P.O.F. anno 2005/2006 · Web view* La scuola è dedicata a Giovanni Giorgi (Lucca 1871-...

Anno Scolastico 2005/2006

Piano dell’Offerta Formativa 2003/2004 - I.T.I.S. “G. GIORGI” Via Amalfi,6 - 72011 BrindisiTel. 0831 418894 - Fax 0831 418882 - email: [email protected] - http//:www.itisgiorgi.it

Via Amalfi, 6 - 72011 Brindisi

PIANO

DELL’OFFERTA FORMATIVA

Dirigente Scolastico:Dott. ROBERTO PECORARO

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DELIBERE DI APPROVAZIONE:

COLLEGIO DEI DOCENTI DEL 14/10/2005

CONSIGLIO D’ISTITUTO DEL 24/10/2005

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Indice del P.O.F.

Delibere di approvazione del POF 3Indice del P.O.F. 5Modalità organizzative del POF 7INTRODUZIONE: sommario 11

Introduzione del Dirigente Scolastico 13Brevi cenni storici sul “Giorgi” 15Dati generali sull’Istituto 17Ubicazione delle sedi dell’Istituto 18

LA PROGETTAZIONE EDUCATIVA 19Il Diritto-Dovere alla Istruzione e alla Formazione 21Finalità educative della “Scuola” 22Il POF e le finalità educative 23La Didattica modulare 24

LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE 25Premessa: La Progettazione pluridisciplinare 25

Il Biennio propedeutico: 27- continuità tra la scuola secondaria di 1° grado e la scuola superiore 29- offerta formativa del Biennio 31

Il Triennio di specializzazione: 35

Offerta formativa del triennio: premessa 37- Spec. di Elettronica e Telecomunicazioni: profilo professionale 38Quadro orario - Utilizzo e dotazione dei laboratori 39- Spec. di Informatica Industriale: profilo professionale e quadro

orario41

Utilizzo e dotazione dei laboratori 42- Spec. di Termotecnica: profilo professionale e quadro orario 45Utilizzo e dotazione dei laboratori 46- Spec. di Meccanica: profilo professionale e quadro orario 47Area di progetto e sperimentazione - Utilizzo e dotazione dei laboratori 48

Gli Interventi Integrativi: 49Interventi didattici integrativi di recupero, consolidamento, potenziamento, eccellenza.

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AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA eATTIVITÀ DI SUPPORTO: Sommario

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Ipotesi di programma Annuale delle attività 53

Premessa: Le Aree di intervento e le funzioni strumentali 55

Area 1: Rapporti scuola media – scuola superiore 57- Area 1: sintesi Progetti 58

Area 2: Rapporti biennio - triennio 59- Area 2: sintesi Progetti 60

Area 3: Rapporti con l’università e il mondo del lavoro 61- Area 3: sintesi Progetti 62

Area 4: Progetti PON, POR e altri 63- Area 4: sintesi Progetti 64- Elenco Progetti P.O.N. autorizzati per l’annualità 2005 65

Area 5: Educazione alla salute 67- Area 5: sintesi Progetti 68

Area 6: POF e autovalutazione d’Istituto 71- Area 6: sintesi Progetti 72

Progetti finalizzati ad attività varie, estesi anche a partecipanti esterni 73- Attività varie: sintesi Progetti 74

RETI E SERVIZI INFORMATICI DISPONIBILI NELL’ISTITUTO 79Rete telematica di Istituto 81Sito Web del Giorgi 83Patente Europea Del Computer 84

L’ORGANIZZAZIONE INTERNA DELLA SCUOLA 87Formazione delle classi - Orario settimanale delle lezioni 89Funzionamento Organi Scolastici e Collegiali 91La biblioteca 96

Elenco Allegati 97

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MODALITÀ ORGANIZZATIVE

PER LA PROGETTAZIONE,

LA REDAZIONE E LA REALIZZAZIONE

DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

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Fase progettuale: linee guida

Qual è L'UTILITÀ del POF? Valutazione permette di verificare se ciò che è scritto, viene poi attuato Divulgazione è un utile strumento di divulgazione di tutte le attività progettate Guida nell'ottica dell'autonomia, è importante, sia per gli studenti, sia per i docenti, avere una guida

annuale che illustri sinteticamente l'offerta formativa della scuola

Quali le FONTI? Regolamento sull'autonomia Regolamento del Consiglio d'Istituto, Statuto delle Studentesse e degli Studenti PEI POF degli anni precedenti

Come deve essere il POF?POF "tecnico" POF famiglie e studenti

completo operativo e fattibile pienamente condiviso dalle diverse

componenti scolastiche

di facile lettura con immagini e schemi pienamente condiviso dalle diverse componenti

scolastiche

Modalità di redazione

Il P.O.F. "tecnico" del “Giorgi” è redatto simultaneamente da più autori ( Dirigente, docenti, studenti, personale ATA), coordinati, per il corrente anno scolastico, dal prof. FRANCESCO MAZZOTTA. L’elevata tecnologia presente nel nostro Istituto permette di poter progettare un’organizzazione che faccia pieno uso delle risorse informatiche e telematiche disponibili. I coadiutori hanno fatto pervenire al coordinatore i rispettivi contributi, secondo modalità standard riportate di seguito:

1. Software: MICROSOFT WORD 2. Tipo di carattere: Times New Roman 3. Formato A4. Interlinea singola. Allineamento giustificato4. Impostazioni pagina: Standard5. Non progetti integrali, bensì sintesi efficaci con indicatori per autovalutazione

Realizzazione del POF

Ogni attività progettata e presentata nel POF è documentata anche in termini di indicatori e descrittori per l’autovalutazione e per la valutazione collegiale intermedie e finali, al fine di individuare i nodi problematici, la dinamica dei processi attivati, i successi e di rimuovere le difficoltà.Alcune azioni del POF (lo sportello didattico, i colloqui con i genitori, l'apertura pomeridiana, i progetti di Educazione alla Salute) saranno oggetto di un costante monitoraggio interno, che si articolerà nel seguente modo: saranno raccolti sistematicamente i risultati dei processi di autovalutazione, realizzati dai responsabili delle varie azioni progettate (con la partecipazione fattiva degli studenti), e saranno presentati al Collegio dei docenti per una valutazione di efficienza e di efficacia. Sulla scorta di tali valutazioni il Collegio potrà eventualmente modificare in itinere alcuni aspetti del POF, che non vadano, tuttavia, ad intaccare i principi dello stesso (azione di feedback).La documentazione del P.O.F. e dei Progetti speciali avverrà attraverso il software della BDP affidato direttamente alle scuole, con una validazione dei dati tramite i nuclei provinciali per l'autonomia e/o i nuovi organismi di consulenza e di supporto attivati a livello territoriale.

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INTRODUZIONE

Sommario:

Introduzione del Dirigente Scolastico

Cenni storici

Dati generali sull’Istituto

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INTRODUZIONE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

La dinamica delle trasformazioni di questi ultimi anni è stata così rapida e tumultuosa da rendere difficile, persino, il tentativo di tracciarne, sia pure per sommi capi, le tappe fondamentali e più salienti o di definire le linee di sviluppo lungo le quali si è evoluto il processo.

La società italiana, sulla spinta del mondo occidentale, ha subito radicali cambiamenti: sono mutate le esigenze delle giovani generazioni; hanno perso valore ed efficacia vecchi e collaudati riferimenti, mentre altri, nuovi ed in parte inesplorati, sono comparsi all'orizzonte; la fisionomia del sistema formativo, infine, ha subito il travaglio del passaggio da "scuola di classe" a "scuola di massa", sempre più educante e sempre meno valutante.

Conseguentemente, le istanze sociali e culturali, che la società ha posto via via alla scuola, si sono dilatate a dismisura, con un ritmo di crescita imprevisto e forse imprevedibile.

A fronte di questi frenetici mutamenti (una vera e propria rivoluzione) e delle sollecitazioni che ne sono scaturite, qual è stata, in concreto e nella sostanza, la risposta della scuola?

Nonostante qualche timido tentativo, bisogna convenire che purtroppo, finora, poco o nulla è cambiato nella organizzazione della didattica e nel modo di fare scuola, in genere.

Anzi, in un recente passato, non è stato neppure difficile cogliere, in alcuni di coloro che svolgevano azione educativa, un disagio che si è tradotto in una sorta di indifferenza, se non passiva resistenza, al nuovo che urge e, a volte, anche in riluttanza a farsi carico delle nuove e pressanti istanze sociali che solo la scuola può razionalizzare, comporre ed avviare a soluzione.

La divaricazione tra scuola e società, acuitasi in prosieguo, ha finito con l'arrecare danni gravissimi alla credibilità ed alla affidabilità del sistema formativo: il livello di produttività si è paurosamente abbassato; è aumentata la dispersione scolastica; si è approfondito, sempre di più, il solco fra domanda e offerta, tra i risultati e le aspettative.

Per uscire dalle secche del lungo periodo di inattività e di paralisi la via maestra sembra essere quella di puntare, come avviene ormai in tutto il mondo occidentale, sulla autonomia delle singole istituzioni scolastiche, nella convinzione che, facendo leva sulla flessibilità dei curricoli e modulando progetti e strumenti di formazione in aderenza ai bisogni della propria utenza, si possano dare risposte più puntuali ed esaustive alle istanze di elevazione sociale e culturale che pervengono alla scuola.

Appare, quindi, chiaro che il ruolo fondamentale della autonomia si gioca tutto sulla capacità di ricerca e di progetto di nuove strategie didattico-educative che, imperniate sulla centralità della professionalità del docente e supportate dalla partecipazione, accettazione e condivisione da parte delle altre componenti, si prefiggano e perseguano gli ormai irrinunciabili obiettivi di un recupero della scolarizzazione, di un aumento della produttività e di un innalzamento della valenza formativa, in coerenza ed in relazione costruttiva con le esigenze sociali ed economiche della realtà sociale.

Il risultato della ricerca progettuale - composto in un piano organico di ampio respiro che, movendo dall'analisi della situazione di partenza, fissa gli obiettivi da raggiungere ed individua strategie, metodi, strumenti e risorse per conseguirli - costituisce quello che viene chiamato il Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F.).

Esso rappresenta il documento fondamentale costitutivo della identità culturale e progettuale della istituzione scolastica, attraverso il quale la scuola presenta all'esterno la propria "offerta formativa", al fine di stipulare con l'utenza un vero e proprio "contratto formativo".

E così come avviene per ogni tipo di negozio giuridico, anche il P.O.F. deve contenere alcuni elementi e requisisti indispensabili per la sua validazione: la chiarezza, la precisione nella esplicitazione delle scelte formative e delle strategie, la accettazione e la condivisione, la assunzione di responsabilità da parte dei contraenti, la rispondenza alle esigenze della utenza e del territorio.In sintonia con le brevi considerazioni sopra riportate, il gruppo dei docenti designato dal C.d.D. del "Giorgi" ha elaborato, al termine di un lavoro intenso ed appassionato, un P.O.F. che rispecchia e riflette, con assoluta coerenza e rigore, tutte le prescrizioni di carattere pedagogico, normativo e socio-ambientale che contribuiscono a conferire

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legittimità e a dare significato ad uno strumento che dovrà servire a sviluppare la cultura professionale ed il senso civico del "dover rendere conto" del proprio operato e dei propri risultati.

Del resto, noi del "Giorgi", già da tempo avevamo percepito ed auspicato l'ineluttabilità o l'attesa del cambiamento che, in parte, abbiamo già attuato.

In quest'ottica si inquadrano le non lievi innovazioni che, autonomamente, abbiamo cominciato ad introdurre nel nostro istituto e che vanno dal rinnovamento degli indirizzi di studio ad un quasi ribaltamento degli orizzonti educativi, abbandonando la didattica tradizionale, caratterizzata da un eccesso di rigidità e fortemente condizionata dal vincolo del tasso di professionalizzazione, per adottarne una più sensibile ai problemi umani e formativi, più aperta alle esigenze di una cultura più vasta e sincretica che fa perno su tutte le discipline oggetto di studio, senza predominanza alcuna.

Esso si sostanzia di nuove ipotesi sperimentali che fanno leva sulla modularità dei percorsi formativi, su nuove strategie finalizzate al recupero di situazioni di svantaggio e sulla promozione della integrazione tra le diverse etnie, culture e religioni che caratterizzano oggi la scuola italiana.

Sul piano, poi, della formazione professionale, notevole rilevanza riveste l'ampliamento dell'offerta formativa, realizzato mediante l'arricchimento del curricolo con discipline ed attività facoltative, con l'obiettivo di coniugare le esigenze del contesto socio-economico della realtà locale, con le finalità dell'indirizzo di studi.

L'augurio è che tutti i soggetti interessati si sentano coinvolti ed impegnati nella realizzazione del progetto e, soprattutto, che gli insegnanti lo percepiscano come uno strumento che valorizza la loro funzione e qualifica il loro lavoro, attraverso la correlazione e la integrazione di comportamenti professionali individuali con momenti collegiali di attività didattica.

IL DIRIGENTE SCOLASTICODOTT. ROBERTO PECORARO

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BREVI CENNI STORICI SUL "GIORGI"

L'Istituto Tecnico Industriale Statale di Brindisi nasceva, nel 1958, come sede staccata del "Marconi" di Bari, con l'istituzione di una prima classe nella Specializzazione in Telecomunicazioni. Nell'Ottobre 1960 il Ministero della P. I. concedeva l'autonomia amministrativa e didattica alla sede di Brindisi che prese il nome di Giovanni GIORGI.*Il successivo anno scolastico (1961/62) il "Giorgi" si arricchiva di un'altra Specializzazione: Elettronica Industriale.Nel 1962/63 nasceva la Specializzazione in Chimica Industriale e non a caso, ma per una precisa richiesta del territorio.In quel periodo, Brindisi sembrava destinata a diventare una grossa realtà industriale in tale settore: si prospettava, infatti, la creazione di un grande polo chimico europeo.Il "Giorgi" non assisteva passivamente ai mutamenti economici ma si organizzava adeguatamente.Da sempre attento alle richieste che venivano o che sarebbero venute dal territorio, si proponeva e si è proposto come centro propulsivo di cultura tecnico-scientifica.La popolazione scolastica cresceva in maniera così veloce che presto iniziarono a funzionare le sedi staccate di Francavilla Fontana, Ostuni (1963/64) e Ceglie Messapica (1964/65).L'azione didattica del "Giorgi" si rivolse, nel 1965/66, non solo ai giovani ma a tutti coloro che, a vario titolo, non avevano potuto conseguire un'istruzione tecnica, così come il momento richiedeva.Particolarmente sensibile alle istanze del mondo del lavoro, istituì il primo anno di corso serale in Telecomunicazioni.Ancora una volta il "Giorgi" precorreva i tempi: è di oggi l'invito pressante alla scuola di organizzare corsi per la qualificazione e la riqualificazione del personale, così come il rapido mutare delle tecnologie e delle esigenze di produzione impongono.Con la consueta attenzione, tenendo presente il "diritto allo studio" e che la popolazione scolastica della nostra scuola era, ed è, in massima parte costituita da alunni pendolari, all'inizio degli anni '70 il Collegio dei Docenti del "Giorgi" votò a favore dell'istituzione, presso le sedi staccate di Francavilla Fontana e di Ceglie Messapica, che sino ad allora si limitavano all'attivazione del solo biennio, delle Specializzazioni, rispettivamente, di Meccanica e di Elettrotecnica.Questa decisione, sicuramente, ha consentito a molti giovani di poter curare in maniera più proficua la loro istruzione, facilitandone la frequenza.Il decreto di autorizzazione per le Specializzazioni suddette e per le sedi staccate giunse nell'a.s. 1971/72.La popolazione scolastica complessiva era di circa 2000 alunni, vi operavano 200 docenti e 100 non docenti.Come è nelle natura delle cose, tutto evolve e si modifica: secondo le previsioni, si rese necessario rendere più snella la struttura di questa istituzione scolastica, decentrando gli insegnamenti presso altre sedi.Nell'Ottobre '74 fu concessa l'autonomia alla sede staccata di Francavilla Fontana che prese il nome di I.T.I.S. "Fermi"Nel 1976 la Specializzazione di Chimica Industriale divenne l'I.T.I.S. "Majorana" di Brindisi.Successivamente, nel 1980, la sede staccata di Ceglie Messapica fu accorpata al "Fermi" di Francavilla Fontana.Cambiano i nomi delle scuole ma non cambiano gli operatori scolastici, non cambia il pensiero ed il dinamismo del "Giorgi" che continua a permeare le scelte didattiche degli ITIS di Brindisi.L'evoluzione continua.Nel 1980 fu introdotto un nuovo indirizzo di studi: Termotecnica, sia nel corso diurno, sia nel corso serale, presso la sede centrale.Questa Specializzazione mirava a potenziare le possibilità di lavoro nella piccola e media impresa e le capacità di imprenditoria personale.L'anno successivo fu avviato il corso di studi in Elettronica Industriale, presso la sede staccata di Ostuni..Infine, a partire dall'a.s. 1982/83, per tenere il passo con i tempi e per rispondere alla richieste dell'utenza, fu istituita la Specializzazione di Informatica.Nel frattempo, la sede staccata di Ostuni divenne anch'essa autonoma.Ma il "Giorgi" è ancora in fermento, rinnovando di continuo l'azione didattica e gli interventi nei confronti dei giovani.La Specializzazione di Telecomunicazioni dà vita, nel 1991/92, al progetto Ambra, vere e propria premessa dell'istituzione, nell'anno scolastico 1994/95, del corso di Elettronica e Telecomunicazioni, didatticamente più aggiornato e pertanto più qualificante e più spendibile nel mondo del lavoro.

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Ultimamente l’istituto ha verificato che nel territorio era necessario colmare un vuoto pluriennale nell’ambito della formazione nel settore meccanico – aeronautico, pur in presenza di un consolidato polo aeronautico con aziende di rilevanza anche internazionale. Pertanto, a partire dall’anno scolastico 2005-2006 è stato attivato il corso di Meccanica con sperimentazione in aeronautica.I Docenti della nostra scuola, attualmente, aggiornano continuamente i contenuti delle varie discipline adattandoli alle mutate esigenze del momento e, a volte, affiancando alle materie tradizionali corsi, facoltativi pomeridiani, su tematiche specifiche extra-curriculari.Il mondo del lavoro oggi richiede personale capace di adattarsi al cambiamento, che sappia progettare il futuro.La cultura e la Scuola sono una risorsa fondamentale della società.È necessario essere "colti" per avere un'elasticità mentale tale da focalizzare e risolvere velocemente i problemi sempre diversi che si presentano.L'Istituto Tecnico Industriale "Giorgi" era già una scuola del nuovo millennio, pensava ed agiva in questa direzione sin dall'atto della sua istituzione.I laboratori, le attrezzature all'avanguardia e la professionalità del personale lo dimostrano.La nostra è una Scuola che fornisce e produce cultura, non solo tecnica, mutua l'umanesimo delle lettere con quello della tecnologia con informazione equilibrata e completa.Molti studenti del "Giorgi" si sono affermati, e si affermano tutt'oggi, in svariati settori della vita, anche a livelli alti.Molti docenti provengono dai banchi di questa scuola e cercano di continuare le migliori tradizioni

A cura del Prof. Natale Amaro

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* La scuola è dedicata a Giovanni Giorgi (Lucca 1871- Castiglioncello, Livorno 1950), ingegnere e fisico italiano, specializzato nei sistemi elettrotecnici.

Giovanni Giorgi è stato professore di fisica matematica e meccanica razionale nelle Università di Cagliari e di Palermo e docente di trasmissioni e misurazioni telegrafiche e telefoniche in una scuola superiore d’ingegneria a Roma. Dopo il pensionamento, ha proseguito l’insegnamento in vari corsi specialistici. Oltre che nel campo scientifico, ha dedicato la sua attività anche alla progettazione di grandi opere di ingegneria civile.

Il suo eccezionale curriculum conta, tra libri e pubblicazioni su riviste sia nazionali che internazionali, oltre 350 titoli che spaziano in vari ambiti della scienza, sia a livello specialistico che divulgativo.

Giovanni Giorgi ideò, e nel 1901 presentò al Congresso di Elettrotecnica di Roma, un sistema di unità di misura, adottato nel 1935 dalla Commissione Internazionale di Elettrotecnica (IEC), e dal quale deriva l'attuale Sistema Internazionale di unità di misura. Il Sistema Giorgi introduce una quarta unità fondamentale, di natura elettromagnetica, accanto alle tradizionali unità meccaniche (metro – chilogrammo – secondo - ampere).

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DATI GENERALI SULL’ISTITUTO

BIENNION° CLASSI8 prime9 seconde

TR

IEN

NIO

INDIRIZZO N° CLASSI

Elettronica e Telecomunicazioni

3 terze3 quarte3 quinte

Informatica4 terze5 quarte4 quinte

Termotecnica2 terze2 quarte2 quinte

Meccanica 1 terza

I NUMERI TOTALI:N° ALUNNI 1058N° DOCENTI 125N° NON DOCENTI 49

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UBICAZIONE DELLE SEDI DELL’ISTITUTO

L’Istituto attualmente dispone a Brindisi di:

una SEDE CENTRALE, sita in Via Amalfi n. 2, che accoglie le classi del Triennio, una Sede SUCCURSALE in Via N. Brandi n. 14, nella quale si trovano le classi del Biennio.

Le due sedi rispondono alle moderne esigenze di utilizzo degli ambienti e alle richieste di una didattica tecnologicamente avanzata.

Le nostre sedi scolastiche, ubicate a Brindisi, sono cerchiate con un tratto scuro nella piantina.

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LA PROGETTAZIONE EDUCATIVA

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DIRITTO-DOVERE ALLA ISTRUZIONE E ALLA FORMAZIONE

PREMESSA

Con l’approvazione della LEGGE 28 marzo 2003, n.53, che contiene la “Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale”, sono state contemporaneamente abrogate la Legge 10 febbraio 2000, n. 30,: "Legge-quadro in materia di riordino dei cicli dell'istruzione" e la Legge 20 gennaio 1999, n. 9,: "Disposizioni urgenti per l'elevamento dell'obbligo di istruzione".La suddetta legge n. 53, entrata in vigore con la pubblicazione sulla G.U. il 17 aprile 2003, nell’Art. 1, comma 1., prevede che il Governo sia delegato ad emanare, entro ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore della stessa, uno o più decreti legislativi di attuazione, per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e di istruzione e formazione professionale.La stessa legge n.53, nell’Art. 2 (SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E DI FORMAZIONE), al comma 1. recita:“I decreti legislativi (citati nel precedente articolo 1) definiscono il sistema educativo di istruzione e di formazione, con l'osservanza dei seguenti principi e criteri direttivi:

a) è promosso l'apprendimento in tutto l'arco della vita e sono assicurate a tutti pari opportunità ........

b) sono promossi il conseguimento di una formazione spirituale e morale, anche ispirata ai principi della Costituzione, ........

c) è assicurato a tutti il diritto all'istruzione e alla formazione per almeno dodici anni o, comunque, sino al conseguimento di una qualifica entro il diciottesimo anno di età; l'attuazione di tale diritto si realizza nel sistema di istruzione e in quello di istruzione e formazione professionale, secondo livelli essenziali di prestazione definiti su base nazionale ........ La fruizione dell'offerta di istruzione e formazione costituisce un dovere legislativamente sanzionato; nei termini anzidetti di diritto all'istruzione e formazione e di correlativo dovere viene ridefinito ed ampliato l'obbligo scolastico di cui all'articolo 34 della Costituzione, nonché l'obbligo formativo introdotto dall'articolo 68 della legge 17 maggio 1999, n. 144, e successive modificazioni. L'attuazione graduale del diritto-dovere predetto è rimessa ai decreti legislativi di cui all'articolo 1, ........

d) il sistema educativo di istruzione e di formazione si articola nella scuola dell'infanzia, in un primo ciclo che comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, e in un secondo ciclo che comprende il sistema dei licei ed il sistema dell'istruzione e della formazione professionale;

e) ........

f) ........

g) il secondo ciclo, finalizzato alla crescita educativa, culturale e professionale dei giovani attraverso il sapere, il fare e l'agire, e la riflessione critica su di essi, è finalizzato a sviluppare l'autonoma capacità di giudizio e l'esercizio della responsabilità personale e sociale; ........”…………..

(Per brevità, si omettono i riferimenti ai successivi commi e articoli…)

Pertanto, in attesa che venga data concreta attuazione ai suddetti decreti legislativi, recentemente emanati, l’I.T.I.S. “G. Giorgi” autonomamente attua tutte quelle azioni e attività che l’Autonomia Scolastica permette, in accordo con i principi ispiratori della suddetta Legge 28 marzo 2003 n. 53 .

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FINALITÀ EDUCATIVE

Motivazione delle scelte educative.

La Scuola svolge nella società un ruolo di fondamentale importanza: quello di educare i giovani rendendoli capaci di affrontare, con sicurezza e con piena consapevolezza, la vita adulta. Il suo compito, complesso e delicatissimo, risponde quindi all’esigenza sociale di formare la personalità degli studenti, attraverso una crescita umana ed intellettuale capace di soddisfare il bisogno-diritto di libertà ed autorealizzazione che appartiene ad ogni individuo. Investire risorse (umane, culturali, professionali ed economiche) nella Scuola significa, pertanto, investire per il futuro, assicurando inoltre al patrimonio di conoscenze elaborato dagli uomini e continuamente in fieri garanzia di continuità ed evoluzione.

Ma come deve agire la Scuola per raggiungere simili traguardi ?

Certamente deve agire in modo organizzato, programmato, elaborando linee direttrici capaci di orientare sia il cammino dell’educando sia gli interventi dell’educatore. Risulta cioè necessario individuare criteri opportuni in base ai quali predisporre situazioni in cui il fine prefissato (la formazione dello studente) ed i mezzi scelti (metodi, e strumenti dell’azione didattica) interagiscano positivamente. Il buon funzionamento di una scuola dipende quindi dalle sue scelte organizzative e dalla qualità della sua programmazione, che deve sempre vedere come protagonista del processo educativo il giovane.Per questo il nostro Istituto, che può vantare una solida tradizione in serietà e competenze, continua a focalizzare la sua attenzione sulle attività di programmazione e cura con particolare impegno la loro elaborazione.

Nella sua programmazione educativa il “Giorgi” ha progettato dei percorsi formativi che rispondono alle finalità stabilite dal Collegio dei Docenti. Tali finalità vanno intese come mete di ampio respiro, relative al concetto di persona, di società e di cultura. Esse delineano il “paesaggio” degli interventi educativi, in cui studenti e docenti si devono muovere, il quadro dei valori e delle scelte socioculturali a cui si deve fare sempre riferimento.

Nell’individuazione di queste finalità, quale “tipo” di giovane si sono prospettati i docenti ? Un individuo maturo ed equilibrato nei rapporti sociali ed affettivi; riflessivo e sicuro emotivamente, autonomo nelle proprie idee e tollerante nei confronti degli altri; onesto e responsabile, legato a dei valori in cui credere e a cui tenere fede; attivo, critico e costruttivo; preparato culturalmente, capace e versatile professionalmente.

Sulla base di tali indicazioni è evidente che il collegio dei docenti del nostro Istituto non può non ispirarsi ai principi dell’educazione alla salute, di quell’educazione che è fondamentalmente mirata allo sviluppo di una personalità matura sotto il profilo psichico-sociale e in armonia con la propria fisicità.Perché ciò possa realizzarsi, lo studente deve sentire la scuola come un ambiente sereno ed aperto, capace di promuovere e sostenere gli interessi dei giovani, ricco di stimoli ed iniziative, pronto a sollecitare e sostenere scambi e relazioni con il mondo esterno, continuamente teso alla comprensione ed alla soluzione dei problemi del vissuto giovanile. Su queste linee guida agisce il Giorgi, operando quindi le sue scelte didattico-educative e organizzando le sue risorse per la creazione di un clima scolastico di costante benessere per i discenti. Da questo punto di vista risultano certamente fondamentali: gli atteggiamenti dei docenti che tengono fede ai criteri di correttezza e coerenza, apertura e dialogo con i giovani, versatilità culturale e competenza professionale; la piena utilizzazione degli spazi che l’Istituto offre; l’organizzazione efficace degli organi collegiali; il regolamento d’Istituto; le molteplici e coinvolgenti attività extra curricolari che si svolgono in uno spirito di costante creatività e di attenzione alle problematiche del mondo moderno.Se tutto ciò aiuta il giovane a sentirsi protagonista del processo educativo, risulta anche indispensabile che le famiglie contribuiscano alla sua realizzazione sia partecipando alla vita della scuola in modo propositivo sia condividendo i valori che essa esprime e persegue, dal momento che solo tali valori possono consentire alla società una convivenza civile e democratica, e garantire al mondo del lavoro professionalità e cultura. I genitori devono dunque sostenere l’impegno educativo della Scuola, interagendo armonicamente con essa nella formazione e responsabilizzazione dei figli-discenti, affinché atteggiamenti, magari già radicati nei giovani, di passività e disimpegno non limitino o vanifichino le attività didattico educative.Questa dimensione educativa globale interattiva può acquistare, oggi più che mai, un’importanza di grande rilievo per le giovani generazioni, visto che esse risultano il bersaglio privilegiato dei mali sociali contemporanei.

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Obiettivi, Metodi e Valutazione

La programmazione didattico-educativa precisa perciò tali obiettivi generali attraverso obiettivi più specifici, attinenti cioè ad un dato campo disciplinare, che permettono a questo punto, di individuare i contenuti necessari al loro conseguimento, adottare opportune strategie di intervento didattico, regolare i tempi dell’azione didattica, verificare e valutare il risultato di tale azione. Poiché la programmazione acquista significato solo se parte dall’analisi della realtà della classe, e solo se la sua funzionalità viene costantemente riesaminata in itinere, possono essere effettuate anche eventuali correzioni del percorso didattico nel caso di parziale insuccesso.

Nella programmazione didattico-educativa assume un valore preminente il metodo, perché esso dà coerenza ed unità al processo educativo, designando le vie attraverso cui pervenire ad un determinato risultato. Esso assicura l’insieme delle condizioni che, da un lato, permettono di giustificare la scelta dei mezzi e, dall’altro, garantiscono la correttezza del loro impiego. Attraverso il metodo, insomma, il progetto educativo può tradursi in realtà e dare concretezza alle finalità educative.N.B.: Per una verifica di tutte queste attività si rimanda il lettore alla consultazione delle programmazioni per disciplina, a quelle dei consigli di classe, ai piani didattici individuali dei docenti.

A cura della Prof.ssa Marina Perdomini

IL P.O.F. E LE FINALITÀ EDUCATIVE

Gli interventi sulla dimensione didattica, organizzativa e gestionale dell'ITIS "G. Giorgi", descritti all'interno di questo piano, sono tutti funzionali alle finalità indicate nel precedente paragrafo. Sul piano operativo, essi sono stati progettati mirando ad un unico obiettivo, fondamentale, imprescindibile e nodale, ossia

Innalzare il livello di scolarità e il tasso di successo scolastico, per prevenire e limitare al massimo il fenomeno della dispersione scolastica, progettando il processo educativo nel rispetto della specifica identità dell'Istituto, mantenendo alta la qualità dell'istruzione.

Solo attraverso il costante perseguimento di questo obiettivo, può essere possibile realizzare il progetto educativo dell'I.T.I.S. "G. Giorgi" .

A tale scopo, ogni azione del progetto è adeguatamente documentata in termini di obiettivi didattici, verificata e valutata, mediante opportuni indicatori, secondo le modalità descritte nella prima parte di questo documento.

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DIDATTICA MODULARE

Nella parte relativa alle programmazioni didattiche dei Consigli di Classe, a quelle relative al Documento del Consiglio di Classe per le Quinte Classi, ma anche nelle pagine dedicate alla sperimentazione dell'autonomia, ricorre spesso un termine, modulo, sul quale è opportuno soffermarsi. Il termine “Modulo” è un termine usato in molti settori anche con significati differenti:

• Nella Pubbl. Amm.ne è un Formulario o traccia, uno schema stampato, identico per tutti i casi analoghi;

• In Astronautica è ogni parte del veicolo, usata autonomamente;

• In Elettronica è una sezione che adempie a una specifica funzione;

• Parte, porzione, reparto di un complesso organico, concepito come separato o separabile

Ognuno di questi significati possiede però le due caratteristiche di essere: specifico e funzionale (agli obiettivi che si pone) strutturalmente componibile

La modularità in ambito scolastico

Prima di descrivere brevemente la modularità in ambito scolastico, è necessario precisare che, ormai, i docenti progettano e realizzano le loro azioni didattiche in termini di apprendimento e non solo di insegnamento, promuovendo e favorendo un attivo coinvolgimento degli studenti: la scuola si è, infatti, trasformata in un ambiente costruttivo di apprendimento.

A tale scopo, risulta efficace un'organizzazione modulare flessibile della didattica:

" È una vera e propria strategia formativa altamente strutturata in cui l'organizzazione sia del curricolo che delle risorse che del tempo e dello spazio, prevede l'impiego flessibile di segmenti di itinerari di insegnamento-apprendimento - i moduli - che hanno struttura, funzioni e ampiezza variabili, ma formalmente e unitariamente definite "(Prof. Gaetano Domenici - Dipartimento di scienze dell'Educazione -Università degli Studi Roma Tre).

Nella didattica, pertanto, le caratteristiche del MODULO sono: • È progettato con lo scopo (specificità funzionale) di fornire agli alunni determinate capacità, competenze ed

abilità, (obiettivi cognitivi verificabili, documentabili e capitalizzabili)

• Evita un sapere ad accumulazione, perché l'ambiente operativo è centrato sull'alunno, sulle sue modalità d'apprendimento;

• È un modello di apprendimento strutturato a rete, quindi è possibile per ogni studente seguire il proprio percorso d'apprendimento

Pertanto l'approccio modulare alla didattica

• Ha gli stessi caratteri dell’ipermedialità

• Non deve necessariamente prevedere una successione temporale ben definita dei segmenti (Unità d'apprendimento) che lo compongono

• Può essere “percorso” saltando da un nodo della rete ad un altro

Il modulo può anche essere pluridisciplinare ed essere progettato dal Consiglio di Classe– per contenuti comuni (interdisciplinare)– per obiettivi, competenze ed abilità trasversali (pluridisciplinare)– per entrambi

A cura della Prof.ssa Anna Maria Quarta

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LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE:

PREMESSA:

LA PROGETTAZIONE PLURIDISCIPLINARE

La risposta di qualità che l’Istituto ha costantemente fornito è senza dubbio frutto della progettualità sperimentale, unita alla continua ricerca in molti territori del sapere.I docenti del Giorgi lavorano in direzione di una proposta formativa che abbia il carattere della organicità e che migliori l'organizzazione della didattica, affinché questa risulti più efficiente e più efficace.I docenti delle varie discipline, in particolar modo quelli dell’area tecnico-tecnologico-scientifica, hanno riorganizzato, anche secondo una diversa sequenza temporale laddove sia stato ritenuto necessario, gli argomenti oggetto di studio delle varie discipline: gli studenti del nostro istituto possono così usufruire di un percorso didattico integrato, efficace, non parcellizzato in una miriade di interventi settoriali, altamente specifici e pregnanti nel proprio dominio, ma fortemente disconnessi e difficilmente raccordabili in una visione più globale del processo di apprendimento.Ristabilire la continuità fra elementi appresi in ambiti diversi, vuol dire superare il rischio, sempre presente, del nozionismo, ma vuol dire anche porre le premesse per una cultura non frazionata, che i discenti continueranno ad utilizzare e ad accrescere, per le loro esigenze di pensiero e di azione, nel corso della vita.L’Istituto, con l’apporto delle competenze professionali del personale, è responsabile della qualità delle attività didattiche, si impegna affinché le attività curriculari e quelle extra-curriculari si integrino in maniera armonica e coerente e diano agli studenti la possibilità di dilatare i propri orizzonti culturali e, perciò, di valorizzarne le potenzialità. Ruolo delicato e fondamentale è giocato dalla matematica, che deve necessariamente rapportarsi, laddove sia possibile, anche con modalità propedeutiche di sistemazione strategica degli argomenti, alle altre discipline dell’area scientifico-tecnico-tecnologica, alle quali deve altresì fornire indicazioni chiare e precise su quegli argomenti di natura matematica, che possano efficacemente e strumentalmente, diventare oggetto di insegnamento di altre materie.La riorganizzazione dei percorsi didattici per ambiti disciplinari ha avuto una ricaduta nei Consigli di Classe.I Consigli di Classe hanno progettato, con il concorso sinergico di tutte le componenti, itinerari didattici pluridisciplinari, con obiettivi trasversali comuni, legati a valori civili, culturali, professionali, che trovano riscontro nella programmazione disciplinare ed impegnano i docenti, sia sul piano della coerenza educativa, che su quello della operatività disciplinare.

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IL BIENNIO PROPEDEUTICO:

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CONTINUITÀ TRA LA SCUOLA SECONDARIA DI 1°GRADOE LA SCUOLA SUPERIORE

FASI DI ACCOGLIENZA, RIEQUILIBRIO, RIORIENTAMENTO.

Nell’ambito dell’Autonomia Scolastica, il nostro Istituto è impegnato ad attivare strategie volte a soddisfare i diversi stili di apprendimento e le diverse esigenze formative degli studenti nonché a realizzare concretamente moduli differenziati che permettano a tutti il “diritto all’istruzione” ribadito dalla legge n. 53 del 28 marzo 2003.Il primo anno del Biennio seguirà, pertanto, la seguente struttura organizzativa:

FASE I (preparatoria) FASE II FASE III FASE IVProgettazione Accoglienza Riequilibrio Riorientamento

CONTINUITÀSCUOLA

SECONDARIA DI 1° GRADO

programmazione Accoglienza Moduli disciplinari Osservazione Riorientamento

Diagnosi Sostegno

Osservazione Bilancio competenze Verifica delle scelte

Colloqui famiglia/studenti

Ricerca di una soluzione condivisa

FASE 1 - MODULO DI RACCORDO CON LA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADOFinalità Realizzare azioni educative e didattiche coordinate e collaborative Allestire un progetto che coniughi in chiave formativa sia l’aspetto orientante sia quello specifico disciplinare,

creando un’esperienza di sperimentazione e di continuità curriculare in senso longitudinale.Soggetti coinvolti: Docenti della scuola secondaria di 1° grado e docenti della scuola superiore Alunni della scuola secondaria di 1° grado che decidono di iscriversi all’I.T.I.S. Giorgi e studenti del Giorgi che

accolgono i nuovi colleghi.Organizzazione: Svolgimento delle tradizionali attività didattiche Visite guidate e laboratori Le tematiche scelte saranno trattate nelle classi della scuola secondaria di 1° grado e quelle aventi una

specificità laboratoriale saranno concluse nella sede della scuola superiore.Percorso di attuazione: In sede di programmazione didattica annuale i docenti dell’area tecnico-scientifica della scuola secondaria di

1°grado concordano le attività che gli studenti andranno a svolgere in continuità con la scuola superiore. Le attività iniziano nelle terze classi coinvolte e si concludono con l’esperienza di laboratorio nell’Istituto

“G.Giorgi”. L’Istituto “G.Giorgi” redige un calendario degli stage in base al quale ricevere gli alunni della scuola media (in

ore pomeridiane). Gli alunni, nei laboratori specifici, realizzeranno le esperienze programmate I docenti del “G.Giorgi” utilizzeranno un linguaggio semplice e chiaro, ma specifico, riuscendo a coinvolgere

gli studenti, prevedendo anche momenti di lezione frontale per completare l’attività sperimentale avviata nella scuola media.

Risultati attesi: Conoscere il significato di esperimento e fenomeno fisico, (chimico, tecnologico, ecc) Conoscere un diverso ambiente di studio e di rielaborazione dell’appreso Comunicare e socializzare i risultati ottenuti attraverso l’uso di diversi linguaggi (anche informatici) Far acquisire agli alunni maggiore consapevolezza sulle scelte future e un adeguato orientamento di fronte ad

opzioni

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Obiettivi didattico-disciplinari Docenti Collaborare con docenti di altri ordini scolastici Far cogliere la relazione tra i saperi del ragazzo e la cultura scientifico-tecnologica attuata nell’I.T.I.S.

“G.Giorgi” Sviluppare l’azione didattica nell’ottica del prolungamento Rendere noti i corsi di studio della scuola ospitante Valutare i risultati ottenuti in chiave formativo-cognitiva-orientanteAlunni Lavorare in situazioni diverse dalla quotidianità scolastica alla presenza del proprio docente Vedere, toccare, manipolare, ascoltare e conoscere se stessi, le proprie potenzialità e attitudini attraverso

l’”agito” Utilizzare e verificare, attraverso l’uso di laboratori tecnico-scientifici attrezzati a livello superiore, quanto

appreso in classe Visitare l’Istituto e i laboratori Cimentarsi con un stage orientativo e capire cos’è una scuola superioreFASE II - ACCOGLIENZA -Soggetti coinvolti: tutto il personale della scuola e gli studentiPercorso di attuazione (entro le prime settimane) Benvenuto dei compagni del secondo anno (scelti tra i più motivati a cura del Coordinatore della classe). Conoscenza degli altri con la tecnica del cerchio (Alunni - Alunni, Docente - Alunni). Conoscenza della scuola (aule, laboratori, risorse varie) e dei suoi regolamenti. Incontro e saluto di benvenuto del Preside o Vicepreside nelle singole classi. Indicazioni sul funzionamento generale della Scuola Rilevazione della situazione d’ingresso Stipula del “patto formativo”Momento importante del progetto di accoglienza è il primo contatto con la classe di ogni singolo docente, che si preoccuperà di illustrare il programma, di stabilire un "contratto" didattico, di dare consigli per un metodo di studio adeguato alla disciplina onde superare le eventuali difficoltà.I consigli di classe, senza ledere l'autonomia didattica dei singoli docenti, cercheranno di rendere il più possibile omogenei i contratti didattici dei vari insegnamenti; gestiranno, inoltre, i risultati dei test di ingresso. FASE III - RIEQUILIBRIO -Soggetti coinvolti: Consiglio di Classe e studenti Percorso di attuazione(dicembre-gennaio) Superamento squilibri culturali Sviluppo potenzialità individuali Facilitazione successo scolastico e formativoIl Consiglio di Classe progetterà ed individuerà interventi che puntano al recupero di conoscenze e di abilità trasversali o di base, le quali, pur legate ai contenuti, dovranno avere scopi soprattutto di tipo formativo. I docenti utilizzeranno le seguenti strategie metodologico-organizzative: la progettazione modulare, griglie di osservazione, lo sportello didattico.FASE IV - RIORIENTAMENTO -Soggetti coinvolti: Consiglio di Classe, famiglie e studenti Percorso di attuazione(da febbraio al termine dell’anno scolastico) Monitoraggio dei casi problematici volto a rilevare gli eventuali nuovi orientamenti degli alunni in difficoltà Chiarezza sulle alternative Colloqui diretti con studenti e famiglie Formalizzazione delle scelte moduli integrati, per chi ha deciso di passare ad un altro indirizzo di studi, realizzati in collaborazione con i

docenti dell’altro Istituto.A cura delle Proff.sse Rosanna Malorzo e Lucia Portolano

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OFFERTA FORMATIVA DEL BIENNIO

Le scelte programmatiche e metodologiche nel biennio più che mai tengono conto della particolare età dei fruitori del servizio scolastico e sono mirati:1) alla valorizzazione del discente come portatore di bisogni culturali e umani,2) alla valorizzazione del carattere propedeutico del corso.Gli studenti del biennio sono molto giovani perciò fragili malgrado vogliano “apparire” diversamente.L’adolescenza oggi più di ieri impegna la mente e la coscienza tutta del giovane in un lavoro di ricerca di definizione di sé e del mondo esterno, che ha quei costi elevatissimi che tutti conosciamo.In questo processo di crescita gli insegnanti non vogliono essere spettatori passivi o disattenti, vogliono “entrare” come è giusto e doveroso, facendosi portatori di valori positivi, nel rispetto dell’individualità, con quella autorevolezza di cui i ragazzi in età evolutiva hanno bisogno.La particolare situazione psicologica del discente suggerisce altresì di cercare nella spinta motivazionale la migliore alleata per fare chiarezza nel marasma degli stimoli pseudo-culturali di cui gli adolescenti sono bersaglio, accattivare i giovani allo studio e consolidarne l’abitudine.Porsi come filtro critico attento e senza prevenzione fra i bisogni culturali di cui i ragazzi sono portatori, sollecitarne di nuovi, renderne viva e fruibile ogni categoria logica e concettuale utile ad una corretta lettura della realtà personale ed oggettiva, è impegno che l’ITIS G.GIORGI assume rispetto ai giovani del biennio.In ambito strettamente professionale le programmazioni didattiche sono rivolte a garantire agli studenti un corretto accesso alle varie specializzazioni.Un intelligente uso di ogni spazio individualizzato per l’apprendimento (ove richiesto, anche della ricreazione, e perché no?), oculati approcci alle tecniche multimediali affiancheranno lo sforzo costante e comune a tutte le discipline di promuovere le capacità di comunicare conoscenze e competenze, secondo modelli di sistemi linguistici diversi.

QUADRO ORARIO ANNUALE

DisciplinaOre settimanali Verifiche

I II Scritta, Orale, Pratica, GraficaMat. Letterarie 10 7 S. O.Inglese 3 3 S. O.Matematica 5 (2) 5 (2) S. O.Fisica 4 (2) 4 (2) O. P.Scienze della Terra 3 O.Biologia 3 O.Tecnologia e. Disegno 3 6 (3) O. G.Chimica 3 (2) 3 (2) O. P.Diritto - Economia 2 2 O.Ed. Fisica 2 2 O. P.Religione 1 1 O.Totale ore settimanali 36 (6) 36 (9)

(Tra parentesi sono indicate le ore di lezione da effettuarsi con il supporto del laboratorio)

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Utilizzo e dotazione dei laboratori attivati presso la sede del biennio.

LABORATORIO DI CHIMICA (A cura del Prof. Pancrazio Totaro)Dotazione:strumentazione di base: ampolle, becker, bilancia analitica; piaccametro; distillatore; centrifughe.

Attività:determinazione della densità; verifica delle leggi di Proust e di Lavoisier; misurazione del volume; misurazione della massa; raggi alla fiamma; raggi alla perla; 1° e 3° gruppo analitico; soluzioni; determinazione del PH; titolazioni.

LABORATORIO DI MATEMATICA (A cura della Prof.ssa Rosanna Malorzo)Dotazione HW e SWLaboratorio 1: n. 10 PC Pentium III 500 MHz multimediali completi di TV-out, DVD, monitor 15”, collegati in rete a 100 Mb n. 3 PC Pentium 100 con CD-ROM e monitor 15” n. 1 stampante laser e n. 1 stampanti ad aghi n. 1 Televisore 34” collegato ad un PC per la presentazione delle lezioniLaboratorio 2: n. 21 PC Pentium stampante a getto d’inchiostro A3 a colori n. 1 videoproiettore collegato ad un PC per la presentazione delle lezioniSistema operativo Windows; Turbo Pascal, Cabri-gèométre, Derive, Office.Attività:L’obiettivo dell’attività di laboratorio è quello di adeguare le conoscenze del programma di matematica alle nuove esigenze dello sviluppo tecnologico.

Sono indicate le finalità specifiche che saranno articolate eventualmente per classe: sviluppo delle capacità di porre, analizzare e risolvere problemi; capacità di utilizzare metodi, linguaggi e strumenti informatici.

Le attività tipiche realizzate nell’arco del biennio sono le seguenti:1. introduzione all’uso del computer e studio dei suoi componenti essenziali;2. studio delle nozioni fondamentali del sistema operativo WINDOWS ’98;3. studio del linguaggio di programmazione Turbo Pascal, costruzione di semplici programmi;4. utilizzo di un software applicativo flessibile come EXCEL per lo studio di uno strumento versatile come il foglio

elettronico che ha diversi campi di applicazione e che, quindi, didatticamente può essere impiegato anche per esercitazioni relative ad altre materie;

5. utilizzo di software applicativi specifici come Derive per lo studio della matematica simbolica e Cabri-gèométre per lo studio della geometria.

LABORATORIO DI TECNOLOGIA E DISEGNO (A cura del Prof. Vincenzo Di Paola)Dotazione: laboratorio computer per disegno al CAD laboratorio di tecnologia per visione macchineAttività: costruzione di pezzi meccanici semplici; visione delle seguenti macchine: durometro, tornio, trapano, ecc…

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LABORATORIO DI FISICA (A cura del Prof. Francesco Mazzotta)A ttrezzature attrezzature idonee alla realizzazione di tutte le principali esperienze di laboratorio attinenti al programma di

Fisica sviluppato nel Biennio; strumenti di misura di tipo analogico e digitale; strumenti per la rilevazione dati tramite computer; n° 3 personal computer, stampante, scanner, videoproiettore; lavagna luminosa, videoregistratore, TV.

Attività previsteLe attività di sperimentazione sono associate agli argomenti trattati nel corso di Fisica.Per l’elaborazione dei dati è previsto l’uso del foglio elettronico.

FinalitàGli allievi sono guidati durante lo svolgimento delle esperienze di laboratorio dalle quali traggono:- l’abitudine al “metodo scientifico” usato come metodo di lavoro;- l’abitudine al lavoro di gruppo e alla collaborazione interpersonale;- le capacità di analizzare e schematizzare situazioni reali;- gli stimoli per adeguate riflessioni riguardanti gli argomenti di studio.

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LABORATORIO MULTIMEDIALE E INGLESE (A cura del Prof. Francesco Mazzotta)

Attrezzature costituenti il laboratorio:- N° 12 computer multimediali completi di monitor da 15” (n° 6 LCD), lettore CD/DVD, casse e microfono, scheda

di rete;- N° 1 computer multimediale completo di monitor 17”, lettore DVD, masterizzatore, scheda acquisizione video,

casse e microfono, scheda di rete;- N.1 stampante a getto d’inchiostro A3 a colori- n. 1 Televisore 32”- n. 1 Videoregistratore a 3 testine- n. 1 Lavagna luminosa- n. 1 Registratore con modulazione di velocità, attacco microfono e amplificazione per strumenti musicali.- N° 1 scanner piano a colori formato A4;- N° 1 stampante laser B/N formato A4;- N°7 webcam- scrivanie e sedie in numero sufficiente ad accogliere una classe di 30 alunni.

Attività previste:Il laboratorio è a disposizione di tutti i Docenti, per permettere agli stessi di:- ampliare l’offerta formativa;- somministrare verifiche tramite computer.

Finalità per il laboratorio multimediale:- attuare una didattica ancora più efficace e al passo con i tempi, usufruendo delle enormi potenzialità offerte

dall’uso della multimedialità;- somministrare agli studenti verifiche formative e sommative, sfruttando il software appositamente predisposto;- realizzare un archivio di verifiche strutturate/semistrutturate, suddiviso per discipline.

Finalità per il laboratorio di Inglese: coinvolgere gli allievi in attività multimediali di natura culturale, per rendere sempre più centrale il loro ruolo nel

processo insegnamento-apprendimento; valorizzare le singole attitudini degli allievi per meglio raggiungere il successo formativo.

Svolgere attività in laboratorio significa potenziare l’uso della multimedialità nell’insegnamento della lingua straniera, utilizzando sussidi didattici più avanzati, quali video e CD-ROM, che stimolano gli interessi degli allievi e allargano le conoscenze in un lasso di tempo più breve.

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IL TRIENNIO DI SPECIALIZZAZIONE:

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PREMESSA

Al TRIENNIO sono presenti quattro specializzazioni:

ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI

INFORMATICA

TERMOTECNICA

MECCANICA (NUOVA)

Per ognuna di esse saranno presentati, di seguito:

il profilo professionale, il quadro orario e le caratteristiche dei laboratori.

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SPECIALIZZAZIONE DI ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI

PROFILO PROFESSIONALE

Questa specializzazione ha come obiettivo quello di

"Definire una figura professionale capace di inserirsi in realtà produttive molto differenziate e caratterizzate da rapida evoluzione, sia dal punto di vista tecnologico, sia da quelli dell'organizzazione del lavoro".

Tale figura deve, quindi, possedere: una completa preparazione culturale, compresa la conoscenza approfondita della lingua inglese, ampie e svariate competenze, capacità di orientamento di fronte a nuovi problemi, versatilità e propensione culturale al continuo aggiornamento, capacità di adattamento all'evoluzione della professione.La Specializzazione di Elettronica e Telecomunicazioni offre, pertanto, al mondo del lavoro competenze che, in termini qualitativi, possono risultare determinanti per l'efficienza delle imprese e dell'economia.Nell'attuale società caratterizzata dalla continua evoluzione dei mezzi di informazione, delle tecnologie e quindi dei sistemi organizzativi delle imprese, il perito in E. & T. si presenterà, per la formazione ricevuta, dotato di una mentalità progettuale dinamica e riconvertibile in ruoli professionali diversi tra loro.L'indirizzo di E. & T. deve, quindi, preparare lo studente a: svolgere, in modo autonomo, mansioni indipendenti; partecipare, con contributi personali validi, al lavoro organizzato e di gruppo; comunicare e documentare efficacemente gli aspetti tecnici, organizzativi ed economici del proprio lavoro; aggiornare il suo sapere continuamente.Il raggiungimento di tali obiettivi si ottiene con un'attività didattica interdisciplinare svolta (da un corpo docente qualificato, stabile, affiatato e con scelte mirate e condivise dagli studenti e dalle loro famiglie) soprattutto in laboratori tecnologicamente all'avanguardia, tutti collegati in rete, dotati di moderni computer e tutti con collegamento ad Internet.In definitiva la finalità del Corso di Elettronica e Telecomunicazioni è quella di formare operatori professionali per la gestione dei servizi e della produzione industriale.Per mezzo di una costante attività di aggiornamento, i docenti della Specializzazione analizzano lo sviluppo delle applicazioni elettroniche anche in termini di opportunità occupazionali.Conseguentemente, operano le scelte per l'acquisizione della nuova strumentazione e l'avvio di progetti pluriennali finalizzati a qualificare la figura professionale emergente dal ciclo educativo predisposto.Per raggiungere questi obiettivi sono stati avviati, grazie anche al finanziamento dell'Unione Europea, progetti che, oltre ad arricchire le strutture scolastiche, possano offrire agli studenti delle opportunità per aumentare le competenze nella verifica delle emissioni elettromagnetiche, oggetto di normativa non solo europea, e nell'utilizzo delle reti locali strutturate.Inoltre, tramite una disciplina "trasversale" prevista dalla normativa vigente e denominata "Area di Progetto", i docenti guidano gli studenti nello svolgimento di attività progettuali autonome che scaturiscono principalmente dagli interessi di una intera classe, indirizzate a far emergere capacità professionalizzanti e senso di responsabilità. I lavori prodotti sono oggetto di valutazione agli Esami di Stato.

A cura del Prof. Natale Amaro

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Quadro Orario Annuale Specializzazione ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI

Disciplina Ore settimanali VerificheIII IV V Scritta, Orale, Pratica, Grafica

Lingua e Letteratura Italiana 3 3 3 S. OStoria 2 2 2 OLingua straniera 3 3 2 S. O (solo O. al V anno)Economia ind. ed Elementi di diritto - 2 2 OMatematica 4 3 3 S. O.Meccanica e Macchine 3 - - O.Elettrotecnica 6 (3) 3 - S. O. (solo O. al IV anno)Elettronica 4 (2) 5 (3) 4 (2) S. O. P.Sistemi Automatici 4 (2) 4 (2) 6 (3) S. O.Telecomunicazioni - 3 6 (2) S. O.Tecnol. Disegno e Progettazione 4 (3) 5 (4) 5 (4) G. O. P.Educazione Fisica 2 2 2 P. O.Religione/Attività alternative 1 1 1 - Totale ore settimanali 36 (10) 36 (9) 36 (11)

(tra parentesi sono indicate le Ore di lezione da effettuare con il supporto del laboratorio)Utilizzo e dotazione dei Laboratori

Specializzazione di ELETTRONICA e TELECOMUNICAZIONILaboratorio di Elettronica: destinato agli studenti del terzo e del quarto anno, costituisce il primo ambiente in cui prendere dimestichezza con i dispositivi elettronici più diffusi, iniziando da quelli usati nei circuiti digitali. A tale scopo vengono anche utilizzati gli indispensabili strumenti di indagine e la simulazione preventiva al computer, facendo ricorso a programmi riconosciuti su scala mondiale.

Laboratorio di Elettrotecnica:usato esclusivamente dagli studenti del terzo anno, ha la funzione, fondamentale e propedeutica, di quantificare e classificare i fenomeni elettrici alla base di una robusta crescita nel corso della Specializzazione. Esso è dotato di una ricca strumentazione per misure di precisione e di una stazione grafica essenzialmente utilizzata per sviluppare prodotti didattici multimediali sia nelle ore curriculari, sia in quelle dedicate alle attività pomeridiane.

Laboratorio di Elettronica e Telecomunicazioni: utilizzato dagli studenti del quinto anno, dispone di strumentazione ed attrezzature didattiche più complesse per poter effettuare misure ed esperienze nel campo delle telecomunicazioni, delle trasmissioni dati, e dell’elettronica ad alta integrazione. Gli studenti possono diversificare le loro attività grazie ad un congruo numero di posti di lavoro computerizzati, ed interessarsi alle tecniche di ricezione terrestre e satellitare.

Laboratorio di Sistemi:viene utilizzato da tutte le classi ed è dotato di 15 personal computer multimediali dell’ultima generazione, di due stazioni grafiche per l’acquisizione di immagini e masterizzazione, e di un certo numero di computer per particolari applicazioni. Oltre a familiarizzare con la misurazione di diverse grandezze, gli studenti iniziano ad usare il foglio elettronico, principalmente per affrontare problemi tecnici e matematici, indispensabili per passare successivamente alla programmazione ad oggetti in Visual Basic.Nel corso del quarto e quinto anno vengono trattati i sistemi dotati di microcontrollore e la programmazione assembler, elementi notevoli per dominare le applicazioni elettroniche a larga diffusione. Nell’ultimo anno di corso vengono analizzati i temi relativi ai complessi sistemi di acquisizione dati basati su personal computer operando quella sintesi, caratteristica della disciplina, fra hardware e software. Nei due Laboratori di Tecnologia Disegno e Progettazioneviene attuata la fase fondamentale in cui le conoscenze teoriche, le proprie attitudini ed abilità confluiscono nella produzione di apparecchiature di crescente complessità. A tale scopo gli allievi usano stazioni di lavoro computerizzate per disegnare, verificare, simulare, documentare le varie fasi costituenti il progetto. Ogni studente produce, realizza e personalizza il suo prototipo, verificando puntualmente le sue conoscenze ed il grado di relazione con le altre discipline tecniche.

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SPECIALIZZAZIONE DI INFORMATICA INDUSTRIALE


Dai Programmi Ministeriali:

<<Per quanto riguarda il profilo professionale il perito industriale per l’informatica deve essere in grado di analizzare, dimensionare, gestire, ed è orientato a progettare piccoli sistemi per l'elaborazione, la trasmissione, l'acquisizione delle informazioni sia in forma simbolica che in forma di segnali elettrici.È capace di risolvere problemi di piccola automazione, mediante i sistemi suddetti, in applicazioni di vario tipo, ma specialmente tecnico-industriali e scientifiche. Ha le conoscenze di base necessarie per partecipare alla realizzazione e alla gestione di grandi sistemi di automazione basati sull'elaborazione dell'informazione.Queste capacità del perito industriale si basano sulla conoscenza, teorica ed operativa, di alcuni settori tecnologici: l’informatica, con particolare riguardo a quella distribuita; l’elettronica, specialmente quella integrata e gli apparati strumentali su di essa basati; le tecnologie miste informatico-elettroniche.>>.

Alcune note sulla specializzazione:

le ore assegnate ad ogni singola disciplina permettono di poter affrontare ed approfondire i temi indicati dai Programmi Ministeriali;

per l'area tecnologica, non c'è alcuna distinzione fra discipline teoriche e pratiche: tutte realizzano uno stretto rapporto fra teoria e laboratorio.La specializzazione, infatti, dispone di laboratori per ogni materia, tutti molto attrezzati e costantemente potenziati sia nell'hardware che nel software, per cui l'acquisizione dei contenuti è sicuramente resa più agevole ed interessante dalla frequenti attività pratiche;

i programmi di studio ministeriali sono ad un livello qualitativo e quantitativo decisamente elevato; pertanto,la specializzazione in informatica fornisce agli allievi una preparazione di base molto elevata che permette loro di affrontare agevolmente gli studi universitari.

Quadro Orario Annuale della specializzazione di INFORMATICA INDUSTRIALE

Disciplina Ore settimanali VerificheIII IV V Scritta, Orale, Pratica, Grafica

Lingua e Letteratura Italiana 3 3 3 S. OStoria 2 2 2 O.Lingua straniera 3 3 3 O.Matematica 6 (2) 5 (2) 4 (2) S. O. P.Calcolo Numerico 3 (1) 3 (1) 3 (1) O. P.Informatica 6 (4) 6 (3) 5 (2) S. O. P.Elettronica 5 (3) 6 (3) 6 (3) S. O. P.Sistemi Automatici 5 (2) 5 (3) 7 (4) O. P.Educazione Fisica 2 2 2 P. O.Religione/Attività alternative 1 1 1 - Totale ore settimanali 36 (12) 36 (12) 36 (12)

(tra parentesi sono indicate le Ore di lezione da effettuare con il supporto del laboratorio)

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Utilizzo e dotazione dei LaboratoriSpecializzazione INFORMATICA INDUSTRIALE

Laboratorio di Sistemi e Automazione (a cura del Prof. Antonio Bari)Strumenti ed attrezzature:

N° 16 PC Pentium 4, 2.00 GHz 256 MB di RAM, multimediali completi di scheda audio, cd-rom e videocamera digitale, sistema operativo Windows XP SP2

N° 4 PC Pentium III 1.00 GHz multimediali completi di scheda audio, cd-rom e videocamera digitale N° 1 Stampante di rete laser a colori N° 1 Stampante di rete laser b/n Sistema multimediale per la didattica, composto da:

- Televisore 41” collegato ad un PC per la presentazione delle lezioni- Sistema di ricezione satellitare - Videoregistratore- Videocamera- Videoproiettore

I Personal Computer sono collegati in rete fra di loro e costituiscono uno dei domini della rete LAN dell’istituto. Da ogni postazione è possibile accedere a Internet, utilizzando i servizi della Intranet di Istituto.Attività:Le attività tipiche del laboratorio riguardano lo studio di una serie di sistemi di diversa natura e complessità, lo sviluppo delle capacità di costruire i relativi modelli, di simularli al PC avvalendosi delle esperienze non solo informatiche (per quanto riguarda l’analisi dei problemi e la loro soluzione con metodi diversi) ma anche elettroniche, statistiche e matematiche.

III Classe IV Classe V ClasseModelli, sistemi e processi. Trattamento dell’informazione, comunicazione e codifica. Sistemi fisici e loro modelli. Misure di grandezze fisiche, trasduttori.Automi.Principi di continuità, equilibrio e conservazione.

Modelli deterministici, stocastici e loro caratteristiche.Tecniche formali di simulazioni.Sistemi con unità di governo programmabili: architetture, caratteristiche e modalità d’uso.Sistemi di I/O.Le porte di comunicazione.

Linguaggi per l’automazione.Sistemi di I/O.Elaborazione digitale dei segnali.Trasmissione dati.Controlli automatici.Progetto di acquisizione e controllo.Reti di computer e relativi servizi.

Per il raggiungimento di tali obiettivi, in laboratorio oltre ai Personal Computer (ritenuti strumenti di lavoro fondamentali) è disponibile ulteriore strumentazione Hardware:- Strumentazione con interfaccia IEEE 488 (multimetri, oscilloscopi, alimentatori, generatori di funzioni)

programmabili;- M.A.T. (Microcomputer Application Trainer) per le verifiche: dell’I/O; dei trasduttori; dei convertitori A/D e D/A- strumenti didattici modulari per simulazioni di situazioni reali (forno) per esercitazioni sul controllo di processo;- alcuni trasduttori per uso didattico.- schede di acquisizione dati- robot

Anche dal punto di vista del software per le diverse attività il laboratorio presenta una serie di diverse soluzioni sia di carattere generale (Assembler, Visual Basic, Excel, Multimedia Toolbook, Javascript) sia di carattere verticale (HP-VEE per la programmazione di strumenti) in modo da facilitare una possibile riconversione in qualsiasi attività lavorativa, professionale e di proseguimento negli studi.

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Laboratorio di Informatica (a cura del Prof. Bruno Pinto)Dotazione Sistemi: Alpha Server a 500MHz con 20Gb HD , VAX 3100 Server, Workstation DEC5200, MAC IICx, 14 PC Pentium tutto collegato in rete Ethernet a 100Mb, N. 5 terminali video collegati su Server Alpha, stampanti ad aghi, stampante Laser, stampante DeskJet, Scanner

Attività: Analisi di sistemi per il trattamento dell’informazione, sistemi operativi e programmazione con linguaggi ad alto livello ( OpenVMS, WINDOWS NT, WINDOWS 95, UNIX, ). Tutti i linguaggi di programmazione più comuni e diffusi (Fortran, Pascal, Ada, Basic, C, C++, Macro32, Cobol…).

Laboratorio di Elettronica Generale (a cura del Prof. Giovanni Di Rienzo)Dotazione:Strumentazione elettronica di base. Componenti elettronici commerciali per uso sperimentale in laboratorio.Software per la costruzione e la simulazione di circuiti analogici e digitali. Computer multimediali collegati in rete locale ed esterna. Software operativo Windows ‘95/’98/M.E. Stampanti a getto d’inchiostro. .

Attività:Verifiche circuitali e misure.Analisi del funzionamento e delle applicazioni di componenti elettronici analogici e digitali.Costruzione e simulazione, su computer, di circuiti analogici e digitali con il software Electronics Workbench. Realizzazione di tabelle dati e grafici su foglio elettronico Microsoft Excel.

Obiettivi:Utilizzo della strumentazione elettronica e dei programmi di simulazione elettronica disponibili nel laboratorio.Analisi dei dati ricavati dall’esperienza di laboratorio.Valutazione delle caratteristiche dei componenti elettronici al fine di scegliere adeguatamente le soluzioni di problemi di progetto.

III Classe IV Classe V ClasseRealizzazione di semplici circuiti elettrici.Uso di multimetri digitali per la misura di grandezze elettriche. Progettazione e realizzazione di semplici circuiti digitali che attuano funzioni specifiche.Circuiti digitali di controllo e sincronizzazione.Uso dei programmi di simulazione elettronica.

Realizzazione di semplici circuiti per sperimentare le leggi ed i teoremi delle reti elettriche lineari. Realizzazione di semplici circuiti passivi ed attivi per il trattamento dei segnali analogici.Uso di generatori di funzione, oscilloscopi e programmi di simulazione elettronica.

Realizzazione di circuiti di condizionamento di segnali elettrici e per la conversione A/D e D/A. Realizzazione di generatori di forme d’onda in bassa frequenza.Uso di generatori di funzioni, oscilloscopi e programmi di simulazione elettronica.

DI NUOVA ISTITUZIONE, COMUNE AI VARI INDIRIZZI: LABORATORIO DI INGLESE (A cura della Prof.ssa Ersilia Meo)Attrezzature costituenti il laboratorio:

- N° 15 computer multimediali P4 2,6 Ghz, 256 Mb ram completi di monitor LCD da 15”, lettore CD/DVD, casse e microfono, scheda di rete, videocamera USB;

- N° 1 computer multimediale P4 3,0 Ghz, 512 Mb ram completo di monitor LCD 19”, masterizzatore combo DVD/CD, scheda TV/SAT, videocamera USB, casse e microfono, scheda di rete;

- N° 1 stampante laser A3 a colori- N° 1 Switch 24 porte- N° 1 Gruppo di continuità 5000 VA- N° 1 Convertitore VGA/PAL Pinnacle Studio DC 10- N° 1 Lavagna interattiva IBID SMARTBOARD SB 560- N° 1 Lavagna luminosa

(Segue da: Laboratorio di Inglese- Triennio)

- N° 1 Proiettore per diapositive- N° 1 Televisore 25”

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- N° 1 Videoregistratore - N° 1 ricevitore digitale;- N° 1 stampante a getto d’inchiostro colore A4;- scrivanie e sedie in numero sufficiente ad accogliere una classe di 30 alunni.

Attività:Svolgere attività in laboratorio significa potenziare l’uso della multimedialità nell’insegnamento della lingua straniera, utilizzando sussidi didattici più avanzati, quali video e CD/DVD-ROM, che stimolano gli interessi degli allievi e allargano le conoscenze in un lasso di tempo più breve.

Finalità:- attuare una didattica ancora più efficace e al passo con i tempi, usufruendo delle enormi potenzialità offerte dall’uso

della multimedialità;- coinvolgere gli allievi in attività multimediali di natura culturale, per rendere sempre più centrale il loro ruolo nel

processo insegnamento-apprendimento;- valorizzare le singole attitudini degli allievi per meglio raggiungere il successo formativo.

Laboratorio di Matematica e Calcolo. (a cura della Prof.ssa Giorgia Martina)Dotazione HardwareN. 1 PC Pentium 90/WinNT HD SCSI 1Gb monitor 17” (server)N. 1 PC Pentium200MMX/Win95 HD 4,3 Gb monitor 17” (postazione insegnante)N.10 PC Pentium100/Win95 con monitor 15” (postazioni alunni)N. 1 lavagna luminosa per proiezione lucidi.Tutti i personal computer sono collegati in rete locale e, attraverso il server, possono accedere a tutte le risorse condivise della rete di Istituto.

Dotazione SWGli strumenti maggiormente utilizzati nel Laboratorio sono il foglio elettronico Excel e il software matematico MapleV

Metodologia ed argomenti trattatiL’attività di laboratorio nelle due discipline si propone di raggiungere due obiettivi:

1.7 Verificare, attraverso la pianificazione e realizzazione guidata di opportuni fogli di calcolo, proprietà teoriche già studiate

1.7 Dedurre attraverso l’osservazione del comportamento di curve, funzioni o serie e distribuzioni di probabilità, proprietà generali.

Gli argomenti trattati sono, naturalmente, strettamente correlati a quelli teorici sviluppati dal docente in classe e possono essere sintetizzati, per ciascuna classe, come segue:III classeStudio delle proprietà delle principali strutture algebriche, studio e applicazione del concetto di funzione. Individuazione e rappresentazione delle funzioni lineari e non e delle principali funzioni circolari. Studio dei sistemi lineari. Analisi e rappresentazione dei dati statistici. Studio delle distribuzioni di probabilità e calcolo dei principali parametri (media, varianza, ecc.)IV classeStudio completo di una funzione. Principali proprietà dei limiti. Metodi elementari di interpolazione ed estrapolazione. Studio delle serie storiche. Studio delle principali distribuzioni teoriche nel discreto e nel continuo.V classeStudio delle proprietà e dei principali criteri di convergenza delle serie numeriche. Sviluppo in serie di potenze e di Fourier. Concetti di base dello studio di funzioni in due variabili. Equazioni differenziali e valori approssimati delle soluzioni di un‘equazione trascendente.Tecniche di campionamento. Stime per intervallo e test delle ipotesi. Costruzione delle carte di controllo per variabili e di un piano di campionamento. Problemi di ottimizzazione e di Programmazione Lineare.

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SPECIALIZZAZIONE DI TERMOTECNICA

PROFILO PROFESSIONALE Il perito industriale per la termotecnica cura l’esecuzione, la conduzione ed il collaudo di impianti termici e di macchine a fluido. Egli deve pertanto possedere una buona conoscenza del disegno tecnico e del disegno di impianti termici ed idraulici, delle sollecitazioni meccaniche cui, in particolare, sono soggetti gli organi delle macchine a fluido, della resistenza dei materiali. Deve inoltre saper eseguire il progetto ed il calcolo di semplici dispositivi meccanici e dei loro organi elementari.Il perito industriale per la termotecnica ha particolare competenza in tutto quanto concerne i cicli di trasformazione termica, le macchine a fluido sotto l’aspetto del loro funzionamento e della natura dei materiali che costituiscono gli impianti di riscaldamento, refrigerazione, condizionamento, sicurezza, antincendio, recupero energetico, energie alternative e gli apparecchi di misura, regolazione e controllo.Egli, nei limiti previsti dalle disposizioni vigenti, può anche eseguire il progetto ed il calcolo di detti impianti. Può, inoltre, essere chiamato ad assolvere la funzione di insegnante tecnico pratico nei laboratori e nei reparti di lavorazione delle scuole e degli istituti di istruzione tecnica e professionale.

MODIFICA DEL PERCORSO CURRICULARE (a partire dal corrente a.s.)Il Collegio Docenti, con apposita delibera e avvalendosi della normativa che regola l’autonomia scolastica, ha modificato il percorso curriculare ed il conseguente quadro orario della specializzazione, introducendo due attività laboratoriali:

Laboratorio di tecnologia meccanica (3° anno) Laboratorio di Impianti Termotecnici (5° anno)

con compresenza di docenti.In tal modo si è ottenuto il riallineamento del monte ore complessivo a 36 ore come per le altre specializzazioni, senza ridurre le cattedre orarie previste.

Quadro Orario Annuale della specializzazione di TERMOTECNICADisciplina Ore settimanali Verifiche

III IV V Scritta, Orale, Pratica, GraficaLingua e Letteratura Italiana 3 3 3 S. OStoria 2 2 2 OElementi di Diritto ed Economia - - 2 O.Lingua straniera (Inglese) 2 - - O.Elettrotecnica - 4 - O.Matematica 3 3 - S. O.Chimica e Laboratorio 3 - - O.Disegno Tecnico 4 4 - G. O.Tecnologia Meccanica 3 3 - O.Laboratorio di Tecnologia Meccanica 2 (2) P.Impianti Termotecnici e Disegno - - 10 G. O.Laboratorio di Impianti Termotecnici 2 (2) P.Meccanica 5 2 2 S. O.Termotecnica, Macch. a fluido e Lab. - 8 (6) 6 (4) S. O. P.Esercitazioni in Laboratorio 6(6) 4 (4) 6 (6) P.Educazione Fisica 2 2 2 P. O.Religione/Attività alternative 1 1 1 - Totale ore settimanali 36 36 36


Il diploma di perito per la Termotecnica consente un veloce inserimento nel mondo del lavoro in tutti i tipi di industrie, in enti statali e non, permette la libera professione e la consulenza per i tribunali. Infatti, un’altissima percentuale dei diplomati (circa il 90%) è attualmente occupata. Con aggiornamento periodico frequente, la scuola offre alle aziende interessate la possibilità di affissione di richieste di lavoro immediato. L’incremento delle iscrizioni alla specializzazione di Termotecnica è giustificato e confortato dalle numerose leggi sia in atto sia in fase di elaborazione riguardanti l’intero settore energetico. Non a caso si dice che la sfida degli anni 2000 sarà nel settore dell’energia.

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UTILIZZO E DOTAZIONE DEI LABORATORI. SPECIALIZZAZIONE TERMOTECNICA

Attività DotazioneOfficina Meccanica (III e IV classi)

Lavorazioni meccaniche manuali ed in automatico sviluppate ed assistite da computer (CAD-CAM).

N.16 torni paralleli, fresatrice, alesatrice, levigatrice, spianatrice. N.2 torni a controllo numerico. N.1 tornio a controllo numerico con lavorazione su tre assi. N. 3 saldatrici elettriche. N. 6 workstation grafiche collegate in rete per la programmazione e verifica di pezzi meccanici, tramite Autocad vers. 14.

Laboratorio di Officina Impianti TermotecniciRealizzazione di impianti idrotermici coerente con l’evoluzione tecnologica del settore, e nel rispetto delle attuali norme legislative.

Banchi per saldatura elettrica ed autogena. Filiera e cesoia automatica e manuale. Tornio parallelo; calandra; piegatubi oleodinamica; pompa idraulica per prove di tenuta.

Laboratorio di Macchine a Fluido e di Impianti Termotecnici (III, IV e V classi)Analisi e funzionamento di sistemi idraulici, termici, solari:turbine idrauliche,dinamica dei fluidi in condotta chiusa ed aperta,pompe centrifughe,regolazione dei livelli di serbatoi,analisi di sistemi frigoriferi,impianti solari a pannelli,impianti solari fotovoltaici.

Turbina Pelton. Trinomio di Bernoulli. Scambiatore di calore. Sinottico di controllo combustione generatore di vapore. Banco prova valvole regolazione temperatura.Mini centrale termoelettrica: caldaia, turbina, condensatore, torre raffreddamento, generatore elettrico.Compressore. Pompa di calore.Impianto di riscaldamento didattico.Banco prova motori a combustione interna (benz. e diesel).Trainer frigorifero ad assorbimento.Trainer impianto condizionamento.Trainer condizionamento auto.Trainer ciclo refrigerazione.Trainer fabbricazione ghiaccio.Trainer liofilizzazione.Pannelli solari a miscela. Celle fotovoltaiche al Silicio.Personal Computer e software per progettazione impiantistica

Laboratorio di Disegno TecnicoEsercitazioni grafiche con strumenti tradizionali e con l’ausilio del computer (C.A.D.)

Tavoli da disegnoComputer multimediali con software specifico per la progettazione grafica (AUTOCAD 2000i) e la progettazione impiantistica.

Laboratorio di Tecnologia MeccanicaEsercitazioni sulla metrologia e sulle tolleranze dimensionaliAnalisi delle caratteristiche dei materialiTrattamenti termici

Calibri 1/10 e 1/20, micrometri, comparatori.Macchina universale di trazione (in altro istituto tecnico)Pendolo di CharpyForno a muffola

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SPECIALIZZAZIONE DI MECCANICA


Il perito industriale per la meccanica deve essere in grado di svolgere mansioni relative a: progettazione di semplici elementi e gruppi meccanici; controllo e collaudo di prodotti finiti; elaborazione di cicli di lavorazione con fabbricazione e montaggio di componenti meccanici; programmazione, avanzamento, e controllo della produzione con analisi e valutazione dei costi; utilizzazione di impianti e sistemi automatizzati di movimentazione e produzione; dimensionamento, installazione e gestione di semplici impianti industriali; sistemi informatici per la progettazione e la produzione meccanica; sviluppo di programmi esecutivi per le macchine utensili e centri di lavoro CNC; controllo e messa a punto di impianti, macchinari nonché dei relativi programmi e servizi di

manutenzione; sicurezza del lavoro e tutela dell’ambiente.

Deve possedere caratteristiche di versatilità e propensione al continuo aggiornamento, ampio ventaglio di competenze e capacità di orientamento di fronte ai problemi e di adattamento alla evoluzione della professione nonché capacità di cogliere la dimensione economica dei problemi.Per quanto concerne le sue conoscenze nell’ambito del proprio livello operativo ed in particolare i principi fondamentali delle discipline necessarie per la formazione di base deve conoscere:

le caratteristiche di impiego, dei processi di lavorazione e di controllo di qualità dei materiali; le caratteristiche funzionali e di impiego delle macchine utensili; la organizzazione e gestione della produzione industriale; i principi di funzionamento delle macchine a fluido; le norme antinfortunistiche e di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Deve avere sufficienti capacità per affrontare situazioni problematiche ed in particolare possedere capacità: linguistico – espressive e logico – matematiche; di lettura e interpretazione di schemi funzionali e di disegni di impianti industriali; di proporzionamento di organi meccanici; di scelta delle macchine, degli impianti e delle attrezzature; di utilizzo di strumenti informatici per la progettazione, la lavorazione e movimentazione; di uso delle tecnologie informatiche per partecipare alla gestione e al controllo del processo industriale.

Quadro Orario Annuale della specializzazione di MECCANICADisciplina Ore settimanali Verifiche

III IV V Scritta, Orale, Pratica, GraficaLingua e Letteratura Italiana 3 3 3 S. OStoria 2 2 2 OElementi di Diritto ed Economia industr. - 2 2 O.Lingua straniera (Inglese) 3 3 2 S.O.Matematica 4 (1) 3(1) 3(1) S. O.Disegno, progettaz. e organizz. industr 4 5(3) 6 S/G. O.Tecnologia Meccanica ed esercitazione 5(5) 6(6) 6(6) O.P.Meccanica applic. e macchine a fluido 6(2) 5(2) 5 S. O.Sistemi ed automazione industriale 6(3) 4 (3) 4 (3) O. P.Educazione Fisica 2 2 2 P. O.Religione/Attività alternative 1 1 1 - Totale ore settimanali 36 36 36


Il diploma di perito per la Meccanica consente un veloce inserimento nel mondo del lavoro in tutti i tipi di industrie, in enti statali e non, permette la libera professione e la consulenza per i tribunali. Infatti, un’altissima percentuale dei diplomati è attualmente occupata. Visto inoltre l’indirizzo “aeronautico” che sarà dato alla specializzazione e considerate le diverse presenze nel settore dell’aeronautica civile e militare in Puglia si ritiene di poter offrire ai diplomati buone opportunità di occupazione in loco ed in ambito regionale.

AREA DI PROGETTO E SPERIMENTAZIONE

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La delibera del Collegio Docenti per la istituzione del nuovo corso di meccanica, facendo riferimento alla normativa vigente in materia di autonomia, ha previsto l’utilizzo del monte ore del 15% per introdurre elementi qualificanti per dare un taglio aeronautico alla specializzazione di meccanica. Tale attività prevede la parziale modifica dei piani di studio curriculari con l’inserimento di alcuni moduli specifici per il settore aeronautico, rivolti soprattutto alla progettualità. Tale azione, presentando caratteristiche di interdisciplinarietà, ingloba le attività legate all’area di progetto così come previste dalla normativa vigente.

UTILIZZO E DOTAZIONE DEI LABORATORI. SPECIALIZZAZIONE MECCANICA

Attività DotazioneTecnologia meccanica ed Esercitazioni (III IV e V classi)

Lavorazioni meccaniche manuali ed in automatico sviluppate ed assistite da computer (CAD-CAM).

N. 16 torni paralleli, fresatrice, alesatrice, levigatrice, spianatrice. N.2 torni a controllo numerico. N.1 centro di lavoro- fresatrice a controllo numerico con lavorazione su tre assi. N. 3 saldatrici elettriche. N. 9 workstation grafiche collegate in rete per la programmazione e verifica di pezzi meccanici, tramite Autocad vers. 14.Banchi per saldatura elettrica ed autogena. Filiera e cesoia automatica e manuale; calandra; piegatubi oleodinamica; pompa idraulica per prove di tenuta.

Laboratorio di Sistemi e Automazione IndustrialeRealizzazione di circuiti elettrici in corrente continua per la verifica sperimentale delle grandezze elettriche fondamentali (legge di Ohm, principio di Kirchhoff, legge di Faraday)

Pannelli di generatori per corrente continua ed alternata;Ohmmetri, amperometri voltmetri, resistori a pellicola, reostati, conduttori, condensatori;Oscilloscopi e diodi.

Laboratorio di Macchine a FluidoAnalisi e funzionamento di sistemi idraulici, meccanici e termici:turbine idrauliche,dinamica dei fluidi in condotta chiusa ed aperta,pompe centrifughe,regolazione dei livelli di serbatoi,analisi di sistemi frigoriferi,analisi di motori a combustione interna..

Turbina Pelton. Trinomio di Bernoulli. Scambiatore di calore. Sinottico di controllo combustione generatore di vapore. Banco prova valvole regolazione temperatura.Mini centrale termoelettrica: caldaia, turbina, condensatore, torre raffreddamento, generatore elettrico.Compressore.Impianto di riscaldamento didattico.Banco prova motori a combustione interna (benz. e diesel).Spaccato didattico di motore dieselSpaccato didattico di motore a scoppioTrainer condizionamento auto.Trainer ciclo refrigerazione.Personal Computer.

Laboratorio di Disegno TecnicoEsercitazioni grafiche con strumenti tradizionali e con l’ausilio del computer (C.A.D.)

Tavoli da disegnoComputer multimediali con software specifico per la progettazione grafica (AUTOCAD 2000i) e la progettazione impiantistica.

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LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE

GLI INTERVENTI INTEGRATIVI

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INTERVENTI INTEGRATIVI DI RECUPERO, CONSOLIDAMENTO, POTENZIAMENTO, ECCELLENZA

(validi per Biennio e Triennio)

Sono state previste diverse azioni, curricolari e non, per attuare interventi significativi ed efficaci di recupero, consolidamento, potenziamento ed eccellenza:

ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA: in piena autonomia ogni CdC pianifica l'attività di accertamento dei prerequisiti e la successiva fase di consolidamento.Il CdC si riunisce prima dell'inizio delle lezioni per programmare le attività delle prime due/tre settimane e, successivamente, a consuntivo, per monitorare e valutare i risultati dell'iniziativa. Le varie fasi delle attività sono documentate sul verbale del CdC .

MODULARITÀ: un uso consistente della modularità in ciascuna disciplina permette di intervenire in tempo reale sui problemi legati all'apprendimento e al metodo di lavoro degli studenti, dando vita a pause utili per il rafforzamento delle conoscenze, e indirizzando chi ne ha bisogno agli sportelli didattici.È possibile, inoltre, individuare spazi di approfondimento e di progettazione per gli alunni destinati al potenziamento e all'eccellenza.

SPORTELLO DIDATTICO POMERIDIANO: rivolto agli studenti che hanno bisogno di interventi mirati di recupero; agli alunni destinati al potenziamento e all'eccellenza; ai lavori di gruppo o svolgimento di compiti sotto la supervisione del docente.

L’attività è sottoposta a monitoraggio, in itinere e al termine dell’anno scolastico, attraverso l’analisi delle difficoltà incontrate e degli obiettivi raggiunti, per valutare la risposta degli allievi e per consentire eventuali miglioramenti.

INTERVENTI DIDATTICI EDUCATIVI INTEGRATIVI: il Giorgi ritiene fondamentale e irrinunciabile l’attività connessa al recupero ed al sostegno degli alunni che trovano difficoltà nell’apprendimento e l’assimilazione delle varie discipline. L’attività di recupero si svolge secondo le seguenti modalità:

organizzazione degli I.D.E.I., durante il periodo ottobre - novembre, in orario pomeridiano, a favore degli studenti che hanno conseguito la promozione con debito formativo. I corsi sono estesi a tutte le discipline nelle quali gli studenti hanno riportato un debito formativo;

organizzazione degli I.D.E.I., in orario pomeridiano, per gli studenti che non raggiungono gli obiettivi didattici e formativi prefissati, dietro segnalazione dei Consigli di Classe. Nei suddetti corsi, i docenti mirano sia a recuperare i contenuti disciplinari essenziali, sia a fornire attraverso un lavoro guidato un metodo di studio razionale e produttivo.

MODALITÀ DI ACCERTAMENTO DEL RECUPERO DEL DEBITO FORMATIVO

Gli studenti che hanno contratto un debito formativo, in una o più discipline, al termine dell'anno scolastico precedente, parteciperanno ad una prima sessione di verifica al termine dei corsi I.D.E.I., (svolti nel periodo ottobre – dicembre) dalla quale risulterà l’avvenuto/non avvenuto recupero del debito formativo. Ulteriori iniziative saranno poste in essere, qualora si riscontri il non avvenuto recupero entro il mese di dicembre.

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AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

Sommario:

PROGRAMMA ANNUALE DELLE ATTIVITÀ PREVISTE

AREE D’INTERVENTO

FUNZIONI STRUMENTALI

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AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA:(pagina 1 di 2)

IPOTESI DI PROGRAMMA ANNUALE DELLE ATTIVITÀ (in sintesi)ANNO SCOLASTICO 2005-06

Progetto Intitolazione ReferenteP01 Attività test point Rizzo Giuseppe

P02 Olimpiadi Tecnico-ScientificheOlimpiadi Matematica Calabrese AddolorataOlimpiadi di Fisica Valvetri Anna MariaOlimpiadi della Multimedialità Bari AntonioOlimpiadi di Informatica Rizzo Giuseppe

P03 Certificato ciclomotore Calabrese Addolorata

P04 Potenziamento IngleseGlobal volunteers Meo ErsiliaPotenziamento inglese biennio De Giorgio Adele

P05 AccoglienzaP06 Biblioteca multimed. e Rete di Perrone MarcelloP07 Curricolo verticale Portolano LuciaP08 INVALSI Quarta Anna MariaP09 www.itisgiorgi.it Rizzo Giuseppe

P10 OrientamentoModuli raccordo Valvetri Anna MariaOrientamento alunni 3a media D'Aversa Anna Maria

P11 Educazione alla saluteCIC Carrozzo MariaLa Scuola contro il fumo Meo ErsiliaA scuola di Teatro Meo Ersilia

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AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA:(pagina 2 di 2)

IPOTESI DI PROGRAMMA ANNUALE DELLE ATTIVITÀ (in sintesi)ANNO SCOLASTICO 2005-06

Progetto Intitolazione ReferenteP12 Cooperazione in rete (Mentore, Irre ecc.)P13 Educazione alla cittadinanza Vantaggiato Patrizia

P14 Interventi integrativi di eccellenzaFlash Radaelli AdolfoCorso di giornalismo Pirelli RitaE da oggi all'ITIS .... si vola! Bizzarri

P15 Attività curriculariP16 Sostegno Sarcinella GiuseppeP17 Esame di Stato De Robertis AnnamariaP18 Sicurezza Solenne NicolaP19 Viaggio di Istruzione Di Rienzo

P20 Obbligo formativoProgettazione grafica 3D Spinelli LorenzoOrientamento universitario Malvindì MassimilianoAlternanza scuola-lavoro Nigro Lucio

P21 Formazione Portolano LuciaCorso di inglese per docenti Meo Ersilia

P22 Direttiva 133Star bene insieme - Musica Perrone Marcello

P23 Offerta formativa sperimentale

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ATTIVITÀ DI SUPPORTO E COORDINAMENTO:LE AREE DI INTERVENTO E LE RELATIVE FUNZIONI STRUMENTALI

Le richieste nei confronti della scuola, provenienti direttamente dall’utenza scolastica (alunni e famiglie) ma anche dalla società in generale, sono molteplici.Per fornire risposte concrete alle suddette istanze, oltre alle normali attività didattiche, la scuola ha individuato alcune significative Aree d’Intervento che contribuiscano a:

ottimizzare il funzionamento della scuola, migliorare il servizio offerto all’utenza ampliare l’offerta formativa.

In particolare, ogni Area di Intervento è stata affidata ad un docente, con compiti specifici di supporto e organizzazione (Funzioni Strumentali approvate dal C.d.D. del ns. Istituto in data 14/10/2005).

Tali aree sono:

• ORIENTAMENTO E CONTINUITÀ (macro area) suddivisa nelle seguenti tre aree: - RAPPORTI SCUOLA MEDIA – SCUOLA SUPERIORE AREA 1 (affidata alla prof. Anna Maria D’Aversa)- RAPPORTI BIENNIO – TRIENNIO AREA 2 (affidata alla prof. Anna Maria Valvetri)- RAPPORTI UNIVERSITÀ E MONDO DEL LAVORO AREA 3 (affidata al prof. Antonio Bari)

• PROGETTI PON, POR E ALTRI : AREA 4 (affidata al prof. Lorenzo Spinelli)• EDUCAZIONE ALLA SALUTE: AREA 5 (affidata alla prof. Addolorata Calabrese)• POF E AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO: AREA 6 (affidata al prof. Francesco Mazzotta)

Le azioni intraprese dai docenti F.S., per essere produttive, non possono essere gestite individualmente.

Occorre pertanto che:- I titolari di F.S. si confrontino e costituiscano squadra con il Dirigente Scolastico, con i suoi collaboratori e

con i Responsabili dei progetti;- Adottino una modalità operativa basata sul lavoro di team;- Assumano la socializzazione dei loro impegni e l’attività di verifica in itinere come strumenti per dare non

solo visibilità ma anche efficacia alla loro azione.

I COMPITI DELLE F.S. ( coordinamento/svolgimento )

- Le F.S. dovranno promuovere nuove iniziative e coordinare i progetti afferenti l’area di attribuzione;- I docenti incaricati della Funzione Strumentale possono presentare un proprio progetto, ma non far parte di

altri gruppi di progetto.

Cosa significa coordinare?• Conoscere i contenuti del progetto• Concordare con il responsabile le fasi di attuazione• Fissare gli incontri, stabilire le modalità di comunicazione dei risultati• Raccogliere elementi di valutazione per capire se si sta procedendo per il verso giusto e mettere

eventualmente in atto procedure per introdurre correttivi e miglioramenti • Curare che le iniziative previste nei progetti si svolgano nei tempi e nei modi previsti

Conseguentemente, parte delle attività contemplate nei progetti d’Istituto, per l’anno scolastico in corso, sono strettamente correlate alle aree di intervento e coordinate dalle figure F.S. .

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Attività di supporto e coordinamento

RIEPILOGANDO, LE PRINCIPALI AREE DI INTERVENTO SONO:

• ORIENTAMENTO E CONTINUITÀ (macro area) suddivisa nelle seguenti tre aree:

- RAPPORTI SCUOLA MEDIA – SCUOLA SUPERIORE - RAPPORTI BIENNIO – TRIENNIO- RAPPORTI UNIVERSITÀ E MONDO DEL LAVORO

• PROGETTI PON, POR E ALTRI • EDUCAZIONE ALLA SALUTE• POF E AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO

SEGUE DETTAGLIO DELLE SINGOLE AREE:

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macro area “ORIENTAMENTO E CONTINUITÀ”

Area 1: RAPPORTI SCUOLA MEDIA - SCUOLA SUPERIORE

Alla Figura Strumentale Area 1 sono affidati compiti di coordinamento/svolgimento delle seguenti attività:

• Orientamento nelle scuole medie• Forme di pubblicizzazione delle attività e dell’O.F. dell’Istituto (articoli, gadget, locandine)• Moduli di raccordo con le Scuole Medie (moduli di Fisica e di Chimica)• Curricolo verticale• Accoglienza• Scuola aperta • Archiviazione dei prodotti realizzati

Gli Obiettivi della F.S. Area n° 1 sono:

• Migliorare l’immagine e la percezione dell’Istituto nel territorio• Aumentare il numero degli iscritti• Agevolare il passaggio degli alunni dalla media inferiore alla scuola superiore• Dare visibilità alle attività dell’Istituto

Seguono le schede riassuntive dei progetti di specifica pertinenza della F.S. N° 1:

Are Docente F.S. Progetti Referente

1 ANNA MARIA D’AVERSA

1) Progetto Musica Perrone 2) Crescere attraverso i libri e giocando con i numeri Portolano Lucia

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PROGETTI DI SPECIFICA PERTINENZA DELLA F.S. N° 1 (in sintesi):1)Denominazione progetto: “Musica – Animazione, Attualità, Cultura”Responsabile: prof. Marcello Perrone

Obiettivi: ► Educare alla ricerca dei testi;► Educare alla ricerca musicale;► Educare all’ascolto dei brani musicali;► Educare all’uso degli strumenti musicali e delle apparecchiature elettroniche;► Acquisire abilità di ricerca in internet;► Stimolare le capacità critiche sui brani musicali e sui testi;► Guidare all’analisi dei fenomeni musicali;► Educare alla padronanza di se stessi in situazioni diverse dal normale (es. presenza del pubblico);► Educare al senso di responsabilità (impegni, orari, scadenze, autonomia);► Sviluppare e potenziare le capacità organizzative.

Destinatari: tutti gli alunni del Triennio.Durata: anno scolastico 2005/’06 – periodo 1a fase ottobre – dicembre 2005; 2a fase gennaio - maggio 2006

2)Denominazione progetto: “Il Curricolo Verticale: Crescere attraverso i libri e giocando con i numeri”Responsabile: prof. Lucia Portolano

Obiettivi: ► Imparare divertendosi► Stimolare la sensibilità► Arricchire il lessico► Acquisire chiarezza e precisione di linguaggio► Trasferire le competenze logiche nelle situazioni concrete e prevederne l’evoluzione► Potenziare le capacità di intuizione e deduzione► Favorire la capacità di immedesimazione per conoscersi meglio► Orientare al proprio progetto di vita► Interagire con compagni di età diverse

Destinatari: Prime, seconde e terze classi delle scuole medie coinvolte nel progetto. Prime, seconde e terze classi dell’ITIS “G.Giorgi”.

Durata: anno scolastico 2005/’06 periodo ottobre 2005 - maggio 2006

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macro area “ORIENTAMENTO E CONTINUITÀ”

Area 2: RAPPORTI BIENNIO TRIENNIO

Alla Figura strumentale Area 2 sono affidati compiti di coordinamento/svolgimento delle seguenti attività:

• Orientamento alla scelta delle specializzazioni• Moduli di raccordo disciplinare Biennio/Triennio• Passaggio delle informazioni sugli alunni ai coordinatori delle terze classi (fascicolo personale, relazione

finale, programmi svolti nel Biennio)• Forme di pubblicizzazione delle attività e dell’O.F. dell’Istituto (articoli, gadget, locandine)• Scuola aperta• Visita guidata al Triennio• Accoglienza terze classi• Valutazione competenze in uscita dal Biennio• Archiviazione dei prodotti realizzati


• Permettere agli alunni delle seconde classi di scegliere con consapevolezza• Migliorare il clima di lavoro per promuovere il senso di appartenenza di docenti e studenti• Attivare strategie volte a diminuire il numero dei bocciati e dei promossi con debito formativo• Dare visibilità alle attività dell’Istituto


Area Docente Progetti Referente2 ANNA M. VALVETRI 1) Corso di giornalismo e scrittura Pirelli Rita

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PROGETTI DI SPECIFICA PERTINENZA DELLA F.S. N° 2 (in sintesi):1)Denominazione progetto: “Corso di giornalismo e scrittura”Responsabile: prof. Rita Pirelli

Obiettivi: ► Acquisizione di tecniche di scrittura giornalistica.► Affinamento di abilità di scrittura di testi descrittivi, informativi, argomentativi e persuasivi.► Capacità di comporre un saggio breve o un articolo di giornale secondo le modalità previste dalla riforma

degli esami di Stati.► Capacità di elaborare ed argomentare una propria tesi► Capacità di controllo e valutazione dei testi.

Destinatari: Al massimo 25 allievi del triennio del Giorgi.Durata: periodo di svolgimento da novembre 2005 a maggio 2006.

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macro area “ORIENTAMENTO E CONTINUITÀ”Area 3: RAPPORTI CON L’UNIVERSITÀ E

IL MONDO DEL LAVORO


• Orientamento agli esami di stato• Orientamento universitario• Orientamento al mondo del lavoro (contatti con aziende di vario tipo e amministrazioni varie in

collaborazione con la F.S. N° 7)• Monitoraggio delle scelte degli alunni diplomati• Cura del sito relativamente alla sezione “I DIPLOMATI DEL “GIORGI”• Corsi post diploma (attivazione e sviluppo)• Divulgazione delle prove d’esame degli anni precedenti• Archiviazione dei prodotti realizzati


• Attivare strategie volte ad innalzare il livello di preparazione dei diplomati del “Giorgi”• Fornire agli allievi le adeguate informazioni sui crediti e sullo svolgimento del colloquio d’esame• Permettere agli alunni delle terze classi di scegliere con consapevolezza il percorso universitario e/o

lavorativo


Are Docente Progetti Referente

3 Antonio Bari 1) Orientamento Universitario e alla formazione post-diploma Malvindi M.2) Verso l’Esame di Stato De Robertis A.M.

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PROGETTI DI SPECIFICA PERTINENZA DELLA F.S. N° 3 (in sintesi):1)Denominazione progetto: “Orientamento universitario e alla formazione post-diploma”Responsabile: prof. Massimiliano Malvindi

Obiettivi: ► Conoscere gli aspetti fondamentali della riforma universitaria;► Conoscere le sedi e l’offerta formativa degli Atenei;► Sapersi orientare nella scelta dei corsi universitari;► Conoscere i corsi universitari presenti nel territorio;► Conoscere e sapersi orientare nei siti informatici inerenti le sedi e i corsi universitari;► Sapersi orientare nell’individuare il proprio percorso di studi in base alle attitudini emerse nel corso della scuola

superiore e in base alle aspirazioni professionali.

Destinatari: Alunni delle V Classi dell’ITIS Giorgi.Durata: anno scolastico 2005/’06 – periodo ottobre 2005 - maggio 2006

2)Denominazione progetto: “Verso l’Esame di Stato”Responsabile: prof. Annamaria De Robertis

Obiettivi:

informare gli studenti sulle modalità di attribuzione dei crediti

per il quinto anno:

o informare gli studenti circa le modalità di svolgimento delle prove d’esame ed i criteri di valutazione del curricolo e dell’esame stesso, allo scopo di metterli in condizione di affrontare l’Esame di Stato in maniera consapevole e responsabile;

o orientare gli studenti ad una corretta impostazione del colloquio d’esame con particolare riguardo alla sua 1a fase;

o catalogare le tesine d’esame presentate lo scorso anno;

o individuare i lavori più significativi presentati agli esami e pubblicarli sul sito della scuola. Ciò potrà costituire un utile orientamento per gli studenti in fase di progettazione del proprio percorso d’esame.

o Coinvolgere gli studenti delle 5e classi nella valutazione e revisione dei lavori prodotti lo scorso anno.

Destinatari: Alunni delle classi del triennio.Durata: anno scolastico 2005/’06 – periodo: ottobre 2005 – maggio 2006

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Area 4: PROGETTI PON, POR E ALTRI


• Coordinamento dei progetti approvati• Pubblicizzazione dei bandi• Sostegno per la compilazione dei formulari• Contatti con il CSA e con le figure di supporto• Coordinamento dei lavori di selezione degli esperti interni ed esterni• Contatti con le aziende per effettuazione di stage per gli alunni anche in forma individuale


• Facilitare il lavoro dei docenti che desiderano presentare un progetto PON• Promuovere il coinvolgimento del maggior numero di docenti nell’ ideazione e nell’attuazione dei progetti• Integrare le attività dei progetti PON e POR con quelle dei progetti del POF

Seguono le schede riassuntive dei progetti di specifica pertinenza della F.S. N° 4, i progetti PON per i quali l’Istituto è stato autorizzato per l’a.s. in corso:

Are Docente Progetti Referente

4 Lorenzo Spinelli 1) Alternanza Scuola Lavoro Malvindi M.2) Progettazione grafica 3D Spinelli L.3) Da oggi all’ITIS ….. si vola! Bizzarri F.

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PROGETTI DI SPECIFICA PERTINENZA DELLA F.S. N° 4 (in sintesi):

1)Denominazione progetto: “Alternanza Scuola Lavoro”Responsabile: prof. Lucio Nigro

Obiettivi: ► Formare gli studenti su un’attività imprenditoriale che offra la possibilità di guadagnare con un impegno di

circa un’ora al giorno;► Fornire alla scuola un’opportunità in più di contribuire all’orientamento, alla formazione e all’avviamento degli

studenti verso un’attività imprenditoriale estremamente formativa; ► Offrire ai docenti e ai genitori interessati l’opportunità di agire in qualità di coordinatori nel settore della Salute

e Nutrizione.

Destinatari: Alunni dell’ITIS Giorgi maggiorenni al 31-12-2005; Docenti e Genitori.Durata: anno scolastico 2005/’06

2)Denominazione progetto: “…. e da oggi all’ITIS Giorgi …. si vola”Responsabile: prof. Franco Bizzarri

Obiettivi: ► Sondare, tramite somministrazione di test ad un gruppo di 80 studenti (biennio – triennio) il livello di

conoscenze nel settore aeronautico. Utilizzare i risultati per calibrare il percorso sperimentalev nel settore meccanico-aeronautico

► Fornire un minimo di conoscenze nel settore. Contribuire all’orientamento della scelta della specializzazione per gli studenti del II anno, fornire elementi sulla struttura del velivolo per gli studenti del III anno

► Acquisire capacità di lavoro in team. Rafforzare le conoscenze teoriche acquisite nella prima fase del corso mediante la realizzazione pratica di uno o più modelli. Acquisire abilità tecniche e manuali. Connettere elementi di aerotecnica, meccanica ed elettronica.

Destinatari: 10 studenti delle II classi e 10 studenti delle III classi spec. Meccanica dell’ITIS GiorgiDurata: anno scolastico 2005/’06 ottobre 2005 – febbraio 2006

3)Denominazione progetto: “Autocad 3D - Studenti” (Corso di Eccellenza)Responsabile: prof. Lorenzo Spinelli

Obiettivi: Fornire

► Conoscenze e capacità nella rappresentazione grafica assonometria e tridimensionale;► Capacità di creare superfici e solidi qualsiasi nello spazio tridimensionale (3D);► Capacità di creare e modificare immagini tridimensionali.

Destinatari: n° 15 studenti del nostro Istituto.Durata: anno scolastico 2005/’06 – periodo gennaio - aprile 2006

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Elenco progetti P.O.N. AUTORIZZATI per le annualità 2005

Misura 1.1a) – “Formazione ai nuovi linguaggi attraverso la realizzazione di percorsi di base e avanzati”:1. 1.1.a – 2005; livello base – “ECDL, la mia patente informatica”

DOCENTE RESPONSABILE: SPINELLI Lorenzo;N° destinatari previsti: 20 studenti – durata: 50 ore

Misura 1.1b) – “Promozione delle competenze linguistiche di base e di settore anche ai fini della mobilità e flessibilità nell’ambito comunitario e transnazionale ed in funzione del sostegno e dell’integrazione dei Piani

Nazionali del MIUR per l’apprendimento delle lingue straniere”: 2. 1.1.b – 2005 - Moving around the Silicon World –

DOCENTE RESPONSABILE: MEO ErsiliaN° destinatari previsti: 24 studenti – durata: 100 ore

Misura 1.3) – “Supporto alla formazione in servizio del personale nel sistema dell’istruzione”:3. 1.3.a – 2005 – base” ECDL – una patente per la scuola” –

DOCENTE RESPONSABILE: SPEDICATO RobertoN° destinatari previsti: 18 (fra docenti, dirigenti e personale non docente)durata: 50 + 15 (inglese) ore

Misura 3 Az. 3.2) – “Interventi per la prevenzione e recupero della dispersione scolastica di alunni della scuola secondaria superiore e per il rientro del DROP OUT”:

4. 3.2 – 2005 - Titolo del progetto: “INSEGNARE AD IMPARARE”DESTINATARI: studenti delle prime, seconde e terze classi

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Area 5: EDUCAZIONE ALLA SALUTE


• Coordinamento di tutti i progetti che incidono sulla prevenzione del disagio e che si preoccupano di favorire il benessere degli alunni

• Contatti con organismi istituzionali quali AUSL, Dipartimento Handicap, Associazioni di volontariato, Sert• Coordinamento progetti Ed.Stradale e Patentino• Promozione di iniziative di vario tipo che mirano a diffondere la cultura della prossimità, della solidarietà e

della legalità

Gli Obiettivi della F.S Area n°5 sono:

• Promuovere il rispetto delle regole d’Istituto e delle norme vigenti• Migliorare lo stile di vita degli allievi• Prevenire fenomeni di emarginazione e di devianza • Migliorare il clima relazionale all’interno dell’Istituto


Area Docente Progetti Referente

5 CALABRESE ADDOLORATA

1) La scuola contro il fumo e l’alcool Meo Ersilia2) Patentino per ciclomotore Calabrese Addolorata3) CIC (Centro Informazione e Consulenza) Carrozzo Maria4) Giochi di Archimede Calabrese Addolorata

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PROGETTI DI SPECIFICA PERTINENZA DELLA F.S. N° 5 (in sintesi):1)Denominazione progetto: “La scuola contro il fumo e l’alcool”Responsabile: prof. Ersilia Meo

Obiettivi: ► Prevenire l’inizio dell’abitudine al fumo e all’alcool tra gli adolescenti;► Eliminare o ridurre il consumo di sigarette e di prodotti alcolici negli alunni che hanno già sperimentato il

fumo di sigaretta e l’alcool, affinché non diventino fumatori o bevitori abituali.

Destinatari: Alunni del biennio e del triennio dell’Istituto.Durata: anno scolastico 2005/’06 – periodo ottobre 2005 - aprile 2006

2) Denominazione progetto: “Patentino ciclomotore” Responsabile: prof. Addolorata Calabrese

Obiettivi: ► Ottenere il certificato di idoneità alla guida del ciclomotore;► Coinvolgere le terze classi delle Scuole Medie Inferiori al fine di far conoscere il nostro Istituto agli

studenti e perciò valido come “orientamento”.

Destinatari: gli studenti dell'Istituto.Durata:l’intero a.s. 2005/’06.

3)Denominazione progetto: “CIC - Centro Informazione e Consulenza”Responsabile: proff. Maria Carrozzo (Triennio) – Martino Pinto (Biennio)

Obiettivi: ► Avvicinare lo studente alla struttura dei servizi scolastici► Promuovere l’attenzione dell’Istituto ai problemi personali dei singoli studenti;► Informare sui fattori di rischio e sulla prevenzione;► Favorire la comunicazione con il territorio;► Promuovere attività di formazione che sviluppino e rafforzino potenzialità positive;► Diffondere notizie, circolari, iniziative in maniera capillare;► Sostenere i progetti proposti da “almeno 20 studenti” come da D.P.R. 309/90.

Destinatari: Alunni del biennio e del triennio dell’Istituto.Durata: anno scolastico 2005/’06 – periodo ottobre 2005 - maggio 2006

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4)Denominazione progetto: “Olimpiadi della matematica - Giochi di Archimede 2005/’06 ”Responsabile: prof. Addolorata Calabrese

Obiettivi: ► Stimolare la curiosità dello studente verso problematiche divertenti della matematica che non rientrano

nello studio curriculare, attraverso la proposizione di quesiti che privilegiano l’uso della logica e dell’intuito;

► Preparare gli studenti primi classificati sia del biennio che del triennio ad affrontare le selezioni provinciali ed eventualmente nazionali;

► Potenziare lo studio e la risoluzione di problemi geometrici;► Abituare gli studenti a dimostrazioni di tipo algebrico o potenziarne le abilità relative;► Costituire un gruppo di studenti del biennio interessati a queste problematiche, da seguire sino all’uscita

dalla scuola con un progetto a lunga scadenza;► Preparare un gruppo affiatato di studenti, con la prospettiva di partecipare in futuro anche ai giochi a

squadre;► Creare attività che possano servire come orientamento per gli studenti delle Scuole Medie.

Destinatari: Alunni del nostro Istituto.Durata: anno scolastico 2005/’06 – periodo ottobre 2005 - maggio 2006

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Area 6: POF e Autovalutazione d’Istituto


• Redazione, revisione e divulgazione del POF• Supporto per la stesura dei progetti• Cura del formulario• Autovalutazione d’Istituto relativa all’agito e al percepito• Valutazione degli apprendimenti per classi parallele• Organizzare corsi di aggiornamento per la didattica e l’innovazione tecnologica

Gli Obiettivi dell’Area n°6 sono:

• Migliorare l’organizzazione progettuale dell’Istituto • Omogeneizzare il comportamento dei docenti negli aspetti didattici fondamentali (valutazione, recupero

ecc.) • Aumentare tra i docenti consapevolezza e condivisione delle scelte educative• Individuare i punti critici e sistematizzare l’Offerta Formativa• Caratterizzare l’identità dell’Istituto e migliorare il clima di lavoro• Creare le condizioni per una verifica oggettiva delle attività


Area Docente Progetti Referente

6 MAZZOTTA FRANCESCO

1) A Scuola di teatro Meo Ersilia2) Corso Flash Base Radaelli Adolfo3) Global volunteers Meo Ersilia4) Potenziamento inglese biennio De Giorgio Adele

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PROGETTI DI SPECIFICA PERTINENZA DELLA F.S. N° 6 (in sintesi):1)Denominazione progetto: “A SCUOLA DI ……. TEATRO”Responsabile: prof. Ersilia Meo

Obiettivi: ► Lettura comparata di testi di opere italiane e inglesi;► Individuazione di temi e valutazione del messaggio;► Collegamento del contenuto di un testo ad esperienze personali;► Capire il punto di vista degli altri interpretando ruoli diversi da quelli abituali.

Destinatari: Alunni delle classi del triennio del nostro Istituto.Durata: anno scolastico 2005/’06 – periodo ottobre 2005 - maggio 2006

2) Denominazione progetto: “Corso Flash Base” Responsabile: prof. Adolfo Radaelli Obiettivi:

► Conoscere la struttura e il funzionamento del software “Flash”;► Acquisire dimestichezza con l’interfaccia e i concetti base del programma;► Imparare a creare simboli, a lavorare con le istanze, animare oggetti, usare gli ActionScript, applicare i

nuovi e potenti timeline effects.

Durata: anno scolastico 2005/’06 – periodo gennaio - marzo 2006.

3)Denominazione progetto: “GLOBAL VOLUNTEERS”Responsabile: prof. Ersilia Meo

Obiettivi: ► Potenziamento delle abilità linguistiche di listening e speaking.

Destinatari: Alunni del Biennio e del Triennio.Durata: anno scolastico 2005/’06 – periodo marzo 2006.

4)Denominazione progetto: “Potenziamento dello studio della lingua Inglese – Biennio –

“The pleasure of reading” (Il piacere di leggere)”Responsabile: prof. Adele De Giorgio

Obiettivi: ► Miglioramento della qualità dell’apprendimento della lingua inglese;► Uso veicolare (comprensione dei messaggi dei mezzi di comunicazione) della lingua inglese;► Potenziamento delle abilità di lettura e parlato della lingua inglese.

Destinatari: n° 15 Alunni delle seconde classi del nostro Istituto.Durata: anno scolastico 2005/’06 – periodo novembre 2005 - maggio 2006

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PROGETTI FINALIZZATI AD ATTIVITÀ VARIE,

ESTESI ANCHE A PARTECIPANTI ESTERNI(non attribuiti ad una specifica area d’intervento)

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Attività Varie: SINTESI PROGETTI1)Denominazione progetto: “Progetto Scuola Aperta”Responsabile: prof. Anna Maria D’Aversa

Obiettivi: ► Conoscenza della scuola ai fini dell’orientamento scolastico► Esperienza di percorsi scientifici e tecnologici per la scelta del corso di studi

Destinatari: Alunni e famiglie di scuole medie del territorio e alunni del biennio.Durata: anno scolastico 2005/’06 – mese di gennaio 2006

2)Denominazione progetto: “Orientamento Scuole Medie”Responsabile: prof. Anna Maria D’Aversa

Obiettivi: ► Soddisfare le richieste di attività di orientamento inoltrate dalle scuole medie alla Dirigenza del nostro

Istituto► Fornire informazioni chiare e trasparenti agli alunni e alle loro famiglie, dando loro la possibilità di un

contatto diretto con la scuola► Avere un’utenza maggiormente consapevole della scelta dell’indirizzo di studi► Confermare la fiducia che molte famiglie ripongono nell’I.T.I.S. Giorgi di Brindisi, ritenuto un riferimento

nel territorio per quel che riguarda la formazione scientifico-tecnologica.

Destinatari: Alunni, famiglie e Docenti di scuole medie del territorio.Durata: anno scolastico 2005/’06 – mesi di dicembre 2005 - gennaio 2006

3)Denominazione progetto: “Il Dilemma della Scelta”Responsabile: prof. Anna Maria Valvetri

Obiettivi: ► Attuare iniziative di didattica laboratoriale orientativa, che mettano in risalto le peculiarità delle discipline

caratterizzanti il Triennio del “Giorgi”;► Consentire agli alunni di operare scelte aderenti alla propria personalità ed al proprio progetto di vita;► Conoscere i contenuti disciplinari delle diverse specializzazioni, i prerequisiti richiesti ed i carichi di

lavoro;► Conoscere le opportunità occupazionali a cui danno accesso le specializzazioni dell’istituto.

Destinatari: Alunni delle 2e classi del nostro Istituto che devono scegliere la specializzazione a cui iscriversi.Durata: anno scolastico 2005/’06 – periodo dicembre 2005 – gennaio 2006

4)Denominazione progetto: “Modulo di raccordo Scuola Media – Scuola Superiore”Responsabile: prof. Anna Maria Valvetri

Obiettivi: ► Attuare iniziative di didattica orientativa, per consentire agli alunni di operare scelte aderenti alla propria

personalità ed al proprio progetto di vita► Conoscere le discipline caratterizzanti l’istituto, mediante la realizzazione di esperienze orientative

sviluppate in laboratorio

Destinatari: Alunni e famiglie di scuole medie del territorio.Durata: anno scolastico 2005/’06 – mesi di febbraio – maggio 2006

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5)Denominazione progetto: “Educazione alla cittadinanza: cultura dei diritti umani”Responsabile: prof. Patrizia Vantaggiato

Obiettivi: ► Conoscenza e accettazione delle altre culture;► Valorizzazione della “diversità”;► Valorizzazione della reciprocità diritto – dovere;► Conoscenza dei diritti fondamentali della persona;► Conoscenza dei diritti internazionali;► Socializzazione;► Recupero dell’autostima;► Recupero della motivazione al lavoro scolastico.

Destinatari: Alunni dell’Istituto.Durata: anno scolastico 2005/’06 – periodo ottobre 2005 - maggio 2006

6)Denominazione progetto: “Autocad 3D - Esterni”Responsabile: prof. Lorenzo Spinelli

Obiettivi: Fornire

► Conoscenze e capacità nella rappresentazione grafica assonometrica e tridimensionale;► Capacità di creare linee, superfici e solidi nello spazio tridimensionale (3D);

Corso a pagamentoDestinatari: n° 10 Esterni (tecnici delle amministrazioni locali e privati).Durata: 10 incontri di tre ciascuno - avvio del corso previsto per aprile 2006.

7)Denominazione progetto: “Biblioteca di Istituto - Formazione, Documentazione, Ricerca bibliografica, Lettura”Responsabile: prof. Marcello PerroneObiettivi:

► Realizzazione del nuovo catalogo della biblioteca scolastica multimediale► Disponibilità del catalogo in rete secondo gli standard bibliografici nazionali► Costruzione di un OPAC (On line Public ACcess)

Destinatari: Docenti e operatori scolastici dell'Istituto, eventualmente alunni.Durata: periodo di svolgimento 1a fase novembre - dicembre 2005; 2a fase gennaio - maggio 2006.

8) Denominazione progetto: “Il Giorgi in viaggio” – Il viaggio di istruzione come proposta educativaResponsabile: prof. Di Rienzo

Obiettivi: ► Far vivere la realtà del viaggio d’Istruzione nella molteplicità della proposta educativa della scuola: meta,

destinatari, finalità. ► Confronti e analisi del viaggio d’Istruzione, la finalità educativa, umana, sociale, culturale.► Dare una giusta ed equa informazione sulle realtà dell’esperienza viaggio, dell’esperienza personale,

comunitaria, in prospettiva anche di inserimento nel mondo del lavoro. ► Dare una giusta ed equa informazione sulle norme che regolano il comportamento all’interno

dell’esperienza viaggio: la scelta del mezzo di trasporto, l’albergo, l’itinerario, l’adesione degli allievi e le loro risposte.

Destinatari: le classi terminali dell'Istituto.Durata: anno scolastico 2005/’06 – Il progetto ha una durata annuale, con produzione di relazione finale.

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9)Denominazione progetto: “Olimpiadi della FisicaResponsabile: prof. Anna Maria Valvetri

Obiettivi: Il progetto vuol favorire il coinvolgimento dei giovani in un apprendimento attivo e responsabile della fisica, ad orientare i loro interessi e le loro capacità ed a motivare e sostenere l’impegno di quelli studenti che mostrano particolari inclinazioni per gli studi scientifici. Le Olimpiadi Italiane della Fisica e i Giochi di Anacleto sono organizzati dall’ associazione italiana per l’ insegnamento della fisica (A.I.F.), sono competizioni a carattere individuale, riservate agli studenti delle Scuole Secondarie Superiori italiane, e connesse con le Olimpiadi Internazionali della Fisica. Questo progetto mira alla formazione di quelle competenze, strategiche e procedurali, che inducono la ristrutturazione delle idee e l’applicazione autonoma e consapevole del proprio sapere, con uno stile ludico che potenzia nei giovani lo sviluppo della creatività.L’analisi di situazione problematiche, la progettazione di percorsi risolutivi e di indagini sperimentali sono i principali temi di questa iniziativa, che rappresenta, quindi, un intervento formativo per gli alunni partecipanti.

Destinatari: Alunni del Biennio e del Triennio del nostro Istituto.Durata: anno scolastico 2005/’06 – prima fase (di istituto): periodo dicembre 2005 - aprile 2006;

fasi successive: periodo da definire10)Denominazione progetto: “Olimpiadi della MultimedialitàResponsabile: prof. Antonio Bari

Obiettivi: ► Confronto del nostro Istituto con altre realtà scolastiche;► Confronto degli allievi partecipanti con altri coetanei al di fuori della classe e dell’Istituto di appartenenza;► Produzione di ipermedia da parte degli alunni partecipanti, integrando così conoscenze tecniche di indirizzo

e contenuti di altre discipline.

Destinatari: Alunni del Triennio del nostro Istituto.Durata: anno scolastico 2005/’06 – periodo gennaio - aprile 2006

11)Denominazione progetto: “Olimpiadi di InformaticaResponsabile: prof. Luciano Schiavone

Obiettivi: ► Diffusione della cultura informatica nel sistema di istruzione superiore, con particolare riguardo agli aspetti

logici, algoritmici e speculativi di tale disciplina.

Destinatari: Alunni del triennio del nostro Istituto.Durata: anno scolastico 2005/’06 – periodo novembre 2005 - gennaio 2006

12)Denominazione progetto: “Understanding and making oneself understood – Corso di Inglese per Docenti”Responsabile: prof. Ersilia Meo

Obiettivi:► Recupero e miglioramento delle conoscenze linguistiche (in lingua inglese) per favorire una immediata

trasferibilità nella realtà sociale e professionale;► Possibilità che i Docenti acquisiscano certificazioni di competenze linguistiche rilasciate da organismi

accreditati (KET/PET).

Destinatari: n° 1 gruppo formato da massimo 15 docenti del nostro Istituto.Durata: anno scolastico 2005/’06 – periodo gennaio - aprile 2006

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13)Denominazione progetto: “Attività complementare di educazione fisica (Gruppo Sportivo)”.Responsabile: prof. Gianfranco Patera

Obiettivi: ► Ampliamento dell’offerta formativa avente come obiettivo “lo sport come abitudine permanente di vita”

per gli studenti;► Organizzazione di tornei interni per classe e specializzazione;► Preparazione e partecipazione del G.S.S. con le rappresentative d’Istituto ai campionati;► Rapporti con il C.S.A., il CONI ed Enti di promozione sportiva.

Destinatari: gli studenti dell'Istituto.Durata: l’intero a.s. 2005/’06, ottobre 2005 – maggio 2006.

14)Denominazione progetto: “Basket 3 contro 3” Responsabile: prof. Gianfranco Patera

Obiettivi: ► Organizzazione dei tornei interni e partecipazione al torneo”3 contro 3” Samsung organizzato dal basket3

in collaborazione con il MIUR.

Destinatari: le classi dell'Istituto.Durata: l’intero a.s. 2005/’06, a partire da gennaio 2006 sino alla fase provinciale e successive del torneo.

15)Denominazione progetto: “Beach and school” (Circolare del CSA di Brindisi del 29 agosto 2005)Responsabile: prof. Gianfranco Patera

Obiettivi: Partecipazione al progetto omonimo proposto dal CSA di Brindisi, che si terrà nel maggio 2006.

Destinatari: le classi dell'Istituto.Durata: a.s. 2005/’06, secondo le successive disposizioni del CSA.

16) Denominazione progetto: Modulo pluridisciplinare di Educazione Stradale

Titolo: “A scuola di Educazione Stradale” (Curricolare) Responsabile: I docenti delle discipline coinvolte: Biologia, Calcolo Numerico, Chimica, Diritto, Ed. Civica, Ed. Fisica, Elettronica, Fisica, Impianti Termotecnici e Disegno, Italiano, Macchine, Matematica, Meccanica, Meccanica e Macchine, Religione, Sistemi, Sistemi automatici, Tecnologia e Disegno.

Obiettivi: ► Conoscere e utilizzare le norme della circolazione stradale► Acquisire educazione e disciplina in ogni momento della circolazione stradale► Giudicare il proprio comportamento► Comprendere la necessità del rispetto della norma

Destinatari: gli studenti dell'Istituto.Durata: anno scolastico 2005/’06 – Il modulo ha la durata di dieci ore annue per classe. Il periodo di realizzazione e i contenuti sono scelti, dal Consiglio di Classe, tenendo conto della fascia d’età interessata e dell’itinerario didattico-educativo progettato.

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17) Denominazione progetto: INValSI - Rilevazione nazionale del sistema d’istruzione 2005/06 Responsabile: prof.ssa Anna Maria Quarta.

Per il II ciclo d’istruzione, le caratteristiche della rilevazione sono le seguenti:

Volontarietà della rilevazione: Possono partecipare tutte le Istituzioni scolastiche statali, le Istituzioni scolastiche non statali paritarie e le Istituzioni scolastiche non statali non paritarie. La partecipazione è volontaria ed è necessaria l'iscrizione alla rilevazione per poter partecipare.

Livelli indagati: Le classi I e III della scuola secondaria di secondo grado.

Classi partecipanti: Parteciperanno le classi dei livelli indagati indicate durante l'iscrizione alla rilevazione.

Materie: Italiano, matematica, scienze.

Strumenti: Prove oggettive a risposta chiusa a scelta multipla, con quattro o cinque alternative di risposta.

Modalità di somministrazione degli strumenti (a scelta tra): Cartacea - Con materiale (prove, manuali e modulistica) inviato dall'INValSI al Dirigente scolastico; Informatica - Riservata alle istituzioni scolastiche con almeno un laboratorio o aula attrezzata con una rete locale di computer avente accesso diretto ad Internet (ulteriori informazioni saranno pubblicate sul sito dell'INValSI); Mista - Alcune classi della stessa Istituzione scolastica parteciperanno in modalità informatica e le rimanenti parteciperanno in modalità cartacea.

Periodo di somministrazione: Orientativamente la prima metà di Aprile (un giorno per materia). Le classi che parteciperanno alla rilevazione nazionale saranno due classi prime e due classi terze, sorteggiate tra le classi dell’istituto.La modalità di somministrazione sarà cartacea per le classi prime e informatica per le classi terze

18) Denominazione progetto: Cooperazione in rete (Mentore, Irre ….. ecc.)

19) Denominazione progetto: Attività test pointResponsabile: prof. Giuseppe Rizzo

20) CORSO RELATIVO ALL’ OFFERTA SPERIMENTALE IFP

Dal mese di Ottobre 2005 ha avuto inizio presso il nostro Istituto, in orario antimeridiano, il corso sopra citato (formazione professionale) per una classe di allievi.

I docenti designati, secondo gli accordi della convenzione stabilita con la CONFARTIGIANATO FORMAZIONE, sono:

1) prof. Portolano;2) prof. Serinelli;3) prof. Martonucci;4) prof. Camon;5) prof. Vantaggiato;6) prof. Arceri.

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RETI E SERVIZI INFORMATICI DISPONIBILI NELL’ISTITUTO

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RETE TELEMATICA DI ISTITUTO

Il processo di acquisizione di nuove conoscenze si è sempre basato, oltre che sull'esperienza diretta, sulla capacità di comunicare. Anche se l’interazione diretta fra individui resta il modo più efficace e naturale per trasferire conoscenza, esistono tuttavia situazioni che rendono molto critica (a volte impossibile) una tale interazione. Si pensi alle difficoltà introdotte dalle grandi distanze, dal numero elevato di individui da informare o aggiornare, alle eventuali gravi disabilità dell'interlocutore, ecc. Le moderne tecnologie informatiche e telematiche, conosciute come I.C.T., oltre che a fornire nuovi servizi e possibilità di comunicazione, permettono di superare diversi tra questi problemi.Bisogna considerare inoltre che lo sviluppo delle tecnologie della comunicazione sta influenzando i molti aspetti della vita e la crescita professionale di un individuo è sempre più legata alla sua capacità di saper individuare e utilizzare le sorgenti informative maggiormente attinenti alla propria attività.In particolare la capacità di asservire l'innovazione (tecnologica e non) ai propri bisogni professionali sarà sempre più un elemento portante nel processo di evoluzione e di crescita all'interno del proprio settore.Diventa quindi importante creare strumenti che siano in grado non solo di diffondere conoscenze sulle novità, ma anche capaci di favorire lo scambio di informazioni e di competenze, ai vari livelli di dettaglio e di interesse, fra i potenziali beneficiari dell’innovazione stessa.In questo senso le tecnologie informatiche, abbinate alle comunicazioni elettroniche, sempre più veloci e affidabili, sono in grado di fornire molte opportunità. Nel settore della formazione in particolare la possibilità di mettere in comunicazione studenti, insegnanti e istituzioni geograficamente distanti può favorire la discussione a livello curricolare, la condivisione di materiali didattici (programmi, documentazione su sperimentazioni, ecc), con il vantaggio di evitare la duplicazione di sforzi e risorse.La telematica può quindi essere pensata come strumento in grado di ridurre l'isolamento, migliorare la collaborazione e arricchire l'attività didattica. Consentire a insegnanti e studenti di comunicare con altri colleghi remoti, accedere a reti informative nazionali e internazionali, può effettivamente aumentare la produttività, creando le condizioni per una didattica nuova ed un aggiornamento permanente.A questo proposito va rilevato, che la rapidità con cui si susseguono scoperte e innovazioni e la conseguente necessità di acquisire nuove capacità e conoscenze, impone l'esigenza di un aggiornamento continuo sia ai docenti, sia agli studenti. L'uso di risorse telematiche pertanto favorisce:- lo scambio di informazioni fra studenti;- lo scambio di informazioni fra insegnanti;- la creazione e la fruizione di banche dati di diverso tipo;- la creazione, la condivisione e l'uso di programmi educativi;- la creazione e l'utilizzazione di banche dati di materiale didattico (problemi, test di valutazione, esercitazioni,

ecc);- la disponibilità di informazioni direttamente nella propria sede di lavoro;- il dialogo fra entità (insegnanti, istituzioni, gli stessi studenti), anche geograficamente distanti.

La L.A.N. dell'I.T.I.S. “G. Giorgi” di BrindisiGià a partire dai primi anni di vita della specializzazione in Informatica, in alcuni laboratori erano state realizzate piccole reti LAN, con l’obiettivo futuro di “cablare” tutto l’Istituto (uffici, aule e laboratori). Nell’all’a.s. 1996/1997, sfruttando anche i finanziamenti del sottoprogramma 10 del F.E.S.R, viene realizzato il cablaggio totale di tutto l’Istituto: nella realizzazione del progetto vengono utilizzate le più moderne tecnologie (fibre ottiche, cavi ed apparati di rete a 100 Mbps, Router, Switch, ecc.) creando un “ambiente tecnologico avanzato”, utile non solo ai fini della comunicazione multimediale, ma anche come ambiente di apprendimento per gli studenti.Nel corso degli anni l’impianto iniziale è stato aggiornate ed ampliato, mantenendo il primato tra le scuole della provincia e della regione.

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L’attuale rete LAN del Giorgi oggi è formata da:

5 DORSALI IN FIBRA OTTICA 18 SOTTO-AMBIENTI DI RETE (5 DOMINI e 13 WORKGROUP) 10 SWITCH 8 HUB 5 ACCESS POINT WIRELESS 1 PROXY SERVER 1 Router HDSL 2 ROUTER ADSL 1 router ISDN 1 connessione ADSL 1,2M 1 connessione ADSL 640K 1 connessione ISDN di BACKUP 1 SERVER WEB 1 SERVER E-MAIL

A cura del Prof. Giuseppe Rizzo

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LA PATENTE EUROPEA DEL COMPUTER

La ECDL - European Computer Driving Licence, ossia la "Patente Europea di Guida del Computer" è un certificato comprovante la conoscenza dei concetti fondamentali dell'informatica e dell’uso del personal computer nelle applicazioni più comuni, ad un livello di base.L’ECDL è una certificazione di carattere internazionale. Si basa infatti su un documento concordato a livello europeo: il Syllabus. Il Syllabus costituisce uno standard di riferimento che consente di uniformare i test, in qualunque Paese essi vengano effettuati.Per ottenere la ECDL - European Computer Driving Licence è necessario avere superato (presso un centro Test Point): 1 esame teorico, che misura la conoscenza dei concetti di base della Tecnologia dell'Informazione (Modulo 1); 6 esami pratici, che misurano la competenza nell'uso effettivo del computer nelle applicazioni standard di uso corrente nell'ambito di un'azienda, un ente pubblico o privato, uno studio professionale (Moduli 2-3-4-5-6-7). In una società informatizzata come la nostra, la "Patente ECDL" ha potenzialmente una diffusione di massa, tanto quanto la patente di guida nell'era dell'automobile.Il conseguimento dell' ECDL rappresenta un significativo elemento curricolare per entrare nel mondo del lavoro, come anche per affrontare il problema del ricollocamento. Prova ne sia che questa certificazione sta rapidamente diffondendosi in tutti i Paesi dell'Unione Europea, e non solo.L'obiettivo generale del programma ECDL è di contribuire alla alfabetizzazione informatica di massa.

Più in dettaglio, esso è diretto a: elevare il livello di competenza nell'uso dell'informatica sia di chi già fa parte della forza-lavoro sia di chi

aspira ad entrarvi accrescere la produttività di tutti coloro che hanno bisogno di usare il computer consentire un miglior ritorno degli investimenti nelle tecnologie dell'informazione garantire che tutti gli utenti di computer comprendano come esso possa essere utilizzato efficientemente e

conoscano i problemi di qualità connessi all'impiego di tale strumento fornire una qualificazione che consenta a chiunque, indipendentemente dalla sua formazione di base, di

essere parte della Società dell'Informazione

L'ECDL può essere conseguita da persone con le più diverse estrazioni culturali e di tutte le età. Essa si rivolge a chi lavora, allo studente, al comune cittadino che desidera certificare la propria abilità nell'uso del personal computer.La certificazione della competenza informatica non interessa solo i dipendenti, ma anche i datori di lavoro in quanto permette una migliore utilizzazione delle risorse umane.In definitiva, il programma ECDL si rivolge ad una quota estremamente ampia e diversificata della popolazione.A livello europeo, il progetto fa capo alla ECDL Foundation, un ente senza fini di lucro, che ha il compito di promuovere l'ECDL, di aggiornarne man mano i contenuti tecnici, e di coordinare la sua diffusione nei vari Paesi.Un ruolo specifico della Fondazione è di garantire che l'ECDL venga applicato dovunque seguendo esattamente gli stessi criteri e procedure.La proprietà intellettuale del concetto di ECDL e di tutto ciò che ad esso afferisce appartiene alla Fondazione. Essa ne concede la licenza d'uso a enti nazionali qualificati, che sono responsabili della gestione del programma nei rispettivi Paesi.In Europa, i licenziatari nazionali devono essere membri del CEPIS - Council of European Professional Informatics Societies.In Italia, l'ente responsabile dell'ECDL è l' AICA - Associazione Italiana per l'Informatica e il Calcolo Automatico.La partecipazione al programma ECDL si va estendendo anche al di fuori dell'Europa.Per cui si delinea una evoluzione da ECDL a ICDL (International Computer Driving Licence). I test possono avere alcune varianti nei singoli Paesi per meglio aderire al contesto locale, ma il riferimento rimane comunque unico, e cioè il Syllabus, coerentemente col concetto di standard. Le eventuali varianti locali sono controllate e autorizzate dalla ECDL Foundation.Il programma ECDL differisce di norma dai programmi di alfabetizzazione informatica esistenti nei vari Paesi in quanto si basa sulla standardizzazione dei test e degli esami anziché su quella degli approcci e delle metodologie didattiche. L'ECDL certifica uno stesso livello di conoscenza e abilità informatica, a prescindere dalla nazionalità, istruzione, età o sesso della persona. Una certificazione ECDL ottenuta in un Paese è valida anche negli altri.Il valore della ECDL deriva dall'autorevolezza della ECDL Foundation e degli Enti professionali di riferimento: il CEPIS e le Associazioni nazionali di informatica dei vari Paesi.

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La ECDL è un progetto sostenuto finanziariamente dall'Unione Europea.

I DIDASCA test POINT sono l'insieme dei Test Point accreditati dall'AICA per svolgervi gli esami per il conseguimento della Patente ECDL, secondo le modalità operative definite da DIDASCA, che è il centro capofila.La funzione dei DIDASCA Test Point consiste nell'ospitare le Sessioni d'Esami Ordinarie indette da DIDASCA per il conseguimento della Patente ECDL, mettendo a disposizione della stessa: le strutture tecniche necessarie le prestazioni di coordinamento ed assistenza del Responsabile 2 o più Esaminatori, con il compito di sovrintendere alle sessioni d’esame un gruppo di Tutor per l’organizzazione di corsi mirati al conseguimento della patente

Alle Sessioni d'Esami Ordinarie che si tengono presso i DIDASCA test POINT sona ammessi tutti i titolari di Skills Card, compresi quelli che le hanno acquistate presso altri Centri Italiani o stranieri.Le Organizzazioni che tipicamente fungono da DIDASCA test POINT sono:

– le Scuole, pubbliche e private– gli Enti per la formazione professionale– le Biblioteche– le Associazioni culturali, specie gli School Club– le Aziende operanti nel campo dell' informatica che svolgono anche attività di formazione diretta all'uso del

computer.

Dal punto di vista operativo, i DIDASCA test POINT fanno capo a DIDASCA - The First Italian Cyber Schools for Lifelong Learning e sono inquadrati nel Network DIDASCA.

L’I.T.I.S. “G. Giorgi” è dal 1999 test POINT, accreditato presso l’A.I.C.A., con rating di 5 stelle, il massimo riconoscimento riconosciuto da Didasca per qualità delle attrezzature e preparazione del Personale preposto alle attività.

Dalla sua istituzione ha erogato circa 2500 esami e rilasciato 350 patenti ECDL. Operano e sono accreditati 11 Esaminatori, coordinati dal Responsabile del Centro, prof. Giuseppe RIZZO.

Nell’anno 2002, al TED di Genova, il Centro è stato premiato con il premio “Award ECDL”, per il grande contributo dato alla diffusione della ECDL in Italia.

Nel corso del 2004, ha aderito ai programmi “Vola con Internet”, “ECDL Docenti”, “ECDL ATA”, attraverso i quali gli Studenti nati nel 1987, i Docenti ed il Personale ATA hanno potuto conseguire la patente a condizioni particolarmente favorevoli.

Per il prossimo futuro è prevista l’introduzione della ECDL livello avanzato (il primo corso destinato agli studenti parte nel gennaio 2005) ed altre certificazioni.

L’Istituto dedica alle attività ECDL: 3 laboratori multimediali con 15 postazioni ciascuno, per lo svolgimento di corsi ed esami La rete LAN di Istituto + collegamento ad Internet tramite proxy server 1 server A.LIC.E. (Automatic License Evalutator) per l’espletamento degli esami on-line

A cura del Prof. Giuseppe Rizzo

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L’ORGANIZZAZIONE INTERNADELLA SCUOLA

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LA FORMAZIONE DELLE CLASSI

Gli indicatori che il collegio ha selezionato sono i seguenti:

INDICATORI

- valutazione intermedia riportata dallo studente durante il precedente a.s.- valutazione finale- esito alla fine del biennio- scuola di provenienza- sezione di provenienza- residenza- voto in condotta nelle valutazioni precedenti quella finale- sezione richiesta

Da tali indicatori scaturiscono i:

CRITERI PER LA RIPARTIZIONE DEGLI STUDENTI NELLE CLASSI

RIPARTIRE IN UGUAL NUMERO GLI ALUNNI CON LA STESSA VALUTAZIONE ASSEGNARE ALLA STESSA CLASSE GRUPPI DI ALUNNI PROVENIENTI DALLO STESSO PAESE DISTRIBUIRE I PENDOLARI IN UGUAL MISURA IN TUTTE LE CLASSI TENER CONTO, OVE POSSIBILE, DELLE RICHIESTE DEI GENITORI TENER CONTO DEI DESIDERATA DEI RIPETENTI

L’obiettivo è quello di formare delle classi il più possibile omogenee. È evidente che, in taluni casi, i criteri non possano essere tenuti presenti rigidamente, perché alcuni di essi possono risultare oggettivamente incompatibili. È ad essi che, tuttavia, la Commissione si ispira per le sue scelte.

L’ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI

I criteri, ossia le linee guida, che sono rispettati per la formulazione dell’orario sono, in larga misura, di natura didattica e così esplicitati (in ordine di priorità):

SQUADRE DI EDUCAZIONE FISICA (formate da più classi, vincolano l’estensione dell’orario) LABORATORI PIANO DI FUNZIONAMENTO DEI LABORATORI EVITARE DI METTERE STESSE MATERIE IN GIORNI CONSECUTIVI IN UNA GIORNATA NON PIÙ DI UN LABORATORIO MONTE ORARIO DEL DOCENTE, DI NORMA, NON SUPERIORE A 4 IN UNA GIORNATA ESIGENZE DEI DOCENTI

Appare superfluo sottolineare che tali criteri non sempre possono essere rispettati rigidamente, a causa della notevole complessità dell’orario, nella formulazione del quale intervengono moltissime variabili che, sovente, possono determinare situazioni incompatibili fra loro. Sicuramente, tuttavia, è possibile affermare che essi sono sempre presenti nella mente degli estensori dell’orario e, nei limiti del possibile, attuati.

LA SUDDIVISIONE DELL’ANNO SCOLASTICO

Il Collegio dei Docenti ha deliberato che l’a.s. 2005/2006 venga suddiviso in quadrimestri.

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FUNZIONAMENTO ORGANI SCOLASTICI E COLLEGIALI

Collegio dei Docenti

Il C.d.D., costituito dagli insegnanti di ruolo e non di ruolo in servizio nell’Istituto, e presieduto dal Preside, si caratterizza in particolare per le seguenti funzioni:1) delibera sull’organizzazione didattica della Scuola ed elabora la programmazione educativa, nel rispetto della libertà di insegnamento;2) stabilisce i criteri per la formazione e la composizione delle classi, per la formulazione dell’orario delle lezioni e per l’attuazione di tutte le altre attività scolastiche, rispettando le indicazioni del Consiglio di Istituto;3) delibera sull’adozione dei libri di testo, dopo aver valutato le proposte dei Consigli di classe;4) promuove l’aggiornamento dei docenti;5) elegge:- i collaboratori del Preside, dei quali uno assume la funzione di vicepreside,- i docenti funzioni strumentali,- i docenti del comitato di valutazione del servizio del personale insegnante,- i rappresentanti nel consiglio di istituto,Si sottolinea inoltre che:a) il Collegio delibera, dopo aver ascoltato le proposte ed i pareri dei consigli di classe, e di ogni docente che interviene nel corso della riunione;b) si insedia all’inizio di ogni anno scolastico, e si riunisce su indicazione del Preside o su richiesta di almeno un terzo dei suoi componenti;c) le riunioni si svolgono, durante l’anno, in orario pomeridiano, eccettuata la prima seduta di settembre.Al fine di rendere più efficienti le riunioni, il C.d.D. ha elaborato un documento di autoregolamentazione, approvato nell’a.s. 94/95, che viene allegato al P.E.I.

Consiglio di Istituto e Giunta Esecutiva

Il nostro C.d.I. è costituito da 19 componenti: il Preside (di diritto), otto insegnanti, due rappresentanti del personale non insegnante, quattro rappresentanti dei genitori e quattro rappresentanti degli studenti, eletti rispettivamente dalle categorie corrispondenti.Funge da presidente del consiglio un rappresentante dei genitori degli alunni, eletto a maggioranza assoluta in seno allo stesso. Il C.d.I. elegge, inoltre, una giunta esecutiva composta da sei membri: il Preside, che la presiede, e il responsabile dei servizi amministrativi di diritto, un docente, un non docente, un genitore, uno studente.Essa ha il compito di predisporre il bilancio preventivo ed il conto consuntivo, di preparare i lavori del consiglio, su incarico dello stesso, e di curare l’esecuzione delle relative delibere.La giunta esecutiva ha altresì competenza per i provvedimenti disciplinari a carico degli alunni, deliberando su proposta del consiglio di classe.Il C.d.I. e, conseguentemente la giunta esecutiva durano in carica per tre anni scolastici. I suoi membri che, nel corso del triennio, perdono i requisiti di appartenenza al consiglio vengono sostituiti dai primi dei non eletti nelle relative liste. Annualmente vengono rinnovati i rappresentanti degli studenti. Le riunioni si svolgono in orario pomeridiano o, eccezionalmente antimeridiano, al di fuori comunque delle ore di lezione.Il C.d.I. cura il funzionamento amministrativo e l’impiego dei mezzi finanziari della scuola. Delibera il bilancio preventivo ed il conto consuntivo. Inoltre, nel rispetto delle competenze del C.d.D. e dei C.d.C., ha potere deliberante per quanto concerne l’organizzazione della vita scolastica. In particolare delibera:a) sull’adozione del regolamento interno dell’istituto,b) sull’acquisto delle nuove attrezzature tecnico-scientifiche, dei svariati sussidi didattici, dei materiali di consumo, e circa la manutenzione e i rinnovi,c) sul calendario scolastico,d) sui criteri per la programmazione e l’attuazione di attività quali: visite guidate, viaggi d’istruzione, iniziative extra-curricolari, ecc.Il C.d.I. indica poi i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all’adattamento dell’orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle condizioni ambientali. Ogni anno invia al Provveditorato agli studi di Brindisi ed al Consiglio scolastico provinciale una relazione sulle materie relative alle sue competenze.

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Consigli per discipline

Nel nostro Istituto i Consigli per Disciplina (C.p.D.) costituiscono un momento di aggregazione e di lavoro particolarmente importante ai fini della programmazione didattico-educativa. Ogni consiglio è costituito dai docenti di una stessa materia o di materie affini (vedi tabella relativa) ed è coordinato da un responsabile. Questi ha la funzione di presiedere e coordinare le riunioni, di stilare la programmazione dell’area disciplinare scaturita dall’incontro con i colleghi, di curare il passaggio delle informazioni. Le programmazioni dei C.p.D. partono dall’analisi delle finalità stabilite dal C.d.D., elaborano gli obiettivi, la metodologia ed i criteri di verifica e valutazione, rapportandoli ai contenuti specifici dell’area disciplinare interessata, nel rispetto delle indicazioni ministeriali.Questi consigli hanno anche il compito, durante l’anno e comunque entro i termini stabiliti dal calendario delle attività scolastiche, di analizzare accuratamente e confrontare diversi testi per nuove eventuali adozioni, rispettando le indicazioni ministeriali ed i criteri stabiliti dal C.d.D. Il testo da adottare deve infatti essere:- valido dal punto di vista culturale o tecnico-scientifico,- esauriente, ben strutturato ed aggiornato,- scritto in un linguaggio chiaro o agilmente traducibile dagli studenti,- ricco di sussidi didattici.In base ad un preciso intendimento del nostro Istituto non pesare economicamente sulle famiglie, viene prestata particolare attenzione al costo del libro, sebbene il mercato dell’editoria lasci, in questo senso, poca scelta ai docenti.Quando i C.p.D. individuano nuovi testi da adottare, li presentano, accompagnati da una relazione chiara ed esauriente, al C.d.D. che deve deliberare in merito alle proposte.L’attività dei C.p.D. ha permesso infine di concretizzare un altro importante criterio: quello dell’uniformità delle adozioni in seno ad una stessa materia, per cui gli studenti delle diverse sezioni di ogni specializzazione utilizzano i medesimi libri. Oltre ad alimentare il mercato dell’usato, questo può evitare problemi nel caso, seppur raro, di eventuali cambi di sezione, ma anche favorire il raccordo curricolare e le iniziative trasversali tra classi e sezioni diverse.

Tabella delle materie affini

Italiano, Storia e Geografia, Religione per il BiennioItaliano e Storia, Religione per il TriennioScienze naturali e BiologiaTecnologia e DisegnoMatematica, Chimica e Laboratorio, Fisica e Laboratorio per il BiennioMatematica, Calcolo Numerico, Elettronica, Informatica, Sistemi per il Triennio spec. InformaticaMatematica, Elettronica, Elettrotecnica, Sistemi TDP, Telecomunicazioni per il Triennio spec. ElettronicaMeccanica e Macchine, Termotecnica, Impianti Termotecnici e Disegno, Disegno Tecnico, Tecnologia Meccanica, Officina per il Triennio spec. TermotecnicaEducazione FisicaInglese Diritto

Gli incontri pluridisciplinari hanno luogo prima dell’inizio delle lezioni e, se necessario, anche nel corso dell’anno scolastico ed hanno l’obiettivo primario di ottimizzare e riorganizzare i percorsi didattici, per rendere il processo di apprendimento sempre più efficace e significativo.

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Rapporti con i genitori

L’I.T.I.S. ”G.GIORGI” ha costantemente mostrato e continua a mostrare completa disponibilità nei confronti dei genitori, dei quali ha sempre sollecitato la partecipazione e ha sostenuto le iniziative, offrendo un supporto logistico, informativo e organizzativo. Tale disponibilità si concretizza:- in una informazione capillare sulle attività della scuola- in una informazione puntuale sull’organizzazione della scuola- nell’ora di ricevimento dei genitori (bisettimanale) da parte dei docenti- nelle tre ore di ricevimento dei genitori da parte di tutti i docenti del c.d.c. (colloqui generali, uno per

quadrimestre)- nella informazione sistematica da parte della segreteria del numero delle assenze degli studenti allorquando

superano un limite stabilito- nella informazione telefonica, episodica, su segnalazione del Consiglio di Classe nel caso di assenze periodiche

o “strategiche”- nel consentire la possibilità che il genitore accompagni o prelevi il proprio figlio in qualsiasi ora della giornata- nel sollecitare il parere dei genitori nella scelta dei libri di testo- nel coinvolgimento dei genitori in tutte le situazioni problematiche

Consigli di Classe

Sono costituiti dai docenti di ogni singola classe, da due rappresentanti dei genitori e da due rappresentanti degli studenti, eletti dalla classe. Le riunioni sono presiedute dal Preside o da un docente coordinatore, suo delegato, facente parte naturalmente del Consiglio, il quale funge anche da segretario. I consigli si riuniscono in orario pomeridiano o, in casi di particolare eccezionalità, in orario antimeridiano, non coincidente comunque con quello delle lezioni. I Consigli di Classe hanno le seguenti funzioni:a) programmare l’attività didattico-educativa della classe ad inizio d’annob) verificare e valutare i risultati di tale attività in itinere, per apportare, nel caso si presentino dei problemi, le opportune modificazionic) individuare strategie efficaci per “recuperare” gli studenti che si trovano in difficoltà nello studio, o che vivono situazioni di disagio nella classed) curare i rapporti con le famiglie affinché esse collaborino con i docenti al processo educativo dei giovani e) studiare, organizzare ed attivare iniziative di vario genere , sia curricolari che extracurricolari, che arricchiscono le attività didattiche e la “crescita” degli studenti, (tali iniziative vengono comunque presentate al Collegio dei Docenti che ha il compito di deliberaref) organizzare e realizzare l’area di progetto (specializzazione elettronica e biennio)g) esprimere parere sulle proposte delle nuove adozionih) organizzare al loro interno le attività integrative (accoglienza, orientamento, recupero), rispettando le linee direttrici del Collegio dei Docentii) proporre visite guidate e viaggi d’istruzione congruenti con gli obiettivi curricolari e le finalità educativel) valutare gli studenti (valutazione periodica e finale)Nel nostro istituto, le convocazioni dei Consigli di Classe avvengono, alternativamente, secondo le seguenti procedure:a) in forma ridotta (limitata ai soli docenti) per l’azione programmatoriab) in forma completa, con la presenza di tutte le componenti, per l’analisi dell’andamento didattico – disciplinare.Nel corso della prima mezz’ora, i docenti del Consiglio di Classe esaminano l’andamento didattico-disciplinare della classe, mettono a punto le fasi successive della programmazione e, se necessario, trattano esplicitamente casi particolarmente delicati, che contengano riferimenti personali a studenti, al fine di concordare possibili interventi. Nella seconda mezz’ora della seduta, il Consiglio di Classe è aperto ai rappresentanti dei genitori e degli alunni, con i quali i docenti discutono sugli argomenti trattati nella riunione e su eventuali richieste e suggerimenti presentati dagli stessi rappresentanti.La durata dei Consigli di Classe è stabilita dal Collegio dei Docenti e, generalmente, risulta essere di un’ora.

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Le sedute dedicate alla valutazione periodica e finale (scrutini) richiedono la sola presenza dei docenti.L’I.T.I.S.”G.GIORGI” ha sempre guardato con particolare attenzione alla componente studentesca nei Consigli di Classe, nella consapevolezza che la partecipazione dei giovani a questi organi non solo può essere produttiva per le esigenze degli studenti e, quindi, per il “benessere” dell’ambiente scolastico, ma può risultare anche un efficace esercizio di responsabilizzazione e di preparazione alla “vita sociale”.

Per questo i docenti dell’istituto si sono già da tempo attivati affinché gli studenti si avvicinino, in maniera consapevole e motivata, al loro ruolo di elettori e, conseguentemente, di rappresentanti eletti. A questo proposito si ricorda: l’impegno che svolgono i docenti nel corso delle elezioni dei rappresentanti di classe, teso a creare una utile base di conoscenze sul D.P.R. 31 Maggio 1974 n. 416 (Decreti Delegati), e a stimolare, attraverso discussioni guidate, un’efficace presa di coscienza civica nei confronti dei valori sociali; le assemblee di classe degli studenti , che, qualche giorno prima dei Consigli, offrono ai giovani lo spazio vitale per confrontarsi, discutere ed elaborare le loro proposte in vista dell’incontro con i docenti e i genitori. E’ interessante sottolineare che è diventato ormai “costume” tra gli studenti verbalizzare tali incontri, per estrapolarne poi le linee guida per i loro interventi in Consiglio. Tutto ciò è indubbiamente indice di un a volontà partecipativa che può permettere ai giovani di vivere meglio il processo educativo.

Il coordinatore del Consiglio di Classe

All’interno dei Consigli di Classe il coordinatore ha un ruolo importante, perché oltre a presiedere la riunione su delega del Preside, guida i componenti del Consiglio nella individuazione comune degli obiettivi trasversali, delle scelte metodologiche, delle linee di azione e delle opportunità di arricchimento e di personalizzazione del curricolo.Il coordinatore svolge le seguenti funzioni:1. Coordina i lavori del Consiglio di classe e ne redige i relativi verbali2. Per le 5e classi elabora, unitamente ai colleghi, il Documento del 15 maggio.3. Cura il rapporto scuola-famiglia, soprattutto per i casi segnalati dai colleghi per scarso profitto o per comportamento4. Costituisce un punto di riferimento per gli alunni e i docenti della classe, per proposte o problematiche varie, riferendone poi all’occorrenza al Dirigente Scolastico;5. Quando necessario raccoglie informazioni sugli allievi e le trasmette ai colleghi del Consiglio di classe (nei casi di alunni ripetenti, nei casi di alunni provenienti da altre realtà scolastiche, nel passaggio dal biennio al triennio, ecc.)6. Si interfaccia con i docenti incaricati di funzione obiettivo nella divulgazione e organizzazione delle diverse attività scolastiche, parascolastiche ed extrascolastiche.Modalità di designazione:1. In prima battuta sono designati i docenti dichiaratisi disponibili (a seguito Circolare presidenza). In caso di eccedenza di disponibilità il Dirigente designa il docente con maggiore anzianità di servizio. Resta inteso che nella dichiarazione di disponibilità possono essere indicate più classi nell’ordine di preferenza.2. In caso di mancanza di docenti disponibili il Consiglio di Classe procede per votazione segreta, escludendo i docenti che abbiano già ricevuto tale incarico per altra classe o che abbiano già svolto tale incarico l’anno precedente, (se ne tiene già conto per gli incarichi dello scorso anno).3. L’incarico di coordinatore espresso per disponibilità potrà essere svolto nel limite di due classi.

Per l’anno scolastico in corso, i Consigli di Classe, in occasione della prima seduta, hanno designato coordinatori - verbalizzatori, dei rispettivi Consigli, i seguenti docenti:

Classi del Biennio1 A Pirelli Rita 2 A Malorzo Rosanna1 B Mazzotta Francesco 2 B Di Paola Vincenzo1 C Fasiello Vittorio 2 C Fasiello Vittorio1 D D’Aversa Anna Maria 2 D D’Aversa Anna Maria1 E Brando Anna 2 E Brando Anna1 F Valvetri Anna Maria 2 F La Torre Angela1 G Di Turo Angela 2 G Di Turo Angela1 H Martonucci Anna Maria 2 H Martonucci Anna Maria

2 I Malvindi Massimiliano

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Classi del Triennio Specializzazione Elettronica-Telecomunicazioni3 EA Guadalupi Maria 4 EA Spedicato Roberto 5 EA Patera Gianfranco3 EB Sindico Carlo 4 EB Zongoli Gaetano 5 EB Perdomini Marina3 EC Mita Leonardo 4 EC Pellegrino Palmira 5 EC Perrone Vincenza

Classi del Triennio Specializzazione Informatica3 IA Portolano Lucia 4 IA De Robertis Annamaria 5 IA Meo Ersilia3 IB Giuri Luigi 4 IB Calabrese Addolorata 5 IB Rizzo Giuseppe3 IC Vinci Donato 4 IC Leucci Antonio 5 IC Martina Giorgia3 ID Vinci Donato 4 ID Gorgoni Giovanna 5 ID Mazzotta Pietro

4 I E Romanelli Vincenzo

Classi del Triennio Specializzazione Termotecnica3 FA Schiavone Marcello 4 FA Renna Carmina 5 FA Spinelli Lorenzo3 FB Leo Mario 4 FB Porcelluzzi Pietro 5 FB Spinelli Santino

Classi del Triennio Specializzazione Meccanica3 MA Pirrozzolo Cosimo

Assemblee degli studenti e loro organizzazione

Le assemblee possono costituire per gli studenti un valido momento di confronto e di crescita democratica, se il loro svolgimento risulta corretto, ordinato e, soprattutto, ben organizzato. Già precedentemente (vedi Consiglio di Istituto e Consigli di Classe) è stato sottolineato l’impegno della nostra scuola per una fattiva educazione alla responsabilità, basterà ora ribadire che esso si esplica anche nell’organizzazione delle assemblee, sia nella modalità delle loro convocazioni, sia nelle loro linee guida.

Assemblee di classe (durata 2 ore - frequenza 1 al mese)1) gli studenti presentano al vicepreside una richiesta scritta, in cui devono essere indicati gli argomenti di discussione.2) attraverso un colloquio con gli studenti rappresentanti, latori della richiesta il vicepreside indica il giorno di svolgimento dell’assemblea e le ore, facendo sì che esse non ricadano su attività didattiche già previste (compiti in classe, esercitazioni, ecc.). “Il diritto alla partecipazione deve convivere con il diritto allo studio”.3) Le assemblee vengono richieste da tutte le classi sempre prima delle convocazioni dei rispettivi consigli, permettendo così agli studenti di giungere preparati all’incontro. Tuttavia, in casi eccezionali, ad esempio per problemi particolari di una classe, si svolgono assemblee al di fuori della consueta scansione periodica.4) Nel corso dell’assemblea, gli studenti rappresentanti svolgono la funzione di coordinatori della discussione e di segretari, elaborando un verbale di classe o, comunque, un documento da presentare in consiglio.5) Il docente, che assiste all’assemblea, può coadiuvare i rappresentanti nella loro funzione, stimolando il dialogo in maniera costruttiva.6) Le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate, su volontà degli studenti, per lo svolgimento di attività di ricerca, di seminario, e per lavori di gruppo.

Assemblea di Istituto (durata: orario scolastico di una giornata, frequenza: 1 al mese )Questo spazio assembleare comporta, nella nostra scuola, problemi di carattere logistico-organizzativo, che possono influire negativamente sul suo svolgimento. Infatti la capienza dell’aula magna non è adeguata alla popolosità degli studenti del Giorgi. Esperienze ormai lontane hanno dimostrato che in simili occasioni è impossibile esercitare un adeguato controllo degli studenti e dar vita, quindi, a un incontro collettivo ordinato, valido e fruttuoso. Insistere dunque sull’organizzazione di tali assemblee andrebbe contro lo stesso spirito educativo che anima il nostro istituito, perché si creerebbero “contenitori vuoti” di vera partecipazione.Il Giorgi preferisce invece privilegiare assemblee per classi parallele o per specializzazione, a cui gli studenti devono giungere preparati, o incontri tra le rappresentanze di tutte le classi: in questo modo viene garantito uno svolgimento ordinato delle riunioni ed effettivamente rispondente alle esigenze di confronto e propositive dei

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giovani. Quando in alcuni periodi le agitazioni studentesche hanno coinvolto anche il nostro istituto, la gestione “oculata” dei diversi spazi assembleari ha evitato pericolose forme di spontaneismo e improvvisazioni caotiche che sarebbero risultate di danno in primis agli stessi studenti.

Struttura organizzativa per garantire livelli di qualità, relazione e sicurezza

Il Consiglio di Istituto autorizza la presenza delle seguenti figure:

1) docente addetto alla vigilanza della sede del Biennio2) docente coadiutore sulla vigilanza della sede del Biennio3) responsabile della Sicurezza e Prevenzione4) coadiutore Sicurezza sede Biennio5) incaricato Sicurezza Dati e Privacy6) incaricato Rete di Istituto

Quanto sopra perché il servizio scolastico mantenga alti livelli di prestazione in termini di efficienza, efficacia, risposte alle famiglie, sicurezza e qualità degli ambienti di lavoro.

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LA BIBLIOTECA

La biblioteca d’istituto è uno dei più importanti sussidi didattici, ricca di oltre 10.000 volumi raggruppati in diversi scaffali, suddivisi per aree disciplinari: Lettere, Scienza e tecnica, Biblioteconomia, Enciclopedie.Gli scaffali, a cui si può fare riferimento, costituiscono i diversi campi di indagine consultiva di tutta l’attività didattica nell’Istituto. Questi sono:

Area Umanistica Area Scientifica- Narrativa Italiana e straniera- Letteratura Italiana e straniera- Opere letterarie- Critica- Storia- Filosofia- Religione- Politica- Sociologia- Linguistica- Arte- Diritto ed economia- Diritto amministrativo- Psicologia didattica- Pedagogia- Dizionari

- Astronomia ed astrofisica- Geografia e scienze- Chimica- Fisica- Matematica- Disegno tecnico- Informatica- Elettrotecnica- Elettronica generale digitale- Elettronica industriale- Radioelettronica e telecomunicazioni- Telematica e reti- Misure elettriche ed elettroniche- Tecnologia- Meccanica- Termotecnica- Educazione fisica- Manuali tecnici

Di notevole importanza è anche la presenza di un certo numero di riviste professionali o divulgative che completano il panorama editoriale al servizio degli studenti e dei docenti. Le riviste, a cui la Scuola è abbonata, toccano diversi settori di interesse ed approfondimento didattico che comprendono, oltre alle discipline di specializzazione, anche quello storico, umanistico, istituzionale. Alcune delle riviste disponibili, di cui alcune in inglese, sono:

Divulgativo e informazione Specialistico- Energie alternative- Time (in inglese)- Le Scienze- Le Scienze quaderni- Storia e dossier- L’osservatore romano- Rassegna istruzione- L’informascuola- L’informatore scolastico- Scuola e amministrazione- La didattica- Notizie della scuola- Gazzetta Ufficiale e Bollettino Ufficiale

- L’installatore italiano- Nuova elettronica- Fare elettronica- MC microcomputer- PC professional- Applicando- Byte (in inglese)- Corsi di autoistruzione su PC (software)

Il docente responsabile è il Prof. MARCELLO PERRONE.La gestione della biblioteca è computerizzata da diversi anni; i dati sono memorizzati in un personal computer in rete Intranet, dotato di apposito programma capace di effettuare tutte le operazioni necessarie al buon funzionamento del servizio: inventario, carico libri, stampe, ricerche per titolo, per argomento, per autore, prestiti a docenti, non docenti, studenti, segnalazione scadenze ed altro.La biblioteca del biennio, la cui dotazione è prossima a 2000 libri, viene gestita e coordinata dal prof. VITTORIO FASIELLO.Il servizio è disponibile nelle ore antimeridiane; il prestito di un libro può durare un mese, mentre quello delle riviste al massimo una settimana.

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ELENCO ALLEGATI

Il Regolamento d'Istituto

Documento sull'organizzazione e l'orario di lavoro del personale A.T.A.

Programmazioni per ambiti disciplinari

Programmazioni dei Consigli di Classe

Programmazioni disciplinari

Progetti POF

Progetti PON

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P.O.F. anno 2005/2006 · Web view* La scuola è dedicata a Giovanni Giorgi (Lucca 1871-...

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