Politica monetaria e Unione economica

23
Politica monetaria e Unione economica

description

Politica monetaria e Unione economica. Il processo innescato dal Serpente monetario riparte tra il 1976 e il 1977, ed è favorito da una serie di fattori essenziali: - segnali di ripresa economica soprattutto in Germania - PowerPoint PPT Presentation

Transcript of Politica monetaria e Unione economica

Page 1: Politica monetaria e Unione economica

Politica monetaria e Unione economica

Page 2: Politica monetaria e Unione economica

Il processo innescato dal Serpente monetario riparte tra il Il processo innescato dal Serpente monetario riparte tra il 1976 e il 1977, ed è favorito da una serie di fattori 1976 e il 1977, ed è favorito da una serie di fattori essenziali:essenziali:

- - segnali di ripresa economica soprattutto in Germaniasegnali di ripresa economica soprattutto in Germania- - cambio della guardia negli USA con Jimmy Carter che cambio della guardia negli USA con Jimmy Carter che sostituisce Gerald Ford, e che spinge per un sostegno sostituisce Gerald Ford, e che spinge per un sostegno deciso alle esportazioni USA favorendo la debolezza del deciso alle esportazioni USA favorendo la debolezza del dollarodollaro- - ostilità del cancelliere tedesco Schmidt verso la nuova ostilità del cancelliere tedesco Schmidt verso la nuova presidenza USA e in particolare verso uno dei consiglieri presidenza USA e in particolare verso uno dei consiglieri del presidente, Zbigniew Brzezinskidel presidente, Zbigniew Brzezinski-desiderio di Schmidt di sostenere il marco e di non desiderio di Schmidt di sostenere il marco e di non «lasciarlo solo» nei confronti del dollaro svalutato.«lasciarlo solo» nei confronti del dollaro svalutato.- convinzione di Schmidt che maggiore ‘disciplina convinzione di Schmidt che maggiore ‘disciplina monetaria’ avrebbe rivalutato le monete europeemonetaria’ avrebbe rivalutato le monete europee- - desiderio di Giscard d’Estaing di legare più strettamente desiderio di Giscard d’Estaing di legare più strettamente l’economia francese alla stabilità dell’economia tedesca.l’economia francese alla stabilità dell’economia tedesca.

Page 3: Politica monetaria e Unione economica

Regista della ripresa è il presidente della Commissione Roy Regista della ripresa è il presidente della Commissione Roy Jenkins, laburista britannico e convinto europeista. Egli definisce Jenkins, laburista britannico e convinto europeista. Egli definisce il rilancio dell’ipotesi dell’unione monetaria in una il rilancio dell’ipotesi dell’unione monetaria in una lecturelecture all’Istituto universitario europeo di Firenze, il 27 ottobre 1977 e in all’Istituto universitario europeo di Firenze, il 27 ottobre 1977 e in un successivo discorso al PE il 17 gennaio 1978. un successivo discorso al PE il 17 gennaio 1978.

Il Il Consiglio europeo di Copenhagen del 7 e 8 aprile 1978Consiglio europeo di Copenhagen del 7 e 8 aprile 1978 definisce meglio i particolari dell’unione monetaria e, dopo i definisce meglio i particolari dell’unione monetaria e, dopo i rapporti informativi del comitato monetario e del comitato dei rapporti informativi del comitato monetario e del comitato dei governatori della banche centrali, il governatori della banche centrali, il Consiglio europeo di Brema Consiglio europeo di Brema del 6 e 7 lugliodel 6 e 7 luglio definisce tre elementi principali del progetto: definisce tre elementi principali del progetto:

-- sistema degli accordi di cambiosistema degli accordi di cambio-- potenziamento del sostegno creditizio e potenziamento del sostegno creditizio e finanziario finanziario comunecomune-- misure di rafforzamento delle economie più misure di rafforzamento delle economie più debolideboli

Page 4: Politica monetaria e Unione economica

Il Consiglio europeo di Bruxelles del 5 dicembre 1978 istituisce lo SME, ma la sua entrata in funzione, prevista per il 1° gennaio 1979, slitta a causa di un altro problema, quello dei montanti compensativi monetari. La Francia solleva il problema dello smantellamento del sistema degli importi compensativi monetari (ICM) pensati per riequilibrare i prezzi agricoli in presenza di fluttuazioni nel valore delle monete e mantenere l’unità dei prezzi. Tale questione trova una prima soluzione solo nel Consiglio di Parigi del 12 marzo 1979 e a quel punto lo SME ha via libera.

Nasce l’ECU – European Currency Unit, una unità di conto «virtuale» rappresentata dal «paniere» delle nove monete dei Paesi della Comunità. La percentuale della lira, del marco, del franco nella composizione del paniere è fissa, per cui le monete che si apprezzano aumentano il loro peso nel paniere e viceversa.

Page 5: Politica monetaria e Unione economica

Marco tedesco 33 %Franco francese 19,8 %Lira sterlina 13,3 %Lira italiana 10,5 %

Altre 5 monete 23,4 %Franco belga, Corona danese, Fiorino olandese, Franco lussemburghese, Lira irlandese

Il ‘peso’ delle diverse valute europee nel paniere dell’ECU

Page 6: Politica monetaria e Unione economica

Lo SmeOgni moneta ha un tasso o corso centrale espresso in ECU e Ogni moneta ha un tasso o corso centrale espresso in ECU e sulla base di questo corso viene stabilita una griglia di parità sulla base di questo corso viene stabilita una griglia di parità bilaterali, cioè di ogni moneta rispetto alle altre. Viene ammessa bilaterali, cioè di ogni moneta rispetto alle altre. Viene ammessa una banda di oscillazione del 2,25% rispetto al corso centrale: se una banda di oscillazione del 2,25% rispetto al corso centrale: se una moneta si avvicina al limite di oscillazione tutti i Paesi una moneta si avvicina al limite di oscillazione tutti i Paesi partecipanti intervengono per correggere sul mercato dei cambi il partecipanti intervengono per correggere sul mercato dei cambi il valore della moneta.valore della moneta.

L’Italia partecipa a condizione di avere riconosciuta una banda di L’Italia partecipa a condizione di avere riconosciuta una banda di oscillazione del 6%.oscillazione del 6%.

Lo Sme, insieme all’ECU, prevede anche meccanismi di Lo Sme, insieme all’ECU, prevede anche meccanismi di sostegno finanziario a brevissimo, breve e medio termine. Per sostegno finanziario a brevissimo, breve e medio termine. Per sostenere questi meccanismi di sostegno ogni Banca centrale sostenere questi meccanismi di sostegno ogni Banca centrale conferisce al (Fondo europeo di cooperazione monetaria) conferisce al (Fondo europeo di cooperazione monetaria) FECOM il 20% delle proprie riserve in valuta e in oro, ricevendo FECOM il 20% delle proprie riserve in valuta e in oro, ricevendo un corrispondente valore in ECU.un corrispondente valore in ECU.

Page 7: Politica monetaria e Unione economica

Lo SME risolve i problemi?

Situazione francese dopo le elezioni del 1981 (debolezza del franco, politica espansiva del governo socialista)

Crisi petrolifera del 1979

Instabilità italiana (politica ed economica)

Nel 1983 la dirigenza economica francese è ‘costretta’ ad accettare una riduzione della spesa pubblica dietro le insistenze tedesche - cosa che NON avviene in Italia, dove anzi la spesa pubblica si espande.

Page 8: Politica monetaria e Unione economica

La Germania si conferma pernio dell’integrazione economica

E la dimensione politica?

Dichiarazione Genscher-Colombo

Proposta nel 1981 viene formalizzata al Consiglio europeo di Stoccarda nel giugno 1983 (Dichiarazione Solenne di Stoccarda)

Progetto Spinelli

Club del coccodrillo (1981) e redazione di un progetto di trattato sull’Unione europea, approvato nel 1984 dal PE

Page 9: Politica monetaria e Unione economica

Parlamento europeo nel 1979

Le quote nazionali per le prime elezioni a s.u.d. del 1979 sono così ripartite:

81 deputati per Francia, Germania, Italia e Regno Unito25 per i Paesi Bassi24 per il Belgio16 per la Danimarca15 per l’Irlanda6 per il Lussemburgo

410 in tutto

L’Urss avanza una protesta ufficiale per i tre deputati assegnati a Berlino ovest.

Page 10: Politica monetaria e Unione economica

Poteri - La definizione del bilancio

Il bilancio, predisposto dalla Commissione e approvato dal Consiglio, non è valido senza la firma del Presidente del PE.

1970 - Trattato di Lussemburgo: l’ammissione delle risorse proprie estende il potere di controllo del PE sul bilancio, che non può però modificare le «spese obbligatorie».

1975 - Trattato di Bruxelles: viene istituita una Corte dei Conti e confermato il controllo del PE sul bilancio, sempre con esclusione delle «spese obbligatorie», per le quali può comunque proporre modifiche. Il PE, a maggioranza dei suoi membri e due terzi dei voti può respingere il bilancio (1979 e 1994).

Page 11: Politica monetaria e Unione economica

Il progetto Spinelli fa leva sulla sostanza dei poteri esistenti per mostrare la necessità di un cambiamento

Esito: il progetto Spinelli verrà snaturato dopo il Consiglio europeo di Fontainebleu nel giugno 1984

Comitato Dooge, incaricato di rivedere il contenuto del trattato Spinelli

Page 12: Politica monetaria e Unione economica

UK e bilancioUK e bilancio

Il problema del contributo britannico al bilancio comunitario condiziona l’inizio degli anni Ottanta

Novembre 1979 - Consiglio europeo di Dublino

Aprile 1980 - Consiglio europeo di Lussemburgo. La questione viene parzialmente sanata. Alla Gran Bretagna viene riconosciuto un rimborso di 2.585 milioni di ECU in due anni

La questione viene completamente sanata solo al Consiglio europeo di Fontainebleu (giugno 1984)

Page 13: Politica monetaria e Unione economica

UK e CeeUK e Cee

La risoluzione della questione del contributo britannico ‘sblocca’ anche l’atteggiamento britannico verso il complesso del processo di integrazione.

Elementi graditi al punto di vista inglese erano:-la liberalizzazione dei mercati e dei movimenti di merci e servizi-Un reale mercato unico

Quindi la Gran Bretagna è per la ‘deregulation’, ma molto meno favorevole a standard comuni. Con la Commissione Delors (1985) la diversa impostazione diventa evidente

Page 14: Politica monetaria e Unione economica

UK e CeeUK e Cee

Ruolo di Cockfield (commissario per l’attuazione del mercato unico)

Abbattimento delle barriere improprie, in pieno accordo con Delors

Quando la Commissione, in accordo con la Corte di Giustizia, avvia un poderoso lavoro di messa a ‘norma Cee’ di tutte le regole di fabbricazione europee, la Gran Bretagna non ci sta (soprattutto per quanto riguarda l’armonizzazione dei regimi fiscali europei)

Page 15: Politica monetaria e Unione economica

Consiglio europeo di Milano (1985)

UK, Grecia e DK contro tutti gli altri

Craxi e Andreotti mettono ai voti la proposta di convocare una CIG che lavorasse sui contenuti dei lavori del comitato Dooge e sulle prospettive di un mercato unico (come impostato dalla Commissione Delors)

Page 16: Politica monetaria e Unione economica

AUE

Procedura di cooperazione tra PE e Consiglio dei ministri

Politica sociale, coesione economica e sociale, ambiente, R&S diventano politiche riconosciute della Cee

Ma l’impulso maggiore viene dato all’Unione economica e monetaria (obiettivo del 1992 per l’Unione economica e, per l’unione monetaria…)

Page 17: Politica monetaria e Unione economica

Il rilancio con DelorsDalla metà degli anni Ottanta, con l’arrivo della Commissione Dalla metà degli anni Ottanta, con l’arrivo della Commissione Delors, l’attenzione rivolta dalla Commissione verso la questione Delors, l’attenzione rivolta dalla Commissione verso la questione del mercato unico rilancia anche la moneta unica. del mercato unico rilancia anche la moneta unica. L’interesse tedesco e francese spingono verso la moneta unica e L’interesse tedesco e francese spingono verso la moneta unica e l’attuazione dell’UEM, (artefici Edouard Balladur, ministro delle l’attuazione dell’UEM, (artefici Edouard Balladur, ministro delle finanze francese e poi primo ministro con Mitterand, e Hans finanze francese e poi primo ministro con Mitterand, e Hans Dietrich Genscher, ministro degli Affari esteri tedesco).Dietrich Genscher, ministro degli Affari esteri tedesco).

Al Al Consiglio europeo di HannoverConsiglio europeo di Hannover del 27-28 giugno 1988 viene del 27-28 giugno 1988 viene proposta la nomina di un comitato composto dai governatori delle proposta la nomina di un comitato composto dai governatori delle banche centrali più tre esperti, presieduto dallo stesso Delors.banche centrali più tre esperti, presieduto dallo stesso Delors.L’abbattimento delle barriere fisiche, improprie e fiscali impostato L’abbattimento delle barriere fisiche, improprie e fiscali impostato con grande energia ed efficacia dalla Commissione Delors, spiana con grande energia ed efficacia dalla Commissione Delors, spiana la strada alla prospettiva della moneta unica. la strada alla prospettiva della moneta unica. Un mercato unico - questo il ragionamento di fondo della Un mercato unico - questo il ragionamento di fondo della Commissione - non ha senso senza l’integrazione dei mercati e Commissione - non ha senso senza l’integrazione dei mercati e una sola moneta.una sola moneta.

Page 18: Politica monetaria e Unione economica

Il rapporto Delors - 1

Il 17 aprile 1989 il Comitato Delors espone i risultati del suo Il 17 aprile 1989 il Comitato Delors espone i risultati del suo lavoro.lavoro.Tre fasi: Tre fasi:

la la primaprima, la cui data d’inizio è fissata al 1° luglio 1990, la cui data d’inizio è fissata al 1° luglio 1990-- abolizione di ogni restrizione ai abolizione di ogni restrizione ai movimenti di movimenti di capitalecapitale-- convergenza delle politiche economicheconvergenza delle politiche economiche-- completamento del mercato internocompletamento del mercato interno-- comitato dei governatori delle Banche comitato dei governatori delle Banche centrali centrali che siede in permanenzache siede in permanenza

Page 19: Politica monetaria e Unione economica

Il rapporto Delors - 2La La fase intermediafase intermedia, con inizio il 1° gennaio 1994, con inizio il 1° gennaio 1994

- attuazione completa del mercato internoattuazione completa del mercato interno- creazione dell’IME (Istituto monetario europeo)creazione dell’IME (Istituto monetario europeo)

La negoziazione del trattato di Maastricht recepisce, nei La negoziazione del trattato di Maastricht recepisce, nei lavori della CIG sull’Unione economica e monetaria, lavori della CIG sull’Unione economica e monetaria, tutto il rapporto Delors. Inoltre obbliga i Paesi a tenere tutto il rapporto Delors. Inoltre obbliga i Paesi a tenere determinati comportamenti sul piano delle politiche determinati comportamenti sul piano delle politiche macroeconomiche interne (definiti nel macroeconomiche interne (definiti nel Patto di stabilità e Patto di stabilità e crescita crescita e nei cosiddettie nei cosiddetti parametri di Maastricht parametri di Maastricht))..

L’allargamento dell’Unione a Svezia, Finlandia e Austria L’allargamento dell’Unione a Svezia, Finlandia e Austria interviene nel corso delle fasi di attuazione dell’UEM interviene nel corso delle fasi di attuazione dell’UEM (1992-1995)(1992-1995).

Page 20: Politica monetaria e Unione economica

IME

L’Ime non ha soltanto permesso il sorgere della Bce con L’Ime non ha soltanto permesso il sorgere della Bce con solide basi organizzative e logistiche; tra le altre cose, è solide basi organizzative e logistiche; tra le altre cose, è stato anche il curatore ufficiale dell’aspetto delle nuove stato anche il curatore ufficiale dell’aspetto delle nuove banconote e monete che sono entrate in circolazione il 1° banconote e monete che sono entrate in circolazione il 1° gennaio 2002. Accanto a questa funzione di gennaio 2002. Accanto a questa funzione di public relationspublic relations, , l’Ime ha anche approntato una serie di strumenti conoscitivi, l’Ime ha anche approntato una serie di strumenti conoscitivi, tra i quali va segnalato il «Rapporto sulla convergenza» nel tra i quali va segnalato il «Rapporto sulla convergenza» nel marzo 1998. marzo 1998.

Con tale rapporto, previsto dall’art. 109j del Trattato di Con tale rapporto, previsto dall’art. 109j del Trattato di Maastricht, venivano analizzati nel dettaglio i progressi Maastricht, venivano analizzati nel dettaglio i progressi effettuati dai paesi membri in vista della partecipazione alla effettuati dai paesi membri in vista della partecipazione alla moneta unica. Tale analisi veniva effettuata anche per i tre moneta unica. Tale analisi veniva effettuata anche per i tre paesi che hanno poi deciso di non partecipare alla terza paesi che hanno poi deciso di non partecipare alla terza fase dell’Uem: Regno Unito, Danimarca e Svezia.fase dell’Uem: Regno Unito, Danimarca e Svezia.

Page 21: Politica monetaria e Unione economica

Rapporto Delors - 3

La La terza faseterza fase, 1° gennaio 1999, 1° gennaio 1999-- creazione del SEBC e della BCEcreazione del SEBC e della BCE

Dopo avere fissato nel maggio 1998 i cambi tra le monete Dopo avere fissato nel maggio 1998 i cambi tra le monete europee e l’euro in maniera irrevocabile (per l’Italia, 1 euro = europee e l’euro in maniera irrevocabile (per l’Italia, 1 euro = 1.936,27 lire), gli undici paesi che avrebbero partecipato alla 1.936,27 lire), gli undici paesi che avrebbero partecipato alla terza fase dell’Uem (Austria, Belgio, Finlandia, Francia, terza fase dell’Uem (Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna più la Grecia, che si è aggiunta al gruppo Portogallo, Spagna più la Grecia, che si è aggiunta al gruppo nel gennaio 2001) hanno nominato i componenti degli organi nel gennaio 2001) hanno nominato i componenti degli organi esecutivi della Bce, che guiderà di fatto il Sebc.esecutivi della Bce, che guiderà di fatto il Sebc.

Page 22: Politica monetaria e Unione economica
Page 23: Politica monetaria e Unione economica