gli antociani che le coloranodi rosso.

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Lettere al Direttore

4 LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 10/2017

Egregio Direttore,la vicenda dell'indipendenzadella Catalogna mi lascia

perplesso e non sappiamo come an-drà a finire. In un periodo in cui siparla tanto di integrazione ed acco-glienza nei confronti di un flusso im-migratorio numeroso ed incontrollatodi persone di razza e religione diver-sa in Europa, un momento di seces-sione è ancora più grave ed inoppor-tuno.

Una Nazione come la Spagna, uni-ta, dopo sette secoli di dominazionearaba, sin dal 1492 con tante autono-mie. Una Nazione che ha risolto, dopotanti anni, il terrorismo basco. UnaNazione che ha esportato ed esportacultura e tradizione (“Hispanidad”) intutta l’America Latina, si ritrova im-provvisamente di fronte ad una vera epropria secessione.

Il fenomeno per me è grave ed in-comprensibile e penso che sia una mi-noranza di catalani a volere una “re-pubblica indipendente”. Quindi nonvogliono solo l'indipendenza, ma la re-pubblica e non l’attuale monarchia, néaltro re (Aragona).

avuto “uno sorta di statuto speciale”che difendeva la loro cultura e la lorotradizione ed infine il governo centralenegli anni ha investito ingenti risorsesia nei Paesi Baschi che nella Catalu-gna. Però le tendenze autonomistiche,indipendentistiche e separatistiche deidue Paesi non sono mai cessate.

dopo la morte di Francisco Francoe la nuova Costituzione spagnola del1978, che riconosceva le varie autono-mie, qualcosa è cambiato ed è andatobene fino a circa otto anni fa. dopol’entrata in europa e nell’€uro, si sonoaccentuati i Catalugna, veri e radicatisintomi d’irredentismo, ed il dialogocon Madrid se andava bene per granparte dei catalani non andava bene peril partito di Carlos Puigdemont, cheuna volta avuta la maggioranza parla-mentare, ha preparato, senza essereostacolato, il referendum sull’indipen-denza ed è arrivato sino a tanto conquesta battaglia “di carte bollate”.

Il lato positivo è che sia avvenutotutto in maniera pacifica, il lato negati-vo è che si sia arrivati sino a tantocreando un fenomeno che creerà emulie creerà danni in tutta europa ed altro-ve, oltre che in Spagna.

La speranza è che si raggiunganoaccordi per una autonomia ancor piùaccentuata perché comunque Barcello-na e la Catalugna, sia pure come polodi eccellenza e di ricchezza , sono e sa-ranno sempre Spagna pur parlando ca-talano, come in galizia parlano galizia-no, come a napoli parlano napoletano,come a Venezia parlano veneziano, co-me a Bilbao parlano basco e così via.

GPL

E’ una posizione durissima ed inac-cettabile sia dal Potere Centrale siadall’Europa.

Francesco Adamo – Roma

* * *Caro adamo, abbiamo sempre ammirato ed invi-

diato la Spagna e la Francia perché ave-vano raggiunto la loro unificazione po-litica da tanto, mentre noi nel 1870, conla breccia di Porta Pia, chiudevamo ilrisorgimento ed avevamo la Capitale.C’era da fare l’Italia e gli italiani contante tradizioni ed aspirazioni diverse.

Invece la Spagna sin dal 1492 (pre-sa di granada agli arabi) uniti, si sonodati alla conquista dell’america Centra-le e del Sud e successivamente dell’a-frica e delle Filippine (Filippo II).

Certo, quando negli anni ’70 studia-vamo spagnolo a Pamplona, la profes-soressa iniziò dicendo che in Spagna cisono “idiomas, lenguas y dialectos”.Certo, la lingua basca e quella catalanasono idiomas e corrispondono a cultu-re, razze e tradizioni diverse.

Ma sia i Paesi Baschi che la Catalu-gna, come altre regioni, hanno sempre

AUTONOMIE E INDIPENDENZE, IN EUROPA SPIRANO VENTI PERICOLOSI

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5LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 10/2017

età pensionistica adeguata con uno strano mecca-nismo al calcolo attesa vita. Cioè più si allungala vita in Italia, secondo l’Istat, più tardi si va in

pensione. ora si va a 67 anni. Questa notizia ha suscitatoclamore ed anche indignazione da parte della popolazioneanziana e da parte dei sindacati. In particolare si pensa ailavori gravosi ed a quelli usuranti che non possono essereoperativi fino a questa età. altra modifica non si può fareperché la legge Fornero ed i suoi precedenti non sonomodificabili. Si tratta di un altro sintomo di come vengo-no trattate le persone anziane dalle Istituzioni.

Invece, visto e considerato che la maggioranza dellanostra popolazione è prevalentemente anziana, grande at-tenzione deve andare ai pensionati ed agli italiani non piùgiovani. Partendo dal reddito: adeguare il reddito minimoa €1000,00 al mese, perché non è possibile vedere anco-ra i vecchietti e le vecchine che raccolgono cibo dallaspazzatura a fine mercato non avendo soldi per comprarefrutta e verdura. Si deve passare poi al Sistema Sanitario,dove c’è gente che non può aspettare mesi per una taC oun controllo specialistico urgente per l’età e per la patolo-gia.

altro problema gravissimo è la sicurezza. gli anzianisono preda facile di truffatori seriali e, purtroppo, sonoscelti per rapine violente in casa e fuori casa. Inermi e de-boli spesso perdono la vita ed il denaro mentre i rapinato-ri restano liberi e impuniti, anche quando li prendono lepene sono lievi.

una particolare attenzione alla loro sicurezza almenoin casa, e punizioni durissime per i colpevoli con aggra-vanti (se c’è l’aggravante per l’omofobia e l’odio razzia-

le, ci dovrebbe essere anche per i soggetti più deboli, edalmeno per le truffe pare che porranno rimedio con unalegge ad hoc, come già anticipato su questa stessa rivi-sta). La giustizia certa dovrebbe essere doverosa.

e mentre si discetta sul “rosatellum” e si sentono tan-te promesse (elezioni in Sicilia), passa una Finanziariache non da alcun respiro alla nostra situazione disastrosae non pone rimedio ad un Fisco esoso, ad una giustiziagravemente lenta (e quindi ingiusta) ed alla disoccupazio-ne dei giovani.

e mentre noi litighiamo per le briciole, i repubblicaniamericani preparano la grande riforma fiscale rifacendosiin questo alla politica reganiana. “tre aliquote per le per-sone fisiche. La massima di 39,6% da riguardare redditida un milione di dollari... 12% e 25% saranno gli altridue scaglioni… e si pensa di alzare l’esenzione dai 6.350dollari di obama a 12.000 dollari ed a sostegno delle fa-miglie, una coppia avrà un’esenzione di 24.000 dollari al-l’anno”. Poi... il 50% della detraibilità dei mutui ed unaserie di misure per far rientrare le piccole e medie indu-strie dalla delocalizzazione all’estero. Sarebbe auspicabi-le anche da noi una seria riforma fiscale che darebbe allafine maggior gettito all’erario.

Poi ci sono i giovani che debbono trovare lavoro ela scuola che deve essere orientata verso il lavoro futu-ro tecnico, specialistico, amministrativo etc... un giustoricambio dovrebbe esistere con coloro che vanno inpensione e dovrebbero farlo prima, senza aspettare i 67anni.

Ho elencato i problemi reali, che aspettano giuste ri-sposte insieme ad una velocizzazione dei procedimenti

giudiziari, civili, penali, amministra-tivi e tributari che, con ritardi e rinviidi anni ed anni creano gravi proble-mi ed hanno gravissime conseguen-ze. (gli investitori stranieri ad esem-pio spesso rinunciano all’investi-mento in Italia per i problemi di len-tezza giudiziaria, che ci danneggianogravemente). Questi sono i graviproblemi che si potrebbero risolverecon grande attenzione amministrati-va e con disposizioni legislativesemplici e rapide.

Sicurezza, Sanità, Fisco, giusti-zia, giovani e Vecchi.

Guglielmo Pellegrino-Lise

Pensione sempre più lontana…e problemi sempre più irrisolti

di Guglielmo Pellegrino-Lise

L’editoriale

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Copertina

LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 10/2017

CARCERI, LA VITA DURA DEGLI AGENTIDELLA PENITENZIARIA

C'è una linea di demarcazioneche separa il “dentro” dal“fuori”. Convenzionalmente,

e praticamente, sono le sbarre, limititeoricamente invalicabili tra la legalitàe l'illegalità, tra la società civile checontinua la sua vita normale e un'uma-nità che ha contravvenuto alle regole,ha commesso reati e per questo devepagare il suo tributo al codice penale.Fermo restando il concetto, basilare nelnostro ordinamento giuridico, della co-siddetta funzione “rieducativa” dellapena. anche se, a guardare le statisti-che, non sempre corrisponde allarealtà.

Ma questa linea di demarcazione in-globa in sé anche chi nelle carceri èpreposto alla vigilanza, e cioè gli agentidella Polizia penitenziaria, praticamente“reclusi” per gran parte della giornatainsieme ai loro controllati. una vita la-vorativa difficile, mansioni delicate, uncarico pesante da affrontare fisicamente

di Laura Turriziani

giorno di “ordinaria follia” accadutonel carcere minorile Beccaria a Mila-no. Qualche giorno prima un mino-renne, di origine nordafricana e affet-to da malattia psichiatrica, aveva datoin escandescenza spedendo tre agential Pronto Soccorso, con prognosi fra3 e 5 giorni. Poi la rivolta. una interasezione dei giovani adulti, dieci ra-gazzi di età compresa fra i 18 e i 25anni, ha incendiato con degli accendi-ni, asciugamani, lenzuola, magliette ealtri indumenti. a domare le fiammetre agenti che hanno messo in sicurez-za i detenuti, ma con l'intervento dialtri tre colleghi che in quel momentoerano dispensati dal servizio, altri-menti non ce l'avrebbero fatta. atti ir-responsabili che ormai sono una rou-tine, e che mettono a repentaglio l’in-columità sia degli agenti che si ritro-

(scarsità di personale) e psicologica-mente (situazioni borderline, umanitàsofferente, criminalità che non smettedi esercitare la sua malefica funzioneneanche dietro le porte chiuse).

Si pensa, ed è giusto, vista anchela precarietà e fatiscenza delle struttu-re penitenziarie, spesso allo scoppioper sovraffollamento, al benessere ealla dignità delle condizioni carcerariedei reclusi; ma chi pensa ai tanti e pe-santi problemi che ogni giorno gli uo-mini della penitenziaria devono af-frontare?

Situazioni al limite“Cibo non gradito e troppa noia”.

e i detenuti appiccano il fuoco, aggre-dendo due agenti penitenziari. un

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7LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 10/2017

vano a gestire situazioni d’emergenzacon personale esiguo, sia degli stessidetenuti.

Pranzano con il Papa poi si dannoalla fuga: è caccia a due detenuti. altroepisodio nel giro di pochi giorni, quan-do due uomini italiani inseriti in unprogramma di reinserimento socialehanno approfittato di un'occasione piùunica che rara per rendersi irreperibili.Provenivano dalla casa di reclusione acustodia attenuata di Castelfranco emi-lia, nonostante fossero ritenuti “sogget-ti socialmente pericolosi”; erano ancherecidivi, perché già altre volte fuggiti!

nel carcere di San gimignano, in-vece, dopo un violento litigio tra duedetenuti romeni uno ha ucciso l’altro,un ergastolano in carcere per omicidio,colpendolo più volte con uno sgabellodi legno. « nel carcere di San gimi-gnano - ha dichiarato il garante dei de-

cranti e spesso in condizioni difficilis-sime, sia per la fatiscenza di molti isti-tuti e sia per la cronica carenza di per-sonale (che anche noi abbiamo più vol-te denunciato).

Il Segretario generale del Sappe,donato Capece, è ad esempio dell'avvi-so che molti problemi discendono an-che dal disgregarsi della sicurezza in-terna delle carceri a causa di alcuni“provvedimenti scellerati” (sic!). traquesti, l’aver tolto le sentinelle di sor-veglianza delle mura di cinta e avereautorizzato solo 305 nuove assunzionia fronte della necessità di almeno 8 mi-la nuovi agenti nel sistema carcerarioitaliano.

Ma non finisce qui, torneremo aparlare delle criticità delle carceri e de-gli agenti della Penitenziaria, e a rap-presentarli a chi di dovere.

Laura Turriziani

tenuti della toscana - che è classificatoad alta sicurezza, non c’è un direttore:è la direttrice di grosseto che copreanche questa funzione recandosi pressola struttura un paio di volte a settimana.una situazione che ho denunciato piùvolte e non è isolata. a Sollicciano è lostesso, c’è un direttore a mezzo servi-zio, per così dire, che da Parma viene aFirenze».

I sindacati denunciano ilmalessere degli agenti gli episodi, di varia natura e gra-

vità, non si contano più. gli eventi cri-tici non accennano a diminuire, e sonosempre più drammatici.

I sindacati della penitenziaria de-nunciano l'esasperazione degli agenti,costretti a lavorare con turni massa-

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8 LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 10/2017

Segreteria Nazionale

tanto tuonò...che non piovve!Solo una doccia inattesa, magelata, quella provocata il

25 ottobre dalla sentenza della CorteCostituzionale, che ha respinto lequestioni di legittimità sollevate datribunali e sezioni giurisdizionali del-la Corte dei Conti sul cosiddetto de-creto Poletti (il n. 35/2015), varatodal governo renzi dopo la sentenza70/2015 con la quale la stessa Con-sulta aveva bocciato le norme del de-creto “Salva Italia” di Monti e Forne-ro. norme che avevano bloccato per ilbiennio 2012/13 la perequazione au-tomatica delle pensioni con importomensile di tre volte superiore al mini-mo Inps.

Come si ricorderà, il governo ren-zi aveva stabilito una restituzione soloparziale di quanto dovuto. Il 100% soloalle pensioni fino a tre volte il minimoInps, il 40% a quelle da tre a quattrovolte, il 20% a quelle da quattro a cin-que volte, il 10% a quelle tra cinque esei volte e nulla per quelle oltre sei vol-te il minimo.

“un atto ragionevole” - così la Cor-te Costituzionale ha definito la sua sen-tenza. Ha infatti ritenuto che, diversa-

mente dalle disposizioni del “Salva Ita-lia”, il modo di agire del governo ren-zi con il suo decreto temporaneo, harealizzato (testuale) “un bilanciamentonon irragionevole tra i diritti dei pen-sionati e le esigenze della finanza pub-blica”. dare completa attuazione allarestituzione a tutti gli aventi diritto, sa-rebbe infatti costato allo Stato quasi 40miliardi.

dobbiamo dire che non ce lo aspet-tavamo, e avevamo riposto qualchefondata speranza su un esito positivodella pronuncia, anche se l'importanzadella somma da mettere in gioco era

obiettivamente notevole.ora, alla luce di quanto

accaduto, dobbiamo racco-gliere le idee per valutarequale sia la strada migliore daintraprendere per giungerecomunque a qualche risulta-to. Perché se non si è potutoottenere adesso quanto co-munque legittimamente spet-ta a tutti i pensionati, noivorremmo sapere quand'è cheil governo, o quelli che lo se-

guiranno, avranno intenzione di darepiena attuazione alla sentenza70/2015.

Intanto si potrebbe pensare a un di-verso correttivo per migliorare la si-tuazione dei pensionati svantaggiati,trovando in qualche modo i fondi perallargare la base degli aventi diritto. aquanto pare circola già una voce percui dal 1° gennaio prossimo dovrebbe-ro aggiornare le pensioni, alzando leminime a 600 euro, e andando avantiper gradi fino ad un certo importo.tutto correlato alle possibilità di bi-lancio.

Sarebbe certo un primo passo, per-ché rimettere soldi in circolo farebbebene anche all'economia generale, edarebbe respiro e aumentata capacità dispesa a questi pensionati, che comun-que fanno una enorme fatica ad arriva-re a fine mese. Per loro, anche un pic-colo aumento può fare la differenza, ealmeno calmerebbe un po' gli animi,che sono ormai perennemente esacer-bati!

Il Segretario NazionaleGr.Uff. Benito Risca

a cura di Benito Risca

Il 25 ottobre è arrivata l'attesa sentenza degli Ermellini suldecreto Poletti/Renzi che non aveva dato piena attuazionealla Sentenza 70/2015 sull'incostituzionalità del “SalvaItalia” che aveva bloccato l'indicizzazione delle pensioni

2012/13. Negativa.

Corte Costituzionale e pensioniBOCCIATURA INATTESA

Elsa Fornero e Mario Monti

Giuliano Poletti e Matteo Renzi

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9LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 10/2017

Posta IstituzionaleDal Ministro dell’Interno e dal Com. Gen. Guardia di Finanza

gentile Segretario nazionale,desidero ringraziarLa per l’at-

tenzione che ha voluto riservarmifacendomi omaggio della rivista“Libera voce di Polizia Italiana”,che ho molto apprezzato.

L’occasione mi è gradita perinviarLe i mieri più cordiali saluti.

Marco Minniti

Caro Segretarioho ricevuto l’ultimo numero

della rivista “Libera Voce di PoliziaItaliana” che con gentile attenzioneha voluto inviarmi.

La ringrazio molto per la co-stante attenzione nel descrivere levicende delle Fiamme gialle con ivostri preziosi articoli.

L’occasione mi è gradita per in-viarLe molti cordiali saluti

Gen. C.A. Giorgio Toschi

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10 LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 10/2017

Segreteria Nazionale

La Segreteria nazionale ricorda a tutti gli iscritti al Sindacato in servizio e in pensione, ai simpatizzanti e ai let-tori della rivista che presso la sede di Lungotevere Castello, n, 2 c/o anMIg roma Capitale, a roma, posso-no avvalersi dei servizi del C.A.F. (elaborazione e trasmissione della dichiarazione 730 – ICI- UNICO-

RED). Inoltre Servizi agevolati con la dichiarazione I.S.E.E. ( Indicatore Situazione economica equivalente ).Se volete ottenere la riduzione del canone telecom, la riduzione delle tasse universitarie, se avete diritto a prestazio-

ni sociali agevolate, come buoni libri, assistenza domiciliare, abbonamenti di trasporto, rivolgetevi al Sindacato, che viassisterà con professionalità e cortesia nella compilazione del modulo a001/08, la Carta acquisti, Beneficiario con65/70 anni o più. È stata inoltre creata una convenzione con l'udICon per difendere i diritti dei consumatori.

I soci, inoltre, possono usufruire del servizio di patronato, e quindi, assistenza per tutti i tipi di pensione:invalidità, vecchiaia, superstiti, dichiarazione di successione. Invalidi civili: pensioni, assegno mensile, inden-nità di accompagno – legge 104/92 – elabora ricorsi aggravamenti, pensioni privilegiate – equo indennizzo.

Per appuntamenti telefonaredal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.30

ai numeri 06 4820524 – 06 48903623 oppure al cellulare 3663100911

Il Sindacatoe l’assistenza CAF

Devi rinnovare la patente? Vieni al Sindacato e risparmiaSi avvisano i Signori Soci e abbonati che, se devono rinnovare la patente di guida, possono rivolgersi al Sindacato, che mette

a disposizione un medico legale per il disbrigo della pratica, con un risparmio sui costi di agenzia. gli interessati per usufruire delservizio devono telefonare ai numeri 06 4820524 – 06 48903623 oppure al cellulare 3663100911 dal lunedì al venerdì, dalle ore9.00 alle ore 12.30, per prenotare la visita in sede, Lungotevere Castello, n.2 – 00193 roma, c/o anMIg roma Capitale.

La Segreteria Nazionale

Visure catastaliNuovo servizio per soci e abbonati in Emilia Romagna

Si avvisano i soci del Sindacato e gli abbonati alla rivista che nelle nostre sedi di Parma, Modena e Reggio Emilia,presso “Lo Studio Srl” – Centro Servizi Amministrativi Pubblico Impiego (presente anche a Bologna e Ferrara), oltre aiservizi CAF indicati nella sottostante locandina, ne è ora attivo un altro per richiedere visure catastali. Gli interessati pos-sono rivolgersi quindi direttamente in loco per le loro necessità.

Sportello legaleLa Segreteria Nazionale, per fornire un servizio ai soci e agli abbonati alla rivista, mette a disposizione i suoi legali per il disbrigo

di controversie in genere e ricorsi:• L'Avv. Massimo VITELLI, Presidente Nazionale dei Probiviri del Sindacato, patrocinante in Cassazione e specializzato in diritti

pensionistici e amministrativi.• L'Avv. Antonello NICCOLUCCI, patrocinante in Cassazione e specializzato in diritto civile e penale.

Per informazioni e appuntamenti con i legali, telefonare nelle ore di apertura degli uffici (dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00alle 12.30) ai numeri 06 4820524 e 06 48903623 (anche fax), al cellulare di servizio 3663100911 oppure inviare una e-mail all’indi-rizzo [email protected].

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Posta Istituzionale

11LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 10/2017

FALSE RIVISTE DI POLIZIAANCORA TRUFFE

Siamo purtroppo costretti a segnala-re l’ennesima truffa a danno di cit-tadini indotti ad abbonarsi a false

riviste di polizia, cui sono state estorte cifreesorbitanti con la minaccia di azioni ritorsivedi recupero crediti (inesistenti), arrivandoanche all’intimidazione.

Questa volta teatro principale dell’a-zione criminosa è stata la Sardegna, ma lacentrale del crimine era a Milano, con ra-mificazioni in Puglia, come si può leggerenel sottostante articolo del “Il Messagge-ro.it” del 14 ottobre scorso.

Il Sindacato, fortemente indignato peril ripetersi di tali azioni delittuose, ricordacome negli anni più volte sia stato costrettoaddirittura a sporgere querela contro ignoti

per decine di migliaia di euro.In quel caso, le indebite richieste sem-

bravano provenire da un non meglio preci-sato ufficio Cancelleria di Milano, e si fa-cevano scudo della dicitura “cinque corpidi Stato”. Cosa che ci penalizzava molto,perché induceva in confusione e conse-guente errore i cittadini.

Ma l’azione del pool antitruffe, coor-dinato dalla Procura di Milano, è stata de-cisa e si è riusciti a sgominare almenoquella banda, grazie anche alle nostre se-gnalazioni. ne abbiamo parlato sul nume-ro di maggio/giugno della rivista e pub-blicato sul nostro sito www.cinquecorpi-polizia.it adesso un nuovo caso, per for-tuna stoppato.

per tutelare il proprio buon nome ed inte-grità, e non essere confuso con i criminaliche truffano i cittadini.

anzi, dalle nostre denunce, e da quelledi nostri abbonati e comuni cittadini che cihanno chiesto aiuto per sapere come com-portarsi in caso di approcci indesiderati dimillantatori, recentemente è stata sgomina-ta proprio a Milano una banda di truffatori,che agivano in tutta Italia e si facevano ad-dirittura passare per magistrati della cittàmeneghina.

noi abbiamo querelato in proprio, e in-dirizzato i cittadini alla denuncia degli abu-si subiti, invitandoli a non soccombere a ri-chieste indebite e pressanti, in cui si minac-ciavano recuperi crediti inesistenti anche

egregio Segretario,Il Presidente del Consiglio ha ricevuto con piacere

la rivista “Libera Voce di Polizia Italiana” relativa almese di Settembre u.s. e La ringrazia per l’attenzionerinnovatagli.

Le invio i saluti più cordiali del Presidente gentilo-ni, cui unisco i miei personali

Dott. Antonio Funiciello

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12 LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 10/2017

Segreteria Nazionale

Sono oltre 350 le vittime, 15 inSardegna, delle truffa, per cir-ca tre milioni di euro, scoper-

ta dalla Polizia postale di Cagliari sugliabbonamenti a false riviste delle forzedell’ordine. Sono 46 gli indagati, so-prattutto residenti in Lombardia, maanche in Puglia, accusati a vario titolodi estorsione, riciclaggio, sostituzionedi persona, molestie e disturbo alle per-sone. Fra le vittime una ultra novanten-ne che ha pagato 30mila euro, un com-merciante che ne ha pagati 80mila e unsacerdote, residente nella provincia diCagliari, che ha sborsato 2.900 euro.

Proprio dalla denuncia presentatanell’ottobre 2016 dal parroco ha fatto

scattare le indagini della Polpost. glispecialisti della polizia hanno così sco-perto la truffa e le estorsioni. due le fa-si accertate, come due sarebbero igruppi criminali coinvolti. un primonucleo contattava soprattutto commer-cianti e anziani facendo loro sottoscri-vere gli abbonamenti alle false rivistedelle forze dell’ordine, 80-120 euro perricevere a casa le riviste fasulle, nonavevano inoltre alcuna registrazione intribunale. terminato il periodo di ab-bonamento, oppure quando le vittimedecidevano di non sottoscriverli piùentrava in azione il secondo gruppoche si occupava di estorcere denaro.

Fingendosi avvocati – a volte si

presentava un certo Fumagalli, in altreoccasioni la dottoressa Santelli – mi-nacciavano le vittime di controlli, op-pure di pignoramenti e azioni legali acausa dei mancati pagamenti degli ab-bonamenti. ottenute le prime cifre ri-chiamavano e chiedevano altro denaro.

tre giorni fa gli agenti della Poliziapostale di Cagliari, con la collaborazio-ne dei colleghi di Milano, reggio Ca-labria, Bari e Perugia hanno fatto scat-tare le perquisizioni. a Bari è stata in-dividuata e sequestrata la tipografia incui venivano stampate le riviste fasulle,a Milano tre call center illegali da cuipartivano le telefonate per le estorsioni.

(da Il Messaggero.it 14 Ottobre 2017)

CAGLIARI, FALSI ABBONAMENTI A RIVISTE FORZE DELL’ORDINETRUFFA DA 3 MILIONI

Questa organizzazione si è semprebattuta per l’affermazione della legalità, epurtroppo siamo rimasti vittime, noi e icittadini, di truffatori senza scrupoli névergogna. La loro azione ci danneggia,perché viviamo con il sostegno dei citta-dini, non ricevendo contributi pubblici o

da enti privati. Se viene meno la loro fi-ducia, noi rimaniamo doppiamente traditie penalizzati.

Quindi preghiamo di fare massima at-tenzione in questa materia. Perché non è giu-sto confondere il grano con il loglio. Se ave-te dubbi sui vostri interlocutori, chiamateci!

Siamo una organizzazione seria, conpiù di 40 anni di storia alle spalle, e nonvogliamo essere confusi con questi vili espregevoli truffatori, che non si fermanoneanche davanti alla fragilità di anzianiindifesi.

La Segreteria Nazionale

L’avv. Cav. antonello nicco-lucci. delegato Intercomu-nale dell'anIoC (associa-

zione Insigniti di onorificenze Cavalle-resche) di Chianciano terme, e Legaledi questo Sindacato, come ormai datempo ha invitato lo scrivente a parteci-pare al Convivio annuale dei Cavalieridella repubblica, che si terrà nella bellacittà toscana domenica 3 dicembre p.v.

all'evento potranno partecipare tut-ti coloro in possesso di titolo onorificodella repubblica Italiana. La manife-stazione si aprirà con la consueta ceri-monia religiosa, cui seguirà la riunioneconviviale presso l'Hotel “Villa ricci”(Viale g. di Vittorio n.51, tel. 057863906), alla presenza di autorità civili emilitari locali e nazionali.

nel corso della giornata conviviale,sono previsti interventi dei responsabilianIoC, primo fra tutti l'avv. Cav. nicco-lucci, e dei graditi ospiti, e sarà posto alcentro della discussione il valore della le-galità che, come ci ricorda un documento

CeI del 1991, è “l'insieme e la praticadelle leggi”. Ciò significa farsi coinvolge-re in un processo che non è un atto di po-tere – come ha ricordato lo scorso annoniccolucci - ma di attenzione sociale, equindi ci si educa insieme, si stabilisconoinsieme delle regole, insieme ci si assumedelle responsabilità. tutto quanto gli insi-gniti di onorificenze cavalleresche porta-no in dote con l'esempio della loro vita alservizio dello Stato e della Comunità.

non si mancherà inoltre di ricorda-re la manifestazione annuale “Cono-sciamo le divise per amarle e rispettar-le”, che coinvolge gli alunni dellescuole di Chianciano terme con unconcorso a tema, per far conoscere loroil lavoro prezioso delle Forze di poliziaed instillare il concetto di legalità. So-no anni che questa organizzazione par-tecipa con entusiasmo alla realizzazio-ne dell'evento, di concerto con gli orga-nizzatori chiancianesi, dandone poi ri-scontro su questa stessa rivista.

aspettiamo quindi a Chianciano

tutti gli insigniti che vorranno parteci-pare. Per informazioni e per aderire, te-lefonare fino al 1° dicembre al Sinda-cato (dal lunedì al venerdì, dalle ore9.00 alle 12.30) ai numeri 06 4820524e 06 48903623 (anche fax), al cellularedi servizio 3663100911 oppure inviareuna e-mail all’indirizzo [email protected]. Per urgenze contattarmi diretta-mente al cellulare 3498351884.

Il Segretario NazionaleGr.Uff. Benito RISCA

CONVIVIO ANNUALE ANIOC A CHIANCIANO APPUNTAMENTO PER IL 3 DICEMBRE

L'Avv. Niccolucci, a destra, con il Conte Monzani

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13LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 10/2017

Nuove paureCome sta messo il Bel Paese?

guente clima di sfiducia inessa. Circa l’europa, c'èuna forte disillusione gene-rale, ma la maggioranza de-gli italiani continua a rite-nere «necessaria » l’unità, ein caso di referendum, il60% sceglierebbe di restarenella ue e nell’euro.

Insomma l’orizzonte èpiuttosto tetro, senza ga-ranzie. Lo traccia diamantiin sintesi: “Il ritratto sem-pre più sbiadito dell’euro-

pa politica concorre ad alimentare lanostra insicurezza; gli immigrati, iprofughi, gli stessi terroristi, l’europa-che-ancora- non-c’è, i terremoti, le ca-tastrofi naturali non hanno un nome,non hanno un volto. ne hanno molti,mutevoli e cangianti. e per questo in-combono su di noi. Più opprimenti diprima”.

Laura Turriziani

gli italiani hanno paura. diche cosa? un po' di tutto.Lavoro incerto, futuro dei fi-

gli, economia altalenante, fenomeni na-turali estremi (angosciano più di un ita-liano su tre), criminalità e terrorismointernazionale. Che da solo basta a se-minare il panico tra la gente.

a dircelo, statistiche alla mano, è ildecimo rapporto dell’osservatorio eu-ropeo sulla sicurezza, realizzato dademos & Pi e osservatorio di Paviaper Fondazione unipolis. I risultati fo-tografano un Paese decisamente im-paurito.

L’insicurezza globale è al primo po-sto, e non potrebbe essere altrimenti.La distruzione dell’ambiente allarma il58% degli italiani, l’inquinamento il55%, la sicurezza dei cibi il 47%, gliatti terroristici il 44% e i disastri natu-rali il 38%. In particolare è cresciutadel 13% in un solo anno la paura deiterremoti, delle frane e delle alluvioni.aumentato anche l’allarme terrorismo,soprattutto dopo gli attentati in varieparti d'europa (29% nel 2010, 44% nel2017).

Medaglia d'argento per l’insicurez-za economica, che riguarda il 63% del-la popolazione, dato che dopo alcunianni di calo torna a salire. non rag-giunge i picchi del 2012, ma è ai livellidel 2007. In particolare si teme di «nonavere o perdere la pensione» (38%), ela «disoccupazione» (37%), e poi c'èl’angoscia di «non avere abbastanzasoldi per vivere». I media non ne parla-no molto, ma i cittadini la sentono.

alta l’insicurezza legata alla crimi-nalità, anche se cala il numero di italia-ni che vede i reati in aumento. Le piùpreoccupate sono le donne (e il dilaga-re degli stupri ne sono una delle ragio-ni). Cresce anche la paura per gli im-migrati (5 punti in più rispetto al

2016), visto che il 39% li vede comeun’insidia per l’ordine pubblico e il36% come minaccia per l’occupazione.Secondo Ilvo diamanti, direttore delrapporto, coloro che ritengono oppor-tuno mantenere la libera circolazionedei cittadini, fra i diversi Paesi, sonouna minoranza.

Preoccupazione per l’instabilità po-litica (56%), in aumento dopo tre annidi forte diminuzione, con un conse-

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14 LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 10/2017

Le nostre iniziative

Partito il “Progetto Casa Nostra” in Sicilia, dedicato alle scuole della provincia diRagusa, di cui il Sindacato è partner

NO alla MAFIA e alla sua non-cultura

di Laura Turriziani

Cultura della legalità, concettodi responsabilità civile, ri-spetto delle regole, consape-

volezza del binomio diritti-doveri, e lot-ta alla criminalità organizzata e alla sot-tocultura mafiosa. Su queste basi il Sin-dacato si è fatto partner dell'associazio-ne Informamentis di Comiso (rg) perportare avanti il Progetto “Casa nostra– giovani per il Sociale”, che dopo unalunga attesa è finalmente partito.

Il Progetto, che fa capo alla Presi-denza del Consiglio dei Ministri, di-partimento della gioventù, prevededelle conferenze sul tema mafia in Si-cilia, ed è destinato ai ragazzi delle se-conde classi delle scuole secondarie su-periori (15 anni) della provincia di ra-gusa, per sviluppare la coscienza socia-le del fenomeno e veicolare la culturadella legalità in una età critica di pas-saggio.

a Vittoria. I relatori, ognuno per la pro-pria materia e nel suo campo, selezio-nati dal Sindacato per la loro competen-za e professionalità, hanno saputo de-stare l'attenzione e l'interesse dei ragaz-zi, che ora dovranno raccogliere le loroimpressioni e riflessioni in un elabora-to. I 25 migliori saranno premiati e i lo-ro autori parteciperanno alla Carovanadella Legalità, andando a visitare i luo-ghi storici della Memoria in Sicilia, as-surti a simbolo della lotta alla mafia.Quindi in dicembre, un evento finalecon ospiti e artisti chiuderà la manife-stazione, portando una ulteriore testi-monianza civile contro l'illegalità e lasottocultura mafiosa.

Il ruolo del SindacatoIl Sindacato aderì al Progetto quat-

tro anni fa, nel 2013, quando fu pubbli-cato il Bando “avviso Pubblico per lapromozione ed il sostegno di azionivolte al rafforzamento della coesionesociale ed economica dei territori delleregioni obiettivo Convergenza (Cam-

Gli incontri aComiso e Vittoria

I seminari si sono svolti in questomese di ottobre con grande successo, ehanno riscosso il plauso degli insegnan-ti e l'entusiasmo dei ragazzi a Comiso e

Luca Abete via Skype per i ragazzi di Comiso

Il cartellone con il logo del Sindacato

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15LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 10/2017

pania, Calabria, Puglia e Sicilia n.d.r.),tese al potenziamento degli interventidiretti ai giovani e finalizzate all'inclu-sione sociale ed alla crescita persona-le”, del dipartimento della gioventù

della Presidenza del Consiglio dei Mi-nistri.

attraverso varie selezioni, blocchi erinvii, il progetto si è finalizzato inquesto mese. Il ruolo del Sindacato èstato quello di pubblicizzare l'eventotramite i suoi canali e fornire i relatoriche hanno parlato ai ragazzi, toccando itemi fondamentali del progetto, sia nel-lo specifico che in senso generale. Sisono espressi su Legalità, mafia e cri-minalità organizzata, racket e usura,Stato e antistato, Costituzione, Lettera-tura, Cinema e mafia, diffusione e sto-ria della criminalità organizzata in Sici-lia – caratteristiche ed evoluzione, igiovani e la criminalità organizzataecc…

Relatori autorevolie coinvolgenti

I relatori hanno liberamente artico-lato i propri interventi, focalizzandol'attenzione sugli aspetti che hanno rite-nuto più importanti e/o interessanti, an-che a seconda della propria storia pro-fessionale, tenendo in considerazionele caratteristiche della platea costituitada ragazzi frequentanti il secondo annodegli Istituti di Istruzione Secondaria.gli interventi, alcuni di persona ed altriin videoconferenza, si sono avvalsi del-

la presenza di un moderatore ed hannoavuto la durata di circa due ore.

Prossimamente torneremo con unampio e dettagliato resoconto della ma-nifestazione, sul sito e soprattutto sullarivista, fornendo i nomi e i temi degliinterventi degli illustri e noti relatori,che provvederemo a sintetizzare ed araccogliere in una pubblicazione dedi-cata, destinata alle scuole e alle istitu-zioni, per favorire la realizzazione diiniziative simili anche in altri luoghid'Italia.

I giovani sono il futuro e la speranza del PaeseCome si vede, un progetto impor-

tante per i ragazzi, che sono il futuro ela speranza del nostro Paese. Fornireloro spunti critici per formarsi unaopinione del concetto di legalità e deldisvalore insito nel fenomeno mafia,crediamo sia fondamentale, soprattut-to in quel delicato momento di transi-to dall'adolescenza alla maggiore età.un momento in cui si possono gettarele basi della creazione di una coscien-za civile, oppure ci si può facilmenteperdere dietro i falsi profeti dell'ille-galità e del potere criminale fine a sestesso.

Laura Turriziani

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16 LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 10/2017

Cinema

74° MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA

Leone d'Oro a Guillermo Del Toro epoi titoli rivelazione

di Luca Scarcello

Lo storico Lido di Venezia, prestigiosalocation del Festival più antico delmondo dedicato alla settima arte, an-

che quest’anno si è riempito di star internazionali,di molte sorprese per pubblico e critica, ma anchedi novità tecnologiche come la sezione dedicataalla Virtual reality.

Conclusasi ormai più di un mese fa, questaedizione del festival ha fatto, come da tradizione,da apertura all’intera award season del cinemaglobale, offrendo in anteprima alcuni dei titoliblockbuster e autoriali più attesi dell’anno, e cheritroveremo agli oscar.

tra questi vi è ovviamente il vincitore delLeone d’oro come miglior film guillermo deltoro, regista messicano di fama mondiale, checon “the shape of water” raggiunge l’ennesimoapice nell’estetica fanta-horror che da sempre locontraddistingue. La sua idea di una creatura anfi-bia, scoperta e studiata in america negli anni del-la guerra fredda, e della quale si innamora unagiovane ragazza muta, ha affascinato tutti.

In attesa che esca nelle sale italiane a feb-braio 2018, possiamo solo intuire dalle anticipa-zioni che esso contenga lo stile retro-fantasy de“Il Labirinto del Fauno” e la qualità digitale diuna creatura simile ad abraham Sapien di “Hell-boy”. una storia romantica e spaventosa dunque,a metà tra “La Bella e la Bestia” e “Il Mostro del-la Laguna nera”.

una menzione speciale la meritano inoltre ilpremio alla regia del giovane Xavier Legand per“Jusque a La guarde”, quello alla migliore inter-pretazione femminile di Charlotte rampling per“Hannah”, e quello alla migliore sceneggiatura aMartin Mcdonaugh per “tre manifesti a ebbing,Missouri”.

restano senza premi tanti altri film, che stia-mo apprezzando in sala, e che sono comunque ca-paci di far parlare di se. tra questi vi è il film piùdiscusso e controverso della kermesse veneziana,che lo ha addirittura fischiato, e che invece io

chi di suo marito. ai due misteriosi intrusi, si suc-cedono poi numerosi amici e parenti che sfuggo-no al controllo di lei, ma che allo stesso tempo of-frono nuova linfa vitale all’ispirazione di lui.Questa scomoda situazione degenera ben prestoin un vero e proprio vortice di tensione emotiva edi spiacevoli incidenti, tipici di molti horror clau-strofobici o di home-invasion.

tuttavia il cinema di genere, scelto comemezzo espressivo da un regista per altro poco av-vezzo alle sue dinamiche, è solo un pretesto, o permeglio dire uno specchio per le allodole che na-sconde ai meno abili il vero significato (non deltutto espresso) del racconto. egli, infatti, preferi-sce giocare con la nostra percezione della realtà,condizionata dalla nostra conoscenza del genere,fino a portarci su binari totalmente distanti daquelli rivelati nell’ultimo atto. nei primi due atti,tutt’altro che lenti, la nostra mente è spinta a cer-care spiegazioni narrative accomunabili per esem-pio a “rosemary's Baby” (1968) di roman Polan-ski. Sembra esserci, infatti, una qualche verità dicui solo lei è all’oscuro, e allo stesso tempo il ma-rito sembra complice di questi strani personaggi.Ma qualcosa è sempre fuori posto, per poter so-stenere tale paragone con il capolavoro Polan-skiano. Segnali, allusioni, tracce di una narrativacompletamente diversa, sono disseminati qua e la,come a volerci avvertire di un imminente cambiodi direzione. ed è qui che entra in gioco il nostrodifficile, ma stimolante, ruolo di interpreti. nellaconfusione più totale che, nell’ultimo atto esplodein un girone di vizio, violenza, anarchia, e distru-zione, ogni spettatore trova la sua spiegazionemetaforica a ciò che altrimenti sarebbe solo unaserie di immagini disturbanti.

In effetti, quest’ultima fatica creativa di dar-ren aronofsky, noto soprattutto per “requiem fora dream” (2000), “the Wrestler” (2008), e “Il ci-gno nero” (2010), porta con se una scia di rumo-rose opinioni contrastanti (sia di pubblico che dicritica) che lo hanno reso uno dei film più discus-si degli ultimi decenni. C’è chi lo idolatra inquanto apice del linguaggio espressivo di un auto-re già prolifico di ottime opere in passato, e chiinvece lo giudica come uno spiacevole spettacolo

sento di poter elevare ad opera innovativa e sti-molante. ecco a voi “Mother!” di darren aronof-sky.

Luca Scarcello

“MOTHER!”Identificabile a prima vista come un classico

thriller-horror psicologico, “Mother!” di darrenaronofsky è in realtà qualcosa di molto più com-plesso. una parabola ricca di allegorie e simboli-smi, che trova il suo fulcro nell’espressione estre-mizzata di due sentimenti fondamentali: l’amoree l’odio. L’amore è quello profondo ed incondi-zionato che “Lei” (Jennifer Lawrence), una gio-vane tuttofare dedita alla cure domestiche, provaper “Lui” (Javier Bardem), un poeta di successoormai privo di ispirazione e indifferente alle at-tenzioni di sua moglie. una coppia con evidentedifferenza di età, ma allo stesso tempo comple-mentare, e unita nell’isolamento della “casa” dalei ricostruita. un luogo in cui poter ricominciaredimenticando un brutto passato di cui nessunoparla. L’odio è invece quello di una serie di sgra-diti ospiti che pian piano iniziano ad invadere latranquillità domestica (soprattutto di lei) e che,spinti dal fascino dello scrittore e dalla sua ospi-talità, si arrogano il diritto di condividerne ogniintimità. dapprima un “uomo” (ed Harris), chedice di essersi perso, ma che in realtà è un fan delpoeta, passa con loro la notte invadendo alcunispazi “proibiti”; poi una “donna” (MichellePfeiffer), sua moglie, che si prende le stesse li-bertà in casa altrui, e che urta la sensibilità dellapadrona di casa in quanto rappresenta tutto ciòche lei non è: libera, disinibita, e attraente agli oc-

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17LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 10/2017

che avrebbe l’intento, mal riuscito, di stupire esconvolgere l’ignaro spettatore. Questa scissioneprofonda nel pensiero e nell’ideologia delle mas-se, è già inevitabilmente un sintomo di ciò che ilfilm vuole provocare: una personale ed intima in-terpretazione del messaggio, sorretta però da ve-rità fondamentali e universali alle quali tutti ciispiriamo nella vita.

Se siamo abituati a leggere gli avvenimentiintorno a noi come il puro risultato del caso e del-la mutevolezza della natura, allora avremo unadeterminata percezione della storia; Se invece ciaffidiamo costantemente ad una spiegazione piùalta e indiscutibile, come quelle fornite dalla fede,troveremo tutt’altra chiave di lettura per ciò chevedono i nostri occhi. L’uomo è per sua natura di-viso tra la sua idea del mondo e ciò che realmenteesso si dimostra essere. L’arte, o comunque ilmessaggio da essa trasmesso, ha il compito di ri-velare, o se necessario ricordare, all’uomo lerealtà fisiche e psicologiche di cui si circonda.

ecco cosa riesce a fare aronofsky con questofilm, mette a nudo alcune verità, costituite allostesso tempo da fatti e da idee, e lascia a noi ilcompito di assimilarle nel modo che preferiamo. Igiudizi negativi sul film, che pongono alla basedell’insuccesso un mancato obbiettivo da partedel regista, sono forse superficiali, poiché tale ob-biettivo non è stato mai esplicitamente dichiaratoda quest’ultimo, il quale avendo scritto la sceneg-giatura in soli cinque giorni, ha più che altro pro-dotto un’opera istintiva e viscerale che ha bisognodella libera rilettura del pubblico. Imperfetta cer-to, non priva di incongruenze oggettive, ma sicu-ramente capace di provocare una reazione emoti-va del tutto soggettiva, e di non lasciare indiffe-rente il nostro desiderio umano di analisi psicolo-gica. Se lo analizziamo seguendo le regole del-l’horror classico, probabilmente risulta essere in-concludente ed esageratamente esibizionista.Quel tipo di esagerazione che, a ben vedere, èperò talvolta necessaria al fine di farci aprire gliocchi su tematiche sociali e politiche. tematicheche, in quanto uomini, scegliamo di ignorare.Questo valore aggiunto, mai smentito dal regista,ed espresso nella parte più confusionaria dellastoria, è comune a molti film dello stesso genere.Film che si sono guadagnati un posto nella storiadel cinema proprio per la loro capacità di non fer-marsi alla mera rappresentazione di una paura.

gli esercizi di stile che aronofsky propone inquesta sua affascinante messa in scena, sono qua-si sempre funzionali alla storia. I movimenti dimacchina ossessivamente condizionati dalla figu-ra imperante di Jennifer Lawrence, che viene con-tinuamente seguita da lunghe carrellate ed esalta-ta da profondi primi piani, ci permettono di capirel’importanza del suo personaggio e di immedesi-marci nel suo disagio. tale compito viene espleta-to ancora meglio da alcuni brevi ma intensi piani

sequenza. La macchina letteralmente “rotea” in-torno a lei e con lei, fulcro dell’ambiente da leistessa creato, al punto da trasmetterci una sensa-zione di onnipotenza tanto inconscia quanto insta-bile. La sua figura risulta coerentemente fusa conl’estetica della casa. L’uso dei colori e della foto-grafia rendono il tutto realistico e allo stesso tem-po sognante. Il suo sogno è, infatti, quello di tra-sformare il loro nido in un “paradiso”, nel qualepoter trovare tutto l’amore necessario e, perchéno, l’ispirazione artistica tanto agognata.

Il potere della “creazione” che lei sente diavere, ha però uno scarso effetto su di lui, che sisente oppresso in un nucleo chiuso ad ogni stimo-lo esterno. Per questo le inquadrature che lo ri-guardano sono spesso allargate e lo presentanocome lontano e sfuggente, quasi avesse voglia diabbandonare la casa.

Il montaggio serrato è la vera arma con laquale il regista ci tiene ostaggi della tensione. gliavvenimenti, e così le inquadrature, si susseguonoin un crescendo di intensità che spesso non ci dail tempo di assimilare bene i dettagli dell’intrec-cio, ma che rende a pieno tutta l’efficacia di unanarrazione volta a farci sentire impotenti come laprotagonista. non serve affezionarsi troppo allesingole personalità derivanti dall’esterno, poichéesse sono piuttosto parte di un unico calderoneumano che brama ciò che la casa può offrire, mache, segnate dalle debolezze della specie, nonfanno altro che determinarne la distruzione.

La casa, protagonista “vivente” tanto quantoi suoi inquilini, è una presenza dominante che ha,allo stesso tempo, il potere di accogliere e respin-gere. essa soffre palesemente ad ogni abuso in-flitto dall’uomo, e mostra i segni di un oscuromale difficile da estirpare. Il personaggio di Jen-nifer Lawrence vive in simbiosi con essa pur nonconoscendone fino in fondo i segreti. La cura, latrasforma, la rende quanto più simile possibile al-l’amore che prova per suo marito, eppure non èmai abbastanza. C’è sempre qualche angolo sco-nosciuto della casa che nasconde quei segreti, chelui potrebbe avere, ma che lei da sola non osascoprire. La sua sottomissione si esprime nellaconsapevolezza di non poter mai raggiungere lastessa importanza che l’arte ha per suo marito.non vuole interrompere il flusso creativo che po-trebbe ridargli la serenità necessaria a godersi lavita di coppia. nonostante sia capace di dare vitaall’ambiente inerme che la circonda, cova dasempre il desiderio di generare una vita dal suogrembo, cosa alquanto difficile date le scarse at-tenzioni di lui. Quando finalmente, come un rag-gio di luce, arrivano sia il bambino che l’ispira-zione artistica, tutto sembra tornare alla norma-lità. gli estranei vengono allontanati e nientesembra poter interrompere la felicità ritrovata. Maovviamente, come per tutto il film, l’apparenzainganna. tutto ciò che finora lei aveva sopportato

a causa del carisma di suo marito, rientra prepo-tentemente all’interno del loro “eden”. Le certez-ze crollano, e la fiducia nel prossimo si trasformain odio utile alla sopravvivenza. Insieme alla folladi gente, irrazionalmente attratta dalla figura delpoeta ritrovato, entrano l’idolatria e l’ingordigiadi un popolo in cerca di risposte. Perché lui è cosìassurdamente permissivo ed indulgente nei con-fronti di questi estranei, ma si preoccupa poco delbenessere della propria famiglia? Perché la Madresubisce il dolore di ogni ferita inflitta alla sua ca-sa? Sarebbe lei capace di porre fine a tutta questafollia con un solo gesto?

gli interrogativi sono e rimangono tanti. al-cuni vengono esplicitamente risolti in immaginidi grande potenza ed epicità; altri restano sospesicome le incognite di cui da sempre l’uomo si facarico.

dal punto di vista dello scopo ultimo dellanarrazione, il regista newyorkese si prende parec-chie responsabilità. Scomodando simbologie bi-bliche, che richiamano il vecchio testamento e isuoi capisaldi, miste ad una dura denuncia am-bientalista che ci mostra come l’uomo sia capacedi compiere abomini indicibili a discapito dei be-ni “naturali” che gli vengono offerti; egli proba-bilmente vuole fondere le due verità più antichedella nostra esistenza terrena, per trovare il verosenso di ogni cosa nella condivisione di entram-be. “In medio stat virtus”. Se tra bene e male vi èsempre un’accettabile via di mezzo che regola lanostra vita, allora anche tra dio e natura può es-serci un punto di contatto che si esprime nel biso-gno reciproco di condividere il potere. Il potere dicreare ma anche di distruggere, e soprattutto di“ricominciare” da capo. un potere che noi poverimortali, spesso dimentichiamo di possedere, op-pure ne abusiamo incuranti delle conseguenze.

L’altro messaggio nascosto tra le righe dell’a-more, dell’odio, e dell’adorazione, è la difficoltàper un artista di rimanere sempre all’altezza di sestesso (nota autobiografica), e di preservare lapropria umanità in un mondo che tende a diviniz-zare le “star” e a volerne possedere un pezzetto.Bisogna condividere, cedere la propria vita priva-ta in cambio di ovazioni finchè dura la fiammelladella notorietà.

dopo aver fatto un notevole passo avanti conla tenerezza struggente di “the Wrestler”, e l’am-bigua duplicità de “Il cigno nero” (unanimementeapprezzati dalla critica), ma anche un bello scivo-lone con l’incomprensibile blockbuster “noah”(2014), aronofsky cambia completamente le cartein tavola proponendo un nuovo linguaggio. Conquesto film conferma la tendenza delle primeopere ad analizzare il lato oscuro dell’essere uma-no, costituito da debolezze e vizi, ma aggiungenuove ambiziose sfide narrative, in cui mette allaprova se stesso prima ancora che il pubblico.

Luca Scarcello

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18 LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 10/2017

Vino la cultura in un bicchiere/1°

di Rodolfo Bacca

La “cultura del vino” ha unasua grande nobiltà, non è unacultura deteriore come taluni

vorrebbero far credere. Vino è lo “champagne”, noto in tutto

il mondo e re delle feste e dei gran Pre-mi, quale bevanda élitaria legata alla cul-tura francese, trasmessa ovunque. Il vinoè la classica bevanda da pasto per tutti iPaesi del Sud-europa (nel nord europa,pur apprezzandolo più di noi, al postodel vino, essendo scarsa la produzionevinicola, in sua vece si beve la birra).

Comunque in Italia si producono vi-ni celebrati e famosi. Soltanto per citareprodotti similari a quelli francesi, ci so-no l'“asti Spumante” piemontese, il“Prosecco” veneto, i celebri spumantilombardi di “Franciacorta” e di “S.Maria La Versa” (oltrepò pavese) e i“Ferrari” trentini. Celebri vini che stan-

(recioto e il famoso amarone quasi deltutto esportato). tra i Piemontesi, tral’altro, con il Barolo (il re dei vini e ilvino dei re), Freisa, Barbera ecc…

Vini famosi sono quelli toscani:Chianti, Sassicaia, Brunello, Montepul-ciano... e marchigiani: Verdicchio ecc...Famosissimo vino è pure il sicilianoMarsala, diffuso nel mondo dagli ingle-si. tra quelli emiliano-romagnoli, ilLambrusco in america, conosciutissi-mo ed ivi esportato, è denominato lo“champagne rosso”. Pertanto una ple-tora atta ad appagare ogni gusto edesaltazione di ogni cultura.

grandissimi vini, anche se ora fan-no capolino sul mercato vini del Sudche un tempo non si conoscevano, se-gno che la cultura vinicola, antichissi-ma, ha preso piede anche altrove.

Quindi, questa tipica “civiltà vinico-la” non è affatto deteriore, ma è an-ch’essa diventata un costume consoli-dato ed élitario anche se forse, il vino èmeno diffuso del caffè.

Rodolfo Bacca(1° puntata - continua)

no sostituendo sulle tavole mondialiquelli d’oltralpe.

Questo senza contare le diverse ti-pologie di vino esistenti in tutta Italia.Fra i non spumanti, tra i primi quellifriulani: Picolit, Schioppettino il Friula-no (già tocai), il Verduzzo ecc... tra iVeneti, Soave, Bardolino, Valpolicella

Vie del Gusto

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19LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 10/2017

Affittare “in nero”che cosa si rischia?

decidere di affittare un immo-bile non registrando il con-tratto, espone a sanzioni di

carattere tributario, che però vanno afinire solo in capo al proprietario del-l’appartamento, non all’inquilino.Quest’ultimo, dunque, non rischianulla. L'agenzia delle entrate può chie-dere al conduttore solo il pagamentodell’imposta di registro. Sebbene lanuova normativa stabilisca che a doverregistrare l’affitto sia solo il locatore,regolarizzando entro 30 giorni dallafirma del contratto e successivamentecomunicandolo al conduttore e all’am-ministratore di condominio entro i suc-cessivi 60 giorni, il Fisco può imporretale versamento, in via subordinata,anche all’affittuario.

Questo per la tassa di registro, mapoi c'è il reato di evasione fiscale vera epropria. Le sanzioni vengono imputatesolo al padrone di casa e vanno dal240% al 480% dell’imposta evasa, oltreagli interessi. Il proprietario, entro ilprimo anno, può però fare il cosiddettoravvedimento operoso, che gli consentedi limitare le sanzioni. Se il ravvedi-mento avviene entro 90 giorni, il loca-tore subisce una sanzione ridotta del12% dell’imposta di registro dovuta.Invece, dal 91° giorno fino a un anno,la sanzione ridotta ammonta al 15%. Sesi supera l’anno la sanzione è pari al120% dell’imposta dovuta.

Inoltre il proprietario dell’immobile(Sentenza della Cassazione n. 20395/16dell'11 ottobre 2016), deve restituire alconduttore la parte di affitto che erastata concordata verbalmente con lui egli era stata da lui pagata in nero. Illocatore che non abbia indicato nel con-tratto regolarmente registrato tutto ilcanone, non potrà ottenere un decretoingiuntivo dal tribunale o un’ordinanzadi sfratto per le somme celate al fisco.

al contrario, è l'inquilino che può pre-tendere la restituzione delle sommepagate in nero, e può farlo fino a seimesi dopo la riconsegna dell’immobile.

non si pensi infine che un docu-mento scritto e firmato dall'inquilino,ma non registrato, possa rendere validoil contratto. La legge infatti decreta l’i-nesistenza di tutti i contratti di affittoche non siano stati registrati. e se ilcontratto è inesistente, il canone diaffitto non dichiarato non può di conse-guenza essere preteso.

Fisco

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FUTUROSERVIZI FINANZIARI

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In nome della legge

Cassazione CivileSez. III

27 agosto 2015 n. 17240Responsabilità extracontrattuale.

Circolazione di veicoli – Responsabilitàex art. 2054, quarto comma, cod. civ. –“Vizio di costruzione” – Riferibilità

anche a interventi strutturalimodificativi del veicolo o di sue parti

ai fini della configurazione dellaresponsabilità ex art. 2054, quartocomma, cod. civ., la nozione di “viziodi costruzione” non va riferita ai soliinterventi compiuti in sede di produzio-ne di un veicolo, ma anche agli inter-venti strutturali modificativi della mec-canica e/o della dinamica dello stesso.

Sez. III15 dicembre 2015 n. 25216

Responsabilità civile dei magistrati –Giudizio in ordine all’ammissibilità delladomanda risarcitoria – Abrogazione ad

GiurisprudenzaIn tema di durata irragionevole del

processo, anche nella vigenza del com-ma 2 quinquies dell’art. 2 della l. n. 89del 2001, aggiunto dal dl n. 83 del2012, conv. in l. n. 134 del 2012, lamanifesta infondatezza della domandanon esclude di per sé il diritto dell’atto-re all’equa riparazione, ove non sussi-sta il requisito soggettivo della temera-rietà od abusività della lite.

Sez. III21 agosto 2013 n. 19304

Mutuo tra coniugi con obbligo direstituzione sottoposto alla condizionesospensiva della separazione personale

- Validità - FondamentoÈ valido il mutuo tra coniugi nel

quale l’obbligo di restituzione sia sot-toposto alla condizione sospensiva del-l’evento, futuro ed incerto, della sepa-razione personale, non essendovi alcu-na norma imperativa che renda talecondizione illecita agli effetti dell’art.1354, comma 1, cc.

opera della l. n. 18 del 2015 –Applicazione retroattiva della norma

sopravvenuta - Esclusione

In materia di responsabilità civiledei magistrati, la sopravvenuta abroga-zione dell’art. 5 della legge 13 aprile1988, n. 117 - ad opera dell’art. 3,comma 2, della legge 27 febbraio2015, n. 18 - non esplica efficacia re-troattiva, sicché l’ammissibilità delladomanda di risarcimento danni cagio-nati nell’esercizio di funzioni giudizia-rie, proposta sotto il vigore della normaabrogata, deve essere delibata alla stre-gua della disciplina previgente.

Sez. VI23 settembre 2015 n. 18834

Irragionevole durata del processo –Diritto all’equa riparazione –

Manifesta infondatezza della domandaoriginaria – Carattere ostativo -

Insussistenza

20 LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 10/2017

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21LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 10/2017

sere perfettamente tollerabile,ma se lo fa alle 6.30-7 del mat-tino assolutamente no! Bastainfatti anche un solo abbaio odue, di intensità neanche par-ticolarmente elevata, per sve-gliare bruscamente qualcunoche sta dormendo. La periziafonometrica come fa a include-re questi aspetti? Ci sono altretutele specifiche? Al di là delrisarcimento del danno nonpatrimoniale, che può esseredi entità più o meno sufficientea rappresentare un deterrenteper il proprietario del cane,come si può intimare l'allonta-namento dell'animale nel casoin cui persistano i rumori mo-lesti?

Ferma rimanendo la riforma delCondominio del 2012 che ha liberaliz-zato l’ingresso degli animali domesti-ci all’interno dei condomini, devespecificarsi che nelle ore di silenziocondominiale, previste di norma dalregolamento del condominio, non èpossibile produrre rumori che possanoarrecare disturbo agli altri condomini.Qualora la fonte del rumore sia unanimale domestico, il condomino po-trà chiedere al proprietario dell’ani-male la cessazione della turbativa perviolazione delle norme sulle immis-

L'AMMINIStrAtOrENON PAGA

LE BOLLEttE ED ENEL FErMAL'ASCENSOrE

Il mio condominio è rimastoprivo di acqua e con l'ascensorefermo perché l'Enel, non avendoricevuto il pagamento di unpaio di fatture, ha sospeso lafornitura. Il recapito delle fattu-re avviene presso il condominio,nella cassetta dedicata all'am-ministratore. L'ultima fatturaera giacente da alcuni giorninella cassetta. La forza motriceè stata ripristinata nel pomerig-gio, dopo ricezione pagamento.E' possibile revocare il mandatoall'amministratore?

Qualora l’amministratore di con-dominio non dovesse adempiere alleobbligazioni contratte nell’interesse deisuoi amministrati, (tra queste anche ilpagamento delle utenze condominialilasciando così il condominio privo diluce e/o acqua) sarà possibile per i con-domini agire per la revoca del manda-to. La revoca potrà avvenire per via as-sembleare, oppure giudiziale, ancheper mano di un singolo condomino. Intale ultima ipotesi è necessario che ilcondomino ricorrente alleghi alla pro-pria domanda giudiziale dati di fattodai quali poter desumere inequivoca-bilmente la grave condotta tenuta dal-l’amministratore.

rUMOrI MOLEStI,COSA è LA “SOGLIA DI

tOLLErABILItà”Ho un problema di rumori mo-lesti dall'appartamento del vi-cino. Non mi è chiaro cosa siala “soglia di tollerabilità”, inquanto non penso possa esserefissata in assoluto, ma variarein funzione del contesto e del-l'orario. Ad esempio se un ca-ne abbaia saltuariamente du-rante il giorno, la cosa può es-

sioni ex articolo 844 del Codice civile,ricorrendo anche in via d’urgenza intribunale, ai sensi dell’art 700 c.p.c.al fine di richiedere l'allontanamentodell'animale dall’abitazione. In tal ca-so saranno determinanti le prove of-ferte, tra cui registrazioni, testimo-nianze e, ove possibile visti gli orari,perizie fonometriche.

IL tErrENO AGrICOLODEL VICINO

USAtO COME DISCArICADietro a casa mia è stato ven-duto un terreno ad uso agrico-lo, che non può quindi essereusato come discarica. Nono-stante ciò, abbiamo visto scari-carvi cumuli di terriccio. Ilnuovo proprietario del terrenoè titolare di un'azienda che ef-fettua lo smaltimento dell'a-mianto, e temiamo che nel ter-reno vi venga smaltito insiemeal terriccio. Il Comune non in-terviene a fare le dovute verifi-che e il nostro è solo un sospet-to. Come conviene procedereper toglierci i dubbi?

Se il terreno è classificato “ agri-colo” certamente non può essere usatocome discarica a cielo aperto. In taleipotesi sussiste una responsabilità delproprietario del terreno che è obbligatoa manutenerlo per la funzione cui lostesso è destinato. Per quanto riguardail sospetto dell’esistenza di amianto nelterreno adiacente è possibile presentareun esposto alla aSL competente perterritorio.

L’Esperto risponde a cura di Benito Risca

AMEDEO TULLIGestioni Condominiali

iscritto nelle liste degli amministratori giudiziari presso il tribunale Civile di romaiscritto nel registro degli amministratori certificati UNI 10801

certificazione ACCrEDIA ente Italiano accreditamentoiscrizioni : ANACI – rM n.753 – Nazionale n. 9497Voice Mail 06 62287030 – Tel. 06 89238698

http: studiotulli.com – E-mail [email protected] Prenestino: Via Filippo Smaldone, 97 – 00171 roma

Corso d'Italia, 83 – 00198 roma - Consulente Legale in sedesi riceve su appuntamento

Professione esercitata ai sensi della Legge 14/01/2013 G.U. n° 22del 26/01/2013

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22 LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 10/2017

La natura sa riservarci sorpreseed incanti in ogni stagione del-l'anno, ma in autunno i boschi

sembrano usciti dalla tavolozza di unpittore, tante e tali sono le sfumature cheè possibile ammirare per quel fenomenoche viene detto “foliage”. Le foglie sivestono di colori caldi, e poi cadono, ameno che non si tratti di sempreverdi.

e' una questione di pigmenti, il co-lore delle foglie cambia a causa diquelli presenti nelle cellule interne, chesono di tre diversi tipi: la clorofilla cheda il verde, i carotenoidi, responsabilidei giallo, arancione e marrone, e gliantociani che le colorano di rosso.

In autunno, la maggior parte dellepiante dispone di meno ore di luce sola-re, e rispondono alla carenza producen-do sempre meno clorofilla, che porta alcambiamento di colore, che va dal gialloincandescente all'arancione scintillante.

un altro fattore importante per ilfoliage è la quantità delle piogge du-rante il corso dell'anno. Più sono ab-bondanti e più avremo un autunno in

technicolor. Quando c'è grave siccità (èil caso di quest'anno), i colori autunnaliarrivano in ritardo, mentre un periododi caldo umido, può causare una lorominore intensità e luminosità. Il fortegelo invece può uccidere le foglie, che

avranno caduta precoce e colore viran-te al marrone.

Insomma, per godere di un foliagespettacolare, occorrono una primaveracalda, un'estate piacevole, e un autunnomite, con calde giornate di sole e nottifresche.

Gli alberi più belli in autunno Premesso che tutti gli alberi le cui

foglie cambiano colore sono bellissimida vedere, e regalano spettacoli imper-dibili, ve ne sono alcuni in cui il feno-meno del foliage è così intenso e prezio-so da risultare veramente sorprendente.uno dei più classici esempi è il colpod'occhio unico al mondo che regalano iboschi e le cime del Vermont, negli Statiuniti d'america, i cui magici coloriproiettano immediatamente in una at-mosfera fiabesca. Ma non occorre anda-re tanto lontano, anche i nostri boschi sivestono a festa quando arriva l'autunno!ecco comunque una mini carrellata suquelli considerati più belli tra...i belli.

Suggestioni di stagione

FOLIAGE D’AUTUNNOUNO SPETTACOLODA NON PERDERE

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23LIBErA VOCE DI POLIZIA ItALIANA n. 10/2017

Ingredienti: 350 gr di besciamella,300 gr di cavolfiori, 300 gr di casta-gne, 100 gr di prosciutto cotto, 30 grdi burro, 25 gr di parmigiano, un pocodi cipolla e di prezzemolo, noce mo-scata, sale e pepe quanto basta.

Pulire il cavolfiore e tagliarlo a ci-mette. Sciogliere metà burro in unapadella antiaderente con la cipollasurgelata, un pizzico di sale e una ma-cinata di pepe e farla appassire percirca 2 minuti. Versare la besciamellain un'ampia ciotola, quindi unire la cipolla stufata, il prosciutto cotto tritatogrossolanamente, un pizzico di noce moscata e il prezzemolo tritato, e amal-gamare bene il tutto.

Lavare le cimette di cavolfiore e lessarle in acqua bollente salata per 4-5minuti. Sgocciolarle bene, trasferirle in una ciotola e unire anche le casta-gne, già lessate e spellate. aggiungere la besciamella arricchita e mescolareil tutto. Versare il composto in una pirofila ben imburrata.

distribuire il composto di verdure e castagne nella pirofila, livellandoloil più possibile con il dorso di un cucchiaio. Spolverizzare la superficie delgratin con il parmigiano reggiano grattugiato e cuocerlo in forno caldo a200° C per 10-15 minuti fino a dorarlo. Sfornare e servire ben caldo.

L’angolo GourmetCAVOLFIORI E CASTAGNE AL GRATIN

Acero RossoL'albero di acero rosso è facilmente

riconoscibile per il suo fogliame scar-latto profondo durante la stagione au-tunnale. di solito raggiunge i 18-2 me-tri in altezza mentre il suo diametro deltronco può essere dovunque tra i 46-76cm. I fiori, i ramoscelli e i suoi semi so-no tutti di colore rosso. Può crescere siain paludi che su suolo secco, perciò èuna delle varietà più comuni da trovare.

Acero Zuccherinoda questo albero si ricava lo scirop-

po d'acero, ed è quello con il fogliameautunnale più classico. Modifica i colo-ri durante tutto l'anno, a partire da tona-lità di verde, giallo, arancio e infine ros-so in autunno. arriva ad un'altezza di25-35 metri e può vivere per oltre 400anni. Le foglie sono lunghe e larghe esono dotate di cinque lobi palmati.

Acero GiapponeseLa pianta lignea è un arbusto che

raggiunge le altezze di 6-10 metri. Le

foglie palmate cambiano i colori duran-te l'anno, ma le tonalità rossastro-violadurante la caduta gli donano un effettomolto scenografico. Questa varietà diacero richiede molta acqua e non so-pravvive alla siccità.

Spino di GiudaL'albero deciduo, della famiglia Fa-

baceae, può crescere fino a 20-30 me-tri. Vive circa 120 anni e riesce a sop-portare condizioni urbane come l'inqui-namento e il calore. Fiorisce tardi inprimavera, e le sue foglie verdi brillantidiventano gialle in autunno.

Pando o “Gigante tremolante”Presente normalmente in regioni

con estati fredde, raggiunge i 15-30metri di altezza. È noto per la sua spet-tacolare tinta giallo-dorata durante lastagione della caduta. Viene definitoanche come "gigante tremolante" acausa del suono stridente che le foglieproducono nel vento.

L. P.

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