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DIREZIONE DIDATTICA STATALE 4° CIRCOLO Via Cantobelli – 73100 LECCE Tel. 0832/342937 – Fax 0832/217720 Codice Fiscale 80012220754 E-mail [email protected] [email protected] P.O.F. Piano dell’Offerta Formativa Una scuola per crescere cittadini del mondo” Anno Scolastico 2013/2014 SCUOLE DELLA DIREZIONE DIDATTICA

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DIREZIONE DIDATTICA STATALE 4° CIRCOLO Via Cantobelli – 73100 LECCE

Tel. 0832/342937 – Fax 0832/217720 Codice Fiscale 80012220754

E-mail [email protected] [email protected]

P.O.F.

Piano dell’Offerta Formativa “Una scuola per crescere

cittadini del mondo”

Anno Scolastico 2013/2014

SCUOLE DELLA DIREZIONE DIDATTICA

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VIA CANTOBELLI

Sede della Direzione e degli Uffici di Segreteria.

SCUOLA PRIMARIA VIA ROMAGNA

SCUOLA DELL’INFANZIA

VIA VALZANI

SCUOLA PRIMARIA

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INDICE

PREMESSA …………………………………………………………………… pag. 4

LA NOSTRA PROSPETTIVA Dimensione pedagogica ……………… “ 5

Dimensione metodologica …………… “ 7

IL P.O.F. ………………………………………………………………………. “ 9

IL TERRITORIO .…………………………………………………………….. “ 10

RISORSE STRUTTURALI …………………………………………………..... “ 11

SERVIZI ………………………………………………………………………... “ 11

ISTITUZIONE SCOLASTICA ……………………………………………….. “ 12

LA DIMENSIONE EDUCATIVA ……………………………………………... “ 13

LA DIMENSIONE CURRICOLARE ………………………………………….. “ 17

LA VALUTAZIONE ………………………………………………….............. “ 19

LA DIMENSIONE ORGANIZZATIVA ……………………………………… “ 21

TEMPO SCUOLA E ORARI DI FUNZIONAMENTO …………………....... “ 23

TEAM DOCENTE E AMBITI DISCIPLINARI ……………………………….. “ 25

L’INCLUSIONE ……………………………………………………………….. “ 26

INCLUSIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI ……................................ “ 27

INCLUSIONE ALUNNI DSA ………………………………………………… “ 29

INCLUSIONE ALUNNI DI CITTADINANZA NON ITALIANA …………… “ 31

ACCORDO FRA L’ISTITUZIONE SCOLASTICA E GLI ENTI TERRITORIALI ………………………………………………………………...

32

ACCORDO DI RETE …………………………………………………………. “ 34

RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA …………………………………………….. “ 35

USCITE DIDATTICHE E VIAGGI D’ISTRUZIONE ………………………… “ 35

ATTIVITÀ ALTERNATIVE …………………………………………………… “ 36

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PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ FUNZIONALI ……………………… “ 37

PIANO ANNUALE DI ATTIVITA DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PER IL PERSONALE DOCENTE E ATA ……………..

38

FUNZIONI STRUMENTALI E GRUPPI DI LAVORO ……………………… “ 39

PROGETTI …………………………………………………………………….. “ 42

PROGETTO ACCOGLIENZA, CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO ...…… “ 42

CERTIFICAZIONE CAMBRIDGE ……………………………………………. “ 43

PROGETTI SPECIALI (PON) ………………………………………………… “ 43

PROGETTI APPROVATI A.S. 2013/2014 …………………………………… “ 44

PROGETTI IN COLLABORAZIONE CON ENTI LOCALI E ASSOCIAZIONI ………………………………………………………………..

45

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Le caratteristiche fondamentali del mondo contemporaneo sotto il profilo socioculturale sono determinate da dinamicità e complessità di carattere globale. La realtà sociale necessita di una lettura sistemica ed integrata in quanto caratterizzata da rapidi mutamenti nei modelli culturali, nei costumi, negli atteggiamenti e comportamenti che stimolano a continui adattamenti e innovazioni. In questo scenario si determina l’obiettivo per la scuola che dal sistema europeo e nazionale ricade sulle unità locali: “formare individui dotati di flessibilità intellettuale e di mentalità aperte al cambiamento”. Nel “Villaggio Globale”, in una società complessa e multidimensionale, come la nostra, è necessario potenziare la singola persona nella sua globalità. Il modello di “cittadino planetario” che ne emerge non può essere alimentato dalla sola educazione formale, centrata solo sull’istruzione, senza tener conto di tutti gli interessi, motivazioni, abilità del soggetto. L’avvento della società globale dell’informazione e della conoscenza ha reso desueta la separazione tra educazione formale, non formale e informale e la non comunicazione tra i sistemi di formazione. La necessità di assicurare a tutti la possibilità di apprendere lungo tutta la vita, secondo il principio del “lifelong learning”, reclama l’integrazione dei sistemi formativi, espandendo al massimo le personali conoscenze e competenze d’uso. Pertanto i sistemi formativi devono concorrere a facilitare l’accesso all’apprendimento continuo e sistemico. Si determina così l’obiettivo per la scuola che dal sistema europeo e nazionale ricade sulle unità locali: “formare individui dotati di flessibilità intellettuale e di mentalità aperte al cambiamento”; capaci a “sapersi orientare” nella società complessa e nel territorio in cui vivono. Le “Indicazioni nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione 2012” riportano la centralità della persona quale punto di partenza fondamentale nella definizione delle strategie educative e didattiche: “le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali”.

P R E M E S S A

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DIMENSIONE PEDAGOGICA – La scuola nel nuovo scenario La scuola italiana sviluppa la propria azione educativa in coerenza con i principi dell’inclusione delle persone e dell’integrazione delle culture, considerando l’accoglienza alla diversità un valore irrinunciabile. L’orizzonte culturale della scuola si allarga e con esso il valore universale della persona e induce a sviluppare conseguentemente una comune cultura dell’inclusione che può tradursi in occasioni di arricchimento e di maturazione civile. Ogni specifico territorio possiede legami con le varie aree del mondo e con ciò stesso costituisce un microcosmo che su scala locale produce opportunità, interazioni, tensioni convivenze globali. Ne deriva per la scuola la necessità di adottare strategie educative e di attivare percorsi didattici ispirati alla pedagogia interculturale, in cui le differenze individuali e socioculturali non siano intese come eccezione bensì considerate come norma e come risorse da riconoscere e valorizzare. È sicuramente compito del sistema educativo in generale e di quello scolastico in particolare, sviluppare atteggiamenti di cooperazione, di scambio e di accettazione proficua delle diversità per contribuire a migliorare e maturare una vera crescita democratica della società. I principi educativi che ci ispirano discendono direttamente dal quadro costituzionale per la piena attuazione del riconoscimento e della garanzia della libertà e uguaglianza (art. 2, 3 della Costituzione) nel rispetto delle differenze di tutti e dell’identità di ciascuno. L’educazione alla piena cittadinanza costituisce il nucleo centrale dell’attività educativa. Il bambino è portato a rendersi conto del principio dell’uguaglianza tra tutti i cittadini nell’esperienza concreta, nel contesto di socializzazione costituito dalla vita quotidiana della classe, in cui ogni bambino rappresenta un patrimonio di valori, di esperienze familiari, religiose, morali e sociali. La scuola, nel corretto uso del suo spazio educativo, sostiene l’alunno nella progressiva conquista di autonomia di scelte e di assunzione di impegni mediante il dialogo, l’accettazione e il rispetto dell’altro. Il progetto educativo della nostra scuola sottolinea la necessità di porre attenzione all’interazione tra le differenze come processo di maturazione cognitivo ed affettivo-

L A N O S T R A P R O S P E T T I V A

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emotivo dei soggetti ed alla flessibilità delle loro menti, del loro sentire e del loro agire e di diffondere le tecnologie di informazione e di comunicazione come opportunità per i futuri cittadini del mondo. Ne deriva che la scuola si impegna ad operare con ogni mezzo per:

⋅ differenziare la proposta formativa adeguandola alle esigenze di ciascuno, affinchè ogni alunno possa sviluppare al meglio le proprie potenzialità;

⋅ valorizzare le molteplici risorse esistenti sul territorio (enti locali, associazioni culturali e professionali, società sportive, gruppi di volontariato e organismi privati) allo scopo di realizzare un progetto educativo ricco e di più ampio respiro di promozione culturale e sociale.

⋅ promuovere la diffusione di nuove tecnologie con un’opera quotidiana attenta ai nuovi media e alla ricerca multidimensionale.

All’interno di questo quadro di valori assume un ruolo di assoluto rilievo la conoscenza dell’ambiente in cui si vive come condizione indispensabile per l’acquisizione delle proprie identità culturali intese come matrice di integrazione con le altre culture e veicolo per i processi di inclusione. L’investimento di energie sull’educazione ambientale è allora una delle possibili vie che si possono intraprendere per comprendere la complessità del reale e prendere coscienza della necessità di modificare la relazione uomo-natura, passando da una visione del mondo che vede l’uomo dominante sulla natura ad una visione, auspicata da Edgar Morin, che vede il futuro dell’uomo come parte inseparabile del futuro della natura. Sono riflessioni che delineano nuove finalità formative, che favoriscano la percezione, l’analisi e la comprensione dei cambiamenti al fine di diventare cittadini consapevoli e responsabili nei confronti di sé, dell’ambiente e della comunità intesa non solo come società di appartenenza ma anche in una dimensione planetaria. Acquisire il senso di rispetto dell’equilibrio uomo-natura, partecipare con consapevolezza a processi di sviluppo compatibile alternativi a modelli puramente consumistici deve poter significare una promozione “glocal” di un nuovo modo di intendere la convivenza civile, quale indice della qualità della vita estesa a diritto universale.

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DIMENSIONE METODOLOGICA Da tale quadro di sistema pedagogico discende la visione prospettica con la quale la nostra scuola guarda ai processi di apprendimento-insegnamento che è connotata da un’azione di diversificazione delle strategie sul piano organizzativo, metodologico e didattico, volta a moltiplicare gli itinerari formativi personali, al fine di rispondere con maggiore efficacia alle istanze dell’utenza. L’aggiornamento continuo del nostro P.O.F. è finalizzato al raggiungimento di una piena competenza comunicativa e prevede lo svolgimento in progress del modulo operativo sullo sviluppo del linguaggio iconico e audiovisivo, come mediatore di conoscenze. L’efficacia della comunicazione dipende direttamente dal numero dei mezzi espressivi di cui si serve, pertanto la conoscenza di essi è imprescindibile nel processo di formazione dello spirito critico e dello sviluppo autonomo della persona-bambino. Obiettivo formativo della nostra scuola è il raggiungimento di una piena competenza comunicativa che consiste nell’acquisizione dei linguaggi nella loro dimensione comunicativa. Il modulo operativo si innesta nel curricolo del Circolo nell’ottica di una strategia di didattica trasversale.

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Quelle che seguono sono da considerarsi non tanto ipotesi di lavoro didattico quanto linee-guida sulle quali conformare l’intera azione educativa. IDENTITÀ

→ riconoscimento della propria identità di cittadino italiano, europeo e planetario

→ capacità di riconoscere l’identità propria e altrui come persone, titolari di diritti e soggette a doveri

RELAZIONE CON GLI ALTRI

→ consapevolezza che la vita del proprio paese è inserita nel più ampio contesto della globalizzazione che chiede una diversa dimensione e responsabilità glocal

→ capacità di confronto e di dialogo autentici, non rinunciando alle proprie idee ma sapendo riconoscere anche il valore di quelle altrui entro una logica interculturale

→ capacità di instaurare relazioni con compagni di differenti culture secondo la logica interculturale

ORIENTAMENTO → acquisizione della consapevolezza delle proprie capacità

e inclinazioni per costruire un adeguato progetto di vita nel contesto della odierna società

→ capacità di elaborare un positivo progetto di vita confrontandosi con i grandi modelli culturali delle società passate e delle società presenti, con particolare riferimento alle dinamiche interculturali che caratterizzano la società italiana contemporanea.

STRUMENTI CULTURALI

→ padronanza delle strumentalità di base attraverso l’acquisizione dei linguaggi e dei codici della nostra cultura e delle altre culture

→ capacità di usare consapevolmente i nuovi media

CONVIVENZA CIVILE

→ capacità di riconoscere gli elementi essenziali dell’organizzazione costituzionale e amministrativa dell’Italia, dell’Unione Europea e delle Nazioni Unite

→ capacità di esercitare la cittadinanza attiva al fine di diventare cittadini consapevoli e responsabili nei confronti di sé, dell’ambiente e della comunità planetaria.

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I L P . O . F .

La scuola dell’autonomia sintetizza la sua offerta formativa nel P.O.F. (Piano dell’Offerta Formativa).

Tale Piano, basandosi sugli obiettivi generali definiti nei Documenti Programmatici Nazionali (Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione del 4 settembre 2012, Circolare Ministeriale n. 22 del 26 agosto 2013), riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale (D.P.R. 275/99 art. 3 Regolamento dell’Autonomia). Nell’elaborazione del P.O.F. la scuola delinea la propria identità culturale e progettuale e ne esplicita la progettazione educativa, curricolare, extracurricolare ed organizzativa. Il piano stabilisce con la propria utenza un contratto:

⋅ flessibile ⋅ fattibile ⋅ vincolante per gli operatori della scuola ⋅ rispondente ai bisogni e alle attese degli utenti ⋅ garante (come strumento di controllo) del contratto formativo.

Il P.O.F. di questa istituzione scolastica, adottato dal Consiglio di Circolo è un documento base essenziale ed è integrato da altri documenti quali La Carta dei Servizi, Il Regolamento d’Istituto e il Patto educativo di corresponsabilità. Il Piano si articola nei seguenti punti: 1. Il territorio 2. L’istituzione scolastica 3. L’offerta formativa:

⋅ Dimensione educativa ⋅ Dimensione curricolare ⋅ Dimensione extracurricolare ⋅ Dimensione organizzativa

4. Il monitoraggio e la valutazione delle attività previste nel Piano 5. La valutazione del servizio scolastico.

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I L T E R R I T O R I O

Le scuole del Quarto Circolo sono situate nel quartiere Leuca, ubicato tra il centro e la prima periferia della città. È un quartiere con alta densità abitativa, pienamente urbanizzato e discretamente funzionale sul piano delle attività commerciali e dei servizi pubblici ma presenta una rilevante carenza di servizi sociali in favore dei giovani. Le scuole del Circolo sono dislocate su tre sedi:

⋅ Via Romagna (scuola dell’infanzia)

⋅ Via Cantobelli (scuola primaria)

⋅ Via Valzani (scuola primaria)

Ogni sede, seppur con peculiari connotazioni, è aperta ad un’utenza eterogenea per tessuto socio-culturale e provenienza territoriale: gli iscritti sono per lo più residenti nel comune, sia nel quartiere che in altri quartieri, in minima parte provenienti da comuni limitrofi e di origine extracomunitaria.

L’organizzazione del servizio di tempo pieno si è rivelata una risposta ineludibile nei confronti di un concreto bisogno di una fascia di utenza.

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R I S O R S E S T R U T T U R A L I

⋅ Aule per attività ordinarie. ⋅ Spazi per laboratori e gruppi di lavoro. ⋅ Palestra nella sede di Via Cantobelli. ⋅ Laboratorio multimediale in entrambe le sedi della scuola. ⋅ Biblioteca magistrale presso la sede centrale, piccole biblioteche scolastiche

nelle scuole primarie e nella scuola dell’infanzia. ⋅ Sala mensa nelle sedi della scuola primaria di Via Cantobelli e nella scuola

dell’infanzia di Via Romagna. ⋅ Spazio scenico coperto e scoperto in Via Cantobelli.

S E R V I Z I

In accordo con il Comune di Lecce viene garantito:

- il servizio mensa nella scuola dell’infanzia di Via Romagna e nelle classi a tempo pieno della scuola primaria di Via Cantobelli

- il servizio scuolabus e autobus per visite guidate e viaggi d’istruzione.

In convenzione con la Cooperativa Amici in Gioco viene garantito il servizio pre e post-scuola un’ora prima l’inizio delle lezioni e dalle 13,00 alle 14,30 per la scuola primaria e dalle 16,00 alle 16,30 per la scuola dell’infanzia nel plesso di via Cantobelli. L’onere finanziario è a carico dei genitori.

Gli uffici di segreteria sono aperti al pubblico nei seguenti giorni:

- lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle ore 11.00 alle ore 13.00

- giovedì dalle ore 15,00 alle 18,00.

Il Dirigente Scolastico riceve il giovedì dalle 11,00 alle 12,30 previo appuntamento.

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I S T I T U Z I O N E S C O L A S T I C A

RISORSE UMANE

⋅ Dirigente Scolastico (Prof. ssa Margherita Mele) ⋅ Docenti di scuola dell’infanzia

_ 6 docenti assegnati alle sezioni _ 1 docente di sostegno a t.i. e n.2 docenti a t.d. _ 1 docenti per l’insegnamento della religione cattolica. _ 2 docenti con specializzazione metodo Montessori.

⋅ Docenti di scuola primaria _ 31 docenti assegnati alle classi _ 2 docenti specialisti in lingua inglese _ 2 docenti assegnati per l’insegnamento della religione cattolica _ 1 docente assegnato per l’insegnamento della religione cattolica a

tempo parziale (2 ore) _ 6 docenti assegnati di sostegno assegnati alle classi _ 1 docente con specializzazione metodo Montessori a t.i. e 1 docente a

t.d.

⋅ Alunni di scuola dell’infanzia _ n. 173 nella sede di via Cantobelli

⋅ Alunni di scuola primaria – n. 492 _ n. 408 nella sede di via Cantobelli _ n. 84 nella sede di Via Valzani

⋅ Direttore dei servizi Amministrativi. ⋅ Assistenti amministrativi: n. 3 ⋅ Collaboratori scolastici: n. 8 (n. 5 a t.i.e n. 3 a t.d.) e n. 2 ex L.S.U. ⋅ Insegnanti fuori ruolo, ex art. 113: n. 2 con funzioni amministrative.

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L A D I M E N S I O N E E D U C A T I V A

La dimensione educativa si concretizza in un quadro di finalità scaturite dai contenuti dei Documenti Programmatici delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e della scuola primaria del 4 settembre 2012, Circolare Ministeriale n. 22 del 26 agosto 2013, dal Dettato Costituzionale, dal Regolamento dell’Autonomia Scolastica (D.P.R. n. 275/99 art. 4 comma 1), dalle risorse della scuola, dalla considerazione dei bisogni formativi degli alunni e, in particolare, della capacità di sapersi adeguare alle forme sempre nuove di espressione della nostra cultura, conservando la propria libertà di pensiero.

FINALITÀ GENERALI La nostra scuola adottando il modello sistemico di una scuola efficiente ed efficace determina l’impostazione del P.O.F. con lo scopo di:

∼ Fornire a tutti uguali opportunità di apprendimento. ∼ Presidiare e contenere il rischio di insuccesso scolastico. ∼ Sviluppare le capacità di auto-orientamento. ∼ Elevare lo standard di apprendimento. ∼ Elevare i profili professionali dei docenti. ∼ Qualificare il personale ATA e i collaboratori. ∼ Ottimizzare il sistema organizzativo integrando le diverse componenti.

Scuola dell’Infanzia

La Scuola dell’infanzia e’ oggi un sistema pubblico ormai generalizzato, che rispetta le scelte educative delle famiglie e realizza il senso nazionale ed universale del diritto all’istruzione. Nelle sue diverse espressioni ha prodotto sperimentazioni, ricerche e contributi che costituiscono un patrimonio pedagogico in Europa e nel mondo.

Ispirandoci pienamente alle linee educative nazionali della Scuola dell’Infanzia, riconfermiamo oggi il ruolo del nostro ordine d’istruzione, per la forte valenza educativa che assume nel contesto del nostro territorio.

La nostra scuola dell’infanzia accoglie n. 6 sezioni di cui n. 1 ad indirizzo didattico montessoriano. Le sezioni sono organizzate in modo eterogeneo con servizio mensa.

L’intervento formativo che la Scuola dell’infanzia offre è fortemente incentrato alla promozione di processi educativi in continuità con la Scuola Primaria, correlati alla

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cultura del territorio, alla scoperta delle sue risorse, alle esigenze educative delle famiglie. Perciò la nostra scuola contribuisce alla crescita complessiva del bambino, e si rivela insostituibile nell’ apporto che offre alla organizzazione sociale delle famiglie nel nostro quartiere.

La scuola dell’Infanzia è un’agenzia educativa, al servizio della persona, del bambino/a e risponde a bisogni: affettivi, relazionali comunicativi, culturali, motori e psico-fisici. A tal fine, predispone interventi educativi mirati nei confronti di difficoltà, disagi, bisogni specifici ed è aperta all’ accoglienza di stimoli culturali diversi.

E’ corredata inoltre da figure professionali formate e in-formazione , ovvero in continuo aggiornamento professionale: le docenti selezionano dal patrimonio pedagogico - didattico, le scelte metodologiche e le esperienze idonee al perseguimento delle finalità proprie di questo livello d’istruzione.

La pluralità di metodologie, il continuo aggiornamento in servizio, la flessibilità progettuale ed educativa, la continuità formativa con la Scuola primaria sono quindi stati scelti come caratteristiche peculiari della Scuola dell’infanzia del 4° Circolo Didattico.

Per ogni bambino o bambina, la Scuola dell’Infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo di: Identità , Autonomia, Competenze e Senso di Cittadinanza.

IDENTITA’ COME:

• star bene

• sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze nell’ambiente sociale.

• formare ed affermare la propria identità.

• confrontarsi con identità nuove, ruoli, culture diverse.

• sentirsi ugualmente appartenente ad una comunità, ad un territorio.

AUTONOMIA COME :

• aver fiducia in sé e negli altri.

• provare piacere a far da sé.

• esprimere e comunicare i propri bisogni.

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• esplorare la realtà, comprendere le regole, costruire opinioni, acquisendo comportamenti progressivamente più consapevoli e responsabili.

COMPETENZE nel senso di:

• riflettere sulla varietà dell’esperienza per assumerne i significati culturali in tutti i campi del sapere:: linguistici, logico-matematici- scientifici, valoriali e religiosi.

CITTADINANZA nel senso di:

• vivere le prime esperienze di cittadini al fine di porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura.

Scuola Primaria

La finalità fondante della scuola primaria è la formazione dell’uomo e del cittadino, attraverso lo sviluppo della prima alfabetizzazione culturale che pone le basi all’esercizio del diritto-dovere di partecipare alla vita sociale e a svolgere, secondo le proprie possibilità e scelte, un’attività o funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società. Nelle “Indicazioni per il Curricolo” leggiamo: “la scuola deve porre le basi del percorso formativo dei bambini e degli adolescenti sapendo che esso proseguirà in tutte le fasi successive della vita. In tal modo la scuola fornisce le chiavi per apprendere ad apprendere, per costruire e per trasformare le mappe dei saperi rendendole continuamente coerenti con la rapida e spesso imprevedibile evoluzione delle conoscenze e dei loro oggetti. Si tratta di elaborare gli strumenti di conoscenza necessari per comprendere i contesti naturali, sociali, culturali, antropologici nei quali gli studenti si troveranno a vivere e ed operare”.

⋅ Formazione di personalità mature, responsabili, solidali, critiche. ⋅ Costruzione del successo formativo: crescita e valorizzazione della persona

nella sua identità, con i propri ritmi, le proprie peculiarità e la rete di relazioni che la legano alla famiglia, ai diversi ambienti sociali, regionali ed etnici.

Le finalità sono i punti di riferimento basilari della progettazione e dei curricoli, che la scuola traduce in obiettivi formativi funzionali a:

• Garantire l’acquisizione di competenze durature. • Sviluppare la creatività come pensiero divergente capace di riorganizzare

originalmente le conoscenze in favore anche della crescita consapevole delle potenzialità di ciascuno.

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• Favorire lo sviluppo sistematico del pensiero riflessivo. • Creare una “coscienza civica”. • Promuovere la formazione interculturale come opzione etica per:

⋅ Affinare la sensibilità alle diversità e alle differenze ⋅ Acquisire e consolidare atteggiamenti di confronto

costruttivo e arricchente con persone, popoli e altre culture. • Raggiungere un primo livello di consapevolezza di un sistema di valori e

maturare modelli di comportamento volti a formare una cultura per la qualità della vita.

• Usare consapevolmente le tecnologie della comunicazione.

I docenti, nel rispetto delle peculiari dimensioni dello sviluppo infantile nei diversi livelli di età e scolarità (Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria), predispongono percorsi formativi, osservabili e verificabili, che assumono come direzioni formative specifiche:

⋅ maturazione di competenze trasversali; ⋅ integrazione dei linguaggi verbali e non verbali; ⋅ educazione alla lettura delle immagini; ⋅ educazione alla multimedialità; ⋅ educazione alla costruzione del proprio sapere coniugando il pensiero

produttivo con il pensiero divergente e creativo; ⋅ educazione alla valorizzazione di altre culture per l’arricchimento della

propria; ⋅ educazione al piacere della lettura; ⋅ educazione alla salute intesa non solo come equilibrio psicofisico ma come

atteggiamento esistenziale, che consenta di operare scelte in funzione della qualità della vita;

⋅ educazione ambientale; ⋅ educazione alla valorizzazione delle specificità individuali attraverso attività

ricorsive di confronto.

Metodo Montessori Sia nella scuola dell’Infanzia che nella scuola Primaria è presente il metodo Montessori. Il metodo Montessori si effettua in sezioni autorizzate all’applicazione della differenziazione didattica montessoriana. Il metodo di pedagogia scientifica si sostanzia innanzitutto in un ambiente concepito “a misura” di bambino in modo che tutto sia fruibile, rendendo agevole il più possibile la libertà del bambino di agire spontaneamente.

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Ogni attività è coordinata non solo dalla presenza delle insegnanti, ma anche dalla fruizione da parte dei bambini del materiale di sviluppo sensoriale, considerato il vero “maestro” di ogni alunno. Il materiale è stato pensato con il fine di isolare le qualità degli oggetti (forma, peso, dimensioni ecc.) ed ha come fine quello di educare il bambino all’affinamento delle qualità sensoriali in un percorso di auto-correzione che lo porta a controllare l’errore senza l’intervento dell’insegnante. La libertà del bambino, garantita dal processo educativo montessoriano, non significa indurlo a fare ciò che vuole ma piuttosto creare intorno a lui un ambiente che promuova l’interesse spontaneo sviluppando un processo di autoeducazione e autocontrollo.

L A D I M E N S I O N E C U R R I C O L A R E

Il CURRICOLO è il progetto che decide e struttura l’insieme delle esperienze che si vogliono far fare all’alunno a scuola per realizzare le finalità educative nell’ottica di un sapere unitario. Viene avviato nella scuola dell’Infanzia e articolato nella Scuola Primaria attraverso il progressivo passaggio degli apprendimenti dalla dimensione di “ambito” a quella “disciplinare”. Le docenti della Scuola dell’infanzia progettano un curricolo annuale ovvero un progetto che raccorda le esperienze da proporre ai bambini per perseguire le finalità della scuola e per giungere alle prime conoscenze unitarie e consapevoli.

Il curricolo dell’infanzia parte a tre anni, all’ingresso a scuola, e si fonda sull’osservazione di ogni bambino/a con le sue competenze d’ingresso e dei suoi bisogni iniziali. Termina a 5/6 anni raccordando i suoi traguardi di fine triennio a quelli d’ingresso nella scuola primaria.

Il curricolo infanzia, quindi, si sviluppa in senso verticale raccordando gli obiettivi di diverse fasce d’età (3-4-5 anni), le capacità d’ingresso all’inizio e i risultati attesi al termine del triennio.

Il curricolo si sviluppa però anche in senso orizzontale, poiché ha cura di proporre esperienze significative e contenuti collegati fra i campi di esperienza e tra diversi linguaggi. Inoltre si propone il raggiungimento di obiettivi trasversali nel campo dei linguaggi non-verbali: disegno, pittura, tecniche grafiche, multimedialità. Il curricolo si prefigge il conseguimento di obiettivi trasversali nell’educazione alla salute, alla sicurezza, alla convivenza, all’ambiente, alla cittadinanza.

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Il curricolo annuale si realizza in unità di apprendimento mensili progettate dal team docente.

Quest’ultimo, comprensivo di tutte le insegnanti del circolo, si incontra e si articola in:

team docenti delle sezioni di 3 anni

team docenti delle sezioni di 4 anni

team docente delle sezioni di 5 anni

Il raggruppamento dei docenti per livelli di età permette alle insegnanti di elaborare le U.D.A (unità didattiche di apprendimento) per campi di esperienza, scegliendo obiettivi graduati per ogni età degli alunni.

In questa prospettiva la progettazione e la realizzazione dei percorsi di apprendimento sono raccordate sulla base di obiettivi trasversali quali:

⋅ sviluppare operazioni mentali di vario tipo (fare ipotesi, osservare, comprendere, rappresentare, generalizzare, valutare);

⋅ formare una mente critica; ⋅ sviluppare l’autonomia di giudizio; ⋅ stimolare il gusto della ricerca; ⋅ educare l’emozionalità e la socialità.

Sul piano metodologico si partirà dalla base culturale, cognitiva, di informazioni e di sapere dell’allievo fondando ogni azione successiva su di essa. L’esperienza degli alunni stessi sarà sviluppata graduando attentamente le difficoltà, mirando soprattutto a promuovere comportamenti cognitivi finalizzati alla lettura e all’interpretazione della realtà nei suoi aspetti. Si valorizzerà un’impostazione secondo la quale sono fondamentali la sostanza dei concetti, il significato dei principi, il senso e il perché dei procedimenti e le connessioni tra le informazioni, non le informazioni in sé. In tale ottica assumono importanza:

∼ la didattica laboratoriale con il laboratorio che oltre ad essere spazio fisico diverso dall’aula è contesto di lavoro, atteggiamento investigativo e attivo in relazione agli oggetti culturali che vengono affrontati; laboratorio dunque come ambiente dell’apprendere facendo;

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∼ la variabilità nell’uso dei mediatori (lezione frontale, lavori di gruppo, materiale strutturato e non e audiovisivi…) rientra nella sfera delle strategie didattiche calibrate e programmate all’interno del curricolo.

La valutazione è parte integrante della progettazione, non solo come controllo degli apprendimenti, ma come verifica dell’intervento didattico al fine di operare con flessibilità sul progetto educativo.

La valutazione accompagna i processi di apprendimento/insegnamento e consente un costante adeguamento della programmazione didattica in quanto permette ai docenti di personalizzare il percorso formativo di ciascun alunno e di predisporre collegialmente percorsi individualizzati.

La valutazione va intesa come PROCESSO che, partendo da ciò che l'alunna/o è e già sa, promuove il progressivo avvicinamento a mete raggiungibili, nel rispetto dei ritmi e delle condizioni soggettive dell'apprendimento. La VALUTAZIONE è considerata, quindi, come VALORIZZAZIONE in quanto evidenzia le risorse, le potenzialità, i progressi e aiuta l'alunno/a a motivarsi, a costruire un'immagine positiva di sé. Pertanto la valutazione periodica e annuale tiene conto, oltre che dei risultati delle singole prove oggettive, interrogazioni, esercitazioni, libere elaborazioni, anche dell’aspetto formativo nella scuola di base, ossia dei percorsi di apprendimento e dei progressi ottenuti da ciascun alunno/a rispetto alla situazione iniziale e la maturazione globale, senza fermarsi esclusivamente all’esito delle singole verifiche. In questo senso la valutazione assume gli aspetti di:

Valutazione diagnostica o iniziale (come analisi delle situazioni iniziali dei requisiti di base per affrontare un compito di apprendimento);

Valutazione formativa o intermedia (per una costante verifica della validità dei percorsi formativi. Serve ai docenti per monitorare il percorso di apprendimento in itinere e scegliere le soluzioni migliori, riprogettando eventualmente il percorso); Valutazione sommativa o finale (fa un bilancio consuntivo degli apprendimenti degli alunni/e, mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi, e delle competenze acquisite a livello di maturazione culturale personale mediante un

L A V A L U T A Z I O N E

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giudizio analitico. Essa svolge una funzione comunicativa non solo per l’alunno/a ma anche per le famiglie.)

1) Valutazione interna

Dall’anno scolastico 2008/2009, gli insegnanti della scuola primaria utilizzano la scala in decimi da 10 a 5, sia per la valutazione quadrimestrale e finale delle singole discipline, sia per le prove oggettive quadrimestrali scelte collegialmente tra classi parallele. La stessa scala viene utilizzata anche per le verifiche in itinere somministrate dal singolo insegnante al termine di un percorso di apprendimento. Parallelamente la nostra scuola ha attivato, a partire sempre dall’anno scolastico 2008/2009, prove d’ingresso e prove di verifica quadrimestrali strutturate di lingua italiana, matematica, scienze e inglese collegialmente condivise. Anche per il corrente anno scolastico si somministreranno le prove e il monitoraggio sarà effettuato sulle classi seconde e quinte, così da poter confrontare i risultati ottenuti all’interno del Circolo con quelli delle prove INVALSI.

Le prove degli alunni disabili, dei DSA e dei BES, per i quali si sono già previste nelle attività di classe particolari strategie compensative e dispensative e percorsi individualizzati e personalizzati, dovranno essere coerenti con il modo di lavorare cui l’alunno è abituato, nel rispetto della normativa vigente.

Criteri di valutazione del processo formativo Il collegio docenti ha deliberato di utilizzare dei parametri per la definizione dei voti nelle diverse discipline, al fine di uniformare il giudizio di valutazione degli apprendimenti e del comportamento e di permettere una maggiore trasparenza, validità e comprensione del processo di valutazione, sia in sede di progettazione che di monitoraggio. Si allega copia dei criteri di apprendimento e di comportamento. Nel promuovere il processo formativo della persona, assume particolare rilievo la valutazione degli alunni/e diversamente abili e la valutazione degli alunni non italiani. Per quanto concerne gli alunni/e di cittadinanza non italiana la valutazione si ispira ad una necessaria gradualità in rapporto al progredire dell’acquisizione della conoscenza della lingua italiana, alle potenzialità di apprendimento dimostrate, alla motivazione e all’impegno, agli interessi e attitudini dimostrate.

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Per la valutazione degli alunni con disabilità si terrà conto di quanto previsto dal Piano Educativo Individualizzato, corrispondenti agli insegnamenti impartiti e idonei a valutare il progresso dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Per gli alunni in situazione di Disturbo Specifico di Apprendimento debitamente certificate la valutazione sarà effettuata tenendo conto delle particolari situazioni ed esigenze personali degli alunni che contemplano l’utilizzo di adeguate misure dispensative e compensative previste nel PDP.

2) Valutazione esterna (prove INVALSI)

La scuola italiana si è dotata di un sistema nazionale di valutazione, INVALSI (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione e formazione), mirato a fornire alle scuole elementi utili a promuovere, nell’ambito della loro autonomia, il miglioramento continuo del servizio reso. La valutazione rende gli alunni sempre più consapevoli del proprio livello di apprendimento e gli standard delle prove Invalsi li rendono consapevoli del proprio livello di apprendimento in merito a competenze trasversali: logica, comprensione del testo, lettura selettiva… La lettura dei risultati viene affrontata con un atteggiamento costruttivo e cercando di utilizzare al meglio le informazioni “negative e positive”; l’errore viene considerato come l’opportunità per avviare un processo dinamico di miglioramento.

3) L’autovalutazione

L’attivazione del percorso di autovalutazione nell’ambito del nostro Istituto, ci permette di raccogliere e di comparare un patrimonio di dati relativi ai test e questionari da somministrare, utile all’individuazione di linee d’azione volte al miglioramento del processo d’insegnamento/apprendimento e della nostra organizzazione scolastica. I questionari vengono somministrati a fine anno scolastico ai genitori, a tutti i docenti e al personale ATA per valutare l’organizzazione scolastica nei suoi vari aspetti.

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L A - D I M E N S I O N E O R G A N I Z Z A T I V A

I principi, le finalità e i valori affermati sul piano educativo si concretizzano attraverso un sistema organizzativo coerente; l’identità della nostra scuola si fonda su un “modello flessibile” capace di auto-progettarsi rispetto al nuovo paradigma dell’autonomia, di adattarsi alle istanze di rinnovamento determinato dalle normative e di riformulare risposte più adeguate ai bisogni espressi dal sistema stesso. La flessibilità determina scelte in funzione di:

→ organizzazione della classe/sezione; → aggregazione delle discipline in aree e ambiti displinari; → articolazione del team docente (insegnante unico e a prevalenza); → articolazione del tempo scuola obbligatorio (tempo normale e tempo

pieno); → adozione di strategie didattiche (pluri-inter-transdisciplinari/laboratoriali) → inclusione scolastica ed interventi di sostegno → adozione di modelli di progettazione e di unità di apprendimento

periodiche; → predisposizione di strumenti valutativi (documento di valutazione

dell’alunno, registri personali e di programmazione); → organizzazione della rete dei servizi (segreteria, dirigenza); → articolazione del monte ore settimanale intesa in modo non rigido.

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T E M P O S C U O L A E O R A R I D I F U N Z I O N A M E N T O

SCUOLA DELL’INFANZIA

La Scuola dell’infanzia IV Circolo è composta da sei sezioni.

Il tempo scuola è articolato da orario antimeridiano (8.00/13.00) e si prolunga, per coloro che fruiscono di servizio mensa, fino alle 16.00. E’ garantita un’ora di compresenza delle docenti, dalle 11.00 alle 12.00.

L’entrata è ammessa entro e non oltre le 9.15.

I tempi scolastici del sabato (8.00 /13.00) prevedono attività di approfondimento curricolare, su tematiche condivise, con il coinvolgimento degli alunni delle tre fasce d’età.

La scuola programma il “tempo scuola”, prevedendo l’alternarsi durante la giornata di tempi precisi scanditi dai bisogni personali e relazionali dei bambini: l’accoglienza, il momento d’intersezione, l’esecuzione di esperienze individuali ed attività ludiche collettive, di attività di vita-pratica, o psicomotorie in relazione ai contenuti o “argomenti” proposti. Questi ultimi vengono scelti in relazioni a tempi d’interesse e bisogni propri dell’età.

Gli orari e i tempi di attenzione e concentrazione vengono proposti in modo flessibile.

La scuola organizza, però, un’articolazione oraria interna che richiede il rispetto di tempi di fine ed inizio attività didattica, e quindi di rigoroso rispetto delle fasce orarie d’ingresso e di uscita.

ORGANIZZAZIONE ORARIA DELLA SCUOLA PRIMARIA

Le istituzioni scolastiche definiscono nel Piano dell’offerta formativa le articolazioni dell’orario su sei o cinque giorni settimanali. In particolare, le classi possono essere formate con le seguenti articolazioni orarie settimanali:

a) classi funzionanti a 24 ore; b) classi funzionanti a 27 ore, vale a dire con una più ampia articolazione del tempo scuola;

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c) classi funzionanti a tempo pieno, a 40 ore e con due docenti, senza le compresenze, assicurando comunque l’assistenza alla mensa. (circ. n 4 del 15 gennaio 2009).

La scuola primaria comprende n. 23 classi di cui n.1 a indirizzo didattico montessoriano. N.6 classi sono organizzate a 40 ore a tempo pieno per rispondere al bisogno di una parte dell’utenza; le rimanenti classi sia in via Cantobelli che in via Valzani funzionano a 27 ore.

Plesso di Via CANTOBELLI n. 12 classi a 27 ore dalle ore 8,30 alle ore 13,00 da lunedì a sabato senza servizio mensa. Classi 1^ Classi 2^ Classi 3^ Classi 4^ Classi 5^ n. 3 n. 2 n. 2 n. 2 n. 3 Plesso di Via Valzani n. 5 classi a 27 ore dalle ore 8,30 alle ore 13,00 da lunedì a sabato senza servizio mensa. Classi 1^ Classi 2^ Classi 3^ Classi 4^ Classi 5^ n. 1 n. 1 n. 1 n. 1 n. 1 Plesso di Via CANTOBELLI n. 6 classi a 40 ore dalle ore 8,30 alle ore 16,30 da lunedì a venerdì con servizio mensa. Classi 1^ Classi 2^ Classi 3^ Classi 4^ Classi 5^ n. 1 n. 1 n. 1 n. 2 n. 1 Si allega il “Progetto Tempo Pieno”.

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T E A M D O C E N T E E A M B I T I D I S C I P L I N A R I

La costituzione degli ambiti disciplinari segue le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo d’Istruzione del 2012.

Nell’applicazione del Dettato di Riforma e nel rispetto dell’Autonomia Scolastica, si propone un piano di organizzazione delle classi così articolato:

CLASSI con team a prevalenza (docente A su una classe, docente B su più classi):

Due docenti su una classe (docente A e docente B); Un docente di lingua inglese; Un docente di religione.

Definizione ambiti:

Docente A: Linguistico espressivo e storico geografico, arte ed immagine, educazione motoria e sportiva, musica e tecnologia e informatica. Docente B: Logico matematico e scienze.

CLASSI con insegnante prevalente:

Un docente su una classe; un docente di lingua inglese; un docente per il completamento orario di 27 ore; un docente di religione.

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L’INCLUSIONE UNA SCUOLA PER tutti e PER ciascuno

La nostra scuola si impegna da sempre a garantire il diritto all’istruzione e a favorire il successo scolastico nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, sociali e culturali di tutti e di ciascuno nello spirito di una SCUOLA INCLUSIVA. Tale concetto è sancito dagli articoli 3 e 34 della nostra Costituzione e dell’art.24 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità e indicato dalla recente Direttiva del MIUR del 27.12.2012 e dalla conseguente C.M. n. 8 del 6.3.2013, che puntano sul concetto base di inclusione (principio, peraltro, ricorrente nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione 2012) proponendo nuovi strumenti di intervento ed ipotesi organizzative a vantaggio degli alunni con B.E.S (acronimo per “Bisogni Educativi Speciali”) ai quali viene riconosciuto il diritto ad un insegnamento personalizzato, in assenza di certificazione medico-specialistica.

Tra i B.E.S. si annoverano, oltre agli alunni diversamente abili, agli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), altre tipologie riconducibili all’area dei disturbi evolutivi specifici (quali deficit cognitivi lievi, del linguaggio verbale e non verbale, della coordinazione motoria, del comportamento oppositivo e provocatorio, dell’attenzione, come la sindrome dell’ADHD) e all’area dello svantaggio socio-economico, linguistico e culturale (come deprivazione linguistico culturale legata all’appartenenza a famiglie marginali o in situazione di difficoltà economica, svantaggio legato alla non conoscenza della cultura e della lingua italiana per alunni immigrati).

In tal senso la presenza di alunni con BES non rappresenta un’emergenza da presidiare, ma una risorsa, un’occasione di crescita per tutti. Ciò richiede ovviamente un’adeguata organizzazione del sistema scuola, che innalzi la qualità dell’esperienza scolastica e sociale di tutti gli alunni sotto il profilo educativo - didattico e contribuisca alla crescita di una cultura di condivisione.

Per garantire un’inclusione efficace, nella scuola opera il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI), costituito dal Dirigente Scolastico, il docente referente per l’handicap, il docente referente per i DSA, la Funzione Strumentale area sostegno agli alunni, un docente con qualifica di mediatore linguistico e culturale, un docente di Scuola dell’Infanzia. Il GLI predispone il PAI (Piano Annuale per l’Inclusività), documento che contiene il censimento degli alunni bisognosi di speciale attenzione,

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le risorse strutturali, strumentali e professionali, metodi, strumenti adottati per la verifica dell’efficacia della dimensione inclusiva progettata e implementata.

All’inizio dell’anno i team dei docenti dedicano un congruo periodo (i primi due mesi di scuola) all’osservazione degli alunni ingresso, al fine di poter stabilire eventuali necessità di interventi nell’ottica dell’inclusione.

Successivamente si procede all’individuazione degli alunni con BES (certificati e non) per i quali il team docente, in consiglio di classe, predispone un PDP (piano educativo personalizzato) in base a considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico. Esso ha lo scopo di “definire, monitorare e documentare” le strategie di intervento più idonee, individuando “ i criteri di valutazione degli apprendimenti” anche con riferimento “ai livelli minimi attesi per le competenze in uscita”.

La scuola, per gli alunni che presentano problematiche non prettamente configurabili nella casistica citata, orienta e indirizza le famiglie all’utilizzo del servizio C.E.P.S.I.A. di Lecce per una consulenza di esperti nel settore.

INCLUSIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Nel corrente anno scolastico il nostro Istituto accoglie: 11 alunni disabili nella scuola Primaria di cui:

• 8 nel plesso di via Cantobelli • 3 nel plesso di via Valzani

3 alunni disabili nella scuola dell’Infanzia.

I docenti di sostegno che operano nella scuola sono 9 di cui:

• 6 nella scuola Primaria • 3 nella scuola dell’Infanzia

Inoltre, per affrontare le difficoltà connesse all’assistenza generica e per favorire le relazioni interpersonali, l’ASL e l’Ambito territoriale hanno messo a disposizione:

• 2 assistenti, di cui 1 opera nella scuola Primaria e 1 nella scuola dell’Infanzia • 1 educatore nella scuola Primaria

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L’inclusione degli alunni diversamente abili passa attraverso una visione della diversità che sia non solo intesa come integrazione, ma come opportunità di arricchimento sociale ed affettivo della comunità tutta. La nostra scuola si impegna a perseguire finalità educative e didattiche volte a:

• favorire una concreta e positiva integrazione in armonia con il gruppo classe, la comunità scolastica e l’ambiente di vita;

• sviluppare l’identità personale dell’alunno diversamente abile (star bene con se stesso e con gli altri);

• vivere la diversità come valore e momento di crescita per tutti gli alunni; • conoscere l’alunno e la sua realtà socio-familiare attraverso l’analisi della D.F.

e la definizione del profilo dinamico funzionale PDF dell’alunno e degli obiettivi per lui perseguibili;

• ricercare e attuare itinerari di apprendimento, strategie di tipo relazionale, predisporre percorsi, strumenti e sussidi idonei, elaborare progetti specifici;

• coordinare le risorse interne ed esterne alla scuola, nell’ottica della continuità orizzontale e verticale, con il coinvolgimento degli operatori sul territorio (servizio riabilitativo dell’azienda ASL LE/1, centro riabilitativo “La Nostra Famiglia” e l’Istituto Santa Chiara);

• collaborare con la famiglia. Per ogni alunno diversamente abile viene formulato un progetto educativo individualizzato (PEI) sulla base di una approfondita conoscenza dell’alunno sotto il profilo fisico, affettivo, cognitivo e sociale.

Il PEI definisce:

• la situazione di partenza dell’allievo e le sue potenzialità in merito alla sua autonomia personale, alle modalità di relazione e al suo apprendimento scolastico;

• competenze e obiettivi di apprendimento da coordinare con i progetti della classe in cui è inserito l’alunno, percorsi e metodologie di lavoro individualizzati;

• modalità e tempi del lavoro didattico in classe ed in altri contesti scolastici (laboratori, attività di piccolo gruppo,…);

• forme di coinvolgimento della famiglia e degli operatori sociosanitari; • modalità e periodicità della verifica e della valutazione.

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Il PEI è inserito nella programmazione educativa e didattica della classe. Nel corso dell’anno si programmano gruppi di lavoro che considerano i singoli casi, a cui prendono parte gli insegnanti di sostegno e curricolari, gli operatori dell’ASL Lecce 1 e/o di centri riabilitativi quali “La Nostra Famiglia”, l’Istituto Santa Chiara e le famiglie per stilare documenti quali PDF e PEI e per monitorare l’attività educativo-didattica di ciascun alunno. La nostra scuola utilizza, altresì, i vantaggi offerti dal CTS (centro territoriale di supporto) di Lecce che è impegnato a fornire alle scuole della provincia sussidi e tecnologie didattiche per alunni diversamente abili, formazione per i docenti e finanziamenti per progetti d’integrazione.

INCLUSIONE ALUNNI DSA

La legge n. 170 dell’8 ottobre 2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento” riconosce “la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento (DSA) che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana”. I docenti mettono in atto azioni finalizzate a: - individuare precocemente le difficoltà di letto-scrittura con prove mirate da effettuare nelle classi II e III della scuola primaria;

- garantire il diritto all’istruzione, all’apprendimento e favorire il successo scolastico (come prevede la nostra Costituzione);

- favorire il dialogo con le famiglie; - permettere agli alunni con DSA l’acquisizione degli strumenti metacognitivi per diventare sempre più autonomi e protagonisti nella costruzione dei saperi; - garantire un’effettiva azione di continuità didattica tra i diversi ordini di scuola in merito a queste difficoltà;

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- predisporre per ciascun alunno con DSA un Piano Didattico Personalizzato e prevedere forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico; - “utilizzare gli strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere”(L.170 8/10/10) - prevedere “per l’insegnamento delle lingue straniere, l’uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento” (L.170 8/10/10) - predisporre opportune prove per la verifica e riservare tempi diversi da quelli ordinari in tutto il percorso scolastico, compresi i momenti di valutazione finale. Il gruppo GLI si impegna a :

- monitorare la presenza di alunni con DSA; - sensibilizzare e diffondere fra i docenti della scuola dell’infanzia e della scuola

primaria, la conoscenza dei DSA e delle strategie metodologiche e didattiche; - uniformare e disseminare “le buone prassi”; - diffondere informazioni relative a convegni e corsi di formazione per tutti i

docenti, volti non solo all’informazione generale circa la natura dei DSA e l’assetto normativo attuale per la presa in carico e la gestione scolastica degli alunni con tali difficoltà, ma soprattutto finalizzati a fornire gli strumenti operativi concreti per una didattica efficace;

- favorire la collaborazione tra la scuola, l’ASL e la famiglia.

Il nostro Istituto ha predisposto un Protocollo di accoglienza degli alunni con DSA, un modello per la stesura del P.D.P. e il Patto formativo con la famiglia che sono riportati in allegato.

Nel corrente anno scolastico il nostro Istituto accoglie nella scuola Primaria n. 5 alunni con DSA.

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INCLUSIONE ALUNNI DI CITTADINANZA NON ITALIANA

La nostra scuola accoglie alunni provenienti da varie nazionalita’: Allo scopo di favorire la frequenza e l’integrazione scolastica degli alunni stranieri, la nostra scuola s’impegna a realizzare iniziative volte a:

� creare un clima di accoglienza orientato alla promozione della piena integrazione;

� facilitare l’apprendimento linguistico con l’attuazione di progetti mirati allo sviluppo e al rinforzo della lingua italiana come L2;

� inserire nelle discipline approfondimenti storici, geografici e religiosi riguardanti i paesi di provenienza degli alunni;

� attingere al patrimonio letterario ed artistico del paese di provenienza degli alunni per valorizzarne le radici culturali.

Nel corrente anno scolastico gli alunni stranieri iscritti sono 17, di cui 7 con difficoltà derivate dalla scarsa conoscenza della lingua italiana, per i quali l’ambito territoriale del Comune di Lecce offre la figura del mediatore culturale per periodi determinati, tale da facilitare l’ingresso di questi bambini nel contesto scolastico. Altresì, la scuola utilizza eventuali risorse finanziarie provenienti dal C.R.I.T. di Lecce per progetti finalizzati all’apprendimento dell’italiano come L2.

Il nostro Istituto ha predisposto un Protocollo allo scopo di dotare la scuola di un documento utile a migliorare le “buone prassi” dell’Istituto di cui si allega copia.

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ACCORDO FRA L’ISTITUZIONE SCOLASTICA E GLI ENTI LOCALI TERRITORIALI

Gli accordi tra l’Istituzione Scolastica e gli Enti Locali territoriali sono improntati sulla massima collaborazione allo scopo di:

→ promuovere un impiego efficace ed integrato delle risorse umane che gli EE.LL. mettono a disposizione delle scuole (personale per assistenza ai soggetti con handicap, operatori in servizio civile, mediatori culturali, ecc….

La scuola, inoltre, per assicurare maggiori opportunità e garanzie formative si avvale dell’apporto di operatori ed esperti esterni e del contributo di associazioni culturali, enti e istituzioni locali:

∼ collaborazione con l’Assessorato ai Servizi Sociali; ∼ collaborazione con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione; ∼ collaborazione con l’Assessorato alla Politiche ambientali e Rifiuti; ∼ collaborazione con l’Azienda Asl Le/1 per garantire agli alunni in situazione

di handicap l’intervento di assistenti durante le attività didattiche, nonché l’attivazione di gruppi di lavoro tra docenti e psicologi in ordine a problematiche specifiche.

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IV CIRCOLO DIDATTICO

Unicef

Associazione ExArte onlus

Associazioni territoriali

Polizia Municipale

Genitori professionisti

ASL LE/1

Esperti esterni

Centro risorse per l'handicap

"G. Deledda"

Amministrazione Comunale

Cooperativa Amici in

gioco

Accordi di Rete

Parrocchie

Asili nido e scuole del territorio

Università del Salento

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A C C O R D O D I R E T E

Nell’ottica di un sistema formativo integrato, il P.O.F Territoriale, la nostra scuola è parte attiva in un accordo di rete finalizzato alla realizzazione di interventi congiunti e condivisi di istruzione, formazione e ricerca nell’ambito del progetto “Scuola di Base a Lecce”. Attraverso l’interfaccia del portale web, www.scuoladibase.lecce.it, d’intesa con l’amministrazione comunale, ci si pone l’obiettivo di:

⋅ costruire itinerari di ricerca e formazione in continuità verticale; ⋅ attivare, tra scuole della stessa città, meccanismi di solidale risoluzione dei

problemi in una logica di tensione formativa collettiva e in una concezione del confronto come strategia di consapevolezza e miglioramento;

⋅ costruire spazi anche telematici di socializzazione e confronto per un’apertura a scambi più ampi sul territorio.

Per l’anno in corso la nostra scuola parteciperà alle attività di programmazione e sviluppo di interistituto e alla realizzazione di progetti didattici comuni come previsto dalla rete della scuola di base:

- Consiglio Comunale dei ragazzi; - Adotta un monumento; - Maratona di lettura.

Altresì, la scuola partecipa ad un Accordo di Rete come previsto dalle Indicazioni Nazionali 2012. Si tratta di un Cantiere Pedagogico-didattico, una rete di scuole per attività di formazione e ricerca sul tema delle Indicazioni. Fanno parte del presente accordo le scuole:

- Istituto Comprensivo 1° Polo – Monteroni di Lecce (Istituto capofila); - Istituto Comprensivo 2° Polo – Monteroni di Lecce; - Scuola Paritaria Infanzia e Primaria “San Domenico Savio” – Monteroni di

Lecce; - Scuola Secondaria di I Grado “A. Grandi” di Lecce; - Scuola Paritaria Infanzia e Primaria – Centro Montessori di Lecce.

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Nella scuola primaria l’informazione alle famiglie sui livelli di apprendimento e sul grado complessivo di maturazione raggiunto dagli alunni sarà garantita anche mediante:

� Colloqui strutturati e calendarizzati con le singole famiglie in occasione della consegna del documento di valutazione (a conclusione del primo quadrimestre e al termine dell’anno scolastico).

� Due colloqui bimestrali. � Disponibilità di ciascun docente per colloqui individuali.

La famiglia nell’organicità del patto educativo, è chiamata, per contro, a:

� intervenire alle assemblee e alle riunioni di plesso o di circolo; � tenersi informata delle iniziative della scuola; � discutere le iniziative e contribuire al loro arricchimento e alla loro realizzazione

sia sul piano ideativo che operativo; � sostenere i bambini nel mantenimento degli impegni assunti a scuola; � partecipare ai colloqui individuali; � cooperare perché a casa e a scuola il bambino ritrovi atteggiamenti educativi

analoghi, pur nella consapevolezza e nel rispetto dell’assoluta specificità della relazione inter parentale;

� partecipazione a iniziative di solidarietà, per ricorrenze o festività.

In allegato il Patto Educativo di Corresponsabilità.

U S C I T E D I D A T T I C H E E V I A G G I D ’ I S T R U Z I O N E

Ulteriori opportunità e situazioni di apprendimento e socializzazione vengono offerte agli alunni sia della scuola dell’infanzia, attraverso escursioni e visite guidate nel territorio comunale; sia agli alunni della scuola primaria attraverso escursioni e visite guidate nel territorio comunale, provinciale, regionale e al di fuori della regione. Ove possibile, per le uscite didattiche che possano concludersi in orario scolastico, saranno utilizzati gli scuolabus che il comune mette a disposizione. Si allega il prospetto sintetico delle uscite didattiche e dei viaggi d’istruzione.

R A P P O R T I S C U O L A F A M I G L I A

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A T T I V I T À A L T E R N A T I V E

Per gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica è prevista l’opportunità di usufruire dell’attività alternativa e precisamente: potenziamento o recupero delle competenze di base.

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P I A N O A N N U A L E D E L L E A T T I V I T À F U N Z I O N A L I

A L L ’ I N S E G N A M E N T O

SCUOLA DELL’INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA

∼ Collegio dei docenti 6 INCONTRI tot. 12 ore

∼ Riunioni per attività inizio anno 4 INCONTRI tot. 8 ore

∼ Riunioni per verifica finale per la scuola primaria 1 INCONTRO tot. 2 ore

∼ Incontri di dipartimento 5 INCONTRI tot. 15 ore

∼ 8 ORE RELATIVE ALL’INFORMAZIONE ALLE FAMIGLIE SUDDIVISE IN:

Riunioni dei processi formativi 2 INCONTRI tot. 4 ore Riunioni bimestrali per la rilevazione degli apprendimenti 2 INCONTRI tot. 4 ore

∼ 9 ORE RELATIVE ALLA PARTECIPAZIONE AI CONSIGLI D’INTERCLASSE ∼ 9 ORE RELATIVE ALLA PARTECIPAZIONE AI CONSIGLI D’INTERSEZIONE

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PIANO ANNUALE DI ATTIVITÀ DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PER IL PERSONALE DOCENTE E ATA

Premesso che “la formazione costituisce una leva strategica fondamentale per lo sviluppo professionale del personale, per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento, per un’efficace politica di sviluppo delle risorse umane” (art. 63 CCNL 29/11/2007), il collegio dei docenti in coerenza con gli obiettivi del POF e con i processi di innovazione in atto nel sistema scolastico esprime i bisogni formativi, al cui soddisfacimento si provvederà con le sottoelencate iniziative:

1. Iniziative di formazione promosse autonomamente dalla scuola. a) Formazione relativa all’eventuale uso del registro elettronico. b) Formazione sulla “Salute e sicurezza” sul lavoro ai sensi del “Testo

Unico” D. Lgs. n.81/2001 e successive modifiche del D. Lgs. n.106/2009. c) Formazione sulla privacy ai sensi del D. Lgs. n.196/2003. d) Formazione PON A scuola di inglese (50 ore) e Didattica con la LIM

(30 ore). 2. Iniziative di formazione promosse dall’Amministrazione per le quali il C.d.D.

riconosce la partecipazione individuale: a) Iniziative di formazione promosse da agenzie di formazione, Enti,

Università e Associazioni Culturali e professionale accreditate e a cui la scuola aderisce;

b) Iniziative di formazione progettate in rete con altre scuole.

Per quanto riguarda la formazione del personale ATA, il DSGA ha predisposto le seguenti iniziative di formazione organizzate dall’amministrazione o da enti accreditati che si svolgeranno fuori dall’orario di lavoro:

a) Innovazione nello svolgimento delle procedure amministrative (nuovo CAD); b) Sicurezza c) Primo Soccorso d) Prevenzione incendi e) Privacy f) Formazione PON A scuola di inglese (50 ore).

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F U N Z I O N I S T R U M E N T A L I E G R U P P I D I L A V O R O

Affinché la scuola sia connotata da un modello organizzativo sistemico il Dirigente Scolastico viene affiancato e coadiuvato da uno staff di docenti con funzioni di coordinamento, gestione e promozione nelle aree previste dalla normativa. Collaborano con il Dirigente:

⋅ Un referente di plesso della scuola dell’infanzia: ins. Marinella Piemontese e un’insegnante come secondo referente: ins. Elisabetta Creati.

⋅ Un referente di plesso di scuola primaria responsabile del plesso di Via Valzani: ins. Rosaria Conte e un’insegnante come secondo referente: ins. Paola Metrangolo.

⋅ Un’insegnante con funzioni di vicario: ins. Paola Tarentini e un’insegnante con funzioni di collaboratore ins. Paola Ardito

Cinque Funzioni Strumentali nelle seguenti aree: AREA n.1 -“ Gestione del P.O.F d’Istituto”: ins. Paola Quarta. “Gestione Valutazione”: ins. Patrizia Petrachi . AREA n.2 - “Sostegno al lavoro docente”: ins. Lucia Saracino. “Area scuola dell’infanzia”: ins. Montinaro Mariangela. AREA n.3 - “Interventi e servizi per l’utenza”: ins. Patrizia Carra. “Area per la comunicazione”: ins. Laura Ciraci. L’Area N° 1 : “Gestione del POF d’Istituto” comprende:

� Aggiornamento e diffusione del Pof ed elaborazione di un depliant informativo ad uso dell’utenza;

� Predisposizione della Carta dei servizi; � Cura dell’autovalutazione d’Istituto; � Aggiornamento della progettazione curricolare ed extracurricolare; � Coordinamento del Gruppo continuità in raccordo con la Scuola dell’Infanzia

e le Scuole Secondarie di 1° grado; � Coordinamento dei dipartimenti disciplinari o di una Commissione per la

ridefinizione del curricolo verticale alla luce delle Indicazioni Nazionali 2012; � Coordinamento con le FF.SS sottoarea 1 e sottoarea 3: ins.ti Petrachi e Ciraci.

La sezione “Gestione Valutazione” comprende:

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� Definizione dei criteri di valutazione (apprendimento e comportamento) coerente e funzionale all’accertamento dei risultati attesi concordati con le tre Aree di FF.SS;

� Coordinamento delle prove di verifica quadrimestrali (classi, modalità, tempistica);

� Divulgazione di strumenti per la valutazione (griglie, modello stesura progetti);

� Aggiornamento del documento di valutazione; � Coordinamento dei Dipartimenti disciplinari o di una Commissione per la

definizione del curricolo verticale alla luce delle Indicazioni nazionali 2012; � Gestione e coordinamento prove INVALSI; � Monitoraggio dei risultati delle prove interne d’istituto e prove INVALSI

L’Area 2: “Sostegno al lavoro docente” comprende:

� Costituzione di una banca dati delle competenze professionali del Circolo; � Analisi dei bisogni formativi e gestione di percorsi di formazione e di

aggiornamento; � Cura della documentazione didattica della scuola al fine di realizzare un

archivio didattico in formato digitale; � Sostegno ai docenti nell’utilizzo dei supporti informatici e delle tecnologie in

dotazione del Circolo; � Coordinamento con la funzione Strumentale Area 1 ins. Paola Quarta per la

cura del capitolo relativo alla formazione per il POF del Circolo; � Coordinamento con la funzione Strumentale sottoAREA 3 ins. Laura Ciraci; � Responsabile del Laboratorio Multimediale del Circolo.

“Area scuola dell’infanzia” comprende:

� Aggiornamento della sezione del POF relativa alla Scuola dell’Infanzia; � Aggiornamento di modelli per la valutazione degli standard in uscita; � Aggiornamento della progettazione curricolare in continuità con il referente

della Scuola Primaria; � Raccolta della documentazione educativo-didattica curricolare e progettuale

della Scuola dell’Infanzia; � Stesura del Piano annuale dei viaggi e visite guidate e la loro gestione

attraverso apposita modulistica; � Gestione delle uscite didattiche della scuola dell’infanzia; � Cura della documentazione educativo-didattica per quanto riguarda la propria

area di intervento, anche ai fini dell’autovalutazione d’Istituto.

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L’Area n° 3: “Interventi e servizi per l’utenza” comprende:

� Coordinamento della Commissione progetti, rappresentata dalle Funzioni strumentali del Circolo, per la selezione e la sintesi dei progetti curricolari ed extracurricolari, finalizzate anche al potenziamento dell’eccellenza e al recupero dell’insuccesso scolastico;

� Raccordi con Enti esterni (Ente locale, Reti di scuole, agenzie di viaggi, aziende, CRIT, ecc.);

� Realizzare opuscoli utili all’utenza; � Elaborare un protocollo per allievi con cittadinanza non italiana; � Elaborare un protocollo per allievi con BES (DSA, disabili, svantaggiati, ecc.); � Stesura del Piano annuale dei viaggi e visite guidate e la loro gestione

attraverso apposita modulistica; � Coordinarsi con tutte le Funzioni strumentali del Circolo.

“Area per la comunicazione” comprende:

� Responsabile della tenuta del sito WEB del Circolo; � Gestire e coordinare le azioni e procedure specifiche connesse all’efficace

funzionamento, sviluppo e diffusione del sito WEB del Circolo; � Garantire costantemente le necessarie condizioni di Privacy e riservatezza dei

dati immessi; � Curare in modo efficace la conservazione della documentazione della banca

dati affinchè il materiale sia facilmente fruibile dai visitatori; � Coordinarsi con tutte le Funzioni strumentali al POF del Circolo, con D.S.G.A.

e personale amministrativo.

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P R O G E T T I

PROGETTO ACCOGLIENZA, CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO

La partecipazione al progetto formativo da parte della scuola e della famiglia viene favorita attraverso l’interazione e la collaborazione tra le due istituzioni, la prima riconoscendo di non esaurire tutte le funzioni educative, la seconda in qualità di agenzia educativa primaria rispetto al processo unitario di crescita e di sviluppo del bambino. La scuola s’impegna a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni. In concomitanza con l’avvio delle iscrizioni al successivo anno scolastico, la scuola organizza incontri rivolti alle famiglie degli alunni che hanno chiesto l’iscrizione in classe prima e a quelle dei bambini che accedono per la prima volta alla scuola dell’infanzia. Gli incontri sono finalizzati alla presentazione del Piano dell’Offerta Formativa. Nel mese di settembre, prima dell’inizio delle lezioni, in ciascuna scuola dell’infanzia e primaria si svolgono riunioni per i nuovi iscritti con la partecipazione degli insegnanti di sezione e di classe. Il “Progetto Accoglienza” prende avvio con l’attività didattica nel mese di settembre; si articola in molte attività ludiche d’animazione che coinvolgono tutte le classi della scuola dell’infanzia e della primaria e che favoriscono l’instaurarsi di un clima stimolante e sereno per la piena integrazione di tutti gli alunni e in particolare di quelli in entrata. Al fine di garantire la continuità del processo formativo, la scuola promuove iniziative in favore di un’efficace azione di continuità, sia di carattere orizzontale tra le diverse componenti che verticale tra i vari ordini di scuola.

• Elaborazione condivisa di un documento di passaggio tra la scuola dell’infanzia e la scuola primaria e tra la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado.

• Incontri di carattere ludico tra le sezioni di cinque anni e le classi prime della scuola elementare.

• Collaborazioni trasversali su progetti didattici. • Incontri informativi per gli alunni delle classi quinte con le scuole medie.

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• Progetti integrati tra le scuole di base sui profili formativi, avvalendosi della “rete” costituita in convenzione con l’Amministrazione Comunale.

Si riporta in allegato il Progetto Continuità per il corrente anno scolastico, il profilo dell’alunno a fine scuola dell’infanzia e la certificazione delle competenze.

CERTIFICAZIONE CAMBRIDGE Per la scuola primaria la nostra scuola attiva percorsi destinati all’eccellenza, favorendo la certificazione delle competenze linguistiche, con esperti di madrelingua ed esami in sede, da parte della University of Cambridge, ente accreditato a livello internazionale dall’ ALTE.

PROGETTI SPECIALI Programma Operativo Nazionale

Fondo Sociale Europeo “Competenze per lo sviluppo” 2007 - IT05 PO 007 Il Ministero della Pubblica Istruzione ha autorizzato questa Direzione Didattica statale ad avviare le attività del Piano integrato di Istituto presentato nell’ambito del Programma Operativo Nazionale (PON) “Competenza per lo sviluppo”, finanziato dal Fondo Sociale Europeo indirizzato alle regioni del sud dell’Italia. Il piano integrato prevede la realizzazione dei seguenti obiettivi:

• Obiettivo/Azione B7: migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti.

Destinato al personale docente. • Obiettivo/Azione D1: accrescere la diffusione, l’accesso e l’uso della società

dell’informazione nella scuola. Destinato al personale docente e al personale ATA.

• Obiettivo/Azione C1: interventi innovativi per la promozione delle competenze chiave.

Destinato agli alunni.

• INTERVENTI RELATIVI AL PROGETTO PON

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PON B7

A scuola di inglese (50 ore) DOCENTI E ATA

PON D1

Didattica con la LIM (30 ore) DOCENTI

PON C1 Do you speak English? QUINTE Do you speak English? 2 QUARTE E QUINTA T.P. English in the classroom Una classe QUARTA Dalla penna al mouse SECONDE Primi nei numeri QUARTE Piccoli scienziati crescono SECONDE Piccoli scienziati crescono 2 TERZE Parola mia QUINTE Do re mi… PRIMA

PROGETTI APPROVATI A.S. 2013/2014

• Progetto lettura: “Il sogno di Icaro” – Progetto lettura e attività espressive. Docente referente: Ins. Paola Quarta. Destinatari: tutte le classi del Circolo e alunni dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia.

• Progetto “Accoglienza, continuità e orientamento” – tutti gli alunni del Circolo.

• Progetto “Il tempo dei saluti” – Progetto continuità. Drammatizzazione con spettacolo conclusivo nel teatro della scuola primaria. Docenti referenti: tutte le insegnanti che operano su alunni di 5 anni. Destinatari: alunni dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia

• Alfabetizzazione linguistica di lingua inglese “In viaggio alla scoperta della lingua inglese” – Acquisizione di dimestichezza con la lingua inglese. Docente referente: Ins. Adriana Lattante. Destinatari: alunni dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia.

• Verso una scuola amica – Progetto Unicef (progetto d’istituto) – Conoscere i Diritti dei bambini del mondo. Docente referente: Ins. Carmela Pellè. Destinatari: tutte le classi del Circolo.

• Progetto “Tempo pieno” – Imparare ad imparare: laboratori manipolativi ed espressivi. Docenti referenti: Insegnanti che operano sul tempo pieno.

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Destinatari: tutte le classi con organizzazione oraria a tempo pieno del Circolo.

• Certificazione Cambridge di secondo livello – progetto d’Istituto per gli alunni delle classi quinte.

PROGETTI IN COLLABORAZIONE CON ENTI LOCALI E ASSOCIAZIONI

• PROGETTO “IL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI” – Formazione

civica, sociale e ambientale. In collaborazione con il Comune di Lecce e con “Scuola di base in rete” Docente referente: Ins. Rosaria Conte. Destinatari: alunni classi 5^ del Circolo

• PROGETTO: “LA SCUOLA ADOTTA UN MONUMENTO“ – Prosecuzione del Progetto avviato negli anni precedenti che ha visto gli alunni impegnati nella conoscenza del Museo “Sigismondo Castromediano”. Prosegue con lo studio della Pinacoteca. In collaborazione con il Comune di Lecce e con “Scuola di base in rete”. Docente referente: Ins. Concetta Ria. Destinatari: gli alunni delle classi terze e quarte del Circolo.

• PROGETTO GIOCOLIAMO - In collaborazione con Federazione Provinciale Coldiretti di Lecce per educare i bambini al riconoscimento ed al consumo dell’olio di oliva. Docente referente: Ins. Maria Grazia Nicchiarico. Destinatari: classe quarta ad indirizzo Montessoriano.

• PROGETTI IN COLLABORAZIONE CON IL CONI. • PROGETTO “MARATONA DELLA LETTURA”.

Docente referente: Ins. Paola Quarta. Destinatari: tutte le classi del Circolo.

• PROGETTO “SBAM” – Attività sportive in collaborazione con la ASL di Lecce. Docente referente: Ins. Laura Ciraci. Destinatari: gli alunni delle classi terze e quarte del Circolo.

• PROGETTO “TAPPETO VOLANTE” – in collaborazione con EXARTE onlus. Docente referente: Ins. Paola Quarta. Destinatari: tutte le classi del Circolo.