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POCA VOGLIA DI STUDIARE Ecco cosa può fare un genitore per non farla passare del tutto Dr.ssa Federica Ciccanti, Pedagogista Clinico e Mediatore Familiare

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POCA VOGLIA DI STUDIARE

Ecco cosa può fare un genitore per non farla passare del tutto

Dr.ssa Federica Ciccanti, Pedagogista Clinico e Mediatore Familiare

La motivazione

- fattore dinamico del comportamento animale e umano che attiva e dirige un organismo verso una meta

- forza che spinge l’uomo ad agire per soddisfare le proprie esigenze

- è una disposizione che origina dalla persona e non nel compito

La motivazione allo studio

È l'insieme dei motivi che spingono lo studente all'azione-studio e l'indirizzano ad un fine

• consapevole

• pertinente

• adeguato

nella situazione di insegnamento-apprendimento.

OGNI DIAMANTE HA TANTE FACCE

LE 7 FACCE DELLA MOTIVAZIONE

1. INVESTIMENTO

2. INIBITORI APPRENDIMENTO

3. ESPERIENZE

4. AMBIENTE

5. CONOSCENZA DI Sé

6. SALUTE

7. GRUPPO

LA STORIA DI LUIGI

«In prima superiore frequentavo il Liceo Scientifico, mi ero iscritto perché allora come oggi adoro capire, conoscere e le scienze mi hanno sempre accompagnato fin da bambino volevo conoscere di cosa è fatto il mondo. Purtroppo però mi ero illuso o meglio avevo capito male cosa quella scuola poteva darmi. Io cercavo strumenti pratici così lontani dal latino e dalla storia dell’arte che mi proponevano.

Accorto di aver sbagliato il sentiero che avevo imboccato ho deciso di cambiare scuola ma i termini di legge erano scaduti. Allora ho deciso di tirare i remi in barca, lasciandomi trascinare come un pezzo di legno in un torrente, non studiavo più facevo il minimo e andavo male apposta, avrei potuto puntare alla sufficienza in ogni materia ma non volevo quella scuola e il mio rifiuto era manifestato nel modo sbagliato. Risultato a fine anno ricevo una meritata bocciatura che mi fa decidere di abbandonare tutto (che poi era niente visto che tiravo avanti). L’estate vado a lavorare perché avevo vergogna di me quando incrociavano i miei amici allora pensavo che la vergogna fosse per la bocciatura in realtà era perché non avevo dato il meglio di me e quel risultato ne era la medaglia.»

Tratto da www.usalatuatesta.it

LA STORIA DI ALICE

«Ho scelto il Liceo Socio Psico Pedagogico convinta che fosse la mia strada diventare insegnante; alle scuole medie e elementari non avevo avuto dei compagni-amici, ma solo compagni. I miei risultati erano stati buoni ma davanti ai libri spesso mi annoiavo. Alla scuola superiore ho trovato delle materie più interessanti, mi sono trovata in classe ragazze a cui piaceva prendere bei voti, chiacchierare con i prof e telefonarsi nel pomeriggio per ripassare assieme al telefono. Ho iniziato così a studiare più ore, i voti erano buoni e vedevo che man mano che mi impegnavo e mi piacevano le materie i voti aumentavano. E più aumentavano più i prof mi consideravano importante; andavo a scuola anche con il mal di testa (io ne soffrivo) perché ci tenevo proprio. Poi ho imparato a fare le mappe concettuali, le ho insegnate alle mie compagne: sono passate dal 5 al 7 in meno di due mesi! A casa i miei erano rilassati, l’epoca del cazziatone era finita: DIO TI RINGRAZIO!»

Racconto vero

1. INVESTIMENTO

• Curiosità

• Tempo

• Amici

2. INIBITORI DELL’APPRENDIMENTO

• ANSIA

1) Riconoscerla

2) Gestirla

3) Usarla

• PAURA

1) Riconoscerla

2) Gestirla

3) usarla

3. ESPERIENZE SCOLASTICHE

• Del ragazzo

• Dei fratelli/sorelle del ragazzo

• Dei genitori del ragazzo

4. AMBIENTE

• Aspettative

1) Del ragazzo

2) Dei genitori

3) Dei nonni

4) Dell’ambiente in generale

• Reazioni

1) Punizioni fisiche

2) Sequestro oggetti

• Minacce

5. CONOSCENZA DI Sé

• Meccanismi dell’apprendimento

• Strategie di studio

• Funzionamento e utilizzo regolato della memoria

• Incidenza delle emozioni

6. SALUTE

• Bioritmo

• Benessere fisico

• Sonno regolare

• Alimentazione sana

1) Assenze

2) Difficoltà nel recuperare le spiegazioni dei prof

3) Eccessiva cura dei genitori durante l’influenza

4) Rischio di creare «assenze calendarizzate»

7. GRUPPO

• Abitudini del gruppo

• Senso di appartenenza al gruppo

• Competizione in negativo/positivo

LE 3 ANCORE DI SALVEZZA

SENSO DI

SPERANZA

SENSO DI

RESPOSANBILITA’

SENSO DI REALTA’

COM’è E COSA FA UN GENITORE MOTIVATORE? È OTTIMISTA

È REALISTA

È DETERMINATO

ASCOLTA

INCORAGGIA

COINVOLGE

VALORIZZA

GUIDA SENZA USARE VIOLENZA

PER FAR PASSARE LA VOGLIA DI STUDIARE

• «Guarda come studia tuo fratello, impara da lui»

• «Hai preso 4 è inutile dare la colpa al prof. Ormai sei grande per le bugie.»

• «Non fai un tubo per migliorare, dici ma non fai.»

• «Niente motorino a giugno se non mi porti a casa la promozione.»

• «Non ti piace matematica? Anche a me non piace il capoufficio, ma non posso fare a meno di andare a lavorare! E tu di andare a scuola»

• «Vado io a parlare con il prof. che ti dà le verifiche senza spiegare. La prossima volta vedrai che ti darà la sufficienza»

CHE EFFETTO PRODUCONO QUESTE FRASI?

PER FAR RIMANERE LA VOGLIA DI STUDIARE

1) Aiutalo a fissare obiettivi chiari, realistici e realizzabili: ciò facilita il suo successo in tutto!

2) Piccoli obiettivi ne costituiscono uno grande: sono più raggiungibili!

3) Aiutalo a scegliere in modo autonomo: favorisci il suo coinvolgimento anche se sbaglia!

PER FAR RIMANERE LA VOGLIA DI STUDIARE

4) Sostienilo. Aiutalo a vivere le difficoltà come “opportunità” di crescita non come un ostacolo

5) Aiutalo a cercare rapporti umani positivi con persone in grado di cogliere le sue potenzialità e che condividono i suoi stessi interessi

6) Sostienilo a creare legami tra l’attività di studio e le tue esigenze, interessi ed obiettivi

PER FAR RIMANERE LA VOGLIA DI STUDIARE

7) Come ricompense positive per motivarlo durante lo studio, potresti dire:

• «Tieni i libri sempre ordinati e i quaderni nella libreria»

• «Sei riuscito a ripetere storia a voce alta senza fermarti»

• «Ho notato che ieri sei rimasto a studiare, nonostante ti sarebbe piaciuto uscire con gli amici»

• «Sei stato bravo a finire l’esercizio in 30 minuti»

PER FAR RIMANERE LA VOGLIA DI STUDIARE

8) Invita tuo figlio a parlare delle simpatie, antipatie, dei suoi sentimenti e delle difficoltà.

9) Coinvolgilo nelle decisioni familiari

10) Invitalo a essere più partecipe in classe, perché così si sentirà più coinvolto e gli insegnanti avranno modo di conoscerlo e valutarlo meglio.

PER FAR RIMANERE LA VOGLIA DI STUDIARE

11.Condividi con lui ogni idea e sostienilo nelle sue attività extrascolastiche.

Diventa il suo alleato migliore

RIASSUMENDO• Interessati, occupati, sostienilo con forza. • Stai ai margini, non invadere il suo territorio ma aiutalo da fuori a muoversi

meglio dentro il suo territorio• No terzo grado, no confronto, no esasperazione della valutazione• No umiliazioni da parte di persone terze • La vera Scuola, quella con la «S» maiuscola per una persona è la VITA CON LE SUE

ESPERIENZE.

Fai il tifo per lui a prescindere

www.genitoriok.it

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