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1 POF 2014/2017 ISTITUTO COMPRENSIVO BOLZANO IV OLTRISARCO SCUOLE PRIMARIE “A. TAMBOSI”, “G. RODARI” E SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “E. FERMI” Via Castel Flavon, 16 - 39100 Bolzano Telefono 0471 288580 - Fax 0471 288581 email: ic.[email protected] Sito: www. icbz4 .it “L’istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possono utilizzare per cambiare il mondo” (Nelson Mandela) PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA 2014-2017 ISTITUTO COMPRENSIVO BOLZANO IV

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POF 2014/2017ISTITUTO COMPRENSIVO BOLZANO IV OLTRISARCO

SCUOLE PRIMARIE “A. TAMBOSI”, “G. RODARI” E SCUOLASECONDARIA DI I GRADO “E. FERMI”

Via Castel Flavon, 16 - 39100 BolzanoTelefono 0471 288580 - Fax 0471 288581

email: [email protected]

Sito: www. icbz4 .it

“L’istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possono utilizzare per

cambiare il mondo”

(Nelson Mandela)

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Cari genitori,

attraverso il documento che state per sfogliare, il nostro Piano dell’Offerta Formativa

(P.O.F), intendiamo farvi conoscere l’organizzazione interna dei singoli plessi scolastici ed

in particolar modo le linee guida del percorso formativo che portiamo avanti nel nostro

Istituto. Vi invitiamo pertanto alla lettura di questo importante documento, certi che la

condivisione delle scelte educative sia la premessa indispensabile per la piena

realizzazione dell’esperienza scolastica dei vostri figli.”

Il Collegio dei docenti

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Indice generaleOltrisarco-Aslago: il nostro quartiere...................................................................................................4

La popolazione.................................................................................................................................5

I servizi............................................................................................................................................5

L'Istituto comprensivo Bolzano IV......................................................................................................7

Le scuole dell’Istituto......................................................................................................................8

I tempi scuola.................................................................................................................................11

Finalità del Piano dell'Offerta Formativa.......................................................................................12

Il ruolo della famiglia....................................................................................................................15

Il ruolo della scuola........................................................................................................................17

Le caratteristiche dei curricoli......................................................................................................18

Supporto e sostegno per i bisogni educativi speciali.....................................................................20

La valorizzazione delle eccellenze................................................................................................23

Le quattro direzioni di lavoro scelte..............................................................................................25

La Scuola Primaria.............................................................................................................................31

Il quadro orario delle discipline.....................................................................................................31

Le finalità educative.......................................................................................................................32

L'importanza del rapporto fra scuola e famiglia............................................................................33

Le caratteristiche dei curricoli.......................................................................................................33

Le scelte curricolari: i nostri progetti.............................................................................................35

La Scuola Secondaria di Primo Grado...............................................................................................44

Il quadro orario delle discipline.....................................................................................................45

Caratteristiche e finalità educative.................................................................................................46

Il ruolo della scuola e della famiglia..............................................................................................51

I curricoli........................................................................................................................................52

Le caratteristiche dei curricoli: contenuti ed obiettivi...................................................................53

Le scelte curricolari: i nostri progetti.............................................................................................55

Allegati...............................................................................................................................................68

PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE..................................................................................69

PATTO DI CORRESPONSABILITÀ SCUOLA-FAMIGLIA......................................................87

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Oltrisarco-Aslago: il nostro quartiere

Il nostro Istituto è situato nel quartiere di Oltrisarco – Aslago.

La posizione di Oltrisarco, separato dal resto della città dal fiume Isarco, da cui il rione

prende il nome, ne fa una sorta di paese periferico.

Negli ultimi anni il quartiere si è espanso ed attualmente la zona di Oltrisarco può essere

divisa nei seguenti nuclei ben distinti:

•la zona che gravita lungo la Via Claudia Augusta, il nucleo più antico, asse stradale lungo

il quale si è sviluppata l’edificazione dei primi anni del ‘900; qui si trova la quasi totalità dei

luoghi comunitari del rione: la chiesa del SS. Rosario, le varie attività commerciali, due

scuole dell'Infanzia pubblica in lingua italiana (Vittorino da Feltre e Dante Alighieri) e la

scuola primaria A. Tambosi del nostro Istituto Comprensivo coi suoi giardini;

•la zona di Aslago, che si colloca intorno a via S. Gertrude, sviluppatasi negli agli anni ’60

-’70 nella quale si trovano, oltre al campo sportivo CONI, quasi tutte le scuole: una scuola

dell'Infanzia pubblica in lingua italiana (La casa del bosco), una scuola dell'Infanzia pubbli-

ca in lingua tedesca (Weinegg) e due scuole materne private (Haslach e St. Gertraud),

l’altra scuola primaria G.Rodari e la scuola secondaria di 1° grado E. Fermi del nostro Isti -

tuto Comprensivo, le scuole primarie e secondarie di 1° grado in lingua tedesca (R. Stolz e

A. Egger Lienz), le scuole professionali L. Einaudi e la scuola Superiore di Sanità Claudia-

na.

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La popolazioneGli abitanti del quartiere risultano appartenenti sia al gruppo linguistico italiano che a quel-

lo tedesco. Mentre nel corso degli anni Novanta a Oltrisarco si è registrata una costante

diminuzione ed un progressivo invecchiamento della popolazione, nell’ultimo quinquennio

l’arrivo di numerose nuove famiglie l'ha incrementata del 20% c/a. Gli ampi spazi conces-

si all’edilizia sociale e agevolata, hanno fatto registrare un notevole afflusso di nuovi giova-

ni nuclei familiari; fra questi anche molti lavoratori stranieri, che hanno portato con sé le

loro famiglie.

I servizi Il quartiere Oltrisarco- Aslago dispone inoltre dei seguenti servizi:

il Distretto Socio - Sanitario, che fornisce servizi di assistenza sanitaria e sociale e

che gestisce, tra il resto, la comunità di accoglienza “La piccola casa” (comunità al-

loggio per minori) e il centro diurno “Puntoliberatutti”;

il Centro culturale polifunzionale Rosenbach (ultimato nel 2011) che comprende una

sala polifunzionale, il Civico che fornisce Servizi amministrativi decentrati e una bi-

blioteca di quartiere; .

I luoghi d’incontro attrezzati e protetti:

Centro Sportivo Maso della Pieve che offre impianti sportivi diversi ed attrezzati;

il Campo CONI dove operano diverse associazioni sportive di atletica leggera;

il parco Mignone, dove è ubicata una casa gestita dal Comune utilizzata per orga-

nizzare giochi e gare sportive nel vicino campo attrezzato;

le parrocchie San Paolo e S.S. Rosario, che organizzano la maggior parte delle oc-

casioni di incontro ed aggregazione tra giovani e soprattutto tra anziani e dove ope-

rano diversi gruppi giovanili di volontariato;

il parco giochi antistante la scuola “A. Tambosi”;

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Da questa breve descrizione si evince che il quartiere ha subito un notevole sviluppo de-

mografico nel corso degli ultimi 20 anni, con una significativa presenza di famiglie di origi -

ne straniera o di recente immigrazione. Pertanto il profilo sociale e culturale dell'utenza

del nostro Istituto si presenta estremamente diversificato, caratterizzato dalla compresen-

za di alunni stranieri (nella netta maggioranza dei casi alfabetizzati, perché nati e scolariz-

zati in Italia) e alunni di origine autoctona.

Muoversi all'interno di questa complessità, garantendo a tutti pari opportunità nello studio

e percorsi didattici adeguati e gratificanti, è uno degli obiettivi più importanti con i quali il

nostro Istituto Comprensivo è chiamato a confrontarsi.

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L'Istituto comprensivo Bolzano IV

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Le scuole dell’Istituto1

Il nostro Istituto Comprensivo si costituisce come tale nell’anno 1997/98 riunendo le scuole

primarie A. Tambosi e G. Rodari e la scuola secondaria di I grado E. Fermi in un unico

Istituto comprensivo che prende il nome di Istituto Comprensivo Bolzano IV - Oltrisarco.

SCUOLA PRIMARIA “A. TAMBOSI” via C. Augusta, 54 tel.: 0471 284899

NUMERO DI CLASSI NUMERO DI ALUNNI NUMERO DI INSEGNANTI

10 196 26

Aule speciali: 1 aula docenti , 2 aule per il sostegno, 1 aula di rotazione,1 aula

multimediale con impianto audio e video per proiezione filmati e presentazioni da PC, 1 aula LIMAule per le classi: 10Palestra: 1 palestra dotata di spogliatoi e tribune (n.60 posti)

Servizio mensa: 1 mensa fornita di cucina e sale separateDotazione informatica per la didattica: 1 aula informatica dotata di 20 computer

Biblioteca: 1 biblioteca

1 I dati sono riferiti all'anno scolastico 2013-2014

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SCUOLA PRIMARIA “G. RODARI” via S. Vigilio, 17 tel.: 0471 266634

NUMERO DI CLASSI NUMERO DI ALUNNI NUMERO DI INSEGNANTI

13 241 33

Aule speciali: 1 aula docenti, 2 aulette per il sostegno, 2 aule per attività di gruppo (con televisore), 1 aula di musica, 1 aula per attività artistico-pittoriche e 1 aula audiovisiviAule per le classi: 14Palestra: una palestra recentemente ristrutturata (2013) dotata di due spogliatoi, due bagni con docce e sistema di ventilazioneServizio mensa: una mensa di recente costruzione (2012) fornita di cucina e sale separateDotazione informatica per la didattica: un'aula con 22 postazioni PC, videoproiettore e L.I.M. e 2 computer per il sostegno

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “E. FERMI” via Castel Flavon, 16 tel: 0471 288580

NUMERO DI CLASSI NUMERO DI ALUNNI NUMERO DI INSEGNANTI

10 241 33

Aule speciali: 3 aule per il sostegno,1 aula di musica,1 laboratorio di scienze,2 aule di informatica, 2 aule con LIM (matematica e geografia), 1 aula diitaliano (con televisore), 1 aula-laboratorio di cucina, 2 aule per attività digruppo, 1 laboratorio di roboticaAule per le classi: 10Palestra: 1 palestra dotata di spogliatoi e tribuneServizio mensa: 1 mensa nell'antistante edificio delle scuole elementaritedesche. La mensa è stata recentemente rinnovataAula Magna: 1 aula magna con impianto audio per conferenze ed impiantovideo per proiezione filmati e presentazioni da PCDotazione informatica per la didattica: ogni aula per le classi è dotata diun computer (10), 1 aula computer grande (21 PC + proiettore), 1 aulacomputer piccola (15 PC)Biblioteca: ampliata di recente (2013) la biblioteca dispone di un ampioinventario di titoli scolastici e di narrativa, nonché di un’amplia scelta di DVD.E’ aperta in orario scolastico e presso la biblioteca prestano servizio unbibliotecario part-time ed un’insegnante.

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I tempi scuola

SCUOLA PRIMARIA A. TAMBOSI

TEMPO MODULO: LUNEDÌ- MERCOLEDÌ- VENERDÍ 7.55 – 13.002 rientri pomeridiani MARTEDÌ – GIOVEDÌ 7.55 - 16.00con tempo mensa incluso(31 ore settimanali)

TEMPO PIENO: da LUNEDÌ al GIOVEDÌ 7.55 - 16.00 (39 ore settimanali) il VENERDÌ 7.55 - 15.00

SCUOLA PRIMARIA G. RODARI

TEMPO MODULO:2 rientri pomeridiani con tempo mensa incluso distribuiti come segue per sezione(31 ore settimanali)

Sezione A: LUNEDÌ - MERCOLEDÌ – VENERDÌ 7.55 – 13.00 MARTEDÌ e GIOVEDÌ 7.55 - 16.00

Sezione B: MARTEDÍ - GIOVEDÌ – VENERDÌ 7.55 – 13.00 LUNEDÌ e MERCOLEDÌ 7.55 - 16.00

TEMPO PIENO: da LUNEDÌ al GIOVEDÌ 7.55 - 16.00 (40 ore settimanali) il VENERDÌ 7.55 - 15.00

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO E. FERMI

TUTTE LE SEZIONI:settimana corta (lunedì-venerdì) con 1 rientro pomeridiano obbligatorio (mercoledì pomeriggio)34 ore settimanali

LUNEDÌ - GIOVEDÌ 7.50 – 13.30 VENERDÌ 7.50 – 13.05

MERCOLEDÌ 14.30 – 16.10

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Finalità del Piano dell'Offerta Formativa“Il Piano dell'Offerta Formativa è il documento fondamentale

costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni

scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare,

educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito

della loro autonomia”2.

Da quanto riportato nella Legge Provinciale, si evince che il POF si profila come

il documento cardine dell'intera progettazione didattica di una scuola. Pur non

essendo prescrittivo in senso stretto, esso prevede l'elaborazione di un

progetto di Istituto che delinea gli obiettivi generali del processo formativo

analizzando le caratteristiche socio-culturali del territorio, dei bisogni formativi

e delle proposte di tutti i soggetti coinvolti. Esso inoltre, si pone come

strumento per dare efficacia e trasparenza all'offerta formativa della scuola.

L'ineludibile cambiamento della società e la progressiva velocizzazione di

questa evoluzione, impongono alla scuola una sfida impegnativa: da una parte

fornire ai futuri cittadini gli strumenti culturali per comprendere una società

caratterizzata dalla complessità ed imprevedibilità, d'altra parte favorire un

processo formativo coerente con queste caratteristiche sul piano personale,

professionale e sociale.

I tre obiettivi generali di questo processo sono:

•l'attitudine all'apprendimento lungo l'intero arco della vita;

•la costruzione di una propria identità e cultura personale e un proprio

2 Dall'articolo 4, comma 1 della L.P. n. 12, del 29/6/2000 sull'Autonomia Scolastica

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progetto di vita;

•la realizzazione di una piena cittadinanza, consapevole, responsabile, attiva.

Allo scopo di muoversi verso questi obiettivi sono da considerarsi risorse

strategiche:

•la capacità di imparare ad imparare;

•la diffusione di capacità di gestione delle tecnologie;

•l'orientamento verso la globalità;

•la promozione del plurilinguismo.

La sfida che si trova ad affrontare la scuola è quella di offrire ai bambini/ragazzi

un percorso formativo articolato e flessibile, che consenta loro di inserirsi con

le migliori competenze in una società complessa, dinamica e in continuo

cambiamento. I punti precedenti definiscono un atteggiamento culturale ed

intellettuale che non si consegue semplicemente alla fine di un curricolo, ma

che diventa elemento centrale di un percorso educativo finalizzato, citando

Edgar Morin, alla costruzione di “teste ben fatte piuttosto che teste ben

piene”3.

Questo non significa accumulare nozioni e contenuti. Piuttosto è molto più

importante disporre di un’attitudine generale a porre e trattare problemi, porsi

domande, fare riferimento a principi organizzatori che siano in grado di

collegare i saperi e dare loro un senso. E’ proprio in questa direzione che si

collocano la capacità di gestire le nuove tecnologie e la competenza

plurilinguistica, strumenti indispensabili per orientarsi nel mondo

dell’informazione, selezionare i contenuti ed elaborarli in modo personale e

consapevole. E’ altrettanto importante coltivare nei ragazzi l’orientamento alla

globalità, in quanto spesso le problematiche che li riguardano direttamente non

si esauriscono a livello locale ma sono conseguenza di dinamiche globali che,

se non affrontate ed analizzate correttamente, possono portare a conclusioni

sbagliate e superficiali.

Dotare i futuri cittadini di questi strumenti è certamente una sfida ambiziosa ed

impegnativa, ma siamo convinti che la scuola sia il luogo privilegiato per3 Edgar Morin, La testa ben fatta. Riforma dell’insegnamento e riforma del pensiero (2000); Cortina

Raffaello.

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acquisire quei principi metodologici (saper osservare, saper raccogliere

informazioni, saper organizzare il proprio lavoro, saper comunicare, saper

progettare e lavorare in gruppo…), che diventano estremamente utili, se non

necessari, per orientarsi nel mondo che ci circonda.

Certamente tutto il percorso formativo finora descritto non può prescindere

dall’acquisizione di una piena cittadinanza, consapevole, responsabile ed

attiva, fondata sull’educazione alla convivenza ed alla partecipazione

democratica, aspetti del “vivere insieme” che possono e devono essere

praticati efficacemente attraverso espressioni di condivisione diretta e

partecipata alla vita della scuola stessa.

La scuola dunque è un patrimonio da custodire, luogo di formazione culturale e

di educazione alla cittadinanza, mentre il quartiere e la città, gli elementi con i

quali la scuola interagisce4, rappresentano il contesto allargato in cui vivere da

protagonisti.

4 Nel corso degli ultimi anni scolastici la nostra scuola ha organizzato diverse mostre aperte al quartiere e riguardanti temi di interesse comune: “Il mondo in una classe” (su immigrazione e multiculturalità a Oltrisarco), “Viabilità ad Oltrisarco” (sul traffico e disponibilità di vie pedociclabili nel quartiere), “Il mondo dopo l’11 settembre 2001” (con testimonianze ed esperienze di famiglie di diverse nazionalità)

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Il ruolo della famigliaLa famiglia è riconosciuta dalle Istituzioni

come interlocutrice privilegiata, in qualità

di prima responsabile dell'educazione5,

costantemente informata sul percorso

formativo dei figli e rappresentata negli

organismi di partecipazione espressi dalla

Scuola. Le Istituzioni, perseguendo valori di

collaborazione e di partecipazione,

coinvolgono direttamente la famiglia

nell'azione formativa.

Così come espressamente dichiarato nel

patto educativo fra scuola, genitori e

alunni, contestualmente con l’iscrizione del

proprio figlio ad un’istituzione scolastica, i genitori si impegnano a

rispettarne le regole e a partecipare in modo attivo e costruttivo al

percorso formativo dei propri figli secondo un comune senso di

corresponsabilità.

Ciò non significa soltanto accettare il regolamento della scuola6, ma anche

collaborare con l’istituzione scolastica per promuove il percorso di

apprendimento ed il vivere civile dei bambini e dei ragazzi. Scuola e famiglia

ricoprono ruoli e compiti distinti ma devono lavorare in sinergia perché il

progetto educativo di ogni singolo alunno trovi piena realizzazione sia in ambito

scolastico che extrascolastico.

In mancanza di tale proficua collaborazione e di un rapporto di sincera fiducia

e rispetto, il lavoro svolto dalla scuola rischia di essere vanificato e di non

portare al conseguimento degli obiettivi formativi previsti dal progetto

educativo della scuola.5 Comma 3 articolo 26 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: “I genitori hanno diritto di priorità

nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli”6 Nelle classi prime della secondaria di primo grado agli alunni viene fornito un libretto per le

comunicazioni scuola-famiglia con allegato il regolamento della scuola che deve essere sottoscritto dalle famiglie.

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Si intende pertanto sottolineare il fondamentale ruolo della famiglia

nel seguire gli alunni nel loro personale percorso di crescita e di

apprendimento.

L’accompagnamento responsabile verso una sempre maggiore autonomia, la

condivisione delle regole di convivenza civile adottate nel contesto scolastico,

l’interesse per lo studio e per i risultati dei figli sono elementi che giocano un

ruolo fondamentale nel creare un clima collaborativo, essenziale perché

l’azione educativa della scuola trovi un favorevole sostegno nella famiglia e

raggiunga pienamente gli obiettivi formativi previsti dal percorso didattico. A

tale scopo la Scuola Primaria elabora e condivide con la famiglia il Patto di

Corresponsabilità (si veda l'allegato al presente Piano dell'Offerta Formativa).

E’ indispensabile quindi che i genitori prendano parte alla vita della scuola. I

principali momenti di partecipazione sono:

•l'elezione dei rappresentanti dei genitori

• le assemblee di classe

•il Consiglio di Istituto

•il Comitato dei Genitori

•la consegna delle schede di valutazione degli alunni

•le udienze individuali degli insegnanti

•le udienze generali due volte all’anno

•i Consigli di Classe integrati

•le assemblee generali tenute dalla Dirigente o dai suoi collaboratori per

illustrare le iniziative (soggiorni studio, visite didattiche, corsi e soggiorni estivi

etc…) e verificare le linee educative dell’Istituto

•gli eventi (Porte Aperte, rappresentazioni teatrali, manifestazioni sportive)

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Il ruolo della scuola

La scuola non è solo un luogo di apprendimento, ma è anche il contesto in cui

i bambini/ragazzi vivono le loro più importanti esperienze di socializzazione e

di relazione con il mondo dei pari e quello degli adulti. La scuola è l’ambiente

nel quale i giovani crescono e trascorrono buona parte del loro tempo, punto di

riferimento del loro vivere quotidiano, luogo in cui si creano contatti, si formano

gruppi di affinità e si fanno esperienze di condivisione.

Infine, a scuola chi proviene da altre culture può essere accolto ed iniziare un

percorso di conoscenza e di integrazione nel nuovo ambiente culturale.

Tutto ciò rende la scuola un punto di riferimento ineludibile per tutte le agenzie

educative che operano sul territorio ed in primis la famiglia.

Con la scuola si deve confrontare anche chi si occupa di recupero e di disagio

(servizi sociali, procura dei minori) perché spesso è nell’ambiente scolastico

che le situazioni di difficoltà emergono con maggiore veemenza,

compromettendo il percorso educativo dei ragazzi e le loro relazioni con gli

altri. E la scuola deve diventare punto di riferimento anche per i centri giovanili

che, offrendo attività di doposcuola, non possono esimersi da un confronto

approfondito su metodologie, percorsi e contenuti con chi si occupa

professionalmente di formazione.

Collocare la scuola al centro del territorio come punto nevralgico della rete

diffusa che si occupa di educazione dei minori, significa organizzare attorno

all’istituzione scolastica collegamenti e convenzioni con le altre agenzie

formative ed educative (nel nostro Istituto Comprensivo è in vigore un

protocollo per i rapporti con il Distretto Socio-sanitario di Oltrisarco-Aslago e

con la Procura dei Minori). Soltanto in questo modo, cioè attraverso un’efficace

azione coordinata che coinvolga tutti i membri della comunità educante, la

scuola è in grado di garantire a tutti, a prescindere da condizioni socio-

famigliari ed economiche, un adeguato accesso all’istruzione e al successo

formativo, contribuendo a realizzare quanto sancito dall’articolo 34 della

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Costituzione:

“La scuola è aperta a tutti.

L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e

gratuita.

I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di

raggiungere i gradi più alti degli studi.”

Le caratteristiche dei curricoliI curricoli dovranno essere flessibili e variabili, capaci di costante

aggiornamento, di rinnovarsi in base all'evoluzione del sapere e della società.

Devono essere caratterizzati da continuità (anche e soprattutto fra i due ordini

di scuola), essenzialità e trasversalità.

La continuità si costruisce attraverso cicli che si intersecano e si alimentano a

vicenda, così creando una tessitura coerente basata sulla ripetizione (indicatore

di consolidamento e arricchimento), la progressione (indicatore di sviluppo e

direzionalità), la sistematicità (indicatore di interdipendenza e

consequenzialità).

L'essenzialità si basa sullo sviluppo di un sapere individuato per ogni ciclo

relativo alla specificità della fascia di età interessata, in modo che sia un

potenziale in costante espansione, capace di ulteriore arricchimento lungo

l'intero arco della vita. Un sapere essenziale è da considerarsi indispensabile

per raggiungere gli obiettivi generali del processo formativo.

La trasversalità riguarda il modo in cui i percorsi promuovono competenze

polivalenti sviluppate attraverso più assi culturali dei curricoli e spendibili in

tutti i settori della vita.

I curricoli della scuola primaria e della scuola secondaria del nostro Istituto

Comprensivo sono stati tutti rivisti ed adattati in base alle recenti Indicazioni

Provinciali della Provincia Autonoma di Bolzano, approvate con la delibera

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n.1928 del 27/07/2009 della Giunta Provinciale7.

7 I curricoli sono tutti scaricabili e consultabili on-line sul sito della scuola: www.icbz4.it

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Supporto e sostegno per i bisogni educativispeciali

La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 ridefinisce e completa il

tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione

della disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la

comunità educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES),

comprendente: “svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di

apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non

conoscenza della cultura e della lingua italiana, perché appartenenti a culture

diverse8”. Nella direttiva si fa presente che l’identificazione degli alunni con

disabilità non avviene esclusivamente sulla base dell’eventuale certificazione,

ma è possibile che lo stesso Consiglio di Classe individui bambini/ragazzi in

condizioni di disagio bio-psico-sociale, per i quali è opportuno offrire una

risposta adeguata e finalizzata. Va sottolineato il fatto che ogni alunno, con

continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali:

o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali,

rispetto ai quali è necessario che le scuole intervengano in modo opportuno.

Le problematiche relative all’integrazione degli alunni con bisogni specifici e

l’accoglienza degli studenti stranieri di recente immigrazione, sono state

sempre al centro dell’attenzione del nostro istituto.

Di fatto la normativa attuale, oltre a dare la possibilità agli stessi Consigli di

Classe di individuare alunni con bisogni educativi speciali, riorganizza la

classificazione dei singoli casi, semplificando la programmazione degli

interventi e individuando tre categorie fondamentali di alunni BES:

8 Direttiva ministeriale 27 dicembre 2012: “Strumenti d'intervento per alunni con bisogni educativi speciali eorganizzazione territoriale per l'inclusione scolastica”

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•Disabilità (L .104/92)9: alunni con Diagnosi Funzionale e Profilo Dinamico

Funzionale, rilasciati dall’Azienda Sanitaria. Per questi alunni è prevista la

stesura di un Piano Educativo Individualizzato (PEI)

•Disturbi evolutivi specifici: da distinguersi in DSA/deficit del linguaggio,

delle abilità non verbali della coordinazione motoria, disturbo dell’attenzione e

dell’iperattività. Si tratta di alunni con disturbi specifici dell’apprendimento

certificati oppure con Valutazione Funzionale rilasciata dall’Azienda Sanitaria

per disturbi di apprendimento lievi. Appartengono a questa categoria anche gli

alunni che presentino diagnosi emessa da privati, che il Consiglio di Classe

ritenga di poter accettare in considerazione dell’effettiva ricaduta sui bisogni

educativi dell’alunno. Per tutti questi alunni è prevista la stesura di un piano

didattico personalizzato (PDP).

•Svantaggio socio-economico, linguistico e culturale: vengono individuati

dal Consiglio di Classe sulla base di elementi oggettivi (come ad es. una

segnalazione degli operatori dei servizi sociali), ovvero di ben fondate

considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Per questi alunni è prevista la

stesura di un PDP.

Il Consiglio di Classe ha il compito di attivare un percorso individualizzato e

personalizzato per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali. A tal fine il

Consiglio di Classe redige un PEI oppure un PDP firmato dai docenti e dalla

famiglia.

Al momento attuale la situazione nel nostro Istituto Comprensivo è la seguente:

24 alunni con disabilità certificate (Legge 104/92), 39 alunni con disturbi

prevalenti ai sensi della legge 170 e secondo i nuovi accordi, 55 alunni in

condizione di svantaggio (linguistico-culturale, socio-economico o in fase di

accertamento) per un totale di 118 alunni, che rappresentano il 18,7%

dell'intera popolazione scolastica dell'Istituto Comprensivo10.

Nella scuola è stato inoltre istituito un Gruppo di Lavoro per l’Inclusione

(GLI), che comprende i docenti di sostegno e alcuni docenti di classe. Il GLI ha il9 Legge 5 febbraio 1992, n. 104: “Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle

persone handicappate”10 I dati sono estratti dal Piano Annuale per l'Inclusione 2013-2014 redatto dal GLI ed approvato in sede di

Collegio Docenti in data 12/06/2014. Il PAI è consultabile fra gli allegati del presente documento.

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compito di trattare le questioni relative a tutti gli alunni BES e programmare un

utilizzo funzionale delle risorse presenti nella scuola (laboratori, strumenti,

risorse umane…). Inoltre deve monitorare e valutare i risultati degli interventi

didattici ed educativi sugli alunni con BES. Compito del GLI è quello di redigere

il Piano Annuale per l’Inclusione (PAI) che va approvato annualmente dal

Collegio Docenti. Nel PAI sono raccolte le informazioni e le linee guida che

l’Istituto Comprensivo nella sua interezza attua e programma per l’intero anno

scolastico al fine d personalizzare i percorsi didattici e gli interventi per gli

alunni con Bisogni Educativi Speciali. Il PAI per l’anno scolastico 2013-2014

(aggiornato, rinnovato ed approvato di anno in anno ) è consultabile fra gli

allegati del presente Piano dell’Offerta Formativa.

La Scuola Primaria, con il gruppo di lavoro preposto (referenti D.S.A

coordinati dalla Sovrintendenza Scolastica nel progetto

“Individuazione precoce delle difficoltà di letto - scrittura), pianifica e

organizza momenti di rilevazione atti ad individuare precocemente le difficoltà

di letto – scrittura e mette in atto opportuni laboratori fonologici per il recupero

delle difficoltà emerse.

Inoltre collabora con l’associazione Canalescuola a cui segnala alunni

bisognosi di un percorso extrascolastico di supporto.

Alla luce di queste considerazioni è evidente che la presenza di BES impone

delle particolari attenzioni nel modo di fare scuola.

E’ opportuno sfruttare i punti di forza di ciascun alunno, utilizzare strumenti

compensativi e/o dispensativi (mappe, schemi, immagini), favorire la

progettazione e l’utilizzazione immediata e sistematica delle conoscenze e

delle abilità, sostenere la collaborazione fra i pari e i lavori di gruppo riducendo

i momenti di insegnamento "tradizionale".

Nella nostra scuola l’attività di tipo laboratoriale, realizzata e perseguita in

diversi contesti (settimana della creatività, laboratori di scienze, attività

nell’ambito curricolare in musica, arte, tecnologia, corsi facoltativi opzionali in

diverse aree) rappresenta l’ambiente ideale nel quale anche gli alunni con

particolari esigenze educative possono fare progressi e raggiungere significativi

traguardi di apprendimento.

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La valorizzazione delle eccellenzeSe da una parte un compito importante della scuola è quello di garantire

percorsi personalizzati ed adeguati per gli alunni che presentano difficoltà di

apprendimento, d'altra parte l'offerta formativa deve poter fornire agli studenti

con particolari attitudini e capacità, l'opportunità di crescere nelle proprie

competenze e la possibilità di raggiungere obiettivi ambiziosi e gratificanti.

Per il nostro Istituto Comprensivo, calato in una realtà estremamente varia da

un punto di vista socio-culturale, tale finalità rappresenta un traguardo di

primaria importanza. In questo contesto complesso e differenziato, il compito

della scuola è quello di calibrare ed individualizzare gli interventi, affinché ad

ogni alunno sia data la possibilità di intraprendere un percorso di formazione

ricco e soddisfacente.

Soltanto in questo modo si può garantire a tutti di raggiungere un livello di

preparazione adeguato alle proprie aspettative, di estendere le proprie

conoscenze e di esplorare nuovi campi del sapere, al fine di procedere nel

percorso scolastico con un bagaglio di competenze ampio ed approfondito.

A tal fine nel nostro Istituto Comprensivo sono stati progettati diversi tipi di

interventi a favore del potenziamento delle eccellenze, con particolare

attenzione per l'area linguistica, tecnologica, logico-matematica, scientifica ed

espressiva.

Alcune di queste offerte trovano collocazione nel ricco pacchetto dei laboratori

opzionali pomeridiani della scuola secondaria. Attraverso queste attività i

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ragazzi più motivati possono seguire corsi per la certificazione linguistica (Fit in

Deutsch e Ket), corsi di robotica, lezioni di astronomia, esperienze di

laboratorio scientifico.

Inoltre le stesse attività di didattica veicolare con L2 e L3, realizzate sia nella

scuola primaria che nella scuola secondaria, favoriscono l'apprendimento di

linguaggi specifici in diversi ambiti (scienze, matematica, musica) e

permettono agli alunni più motivati di esprimere, utilizzare ed approfondire le

proprie competenze linguistiche.

Agli alunni che si sono distinti in ambito linguistico (L1), viene riconosciuto il

premio “Dante Alighieri”.

Altre iniziative volte a stimolare gli studenti e a coinvolgerli in attività di

potenziamento sono quelle legate ai diversi concorsi (fra i quali il Kangourou

della matematica) che danno la possibilità agli alunni di avvicinarsi ad una

competizione articolata su più livelli di scolarità con test nell'ambito

dell'aritmetica, della geometria e dell'algebra. Su questa stessa linea di

potenziamento delle competenze si collocano alcune attività proposte nella

scuola secondaria, come corsi di latino e i corsi di preparazione all'esame di

licenza media.

Infine le scuole primarie e la secondaria non trascurano il potenziamento delle

eccellenze sia in ambito artistico – espressivo attraverso laboratori teatrali e

creativi (“Il teatro della scuola”, concorsi di creatività) sia in ambito sportivo,

dando la possibilità a tutti gli alunni di prendere parte alle diverse

manifestazioni e tornei a livello scolastico e provinciale (atletica, scacchi, palla

rilanciata, mini volley, baseball, basket).

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Le quattro direzioni di lavoro scelte

1. Continuità didattica-continuità emotiva

Per realizzare la continuità didattica fra ordini di scuola e quindi il

coordinamento dei curricoli, è condizione fondamentale la revisione

epistemologica delle discipline. Ciò significa ripensare in senso globale i

curricoli sia dal punto di vista degli obiettivi formativi che organizzativi (tempi,

spazi, strumenti).

La revisione dei curricoli in base alle Indicazioni Provinciali ha permesso di

costruire dei percorsi disciplinari progressivi e continui fra i due ordini di scuola.

Ciò ha significato adattare contenuti e metodologie, attivare iniziative ponte fra

scuola primaria e scuola secondaria e costruire gruppi di lavoro verticali sulle

diverse discipline.

Per quanto riguarda l'accoglienza degli alunni e la continuità emotiva (aspetto

che emerge in particolare nei momenti nodali di passaggio alla scuola di ordine

superiore), si sono intraprese iniziative fra scuola dell'Infanzia-Primaria e

Scuola Secondaria di Primo Grado: visite, laboratori, Porte aperte, attività in

verticale etc...

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Infine il passaggio alla scuola secondaria di secondo grado, considerata la

particolare importanza di tale momento sia sotto il profilo didattico che

personale degli alunni, è accompagnato da una serie di attività che puntano ad

orientare gli alunni in modo consapevole verso il proprio futuro: stage presso la

formazione professionale, visite alle scuole, visite alla Fiera della Formazione,

compilazione e discussione di questionari orientativi.

2. Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

La didattica laboratoriale è diventata una parola chiave delle attuali Indicazioni

Provinciali per la definizione dei curricoli del primo ciclo d'istruzione. Il nostro

Istituto Comprensivo vantava, già a partire dagli anni '70, un ampio ventaglio di

proposte basate su attività di tipo laboratoriale, nelle quali gli alunni potevano

sviluppare diverse competenze (progettare, lavorare in gruppo, risolvere

problemi, sviluppare strategie) e sperimentare un contesto di apprendimento

meno “formale”, creativo, fortemente stimolante e soprattutto centrato

sull'alunno stesso.

Tale metodologia didattica si è sviluppata ed è maturata nelle proposte che

anche con l'attuale piano orario vengono realizzate sia in ambito curricolare

che extracurricolare (I laboratori-progetto della scuola primaria e i “laboratori

flessibili” della scuola secondaria di primo grado). Si tratta di laboratori (di ed.

all'ambiente, alla salute, scacchi, teatro, robotica, scienze, chimica e

fotografia, per citarne soltanto alcuni) nei quali agli alunni è data la possibilità

di fare esperienza in ambiti diversi e sviluppare quelle predisposizioni ed

intelligenze (cinestesica, visivo-spaziale, musicale, intrapersonale e

interpersonale, per citare la classificazione delle intelligenze multiple di Howard

Gardner11) che permettono agli studenti di apprendere in modo personale e di

valorizzare le proprie attitudini e capacità.

Ma l'attenzione all'aspetto laboratoriale della didattica permea l'intera proposta

curricolare della scuola, in quanto in diversi ambiti (artistico, tecnologico,

scientifico etc...) è previsto l'uso di aule ed attrezzature speciali, attraverso le

quali i bambini ed i ragazzi hanno la possibilità di sperimentare ed “apprendere11 Non si nominano volutamente le intelligenze logico-matematica e linguistico-verbale poiché vengono più

spesso utilizzate nella normale attività didattica curricolare

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facendo”.

D'altra parte il raggiungimento dei traguardi di competenza e lo sviluppo delle

competenze specifiche (come descritte e definite nell'ambito delle Indicazioni

Provinciali per il Primo Ciclo d'Istruzione) non possono prescindere da una

didattica interattiva, coinvolgente, centrata su attività anche di tipo

laboratoriale e non soltanto su interventi trasmissivi e frontali.

Le competenze, che trovano diversa declinazione all'interno delle varie

discipline e che concorrono allo sviluppo armonico e completo dei futuri

cittadini, diventano il punto di riferimento, il traguardo dell'intero processo

educativo.

Pertanto il “programmare per competenze”, cioè il consolidare l'acquisizione di

abilità e strumentalità di base da applicarsi in diversi contesti scolastici ed

extrascolastici piuttosto che finalizzare il percorso educativo all'acquisizione di

mere nozioni e contenuti, è diventata prassi abituale per gli insegnanti

costantemente impegnati in percorsi di formazione rivolti in questa direzione.

A conferma di questa scelta, al termine del Primo Ciclo d'Istruzione la nostra

scuola rilascia una Certificazione delle Competenze che traccia il profilo di ogni

singolo alunno in merito al livello di raggiungimento di competenze personali,

sociali, procedurali e disciplinari e che accompagnerà gli studenti nel passaggio

alla scuola secondaria di secondo grado.

3. Educazione alla differenza-intercultura

La presenza di alunni stranieri nell'Istituto Comprensivo risulta significativa.

Basti ricordare che il quartiere di Oltrisarco-Aslago, secondo i dati del

censimento del 2009, è il secondo come presenza di famiglie straniere subito

dopo il quartiere Centro-Piani-Rencio. A questo si aggiunge la presenza di

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nuclei famigliari italiani provenienti da fuori provincia, un fenomeno che si è

andato intensificando in questi ultimi anni viste le maggiori opportunità

lavorative presenti a livello locale rispetto al resto d'Italia.

Tutto ciò contribuisce a costituire un ambiente che, sotto il profilo culturale e

linguistico, si presenta fortemente ricco e diversificato. E' evidente che in tali

condizioni risultano particolarmente importanti gli interventi educativi che

puntano a valorizzare le differenze, nel rispetto della varietà culturale presente

all'interno dell'Istituto Comprensivo.

Soltanto in questo modo la multiculturalità, la presenza di alunni provenienti da

realtà etniche e sociali differenti e la diversità linguistica possono diventare

risorsa per la scuola mettendo in atto processi di conoscenza,approfondimento

e non solo di accoglienza ed integrazione.

In questi anni diverse sono state le iniziative orientate verso l'educazione alla

differenza e all'intercultura: mostre con finalità educative realizzate nella

Scuola Secondaria di Primo Grado (per esempio “Il mondo in una classe”, anno

scolastico 2010-2011), incontri con i responsabili di centri di accoglienza e di

integrazione per stranieri, laboratori didattici che hanno coinvolto persone di

altre lingue e culture (per esempio il laboratorio di maschere africane).

Il fatto di imparare a considerare sé come parte di un tutto e la propria cultura

ed individualità come una delle tante esistenti (relativizzazione), rappresenta

uno dei obiettivi formativi del percorso scolastico proposto del nostro Istituto.

Pertanto l'attività didattico-educativa manterrà come prioritaria anche nel

prossimo triennio l'educazione alla differenza e la conoscenza di stili culturali

diversi.

A ciò si aggiunge l'esigenza di confrontarsi con le diversità etnico-linguistiche

che convivono a livello locale: italiana, tedesca e ladina. Fra le iniziative già

sperimentate vanno annoverati i soggiorni studio in area tedesca (Monaco o

Vienna), le iniziative di gemellaggio con scuole tedesche del rione (Mittelschule

“A. Egger Lienz”), le visite al Museum Ladin di San Martino in Badia nell'ambito

del progetto “Bolzano incontra la Ladinia - Bulsan enconta la Ladinia”. Inoltre il

nostro Istituto è impegnato in un potenziamento linguistico che prevede

l'insegnamento veicolare del tedesco e dell'inglese così ripartito: un' ora

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settimanale di scienze in tedesco (classi III,IV,V) e un' ora di musica in inglese

(classi I,II) nella Scuola Primaria; un' ora settimanale di scienze in tedesco

(classi I), un' ora settimanale di scienze in inglese (classi II e III), un' ora

settimanale di matematica in tedesco (classi I, II e III) nella Scuola Secondaria

di Primo Grado.

4. Personalizzazione, integrazione, accoglienza

L’intera struttura del progetto di scuola (con le sue attività di accoglienza, di

recupero, con le compresenze, le contemporaneità e i lavori di gruppo, i

laboratori opzionali facoltativi e la settimana della creatività) favorisce le

seguenti finalità: stare bene con sé e con gli altri, poter esprimere le proprie

capacità, rispettare le varie individualità e dare spazio alle diverse intelligenze,

favorire la motivazione, favorire lo sviluppo dell’individualità, ma anche la

costruzione di gruppi che abbiano un senso di appartenenza e che condividano

un progetto di cui si sentano partecipi.

La recente legislazione che regolamenta gli interventi per gli alunni con bisogni

educativi speciali12 pone come prioritaria l'esigenza di creare nella scuola un

ambiente accogliente, in cui prevalgano gli aspetti inclusivi piuttosto che

selettivi. Forte di una tradizione che si è sempre mossa in questa direzione, il

nostro Istituto sostiene ed implementa una serie di iniziative finalizzate a

migliorare le condizioni di agio scolastico e a prevenire le situazioni di disagio:

attività di prevenzione della dispersione scolastica ed interventi di educatori in

collaborazione con il distretto sociale, sportello compiti e sostegno allo studio,

attività di integrazione (musicoterapia, yoga e circomotricità) per gli alunni

diversamente abili, sportello psicologico (“Parliamone”) con le consulenze12 Direttiva del 27/12/2012 del Ministero della Pubblica Istruzione relativa agli alunni con Bisogni Educativi

Speciali

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individuali per alunni, genitori e insegnanti, interventi di recupero e sostegno in

orario curricolare, corsi di alfabetizzazione in lingua italiano e L2 in

collaborazione con i Centri Linguistici.

D'altra parte anche agli alunni che manifestano particolari attitudini ed

interessi, la scuola deve poter offrire un ventaglio di proposte formative che

diano loro l'opportunità di potenziare le proprie competenze e di misurarsi in

attività coinvolgenti ed innovative.

Pertanto il nostro Istituto offre la possibilità agli alunni che abbiano voglia di

potenziare i propri interessi, (senza però escludere chi dimostri interesse e

motivazione) di frequentare in orario extracurricolare corsi ed iniziative quali:

laboratorio di scienze, di robotica, di informatica, corsi per la certificazione

delle competenze in lingua tedesca (A2-B1) ed inglese (A2), corsi di fotografia,

di astronomia, Kangourou della matematica, corso di latino etc…

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La Scuola PrimariaIl quadro orario delle disciplineCLASSE 1 CLASSE 2 CLASSE 3 CLASSE 4 CLASSE 5

ITALIANO 7 7 6 6 6

STORIA 1 1 1 1 1

GEOGRAFIA 1 1 1 1 1

MATEMATICA 61

61

6 6 6

SCIENZE 1 1 22

22

22

TEDESCO 61, 3

61, 3

62, 3

62, 3

62, 3

INGLESE 24

24

2 2 2

RELIGIONE 2 2 2 2 2

MUSICA 14

14

1 1 1

CORPO EMOVIMENTO 1 1 1 1 1

ARTE EIMMAGINE 1 1 1 1 1

Promemoria: La scuola primaria a tempo pieno comprende un monte ore settimanale di 39 ore, il quale inclu-de anche il tempo dedicato alla mensa, alle pause e all’interscuola. Il monte ore settimanale mini-mo delle singole discipline e della quota riservata all’istituzione scolastica secondo la tabella prece-dente devono essere garantiti anche nelle classi a tempo pieno. Ulteriori ore d'insegnamento delle discipline prevalenti vengono ripartite tra i docenti a completamento del monte ore settimanale. Cittadinanza e Costituzione e T.I.C., nella loro dimensione trasversale, costituiscono un filo con-duttore di collegamento e integrazione fra i curricoli delle singole discipline. Al momento dell’iscrizione nella Scuola Primaria i genitori possono scegliere se avvalersi omeno dell’insegnamento della religione cattolica.

Legenda e note:AMBITO LINGUISTICOAMBITO ANTROPOLOGICOAMBITO ESPRESSIVO1)

Un'ora settimanale di Laboratorio di Matematica con il tedesco come lingua veicolare.2)

Un'ora settimanale di Scienze con il tedesco come lingua veicolare.3)

Un'ora settimanale di compresenza (L2 + L2), con 2 insegnanti di tedesco.4)

Un'ora settimanale di Educazione musicale con il tedesco come lingua veicolare.

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Le finalità educativeLa scuola primaria si pone la finalità di promuovere la formazione di ogni alunno, la sua in-

terazione sociale, la sua crescita civile favorendone lo sviluppo armonico (articolo 1 della

Legge Provinciale nr. 51 del 16 luglio 2008).

In particolare le nostre azioni educative e didattiche mirano a:

favorire l’autostima e la fiducia in se stessi

creare un clima di apprendimento sereno

incoraggiare il dialogo e il reciproco ascolto

sviluppare l’ autonomia personale e la capacità di cooperazione

valorizzare e promuovere le diverse potenzialità di ciascuno

rendere la partecipazione all’apprendimento consapevole e gratificante

facilitare l’acquisizione delle strumentalità, delle abilità e delle competenze di base

anche attraverso attività personalizzate che consentano a tutti l’accesso alle conoscenze

sviluppare la capacità di pensare, comprendere, progettare e saper fare

educare alla cittadinanza e alla legalità promuovendo la condivisione delle regole e

curandone il rispetto

educare al rispetto del territorio attraverso scelte e proposte ecologiche

stimolare l’apprendimento delle lingue L2 e L3 attraverso l’insegnamento veicolare

favorire il rispetto e l’integrazione di diverse culture, valorizzando il patrimonio linguistico

- culturale

operare in un’ottica di continuità verticale fra i vari ordini di scuola (Scuola dell’Infanzia/

Primaria/ Secondaria di Primo Grado);

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L'importanza del rapporto fra scuola e famiglia

La scuola primaria ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e lo svilup-

po dell’identità del bambino, nel quale si pongono le basi e si acquisiscono gradualmente

le competenze indispensabili per continuare ad apprendere. E’ finalizzata all’acquisizione

delle conoscenze e delle abilità fondamentali nella prospettiva del pieno sviluppo della

persona e del futuro cittadino. In tale ottica si pone particolare attenzione ai processi di ap-

prendimento di tutti gli alunni e di ciascuno di essi.

In questa significativa tappa della formazione del bambino il rapporto di corresponsabilità

fra la scuola e la famiglia è considerato di grande rilevanza. L’alleanza educativa tra gli in-

segnanti e i genitori è la premessa indispensabile per il benessere dell’alunno, per la sua

crescita umana, relazionale e sociale. Pertanto si cerca di stabilire con la famiglia un co-

stante rapporto di fiducia e di dialogo, nel rispetto dei diversi ruoli, soprattutto per quanto

riguarda gli interventi educativi nei quali la collaborazione e la condivisione di strategie e di

obiettivi comuni è basilare.

A tale scopo la scuola elabora e condivide con la famiglia il Patto di Corresponsabilità (si

veda allegato al presente Piano dell'Offerta Formativa).

Le caratteristiche dei curricoliIl collegio dei docenti che opera nel nostro Istituto, in questi anni ha cercato di sviluppare

un modello di ricerca e di didattica fondato su un percorso formativo continuo, verticale tra

i diversi ordini di scuola, orizzontale tra i plessi della primaria e trasversale con gli enti

territoriali, al fine di costruire la propria identità di scuola nel contesto a cui appartiene.

I curricoli, redatti dai docenti della Scuola Primaria, coerentemente con le indicazioni pro-

vinciali, sono il mezzo attraverso cui ciascun alunno compie il proprio percorso formativo.

Perché questo si realizzi, la scuola deve dare fondamentale importanza non solo ai conte-

nuti dei saperi, ma alla metodologia, all’approccio relazionale, agli strumenti e agli ambien-

ti di apprendimento.

I curricoli si distinguono in quattro ambiti disciplinari: linguistico, espressivo, antropologico

e matematico scientifico tecnologico. Essi comprendono il contenuto dell’offerta formativa

espresso in forma di conoscenze (i saperi), gli obiettivi a cui tendere con la specificazione

delle competenze (saper fare) e delineano un percorso che procede dalla prima alla

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quinta classe della Scuola Primaria.

La scelta di curare la progressione verticale tra i diversi gradi di scuola realizza la

costruzione verticale del curricolo e pone nel suo impianto particolare attenzione alla

continuità didattica - emotiva. Ogni curricolo deve essere concepito necessariamente

come uno strumento di programmazione che si caratterizzi anche per la sua flessibilità in

relazione alle diverse situazioni contingenti13.

13 I curricoli sono tutti scaricabili e consultabili on-line sul sito della scuola: www.icbz4.it

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Le scelte curricolari: i nostri progettiEDUCAZIONE MOTORIA

TITOLOCLASSI

COINVOLTEESPERTI FINALITA'

DISCIPLINECOINVOLTE

LINEE GUIDA DIRIFERIMENTO

MINIBASKET 3ᵉ Allenatori di Associazioni sportive

Educare e sviluppare gli schemi motori di base;conoscere lo spazio;educare e sviluppare le capacità coordinative e introdurre precisi riferimenti tecnici relativi alle regole del gioco;Creare relazioni positive e collaborative nel gruppo.

CORPO E MOVIMENTO

CITTADINANZA ECOSTITUZIONE

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

BASEBALL 4ᵉ Allenatori di Associazioni sportive

Sviluppare gli schemi motori di base e le capacità coordinative; conoscere e praticare il gioco-sport baseball;educare al rispetto delle regole;educare allo sport come sana abitudine di vita favorendo un positivo inserimento sociale.

CORPO E MOVIMENTO

CITTADINANZA ECOSTITUZIONE

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

MINIVOLLEY 5ᵉ Allenatori di Associazioni sportive

Apprendere e consolidare gli schemi motori di base;arricchire la capacità di comunicare attraverso il linguaggio del corpo;acquisire/migliorare la percezione e la conoscenzadel corpo;migliorare la coordinazione oculo-manuale e segmentaria;sviluppare l’organizzazione spazio-temporale;Creare relazioni positive e collaborative nel gruppo.

CORPO E MOVIMENTO

CITTADINANZA ECOSTITUZIONE

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

EDUCAZIONEMOTORIA/SPORT DICLASSE

(CONI-MIUR)

tutte le classi del plesso dallaprima alla quinta

tutor sportivo che fornisce supporto organizzativo/metodologico/didattico, secondo le linee programmatiche dettate dall’Organismo Nazionale per lo Sport a Scuola.

valorizzazione dell’educazione fisica e sportiva nellascuola primaria per le sue valenze trasversali e per la promozione di stili di vita corretti e salutari

CORPO E MOVIMENTO

CITTADINANZA ECOSTITUZIONE

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

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36EDUCAZIONE AMBIENTALE14

TITOLO CLASSICOINVOLTE

ESPERTI FINALITA' DISCIPLINECOINVOLTE

LINEE GUIDA DIRIFERIMENTO

GLI ALBERI 1ᵉ Docenti

Prendere consapevolezza dell'ambiente naturale circostante, della sua varietà e delle relative trasformazioni nel tempo.Scoprire caratteristiche e adattamenti.

SCIENZE

STORIA

ITALIANO

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

IL BOSCO E GLIANIMALI DELL'ALTO

ADIGE(con la collaborazionedel Museo di Scienze

Naturali)

2ᵉ

Personaledel Museo di Scienze Naturali

Esplorare il bosco scoprendo la vita, il comportamento e l'adattamento degli animali e delle piante che lo abitano.

SCIENZEDidattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

LA VITA IN UNA GOCCIAD'ACQUA

(con la collaborazionedel Museo di Scienze

Naturali)

3ᵉ

Personaledel Museo di Scienze Naturali

Conoscere la complessità e l'equilibrio di un ecosistema;approfondire le conoscenze degli ambienti acquatici dell'Alto Adige: lo stagno, il lago, il fiume, il torrente;sperimentare l'uso del microscopio al fine di osservare gli organismi che vivononell'acqua;sapere interpretare i processi di cambiamento e di trasformazione nell'ambiente circostante.

SCIENZE insegnamento veicolare con L2

GEOGRAFIA

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

VIAGGIO NELLA STORIADELLA TERRA E

GEOLOGIA DELL'ALTOADIGE

(con la collaborazionedel Museo di Scienze

Naturali)

4ᵉ

Personaledel Museo di Scienze Naturali

Prendere consapevolezza della storia della Terra e dei suoi principali eventi;conoscere le principali tipologie di roccee alcuni importanti minerali metalliferi;osservare i più importanti fenomeni che hanno formato il paesaggio dell’Alto Adige.

SCIENZE insegnamento veicolare con L2

GEOGRAFIA STORIA

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

14(*) Nell’ambito dei progetti di Educazione Ambientale possono essere programmati anche soggiorni – studio previa valutazione della situazione della classe da parte del team dei docenti (dinamiche comportamentali, livello di autonomia/responsabilità, condizioni socio-famigliari, altro ...) PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA 2014-2017 ISTITUTO COMPRENSIVO BOLZANO IV

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37

EDUCAZIONE ALLA SALUTETITOLO CLASSI

COINVOLTEESPERTI FINALITA' DISCIPLINE

COINVOLTELINEE GUIDA DIRIFERIMENTO

EDUCAZIONE ALIMENTARE 4ᵉ

Personale del Distretto socio - sanitario del quartiere

Verificare i comportamenti alimentari dei bambini;Promuovere comportamenti alimentari corretti attraverso l'informazione.

SCIENZE insegnamento veicolare con L2

ITALIANO

CITTADINANZA ECOSTITUZIONE

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

EDUCAZIONEALL'AFFETTIVITA'/SESSUALITA'

5ᵉ

Personale del Distretto socio- sanitario del quartiere

Riconoscere le proprie emozionie il cambiamento del proprio statod'animo legato alla crescita;Conoscere la trasformazione delproprio corpo;Favorire nei bambini una visioneunitaria tra corpo, emozioni e mente

SCIENZE insegnamento veicolare con L2

ITALIANO

CITTADINANZA ECOSTITUZIONE

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

IGIENE E CURA DELLAPERSONA

2ᵉ

Personale del Distretto socio- sanitario del quartiere

Comprendere l'importanza della cura del proprio corpo (lavaggio accurato delle mani) attraverso una corretta igiene personale

SCIENZEITALIANO

CITTADINANZA ECOSTITUZIONE

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

PSICOMOTRICITÀ 1ᵉ PsicomotricistaSviluppare capacità motorio-cognitive ed affettive

CORPO E MOVIMENTO

ARTE E IMMAGINE

ITALIANO

CITTADINANZA ECOSTITUZIONE

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

YOGA 2ᵉ

Maestro Yoga Sviluppare in modo armonico il corpo e la mente, incrementandola capacità di rilassarsi e di concentrarsi.

CORPO E MOVIMENTO

CITTADINANZA ECOSTITUZIONE

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

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NUOTO(previa valutazione del team

insegnanti)3ᵉ Piscina Maso della

Pieve

Sviluppare l'orientamento e l'organizzazione spaziale in acqua.Presa di coscienza dei diversi equilibri statici e dinamici in acqua.

Acquisire abilità quali ambientamento, galleggiamento e respirazione.

Apprendere diversi stili natatori.

CORPO E MOVIMENTO

CITTADINANZA ECOSTITUZIONE

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

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CONTINUITÀ VERTICALETITOLO CLASSI

COINVOLTEESPERTI FINALITA' DISCIPLINE

COINVOLTELINEE GUIDA DIRIFERIMENTO

ACCOGLIENZA DEI BAMBINIDELLE SCUOLEDELL'INFANZIA

1ᵉ e 4ᵉDocenti scuola dell'infanzia e primaria

Favorire un sereno e positivo inserimento nel nuovo ordine di scuola

CITTADINANZA ECOSTITUZIONE

ITALIANO

STORIA

GEOGRAFIA

CORPO E MOVIMENTO

INFORMATICA

MUSICA

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

Continuità didattica- continuità emotiva

LABORATORI CON LASCUOLA “FERMI”

5ᵉDocenti scuola Primaria e secondariadi I Grado

Orientare gli alunni ad una didattica gradualmente più specifica favorendo la conoscenza dei docenti della Scuola Secondaria di I Grado

ITALIANO

MATEMATICA

SCIENZE

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

Continuità didattica- continuità emotiva

SCACCHI 5ᵉ Scacchista

Attivare schemi operativi con recuperodelle informazioni memorizzateFavorire abilità pro-sociali sia di tipo cooperativo che di tutoring, di rispetto di regole condivise di autocontrollo e di capacità decisionali.

MATEMATICA

CITTADINANZA ECOSTITUZIONE

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

Continuità didattica- continuità

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40

EDUCAZIONE STRADALE

TITOLO CLASSICOINVOLTE

ESPERTI FINALITA' DISCIPLINECOINVOLTE

LINEE GUIDA DIRIFERIMENTO

BIMBI IN BICI 4ᵉ Polizia Municipale

Conoscere e praticare i corretti comportamenti stradali del ciclistaper la propria ed altrui sicurezza

CORPO E MOVIMENTO

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

ATTRAVERSAMENTOSTRADALE

2ᵉ Polizia Municipale

Conoscere e praticare i corretti comportamenti stradali del pedone per la propria ed altrui sicurezza

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

I SEGNALI STRADALI 3ᵉPolizia Municipale

Conoscere e saper rispettare la segnaletica stradale orizzontale e verticale per la propria ed altrui sicurezza

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

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41

TEATROTITOLO CLASSI

COINVOLTEESPERTI FINALITA' DISCIPLINE

COINVOLTELINEE GUIDA DIRIFERIMENTO

W IL TEATRO Tutte le classi Le diverse Compagnie teatrali

Favorire un approccio interessante e divertente al teatro.Fornire occasioni che stimolino la curiosità e la fantasia.

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

ITALIANO

ARTE E IMMAGINE

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

SOFFIO DEL TESTO Tutte le classi Esperto di teatro

Offrire momenti coinvolgenti di ascolto di testi narrativi da parte di un lettore/attore per stimolare la passione alla lettura.

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

ITALIANO

ARTE E IMMAGINE

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

IL TEATRO DELLASCUOLA

4ᵉ e/o 5ᵉ Associazione teatrale

Creare laboratori di educazione teatrale al fine di far emergere le attitudini di ciascuno ad esprimersi nelle diverse modalità dilinguaggio.

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

CORPO E MOVIMENTO

ITALIANO

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

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42

ALTRO

TITOLO CLASSICOINVOLTE

ESPERTI FINALITA' DISCIPLINECOINVOLTE

LINEE GUIDA DIRIFERIMENTO

LABORATORILETTO -

SCRITTURA1ᵉ e 2ᵉ Docenti

Individuare precocemente le difficoltà di letto-scritturaAttivare laboratori fonologici perl'eventuale recupero delle difficoltàrilevate

ITALIANOPersonalizzazione, integrazione, accoglienza

PERCORSIMUSICALI

3ᵉ, 4ᵉ, 5ᵉIstituto Musicale Vivaldi

Offrire ai bambini l’opportunità di conoscere il mondo degli strumenti musicali e l’uso della voce nel canto.

MUSICA

CORPO E MOVIMENTO

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

Educazione alla differenza - intercultura

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43

PER LE CLASSI INTEGRATE

TITOLO CLASSICOINVOLTE

ESPERTI FINALITA' DISCIPLINECOINVOLTE

LINEE GUIDA DIRIFERIMENTO

YOGASu richiesta delle classi

Maestro Yoga

Rafforzare la capacità di rilassarsi e contemporaneamente di concentrarsi meglio.Incrementare lo sviluppo armonico di corpo, mente e coscienza.

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

CORPO E MOVIMENTO

MUSICA

Personalizzazione, integrazione, accoglienza

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

MUSICOTERAPIASu richiesta delle classi

Musicoterapista

Rafforzare la percezione di sé e la consapevolezza delle proprie emozioni utilizzando il movimento, la danza e la voce quali espressioni di se stessi.

MUSICA

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

CORPO E MOVIMENTO

Personalizzazione, integrazione, accoglienza

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

CIRCOMOTRICITÀSu richiesta delle classi

Esperto

Migliorare la concentrazione, lacoordinazione, la reazione, l'equilibrio e la motricità dei bambini attraverso esperienze di motricità sia individuali che di gruppo.Imparare in modo ludico a rapportarsi ai propri limiti scoprendo abilità in cui eccellere.Rafforzare l'autostima

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

CORPO E MOVIMENTO

Personalizzazione, integrazione, accoglienza

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

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La Scuola Secondaria di Primo Grado

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Il quadro orario delle discipline

Classe I Classe II Classe III

ITALIANO 5 5 5

STORIA 2 2 2

GEOGRAFIA 2 2 2

TEDESCO 4 5 5

MATEMATICA 4 4 4

SCIENZE 3 2 2

INGLESE 3 3 3

ED. FISICA 2 2 2

ED. MUSICALE 2 2 2

TECNOLOGIA 2 2 2

ARTE 2 2 2

RELIGIONE 1 1 1

Tedesco/Scienze 1 / /

Inglese/Scienze / 1 1

Lab. Mat./ Tedesco

1 1 1

TOTALE ORE 34 34 34

AMBITO LINGUISTICO 12h + 2* (I); 13h + 2* (II e III)

AMBITO GEO-STORICO-SOCIALE 5h

AMBITO MATEMATICO 4h + 1*

AMBITO SCIENTIFICO-TECNOLOGICO 5h + 1* (I); 4 + 1* (II e III)

AMBITO ARTISTICO-ESPRESSIVO 4h

AMBITO MOTORIO 2h

CODOCENZE 2h

*Queste lezioni vengono svolte in codocenza da due insegnanti di diversa disciplina

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46

Caratteristiche e finalità educative Con l'anno scolastico 2013-2014 la Scuola “E. Fermi” è passata dalla settimana lunga

(Lunedì-Sabato, 38 ore) alla settimana “corta” (Lunedì-Venerdì 34 ore di lezione) Tale

cambiamento è stato dettato da due esigenze primarie:

–adeguarsi al calendario scolastico provinciale che prevede il graduale passaggio

dell'orario della Scuola Secondaria di Primo Grado dalla settimana lunga alla settimana

corta

–venire incontro alle esigenze dell'utenza

I tempi scuola sono stati organizzati in modo tale da ridurre al minimo i rientri pomeridiani

(solo il mercoledì pomeriggio 14.30 – 16.10) e consentire alle famiglie ed ai ragazzi di

gestire al meglio i tempi settimanali.

Naturalmente tali scelte hanno implicato una variazione dell'offerta formativa della scuola

ed una riflessione dell'intero Collegio Docenti sugli obiettivi didattici da perseguire nella

nuova cornice oraria.

La Scuola “E. Fermi” si è sempre contraddistinta per il suo carattere sperimentale e per

aver accumulato una lunga esperienza nell'ambito delle attività laboratoriali (laboratori

flessibili a classi aperte) e delle compresenze (in ambito linguistico e nell'educazione

ambientale). Si è pertanto deciso di non disperdere tale importante esperienza e di

riproporre alcune di queste attività nel nuovo contesto orario, orientando le scelte

curricolari della scuola verso il potenziamento delle lingue (L2 e L3) ed il miglioramento

delle competenze in ambito logico-matematico, scientifico e tecnologico:

•Potenziamento di matematica e scienze: la scuola prevede per tutte le classi un

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laboratorio di matematica come contesto di apprendimento nel quale utilizzare la lingua

tedesca in forma attiva. Sono inoltre previsti laboratori opzionali pomeridiani di recupero e

potenziamento e iniziative che stimolano la riflessione logica e l'apprendimento ludico

della matematica (“Kangourou della matematica” e laboratorio “Scaccomatto”). Alle

scienze sono dedicate 3 ore curricolari nella classe I cui si aggiunge 1 ora in L2 su temi

scientifici (Naturkunde). Questa attività si pone in continuità con i percorsi scientifici svolti

in L2 nella Scuola Primaria. Con le classi II e III il percorso delle scienze sperimentali si

arricchisce della compresenza con inglese (English/Science), che permette di affrontare i

diversi argomenti facendo ricorso a documenti, video e approfondimenti on-line in L3. Va

aggiunto che le scienze nella nostra scuola prevedono un amplio uso del laboratorio, con

attività sperimentali durante le quali gli alunni possono esercitare e sviluppare competenze

fondamentali, quali: indagare, ricercare, osservare e descrivere, formulare ipotesi,

modellizzare, correlare, misurare, documentare.

•Potenziamento di tedesco e inglese: sono previste forme attive di utilizzo della lingua,

in particolare nell'ambito delle compresenze con matematica (dalla prima alla terza per L2)

e con scienze (il primo anno per L2 ed il secondo ed il terzo anno per L3). Lo staff docente

(matematica, scienze, inglese, tedesco) a partire dall'anno scolastico 2013-2014 è

impegnato in una formazione specifica nell'ambito della didattica veicolare delle lingue.

Inoltre per queste discipline sono previste puntuali programmazioni settimanali, al fine di

pianificare e monitorare in itinere il percorso didattico realizzato in codocenza. Va aggiunto

che nell'ambito dei laboratori opzionali pomeridiani sono offerte agli alunni opportunità di

recupero e potenziamento in inglese ed in tedesco (per esempio corsi di preparazione alle

certificazioni linguistiche, quali Fit in Deutsch e Ket). Infine a sostegno dell'apprendimento

linguistico è programmato un soggiorno studio in area germanofona durante la classe

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terza, mentre per gli alunni delle classi prime e seconde la scuola organizza in

collaborazione con l'Humboldt-Institut Verein fuer Deutsch als Fremdsprache una breve

permanenza in un campus in Germania (2 settimane a fine agosto o inizio settembre)

•Tecnologia: la scuola dispone di 4 aule speciali con strumentazioni di ottimo livello (PC,

lavagne interattive, stampanti laser a colori e in bianco e nero). Inoltre tutte le aule sono

dotate di un PC e di access point. Infine sono disponibili circa 60 tablet per l'utilizzo dei

libri di testo informatici e per le sperimentazioni nell'ambito dell'e-learning. Tutti i consigli di

classe fanno amplio uso delle piattaforme informatiche (Fuss-Campus) per l'assegnazione

dei compiti, la distribuzione dei materiali (testi, audio, video), la raccolta degli elaborati

informatici realizzati dagli studenti. A queste iniziative vanno aggiunte le opportunità in

campo tecnologico-informatico offerte dai laboratori facoltativi opzionali: robotica, uso

consapevole del web (“Dalla biblioteca cartacea alla biblioteca multimediale”), corsi di

fotografia digitale. In ambito curricolare (ore di Tecnologia) gli alunni hanno la possibilità di

utilizzare programmi per il disegno e la progettazione al computer (CAD). A breve è

prevista la sperimentazione del registro elettronico per alcune classi pilota.

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•Educazione ambientale: in classe prima è prevista l'uscita didattica in Val Tramin con la

collaborazione delle guardie forestali della Stazione Forestale di Sarentino. L'uscita

avviene in ambiente alpino di media-alta montagna e fornisce la possibilità agli studenti di

osservare i diversi piani altitudinali della vegetazione a partire dal fondovalle fino al limite

superiore del bosco di conifere. Parte dell'attività è svolta in L2 e viene ripresa nell'ambito

delle lezioni di Naturkunde (compresenza Scienze e Tedesco). In classe seconda è

programmato il soggiorno studio all'Isola d'Elba, esperienza di educazione ambientale

all'interno del Parco dell'Arcipelago Toscano, immersi nell'ambiente della macchia

mediterranea. In tale occasione gli alunni hanno la possibilità di fare diverse esperienze

naturalistiche: visita alle miniere, osservazione dell'ambiente marino, escursione sul Monte

Capanne.

•Educazione alla salute: grazie ad una intensa e proficua collaborazione con il Distretto

Socio Sanitario di Oltrisarco/Aslago, la Scuola “Fermi” può offrire agli studenti alcune

importanti iniziative nell'ambito dell'educazione alla salute: il progetto di educazione socio-

affettiva e sessuale (per le classi III), il percorso Life Skills Education dalla classe I alla

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classe III (al momento attuale solo per una classe pilota). A ciò si aggiungono gli argomenti

trattati in ambito curricolare (educazione alimentare, prevenzione delle dipendenze) che

trovano collocazione nell'ambito delle scienze e delle codocenze inglese/scienze per le

classi seconde e terze.

•Lo sport: la nostra scuola ha sempre dimostrato particolare sensibilità per lo sport ed il

movimento. Nonostante il ridimensionamento dell'orario, che ha ovviamente inciso sulla

vastità e la varietà delle offerte, anche nel presente progetto formativo si mantengono

alcune iniziative significative che puntano a coinvolgere gli alunni in attività fisiche

innovative in palestra e all'aperto:

scherma, per le classi I

orienteering, per le classi II

arrampicata sportiva, per le classi III

Infine in classe prima è previsto un soggiorno a carattere motorio-sportivo in Val Stagna

(laterale della Val Sugana), durante il quale i ragazzi posso sperimentare rafting,

arrampicata, escursioni in montagna, visita-espolarzione delle grotte. Non va dimenticata

l'attività legata all'atletica presso il campo CONI di via S.Geltrude, che si conclude con la

“Giornata sportiva” e l'accesso alla fase distrettuale delle gare per i ragazzi che hanno

ottenuto i risultati migliori.

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•La creatività: con la scomparsa dei laboratori flessibili ed il passaggio al nuovo piano

orario, la nostra scuola ha sentito l'esigenza di mantenere nella propria offerta formativa

uno spazio dedicato alle attività pratiche e alla realizzazione di artefatti e prodotti, una

sorta di “laboratorio creativo” nel quale possano esprimersi pienamente gli interessi e le

attitudini degli alunni. E' in questo contesto che vanno collocati alcuni laboratori opzionali

pomeridiani (modellismo, robotica, corsi di fotografia) e la “Settimana della Creatività”,

durante la quale tutti gli alunni hanno la possibilità di frequentare due corsi tecnico-pratici e

seguire la realizzazione di un progetto dall'inizio alla fine. Tale attività risulta

particolarmente importante proprio perché consente agli studenti di fare esperienza in

ambiti diversi, di apprendere facendo, di sviluppare predisposizioni ed intelligenze

personali. Aspetti che nella “normale” didattica frontale vengono talvolta trascurati, ma che

in questo ambito trovano piena libertà di realizzazione e di valutazione (la partecipazione

ai laboratori opzionali e alla settimana della creatività è soggetta a valutazione e riportata,

con voto in decimi, nella scheda personale dell'alunno).

Il ruolo della scuola e della famiglia Si torma a ribadire il ruolo essenziale della collaborazione fra scuola e famiglia anche per

la Scuola Secondaria di Primo Grado. Come già scritto più volte nel presente POF si

osserva che solo una proficua azione sinergica concordata fra scuola e famiglia può

permettere di perseguire il pieno successo educativo e formativo per tutti gli alunni. In

particolare la fase che attraversano gli adolescenti fra gli 11 ed i 14 anni risulta significativa

e delicata, anche se talvolta se ne sottovaluta l'importanza. Se apparentemente i ragazzi

in questa fascia d'età appaiano più autonomi rispetto agli alunni della Scuola Primaria, in

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realtà necessitano ancora della supervisione dell'adulto e dell'accompagnamento graduale

verso una maggiore autonomia nello studio e nell'organizzazione del lavoro. A tal fine si

ritengono molto importanti i momenti di incontro fra corpo docenti e genitori (riunioni

periodiche, assemblee di classe, udienze individuali e generali), poiché, come già

affermato nella fase introduttiva del presente documento, soltanto creando un clima

trasparente e collaborativo scuola e famiglia possono raggiungere pienamente gli obiettivi

didattici ed educativi che si sono prefissati.

I curricoliNella scuola secondaria si individuano quattro ambiti culturali (quello dei

linguaggi, quello matematico, quello scientifico-tecnologico e quello geo-

storico-sociale) che possono caratterizzare non solo tutti i curricoli scolastici da

11 a 14 anni ma anche qualsiasi altro tipo di percorso formativo. Le differenze

fra i cicli e le ramificazioni riguardano solo il modo in cui essi si intendono e

come si costruiscono i diversi ambiti, i quali sono intersecanti e interdipendenti.

Ambito linguistico

L'ambito dei linguaggi si pone l'obiettivo di promuovere una competenza

plurilingue, allo scopo di rendere l'individuo capace di utilizzare lingue e

linguaggi per raggiungere scopi comunicativi nella vita privata e pubblica, nello

studio e nel lavoro, interpretare la realtà in modo autonomo ed esercitare una

piena cittadinanza.

Ambito matematico

L'ambito matematico affronta il ruolo della matematica nel mondo reale e il suo

utilizzo all'interno di situazioni quotidiane e lavorative per porsi e risolvere

problemi.

Ambito scientifico-tecnologico

L'ambito scientifico-tecnologico esplora i legami fra scienza e tecnologia in

relazione a contesti e modelli di sviluppo culturali, socio-economici e lavorativi.

Promuove la consapevolezza dei progressi, dei limiti e dei rischi delle teorie

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scientifiche e delle tecnologie nella società e il loro impatto sulla natura.

Ambito geo-storico-sociale

L'ambito geo-storico-sociale colloca fenomeni e processi storici, geografici,

giuridici ed economici nella loro dimensione locale, nazionale, europea e

mondiale, secondo coordinate spazio-temporali, allo scopo di cogliere nel

passato le radici del presente e del futuro.

Le caratteristiche dei curricoli: contenuti edobiettivi

I contenuti

I contenuti dei curricoli sono le tematiche portanti del sapere essenziale che si

vuole promuovere, delle competenze da sviluppare all'interno degli assi

culturali. Le tematiche portanti possono essere proposte e riproposte in tutti i

cicli del percorso scolastico, con una progressione a spirale e una scelta di

esempi specifici pertinenti ai bisogni formativi di una particolare fascia di età e

declinati in base alla specificità di gruppi e individui.

Per ciascuna tematica portante si individuano i nuclei fondanti, gli elementi

costitutivi delle stesse tematiche, i nodi concettuali o concetti strutturanti su

cui lavorare.

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Gli obiettiviGli obiettivi riguardano i tipi e livelli di competenze da promuovere. La

competenza può essere definita, in prima approssimazione, come "la capacità

di orientarsi". Orientarsi è "assumere un preciso indirizzo di ordine pratico o

intellettuale (cui spesso si associa o si sostituisce la capacità di formulare delle

idee sufficientemente chiare in merito a problemi specifici)".

In altre parole, le competenze sono capacità di comprendere determinate

situazioni e di agire in maniera consapevole, allo scopo di raggiungere certi

obiettivi.

Indichiamo quattro tipi di obiettivi cui corrispondono quattro macro-

competenze:

Competenze conoscitive: saper costruire conoscenza attraverso l'esperienza

per riconoscere i nuclei fondanti delle tematiche portanti dei curricolo.

Competenze linguistico-comunicative: saper utilizzare una pluralità di lingue e

linguaggi e di forme di comunicazione per comprendere, interpretare, narrare,

descrivere e rappresentare fenomeni e processi, rielaborare dati, esporre e

argomentare idee.

Competenze metodologico-operative: saper analizzare dati, valutare situazioni

e prodotti, formulare ipotesi e previsioni, sperimentare scelte, soluzioni e

procedimenti, utilizzare strumenti, eseguire operazioni ed elaborare prodotti.

Competenze relazionali: sapersi relazionare con se stessi e con gli altri agire

con autonomia e consapevolezza, riflettere e valutare il proprio operato,

rispettare gli ambienti, le cose, le persone, confrontarsi, collaborare, cooperare

all'interno di un gruppo.

Tutte le competenze si intersecano e si alimentano a vicenda. Lo sviluppo di

qualsiasi tipo di competenza dipende da un processo analogo per tutti i tipi.

Inoltre è fondamentale riconoscere come ogni tipo di competenza sia

totalmente traversale e che qualsiasi esempio specifico di una competenza sia

solo frutto del modo in cui essa venga declinata in base alle particolari

caratteristiche dello statuto epistemologico, linguistico e metodologico in una

disciplina all'interno di un asse culturale.15

15I curricoli della scuola secondaria del nostro Istituto Comprensivo sono stati tutti rivisti ed

adattati in base alle recenti Indicazioni Provinciali della Provincia Autonoma di Bolzano,

approvate con la delibera n.1928 del 27/07/2009 della Giunta Provinciale.

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Le scelte curricolari: i nostri progettiEDUCAZIONE MOTORIA

TITOLOCLASSI

COINVOLTEESPERTI FINALITA'

DISCIPLINECOINVOLTE

LINEE GUIDA DIRIFERIMENTO

ARRAMPICATASPORTIVA

Classi 3ᵉ Esperto di arrampicata

Apprendimento delle nozioni base dell'arrampicata sportiva edel boulder

SCIENZE MOTORIE

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

SCHERMA Classi 1ᵉ Esperto di schermaAvviamento alla schermaattraverso attività ludico-motorie

SCIENZE MOTORIE

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

ORIENTEERING Classi 2ᵉ Esperto di Orienteering

Sviluppare nei ragazzi competenze di osservazione e riflessioneStimolare gli alunni al confronto e all'assunzione di reponsabilità

SCIENZE MOTORIE,AMBITI MATEMATICO ESCIENTIFICO- TECNOLOGICO

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

“VIVERE IL FIUME”

Classi 1ᵉ(l'attività prevede unsoggiorno di almeno

2 giorni in ValStagna, sul fiume

Brenta)

Guide alpine, guide naturalistiche, guide rafting e canoa

Attività didattiche multiple: rafting, arrampicata, Grotte e Parco di Oliero, trekking con guida lungo il fiume Brenta

SCIENZE MOTORIE,AMBITI GEO-STORICO E SCIENTIFICO

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

Personalizzazione- integrazione, accoglienza

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AMBITO LINGUISTICO: L1, L2, L3

TITOLOCLASSI

COINVOLTEESPERTI FINALITA'

DISCIPLINECOINVOLTE

LINEE GUIDA DIRIFERIMENTO

CORSO DIPREPARAZIONE ALLE

CERTIFICAZIONILINGUISTICHE

Classi 2 (A2),ᵉtempi: 6-12 h

Classi 3 (B1),ᵉtempi: 18-20 h

Goethe Institut di Roma

Potenziamento in L2Rilascio di certificazioni (A2 e B1) riconosciute a livello internazionale

AMBITO LINGUISTICO (L2)

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

Personalizzazione (potenziamento)

INCENTIVAZIONELINGUISTICA IN

ITALIANO E IN TEDESCO

Alunni conbackground

migratorio di tutte leclassi

(Durata: tutto l'anno,circa 1 h

settimanale peritaliano e 2h

settimanali pertedesco)

Docenti del Centro Linguistico di Bolzano

Incentivare l'apprendimento dell'Italiano e del tedesco a varilivelli: iniziale ed intermedio (con attenzione alla lingua di studio)

AMBITO LINGUISTICO (L2 PER ALUNNI STRANIERI)

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

Educazione alla differenza-intercultura

Personalizzazione-integrazione, accoglienza

SOGGIORNO STUDIO INUN PAESE

GERMANOFONO

Classi 3 (l'attivitàᵉprevede un

soggiorno di almeno3 giorni in unalocalità di areagermanofona)

Docenti di L2 della scuola

Immersione linguistico-culturale in ambito tedesco

AMBITO LINGUISTICO (L2)

Educazione alla differenza-intercultura

SOGGIORNO STUDIO ABAD SCHUSSENRIED (D)

Classi 1ᵉClassi 2ᵉ

(l'attività prevede unsoggiorno studio afine agosto/iniziosettembre di due

settimane, di cui 50ore di lezione)

Humboldt-Institut Verein fuer Deutschals Fremdsprache e.V.

Seguire un corso intensivo di L2 in campusFavorire l'apprendimento dellaL2 in ambiente tedescoConseguire certificazioni -diplomi riconosciuti a livello internazionale

AMBITO LINGUISTICO (L2)

Educazione alla differenza-intercultura

Personalizzazione (potenziamento)

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VISITA AL MUSEUMLADIN CIASTEL DE TOR

Classi 1ᵉ Consulta ladina

Venire a conoscenza e prendere contatto con la realtà storico-culturale dei tre gruppi linguistici della nostra provincia

AMBITO LINGUISTICO (L2)AMBITO GEO-STORICO-SOCIALE

Educazione alla differenza-interculturale

FARE TEATROAlunni provenientida tutte le classi

Associazione teatrale

Allestire uno spettacolo teatralePotenziare la capacità di lavorare in gruppo per realizzare un obiettivo condivisoFavorire maggiore integrazione nell'ambito scolasticoPotenziare espressività del linguaggio verbale e non verbalePotenziare autostima e sicurezza di séEsercitare la memoria

AMBITO LINGUISTICO (L1)AMBITO ARTISTICO-ESPRESSIVO

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

LABORATORIO KEYENGLISH TEST (KET)

Classi 2 e 3ᵉ ᵉ(laboratorio per ilconseguimento

della certificazioneA2, durata: 30 h)

Ente certificatore esterno (esaminatori)

Rafforzare le conoscenze linguistiche acquisite durante lelezioni curricolariampliare le proprie conoscenze lessicali, grammaticali e sintattiche e migliorare le proprie competenze comunicative in L3

AMBITO LINGUISTICO (L3)

Personalizzazione (potenziamento)

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EDUCAZIONE MUSICALE

TITOLOCLASSI

COINVOLTEESPERTI FINALITA'

DISCIPLINECOINVOLTE

LINEE GUIDA DIRIFERIMENTO

OPERA DOMANI Classi 2ᵉ Docente di musica della scuola

Preparazione degli alunni all'esecuzione di “arie” durante l'operaConoscenza di un genere musicale diverso dagli ascolti abituali dei ragazziUso corretto della voceAspetti inerenti l'opera: trama, scenografia, arte scenica etc...

AMBITO MUSICALE

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

CORSI DI STRUMENTO

Classi 1ᵉClassi 2ᵉClassi 3ᵉ

(Durata: 10lezioni durante

l'anno)

Insegnanti di strumento

Avviamento allo studio di uno strumento musicale sceltoSviluppare sensibilità edemozioni

AMBITO MUSICALE

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

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EDUCAZIONE ALLA SALUTE

TITOLOCLASSI

COINVOLTEESPERTI FINALITA'

DISCIPLINECOINVOLTE

LINEE GUIDA DIRIFERIMENTO

LIFE SKILLSEDUCATION

Classi 1ᵉ(almeno 1 che

seguirà il percorsodurante il triennio)Durata: per ognianno scolastico 3incontri di due ore

più le ore curricolarimesse a

disposizione daogni docente

Assistenti sanitarie del distretto di Oltrisarco/Aslago

Apprendere le Life SkillsEsplorare il proprio concetto di benessere e assumere la consapevolezza che la salute è una risorsa della vita quotidiana (cl. I)essere consapevoli dei propriatteggiamenti di fronte al rischio, riflettere sui punti di forza e di debolezza (cl. II)Essere consapevoli delle relazioni tra stato emotivo personale e i propri comportamenti riguardo alla gestione del rischio e al consumo di nicotina e di alcol

AMBITO SCIENTIFICO

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

EDUCAZIONESOCIO-AFFETTIVA E

SESSUALE

Classi 3ᵉ(Durata: 3 incontri

di due ore)

Assistenti sanitarie del distretto di Oltrisarco/Aslago

Ostetrica

Consapevolezza dell'importanza della prevenzione in campo socio-sanitarioConsapevolezza dei cambiamenti relativi alla crescitaPromuovere il concetto di salute fondato sulla libertà e sul rispetto di sé e degli altri

AMBITO SCIENTIFICO

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

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TECNOLOGIA ED INFORMATICATITOLO

CLASSICOINVOLTE

ESPERTI FINALITA'DISCIPLINECOINVOLTE

LINEE GUIDA DIRIFERIMENTO

LABORATORIO DIMODELLISMO

Classi 2ᵉClassi 3ᵉ

(Durata: 2 turnida 20 h

distribuitidurante l'anno)

Docenti della scuola di area matematico-scientifica

Costruzione di semplici manufatti a partire da materiale semilavorato e secondo progetti collaudatiRecuperare la manualità dei ragazzi che troppo spesso non trova adeguato spazio nelle normali attività curricolari(Tentare di) creare degli hobby permanenti negli alunniAcquisire un metodo di lavoro ordinato e preciso

AMBITO SCIENTIFICO-TECNOLOGICO

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

Personalizzazione-integrazioneaccoglienza

DALLA BIBLIOTECACARTACEA ALLA

BIBLIOTECAMULTIMEDIALE

Classi 2ᵉClassi 3ᵉ

(Durata: tuttol'anno, da 2 a 4ore settimanali)

Docenti della scuola di area matematico-scientifica

Favorire un utilizzo più ragionatoe consapevole di InternetPromuovere un'esplorazione piùampia e completa della complessità informativa di InternetFornire agli studenti strumenti per reperire, selezionare, organizzare e valutare l'informazione in un mondo in cui la quantità di risorse informative disponibili e la loro eterogeneità sono cresciute e crescono in maniera esponenzialeIncoraggiare l'uso della rete nonsolo per raccogliere informazioni,ma anche per diffonderle

AMBITO SCIENTIFICO-TECNOLOGICO

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

Educazione alladifferenza-intercultura

Personalizzazione-integrazione-accoglienza

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CAD, DISEGNO ALCOMPUTER

Classi 1 ,2 ,3ᵉ ᵉ ᵉdurante l'orario

curricolare

Docenti di tecnologia della scuola

Potenziare uso e conoscenza base comandi CAD elementari

AMBITO SCIENTIFICO-TECNOLOGICO

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

ROBOTICA PERNEOFITI

Classi 1 ,2 ,3ᵉ ᵉ ᵉ(Durata: 2 turnidi 7-8 incontri di

2h)

Docenti di area matematico-scientifica della scuola

Esercitare e sviluppare negli alunni la capacità di interpretare idati, formulare ipotesi e proporre soluzioniAttraverso la costruzione e la programmazione dei robot (Lego NXT) trattare contenuti fisico-matematici (velocità, angoli, proprietà delle figure geometriche)Acquisire conoscenze base nell'ambito della programmazioneinformatica (uso di Lego Mindstorms NXT)Promuovere l'apprendimento collaborativo, lo scambio di informazioni, la condivisione di idee e risorse

AMBITO SCIENTIFICO-TECNOLOGICO

AMBITO LOGICO- MATEMATICO

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

Personalizzazione (potenziamento)

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AREA LOGICO-MATEMATICA

TITOLOCLASSI

COINVOLTEESPERTI FINALITA'

DISCIPLINECOINVOLTE

LINEE GUIDA DIRIFERIMENTO

KANGOUROU DELLAMATEMATICA

Classi 1 ,2 ,3ᵉ ᵉ ᵉ(la gara sisvolge in

febbraio/marzoin data dadefinirsi)

Docenti di matematica della scuola

Partecipazione al Campionato Internazionale di Giochi MatematiciFornire agli alunni la possibilità di misurarsi in un contesto ludico-competitivo con quesiti matematici adeguati al loro livello scolare:ecolier (IV e V primaria)benjamin (I e II media)cadet (III media e I superiore)

AMBITO LOGICO-MATEMATICO

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

Personalizzazione(potenziamento)

BIATHLON ATLETICO-MATEMATICO

Classi 1ᵉscuola

Secondaria eclassi 5ᵉScuola

Primaria(attività

organizzata in2 o 3 incontri

previsti inautunno)

Docenti di matematica della Scuola Secondaria

Partecipazione degli alunni ad una gara “mista” a carattere atletico e matematico: plinto, lanci, funicella, ostacoli, palleggi, staffetta alternati a 5 quesiti di matematica creativaAccoglienza dei bambini della Scuola Primaria nella Scuola SecondariaValorizzare le diverse competenze ed abilità degli alunniSviluppare senso di responsabilità fra i più grandi

AMBITO LOGICO-MATEMATICO

SCIENZE MOTORIE

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

Personalizzazione-integrazione-accoglienza

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SCACCOMATTO

Classi 1 ,2 ,3ᵉ ᵉ ᵉ(29 incontri per

37 orecomplessive

nel corsodell'anno)

Scacchista esperto con esperienza didattica

Osservazione di tecniche e di strategie di giocoRisoluzione di situazioni critichePartecipazione ad un torneo interno della scuolaPartecipazione al torneo provincialeSviluppo delle capacità di concentrazione, attenzione e memoriaCapacità di previsione e di trovare soluzioniConfronto con gli altri, autocontrollo e responsabilizzazioneGestione del conflitto e rispetto delle regoleRiconoscimento delle proprie doti

AMBITO LOGICO-MATEMATICO

Continuità didattica

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

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EDUCAZIONE AMBIENTALE

TITOLOCLASSI

COINVOLTEESPERTI FINALITA'

DISCIPLINECOINVOLTE

LINEE GUIDA DIRIFERIMENTO

USCITA DIDATTICA INVAL SARENTINO

SCHULAUSFLUG INSARNTAL

Classi 1ᵉ(uscita didattica

di una giornata inVal Tramin,

laterale della ValSarentino in

località Pennes)

Guardie Forestali della Stazione Forestale di Sarentino

Esplorare un ambiente di medio alta-montagnaOsservare le diversi biocenosi ed i piani altitudinali di montagnaRaccogliere campioni biologici e geologiciSviluppare capacità di osservazione e riflessione, formulare ipotesiConoscere aspetti naturalistici ed antropici del territorio, con particolare attenzione per gli aspetti etnografici localiImmersione linguistica in L2 (solo peralcune attività che verranno poi sviluppate nell'ambito di Naturkunde)

AMBITO SCIENTIFICO

AMBITO LINGUISTICO (L2)

AMBITO GEO-STORICO-SOCIALE

Continuità didattica

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

Educazione alla differenze intercultura

Personalizzazione- integrazione accoglienza

SOGGIORNO STUDIOALL'ISOLA D'ELBA

Classi 2ᵉ(soggiorno studiodella durata di 5giorni in localitàPareti, Comune

di Capoliveri,Isola d'Elba.

Periodo: Maggio)

Guide naturalistiche (Cooperativa Pelagos Escursioni/Educazione Ambientale

Conoscere ed esplorare l'ambiente della macchia mediterraneaConoscere aspetti storici e geograficidell'IsolaApplicare le conoscenze acquisite in diversi contesti (orientamento, riconoscimento dell'ambiente, osservazione e descrizione dei campioni)Sviluppare l'autonomia e la capacità di lavorare in gruppoMigliorare la disponibilità alla collaborazione con i compagni e le dinamiche di gruppo

AMBITO SCIENTIFICO

AMBITO GEO-STORICO-SOCIALE

SCIENZE MOTORIE

Didattica laboratoriale e sviluppo delle competenze

Personalizzazione-integrazione-accoglienza

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ALTRE INIZIATIVE

TITOLOCLASSI

COINVOLTEESPERTI FINALITA'

DISCIPLINECOINVOLTE

LINEE GUIDA DIRIFERIMENTO

SETTIMANA DELLACREATIVITA'

Classi 1 ,2 ,3ᵉ ᵉ ᵉ(una settimanada individuare

nel corsodell'anno

scolastico)

Solo dove richiesto dal laboratorio specifico

SCACCOMATTO

Classi 1 ,2 ,3ᵉ ᵉ ᵉ(29 incontri per

37 orecomplessive nelcorso dell'anno)

Scacchista esperto con esperienza didattica

PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA 2014-2017 ISTITUTO COMPRENSIVO BOLZANO IV

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ELENCO DEI CORSI PROPOSTI NELLA SETTIMANA DELLA CREATIVITA'16

TITOLO DESCRIZIONE

Lana delle fiabe Creazione di piccoli oggetti ed addobbi natalizi modellando la lana e la lana cardata

Giornalino Giornalino scolastico con articoli in italiano ed in inglese

Batik Bigliettini di auguri, quadri, fazzoletti, magliette con tecniche batik, lingua di insegnamento tedesco

Pigotte Creazioni di Pigotte

Cucito creativo Costruire un coprilibro/copridiario; idee per regalini natalizi

“Fly zone”Oggetti volanti: costruzione di aereoplani di carta ed altri materiali, misurazione di lanci, tempi di volo. Voliacrobatici

Word clouds Quadri di parole: disegni fatti usando parole inglesi con diversi colori, fondi e grandezze

Sapori di vecchi giochi Provare e sperimentare giochi del passato con e senza attrezzi

Maschere africane Realizzazione di maschere tipo africane con cartoni e cartapesta o altri materiali

Dietro il telo Piccola coreografia con esercizi e tecniche stile “ombre cinesi”

Scrivere teatro Composizione di un copione da utilizzare nella rappresentazione di Teatro

Percussioni africane Ritmi africani con djembe. Conoscere i ritmi base della cultura africana

Ugole d'oroPiccolo coro scolastico. Intonazione, ritmo, tecniche di respirazione e di emissione, vocalizzi. Esecuzionedi qualche brano a cappella

Fumetto Creazione di una o più strisce fumettistiche che abbiano come tematica i valori

16 L'elenco fa riferimento alla settimana della creatività realizzata nel corso dell'anno scolastico 2013-2014.PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA 2014-2017 ISTITUTO COMPRENSIVO BOLZANO IV

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Il mosaicoPrendendo spunto da opere artistiche famose, gli alunni andranno a ricrearle attraverso una serie di materiali

Kochen und Backen Scoprire insieme ingredienti e procedimenti di ricette tipiche dell'Alto Adige (L2)

Progettare al PC Ideazione, progettazione al computer di oggetti semplici di uso comune. Riuso e riciclo. Materiali poveri

PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA 2014-2017 ISTITUTO COMPRENSIVO BOLZANO IV

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Allegati

PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA 2014-2017 ISTITUTO COMPRENSIVO BOLZANO IV

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ISTITUTO COMPRENSIVO BOLZANO IVOLTRISARCO

PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONEANNO SCOLASTICO 2013-2014

A cura del Gruppo di Lavoro per l'Inclusione (GLI) dell'IstitutoComprensivo Bolzano IV

PREMESSA DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO BOLZANO IV,

PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA 2014-2017 ISTITUTO COMPRENSIVO BOLZANO IV

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OLTRISARCOCome previsto dalla CM n. 8 prot. 561 del 06.03.2013 del MIUR “Indicazionioperative sulla Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 – Strumenti d’interventoper alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale perl’inclusione scolastica”, cui si rimanda per i necessari approfondimenti, "ogniscuola è chiamata ad elaborare una proposta di Piano Annuale perl’Inclusione (PAI) riferito a tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES),da redigere al termine di ogni anno scolastico”.Il Piano deve annualmente individuare gli aspetti di forza e di debolezza delleattività inclusive svolte all'interno della scuola. Deve predisporre un piano dellerisorse da offrire e da richiedere in modo da poter impostare per l’annoscolastico successivo una migliore accoglienza degli alunni con particolareattenzione a quelli con Bisogni Educativi Speciali.È parte integrante del POF, per questo la C.M. N° 8/13 ha previsto che debbaessere approvato annualmente.“Il P.A.I., infatti, non va inteso come un ulteriore adempimento burocratico,bensì come uno strumento che possa contribuire ad accrescere laconsapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalitàdei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi, percreare un contesto educante dove realizzare concretamente la scuola “per tuttie per ciascuno”.Il piano intende raccogliere informazioni e linee guida riguardanti le attivitàinclusive che l'istituto programma e attua.Con il termine inclusione si definisce la visione di una scuola comune per tuttii bambini e i giovani, il rispondere efficacemente al diritto d'individualizzazionedi tutti gli alunni, in particolare quelli che hanno bisogni educativi speciali. Gliinsegnanti con le loro diverse competenze pianificano insieme lezioni specificheper il gruppo classe e i singoli alunni.Una scuola inclusiva accoglie tutti gli alunni indipendentemente dallosviluppo fisico, mentale, emozionale e sociale; senza distinzione per la loroorigine, il sesso, la convinzione religiosa o la situazione familiare.Per gli alunni con difficoltà speciali (apprendimento e comportamento)sono previsti percorsi individualizzati per le loro capacità e possibilità.Il grado di necessità si stabilisce con la diagnostica e i chiarimenti daparte delle autorità competenti.Per l'elaborazione della documentazione degli alunni con Bisogni EducativiSpeciali si fa riferimento alle seguenti normative: L.104/92; L 170/2010; Dir.Min. 27/12/2012; C.M. 08/03/2013; D.G.P. 1020/2011; D.M. 5669/2011; D.G.P.2485/2009; D.P.R. 122/2009 e O.M. 31/2013.

L'istituto mira a potenziare le attività di inclusione per rispondere in modoefficace alle necessità di ogni alunno che manifesti bisogni educativi speciali enon solo.

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L'Istituto nella sua ottica d'inclusione e integrazione intende:

a)Perseguire l’uguaglianza delle opportunità formative: la scuola non èuguale per tutti, ma diversa per ciascuno.b)Essere capace di garantire a tutti il pieno esercizio del diritto allostudio, creando i presupposti per il successo scolastico: in una scuola incui non si persegua esclusivamente la standardizzazione delle prestazioniattese, ma la personalizzazione dei percorsi, il successo scolasticodiventa la possibilità per ciascuno di ottenere il massimo possibile,secondo le sue aspirazioni e le sue capacità. La scuola quindi persegue lavalorizzazione delle differenze.c)Promuovere non una semplice trasmissione di sapere, ma un processodi coevoluzione educativa: gli alunni non imparano dagli insegnanti macon gli insegnanti. Gli alunni in difficoltà imparano dai compagni “bravi”non meno di quanto questi ultimi apprendano dai compagni in difficoltà.d)Tenere conto del concetto di Bisogno Educativo Speciale comemacrocategoria che comprende dentro di sé tutte le possibili difficoltàeducative e apprenditive degli alunni sia in situazioni consideratetradizionalmente come disabilità mentale, fisica, sensoriale, sia quelle dideficit in apprendimenti clinicamente significative, i disturbi specifici diapprendimento, il disturbo da deficit attentivo con o senza iperattività, adesempio e altre varie situazioni di problematicità psicologica,comportamentale, relazionale, apprenditive, di contesto socio-culturale,...

L'obiettivo è quello di limitare e ridurre le barriere che limitano l'apprendimentoe la partecipazione sociale mediante l'utilizzo di fattori contestuali, siaambientali che personali.L'obiettivo è di dare l'opportunità a ciascun alunno di sviluppare al meglio leproprie potenzialità e porsi obiettivi diversi per ciascuno.

1.1 Definizione e procedure dei Bisogni Educativi Speciali

Per Bisogno Educativo Speciale (BES) s'intende: qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento, permanente o transitoria, in ambito educativo e/o apprenditivo, dovuta all’interazione dei vari fattori di salute e che necessita di educazione speciale individualizzata. (Definizione secondo l’ICF (Classifcazione Internazionale del Funzionamento, della disabilità e della salute).Per Bisogno Educativo Speciale s'intendono alunni con certificazione Asl o di specialisti privati, anche se non rientranti nell'articolo n.3 della Legge 104/92. Negli altri casi, la scuola, non certifica lo stato dell'alunno con bisogni educativi speciali.Procedure

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1. Alunni con diagnosi (L.104/92)a)presentazione della diagnosi:la diagnosi deve pervenire al dirigente scolastico;

tutta la documentazione è inserita nel fascicolo riservato che viene protocollato dalla segreteria. La documentazione è inviata all'insegnante referente del sostegno dei rispettivi plessi;il dirigente scolastico comunica il tutto al docente coordinatore;

gli atti devono essere visionati dal consiglio di classe;a)gli insegnanti, gli specialisti che seguono l'alunno e i genitori dell'alunno redigono il Piano Educativo Individualizzato (PEI).

2. Alunni con certificazione clinica ai sensi della legge 170/2010a) presentazione della diagnosi: come sopra.b) gli insegnanti, gli specialisti che seguono l'alunno e i genitori redigono il Piano Didattico Personalizzato (PDP).

Richiesta di accertamentoprocedura di comunicazione alla famiglia in merito alla situazione scolastica dell'alunno;il consiglio di classe compila la richiesta di accertamento predisposta nell'Accordo di Programma Provinciale, convoca la famiglia per condividere, approvare e firmare il modello e invia il tutto al dirigente scolastico tramite la segreteria;il servizio Asl convocherà la famiglia per le visite specialistiche e sulla base delle osservazioni e prove somministrate emergerà il profilo funzionale dell'alunno;una volta pervenuta la documentazione, tramite la famiglia, si procede come previsto al punto 1a: gli insegnanti, gli specialisti che seguono l'alunno e i genitori redigono il Piano Didattico Personalizzato (PDP).se non perviene alcuna documentazione: gli insegnanti, con decisione del consiglio di classe opportunamente motivata, decidono se redigere o meno un Piano Didattico Personalizzato (PDP).

1.2 Criteri e regole di inclusione dei Bisogni Educativi Speciali

E’ indispensabile accorgersi precocemente delle difficoltà e delle condizioni di rischio;è doveroso rendersi conto di tutte le difficoltà anche di quelle meno evidenti;è necessario occuparsi in maniera efficace e efficiente degli alunni che

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presentano qualsiasi problema di funzionamento educativo-apprenditivo;è opportuno comprendere le complesse interconnessioni dei fattori che costituiscono e che mantengono le varie difficoltà;cercare di prevenire le difficoltà che ogni alunno può incontrare nel proprio percorso scolastico, raccogliendo tutte le informazioni necessarie e instaurando rapporti di collaborazione con le famiglie;ogni docente favorisce un clima di classe motivante, coinvolgente e inclusivo;il consiglio di classe monitora costantemente il percorso di ciascun alunno;il consiglio di classe promuove l’organizzazione sia di interventi individualizzati che per piccoli gruppi (omogenei o eterogenei di apprendimento);il collegio docenti pianifica progetti per il recupero;

il collegio docenti promuove attività di formazione del personale docentee progetti in collaborazione con gli enti locali.

L’area dei Bisogni Educativi Speciali (BES) comprende:a)svantaggio sociale e culturaleb)disturbi specifici di apprendimentoc)disturbi evolutivi specificid)difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse.

I BES non sono una categoria.L’ottica dell’inclusione esclude da possibilità di considerare gli alunni con bisogni educativi speciali una categoria diversa dagli alunni non BES. Il concetto di bisogni educativi speciali deve essere utilizzato come riferimento alla necessità di attuare interventi educativi personalizzati per tutti gli alunni. Nessun alunno può essere considerato solamente un individuo con BES e tutti sono da considerare in parte con BES.Ogni persona ha bisogni educativi speciali, in relazione a competenze, predisposizioni, attitudini, interessi, tipo di intelligenza, stili cognitivi.

1.3 Criteri e regole per la definizione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali

Il consiglio di classe deve elaborare un PDP per alunni con bisogni educativi speciali rivolto:

agli alunni in attesa di diagnosi da parte della ASL;

agli alunni in attesa di certificazione clinica;

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agli alunni con diagnosi redatta da medico specialista (psicologo, neuropsichiatra infantile), anche privato, attestante:ritardo nello sviluppo cognitivo in situazione di non gravità, con Q.I. medio - inferiore o al limite della disabilità (da 75 ad 85 circa);disturbi del comportamento (disturbo oppositivo – provocatorio, iperattività, aggressività, ecc..);deficit funzionali specifici collegati ai processi di apprendimento (deficit dell’attenzione, di memorizzazione, che non rientrano nelle diagnosi DSA);agli alunni seguiti dai servizi sociali per disagio socio – culturale, deprivazione affettiva/relazionale).

2) PROGETTARE PERCORSI PERSONALIZZATI

2.1 Definizione degli obiettivi disciplinari in un’ottica inclusiva

Nel variegato panorama delle nostre scuole la complessità delle classi diviene sempre più evidente. La scuola deve riuscire a:

valorizzare l'esperienza e le conoscenze degli alunni;attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità;favorire l'esplorazione e la scoperta;incoraggiare l'apprendimento collaborativo;promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere.

Il progetto educativo deve considerare l’apprendimento come un processo intra-indiduale che coinvolge l'alunno che apprende e l'oggetto della conoscenza e inter-individuale che coinvolge l'alunno che apprende e l'oggetto della conoscenza degli altri.Gli obiettivi disciplinari devono essere definiti tenendo conto della situazione di partenza dell’alunno. Pertanto, in ogni classe, andranno indicati:

obiettivi minimi per gli alunni che hanno evidenziato difficoltà consistenti all'inizio dell'anno;obiettivi intermedi per gli alunni che hanno evidenziato parziali difficoltà all'inizio dell'anno;obiettivi alti per gli alunni che non hanno evidenziato difficoltà all'inizio dell'anno;obiettivi massimi per gli alunni che hanno evidenziato competenze e conoscenze molto buone già all'inizio dell'anno;concordare obiettivi minimi e massimi relativi al comportamento, non inteso come semplice “condotta”, ma come acquisizione di competenze sociali,rispetto delle regole, convivenza civile, impegno, aspettative ed interessi.

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La definizione delle competenze non può limitarsi a quelle disciplinari e cognitive, ma deve:

• costruire un curricolo delle competenze sociali, affettive, emotive (collaborare e partecipare; essere autonomi e responsabili; aiutare, condividere, saper ricevere aiuto; saper utilizzare diverse strategie comunicative e modificarle in base al contesto, allo scopo e al ricevente;gestire emozioni e sentimenti; essere accoglienti);

• dialogare con gli alunni e motivarli per promuovere l’inclusione• fornire una visione che dia senso all’operato individuale e collettivo;• evitare obiettivi ripetitivi e privi di interesse e di sfida;• incrementare il sentimento di equità; (non usare sanzioni collettive, non

dare voti diversi agli alunni senza spiegarne il motivo);• tener conto dei bisogni di riconoscimento e incoraggiamento; (non

enfatizzare solo le valutazioni negative, trasmettere senso di fiducia e stima);

• valorizzare le differenze e incoraggiare gli apporti creativi; (individualizzare il lavoro, accettare soluzioni divergenti date dagli alunni);

• evitare di affrontare problemi nuovi con categorie del passato; (considerare che gli alunni cambiano e oggi hanno problemi, interessi e obiettivi diversi da quelli degli alunni di alcuni anni orsono);

• evitare di enfatizzare troppo il raggiungimento degli obiettivi, del saper fare sul pensare; (saper eseguire è importante, ma altrettanto lo è saper proporre, criticare, riflettere sulle procedure);

• saper ascoltare gli alunni senza far prevalere la logica e la prassi dell’editto; (predisporre percorsi flessibili, curarsi delle opinioni degli alunni);

• far prevalere un’autorità promotrice anziché una inibitoria; (usare espressioni come “dovresti fare…” invece di “non devi fare…”);

• valorizzare le emozioni e non solo la razionalità; (evitare di centrare l’attenzione solo sugli obiettivi didattici, sviluppare il senso di responsabilità, l’interesse, la disponibilità verso gli altri).

3) PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP)

Il modello proposto dall'accordo di programma è stato adattato dal gruppo di lavoro per l'inclusione (GLI) della scuola primaria G. Rodari e A. Tambosi. (Vedi allegato).

Gli obiettivi del piano didattico personalizzato sono:

1. facilitare l’apprendimento disciplinare/multidisciplinare attraverso l’utilizzo di:

strumenti compensativi: mappe, testi semplificati, riduzione personalizzata delprogramma, riassunti, ecc.strumenti dispensativi: tempi più lunghi per le verifiche, riduzione dei compiti a casa, riduzione del numero degli items nelle singole prove,...

2. facilitare l’apprendimento sociale attraverso percorsi finalizzati a:

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migliorare l’immagine di sé, l’autostima e gli obiettivi per il proprio futuro;

far crescere le aspettative da parte dei docenti e del gruppo classe;

concordare regole, semplificarle, individuare mediatori e indicatori per facilitarne il rispetto (manifesti, cartelli, segnali, ecc..).

3. facilitare la partecipazione alle attività attraverso:il rispetto dei tempi di attenzione e l’individuazione di attività alternative;il rispetto delle capacità di memorizzazione (limitando le verifiche ad archi temporali concordati).

Il piano didattico personalizzato deve essere adeguato alla diagnosi.Quando questa non esiste, il PDP deve essere proposto dal consiglio di classe inbase a precise motivazioni di natura pedagogica e didattica. Questo richiede una scala di obiettivi finali per ogni classe, dal minimo al massimo, per ogni disciplina.

4 ) UTILIZZO DELLA VALUTAZIONE PER PROMUOVERE L'INCLUSIONE

4.1 Premessa

Scopo fondamentale della valutazione è l’autoregolazione. La valutazione raggiunge il suo scopo solo se chi valuta e chi è valutato, conoscono, condividono e accettano i criteri di valutazione.

4.2 Criteri per la valutazione

La scuola valuta secondo quattro criteri:1.progresso (utilizzando il riferimento a situazioni precedenti dell'alunno);2.confronto (con l’andamento della classe o di gruppi più estesi); 3.padronanza (utilizzando il riferimento a un livello prefissato di abilità);4.svantaggi (svantaggi sociali e/o familiari dell’alunno).

I primi tre criteri devono essere in equilibrio tra di loro.Gli strumenti e le procedure valutative devono incoraggiare l’autoregolazione dell’apprendimento poiché lo scopo della valutazione è di facilitare cambiamenti positivi.Le procedure valutative utilizzate in classe devono contribuire a far percepire lascuola come un gradevole e proficuo ambiente di apprendimento. È necessario esplicitare agli alunni i criteri di valutazione utilizzati affinché essi divengano sempre più consapevoli dei cambiamenti da loro effettuati.La valutazione tiene conto della necessità di predisporre dispositivi di individualizzazione degli apprendimenti e di differenziazione degli interventi.La valutazione finale di ciascuna disciplina non è una semplice media in quanto

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è influenzata da importanti fattori quali: l’impegno, la partecipazione, l’autonomia, l’applicazione e la rielaborazione delle conoscenze, le abilità linguistiche e i progressi.

4.3 Regole1. la valutazione nella scuola primaria e in quella secondaria di primo grado si esprime in decimi, ma l’attribuzione del voto (valutazione quantitativa) deve essere sempre accompagnata dalla motivazione (valutazione qualitativa);2. i criteri utilizzati per la valutazione sono resi noti agli alunni e alle famiglie all’inizio dell’anno scolastico;3. la valutazione dell’alunno disabile si effettua in rapporto agli obiettivi stabilitidal piano educativo individualizzato;4. la valutazione dell’alunno DSA e degli alunni BES, tiene conto delle indicazioni fornite nella diagnosi e si svolge nelle modalità riportate nel piano didattico personalizzato;5. la valutazione ha lo scopo di arricchire le prestazioni dell’alunno. Nella valutazione si devono evidenziare i punti deboli, ma anche le possibilità di miglioramento.

5. LA SITUAZIONE ATTUALE DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO BOLZANO IV,OLTRISARCO: ANALISI DEI PUNTI DI FORZA E CRITICITÀ

L’Istituto Comprensivo Bolzano 4 Oltrisarco si caratterizza per una diffusione nel suo bacino di utenza di due plessi di scuola primaria e una di scuola secondaria di I°grado.

Distribuzione di alunni con Bisogni educativi speciali presenti nell’I.C. anno scolastico 2013/2014

A. Rilevazione dei BES presenti: n°Disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 24

minorati vista 0minorati udito 1psicofisici 232.Disturbi prevalenti ai sensi della Legge 170 e secondo i nuovi accordi di programmi

39

DSA 24ADHD/DOP 2Borderline cognitivo/funzionamento intellettivo limite 3Disturbo comportamentale/relazionale/emozionale 4Di cui comorbilità 6Svantaggio (indicare il disagio prevalente)

Linguistico-culturale, socio-economico, richieste di accertamento 55

Totali 11818,7 % su popolazione scolastica (circa 632 alunni)

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N° PEI redatti dal Consiglio di classe 24N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria

39

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria

55

Le risorse dell’I.C.

Prevalentemente utilizzate in…

Sì / No

Insegnanti di sostegno

Attività individualizzate e di piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

SI

Collaboratori all’integrazione

Attività individualizzate e di piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

SI

Assistenti alla comunicazione

Attività individualizzate e di piccolo gruppo

NO

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

NO

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)

Referenti sostegno SIReferenti DSA SI

Psicopedagogisti e affini esterni/interni

Psicologo della scuola SI

Altro:Altro:

1.Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI NORapporti con famiglie SITutoraggio alunni SIProgetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

Altro:

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI SIRapporti con famiglie SITutoraggio alunni SIProgetti didattico-educativi a prevalente

SI

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tematica inclusivaAltro:

Altri docenti

Partecipazione a GLI NORapporti con famiglie SITutoraggio alunni SIProgetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

Altro:

Coinvolgimento personaleATA

Assistenza alunni disabili NOProgetti di inclusione / laboratori integrati

NO

Altro: collaborazione in caso di necessità

SI

Coinvolgimento famiglia

Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva

NO

Coinvolgimento in progetti di inclusione

SI

Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante

SI

Altro:

Rapporti con servizisociosanitari territoriali eistituzioni deputate alla

sicurezza.

Accordi di programma / protocollidi intesa formalizzati sulla disabilità

SI

Accordi di programma / protocollidi intesa formalizzati su disagio esimili

SI

Procedure condivise di interventosulla disabilità

SI

Procedure condivise di interventosu disagio e simili

SI

Progetti territoriali integrati SIProgetti integrati a livello di singola scuola

NO

Rapporti con ASL SIAltro:

Rapporti con privato sociale evolontariato

Progetti territoriali integrati NOProgetti integrati a livello di singola scuola (per esempio: Yoga, Psicomotricità, Musicoterapia,... )

SI

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Progetti a livello di reti di scuole NO

Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe

NO

Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva

SI

Didattica interculturale / italiano L2

SI

Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA,ADHD, ecc.)

SI

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)

SI

Altro:

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4Risorse personale sostegno e collaboratori all'integrazione

x

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

x

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

x

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;

x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;

x

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;

x

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;

x

Valorizzazione delle risorse esistenti x

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Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazionedei progetti di inclusione

x

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

x

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo

Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusivitàdei sistemi scolastici

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

Nell'Istituto opera il gruppo GLI (Gruppo di lavoro per l'inclusione) composto dagli insegnanti di sostegno e dai collaboratori all'integrazione. I compiti a cuiil gruppo Gli adempie sono: rilevazioni BES presenti nella scuola; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate dalla Commissione BES; elaborazionedi una proposta di PAI (Piano Annuale per l’Inclusività) riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico con supporto/apporto delle figure strumentali.

I compiti dei consigli di classe/team docenti prevedono l'individuazione dei casi in cui sia necessaria e opportuna l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative; la rilevazione di tutte le certificazioni non DVA e non DSA; la rilevazione degli alunni BES di natura socio-economica e/o linguistico-culturale; la produzione di attenta verbalizzazione delle considerazioni psicopedagogiche e didattiche che inducono ad individuare come BES alunni non in possesso di certificazione; la definizione di interventi didattico-educativi; l'individuazione di strategie e metodologie utili per la realizzazione della partecipazione degli studenti con BES al contesto di apprendimento; la definizione dei bisogni dellostudente; la progettazione e la condivisione progetti personalizzati; l'individuazione e proposizione di risorse umane strumentali e ambientali per favorire i processi inclusivi; la stesura e applicazione Piano di Lavoro (PEI e PDP); la collaborazione scuola-famiglia-territorio e la condivisione con insegnante di sostegno (se presente).

Docenti di sostegno/ Docenti Italiano: Partecipazione alla programmazione educativo-didattica; supporto al consiglio di classe/team docenti nell’assunzione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche e didattiche inclusive; interventi sul piccolo gruppo con metodologie particolari in base alla conoscenza degli studenti; rilevazione casi BES; coordinamento stesura e applicazione Piano di Lavoro (PEI e PDP).

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Collaboratore all'integrazione scolastica: Collaborazione alla programmazione e all’organizzazione delle attività scolastiche in relazione alla realizzazione delprogetto educativo; collaborazione alla continuità nei percorsi didattici.Collegio Docenti: Su proposta del GLI delibera del PAI ; esplicitazione nel POF di un concreto impegno programmatico per l’inclusione; esplicitazione di criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti.Funzioni Strumentali “Inclusione”: collaborazione attiva nella stesura della bozza del Piano Annuale dell’Inclusione.

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

Ogni anno vengono forniti ai docenti curricolari e ai docenti di sostegno corsi di formazione interna e/o esterna sui temi di inclusione e integrazione e sulle disabilità presenti nella scuola (es. corso autismo, corsi DSA).Sono presenti tra il personale dell’istituto docenti formati in tema di inclusionecon Master Universitari e docenti specializzati per il sostegno.Lo scopo è quello di promuovere modalità di formazione affidate alla partecipazione degliinsegnanti, coinvolti non come semplici destinatari, ma come professionisti che riflettono e attivano modalità didattiche orientate all’integrazione efficaci nel normale contesto del fare scuola quotidiano.Si prevede l’attuazione di interventi di formazione su:• metodologie didattiche e pedagogia inclusiva• strumenti compensativi e dispensativi per l'inclusione• nuove tecnologie per l'inclusione• le norme a favore dell'inclusione• strumenti di osservazione per l'individuazione dei bisogni• Gruppo dei pari e apprendimento cooperativo come strategia compensativa per i BES.N.B.: si auspica che vengano concessi i corsi di aggiornamento anche nelle ore scolastiche in quanto sono un diritto e un dovere.

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive.La valutazione del Piano Annuale dell’Inclusione avverrà in itinere monitorando punti di forza e criticità, andando ad implementare le parti più deboli.Il GLI rileva i BES presenti nella scuola, monitorando e valutando il livello di inclusività della scuola; elabora la proposta di PAI riferito a tutti gli alunni con BES al termine di ogni anno scolastico.L'obiettivo principale della scuola sarà quello del diritto all’apprendimento di tutti gli alunni.L’esercizio di tale diritto comporta da parte dei docenti un particolare impegno in relazione agli stili educativi, al ripensamento della trasmissione-elaborazione dei saperi, ai metodi di lavoro, alle strategie di organizzazione delle attività in aula.Per quanto riguarda la modalità di verifica e di valutazione degli apprendimenti i docenti tengono conto dei risultati raggiunti in relazione al punto di partenza e verificano quanto gli obiettivi siano riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti.

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Relativamente ai percorsi personalizzati i Consigli di Classe/team dei docenti concordano le modalità di raccordo con le discipline in termini di contenuti e competenze, individuano obiettivi minimi che prevedano anche prove semplificate a quelle del percorso comune. Stabiliscono livelli essenziali di competenza che consentano di valutare la contiguità con il percorso comune e la possibilità del passaggio alla classe successiva.Per non disattendere gli obiettivi dell’apprendimento e della condivisione e dell’inclusione, è indispensabile che la programmazione delle attività sia realizzata da tutti i docenti curricolari, i quali, insieme all’insegnante per le attività di sostegno definiscono gli obiettivi di apprendimento sia per gli alunni con disabilità, sia per gli alunni BES in correlazione con quelli previsti per l’intera classe.È necessario pertanto l’adozione di strategie e metodologie favorenti, quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring, l’apprendimento per scoperta, la suddivisione del tempo in tempi, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici.Risulta utile una diffusa conoscenza delle nuove tecnologie per l'integrazione scolastica, anche in vista delle potenzialità aperte dal libro di testo in formato elettronico.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuolaDiverse figure professionali collaborano all’interno dell’istituto: contitolarietà dei docenti di sostegno con gli insegnanti di classe.

Gli insegnanti di sostegno promuovono attività individualizzate, attività con gruppi eterogenei di alunni, attività laboratoriali con gruppi, inoltre i collaboratori all'integrazione promuovono interventi educativi in favore dell’alunno con disabilità, interventi che favoriscono l’autonomia, in classe o in altre sedi dell’istituto unitamente al docente in servizio in contemporanea.Se necessario viene contattatto un mediatore linguistico-culturale a seconda dell'etnia di provenienza dell'alunno.Tutti i soggetti coinvolti si propongono di organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali all'inclusione, al successo della persona anche attraverso:• Attività laboratoriali• Attività per piccolo gruppi• Tutoring• Attività individualizzata

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistentiIntraprendere rapporti con le ASL per attività di informazione, attività di collaborazione con i servizi socio-sanitari di zona, associazioni per dopo-scuola per alunni disagiati (l'Orizzonte, il Cerchio...) e doposcuola DSA (Canale Scuola).

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

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La costruzione di un’alleanza con la famiglia rappresenta uno dei punti diforza del percorso educativo e inclusivo; ciò vuol dire creare un modello dilavoro basato sulla collaborazione e la corresponsabilità, nel quale, accanto auna relazione di sostegno e alla creazione di un senso di empowerment, sianoperseguiti obiettivi comuni, in cui i genitori siano guidati e consigliati e suiquali essi stessi possano dare un contributo rilevante.Le comunicazioni sono e saranno puntuali, in modo particolare riguardo allalettura condivisa delle difficoltà e alla condivisione delle linee elaborate nellaprogettazione educativo/ didattica.“La famiglia è inoltre chiamata a formalizzare con la scuola un pattoformativo/educativo che preveda l’autorizzazione a tutti i docenti delConsiglio di Classe – nel rispetto della privacy e della riservatezza del caso-ad applicare tutti gli strumenti compensativi e le strategie dispensativeritenute idonee, previste dalla normativa vigente, tenuto conto delle risorsedisponibili”. ( MIUR Linee Guida, 2011, pag. 25).E’ necessario che ci sia, inoltre, un ampio coinvolgimento di tutte le agenzieformative che vengono a contatto con il bambino, e che i concetti di contestofacilitante e di ambiente protesico caratterizzino le modalità di porsi nei suoiconfronti.In accordo con le famiglie sono individuate modalità e strategie specifiche,adeguate alle effettive capacità dell’alunno, per favorire il pieno sviluppo dellesue potenzialità, nel rispetto degli obiettivi formativi previsti nei percorsididattici individualizzati e personalizzati.Le famiglie saranno coinvolte sia in fase di progettazione e di realizzazione deipercorsi inclusivi, anche attraverso:-la condivisione delle scelte effettuate-un eventuale focus group per individuare bisogni e aspettative-l’organizzazione di incontri per monitorare i processi e individuare azioni dimiglioramento-coinvolgimento nella redazione del PDP.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;

In base alle situazioni di disagio e sulle effettive capacità degli studenti conbisogni educativi speciali, viene elaborato un PDP o un PEI.Il bisogno di costruire un Piano Didattico Personalizzato nasce dalla necessitàdi gestire in modo più efficiente la pianificazione didattica prevista dalla legge170/2010, dal successivo decreto attuativo ( DM 5669 del 12 luglio 2011) edalle Linee Guida.Nel documento sono contenuti:-dati anagrafici dell’alunno;-tipologia del disturbo;-obiettivi specifici d’apprendimento;-attività didattiche individualizzate;-strumenti compensativi utilizzati;-misure dispensative adottate;

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-forme di verifica e di valutazione personalizzate.

Con questo documento si costruisce un percorso finalizzato a:-rispondere ai bisogni individuali;-monitorare la crescita della persona ed il successo delle sue azioni;-favorire il successo del bambino nel rispetto della propria individualità –identità.

Il PDP non è concluso nel momento in cui è formalmente approvato, ma iniziaproprio allora a svolgere la sua funzione di supporto alla programmazione,divenendo un documento di lavoro da consultare ogni volta che si rende utileper mettere in pratica quanto previsto, ma anche da ridiscutere qualorasorgano inevitabili difficoltà.

Valorizzazione delle risorse esistenti

Ogni intervento sarà posto in essere partendo dalle risorse e dalle competenze presenti nella scuola anche se, visto il numero e le diverse problematicità di cui i soggetti sono portatori nonchè le proposte didattico formative per l'inclusione, si ritiene necessaria la presenza di risorse aggiuntive costituite anche da docenti in esubero,utilizzati come risorse interna per sostenere gli alunni in particolari difficoltà.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

L’eterogeneità dei soggetti con BES e la molteplicità di risposte possibili richiede l’articolazione di un progetto globale che valorizzi prioritariamente lerisorse della comunità scolastica e definisca la richiesta di risorse aggiuntive per realizzare interventi mirati. Le proposte progettuali, per la metodologia che le contraddistingue, per le competenze specifiche che richiedono necessitano di risorse aggiuntive e non completamente presenti nella scuola.

L’istituto necessita: L’assegnazione di docenti da utilizzare nella realizzazione dei progetti di

inclusione e personalizzazione degli apprendimenti Il finanziamento di corsi di formazione sulla didattica inclusiva, in modo da

ottimizzare gli interventi di ricaduta su tutti gli alunni L’assegnazione di un organico di sostegno adeguato alle reali necessità per

gli alunni con disabilità L’incremento di risorse umane per favorire il proseguimento del successo

formativo per alunni stranieri e per corsi di alfabetizzazione Risorse umane per l’organizzazione e la gestione di laboratori informatici,

nonché l’incremento di risorse tecnologiche in dotazione alla singole classi, specialmente dove sono indispensabili strumenti compensativi

rispetto dei compiti indicati nell' Accordo di Programma 2013 con i servizi socio-sanitari (come indicato)

Costituzione di reti di scuole in tema di inclusività

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordinidi scuola e il successivo inserimento lavorativo

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Notevole importanza viene data all'accoglienza: così per i futuri alunni vengono realizzati progetti di continuità, consigli di classe integrati ai quali partecipano gli insegnanti dei rispettivi ordine di istruzione, in modo che, in accordo con le famiglie e gli insegnanti possano vivere con minore ansia il passaggio fra i diversi ordini di scuola.

Valutate quindi le disabilità e i bisogni educativi speciali presenti, la commissione formazione classi, con le insegnanti di sostegno, provvederà al loro inserimento nella classe più adatta.Il PAI che si intende proporre trova il suo sfondo integratore nel concetto di "continuità". Tale concetto si traduce nel sostenere l'alunno nella crescita personale e formativa.Fondamentale risulta essere l'Orientamento inteso come processo funzionale a dotare le persone di competenze che le rendano capaci di fare scelte consapevoli dotandole di un senso di autoefficacia (empowerment) con conseguente percezione della propria "capacità".L'obiettivo prioritario che sostiene l'intera progettazione è permettere alle persone di “sviluppare un progetto di vita futura”.

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PATTO DI CORRESPONSABILITÀSCUOLA-FAMIGLIA

SCUOLA PRIMARIAISTITUTO COMPRENSIVO BOLZANO IV - OLTRISARCO

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PREMESSA

Il patto di corresponsabilità vuole essere uno strumento che permette alla scuola e alle

famiglie di condividere ed esplicitare in modo semplice le intenzioni educative e formative.

Serve quindi a garantire coerenza e continuità nel lavoro a scuola e a casa, fornendo ai

genitori chiarezza rispetto alle azioni didattiche/educative, alle attenzioni pedagogiche e

alle metodologie organizzative adottate dagli insegnanti.

A tal fine la scuola si impegna a lavorare per il successo formativo dell’alunno e la famiglia

si impegna a collaborare con gli insegnanti partecipando in maniera attiva.

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LA SCUOLA SI IMPEGNA A… LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A…L'ALUNNO/ STUDENTE SI IMPEGNA A…

OFFERTAFORMATIVA

•Proporre un’Offerta Formativa rispondente ai bisogni dell’alunno e a lavorare per il suo successo formativo.

•Leggere, capire e condividere il Piano dell’Offerta Formativa e a sostenere l’Istituto nell’attuazione di questo progetto.

•Condividere il piano formativo assumendosi la responsabilità di quanto espresso e sottoscritto.

•Condividere con la propria famiglia i progetti formativi proposti dall'istituto.

RELAZIONI •Favorire un ambiente sereno e adeguato al massimo sviluppo delle capacità dell’alunno.

•Promuovere rapporti interpersonali positivi fra alunni ed insegnanti, stabilendo regole certe e condivise attraverso la comunicazione e l'ascolto.

•Creare un clima sereno per stimolare la maturazione dei comportamenti, l’accompagnamento nelle situazioni di disagio e la prevenzione di ogni forma di pregiudizio e di emarginazione.

•Considerare la funzione formativa della Scuola e dare ad essa la giusta importanza rispetto ad altri impegni extrascolastici.

•Accompagnare i figli nell'apprendimento delle regole delvivere civile, dando importanza allabuona educazione, al rispetto deglialtri e delle cose di tutti.

•Condividere con gli insegnanti /educatori linee educative comuni.

•Instaurare un dialogo costruttivo con il team di classe rispettandoneil ruolo.

•Relazionarsi positivamente con adulti e coetanei.

•Rtilizzare correttamente glispazi disponibili e il materialedi uso comune.

•Accettare il punto di vista degli altri e sostenere con correttezza la propria opinione.

•Rivolgersi in maniera correttaa tutte le persone.

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INTERVENTIEDUCATIVI

•Inviare avvisi, comunicazioni e annotazioni per mantenere un costruttivo contatto con le famiglie.

•Fornire agli alunni competenze sociali e comportamentali.

•Comunicare periodicamente con le famiglie l’andamento didattico – educativo e gli aspetti inerenti il comportamento e la condotta.

•Fare rispettare le norme di comportamento.

•Prendere adeguati provvedimenti disciplinari in caso di comportamenti scorretti e particolarmente gravi.

•Firmare sempre tutte le comunicazioni per presa visione facendo riflettere il figlio, ove opportuno, sulla finalità educativa delle comunicazioni.

•Controllare che i propri figli non portino a scuola oggetti di valore (smartphone, tablet, preziosi, ...)

•Non esprimere opinioni o giudizi sugli insegnanti e/o sul loro operato in presenza dei bambini.

•Verificare che l'alunno/studente segua gli impegni di studio e le regole della scuola.

•Cooperare con gli insegnanti per l’attuazione di eventuali strategie di recupero scolastico.

•Si impegna a condividere con gli insegnanti e ad accettare eventualiprovvedimenti disciplinari.

•Riflettere con adulti e compagni su eventuali annotazioni ricevute e sui comportamenti da evitare.

•Portare a scuola tutte le comunicazioni debitamente firmate dai genitori.

PARTECIPAZIONE ALLA

VITASCOLASTICA

•Tenere in considerazione le proposte di alunni e genitori.

•Ascoltare, prestare attenzione egarantire riservatezza ai problemi degli alunni/studenti.

•Partecipare attivamente agli incontri collegiali e ai colloqui individuali previsti dal calendario.

•Fare proposte e collaborare alla loro realizzazione.

•Esporre eventuali problematiche nei modi e nei luoghi opportuni

•Frequentare regolarmente i corsi extra curricolari a cui si iscrive.

•Collaborare alla soluzione di problemi.

•Partecipare con impegno a tutte le attività didattiche proposte.

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DIDATTICA •Realizzare i curricoli disciplinarie le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche.•Migliorare l’apprendimento deglialunni attraverso strategie mirate.

•Presentare il piano annuale delle attività didattiche/progetti della classe.

•Partecipare alle riunioni previste, nelle quali vengono illustrati il piano annuale delle attività didattiche e i progetti della classe.

•Partecipare attivamente alla piena realizzazione delle proposte didattiche.

FREQUENZA -PUNTUALITÀ

•Far rispettare l’obbligo scolastico.

•Garantire il regolare inizio delle lezioni.

•Garantire la regolarità della frequenza scolastica evitando assenze per futili motivi.

•Garantire la puntualità del figlio inentrata e in uscita secondo gli orari stabiliti.

•Giustificare eventuali assenze, ritardi o uscite anticipate sul libretto delle giustificazioni.

•Rispettare l'orario d'inizio delle lezioni.

COMPITI •Spiegare, controllare regolarmente i compiti svolti a casa e comunicare eventuali inadempienze.

•Valorizzare il lavoro scolastico, affiancandosi ai bambini nell'esecuzione dei compiti, senza sostituirsi ad essi.

•Prevedere eventuali recuperi, in caso di assenze, contattando un compagno di classe o concordandoaltre modalità con gli insegnanti.

•Assolvere con attenzione agliimpegni di studio.

•Prendere regolarmente nota di tutti i compiti assegnati.

•Pianificare il lavoro da svolgere a casa.

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•Far eseguire ai propri figli i compiti non svolti per il giorno successivo.

•Aiutare i figli a pianificare e ad organizzarsi (orario, controllo del diario, preparazione della cartella, ecc.).

•Controllare ogni fine settimana il materiale scolastico sostituendo quello esaurito e integrando quello mancante.

•Svolgere i compiti regolarità e ordine.

•Controllare il lavoro svolto a scuola ed eventualmente completarlo.

•Organizzare e gestire autonomamente il proprio materiale scolastico.

MENSA EPAUSA

•Far vivere agli alunni il tempo mensa come un momento educativo.

•Sensibilizzare le famiglie ad un’educazione alimentare equilibrata e sana.

•Comunicare eventuali allergie, certificate dal medico, all’Ufficio Servizi del Comune e agli insegnanti.

•Prevedere per i propri figli merende sane.

•Assaggiare tutte le pietanze.

•Mantenere un comportamento adeguato sia in mensa che in cortile rispettando il regolamento scolastico.

•Utilizzare correttamente gli spazi disponibili e i materiali di uso comune.

VALUTAZIONE

•Tenere conto del percorso evolutivo e personale del bambino. Prevedere momenti di valutazione periodica.

•Accettare i suggerimenti dell’insegnante per migliorare il percorso formativo del figlio ed evitare paragoni con gli altri.

•Riconoscere le proprie capacità, le proprie conquiste ed i propri limiti come occasione di crescita.

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•Far vivere l'errore come momento positivo di crescita. •Collaborare per potenziare nel/la

figlio/a, una coscienza delle proprierisorse senza drammatizzare l'errore.

•Accettare i suggerimenti dell'insegnante per migliorare il proprio rendimento.

SALUTE EIGIENE

•Intervenire tempestivamente nei casi d'urgenza attraverso tutte le misure necessarie a salvaguardare la salute del bambino.

•Accogliere i bambini in un ambiente confortevole e pulito.

•Vigilare e individuare eventuali fonti di pericolo per rimuoverle.

•Consegnare al team di classe certificato medico e autorizzazionescritta per i farmaci salvavita.

•Comunicare, in caso di intolleranze/allergie alimentari certificatomedico e autorizzazione scritta al team di classe.

•Sensibilizzare al massimo i propri figli sulle eventuali intolleranze e/o allergie alimentari e non di cui soffrono.

•Curare l'igiene personale del proprio figlio.

•Controllare che il proprio figlio nonvenga a scuola con oggetti potenzialmente pericolosi.

•Tenere comportamenti corretti ed adeguati per la salvaguardia della propria salute.

FOTO, VIDEOe ALTROmateriale

multimediale(Youtube,

•Non diffondere, divulgare, condividere, con qualsiasi mezzo, ivi inclusa la pubblicazione in siti web, immagini, video che ritraggono alunni/studenti senza

•Non diffondere immagini, video che ritraggono alunni/studenti personale docente/educativo, personale ATA, riprese all’interno dell’Istituto e all’esterno durante leattività didattico/educative senza

•Non diffondere immagini, video che ritraggono alunni/studenti , personale docente/educativo, personale ATA, riprese all’interno dell’Istituto e all’esterno

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socialnetwork,blog, sito

dell' Istitutoecc.…)

l’informativa e il consenso scritto delle parti interessate.

•Far comprendere l'importanza dell'uso corretto della rete mediatica.

l’informativa e il consenso scritto delle parti interessate.

•Sensibilizzare e vigilare i propri figli nell'utilizzo della rete mediatica.

durante le attività didattico/educative senza l’informativa e il consenso scritto delle parti interessate.

•Maturare l'uso corretto di qualsiasi materiale multimediale.

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