PNR - Manifestazioni Interesse Unical · 2.4. Sviluppo di nuove tecniche e materiali per il design...
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Schede per la raccolta di manifestazioni di interesse per il PNR
Sommario Tavolo 1 – Health Demographic change and Wellbeing ................................................................................... 3
Programmi di ricerca nella linea di azione “Excellent Science” (Knowledge Driven Research) .................... 3
Programmi di ricerca nella linea di azione “Industrial & Innovation Leadership” (Technology & Application
Driven Research) ........................................................................................................................................... 6
Programmi di ricerca nella linea di azione Research Infrastructure ............................................................. 7
Tavolo 2 - European Bioeconomy Challenges ................................................................................................... 9
Programmi di ricerca nella linea di azione “Excellent Science” (Knowledge Driven Research) .................... 9
Programmi di ricerca nella linea di azione “Industrial & Innovation Leadership” (Technology & Application
Driven Research) ......................................................................................................................................... 16
Tavolo 3 - Secure, Clean and Efficient Energy ................................................................................................. 18
Programmi di ricerca nella linea di azione “Excellent Science” (Knowledge Driven Research) .................. 18
Programmi di ricerca nella linea di azione “Industrial & Innovation Leadership” (Technology & Application
Driven Research) ......................................................................................................................................... 22
Tavolo 4 - Smart Green and integrated transport ........................................................................................... 26
Programmi di ricerca nella linea di azione “Excellent Science” (Knowledge Driven Research) .................. 26
Programmi di ricerca nella linea di azione “Industrial & Innovation Leadership” (Technology & Application
Driven Research) ......................................................................................................................................... 34
Tavolo 5 - Climate Action, Resource Efficiency and Raw Materials ................................................................ 35
Programmi di ricerca nella linea di azione “Excellent Science” (Knowledge Driven Research) .................. 35
Tavolo 6 - Europe in a changing world: inclusive, innovative and reflective societies ................................... 38
Programmi di ricerca nella linea di azione “Excellent Science” (Knowledge Driven Research) .................. 38
2
Programmi di ricerca nella linea di azione “Industrial & Innovation Leadership” (Technology & Application
Driven Research) ......................................................................................................................................... 41
Tavolo 7 - Space and Astronomy ..................................................................................................................... 43
Programmi di ricerca nella linea di azione “Excellent Science” (Knowledge Driven Research) .................. 43
Tavolo 8 - Secure Societies - Protecting Freedom and Security of Europe and its Citizens ............................ 45
Programmi di ricerca nella linea di azione “Excellent Science” (Knowledge Driven Research) .................. 45
Programmi di ricerca nella linea di azione “Industrial & Innovation Leadership” (Technology & Application
Driven Research) ......................................................................................................................................... 52
Tavolo 9 - Restoring, preserving, valuing & managing the European Cultural Heritage ................................. 54
Programmi di ricerca nella linea di azione “Excellent Science” (Knowledge Driven Research) .................. 54
Tavolo 10 - Digital Agenda ............................................................................................................................... 60
Programmi di ricerca nella linea di azione “Excellent Science” (Knowledge Driven Research) .................. 60
Programmi di ricerca nella linea di azione “Industrial & Innovation Leadership” (Technology & Application
Driven Research) ......................................................................................................................................... 63
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Tavolo 1 – Health Demographic change and Wellbeing
Programmi di ricerca nella linea di azione “Excellent Science” (Knowledge
Driven Research)
Riga – 1 Health, Demographic change and Wellbeing;
Colonne – Programma Mille e + Dottorati Innovativi e/o Programma Excellence with
Impact: grandi progetti di ricerca ad alto impatto;
Descrizione Iniziative a medio-lungo termine volte a sostenere ricercatori di eccellenza e le loro equipes per
progetti di ricerca di frontiera, destinati a creare conoscenze e innovazioni radicali capaci di
generare nuovi paradigmi scientifici e metodologici per migliorare il benessere e la salute, mediante
interventi integrati su prevenzione e cura, ambienti e stili di vita, e sulla sfera psico-sociale.
Obiettivo specifico Risultato atteso Indicatore
1. Sviluppare nuove conoscenze e
metodologie diagnostiche e
terapeutiche, integrando tecniche
biochimiche e biotecnologie di tipo
genomico, proteomico,
metabolomico, organomico con
materiali, dispositivi e trattamenti
innovativi, finalizzate ad una
medicina preventiva,
personalizzata, sostitutiva e
rigenerativa per patologie correlate
all’invecchiamento e a forte
impatto sociale, quali quelle
cronico-degenerative (tumori,
malattie cardiovascolari,
metaboliche, reumatiche e
osteoarticolari, malattie del
sistema nervoso, demenze),
patologie respiratorie, epatiche,
renali, endocrine.
1.1. Migliorare la produzione
scientifica, nonché il livello
qualitativo e di competitività della
ricerca prodotta, anche per mezzo di
collaborazioni e progetti
internazionali.
1.2. Migliorare la conoscenza della
fisiologia di individui sani e della
patofisiologia di malattie a forte
impatto sociale e di malattie
correlate all’invecchiamento.
1.3. Acquisizione di nuove conoscenze
sull’influenza della nutrizione umana
sui processi e i meccanismi fisiologici
e patologici al fine di individuare
nuovi e più efficaci regimi dietetici e
stili di vita per un invecchiamento in
buona salute e per la prevenzione e il
controllo di patologie ad alto
impatto sociale.
1.4.Sviluppo di innovative tecniche
diagnostiche, basate su nuovi
marcatori e target molecolari, per la
valutazione di indicatori precoci di
invecchiamento in cattiva per
migliorare la diagnosi, la prognosi e
orientare il trattamento terapeutico.
1.5. Sviluppo di tecniche diagnostiche
innovative basate su metodiche di
imaging digitale e tomografia a
microonde.
1.6. Sviluppo di nuovi farmaci, basati
1.1. Numero di pubblicazioni e
relativo citation index; Numero di
collaborazioni internazionali.
1.2. Numero di pubblicazioni e
relativo citation index; Numero di
collaborazioni internazionali.
1.3. Numero di pubblicazioni e
relativo citation index; Numero di
collaborazioni internazionali.
1.4. Numero di brevetti; Numero di
prototipi sviluppati;Numero di co-
pubblicazioni Accademia-Impresa
(proxy di collaborazioni). Numero di
metodiche e/o protocolli diagnostici
in grado di raggiungere lo stadio di
trial clinico.
1.5. Numero di brevetti; Numero di
prototipi sviluppati; Numero di co-
pubblicazioni Accademia-Impresa
(proxy di collaborazioni)
1.6. Numero di brevetti; Numero di
4
su innovativi processi biochimici e
biotecnologici, e nutraceutici per la
prevenzione e un più efficace
trattamento di patologie correlate
all’invecchiamento e ad alto impatto
sociale
1.7. Sviluppo di nuove tecnologie in
vitro (basate su co-colture di più tipi
cellulari in sistemi 3D in presenza di
flussi perfusivi controllati) alternative
all’uso di modelli animali, in grado di
mimare le complesse interazioni
cellulari in vivo, al fine di ottenere
una più fedele valutazione di efficacia
e tossicità di farmaci e composti
chimici, e per ridurre gli effetti
collaterali di trattamenti
farmacologici.
1.8. Sviluppo di trattamenti
terapeutici innovativi per patologie
correlate all’invecchiamento e ad alto
impatto sociale basati su innovativi
processi biochimici e biotecnologici,
su dispositivi protesici sostitutivi,
artificiali o basati su cellule umane,
intra- o extra-corporei e intra- o
extravascolari; approcci di tipo
rigenerativo, e nanosistemi per il
rilascio e la veicolazione di molecole
biologicamente attive che siano più
sostenibili e efficaci, e garantiscano
buona qualità della vita al paziente
promuovendone l’inclusione sociale.
1.9. Nuovi modelli matematici
quantitativi dell’organismo umano
che forniscano una descrizione più
fedele della pato-fisiologia umana.
co-pubblicazioni Accademia-Impresa
(proxy di collaborazioni); Numero di
protocolli terapeutici in grado di
raggiungere lo stadio di trial clinico.
1.7. Numero di brevetti; Numero di
prototipi sviluppati; Numero di
sperimentazioni avviate anche a
livello internazionale; Numero di co-
pubblicazioni Accademia-Impresa
(proxy di collaborazioni).
1.8. Numero di brevetti; Numero di
prototipi sviluppati; Numero di
sperimentazioni avviate anche a
livello internazionale; Numero di co-
pubblicazioni Accademia-Impresa
(proxy di collaborazioni).
1.9. Numero di pubblicazioni e
relativo citation index; Numero di
collaborazioni internazionali. Numero
di brevetti; Numero di algoritmi e
prototipi sviluppati.
2. Sviluppare nuove conoscenze,
metodologie e tecnologie
quantitative, ICT, architettoniche e
biomeccaniche per massimizzare il
benessere e l’inclusione sociale di
individui affetti da patologie
correlate all’invecchiamento e a
forte impatto sociale, quali quelle
cronico-degenerative (tumori,
malattie cardiovascolari,
metaboliche, reumatiche e
osteoarticolari, malattie del
sistema nervoso, demenze),
patologie respiratorie, epatiche,
renali, endocrine.
2.1. Migliorare la produzione
scientifica, nonché il livello
qualitativo e di competitività della
ricerca prodotta, anche per mezzo di
collaborazioni e progetti
internazionali.
2.2. Sviluppo di nuove tecnologie ICT
per l’ausilio alla mobilità, alla
deambulazione e la “fall detection”,
basate su sistemi microelettronici,
radar, tecnologie di “imaging”
digitale e “smart m-health”.
2.3. Sviluppo di sistemi innovativi per
2.1. Numero di pubblicazioni e
relativo citation index; Numero di
collaborazioni internazionali.
2.2. Numero di brevetti; Numero di
prototipi sviluppati; Numero di
sperimentazioni avviate; Numero di
co-pubblicazioni Accademia-Impresa
(proxy di collaborazioni).
2.3. Numero di brevetti; Numero di
5
la rilevazione non invasiva di
parametri vitali basati su sistemi
radar e sensori portatili.
2.4. Sviluppo di nuove tecniche e
materiali per il design di tessuti,
indumenti e calzature in grado di
massimizzare l’inclusione sociale,
confort e benessere, nonché
minimizzare i danni derivanti da urti
e cadute, di individui anziani e
pazienti con patologie a forte
impatto sociale.
2.5. Sviluppo di sistemi bio-robo-
meccatronici a supporto della
riabilitazione ortopedica e
neuromotoria, e per la chirurgia
robotizzata.
prototipi sviluppati; Numero di
sperimentazioni avviate; Numero di
co-pubblicazioni Accademia-Impresa
(proxy di collaborazioni).
2.4. Numero di brevetti; Numero di
prototipi sviluppati; Numero di co-
pubblicazioni Accademia-Impresa
(proxy di collaborazioni); Numero di
sperimentazioni avviate anche a
livello internazionale.
2.5. Numero di brevetti; Numero di
prototipi sviluppati; Numero di co-
pubblicazioni Accademia-Impresa
(proxy di collaborazioni); Numero di
sperimentazioni avviate anche a
livello internazionale.
Azioni 1. Sviluppare percorsi formativi di livello dottorale, progettati d'intesa fra le università e altri soggetti operanti nei
sistemi produttivi locali (regioni, imprese, enti di ricerca, pubbliche amministrazioni).
2. Recupero del potenziale innovativo delle regioni a ritardo di sviluppo (RRS) mediante assegnazione di risorse
specifiche per:
- promuovere la mobilità bidirezionale di ricercatori tra istituzioni accademiche e di ricerca situate nelle RRS e istituzioni
accademiche e di ricerca con cui esistono rapporti di collaborazione.
- il reclutamento di ricercatori di elevata qualità e esperienza per sviluppare nodi di ricerca e innovazione nelle RRS;
3. Sviluppare nuovi filoni di ricerca e inserirsi con successo nelle dinamiche competitive europee allo scopo di accrescere
la competitività del sistema-Paese e attrarre giovani ricercatori, italiani e non, a intraprendere la professione di
ricercatore in Italia;
4. Lancio di grandi progetti di ricerca, orientati a organismi di ricerca, grandi imprese, centri di ricerca e PMI la cui
selezione sia basata non solo sulla eccellenza scientifica delle proposte ma anche sull’impatto sociale ed economico che
le nuove soluzioni andranno a generare. Lo sviluppo di prodotti/servizi innovativi e ad alto contenuto tecnologico dovrà
contribuire significativamente a determinare il benessere e la felicità del’individuo e a rilanciare il sistema produttivo
italiano.
Risorse umane e finanziarie Per la realizzazione delle suddette azioni si prevede l’utilizzo in prevalenza di personale di ricerca universitario,
strutturato e non, per il quale il progetto dovrebbe prevedere specifiche azioni finanziarie a supporto dei relativi
contratti.
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Programmi di ricerca nella linea di azione “Industrial & Innovation Leadership”
(Technology & Application Driven Research)
Riga - 1 - Health, Demographic change and Wellbeing, Colonne - - Altri strumenti innovativi e/o consolidati (Smart Cities, Social Innovation, Contamination Lab, Pre-
commercial Procurement, Clusters)
Descrizione
Strumenti per sostenere lo sviluppo sperimentale, l’industrializzazione e la sperimentazione su larga scala di soluzioni ad alto e
innovativo contenuto tecnologico, aventi immediato impatto sociale ed economico.
Obiettivo specifico Risultato atteso Indicatore
3. Sviluppare sinergie tra enti pubblici,
enti no-profit e privati per stimolare la
diffusione e l’utilizzo di tecnologie e
modelli per la organizzazione, gestione
e controllo di sistemi e servizi sanitari
che integrino processi di prevenzione,
cura e assistenza. Promuovere il
monitoraggio di fenomeni e indicatori
molecolari, biochimici, ambientali e
psico-sociali che determinano il
benessere dell’individuo sano e affetto
da patologie correlate
all’invecchiamento e a forte impatto
sociale, quali quelle cronico-
degenerative (tumori, malattie
cardiovascolari, metaboliche,
reumatiche e osteoarticolari, malattie
del sistema nervoso, demenze),
patologie respiratorie, epatiche, renali,
endocrine.
3.1. Implementazione di tecniche di
modellazione e simulazione per il
monitoraggio di fenomeni e indicatori
molecolari, biochimici, ambientali e
psico-sociali, che determinano il
benessere dell’individuo sano e affetto
da patologie a forte impatto sociale..
3.2. Verifica e validazione di indicatori
sintetici dello stato di salute e benessere
dell’individuo basati sull’analisi delle
numerose variabili cliniche, ambientali,
economiche, demografiche e psico-
sociali.
3.3. Sistemi di supporto informativo-
decisionale, basati su approcci
quantitativi e su tecniche di simulazione,
per la pianificazione, gestione e controllo
dei servizi e la valutazione delle
prestazioni.
3.4. Percorsi di cura, assistenza e
riabilitazione/ convalescenza
personalizzati per patologie correlate
all’invecchiamento e a forte impatto
sociale, con forte integrazione tra
diagnosi, trattamento e ambiente di
vita, e tra operatori sanitari e paziente;
incluse strategie pro-attive di
promozione di stili di vita, regimi
dietetici, e ambienti sociali.
3.1. Numero di sperimentazioni su larga
scala in grado di coinvolgere tutti gli
stakeholder appartenenti ai sistemi
sanitari e socio-assistenziali.
3.2. Numero di politiche sanitarie (a
sostegno di sistemi sanitari equi e
sostenibili, che facilitino l’erogazione di
servizi sanitari fortemente orientati alla
prevenzione e che promuovano la
collaborazione tra tutti gli stakeholders
del sistema sanitario), implementate e
validate tramite sperimentazioni su
larga scala.
3.3. Indicatori sui benefici e
sull’incremento di prestazioni derivanti
dall’adozione e dalla sperimentazione di
sistemi di supporto informativo-
decisionale. 3.3. Quantità e impatto dei percorsi di
cura e delle best-practice sperimentati,
incluso il livello di accettazione e
gradimento riscontrabile nell’utenza
coinvolta.
Azioni Le azioni previste sono funzionali al lancio di progetti di sviluppo sperimentale e pre-industrializzazione di soluzioni
tecnologiche e metodologiche orientate alla realizzazioni di dispositivi, trattamenti, servizi e sistemi ad alto valore aggiunto che
prevedano l’integrazione di tecnologie e la sperimentazione su larga scala. Risorse umane e finanziarie I progetti dovranno prevedere l’utilizzo di risorse umane e organizzative provenienti dai principali attori dei settori delle
biotecnologie, dell’ICT, dei materiali, della biomeccanica, a supporto della produzione ed erogazione di efficaci ed efficienti
servizi sanitari, con l’eventuale coinvolgimento di rappresentanti delle principali categorie di operatori sanitari e associazioni di
pazienti. In aggiunta va previsto il finanziamento di attrezzature e strumentazioni necessarie alle attività di sperimentazione
dei sistemi/servizi previsti e alla sistematica validazione e valutazione dei risultati.
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Programmi di ricerca nella linea di azione Research Infrastructure
Riga: 1 Health, Demographic change and Wellbeing. Colonna: Research Infrastructure – Consolidamento/upgrade
Descrizione Finanziamento a lungo termine per il consolidamento e l'upgrade dell'infrastruttura STAR (Southern
Europe Thomson backscattering source for Applied Research) incluso il sostegno per l'accesso ad
essa dei ricercatori. Questa si configura come azione trasversale dedicata al potenziamento di
un'infrastruttura eleggibile per la rete europea ESFRI dedicata alle sorgenti di luce estrema (ELI-
Extreme Light Infrastructure) e del consorzio ERIC ad esso connesso (la procedura di affiliazione è in
corso). L'infrastruttura, frutto del progetto PON MATERIA realizzato in partnership fra Università della
Calabria e Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze Fisiche della Materia – CNISM, è stata
realizzata in collaborazione con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – INFN – e la Sincrotrone Trieste
SCpA e prevede il coinvolgimento del CNR e di altri istituti di ricerca pubblici e privati. La sorgente
STAR è dedicata allo studio dei materiali di interesse bio-medico e anche ai materiali innovativi ed
avanzati per l'energia ed alla diagnostica per i beni culturali.
Obiettivo specifico Risultato atteso Indicatore 1. Sviluppare tecniche e
metodologie in
diagnostica medica per
immagini ad alta
definizione e contrasto
funzionale.
1.1 Sviluppo ed applicazione di
tecniche di valutazione
microtomografica per diagnosi
precoce di neoplasie. 1.2 Sviluppo ed applicazione di
tecniche della Micro-radiografia a
contrasto elementale in
angiografia, fluoroscopia,
linfografia, mammografia. 1.3 Sviluppo ed applicazione di
tecniche di holo-micro-tomografia
per l'imaging medico su tessuti a
basso contrasto di densità.
1.4 Sviluppo ed applicazione di
tecniche di diagnostica medica per
immagini a dosi estremamente
basse di esposizione alla
radiazione X.
1.1. Numero di pubblicazioni e
relativo citation index su riviste
peer reviewed di tecniche e
metodologie in diagnostica
medica e con particolare riguardo
alle co-pubblicazioni Accademia-
Impresa;
1.2. Numero di collaborazioni
nazionali ed internazionali con enti
di ricerca bio-medica e centri per
la diagnostica medica
1.3 Numero di collaborazioni con
riferimento ai circuiti europei
ESFRI ed ERIC.
1.4. Numero di brevetti e prototipi
sviluppati di apparati e
metodologie di diagnostica
medica;
1.5. Numero di azioni di
trasferimento tecnologico dei
risultati di ricerca comprese le
creazioni di imprese spin-off e
startup 2. Erogazionedi servizi di
diagnostica medica per
immagini ad alta
definizione e contrasto
funzionale.
2.1 Messa a punto ed erogazione
di servizi di valutazione
microtomografica per diagnosi
precoce di neoplasie. 2.2 Messa a punto ed erogazione
di servizi di Micro-radiografia a
contrasto elementale in
2.1. Numero di utenti beneficiari di
servizi di diagnosi precoce per
l'insorgenza di neoplasie. 2.2. Numero di utenti beneficiari di
servizi di diagnosi medica per
immagini a contrasto (con o senza
mezzi di contrasto radio-opachi).
8
angiografia, fluoroscopia,
linfografia, mammografia.
2.3 Messa a punto ed erogazione
di servizi di holo-micro-tomografia
per l'imaging medico su tessuti a
basso contrasto di densità.
2.4 Messa a punto ed erogazione
di servizi di tecniche di diagnostica
medica per immagini a dosi
estremamente basse di esposizione
alla radiazione X.
2.3. Numero di utenti beneficiari di
servizi di holo-micro-tomografia su
tessuti molli.
2.4. Numero di utenti beneficiari di
servizi di diagnostica medica per
immagini a dosi estremamente
basse di esposizione alla
radiazione X.
2.5. Numero di covenzioni
nazionali ed internazionali con enti
di ricerca, centri diagnostici e
laboratori di ricerca pubblici e
privati.
2.7. Numero di brevetti e prototipi
sviluppati;
2.8. Numero di co-pubblicazioni
Accademia-Impresa e azioni di
impiego dei risultati di ricerca
(spin-off e startup) Azioni Finanziamento di infrastrutture di ricerca finalizzate a:
1. Implementazione di strumentazione avanzata per il rilevamento di mappe di intensità di
radiazione X con scansioni spaziali e temporali.
2. Sviluppo di specifiche metodologie di estrazione dell'informazione da matrici 3D di dati.
3. Messa a punto di procedure di diagnostica medica in ambito radiologico per il rilascio del
nulla osta all'applicazione delle nuove tecniche.
4. Progettazione, ottimizzazione e messa in opera di un laboratorio di indagini diagnostiche
basate su raggi X di alta brillanza ed energia.
5. Messa a punto di un servizio di diagnosi per immagini.
6. Promozione ed incubazione di spin-off e startup per la valorizzazione dei risultati.
Risorse umane e finanziarie Per la realizzazione delle suddette azioni si prevede l’utilizzo in prevalenza di personale di ricerca
universitario, strutturato e non, funzionali alle attività di progetto. In particolare si prevede l’utilizzo
di ricercatori/docenti nelle aree di scienze fisiche, scienze chimiche, ingeneria
informatica/elettronica/meccanica, scienze mediche, assegnisti di ricerca con contratto triennale,
tecnologi di laboratorio per acquisizione e trattamento dati, tecnici meccanici ed elettronici.
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Tavolo 2 - European Bioeconomy Challenges
Programmi di ricerca nella linea di azione “Excellent Science” (Knowledge
Driven Research)
Riga: European Bioeconomy Challenges: Agro-food Security, Sustainable Agriculture
and Forestry, Marine and Maritime and Inland Water Research;
Colonna: Mille + dottorati innovativi e/o Futuro in Ricerca 2/Ricerca 2020
Descrizione Il programma ha lo scopo di sviluppare percorsi formativi di livello dottorale, partenariati fra Università ed altri soggetti operanti
nei sistemi produttivi locali (Regioni, Imprese, Enti di ricerca...), responsabili della progettazione, della realizzazione e del
cofinanziamento del Programma. Le risorse umane che verranno formate nel contesto progettuale acquisiranno, insieme alle
competenze necessarie a svolgere attività di ricerca, una formazione professionale di elevato livello per l’inserimento nel sistema
produttivo. Il programma a lo scopo di sostenere giovani ricercatori nelle fasi iniziali della carriera incentivandoli da subito ad
essere innovativi ed autonomi nelle loro linee progettuali.
Obiettivo specifico Risultato atteso Indicatore
1. Sviluppo di percorsi formativi a
livello dottorale, progettati
insieme ad altri soggetti operanti
sul territorio e finalizzati alla
messa a punto di modelli di
sviluppo sostenibili e, in
particolare, all’identificazione di
sistemi agricoli locali per la
sicurezza alimentare nelle aree
rurali.
1.1. Avanzamento della conoscenza relativa al
contributo dell’agricoltura diffusa (piccole aziende e
aziende familiari) a:
-sostenibilità ambientale, con riferimento al recupero
delle aree abbandonate, alla prevenzione del dissesto
idrogeologico e della desertificazione, al
miglioramento nella gestione del suolo e della
biodiversità;
-sviluppo dell’economia locale, con riferimento al
rapporto fra agrobiodiversità, diversificazione
produttiva e capacità di risposta a nuove domande di
consumo; -sviluppo di reti alimentari corte per l’accesso a cibo
fresco.
1.2. Contribuire alla comprensione dei fattori di
contesto che favoriscono la resilienza dell’agricoltura
familiare con riferimento a:
-conservazione del suolo;
-input produttivi (terra, risorse genetiche, sistemi
idrici);
- infrastrutture (anche informatiche);
-reti alimentari (produzione, distribuzione, consumo)
- governance alimentare;
- nuovi beni pubblici locali.
1.1. Numero di pubblicazioni e
relativo citation index;
1.2. numero di collaborazioni
internazionali;
1.3. Numero di co-
pubblicazioni accademia-
imprese (proxy di
collaborazioni).
2. Sviluppo di percorsi formativi a
livello dottorale, progettati
insieme ad altri soggetti operanti
sul territorio e finalizzati alla
messa a punto di conoscenze
nell’ambito dei processi estrattivi
da matrici naturali di composti di
interesse per il settore
agroalimentare.
2.1 Avanzamento delle conoscenze nelle tecniche
estrattive per l’ottenimento di alimenti funzionali,
nutraceutici, alimenti fortificati in particolare a partire
da matrici naturali locali.
2.2 Messa a punto di tecniche analitiche avanzate per
la determinazione dei composti nelle matrici vegetali.
2.3 Avanzamento delle conoscenze nelle tecniche di
purificazione, recupero e bioconversione rivolte ai
pretrattamenti di produzioni dirette all’ottenimento di
composti ad uso alimentare.
2.1. Numero di pubblicazioni e
relativo citation index;
2.2. numero di collaborazioni
internazionali;
2.3. Numero di co-
pubblicazioni accademia-
imprese (proxy di
collaborazioni)..
10
3. Sviluppo di percorsi formativi a
livello dottorale, progettati
insieme ad altri soggetti operanti
sul territorio e finalizzati alla
messa a punto di conoscenze
nell’ambito dello studio di schemi
numerici innovativi per la
simulazione delle correnti marine
costiere e dei flussi a superficie
libera.
3.1. Avanzamento delle conoscenze nella modellazione
e nella comprensione dei complessi fenomeni fisici
presenti nel moto ondoso (bassa turbolenza, onde che
si infrangono sulla costa, etc.) mediante lo sviluppo di
avanzati strumenti di simulazione (discretizzazioni di
elevato ordine su griglie non-strutturate adattive,
efficienti solutori algebrici paralleli).
3.2 Miglioramento delle capacità predittive dei modelli
numerici attualmente disponibili a livello
internazionale nell'ambito della oceanografia costiera.
3.3 Avanzamento nelle conoscenze nella tematica
dello sviluppo della produzione elettrica dalle correnti
di marea.
3.4. Avanzamento delle conoscenze nello sviluppo di
modelli numerici avanzati destinati alla stima del
rischio di allagamento dei centri costieri a causa del
crescente livello del mare durante le maree e per
eventi catastrofici come gli tsunami.
3.1. Numero di pubblicazioni e
relativo citation index;
3.2. numero di collaborazioni
internazionali;
3.3. Numero di co-
pubblicazioni accademia-
imprese (proxy di
collaborazioni)..
4. Consolidare conoscenze
nell’ambito della filiera agro-
alimentare finalizzate sia alla
selezione dei geno/ecotipi di
partenza che alla tracciabilità,
certificazione e sicurezza dei
prodotti alimentari.
4.1. Realizzare cataloghi della biodiversità di piante
coltivate e animali allevati, con particolare riferimento
ai patrimoni territoriali.
4.2. Selezione di geno/ecotipi più adatti ad
un’agricoltura sostenibile.
4.3. Migliorare il controllo di qualità alimentare
attraverso nuovi approcci molecolari di Identificazione
di materie prime nei prodotti di trasformazione
alimentare, contribuendo alla lotta alla contraffazione
alimentare e alla garanzia del Made in Italy.
4.1. Numero di pubblicazioni e
relativo citation index;
4.2. numero di collaborazioni
internazionali;
4.3. Numero di co-
pubblicazioni accademia-
imprese (proxy di
collaborazioni)..
5. Sviluppare nuove conoscenze e
tecnologie nell’ambito della
biologia dello sviluppo ed
adattativa degli organismi
vegetali relativamente agli aspetti
“omici” ( genoma, trascrittoma,
metiloma e microbioma)
finalizzate a potenziarne la
performance e contrastare gli
effetti del global change e/o
condizioni di stress.
5.1. Migliorare le conoscenze sullo capacità delle
piante di contrastare gli effetti del global change.
5.2. Migliorare le conoscenze sulle interazioni
piante/microrganismi.
5.3. Selezione di eco/genotipi tolleranti a condizioni
estreme
5.4. Sviluppo di tecnologie di rifertilizzazione dei suolo.
5.1. Numero di pubblicazioni e
relativo citation index;
5.2. numero di collaborazioni
internazionali;
5.3. Numero di co-
pubblicazioni accademia-
imprese (proxy di
collaborazioni).
6. Sviluppare nuove conoscenze
sulla distribuzione, biologia ed
ecologia di organismi marini
(animali e vegetali).
6.1 .Migliorare le conoscenze sullo stato di
conservazione di specie marine anche attraverso
l’Identificazione di biomarcatori indicatori di qualità
del mare e delle coste.
6.2. Migliorare le conoscenze per la sostenibilità della
gestione del mare e della fascia costiera.
6.3. Catalogo della biodiversità territoriale e
valutazione degli effetti del global change.
6.1. Numero di pubblicazioni e
relativo citation index;
6.2. numero di collaborazioni
internazionali;
6.3. Numero di co-
pubblicazioni accademia-
imprese (proxy di
collaborazioni).
7. Sviluppare nuove conoscenze
sui sistemi forestali con
riferimento alle aree protette e ai
parchi nazionali
7.1. Migliorare le conoscenze sulla biodiversità e sullo
stato di conservazione degli ambienti forestali
attraverso approcci integrati al system biology
7.2. Migliorare le conoscenze sugli alberi
“monumentali” dei boschi dell’Appennino
7.3. Sviluppo di sistemi integrati per la tutela e il
management del patrimonio forestale delle aree
protette
7.1. Numero di pubblicazioni e
relativo citation index;
7.2. numero di collaborazioni
internazionali;
7.3. Numero di co-
pubblicazioni accademia-
imprese (proxy di
collaborazioni)..
11
8. Sviluppo di nuovi prodotti in
ambito alimentare e
nutraceutico, ottimizzare
processi produttivi nel settore
agroalimentare atti a garantire
una maggiore sicurezza durante
la shelf-life del prodotto.
8.1 Nuovi prodotti: alimenti funzionali, nutraceutici,
alimenti fortificati, integratori alimentari,
alimenti per categorie speciali.
8.1. Numero di collaborazioni
nazionali e internazionali.
8.2. Numero di pubblicazioni
e relativo citation index; 8.3. Numero di brevetti,
prototipi sviluppati.
9 Sviluppo di innovativi sistemi
di produzione attraverso
l’applicazione della ricerca
scientifica all’ambito
agroalimentare.
9.1. Applicazione di metodiche analitiche e
tecnologiche innovative nel controllo di qualità e
nella sicurezza dei prodotti agroalimentari.
9.1. Numero di collaborazioni
nazionali e internazionali.
9.2. Numero di pubblicazioni
e relativo citation index; 9.3. Numero di brevetti,
prototipi sviluppati.
10 Tracciabilità, certificazione e
sicurezza della filiera agro-
alimentare e della
commercializzazione di prodotti
alimentari
10.1 Catalogo della biodiversità di piante coltivate e
animali allevati, con particolare riferimento ai
patrimoni territoriali.
10.2 Migliorare il controllo di qualità alimentare
attraverso nuovi approcci molecolari di
Identificazione di materie prime nei prodotti di
trasformazione alimentare.
10.3 Contribuire alla lotta alla contraffazione
alimentare.
10.4Promuovere il Made in Italy.
10.1. Numero di
collaborazioni nazionali e
internazionali.
10.2. Numero di
pubblicazioni e relativo
citation index; 10.3. Numero di brevetti,
prototipi sviluppati.
11Sviluppare nuove conoscenze
e tecnologie nell’ambito della
biologia dello sviluppo ed
adattativa degli organismi
vegetali per una agricoltura
sostenibile.
11.1 Migliorare le conoscenze sullo capacità delle
piante di contrastare gli effetti del global
change.
11.2 Selezione di geno/ecotipi tolleranti a condizioni
estreme e più adatti ad un’agricoltura
sostenibile.
11.3 Migliorare le conoscenze sulle interazioni
piante/microrganismi.
11.4 Sviluppo di tecnologie di rifertilizzazione dei
suoli.
11.1. Numero di
collaborazioni nazionali e
internazionali.
11.2. Numero di
pubblicazioni e relativo
citation index; 11.3. Numero di brevetti,
prototipi sviluppati.
12Sviluppare nuove conoscenze
sulla distribuzione, biologia ed
ecologia di organismi marini
(animali e vegetali).
12.1 Migliorare le conoscenze sullo stato di
conservazione di specie marine.
12.2 Identificazione di biomarcatori indicatori di
qualità del mare e delle coste.
12.3 Migliorare le conoscenze per la sostenibilità
della gestione del mare e della fascia costiera.
12.4 Catalogo della biodiversità territoriale.
12.5 Valutazione degli effetti del global change.
12.1. Numero di
collaborazioni nazionali e
internazionali.
12.2. Numero di
pubblicazioni e relativo
citation index; 12.3. Numero di brevetti,
prototipi sviluppati.
13Sviluppare nuove conoscenze
sui sistemi forestali con
riferimento alle aree protette e
ai parchi nazionali.
13.1. Migliorare le conoscenze sulla biodiversità e
sullo stato di conservazione degli ambienti forestali
attraverso approcci integrati al system biology.
13.2. Migliorare le conoscenze sugli alberi
“monumentali” dei boschi dell’Appennino
13.3. Sviluppo di sistemi integrati per la tutela e il
managment del patrimonio forestale delle aree
protette.
13.1. Numero di
pubblicazioni e relativo
citation index;
13.2. numero di
collaborazioni internazionali;
13.3. Numero di co-
pubblicazioni accademia-
imprese (proxy di
collaborazioni)
12
Azioni Sostegno a scuole di dottorato ed istituzione di nuove scuole a più ampio respiro caratterizzate da un elevato livello di
interdisciplinarietà progettate d’intesa fra le università e altri soggetti operanti nel sistema ricerca e produttivo in particolare
locale.
Risorse umane e finanziarie Per la realizzazione delle suddette azioni si prevede l’utilizzo delle seguenti risorse: personale universitario, ricercatori a tempo
determinato, assegnisti e dottorandi. Si attiveranno inoltre co finanziamento di borse di studio con altre istituzioni o aziende, co-
tutele con enti di ricerca nazionali e internazionali.
Le risorse finanziarie saranno dedicate all’acquisto di attrezzature, strumentazioni e materiale necessario per le attività di
sperimentazione previste.
13
Riga: European Bioeconomy Challenges: Agro-food Security, Sustainable Agriculture
and Forestry, Marine and Maritime and Inland Water Research;
Colonna: Excellence with Impact: grandi progetti di ricerca ad alto impatto
Descrizione Il programma ha lo scopo di individuare forme di finanziamento a lungo termine per sostenere i ricercatori di eccellenza e i loro
gruppi per progetti di ricerca di frontiera destinati a creare conoscenze e innovazioni radicali capaci di arrivare al lancio sul
mercato nazionale ed internazionale di nuovi prodotti e servizi ad alto contenuto tecnologico coinvolgendo grandi imprese e PMI
per generare spin off e start-up.
Obiettivo specifico Risultato atteso Indicatore
1. Sviluppo di prodotti
funzionalizzati di nuova
concezione a controllo
nutrizionale/salutistico
adatti per compensare
insicurezze alimentari a
seguito di emergenze
transitorie (alluvioni,
carestie, terremoti, ecc.) o
emergenze persistenti
croniche(regioni povere,
clima avverso, instabilità
politiche, ecc.) “easy to
eat” con totale sicurezza
microbiologica/micologica
evitando quindi operazioni
di solubilizzazione o
mescolamento sul posto.
1.1. Migliorare la conoscenza scientifica dei prodotti
funzionalizzati con nutrienti o principi salutistici
realizzati mediante barrette/ gelatine a differente
consistenza controllata ottenute mediante
organogelazione delle fasi (acquosa e lipidica)
presenti
1.2 Nuovi alimenti strutturati e relative tecnologie
produttive, adatti per situazioni di insicurezza
alimentare evitando contaminazioni per
solubilizzazione includendo il solvente strutturato
attraverso l’organogelazione.
1.3 Nuovi alimenti strutturati emulsionati e relative
tecnologie produttive, adatti per situazioni di
insicurezza alimentare attraverso il controllo della
dispersione delle singole fasi organolgelate
stabilizzate da opportune proprietà reologiche
interfacciali.
1.4 Nuovi “bio-feed funzionalizzati” che contengano
o che prevedono nella catena alimentare l’uso di
diversi agenti biologici come batteri, funghi o virus
impiegati per la loro capacità di protezione delle
specie vegetale/animale.
1.5 Sviluppo di metodologie analitiche oggettive che
mirano ad armonizzare la valutazione dei rischi
individuali oltre che ad individuare rischi o/e
incertezze potenzialmente maggiori.
1.1. Numero di pubblicazioni e relativo
citation index; Numero di collaborazioni
internazionali;
1.2. Numero di brevetti; Numero di
prototipi sviluppati; Numero di co-
pubblicazioni Accademia-Impresa
(proxy di collaborazioni);
1.3. Numero di prototipi realizzati.
2. Sviluppare modelli
innovativi di gestione
sostenibile dei sistemi
forestali per aumentarne
la complessità strutturale
e funzionale, con
riferimento alle peculiarità
dei diversi scenari
forestali, anche all’interno
delle aree protette e dei
siti Rete Natura 2000
2.1 Definizione di strumenti di orientamento della
gestione forestale verso modelli sostenibili volti ad
ottimizzare la multifunzionalità dei boschi ed
aumentare la biodiversità;
2.2 Verifica dell’applicabilità degli indicatori e
verificatori messi a punto negli standard di buona
gestione forestale per i boschi Appenninici e
Mediterranei (SAM);
2.3 messa a punto di strumenti integrati di
pianificazione e gestione delle risorse forestali a
scala territoriale per ottimizzare la fornitura di beni e
servizi;
2.4 Sviluppo della filiera foresta-legno finalizzata
all’aumento del valore del legno mediante azioni di
promozione fondate sulla valorizzazione delle
caratteristiche qualitative intrinseche del prodotto, e
su quelle di altri benefici accessori che vanno a
2.1 numero di pubblicazioni e relative
citation index;
2.2 -numero dinuovi modelli gestionali
sviluppati;
2.3 numero di casi esaminati per
validare gli indicatori e verificatori
della gestione forestale sostenibile;
2.4 numero dei boschi ecocertificati;
2.5 caratterizzazione del legno per usi
strutturali;
2.6 aumento di specie sottoposte a
caratterizzazione del legno per
l’impiego per usi strutturali.
14
costituire un ulteriore valore aggiunto;
2.5 Aumento dei processi di certificazione forestale.
3. Valutare la sostenibilità
tecnica e ambientale delle
soluzioni e degli interventi
di ottimizzazione delle
potenzialità di
valorizzazione a fini
energetici dei soprassuoli
forestali.
3.1 individuazione degli ambiti territoriali idonei alla
gestione forestale a fini energetici;
3.2 definizione di forme di gestione sostenibile delle
risorse forestali considerate utili ai fini
dell'approvvigionamento di biomasse per usi
energetici;
3.3 individuare delle dimensioni territoriali per la
definizione di distretti silvoenergetici efficienti;
3.4 sviluppo di distretti silvoenergetici sostenibili;
3.5 determinare l'offerta di biomasse forestali in
relazione ai modelli di impresa e di filiera per le
diverse tipologie di produzione silvoenergetica
attivabili.
3.6 utilizzo di diversi agenti biologici come batteri,
funghi o virus nell’ambito dello sviluppo della
“agricoltura sostenibile”.
3.1 numero di pubblicazioni e relative
citation index;
3.2 numero dirisorseinventariate
utilizzabili dai boschi cedui e delle altre
formazioni utili per la produzione di
biomasse;
3.3 numero di mappe di stima
volumetrica della biomassa forestale;
4. Valutare la biomassa
nei boschi ad elevata
vulnerabilità per la
prevenzione degli incendi
4.1 riduzione delle superfici percorse dal fuoco;
4.2 aumento della resistenza e resilienza dei sistemi
forestali al passaggio del fuoco;
4.3 riduzione del rischio di incendi a scala territoriale
aumento della facilità di estinzione.
4.1 numero di pubblicazioni e relative
citation index
4.2 quantità di biomassa utilizzabile con
interventi di prevenzione selvicolturale
i popolamenti monospecifici di conifere
e in boschi cedui particolarmente
vulnerabili agli incendi;
4.3 quantità di energia calorica
sottratta con gli interventi di
prevenzione, nel caso in cui si abbia la
totale combustione della biomassa
presente;
4.4 stima dei quantitativi di acqua
risparmiati per lo spegnimento
5. Sviluppo di schemi
numerici innovativi per la
simulazione delle correnti
marine costiere e dei flussi
a superficie libera.
5.1 Avanzamenti delle conoscenze dei complessi
fenomeni fisici presenti nel moto ondoso (bassa
turbolenza, onde che si infrangono sulla costa, etc.)
mediante lo sviluppo di avanzati strumenti di
simulazione (discretizzazioni di elevato ordine su
griglie non-strutturate adattive, efficienti solutori
algebrici paralleli).
5.2 Miglioramento delle capacità predittive dei
modelli numerici attualmente disponibili a livello
internazionale nell'ambito della oceanografia
costiera.
5.3. Contribuire allo sviluppo di modelli numerici
avanzati destinati alla stima del rischio di
allagamento dei centri costieri a causa del crescente
livello del mare durante le maree e per eventi
catastrofici come gli tsunami.
5.1. Numero di pubblicazioni e relativo
citation index; Numero di collaborazioni
internazionali;
5.2. Numero di brevetti; Numero di co-
pubblicazioni Accademia-Impresa
(proxy di collaborazioni);
5.3. Numero di brevetti; Numero di
prototipi sviluppati; Numero di co-
pubblicazioni Accademia-Impresa
(proxy di collaborazioni).
15
6. Sviluppare modelli di
gestione sostenibile
nell’ambito dei sistemi
marini e costieri
6.1 Definizione di strumenti atti ad aumentare le
conoscenze sulla biodiversità
6.2 Verifica dell’applicabilità di bioindicatori di
qualità messi a punto negli standard di buona
gestione del mare e della fascia costiera
6.3 Messa a punto di strumenti integrati di
pianificazione e gestione delle risorse marine
6.1. Numero di pubblicazioni e relativo
citation index; Numero di collaborazioni
internazionali.
6.2. Numero di brevetti; Numero di co-
pubblicazioni Accademia-Impresa
(proxy di collaborazioni)
Azioni Lancio di progetti di ricerca, orientati ad organismi di ricerca, anche in collaborazione con imprese, la cui selezione è basata
prevalentemente sulla eccellenza scientifica delle proposte.
Risorse umane e finanziarie Per la realizzazione delle suddette azioni si prevede l’utilizzo delle seguenti risorse: personale universitario, ricercatori a tempo
determinato, assegnisti e dottorandi. Si attiveranno inoltre co finanziamento di borse di studio con altre istituzioni o aziende, co-
tutele con enti di ricerca nazionali e internazionali.
Le risorse finanziarie saranno dedicate all’acquisto di attrezzature, strumentazioni e materiale necessario per le attività di
sperimentazione previste.
16
Programmi di ricerca nella linea di azione “Industrial & Innovation Leadership”
(Technology & Application Driven Research)
Riga: European Bioeconomy Challenges: Agro-food Security, Sustainable Agriculture
and Forestry, Marine and Maritime and Inland Water Research
Colonna: ICT e/o Altri strumenti innovativi e/o consolidati
Descrizione Finanziamento a medio/lungo termine per progetti di ricerca e sviluppo finalizzati alla realizzazione di sistemi informativi ed
energetici basati su nuovi paradigmi scientifici e tecnologici e destinati a supportare un’industria agroalimentare sostenibile .
Obiettivo specifico Risultato atteso Indicatore
1. Valorizzazione ed impiego innovativo
degli attuali paradigmi delle ICT (internet
of things, big bata, cloud services, apps,
social media, context awareness
services, GRIN technologies) in Agrifood
Supply Chains Networks per uno
sviluppo sostenibile di Sistemi
Agroalimentari.
1.1. Modelli organizzativi, basati su reti
collaborative aperte nel settore
agroalimentare. Modelli di Short Agrifood
Supply Chain.
1.2. Modelli di business innovativi sia per le
grandi imprese che per le piccole/medie
imprese agroalimentari (incluse le aziende
familiari).
1.3. Sistemi e servizi informativi di supporto:
- alla gestione sostenibile delle attività
agricole sul piano della produzione (rapporto
tra agrobiodiversità, utilizzo del suolo e
diversificazione produttiva) e della
trasformazione;
- alla gestione della logistica (miglioramento
dell’accesso a cibi freschi e di qualità);
- al consumo agroalimentare (es.:
miglioramento dell’agrifood awareness);
- alla reverse logistics (gestione di resi ed
invenduti; gestione di fine vita dei prodotti
ed imballi; gestione di scarti di lavorazioni)
ed alla gestione dei rifiuti.
1.1. Numero di pubblicazioni e
relativo citation index; Numero di
collaborazioni internazionali.
1.2. Numero di brevetti; Numero di
prototipi sviluppati (apps, ed
interfacce.
1.3 Numero di co-pubblicazioni
Accademia-Impresa (proxy di
collaborazioni).
1.4 Numero di nuovi beni pubblici
locali valutati.
2. Diffusione capillare delle tecniche
ecocompatibili per lo smaltimento e la
valorizzazione energetica ed economica
degli scarti agroforestali ed
agroalimentari, con generazione di
energia elettrica e termica in impianti di
piccole dimensioni.
2.1. Sviluppo di modelli per la valutazione
delle quantità di scarti agricoli, forestali e
agroalimentari, delle potenzialità di
recupero energetico in funzione delle
dimensioni degli impianti e dei bacini di
approvvigionamento, dei tempi e dei costi
connessi alle operazioni di raccolta
meccanizzata e di trasporto.
2.2. Definizione di sistemi energetici
innovativi basati su componenti commerciali
e stima delle loro prestazioni attraverso
modelli di simulazione.
2.3 Sviluppo e realizzazione di impianti, in
collaborazione sia con aziende agricole
utenti della tecnologia sia con industrie
fornitrici di macchine ed apparati di
controllo, in grado di garantire elevati
risparmi energetici ed economici per il
settore agricolo ed agroalimentare.
2.4. Identificazione delle criticità e studio
delle varianti più convenienti da adottare
nella gestione dei sistemi o negli impianti
stessi.
2.1. Numero di pubblicazioni e
relativo citation index; Numero di
collaborazioni internazionali.
2.2. Numero di brevetti; Numero di
prototipi sviluppati
17
Azioni Lancio di progetti di ricerca, orientati a organismi di ricerca, anche in collaborazione con imprese, per la concezione e sviluppo
di tecnologie abilitanti fondamentali e tecnologie che consentano di fronteggiare le sfide sociali ed economiche
nell’agroalimentare. Avvio di progetti di ricerca volti all’integrazione degli interventi di sviluppo del comparto agroalimentare a
soluzioni pratiche e convenienti dal punto di vista economico, energetico e ambientale.
Risorse umane e finanziarie Per la realizzazione delle suddette azioni si prevede l’integrazione efficace di risorse umane provenienti dal mondo della ricerca
(Università, Centri di Ricerca, ecc.) dal settore privato (grandi e PMI) e rappresentanti delle principali categorie di utenza dei
sistemi informativi ed energetici. I progetti dovranno prevedere il supporto dei contratti del personale coinvolto e l’acquisto
delle attrezzature necessarie per le attività di sperimentazione e “piloting” dei sistemi informativi ed energetici presi in
considerazione.
18
Tavolo 3 - Secure, Clean and Efficient Energy
Programmi di ricerca nella linea di azione “Excellent Science” (Knowledge
Driven Research)
Riga 3: Secure, clean and efficient energy.
Colonna: Programma Mille + Dottorati innovativi e/o Programma Excellence with
Impact: grandi progetti di ricerca ad alto impatto
Descrizione Finanziamento a lungo termine per sostenere i ricercatori di eccellenza e le loro equipe su progetti di ricerca di
base destinati a creare nuove conoscenze e innovazioni radicali capaci di generare nuovi paradigmi scientifici e
tecnologici nell’ambito della generazione e cogenerazione diretta e indiretta di energia elettrica e termica da
fonte rinnovabile e convenzionale ad elevato rendimento e dei relativi materiali, di sistemi e materiali innovativi
per il risparmio energetico, di super-grids, smart-grids, smart-buildings e smart cities e di nuove tecnologie per
l’accumulo elettrico, termico di vettori intermedi su piccola media e grande scala, portando in conto i fattori di
accettabilità sociale.
Obiettivo specifico Risultato atteso Indicatore
1. Sviluppare nuovi algoritmi di
ottimizzazione, metodologie e
tecnologie di comunicazione pervasive
per l’implementazione di sistemi di
controllo e supervisione avanzati
nell'ambito di sistemi di produzione,
trasporto e distribuzione dell’energia
elettrica, in presenza di forte
penetrazione di generazione non
programmabile, di accumulo su
piccola e grande scala, secondo i
paradigmi delle super-grid, smart-
grids e micro-grids, e con
l’implementazione di Demand
Response Programs per aggregati di
smart-buildings in ambito smart cities.
1.1 Migliorare la produzione scientifica e le capacità di
accesso a collaborazioni, progetti e finanziamenti
internazionali.
1.2 Sviluppo di nuovi modelli e tecniche di
ottimizzazione numerica applicati per il
dimensionamento e l’allocazione ottima dei
dispositivi di storage nella rete di trasmissione e di
distribuzione.
1.3 Sviluppo di nuovi configurazioni e tecniche di
controllo di dispositivi elettronici di potenza per
l’interfacciamento delle reti di utenza e sistemi di
produzione e di storage alla rete pubblica di
distribuzione e di trasmissione.
1.4 Sviluppo di sistemi elettronici per l’accumulo ad
efficienza migliorata dell’energia elettrica in
accumulatori elettrochimici commerciali.
1.5 Sviluppo di programmi di Demand Response e di
nuovi modelli per la gestione energetica di sistemi
aggregati della domanda e dell’offerta in presenza
di utenti attivi in ambito smart grids.
1.6 Disponibilità di modelli e tecnologie innovativi
finalizzati alla realizzazione di impianti d’utenza in
ambito smart-buildings capaci di garantire una più
efficiente interazione con la rete pubblica
attraverso l’integrazione e il coordinamento dei
carichi, dell’energia autoprodotta e l’utilizzo di
tecniche e dispositivi di storage.
1.7 Nuovi sistemi di gestione dell'informazione, di
processamento di big data energetici al fine di
estrapolare conoscenza sull'utilizzo dell'energia,
sulle inefficienze dei sistemi e sulle azioni correttive
da intraprendere (sistemi informatici a supporto
delle decisioni).
1.8 Definizione di metodi e forme di processi
informativi per facilitare l’accettabilità sociale
1.1 Numero di pubblicazioni e
relativo citation index;
Numero di collaborazioni
internazionali.
1.2 Numero di brevetti;
Numero di co-
pubblicazioni Accademia-
Impresa (proxy di
collaborazioni).
1.3 Numero di prototipi
sviluppati; Numero di
collaborazioni e progetti
congiunti Accademia-
Impresa.
19
delle tecnologie proposte sia a livello di attori
pubblici che di utenti finali.
1.9 Comunicazione istituzionale per esemplificare gli
approcci di tipo “user friendly” su procedure
ecocompatibili, derivate dalle applicazioni
tecnologiche e costruzioni di indicatori sociali per
rendere i dati ottenuti fruibili al grande pubblico
1.10 Analisi della percezione sociale del rischio
tecnologico collegata alla realizzazione di impianti
di produzione energetica da fonti rinnovabili e
convenzionali e nuove infrastrutture di rete.
2. Sviluppare nuove conoscenze e
tecnologie utili alla realizzazione di
nuovi sistemi, processi e materiali
per la conversione diretta e
indiretta di energia da fonte
rinnovabile e convenzionale a
maggior rendimento e di minor
costo, per la realizzazione di sistemi
di accumulo elettrico, termico e di
vettori intermedi per piccola media
e grande scala, per la produzione di
biocombustibili di seconda e terza
generazione da varie fonti, per lo
sfruttamento di energia geotermica
a bassa ed alta entalpia,
prevedendo inoltre l’accettabilità
sociale delle applicazioni
tecnologiche.
2.1 Migliorare la produzione scientifica e le capacità di
accesso a collaborazioni, progetti e finanziamenti
internazionali.
2.2 Aumento del numero di ricercatori nel settore
energetico ed aumento della mobilità bidirezionale
tra istituzioni localizzate (Less Advanced Regions)
ed istituzioni partner e definizione di nuove figure
professionali di alta competenza per la gestione di
strutture multidisciplinari sul territorio.
2.3 Nuove generazioni e nuove tecnologie per l’utilizzo
di materiali innovativi per sistemi di generazione
avanzati.
2.4 Modelli e tecnologie innovativi per l’aumento
dell’efficienza di celle in silicio monocristallino e
film sottile e per lo sviluppo di celle fotovoltaiche
che incorporano strati nano strutturati di materiali
capaci di up e down conversion dell’energia
radiante.
2.5 Identificazione e caratterizzazione di materiali
innovativi in grado di incrementare le prestazioni
delle celle a combustibile.
2.6 Migliorare l’efficienza degli impianti di
trattamento di correnti liquide e gassose nell’ottica
di riduzione dei consumi energetici, aumento della
capacità di recupero di energia e di materie prime.
2.7 Realizzare nuovi processi e soluzioni tecnologiche
per la produzione combinata di energia elettrica,
termica e/o frigorifera, economicamente
sostenibili, in grado di garantire significativi
risparmi energetici ed economici.
2.8 Realizzazione di nuove tecniche finalizzate allo
sfruttamento dell’immensa quantità di energia
termica contenute nelle “hot dry rocks” , alla
determinazione delle mappe di flussi di calore e
alla definizione di un protocollo di indagine da
applicare in tutte le aree geotermiche.
2.9 Conseguire nuove conoscenze e nuove tecnologie
nell’ambito dei processi di reazione (catalizzatori
innovativi e multifunzionali) e di separazione da
applicare nelle fasi di pre- e post- trattamento di
processi biotecnologici per la produzione di
biofuels da biomasse residuali, in una logica di
bioraffineria.
2.10 Realizzare modelli di processi avanzati finalizzata
allo scale-up di processi, come metodologia di
analisi e progettazione su scala industriale in
sistemi non lineari e processi di bioconversione per
2.1 Numero di pubblicazioni e
relativo citation index;
Numero di collaborazioni
internazionali.
2.2 Numero di brevetti;
Numero di co-
pubblicazioni Accademia-
Impresa (proxy di
collaborazioni).
2.3 Numero di prototipi
sviluppati; Numero di
collaborazioni e progetti
congiunti Accademia-
Impresa.
20
l’utilizzo di biocatalizzatori ingegnerizzati in
alternativa a processi di sintesi con catalizzatori
inorganici, potenziare le competenze
multidiscilinari e realizzare modelli di processi
avanzati finalizzata a scale-up di processi in una
logica di sviluppo industriale.
3. Nuovi metodi di ricerca sui temi
delle Smart Cities per la transizione
verso un sistema energetico più
sostenibile, tenendo conto del
contesto sociale, economico e
ambientale in cui il sistema
energetico è inserito.
3.1 Migliorare la produzione scientifica e le capacità
di accesso a collaborazioni, progetti e
finanziamenti internazionali.
3.2 Miglioramento delle competenze ed aumento
della competitività delle aziende coinvolte nel
progetto.
3.3 Soluzioni innovative legate al clima ed all’utilizzo
di risorse locali e che prevedono una pluralità di
fonti per la generazione di energia in loco.
3.4 Metodi di ottimizzazione di flussi energetici
generati e consumati anche con l’ausilio di
accumuli termici ed elettrici.
3.5 Modelli pe la gestione ottimale di impianti di
condizionamento, cogenerazione e/o
trigenerazione innovativi che utilizzino l’energia
prodotta da fonti rinnovabili per la realizzazione
di smart building a “energia quasi zero” aggregati
in ambiente smart cities.
3.6 Soluzioni innovative per il riuso dell’acqua
piovana, sulla sua purificazione basate su sistemi
di separazione e bioconversione compatti a basso
costo ed a basso impatto ambientale e sistemi di
separazione e bioreattori a membrana
centralizzati per il riuso delle acque fluenti.
3.7 Soluzioni innovative finalizzate al recupero di
cascami energetici per l'alimentazione di micro
sistemi elettrici e meccanici (MEMS e NEMS)
nell'ambito dell'Energy Harvesting.
3.8 Nuovi metodi per la produzione di biofuels da
biomasse residuali, con riduzione dell’impatto
ambientale dei processi produttivi, in una logica
di “filiera chiusa” e realizzazione di nuove
tecnologie nell'ambito della gestione intelligente
dei rifiuti solidi urbani (RSU) in ambito smart cities
in una logica di energia a “chilometro zero”.
3.9 Nuove modalità costruttive a secco che
prevedano una realizzazione veloce ed una sua
eventuale riallocazione compatibili con la
peculiarità di edificio a “energia quasi zero”.
3.1 Numero di pubblicazioni e
relativo citation index;
Numero di collaborazioni
internazionali.
3.2 Numero di brevetti;
Numero di co-
pubblicazioni Accademia-
Impresa (proxy di
collaborazioni).
3.3 Numero di prototipi
sviluppati; Numero di
collaborazioni e progetti
congiunti Accademia-
Impresa.
21
Azioni Sviluppare percorsi formativi di livello dottorale e/o per giovani ricercatori, progettati d'intesa fra le università e
altri soggetti operanti nei sistemi produttivi locali (regioni, imprese, enti di ricerca, pubbliche amministrazioni).
Valorizzare il capitale umano delle Less Advanced Regions favorendone l’inclusione nelle reti di ricerca
internazionali.
Lancio di grandi progetti di ricerca, orientati a organismi di ricerca, grandi imprese, centri di ricerca e PMI la cui
selezione è basata non solo sulla eccellenza scientifica delle proposte ma anche sull’impatto sociale ed
economico che e nuove soluzioni produrranno. Lo sviluppo di prodotti/servizi ad alto contenuto tecnologico
dovrà contribuire significativamente al rilanciare il sistema produttivo italiano.
Risorse umane e finanziarie Per la realizzazione delle suddette azioni si prevede l’utilizzo di personale di ricerca universitario, strutturato e
non, per il quale il progetto dovrebbe prevedere specifiche azioni finanziarie a supporto dei relativi contratti,
nonché personale proveniente dal settore privato (grandi, medie e piccole imprese).
22
Programmi di ricerca nella linea di azione “Industrial & Innovation Leadership”
(Technology & Application Driven Research)
Riga: 3 Secure, Clean and Efficient Energy. Colonna: KET (Materiali avanzati e Nano-
tecnologie) e/o Altri strumenti innovativi: Smart cities.
Descrizione
Finanziamenti per sostenere lo sviluppo, la prototipizzazione e l’industrializzazione di soluzioni ad alto contenuto tecnologico e di
immediato impatto sociale ed economico mediante l’utilizzo di nuovi materiali, delle nanotecnologie per un uso efficiente pulito e
sicuro dell’energia e di soluzioni innovative per le smart cities.
Obiettivo specifico Risultato atteso Indicatore 1. Sviluppare nuove soluzioni tecnologiche
nell'ambito delle energie alternative e
rinnovabili come produzione e stoccaggio di
idrogeno, celle a combustibile ad idrogeno,
celle fotovoltaiche innovative, biofuels da
biomasse residuali, produzione di energia da
gradienti salini mediante sistemi avanzati a
membrane, trattamento di correnti gassose
per l’energia mediante materiali micro- e
meso- porosi.
1.1 Nuovi processi produttivi basati su
tecniche innovative ed ecosostenibili e
realizzazione di piccoli impianti con
recupero dei materiali utilizzati per la
realizzazione, a fine vita del processo.
1.2 Trasferimento tecnologico dei risultati
della ricerca alle aziende potenzialmente
interessate alla progettazione, ricerca,
innovazione, produzione ed alla
commercializzazione dei sistemi energetici
sviluppati anche tramite l’accesso a
mercati nel bacino mediterraneo per le
aziende produttrici e distributrici di energia
da fonte rinnovabile ed alternativa, in
ragione delle analogie di materie prime e
sottoprodotti nonché delle condizioni
climatiche.
1.3 Miglioramento ed ottimizzazione delle
celle a combustibile e implementazione di
nuove tecnologie per la produzione di
materiali innovativi da utilizzare per le
stesse con conseguente incremento delle
prestazioni dei sistemi ibridi in ottica della
sostenibilità energetica ed ambientale.
1.4 Realizzazione di bioraffinerie di piccole-
medie dimensioni a servizio di collettività o
aziende agro-industriali e di sistemi
sperimentali per la gestione intelligente
dei RSU e dei rifiuti agro-industriali con
relativo trasferimento tecnologico per le
aziende interessate.
1.5 Prototipizzazione di sistemi per
generazioni di catalizzatori per la
produzione “in loco” di idrogeno da
amminoborani, alcool, metano ed altre
molecole, water splitting e idrogenazione
fotocatalitica e di nuove tecnologie per lo
stoccaggio dell’idrogeno ad alta densità in
matrici organiche ed inorganiche (grafene,
nanotubi, MOF, altri materiali carboniosi,
micro- e meso- porosi etc).
1.6 Prototipizzazione di nuove tecnologie per
la produzione di idrogeno per applicazioni
industriali (auto, mezzi navali, generatori,
etc).
1.7 Sviluppo di membrane elettrolitiche
nanocomposite innovative per celle a
1.1 Numero di prototipi
implementati.
1.2 Numero di sperimentazioni
(“piloting”) su larga scala
effettuati.
1.3 Numero di brevetti.
1.4 Numero di spin-off
generati.
1.5 Numero di collaborazioni e
progetti congiunti
Accademia-Impresa.
23
combustibile, capaci di ridurre il crossover
di metanolo, e sviluppo di una nuove
generazione di materiali avanzati per
elettrocatalizzatori in grado di ampliarne
il range operativo e di reattori a
membrana e loro simulazione avanzata.
1.8 Realizzazione di sistemi avanzati a
membrana per la produzione di energia a
gradienti salini e nuovi sistemi di accumulo
di energia ad elevata efficienza e basso
impatto ambientale.
1.9 Prototipizzazione di sistemi per la
generazione di materiali avanzati per
elettro-catalizzatori in grado di tollerare
condizioni operative molto diverse delle
PEMFCe sviluppo di materiali alternativi al
platino per gli elettrodi delle celle ad
idrogeno per aumentarne la velocità di
riduzione dell’ossigeno.
1.10 Nuovi prototipi di fotosensibilizzatori,
utilizzo di materiali diversi dall’ossido di
titanio e realizzazione di celle a
semiconduttore organici a superfici P/N
intercalati.
2. Progettazione, sintesi e caratterizzazione di
nuovi materiali per la realizzazione di
dispositivi efficienti a basso consumo
energetico e limitato impatto ambientale per
l’illuminazione (LED) e materiali innovativi a
base plasmonica per la realizzazione di
dispositivi optoelettronici ad alta efficienza,
basso consumo energetico e limitato impatto
ambientale e Progettazione, sintesi e
caratterizzazione di materiali a base di nano-
magneti molecolari per lo sviluppo di
interruttori elettromagnetici ad alta efficienza
ed a limitato consumo e impatto ambientale.
2.1 Sintesi di composti organometallici e di
coordinazione altamente luminescenti
aventi opportune funzionalità chimiche per
il controllo dell’architettura
supramoleculare.
2.2 Deposizione di film sottili ad architettura
supramolecolare controllata con alta
efficienza di luminescenza e preparazione
di dispositivi elettroluminescenti di nuova
generazione, di semplice costruzione
caratterizzati da alta efficienza e basso
voltaggio operativo
2.3 Assemblaggio di nano materiali ibridi
organico-inorganici capaci di generare una
risposta plasmonica in particolare con un
indice di rifrazione negativo
(metamateriali)
2.4 Realizzazione di un prototipo elettroottico
ad alta efficienza energetica per
applicazioni ottiche e nel campo delle
microonde come nuovi tipi di beam
steerers, modulatori, filtri passa banda,
lenti, accoppiatori di microonde, e radome
di antenne.
2.5 Sintesi razionale di composti polinucleari
contenenti spaziatori organici non
innocenti, fotofisicamente e
magneticamente attivi e assemblaggio
delle molecole in film sottili aventi
proprietà di interruttori elettromagnetici
foto indotti.
2.1 Numero di prototipi
implementati.
2.2 Numero di sperimentazioni
(“piloting”) su larga scala
effettuati.
2.3 Numero di brevetti.
2.4 Numero di spin-off generati.
2.1 Numero di collaborazioni e
progetti congiunti
Accademia-Impresa.
24
3. Sviluppare smart technologies attraverso
un approccio multidisciplinare finalizzate a
supportare soluzioni per l’uso razionale,
efficiente ed affidabile dell’energia in ambito
smart cities.
3.1 Sviluppo di soluzioni tecnologiche
innovative per l’implementazione di Smart
Grids e micro grids a supporto di Smart
Building e Smart Street in ambito Smart
City, portando in conto le esigenze
derivanti dalle complesse dinamiche dei
processi di mutamento sociale, e delle
necessità di aumentare la sostenibilità
dello sviluppo degli agglomerati urbani
attraverso l’uso razionale ed efficiente
dell’energia.
3.2 Sviluppo di soluzioni tecnologiche
innovative per ridurre il costo atteso (in
termini economici e sociali) dei disservizi
riferiti ad applicazioni critiche (ospedali,
servizi di telecomunicazioni, protezione
civile ecc) aumentando l’affidabilità e la
continuità dei servizi energetici in ambito
Smart Cities riducendo i costi energetici, i
consumi di energia primaria e le emissioni
di CO₂.
3.3 Strumenti innovativi di orientamento alle
pratiche e alle politiche, volti ad
aumentare la consapevolezza dei cittadini
sui propri comportamenti nell’era dei
sistemi energetici complessi.
3.4 Nuovi prototipi di sistemi di accumulo
elettrici e termici realizzati anche mediante
l’utilizzo dei materiali a cambiamento di
fase e gestiti mediante innovativi sistemi di
controllo e gestione basati su piattaforme
cloud al fine di implementare modelli di
autogestione energetica attraverso il
monitoraggio dei consumi.
3.5 Sviluppo di sistemi elettronici innovativi
per l’accumulo ad alta efficienza
dell’energia elettrica in particolare per
ambienti smart cities.
3.6 Realizzazione di prototipi smart grid per la
realizzazione di sistemi energetici (termici
ed elettrici) capaci di funzionamenti in
isola di carico mediante il coordinamento
della generazione distribuita e dei carichi
elettrici e termici anche mediante l’uso di
accumulatori elettrici e termici.
3.7 Prototipi sperimentali di reti idrauliche
urbane, di quartiere e di singola
abitazione, per il suo riuso e per lo
sfruttamento dei salti per la generazione
elettrica.
3.8 Sperimentazione in edilizia di nuovi
materiali e tecnologie impiantistiche per il
raffrescamento/riscaldamento, nella
realizzazione e ristrutturazione di edifici,
secondo il paradigma smart building,
funzionanti ed ad “energia quasi zero”.
3.1 Numero di prototipi
implementati.
3.2 Numero di sperimentazioni
(“piloting”) su larga scala
effettuati.
3.3 Numero di brevetti.
3.4 Numero di spin-off generati.
3.5 Numero di collaborazioni e
progetti congiunti
Accademia-Impresa.
Azioni Le azioni previste sono funzionali al lancio di progetti di sviluppo e pre industrializzazione di soluzioni tecnologiche orientate alla
realizzazione di servizi e prodotti ad alto valore aggiunto che prevedano l’integrazione di tecnologie e la sperimentazione su larga
25
scala.
Risorse umane e finanziarie Per la realizzazione delle suddette azioni si prevede l’utilizzo in prevalenza di personale di ricerca universitario, strutturato e non,
per il quale il progetto dovrebbe presumere specifiche azioni finanziarie a supporto dei relativi contratti, personale con profilo
tecnico e commerciale proveniente da grandi imprese e PMI. Il progetto dovrà prevedere il supporto dei contratti del personale
utilizzato e l’acquisto delle attrezzature e strumentazioni necessarie per le attività di sperimentazione e “piloting” dei sistemi
previsti.
26
Tavolo 4 - Smart Green and integrated transport
Programmi di ricerca nella linea di azione “Excellent Science” (Knowledge
Driven Research)
Riga - 4 Smart Green and integrated transport Colonna - Programma Mille e +
Dottorati Innovativi e/o Programma Futuro presente
Descrizione Finanziamento a lungo termine per sostenere i dottorati di ricerca, i giovani ricercatori, i ricercatori di eccellenza e loro equipes
per progetti di ricerca di frontiera destinati a creare conoscenze e innovazioni radicali capaci di generare nuovi paradigmi
scientifici e tecnologici nell’ambito della mobilità sostenibile, la “green logistics” e la logistica integrata.
Obiettivo specifico Risultato atteso Indicatore
1. Ottimizzazione e Simulazione nella
“Green Logistics”, con applicazioni alla
intermodalità, alla gestione della
Supply Chain e dei singoli nodi logistici.
Sviluppo di percorsi formativi e
progettuali per giovani ricercatori.
1.1. Sviluppo di nuove conoscenze e
competenze nell'ambito della “Green
Logistics” per risolvere i problemi di
ottimizzazione legati alla distribuzione
di persone e merci.
1.2 Miglioramento delle prestazioni e
della competitività del sistema
nazionale dei terminali marittimi per
container.
1.3 Sviluppo di modelli matematici ed
algoritmi efficienti per problemi nella
logistica distributiva in contesti
dinamici e stocastici
1.4. Modelli e metodi di simulazione e
ottimizzazione, integrati con strumenti
ICT, per l’impiego delle flotte degli
operatori logistici.
1.5. Prototipi e Applicazioni “mobile”
basati su architetture innovative
(“cloud-based travel information
service”).
1.6. Modelli e tecniche per la
profilazione degli utenti e per l’analisi
di dati storicizzati nell’ambito di
applicazioni per la mobilità sostenibile.
1.7. Sviluppo di modelli di
ottimizzazione e simulazione per la
logistica integrata e sicura lungo la
supply chain e i singoli nodi logistici
(intermodalità, riduzione delle
congestioni di traffico, maggiore
interoperabilità, incremento della
sicurezza, impatti ambientali).
1.1. Numero di pubblicazioni e relativo
citation index; Numero di
collaborazioni internazionali.
1.2. Numero di brevetti; Numero di co-
pubblicazioni Accademia-Impresa
(proxy di collaborazioni).
1.3. Incremento del numero di
collaborazioni formalizzate fra gli
stakeholders di settore e le università.
1.4. Incremento del numero di dottori
di ricerca assunti in enti pubblici e
privati.
2. Veicoli elettrici e ibridi.
Problematiche di progetto e di
gestione.
Sviluppo di percorsi formativi e
progettuali per giovani ricercatori.
2.1 Valorizzazione del potenziale insito
nel capitale umano delle Less Advanced
Regions (LAR).
2.2. Aumento del numero di ricercatori e
tecnici altamente specializzati nei vari
ambiti della mobilità elettrica:
2.1. Numero di pubblicazioni e
relativo citation index; Numero di
collaborazioni internazionali.
2.2. Numero di brevetti; Numero di co-
pubblicazioni Accademia-Impresa
(proxy di collaborazioni).
27
diagnostica preventiva dei veicoli
elettrici, management delle reti di
trasporto urbane, management delle
reti di ricarica, progettazione di auto
elettriche. Incremento della mobilità
bidirezionale tra i ricercatori delle
istituzioni localizzate nelle LAR ed
‘istituzioni partner’.
2.3 Impiego di veicoli elettrici in contesti
Car Sharing e Car Pooling.
2.4 Sviluppo di nuove conoscenze,
metodologie e tecnologie nell'ambito
dell’Energy Harvesting nei veicoli
elettrici ed ibridi ottenute tramite
ammortizzatori rigenerativi per il
recupero dell’energia meccanica
dissipata nei normali ammortizzatori
viscosi.
2.5 Sviluppo di nuove conoscenze e
tecnologie nell’ambito del recupero di
energia dalle vibrazioni ambientali
attraverso l’utilizzo di oscillatori
meccanici non-lineari installati lungo la
rete di trasporto su rotaia. 2.6. Sviluppo di nuove tecnologie per
una più efficace ed efficiente gestione
dei moderni veicoli ecologici
considerando la riserva di energia
elettrica e la dissipazione e/o accumulo
di energia elettrica durante la
percorrenza della rete di trasporto.
2.7. Prototipi innovativi di piattaforme
per l’Electric Vehicles Management.
2.8. Sviluppo di nuovi modelli
matematici ed algoritmi efficienti per la
pianificazione e lo sviluppo territoriale di
reti elettriche di distribuzione in
presenza di forte diffusione di veicoli
elettrici e per l’allocazione ottima di
sistemi di ricarica veloce di veicoli
elettrici PEV/PHEV e di servizi Vehicle to
Grid (V2G).
2.3. Incremento del numero di
collaborazioni formalizzate fra gli
stakeholders di settore e le università.
2.4. Incremento del numero di dottori
di ricerca assunti in enti pubblici e
privati.
3. Nuove tecnologie per la propulsione
e nuovi materiali nella progettazione
di mezzi di trasporto.
Sviluppo di percorsi formativi e
progettuali per giovani ricercatori.
3.1. Sviluppo di nuove conoscenze e
tecnologie per propulsori innovativi e
per sistemi di post-trattamento in
grado di garantire minori emissioni,
minori consumi e maggiori efficienze.
3.2. Sviluppo di nuove tecnologie e
nuove applicazioni nell'ambito dei
sistemi di propulsione di veicoli elettrici
e a carburanti puliti (terrestri e marini):
motori elettrici con celle a combustibile
ad elevata efficienza e basso impatto
ambientale (alimentati con idrogeno
prodotto da idrocarburi liquidi/gassosi
o da biocombustibili).
3.3. Sviluppo di materiali nano-
strutturati, nanoporosi, funzionalizzati
3.1. Numero di pubblicazioni e relativo
citation index; Numero di
collaborazioni internazionali.
3.2. Numero di brevetti; Numero di co-
pubblicazioni Accademia-Impresa
(proxy di collaborazioni).
3.3. Incremento del numero di
collaborazioni formalizzate fra gli
stakeholders di settore e le università.
3.4. Incremento del numero di dottori
di ricerca assunti in enti pubblici e
privati.
28
e ad alta superficie specifica per lo
stoccaggio in uso “automotive” di
combustibili puliti quali idrogeno e
metano.
3.4. Sviluppo di nuove metodologie ad
alte prestazioni per la crescita di nano-
materiali a base carbonio e/o di altri
elementi leggeri adatti allo stoccaggio
di combustibili puliti.
3.5. Sviluppo di materiali con target
prestazionali vicini o superiori ai target
DOE nell’ambito dello stoccaggio
d’idrogeno per trasporto passeggeri e
merci.
3.6. Sviluppo di tecniche di analisi
(strutturali-chimiche-termodinamiche)
per lo studio in-situ dei materiali adatti
allo stoccaggio di combustibili puliti
(idrogeno-metano).
3.7. Sviluppo di modelli matematici e
algoritmi per il miglioramento
dell’efficienza energetica delle
imbarcazioni e dei livelli di sicurezza e
confort di viaggio e per l’ottimizzazione
idrodinamica degli scafi.
3.8. Materiali innovativi (smart
materials, compositi con fibre vegetali
in resine riciclabili, compositi con fibre
di basalto, compositi a particelle di
grafene o a microtubi di carbonio) per
la costruzione di autoveicoli
ultraleggeri e di imbarcazioni da
diporto a basso consumo di carburante
e ridotto impatto ambientale.
4. Sistemi di trasporto intelligenti (ITS).
Sviluppo di percorsi formativi e
progettuali per giovani ricercatori.
4.1. Sviluppo di nuovi protocolli sicuri e
affidabili a supporto dei sistemi di
trasposto intelligenti (ITS) al fine di
favorire l'interazione tra reti di sensori,
automobili, utenti e infrastruttura di
rete pre-esistente (Vehicle to Vehicle
and Vehicle to Network
Communications).
4.2 Sviluppo di dispositivi embedded
per il sensing in ambito urbano capaci
di interagire con la rete veicolare.
4.3 Creare un'intelligenza distribuita
nel sensing e nell'analisi dei dati (big-
data) per fornire sistemi di supporto
alle decisioni tramite monitoraggio
real-time dei sistemi di trasporto e del
traffico cittadino.
4.4. Sistemi integrati e tecnologie di
comunicazione per favorire un
trasporto ecosostenibile (transport
sharing and green transportation
systems) e per migliorare la
comunicazione e la socialità di
4.1. Numero di pubblicazioni e relativo
citation index; Numero di
collaborazioni internazionali.
4.2. Numero di brevetti; Numero di co-
pubblicazioni Accademia-Impresa
(proxy di collaborazioni).
4.3. Incremento del numero di
collaborazioni formalizzate fra gli
stakeholders di settore e le università.
4.4. Incremento del numero di dottori
di ricerca assunti in enti pubblici e
privati.
29
comunità cittadine (ITS e Social
Community).
4.5 Tecnologie ITS integrate a supporto
della sicurezza, della mobilità
sostenibile e della gestione del traffico.
5. Controllo del traffico e sicurezza
stradale.
Sviluppo di percorsi formativi e
progettuali per giovani ricercatori.
5.1. Definizione di una info-struttura
integrata dei trasporti basata su
comunicazioni Vehicle to Vehicle e
Vehicle to Infrastructure.
5.2. Sviluppo di nuove conoscenze e
tecnologie per l’analisi della sicurezza
stradale rivolta agli utenti vulnerabili
(pedoni, ciclisti, motociclisti e persone a
ridotta mobilità).
5.3. Prodotti e servizi ad alto contenuto
tecnologico per il rilievo e la misura dei
parametri che coinvolgono i veicoli.
5.1. Numero di pubblicazioni e relativo
citation index; Numero di
collaborazioni internazionali.
5.2. Numero di brevetti; Numero di co-
pubblicazioni Accademia-Impresa
(proxy di collaborazioni).
5.3. Incremento del numero di
collaborazioni formalizzate fra gli
stakeholders di settore e le università.
5.4. Incremento del numero di dottori
di ricerca assunti in enti pubblici e
privati.
Azioni Sviluppare percorsi formativi di livello dottorale e/o per giovani ricercatori, progettati d'intesa fra le università e altri soggetti
operanti nei sistemi produttivi locali (regioni, imprese, enti di ricerca, pubbliche amministrazioni).
Accompagnare e incoraggiare giovani ricercatori alla realizzazione di progetti di ricerca, favorendone l’acquisizione di
autonomia scientifica e di capacità competitiva. Risorse umane e finanziarie Per la realizzazione delle suddette azioni si prevede l’utilizzo in prevalenza di personale di ricerca universitario, strutturato e
non, per il quale il progetto dovrebbe prevedere specifiche azioni finanziarie a supporto dei relativi contratti.
30
Riga - 4 Smart Green and integrated transport
Colonna Programma Excellence with Impact: grandi progetti di ricerca ad alto impatto
Descrizione Finanziamenti a lungo termine per sostenere università, enti pubblici e privati di ricerca, grandi imprese e PMI
nell’implementazione di progetti di ricerca ad alto impatto in grado di affrontare grandi sfide scientifiche e tecnologiche ad alto
valore aggiunto in termini di ricadute scientifiche, sociali ed economiche sui temi della mobilità sostenibile, la “green logistics” e
la logistica integrata.
Obiettivo specifico Risultato atteso Indicatore
1. Ottimizzazione e Simulazione nella
“Green Logistics”, con applicazioni alla
intermodalità, alla gestione della
Supply Chain e dei singoli nodi logistici
1.1 Tecnologie autonomiche applicate
a veicoli e infrastrutture nel
trasporto merci e persone nelle
aree urbane ed extra urbane;
progettazione di sistemi di gestione
delle reti di trasporto a supporto
dello scambio di informazioni,
dell’elaborazione dei dati e della
“governance”.
1.2 Modelli e tecniche per la
realizzazione di veicoli intelligenti in
grado di elaborare e utilizzare dati
e informazioni di contesto di tipo
“Vehicles to Infrastructure” e
“Vehicles to Vehicles” (V2I e V2V)
1.3 Miglioramento dell’efficienza e
della competitività dei terminali
marittimi italiani mediante l’uso
combinato di modelli di
ottimizzazione, di simulazione e di
ICT.
1.1. Numero di pubblicazioni e relativo
citation index; Numero di
collaborazioni internazionali;
1.2. Numero di brevetti; Numero di co-
pubblicazioni Accademia-Impresa
(proxy di collaborazioni)
1.3. Numero di sperimentazioni
(“piloting”) su larga scala
effettuati; Numero di prototipi
sviluppati.
2. Veicoli elettrici e ibridi.
Problematiche di progetto e di
gestione.
2.1. Migliorare la qualità della vita
mediante lo sviluppo di tecnologie
innovative ed integrate per favorire
l’espansione dell’uso dei veicoli
elettrici in ambito urbano.
2.2. Aumento dell’affidabilità dei veicoli
elettrici e mitigazione dell’ “ansia da
range”; gestione ottimale dei punti
di ricarica e delle stazioni di scambio
delle batterie; realizzazione di
powertrain e scocche di auto
elettriche; minimizzazione dei costi
di car rental e car sharing di auto
elettriche.
2.3. Nuove tecnologie elettromeccaniche
e di controllo per un più efficace ed
efficiente recupero e conversione
dell’energia e per la supervisione di
ammortizzatori elettrici rigenerativi.
Sviluppo di prototipi innovativi e di
banchi prova.
2.4. Nuove tecnologie applicate a veicoli
e infrastrutture per lo sfruttamento
delle energie generate dalle
2.1. Numero di pubblicazioni e relativo
citation index; Numero di
collaborazioni internazionali;
2.2. Numero di brevetti; Numero di co-
pubblicazioni Accademia-Impresa
(proxy di collaborazioni)
2.3. Numero di sperimentazioni
(“piloting”) su larga scala
effettuati; Numero di prototipi
sviluppati.
31
vibrazioni ed oscillazioni ambientali
correlate al trasporto merci e
persone nelle aree urbane ed extra
urbane.
3. Nuove tecnologie per la propulsione
e nuovi materiali nella progettazione di
mezzi di trasporto.
3.1. Monitoraggio a bordo
dell'efficienza e delle emissioni
inquinanti dei propulsori delle
imbarcazioni.
3.2. Prototipi sperimentali di nuovi
sistemi di propulsione di veicoli
elettrici (terrestri e marini) con celle
a combustibile ad elevata efficienza
e basso impatto ambientale e per
sistemi di post-trattamento dei gas
di scarico
3.3. Sintesi, caratterizzazione di base e
operativa di materiali nano-
strutturati, nanoporosi,
funzionalizzati e ad alta superficie
specifica per lo stoccaggio in uso
“automotive” di combustibili puliti
quali idrogeno e metano.
Realizzazione di prototipi di
serbatoi di idrogeno e/o metano
basati su materiali nanostrutturati.
Abbattimento dell’emissioni CO2 e
gas nocivi (NOx, CO) nel trasporto
di passeggeri e merci.
3.4. Sviluppo e caratterizzazione di
materiali innovativi (smart
materials, compositi con fibre
vegetali in resine riciclabili,
compositi con fibre di basalto,
compositi a particelle di grafene o a
microtubi di carbonio) per la
costruzione di autoveicoli e di
imbarcazioni nautiche, in una ottica
di sostenibilità energetica e
ambientale.
3.1. Numero di pubblicazioni e relativo
citation index; Numero di
collaborazioni internazionali;
3.2. Numero di brevetti; Numero di co-
pubblicazioni Accademia-Impresa
(proxy di collaborazioni)
3.3. Numero di sperimentazioni
(“piloting”) su larga scala
effettuati; Numero di prototipi
sviluppati.
4. Sistemi di trasporto intelligente (ITS)
e Reti Logistiche Sociali ed Intelligenti
4.1. Protocolli sicuri e affidabili negli ITS
finalizzati all'interazione Vehicle to
Vehicle and Vehicle to Network.
4.2. Dispositivi embedded per il sensing in
ambito urbano; sviluppo di
intelligenza distribuita nel sensing e
nell'analisi dei dati finalizzata al
monitoraggio real-time dei sistemi di
trasporto e del traffico cittadino.
Sistemi integrati per il trasporto
ecosostenibile.
4.3. Integrazione dell'Internet delle Cose
(IoT) con le tecnologie a supporto
della Logistica, per lo sviluppo di
Social Logistics Networks. Definizione
4.1. Numero di pubblicazioni e
relativo citation index; Numero di
collaborazioni internazionali;
4.2. Numero di brevetti; Numero di
co-pubblicazioni Accademia-
Impresa (proxy di collaborazioni)
4.3. Numero di sperimentazioni
(“piloting”) su larga scala
effettuati; Numero di prototipi
sviluppati.
32
di architetture multi-livello per lo
sviluppo e la gestione di reti logistiche
sociali ed intelligenti al fine di
supportare svariati domini applicativi
"logistici" quali Smart Cities, Smart
Harbours, Smart Factories.
4.4. Strumenti per la progettazione e la
valutazione delle “capabilities” di
tecnologie emergenti a supporto della
logistica e dell’ITS.
4.5. Nuove tecnologie ITS integrate a
supporto della sicurezza, della
mobilità sostenibile e della gestione
del traffico.
5 Servizi ICT di supporto all’operatività
e alla “governance” della mobilità
sostenibile e del trasporto collettivo
(Infomobilità e ITS).
5.1. Tecnologie innovative finalizzate a
favorire il consolidamento di grossi
volumi di passeggeri nei
trasferimenti sulle lunghe distanze,
il maggiore uso del trasporto
collettivo, mediante sistemi di
infomobilità. Ampliamento
dell’offerta e della diffusione dei
servizi innovativi di trasporto
collettivo, “smart ticketing”.
5.2. Promozione della intermodalità
(aeroporti, porti, stazioni
ferroviarie, autobus, metropolitane)
mediante bigliettazione integrata,
“route planning”, sistemi di “road
pricing”.
5.3. Tecnologie innovative finalizzate
alla promozione della sicurezza nei
trasporti (“safety” e “security”).
5.4. Tecnologie per il rilievo e la misura
dei parametri che coinvolgono
veicoli, infrastrutture e ambiente
esterno e per l’analisi delle cause
degli incidenti.
5.5. Nuove metodologie e tecnologie ICT
per la raccolta e l’analisi di dati
relativi al comportamenti degli
utenti nella scelta dei modi di
trasporto e dei percorsi, e sulla
percezione degli utenti dei livelli di
qualità del servizio di trasporto
offerto.
5.6. Nuovi servizi e prodotti user-
friendly che possono influenzare il
comportamento degli utenti
tramite la disponibilità di
informazioni personalizzate e una
gestione efficiente del sistema dei
trasporti.
5.7. Modelli e tecniche per la
profilazione degli utenti e per
l’analisi di dati storicizzati
nell’ambito di applicazioni per la
mobilità sostenibile.
5.1. Numero di pubblicazioni e relativo
citation index; Numero di
collaborazioni internazionali;
5.2. Numero di brevetti; Numero di co-
pubblicazioni Accademia-Impresa
(proxy di collaborazioni)
5.3. Numero di sperimentazioni
(“piloting”) su larga scala
effettuati; Numero di prototipi
sviluppati.
33
Azioni Lancio di grandi progetti di ricerca, orientati a organismi di ricerca, anche in collaborazione con imprese, la cui selezione è
basata prevalentemente sulla eccellenza scientifica delle proposte. Ricerca di soluzioni avanzate che rispondano alla sfida
sociale indicata da Horizon 2020 “Mobility for Growth”.
Risorse umane e finanziarie Per la realizzazione delle suddette azioni si prevede l’utilizzo in prevalenza di personale di ricerca universitario, strutturato e
non, per il quale il progetto dovrebbe prevedere specifiche azioni finanziarie a supporto dei relativi contratti.
34
Programmi di ricerca nella linea di azione “Industrial & Innovation Leadership”
(Technology & Application Driven Research)
Riga - 4 Smart Green and integrated transport,
Colonna Altri strumenti innovativi e/o consolidati (Smart Cities, Social Innovation,
Contamination Lab, Pre-commercial Procurement, Clusters) e/o KET
Descrizione
Finanziamenti per sostenere lo sviluppo, la prototipizzazione e l’industrializzazione di soluzioni ad alto contenuto tecnologico e di
immediato impatto sociale ed economico sui temi della mobilità sostenibile e dell’impatto ambientale dei sistemi urbani.
Obiettivo specifico Risultato atteso Indicatore 1. Supportare gli operatori del trasporto
collettivo tramite sistemi di gestione
delle flotte di veicoli, dell’offerta di
trasporto, dell’integrazione tariffaria e
dei pagamenti elettronici.
1.1 Incremento del tasso di utilizzo del
trasporto pubblico.
1.2 Sistemi innovativi per l’incremento
dell’efficienza operativa a vantaggio dei
gestori del trasporto pubblico.
1.3 Strumenti tecnologici per
l’implementazione sistematica di
“policy” e strategie funzionali alla
gestione dei sistemi di trasporto.
1.4 Sistemi efficaci ed efficienti di
tariffazione integrata a supporto della
multimodalità e dell’integrazione
vettoriale dei trasporti pubblici urbani ed
extra urbani (Interoperable Fare
Management).
1.1 Numero di sperimentazioni
(“piloting”) su larga scala effettuati.
1.2 Diminuzione delle emissioni di gas
serra in ambito urbano.
1.3 Diminuzione dei fenomeni di
congestione del traffico
1.4 Numero di brevetti.
2. Supportare le pubbliche
amministrazioni nell’offerta di sistemi di
mobilità sostenibile in ambito urbano.
Accrescere l’attrattività, l’usabilità e
l’offerta di servizi di trasporto pubblico,
collettivo e a basso impatto ambientale
2.1 Politiche e strumenti innovativi per
limitare l’uso di veicoli alimentati con
combustibili tradizionali e incrementare
l’impiego di combustibili puliti e sistemi
a basse emissioni.
2.2 Servizi a valore aggiunto per
migliorare la fruizione e la percezione dei
servizi di trasporto pubblico esistenti.
2.3 Piattaforme orientate alla “mobilità
dolce” (“car sharing”, “car pooling”,
“bike sharing”, servizi di trasporto “on
demand”, servizi “door to door”).
2.1 Numero di sperimentazioni
(“piloting”) su larga scala effettuati.
2.2 Numero di sistemi che offrano
tipologie di interazioni di tipo “mobile” e
di realtà aumentata.
2.3 Numero di banche dati aperte messe
a disposizione dell’utenza.
35
Tavolo 5 - Climate Action, Resource Efficiency and Raw Materials
Programmi di ricerca nella linea di azione “Excellent Science” (Knowledge
Driven Research)
Riga - 5 Climate Action, Resource Efficiency and Raw Materials, Colonna - Programma
Excellence with Impact: grandi progetti di ricerca ad alto impatto
Descrizione
Sviluppo di tecnologie e soluzioni sostenibili per la prevenzione dei rischi e la valutazione dell’impatto dei
cambiamenti climatici sulle componenti del ciclo idrologico in termini di qualità e di qualità in ambiente
urbano, sui sistemi di produzione e consumo dell'energia, sul sistema agro-alimentare attraverso un sistema
unificato di monitoraggio e l’implementazione di modelli previsionali
Obiettivo specifico Risultato atteso Indicatore 1. Sviluppare tecnologie e soluzioni
sostenibili nell’ambito delle “blue
green infrastructures” per
sensibilizzare l’ambiente urbano
soggetto a eventi meteorici estremi e
alle sollecitazioni dovute ai
cambiamenti climatici.
1.1 Valutazione a lungo termine della
risposta di pratiche sostenibili al variare
dei fattori ambientali
1.2 Rinaturalizzazione e ripristino della
biodiversità nell’ambiente urbano
1.3 Sensibilizzazione e partecipazione degli
stakeholders (cittadini, enti, etc.) nei
processi di gestione strategica del
territorio attraverso social labs.
1.4 Sistemi informativi integrati per raccolta
e elaborazione dati
1.5 Strumenti per la gestione integrata e
valorizzazione delle risorse esauribili
1.6 Elaborazione di linee guida progettuali e
manutentive delle opere a basso
impatto ambientale
1.1 Numero di siti sperimentali su
campo
1.2 Numero di brochures, incontri,
seminari, pubblicazioni realizzati;
numero di collaborazioni
internazionali
1.3 Numero di algoritmi di modellazione
1.4 Indici di performance; numero di
prototipi; numero di brevetti
1.5 Indici di performance; numero di
prototipi; numero di brevetti
2. Sistema unificato di monitoraggio
del territorio volto alla prevenzione
dei rischi, all’ identificazione di
georisorse di diversa natura, e alla
pianificazione territoriale, attraverso il
rilevamento geofisico e ambientale da
sensori remoti (satellite, aereo,
elicottero e drone) e l’individuazione
in situ di parametri indicatori di stati
di criticità
2.1 Linee guida per la pianificazione di
bacino e per lo sviluppo di strategie di
gestione dei rischi idrogeologici
2.2 Strumenti conoscitivi per la
programmazione di interventi strategici
2.3 Modelli previsionali per la tutela
ambientale e prevenzione di eventuali
effetti dannosi a causa di interventi
antropici
2.4 Individuazione di aree particolarmente
vulnerabili dal punto di vista
idrogeologico, geomorfologico, sismico,
ambientale e stima dei rischi.
2.5 Monitoraggio e controllo delle attività
antropiche e dell’indice di vegetazione
2.6 Istituzioni di reti di monitoraggio per la
qualità dell’aria (rilevazione del
particolato) dell’acqua e del suolo
2.7 Individuazione sul territorio di
georisorse disponibili di diversa natura
2.8 Divulgazione di dati e studi
2.1 Numero di indicatori/indici di
criticità
2.2 Numero di collaborazioni e
stakeholders
2.3 Numero di algoritmi di modellazione
2.4 Numero di mappe tematiche del
territorio e delle sue risorse
2.5 Implementazione dei sistemi di
monitoraggio
2.6 Numero di pubblicazioni scientifiche
e divulgative; numero di attività
economiche di gestione,
valorizzazione e protezione del
paesaggio
36
multidisciplinari, relativi a conoscenze di
base e specifiche, per la redazione di
“progetti” per lo sviluppo economico
(georisorse, paesaggio, beni culturali,
ambiente);
3.Individuazione dell’ impatto di
eventi meteorici estremi e dei
cambiamenti climatici sul territorio,
sulle componenti del ciclo idrologico in
termini di qualità e di qualità e sui
sistemi di produzione e consumo
dell'energia.
3.1 Sviluppo modelli previsionali di
precipitazione su varie scale temporali a
scala locale e regionale.
3.2 Individuazione delle risorse idriche
particolarmente vulnerabili di
importanza strategica.
3.3 Integrazione comprensiva dei sistemi
idrici e dell’uso del suolo in ambiente
urbano per protezione ambientale.
3.4 Creazione di sistemi di monitoraggio
delle grandezze climatiche di interesse
3.5 Modelli predittivi finalizzati
all'efficientamento energetico
3.6 Soluzioni tecnologiche con
funzionamento flessibile ed adattabile
alla variabilità climatica
3.7 Miglioramento del funzionamento dei
sistemi di produzione dell'energia in
relazione alle condizioni climatiche
3.8 Ottimizzazione dell'uso dell'energia a
livello di edificio e su scala urbana in
relazione alle caratteristiche
microclimatiche
3.1 Numero di pubblicazioni e relativo
citation index; Numero di
collaborazioni internazionali
3.2 Numero di brevetti
3.3 Numero di networks di carattere
multidisciplinare realizzati su scala
nazionale e internazionale
3.4 Numero di brochures, seminari,
pubblicazioni scientifiche
3.5 Numero di collaborazioni
internazionali
3.6 Numero di brevetti e prototipi
4. Sviluppo di ricerche innovative per
la riduzione dei rischi naturali ed
antropici attraverso lo sviluppo di
nuove tecnologie e l’implementazione
di modelli previsionali.
4.1 Rinaturalizzazione e ripristino degli
equilibri geomorfologici e della
biodiversità nell’ambiente urbano e
rurale
4.2 Miglioramento dell’efficienza nei
programmi di mitigazione del rischio
sismico, idrogeologico e di gestione ed
utilizzo della risorsa acqua;
4.3 Individuazione e messa in atto di azioni,
sia a terra sia a mare, atte a ridurre i
fenomeni di erosione costiera.
4.4 Sviluppo di tecniche per la riduzione
della CO2 nell’atmosfera tramite cattura
e stoccaggio in minerali idonei;
4.5 Messa a punto di modelli previsionali di
rischio (sismico, tsunami,ecc..)
4.6 Individuazione dei trend a breve e lungo
termine e delle relazioni causa-effetto
dei processi di erosione costiera e
sviluppo di modelli previsionali in
relazione a fattori antropici e naturali;
4.7 Elaborazione di protocolli da seguire per
il monitoraggio in continuo di indicatori
di diversi tipi di criticità ambientali
4.1. Variazione dei parametri indicatori
degli equilibri geomorfologici
(erosione, desertificazione, frane,
ecc.
4.2. Numero delle aree soggette a rischio
5. Modellizzazione dei cambiamenti
climatici, valutazione dei cambiamenti
per effetti antropici e non antropici,
applicazioni al sistema agro-
alimentare e costruzione di scenari di
5.1 Modellizzazione della complessità del
sistema climatico, instabilità del sistema
e relazioni Sole-Terra.
5.2 Creazione di sistemi di monitoraggio,
individuazione di tecniche specifiche di
analisi dati complessi, individuazione
5.1 Numero di nuove carte tematiche
per i cambiamenti climatici su scala
regionale e nazionale, a medio e
lungo termine, e supporto alle
decisioni dell’industria agro-
alimentare.
37
rischio. delle variabili climatiche di interesse.
5.3 Analisi dei processi antropici e non
antropici relativi ai cambiamenti
climatici.
5.4 Analisi e costruzione di modelli a medio
e lungo termine per la dinamica spazio-
temporale del suolo.
5.5 Creazione di scenari di rischio a medio e
lungo termine, modellizzazione e
simulazioni della dinamica degli areali
coltivati, dinamica spazio-temporale
degli indici di siccità.
5.2 Numero di networks di carattere
multidisciplinare realizzati su scala
nazionale e internazionale
5.3 Numero di Percorsi di alta
formazione su tematiche specifiche
di interesse.
5.4 Numero di brochures, seminari,
pubblicazioni scientifiche
5.5 Numero di collaborazioni
internazionali
6. Sviluppo di tecniche, metodi,
processi e materiali innovativi (anche
di origine naturale e/o di riciclo) al
fine di favorire la riduzione
dell’impatto ambientale
6.1 Definizione di una metrica per la
sostenibilità dei processi produttivi
6.2 Riduzione degli inquinanti e del
consumo energetico
6.3 Migliorare la sostenibilità dei processi
6.4 Migliorare la performance dei prodotti
6.5 Utilizzo di sistemi a membrana e di
bioreattori a membrana per il
trattamento di reflui e riutilizzo di acqua
potabile, da destinare soprattutto in
zone a carenza di acqua o in collettività
più o meno isolate
6.1 Numero di collaborazioni tra fra gli
stakeholders di settore e le
università
6.2 Numero di pubblicazioni e relativo
citation index; Numero di
collaborazioni internazionali.
6.3 Numero di prototipi, numero di
brevetti, e numero di co-
pubblicazioni Accademia-Impresa
(proxy di collaborazioni)
7. Utilizzo del materiale di rifiuto
prodotto a livello urbano e territoriale
ai fini della produzione di energia
7.1 Individuazione dei prodotti di rifiuto
presenti sul territorio
7.2 Valutazione delle potenzialità offerte in
termini di conversione in prodotti
energetici
7.3 Individuazione di aree strategiche ai fini
della raccolta del materiale
7.4 Individuazione di aree strategiche ai fini
dell'utilizzo del materiale
7.5 Messa a punto di soluzioni
impiantistiche compatibili con le
esigenze del territorio
7.1 Numero di risorse valorizzate
disponibili sul territorio
7.2 Numero di collaborazioni tra fra gli
stakeholders di settore e le
università
7.3 Numero di seminari, pubblicazioni
scientifiche
7.4 Numero di collaborazioni
internazionali
Azioni
Lancio di progetti di ricerca, orientati ad organismi di ricerca, anche in collaborazione con imprese, la cui selezione è basata
prevalentemente sulla eccellenza scientifica delle proposte.
Risorse umane e finanziarie Per la realizzazione delle suddette azioni si prevede l’utilizzo delle seguenti risorse: personale universitario, ricercatori a tempo
determinato, assegnisti e dottorandi. Si attiveranno inoltre co finanziamento di borse di studio con altre istituzioni o aziende,
co-tutele con enti di ricerca nazionali e internazionali.
Le risorse finanziarie saranno dedicate all’acquisto di attrezzature, strumentazioni e materiale necessario per le attività di
sperimentazione previste.
38
Tavolo 6 - Europe in a changing world: inclusive, innovative and reflective
societies
Programmi di ricerca nella linea di azione “Excellent Science” (Knowledge
Driven Research)
Riga - 6 Europe in a changing world: inclusive, innovative and reflective societies
Colonna - Programma Futuro presente e/o Programma Mille e + Dottorati Innovativi
Descrizione
Finanziamento a lungo termine per sostenere i ricercatori di eccellenza e loro equips per progetti di
ricerca di frontiera destinati a creare conoscenze e innovazioni radicali capaci di soddisfare i bisogni di
cambiamento della società, favorire la ricerca collaborativa (università, imprese, regioni, pubbliche
amministrazioni, altri enti di ricerca) per aprire nuovi promettenti campi di ricerca e innovazione e
garantire che le idee innovative possano generare prodotti/soluzioni/servizi in grado di rispondere ai
problemi della società.
Obiettivo specifico Risultato atteso Indicatore 1. Sviluppare nuovi modelli per
l’innovazione di prodotto,
organizzativa e di processo, nonché
modelli per il trasferimento
tecnologico, per le piccole realtà
aziendali ed artigianali per colmare il
divario esistente con il resto d’Europa.
1.1.Introduzione di nuovi metodi e
strumenti per il design di prodotto e di
processo.
1.2. Definizione di “best practices”
aziendali, con particolare riferimento
alla progettazione partecipativa per il
coinvolgimento degli utenti ed alla
progettazione collaborativa tra
aziende.
1.3 Definizione di modelli di business,
organizzativi e gestionali innovativi e
sostenibili, supportati da opportuni
metodi gestionali (metriche, sistemi di
pianificazione, monitoraggio e
controllo per la misurazione delle
capacità e dei risultati innovativi delle
PMI; sistemi di supporto alle decisioni).
1.4 Sviluppo di Ricerca collaborativa
tra Università e altri centri di ricerca,
Pmi enti locali e pubbliche
amministrazioni.
1.5Incremento degli investimenti in
ricerca e sviluppo e innovazioni,
sviluppo di nuovi processi e/o di nuovi
prodotti, attrazione di finanziamenti
privati e capitale di rischio sulla
ricerca e l’innovazione.
1.1. Numero di brevetti; Numero di co-
pubblicazioni Accademia-Impresa
(proxy di collaborazioni).
1.2. Numero di pubblicazioni e
relativo citation index; Numero di
collaborazioni internazionali attivate.
Numero di collaborazioni locali
attivate (partecipazione di Pmi a
progetti di ricerca collaborativa);
numero di collaborazioni dei
ricercatori con le imprese per
sviluppare progetti di ricerca (scambio
e mobilità dei ricercatori e lavoratori).
2. Sviluppare nuovi modelli capaci di
intercettare, sviluppare e stimolare
energie e valori presenti nelle medie
città meridionali detentrici di risorse
2.1. Sviluppo di nuovi strumenti e
metodi per la gestione ottimale delle
risorse urbane
2.1. Numero di co-pubblicazioni
Accademia-Impresa (proxy di
collaborazioni)
39
culturali ed identitarie, capaci di
metterle a base non solo della
creazione di nuova cultura, ma
soprattutto della generazione di nuovi
valori urbani.
2.2 Definizione di “strategie” capaci di
“attivare la città” attraverso politiche
e progetti che sappiano interagire
producendo dinamismo, innovazione e
trasformazione urbana.
2.3 Definizione di “indicatori” di
sostenibilità ambientale in cui input ed
output delle città trovino un nuovo
equilibrio tra qualità ambientale ed
aumento del benessere
2.2. Numero di pubblicazioni e
relativo citation index; Numero di
collaborazioni internazionali.
3. Elaborazione di nuovi modelli
coesivi eticamente sorvegliati, capaci
di partecipare memorie, linguaggi,
pratiche sociali, nuovi saperi e abilità
individuali di persone diverse per
cultura o per condizione di disabilità.
3.1 Definizione di “best practices” che
possano elevare gli indici della fiducia
sociale.
3.2 Formazione di ricercatori
nell’ambito dell'“etica della ricerca
scientifica” e realizzazione di
piattaforme e-Learning innovative e
inclusive.
3.1. Numero di pubblicazioni; Numero
di collaborazioni internazionali.
3.2 Numero di iniziative sul territorio
che promuovono la cultura
4. Sviluppare nuovi ambienti e
strumenti di apprendimento integrati
e personalizzati capaci di stimolare e
sostenere la formazione dei soggetti a
rischio di esclusione sociale,
specialmente nelle regioni a ritardo di
sviluppo, generando nuovi modelli di
sapere interculturale.
4.1. Proporre nuovi modelli educativi
basati su contenuti interculturali e
multilinguistici.
4.2. Progettare e sviluppare ambienti
didattici innovativi.
4.3. Favorire uguali opportunità di
apprendimento e di crescita sociale.
4.4. Applicazione dei modelli sviluppati
in altre realtà europee.
4.1. Numero di pubblicazioni
scientifiche con Impact Factor.
4.2. Numero di collaborazioni nazionali
e internazionali.
Azioni
Sviluppare percorsi formativi di livello dottorale e/o per giovani ricercatori, progettati d'intesa fra le università e altri
soggetti operanti nei sistemi produttivi locali (regioni, imprese, enti di ricerca, pubbliche amministrazioni)
Risorse umane e finanziarie
Per la realizzazione delle suddette azioni si prevede l’utilizzo in prevalenza di personale di ricerca universitario, strutturato
e non, per il quale il progetto dovrebbe prevedere specifiche azioni finanziarie a supporto dei relativi contratti.
40
Riga 6 - Europe in a changing world – Inclusive, Innovative and Reflective Societies;
Colonna Programma Montalcini 2: attrarre più giovani verso le carriere della ricerca
Descrizione
Integrazione e stabilizzazione di “talenti” dall’estero al fine di rafforzare, quantitativamente e
qualitativamente, il capitale umano della ricerca in Regioni a ritardo di sviluppo nell’ambito del diritto
della cooperazione territoriale europea e delle strategie macro-regionali europee.
Obiettivo specifico Risultato atteso Indicatore
1. Sostenere lo sviluppo della carriera
dei ricercatori con esperienza
all’estero, che rientrino nelle Regioni
a ritardo di sviluppo, per portare
benefici non solo alle istituzioni, ma
anche ai territori nei quali essi
operano
1.1. Sviluppo di un’azione sinergica
‘multi-attore’ (ricercatori, università,
Regione e istituzioni europee)
1.2. Creazione di network di ricerca
attraverso le relazioni con l’estero
sviluppate dai ricercatori.
1.3 Contributo
all’internazionalizzazione del sistema
produttivo locale
1.1.Numero di partecipazioni in
progetti di ricerca europei e
internazionali
1.2 Numero di pubblicazioni di diritto
regionale europeo e comparato
1.3 Numero di collaborazioni in
network internazionali
2. Acquisire nuove conoscenze e
competenze sui nuovi strumenti di
cooperazione territoriale europea
(attraverso la trasmissione di
conoscenze scientifiche del
ricercatore)
2.1. Migliorare il know-how in tema
di cooperazione territoriale europea
2. 2. Sviluppo di azioni territoriali
cooperative in aree strategiche (area
mediterraneo, area ionico-
adriatica...ecc.)
2.1. Numero di pubblicazioni di diritto
regionale europeo e comparato
2.2. Numero di partecipazioni a
percorsi formativi di alta formazione
in qualità di docente.
3. Migliorare la mobilità
inter/pluridisciplinare e/o
intersettoriale dei ricercatori
nell’ambito della cooperazione
territoriale europea
3.1 Sviluppo di conoscenze
ulteriori/complementari dei
ricercatori
3.2. Sviluppo e miglioramento della
intersettorialità dei Dipartimenti delle
Università e dei Centri di Ricerca
attraverso le esperienze di mobilità
transnazionale/internazionale dei
ricercatori
3.3. Creazione di network
internazionali per utilizzo di best
practices con i Paesi di economia
emergente dell’Area latinoamericana
3.1.Numero di pubblicazioni di diritto
regionale europeo e comparato
3.2 Numero di partecipazioni
/seminari internazionali riguardanti i
temi specifici dei progetti di ricerca
attivati
3.3. Numero di collaborazioni
internazionali attivate con centri di
ricerca in Paesi dell’area
Latinoamericana
Azioni
Attivazione di programmi di finanziamento per ricercatori finalizzati alla stabilizzazione dei “talenti” all’estero,
all’eliminazione degli ostacoli alla mobilità e al miglioramento della prospettiva di carriera dei ricercatori in Europa.
Azioni di incentivazione finanziaria per le istituzioni di ricerca qualificate che integrano i ricercatori provenienti
dall’estero al fine di migliorare la qualità e le performance delle attività di ricerca.
Risorse umane e finanziarie
Per la realizzazione delle suddette azioni si prevede, tra gli altri, l’attivazione di posizioni di ricercatore a tempo
determinato.
41
Programmi di ricerca nella linea di azione “Industrial & Innovation Leadership”
(Technology & Application Driven Research)
Riga 6 - Europe in a changing world: inclusive, innovative and reflective societies,
Colonna KET-Advanced Manufacturing o Materiali Avanzati e/o Altri strumenti innovativi consolidati
(Smart Cities, Social Innovation, Contamination Lab, Pre-commercial Procurement, Clusters)
Descrizione Finanziamenti per sostenere lo sviluppo, la prototipizzazione e l’industrializzazione di soluzioni ad alto
contenuto tecnologico e di immediato impatto sociale ed economico, per sviluppare condizioni migliori di
crescita per le PMI attraverso misure relative ai cluster e in settori di interesse strategico, per la competitività
e l’internazionalizzazione e per sostenere lo sviluppo di social innovation e favorire il coinvolgimento di
soggetti a rischio di esclusione sociale..
Obiettivo specifico Risultato Atteso Indicatore
1. Sviluppare modelli di business
collaborativi e partnership tra imprese
nella forma di filiere e di reti di
imprese (reti di produzione, reti con
finalità commerciali; reti
d’internazionalizzazione e reti di
apprendimento) e sostenere l’attività
di R&I delle Pmi in rete favorendo
l'accesso al credito e al capitale di
rischio delle Pmi (uso estensivo di
strumenti finanziari con effetto leva)
1.1 Migliore accesso alla conoscenza e
competenza di altre imprese; Ingresso
in nuovi mercati e
internazionalizzazione; Maggiore
visibilità, Incremento dell’innovazione
e co-innovazione mediante
competenze diverse e complementari;
Sviluppo delle risorse umane,
frazionamento dei rischi di nuovi
investimenti; Migliore accesso a
capitali; migliori rapporti delle Pmi con
il sistema bancario (rating migliori e
finanziamenti a tassi più bassi)
1.3 Migliorare l'accesso ai prestiti, alle
garanzie e ad altre forme di capitale di
rischio per finanziare investimenti
innovativi ad elevato rischio
1.4. Azioni di policy sul territorio per
stimolare l’aggregazione e la
cooperazione tra imprese
1.1 Numero di contratti di rete
stipulati; Numero di imprese e Pmi
sottoscrittrici di contratti di rete;
Numero di innovazioni di prodotto e di
processo generati; Numero di PMI che
accedono in nuovi mercati;
performance di crescita e reddituali
desunte dai risultati di bilancio delle
imprese.
1.2. Aumento del 10% degli
investimenti in innovazione rispetto
alla media nazionale degli ultimi 5
anni; numero di co-
investimenti privati-pubblici; Numero
di Prestiti, garanzie, controgaranzie e
altre forme di debito e capitale di
rischio concessi a Pmi; Numero di
Facility per il finanziamento del
trasferimento tecnologico generati;
1.3 Numero di progetti finanziati e
conclusi.
2. Supportare organizzazioni sociali,
imprese e istituzioni nella realizzazione
di prodotti e servizi di apprendimento
integrati e personalizzati per la
formazione di soggetti a rischio di
esclusione sociale.
2.1. Creazione di prodotti didattici
interculturali e multilinguistici per le
smart education.
2.2. Sviluppo di prototipi di smart
education per l’innovazione sociale.
2.1. Numero di pubblicazioni
scientifiche con Impact Factor.
2.2. Prototipi di smart education.
3. Supportare le organizzazioni sociali
nella progettazione di interventi
urbani e di policy per il coinvolgimento
della cittadinanza.
3.1 Promozione di interventi di policy
collaborativi e partecipativi
3.2 Definizione di metodi e tecniche
replicabili per il coinvolgimento della
cittadinanza.
3.1 Numero di progetti avviati e
conclusi
3.2 Numero di pubblicazioni relative a
metodi e tecniche innovative
sviluppate
3.3 Numero di soggetti pubblici e
privati coinvolti nelle attività
42
4. Progettare e attuare modalità di
sostegno alla creazione di reti e
distretti di collaborazione solidale in
agricoltura per lo sviluppo sostenibile
e l’accesso al mercato da parte dei
produttori locali
4.1 Creazione di filiere per
l’innovazione in agricoltura e per
l’accesso dei prodotti locali ai mercati
regionali, nazionali e internazionali
4.2 Promozione di competenze per la
certificazione e la promozione delle
best practice in agricoltura
4.1 Numero di progetti avviati e
conclusi
4.2 Numero di produttori e
associazioni coinvolte
4.3 Incremento % nel valore aggiunto
delle attività di impresa agricola
coinvolte
5. Stimolare la fertilizzazione
tecnologica delle produzioni locali e
identitarie a rischio di
marginalizzazione
5.1. Migliorare la competitività sui
mercati extra-regioanli e internazionali
delle produzioni locali e identitarie
5.2. Aumentare la capacità di adottare
tecnologia prodotta da altri
(absorptive capacity)
5.3. Aumentare l’occupazione di
ricercatori e di personale qualificato
5.4. Incrementare le reti relazionali tra
le imprese, tra le imprese e i centri di
ricerca
5.5. Potenziare la capacità sistemica di
produrre e generare innovazioni di
processo, prodotto e organizzative
5.6. favorire i processi di
internazionalizzazione delle imprese
5.7. Valorizzazione delle aree
geografiche a rischio di
marginalizzazione economica, ma con
elevati vantaggi comparati nei settori
di nicchia
5.8.Valorizzazione dei saperi locali
5.1. Numero di Innovazioni di processo
introdotte
5.2. Stock di progresso tecnologico
incorporato in beni capitali
5.3. Aumento del 10% del Tasso di
Occupazione dei ricercatori rispetto
alla media nazionale degli ultimi 5
anni;
5.4. Aumento del 5% delle
esportazioni delle Pmi rispetto alla
media nazionale degli ultimi 5 anni;
5.5. Numero Investimenti Esteri in
entrata
5.6. Aumento del 5% del Capitale
Intangibile delle imprese rispetto alla
media nazionale degli ultimi 5 anni;
6. Impiego di sistemi di prototipazione
virtuale e reverse engineering nel
processo di progettazione di nuovi
sistemi di lavorazione, tecniche di
prototipazione rapida introdotte nel
processo produttivo ed impiego di
nuovi materiali per lo sviluppo di
prodotti innovativi
6.1. Trasformazione del sistema
produttivo artigianale in un sistema di
artigianato industriale
6.2. Sviluppo di prototipi/prodotti
innovativi.
6.3. Aumento della capacità
competitiva ed innovativa delle PMI
6.1 Numero di brevetti.
6.2. Numero di prototipi sviluppati
6.3 Numero di nuove imprese (START
UP, SPIN OFF ACCADEMICI);
6.4 aumento del 5% del tasso di
sopravvivenza delle start-up/spin-off
rispetto alla media nazionale degli
ultimi 5 anni
6.5 Numero di nuova occupazione
creata.
Azioni
Le azioni previste sono funzionali al lancio di progetti di sviluppo e pre industrializzazione di soluzioni tecnologiche
orientate alla realizzazioni di servizi e prodotti ad alto valore aggiunto che prevedano l’integrazione di tecnologie e la
sperimentazione su larga scala, che dovranno contribuire significativamente a rilanciare il sistema produttivo meridionale
Risorse umane e finanziarie
Per la realizzazione delle suddette azioni si prevede l’integrazione di personale universitario strutturato e non, e risorse umane
provenienti da Centri di Ricerca Pubblici/Privati, dal settore privato (PMI, Grandi imprese, Associazioni di categoria) e dalla
Pubblica Amministrazione con profilo scientifico, tecnico e/o commerciale coerente con le tematiche dei progetti. I progetti
dovranno prevedere il costo del personale impiegato e l’acquisto delle attrezzature necessarie allo svolgimento delle attività di
ricerca, sviluppo dei prototipi, sperimentazione e verifica sul campo.
43
Tavolo 7 - Space and Astronomy
Programmi di ricerca nella linea di azione “Excellent Science” (Knowledge
Driven Research)
Riga: 7 - Space and Astronomy;
Colonne: Programma Futuro presente, Programma Mille e + Dottorati Innovativi
Descrizione Finanziamento a lungo termine per sostenere i ricercatori di eccellenza e loro equipes per progetti di ricerca di
frontiera destinati a creare conoscenze e innovazioni radicali capaci di generare nuovi paradigmi scientifici e
tecnologici nell’ambito della ricerca spaziale ed astronomica. Questa attività si caratterizza per il ruolo specifico
che hanno le scienze spaziali (a) come strumento per studiare in loco processi astrofisici fondamentali e (b) come
forte motivazione per lo sviluppo di nuove tecnologie e nuovi materiali.
Obiettivo specifico Risultato atteso Indicatore
1. Sviluppare modelli teorici e numerici e
tecniche di analisi dati per il trasporto e
l'accelerazione di particelle energetiche
solari, con riferimento sia allo Space
Weather, sia all'accelerazione dei raggi
cosmici galattici.
1.1. Migliorare la comprensione
scientifica dei processi di trasporto e
accelerazione di particelle.
1.2. Migliorare i modelli di previsione
delle “Solar Energetic Particles” per lo
Space Weather.
1.3. Rafforzare il ruolo dell'astrofisica
come strumento per attrarre persone
giovani e creative verso la scienza.
1.4. Promuovere la formazione di giovani
ricercatori di alto profilo scientifico e
tecnologico, e migliorare la capacità di
accesso a collaborazioni, progetti e
finanziamenti internazionali (per tutti gli
obiettivi).
1.1. Numero di pubblicazioni e relativo
citation index; Numero di collaborazioni
internazionali.
1.2. Numero di co-pubblicazioni
Accademia-Impresa (proxy di
collaborazioni).
2. Sviluppare modelli e metodi numerici
avanzati per la soluzione di problemi di
magnetoidrodinamica, sia in fisica solare
che nei plasmi di laboratorio, governati
da equazioni differenziali dipendenti dal
tempo e con forti caratteristiche di non
linearità.
2.1. Maggiore comprensione dei reali
meccanismi di riscaldamento della
corona solare.
2.2. Migliorare i modelli numerici per lo
studio della turbolenza che si sviluppa in
macchine per il confinamento del plasma
di tipo "Reversed Field Pinch" (RFP) e
Tokamak.
2.3. Dimostrare la fattibilità e le capacità
di metodi numerici di elevato ordine di
tipo Galerkin Discontinuo per la
simulazione di applicazioni complesse.
2.4. Contribuire all'avanzamento della
conoscenza nel settore strategico delle
energie alternative.
2.1 Numero di pubblicazioni e relativo
citation index; Numero di collaborazioni
internazionali.
2.2. Numero di co-pubblicazioni
Accademia-Impresa (proxy di
collaborazioni).
3. Sviluppo di modelli, prototipi e
applicazioni ad alta tecnologia in vari
campi (elettronica, informatica,
meccanica, componentistica, materiali
etc.) per impieghi nel settore
aerospaziale.
3.1. Messa a punto di prototipi e
tecnologie innovative per applicazioni
spaziali come: (i) Sensori Radar per il
monitoraggio ambientale, (ii) Sistemi
agili per la distribuzione da satellite di
informazioni specializzate a gruppi
limitati di utenti, (iii) Comunicazioni
3.1. Numero di pubblicazioni e relativo
citation index; Numero di collaborazioni
internazionali.
3.2 Numero di brevetti; Numero di
prototipi sviluppati; Numero di co-
pubblicazioni Accademia-Impresa (proxy di
collaborazioni).
44
satellitari a frequenze millimetriche, (iv)
verifica e validazione di requisiti
funzionali e non funzionali di sistemi
Mission Critical, (v) tecnologie di tipo
quasi ottico per terminali con
caratteristiche di compattezza,
leggerezza, affidabilità e modularità, (vi)
tecnologie innovative nell’ambito dello
smorzamento delle vibrazioni in
strutture leggere e flessibili per
applicazioni spaziali, (vii) materiali
avanzati e strutture leggere.
3.2. Avanzamento delle conoscenze
nell’ambito dei modelli teorici e numerici
dei suddetti prototipi e dispositivi.
3.3. Sviluppo di prototipi innovativi a basso
costo.
Azioni Sviluppare percorsi formativi innovativi di livello dottorale e/o per giovani ricercatori, progettati d'intesa fra le
università e altri soggetti operanti nei sistemi produttivi locali (regioni, imprese, enti di ricerca, pubbliche
amministrazioni). Creare un programma per la stabilizzazione dei giovani ricercatori. Lancio di progetti di ricerca,
orientati a organismi di ricerca, anche in collaborazione con imprese, la cui selezione è basata prevalentemente
sulla eccellenza scientifica delle proposte.
Risorse umane e finanziarie Per la realizzazione delle suddette azioni si prevede l’utilizzo in prevalenza di personale di ricerca universitario,
strutturato e non, per il quale il progetto dovrebbe prevedere specifiche azioni finanziarie a supporto dei relativi
contratti.
45
Tavolo 8 - Secure Societies - Protecting Freedom and Security of Europe
and its Citizens
Programmi di ricerca nella linea di azione “Excellent Science” (Knowledge
Driven Research)
Riga: 8 Secure Societies - Protecting Freedom and Security of Europe and its Citizens
Colonna: Programma Mille e + Dottorati Innovativi e/o Programma Potenziale in
movimento: per una crescita coesa ed inclusiva
Descrizione Finanziamenti e iniziative a lungo termine per formare e sostenere ricercatori di eccellenza tramite progetti di ricerca di
frontiera destinati a creare conoscenze e innovazioni radicali, capaci di generare competenze su modelli, tecnologie e aspetti
giuridici relativi alla protezione dei cittadini e delle infrastrutture pubbliche, allo sviluppo di nuove conoscenze della percezione
sociale della sicurezza e dell'analisi dei rischi, nell’ambito della regolazione e gestione dei disastri e delle crisi, delle politiche
territoriali, della regolazione e gestione dell’accoglienza e nell'ambito della protezione dei sistemi informatici critici e dei loro
utilizzatori.
Obiettivo specifico Risultato atteso Indicatore
1. Sviluppare nuove conoscenze,
modelli e tecnologie per l'analisi del
comportamento e delle vulnerabilità di
sistemi informatici, telematici e di
automazione industriale e per la
definizione e monitoraggio di
contromisure per la protezione dei
sistemi e dei loro utilizzatori.
1.1. Creazione di una rete di
competenze ICT specialistiche nel
settore della sicurezza dei sistemi
informatici su piattaforme emergenti
basati su cloud computing, dei sistemi
pervasivi di telecomunicazione e dei
sistemi innovativi di automazione
industriale.
1.2 Produzione scientifica nel settore
della protezione dei sistemi ICT e
proposte di trasferimento tecnologico
dei risultati scientifici per lo sviluppo di
nuovi modelli e meccanismi per la
sicurezza.
1.1 Numero d'iscritti alla scuola di
dottorato e corsi di master specialistici;
Percentuale tra numero di titoli
conseguiti e numero di iscritti; Numero
di collaborazioni nazionali e
internazionali; Numero di
collaborazioni accademia-industria.
1.2. Numero di pubblicazioni e relativo
citation index; Numero di
copubblicazioni Accademia-Impresa;
Numero di brevetti.
1.3. Numero di Proposte di Progetti di
Ricerca di Base e Ricerca Industriale;
2. Sviluppare nuove conoscenze,
modelli e tecnologie per garantire la
sicurezza e privatezza degli utenti finali
nell’accesso ubiquo a piattaforme e
infrastrutture informatiche, nella
navigazione su WEB e nell’interazione
con i social network.
2.1. Creazione di una rete di
competenze multi-disciplinari (ICT,
socio-economiche e giuridiche) nel
settore della protezione delle varie
tipologie di utenti del WEB, dei social
network e dei loro membri per
abilitarne un loro utilizzo esteso e
flessibile con garanzia di sicurezza e
privatezza.
2.2 Produzione scientifica nel settore
multidisciplinare delle interazioni sicure
e pervasive tra cittadini, social network
e il mondo di Internet.
2.1 Numero d'iscritti alla scuola di
dottorato e corsi di master specialistici;
Percentuale tra numero di titoli
conseguiti e numero di iscritti; Numero
di collaborazioni interdisciplinari a
livello nazionale e internazionale;
Numero di collaborazioni
multidisciplinari.
2.2. Numero di pubblicazioni e relativo
citation index; Numero di pubblicazioni
multidisciplinari; Numero di brevetti;
2.3. Numero di Proposte di Progetti
multi-disciplinari di Ricerca di Base e
Ricerca Industriale; Numero di spin-off
ispirati.
46
3. Sviluppo di conoscenze nell’ambito di
ambienti virtuali immersivi
interoperabili e di soluzioni per
l’addestramento avanzato del
personale coinvolto nella gestione di un
disastro (con particolar riferimento alle
persone che operano nelle posizioni di
leadership). Le suddette soluzioni
potranno essere integrate con modelli
per la comprensione del
comportamento ed il miglioramento
della consapevolezza sui fattori
culturali che possono
intervenire/interferire nella gestione
dei disastri.
3.1 Fornire sistemi avanzati basati su
ambienti virtuali ed interoperabili
(anche in accordo con standard
internazionali) per il miglioramento
dell’addestramento dei decisori che
operano nella gestione di un disastro in
un ambiente dinamico e ad elevato
livello di stress, comunque orientato
alla realizzazione di compiti specifici.
3.2 Dimostrare la necessità di
collaborazione fra gli attori coinvolti
nella gestione dei disastri anche al fine
di incrementare i livelli di sicurezza;
3.3 Dimostrare l’importanza
dell’utilizzo efficiente delle risorse e dei
gruppi coinvolti nella gestione dei
disastri.
3.4 Generare e gestire scenari realistici
per l’addestramento alla “operational
culture”, ossia comprensione degli
aspetti culturali che devono essere
presi in considerazione per uno
specifico “gruppo culturale” in caso di
disastro.
3.5 Fornire strumenti che consentano di
sperimentare e testare soluzioni ai
problemi culturali che potrebbero
nascere in seguito ad un disastro.
3.6 Fornire strumenti che consentano di
capire come gli esiti delle operazioni di
soccorso effettuate durante un disastro
dipendano da aspetti di natura
culturale e che consentano altresì di
imparare a distinguere come il contesto
economico, sociale, politico e religioso
possa influenzare il comportamento e
le reazioni delle persone che vivono nel
luogo in cui è avvenuto il disastro.
3.7 Migliorare il controllo della
situazione durante i contatti con altre
persone e considerare gli aspetti
culturali come rilevanti per migliorare il
controllo dei processi di soccorso che
avvengono nei confronti di persone di
diversa estrazione culturale e
background.
3.1 Migliore addestramento delle
persone che ricoprono ruoli chiave nella
gestione dei disastri.
3.2 Riduzione dei tempi di decisione in
scenari complessi e conseguente
miglioramento degli skills; decisionali e
di problem solving.
3.3 Miglioramento delle capacità di
interazione fra diversi gruppi di persone
operanti nella gestione di un disastro.
3.3 Maggiore consapevolezza e
conoscenza degli aspetti culturali nella
gestione di un disastro.
3.4 Riduzione dei problemi (ad es.
disordini urbani, risse, etc.) che
normalmente scaturiscono per l’errata
interpretazione delle azioni/reazioni
delle vittime del disastro e dei
soccorritori.
3.5 Maggiore efficacia ed efficienza
nella gestione del disastro.
3.6 Maggior numero di collaborazioni
formalizzate sotto forma di progetti di
ricerca e consulenza fra gli
stakeholders di settore e le Università.
3.7 Numero di pubblicazioni e relativo
citation index; Numero di
collaborazioni internazionali; Numero
di brevetti; Numero di co-pubblicazioni
Accademia-Impresa (proxy di
collaborazioni).
4. Accrescere le conoscenze dei rischi
antropici e ambientali sul territorio, in
particolare dell’impatto delle attività
lecite, illecite e di natura criminale,
valutando le percezioni sociali della
sicurezza e della libertà di fronte a tali
fenomeni.
4.1 Mappatura dell’impatto antropico e
ambientale delle attività lecite e illecite
e di natura criminale nel Mezzogiorno
d’Italia.
4.2 Sviluppo di buone prassi della
legalità diffusa.
4.2 Sviluppo di metodologie finalizzate
ad instaurare sinergia tra la
conoscenza sociale dello stato del
territorio e l'attivazione di sistemi
responsabili di monitoraggio
4.1 Numero di interazioni tra i cittadini
e le istituzioni preposte al controllo del
territorio quale fattore educativo della
sicurezza e libertà.
4.2 Indice di valutazione di impatto
antropico ambientale, sociale ed
economico delle attività rischiose.
4.3 Numero di conferenze concertative
virtuali e permanenti regolate e
costituite tra cittadini, pubbliche
autorità, istituzioni sussidiarie e
47
partecipato comunità scientifica per la prevenzione
e la gestione dei danni derivanti dalle
attività lecite e illecite.
4.4 Numero di pubblicazioni e relativo
citation index;
5. Accrescere il livello di conoscenza
delle cause migratorie, delle culture
etniche, delle tutele e delle politiche e
pratiche attive di accoglienza, ordinarie
e straordinarie, a favore delle persone
richiedenti misure di protezione
nazionali e internazionali.
5.1 Mappatura delle esperienze di
accoglienza positive (vedi Modello
Riace) e negative (vedi Emergenza Nord
Africa) e loro ricadute sui rispettivi
territori.
5.2 Sviluppo di strumenti volti ad
incentivare la collaborazione tra i
soggetti coinvolti nella gestione dei
richiedenti accoglienza e delle persone
vulnerabili incluse le istituzioni dei
contesti territoriali della accoglienza.
5.3 Sviluppo di strumenti volti ad
incentivare la funzione educativa
dell'accoglienza attiva e
dell'integrazione culturale dei popoli.
5.1 Numero di collaborazioni con
strutture attive nella gestione
dell’accoglienza dei richiedenti forme di
protezione internazionale.
5.2 Numero di mezzi e strumenti
regolativi dell’accoglienza e
dell'integrazione dei migranti quali
coprotagonisti di libertà e sicurezza
sociale, forniti alle popolazioni
autoctone, ove insistono i centri di
accoglienza.
5.3 Numero di pubblicazioni e relativo
citation index;
Azioni Sviluppare percorsi formativi a livello di dottorato per giovani ricercatori, progettati d'intesa fra le università e altri soggetti
operanti nei sistemi produttivi locali e nazionali (regioni, imprese, enti di ricerca, pubbliche amministrazioni), che prevedano
anche percorsi paralleli di master specialistici in modo da amplificare lo scambio tra le conoscenze scientifiche e la domanda
innovativa e sostenere lo sviluppo di scenari applicativi innovativi.
Sviluppare iniziative per incentivare da parte di giovani ricercatori l'acquisizione di autonomia e indipendenza per sviluppare
nuovi filoni di ricerca nell'ambito della protezione dei cittadini e delle infrastrutture pubbliche.
Promuovere la mobilità bidirezionale tra istituzioni nelle Regioni in Ritardo di Sviluppo e istituzioni partner sul tema della
sicurezza dei cittadini.
Risorse umane e finanziarie E’ previsto l’utilizzo in prevalenza di personale di ricerca universitario proveniente anche da sedi diverse, per il quale il progetto
dovrebbe prevedere specifiche azioni finanziarie a supporto dei relativi contratti. Sarà anche perseguito il coinvolgimento di
esperti della domanda innovativa e di domini applicativi di grande impatto organizzativo, in particolare, nel settore della
sicurezza dei sistemi ICT e dei loro utilizzatori e nell'ambito della regolazione e gestione dei disastri e delle crisi, delle politiche
territoriali, della regolazione e gestione dell’accoglienza .
48
Riga: 8 Secure Societies - Protecting Freedom and Security of Europe and its Citizens
Colonna: Programma Excellence with Impact: Grandi Progetti di Ricerca ad Alto
impatto
Descrizione Azioni a lungo termine per sostenere università, enti pubblici e privati di ricerca, grandi imprese e PMI nello sviluppo di progetti
di ricerca ad alto impatto in grado di affrontare grandi sfide scientifiche e tecnologiche ad alto valore aggiunto in termini di
ricadute scientifiche, sociali ed economiche sui temi della protezione dei cittadini e delle infrastrutture pubbliche con particolare
riguardo alla protezione dei sistemi informatici critici e dei loro utilizzatori e alla regolazione e gestione dei disastri e delle crisi.
Obiettivo specifico Risultato atteso Indicatore
1. Promuovere lo sviluppo di
tecnologie, prodotti e servizi innovativi
per la protezione di sistemi informatici
e servizi digitali operanti in modalità
cloud in contesti critici con dati e
transazioni di elevato valore e
stimolare la creatività di ricercatori
accademici e industriali e imprenditori
per l'invenzione di soluzioni avanzate a
sostegno degli operatori nazionali del
settore della sicurezza informatica.
1.1 Modelli, tecnologie e ambienti
software intelligenti per la protezione
di sistemi informatici e servizi digitali
critici, inclusi sistemi di pagamento e
transazioni economiche.
1.2 Prototipi innovativi di ambienti
intelligenti basati su modelli di
rappresentazione e simulazione di
processi complessi e su tecniche di data
and process mining per la protezione di
sistemi informatici e servizi digitali
critici.
1.3 Costituzione di una filiera di
eccellenza del settore della sicurezza
informatica con coinvolgimento di
università, enti di ricerca, industrie ICT,
distretti tecnologici e centri di
competenza a livello nazionale e
internazionale, inclusi aspetti di analisi
forense dettagliata e oggettiva post
incidenti.
1.1. Numero di pubblicazioni e relativo
citation index; Numero di co-
pubblicazioni Accademia-Impresa
Numero di collaborazioni
internazionali.
1.2. Numero di brevetti; Numero di
sperimentazioni; Numero di
applicazioni avanzate; Numero e
varietà di soggetti coinvolti nei casi di
studio e di sperimentazione.
1.3. Numero di iniziative di sviluppo
precompetitivo e competitivo; Numero
di collaborazioni con imprese ed enti
che abbiano un ruolo rilevante
nell'ambito della sicurezza informatica
a livello nazionale e internazionale.
2. Promuovere lo sviluppo di modelli
organizzativi, tecnologie, prodotti e
servizi innovativi per la protezione degli
utenti finali nella loro interazione
ubiqua in Internet e nella loro
partecipazione ai Social Network e
stimolare la creatività di ricercatori
accademici e industriali multi-
disciplinari e imprenditori per
l'invenzione di forme organizzative dei
social network che estendano la
partecipazione attiva degli individui
attraverso una gestione e
monitoraggio delle loro identità digitali
e comportamenti nel rispetto della
privatezza.
2.1 Modelli, tecnologie e ambienti
software intelligenti per la protezione
degli utenti finali di Internet e dei Social
Network.
2.2 Prototipi innovativi di ambienti
intelligenti basati su modelli di
rappresentazione e simulazione di
processi complessi e su tecniche di data
and process mining per la protezione
degli utenti finali e dei Social Network.
2.3 Costituzione di una filiera di
eccellenza per la gestione di Social
network con coinvolgimento di
università, enti di ricerca, industrie ICT,
distretti tecnologici e centri di
competenza multi-disciplinari ((ICT,
socio-economiche e giuridiche) a livello
nazionale e internazionale.
2.1. Numero di pubblicazioni e relativo
citation index; Numero di pubblicazioni
multi-disciplinari; Numero di
collaborazioni multi-disciplinari
nazionali e internazionali.
2.2. Numero di brevetti; Numero di
sperimentazioni di forme organizzative
innovative di Social Network; Numero
di applicazioni avanzate; Numero e
varietà di soggetti coinvolti nei casi di
studio e di sperimentazione.
2.3. Numero di iniziative di sviluppo
precompetitivo e competitivo; Numero
di collaborazioni con imprese ed enti
che abbiano un ruolo rilevante
nell'ambito della protezione
informatica degli individui e dei social
network a livello nazionale e
internazionale.
49
3. Promuovere lo sviluppo di sistemi
hardware/software per la sicurezza
(intesa come prevenzione e contro-
misure di attacchi volti al
malfunzionamento e allo spionaggio
industriale) delle reti di Automazione
Industriale nei sistemi di produzione
delle aziende manifatturiere, nei
sistemi di distribuzione di energia e nei
sistemi di trasporto sia in condizioni
stazionarie che dinamiche.
3.1 Modelli, tecnologie e dispositivi per
la protezione dei sistemi di
automazione industriale e delle reti di
telecomunicazione.
3.2 Prototipi innovativi di sistemi di
protezione dei sistemi di automazione
industriale e di meccanismi di routing e
ottimizzato.
3.3 Costituzione di una filiera di
eccellenza del settore della sicurezza
delle reti di automazione industriale e
delle reti di telecomunicazione.
3.1. Numero di pubblicazioni e relativo
citation index; Numero di co-
pubblicazioni Accademia-Impresa
Numero di collaborazioni
internazionali.
3.2. Numero di brevetti; Numero di
sperimentazioni; Numero di
applicazioni avanzate; Numero e
varietà di soggetti coinvolti nei casi di
studio e di sperimentazione.
3.3. Numero di iniziative di sviluppo
precompetitivo e competitivo; Numero
di collaborazioni con imprese ed enti
che abbiano un ruolo rilevante
nell'ambito della sicurezza
nell’automazione industriale e delle
rete di telecomunicazione. 4. Sviluppo di modelli avanzati e
soluzioni tecnologiche (anche basati su
simulazioni su larga scala) per lo studio
dei fattori critici e di resilienza nella
gestione dei disastri, delle crisi e delle
emergenze ivi inclusi attacchi di tipo
CBRN (Chemical, Biological,
Radiological and Nuclear). I suddetti
modelli dovranno essere orientati a
supportare la prevenzione dell’evento
catastrofico (o di crisi), la gestione
dell’evento stesso (pianificazione di
tutte le azioni/soluzioni necessarie) e
l’addestramento dei soggetti coinvolti
(ad es. Forze di Coalizione e di
Protezione Civile) assicurando
l’interoperabilità con i sistemi legacy.
4.1 Sviluppo di modelli per il supporto
alle decisioni in grado d poter testare
differenti strategie nella gestione di un
disastro e di considerare la presenza di
numerosi attori e le loro
interconnessioni (inclusa la presenza
della popolazione).
4.2 Sviluppo di strumenti capaci di
supportare i decisori nel considerare
l'intera complessità dello scenario del
disastro e la pluralità delle sorgenti di
informazioni (spesso fra loro
indipendenti) al fine di avere una
visione completa dello scenario del
disastro e di tutti le sue possibili
evoluzioni.
4.3 Stimolare l’analisi dei problemi
mediante l’ottenimento e l’analisi di
informazioni affidabili (sulla base delle
quali pianificare le azioni per la
gestione del disastro).
4.4 Supportare la revisione, il test e la
certificazione delle procedure di
sicurezza utilizzate nella gestione dei
disastri (incluso il rilevamento delle
carenze).
4.5 Supportare la riprogettazione e la
re-ingegnerizzazione delle procedure e
delle infrastrutture di sicurezza.
4.6 Sviluppare tecniche e tecnologie
innovative che potranno permettere da
un lato di verificare l’efficacia delle
dotazioni operative attualmente
esistenti, mentre dall’altro di assicurare
lo sviluppo di nuovi sistemi in grado di
armonizzarsi con quelli attuali.
4.7 Innalzare il livello di formazione ed
addestramento del personale deputato
agli interventi.
4.8 Utilizzare di ambienti Live, Virtual
and Constructive (LVC) in grado di
4.1 Riduzione dei tempi per il
coordinamento delle attività e per
l’attuazione delle decisioni.
4.2 Numero di sorgenti informative
affidabili generate tramite riduzione
del “rumore di fondo” generato da
dati/informazioni non attendibili o
aggiornate.
4.3Nuove procedure e standard
generati da adottarsi nella gestione dei
disastri
4.5 Numero di pubblicazioni e relativo
citation index; Numero di
collaborazioni internazionali.
4.6 Numero di brevetti; Numero di co-
pubblicazioni Accademia-Impresa
(proxy di collaborazioni).
4.7 Numero di sperimentazioni
(“piloting”) su larga scala effettuati;
Numero di prototipi sviluppati; Numero
di co-pubblicazioni Accademia-Impresa
(proxy di collaborazioni).
4.8 Riduzione del numero di
contaminazioni e rischi connessi
all’analisi in loco del disastro grazie
all’utilizzo di unmanned systems e
realtà aumentata.
4.9Numero di nuove tecnologie e
brevetti generati a supporto della
gestione di eventi di tipo CBRN.
50
supportare la situational awareness in
un contesto catastrofico ad elevato
impatto ambientale anche con utilizzo
di piattaforme robotiche (unmanned
systems) e di realtà aumentata.
5. Sviluppo di soluzioni innovative
basate su serious games e web
technologies per l’addestramento di
tutti gli attori coinvolti nella protezione
(sia da minacce alla security che di
cyber attacks) di infrastrutture critiche.
Le suddette soluzioni includono, inoltre,
modelli per il miglioramento della
resilienza delle infrastrutture critiche e
delle loro interconnessioni in caso di
attacchi terroristici o catastrofi
naturali.
5.1 Modelli e metodi innovativi per il
miglioramento della resilienza delle
infrastrutture critiche e delle loro
interconnessioni in caso di attacchi
terroristici o catastrofi naturali.
5.2 Sviluppo di Sistemi basati su
gaming technologies caratterizzati
dalla presenza di “Computer Generated
Forces and Intelligent Agents” in grado
di creare scenari multipli in termini di
minacce alla security (sia fisica che
cyber) con elevato livello di
coinvolgimento, interazione ed
immersitività degli operatori coinvolti.
5.3 Sviluppo di Sistemi in grado di
creare esercizi ed esperienze virtuali e
distribuite su scenari multipli (ad es.
differenti tipologie di infrastrutture
critiche), differenti tipi di attacchi o
disastri (ad es. CBRN, Counter IED,
HMEs, etc.) ed in grado di testare a
livello di benchmark le capabilities di
nuove tecnologie.
5.4 Sviluppo di Sistemi caratterizzati da
differenti Course of Actions (COAs) a
secondo delle azioni intraprese dai
partecipanti al gioco.
5.5 Sviluppo di Sistemi basati su misure
di performance multiple in grado di
fornire feedback immediati in accordo
con le azioni intraprese ed in grado di
migliorare le capacità di problem
solving e decision making di gruppo.
5.6 Sviluppo di Serious game ad elevato
livello di interoperabilità con strumenti
e tecnologie (Hardware in the Loop) già
esistenti.
5.7 Sviluppo di Ambienti di simulazione
per la valutazione della robustness
delle infrastrutture critiche intesa come
capacità di rimanere stabile ai
cambiamenti generati da eventi
catastrofici sia naturali che generati
dall’uomo.
5.8 Sviluppo di Strumenti di supporto
alle decisioni per l’incremento della
resilienza delle infrastrutture critiche
intesa come capacità di reagire ai rischi
e alle vulnerabilità (effetti di disturbo)
riportandosi rapidamente ai livelli di
performance iniziali o addirittura a
livelli di performance superiori in breve
5.1 Tempi di reazione a potenziali
minacce.
5.2 Numero di minacce identificate e
riduzione degli errori
5.3 Numero di infrastrutture critiche
rese flessibili (da intendersi come
capacità di funzionamento in condizioni
non standard) e agili (da intendersi
come capacità delle infrastrutture
critiche di adattarsi a nuove condizioni
operative).
5.6 Tempi di reazione ad eventi
imprevisti e/o catastrofici.
5.7 Numero di elementi critici
ridondanti che garantiscono il
funzionamento e la sicurezza
dell’infrastruttura critica.
5.8 Numero di Infrastrutture
interconnesse con altre infrastrutture
critiche e corretta gestione delle
informazioni.
5.9 Numero di pubblicazioni e relativo
citation index; Numero di
collaborazioni internazionali;
5.10 Numero di brevetti; Numero di co-
pubblicazioni Accademia-Impresa
(proxy di collaborazioni). Numero di
sperimentazioni (“piloting”) su larga
scala effettuati; Numero di prototipi
sviluppati; Numero di co-pubblicazioni
Accademia-Impresa (proxy di
collaborazioni).
51
tempo.
5.9 Sviluppo di Strumenti di supporto
alle decisioni in grado di effettuare
analisi dei rischi (anche di infrastrutture
critiche interconnesse ma fra loro
differenti) ed integrare indicatori di
natura tecnica ed indicatori di natura
economica.
Azioni Lancio di grandi progetti di ricerca, orientati a organismi di ricerca, grandi imprese, PMI, distretti tecnologici e centri di
competenza specialistici, la cui selezione è basata non solo sull'eccellenza scientifica delle proposte ma anche sull’impatto
sociale ed economico le nuove soluzioni andranno a generare, sfruttando le competenze già esistenti. Le azioni riguarderanno
lo sviluppo di progetti di ricerca interdisciplinari di ampio respiro sui temi della regolazione e gestione dei disastri e delle crisi,
delle politiche territoriali e della regolazione e gestione dell’accoglienza e lo sviluppo di modelli, tecnologie, prodotti e servizi
innovativi finalizzati a rilanciare il sistema produttivo italiano.
Risorse umane e finanziarie E’ prevista l’integrazione e cooperazione di risorse umane provenienti dal mondo della ricerca (università, centri di ricerca
pubblico/privati, ecc.), dal settore privato (grandi imprese e PMI) e rappresentanti delle principali categorie di utenza dei
sistemi ICT, con particolare attenzione alle varie tipologie di Social Network. Le azioni previste dovranno prevedere
finanziamenti per coprire il costo del personale utilizzato e l’acquisto delle attrezzature ICT necessarie per le attività di
sperimentazione.
52
Programmi di ricerca nella linea di azione “Industrial & Innovation Leadership”
(Technology & Application Driven Research)
Riga: 8 Secure Societies - Protecting Freedom and Security of Europe and its Citizens
Colonna - ICT
Descrizione
Finanziamenti per sostenere lo sviluppo, la prototipizzazione e l’industrializzazione di soluzioni ad alto contenuto tecnologico e di
immediato impatto sociale ed economico con un’ampia prospettiva di crescita tecnologica e di mercato in due ambiti rilevanti
della sicurezza: la sicurezza delle infrastrutture informatiche (Cyber Security) e la sicurezza territoriale (Homeland Security),
entrambe attraverso l'utilizzo di tecnologie innovative del settore ICT e la creazione di una rete di attori pubblici e privati con
competenze, esperienze, know how e capacità di intervenire attivamente nei mercati di sbocco finali.
Obiettivo specifico Risultato atteso Indicatore 1. Realizzare un distretto produttivo
della Cyber Security a livello nazionale,
inteso come un contesto organizzativo,
procedurale e tecnologico in rete,
specializzato nella gestione continua dei
rischi a salvaguardia della sicurezza
informatica, dei servizi digitali critici
erogati in modalità cloud e dei sistemi
digitali di pagamento.
1.1 Realizzazione di studi e analisi di
scenari innovativi nel settore della Cyber
Security
1.2 Prototipi e soluzioni tecnologiche
innovative adottate nei sistemi digitali
critici e sistemi intelligenti per
l’individuazioni di frodi informatiche.
1.3 Prodotti e servizi innovativi nel
settore della Cyber Security
1.1 Numero di studi, analisi, audit;
Numero di collaborazioni attivate a
livello nazionale e internazionale
1.2 Numero di progetti di ricerca e
d’innovazione; Dimensione dei
finanziamenti e cofinanziamenti attivati
1.3 Numero di nuove aziende attivate;
Numero complessivo di nuovi posti di
lavoro nel settore della Cyber Security;
Numero di soggetti aderenti al Distretto
di Cyber Security
1.4 Numero di brevetti; Numero di
prodotti innovativi; Dimensione del
mercato raggiunto dalle organizzazioni
del Distretto di Cyber Security.
2 Sviluppare piattaforme tecnologiche
avanzate per la sicurezza di reti di
comunicazioni eterogenee e per il
supporto alla “physical security”tra cui
piattaforme per la sorveglianza dei
confini marittimi e per il miglioramento
dei processi operativi e gestionali
associati alle attività di cross-bording al
fine di creare un idustrial innovation
leadership di settore.
2.1 Nuove tecnologie (ad es. light vessel)
con alto rapporto beneficio/costo a
supporto della “physical security” per
migliorare la capacità di identificazione
e di risposta a potenziali minacce e per
la gestione ottimale ed integrata di
informazioni provenienti da sorgenti di
informazione multiple durante attività di
cross-boarding e di sorveglianza dei
confini marittimi.
2.2 Soluzioni integrate che prevedono
l’utilizzo di sistemi autonomi, ad es.
Unmanned Aerial Vehicle (UAV),
Autonomous Underwater Vehicle
(AUV), Unmanned Surface Vehicles
(USV), Unmanned Underwater Vehicles
(UUV)), ambienti sintetici per condurre la
progettazione e la valutazione delle
funzionalità e tools avanzati (ad es.
basati sulla simulazione).
2.3 Identificazione a livello europeo di
requirements comuni per le reti di
comunicazioni eterogenee e analisi dei
relativi gaps in relazione ai quali
sviluppare soluzioni(i.e. basate sulla
simulazione distribuita ed
interoperabile) per l’integrazione delle
suddette reti.
2.1 Numero di prototipi per la protezione
e la sicurezza delle aree marine e per le
attività di controllo effettuate cross-
boarding, incremento del rapporto
beneficio-costo per le nuove tecnologie,
numero di sperimentazioni (“piloting”)
effettuate su larga scala;
2.2 Numero di Prototipi di reti di
comunicazione eterogenee in grado di
agire e funzionare a livello
internazionale e su domini estesi (ad es.
comunicazioni che coinvolgono sistemi e
veicoli d’acqua, di area e di terra),
numero di sperimentazioni (“piloting”)
effettuate su larga scala;
2.3 Numero di brevetti;
2.4 Numero di collaborazioni
formalizzate sotto forma di progetti di
ricerca e consulenza fra gli stakeholders
di settore e le università
53
Azioni Le azioni previste sono funzionali al lancio di progetti di sviluppo e pre industrializzazione di soluzioni tecnologiche orientate alla
realizzazioni di servizi e prodotti ad alto valore aggiunto in due ambiti rilevanti della sicurezza (Cyber Security e Homeland
Security), che prevedano l’integrazione di tecnologie e la sperimentazione su larga scala per lo sviluppo di piattaforme . Inoltre,
le suddette azioni includono il lancio di grandi progetti di sviluppo industriale e di iniziative d’innovazione, promossi da aziende
leader a livello nazionale e internazionale operanti nel settore della sicurezza, con la partecipazione attiva di organismi di
ricerca, PMI, distretti tecnologici e centri di competenza specialistici allo scopo di realizzare una leadership tecnologica e
industriale nel mercato nazionale e internazionale della Cyber Security e della Homeland Security. Risorse umane e finanziarie Le azioni dovranno prevedere l’utilizzo di risorse umane provenienti dai principali attori che possono contribuire allo sviluppo di
prodotti innovativi nel settore della security e delle tecnologie ICT: personale di ricerca universitario, strutturato e non, o
proveniente da altri centri di ricerca pubblico/privati, personale con profilo tecnico e commerciale proveniente da grandi imprese
e PMI (analisti e progettisti hardware e software, sviluppatori software, esperti di marketing, commerciali, ecc.), con il
coinvolgimento di rappresentanti delle principali categorie di utenza. Le risorse finanziarie dovranno essere funzionali a
supportare i contratti del personale utilizzato e l’acquisto delle attrezzature e strumentazioni necessarie per le attività di
sperimentazione e “piloting” dei sistemi previsti.
54
Tavolo 9 - Restoring, preserving, valuing & managing the European
Cultural Heritage
Programmi di ricerca nella linea di azione “Excellent Science” (Knowledge
Driven Research)
Riga: Restoring, preserving, valuing & managing the European Cultural Heritage
(tangible & intangible), Creativity
Colonna: Mille e + Dottorati innovativi
Descrizione Finanziamento a lungo termine per sostenere i ricercatori di eccellenza e loro equipe per progetti di ricerca
destinati a creare conoscenze e innovazioni radicali capaci di generare nuovi paradigmi scientifici e
tecnologici nel campo della conservazione , valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale (materiale e
immateriale)
Obiettivo specifico Risultato atteso Indicatore
1. Sviluppare la ricerca a
beneficio della conoscenza,
tutela, valorizzazione,
diffusione e sicurezza del
patrimonio culturale
immateriale.
1.1. Ampliare la conoscenza lo spettro di
discipline e tecniche specifiche legate alla
valorizzazione del cultural heritage
1.2. Ampliare la conoscenza nel campo della
letteratura antica e moderna, della digital
philology, digital library, dell’infosfera, delle
performing arts, delle competenze
linguistiche e letterarie, discipline storic-
socio-filosofiche.
1.3. Rendere più efficiente e più efficace la
diffusione dei risultati attraverso le filiere
tecnologiche, anche in relazione alla mission
nazionale ed europea di conoscenza, tutela
e valorizzazione.
1.1. Numero di progetti che
coinvolgono più settori scientifico-
disciplinari.
1.2. Numero di pubblicazioni
interdisciplinari; Numero di co-
pubblicazioni Accademia-Impresa.
1.3. Numero di collaborazioni
internazionali.
2. Sviluppare nuove
conoscenze e tecnologie
nell’ambito della
conservazione,
valorizzazione e fruizione
del patrimonio culturale
che determinino nuovi
percorsi formativi
multidisciplinari finalizzati
alla creazione di figure
capaci di esplicare un
ruolo chiave nelle
performance inerenti il
cultural heritage.
2.1. Migliorare la capacità distintiva e
attrattiva delle nostre strutture di ricerca
scientifica e di formazione sulla tematica
della valorizzazione del cultural heritage. 2.2. Aumentare l’applicazione di nuove
tecnologie per la fruizione del cultural
heritage e rendere più efficace il
trasferimento tecnologico alle PMI.
2.1. Numero di pubblicazioni; Numero
di collaborazioni nazionali e
internazionali; Numero di co-
pubblicazioni Accademia-Impresa.
2.2. Numero di stage realizzati presso
PMI o Enti pubblici nazionali e
internazionali.
3. Sviluppare e favorire le
interazioni con i soggetti
pubblico/privati nei diversi
stati membri al fine di
accrescere gli eventuali
sbocchi professionali.
3.1 Incrementare le interazioni con i
soggetti privati al fine di accrescere gli
eventuali sbocchi professionali.
3.2 Indirizzare la formazione tecnico-
scientifica dei dottori di ricerca verso la
creazione di nuovi framework e modelli
3.1. Numero di pubblicazioni; Numero
di collaborazioni nazionali e
internazionali; Numero di co-
pubblicazioni Accademia-Impresa.
3.2. Numero di stage realizzati presso
PMI o Enti pubblici nazionali e
55
tecnologici abilitanti. internazionali.
Azioni Lancio di progetti di ricerca, orientati a organismi di ricerca, anche in collaborazione con imprese, la cui
selezione è basata prevalentemente sulla eccellenza scientifica delle proposte.
Risorse umane e finanziarie Per la realizzazione delle suddette azioni si prevede l’utilizzo in prevalenza di personale di ricerca
universitario, strutturato e non, per il quale il progetto dovrebbe prevedere specifiche azioni finanziarie a
supporto dei relativi contratti. Saranno coinvolti ricercatori e soggetti industriali altamente specializzati nelle
tematiche legate alla conoscenza e alla valorizzazione del cultural heritage.
56
Riga: Restoring, preserving, valuing & managing the European Cultural Heritage
(tangible & intangible), Creativity
Colonna: Sostegno alla programmazione congiunta nazionale ed europea
Descrizione Finanziamento a lungo termine per promuovere attività di networking finalizzate all’aggregazione di gruppi
di ricerca competitivi intorno al tema della conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale
(materiale e immateriale).
Obiettivo specifico Risultato atteso Indicatore
1. Sviluppare la ricerca a
beneficio della conoscenza,
tutela, valorizzazione,
diffusione e sicurezza del
patrimonio culturale
immateriale.
1.1. Ampliare la conoscenza lo spettro di
discipline e tecniche specifiche legate alla
valorizzazione del cultural heritage
1.2. Ampliare la conoscenza nel campo della
letteratura antica e moderna, della digital
philology, digital library, dell’infosfera, delle
performing arts, delle competenze
linguistiche e letterarie, discipline storic-
socio-filosofiche.
1.3. Rendere più efficiente e più efficace la
diffusione dei risultati attraverso le filiere
tecnologiche, anche in relazione alla
mission nazionale ed europea di
conoscenza, tutela e valorizzazione.
1.1. Numero di progetti che
coinvolgono più settori scientifico-
disciplinari.
1.2. Numero di pubblicazioni
interdisciplinari; Numero di co-
pubblicazioni Accademia-Impresa.
1.3. Numero di collaborazioni
internazionali.
2. Sviluppare la
multidisciplinarità della
ricerca a beneficio di
conoscenza, tutela,
valorizzazione, diffusione e
sicurezza del patrimonio
culturale.
2.1. Ampliare lo spettro di discipline e
tecniche specifiche legate alla conoscenza e
alla valorizzazione del cultural heritage.
2.2 Rendere più efficace il dialogo tra
discipline umanistiche e scientifiche per la
conoscenza del cultural heritage.
2.3. Ampliare i campi della conoscenza e
rendere più efficienti e più efficaci le filiere
tecnologiche, anche in relazione alla
mission nazionale ed europea di
conoscenza, tutela e valorizzazione.
2.1. Numero di progetti che
coinvolgono più settori scientifico-
disciplinari.
2.2. Numero di pubblicazioni
interdisciplinari; Numero di co-
pubblicazioni Accademia-Impresa.
2.3. Numero di collaborazioni
internazionali.
3. Sviluppo della
multidisciplinarità
(economico-aziendale,
scientifico, ingegneristico,
giuridico, storico,
archeologico, pedagogico-
psicologico) della ricerca per
generare framework utili al
comportamento sostenibile
per analisi, gestione,
mitigazione dei rischi
generati da catastrofi
naturali a siti e beni
culturali.
3.1. Aumentare e rendere più efficace
l’azione congiunta di gruppi di ricerca
multidisciplinari sui temi del
comportamento sostenibile aziendale e del
risk management legati a gestione e
valorizzazione di beni e siti culturali.
3.2 Realizzazione di un quadro conoscitivo
del territorio che evidenzi conoscenza
scientifica, memoria storica, impatto socio-
psico-pedagogico per una ricostruzione
della periodicità di eventi catastrofici,
finalizzato alla tutela e migliore fruizione del
bene culturale.
2.3 Elaborazione di protocolli innovativi,
supportati da mappe del rischio e da
modifiche normative, per una più efficace
gestione e mitigazione del rischio
3.1. Numero di progetti che
coinvolgono più settori scientifico-
disciplinari.
3.2. Numero di pubblicazioni
interdisciplinari nazionali e
internazionali; Numero di co-
pubblicazioni pubblico-privati.
3.3. Numero di collaborazioni
internazionali.
2.4 Numero di proposte di
integrazione e/o modifica di
normative regionali, nazionali e
comunitarie esistenti, ovvero
proposte di nuove norme in materia.
57
emergenziale relativo a siti e beni culturali.
2.4 Studio e analisi di nuove tecnologie e di
nuovi materiali per la prevenzione e
mitigazione dei rischi generati da calamità
naturali sui beni culturali.
Azioni Lancio di progetti di ricerca in rete, orientati a gruppi di organismi di ricerca, anche in collaborazione con
imprese, la cui selezione è basata prevalentemente sull'impatto di tali ricerche sulla qualità della vita dei
cittadini e sul benessere della società nel suo complesso, e sul grado di multi- inter- e trans-disciplinarità
raggiunto nella composizione dei gruppi di ricerca.
Risorse umane e finanziarie Per la realizzazione delle suddette azioni si prevede l’utilizzo delle seguenti risorse: personale universitario,
ricercatori e soggetti industriali altamente specializzati nelle tematiche legate alla conoscenza e alla
valorizzazione del cultural heritage.. Si attiveranno inoltre co finanziamento di borse di studio con altre
istituzioni o aziende, co-tutele con enti di ricerca nazionali e internazionali. Le risorse finanziarie saranno
dedicate al finanziamento delle borse di studio e all’acquisto di attrezzature, strumentazioni e materiale
necessario per le attività di sperimentazione previste.
58
Riga: 9- Restoring, preserving, valuing & managing the European Cultural Heritage
(tangible & intangible), Creativity
Colonna: Programma Excellence with Impact: grandi progetti di ricerca ad alto impatto
Descrizione Finanziamenti a lungo termine per sostenere università, enti pubblici e privati di ricerca, grandi imprese e PMI
nell’implementazione di progetti di ricerca ad alto impatto in grado di affrontare grandi sfide scientifiche e tecnologiche
ad alto valore aggiunto in termini di ricadute scientifiche, sociali ed economiche per raggiungere e consolidare la
leadership tecnologica dell’Italia nello sviluppo di tecnologie per la tutela e la fruizione dei Beni Culturali. Oltre a
potenziare la competitività del tessuto produttivo e delle infrastrutture di ricerca, questa azione consentirà di mettere a
disposizione dell’immenso patrimonio culturale italiano le nuove tecnologie che saranno sviluppate ottenendo quindi dei
benefici importanti per l’intera comunità e ricadute significative anche sul turismo.
Obiettivo specifico Risultato atteso Indicatore
1. Sviluppo di tecniche
innovative per la diagnostica,
il monitoraggio e le analisi
storico-archeologiche,
materiche e strutturali
1.1. Acquisizione di nuove conoscenze sui
beni oggetto di indagine;
1.2. Studio delle interazioni fra i fattori
ambientali e i materiali;
1.3 Sviluppo di tecniche innovative e prototipi
di dispositivi analitici e diagnostici che siano
trasportabili, efficienti e affidabili;
1.4. Messa a punto di mappe di rischio e
definizione di protocolli di intervento;
1.5. Individuare i livelli di vulnerabilità del
territorio e del Patrimonio Culturale
attraverso sistemi innovativi di monitoraggio;
1.1. Numero di articoli scientifici
pubblicati su riviste con elevato
impact factor;
1.2. Numero di brevetti depositati;
1.3. Numero di nuovi dispositivi con
prestazioni superiori agli standard di
mercato;
1.4. Numero di analisi realizzate;
2. Migliorare l’efficienza
delle attività di restauro e
protezione dei beni culturali
in ambiente terrestre e
subacqueo
2.1. Sviluppare nuovi dispositivi (sistemi
meccatronici, robotici, laser, a ultrasuoni,
etc.) che permettano ai restauratori di ridurre
tempi e costi del restauro;
2.2. Sviluppare nuovi materiali per la
protezione che consentano di ridurre la
necessità di interventi manutentivi;
2.3. Sviluppare nuovi dispositivi e materiali
specifici per il restauro e la conservazione di
beni subacquei;
2.4. Sviluppare soluzioni integrate (materiali,
dispostivi e metodi) per il restauro e la
conservazione di beni collocati in contesti
ambientali complessi (centri urbani, aree
inquinate, etc.);
2.1. Numero di articoli scientifici
pubblicati su riviste con elevato
impact factor;
2.2. Numero di brevetti depositati;
2.3. Numero di start-up promosse
per lo sviluppo di prodotti e servizi
innovativi e relativo impatto
occupazionale;
2.4. Numero e portata degli
interventi realizzati durante le
sperimentazioni;
2.5. Incremento dei livelli
occupazionali da parte delle imprese
coinvolte;
3. Migliorare l’efficienza dei
processi di digitalizzazione
2D e 3D e l’efficacia delle
tecniche di fruizione
3.1. Sviluppo di tecniche e soluzioni
innovative per la digitalizzazione 3D su vasta
scala di grandi monumenti, interi siti culturali,
o collezioni composte da migliaia di oggetti;
3.2. Sviluppo di strumenti innovativi per la
digitalizzazione in condizioni critiche quali
ambienti subacquei, sotterranei, a rischio,
etc.;
3.3. Sviluppo di tecniche innovative per la
fruizione di modelli 3D di elevata complessità;
3.1. Numero di articoli scientifici
pubblicati su riviste con elevato
impact factor;
3.2. Numero di brevetti depositati;
3.3. Riduzione dei tempi e dei costi di
digitalizzazione su vasta scala;
3.4. Numero di start-up promosse
per lo sviluppo di prodotti e servizi
innovativi e relativo impatto
occupazionale;
59
4. Sviluppare una Digital
Library per la valorizzazione
e la promozione scientifica,
culturale e turistica del
Cultural Heritage territoriale.
4.1.Migliorare la produzione scientifica e le
capacità di accesso dei ricercatori alle fonti
originali;
4.2.Realizzare attività di networking
multidisciplinare sia a livello nazionale che
internazionale, tra biblioteche, mediateche,
musei e ricercatori, per una migliore analisi e
valorizzazione del patrimonio culturale;
4.3.Incrementare l’interesse turistico verso i
territori, ottimizzando l’impiego delle risorse
e la qualità dei servizi offerti;
1.Numero di pubblicazioni
scientifiche relative al Cultural
Heritage;
2.Numero di collaborazioni nazionali
ed internazionali nel campo della
preservazione digitale;
3.Numero di visitatori virtuali
ottenuti attraverso la Digital Library;
4. Numero di turisti che visitano
fisicamente i territori ed i siti culturali
oggetto di digitalizzazione;
5. Sviluppare nuove
tecnologie e nuove
applicazioni nell’ambito della
valorizzazione delle risorse
culturali .
5.3.Nuove tecnologie per migliorare l’accesso
al patrimonio culturale e l’educazione dei
cittadini sull’eredità culturale (Cultural
Heritage);
5.4.Creazione di un ecosistema digitale
basato sulla conoscenza e l’informazione del
patrimonio culturale attraverso un accesso
facilitato ai materiali che rappresentano la
storia dei territori;
5.5 Incrementare l’inclusività e l’accesibilità
dei beni e delle risorse culturali.
5.6.Migliorare la coesione sociale anche
attraverso il rispetto dell’eredità culturale e la
promozione dell’istruzione, della scienza e
delle arti come motori fondamentali per il
progresso economico, sociale e del benessere
individuale.
5.7 Creare nuovi modelli di business
facilmente esportabili presso strutture
ricettive quali musei, parchi archeologici o
comunque siti di interesse per il turismo
culturale.
5.1. Numero di documenti e reperti
archeologici digitalizzati e catalogati;
5.2. Numero di pubblicazioni che
utilizzano i materiali ed i documenti
digitalizzati;
5.3. Numero e qualità dei metadati
prodotti per la descrizione degli
oggetti digitalizzati;
5.4. Numero di DOI (Digital Object
Identifier);
5.5. % di incremento del numero di
visitatori dei siti culturali rispetto alla
media presenze degli ultimi 5 anni;
Azioni Lancio di grandi progetti di ricerca, orientati a organismi di ricerca, grandi imprese, centri di ricerca e PMI la
cui selezione è basata non solo sulla eccellenza scientifica delle proposte ma anche sull’impatto sociale ed
economico le nuove soluzioni andranno a generare. Lo sviluppo di prodotti/servizi ad alto contenuto
tecnologico, scientifico e culturale dovrà contribuire significativamente a rilanciare il sistema turistico italiano
e a rendere più efficiente ed economicamente conveniente la tutela, la valorizzazione e la diffusione del
Patrimonio Culturale.
Risorse umane e finanziarie Per la realizzazione delle suddette azioni si prevede il coinvolgimento di numerosi EPR attivi nel settore delle
tecnologie per i Beni Culturali e delle imprese maggiormente all’avanguardia nello sviluppo tecnologico in
ambito nuovi materiali, ICT, meccatronica, di istituzioni pubbliche e private, centri e imprese operanti nel
settore del restauro, delle biblioteche e della musealizzazione. Saranno coinvolti nella sperimentazione alcuni
enti pubblici quali musei, biblioteche e soprintendenze. Le risorse finanziare richieste sono relative al costo del
personale di progetto, all’acquisizione della strumentazione di base per le digitalizzazioni, il monitoraggio e la
mappatura del patrimonio culturale d’interesse (siti e reperti archeologici, aree del territorio di particolare
rilievo storico-culturale-turistico, biblioteche ad alto contenuto storico e scientifico, documenti rari e altro).
60
Tavolo 10 - Digital Agenda
Programmi di ricerca nella linea di azione “Excellent Science” (Knowledge
Driven Research)
Riga: 10 Digital Agenda
Colonna: Programma Mille e + Dottorati innovativi e/o Programma Futuro presente
(Futuro in ricerca2/Ricerca 2020)
Descrizione Finanziamento di iniziative a lungo termine per sostenere i ricercatori di eccellenza e loro equipes per progetti
di ricerca di frontiera destinati a creare conoscenze e innovazioni nel settore dell’ICT, con particolare attenzione
alle tematiche dell’Agenda Digitale.
Obiettivo specifico Risultato atteso Indicatore
1. Sviluppare nuove conoscenze,
modelli e tecniche finalizzate alla
realizzazione di meccanismi “social”
di partecipazione basati sui
paradigmi del collaborative e-
government.
1.1. Migliorare la produzione
scientifica e le capacità di accesso a
collaborazioni, progetti e
finanziamenti internazionali;
1.2. Nuovi modelli, servizi ad alto
valore aggiunto e piattaforme a basso
costo per la valorizzazione del
patrimonio informativo pubblico
digitalizzato;
1.3. Modelli per la diffusione della
democrazia digitale basati sui concetti
di multicanalità e social intelligence.
1.1 Numero di pubblicazioni e
relativo citation index; Numero di
collaborazioni internazionali;
1.2 Numero d'iscritti alla scuola di
dottorato e corsi di master
specialistici e percentuale tra numero
di titoli conseguiti e numero d’iscritti;
1.3 Numero di collaborazioni
nazionali e internazionali;
1.4 Numero di spin-off ispirate alle
tematiche dell’obiettivo.
2. Sviluppare nuove conoscenze,
modelli e tecniche finalizzate alla
dematerializzazione e condivisione
delle informazioni.
2.1. Migliorare la produzione
scientifica e le capacità di accesso a
collaborazioni, progetti e
finanziamenti internazionali.
2.2. Strumenti, modelli e metodi per
l’arricchimento semantico,
l’interrogazione e la scoperta di
conoscenza, in contesti innovativi
quali open linked data, big data e
social networks data. 2.3. Tecniche e modelli per la gestione
efficiente di open e big data.
2.1 Numero di pubblicazioni e
relativo citation index; Numero di
collaborazioni internazionali;
2.2 Numero d'iscritti alla scuola di
dottorato e corsi di master
specialistici e percentuale tra numero
di titoli conseguiti e numero d’iscritti;
2.3 Numero di collaborazioni
nazionali e internazionali;
2.4 Numero di spin-off ispirate alle
tematiche dell’obiettivo.
Azioni Sviluppare percorsi formativi di livello dottorale e/o per giovani ricercatori, progettati d'intesa fra le università
e altri soggetti operanti nei sistemi produttivi locali (regioni, imprese, enti di ricerca, pubbliche
amministrazioni)
Risorse umane e finanziarie Per la realizzazione delle suddette azioni si prevede l’utilizzo in prevalenza di personale di ricerca universitario,
strutturato e non, per il quale il progetto dovrebbe prevedere specifiche azioni finanziarie a supporto dei
relativi contratti.
61
Riga: Digital Agenda,
Colonna: Programma Excellence with Impact: Grandi Progetti di Ricerca ad Alto
impatto
Descrizione Azioni a lungo termine per sostenere università enti di ricerca e aziende nello sviluppo di progetti di ricerca ad
alto impatto su tematiche del settore dell’ICT con particolare attenzione alle tematiche tipiche della
dematerializzazione e condivisione delle informazioni e del commercio elettronico sicuro.
Obiettivo specifico Risultato atteso Indicatore
1. Promuovere lo sviluppo di nuovi
modelli, tecnologie, prodotti e servizi
finalizzati alla realizzazione di sistemi
informatici di supporto allo sviluppo e
diffusione di meccanismi di
partecipazione basati sui paradigmi
dell’ e-democracy, dei social networks e
delle smart cities/countries.
1.1. Servizi ad alto valore aggiunto e
piattaforme a basso costo per la valoriz-
zazione del patrimonio informativo
pubblico digitalizzato;
1.2. Modelli per la diffusione della
democrazia digitale basati sui concetti
di multicanalità e social intelligence;
1.3. Modelli e strumenti basati su smart
objects in ambito urbano ed extra
urbano per l’erogazione di servizi al
cittadino (in ambiti quali il turismo, i
beni culturali ed ambientali, ecc.);
1.4. Modelli e tecnologie di workflow
collaborativo per il monitoraggio
“sociale” e la valutazione dell’efficacia
dei servizi della pubblica amministra-
zione;
1.5. Modelli e tecnologie di supporto
all’analisi dei dati finalizzati alla
creazione di sistemi di supporto alle
decisioni.
1. 1 Numero di pubblicazioni e
relativo citation index; Numero di
collaborazioni internazionali;
1. 2 Numero di brevetti; Numero di
co-pubblicazioni Accademia-Impresa
(proxy di collaborazioni).
1. 3 Numero di collaborazioni con
imprese ed enti e numero e varietà di
soggetti coinvolti nei casi di studio e di
sperimentazione;
1. 4 Numero di iniziative di
sviluppo precompetitivo e competitivo a
livello nazionale e internazionale.
2. Promuovere lo sviluppo di nuovi
modelli, tecnologie, prodotti e servizi
finalizzati alla dematerializzazione,
condivisione e riutilizzo delle
informazioni pubbliche basate sull’uso
di infrastrutture “cloud”.
2.1. Modelli e strumenti per la
dematerializzazione e diffusione del
patrimonio informativo pubblico;
2.2. Strumenti, modelli e metodi per
l’arricchimento semantico,
l’interrogazione e la scoperta di
conoscenza in contesti innovativi quali
“open linked data”, “big data” e “social
networks data”. 2.3. Tecnologie per la gestione efficiente
di open e big data anche utilizzando
infrastrutture “cloud”;
2.4. Modelli e strumenti per
l’individuazione e analisi di settori e
scenari di utilizzo degli “open data”.
2. 1 Numero di pubblicazioni e
relativo citation index; Numero di
collaborazioni internazionali;
2. 2 Numero di brevetti; Numero di
co-pubblicazioni Accademia-Impresa
(proxy di collaborazioni).
2. 3 Numero di collaborazioni con
imprese ed enti e numero e varietà di
soggetti coinvolti nei casi di studio e di
sperimentazione;
2. 4 Numero di iniziative di
sviluppo precompetitivo e competitivo a
livello nazionale e internazionale.
62
3. Sviluppare nuove conoscenze e
tecnologie finalizzate alla diffusione del
commercio elettronico
3.1. Modelli e tecniche per la
realizzazione di forme di “pagamento
sicuro” e nuovi modelli di pagamento
elettronico;
3.2. Modelli innovativi di e-business e
individuazione di scenari di utilizzo e
settori nei quali promuovere l’e-
commerce;
3.3. Modelli, tecniche e strumenti
avanzati di “social media marketing”.
3. 1 Numero di pubblicazioni e
relativo citation index; Numero di
collaborazioni internazionali;
3. 2 Numero di brevetti; Numero di
co-pubblicazioni Accademia-Impresa
(proxy di collaborazioni).
3. 3 Numero di collaborazioni con
imprese ed enti e numero e varietà di
soggetti coinvolti nei casi di studio e di
sperimentazione;
3. 4 Numero di iniziative di
sviluppo precompetitivo e competitivo a
livello nazionale e internazionale.
Azioni Realizzazione di una rete comprendente enti di ricerca, aziende, consorzi e PA, avente come scopo la
realizzazione di grandi progetti di ricerca sulle tematiche dell’agenda digitale (dematerializzazione e gestione
di informazioni, e-commerce, ecc.).
Risorse umane e finanziarie Per la realizzazione delle suddette azioni si prevede l’utilizzo in prevalenza di personale di ricerca universitario,
strutturato e non, per il quale il progetto dovrebbe prevedere specifiche azioni finanziarie a supporto dei
relativi contratti. Le azioni previste dovranno prevedere finanziamenti per coprire il costo del personale
utilizzato e l’acquisto delle attrezzature ICT necessarie per le attività di sperimentazione .
63
Programmi di ricerca nella linea di azione “Industrial & Innovation Leadership”
(Technology & Application Driven Research)
Riga: Digital Agenda, Colonne: Altri strumenti innovativi e/o consolidati (Clusters)
Descrizione Finanziamenti per sostenere lo sviluppo, la prototipizzazione e l’industrializzazione di soluzioni ad alto
contenuto tecnologico e di immediato impatto sociale ed economico sui temi della dematerializzazione e
condivisione delle informazioni e del commercio elettronico sicuro.
Obiettivo specifico Risultato atteso Indicatore 1. Realizzazione di un distretto in cui
aggregare enti di ricerca (università,
CNR, altri soggetti pubblici e privati di
ricerca) e aziende, per la realizzazione
di una comunità avente come scopo lo
sviluppo di sistemi innovativi finalizzati
alla gestione dell’informazione e della
conoscenza per cittadini, imprese e
pubblica amministrazione ed allo
sviluppo e diffusione del commercio
elettronico.
1.1. Realizzazione di studi e analisi di
scenari innovativi per la gestione delle
informazioni basate sull’uso dei
paradigmi degli open-data e linked-
data;
1.2. Progetti di ricerca e di innovazione
nei settori della dematerializzazione
delle informazioni pubbliche e del
commercio elettronico;
1.3. Creazione di spin-off da università
e centri di ricerca e di nuove imprese
nei settori della dematerializzazione
delle informazioni pubbliche e del
commercio elettronico;
1.4. Attrazione di imprese esterne e di
strumenti finanziari a sostegno delle
imprese nei settori della
dematerializzazione delle informazioni
pubbliche e del commercio elettronico;
1.5. Prototipi e soluzioni tecnologiche
innovative per la gestione efficiente di
dati spaziali, temporali e cartografici.
1. 1 Numero di brevetti;
1. 2 Numero di Prototipi realizzati;
1. 3 Numero di banche dati aperte
messe a disposizione dell’utenza;
1. 4 Numero di sperimentazioni
(“piloting”) su larga scala effettuati.
Azioni Le azioni previste sono funzionali al lancio di progetti di sviluppo e pre-industrializzazione di soluzioni
tecnologiche orientate alla realizzazioni di servizi e prodotti ad alto valore aggiunto che prevedano
l’integrazione di tecnologie e la sperimentazione su larga scala.
Risorse umane e finanziarie Si prevede l’utilizzo di risorse umane provenienti dai principali attori che possono contribuire allo sviluppo di
progetti e prodotti innovativi nel settore delle tecnologie di riferimento per l’agenda digitale: personale di
ricerca universitario, strutturato e non, o proveniente da altri centri di ricerca pubblico/privati, personale con
profilo tecnico e commerciale proveniente da grandi imprese e PMI. Si prevede anche il supporto di contratti
per personale utilizzato e per l’acquisto di attrezzature e strumentazioni necessarie per le attività di
sperimentazione.