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POF Scuola Infanzia - Scuola Primaria Anno scolastico 2014/15 2015/16 CIRCOLO DIDATTICO STATALE “GIOVANNI PASCOLI” 80028 GRUMO NEVANO(NA) Via XXIV Maggio, 58 Tel. 081/8333489 fax 081/3951567 Distretto 27 C.C. postale 10619807 E-mail [email protected] Codice Fiscale: 80058500630 Cod. Mecc. NAEE 14300T ANNO SCOLASTICO 2014-15/2015-16 POF Nel Mondo di CERVELLANDIA

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POF

Scuola Infanzia - Scuola Primaria

Anno scolastico

2014/15 2015/16

CIRCOLO DIDATTICO STATALE

“GIOVANNI PASCOLI”

80028 – GRUMO NEVANO(NA) Via XXIV Maggio, 58 Tel. 081/8333489 fax 081/3951567

Distretto 27 C.C. postale 10619807 E-mail [email protected] Codice Fiscale: 80058500630 – Cod. Mecc. NAEE 14300T

ANNO SCOLASTICO 2014-15/2015-16

POF

Nel Mondo di CERVELLANDIA

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Sede Centrale Via XXIV Maggio, 58 Tel. 081/8333489 fax 081/3951567

Plesso Deledda Primaria-Infanzia Via Giotto n° 3 Tel.0815057854

Plesso Vespucci Infanzia Via Vespucci Telef. 0815050887

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Premessa ………………………………………………………………

Presentazione del Circolo:

La Mission e la vision del Circolo ………………………………………

Il percorso per la qualità e l’eccellenza …………………………………

La politica per la qualità ……………………………………………………

Analisi del territorio:

Il contesto ……………………………………………………………………

Bisogni formativi dell’utenza ……………………………………………….

Agenzie culturali-formative-ricreative del territorio ……………………

Le risorse dell’Istituto:

Gli alunni.- I plessi. ……………………………………………………………

Risorse strutturali. Risorse professionali …………………………………

Organizzazione del Circolo:

Attività didattiche ……………………………………………………………

Attività amministrative ………………………………………………………

Organigramma …………………………………………………………………

Funzioni …………………………………………………………………………

Articolazione degli incarichi …………………………………………………

Rapporti con le famiglie ………………………………………………………

Piano per la sicurezza…………………………………………………………

Piano per la sicurezza Privacy…………………………………………….

Stile educativo di Circolo:

a) La relazione …………………………………………………………………

b) L’attenzione per le difficoltà di apprendimento …………………………

c) Accoglienza – Motivazione all’apprendimento – Rispetto delle diversità – Continuità – Autonomia

Il contratto formativo ..................................................................................

La progettazione didattica:

Premessa ………………………………………………………………………

Progettazione ....................................................................…………………

La rilevazione degli apprendimenti/valutazione………………………….

Formazione e aggiornamento del personale………………………………

Verifica e valutazione del POF……………………………………………

ALLEGATI:

Piano delle Attività - Macroprogetto “Cervellandia” - Accordi e protocolli di intesa.

PIANO dell’OFFERTA FORMATIVA

INDICE

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PREMESSA

Il POF è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni

scolastiche che esplica la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa organizzativa, “che le

scuole adottano nell’ambito dell’autonomia provvedendo alla progettazione dei percorsi educativi e

didattici” (art.3 del Regolamento in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche)

A CHI SERVE? A CHE COSA SERVE?

Alla SCUOLA:

Docenti, Non docenti, Alunni Esplicitare gli obiettivi e gli esiti perseguiti

Alle FAMIGLIE e alla

SOCIETÀ Razionalizzare l'utilizzo delle risorse

Definire e proclamare all'esterno obiettivi, esiti, percorsi

Come punto di riferimento per verificare, valutare e modificare

l’offerta

Il POF ha validità pluriennale: gli indirizzi di base identità d'Istituto, le finalità educative, le linee

dei curricoli sono stabiliti e approvati per dare impostazioni chiare e stabili alla scuola, si attuano e

sviluppano in anni di lavoro e di organizzazione.

Altre sezioni (orari, progetti annuali d'Istituto, progetti didattici delle singole classi) variano e vengono

aggiornate anno per anno.

Il POF, ad ogni modo, essendo uno strumento flessibile, viene anche aggiornato, modificato e

migliorato in itinere, durante ciascun anno scolastico, mediante l'apporto del lavoro collegiale

delle Commissioni specifiche istituite e operanti autonomamente su mandato del Collegio dei

Docenti.

Per questo motivo ogni anno il POF si può arricchire di progetti, documentazione, strumenti e

ricerche nuove. Il presente documento è uno strumento in continuo divenire, in quanto deve rispondere

all’evolversi della situazione, ai cambiamenti del sistema-scuola e alle esigenze del contesto culturale,

sociale ed economico della realtà locale.

PRESENTAZIONE DEL CIRCOLO

La Mission e la Vision del Circolo:

Le insegnanti del C.D.“G. Pascoli” di Grumo Nevano, consapevoli che gli alunni di oggi

- saranno chiamati a confrontarsi con una società multietnica, molto più ampia della nostra

- dovranno competere con i giovani delle altre nazioni dell’Unione Europea

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- dovranno essere in grado di apprendere in modo più rapido possibile

- dovranno essere duttili per essere al passo con i tempi

intendono:

- educare gli allievi in un’atmosfera di accoglienza, comprensione, tolleranza, rispetto e serenità,

evitando comportamenti che possano indurre a qualsiasi forma di discriminazione, per far sì che le

diversità diventino una ricchezza umana e culturale

- preparare le basi per la formazione di un uomo e di un cittadino che conosca i saperi (istruito), che

sappia fare (competente) e che sappia essere (in grado di agire autonomamente e di stabilire rapporti

nel rispetto dei valori condivisi della comunità locale, nazionale, europea).

Per raggiungere questi obiettivi, la nostra comunità scolastica, che vive da sempre momenti di profonda

trasformazione, tende ad una progettazione “in progress” e alla realizzazione di interventi finalizzati

ad:

Implementare il miglioramento del prodotto del servizio offerto (successo scolastico e formativo)

Implementare la logica organizzativa funzionale

Supportare lo sviluppo di specifiche conoscenze/competenze

Sollecitare l’interazione/integrazione fra persone

Monitorare i prodotti e i processi

Favorire l’empowerment, al fine di mobilitare energie per la realizzazione di obiettivi condivisi

attraverso deleghe precise, correlate a competenze accertate o che possano essere facilmente acquisite,

ad informazioni adeguate e a riconoscimenti per l’impegno profuso

Favorire la formazione, come leva di coinvolgimento e di cambiamento delle conoscenze e dello

sviluppo organizzativo e di innalzamento dell’autostima. Indispensabile per esercitare una

responsabilità diffusa e condivisa.

Il percorso per la qualità e l’eccellenza:

La necessità di impostare la propria organizzazione finalizzandola al miglioramento dell’efficacia e

dell’efficienza dei servizi offerti all’utenza è stata sentita dalle docenti del Circolo come una

inderogabile priorità che, nell’ultimo decennio, ha fatto percorrere alla scuola le seguenti tappe:

a.s. 1997-2000: Autonomia DM 765/97 – fase sperimentale durata 3 anni con lo scopo di innalzare la

Qualità, valorizzando le eccellenze e recuperando le carenze. Riconoscimento dell’allora ministro

Berlinguer che, in una lettera datata 21.2.98, ringrazia la scuola Pascoli di Grumo Nevano per aver

colto lo spirito dell’ autonomia.

a.s. 2000-2001: Partecipazione al percorso organizzato dal Polo Qualità di Napoli per la

sensibilizzazione alla cultura della Qualità: il percorso, rivolto a DS, docenti e personale

amministrativo, ha permesso la costituzione del Gruppo Qualità

a.s. 2001-2002: Partecipazione al percorso organizzato dal Polo Qualità di Napoli per il corso sul

Metodo della qualità (dall’analisi ai progetti di miglioramento): il percorso, rivolto a DS, docenti e

personale amministrativo, ha permesso la sensibilizzazione e l’acquisizione di un metodo per

l’impostazione di un Sistema di gestione per la Qualità. Conquista del Diamante perfetto dagli

Osservatori del Monipof (Valutazione scuola )

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a.s. 2002-2003:

Partecipazione, in fase sperimentale, al Progetto INVALSI e adesione al Polo Qualità di Napoli per il

progetto “Il Sistema di gestione per la Qualità”. Presentazione della scuola al 2°tavolo di

Benchmarking della buona prassi: Dove sono i nostri specchi? Esperienze di autoanalisi-

autovalutazione- 4 giugno 2003 a Vico Equense

a.s. 2003-2004:

Costituzione di un Gruppo di Autovalutazione per la definizione dei processi del Sistema di Gestione

per la Qualità del Circolo Didattico “Pascoli”, coerente con la Norma ISO 9001:2000. Pubblicazione a

gennaio 2004 della propria esperienza nel libro del Polo Qualità “La Qualità plurale”- capitolo 5

Percorso storico del Polo Qualità. Certificazione del Sistema Qualità (certificato n. IT04/0629

Rilasciato dall’Ente Terzo S.G.S. 1l 22/giugno/2004).

a.s. 2004-2005:

Adesione all’Associazione EGOCrea NET – Università di Firenze e collaborazione con il prof. Paolo

Manzelli. Presentazione del macroprogetto di Circolo “Cervellandia” all’INFOSCUOLA di Maddaloni

il 20/04/2005. Partecipazione all’incontro “Costruiamo la Qualità dell’integrazione scolastica” il 20

maggio 2005 a Salerno “La Qualità dell’integrazione scolastica”.

Presentazione del macroprogetto “CERVELLANDIA” all’EUROPEAN YOUTH Communication

Camp il 10 Giugno 2005 ad Helsinki(Finlandia) e al Festival della Scienza ed Educazione Creativa di

Praga (Repubblica Ceca), il 13 Luglio 2005.

Mantenimento del sistema di gestione per la qualità con visita ispettiva interna gestite dal gruppo di

auutovalutazione e visita di controllo con certificatore esterno ( giugno 2005); Partecipazione al

Premio Qualità per la Pubblica Amministrazione con la predisposizione di un apposito documento da

parte del Gruppo di Miglioramento.

a.s. 2005/2006:

Mantenimento del sistema di gestione per la qualità con periodiche visite ispettive interne gestite dal

gruppo di autovalutazione e visita di controllo con certificatore esterno (5/luglio/2006); candidatura al

Premio Qualità Italia e visita di un team di valutatori per la verifica dei requisiti richiesti (dicembre

2005); partecipazione al Premio Qualità per la Pubblica Amministrazione con la predisposizione di un

apposito documento da parte del Gruppo di Miglioramento (ex gruppo di autovalutazione).

a.s. 2006/07:

Presentazione del progetto “CERVELLANDIA- "La patente di guida del Cervello” il 20 Marzo 2007 al

Seminario: Università/Impresa CULTURA-SCIENZE presso Palazzo Strozzi di Firenze per la

Settimana della Scienza. Rinnovo della Certificazione del Sistema di gestione della qualità con verifica

triennale del certificatore esterno. Conferma della certificazione triennale: Certificato n. IT04/0629 del

6/07/2007. Definizione di alcune iniziative di miglioramento dei processi organizzativi e didattici.

a.s. 2007/2008:

Definizione e scelta di alcune iniziative di miglioramento definite all’interno degli obiettivi specifici

per la qualità. Mantenimento del SGQ con periodiche visite ispettive sui processi organizzativi e

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didattici gestite da personale interno appositamente incaricato; visita di controllo con certificatore

esterno (4/5 giugno 2008). Presentazione del Prog. Cervellandia " La scienza che parla attraverso

l'arte" al Museo La Specola - Tribuna di Galileo Galilei - Firenze. Partecipazione e presentazione di -

Scienza-Arte e Narrazione- di Cervellandia al "Festival della Narrazione" nella Fortezza dei Medici a

Poggibonsi (Siena)

Partecipazione della Scuola al Progetto europeo PON e al Prog. regionale relativo a scuole area a

rischio (Art.9 CCNL) " Una Scuola per tutti"

a.s. 2008/2009:

Prog. Scuole Aperte "Tutti diversi e tutti uguali" Circolo Didattico G. Pascoli Grumo Nevano -

Circolo Didattico G. Leopardi S. Antimo - in partenariato con : Comune di Grumo Nevano, Arci Punto

99, Cantiere Giovani, CAM, Dadaa Ghezo, Centro Astalli sud, la Gioiosa, ISFOM - con il patrocinio

del Comune di S. Antimo

Certificazione Polo Qualità di Napoli UNI EN ISO 9004/09

a.s. 2009/2010:

Certificazione Polo Qualità UNI EN ISO 9004/09 Sistema Qualità per il successo durevole

Prog. Scuole Aperte "Tutti diversi e tutti uguali" Circolo Didattico G. Pascoli Grumo Nevano - in

partenariato con : Comune di Grumo Nevano, Cantiere Giovani, CAM, la Gioiosa, ISFOM -La

Bottega LIOCORNO ONLUS

PULCINELLAMENTE –partecipazione degli alunni alla Rassegna teatrale- Premiazione del C.D.

Pascoli Vincitori del 1° posto

PON - 2009/10 Moduli attivati C1 B7 B9 per (ALUNNI - DOCENTI E PERSONALE

SCOLASTICO)

a.s 2010/2011:

) PON L1 (Attività di pubblicizzazione)

Partecipazione della scuola a “Città della Scienza” 3 giorni per la scuola

Scuola selezionata dal ministero per la sperimentazione di CL@SSE 2.0

Partecipazione alla Rassegna teatrale PULCINELLAMENTE

Progetto OROGEL “La frutta nella scuola” attivazione del progetto per tutti gli alunni del C.D.

Progetto sull’ALIMENTAZIONE “Crescere Felix” progetto regionale per gli alunni delle classi 4^ del

C.D.

Scuola selezionata per il Progetto “VALORIZZA”

19/03/2011 - Premiazione Brain Awareness Week - Settimana del Cervello

-Il C.D Pascoli è sede di esami orali di Lingua Inglese del TRINITY COLLEGE LONDON

Certificazione Polo Qualità UNI EN ISO 9004/09 9 giugno 2011

Partecipazione al Seminario Valorizza a Roma il 30 giugno 2011 Sala Conferenza dei Deputati

Partecipazione al Convegno sulla Valutazione a Roma – Palazzo Montecitorio- 2011/2012

PON 2010/2011 Moduli attivati

C-1-FSE-2010-2575 Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave obiettivo C1 –C3 -B7- B9 per (ALUNNI DOCENTI E PERSONALE SCOLASTICO)

C-1-FSE-2010-2575 Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave C-3-FSE-2010-491 Interventi di educazione ambientale, interculturale, sui diritti umani, sulla

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legalità e sul lavoro anche attraverso modalità di apprendimento 'informale' D-1-FSE-2010-914 Interventi formativi rivolti ai docenti e al personale della scuola, sulle nuove

tecnologie della comunicazione

a.s. 2011/2012

ISTITUZIONE di una sezione Primavera nei rispettivi plessi sc. INFANZIA (Deledda- Vespucci)

Progetto sull’ALIMENTAZIONE “Crescere Felix” attuazione progetto regionale per gli alunni delle

classi 4^ del C.D

Partecipazione alla Rassegna teatrale PULCINELLAMENTE alunni classi V^ vincitori premio quale

“Migliore Coreografia”

Partecipazione PON 2007/2013” Competenze per lo Sviluppo (FSE) ASSE II obiettivo H

miglioramento delle performance delle istituzioni scolastiche –PERCORSO SCUOLE PILOTA CAF-

Scuola selezionata Sperimentazione ministeriale VALES

Il C.D Pascoli è sede di esami orali di Lingua Inglese del TRINITY COLLEGE LONDON

Certificazione Polo Qualità UNI EN ISO 9004/09 6 giugno 2012 PON 2011/2012/2013 attivati

a.s.2012/2013 Progetto OROGEL “La frutta nella scuola” attivazione del progetto per tutti gli alunni del C.D.

Progetto di educazione Motoria alunni Pascoli Deledda

Partecipazione alla Rassegna teatrale PULCINELLAMENTE alunni classi V^ Vincitori del primo

premio

Partecipazione PON 2007/2013”Competenze per lo Sviluppo (FSE) ASSE II obiettivo H

miglioramento delle performance delle istituzioni scolastiche –PERCORSO SCUOLE PILOTA CAF-

VALES -percorso di autovalutazione.

Conclusione esperienza triennale ministeriale Cl@sse 2.0 Laboratorio della mente

- Attuazione Progetto Area a Rischio “Tutti i colori del Mondo”

Scuola selezionata per i 3giorni della scuola a Città della Scienza.

-Il C.D Pascoli è sede di esami orali di Lingua Inglese del TRINITY COLLEGE LONDON

-Il C.D Pascoli è sede di esami per la certificazione EIPASS (Patente Europea)

-Certificazione Polo Qualità UNI EN ISO 9004/09 conseguita 6 giugno 2013

Pubblicazione CERVELLANDIA libro “Protagonisti di una scuola che cambia” UIL

PON B7

MODULO 1 30H Formazione docenti + certificazione Trinity

Speak English

D1 MODULI 2 60H + certificazione EIPASS Informaticamente 1

Informaticamente 2; PON

B9 Modulo 1 30h Informiamo la scuola

C-1 FSE-2011-1319

IL PC SI APRE AI NUMERI 30h 27/02/12 31/05/2012

DIGITO ED IMPARO 50 h 06/02/2012 31/05/12

LET'S PLAY 30h 16/02/2012 31/05/2012

B7

D1

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A.S 2013/2014

-Il C.D Pascoli è sede di esami orali di Lingua Inglese del TRINITY COLLEGE LONDON

-Il C.D Pascoli è sede di esami per la certificazione EIPASS (Patente Europea)

-Indicazioni Nazionali misure di accompagnamento 2013-2014 Progetto scuole in rete

Percorso scuole Pilota Caf 2013/2014

Adesione progetto Polo Qualità di Napoli certificazione conseguita 6/06/2014

Partecipazione alla Rassegna teatrale PULCINELLAMENTE alunni classi V^ vincitori premio quale

“Migliore Coreografia”

PON 2013-2014 (Autorizzati)

B-1-FSE-2013-236 Interventi innovativi per la promozione delle competenze chiave, in

particolare sulle discipline tecnico-scientifiche, matematica, lingua madre, lingue straniere,

competenze civiche (legalità, ambiente ecc.). (n°1Modulo)

C1FSE-2013-1245 Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave (10 Moduli)

D-1-FSE-2013-497 Interventi formativi rivolti ai docenti e al personale della scuola, sulle

nuove tecnologie della comunicazione(1Modulo)

A.S.2014-2015

Il C.D Pascoli è sede di esami orali di Lingua Inglese del TRINITY COLLEGE LONDON-

Il C.D Pascoli è sede di esami per la certificazione EIPASS (Patente Europea)

Piano di miglioramento progetto Vales

Politica per la qualità

La politica per la qualità e per il successo durevole è definita dal DS e dallo Staff di coordinamento e

gestione sulla base delle linee di indirizzo generale fissate dal Consiglio di Circolo e recepite nel P.O.F.

Essa ha lo scopo di:

- soddisfare pienamente le esigenze della comunità, fornendo una formazione competitiva, al passo con

l’evoluzione e, quando possibile innovativa

- migliorare e consolidare nel tempo l’alta reputazione che il Circolo Didattico “G.Pascoli” si è

costruita nel tempo, a livello locale e adesso anche a livello nazionale ed internazionale

Tale politica viene condivisa con il personale nel corso di apposite riunioni e viene affissa agli albi

della scuola. In particolare, le riunioni con il personale docente della scuola, che sono precedute

dall’invio del documento, costituiscono il momento di confronto e di dibattito sulla politica per la

qualità.

Il riesame della politica avviene annualmente, al fine di accettarne l’idoneità degli scopi del Circolo

Didattico “G.Pascoli”

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Il nostro intento è quello di costruire una Scuola attenta alla professionalità docente, perché si è di

fronte alla cultura della complessità, dell’organizzazione, della responsabilità e di un’etica pubblica.

Gli insegnanti, i genitori, l’opinione pubblica sono già coscienti del significato delle innovazioni, dei

perché dei cambiamenti.

Con il Progetto Valorizza si sono adottati metodi e strumenti idonei a misurare, valutare e premiare la

performance del personale, secondo criteri strettamente connessi al soddisfacimento dell'interesse dei

destinatari dell'attività e dei servizi.

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La ricerca, che è la base forte della nostra scuola,intende rilanciare un meditato percorso valutativo, con la possibilità di suscitare negli insegnanti una più ampia curiosità foriera di progressi significativi in termini di vere competenze.

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ANALISI DEL TERRITORIO Il Contesto:

All’interno della vasta conurbazione napoletana, Grumo Nevano è parte centrale del sottosistema

intercomunale (Frattamaggiore, Frattaminore, Orta di Atella, Succivo, Sant’Arpino) attestato sulle

congiungenti l’Appia con la Sannitica.

Ha un’estensione territoriale di 2,92 Kmq e conta una popolazione di circa ventimila abitanti;

appartiene al distretto scolastico n.27 ed all’A..S.L.n.3 della Regione Campania.

Lo sviluppo urbanistico locale avvenuto in mancanza di modelli di pianificazione ed in assenza di

progettualità programmatiche, ha prodotto: diffuso abusivismo edilizio, inadeguatezza di opere

infrastrutturali, depauperamento irreversibile dei suoli agricoli, vivibilità dei luoghi al limite della

tollerabilità.

L’economia locale, dopo il progressivo abbandono delle attività agricole, si è sviluppata intorno ad

attività manifatturiere (calzature e abbigliamento) e di commercializzazione; tuttavia, alla diffusione

del benessere economico, sviluppatosi negli anni ottanta, non ha corrisposto una crescita qualitativa

della comunità. Tutto ciò ha causato in un primo tempo fenomeni di devianza, poi eccessiva tolleranza

per la mancanza di rispetto delle regole e, con l’incremento dell’occupazione femminile, una

conseguente diminuzione dei tempi dedicati alla famiglia, con relativa diminuzione dell’attenzione ai

bisogni affettivi e formativi.

In questo contesto nuove prospettive di impegno si presentano al mondo istituzionale e a quello della

scuola e si avverte la necessità di avviare un “patto sociale per lo sviluppo integrato” del quale siano

artefici propositivi: le famiglie, l’Amministrazione comunale, la scuola e il vasto e variegato mondo

del volontariato.

Bisogni formativi dell’utenza:

Premesso che i bambini provengono da un ambiente socio- economico- culturale misto e che, dopo

l’orario scolastico, occupano il tempo libero frequentando strutture sportive private, associazioni di

carattere religioso (scuola di catechismo, comunità cristiana, scout ) e/o seguendo programmi televisivi,

dai quali recepiscono passivamente messaggi ed immagini, da indagini effettuate, in modo empirico su

un campione di alunni, sono stati spesso riscontrati disagi di diversa entità: debolezza psicologica e

comportamentale, difficoltà di relazione, passività, forme di aggressività, abitudini stereotipate, basso

livello di autostima.

Da tali disagi risultano particolarmente rilevanti i seguenti bisogni:

a) dei bambini

· di sicurezza e di autonomia

· di sentirsi parte di un gruppo

· di scoprire le proprie capacità

· di comunicare il proprio modo di pensare

b) della committenza

· di diversificare le attività didattiche

· di arricchire l’offerta formativa con corsi integrativi a carattere educativo, istruttivo, ricreativo,

al fine di:

1. sviluppare la capacità di apprendere

2. sviluppare la capacità di saper scegliere e di saper risolvere i problemi

3. sviluppare la capacità di lavorare in gruppo

4. favorire l’abilità di comunicare

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5. preparare futuri cittadini capaci di costruire corretti rapporti interpersonali e di integrazione e

solidarietà.

Agenzie culturali-formative-ricreative del territorio:

Pro Loco

Centro Deledda- Cantiere Giovani

Associazione “Tendo la mano”

Circolo Culturale “Gneo Nevio”

Associazione sportiva “Alma Mater”

ARCI “Punto99”

Associazione Ambaradan- Promozione Sociale

Mani Tese ass.onlus

Associazione cattolica “A.C.R.”

Palestra “Ellade”

Scuole di danza

Centro “Astalli” (2° centro accoglienza immigrati)

Gruppo Scout “Grumo Nevano”

Caritas

LE RISORSE DELL’ISTITUTO

Gli alunni:

Gli alunni che frequentano le scuola del Circolo Didattico per il corrente anno scolastico

(2014-2015)sono in numero di 973

n. 340 di scuola materna distribuiti in 15 sezioni

n. 626 di scuola primaria ripartiti in 30 classi di cui 2 a tempo prolungato

- provengono da famiglie con indice socio-culturale eterogeneo basso- medio/medio -alto e da famiglie

extracomunitarie, che partecipano e collaborano con l’istituzione scolastica per il raggiungimento degli

obiettivi educativi e formativi proposti dalla scuola.

I plessi:

Il Circolo Didattico comprende:

a) due sedi di scuola primaria:

- Il plesso “G. Pascoli” di via XXIV Maggio

- Il plesso “G. Deledda” di via Giotto

b) due sedi di scuola materna:

- Il plesso di via Vespucci

- Il plesso “G.Deledda” di via Giotto

Risorse strutturali:

a) Plesso Pascoli

· n. 19 aule

· n. 3 Uffici

· n. 1 Laboratorio informatico/multimediale con 12 postazioni in rete, 1 server, 1 postazione

multimediale mobile

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· n.3 aule tipo cl@sse 2.0

· n. 1 Palestra coperta

· n. 1 Locale per riunioni e per attività laboratoriali (in fase di adeguamenti)

· n. 1 Gabinetto medico

· n. 1 Area esterna attrezzata

b) Plesso Deledda: Scuola primaria

· n. 11 aule

· n.2 aule tipo cl@sse 2.0

· n. 1 Laboratorio multimediale con 17 postazioni in rete, 1 server, 1 postazione multimediale

mobile

· Palestra coperta

· n. 1 Gabinetto medico

· n. 2 aule utilizzate per attività laboratoriali

c) Plesso Deledda: Scuola Infanzia

· n. 6 sezioni

· n. 1sezione PRIMAVERA (attività da NOVEMBRE a LUGLIO)

· n. 1 aula speciale

· Refettorio

· Spazio/giochi interno attrezzato

d) Plesso di via Vespucci

· n. 9 sezioni

· n. 1 aula speciale

· n 1sezione PRIMAVERA (attività da NOVEMBRE a LUGLIO)

· Spazio/giochi interno attrezzato

· n. 1 Gabinetto medico

Risorse professionali:

· n. 1 dirigente

· n. 1 direttore amministrativo

· n 6 assistenti amministrativi

· n. 14 collaboratori scolastici

docenti scuola materna:

· n.31 docenti comuni

· n. 3 docenti di sostegno

· n. 1 docente di religione

docenti scuola primaria:

· n. 44 docenti di sc. comuni + .. docenti incaricate

· n. 11 docenti di sostegno di cui 2 con incarico al 30 giugno

· n. 4 docenti specializzate/specialiste di lingua inglese

· n. 3 docenti di religione

altro personale:

· n. L.S.U. addetti alla pulizia dei locali scolastici

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ORGANIZZAZIONE DEL CIRCOLO

La pianificazione annuale delle attività formative, pedagogiche e didattiche e le modalità della loro

attuazione vengono illustrate nel Piano delle Attività (Allegato 1) predisposto dal Dirigente Scolastico

e deliberato dal Collegio dei Docenti prima dell’inizio delle lezioni.

Attività in collaborazione con il comune ed enti territoriali:

1- festa dei nonni"Dedica un fiore ai tuoi nonni" 2 ottobre.

2-Consiglio Comunale dei Ragazzi.

3- I 3 giorni per la Scuola - Città della Scienza.

6-Visite guidate alla Casa Comunale e alla Biblioteca

7-Autunno Inverno piovono Libri Biblioteca Comunale

8 Halloween la grande festa delle streghe

9-Festa dell’albero campagna di Legambiente

10-Giornata della memoria delle vittime della criminalità

11- La Legalità

12-Concertazione sulla sicurezza stradale Progetto Vivere la strada

13---Manifestazione di sensibilizzazione alla cura dell'Ambiente (Puliamo il mondo Legambiente)

14-Progetto Protezione Sorriso in collaborazione con l’ASL Napoli 2

Attività didattiche:

Unità di apprendimento

PIANO ANNUALE DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO a.s.2014/2015

calendario

1UA 1 Pianeta di Cittadinanza Attiva 14Ott 28 Ott 11 Nov

2UA 2 Pianeta dei Valori 25 Nov 9Dic 13 Gen

3UA 3 Pianeta alimentazione (ricerche)alimenti sbagliati 27Gen 10 Feb 3 Mar

4UA 4 Pianeta Arte 10 Mar 24Mar 14 Apr

5UA 5 Pianeta Attualità 28Apr 12 Mag 26Mag

LAB Laboratorio Pianeta della Fantasia

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Scuola Infanzia

Orario delle attività:

- dal lunedì al venerdì dalle ore 8,20 alle ore 13,30 = 25 h settimanali (orario compattato) periodo

inizio anno scolastico e fino ad inizio mensa/termine mensa

- Plesso Vespucci - dal lunedì al venerdì dalle ore 8,20 alle ore 16,20 = 40 h settimanali dall’inizio

della refezione

Plesso Deledda - dal lunedì al venerdì dalle ore 8,20 alle ore 16,20 = 40 h settimanali dall’inizio della

refezione.

Le attività didattiche dei plessi del circolo sono organizzate in

“campi d’esperienza” e fanno riferimento ad una continua e responsabile flessibilità ed inventiva

operativa e didattica. Le attività stesse sono scelte con modalità diverse e diversificate in rapporto

all’età, allo scopo di rendere più efficace il progetto educativo, anche in relazione ai diversi ritmi, tempi

e stili d’apprendimento, alle motivazioni e agli interessi dei bambini:

Ø attività di laboratori,

Ø attività d’intersezione,

Ø attività di gruppo in sezione,

Ø attività di piccolo gruppo,

Ø attività individuale.

Le attività di laboratorio favoriscono i rapporti interpersonali tra bambini e permettono scambi

d’esperienze e di conoscenze con coetanei e insegnanti d’altre sezioni. Nei laboratori l’apprendimento

è basato sulla ricerca, sull’osservazione, sull’esplorazione, sull’elaborazione con possibilità di seguire

individualmente i bambini.

Le attività che si svolgono nelle scuole sono:

Ø attività di psicomotricità,

Ø attività di pittura, immagine,

Ø attività di manipolazione,

Ø attività logiche-matematiche,

Ø laboratorio linguistico, lettura, narrazione, ascolto, ecc.

Ø laboratorio di letto-scrittura per bambini di 5 anni,

Ø attività di drammatizzazione, canto e ballo

Ø uscite programmate per la scoperta e la conoscenza dell’ambiente in cui si vive.

Scuola primaria - Orario delle lezioni:

dal lunedì al venerdì dalle ore 8.20 alle ore 13.20.

Sabato dalle 8.20 alle 12.20

-N°2 Classi a tempo pieno dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle16.20 (Sabato libero)

a) Curricolo di base:

- Attività disciplinari: 27 ore.+ 2h attività laboratori - 40 ore Tempo Pieno

Le attività didattiche sono divise in tre are disciplinari:

Linguistico-artistico-espressiva (italiano, lingua inglese, musica, arte e immagine, scienze motorie).

Storico-geografico-sociale (storia (cittadinanza e costituzione) - geografia).

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Matematico-scientifico-tecnologica (matematica – scienze – tecnologia)

attraverso le quali la scuola accompagna gli alunni nell’elaborare il senso dell’esperienza, promuove

l’alfabetizzazione culturale e la pratica consapevole della cittadinanza attiva.

- Attività laboratoriali curricolari: 2 ore e sono legate allo sviluppo delle Unità di

Apprendimento.

b) Ampliamento dell’offerta formativa AS 2014-2015/2015-2016

-Attività laboratoriali in orario pomeridiano, progettate dal Collegio e finanziate con il Fondo Europeo

PON

-Attività laboratoriali extracurricolari, facoltative in orario pomeridiano e finanziate col fondo di

Istituto solo per le classi V^scuola primaria e alunni in uscita scuola infanzia.

-Attività laboratoriali extracurricolari, facoltative in orario pomeridiano, con esperti esterni, con il

contributo dei genitori per i seguenti corsi:

Pianisti all’opera (corsi per alunni di classi 3^4^5^ con formazione pianistica)

Laboratorio di danza sportiva Key Dance

Continuità educativa e didattica per gli alunni delle classi 5^ con la scola media Cirillo/Matteotti

Continuità educativa e didattica per gli alunni in uscita della sc.Infanzia con Scuola Primaria.

Uscite Visite Guidate sul territorio e regionali per tutti gli alunni del C.D.

-Manifestazione finale PON C1 - L1 e progetti Exstacurricolari

-Manifestazioni finali

Progetti curricolari a.s.2014/2015 Progetto sport di classe.

Scheff per un giorno.

Saperi e Sapori –

Progetti con l’associazione Psicologia e formazione.

Sportello mensile per genitori famiglie e docenti –progetti di inclusione alunni stranieri.

exstra curricolari

1-Teatro Scuola e Cultura

2-Tutti Dentro

3-Balocchi e profumi

4-Per Risalire e vedere le stelle

c) Organizzazione oraria dei docenti:

- ore di insegnamento frontale per ciascun docente

- ore di attività laboratoriale in orario curricolare

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d)Quadro orario delle discipline: monte ore 29

DISCIPLINA Cl. 1^ Cl. 2^ Cl. 3^ Cl. 4^ - Cl. 5^

ITALIANO 8 7 6 6 6

MATEMATICA 8 7 6 6 6

SCIENZE 1 1 2 2 2

STORIA 1 2 2 2 2

GEOGRAFIA 1 1 2 2 2

CORPO MOVIMENTO

SPORT 1 1 1 1 1

TECN. E INFORM. 1 1 1 1 1

INGLESE 1 2 3 3 3

ARTE E IMMAGINE 2 2 1 1 1

MUSICA 1 1 1 1 1

RELIG./ATT. ALT. 2 2 2 2 2

laboratori 2 2 2 2 2

TOTALE 29 29 29 29 29

QUADRO ORARIO DELLE DISCIPLINE: MONTE ORE 40

DISCIPLINA Cl. 1^ Cl. 2^ Cl. 3^ Cl. 4^ - Cl. 5^

ITALIANO 10

MATEMATICA 10

SCIENZE 2

STORIA 2

GEOGRAFIA 1

CORPO MOVIMENTO

SPORT

1

TECN. E INFORM. 1

INGLESE 1

ARTE E IMMAGINE 2

MUSICA 1

RELIG./ATT. ALT. 2

laboratori 2 2 2 2 2

refezione 5

TOTALE 40 40 40 40 40

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2. Attività amministrativa:

L’ufficio di presidenza e gli uffici amministrativi sono allocati presso la sede di via XXIV Maggio, 58.

L’orario di ricevimento degli uffici è: Lunedì, Mercoledì Venerdì, dalle ore 10,30 alle ore 12,30

Con l’attivazione delle attività pomeridiane l’ufficio di segreteria riceverà anche dalle ore 14,00 alle

ore 16,00 nei giorni di martedì e giovedì.

Il Dirigente scolastico riceve il pubblico ogni giorno previo appuntamento.

La scuola individua nell'ambito dei servizi amministrativi i seguenti"fattori di qualità":

trasparenza – rispetto della privacy – celerità nelle procedure

Gli uffici di segreteria del Circolo garantiscono la conclusione delle procedure coinvolgenti le scuole

nel tempo massimo di una settimana. A domanda saranno messi a disposizione gli atti secondo quanto

previsto dalla legge 241/90.

La distribuzione dei moduli di iscrizione è effettuata "a vista" nei giorni previsti, in orario potenziato e

pubblicizzato in modo efficace.

Il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al pubblico, entro il

tempo massimo di 3 giorni lavorativi per quelli di iscrizione e frequenza e di 5 giorni per quelli con

votazioni e/o giudizi.

La scuola assicura all'utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al proprio interno

modalità di risposta che comprendano il nome dell'istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la

persona o l'ufficio in grado di fornire le informazioni richieste.

I servizi amministrativi sono chiusi nelle giornate prefestive in cui sia prevista la sospensione

dell’attività didattica

3.Organigramma

4. Funzioni:

FIGURE FUNZIONI

Dirigente

Scolastico Direzione, coordinamento. Promozione e valorizzazione risorse umane e

professionali

Gestione delle risorse finanziarie e strumentali. Realizzazione progetto d’Istituto.

Gestione unitaria della scuola con obiettivo qualità ed efficienza del servizio

scolastico

Docenti Attività d’insegnamento - Attività funzionali all’insegnamento:

Programmazione, progettazione, ricerca. Partecipazione OO.CC..

Partecipazione iniziative della scuola. Rapporti con i genitori. Attività

aggiuntive. Attività di aggiornamento

Direttore Servizi

generale e

amministrativi

Sovrintende con autonomia operativa e cura l’organizzazione dei servizi generali

amm.vi e contabili. Provvede alla esecuzione delle delibere degli OO.CC. a

carattere contabile.

Provvede al miglioramento e al funzionamento dei servizi di competenza

Assistenti

amministrativi Predispongono, istituiscono e redigono atti amm.vi- contabili. Collaborano con il

D.S.G.A.

Hanno competenze nella tenuta degli atti d’archivio. Hanno rapporti con l’utenza

e svolgono attività di supporto alla progettazione e alla realizzazione di iniziative

decise dagli OO.CC.

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Collaboratori

scolastici Accoglienza e sorveglianza alunni. Pulizia. Vigilanza alunni. Custodia e

sorveglianza locali. Collaborazione docenti.

5. Articolazione degli incarichi

ATTIVITÀ DESCRIZIONE DEL COMPITO/OBIETTIVO

STAFF DI

COORDINAMENTO

DI GESTIONE:

Collaboratore

VICARIO

B) Collaboratore

FIDUCIARIO

C) Resp. di plesso

-Collabora con il DS e Lo rappresenta. Cura l’organizzazione e ne

predispone le misure attuative. Coordina l’organizzazione della didattica.

Cura i rapporti con le famiglie.

-Assicura che i processi necessari per il Sistema di gestione Qualità siano

attuati e tenuti aggiornati in conformità alla presente norma internazionale.

Riferisce sulle prestazioni del Sistema di Gestione Qualità e su ogni

esigenza per il miglioramento.

-Collabora con il DS e lo rappresenta. Cura l’organizzazione di plesso e

ne predispone le misure attuative. Cura i rapporti con le famiglie.

-Collabora con il Vicario/Fiduciario. Coordina l’organizzazione del

plesso, gestisce le risorse umane e materiali, Vigila sugli alunni.

FUNZIONI

STRUMENTALI

area 1 :a) coordinamento. delle attività del piano dell'offerta formativa ;

b)valutazione delle attività del POF .

Responsabile del sistema Qualità

Area 2 : a) analisi dei bisogni formativi e gestione del piano di

formazione e aggiornamento; b) accoglienza e tutoraggio docenti

neoassunti; c) produzione materiali didattici e cura della

documentazione educativa.

Area 3: coordinamento delle attività extracurriculari e visite guidate.

Area 4 : a) disabilità certificate ; b) integrazione stranieri e disabili;

c) concorsi e gare

bes-dsa-pei ( piano delle inclusività); b) recupero, successo

formativo; c) rapporti enti e associazioni - attività sportive e teatrali.

NUCLEO DI

AUTO

VALUTAZIONE

D’ ISTITUTO

GRUPPO DI

MIGLIORAMENTO

Avvia procedure per la diagnosi dei processi di insegnamento

apprendimento. Predispone protocolli di osservazione per tenere sotto

controllo le fasi di apprendimento. Predispone gli strumenti per la

documentazione e la rendicondazione dell’attività formativa.

Predispongono gli strumenti per l’autoanalisi del lavoro svolto da tutto il

personale, ne curano la raccolta e tabulano i risultati. . Predispone il piano

di miglioramento, ne curano le fasi progettuali e l’attuazione.

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GRUPPO DI

LAVORO PER

LA DIDATTICA

Predispone percorsi didattici unitari e integrati; propone un assetto

organizzativo coerente con il POF. Propone criteri e modalità di

valutazione coerenti e condivisi. Attiva piste di ricerca e sviluppo in

campo metodologico-curricolare-didattico Il gruppo è coordinato dalla

vicaria.

COORDINATORE

CONSIGLI DI CLASSE

Coordina l’équipe pedagogica. Fornisce indicazioni, supporto e consulenza

in merito alla gestione della classe; Cura la programmazione curricolare,

coniugando le scelte educative e gli OSA con i bisogni degli alunni e con

le esigenze territoriali. Cura strategie e strumenti atti a verificare e valutare

le UU.AA. programmate.

GRUPPO H

D’ISTITUTO Coordina le attività di sostegno. Collabora alle iniziative educative e di

integrazione predisposte dal POF. Predispone gli itinerari formativi e cura

il raccordo con i genitori. Gestisce l’attivazione del progetto di

integrazione

COMMISSIONE

ELETTORALE

Aggiorna normativa, predispone materiali, seggi elettorali, spoglio e

diffusione risultati

SICUREZZA

SPP- l.626/94

Collabora con il DS al mantenimento delle condizioni di sicurezza.

Informa i lavoratori circa i rischi e le misure individuali e collettive di

prevenzione e protezione adottate. Vigila ed esige l’osservanza delle

norme e delle disposizioni in materia di

Sicurezza. Cura l’applicazione delle procedure di prevenzione incendi e di

primo soccorso. Collabora alla informazione di tutto il personale della

scuola. Collabora alla realizzazione di prove di evacuazione simulata e di

esercitazioni in caso di terremoto.

ADDETTI PRONTO

SOCCORSO

Prestano la prima assistenza usando materiali e mezzi disponibili al

momento dell’incidente .(Cassetta pronto intervento)

ADDETTI

EMERGENZA

Controllo periodico degli estintori. Controllo quotidiano della praticabilità

delle vie di fuga. In caso di pericolo: interruzione dell’erogazione gas,

acqua ed energia elettrica.

6. Rapporti con le famiglie

Gli incontri della scuola con la famiglia hanno lo scopo di promuovere una collaborazione fra gli

insegnanti e i genitori per una migliore conoscenza del bambino, di raccogliere gli elementi per una più

adeguata valutazione della sua personalità e individuare insieme le vie per una solida formazione.

Per perseguire tale rapporto di informazione e collaborazione con le famiglie, sono previsti incontri sia

in momenti individuali che assembleari.

Ciascun docente riceve i genitori che ne abbiano necessità, su appuntamento ed in ogni altro momento

in cui ce ne fosse richiesta.

La programmazione degli incontri viene definita con il Piano Annuale delle attività e comunicata a tutti

i genitori.

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Colloqui e riunioni

Per i genitori che desiderano parlare con tranquillità con le insegnanti sono previsti incontri individuali.

La data deve essere concordata per tempo fra insegnante e genitore/i.

Le riunioni indette dalle insegnanti sono di solito una al mese, dopo gli incontri di programmazione.

Le riunioni assembleari sono quattro all’anno.

7. Piano per la sicurezza

Particolare rilievo viene attribuito all’attuazione di un piano per la sicurezza che risponda alle direttive

delle Legge 626 e alle norme del nuovo T.U.,D.L.vo n° 81 del 09/04/2008, sull’igiene e sicurezza nei

luoghi di lavoro, e che mantenga le sedi scolastiche adeguate ad ospitare alunni ed insegnanti nelle

condizioni di maggiore sicurezza possibile, prevenendo le situazioni di eventuale rischio.

Il piano di rivelazione e riduzione del rischio viene revisionato e aggiornato ad inizio di ogni anno

scolastico.

8. Piano per la sicurezza della Privacy

Il PDF definisce lo stato di attuazione, in tutte le sedi del Circolo Didattico dei sistemi di gestione dei

dati sensibili, di prevenzione dei rischi e di protezione dei dati personali sulla base di quanto disposto

dal D.Leg. n. 196 del 30 giugno 2003, artt. dal 33 al 36, comprensivo dell’allegato B “Disciplinare

tecnico in materia di misure minime di sicurezza”, nonché dal D.M. n. 305 del 7 dicembre 2006

“Regolamento recante identificazione dei dati sensibili e giudiziari trattati e delle relative operazioni

effettuate dal Ministero della Pubblica Istruzione, in attuazione degli articoli 20 e 21 del D.L.vo 30

giugno 2003 n. 196, recante “Codice in materia di protezione dei dati personali”.

STILE EDUCATIVO DI CIRCOLO

Le insegnati sono impegnate nel dare valore al loro stare insieme attraverso la costruzione di rapporti

professionali collaborativi, relazioni positive e intenzionalità pedagogiche condivise.

Tale atteggiamento, che caratterizza lo stile e l’azione educativa del Circolo, ci porta a poter

individuare tre linee di orientamento su cui intendiamo lavorare:

a) La relazione

Tra adulti

Le insegnanti lavorano per:

- analizzare le modalità di porsi in rapporto con gli altri;

- prestare attenzione alle risonanze emotive che le persone vivono e sentono nel gruppo;

- creare momenti di riflessione e di azioni comuni;

- sentirsi parte di un progetto condiviso.

Tra adulti e bambini

A tale scopo le insegnanti si preoccupano di :

- organizzare lo spazio in maniera piacevole e funzionale;

- scandire i tempi di lavoro in modo adeguato ai ritmi di apprendimento dei bambini;

- dare importanza alla relazione affettiva quale indispensabile condizione per l’apprendimento;

- instaurare un rapporto di fiducia per cui possano risultare un punto di riferimento personale;

- proporsi come “alleato” di fronte al compito di apprendimento.

Tra bambini

Le insegnanti si adoperano per :

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- educare alla comprensione e al rispetto reciproco;

- scoraggiare atteggiamenti competitivi ed eccessi di protagonismo;

- creare momenti di apprendimento cooperativo;

- ricercare strategie che privilegino il bene comune.

b) L'attenzione per le difficoltà di apprendimento.

Le insegnanti si propongono di:

- attenuare il disagio con la creazione, l’organizzazione, l’arricchimento di un ambiente per

l’apprendimento

- esplorare strade e percorsi didattici (anche con l’aiuto delle famiglie) che non siano di mero recupero

ripetitivo.

c) Accoglienza – Motivazione all’apprendimento – Rispetto delle diversità – Continuità - Autonomia

Accoglienza:

Assunta come premessa strutturale di tutto il periodo di permanenza a scuola, l’accoglienza comincia

prima dell’arrivo del bambino a scuola, con azioni miranti al superamento di situazioni ansiogene.

Si realizza nel:

· raccogliere notizie sulle caratteristiche degli alunni e informazioni sulla cultura di quelli stranieri;

· creare situazioni piacevoli e di continuità con l’ambiente di provenienza;

· favorire momenti di conoscenza reciproca tra insegnanti, genitori e bambini;

· valorizzare esperienze pregresse in famiglia, nella scuola d’infanzia, in altre situazioni scolastiche

o nel paese di provenienza.

Intesa come “ fare con gli altri”, l’accoglienza mira a:

· valorizzare le differenze;

· promuovere un clima sociale in cui le qualità umane siano un valore primario;

· creare legami autentici tra le persone,

· mettere in atto forme e modi di partecipazione ad esperienze comuni;

· favorire il rispetto e la comprensione reciproca.

Motivazione all’apprendimento:

Ritenuta fondamentale ai fini del successo scolastico, la motivazione ha bisogno di risorse interiori da

valorizzare. Pertanto le insegnanti lavorano sui bisogni dell’Io e sui bisogni di autorealizzazione.

Elementi di base per la motivazione sono i fattori di soddisfazione da attivare mediante comportamenti

mirati a:

· favorire un clima socio - affettivo positivo;

· rendere espliciti gli obiettivi dell’apprendimento, così da comprendere realmente l’utilità di

quello che viene proposto;

· fare uso delle strategie della “individualizzazione”;

· offrire opportunità di esperienza diretta, di esplorazione, così da mantenere un atteggiamento

curioso;

· creare frequenti occasioni di successo per i bambini per una loro sicurezza e allo scopo di rendere

l’impegno il più gratificante possibile;

· rinforzare e confermare le conquiste dei bambini per accrescerne l’autostima;

· affrontare l’errore come momento di riflessione e di riesplorazione, evitando fenomeni di

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autosvalutazione;

· predisporre momenti di lavoro di gruppo e di cooperazione;

· articolare le proposte prestando attenzione ai segnali di stanchezza, all’interesse e alle conoscenze

in possesso dei bambini.

Rispetto delle diversità:

Il Circolo si impegna a garantire:

· l’accoglienza degli alunni portatori di handicap nella completa condivisione delle indicazioni

fornite dalla normativa vigente.

Il processo di valorizzazione e integrazione di tutte le diversità è stimolo per la scuola ad assumere un

atteggiamento di disponibilità all’innovazione.

La progettualità si avvale di tutti i contributi dei soggetti coinvolti: servizi socio-sanitari, servizi

assistenziali, famiglie, insegnanti, operatore. Particolare attenzione è rivolta ai progetti di accoglienza e

alla costruzione di un percorso unitario e continuo in armonia con i ritmi e gli stili di apprendimento.

Le strategie si fondano su:

attività a piccolo gruppo

attività a classi/sezioni aperte

attività individualizzate

con attivazione di percorsi che valorizzino la cooperazione e la relazione, avvalendosi di molteplici

linguaggi: della gestualità corporea, dell’espressione pittorica e musicale, del teatro.

Molti dei progetti, infatti, ricorrono a diversificate modalità espressive fondate non solo sulla verbalità,

per consentire di ampliare gli strumenti e il circuito delle comunicazioni.

In questa prospettiva, le nuove tecnologie e l’uso del computer vengono utilizzati sia sotto forma

laboratoriale, come “ambiente” dove apprendere “tutti insieme” con le proprie abilità individuali e

cognitive, sia per favorire l’acquisizione di strategie diverse anche in funzione degli apprendimenti

strumentali, attraverso una discreta gamma di software didattici specifici.

· l’accoglienza di eventuali alunni stranieri:

· sostenendo i nuovi iscritti nella fase di adattamento al nuovo contesto;

· favorendo un clima di accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova eventuali

ostacoli alla piena integrazione;

· costruendo un contesto favorevole all’incontro con le altre culture e con le storie di ogni

bambino;

· promuovendo la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi

dell’accoglienza e dell’educazione interculturale nell’ottica di un sistema formativo integrato.

Continuità:

La continuità del processo educativo è condizione essenziale per assicurare agli alunni un percorso

formativo unitario, pur nel rispetto della specificità degli insegnamenti di ogni ordine e grado di scuola.

La scuola primaria promuove la continuità del processo educativo, condizione questa essenziale per

assicurare agli alunni il positivo conseguimento delle finalità dell’istruzione obbligatoria mediante

momenti di raccordo pedagogico, curricolare ed organizzativo con la scuola dell’infanzia e la scuola

secondaria di primo grado. Tale continuità si esplicita attraverso le seguenti finalità:

valorizzare le competenze già acquisite dal bambino e garantire un percorso formativo il più possibile

organico e completo; rafforzare lo spirito di collaborazione tra i docenti dei diversi ordini di scuola.

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Sulla base di queste finalità, la continuità educativa si pone come stile educativo di Circolo e come

pratica di accoglienza le cui modalità interattive sono esplicitate in un percorso legato allo "star bene a

scuola"; inoltre si concretizza in attività intenzionali di "raccordo anni-ponte" e di "raccordo

curricolare".

Autonomia: Le insegnanti attiveranno iniziative quali:

· lo sfondo integratore, anche nelle prime classi, come mediatore tra gli apprendimenti e il mondo

fantastico del bambino per favorire, in modo mite, l’approccio alla letto-scrittura e ai numeri.

· attività individualizzate

· attività didattiche cooperative che favoriscano la loro crescita relativamente alla responsabilità e

all’autonomia

· momenti strutturati di avvio allo studio partendo dalle conoscenze in possesso dei bambini per

arrivare ad un’organica e consapevole strutturazione delle conoscenze stesse

· attività che prevengono il fenomeno del bullismo lavorando sulle dinamiche interne alla classe e,

laddove esistano le condizioni, attivando anche tecniche di osservazione mirate e puntuali.

IL CONTRATTO FORMATIVO

Premesso che:

- il patto educativo fra scuola e famiglia è l’elemento portante della nuova modalità di fare scuola,

- la scuola non può realizzare il proprio compito di educare istruendo senza la condivisione della

famiglia,

- condividere il progetto educativo significa tracciare un percorso comune che favorisca la crescita dei

bambini e dei ragazzi,

il contratto formativo, stipulato tra il Circolo didattico e le famiglie, si esplicita con l’accettazione

congiunta del progetto formativo che ha come conseguenza l’impegno per ciascun soggetto a

contribuire al perseguimento degli obiettivi fissati e delle finalità condivise.

Materia del contratto sono:

a) I traguardi formativi: individuati dalla scuola per lo sviluppo delle competenze, rappresentano

riferimenti per gli insegnanti, indicano piste da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo

sviluppo integrale dell’alunno.

b) Gli obiettivi di apprendimento: definiti dal Collegio dei docenti e dai singoli Consigli di classe/

intersezione sono ritenuti strategici al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze

previsti dalle Indicazioni

c) le regole: sono una risorsa e uno strumento utile per la salvaguardia dei diritti di ogni bambino;

nascono da un dialogo costante tra genitori e docenti e costruiscono un patto regolativo condiviso,

centrato su obiettivi irrinunciabili. Sono finalizzate alla costruzione di un clima positivo in cui vivere e

apprendere, sia in classe che a casa

d) La valutazione: assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di

apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo; precede, accompagna e segue i percorsi

curricolari. La responsabilità della valutazione e la cura della documentazione, compete agli insegnanti

nel quadro dei Criteri deliberati dai competenti organi collegiali.

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Attori del contratto sono:

- Le famiglie: collaborano con i docenti per la conoscenza delle caratteristiche relazionali, cognitive,

fisiche, dei propri figli; partecipano alle fasi di informazione e formazione; seguono la predisposizione

del curricolo e del POF; condividono e fanno propri i principi educativi e i valori della scuola.

- Le insegnanti: Costruiscono insieme ai genitori, nell’ascolto reciproco e nel rispetto dei diversi

punti di vista dei ruoli e delle competenze di ciascuno, il percorso curricolare di classe, non in conflitto

con il curricolo d’istituto già elaborato e in atto nella scuola; organizzano l’ambiente di apprendimento;

attuano quanto predisposto.

PROGETTAZIONE DIDATTICA

Premessa

Con il D.M. del 31 luglio 2007, “Indicazioni per il curricolo delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo

di istruzione” e la Direttiva n. 68 del 3 agosto 2007, “Indicazioni per il curricolo”, e la norma

dell’articolo1, comma 4,del decreto presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n°89 - in piena

coerenza con LE NUOVE INDICAZIONI NAZIONALI elaborate ai sensi dell’articolo 1comma 4 del

decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n89 secondo i criteri indicati nella C.M. n31

del 18 aprile 2012…… Il Collegio dei Docenti, prima di costruire, in piena coerenza con il POF, un

nuovo percorso formativo, che garantisca il successo formativo per tutti gli alunni, è stato chiamato ad

effettuare momenti di riflessione e autoformazione sui curricoli. Da questa attività il Gruppo di lavoro

della didattica ha presentato relazioni e discusso con tutti i docenti le seguenti tematiche:

- Dalle Indicazioni nazionali per il curricolo al POF

L’introduzione delle nuove indicazioni nella scuola richiede un’indispensabile azione di

informazione, formazione, ri-adattamento delle programmazioni e degli strumenti didattici.

Gli insegnanti, i genitori, l’opinione pubblica devono essere coscienti del significato delle innovazioni,

dei perché dei cambiamenti. Se il miglioramento apporterà vantaggi, la scuola avrà certamente una

maggiore visibilità della propria immagine sociale.

La progettazione richiede una nostra linea d’azione, una metodologia operativa di studio e di

approfondimento con gradualità di applicazione e un’offerta formativa coerente e significativa. La nostra scuola in questo contesto non ha mai aspettato, poiché è stata sempre protagonista attiva per

la costruzione di un progetto e di percorsi, così lo sarà ancora per affrontare la complessità dei

problemi, avendo da sempre la capacità di confrontarsi con altre realtà.

Nelle Indicazioni relative alla scuola di base si evince “ una cornice culturale <Cultura, scuola,

persona> e le indicazioni”, che danno senso ai saperi, ai traguardi, agli obiettivi, alle impostazioni

metodologiche, all’agire della scuola.

Il curricolo,

percorso formativo dell’alunno, si colloca nel POF, mediante le scelte rese possibili in virtù

dell’autonomia, nel rispetto delle finalità, dei traguardi di competenza e degli obiettivi di

apprendimento posti dalle indicazioni ministeriali.

Se l’intenzione è quella di “educare istruendo”: sono le stesse discipline ad essere educazioni.

La nostra scuola intende, in tal senso, promuovere, nei propri circuiti formativi, la qualità delle

conoscenze e delle dinamiche relazionali, anche attraverso le attività laboratoriali per favorire la

scoperta, il lavoro collettivo e cooperativo, il “fare per capire”.

Nasce così l’esigenza di organizzare con saggezza le variabili del contesto organizzativo (spazi e

tempi).

Il curricolo viene costruito da noi docenti in modo progressivo, unitario e trasversale, tenendo conto

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della verticalità che implica la continuità tra ordini di scuola con un impianto unitario di

traguardi e obiettivi disciplinari

dell’orizzontalità che è volta a superare la frammentazione delle discipline con un impianto

trasversale ed interdisciplinare

della collegialità

Occorre inoltre concentrare il nostro impegno non su una sovrabbondanza di contenuti, bensì su saperi

per la centralità della persona, costruendo un nuovo umanesimo. Il nostro sforzo è quello di costruire

un curricolo coerente, essenziale, significativo, dinamico. La classe è un ambiente di apprendimento, di

cooperazione più di competizione, dando un senso all’esperienza della scuola con la mediazione

comunicativa e con la connessione fra saperi didattici ed organizzativi.

Occorre delineare gli assetti curricolari e in termini di discipline non è detto che ad ogni ambito

disciplinare debba corrispondere uno specifico docente, però all’inizio del percorso è non

frammentare eccessivamente gli interventi secondo schemi disciplinari. Partiamo tuttavia dal fatto che

“competenze disciplinari, didattico-metodologiche, relazionali, organizzative” appartengono

senza distinzione a tutti i docenti.

Da come possiamo ben constatare, molte sono le attese: qualità, modernità, serietà. A conclusione di

quanto espresso sopra, vogliamo optare per una gradualità delle soluzioni, il rispetto del principio di

pari responsabili dei docenti, la tendenza verso una maggiore unitarietà della proposta didattica per

render più efficace l’insegnamento.

Sarà quindi l’autonomia a darci la possibilità di organizzare, assegnare, spalmare all’interno

del team (consiglio di classe) le diverse funzioni.

Si auspica una programmazione collegiale per rispettare i principi di collegialità,

condivisione e corresponsabilità.

L’autonomia scolastica è stata e sarà sempre la nostra principale riforma del sistema,

affrontando di volta in volta i problemi con la messa a punto delle nuove strategie ed organizzazioni.

La nostra scuola,che vive da sempre momenti di profonda trasformazione,

intende sempre più in questo contesto continuare ad ottimizzare la realizzazione di un sistema di

gestione di qualità.

Il nuovo percorso Qualità con l’utilizzo del Modello CAF Formez P. A. Miur, garantisce attualmente

servizi secondo gli standard previsti dalle normative riconosciute in ambito europeo.

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE della classe

Progettazione

1. Per la scuola dell’infanzia

Per progettazione intendiamo l’ideazione di un piano di lavoro nel quale siano specificati i bisogni che

si intende soddisfare, gli intenti educativi che si vogliono perseguire, i mezzi di cui ci si vuole avvalere

per realizzarlo (attività, risorse, strategie…) i tempi di realizzazione, le modalità di verifica e di

valutazione.

Tale operatività costituisce uno dei momenti forti del lavoro dell’insegnante e richiede tempo,

attenzione e impegno costante e sollecita la condivisione delle finalità e delle scelte da operare. Per

questo è necessario che la progettazione venga discussa e messa a punto, a partire da analisi

sistematiche, dal gruppo dei docenti che opera nella sezione, nella scuola e più in generale nel Circolo.

La progettazione viene effettuata con incontri mensili di intersezioni.

2. Per la scuola primaria

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I Curricoli delle discipline si concretano e si attuano attraverso le programmazioni annuali delle

attività didattiche, elaborate dai singoli team, che diventano l’espressione del progetto educativo-

didattico che si intende portare avanti nelle classi, in armonia con le finalità e l’orientamento del POF

del Circolo. A tal fine si ritiene importante non disperdere il patrimonio di formazione accumulato

negli anni dalle insegnanti, le quali hanno approfondito le loro conoscenze e capacità didattiche

nell’ambito delle diverse aree, né il patrimonio di esperienze concretizzatosi con l’attivazione del

macroprogetto “CERVELLANDIA”, fulcro della programmazione dal 2001 ad oggi e che tanti

riconoscimenti in Italia e all’estero ha dato alla nostra scuola.

La progettazione didattica è effettuata con le seguenti modalità:

nel mese di settembre si predispone il piano di lavoro annuale;

nel mese di giugno si effettua la verifica;

In corso d’anno: bi/settimanalmente (4 ore), dopo l’orario delle lezioni, nella giornata del martedì.

La documentazione della progettazione dell’intersezione e dei team di classe è costituita dall’Agenda di

programmazione e si articola nei seguenti punti:

- Analisi della situazione iniziale della sezione/classe;

- definizione delle attività e degli ambiti disciplinari assegnati ad ogni docente e relativo orario,

con particolare attenzione per la scuola materna all’organizzazione della sezione e della giornata

scolastica;

- organizzazione delle attività laboratoriali;

- individuazione dei progetti del P.O.F. cui si intende aderire;

- visite di istruzione ed uscite da effettuare in relazione alla programmazione educativo-didattica;

- eventuali programmazioni individualizzate per alunni in situazione di disagio o di difficoltà di

apprendimento;

- programmazione individualizzata (PEI) concordata con i docenti di sostegno per gli alunni

disabili;

- utilizzo di compresenze per l’insegnamento alternati all’ora di religione e per eventuali

progetti finalizzati al recupero di specifiche micro-competenze

- modalità di incontro con le famiglie.

Sia la programmazione di intersezione, sia la programmazione disciplinare che quella del team/ classe

saranno illustrate in modo chiaro e funzionale in occasione dell'assemblea per l'elezione dei

rappresentanti di classe. Verranno, inoltre, monitorate in itinere e verificate al termine dell’unità di

apprendimento.

b) La rilevazione degli apprendimenti/valutazione

Premesso che il Collegio dei docenti, ha definito, ricavandoli dalle Indicazioni ministeriali per il

curricolo, degli standard formativi e disciplinari al fine di consentire il riconoscimento a livello

d’istituto dei crediti acquisiti, per valutazione si intende quel processo formativo che consente di

riflettere in modo continuo sulla crescita cognitiva degli alunni e di cui anche gli alunni devono essere

consapevoli; tale consapevolezza non deve mai danneggiare l’autostima e la crescita cognitiva.

Si considerano tre livelli di valutazione:

A) VALUTAZIONE OGGETTIVA/MISURAZIONE

Periodicamente, al termine delle varie unità di apprendimento, le insegnanti verificano gli

apprendimenti e le competenze degli alunni rispetto agli obiettivi della programmazione, con prove il

più possibile oggettive in rapporto a standard di Circolo:

· test a risposta multipla;

· prove scritte e orali;

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MODALITA’ OPERATIVE:

· in linea di massima le prove devono essere comunicate agli alunni in anticipo;

la valutazione predefinita deve essere esplicitata agli alunni e dare loro consapevolezza dei

propri livelli di apprendimento;

voto = 4 e 5 voto = 6 voto = 7 voto = 8 e 9 voto = 10

Molto raramente (e

solo se

costantemente

sollecitato) porta a

termine il compito

assegnato

Riesce a portare a

termine un compito

a lui assegnato,

solo se stimolato

Riesce quasi

sempre a portare a

termine un compito

a lui assegnato,

senza particolari

sollecitazioni

Riesce a portare a

termine un compito

a lui assegnato in

maniera autonoma

e si impegna a

trovare soluzioni

anche diverse

Porta a termine con

entusiasmo

qualsiasi compito a

lui assegnato,

riuscendo a trovare

soluzioni anche

diverse. Si assume

compiti di

responsabilità

anche in maniera

autonoma.

Nel lavoro di

gruppo è dispersivo

e difficilmente

riesce a dare il suo

contributo

Nel lavoro con i

compagni si sforza

di trovare una sua

collocazione

Nel lavoro con i

compagni riesce a

dare il proprio

contributo

Nel lavoro con i

compagni assume,

con dedizione un

ruolo produttivo

Nel lavoro con i

compagni riesce ad

essere efficace e

non si avvilisce di

fronte alle

difficoltà

Di fronte ad un

problema resta

indifferente e non

si impegna a

trovare una

soluzione

Di fronte ad un

problema anche se

in maniera non

sempre efficace

prova a cercare

soluzioni

Di fronte ad un

problema si

impegna a trovare

le soluzioni e a

volte riesce ad

essere efficace

Di fronte ad un

problema si

impegna a provare

soluzioni e molto

spesso riesce ad

essere efficace

Si impegna sempre

nella soluzione dei

problemi trovando

strategie efficaci.

le prove di verifica, secondo il Sistema Invalsi, devono essere poco numerose, chiare, comprensibili,

somministrate al termine di unità e/o percorsi didattici compiuti sulla classe; il loro esito va comunicato

alle famiglie.

Si possono, comunque, somministrare prove intermedie che suggeriscano interventi correttivi;

· nel caso di prove difficilmente misurabili (testo, interrogazioni, quesiti a risposta aperta, ecc...), è

consigliabile valutare solo alcuni aspetti: valutazione segmentaria.

· (Esempio: valutare in un testo separatamente correttezza ortografica, pertinenza lessicale,

correttezza dei contenuti);

· l’esito globale di queste misurazioni, che va comunicato alle famiglie, non può essere una media

matematica, ma contiene un margine di apprezzamento soggettivo da esprimere nella scheda di

valutazione;

· quando l’alunno svolge un programma differenziato dal resto della classe, questa valutazione non

si riferirà agli standard comuni, ma agli obiettivi specifici dei bambini: in questo caso nel documento di

valutazione, accanto alla disciplina, sarà specificato: “programmazione semplificata”.

B) VALUTAZIONE FORMATIVA

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Quotidianamente le insegnanti esprimono (per iscritto o verbalmente) valutazioni sugli esercizi svolti

dagli alunni (es.: bene, stai migliorando, potevi essere più corretto/ordinato ...).

Questa valutazione formativa non misura in modo oggettivo apprendimenti e competenze e non può

quindi essere confrontata con quella degli altri alunni.

Essa viene effettuata attraverso un’analisi guidata e costante sia degli errori che delle prove positive.

C) VALUTAZIONE SOMMATIVA/GLOBALE

Non è il “riassunto” dell’apprendimento nelle varie discipline, ma descrive l’atteggiamento del

bambino verso la scuola (autonomia, atteggiamento nei confronti della vita scolastica, socializzazione,

impegno e volontà, fiducia in se stesso ecc...) ed indica i progressi effettuati rispetto al punto di

partenza ed alle potenzialità di ciascun alunno.

D) NON AMMISSIONI

E’ possibile NON AMMETTERE alla classe successiva quando:

1) le insufficienze sono dovute a situazioni particolari (molte assenze, trasferimenti da una scuola

all’altra con livelli di programmazione troppo diversi, ecc...);

2) si riscontra immaturità nell’alunno e si ritiene possa essere superata offrendo tempi di

apprendimento più adeguati ed evitando una programmazione differenziata per l’intero ciclo.

La proposta di non ammissione è comunicata preventivamente alla famiglia ed è preceduta da :

· monitoraggio costante da parte degli insegnanti del percorso di apprendimento dell'alunno;

· attivazione di percorsi specifici di supporto all'apprendimento;

· colloqui con i genitori.

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE

La formazione in servizio si orienta:

- per le docenti sia verso l’acquisizione e l’arricchimento di competenze nell’ambito delle

discipline curricolari e delle relative modalità di programmazione, sia verso problematiche riguardanti

il contesto educativo e sociale (vedi Pon e Piano Formazione);

- per il personale ATA verso l’acquisizione e l’arricchimento di nuove conoscenze e competenze

specifiche, per ottimizzare il lavoro (vedi Pon e Piano Formazione).

Tutto il personale, inoltre, può aderire individualmente alle diverse proposte di formazione offerte da

enti culturali presenti sul territorio, oltre ovviamente alle iniziative di formazione promosse

dall’Amministrazione Scolastica.

VERIFICA E VALUTAZIONE DEL P.O.F.

L'azione di verifica e valutazione del Piano dell’offerta formativa permette di ottenere informazioni

sulla qualità del servizio scolastico offerto dalla scuola; è un percorso certamente difficile perché

implica una capacità di autoanalisi mirata a definire i problemi, le difficoltà incontrate e le eventuali

inadeguatezze del servizio scolastico, ma l’esperienza realizzata negli anni precedenti ci permette di

operare con una certa serenità, consapevoli che si tratta non di un controllo formale, ma di una

rilevazione della qualità prodotta e percepita (raccolta di dati “quantitativamente” misurabili),

realizzata attraverso la somministrazione di questionari ai docenti, ai non docenti, agli alunni ed alle

loro famiglie.

La commissione POF raccoglie tutti i dati che saranno elaborati entro il mese di giugno. I risultati

dell’autoanalisi sono presentati con grafici e discussi nel Collegio dei docenti.

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La scuola adotta il modello di autovalutazione COMETA proposto dal Polo Qualità di Napoli e

condiviso con tutte la scuole della Rete Qualità in Campania. Inoltre gli esiti dell'autovalutazione di

istituto

Con il progetto sperimentale VALeS - Valutazione e Sviluppo Scuola si offre alle istituzioni

scolastiche e ai dirigenti scolastici del primo e del secondo ciclo l'opportunita di partecipare alla ituto

vengono sistematicamente inviati al PQN che elabora i relativi standard regionali. Inoltre la scuola ha

aderito al progetto sperimentale Vales

definizione di un processo che lega la valutazione ad un percorso di miglioramento continuo.

L'iniziativa tiene conto dell'esperienza maturata nel progetto VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della

Qualità delle scuole, avviato nell'a.s. 2010-2011 e tutt’ora in corso, dedicato alla valutazione esterna

delle scuole, che è stata sviluppata attraverso una pluralità di fonti e di punti di vista che prendono in

considerazione la complessità del sistema.

Pertanto, con il nuovo percorso sperimentale VALeS – di durata triennale – la scuola intende

individuare un meccanismo complessivo di valutazione, in cui risultino organicamente inserite la

valutazione della scuole e la valutazione del dirigente scolastico, all'interno di un disegno integrato fra

piano di miglioramento della scuola e obiettivi assegnati alla dirigenza scolastica.

Con questa nuova iniziativa sperimentale le scuola è stata coinvolta in una ricerca partecipata, all'insegna di un'autonomia scolastica responsabile e qualificata.

Inoltre, l'OCSE collabora con il Ministero in tutte le fasi del progetto, per assicurare l'allineamento delle

esperienze italiane con il panorama internazionale.

“Costruzione di un Curricolo Verticale per Competenze”

nell’ambito della cura e coordinamento delle attività della continuità educativa tra i diversi ordini di

scuola (infanzia e primaria)

La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico

e completo, che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei

cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce la sua identità.

Coerentemente con questa affermazione della C.M. 339/92, con le direttive ministeriali della Legge28 marzo

2003 n° 53 e successive norme applicative e con riferimento all’Atto di Indirizzo dell’ 8 settembre 2009, e le

Nuove Indicazioni del 05 Settembre 2012 la nostra scuola si pone l’obiettivo primario di perseguire, accanto

alla continuità orizzontale, anche quella verticale.

Il Curricolo si articola in campi di esperienza nella scuola dell’infanzia e in discipline nella scuola del primo

ciclo o primaria e definisce:

1-finalità;

2-traguardi di sviluppo delle competenze (per garantire uno sviluppo integrale della persona e posti al termine

della scuola dell’infanzia, della scuola primaria);

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3-obiettivi di apprendimento (ritenuti strategici per lo sviluppo delle competenze previste dalle indicazioni,

definiti al termine del terzo e quinto anno della scuola d’infanzia e primaria).

4-Valutazione (la valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari, attiva le azioni da

intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una

preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al

miglioramento continuo).

5-Certificazione delle competenze (la scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel

profilo dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione

sociale, e che saranno oggetto di certificazione).

La scuola ha il compito specifico di promuovere interventi formativi capaci di fare in modo che le caratteristiche

personali degli alunni, le loro capacità e la loro originalità si traducano in competenze necessarie a ciascuno per

lo sviluppo della persona e per poter esercitare una cittadinanza attiva.

La nostra scuola recepisce e fa proprie sia le indicazioni normative nazionali, sia quelle europee che sono

identificate nelle competenze chiave da perseguire al termine del percorso obbligatorio di istruzione. Le

competenze chiave per l'apprendimento permanente sono una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini

appropriate al contesto. In particolare, sono necessarie per la realizzazione e lo sviluppo personale, la

cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.

La grande sfida dell’oggi è mettere ogni cittadino nelle condizioni di maturare le competenze necessarie ad

essere padrone di sé in un mondo del lavoro in rapida evoluzione e sempre più esigente, in una società dove la

conoscenza è elemento indispensabile e portante per l’innovazione. Il grande problema resta comunque il

debole possesso di competenze di base rilevato nei giovani e non solo: una carenza che pregiudica l’esercizio

della piena cittadinanza. Quando parliamo di competenze di base ci riferiamo a quell’insieme di conoscenze,

abilità e comportamenti, fondamentali per ciascuno: competenze nella propria lingua e in altre lingue,

competenze in materia di matematica, scienze e tecnologia, capacità di un uso critico degli strumenti digitali e

delle informazioni che questi possono offrire. A queste si accompagnano le cosiddette competenze “soft”: lo

spirito di iniziativa, l’imparare a imparare, le competenze sociali e civiche, tutto quello che si riferisce alla

dimensione culturale e interculturale. Nei vari documenti comunitari che si sono succeduti, è stato posto

costantemente agli Stati membri l’invito a ripensare e rinnovare i sistemi e i curricula, con l’obiettivo di

acquisire le competenze come esito finale del processo di istruzione e formazione.

La nostra scuola pone l’attenzione sulle seguenti competenze chiave:

la comunicazione nella madrelingua, che è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti,

fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed

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espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di

contesti culturali e sociali;

la comunicazione nelle lingue straniere che, oltre alle principali abilità richieste per la comunicazione nella

madrelingua, richiede anche abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale. Il livello di padronanza

dipende da numerosi fattori e dalla capacità di ascoltare, parlare, leggere e scrivere;

la competenza matematica e le competenze di base in campo scientifico e tecnologico. La competenza

matematica è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in

situazioni quotidiane, ponendo l’accento sugli aspetti del processo, dell’attività e della conoscenza. La

competenza matematica comporta, in misura variabile, la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici

di pensiero (pensiero logico e spaziale) e di presentazione (formule, modelli, schemi, grafici, rappresentazioni).

Le competenze di base in campo scientifico e tecnologico riguardano la padronanza, l’uso e l’applicazione di

conoscenze e metodologie che spiegano il mondo naturale. Tali competenze comportano la comprensione dei

cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino;

· la competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della

società dell’informazione (TSI) e richiede quindi abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e della

comunicazione (TIC);

· imparare ad imparare è l’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento

anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in gruppo.

Questa competenza comprende la consapevolezza del proprio processo di apprendimento e dei propri bisogni,

l’identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di superare gli ostacoli per apprendere in modo

efficace. Questa competenza comporta l’acquisizione, l’elaborazione e l’assimilazione di nuove conoscenze e

abilità come anche la ricerca e l’uso delle opportunità di orientamento. Il fatto di imparare a imparare fa sì che i

discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro esperienze di vita per usare e

applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell’istruzione e nella formazione.

La motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa acquisire tale competenza;

· le competenze sociali e civiche. Per competenze sociali si intendono competenze personali, interpersonali e

interculturali e tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e

costruttivo alla vita sociale e lavorativa. La competenza sociale è collegata al benessere personale e sociale. È

essenziale comprendere i codici di comportamento e le maniere nei diversi ambienti in cui le persone agiscono.

La competenza civica e in particolare la conoscenza di concetti e strutture sociopolitici (democrazia, giustizia,

uguaglianza, cittadinanza e diritti civili) dota le persone degli strumenti per impegnarsi a una partecipazione

attiva e democratica;

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· senso di iniziativa e di imprenditorialità significa saper tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la

creatività, l'innovazione e l'assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per

raggiungere obiettivi. L’individuo è consapevole del contesto in cui lavora ed è in grado di cogliere le

opportunità che gli si offrono. È il punto di partenza per acquisire le abilità e le conoscenze più specifiche di cui

hanno bisogno coloro che avviano o contribuiscono ad un’attività sociale o commerciale. Essa dovrebbe

includere la consapevolezza dei valori etici e promuovere il buon governo.

Le competenze chiave sono tutte interdipendenti il loro unico fine sono lo sviluppo del pensiero critico, la

creatività, l’iniziativa, la capacità di risolvere problemi, la valutazione del rischio, la presa di decisioni e la

gestione costruttiva delle emozioni.

Il Curricolo è un documento aperto, soggetto a modifiche e integrazioni.

Esso si realizza attraverso:

LEZIONI FRONTALI le cui finalità sono:

acquisizione delle conoscenze teoriche mediante uno stile di apprendimento basato su modelli. Sono, quindi,

uno strumento suggerito nei casi in cui i partecipanti all’attività formativa siano sprovvisti di elementi

conoscitivi rispetto al contenuto trattato.

A seconda delle diverse fasi e dei differenti contenuti, la lezione può assumere la forma di una lezione frontale o

una modalità di insegnamento più interattiva, all’interno della quale il docente agisce da facilitatore del

confronto e delle discussioni con e tra i partecipanti.

Questa metodologia si svolge in aula, la figura centrale nel processo di apprendimento rimane l’alunno con i

suoi tempi-ritmi, i suoi livelli cognitivi di partenza, i suoi schemi di comprensione della realtà. Tutti elementi

tenuti in considerazione dal docente nella conduzione della lezione per favorire l’apprendimento di ciascuno.

Esercitazioni individuali e di gruppo

che tendono a rinforzare e stabilizzare le nozioni trasmesse durante la lezione. I gruppi di lavoro si esercitano

nell’applicazione delle nozioni teoriche alla realtà concreta risolvendo problemi e trovando soluzioni efficaci

attraverso collegamenti e costruzione di nuove relazioni con quelle esistenti. Si realizza un apprendimento

costruttivo, collaborativo teso verso un obiettivo comune.

Le esercitazioni individuali richiedono all’alunno una concentrazione ed uno studio singolo imparare a riflettere

sulle possibili soluzioni ad un determinato problema.

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DIDATTICA LABORATORIALE

per attivare un processo di apprendimento che sviluppi nell’alunno la capacità di imparare a ricercare ed

“imparare ad imparare”

Si fa uso di strategie come:

COOPERATIVE LEARNING

per coinvolgere attivamente nel processo di apprendimento tutti gli alunni attraverso il lavoro di un gruppo con

interdipendenza positiva fra i membri.

PROBLEM SOLVING

per migliorare le strategie operative per la soluzione di una situazione problemica.

PEER EDUCATION

per riattivare la socializzazione all’interno del gruppo classe attraverso un metodo di apprendimento che prevede

un approfondimento di contenuti tramite discussione, confronto e scambio di esperienze in virtù di una relazione

orizzontale tra chi insegna e chi apprende.

TUTORING

per favorire la responsabilizzazione. Il docente avvia il lavoro, chiarisce le condizioni di esso, offre le direttive

fondamentali ma poi osserva, sostiene, indirizza, chiarisce, lascia spazio agli allievi e alle loro possibilità di

risoluzione dei problemi, intervenendo dove l'autonomia è più fragile ma non nelle situazioni in cui grazie al

tutoraggio tra pari si riescono a superare le difficoltà .

BRAIN STORMING

per migliorare la creatività, in quanto si vuole far emergere il più alto numero di idee, fattive e realizzabili, posto

in un argomento dato.

Favorire l’abitudine a lavorare in team e a rafforzarne le potenzialità.

INDIVIDUALIZZAZIONE

per raggiungere gli obiettivi fondamentali del curricolo attraverso strategie mirate.

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SCUOLA DELL’INFANZIA

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

PER CAMPI D’ESPERNZA

OBIETTIVI D’APPRENDIMENTO PER FASCE D’ETA’

CAMPI DI ESPERIENZA / DISCIPLINE

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola dell’Infanzia

I DISCORSI E LE PAROLE

-Scoprire le potenzialità comunicative ed espressive dei linguaggi verbali e non verbali.

-Comunicare ed esprimere bisogni, emozioni, pensieri attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo

differenziato e appropriato nelle diverse attività.

-Usare il linguaggio verbale nel'interazione con i coetanei e con gli adulti, dialogando e chiedendo spiegazioni.

-Raccontare, inventare, ascoltare e comprendere le narrazioni e la lettura di storie.

-Riconoscere la propria lingua materna differenziandola dal dialetto.

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

3 ANNI

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

4 ANNI

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

5 ANNI

1. Prestare attenzione a semplici

scambi comunicativi di gruppo.

2. Esprimere verbalmente i

bisogni primari

3. Formulare semplici domande e

dare semplici risposte.

4. Identificare ed eseguire

semplici consegne.

5. Verbalizzare esperienze

personali in modo semplice.

6. Partecipare spontaneamente

alla conversazione.

7. Accostarsi alla lettura

d’immagini

8. Presentare i propri disegni

9. Conoscere parole nuove

10. Memorizzare filastrocche/

poesie/canzoncine.

11. Sperimentare le proprie

1. Mantenere l'attenzione sul

messaggio orale nelle situazioni

comunicative proposte.

2. Esprimere i propri bisogni in

modo adeguato relativamente al

linguaggio e al contesto.

3. Formulare domande e dare

risposte relativamente ad una

esperienza (propria/altrui) o ad

una storia.

4. Identificare ed eseguire

consegne relative a precise attività

didattiche

5. Verbalizzare esperienze

personali specificando qualche

particolare.

6. Partecipare alla conversazione

rispettando il turno della parola.

7. Leggere immagini descrivendo

1. Mantenere l'attenzione sul

messaggio orale nelle diverse

situazioni comunicative.

2. Gestire l'espressione dei

bisogni secondo un codice

comportamentale socialmente

condiviso.

3. Formulare domande

appropriate e risposte

congruenti all’interno di un

contesto comunicativo.

4. Identificare ed eseguire

consegne articolate

relativamente a varie attività

5. Verbalizzare il proprio vissuto

formulando frasi più articolate,

seguendo uno schema discorsivo .

6. Conversare, comprendendo i

punti di vista dei coetanei.

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capacità espressive. in modo semplice persone e

oggetti

8. Spiegare i propri disegni

utilizzando frasi espanse.

9. Utilizzare parole nuove

10. Memorizzare semplici

filastrocche/poesie/canzoni

11. Acquisire fiducia nelle proprie

capacità

espressive

7. Spiegare le proprie produzioni

in modo dettagliato.

8. Ampliare il proprio

patrimonio lessicale

9. Interpretare

filastrocche/poesie/canzoncine

con espressività e utilizzando

linguaggi non verbali.

9. Acquisire fiducia nelle proprie

capacità espressive.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola dell’Infanzia

IMMAGINI SUONI E COLORI

-Comunicare ed esprimere emozioni, raccontare utilizzando i linguaggi non verbali e diverse forme di

rappresentazione e drammatizzazione.

-Sperimentare le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, utilizzando anche le tecnologie.

-Sperimentare le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo nello spazio e

nel tempo.

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

3 ANNI

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

4 ANNI

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

5 ANNI

1. Conoscere i colori primari

(rosso,

giallo, blu).

2. Sperimentare le tecniche di

manipolazione

3. Esplorare i materiali a

disposizione

4. Accompagnare una melodia

con

semplici movimenti del corpo.

5. Riconoscere il suono della

propria

voce, della voce dell’insegnante e

dei compagni.

6. Esplorare e ricercare sonorità

nello

spazio esterno, inteso come

ambiente di vita.

1. Scoprire la formazione dei

colori secondari attraverso la

mescolanza dei colori primari..

2. Sviluppare le tecniche di

manipolazione.

3. Utilizzare con creatività i

materiali a disposizione.

4. Riconoscere il proprio corpo

come

strumento musicale.

5. Riconoscere i suoni delle

vocali.

6. Esplorare le proprie possibilità

sonoro - espressive

ed utilizzare voce, corpo, oggetti

per semplici produzioni musicali.

1. Scoprire la formazione dei

colori secondari attraverso la

mescolanza dei colori primari.

2. Sviluppare le tecniche di

manipolazione.

3. Utilizzare con creatività i

materiali a disposizione.

4. Riconoscere il proprio corpo

come strumento musicale.

5. Riconoscere i suoni delle

vocali.

6. Esplorare le proprie possibilità

sonoro - espressive

ed utilizzare voce, corpo, oggetti

persemplici produzioni musicali.

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Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola dell’Infanzia

IL CORPO E IL MOVIMENTO

-Riconoscere il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresentare il corpo fermo e in movimento.

-Vivere pienamente la propria corporeità, percependone il potenziale comunicativo ed espressivo.

-Riconoscere i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adottare pratiche corrette

di cura di sé, d'igiene e di sana alimentazione.

-Provare piacere nel movimento e sperimentare schemi posturali e motori, applicandoli nei giochi individuali e

di gruppo.

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

3 ANNI

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

4 ANNI

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

5 ANNI

1. Riconoscere le principali parti

del corpo su se stessi.

2. Riconoscere ciò che fa bene e

male al corpo in termini di

alimenti e azioni.

3. Orientarsi nello spazi.

1. Riconoscere le principali parti

del corpo su se stessi e sugli altri

e rappresentarle graficamente.

2. Curare la propria persona,

l’ambiente, gli oggetti personali,

i materiali comuni nella

prospettiva della salute e

dell’ordine.

3. Muoversi con destrezza nei

giochi liberi e guidati.

4. Sapere orientarsi in spazi

grafici

1. Riconoscere le potenzialità

sensoriali, ritmiche ed espressive

del corpo.

2. Essere autonomi

nell’alimentarsi e nel vestirsi.

3. Muoversi creativamente e

orientarsi nello spazio.

4. Distinguere destra e sinistra in

relazione al proprio corpo.

5. Eseguire grafismi.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola dell’Infanzia

IL SE E L’ALTRO

-Sviluppare il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, saperli esprimere

in modo sempre più adeguato.

-Sapere di avere una storia personale e familiare, conoscere le tradizioni della famiglia, della comunità e metterla

a confronto con altre.

-Riflettere, confrontarsi, discutere con gli adulti e con gli altri bambini e cominciare a riconoscere la reciprocità

di attenzione tra chi parla e chi ascolta.

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-Riconoscere i più importanti segni della propria cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il

funzionamento delle piccole comunità e della città.

-Riconoscere le proprie esigenze, i propri sentimenti, i propri diritti e quelli degli altri, i valori, le ragioni che

determinano il suo comportamento .

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

3 ANNI

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

4 ANNI

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

5 ANNI

1. Controllare le emozioni

suscitate dal distacco dai

familiari.

2. Riconoscere la propria e l’altrui

identità sessuale.

3. Orientarsi nel tempo della vita

quotidiana.

4. Distinguere il giorno dalla

notte.

5. Riconoscere le prime regole di

vita sociale

1. Riconoscere e riferire i propri

stati emotivi.

2. Compiere scelte sulla base delle

proprie preferenze

3. Conoscere e rispettare le norme

che regolano la vita di gruppo.

4. Collocare persone, fatti ed

eventi nel tempo.

5. Ricostruire attraverso diverse

forme di documentazione (storia e

tradizioni).

6. Mettere in atto le prime regole

di vita sociale, rispettando gli

esseri umani, la natura e gli

animali.

1. Riconoscere i propri stati

emotivi e riferirne i fattori

determinanti.

2. Compiere scelte sapendole

motivare.

3. Interagire con adulti e coetanei.

4. Autodescriversi fornendo dati

anagrafici, fisici e caratteriali.

5. Eseguire azioni seguendo

criteri di successione e

contemporaneità.

6. Ricostruire attraverso diverse

forme di documentazione (storia e

tradizioni).

7. Riconoscere e rispettare le più

semplici norme morali.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola dell’Infanzia

LA CONOSCENZA DEL MONDO

-Raggruppare, ordinare oggetti e materiali secondo criteri diversi, identificarne alcune proprietà, confrontare e

valutare quantità; utilizzare simboli per registrarle;

-Saper collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.

-Riferire correttamente eventi del passato recente; saper dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e

prossimo.

-Osservare con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi

dei loro cambiamenti.

-Individuare le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, -sopra/sotto,

destra/sinistra.

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OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

3 ANNI

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

4 ANNI

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

5 ANNI

1. Raggruppare oggetti uguali o

dello stesso genere.

2. Discriminare le percezioni

sensoriali

3. Riconoscere e denomina le

condizioni atmosferiche.

4. Distinguere e valuta le

dimensioni (grande-piccolo).

5. Percepire e distinguere le

principali figure geometriche

(cerchio).

6. Osservare le fasi della crescita

dei semi

7. Riconoscere le differenze tra i

vari esseri viventi.

1. Comprendere e operare

secondo il

concetto di insieme.

2. Stabilire relazioni tra gli organi

sensoriali e le percezioni.

3. Riconoscere e rappresentare le

condizioni atmosferiche.

4. Distinguere e valutare le

dimensioni

(grande-medio-piccolo).

5. Riconoscere e denominare le

principali

figure geometriche.

6. Osservare, esplorare la natura e

le sue trasformazioni.

7. Riconoscere le differenze tra il

mondo naturale e quello

artificiale.

8. Identificare le differenze tra il

modo vegetale e quello animale.

1. Eseguire seriazioni e riprodurle

graficamente.

2. Conoscere gli organi di senso e

le loro

funzionalità.

3. Conoscere le principali

caratteristiche delle stagioni.

4. Eseguire confronti, valutazioni

e misurazioni.

5. Riconoscere, denominare e

rappresentare le

principali figure geometriche.

6. Discriminare e descrivere le

trasformazioni in natura.

7. Osservare, riconoscere e

descrivere le

differenti caratteristiche del

mondo naturale e artificiale.

8. Confrontare le caratteristiche

tra uomo, animali e piante.

SCUOLA PRIMARIA

Premesso che la scuola deve:

- condurre, per gradi, l’alunno ad una sempre più chiara conoscenza di sé

- preoccuparsi di offrire loro occasioni di sviluppo integrale in tutte le direzioni

- operare affinché ciascuno acquisisca un’immagine sempre più chiara e approfondita della realtà

sociale di oggi

- favorire la pratica dei comportamenti richiesti al futuro cittadino, in sintonia con le riforme che hanno

innovato anche la scuola elementare, il Circolo Didattico “G. Pascoli” di Grumo Nevano, riprendendo

le considerazioni/posizioni di grandi pedagogisti come Dewey e Bruner sulla scuola del curricolo, si

pone l’obiettivo di formare tutti attribuendo fondamentale importanza non solo ai saperi, ma anche ai

metodi, alle modalità relazionali, agli strumenti e agli ambienti di apprendimento.

In questa prospettiva i docenti dallo scorso anno scolastico hanno iniziato:

a) un percorso di ripensamento delle discipline, ponendosi il problema:

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- di quali siano le domande di senso alla base di ognuna, quali valori investano i vari campi del sapere,

quale sia la sua legittimazione ad essere presente come elemento forte nella formazione dei nostri

alunni;

- di quali siano le strategie più funzionali per “tradurre” i nuclei fondanti delle discipline in competenze

degli alunni;

b) il superamento della programmazione per obiettivi con la formulazione di una progettazione per

competenze.

La costruzione di un lessico condiviso fra gli insegnanti e la messa in comune di buone prassi

didattiche diventa così una necessità improrogabile realizzata attraverso un’analisi distintiva e

connettiva delle nozioni di CONTENUTI, CONOSCENZE e COMPETENZE.

Per contenuti intendiamo gli elementi e gli aspetti peculiari di ogni disciplina.

Con il termine conoscenze intendiamo l’acquisizione dei contenuti, cioè di teorie, principi, concetti,

termini, argomenti, regole, procedure, metodi, tecniche applicative.

Per competenze, invece, intendiamo l’utilizzazione delle conoscenze acquisite per eseguire compiti e/o

risolvere situazioni problematiche e/o produrre nuovi oggetti.

I contenuti assumono la forma e la sostanza di competenze quando e se gli alunni riescono ad

interiorizzarli in pieno, li trasferiscono e li fanno interagire in contesti culturali diversi da quelli in cui

sono nati e se ne avvalgono come strumenti e modelli per comprendere, interpretare e simbolizzare

ogni tipo di realtà.

La competenza, proprio perché radicata nel patrimonio cognitivo-operativo di ciascuno, ha le

caratteristiche di persistere nel tempo, di essere significativa ed ancorata alla realtà più di quanto non

avvenga ad una conoscenza.

Da questa impostazione derivano, sul piano metodologico-didattico, alcune conseguenze:

L’individuazione dei “nuclei fondanti” delle discipline per ricercare “traguardi formativi” che

abbiano significato per il presente e il futuro degli alunni

La trasformazione delle aule scolastiche da luoghi di insegnamento a luoghi di ricerca con preferenza

per modalità di insegnamento/apprendimento vicine a quella della ricerca-azione, che richiede la

partecipazione in gruppo degli alunni

la preferenza per un ruolo dell’insegnante stimolatore dei processi di apprendimento

I TRAGUARDI FORMATIVI

I traguardi formativi per lo sviluppo delle competenze, rappresentano riferimenti per gli insegnanti,

indicano piste da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale

dell’alunno. (Dal POF – Contratto Formativo). Tali traguardi vengono, successivamente, trasformati in

obiettivi di apprendimento per ciascuna disciplina e per ciascuna classe e riportati sui documenti di

valutazione: Registro personale del docente e scheda di valutazione

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Programmazione Annuale scuola primaria

ITALIANO

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

• Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria

1- L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con

compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più

possibile adeguato alla situazione.

Ascolto e parlato

1a – Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione) rispettando i turni di

parola.

1b – Comprendere l’argomento e le informazioni principali di discorsi affrontati in classe.

2 -Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni

principali e lo scopo.

Ascolto e parlato

2a– Ascoltare testi narrativi ed espositivi mostrando di saperne cogliere il senso globale e riesporli in

modo comprensibile a chi ascolta.

2b– Comprendere e dare semplici istruzioni su un gioco o un’attività conosciuta.

3 -Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le

informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.

Lettura

3a– Padroneggiare la lettura strumentale (di decifrazione) sia nella modalità ad alta voce, curandone

l’espressione, sia in quella silenziosa.

3b– Prevedere il contenuto di un testo semplice in base ad alcuni elementi come il titolo e le immagini;

comprendere il significato di parole non note in base al testo.

3c– Leggere testi (narrativi, descrittivi, informativi) cogliendo l’argomento di cui si parla e individuando

le informazioni principali e le loro relazioni.

3d– Comprendere testi di tipo diverso, continui e non continui, in vista di scopi pratici, di intrattenimento e di

svago.

Ascolto e parlato

3e – Raccontare storie personali o fantastiche rispettando l’ordine cronologico ed esplicitando le informazioni

necessarie perché il racconto sia chiaro per chi ascolta.

3f – Ricostruire verbalmente le fasi di un’esperienza vissuta a scuola o in altri contesti.

3g – Comprendere e dare semplici istruzioni su un gioco o un’attività conosciuta.

4 -Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento

di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale;

acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica.

Lettura

4a – Leggere semplici e brevi testi letterari, sia poetici sia narrativi, mostrando di saperne cogliere il senso

globale.

4b– Leggere semplici testi di divulgazione per ricavarne informazioni utili ad ampliare conoscenze su temi noti.

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5-Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura

silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali.

Lettura

5a– Leggere semplici e brevi testi letterari, sia poetici sia narrativi, mostrando di saperne cogliere il senso

globale.

5b– Leggere semplici testi di divulgazione per ricavarne informazioni utili ad ampliare conoscenze su temi

noti.

6-Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di

scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.

Scrittura

6a– Acquisire le capacità manuali, percettive e cognitive necessarie per l’apprendimento della scrittura.

6b– Scrivere sotto dettatura curando in modo particolare l’ortografia.

6c– Produrre semplici testi funzionali, narrativi e descrittivi legati a scopi concreti (per utilità personale,

per comunicare con altri, per ricordare, ecc.) e connessi con situazioni quotidiane (contesto scolastico

e/o familiare).

6d– Comunicare con frasi semplici e compiute, strutturate in brevi testi che rispettino le convenzioni

ortografiche e di interpunzione.

7-Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i

più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.

Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo

7a – Comprendere in brevi testi il significato di parole non note basandosi sia sul contesto sia sulla conoscenza

intuitiva delle famiglie di parole.

7b – Ampliare il patrimonio lessicale attraverso esperienze scolastiche ed extrascolastiche e attività di

interazione

orale e di lettura.

7c – Usare in modo appropriato le parole man mano apprese.

7d – Effettuare semplici ricerche su parole ed espressioni presenti nei testi, per ampliare il lessico d’uso.

8-Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico;

riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative. Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua

8a– Confrontare testi per coglierne alcune caratteristiche specifiche (ad es. maggiore o minore efficacia

comunicativa, differenze tra testo orale e testo scritto, ecc.).

9-Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione

logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi. Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua

9a– Riconoscere se una frase è o no completa, costituita cioè dagli elementi essenziali (soggetto, verbo,

complementi necessari).

9b– Prestare attenzione alla grafia delle parole nei testi e applicare le conoscenze ortografiche nella propria

produzione scritta

ITALIANO

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Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria

1-L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con

compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più

possibile adeguato alla situazione Ascolto e parlato

1a– Interagire in modo collaborativo in una conversazione, in una discussione, in un dialogo su argomenti

di esperienza diretta, formulando domande, dando risposte e fornendo spiegazioni ed esempi.

1b– Cogliere in una discussione le posizioni espresse dai compagni ed esprimere la propria opinione su un

argomento in modo chiaro e pertinente.

1c-Raccontare esperienze personali o storie inventate organizzando il racconto in modo chiaro, rispettando

l’ordine cronologico e logico e inserendo gli opportuni elementi descrittivi e informativi.

.

2-Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni

principali e lo scopo.

Ascolto e parlato

2a-Comprendere il tema e le informazioni essenziali di un’esposizione (diretta o trasmessa); comprendere

lo scopo e l’argomento di messaggi trasmessi dai media (annunci, bollettini ...).

2b-Formulare domande precise e pertinenti di spiegazione e di approfondimento durante o dopo

l’ascolto

3-Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le

informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.

Ascolto e parlato

3a-Comprendere consegne e istruzioni per l’esecuzione di attività scolastiche ed extrascolastiche

Lettura

3b– Impiegare tecniche di lettura silenziosa e di lettura espressiva ad alta voce.

3c– Usare, nella lettura di vari tipi di testo, opportune strategie per analizzare il contenuto; porsi domande

all’inizio e durante la lettura del testo; cogliere indizi utili a risolvere i nodi della comprensione.

3d– Sfruttare le informazioni della titolazione, delle immagini e delle didascalie per farsi un’idea del testo

che si intende leggere.

3e– Seguire istruzioni scritte per realizzare prodotti, per regolare comportamenti, per svolgere un’attività,

per realizzare un procedimento

4-Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento

di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale;

acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica.

Ascolto e parlato

4a-Organizzare un semplice discorso orale su un tema affrontato in classe con un breve intervento preparato in

precedenza o un’esposizione su un argomento di studio utilizzando una scaletta.

Lettura

4b– Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un’idea di un argomento, per

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trovare spunti a partire dai quali parlare o scrivere.

4c– Ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza (compresi moduli, orari, grafici, mappe ecc.)

per scopi pratici o conoscitivi, applicando tecniche di supporto alla comprensione (quali, ad

esempio, sottolineare, annotare informazioni, costruire mappe e schemi ecc.).

5-Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura

silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali.

Lettura

5a-Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici, distinguendo l’invenzione letteraria

dalla realtà.

5b– Leggere testi letterari narrativi, in lingua italiana contemporanea, e semplici testi poetici cogliendone

il senso, le caratteristiche formali più evidenti, l’intenzione comunicativa dell’autore ed esprimendo

un motivato parere personale

6-Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di

scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.

Scrittura–

6a- Raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto o di un’esperienza.

6b– Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute da altri che contengano le informazioni essenziali

relative a persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni.

6c– Scrivere lettere indirizzate a destinatari noti, lettere aperte o brevi articoli di cronaca per il giornalino

scolastico o per il sito web della scuola, adeguando il testo ai destinatari e alle situazioni.

6d– Esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d’animo sotto forma di diario.

6e– Rielaborare testi (ad esempio: parafrasare o riassumere un testo, trasformarlo, completarlo) e redigerne di

nuovi, anche utilizzando programmi di videoscrittura.

6f– Scrivere semplici testi regolativi o progetti schematici per l’esecuzione di attività (ad esempio: regole

di gioco, ricette, ecc.).

6g– Realizzare testi collettivi per relazionare su esperienze scolastiche e argomenti di studio.

6h– Produrre testi creativi sulla base di modelli dati (filastrocche, racconti brevi, poesie).

6i– Sperimentare liberamente, anche con l’utilizzo del computer, diverse forme di scrittura, adattando il

lessico, la struttura del testo, l’impaginazione, le soluzioni grafiche alla forma testuale scelta e integrando

eventualmente il testo verbale con materiali multimediali.

6l– Produrre testi sostanzialmente corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, rispettando le

funzioni sintattiche dei principali segni interpuntivi.

• 7-Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e

utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.

-Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo

7a– Comprendere ed utilizzare in modo appropriato il lessico di base (parole del vocabolario fondamentale

e di quello ad alto uso).

7b– Arricchire il patrimonio lessicale attraverso attività comunicative orali, di lettura e di scrittura e attivando la

conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole (somiglianze, differenze,

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appartenenza a un campo semantico).

7c– Comprendere e utilizzare parole e termini specifici legati alle discipline di studio.

7d– Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione.

8 -Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico;

riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative. 8a– Comprendere che le parole hanno diverse accezioni e individuare l’accezione specifica di una parola

in un testo.

8b– Comprendere, nei casi più semplici e frequenti, l’uso e il significato figurato delle parole.

9-È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti

(plurilinguismo). Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua

9a– Relativamente a testi o in situazioni di esperienza diretta, riconoscere la variabilità della lingua nel

tempo e nello spazio geografico, sociale e comunicativi

10-Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione

logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.

10a– Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole (parole semplici, derivate, composte).

10b– Comprendere le principali relazioni di significato tra le parole (somiglianze, differenze, appartenenza

a un campo semantico).

10c– Riconoscere la struttura del nucleo della frase semplice (la cosiddetta frase minima): predicato, soggetto,

altri elementi richiesti dal verbo.

10d– Riconoscere in una frase o in un testo le parti del discorso, o categorie lessicali, riconoscerne i principali

tratti grammaticali; riconoscere le congiunzioni di uso più frequente (come e, ma, infatti, perché,

quando)

10e– Conoscere le fondamentali convenzioni ortografiche e servirsi di questa conoscenza per rivedere la

propria produzione scritta e correggere eventuali errori.

INGLESE Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria

1-L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari

Ascolto (comprensione orale)

1a– Comprendere vocaboli, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano, pronunciati chiaramente e

lentamente relativi a se stesso, ai compagni, alla famiglia.

Lettura (comprensione scritta)

1b– Comprendere cartoline, biglietti e brevi messaggi, accompagnati preferibilmente da supporti visivi o sonori,

cogliendo parole e frasi già acquisite a livello orale

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2-Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente

ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati

Parlato (produzione e interazione orale)

2a– Produrre frasi significative riferite ad oggetti, luoghi, persone, situazioni note.

Scrittura (produzione scritta)

2b– Scrivere parole e semplici frasi di uso quotidiano attinenti alle attività svolte in classe e ad interessi personali

e del gruppo.

3-Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate,

inscambi di informazioni semplici e di routine

3a-Interagire con un compagno per presentarsi e/o giocare, utilizzando espressioni e frasi memorizzate adatte

alla situazione.

4-Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo

eventualmente spiegazioni.

. Ascolto (comprensione orale)

4a– Comprendere vocaboli, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano, pronunciati chiaramente e

lentamente relativi a se stesso, ai compagni, alla famiglia.

5-Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera.

Lettura (comprensione scritta)

5a– Comprendere cartoline, biglietti e brevi messaggi, accompagnati preferibilmente da supporti visivi o sonori,

cogliendo parole e frasi già acquisite a livello orale.

Scrittura (produzione scritta)

5b– Scrivere parole e semplici frasi di uso quotidiano attinenti alle attività svolte in classe e ad interessi personali

e del gruppo.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria

1-L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari

Ascolto (comprensione orale)

1a– Comprendere brevi dialoghi, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e

identificare il tema generale di un discorso in cui si parla di argomenti conosciuti.

Parlato (produzione e interazione orale)

1b– Riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale, integrando il significato di ciò che si dice con

mimica e gesti.

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Lettura (comprensione scritta)

1c– Leggere e comprendere brevi e semplici testi, accompagnati preferibilmente da supporti visivi, cogliendo il

loro significato globale e identificando parole e frasi familiari.

2-Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente

ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.

Parlato (produzione e interazione orale)

2a– Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi già incontrate ascoltando e/o

leggendo.

Scrittura (produzione scritta)

2b– Scrivere in forma comprensibile messaggi semplici e brevi per presentarsi, per fare gli auguri, per

ringraziare o invitare qualcuno, per chiedere o dare notizie, ecc.

3-Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in

scambi di informazioni semplici e di routine.

Parlato (produzione e interazione orale)

3a– Interagire in modo comprensibile con un compagno o un adulto con cui si ha familiarità, utilizzando

espressioni e frasi adatte alla situazione.

4-Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo

eventualmente spiegazioni.

Ascolto (comprensione orale)

4a– Comprendere brevi dialoghi, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e

identificare il tema generale di un discorso in cui si parla di argomenti conosciuti.

4b– Comprendere brevi testi multimediali identificandone parole chiave e il senso generale.

Interagire in modo comprensibile con un compagno o un adulto con cui si ha familiarità, utilizzando espressioni

e frasi adatte alla situazione.

5-Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera

Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento

5a– Osservare coppie di parole simili come suono e distinguerne il significato.

5b– Osservare parole ed espressioni nei contesti d’uso e coglierne i rapporti di significato.

5c– Osservare la struttura delle frasi e mettere in relazione costrutti e intenzioni comunicative.

5d– Riconoscere che cosa si è imparato e che cosa si deve imparare.

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Storia Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria

1-L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.

Uso delle fonti

1a– Individuare le tracce e usarle come fonti per produrre conoscenze sul proprio passato, della generazione

degli adulti e della comunità di appartenenza

2-Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e

comprende

2a-Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni e conoscenze su aspetti del passato

3-Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni,

contemporaneità, durate, periodizzazioni.

3a-Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e narrati.

3b– Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità, durate, periodi, cicli temporali, mutamenti, in

fenomeni ed esperienze vissute e narrate

3c-Comprendere la funzione e l’uso degli strumenti convenzionali per la misurazione e la rappresentazione del

tempo (orologio, calendario, linea temporale …).

4-Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.

4a-Individuare analogie e differenze attraverso il confronto tra quadri storico-sociali diversi, lontani nello spazio

e nel tempo.

5-Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti.

5a-Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e narrati.

5b-Organizzare le conoscenze acquisite in semplici schemi temporali

6-Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.

6a-Seguire e comprendere vicende storiche attraverso l’ascolto o lettura di testi dell’antichità, di storie, racconti,

biografie di grandi del passato.

7Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici.

7a-Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e narrati

8- Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali.

8a-Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante grafismi, disegni, testi scritti e con risorse digitali.

8b-Riferire in modo semplice e coerente le conoscenze acquisite

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STORIA

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria

1-L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.

Produrre informazioni con fonti di diversa natura utili alla ricostruzione di un fenomeno storico

2-Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e

comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale.

Rappresentare, in un quadro storico-sociale, le informazioni che scaturiscono dalle tracce del passato presenti sul

territorio vissuto

Leggere una carta storico-geografica relativa alle civiltà studiate

3-Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni,

contemporaneità, durate, periodizzazioni.

-Usare cronologie e carte storico-geografiche per rappresentare le conoscenze

-Usare il sistema di misura occidentale del tempo storico (avanti Cristo – dopo Cristo) e comprendere i sistemi

di misura del tempo storico di altre civiltà.

4Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.

-Confrontare i quadri storici delle civiltà affrontate

5-Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti.

-Rappresentare, in un quadro storico-sociale, le informazioni che scaturiscono dalle tracce del passato presenti

sul territorio vissuto

-Leggere una carta storico-geografica relativa alle civiltà studiate.

-Usare cronologie e carte storico-geografiche per rappresentare le conoscenze.

-Confrontare i quadri storici delle civiltà affrontate.

6-Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.

-Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studiate, mettendo in rilievo le relazioni fra gli elementi

caratterizzanti

7-Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici.

Leggere una carta storico-geografica relativa alle civiltà studiate.

Usare cronologie e carte storico-geografiche per rappresentare le conoscenze.

Confrontare i quadri storici delle civiltà affrontate

8-Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali.

Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte storiche, reperti iconografici e consultare

testi di genere diverso, manualistici e non, cartacei e digitali.

Elaborare in testi orali e scritti gli argomenti studiati, anche usando risorse digitali.

9-Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia

dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la

contemporaneità.

Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’impero romano

d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.

-Confrontare aspetti caratterizzanti le diverse società studiate anche in rapporto al presente.

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– Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte storiche, reperti iconografici e consultare testi di

genere diverso, manualistici e non, cartacei e digitali.

– Esporre con coerenza conoscenze e concetti appresi, usando il linguaggio specifico della disciplina.

– Elaborare in testi orali e scritti gli argomenti studiati, anche usando risorse digitali.

GEOGRAFIA

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria

1-riferimenti topologici e punti cardinali.

Muoversi consapevolmente nello spazio circostante, orientandosi attraverso punti di riferimento, utilizzando gli

indicatori topologici (avanti, dietro, sinistra, destra, ecc.) e le mappe di spazi noti che si formano nella mente

(carte mentali).

2-Utilizza il linguaggio della geo- graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare

semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio.

Rappresentare in prospettiva verticale oggetti e ambienti noti (pianta dell’aula, ecc.) e tracciare percorsi effettuati

nello spazio circostante.

3-Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali,

fotografiche, artistico-letterarie).

Leggere e interpretare la pianta dello spazio vicino

4-Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi,

mari, oceani, ecc.)

Conoscere il territorio circostante attraverso l’approccio percettivo e l’osservazione diretta

5-Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con

particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e

di altri continenti.

Individuare e descrivere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i paesaggi dell’ambiente di

vita della propria regione.

6-Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio

naturale.

Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato e modificato dalle attività umane.

7-Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici

legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.

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Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, le funzioni dei vari spazi e le loro connessioni, gli interventi positivi e

negativi dell’uomo e progettare soluzioni, esercitando la cittadinanza attiva

GEOGRAFIA

Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria

1-L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e

punti cardinali.

1aOrientarsi utilizzando la bussola e i punti cardinali anche in relazione al Sole

2-Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare

semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio.

2aAnalizzare i principali caratteri fisici del territorio, fatti e fenomeni locali e globali, interpretando

carte geografiche di diversa scala, carte tematiche, grafici, elaborazioni digitali, repertori statistici relativi a

indicatori socio-demografici ed economici.

3-Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali,

fotografiche, artistico-letterarie).

3a -Estendere le proprie carte mentali al territorio italiano, all’Europa e ai diversi continenti, attraverso gli

strumenti dell’osservazione indiretta (filmati e fotografie, documenti cartografici, immagini da telerilevamento,

elaborazioni digitali, ecc.).

4-Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi,

mari, oceani, ecc.)

4aLocalizzare sulla carta geografica dell’Italia le regioni fisiche, storiche e amministrative; localizzare

sul planisfero e sul globo la posizione dell’Italia in Europa e nel mondo.

5-Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con

particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e

di altri continenti.

5a Localizza le regioni fisiche principali e i grandi caratteri dei diversi continenti e degli oceani.

6-Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio

naturale.

-Conoscere gli elementi che caratterizzano i principali paesaggi italiani, europei e mondiali, individuando

le analogie e le differenze (anche in relazione ai quadri socio-storici del passato) e gli elementi

di particolare valore ambientale e culturale da tutelare e valorizzare

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7-Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici

legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.

-Acquisire il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storico-culturale, amministrativa) e utilizzarlo a

partire dal contesto italiano.

Individuare problemi relativi alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, proponendo

soluzioni idonee nel proprio contesto di vita.

Matematica

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria

1- L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa

valutarel’opportunità di ricorrere a una calcolatrice. Numeri 1aContare oggetti o eventi, a voce e mentalmente, in senso progressivo e regressivo e per salti di due,tre, ...

1b– Leggere e scrivere i numeri naturali in notazione decimale, avendo consapevolezza della notazione

posizionale; confrontarli e ordinarli, anche rappresentandoli sulla retta.

1c– Eseguire mentalmente semplici operazioni con i numeri naturali e verbalizzare le procedure di calcolo.

1d– Conoscere con sicurezza le tabelline della moltiplicazione dei numeri fino a 10. Eseguire le operazionicon i

numeri naturali con gli algoritmi scritti usuali.

1e– Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali, rappresentarli sulla retta ed eseguire semplici addizionie

sottrazioni, anche con riferimento alle monete o ai risultati di semplici misure.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Numeri

1a– Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali.

1b– Eseguire le quattro operazioni con sicurezza, valutando l’opportunità di ricorrere al calcolo mentale,scritto o

con la calcolatrice a seconda delle situazioni.

1c– Eseguire la divisione con resto fra numeri naturali; individuare multipli e divisori di un numero.

1d– Stimare il risultato di una operazione.

1e– Operare con le frazioni e riconoscere frazioni equivalenti.

1f– Utilizzare numeri decimali, frazioni e percentuali per descrivere situazioni quotidiane.

1g– Interpretare i numeri interi negativi in contesti concreti.

1h– Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta e utilizzare scale graduate in contesti significativi per le scienze

e per la tecnica.

1i– Conoscere sistemi di notazione dei numeri che sono o sono stati in uso in luoghi, tempi e culture diverse

dalla nostra.

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2-Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o

che sono state create dall’uomo.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria

Spazio e figure

2a– Percepire la propria posizione nello spazio e stimare distanze e volumi a partire dal proprio corpo.

2b– Comunicare la posizione di oggetti nello spazio fisico, sia rispetto al soggetto, sia rispetto ad altre

persone o oggetti, usando termini adeguati (sopra/sotto, davanti/dietro, destra/sinistra, dentro/fuori).

2c– Eseguire un semplice percorso partendo dalla descrizione verbale o dal disegno, descrivere un percorso che

si sta facendo e dare le istruzioni a qualcuno perché compia un percorso desiderato.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria

Spazio e figure

2a-Descrivere, denominare e classificare figure geometriche, identificando elementi significativi e simmetrie,

anche al fine di farle riprodurre da altri.

3-Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure,

progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria

3°-Riconoscere, denominare e descrivere figure geometriche.

3b-Disegnare figure geometriche e costruire modelli materiali anche nello spazio.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria

3°-Descrivere, denominare e classificare figure geometriche, identificando elementi significativi e simmetrie,

anche al fine di farle riprodurre da altri.

3b-Costruire e utilizzare modelli materiali nello spazio e nel piano come supporto a una prima capacità

di visualizzazione.

3c-Riconoscere figure ruotate, traslate e riflesse.

3d-Confrontare e misurare angoli utilizzando proprietà e strumenti.

3e-Utilizzare e distinguere fra loro i concetti di perpendicolarità, parallelismo, orizzontalità, verticalità,

parallelismo.

3f-Riprodurre in scala una figura assegnata (utilizzando, ad esempio, la carta a quadretti).

3g-Determinare il perimetro di una figura utilizzando le più comuni formule o altri procedimenti.

3h-Determinare l’area di rettangoli e triangoli e di altre figure per scomposizione o utilizzando le più

comuni formule.

3i-Riconoscere rappresentazioni piane di oggetti tridimensionali, identificare punti di vista diversi di

uno stesso oggetto (dall’alto, di fronte, ecc.).

4-Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di

misura (metro, goniometro...).

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Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria

4°-Misurare grandezze (lunghezze, tempo, ecc.) utilizzando sia unità arbitrarie sia unità e strumenti

convenzionali (metro, orologio, ecc.).

Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria

4aRiprodurre una figura in base a una descrizione, utilizzando gli strumenti opportuni (carta a quadretti, riga e

compasso, squadre, software di geometria).

4b-Utilizzare il piano cartesiano per localizzare punti

5-Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava

informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici

Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria

5aLeggere e rappresentare relazioni e dati con diagrammi, schemi e tabelle.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria

5aRappresentare relazioni e dati e, in situazioni significative, utilizzare le rappresentazioni per ricavare

informazioni, formulare giudizi e prendere decisioni.

5bUsare le nozioni di frequenza, di moda e di media aritmetica, se adeguata alla tipologia dei dati a disposizione.

5cRappresentare problemi con tabelle e grafici che ne esprimono la struttura

6-Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria

6a– Argomentare sui criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e

ordinamenti assegnati.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria 6a-In situazioni concrete, di una coppia di eventi intuire e cominciare ad argomentare qual è il più probabile,

dando una prima quantificazione nei casi più semplici, oppure riconoscere se si tratta di eventi ugualmente

probabili

7-Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria

7a-Classificare numeri, figure, oggetti in base a una o più proprietà, utilizzando rappresentazioni opportune, a

seconda dei contesti e dei fini.

7b- Argomentare sui criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e ordinamenti assegnati

Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria 7°-In situazioni concrete, di una coppia di eventi intuire e cominciare ad argomentare qual è il più probabile,

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dando una prima quantificazione nei casi più semplici, oppure riconoscere se si tratta di eventi

ugualmente probabili

8-Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo

risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla

propria.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria 8a-Argomentare sui criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e ordinamenti assegnati. Oggetti in

base a una o più proprietà, utilizzando rappresentazioni opportune, a seconda dei contesti e dei fini.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria

8°– Rappresentare problemi con tabelle e grafici che ne esprimono la struttura.

8b– Utilizzare le principali unità di misura per lunghezze, angoli, aree, volumi/capacità, intervalli temporali,

masse, pesi per effettuare misure e stime.

9-Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di

vista di altri.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria

Misurare grandezze (lunghezze, tempo, ecc.) utilizzando sia unità arbitrarie sia unità e strumenti

convenzionali (metro, orologio, ecc.).

Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria

9a-Riconoscere e descrivere regolarità in una sequenza di numeri o di figure.

scienze

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

1-L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare

spiegazioni di quello che vede succedere.

2-Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo

autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali,

propone e realizza semplici esperimenti.

3-Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni

spazio/temporali.

4-Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello

adeguato, elabora semplici modelli.

5-Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.

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6-Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati,

ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute.

7-Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore

dell’ambiente sociale e naturale.

8-Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato.

9-Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi

che lo interessano.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza di scuola primaria

Esplorare e descrivere oggetti e materiali

1a– Individuare, attraverso l’interazione diretta, la struttura di oggetti semplici, analizzarne qualità e proprietà,

descriverli nella loro unitarietà e nelle loro parti, scomporli e ricomporli, riconoscerne funzioni

e modi d’uso.

3a– Seriare e classificare oggetti in base alle loro proprietà.

3b– Individuare strumenti e unità di misura appropriati alle situazioni problematiche in esame, fare misure e

usare la matematica conosciuta per trattare i dati.

8a – Descrivere semplici fenomeni della vita quotidiana legati ai liquidi, al cibo, alle forze e al movimento, al

calore, ecc.

Osservare e sperimentare sul campo

2a+1b– Osservare i momenti significativi nella vita di piante e animali, realizzando allevamenti in classe di

piccoli animali, semine in terrari e orti, ecc. Individuare somiglianze e differenze nei percorsi di sviluppo di

organismi animali e vegetali.

4a– Osservare, con uscite all’esterno, le caratteristiche dei terreni e delle acque.

4b– Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali naturali (ad opera del sole, di agenti atmosferici,

dell’acqua, ecc.) e quelle ad opera dell’uomo (urbanizzazione, coltivazione, industrializzazione,

ecc.).

4c– Avere familiarità con la variabilità dei fenomeni atmosferici (venti, nuvole, pioggia, ecc.) e con la

periodicità dei fenomeni celesti (dì/notte, percorsi del sole, stagioni).

L’uomo i viventi e l’ambiente

8a+1c- Riconoscere e descrivere le caratteristiche del proprio ambiente.

6a- Osservare e prestare attenzione al funzionamento del proprio corpo (fame, sete, dolore, movimento,

freddo e caldo, ecc.) per riconoscerlo come organismo complesso, proponendo modelli elementari

del suo funzionamento.

5b- Riconoscere in altri organismi viventi, in relazione con i loro ambienti, bisogni analoghi ai propri.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria

Oggetti, materiali e trasformazioni

2a+1a- Individuare, nell’osservazione di esperienze concrete, alcuni concetti scientifici quali: dimensioni

spaziali, peso, peso specifico, forza, movimento, pressione, temperatura, calore, ecc.

2b- Cominciare a riconoscere regolarità nei fenomeni e a costruire in modo elementare il concetto di energia.

3a- Osservare, utilizzare e, quando è possibile, costruire semplici strumenti di misura: recipienti per misure di

volumi/capacità, bilance a molla, ecc.) imparando a servirsi di unità convenzionali.

3b- Individuare le proprietà di alcuni materiali come, ad esempio: la durezza, il peso, l’elasticità, la trasparenza,

la densità, ecc.; realizzare sperimentalmente semplici soluzioni in acqua (acqua e zucchero,

acqua e inchiostro, ecc).

4b- Osservare e schematizzare alcuni passaggi di stato, costruendo semplici modelli interpretativi e provando ad

esprimere in forma grafica le relazioni tra variabili individuate (temperatura in funzione del

tempo, ecc.).

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Osservare e sperimentare sul campo

2c+1b- Proseguire nelle osservazioni frequenti e regolari, a occhio nudo o con appropriati strumenti, con i

compagni e autonomamente, di una porzione di ambiente vicino; individuare gli elementi che lo caratterizzano e

i loro cambiamenti nel tempo.

3c- Conoscere la struttura del suolo sperimentando con rocce, sassi e terricci; osservare le caratteristiche

dell’acqua e il suo ruolo nell’ambiente.

4b- Ricostruire e interpretare il movimento dei diversi oggetti celesti, rielaborandoli anche attraverso

giochi col corpo.

L’uomo i viventi e l’ambiente

6a- Descrivere e interpretare il funzionamento del corpo come sistema complesso situato in un ambiente;

costruire modelli plausibili sul funzionamento dei diversi apparati, elaborare primi modelli intuitivi

di struttura cellulare.

6b- Avere cura della propria salute anche dal punto di vista alimentare e motorio. Acquisire le prime

informazioni sulla riproduzione e la sessualità.

5a- Riconoscere, attraverso l’esperienza di coltivazioni, allevamenti, ecc. che la vita di ogni organismo è

in relazione con altre e differenti forme di vita.

5b- Elaborare i primi elementi di classificazione animale e vegetale sulla base di osservazioni personali.

7a- Proseguire l’osservazione e l’interpretazione delle trasformazioni ambientali, ivi comprese quelle

globali, in particolare quelle conseguenti all’azione modificatrice dell’uomo.

MUSICA

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

1-L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in

riferimento alla loro fonte.

2-Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad

ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate.

3-Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con

la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica.

4-Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e

materiali.

5-Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture

differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti.

6-Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale.

7-Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria

1a– Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie sonore in modo creativo e consapevole, ampliando con

gradualità le proprie capacità di invenzione e improvvisazione sonoro-musicale.

2a– Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali/strumentali anche polifonici, curando

l’intonazione, l’espressività e l’interpretazione.

5a– Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile, in relazione al ricono

scimento di culture, di tempi e luoghi diversi.

4a– Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale all’interno di brani

di vario genere e provenienza.

3a– Rappresentare gli elementi basilari di eventi sonori e musicali attraverso sistemi simbolici convenzionali e

non convenzionali.

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6a– Riconoscere gli usi, le funzioni e i contesti della musica e dei suoni nella realtà multimediale (cinema,

televisione, computer).

Arte e immagine Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

1-L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di

testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con

molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e

multimediali).

2-È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti,

fumetti, ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.)

3-Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da

culture diverse dalla propria.

4Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la

loro salvaguardia.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria

Esprimersi e comunicare

1a– Elaborare creativamente produzioni personali e autentiche per esprimere sensazioni ed emozioni;

rappresentare e comunicare la realtà percepita;

1b– Trasformare immagini e materiali ricercando soluzioni figurative originali.

2a– Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici, plastici, pittorici e multimediali.

3a– Introdurre nelle proprie produzioni creative elementi linguistici e stilistici scoperti osservando immagini e

opere d’arte.

Osservare e leggere le immagini

1c– Guardare e osservare con consapevolezza un’immagine e gli oggetti presenti nell’ambiente descrivendo gli

elementi formali, utilizzando le regole della percezione visiva e l’orientamento nello spazio.

1d– Riconoscere in un testo iconico-visivo gli elementi grammaticali e tecnici del linguaggio visivo (linee,

colori, forme, volume, spazio) individuando il loro significato espressivo.

2b– Individuare nel linguaggio del fumetto, filmico e audiovisivo le diverse tipologie di codici, le sequenze

narrative e decodificare in forma elementare i diversi significati.

Comprendere e apprezzare le opere d’arte

2c– Individuare in un’opera d’arte, sia antica che moderna, gli elementi essenziali della forma, del linguaggio,

della tecnica e dello stile dell’artista per comprenderne il messaggio e la funzione.

3b– Familiarizzare con alcune forme di arte e di produzione artigianale appartenenti alla propria e ad altre

culture.

4a– Riconoscere e apprezzare nel proprio territorio gli aspetti più caratteristici del patrimonio ambientale

e urbanistico e i principali monumenti storico-artistici.

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EDUCAZIONE FISICA

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

1-L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli

schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti.

2-Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso

la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche.

3-Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport anche come

orientamento alla futura pratica sportiva.

4-Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche.

5-Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi

e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico.

6-Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo,

a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza.

7-Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di

rispettarle.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria

Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo

1a– Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro inizialmente in forma successiva e

poi in forma simultanea (correre / saltare, afferrare / lanciare, ecc).

2a– Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie,

sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agli oggetti, agli altri.

Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva

2b– Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporee anche attraverso forme di

drammatizzazione e danza, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali.

3a– Elaborare ed eseguire semplici sequenze di movimento o semplici coreografie individuali e collettive.

Il gioco, lo sport, le regole e il fair play

2c– Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di diverse proposte di giocosport.

3b– Saper utilizzare numerosi giochi derivanti dalla tradizione popolare applicandone indicazioni e regole.

4– Partecipare attivamente alle varie forme di gioco , organizzate anche in forma di gara, collaborando

con gli altri.

7a– Rispettare le regole nella competizione sportiva; saper accettare la sconfitta con equilibrio, e vivere

la vittoria esprimendo rispetto nei confronti dei perdenti, accettando le diversità, manifestando senso

di responsabilità.

Salute e benessere, prevenzione e sicurezza

5a– Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti

di vita.

6– Riconoscere il rapporto tra alimentazione, ed esercizio fisico in relazione a sani stili di vita.

Acquisireconsapevolezza delle funzioni fisiologiche (cardio-respiratorie e muscolari) e dei loro cambiamenti in

relazione all’esercizio fisico.

TECNOLOGIA

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

1-L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale.

2-È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto

ambientale.

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3-Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione

principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento.

4-Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra

documentazione tecnica e commerciale.

5-Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse

situazioni.

6-Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno

tecnico o strumenti multimediali.

7-Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria

Vedere e osservare

1A– Eseguire semplici misurazioni e rilievi fotografici sull’ambiente scolastico o sulla propria abitazione.

4A– Leggere e ricavare informazioni utili da guide d’uso o istruzioni di montaggio.

6A– Impiegare alcune regole del disegno tecnico per rappresentare semplici oggetti.

2A– Effettuare prove ed esperienze sulle proprietà dei materiali più comuni.

5– Riconoscere e documentare le funzioni principali di una nuova applicazione informatica.

6B– Rappresentare i dati dell’osservazione attraverso tabelle, mappe, diagrammi, disegni, testi.

Prevedere e immaginare

1B– Effettuare stime approssimative su pesi o misure di oggetti dell’ambiente scolastico.

5c– Prevedere le conseguenze di decisioni o comportamenti personali o relative alla propria classe.

4b– Riconoscere i difetti di un oggetto e immaginarne possibili miglioramenti.

6c– Pianificare la fabbricazione di un semplice oggetto elencando gli strumenti e i materiali necessari.

5b– Organizzare una gita o una visita ad un museo usando internet per reperire notizie e informazioni.

Intervenire e trasformare

3A– Utilizzare semplici procedure per la selezione, la preparazione e la presentazione degli alimenti.

2b– Eseguire interventi di decorazione, riparazione e manutenzione sul proprio corredo scolastico.

6d– Realizzare un oggetto in cartoncino descrivendo e documentando la sequenza delle operazioni.

7– Cercare, selezionare, scaricare e installare sul computer un comune programma di utilità.

Religione Cattolica TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA.

L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre. Confronta i dati fondamentali della vita di Gesù con la propria.

Riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua.

OBBIETTIVO DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA

PRIMARIA.

DIO E L’UOMO.

Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre.

Conoscere Gesù di Nazareth, Emmanuele e Messia, crocifisso e risorto.

IL LIGNUAGGIO RELIGIOSO.

Riconoscere i segni cristiani del Natale e della Pasqua.

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Conoscere il significato dei gesti e segni liturgici propri della religione cattolica.

I VALORI ETICI E RELIGIOSI.

Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di Dio e del prossimo, come

insegnato da Gesù.

LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI.

Ascoltare, leggere e saper riferire episodi chiave dei racconti evangelici.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA.

L’alunno riflette sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo

insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della

Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e

sociale. Identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in

pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti.

OBBIETTIVO DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE SECONDA DELLA SCUOLA

PRIMARIA.

DIO E L’UOMO.

Conoscere Gesù di Nazareth, Emmanuele e Messia, crocifisso e risorto.

Riconoscere la preghiera come dialogo tra l’uomo e Dio, evidenziando nella preghiera la specificità del

“Padre Nostro”.

IL LIGNUAGGIO RELIGIOSO.

Riconoscere i segni cristiani del Natale e della Pasqua.

Conoscere il significato dei gesti e segni liturgici propri della religione cattolica.

I VALORI ETICI E RELIGIOSI.

Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di Dio e del prossimo, come

insegnato da Gesù.

Riconoscere l’impegno della comunità cristiana nel porre alla base della convivenza umana la giustizia e

carità.

LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI.

Ascoltare, leggere e saper riferire episodi chiave dei racconti evangelici e degli Atti degli apostoli.

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RELIGIONE CATTOLICA

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA.

L’alunno riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra

cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni. Identifica le

caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili,

per collegarle alla propria esperienza.

OBBIETTIVO DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA

PRIMARIA.

DIO E L’UOMO.

Scoprire che per la religione cristiana Dio fin dalle origini ha voluto stabilire un’alleanza con l’uomo.

IL LIGNUAGGIO RELIGIOSO.

Riconoscere i segni cristiani del Natale e della Pasqua.

I VALORI ETICI E RELIGIOSI.

Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di Dio e del prossimo, come

insegnato da Gesù.

LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI.

Conoscere la struttura e la composizione della Bibbia.

Saper riferire le vicende di figure principali del popolo d’Israele.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA.

L’alunno riflette sui dati fondamentali della vita di Gesù. Riconosce il significato cristiano del Natale e della

Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e

sociale. Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra

cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni. Identifica le

caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili,

per collegarle alla propria esperienza.

OBBIETTIVO DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE QUARTA DELLA SCUOLA

PRIMARIA.

DIO E L’UOMO.

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Sapere che per la religione cristiana Gesù è il Signore, che rivela all’uomo il volto del Padre e annuncia

il Regno di Dio con parole e azioni.

IL LIGNUAGGIO RELIGIOSO.

Riconoscere i segni cristiani del Natale e della Pasqua.

I VALORI ETICI E RELIGIOSI.

Scoprire la risposta della Bibbia alle domande di senso dell’uomo e confrontarla con quella delle

principali religioni non cristiane.

LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI.

Leggere direttamente pagine bibliche ed evangeliche, riconoscendone il genere letterario e

individuandone il messaggio principale.

Ricostruire le tappe fondamentali della vita di Gesù, nel contesto storico, sociale, politico e religioso

del tempo, a partire dai Vangeli.

Saper attingere informazioni sulla religione cattolica anche nella vita di Santi e in Maria, la madre di

Gesù.

RELIGIONE CATTOLICA

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA.

L’alunno riflette sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo

insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive. Riconosce il significato cristiano del Natale e della

Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e

sociale. Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra

cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni. Identifica le

caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili,

per collegarle alla propria esperienza. Identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e

si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul

valore che essi hanno nella vita dei cristiani.

OBBIETTIVO DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA DELLA SCUOLA

PRIMARIA.

DIO E L’UOMO.

Descrivere i contenuti principali del credo cattolico.

Sapere che per la religione cristiana Gesù è il Signore, che rivela all’uomo il volto del Padre e annuncia

il Regno di Dio con parole e azioni.

Cogliere il significato dei sacramenti nella tradizione della Chiesa, come segni della salvezza di Gesù e

azione dello Spirito Santo.

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Riconoscere avvenimenti, persone e strutture fondamentali della Chiesa cattolica sin dalle origini e

metterli a confronto con quelli delle altre confessioni cristiane evidenziando le prospettive del cammino

ecumenico.

Conoscere le origini e lo sviluppo del cristianesimo e delle altre grandi religioni individuando gli aspetti

più importanti del dialogo interreligioso.

IL LIGNUAGGIO RELIGIOSO.

Intendere il senso religioso del Natale e della Pasqua, a partire dalle narrazioni evangeliche e dalla vita

della Chiesa.

Riconoscere il valore del silenzio come ‹‹luogo›› di incontro con se stessi, con l’altro, con Dio.

Individuare significative espressioni d’arte cristiana (a partire da quelle presenti nel territorio), per

rilevare come la fede sia stata interpretata e comunicata dagli artisti nel corso dei secoli.

I VALORI ETICI E RELIGIOSI.

Riconoscere nella vita e negli insegnamenti di Gesù proposte di scelte responsabili, in vista di un

personale progetto di vita.

LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI.

Leggere direttamente pagine bibliche ed evangeliche, riconoscendone il genere letterario e

individuandone il messaggio principale.

Ricostruire le tappe fondamentali della vita di Gesù, nel contesto storico, sociale, politico e religioso

del tempo, a patire dai Vangeli.

Confrontare la Bibbia con i testi sacri delle altre religioni.

Saper attingere informazioni sulla religione cattolica anche nella vita di Santi e in Maria, la madre di

Gesù.

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PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ Art 3 D.P.R. 21 Novembre 2007

Visto L’art 3 del D.P.R. 235/2007

Visto il piano dell’Offerta Formativa

Vista la Carta dei Servizi

Preso atto che:

La Scuola è l’istituzione che ha il compito, in attuazione dei principi sanciti dagli articoli 3 e 34 della

Costituzione, di offrire a tutti i cittadini: pari opportunità formative ed educative, il pieno sviluppo di

ogni individuo e la crescita armonica e produttiva della società.

Tutte le sue componenti Dirigente, insegnanti, alunni, collaboratori scolastici, personale

amministrativo, concorrono, grazie all’impegno, lo studio, il confronto democratico, al rispetto del

regolamento interno, alla realizzazione degli obiettivi formativi individuati dal Collegio dei Docenti, in

coerenza con le esigenze e le aspettative del territorio.

Con questo “patto” le famiglie assumono l’impegno di rispondere direttamente dell’operato dei figli,

nell’ambito di una definizione più dettagliata e condivisa dei diritti e dei doveri verso la Scuola.

Il Genitore/Affidatario e il Dirigente Scolastico

sottoscrivono il seguente Patto Educativo di corresponsabilità

Con il quale

LA SCUOLA SI IMPEGNA A:

· creare un clima sereno e corretto, favorendo lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze, la

maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno nelle diverse abilità, l’accompagnamento nelle

situazioni di disagio, la lotta ad ogni forma di pregiudizio e di emarginazione;

· realizzare i curricoli disciplinari e le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche elaborate nel

Piano dell’Offerta Formativa.

· procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo congruo rispetto ai programmi e ai ritmi

di apprendimento, chiarendone le modalità ed i risultati;

· comunicare costantemente con le famiglie, in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi nelle

discipline di studio oltre che ad aspetti inerenti il comportamento e la condotta;

· prestare ascolto, attenzione, assiduità e riservatezza ai problemi degli alunni, così da ricercare ogni

possibile sinergia con le famiglie.

LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A:

· instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e la loro

competenza valutativa;

· tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente le

comunicazioni scuola-famiglia (circolari cartacee diario);

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· partecipare alle riunioni previste, in particolare quelle dell’inizio dell’anno, nel corso delle quali

vengono illustrati il P.O.F., il Regolamento della scuola, le attività che saranno svolte nell’anno;

· Rispettare gli orari di ingresso e di uscita ( le uscite anticipate saranno consentite per seri ed

urgenti motivi previa autorizzazione formale del D.S.)

· Giustificare i ritardi e le assenze (le assenze per malattia superiore a 5 giorni devono essere

giustificate con certificato del medico curante)

· Uso della divisa scolastica (solo nei periodi più caldi, ultimo mese di lezione, sarà consentito

indossare gonna o pantaloni scuri con “polo” bianca)

· Verificare attraverso un contatto frequente con i docenti che l’alunno rispetti le regole della scuola

da considerarsi come mancanze disciplinari:

-presentarsi alle lezioni ripetutamente sprovvisti del materiale scolastico ;

-portare a scuola oggetti o materiali pericolosi;

· -uso di cellulari e/o giochi elettronici durante le attività (è previsto il ritiro temporaneo

dell’oggetto che sarà consegnato alla famiglia )

-il mancato rispetto dei locali, arredi e oggetti personali o comuni -

offendere con parole, gesti, o azioni il personale scolastico o i compagni;

-ogni altro comportamento che sia ritenuto gravemente scorretto dall’equipe degli insegnanti

· intervenire, con coscienza e responsabilità, rispetto ad eventuali danni provocati dal figlio a carico di

persone, arredi, materiale didattico, anche con il recupero e il risarcimento del danno.

· Informare le docenti di eventuali patologie o di intolleranze alimentari, si richiede che venga

fornito fotocopia di un certificato medico da consegnare all’ufficio mensa e/o alle docenti. Le famiglie

dei bambini che per motivi religiosi non possono assumere determinati cibi sono pregati di consegnare

una dichiarazione scritta degli alimenti da evitare.

· Gli insegnanti non sono autorizzati a somministrare alcun tipo di farmaco. Per i farmaci salvavita

è obbligatorio portare certificato medico e l’autorizzazione della famiglia.

· Le feste a scuola sono un momento di aggregazione e di allegria: è possibile festeggiare con

dolci,salatini, bibite…..L’unico vincolo è che siano confezionati.

· Discutere, presentare e condividere con i propri figli il Patto Educativo sottoscritto con

l’istituzione scolastica.

AVVISI E RECLAMI

In base alla gravità e/o alla frequenza delle mancanze saranno applicati i seguenti interventi educativi.

a-richiamo verbale;

b-comunicazione scritta da parte degli insegnanti dell’equipe alla famiglia;

c- convocazione da parte del Dirigente Scolastico;

d-si possono produrre reclami, il ricevente è obbligato all’accertamento o verifica circa le circostanze

segnalate e ad informare le parti sugli esiti degli accertamenti.

INOLTRE:

Ai sensi del DLG. 196 /2003 si autorizza la pubblicazione di immagini del /la figlio/a sul sito della

scuola o in filmati e testi esclusivamente per motivi coerenti con il programma didattico- educativo di

Istituto (es FOTO di classe nel giornale telematico; cartelloni per manifestazioni scolastiche)

Il genitore, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza

civile, sottoscrive, condividendone gli obiettivi e gli impegni, il presente Patto educativo di

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corresponsabilità insieme con il Dirigente scolastico, copia del quale è parte integrante del

Regolamento d’Istituto.

Regolamento per le visite guidate

La scuola considera le uscite didattiche e le visite guidate parte integrante e qualificante dell’Offerta

Formativa e momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione.

Le uscite didattiche e le visite guidate collegano l’esperienza scolastica all’ambiente esterno nei suoi

aspetti fisici, umani, culturali e produttivi in forma di :

Lezione all’aperto

Partecipazione ad attività teatrali

Partecipazione ad attività collegate con l’educazione ambientale

Partecipazione ad attività collegate a manifestazioni culturali.

Per uscite didattiche sul territorio si intende quelle uscite che si effettuano nell’arco di una sola

giornata, per una durata non superiore all’orario scolastico giornaliero, nell’ambito del territorio del

Comune.

Per visite guidate si intende le uscite che si effettuano nell’arco di una sola giornata, per una durata

uguale o superiore all’orario scolastico, al di fuori del territorio del Comune.

Il presente regolamento si applica su tutti gli alunni del Circolo Didattico “G. Pascoli di Grumo

Nevano e dovrà essere reso noto e diffuso agli alunni, ai genitori,al personale docente e non docente.

Il Consiglio di classe e di interclasse elabora annualmente le proposte, sulla base delle specifiche

esigenze didattiche ed educative della classe.

Il Collegio dei Docenti elabora ed esamina annualmente il Piano delle Uscite, che raccoglie le proposte

di visite guidate. Approva il Piano delle Uscite dopo averne verificata la coerenza con il Piano

dell’Offerta Formativa.

Le famiglie vengono informate, esprimono il consenso e l’autorizzazione in forma scritta alla

partecipazione del figlio e sostengono economicamente il costo dell’uscita.

Il Consiglio di Circolo verifica l’applicabilità e l’efficacia del presente regolamento che determina i

criteri e le linee generali per la programmazione e l’attuazione delle iniziative proposte, delibera

annualmente il Piano delle Uscite presentato e approvato dal Collegio dei Docenti verificandone la

congruenza.

Il D. S. controlla le condizioni di effettuazione delle singole uscite per quanto riguarda le garanzie

formali, le condizioni della sicurezza delle persone, l’affidamento delle responsabilità, il rispetto delle

norme, le compatibilità finanziarie, dispone gli atti amministrativi necessari all’effettuazione delle

uscite.

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Il docente referente:

Raccoglie tutti gli elementi e le informazioni per la compilazione del modulo delle uscite.

Definisce puntualmente gli itinerari, raccoglie le informazioni e provvede ad effettuare le

prenotazioni necessarie riguardanti le uscite.

Verifica che le uscite siano state deliberate dal Consiglio di Circolo.

Sigla e consegna il modulo compilato in tutte le sue parti in Segreteria per l’autorizzazione del

Dirigente Scolastico(almeno 20gg. prima dell’effettuazione della visita).

Inoltra richiesta scritta di prenotazione pullman (con congruo anticipo) indicando: numero di

alunni, numero di accompagnatori, orario di partenza, luogo di partenza e orario previsto di

rientro.

Ritira le quote di partecipazione, sostenute dai genitori, di ogni classe per consentire ed

effettuare i dovuti pagamenti per le varie destinazioni e per il trasporto, almeno una settimana

prima della data prevista per l’uscita.

E’ fatto divieto di effettuare visite guidate nell’ultimo mese delle lezioni.

Le uscite didattiche e le visite guidate, essendo esperienze integranti la proposta formativa della

scuola, hanno la stessa valenza delle altre attività scolastiche, la non partecipazione è un’eventualità

eccezionale e obbliga gli alunni a frequentare regolarmente la scuola. Un’uscita programmata potrà

non essere autorizzata dal D. S. se almeno i 2/3 degli alunni della classe non vi partecipa. Per ogni

singola visita guidata va acquisito uno specifico consenso scritto dei genitori e sarà cura dei docenti

informare preventivamente le famiglie sullo svolgimento dell’uscita. Per ogni uscita dovrà essere

individuato un docente responsabile.

Per le proposte di uscita si devono rispettare le seguenti condizioni:

Elenco nominativo degli alunni partecipanti

Dichiarazione di consenso delle famiglie

Elenco degli accompagnatori con l’assunzione dell’obbligo di vigilanza.

La partecipazione alle uscite rimane limitata agli alunni e al relativo personale, non è consentita la

partecipazione dei genitori, fatta eccezione per i Rappresentanti di Classe e per situazioni particolari

dovute a condizioni personali degli alunni. Gli accompagnatori devono essere non meno di uno ogni 15

alunni partecipanti, fermo restando che può essere autorizzato dal Dirigente Scolastico l’eventuale

elevazione di un’unità degli accompagnatori fino ad un massimo di 3 unità complessivamente per

classe.

Tutti i partecipanti alle uscite devono essere garantiti da polizza assicurativa contro gli infortuni. In

sostanza il docente che accompagna gli alunni nel corso delle uscite didattiche, deve tener conto che

continuano a gravare su di esso le medesime responsabilità che incombono nel normale svolgimento

delle lezioni.

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Per quanto riguarda l’autotrasporto, si porrà particolare attenzione nella scelta della ditta, al fine di

garantire la massima sicurezza, che dovrà produrre completa documentazione, attestante tutti i requisiti

prescritti dalla legge in relazione all’automezzo usato.

Il presente regolamento entra in vigore il giorno della sua approvazione da parte del Consiglio di

Circolo e scade il 31 agosto 2012. Dopo tale data è prorogato tacitamente fino all’ approvazione di un

nuovo Regolamento.