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1 Istituto Comprensivo Statale Giovanni XXIIIPiazzi C. F.97279060822 – Cod. Mecc. PAIC8AL00X Sede Scuola Secondaria di 1 Grado: Via Mario Rutelli , 50 – 90143 Palermo – tel. 091/343733 - fax 091/347505 Direzione Didattica: Via Sampolo , 63 – 90143 Palermo – tel. 091/6251601 - fax 091/6251640 Pec: [email protected] - e-mail: [email protected] wwww.ddgiovanni23.it Anno scolastico 2012/13 Dirigente Scolastico Prof. ssa Aurelia Patanella

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 Istituto  Comprensivo  Statale  

Giovanni  XXIII-­‐Piazzi  C. F.97279060822 – Cod. Mecc. PAIC8AL00X

Sede Scuola Secondaria di 1 Grado: Via Mario Rutelli , 50 – 90143 Palermo – tel. 091/343733 - fax 091/347505

Direzione Didattica: Via Sampolo , 63 – 90143 Palermo – tel. 091/6251601 - fax 091/6251640

Pec: [email protected] - e-mail: [email protected] wwww.ddgiovanni23.it

Anno scolastico 2012/13

Dirigente Scolastico Prof.ssa Aurelia Patanella

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PRESENTAZIONE   Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale dell’identità culturale e progettuale della Scuola. È il risultato dell’ analisi del contesto, svolta dal Collegio dei Docenti che ha considerato la cultura pregressa dell’istituto relativa all’organizzazione e al sistema di competenze, le macro tendenze socio-culturali della società odierna, i bisogni e le risorse locali nelle sue componenti storico sociali. Su tali basi, esso delinea l’insieme dei bisogni formativi degli alunni e definisce i servizi generali che l’Istituto eroga, evidenziando le scelte educative curriculari, didattiche e organizzative che si intende esprimere e realizzare nell’anno scolastico 2012/2013. Il seguente schema grafico ne propone i punti salienti.

IL CONSIGLIO D’ISTITUTO

delibera

GLI INDIRIZZI E LE SCELTE GENERALI DI GESTIONE E DI

AMMINISTRAZIONE

GLI ORGANISMI E LE ASSOCIAZIONI DI GENITORI

E STUDENTI

esprimono

PROPOSTE E PARERI

IL COLLEGIO DEI DOCENTI

definisce

L’ELABORAZIONE DEL PIANO

IL CONSIGLIO DI ISTITUTO

adotta

IL P.O.F.

L’UFFICIO DI SEGRETERIA

consegna

IL POF ALLE FAMIGLIE

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1. L’ Istituto Comprensivo

1.1 La scuola e la sua storia

L’istituto comprensivo “Giovanni XXIII-Piazzi” nasce dalla fusione di due prestigiose istituzioni scolastiche: la scuola dell’infanzia e primaria “Giovanni XXIII” già denominata “Trieste”, ubicata in Via Sampolo n.63 e la scuola secondaria di I grado “Giuseppe Piazzi”. La scuola “Giovanni XXIII”, nata come scuola per il reggimento “Trieste“, da cui prese la prima denominazione, è stata costruita nei primi anni del ‘900. Alla fine degli anni ‘50, fu trasformata in “scuola speciale” perché accoglieva gli alunni in situazione di handicap provenienti da tutta la città. Accanto alle classi speciali, funzionavano anche classi comuni. Abolite le classi speciali, la scuola ha mantenuto un’apertura particolare alle problematiche dell’integrazione. La Secondaria di I grado “Giuseppe Piazzi” vanta più di 140 anni di storia, fu istituita nell'anno scolastico 1868/69 come Scuola Tecnica Parallela alla scuola "reggia". Nel 1876 l'istituto prese il nome del celebre astronomo Giuseppe Piazzi. Nell'anno 1879/80 venne istituita una scuola telegrafica, provvista di macchine proprie. La Scuola Tecnica "Giuseppe Piazzi" fu premiata con medaglia d'argento per il disegno all'Esposizione Scolastica di Palermo nel 1888, con medaglia di bronzo all'Esposizione Universale di Parigi nel 1900. Di questa lunghissima tradizione tecnico-scientifica , si conserva memoria nel museo interno, che custodisce alcuni antichi strumenti realizzati nelle sue officine. Negli anni '20 prese la denominazione di "Scuola Complementare" e in seguito di “Avviamento Professionale”. Con l'istituzione della "Scuola Media Unica" (1962) la "Piazzi" diventa scuola media e negli anni 70 viene trasferita in via Libertà. Dall'anno scolastico 1997/98 , si trova in via Mario Rutelli n° 50, nel luogo dove furono uccisi il giudice Cesare Terranova ed il maresciallo Lenin Mancuso, dei quali si conservano memoria e testimonianza in una lapide sul muro di recinzione e in una fervida attività di educazione alla legalità. I due istituti già da anni collaborano attraverso percorsi di continuità e d’integrazione, e strutturano azioni didattiche personalizzate e nel contempo rispondenti alla specificità del territorio. Oggi , l’Istituto Comprensivo, forte delle proprie tradizioni culturali, crea le condizioni per ricondurre i molteplici apprendimenti , che il mondo contemporaneo offre, in unico percorso strutturante. Ciò per favorire un processo formativo verticale, in grado di durare lungo tutto l’arco della vita.

2. Territorio

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2.1 Il Contesto Sociale

L’Istituto opera in una zona residenziale in cui sono presenti negozi, uffici e banche. Il territorio è ricco di risorse di vario tipo. Esistono spazi attrezzati per l'aggregazione ed il tempo libero, offerti da Istituzioni religiose come l'Istituto Don Bosco Ranchibile, il Don Bosco Sampolo, la chiesa di Maria Ausiliatrice, la Chiesa di San Luigi. Nelle zone limitrofe ci sono strutture sportive private, sale cinematografiche e teatri. Sono presenti anche la delegazione di Circoscrizione con centro sociale annesso, il Consultorio familiare, l’ ASP 2 con servizio di Medicina scolastica-Neuropsichiatria infantile, l’ Associazione dei genitori (AGE) Boy scout, Aziende che erogano servizi pubblici e i distaccamenti di Pubblica Sicurezza.

L’interazione col territorio è costante. Il quartiere presenta un' alta densità abitativa e commerciale ed alcuni aspetti negativi come: mancanza di spazi verdi adeguati, traffico intenso, difficoltà di posteggio. La popolazione scolastica è eterogenea dal punto di vista sociale e culturale; vi sono famiglie di professionisti, impiegati, commercianti, operai ed artigiani. Negli ultimi anni è aumentata la presenza di immigrati e di alunni in situazione di disagio. Pertanto l’Istituto fornisce un’offerta formativa e didattica individualizzata. Tutto il personale da tempo si impegna affinché i bisogni individuali e del gruppo di appartenenza si incontrino con quelli della comunità. Le famiglie hanno un atteggiamento positivo nei confronti della scuola, vista come luogo di crescita e di formazione culturale. Alta è la partecipazione agli incontri scuola-famiglia.

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2.2 Iniziative Scuola – Territorio

La scuola interagisce con il territorio collaborando con associazioni ed enti pubblici e privati. Partendo da una attenta analisi dei bisogni recepisce o elabora iniziative di:

• Arricchimento/potenziamento dell’offerta formativa. • Accordi di rete con altre scuole di ogni ordine e grado appartenenti a

diversi contesti territoriali della città di Palermo e dei Comuni della provincia.

• Convenzioni e protocolli d'intesa con enti pubblici o privati. • Supporto agli alunni disabili e in situazione di svantaggio

socioculturale. • Messa in sicurezza e miglioramento delle strutture. • Autovalutazione. • Progettazione e realizzazione di percorsi PON e POR. • Formazione del personale. • Supporto al lavoro dei docenti.

Sono numerose le attività proposte:

• Sport a scuola: CONI, Centro Sportivo Piazzi • Musica e teatro: Massimo, Politeama Garibaldi, Zappalà, • Play group, associazioni musicali • La scuola al cinema • Addiopizzo • Navigazione sicura (polizia postale) • Educazione alla salute e alla relazione (ASP e Consultorio) • Intercultura (esha parents)

2.3 Iniziative di Solidarietà

Nel corso dell’anno scolastico, le classi della scuola organizzano iniziative di solidarietà e partecipano a quelle proposte da: UNICEF, TELETHON, Associazione AIL, Telefono Azzurro, parrocchie e simili.

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3. Offerta formativa

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3.1 Principi Guida L’Istituto Comprensivo crea le condizioni perché si affermi una scuola unitaria di base, attraverso la progettazione, realizzazione e verifica di un curricolo verticale, che prenda in carico i bambini dall’età di quattro/cinque anni e li guidi fino al termine del primo ciclo d’ istruzione. L’itinerario scolastico è progressivo, continuo, orientativo ed inclusivo pur nella specificità educativa delle tre tipologie di scuola. L’orizzonte di riferimento per progettare percorsi per la promozione delle competenze deve essere quello delle otto competenze chiave raccomandate dal Parlamento europeo (Raccomandazione del 2006). Nella elaborazione del curricolo la scuola diversifica le proposte didattiche, collegate in un’ottica transdisciplinare e centrate sull’acquisizione delle seguenti competenze:

cittadinanza attiva imparare ad imparare progettare comunicare collaborare e partecipare agire in modo autonomo e responsabile risolvere problemi individuare collegamenti e relazioni acquisire ed interpretare l’informazione.

E’ compito peculiare del primo ciclo di istruzione porre le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva, costruire il senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità.

4. Accoglienza, integrazione e continuità educativa

4.1 L’accoglienza L’istituto comprensivo presta molta attenzione all’accoglienza. Nella scuola dell’infanzia accogliere significa facilitare l’approccio del bambino alla nuova realtà scolastica, promuovendo la conoscenza di sé, dell’altro e degli spazi scolastici. L’ingresso nella scuola primaria è momento fondamentale dell’integrazione sociale e culturale del bambino. L’accoglienza, pertanto, non deve essere identificata nei primi giorni di scuola, con la “festa” d'ingresso, dopo la quale ha inizio la vera attività didattica. E’ un vero e proprio principio ispiratore della vita scolastica. Tutta l’organizzazione deve favorire un’esperienza importante per la costruzione di identità sicure ed aperte allo scambio con gli altri.

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L’accoglienza, quindi, si manifesta come relazione educativa costante, pregnante e umanamente ricca, fondata sulla valorizzazione delle diversità, percepite come opportunità di sviluppo e di costruzione dell’autostima. Le attività didattiche, pur presentando in relazione ai contenuti e alla metodologia elementi di peculiarità a seconda che si tratti della scuola dell’infanzia, della prima classe della scuola primaria o della prima classe della scuola secondaria di primo grado, risultano unitarie nella loro valenza formativa e sono personalizzate rispetto ai bisogni formativi di ciascuno.  4.2 Integrazione degli Alunni con bisogni speciali Il nostro Istituto si impegna ad essere Inclusivo, a trovare e a dare una risposta concreta ai bisogni di tutti gli alunni in difficoltà, che renda significativa la loro presenza nel contesto scolastico. In riferimento alla normativa sulle “Linee guida per l’Integrazione scolastica degli alunni con disabilità”, la Scuola si propone di creare le condizioni adatte perché ogni allievo possa sentirsi protagonista di un’esperienza pensata e realizzata in funzione della sua crescita affettiva, cognitiva, relazionale, sociale. Un’Integrazione di qualità dal punto di vista relazionale e psicologico che rappresenta l’obiettivo permanente della nostra azione educativa. Grazie alla presenza di risorse umane e professionali, l’Istituto ha sviluppato nel tempo esperienze metodologiche e didattiche poliedriche, per affrontare tutte le problematiche in situazione di disagio. Ci si avvale di Gruppi di Lavoro operativi, i quali si riuniscono, di norma tre volte all’anno in presenza degli specialisti dell’ASP, progettando e verificando il PEI (Piano Educativo Individualizzato) dei singoli alunni. Le metodologie adottate sono orientate a potenziare le risorse di cui ciascuno dispone e si basano sul concetto di “vantaggio reciproco” in una dinamica di interazioni e di rapporti da cui tutti gli alunni possono trarre maturazione. Un’analisi attenta degli elementi qualificanti l’Integrazione, ci ha permesso di individuare una serie di parametri e di procedure che assicurano un monitoraggio continuo e un controllo puntuale dell’Integrazione scolastica che viene realizzata attraverso:

• La programmazione coordinata dei servizi scolastici con quelli sanitari, culturali, sportivi;

• Rimozione di tutte le barriere architettoniche; • Rapporti continui con le famiglie (sportello di ascolto); • Rapporti con le scuole di provenienza; • Rapporti con esperti di Associazioni Onlus • La dotazione di attrezzature tecniche e sussidi didattici specifici in

collaborazione con Enti Territoriali; • Rapporti col Comune di Palermo, Regione, Enti Locali; • Orientamento scolastico in collaborazione con le altre Istituzioni

scolastiche del territorio; • Attività laboratoriali in orario curriculare ed extracurriculare.

I docenti Specializzati su Sostegno in collaborazione con i docenti di classe, si impegnano ad attuare metodologie come il tutoring, il cooperative learning,

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la semplificazione e l’uso di strumentazione compensativa, che permettono di valorizzare una risorsa di inestimabile valore, sia sul piano cognitivo sia su quello relazionale-umano: i compagni di classe. L’intera comunità scolastica, dunque, è coinvolta nel processo d’ integrazione. 4.3 La continuità educativa La continuità educativa è strategia per garantire all’alunno un percorso graduale e regolare, privo di traumi e frammentazioni. Essa valorizza ed integra le esperienze pregresse attraverso la progettazione di:

• Obiettivi coordinati tra scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado.

• Stretta collaborazione tra gli insegnanti della scuola dell’infanzia e del primo ciclo

• Microprogetti comuni tra le classi ”ponte”. • Attività di orientamento inteso come percorso triennale che

nell’ultimo anno comporta anche la collaborazione con le scuole superiori.

• Collaborazione con le scuole presenti nel territorio. 4.4 L’organizzazione del Curricolo In base ai processi evolutivi degli allievi, i docenti determinano scelte educative e didattiche che favoriscono il migliore sviluppo del bambino e dell’adolescente e gli consentono di costruire la propria identità, accrescendo autostima e autonomia e promuovendo l’acquisizione di abilità, conoscenze e competenze attraverso:

L'organizzazione degli spazi e dei tempi. La relazione, l’animazione e la mediazione didattica. La scelta delle esperienze, l'attenzione per il gioco, per la ricerca, per le

attività di vita quotidiana. Le modalità di collaborazione tra scuola e famiglia.

4.5 La scuola dell’infanzia promuove: il consolidamento dell’identità lo sviluppo dell’autonomia l’educazione alla cittadinanza l’acquisizione delle competenze in rapporto ai campi di esperienza:

- Il sé e l’altro - Il corpo e il movimento - Immagini, suoni e colori - I discorsi e le parole - La conoscenza del mondo

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4.6 La Scuola Primaria • Promuove l’alfabetizzazione culturale di base • Offre l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive,

affettive, sociali, corporee, etiche e religiose della persona. • Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici

di ciascuna disciplina, permette di esercitare differenti stili cognitivi, indispensabili per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico.

Adotta una suddivisione oraria flessibile delle discipline:

• Religione n.2 ore per tutte le classi • Musica n.1 ora per tutte le classi • Arte e Immagine n.1 ora per tutte le classi • Educazione Fisica n.2 ore per tutte le classi • Tecnologia n.1 ora per tutte le classi • Scienze n.2 ore per tutte le classi • Matematica n. 6 ore • Italiano n. 8/7 per le classi I e II – n. 6 per le classi III, IV e V • Lingua inglese n. 1 ora per le classi prime e n. 2 ore per le classi

seconde – n.3 ore per le classi terze, quarte e quinte • Storia e geografia n. 3 ore per tutte le classi.

4.7 La scuola secondaria di primo grado:

• Realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà, come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo.

• Favorisce l’organizzazione delle conoscenze nella prospettiva di un sapere integrato e padroneggiato.

• Promuove lo sviluppo in senso ampio e trasversale delle competenze acquisite nell’ambito delle singole discipline.

Elabora percorsi dipartimentali per il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento e dei traguardi per lo sviluppo delle competenze

Piano di studio scuola secondaria di primo grado Italiano 5 Inglese 3

Francese 2 Storia 2

Geografia 2 Matematica 4

Scienze 2 Tecnologia 2

Educazione Musicale 2 Arte e immagine 2 Scienze motorie 2

Approfondimento disciplinare 1 Religione 1

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5. Metodologia

Nel rispetto della libertà d’insegnamento, i docenti utilizzano oltre alla lezione frontale quella interattiva, la metodologia della ricerca, della mediazione secondo il metodo Feuerstein, la didattica metacognitiva e quella laboratoriale. L’azione didattica prevede per alcune attività l’organizzazione in assetto di gruppo, con alunni delle stesse classi o di classi diverse. Ciò contribuisce ad accrescere la motivazione; avvia gli alunni a convivere in situazioni stimolanti atte a favorire la socializzazione, l’interscambio, il confronto e la collaborazione. La comunicazione didattica utilizza diversi canali per consentire a tutti gli alunni la comprensione dei messaggi. Si favoriscono il dialogo e il confronto aperto e si privilegia un’autentica dimensione di ascolto. Un ruolo centrale giocano le strumentazioni tecnologiche, L.I.M. e P.C., nel processo di apprendimento insegnamento, che è attento agli stili cognitivi dei “nativi digitali” e li stimola al necessario spirito critico. Il ruolo del docente si configura, dunque, come mediatore e facilitatore del processo di conoscenza, stimolatore dell’iniziativa, dell’autodecisione, del senso di responsabilità personale, dell’autonomia del processo di apprendimento.

6. Valutazione 6.1 Valutazione come processo La valutazione è un processo che accompagna costantemente l’esperienza didattica. Essa è parte integrante della qualità dell’offerta educativa ed assume la funzione di attivare forme di conoscenza dell’esperienza educativa progettata e realizzata. Essa ha una funzione formativa, nella quale il soggetto valutato è parte attiva e consapevole del proprio apprendimento. La valutazione degli apprendimenti e del comportamento è effettuata con scansione quadrimestrale. Secondo quanto previsto dal D.P.R. 122/2009, alla fine della classe quinta primaria e della classe terza della scuola secondaria di primo grado viene redatta la certificazione delle competenze progressivamente acquisite dall’alunno. I docenti della scuola in sede di consiglio d’interclasse nella scuola primaria e di dipartimento disciplinare nella scuola secondaria elaborano degli indicatori per la valutazione degli apprendimenti e delle competenze acquisite dagli alunni.

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La valutazione viene effettuata in itinere durante le attività quotidiane attraverso l’osservazione, l’ascolto ed il monitoraggio degli elaborati, secondo criteri verificabili, tracciabili e condivisi. La valutazione periodica viene effettuata, anche, attraverso la somministrazione di prove oggettive strutturate o libere e di prove standardizzate (test). Il Collegio ricorda, inoltre, che sarà indispensabile tener conto della situazione di partenza, delle diverse provenienze culturali, dei DSA , delle disabilità, per poter giungere ad una certificazione delle competenze chiara e condivisa. La valutazione degli alunni con disabilità certificata è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base de Piano Educativo Individualizzato. Per l’esame conclusivo del primo ciclo possono essere predisposte prove di esame differenziate comprensive della prova a carattere nazionale, corrispondenti agli insegnamenti impartiti. Dette prove hanno valore equivalente a quelle ordinarie ( art.9, D.P.R. 122/2009). Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento, la valutazione effettuata in sede di esame conclusivo del primo ciclo deve tener conto delle specifiche situazioni soggettive. A tal fine vengono adottati gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei (art. 10,D.P.R. 122/2009). La valutazione esterna è effettuata dall’INVALSI (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema d’Istruzione) per mezzo di:

− prove standardizzate per la misurazione dell’apprendimento degli studenti.

− Questionari di sistema per l’analisi della qualità del servizio scolastico.

La legge30 ottobre 2008, n.169 ha reintrodotto nella scuola primaria e secondaria di primo grado la valutazione delle materie espressa in voti numerici ed il voto di comportamento espresso attraverso un giudizio sintetico nella scuola primaria e il voto in decimi in quella secondaria. Nella scuola secondaria eventuali insufficienze, in una o più materie, se ritenute dal C.d.C. passibili di recupero, comporteranno l’ammissione alla classe successiva o all’esame di stato con la dicitura in nota sulla scheda “6-voto di consiglio” ed un’ulteriore informazione alle famiglie mediante lettera. Per la valutazione del comportamento si terrà conto dei seguenti INDICATORI:

− livello di integrazione nella classe e nella scuola, inteso soprattutto come modalità di interazione con i pari e con gli adulti

− rispetto delle regole − gestione e cura del materiale, degli arredi, degli attrezzi, dei locali

scolastici − partecipazione, attenzione, impegno ed interesse − regolarità della frequenza.

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 6.2 L’autoanalisi d’ Istituto e il Monitoraggio POF

− L’Autoanalisi d’Istituto rappresenta l’assunzione di responsabilità di

tutti i soggetti che operano nella scuola, nell’ottica del miglioramento e del confronto continuo con i bisogni del territorio e della società e con quanto indicato nel piano dell’offerta formativa.

− La scuola aderisce da tanti anni alla rete FARO, un progetto finalizzato all’autovalutazione d’Istituto. Durante l’anno scolastico vengono raccolti dei dati attraverso la distribuzione di griglie e questionari. I questionari vengono compilati in forma anonima da tutto il personale della scuola (docenti, personale ATA, collaboratori, staff del dirigente), dai genitori e dagli alunni.

− I dati raccolti sono sia di tipo oggettivo (dati di contesto), sia personale (dati percettivi). Essi vengono poi digitalizzati e comparati attraverso alcuni indicatori forniti dalla rete, in modo da rilevare i punti di forza e i punti di debolezza della scuola ed attivare azioni di miglioramento del Piano della Offerta formativa e del Servizio pubblico

6.3 Criteri per gli esami di fine ciclo Per formulare i giudizi di ammissione agli esami di terza media il Consiglio di Classe valuta: la maturazione complessiva raggiunta nel triennio, lo sviluppo di capacità logiche e linguistiche, l’acquisizione dei contenuti a livello globale e interdisciplinare, le capacità operative e tutto quanto previsto in sede di programmazione, nell’ottica rigorosa dei ritmi di apprendimento, della situazione iniziale e delle reali possibilità di ciascun alunno. I criteri orientativi per le prove di licenza tengono conto del livello generale di preparazione e di maturazione conseguito dagli alunni. Negli anni scorsi sono stati approntati dai gruppi disciplinari i seguenti criteri orientativi di valutazione relativi alla conduzione dell’esame di Stato: a) PROVA SCRITTA D’ITALIANO Le tracce dei compiti indicativamente riguarderanno:

• Esperienze di vissuto personale o fantastico, in forma discorsiva oppure di lettera, diario o racconto.

• Proposta di redazione di un testo argomentativo o di un articolo di cronaca.

• Esperienze maturate a scuola (tematiche interdisciplinari, attività svolte o percorsi di approfondimento e/o ricerca) sotto forma di relazione.

Criteri di valutazione:

• Coerenza con la traccia. • Completezza espositiva ed eventuale originalità creativa.

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• Correttezza ortografica e morfosintattica, ricchezza lessicale.

b) PROVA SCRITTA DI MATEMATICA • Algebra: equazioni di 1° • Problemi di geometria solida • Studio di funzioni (leggi fisiche) • Probabilità

Criteri di valutazione:

• Correttezza formale. • Scelta della strategia risolutiva. • Applicazione delle tecniche di calcolo. • Rappresentazione grafica.

c) PROVE SCRITTE DI LINGUA INGLESE E DI LINGUA FRANCESE • Comprensione di un brano. • Stesura di una lettera. • Redazione di un dialogo.

Criteri di valutazione:

• Conoscenza  lessicale  e  morfosintattica.  • Padronanza  ortografica.  • Comprensione  del  contenuto  e  organizzazione  del  testo.  • Scioltezza  del  linguaggio.  • Efficacia  della  comunicazione,  pertinenza  e  coerenza.  • Scioltezza  del  linguaggio.  

In riferimento alla Prova Nazionale INVALSI i docenti delle discipline coinvolte hanno predisposto da tempo ed utilizzato strumenti comuni oggettivi di verifica quadrimestrale per tutte le classi, con particolare attenzione alle esercitazioni/simulazioni per le classi terze.

d) CRITERI PER IL COLLOQUIO D’ESAME Per le prove orali, allo scopo di aiutare i ragazzi a superare l’impatto emozionale e per creare un clima disteso che possa mettere a proprio agio, si inizierà chiedendo un argomento particolarmente approfondito, oppure un itinerario di collegamenti a livello transdisciplinare. Saranno oggetto del colloquio anche le esperienze didattiche realizzate durante il corso dell’anno, specie quelle riguardanti le attività di laboratorio. Si privilegerà nel corso del colloquio la visione d’ insieme, evitando l’accertamento puntiglioso dei singoli contenuti disciplinari . Durante il colloquio orale si dovranno accertare:

• I livelli di conoscenza dei contenuti.

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• La capacità di rielaborare ed operare collegamenti. • La chiarezza espositiva e la proprietà dei linguaggi.

7. Progettazione e arricchimento dell’Offerta Formativa

7.1 Progettare con risorse interne ed esterne. Con il termine “risorse” ci si riferisce all’insieme delle competenze umane e professionali a disposizione dell’intero istituto. Elementi di qualità sono la professionalità, le competenze specifiche disciplinari e la disponibilità verso l’innovazione. L’ Istituto ha, infatti , una lunga tradizione come scuola particolarmente sensibile e attenta alle esigenze formative del territorio e alle trasformazioni strutturali e metodologiche della scuola. La scuola può contare su un gruppo stabile di docenti. La mobilità del personale è molto ridotta e questo aspetto garantisce continuità nell’azione didattica e nel lavoro collegiale. 7.2 Formazione dei docenti e del personale ATA La formazione costituisce una leva strategica, per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento, al miglioramento e ampliamento dell’ Offerta formativa e all’innalzamento della qualità del servizio. Un’efficace politica di sviluppo delle risorse umane garantisce altresì stimoli per lo sviluppo professionale del personale. I docenti hanno partecipato e partecipano ad iniziative di aggiornamento e di formazione scelte autonomamente o concordate in sede collegiale. Un gruppo di docenti vanta un percorso formativo sulla didattica metacognitiva. Molti sono applicatori e formatori del programma di arricchimento strumentale del professore Feuerstein. Annualmente viene predisposto un programma interno di formazione e di aggiornamento che risponde al fabbisogno formativo del personale. Per l’anno scolastico 2012/2013 il piano di formazione prevede:

1) Corso di aggiornamento sulla Sicurezza (collegiale) 2) Corso di aggiornamento sulla Privacy (collegiale) 3) Corso di formazione PON FSE sull’uso delle Lavagne Interattive

Multimediali (LIM) 4) Corso di formazione PON FSE sulle competenze in lingua inglese 5) Corsi di formazione PON FSE su tematiche amministrativo – contabili 6) Incontri di formazione su tematiche specifiche, promossi da enti esterni

durante il corso dell’anno esaminati e selezionati dalle funzioni strumentali area 3.

A scuola di Sicurezza

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La Scuola ha redatto un documento di Valutazione dei rischi, con il relativo piano di miglioramento e di evacuazione in caso di emergenza (normativa sulla sicurezza Legge 81/2008). In tutti gli ambienti è esposta una piantina che mostra la via di fuga ed il percorso per raggiungere il luogo di raccolta. Almeno due volte l’anno, viene simulata l’evacuazione dell' edificio che impegna tutto il personale e gli alunni. Le attività relative alla sicurezza confluiscono in un “Progetto Sicurezza” che coinvolge l’intero personale in azioni a tutela della salute e sicurezza degli allievi, dell’utenza e dei lavoratori. Il piano ha una significativa ricaduta sulle attività didattiche ed educative, in quanto i docenti non si limitano a far esercitare gli alunni nelle procedure di evacuazione dall’edificio, ma sollecitano apprendimenti relativi:

• all’autocontrollo, oltre che alla perizia, in situazioni di rischio; • alla corretta interpretazione dei simboli, delle piantine e dei percorsi di

fuga; • alla stesura di regolamenti necessari per la sicurezza; • alla conoscenza di fattori di rischio e di norme di comportamento in

vari contesti di vita.

La scuola predispone ogni anno un piano per la formazione del personale sulla sicurezza. 7.3 Percorsi di Ampliamento dell’Offerta Formativa Attraverso l’analisi dei bisogni si sono strutturate attività nei seguenti ambiti:

Nuove tecnologie Laboratori scientifici Lingua inglese Attività artistico / espressive Attività musicali Attività d’integrazione Attività di educazione alla cittadinanza Attività di potenziamento disciplinare e propedeutica all’istruzione

secondaria di secondo grado Attività sportive Attività extra-scolastiche (visite guidate e viaggi di istruzione).

Nella scuola Primaria le classi Quarte e Quinte svolgeranno le seguenti attività opzionali :

Lettura Piccoli autori Il mio territorio Sicilianità Laboratorio di approfondimento linguistico Laboratorio di approfondimento storico – geografico Laboratorio di approfondimento geografico Laboratorio di potenziamento logico – matematico

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Laboratorio di educazione alimentare

7.4 L’ Arricchimento dell’ Offerta Formativa

L’istituto comprensivo propone le seguenti attività di arricchimento e potenziamento dell’offerta formativa, finanziate con fondi Pubblici (M.I.U.R.-U.E.-EE.LL.) o privati (Contributi delle famiglie, sponsor, volontariato, privato sociale) In orario curriculare In orario extracurricolare

• Lettura e biblioteca

• Radio – scuola

• Psicomotorio

• Manipolativo – Espressivo

• Prevenzione e recupero della

dispersione scolastica e

promozione del successo

formativo

• Integrazione alunni stranieri

• Integrazione alunni disabili

• Continuità

• Scuola al cinema

• Il “Massimo” della scuola

• Educazione musicale

• Educazione ambientale

• Educazione alla salute

• Educazione stradale

• Educazione alla legalità e alla

cittadinanza

• Intercultura: “una sorella per una

settimana”

• AddioPizzo

• Sport a scuola

• Sicurezza

Progetti PON 2007/2013 FESR

• “Un avventura in classe con il

notebook”

SCUOLA DELL’INFANZIA

• Laboratorio Continuità

SCUOLA PRIMARIA

• Laboratorio Piccoli esploratori

• Laboratorio Piccoli archeologi

• Laboratorio Robotica

• Laboratorio Creatività

• Laboratorio Storia

• Laboratorio Scienze

• Attività sportiva

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO

GRADO

• Laboratori di latino

• Laboratori di greco

• Laboratori musicali

• Laboratori artistico-manipolativi

• Attività sportiva

• Orienteering

Progetti PON 2007/2013 FSE C1 Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave

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• “Se faccio capisco” – scienze

• ”Impariamo in modo nuovo” –

informatica

• ”L’Inglese intorno a noi”

• Laboratorio MAC BOOK

• Laboratorio musicale

Attività alternative alla religione

cattolica

• Scopriamo l’arte

• Leggiamo insieme

• Lingua italiana

• Matematica primo livello

• Matematica secondo livello

• Lingua Inglese

La Scuola organizza visite guidate in

Città e Provincia, viaggi d’istruzione

in Sicilia, Italia ed Europa

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7.5 Progetti Pon/Fse 2007-2013 Al fine di migliorare l’efficacia formativa e la qualità delle strutture scolastiche la scuola promuove strategie di rafforzamento delle attività di insegnamento/apprendimento, in funzione dell’innalzamento dei livelli di competenza degli studenti. Tali strategie saranno realizzate attraverso:

− l’attivazione di percorsi laboratoriali per gli alunni; − la formazione del personale; − la sperimentazione di metodologie didattiche innovative; − il miglioramento della funzionalità delle strutture e delle attrezzature.

La scuola, accogliendo le spinte innovative promosse dal Ministero e in linea con gli obiettivi della conferenza di Lisbona, ha aderito ai Programmi Operativi Nazionali 2007-2013 “Competenze per lo sviluppo” ed “Ambienti per l’apprendimento”, attraverso la redazione dei Piani Integrati al POF, attuando i seguenti progetti: Con fondi PON/FSE “Competenze per lo sviluppo” C1 - FSE – 2011 - 2695- Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave: corso in lingua inglese. C-1-FSE-211-2695Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave: lingua italiana C-1-FSE-2011-2695 Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave: matematica primo livello C-1-FSE-2011- 2695Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave: matematica secondo livello B-7 FSE – 2011-548 Interventi per l’autoaggiornamento del personale scolastico: corso in lingua inglese B-9-FSE-2011-253 Sviluppo competenze sulla gestione amministrativo contabile e procedure di acquisizione di beni e servizi D1 – FSE – 2011 – 842 – interventi formativi rivolti ai docenti e al personale della scuola, sulle nuove tecnologie della comunicazione Con fondi PON/FESR “Ambienti per l’apprendimento” PLESSO “GIOVANNI XXII”: B-1-FESR-2007-1586 Laboratorio mobile per l’insegnamento delle scienze sperimentali “Se faccio capisco”, fondi FESR annualità 2007/2008 A-1-FESR-2008-797 Laboratorio di informatica “Impariamo in modo nuovo” B-1.B-FESR-2008-741 Laboratorio linguistico “L’inglese intorno a noi” C-1-FESR06_POR_SICILIA-2010-1180, C-2-FESR06_POR_SICILIA-2010-735 Asse II “Qualità degli ambienti scolastici” “Incrementare la qualità delle infrastrutture scolastiche, l’eco sostenibilità e la sicurezza degli edifici scolastici; potenziare le strutture per garantire la partecipazione delle persone diversamente abili

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e quelle finalizzate alla qualità della vita degli studenti” che prevede la sostituzione degli infissi e la revisione e messa in sicurezza dell’impianto elettrico del Plesso Giovanni XXII. PLESSO ”GIUSEPPE PIAZZI”: A-1 FESR 2008-832 - Laboratori multimediali ad uso didattico B-1.C-FESR-2008-741 - Laboratorio musicale

7.6 Criteri per la partecipazione degli studenti alle attività laboratoriali

Ad ogni alunno dev’essere offerta la possibilità di accedere ad almeno una delle attività laboratori. Pertanto, in caso di richieste più numerose della capienza di ciascun laboratorio, il Collegio ha adottato i seguenti criteri per la selezione dei partecipanti: ogni alunno potrà frequentare un solo laboratorio su richiesta della famiglia e su parere dei docenti. Se le richieste per il medesimo laboratorio supereranno il numero massimo consentito, si procederà al sorteggio. A ciascun laboratorio possono partecipare fino ad un massimo di 25 alunni; n. 10 alunni in presenza di allievi diversabili. I laboratori che prevedono uscite coinvolgeranno, per la sicurezza e una migliore organizzazione, le classi dei docenti che gestiscono il laboratorio stesso.

7.7 Visite guidate e viaggi d’istruzione

L’Istituto riconosce alle attività inter-para ed extra scolastiche, grande valenza culturale, didattica e formativa. In particolare, le uscite didattiche , le visite guidate e i viaggi d’istruzione fanno parte dell’ampliamento dell’offerta formativa della scuola e sono considerate attività scolastiche a tutti gli effetti; sono, inoltre, ritenute elementi utili poiché contribuiscono all’integrazione e alla socializzazione degli allievi. Sono inseriti in una precisa ed adeguata progettazione didattica-culturale e si configurano come esperienze di apprendimento che contribuiscono alla crescita e all’arricchimento culturale e personale degli alunni. Finalità:

• conoscere e salvaguardare il patrimonio storico, artistico e ambientale del territorio regionale, nazionale ed europeo.

• conoscere e confrontare ambienti del nostro paese nei suoi aspetti paesaggistici, monumentali, culturali e folcloristici.

• integrare ed approfondire l’attività scolastica. • rielaborare in classe l’esperienza vissuta.

L’organizzazione delle visite guidate e dei viaggi d’istruzione deve rispettare i criteri generali espressi dai Consigli di classe, di Interclasse e di Intersezione. Nella scuola dell’infanzia e primaria si prevedono uscite e visite guidate

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nell’ambito della provincia o delle provincie viciniori della durata massima di un intera giornata. Per la scuola Secondaria di primo grado sono previste uscite senza limiti di territorialità che possono prevedere fino ad un massimo di tre o quattro pernottamenti salvo motivate deroghe.  

8. Organizzazione, strutture e

personale scolastico

SCUOLA PRIMARIA “Giovanni XXIII” Il plesso “Giovanni XXIII” è la sede della scuola Primaria e dell’ Infanzia, gli alunni sono 667

SCUOLA DELL’INFANZIA

Classi n. classi Alunni n. classi Alunni Prime 6 151 1 22 Seconde 6 133 Terze 5 124 Quarte 4 94 Quinte 6 143 TOTALE 27 645 1 22 La scuola è dotata di: • 1 aula adibita a palestra - Aula d’ Informatica - Apparecchi televisivi -

Fotocopiatrici- Macchine fotografiche digitali- Videocamere - Registratori – Videoregistratori- videoproiettore - N. 11 postazioni in aula informatica - n. 3 postazioni in auletta multifunzionale - N. 18 computer portatili (notebook) – Stampanti – Scanner - Episcopio – Biblioteca - Videoteca - Impianto stereo HI-FI - Laboratorio scientifico mobile (microscopi, sismografo, kit per esperimenti di fisica) - N. 2 Lavagne Interattive Multimediali fisse - N. 5 Lavagne Interattive Multimediali mobili

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “Giuseppe Piazzi” Il plesso G. Piazzi è la sede della Scuola Secondaria di I grado, vi sono ubicati la presidenza e gli uffici della segreteria. Gli alunni sono 525 Classi numero Alunni Prime 7 172 Seconde 7 182 Terze 7 171 TOTALE 21 525

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L’edificio è dotato di: • Auditorium - Palestra coperta - Museo storico tecnologico e biblioteca di

antichi volumi – biblioteca scolastica – Videoteca - Centraline mobili di postazione multimediale - Collegamento da ogni aula ad internet - Sistema integrato CLASSROOM APPLE macbook (mobile trasportabile contenente 16 macbook) - Sala di registrazione professionale con sistema integrato digitale (due computer macbook, un banco di regia, un parco microfoni ad alta sensibilità, due tastiere multimediali e un pianoforte) - N. 3 Lavagne Interattive Multimediali fisse - Apparecchi televisivi – Fotocopiatrici - Macchine fotografiche digitali - Videocamere - Registratori - Videoregistratori - Videoproiettori.

8.1 Organizzazione del tempo scuola

Le attività didattiche si svolgono in 5 giorni settimanali per 33 settimane con inizio il 14 settembre 2012 e termine il 12 giugno 2013, secondo la seguente articolazione:

“GIOVANNI XXIII”

INGRESSO USCITA

Sezione infanzia 25 ore settimanali

Da lunedì a venerdì 8.30 13.30

I-II-III primaria 27 ore settimanali

Da lunedì a giovedì Il venerdì

8.30 8.30

14.00 13.30

IV e V primaria 30 ore

Da lunedì a venerdì 8.00 14.00

“GIUSEPPE PIAZZI”

Secondaria di I grado 30 ore

Da lunedì a venerdì 8.00 14.00

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8.2 Organigramma e Funzioni Dirigente scolastico: Prof.ssa Aurelia Patanella DOCENTI n. 103 “Giovanni XXIII” 51 docenti Docente di scuola dell’infanzia 1 Docente di sostegno scuola inf. 1 Docenti di scuola primaria 35 Docente di lingua inglese specialista 1 1 Religione cattolica 2 Docenti di sostegno scuola prim. 11 “G. Piazzi” 52 docenti Docenti di Lettere 12 Docenti di lingua inglese e francese 7 Docenti di matematica e scienze 7 Docenti di tecnologia 3 Docenti di musica 3 Docenti di arte 3 Docenti di scienze motorie 4 Docenti di religione 2 Docenti di sostegno 11 Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi: Dr.ssa Loredana Pizzullo PERSONALEATA Assistenti amministrativi 6 Assistente tecnico 2 Docenti utilizzati in assistenza amministrativa e didattica 3 Collaboratori scolastici statali 10 Collaboratori delleCOOP 4 Assistenti H del Comune 6 8.3 Staff Dirigenziale

Docenti Collaboratori del Dirigente Scolastico Doc. Rosalba Sciascia Doc. Margherita Bonanno Responsabile del Plesso “GIOVANNI XXIII” Doc. Giovanna Macaluso  

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8.4 Funzione strumentali

Area 1 Coordinamento della progettazione generale di istituto e delle programmazioni curriculari e curriculo verticale

Doc.  Rosalia  Faia  Doc.  Olga  Hoffmann

Area 2 Sostegno al lavoro dei docenti. Gestione e coordinamento degli strumenti di valutazione. Prove INVALSI di istituto. Autoanalisi di istituto.

Doc.  Paola  Catalano  Doc.  Vincenza  Maltese

Area 3 Formazione ed aggiornamento docenti. Coordinamento e gestione del sito WEB-Organizzazione e gestione delle comunicazioni multimediali e delle attività informatiche ed informatizzate della scuola.

Doc.  Giulia  Bruno  Doc.  Andrea  Fossati

Area 4 Interventi e servizi per studenti. Orientamento, attività di continuità. Integrazione e recupero degli alunni disabili e con D.S.A.

Sostegno agli alunni - sportello genitori - supporto ed orientamento alle famiglie

Doc.  Tiziana  Rita  Caruso  Doc.  Concetta  Matilde  Caruso

Area 5 Interventi e servizi per gli studenti. Coordinamento delle attività di progettazione e realizzazione delle attività inter-para-extra scolastiche.

Doc.  Sapienza  Angela  Maria  Doc.  Maniscalco  Carmela

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8.5  Organigramma  funzionale.  

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9. Rapporti Scuola-Famiglia 9.1 Sistema di diffusione del progetto formativo La scuola ha avviato una stretta collaborazione con le famiglie al fine di condividere gli obiettivi fondamentali: educare e formare. Una scuola che si propone come servizio pubblico non può prescindere dall'identificare la propria utenza, dal rappresentarsene i bisogni, dal riconoscerne i diritti, dal sollecitarne ed accoglierne le proposte. La famiglia entra nella scuola quale rappresentante dei bambini e come tale partecipa del contratto educativo condividendone responsabilità e impegni nel rispetto reciproco di competenze e ruoli. È compito dell'istituzione scolastica:

formulare proposte educative e didattiche fornire in merito ad esse informazioni chiare e leggibili valutare l'efficacia delle proposte rendere conto periodicamente degli apprendimenti dei singoli alunni e

del loro progredire in ambito disciplinare e relazionale individuare le iniziative tese al sostegno e al recupero dei soggetti in

situazione di handicap, svantaggio, disagio, difficoltà Ai colloqui individuali si attribuisce una funzione primaria:

per scambiare informazioni sulla crescita relazionale e cognitiva degli alunni;

per costruire con le famiglie possibili itinerari per il superamento delle difficoltà;

per l'arricchimento dei campi esperienziali del bambino. L'informazione alle famiglie sui livelli di apprendimento e sul grado complessivo di maturazione raggiunto dagli alunni sarà garantita anche mediante:

colloqui strutturati e adeguatamente calendarizzati con le singole famiglie;

eventuali ulteriori colloqui individuali, su richiesta delle famiglie, con il gruppo docente o con i singoli insegnanti;

colloqui individuali su richiesta dei docenti, ogni qualvolta ne ravvisino l'esigenza.

La famiglia, chiamata a stipulare il patto educativo di corresponsabilità, si impegna a:

intervenire alle assemblee e alle riunioni di plesso o di circolo che si ritenga necessario indire;

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tenersi informata delle iniziative della scuola e contribuire alla loro realizzazione;

sostenere i propri figli nel mantenimento degli impegni assunti a scuola;

partecipare ai colloqui individuali; cooperare perché a casa i bambini e i ragazzi ritrovino atteggiamenti

educativi coerenti con quelli della scuola (pur consapevoli e rispettosi dell'assoluta specificità della relazione interparentale).

L'organizzazione che la scuola si è data richiede il ricorso ad adeguati strumenti di informazione esterna e di comunicazione interna. Da un lato è necessario costruire una fitta rete di comunicazione interna all'istituzione scolastica per far in modo che tutti gli operatori siano pienamente consapevoli del progetto comune e lo condividano, dall' altro è opportuno affinare strumenti di comunicazione con l'esterno per descrivere correttamente caratteristiche e modalità di funzionamento del servizio che viene offerto e proposto dalla scuola. Si tratta di:

garantire la massima informazione possibile agli utenti; favorire la circolazione delle informazioni all' interno della scuola; documentare l'attività didattica e non svolta nel corso del tempo; rendere visibile all'esterno il "prodotto scolastico"; dotarsi di strumenti per ottenere informazioni dall'esterno.

Si prevede di effettuare indagini rivolte alla famiglie tramite questionari per raccogliere elementi utili al miglioramento del servizio erogato. Nel concreto è prevista la produzione di:

avvisi rivolti alle famiglie per illustrare le iniziative di volta in volta attuate dalla scuola;

un sito WEB rivolto agli utenti e agli operatori scolastici con le seguenti funzioni:

- contribuire a far crescere nella scuola stessa la coscienza dell'importanza dell'identità dell'istituto e del suo Piano dell'Offerta Formativa;

- informare i visitatori sulle attività della scuola; - favorire la documentazione e lo scambio di esperienze

didattiche. 9.2 Sportello di ascolto Nel plesso “Giovanni XXIII” è attivo uno Sportello d’ascolto per docenti e i genitori al fine di prevenire le diverse fenomenologie di dispersione scolastica e promuovere il successo formativo. Lo sportello, è tenuto dalle docenti Margherita Bonanno nei giorni di :

- Lunedì dalle 8,00 alle 10,00 - Martedì dalle 10,00 alle 11,00

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- Giovedì dalle 11,00 alle 12,00 - Venerdì dalle 11,00 alle 12,00

e Tiziana Caruso il venerdì dalle ore 10,30 alle ore 11,30 previo appuntamento. Del POF fanno parte integrante i seguenti allegati:

1. Piano delle attività Docenti (all. 1) 2. Piano delle attività ATA (all. 2) 3. Patto formativo scuola famiglia (all. 3) 4. Protocollo d’accoglienza (all. 4) 5. Informativa privacy (all. 5)

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Indice Presentazione Pag.2

1. L’ Istituto Comprensivo Pag.3

2. Territorio Pag. 3

2.1 Il Contesto Sociale Pag.3

2.2 Iniziative Scuola – Territorio Pag.4

2.3. Iniziative di Solidarietà Pag. 5

3. Offerta formativa Pag.6

3.1 Principi Guida Pag.7 4. Accoglienza, integrazione e continuità educativa Pag. 7

4.1 L’accoglienza Pag. 7 4.2 Integrazione degli Alunni con bisogni speciali Pag. 8 4.3 La continuità educativa Pag. 9 4.4 L’organizzazione Del Curricolo Pag. 9 4.5 La scuola dell’infanzia Pag. 9 4.6 La Scuola Primaria Pag. 10 4.7 La scuola secondaria di primo grado Pag. 10 5. Metodologia Pag. 11

6. Valutazione Pag. 11

6.1 Valutazione come Processo Pag. 11 6.2 L’autoanalisi d’Istituto e il Monitoraggio POF Pag. 13 6.3 Criteri per gli esami di fine ciclo Pag. 13 7. Progettazione e arricchimento dell’Offerta Formativa Pag. 15

7.1 Progettare con risorse interne ed esterne Pag. 15 7.2 Formazione dei docenti e del personale ATA Pag. 15

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7.3 Percorsi di Ampliamento dell’Offerta Formativa Pag. 16 7.4 Arricchimento dell’ Offerta Formativa Pag. 17

7.5 Progetti PON/FSE 2007-2013 Pag. 19

7.6 Criteri per la partecipazione degli studenti alle

attività laboratoriali

7.7 Visite guidate e viaggi d’istruzione Pag. 20

8. Organizzazione, strutture e personale scolastico Pag.21

8.1 Organizzazione del tempo scuola Pag. 22 8.2 Organigramma e Funzioni Pag. 23 8.3 Staff Dirigenziale Pag. 23 8.4 Funzione strumentali Pag. 24 8.5 Organigramma funzionale Pag. 25 9. Rapporti Scuola-Famiglia Pag. 26

9.1 Sistema di diffusione del progetto formativo Pag. 26 9.2 Sportello di ascolto Pag. 27