POLIVALENZA E MULTILATERALITA’ ORIENTATA Pro. Daniele Corazza.pdf · QUANDO L’ATTIVITA’...
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POLIVALENZA E POLIVALENZA E
MULTILATERALITA’MULTILATERALITA’
ORIENTATAORIENTATA““dalla metodologia alla proposta operativa sul campo”dalla metodologia alla proposta operativa sul campo”
URBINO (PS)
5 Maggio 2007
Prof.Prof. Daniele CorazzaDaniele Corazza
ResponabileResponabile Tecnico Scuola Calcio Bologna F.C. 1909Tecnico Scuola Calcio Bologna F.C. 1909
CARICO MOTORIO
Attività gestita dall’insegnante, allenatore,
educatore, riferibile alla qualità e quantità
delle azioni motorie intenzionalmente
programmate.
QUANDO L’ATTIVITA’ PROPOSTA
DIVIENE ALLENANTE?
L’attività motoria diventa significativa in
termini di apprendimento se supera la
normale motricità quotidiana.
ATTIVITA’ MOTORIE DEI BAMBINI
Abilità motorieAbilità motorie
Capacità coordinativeCapacità coordinative Capacità condizionaliCapacità condizionali
Sistema Sistema sensomotoriosensomotorioAssumono informazioni e selezione stimoli ricevutiAssumono informazioni e selezione stimoli ricevuti
Schemi motori e Schemi motori e posturaliposturaliPassaggio da Passaggio da smsm semplici ad altri complessisemplici ad altri complessi
• PRINCIPIO DELLA POLIVALENZA
• PRINCIPIO DELLA MULTILATERALITA’
PRINCIPI DELL’APPRENDIMENTO E
DELLO SVILUPPO DEL CARICO
MOTORIO
POLIVALENZAriguarda gli aspetti metodologici dell’insegnamento delle attività motorie
Si riferisce anche agli esiti della programmazione e cioè (valenza, trasferibilità, fruibilità e validità) dello sviluppo delle capacità e delle abilità, sia:
– molteplice e globale:• Nei confronti delle funzioni cognitive, emotive, sociali e organiche
– molteplice e specifico• nei confronti delle funzioni motorie
Pertanto occorrerà utilizzare metodologie diverse e non unilaterali affinché le attività siano realmente polivalenti
Inoltre tali considerazioni ci portano a riconsiderare l’educazione motoria oltre che del movimento anche attraverso il movimento (aspetti culturali, interdisciplinari, polifunzionali)
MULTILATERALITA’
Se il principio della polivalenza del carico
motorio è riferito ai metodi, quello della
Multilateralità si riferisce agli aspetti didattici
dell’insegnamento cioè ai contenuti, ai mezzi,
all’organizzazione delle attività motorie e agli
esiti programmati in termini di sviluppo di tutte
e ciascuna capacità motoria e di
apprendimento del massimo numero possibile
di abilità motorie
Anche secondo il principio della multilateralità ci dovrà essere fruibilità e trasferibilità degli esiti programmati delle attività motorie e precisamente:
– multilateralità generale:
• Nel senso dello sviluppo della più ampia base motoria possibile, destinata ad agevolare la scoperta del “sé corporeo”
– multilateralità orientata
• Nel senso dell’apprendimento delle abilità motorie quanto più riconducibili ad abilità polisportive e successivamente monosportive. Destinata all’utilizzo del “sé corporeo”
Giochi = individuali, gruppo, squadra, ecc.
Percorsi=singoli, paralleli, staffetta, ecc.
Circuiti=singoli, differenziati, a gara ecc.
Prove multiple=polisportività
Se il talento è una dote innata, è anche
vero che il risultato sportivo è frutto del
passaggio graduale attraverso la
motricità di base e la preparazione fisica
generale per giungere poi alla specificità
L’educatore deve necessariamente tenere
presente nella propria progressione didattica
l’utilizzo di metodi d’insegnamento induttivi e
deduttivi (analizzati nel 1° conv.) seguendo il
passaggio
“Dal semplice al complesso, dal facile al difficile”
•Palla in movimento
•Altern. Attacco /difesa
•Giochi di squadra
•Giochi che richiedono abilità
tecnica
•Palla ferma
•Solo attacco
•Gioco individuale
•Attività che non richiedono abilità
tecnica
DifficileFacile
TAPPE DI UNA CORRETTA
EDUCAZIONE MOTORIAMULTILATERALITA’
POLIVALENZA
POLISPORTIVITA’
MONOSPORTIVITA’
LA PARTE PRATICA
SITUAZIONE DI GIOCO
SEMPLICE• 1 contro il portiere
• 1 contro 1
• 1 contro 1 + portiere
• 2 contro il portiere
• 2 contro 1
• 2 contro 1 + portiere
SuperareL’avversario
Per guadagnareSpazio e tempo
CollaborareCon un compagno
Tirare inporta
Superare
L’avversario
Per il tiro
1 contro 1obiettivi motori
Obiettivi tecnici
Obiettivi tattici
Obiettivi
Emotivo-cognitivi
OBIETTIVI EMOTIVO - COGNITIVIAspetto cognitivo:
• apprendere i gesti tecnici
• acquisire nuove risposte coordinative
• analizzare l’efficacia di un gesto
• acquisire la capacità di risolvere i problemi (problem solving)
• trasferire azioni e gesti appresi in campi ed ambiti diversi
• aumentare la conoscenza, non in termini di accumulo di informazioni, ma di capacità, di elaborarle e rielaborarle
• acquisire la capacità di riflessione e rielaborazione del vissuto motorio
Aspetto emotivo:
• Riconocere emozioni
• Aggressività del difensore
• Maturare l’autostima
• Determinazione nel raggiungere un
obiettivo
• Prendere decisioni
• Essere propositivi dimostrando
attenzione e interesse
• Cominciare ad assumersi impegni
L’azione nel suo compiersi può fornire al bambino motivo di gratificazione
OBIETTIVI MOTORICapacità coordinative:
• Accoppiamento e combinazione
• Differenziazione
• Equilibrio
• Orientamento spazio-temporale
• Ritmo
• Reazione
• Trasformazione
• Fantasia motoria
Capacità condizionali:
• Rapidità
Migliorare la rapidità
attraverso la coordinazione
agendo sulla velocità di
reazione e sulla frequenza dei
movimenti
• Mobilità articolare
articolazione tibio tarsica,
coxo-femorale e colonna
vertebrale
OBIETTIVI TECNICI
•Valutare la situazione
tattica
•Posizione attaccante
•Direzione e velocità
palla
•Anticipo
•Temporeggiare
•Mandare l’attaccante
all’esterno
•Presa di posizione
•Marcamento
•Intercettamento
•Copertura della
porta
Contrastaredifensore
•Traiettoria , velocità
•Posizione difensore
•Andare incontro
•Eseguire movimenti
d’inganno prima di
ricevere
•Copertura e difesa
della palla
•Esecuzione di finte
•dribbling
Ricezione di palla:
Tecnica del controllo
Dopo la ricezione:
Guida della pallaAttaccante
noteapplicata basetecnica
OBIETTIVI TATTICI
Fase di possesso palla
attaccante
Fase di non possesso palla
difensore
ALLENAMENTO FASE OFFENSIVA
dribbling finta
L’arte di superare
l’avversario
•Inganno
•movimento intenzionale
decisionale
esecutiva
percettiva
FASE
ALLENAMENTO FASE DIFENSIVARallentare l’azione dell’attaccante
Proprio corpo fra palla e porta Distanza di duello
Atteggiamento difensivo corretto
Pressionespazio temporale
Pressionepsicologica
Pressionetattica
1 CONTRO 1: QUALI DIFFERENZE ?
DIFENSORE:Tutti gli aspetti consideratiATTACCANTE:Tutti gli aspetti considerati
DIFENSORE:intercettamentoPresa di posizioneCopertura della portaATTACCANTE:Finta e dribbling
DIFENSORE:Essere tra la palla e la portaGuardare la pallaATTACCANTE:Non fermarsi
Obiettivo tattico
•Dominio e guida della palla•Tiro•Ricevere la palla•contrasto
Sviluppo della capacità: •dominare la palla•di ricevere la palla•di tirare in porta•contrasto
•Guida della palla•Calciare la palla•Fermare la palla
Obiettivo tecnico
•Sviluppo e di tutte le capacità coordinative•Passaggio dalla coordinazione grezza a quella fine• educazione alle capacitàcondizionali
•Sviluppo delle capacità coordinative•Capacità condizionale rapidità
Incremento schemi motori e posturali come camminare, correre, saltare, lanciare, afferrare, rotolare, arrampicarsi ecc.
obiettivo motorio
•Sicurezza di sé e proprie capacità•Sviluppo della competitività•Elaborare progetti che tengano conto dell’avversario•Riflessione e rielaborazione del vissuto motorio
•Stimolare l’iniziativa•Conoscere e rispettare le regole•Acquisire la capacità di risolvere i problemi•Accettare la vittoria e la sconfitta
•Vincere la paura•Conoscere e rispettare le regole•Organizzare un progetto individuale
Obiettivi cognitivi
10-12 anni8-10 anni6-8 anniETA’
ESORDIENTIPULCINIPICCOLI AMICICATEGORIE
2 CONTRO 1
Obiettivi motori
Obiettivi tecnici
Obiettivi tattici
Obiettivi
Emotivo-cognitivi
OBIETTIVI EMOTIVO-COGNITIVI
Aspetto cognitivo:
ATTACCANTI• Analisi del problema
• Costruzione di un pensiero autonomo
• Elaborare una strategia comune
DIFENSORE• Analizzare, selezionare, realizzare una strategia
• Adattarsi alle nuove situazioni
Aspetto emotivo:
ATTACCANTI• Collaborazione e comunicazione
• Fiducia in sé stesso e nel compagno
• Ansia e paure
DIFENSORE• Fiducia nei propri mezzi e nelle proprie scelte
• Responsabilità
• Ansie e paure, temperamento
• autostima
OBIETTIVI MOTORI
ATTACCANTICapacità coordinative:
• Differenziazione
• percezione spazio-temporale
• Orientamento spazio-temporale
• Reazione
Capacità condizionali:• rapidità
DIFENSORECapacità coordinative:
• Percezione spazio-temporale
• Orientamento
• Adattamento e trasformazione
• Equilibrio
• Anticipazione
• reazione
Capacità condizionali:• rapidità
OBIETTIVI TECNICI
•Valutare la situazione tattica
•Posizione attaccanti
•Direzione e velocità palla
•Anticipo
•Temporeggiare
•Presa di posizione
•Marcamento
•Intercettamento
•Copertura della porta
Contrastodifensore
•Traiettoria , velocità
•Posizione difensore
•Andare incontro
•Eseguire movimenti d’inganno prima di ricevere
•Copertura e difesa della palla
•Finta e dribbling
•passaggio
Ricezione di palla:
da fermi
In movimento
trasmissione:
da fermi
In movimento
Attaccanti
noteapplicata basetecnica
OBIETTIVI TATTICI
Portatore di palla Per chi deve ricevere
difensore
DIFENSORE:Tutti gli aspetti consideratiATTACCANTI:Tutti gli aspetti considerati
DIFENSORE:intercettamentoPresa di posizioneCopertura della portaATTACCANTI:Finta e dribblingCopertura e difesa della palla
DIFENSORE:Essere tra la palla e la portaGuardare la pallaATTACCANTE:Non fermarsi
Obiettivo tattico
•Dominio della palla•Tiro•Ricevere la palla•Passaggio
Sviluppo della capacità: •dominare la palla•di ricevere la palla•di tirare in porta•cotrastare
•Guida della palla•Calciare la palla•Fermare la palla
Obiettivo tecnico
Sviluppo e di tutte le capacità coordinativePassaggio dalla coordinazione grezza a quella fine educazione alle capacità condizionali
•Sviluppo delle capacità coordinative•Capacità condizionale rapidità
Incremento schemi motori e posturali come camminare, correre, saltare, lanciare, afferrere, rotolare, arrampicarsi ecc.
obiettivo motorio
•Sviluppo della competizione•Elaborare progetti che tengano conto degli avversari•Elaborazione di una strategia comune•Collaborazione e comunicazione
•Stimolare l’iniziativa•Conoscere e rispettare le regole•Acquisire la capacità di risolvere i problemi•Aiutare e farsi aiutare
•Vincere la paura•Conoscere e rispettare le regole•Organizzare un progetto individuale
Obiettivi cognitivi
10-12 anni8-10 anni6-8 anniETA’
ESORDIENTIPULCINIPICCOLI AMICICATEGORIE
2 CONTRO 1: QUALI DIFFERENZE ?
CONLUSIONILE SITUAZIONI DI GIOCO SEMPLICE SONO UN
MOMENTO DIDATTICO CARDINE PER IL
GIOCO SPORT CALCIO NEI 6-12 ANNI ED IL
PASSAGGIO OBBLIGATO PER OTTENERE LO
SPORTIVO DI DOMANI E’ UNA FORMAZIONE
MULTILATERALE E POLIVALENTE CHE DEVE
PORTARMI AD UN ALLARGAMENTO DELLA
BASE DI ESPERIENZE MOTORIE CHE MI
PERMETTERANNO DI OTTENERE IL
RISULTATO MIGLIORE AL TERMINE DEL
PERCORSO SPORTIVO.
ALCUNE CONSIDERAZIONI E
PERCENTUALI OSSERVATE
NELL’ESPERIENZA CENTRO STUDI
BOLOGNA F.C. 1909 S.p.A.
• NEL 60% DELLE SOCIETA’ NON TUTTI I BAMBINI VENGONO CONVOCATI
• NEL 20% DELLE PARTITE LE SOSTITUZIONI NON VENGONO EFFETTUATE COME DA COMUNICATO N°1
• I MOMENTI IN CUI I BAMBINI POSSONO GIOCARE LIBERAMENTE SONO MOLTO LIMITATI PER ESEMPIO: QUANDO FANNO LA PARTITELLA GIOCANO MEGLIO...
• NEL 90% DELLE SQUADRE IL MISTER IMPONE IL RINVIO DEL PORTIERE PER BUTTARE DIRETTAMENTE LA PALLA NELL’AREA DI RIGORE AVVERSARIA ALLA RICERCA DELLA RETE CHE GLI PERMETTERA’ DI VINCERE LA PARTITA.
GRAZIE PER L’ATTENZIONEGRAZIE PER L’ATTENZIONE
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Prof.Prof. Daniele CorazzaDaniele Corazza
[email protected]@bolognafc.it