PO' E...SIA

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Intervento di tirocinio Lucia Conte Classe 3 a B, Scuola “G. Pascoli” I. C. “A. Gramsci”, Campalto, Venezia a.s. 2012-2013

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Sintesi del percorso attuato

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Intervento di tirocinio Lucia Conte

Classe 3a B, Scuola “G. Pascoli”

I. C. “A. Gramsci”, Campalto, Venezia

a.s. 2012-2013

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Udite udite,

le sorprese non sono mai finite!

Con l'apprendista maestra Lucia

scoprire la poesia è stata una magia.

In questo libretto abbiam raccolto

un po' dei nostri esperimenti

fantasiosi e divertenti,

le buffe invenzioni

e le allegre composizioni.

Se l'avventura con noi cominciar volete

sfogliate le pagine e vi incanterete...

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1° incontro: Cos'è la po – e - sia? 20 febbraio 2013

Il pesciolino Leon è ammalato,

riuscirà Arturo a trovare una poesia per guarirlo?

Lettura dell'albo Illustrato

Scrittura parole-chiave in pesciolini colorati

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Una poesia è quando hai il cielo in bocca,è calda come il pane:ne mangi e ancora ne rimane.

Una poesiaè quando senti battere il cuore delle pietre,quando le parole battono le ali,è un canto in prigionia.

Una poesia è quando rigiri le paroleda cima a fondoe hop!Diventa nuovo il mondo.

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Quali testi sono poesie?

IL SOLLETICO

Il solletico del gattolingua lingua me lo gratto.

Il prurito elefantinonaso naso lo strofino.

Il solletico dell'orso me lo gratto con un morso.

Il solletico caimanocontro un sasso, piano piano.

Il prurito del canguro, su e giù, contro un muro.

Il solleticolibrìme lo becco via così1.

UNA VIOLA AL POLO NORD[…] Quella notte corse per tutto il Polo un pauroso scricchiolio. I ghiacci eterni tremavano come vetri e in più punti si spaccarono. La violetta mandò un profumo più intenso, come se avesse deciso di sciogliere in una sola volta l'immenso deserto gelato, per trasformarlo in un mare azzurro e caldo, in un prato di velluto verde. [...]2

IL PICCIONE COMUNALEGli itinerari che gli uccelli seguono migrando, verso sud o verso nord, d'autunno o a primavera, traversano di rado la città. Gli stormi tagliano il cielo alti sopra le striate groppe dei campi e lungo il margine dei boschi, ed ora sembrano seguire la ricurva linea di un fiume o il solco di una valle, ora le vie invisibili del vento. Ma girano al largo, appena le catene di tetti d'una città gli si parano davanti. [...]3

1 PIUMINI R., TOGNOLINI B. (1997), Rimelandia, Milano, Mondadori.2 CALVINO I. (1990), Marcovaldo, Milano, Garzanti.3 RODARI G. (1971), Favole al telefono, Torino, Einaudi.

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CONOSCI IL SUONO DELLE QUATTRO STAGIONIConosci il suono delle quattro stagioni?Soffia in primavera il vento tra i capelliCantano d'estate i grilli sotto il sasso

Picchiano in autunno le gocce degli ombrelliE d'inverno la neve ovatta il passo4.

NASCITA DI CIPÌ[…] Un bel mattino di primavera la passera sentì: cric, cric..., allora alzò le ali e vide che erano nati tutti e tre. - Come sono felice! - esclamò, e insieme con babbo passero spiccò il volo verso il cielo azzurro. Al sole tiepido frullò le ali intorpidite, poi si alzò sopra i comignoli, più in alto della punta del campanile, più su del parafulmine, sempre più in su, nell'azzurro. Quindi si tuffò di nuovo verso il suo nido e passando gridò alle nuvole, al sole, alle rondini, al nastro d'argento che si snodava laggiù in mezzo ai prati verdi, ai fiorellini e ai fili d'erba, agli alberi che stanno maturando i frutti e ai pioppi che facevano la guardia, dritti come carabinieri sull'attenti davanti al fiume. [...]5

AL MATTINO PRESTO BALLANOAl mattino presto ballano

a volte, le stagioni. Autunno l'ho vista ballare canzonidi vento e colori. Su notedi luce e ombre di carta

sa ballare invernoda sola. Spartiti

di odori e brevi risate ha sceltoper sé Primavera. Ma l'Estate

L'estate ecco è già qui sulla pelle la sento

ballare6.

4 WATERS F., CARMINATI C. (a cura di) (2000.), Tante rime per i bambini, Milano, Mondadori.5 LODI M. e i suoi ragazzi (1991), Cipì, Milano, Einaudi Scuola. 6 WATERS F., CARMINATIC. (a cura di) (2000.), Tante rime per i bambini, Milano, Mondadori.

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2° incontro: Esploratori di poesie 27 febbraio 2013

Creazione di un paesaggio poetico con le frasi e i pensieri

emersi il precedente incontro

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Poesie da completare7

Ascoltami invernonon sognarti di entrareMi piaci sui ramisdraiato nel cielodisteso nel mareseduto sul prato maascoltami invernonon ti voglio qui dentro

Se bussi sui vetriti soffio sul nasose suoni alla portanon ti apriròAscoltami invernonon ti voglio qui dentro

Però aspettami fuoriNon andare lontanoAdesso esco ioPossiamo giocareMi piace trovartiSull'uscio di casasentir sulla facciale tue dita gelate maascoltami invernonon ti voglio qui dentroQui dentro è il mio cuore

Gennaio le ombre giganti sottilifebbraio Pulcinella ride con memarzo scavalca i muri del mondoaprile pedalarincorre canzonimaggio mi sveglioposso volaregiugno la seraallarga le bracciai sandali a luglioai piedi del sole agosto le corsea bagnarsi per giocosettembre le fogliesono carezzepoi l'oro dell'aria di ottobresi impiglia tra le mie ditanovembre il fiato dei caniguarda la nebbia e la culladicembre color delle fiabeascolta le notti e i miei sogni.

7In corsivo le parti mancanti. In alcune poesie mancavano le parole, in altre la parte finale. I testi sono tratti da GUARENGHI G. (2007), E sulle case il cielo, Milano, Topipittori.

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Se le guardo dal basso, le montagnesono bisonti addormentatiche mi girano la schienaSe mi avvicino le sento respirare, il fiatodi sasso dei bambini stanchi

Una volta, in altoho visto le ombre delle nuvoleappoggiarsi alla montagna sdraiatacome la mia ombrasi appoggiaai muri quando il sole mi guarda da dietro

Se fossi alberoallungherei le radicinella terra come maniin un sacco di oro zecchinoPianterei i rami nel cieloper confondere le farfalleGuarderei il vento in faccia e gli farei lo sgambettoSe fossi alberoavrei calzoni di legnocon le tane nelle tasche, quiuno scoiattolo con una spannadi casa, qui tre uova di gufoda covare, in quest'altra un nido di picchio, qualcuno che mi fa solleticoogni tanto

Ho l'estate tra le maniun'anguria a fette larghe

Ho l'estate nelle gambe sfido il vento e corro via

Ho l'estate sotto i piediè sdraiata dappertutto

Ho l'estate nella testasogni lunghi e sere chiare

Ho l'estate nella golaha sapore di gelato.

Mi piace il vento perché mi porta via

Mi piace il ventoperché non torna indietro

Mi piace il ventoperché spettina il mondo

Mi piace il ventoperché gioca con tuttoE ride anche da soloE parla con le foglieE se gli viene da piangerenon importa se qualcuno lo vedesi siede e piangee nessuno riesce a consolarlose lui non vuole

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La mia festa ha campane di vellutograndi torte di risatee da bere mille storieun fischietto tra le labbracampanelli alle cavigliela grancassa sulla panciail trombone sulla schiena

La mia festa nelle maninelle mani non ha nullagli aquiloni han preso il volole farfalle han preso il volola mia festa nelle maniha il disegno delle ali

La nevela neve, ecco la neve

quando gli alberi si appoggiano zittialle nuvole dense

quando il buio rimane sospesoe non tocca la terra

quando i monti fanno violettol'orlo del cielo

è la nevequando il cuoremi scivola viae lo sorprendo altrovea volare

Il cielo io credo sia grandeSta sopra le case e ne avanzaSui monti e ne avanzaFin dove c'è il mare E ancora più in làQuando poi ha l'azzurrodell'occhio del mio canee quando prende la nottee la butta sul mondoallora io penso che è grande davveroe che si mette la luna e le stelleper non spaventare i bambinie fare d'argento le strade delle lumache

Temporale, nella notte non passarequi vicino non gridaretroppo forte non squassaretutto quanto, con i tuoni non giocare, le saettenon lanciare. C'è la nonnache ha paura, il mio cane si nasconde, mio fratello eccolo qui, vuol dormirenel mio letto. Orso, tirati più in là,per favore, non tremare,non tremare, almeno tu

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Il buio non ha occhi quando dormo.Ma se lo guardo mi guarda e non smette.E se grido lui grida più forte.Non mi tocca, se dormoma se sono sveglia mi sta addossocome il mantello di un gigantee non mi lascia andare

Ma appena mi mette una manosulla facciaio chiudo gli occhiE lo faccio sparire.Dentro di me

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Ecco cosa abbiamo scritto completando divisi in coppie:

Ascoltami …Non entrare in casa mia.Non entrare Dentro di me.

Ho l'estate tra le maniun'anguria a fette larghe

Ho l'estate in mezzo al pratosfido il vento e corro via

Ho l'estate sotto i piediè davvero dappertutto

Ho l'estate nella testasogni d'acqua e sere di ballo

Ho l'estate nella boccaha sapore di gelato.

Se fossi albero...Pianterei i rami nel cieloper confondere le farfalle.Pianterei fiori di parolepianterei fiori di poesiapianterei fiori di armoniaper confondere la fantasia

Mi piace il vento... mi piace il ventoperché dà fantasiami piace il ventoperché fa danzarele foglie d'Autunno.

Il cielo io credo sia grande…allora io penso cheil cielo sia prontoa cullare il mondo.

La mia festa …La mia festa è dappertutto dove c'è divertimentodove tutti si stupisconoe ognuno salta e ride.

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La nevela neve, ecco la neve

quando gli alberi si sono arrampicati zittialle nuvole dense

quando il buio rimane sospesoe non sfiora - raggiunge la terra

quando i monti fanno appoggiare - luccicarel'orlo del cielo

è la brezza - mano che accarezza quando il cuoremi scivola viae lo sorprendo altrovea volare.

Gennaio le ombre giganti sottilifebbraio Arlecchino - scherzaride con memarzo scavalca i muri del mondoaprile pedalarincorre canzonimaggio fiorisce -disse:«posso volare?»giugno la seraallarga le bracciai sandali a lugliole onde - i raggi del sole agosto le corselibere per giocosettembre le fogliesono carezzepoi l'oro dell'aria di ottobresi impiglia tra i raminovembre il freddoguarda la nebbia e la brinadicembre color delle fiabeascolta le notti e i miei sogni.

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3° incontro: Sensazioni 4 marzo 2013

Acrostici sulle stagioni

Prati fioriti pieni di sfumature fantasticheRicominciano a colorare il mondo.In mare le onde ballano felici,Mentre arrivano gli uccelli per andareAl loro nido.Vicino ai piedi di unEnorme fiume c'è una famiglia di volpi; i Rami degli alberi attorno sono colmi di gemmeAdesso la primavera è iniziata!

Evviva siamo arrivati nella spiaggia di Sabbia dorataTante tavole da surf e ombrelloniAl mare con l'acqua calda e gli spruzziTutti felici, questa è l'Estate!!!

Alberi spogli, foglie che cadonoUn nido d'uccelli abbandonato e Tante foglie cadute gialle, rosse, marroni e arancioni.Una famiglia infreddolita in letargo,Nuvole grigie che si spostano lentamenteNastri di foglie cadute da tempo e Ogni giorno sempre più foglie

In questa stagione la Neve cade leggera, soffice eVeloce nei prati ricoperti di un mantello d'argentoE le impronte profondeRilasciamo Noi bambini e facciamo dei pupazzi di neve.Oooh...è davvero una meraviglia!

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Inventare i titoli di alcune poesie

Nella parola

Nella parola sole sto a gambe nudea testa scoperta nella parola pioggiaa occhi bendati nella parola nebbiaFaccio bocconi della parola paneLa parola acqua mi scorre in gola

E la parola neve prenderò coi guanti.

Ma la parola amico non mi basteràda sola non può fare la mano sulla spalla

risate e crepapelle, tacere più vicinie mille segrete cose che fanno volare il cuore8.

8 “Nella parola sole sto a gambe nude”, in GUARENGHI G. (2007), E sulle case il cielo, Milano, Topipittori.

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Mi sento strano

Quando sono in sala d'aspetto dal dentista mi sento

barcollosocruccino

gengivisticoangoscillointorvatotitubinosvolente

agitagettoinspinato

pippiscionesmidolettoscrucciolinoansiosisticolagnoletto -

TOCCA A ME!9

Arlecchino e il ministro dello stato/ Se comandasse...

Se comandasse Arlecchino il cielo sai come lo vuole? A toppe di cento colori cucite con un raggio di sole.

Se Gianduia diventasse ministro dello Stato, farebbe le case di zucchero con le porte di cioccolato. Se comandasse Pulcinella la legge sarebbe questa: a chi ha brutti pensieri sia data una nuova testa10.

9 “In sala d'aspetto” in WATERS F., CARMINATI C. (a cura di) (2000), Tante rime per i bambini, Milano, Mondadori.10 “Il gioco dei «se»” in RODARI G. (1972), Filastrocche in cielo e in terra, Torino, Einaudi.

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Incontro tra bambino e dinosauro

Disse un bimbo al dinosauro:“Sparisci via di qui!”

Gli rispose il dinosauro:“Non sta bene dir così”.

Disse il bimbo al dinosauro“presto levati dai piedi!”Gli rispose il dinosauro:

“Non approvo questi modi”.

Disse il bimbo al dinosauro:“Smamma, cocco, pussa via!”

Gli rispose il dinosauro:“Questa non è cortesia”

Disse il bimbo al dinosauro:“fila dietro l'aquilone!”Gli rispose il dinosauro:

“Non è buona educazione”.

Disse il bimbo al dinosauro:“Vai a farti rastrellare”.Gli rispose il dinosauro:

“Non lo posso sopportare!”

Il bestione si arrabbiò(anche tu l'avresti fatto):

“Son più vecchio di un bel po'devi avere più rispetto!”

E per dare una lezione a quel mostro di bambinose lo prese in un boccone e riprese il suo cammino11.

11 “Disse un bimbo al dinosauro” in WATERS F., CARMINATI C. (a cura di) (2000), Tante rime per i bambini, Milano, Mondadori.

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Filastrocca impertinente/ chi

Filastrocca impertinente, chi sta zitto non dice niente; chi sta fermo non cammina;

chi va lontano non s’avvicina; chi si siede non sta ritto;

chi va storto non va dritto; e chi non parte, in verità, in nessun posto arriverà12.

Voglio fresco quando il sole fa caldo / Parlatemi

Quando fa caldo caldomolto caldo

se mi parlate per favore usate

solo parole con molte effe e vi

fffresche e vvventose.Parlatemi con soffi, con affetto

parlatemi davvero, siate affabili,parlatemi di tuffi, stoffe, staffe,avventure, avvocati con i baffi

e quando finirete le paroleper favore

ditemi solo ffff e vvvv, ma tanto,

fin quando viene sera e cala il sole13.

12 “Filastrocca impertinente” in Rodari G. (1972), Filastrocche in cielo e in terra, Torino, Einaudi.13 “Le parole adatte” in PIUMINI R. (1980), Io mi ricordo, Roma, Nuove Edizioni Romane.

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Questa è l'emozione del vento

È beffardo e curiosova sui monti e sul mare

è svelto e generosonulla lo può fermare.

S'insinua dappertuttovola insieme agli uccelliriesce a sapere tutto e scompiglia i capelli.

È libero e sorride entra in ogni avventura

compie mille magienon ha alcuna paura.

Fa parlare le foglieporta voci e canzoni non si cura del tempoed è senza padroni14.

Ma sei matta filastrocca? / Parole simili ma non uguali

Filastrocca corta e mattail porto vuole sposare la porta,

la viola studia il violino,il mulo dice: - Mio figlio è il mulino -;la mela dice: -Mio nonno è il melone,

e il più matto della terra sapete che vuole?Fare la guerra!15

14 “Canzonetta d'amore per il vento” in PONTREMOLI G. (1991), Rabbia birabbia, Roma, Nuove Edizioni Romane.15 “Filastrocca corta e matta”, in RODARI G. (1984), "Filastrocche lunghe e corte", Roma, Editori Riuniti.

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4° incontro: In-canto d'emozioni 6 marzo 2013

Siam felici, siam contentisorridiam con tutti i denti

per avervi qui con noiringraziamo proprio voi.

Filastrocche e poesiedi ricordi e nostalgie,

di avventure entusiasmantidalle lingue affascinanti.

Mercoledì vi aspettiamodieci e trenta cominciamo...

Poesie e filastrocche scelte dai nonni

Avarizzia di Trilussa

Ho conosciuto un vecchioavaro, ma avaro: avaro a un punto taleche guarda li quatrini ne lo specchiope' vede raddoppiato er capitale.

Allora dice: quelli li do viaperché ce faccio la beneficenza;ma questi me li tengo pe' prudenza...E li ripone ne la scrivania.

Felicità di Trilussa

C'è un'ape che se posasu un bottone de rosa:lo succhia e se ne va...Tutto sommato, la felicitàè 'na piccola cosa.

Burata, buratai spini per ea gatai ossi per i canifasioi par i furlaniel megio per i oseiea papa per i putei.(...nome bambino/a) no la volbutio/a fora del balcon.

Din don campanonsete muneghe sul balconuna che lavauna che stirauna che fa capei de pagiauna che dise Piero canagiauna che sono el violonbuta Piero fora dal balcon.

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I gati

Sora i copi ghe gera do gatiChe coreva come do matiChe coreva come do matiFinché uno xe cascà,Cascando i gà fato un sussultoChe pareva un teremotoUno dei quei xe restà sotoE straltro xé scampà, Tutti in serca de sti gatiMa nesun no i trovavaFintanto che mosca rivavaE dise ecolo qua,Mosca gera dei queiChe amava e care bestie E lo ciapava lo mete in traversaE lo porta dal dotor,Caro eo el vada in maloraNol vede che el xe da creapar,Lo porta dai preti de fugaChe i ghe fasa el funeral.

Don don domine

Don don domine,Mio caro don don domine,El vegna so dea gloria,El versa a scabeoria,El se meta el triche trac,El vada so pal va e vien,Parche’ a bestia codoearia,A se andada sol consumato,E se abbondansa no ne giuta,A so sostanza se partia tutta.16

Poezie – Ion Creangă

Câte-n lună şi în stele

de-ţi venea să fugi de ele.

Sau să râzi ca un nebun,

credeţi-mă ce vă spun! (in lingua rumena)

Esprimere con i diversi colori e tratti ciò che i suoni suggeriscono

16 Gloria: letto; scabeoria: sgabello; triche trac: gli zoccoli; va e vien: la scala; consumato: il fuoco.

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5° incontro: Le parole magiche 13 marzo 2013

Pappadiparole

Modalità di lettura delle parole

Onde: si beve come acqua che scorre tra la gola, sembra un pianeta intero immerso di bluFilippo: si pronuncia con dolcezza e delicatezza Maestra Mariaiva: si pronuncia con attenzione! Capelli: come degli spaghetti che si sciolgono Forbici: gustose come una torta al cioccolato che si scioglie Giraffa: si gusta allungando le lettere, perché è molto alta Istrice: si mangia velocemente, perché è piccolo e pungenteMariaiva: si mastica un po' scherzando Bellezza: come mangiare una caramella Ragazza: gustarla, assaporarla, parola dolce da assaggiare Natale: mangiarlo con gioia Lezioni: masticare con un po' di silenzio, bisbigliando Fuoco: divorarlo come il vento che soffia Brava: si gusta con felicità, si mastica piano piano Scoiattolo: è bello, si scioglie in bocca Maestra: si dice in modo un po' buono e un po' cattivo Nave: si pronuncia con un rumore assordante Aragosta: si dice come se qualcosa ci pizzicasse Rosa: si mangia con le labbra chiuse, dando gusto Violetta: da gustare delicatamente come fosse un bel panino Felicità: da gustare con tutti i gusti Cuore: da assaporare bene, lentamente Freddo: da dire battendo i denti, come quando si trema dal freddo Paura: balbettare come se fossimo spaventati da un terribile mostro Gatto: da assaggiare con un miagolio Amica: da mangiare come se fosse un gelato

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Eccoci trasformati in Signori Sotutto!

Creazione di definizioni fantasiose di parole sconosciute e poi confronto con il vero significato

Definizione fantasiosa Definizione corretta

Morbillo: una fetta di prosciutto infilata dentro due fette di pane morbido.

N. m.: una malattia infettiva del sistema respiratorio causata da un virus.

Ribellione: una persona attorcigliata con le liane che si ribella.

N. f.: atto di sollevamento del popolo contro un ordine costituito.

Torsolo: una tartaruga che si gira intorno

N. m.: parte centrale della pera e della mela contenente i semi.

Stucco: schiocchi le dita e scompari

N. m.: impasto a base di gesso o cemento usato in edilizia per il rivestimento e la decorazione di muri e soffitti.

Mandolino: un mandarino piccolo piccolo

N. m.: strumento musicale a corda. Cordofoni.

Esplicito: un fiore fatto con tantissimi colori e che cambia i colori se lo tocchi

Agg.: chiaro espresso in termini precisi

Olmo: un animale minuscolo che se lo annusi odora di tutto il mondo, oppure cappello per un pagliaccio

N. m.: albero di alto fusto con foglie ovali

Galeotto: un gallo a forma di otto N. m.: condannato per reati comuni costretto a remare nelle galere (navi da guerra o da commercio)

Aristocratico: un bambino che guarda sempre gli Aristogatti

Agg., n. m.: Nobile d'origine

Questura: una torta messa al forno e bruciata, oppure un'ora che è sempre sul quattro.

N. f.: ufficio dell'amministrazione statale che svolge funzioni di polizia in ogni provincia

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Disinvolto: un viso diviso in due Agg.: spigliato, sicuro di sé, non timido

Quattrino: carta da giochi con 4 cavalli piccoli e carini

N. m.: soldo, centesimo, moneta di poco valore

Solstizio: stare solo come uno zio N. m.: in astronomia ciascuno dei due momenti dell'anno in cui il Sole si trova alla massima distanza dall'equatore celeste (inizio dell'estate e dell'inverno)

Benevolo: chi vuole bene vola Agg.: benigno,indulgente, clemente, comprensivo, ben disposto

Palombaro: una persona che va addosso ad un palo

N. m.: sommozzatore operaio che esegue lavori sott'acqua munito di una speciale attrezzatura

Eventuale: avventura individuale Agg.: possibile, potenziale, che può accadere

Ovile: un asilo di olive N. m.: ricovero per pecore e capre

Percentuale: avere sempre qualcuno tra i piedi

Agg.: che è stabilito in ragione di un tanto ogni cento

Cruscotto: un biscotto a forma di crostata

N. m.: in un veicolo a motore, pannello posto davanti a chi guida

Carogna: una caramella gommosa N. f.: corpo di un animale morto

Solenne: un sole con i raggi a forma di n

Agg.: sfarzoso, pomposo che si svolge con cerimonia particolare

Docile: un dolce Agg.: Persona o animale arrendevole e mite che si sottomette facilmente alla volontà altrui

Piaga: piegare qualcosa N. F.: ulcera, ferita della pelle che fatica a cicatrizzarsi

Banconota: banco su cui la maestra ha scritto delle note per punizione

N. f.: cartamoneta, biglietto di banca

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Telegramma: televisione dei bambini

N. m.: breve testo trasmesso tramite telegrafo

Contrasto: fare un contratto N. m.: discordia, attrito, disaccordo tra persone

Rossore: un signore che russa sempre

N. m.: arrossamento cutaneo

Inventaparole

Lazzarodancaco: mazza che gira con il sindacoRinocorandosanco: rinoceronte con corni a forma di saccoImpazzireeee: uomo che diventa pazzoTestacunco: una testa con il cocco al posto del cervelloDizionanza: il dizionario che danzaSognamare: chiamare la mamma quando si sognaUccequando: un uccello che canta quando si vuoleFataballaaah: una fata che sa solo ballare e cadeEgittolandiaaa: Egitto che diventa un parco giochiFarbalfeli: farfalla che balla feliceCoccpuntne: coccinella con puntini neriNonnocolla: nonno che mi sta sempre accantoLupadotto: un lupo dottoreMagnamamma: una mamma che mangia sempreDiziomilparol: dizionario con mille paroleSassobal: un sasso con i tacchi che ballaOkdi: Un ketchup speciale, dopo sei Ok!Scanzare: non scappa ed è un pollo frittoMaestrallunfil: maestra che è legata agli alunniBarcafarf: una barca a forma di farfallaPimpasu: un vaso che sa giocare a ping pongLimbababu: un Barbapapà con un occhio sul piedeLonpo: una luna che festeggia un partyGromissa: un nodo pazzerelloMaanddalalalà: un mandala stupendo, o un'espressione poco simpatica per qualcuno tanto antipatico!Seeediiiiaaaa: una sedia lunghissima (per giganti)Dacalantre: ballare e ascoltare la musica

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6° incontro: Divertente come... 14 marzo 2013

Biglietto augurale per Erika

Tutti in coro, alla nostra Erika cara

auguriamo un compleanno non fantastico...di più!

Noi diciamo che è altruista e generosa, ma lei dice d'esser

talvolta dispettosa.

I suoi occhi son la luce del mare.

Abile cuoca di dolci da gustare,

un'amica divertente per scherzare.

Gentile bocca come un fiocco rosa

una pelle lunare, orecchie sempre ad ascoltare.

Ranocchietta agile e laboriosa,

instancabile, ma di notte si riposa.

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7° incontro: Girotondo di metafore 20 marzo 2013

Il mio cavalloIn cima alla Montagna Lunataci sono bei cavalli – snelli come donnole!Il mio cavallo ha lo zoccolo che sembra un'agata rigata,le sue zampe hanno la velocità del lampo.Il corpo del mio cavallo assomiglia a una freccia e la sua coda sembra una lunga nuvola nera.La sua criniera è fitta di corti arcobaleni.Il suo pelo è morbido come le piume dell'aquilae il Piccole Vento Sacro vi soffia attraverso.Le sue orecchie sembrano rotondi grani di granoturco.Gli occhi del mio cavallo sono stelle luccicanti.I denti del mio cavallo sono bianchi come conchiglie.La briglia e il morso che tiene in bocca sono un lungo arcobaleno e con esso io lo governo.

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Componimenti poetici su un animale

Lo squaloLo squalo è un grande cacciatore notturno.I suoi occhi sono neri come il fumola sua coda è una grande velale sue pinne sono più affilate di un coltelloil suo corpo è bagnatole sue orecchie sono minuscole come un microbola sua bocca è una digache si apre e scende con denti aguzzi.Ma lo squalo non divora tutti!

La pesciolinaNel fondale brillante c'è un pesce con la bocca piccolacon le pinne veloci come fulmini,gli occhi come biglie,il corpo invece è viola.Tutti la guardavano quando ballava dolcementetra le onde.

Il cane di mia cuginaIl cane di mia cugina gioca nel suo prato verde.Ha il corpo lungo ma bassoil suo pelo punge come un ago.La sua bocca ha denti aguzzi da leone, i suoi occhi son marroni come la corteccia.Tiene la coda tra le gambe,le sue orecchie sono fiorite:dentro son rosa e sembrano petali.Salta e corre in armonia,stare con lui è una magia.

Un animale specialeIn un'isoletta argentata,c'è la mia tartaruga che lenta cammina,lei è affettuosa e furbetta.I suoi occhietti sono come fiocchi colorati.Le sue zampine sono ruvide, la sua corazza è un piccolo cielo stellato.La sua bocca è piccola, ma per gustare diventa grande come un sole.

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Il cane dormiglioneIl cane dorme sulle nuvole luccicanti.I suoi occhi sono tondi come arance.Le sue zampe più veloci della luce.Le sue orecchie son lance appuntite.RoccoIn cima alla collina Lucentec'è un cane giocherellone e divertente.Ha il pelo morbido come il cotonecorre in mezzo alle colline verde smeraldo.Il suo corpo balla ad ogni passoe quando abbaia fa gran chiasso.

Il cagnolino giocherelloneIn una nuvola solare c'è un cagnolinoha gli occhi verdi come la primavera.La coda lunga come il mare infinitole sue zampe hanno la velocità dei leoni.Il suo corpo assomiglia a due frecce,ha il pelo folto e bianco di una nuvola chiaragioca con gli altri canicorrendo dietro alla palla.

Una cagnolinaIn una luna viveuna cagnolina.Questa cucciola ha il corpo come uno stecchino.Le orecchie bianche color neve la sua coda è morbido cotonegli occhi son dell'azzurro del mare.Corre, salta e gioca nell'erba.

Nella stanzaNella stanza splendente come l'oroc'era un cane con occhi come l'argento.Aveva una coda lunga come un serpente a sonagliaveva le orecchie grandi come un orso.Le zampe erano cespugli in movimento.

Il gattoIn cima ad uno scoglio c'è un gattoi suoi occhi sono verdi come le fogliela sua coda è una lunga ondail suo pelo è pesante come un massole sue orecchie grandi e attente sono antenne.

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La mia gatta Lei vive in una nuvola bianca.La mia gatta è una palla di coccole,i suoi occhi sono verdi come i diamanti.La mia gatta ha la coda corta,le sue zampe sono come il velluto che cade a terra.Il suo corpo è dritto e allineato.Il suo pelo è morbido come le piume di un uccello.La mia gatta ha orecchie graziose.I suoi denti sono brillanti come l'oro.Lei dorme acciambellata sogna d'essere fatata.

In un ambiente verdeC'era un leone con occhi verdi come smeraldocoda marrone che sembra un cioccolatino.Il corpo è grosso come uno scoglioil pelo è in disordine, spettinato dal vento.Le orecchie in giù, forse assonnate?Il leone corre su un prato di emozioni:lo aspettano grandi escursioni!

Il mio spettacolare ghepardoNella foresta del Sudci sono tanti ghepardi a macchiecome una carta geografica,Il mio ha il pelo colorato come un arcobalenoe la coda a strisce come un'isola.Il mio ghepardo ha la velocità di un fulmine.Ha un udito spettacolaree gli occhi sono luccicanti stelle.

La mia tartaruga CuoreIn una bacinella trasparentec'era una tartarughina bella come una stella!Aveva gli occhi sempre chiusie sembrava un orso in letargo.La sua coda era piccola, un aghetto verde.Le sue zampe erano corte come fili d'erba.Il suo corpo era corazzato.La sua bocca era così piccola che si confondeva con il corpoma mangiava di gusto come fosse un elefante.

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Versi durante il nostro tempo sospeso

Mare

M'affaccio alla finestra, e vedo il mare:vanno le stelle, tremolano l'onde.

Vedo stelle passare, onde passare:un guizzo chiama, un palpito risponde.

Ecco sospira l'acqua, alita il vento:sul mare è apparso un bel ponte d'argento.

Ponte gettato sui laghi sereni,per chi dunque sei fatto e dove meni*?

GIOVANNI PASCOLI (Myricae)

Mare colore

Mare fanciullo insaziato di giuoco*,vecchio mare insaziato di pianto,

tu che sei lampo e fangoe cielo e sangue e fuoco,

oggi hai lasciato alle lente riveorgoglio e forza, gaiezza e dolore:

oggi non sei che colore,un bel colore che vive.

DIEGO VALERI (Da Poesie)

Il mare

Sorride da lontano.Denti di spuma,Labbra di cielo.

FEDERICO GARCIA LORCA

Caracola (conchiglia)

Mi hanno portato una conchiglia.Dentro canta

un mare di carta.Il mio cuore

si riempie d'acquacon pesciolini

d'ombra e d'argento.Mi hanno portato una conchiglia.

FEDERICO GARCIA LORCA

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VENEZIA

C'è una città di questo mondo,ma così bella, ma così strana,

che pare un gioco di fata Morganae una visione del cuore profondo.

Avviluppata in un roseo velo,sta con le sue chiese, palazzi, giardini,

tutta sospesa tra due turchini,quello del mare, quello del cielo.

Così mutevole! A vederlanella mattina di sole bianco

splende d'un riso pallido e stanco,d'un chiuso lume, come la perla:

ma nei tramonti rossi affocatiè un'arca d'oro, ardente, raggiante,

nave immensa, veleggiantea lontani lidi incantati.

Quando la luna alta inargentatorri snelle e cupole piene,e serpeggia per cento venel'acqua cupa e sonnolenta,

non si può dire quel ch'ella sia,tanto è nuova mirabile cosa:

isola dolce, misteriosa,regno infinito di fantasia...

Cosa di sogno vaga e leggera;eppure porta mill'anni di storia,

e si corona della gloriad'una grande vita guerriera.

Cuor di leonessa, viso che ammalia,o tu, Venezia, due volte sovrana:

pianta di forte virtù romana, fiore di tutta la grazia d'Italia

Diego Valeri

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8° incontro: Chi sono i poeti? 3 aprile 2013

Produzione del video-intervista

ed incontro con la poetessa Anita

1. Com'è fare la poetessa? Ti piace essere una poetessa? Fare la poetessa è un lavoro difficile?É come avere in dono all'improvvisouna particolare e strana bicicletta,si ferma quando gli altri vanno avantioppure arrivi molto tempo primae indietro tutti gli altri.Così ti trovi sempre là dove si nasconde la voce più segreta delle cosesì, quella che se parlaormai quasi nessuno se ne accorge.Poetare non pensare sia un lavoro,non sei tu che lavori la poesiama è lei che costruisce nel tuo cuore,ma in ogni caso dovrai faticarema ami ciò che faie allora basta poco a riposare.

2. Come si fa una poesia? Da dove si inizia a fare una poesia?Ognuno ha il suo sistemae giura sia il migliore,a me succede come le canzoniche ti entrano da solee non le mandi viae le ricanti mille e mille volte.Pian piano delicata lei mi mordeun po' come se fossi una matita.Allora me la scrivola benedetta frase che mi battee frase dopo frase una per voltaappare sopra il foglio una poesia.

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3. Di solito a cosa ti ispiri? Ti ispiri alla natura?Io ascolto con la penna e con le orecchienaturalmente sempre con il cuoree inseguo a perdifiato, ma in silenziola frase che mi prende per la mano;lei sa dove mi porta sì, solo lei sa dove:è come attraversare un torrenteda un sasso verso l'altrouna parola scelta dopo l'altrasu fino alla sorgente.

4. Nelle poesie si devono mettere le rime?Le rime sono un poco fuori modaalcuni non riescono a far senza.Io non la cerco eppure a volte arrivalo fa di testa sua e capita per caso e allora io la sposto più lontanoperché la mia poesia non assomigli troppo ad una filastrocca,ma se quella parola è quella giustaallora in ogni caso può passareperché una buona rimafa sempre venir voglia di cantare.

5. Che parole usi nella poesia? Usi parole fantasiose?Parole la poesia le usa tutte quante perfino le più strane, le più buffe perfino quelle vecchie ed acciaccatee quelle così nuoveche le ho appena inventate.Parole tutte, eccetto neanche unache prima o poi si danza tutte quante.

6. Come si diventa poeti?Poesia succede a caso,succede quando meno te lo aspettiaccade tutto ad un tratto,accade che assomiglia a quando ci si ammala,

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con la gran differenzache la poesia è una buona malattiache tutto il mondo è bello contagiareche tutti gli altri mali fa guarire.Accade che assomigliaa quando ci si inventa un gran bel giocooppure se si canta tutti insieme, o se ci si innamora di qualcunoche aspetti solo l'ora quando arriva.

7. Quanto tempo impieghi per scrivere una poesia?Volendo in pochi minimi minutiè pronta una poesiacome sparare un fuoco d'artificio,la scrivi ed è già pronta. Ma accade che ti servaun anno un mese un giorno,oppure molto spesso basta un' oraa volte manca solo una parola,ed io lascio il mio foglio a riposareche insistere non valedecide la poesia quanto durare,decide la parola se arrivare per nascere e poi mettersi a cantare.

8. Che sensazioni provi mentre scrivi una poesia e quando hai finito di scriverla?E' come se sentissi un gran silenzioche suona troppo dolce da cantareche anche se sei solonon riuscirai mai più a sentirti solo.Avrai come una piccola casettanell'anima di tutti perfino se si tratta di animali perfino nelle piante e dentro i sassi.Infine quando è prontalo puoi capire bene dal profumoche come fosse un dolce ancora in fornosi sente già il profumo giù in giardino.

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9. A che età hai cominciato a scrivere poesie?A 15 anni più o meno ho cominciato a scrivere poesie, poi ho smesso. Pensavo che non servisse a niente e a nessuno. Ho scritto tante cose per altri che me lo chiedevano, perché sapevano che ero brava a scrivere, ma non ho più scritto poesie per me.Poi mi sono ammalata e sola cosa che la malattia può toccare sono le mie poesie. Così ho scritto in poco tempo tutte quelle che in trent'anni non avevo scritto. Come una molla che schiacci e più la schiacci più lei salta in alto.

10. Qual è stata la tua prima poesia?Rendo l'inchino a un salice a Veneziacalpesto pietre soffici ed amichee veglio il sonno tiepido dei gatti

11. Quante poesie hai scritto?Almeno un centinaio di complete e finite.

12. Per chi scrivi poesie? Per grandi o per piccoli?Faccio poesie per grandi perché imparino a sentirsi piccoli che è l'unico modo per essere grandi veramente.

13. Sono simpatiche le tue poesie?Non so fare bene le poesie simpatiche, perché è la cosa più difficilefacile farle tristi oppure commoventi o importanti o belle ma farle simpatiche è la cosa più difficile al mondo e bisogna diventare bravissimi. Spero tanto di imparare a farle anche io.

14. Ci sono poesie a cui sei affezionata?È come chiedere se si vuole più bene alla mamma o al papà, a volte se sei arrabbiato con uno dei due ti sembra di sapere a chi dei due vuoi più bene. Ma lo sai benissimo che non è vero.

15. Vengono pubblicate?Sto per pubblicare il secondo libro. Il primo di cinquanta poesie era un premio per chi arrivava primo in un concorso e il secondo sta per essere stampato adesso.

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16. Ci regali una poesia?

So(g)no

Tutti i bambini son fatti di-versipoesia a sorpresa sotto le scarpe

mille "succede" sopra la testail nido dentro tasche del sole

anche le lacrime crescono piume.Loro volere è come volare

perché volare sanno volere.Li riconosci dai lacci sciolti

anche da grandi anche da vecchise qualche volta giocano soli

lanciano sassi come pensieri, per uno, cento,mille rimbalzi

poi cerchi larghi sempre più larghiper sempre nuovi ampi orizzonti

tutti diversitutti di-versi.

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A chi raccontiamo le nostre scoperte?

Tutti hanno bisogno di poesia...

La panettiera perché abbiamo bisogno quotidianamente

di nutrirci di poesia

e perché a volte inventiamo delle parole nuove

che paiono appena sfornate

e il loro profumo si diffonde ovunque.

La venditrice di animali perché ogni bambino

ha scritto una piccola poesia dedicata ad un animale

e anche per rivolgerci al piccolo pesciolino rosso,

che ci ha permesso di inoltrarci

in questo entusiasmante mare poetico.

L'ottico perché poesia significa mettere un nuovo paio di occhiali,

vedere davvero le cose, cambiare punto di vista,

osservarle con un'attenzione particolare.

La venditrice del negozio di ferramenta

perché ci permette di riflettere

su quali sono i ferri del mestiere della poesia,

quali gli attrezzi giusti per costruire e aggiustare ogni cosa,

ricordandoci che la poesia spesso è un continuo labor limae.

Nel negozio vendono le viti che tengono unite le cose,

vasi di pittura per tingere la vita,

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attrezzatura per la barca:

poesia appare come un'ancora di salvezza,

una boa per segnalare, fissare un punto nel mare.

Il cartolaio, poiché la penna è lo strumento indispensabile

per lasciare traccia nel nostro foglio dei pensieri,

di ciò che sgorga dal cuore.

L'orefice per dire che la poesia è preziosa,

con la poesia si può parlar d'amore,

si può regalare una poesia,

essa costruisce legami tra le cose e tra le persone,

le parole spesso si sposano tra loro e nasce un'immagine nuova.

L'assistente domiciliare, una signora che si occupa di un anziano,

per dire che il corpo ha bisogno di cure,

quando si è molto stanchi e gli anni sono tanti,

non sempre si riesce a far tutto da soli

e quindi si ha bisogno di un sostegno, di un aiuto.

La farmacista, per far guarire il nostro corpo

abbiamo bisogno di diverse medicine,

per l'“anima” il rimedio possibile sono le poesie,

bisogna cercare quella adatta.

Tratto dal video-intervista, allegato al libro Menegozzo A. (2013), La goccia

di me stessa con cui scrivo, Venezia, El Squero.

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PROIEZIONE DEL VIDEO 27 maggio 2013

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Scambio di poesie

tra Anita e i bambini

Ma dimmi tu...cos'è che tiene insieme

i petali di un fiore, le mani e tutti i sogni dei bambini,

gli uccelli in formazione, le briciole di torta nella mano,

i fiocchi a far la neve e i tetti sotto il sole

i passi che ci portano lontano

lo sguardo con cui adesso tu mi leggi

e tutte queste fragili parole.

Cos'è che tiene insieme i mondi e gli universi

si coglie solo a volte e un po' soltanto

in petalo di un fiore

in briciola di un passo

il sogno di uno sguardo

sì, ciò che tiene insieme l'universo

sta in quel sentirsi ognuno come un raggio.

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Ancora un'altra poesia di Anita per noi

Non pioggia su di me o sulla mia testa

perché sopra le nuvole non piove,

ed oggi volo sopra molto sopra

le mie stesse parole,

così cammino che non tocco terra

e brillo come un sole

e lascio a tutti gli altri

stivali impermeabile ed ombrella

GEMELLAGGIO ATTRAVERSO IL BLOG CON LA CLASSE 3A

Scuola Primaria D. Alighieri, Mirano

Tirocinante: Cecilia Bustreo

Per leggere i versi che hanno scritto per noi e tutte le loro attività, visitate il loro Blog “POESIA E FANTASIA”: http://poesiaefantasia3a.blogspot.it/

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                       PAROLA              STUPORE                       EMOZIONE                       SUONO                       IMMAGINE              SENSAZIONE 

Da: Bisutti D. (2012), La poesia è un orecchio, Milano, Feltrinelli