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Dr. Marco Paret PNL 3 La PNL potenziata con l’ipnosi ed aggiornata al livello quantistico. Nuove straordinarie applica- zioni per: Creare Instant Rapport e migliorare le relazioni – Comu- nicare Irresistibilmente – Trattare con le persone difficili - Rimotivare - Avere una mentalità in grado di superare qualsiasi crisi – Strategie di apprendimento, di amore, di motivazione, di coaching – Autoipnosi e Comunicazione – Tecniche di PNL3 per risolvere gli stress comunicazio- nali alla base di problemi di salute come ansie, paure, at- teggiamenti patologici etc… VOLUME PRIMO INSTANT RAPPORT ® CON LA PNL3 ISBN 978-0-935410-00-6 NLP International Ltd

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Dr. Marco Paret

PNL 3 La PNL potenziata con l’ipnosi ed aggiornata al

livello quantistico. Nuove straordinarie applica-zioni per:

Creare Instant Rapport e migliorare le relazioni – Comu-nicare Irresistibilmente – Trattare con le persone difficili - Rimotivare - Avere una mentalità in grado di superare qualsiasi crisi – Strategie di apprendimento, di amore, di motivazione, di coaching – Autoipnosi e Comunicazione – Tecniche di PNL3 per risolvere gli stress comunicazio-nali alla base di problemi di salute come ansie, paure, at-

teggiamenti patologici etc…

VOLUME PRIMO INSTANT RAPPORT ® CON LA PNL3

ISBN 978-0-935410-00-6

NLP International Ltd

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INDICE

INSTANT RAPPORT ® ................................................................3 INTRODUZIONE .........................................................................9 LA COMUNICAZIONE... ..........................................................13

COME FUNZIONA LA NOSTRA MENTE? ............................19 INTRODUZIONE AL MICROCOSMO DELLA MENTE...........21

LA PNL 3 E LA STRUTTURA DEL POTENZIALE UMANO 27 IN CHE MODO POSSO COMUNICARE IN MANIERA PIÙ

EFFICACE? .......................................................................44 SEGRETI DEL RICALCO E DELLA CORRELAZIONE

QUANTISTICA IN PNL 3....................................................67 SEGRETI PER STABILIRE RAPPORT.................. ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.

RAPPORT ESTERNO E RAPPORT INTERNO .........ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. COME STABILIRE RAPPORT ATTRAVERSO

L’INFLUENZAMENTO, IL RICALCO E LA

GUIDAERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. IL LINGUAGGIO INCONSCIO DELLA COMUNICAZIONE NON VERBALEERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.

COME OTTENERE RAPPORT CON SUCCESSO?............ ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.

CAPIRE I SEGNALI INCONSCI DI GRADIMENTO E DI RIFIUTO............... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.

ATTI DI GRADIMENTO INCONSCI.. ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. ESEMPI DI ATTI DI RIFIUTO ............ ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. L’EQUILIBRIO EMISFERICO ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È

DEFINITO. INDICI DI ELABORAZIONE EMISFERICI ..............ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. INDICI DI RICONOSCIMENTO DELLE ESPERIENZE .ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. ALTRI UTILI SEGNALI DI COMUNICAZIONE NON VERBALE.......... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.

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LA GRAMMATICA SEGRETA DELLA COMUNICAZIONE EFFICACE........ ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. ESAGRAMMA, ENNEAGRAMMA E PNL3........... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.

COS'È L'ESAGRAMMA? .... ERRORE. IL SEGNALIBRO

NON È DEFINITO. ESAGRAMMA: LO SCHEMA FONDAMENTALE. ... ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. APPROCCI COMUNICAZIONALI TIPICI PER OGNI

STRATEGIA DELL’ESAGRAMMA.....ERRORE. IL SEGNALIBRO

NON È DEFINITO. LINEE GUIDA PER COMUNICARE EFFICACEMENTE............................ ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.

L’ELEMENTO FONDAMENTALE PER LA MOTIVAZIONE

(DATO DA: POSIZIONE DELL’ELEMENTO

CENESTESICO).......ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È

DEFINITO. LA “FISSAZIONI DEGLI OBIETTIVI”: POSIZIONE

DELL’ELEMENTO VISIVO . ERRORE. IL SEGNALIBRO

NON È DEFINITO. SESSUALITÀ E CANALE D’ACCESSO........ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. DALL’ESAGRAMMA ALL’ENNEAGRAMMA: IL “METODO ENNEA” .............. ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.

DALL’ESAGRAMMA ALL’ENNEAGRAMMA.. ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.

L’IPNOSI QUOTIDIANA E L’ENNEAGRAMMA...... ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. NOI SIAMO COSTRUTTORI DELLA NOSTRA REALTÀ............................. ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. COME NASCONO LE IDENTITÀ DELL’ENNEAGRAMMA

............................ ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. LA “BANDA COMUNICAZIONALE” ERRORE. IL SEGNALIBRO

NON È DEFINITO. IL “CENTRO DI GRAVITÀ” E GLI “IMPERATIVI DI BASE”............................ ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.

DALLA COMPULSIONE AL “BISOGNO PSICOLOGICO”........... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.

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STRATEGIE DI APPRENDIMENTO, DI AMORE E DI MOTIVAZIONE..... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. L’ENNEAGRAMMA COME CODICE PER DESCRIVERE I PROCESSI MENTALI.........ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. L’ENNEAGRAMMA COMUNICAZIONALEERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. FISSAZIONI DELLA STRUTTURA DELL’EGO .......ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. LE NOVE CHIAVI D’ACCESSO ALLA PERSONALITÀ UMANA.............ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.

CENNI SULLE DIFFERENTI STRATEGIE COMUNICATIVE............. ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È

DEFINITO. 1 – IL PERFEZIONISTA (VA)............. ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. 2- L’ALTRUISTA (KV)..ERRORE. IL SEGNALIBRO

NON È DEFINITO. 3 – IL MANAGER (VK)..ERRORE. IL SEGNALIBRO

NON È DEFINITO. 4 – IL ROMANTICO.......ERRORE. IL SEGNALIBRO

NON È DEFINITO. 5 – L’EREMITA (AV).....ERRORE. IL SEGNALIBRO

NON È DEFINITO. 6 – SCETTICO/LEALE (AV)............... ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. 7 – ARTISTA (VK) . ERRORE. IL SEGNALIBRO NON

È DEFINITO. 8 – BOSS.............. ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È

DEFINITO. 9 – DIPLOMATICO/ARMONICO (KA) ...ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.

RIEPILOGO DELLE MODALITÀ COMUNICAZIONALI DEI VARI TIPI:........ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. IL POTERE DI DETERMINARE COME CI TRASFORMIAMO.............. ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.

INTRODUZIONE AL CONCETTO DELLO STRESS..ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO.

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LE ESACERBAZIONI DI PRIMO LIVELLO ............ ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. LE ESACERBAZIONI DI SECONDO LIVELLO ...... ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. COME AGIRE EFFICACEMENTE?...ERRORE. IL SEGNALIBRO

NON È DEFINITO. CASO 1: ESEMPI DI GESTIONE POSITIVA DI ALCUNE SITUAZIONI DI ESACERBAZIONE SEMPLICE....... ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. LIVELLO 2: INTERVENIRE IN CASO DI STRESS DI “SECONDO LIVELLO” ......... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È

DEFINITO. TIPO UNO (“STRESS” IN QUATTRO)ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. TIPO DUE (“STRESS” IN OTTO) ........ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. TIPO TRE (“STRESS” IN NOVE) ........ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. TIPO QUATTRO (“STRESS” IN DUE) ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. TIPO CINQUE (“STRESS” IN SETTE) ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. TIPO SEI (“STRESS” IN TRE) .............ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. TIPO SETTE (“STRESS” IN UNO) ......ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. TIPO OTTO (“STRESS” IN CINQUE) .ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. TIPO NOVE (“STRESS” IN SEI)..........ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. MALATTIE ED ESACERBAZIONI............... ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. NOTE SULL’ALTA PERFORMANCE .......... ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. CAMBI DI STRATEGIE IN FASE DI RIPOSO (O

ALTA PERFORMANCE)ERRORE. IL SEGNALIBRO

NON È DEFINITO. L’ENNEAGRAMMA NELLE RELAZIONI............ ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.

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LA NOVITÀ DEL CONCETTO DI ENNEAFASE ......ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. CAPIRE LA MECCANICA INTERAZIONALE ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. BREVE ESERCIZIO DI AUTOANALISI .......ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. NOVE SCHEMI DI RELAZIONE FONDAMENTALI............................ ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. TATTICHE COMUNICAZIONALI................ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. ANDARE OLTRE E SUPERARE LE LIMITAZIONI DELLE PROPRIE STRATEGIE ...... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.

METODI DI AUTO COACHING PER ANDARE OLTRE LA PROPRIA STRATEGIA MENTALE .... ERRORE. IL SEGNALIBRO

NON È DEFINITO. USARE LE ANCORE PER INTEGRARSI...... ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. MODI DI USARE LE ANCORE NELLO SVILUPPO

PERSONALE .......... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È

DEFINITO. L’AUTOIPNOSI PER IL POTENZIAMENTO

INDIVIDUALE ........ ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È

DEFINITO. TECNICHE DI BASE ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È

DEFINITO. PRINCIPI PER COMUNICARE CON LA MENTE

INCONSCIA............ ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È

DEFINITO. CONCENTRAZIONE.....ERRORE. IL SEGNALIBRO

NON È DEFINITO. BREVITA' E DEFINIZIONE ............... ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. RIPETIZIONE ..... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È

DEFINITO. MEDITAZIONE E VUOTO MENTALE ....... ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO.

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DIAGRAMMA APPLICATIVO DELL’AUTOIPNOSI PER I VARI ENNEATIPI . ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È

DEFINITO. COME DIVENIRE INFALLIBILI NEL RICONOSCERE LE PERSONE ......... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.

METODI BASATI SULL’OSSERVAZIONE DELLA COMUNICAZIONE NON VERBALE..ERRORE. IL SEGNALIBRO

NON È DEFINITO. METODO DELLE DOMANDE SIGNIFICATIVE. ..... ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. METODO 3 – I VALORI..... ERRORE. IL SEGNALIBRO

NON È DEFINITO. METODO 4: I METAPROGRAMMI....................... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.

DISTRIBUZIONE NELLA POPOLAZIONE........... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. CHUNK UP (GENERALE) / CHUNK DOWN

(SPECIFICO)........ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È

DEFINITO. ASSOCIATO / DISSOCIATO...............ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. IN TIME / THROUGH TIME................ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. PROCEDURALI / OPZIONALI............ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. VIA DA / VERSO / CONTRO...............ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. UGUAGLIANZA E DIFERENZA ........ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. ENNEAGRAMMA E METAPROGRAMMI .............. ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. COACHING CON LA PNL3... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È

DEFINITO. STRUMENTI DI PNL3 PER IL COACHING ........... ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. FASI DEL PROCESSO DI COACHING CON LA PNL3 ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. ALTRE TECNICHE SPECIFICHE DI COACHING CON LA PNL3 .................. ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.

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COACHING E GESTIONE DEL TEMPO CON LA PNL3............................ ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. IL COACH PNL3 E GLI STILI DI LEADERSHIP ....ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO. COACHING PER SCEGLIERE LO STILE DI MANAGEMENT VINCENTE ........... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. COACHING DI GRUPPI ........ ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È

DEFINITO. ALCUNI CONCETTI DI PNL CLASSICA E CONCETTI

QUANTISTICI DI PNL3........ ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È

DEFINITO. INDICE..........................................................................................3

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PNL 3

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INSTANT RAPPORT ®

Benvenuto all’opera base per comprendere come si sviluppa l’alchimia della comunicazione umana.

Quest’opera poderosa (oltre 400 pagine) comprende una serie altissima di elementi e tecniche e concetti utili per il tuo sviluppo personale ed è quanto di più evoluto sia di-sponibile attualmente.

Il modello PNL3 di “Instant Rapport” ® è il frutto di una sintesi tra i temi sviluppati dalla PNL, dalla Cnv e dall’enneagramma ed aggiornato al principio di indetermi-nazione di Heisenberg.

E’ un modello originale, sviluppato per la prima volta dal dr. Paret e che permette di combinare discipline diverse come PNL, Enneagramma, Comunicazione Ipnotica ed altre ancora in quanto la separazione del sapere non ha più ra-gione di essere nel campo di queste scienze della comunica-zione. Unificando elementi di discipline diverse otteniamo una sinergia che va molto oltre i singoli elementi costituenti in quanto “il tutto è più della somma delle parti” (principio base enunciato da Aristotele ma anche fondamentale in un’ottica quantistica).

Tutto quanto esposto si basa su migliaia di prove e sperimentazioni pratiche condotte in questi anni presso la nostra scuola di Nizza ed altrove, oltre che su lunghe ed ap-profondite ricerche e confronto con altre sperimentazioni simili. Si tratta veramente di nuovi approcci alla comunica-zione lungo sentieri poco battuti.

Le discipline e gli argomenti di queste scienze sono quindi state integrate in un nuovo potente modello che ha lo scopo di ottimizzare il rapporto con la gente reputata dif-ficile, di empatizzare e di entrare in sintonia con gli altri e di

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comunicare più efficacemente. Vengono inoltre proposte delle chiavi di decrittaggio dei messaggi subliminali che gli esseri umani si scambiano quando interagiscono tra di loro.

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PNL 3

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Introduzione

Stai per leggere il libro che forse potrà cambiare la tua vita.

Immagina per un istante come potrebbe essere la tua esistenza se conoscessi il segreto per instaurare relazioni positive con TUTTI QUANTI. Sul lavoro comunicare più efficacemente, se effettui un lavoro di vendita poter aumen-tare il vostro successo ed i vostri guadagni etc. Questo libro nasce dall’esigenza di realizzare dei risultati che ora rite-niamo impossibili. Questi risultati passano tutti attraverso un unico percorso: quello di realizzare rapporti con le per-sone che ci circondano in maniera efficace e ottimale.

Perché relazionarsi agli altri?

E’ lecito porsi questa domanda: Quanto dipende il mio successo dalla mia capacità di entrare in rela-zione con gli altri?

Tranne rari casi di persone che vivono in totale soli-tudine (eremiti, carcerati di massima sicurezza etc.) tutti noi intratteniamo rapporti quotidiani con parecchie perso-ne. Molto più che dalle nostre conoscenze, spesso il nostro successo dipende dalla nostra capacità di creare una rete di relazioni positive attorno a noi.

Se lavoriamo in un’azienda, spesso il nostro successo potrà dipendere più che dalle nostre oggettive abilità, dalla capacità di creare un’impressione positiva attorno a noi.

E le cose migliorano quando potrò diventare un manager?

In una gerarchia, si nota che più si sale a livello ge-rarchico, più diventano importanti le capacità di relazionar-

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si con gli altri e di creare un ambiente positivo attorno a noi.

E quando vado a fare le varie commissioni al mercato, in posta, in banca ecc.?

Anche se pensiamo di essere soli, tutti i giorni nella vita incontriamo decine di persone: quando andiamo a fare gli acquisti, sul lavoro etc. Spesso però non riusciamo ad entrare in contatto con queste persone a causa della man-canza di capacità ad instaurare un rapporto di empatia po-sitivo al primo colpo e in maniera istantanea.

E quando in una trattativa di affari cerco di utilizzare il mio savoir faire per favorire me stesso a discapito del mio avversario?

E’ nota una falsa credenza che molti hanno, secondo la quale in una relazione ci debba sempre essere chi vince e chi perde, o chi da di più e chi da di meno. Questo non è detto. E’ infatti concepibile una relazione vincente per tutte le persone partecipanti, nella quale in realtà si abbia una sinergia tra i vari partecipanti.

In in che ambiente posso realizzare il mio cambiamento personale?

Molti pensano: quando avrò cambiato me stesso an-drò meglio in accordo con gli altri. E intanto si isolano. E’ un’affermazione valida in principio ma non più valida se disequilibrata, vale a dire se i periodi di solitudine ed analisi interiore sopravanzano di molto i momenti di contatto con gli altri.

Nella tua vita ti sei mai reso conto che esi-stono vari modi di andare d’accordo?

Hai mai notato come certe persone sembrino anti-patiche o simpatiche di primo acchito? Questo succede

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normalmente perchè queste persone adottano gestualità od atteggiamenti nei quali ci riconosciamo. In questo libro e-samineremo tali gestualità. E a volte matura un rapporto più emozionale? Ecco in questo caso si dice che si è svilup-pato un rapport emozionale.

Si definisce rapport emozionale un tipo di rap-port, successivo al rapport fisico, nel quale i partecipanti trovano una corrispondenza che viene definita “emoziona-le”.

Tale tipo di rapporto essenzialmente deriva dalla ca-pacità dei partecipanti di trovare corrispondenze ad un li-vello che viene definito di “valori e credenze”.

Questo è molto legato ai tipi di personalità, e costi-tuisce un livello di analisi più approfondito di questo libro.

Il tema di fondo di questo libro sarà……….

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PNL 3

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LA COMUNICAZIONE...

La comunicazione è uno degli aspetti più importanti della nostra vita, infatti, è quello strumento che ci permette di entrare in relazione con l’ambiente che ci circonda e di tra-smettere alle altre perso-ne il nostro “modello del mondo”.

La comunicazione è anche uno degli aspetti più tra-scurati nella sua complessità strutturale, non possiamo di-menticare che la maggior parte della comunicazione umana è di natura non verbale, quindi governata da processi che sono appannaggio delle strutture più profonde della personalità; ne consegue, che gli aspetti non verbali della comunicazione, verranno ignorati e potremmo trovar-ci nelle condizioni di manifestare incongruenze che non vorremmo trasmettere (per incongruenza intendiamo una

La PNL è comprensione della comunicazione uma-na”

T. James

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SEZ. 1: LA COMUNICAZIONE

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contraddizione fra il linguaggio verbale e quello non verba-le) e di ignorare quelle del nostro interlocutore, generando una riduzione della capacità di interpretarne correttamente i bisogni.

Per la PNL classica la comunicazione è un processo iterativo chiuso ad anello, che coinvolge direttamente i sog-getti che partecipano alla relazione, sia dal punto di vista emotivo che da quello psicologico. Per la PNL3 la comuni-cazione è un sistema non più confrontabile con i singoli componenti dove il tutto (l’insieme comunicativo) è più del-la somma delle parti. In entrambi i casi il risultato che otte-niamo non dipende mai da una sola causa.

Molto spesso il soggetto promotore della comunica-zione si trasforma nella vittima dei propri processi comuni-cativi. Nella vendita così come nella vita di relazione, la ca-pacità di rendere i nostri messaggi incisivi e penetranti e quella di interpretare correttamente i bisogni delle altre persone, generando un clima di sintonia ottimale, rappre-sentano allora un potentissimo strumento di lavoro.

In questo libro saranno quindi sviluppate una serie di tecniche di comunicazione, che appartengono ad una nuova disciplina: la Comunicazione Ipnotica di Relazione.

La Comunicazione Ipnotica di relazione, è una forma di Comunicazione Non Verbale in grado di generare un cli-

ma di empatia fra due persone, quel calore piacevole che si sviluppa all’interno di un rapporto all’insegna della sintonia

“LLL’’’IIIpppnnnooosssiii èèè uuunnn mmmooodddooo pppeeerrr cccooommmuuunnniiicccaaarrreee dddeeelllllleee iiidddeeeeee”””

M.H.Erickson

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PNL 3

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e del piacere reciproco nel comunicare, costruendo quell’atmosfera chiamata “Ipno-rapport”.

RRiiccoorrddaattee uunnaa vvoollttaa iinn ccuuii vvii ssiieettee ttrroovvaattii ppeerrffeettttaammeennttee aa vvoossttrroo aaggiioo ccoonn uunn’’aallttrraa ppeerrssoonnaa ee sseennttiivvaattee cchhee ppootteevvaattee eesspprriimmeerrvvii aall mmaassssiimmoo llii--vveelllloo,, aallll’’iinntteerrnnoo ddii uunnaa ccoorrnniiccee ppiiaacceevvoollee ppeerr eenn--ttrraammbbii??......OOrraa La Comunicazione Ipnotica di rela-zione utilizza tutti quegli elementi atti a generare questo clima relazionale istantaneamente, intervenendo sui “fattori chiave” che determinano “stati emozionali” nel nostro interlocutore. Questa metodologia ci consente di “ingegne-rizzare” (costruire) gli stati emozionali dell’altra persona, progettando l’esatta sequenza delle emozioni che vogliamo creare.

Tutto questo è possibile grazie all’estrema precisione della tecnologia utilizzata, che va oltre i limiti delle applica-zioni terapeutiche, coinvolgendo le sfere della vita di rela-zione.

La Comunicazione Ipnotica di relazione nasce da una sintesi originale fra tecniche comunicative avanzate da una disciplina della comunicazione chiamata PNL (Pro-grammazione Neurolinguistica) e l’Ipnosi Ericksoniana, all’interno di una cornice funzionale indirizzata verso l’applicazione immediata della metodologia che tiene conto della personalità dell’utilizzatore. In altre parole è una tec-nica che nasce dall’uomo per l’uomo.

La Comunicazione Ipnotica di relazione ci permetterà di:

• Utilizzare le nove chiavi di accesso della mente per in-terpretare le “figure psicologiche” ed impostare uno stile comunicativo assolutamente personalizzato;

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SEZ. 1: LA COMUNICAZIONE

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• Utilizzare la comunicazione non verbale in modo auto-matico per affascinare subliminalmente;

• Costruire forme linguistiche per concatenare gli stati emozionali;

• Sfruttare la Comunicazione Non Verbale per costruire relazioni vincenti per entrambi (posizioni win-win);

• Costruire livelli di rapport multipli (posturale, verbale, submodale, ecc.);

• Interpretare istantaneamente i Valori e le Credenze dell’altra persona, per capirla ad un livello profondo e comunicare in modo personalizzato, comprendendone i bisogni;

• Comunicare attraverso le categorie della Satir;

• Utilizzare il rapporto fra linguaggio e tempo;

• Costruire modelli linguistici per la ristrutturazione delle obiezioni;

• Interpretare e utilizzare i movimenti degli occhi di una persona per comprenderne le strategie motivazionali e decisionali;

• Utilizzare il potere della comunicazione multilivello: la metafora.

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PNL 3

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In questo schema sono riassunte le componenti che intervengono quando si instaura una qualsiasi interazione tra due o più esseri umani: per comunicare efficacemente, è importante che riusciamo ad adattarci allo stile del nostro interlocutore e che capiamo attraverso il “feedback” (retroa-zione) quello che lui capisce della nostra comunicazione. Inoltre in questo libro potrai iniziare un viaggio eccezionale nei meandri della vera comprensione, attraverso territori che mai prima di oggi hai potuto affrontare utilizzando delle mappe sinergiche di comprensione e soprattutto di azione.

La struttura del libro è quello di un manuale, diviso in varie sezioni, che ti permetteranno di raggiungere cono-scenze, competenze e soprattutto abilità di realizzazione nel campo dell’arte della comunicazione. Ogni sezione sarà ca-ratterizzata dagli obiettivi che potrai raggiungere attraverso le conoscenze che ti saranno proposte, le competenze e le abilità le potrai sviluppare esercitandoti con delle efficaci metodologie di applicazione degli argomenti proposti nella sezione.

Leggendo questo libro, seguendo le istruzioni di ap-prendimento, potrai iniziare un itinerario di formazione e

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SEZ. 1: LA COMUNICAZIONE

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trasformazione personale che diventerà una bussola per la tua presente e futura esperienza nel mare della vita.

Puoi immaginare che ogni sezione di questo libro sia un gradino di una scala che ti permetterà di sviluppare delle efficaci strategie per ottenere quei risultati che attendi dalla tua vita.

L’uomo esplora lo spazio alla ricerca di risposte: mandiamo astronauti sulla Luna o in orbita terrestre, man-diamo sonde oltre il sistema solare. Qui ti propongo di fare un viaggio dentro te stesso, ti chiedo di diventare ENTRO-NAUTA e di avere tutte quelle risposte che hai sempre cer-cato.

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PNL 3

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Come funziona la nostra mente?

In questa sezione potrai prendere coscienza del fun-zionamento della tua, della nostra mente. Successivamente incontrerai una degli strumenti da noi utilizzati, la PNL 3, scienza paragonabile alla fisica atomica delle particelle.

Tale tecnica estremamente potente ti fornirà gli stru-menti necessari per lavorare attivamente sulla tua mente diventando il futuro programmatore di te stesso orientan-doti verso le mete più desiderate.

Potrai inoltre scoprire il ruolo dell’ipnosi e dell’autoipnosi come di chiavi per aprire la vostra mente a tutti gli ostacoli che la chiudono nei vicoli ciechi della de-pressione, dell’ansia, delle frustrazioni, delle fobie. Infine le tecniche quantiche ti permetteranno di sviluppare la tua creatività relazionale e ti permetteranno di accedere ad un livello superiore dove sarà per te possibile creare la realtà relazionale che vuoi.

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Potrai infine comprendere come tu e le persone con le quali vivi, interagisci e come è possibile riconoscere a quale canale comunicazionale attinge una persona quando sta operando una qualsiasi attività.

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Introduzione al Microcosmo della mente

La nostra vita quotidiana è sempre piena di eventi controllabili e incontrollabili. Spesso riteniamo, superfi-cialmente di poter controllare tutte le nostre attività, fino a quando osserviamo che avviene qualcosa che ci sfugge e lo riteniamo fortuito.

La mente logica

In realtà la logica, pilastro della civiltà occidentale, è un esclusivo prodotto mentale e consiste in un processo au-tomatico di adattamento del nostro cervello. Il suo fine è creare delle “teorie”: cioè spiegare alcune cose ai fini della sopravvivenza di modo da poter generalizzare dei compor-tamenti di “causa” “effetto”.

Il nostro cervello crea “la logica” connettendo una specifica causa ad uno specifico effetto e permette di pren-dere delle decisioni. Una parte della nostra mente (che chiamiamo mente logica) è deputata a questo compito.

Il problema è che molte persone si identificano con essa. Per loro è: mente logica = mente conscia. Molti di noi sono dominati dalla mente logica. Per la mente logica gli eventi non esplicabili non sono presi in considerazione o considerati casualità. La mente logica vorrebbe essere to-talmente deterministica. "Faccio quello perchè non voglio X.", " Faccio questo perchè porta Y". etc...

A livello soggettivo tutto ciò porta stress. Ci sentiamo limitati, ci sembra di dover agire in maniera obbligata. Que-sto è definibile come "approccio lineare". E' possibile otte-nere in questa maniera delle soluzioni, ma si rischia anche,

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ragionando nella vita in maniera troppo chiusa e logica di perdere delle opportunità.

Con l'esclusione e la logica ci muoviamo infatti all'in-terno di un paradigma chiuso. Ragionare secondo il para-digma "devo" è produttivo solo operando solo su di una mappa della realtà di tipo lineare. Il modello "devo" è effi-cace solo se il sistema è chiuso.

La persona dominata dalla mente logica considera la propria vita completamente sotto il controllo razionale e ripudia tutte ciò che ha a che fare con l’impulsività e l’irrazionalità.

Le varie parti della mente non logica

Ma l’impulso e l’irrazionalità sono invece la voce di nostre istanze subconscie, di un’altra parte della mente. In questa parte sono compresi sia programmi mentali imparati da bambini (da alcuni chiamato “subconscio”), sia vi è la nostra parte creativa.

Accedere alla parte non logica significa l’accesso alla comprensione dell’esistenza di una nuova dimensione l’accesso alla quale può essere altamente benefico, e che nella quale vi è la chiave per superare gli elementi che ci bloccano, che compresi possono permetterci di aprirci a nuovi spazi. Quello che non quadra, che sfugge al nostro controllo razionale è più importante di quanto pensiamo.

Il funzionamento del cervello

Per comprendere ciò dobbiamo fare attenzione al nostro cervello. Esso è costituito da due emisferi dislocati l’uno nella parte destra e l’altro nella parte sinistra dell’organo cerebrale. L’emisfero sinistro è responsabile della logica, dell’articolazione delle parole, della matematica ed è sequenziale; l’emisfero destro, invece, è responsabi-

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le dell’emotività, del sogno, della creatività, dell’irrazionalità.

Entrambi gli emisferi sono poi collegati da una parte chiamata “corpo calloso”.

La dominanza o meno di un emisfero rispetto all’altro può essere a vari livelli. Successivamente esamine-remo come attraverso la Comunicazione non Verbale è pos-sibile vedere chiaramente quale emisfero domina in un par-ticolare momento.

In una zona della parte non logica della nostra men-te possiamo immaginare depositati anche i nostri pro-grammi mentali. Ma che cos’è il programma mentale?

Quando nasciamo non sappiamo ancora come sarà il mondo. Potremmo nascere in una bidonville come in una parte del mondo ricchissima, in una tribù primitiva o in una cioviltà iperteconologica. Possiamo immaginare la nostra mente in quel momento priva di condizionamenti, il nostro cervello libero da influenze generate dall’esterno si compor-ta quindi senza schemi prefissi, anche se nel grembo mater-no le emozioni di nostra madre influenzano il nostro stato emozionale.

Quando infine veniamo al mondo siamo in uno stato nel quale avvertiamo delle sensazioni e delle impressioni, ma non compiamo una distinzione concettualizzante del negativo e del positivo, ci troviamo dapprima in una Fase Sensoriale in cui avvertiamo il piacere e la sofferenza, la gioia e il dolore ma non siamo in grado di definirli; ad e-sempio il bambino si fa male con un oggetto, sente il dolore ma basta il bacio della madre perché il dolore svanisca. In altre parole il dolore non è ancora concettualizzato.

Poi arriviamo ad una Fase Riflessiva nella quale invece che solamente percepire “riflettiamo”, cioè diamo un

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nome a ciò che viviamo e “riflettiamo” le nostre impressioni e concettualizzazioni su di quel che percepiamo. Incomin-ciamo a definire il mondo. Incominciamo ad identificare e concettualizzare una fontedi stimoli come buona ed un’altra come cattiva. L’origine di questo tipo di concettualizzazioni è nelle singole esperienze e nell’educazione. Per creare que-sta fase riflessiva le esperienze incominciano ad essere “in-collate” assieme e concettualizzate.

Un esempio di questo “incollarsi” di elementi diversi in un blocco unico si ha ad esempio quando reputiamo un cibo disgustoso o piacevole, senza mai averlo assaggiato prima, solo perché abbiamo visto la smorfia di disgusto di nostra madre che cerca di farcelo mangiare. Abbiamo colle-gato un elemento ad un altro; un altro esempio è una edu-cazione repressiva che potrà renderci timidi e silenziosi. In-cominciamo a sviluppare una concettualizzazione che ci guida nella vita e che si basa su di una serie di elementi e-sterni e dei messaggi non verbali provenienti da chi ci sta vicino.

In particolare è estremamente importante il compor-tamento della madre o comunque dell’adulto più significa-tivamente vicino a noi.

La nostra mente può quindi essere paragonata a un dischetto vergine che viene scritto ed organizzato man ma-no che i genitori ci forniscono le informazioni. Queste ven-gono divise a loro volta in categorie, al fine di analizzare meglio la realtà. Questa divisione in categorie ci viene in parte dall’estereno e fa sì che progressivamente non vedia-mo più l’esperienza di base, ma solo le categorie che abbia-mo costruito che sono anche alla base della costituzione di specifici “programmi mentali”.

Da bambini assorbiamo come spugne tutti i dati e li immagazziniamo formando il nostro programma mentale entro i primi tre anni di vita che si perfeziona fino ai 12 an-

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ni. Questo disco è responsabile delle convinzioni profonde che spesso e volentieri limitano il successo della nostra vita.

Se dovessimo fare una metafora teatrale “impariamo un ruolo” che successivamente recitiamo. Ecco perché alcu-ne discipline, come l’Analisi Transazionale, utilizzano il termine “copione”. E’ come se fossimo un attore che recita un copione che ha imparato da piccolo. Così come un buon attore, recitiamo il ruolo che ci è stato affidato indipenden-temente da tutto.

Ad esempio, se da piccolo mia madre mi ha sempre ripetuto che sono un imbecille, quest’affermazione si sarà incisa nel mio inconscio in modo tale da farmi comportare come un imbecille, anche se questo mi farà soffrire tantis-simo. Questo programma occulto sfuggirà alla mia consa-pevolezza e l’unica spiegazione che potrò darmi sarà che so-no un imbecille!

A volte la mia parte conscia cercherà di giustificare quello che vi è nella parte inconscia. Cercheremo delle ra-gioni per le quali siamo imbecilli. Ma, a questo punto, se-condo i canoni della nostra civiltà occidentale, è logico darsi dell’imbecille se noi pretendiamo di poter controllare tutto con la razionalità?

Perché a volte arrossiamo senza un apparente motivo davanti a determinate persone o circostanze? Perché ca-diamo in depressione o non riusciamo a raggiungere i nostri obiettivi se abbiamo tutto quello che ci serve? Perché ve-niamo guidati da compulsioni che non possiamo controllare ed abbiamo paure che non riusciamo a superare?

La risposta è che la razionalità non ha tutte le rispo-ste: l’inconscio ha un potere di controllo sulla nostra vita che arriva a superare il 90% rispetto al misero 10% della parte razionale. Possiamo paragonare l’inconscio come un enorme elefante che vaga in una giungla lussureggiante; sul

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suo dorso vi è una mosca che rappresenta la parte razionale. Quest’ultima gli dice: “Ehi vai dritto in quella direzione per-ché ho visto una montagna di zucchero!”.

Invece, l’elefante intravede un ruscello che all’improvviso gli ricorda di avere una fortissima sete e s’incammina verso esso per dissetarsi. La mosca potrà urla-re finché vorrà ma mai potrà opporsi alla decisione dell’elefante che invece di andare dritto preferisce girare in un’altra direzione per bere. Come può opporsi? E quante volte c’è capitato una situazione simile? Quante volte ci siamo posti degli obiettivi razionalmente che non siamo riusciti a raggiungere? Abbiamo consultato l’elefante per conoscere le sue esigenze?

Quello che adesso facciamo è guidarvi a poco a poco a prendere contatto con voi stessi per aprorvi ad una nuova dimensione.

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La PNL 3 e la struttura del Potenziale Umano

Come nasce la PNL3? La PNL3 è un un paradigma globale. Per capirlo e praticarlo con efficacia è però essen-ziale che vi presenti prima gli elementi che lo compongono.

Il mio incontro con la PNL classica

Interessatomi alle scienze per entrare in contatto con la propria mente, dopo avere incominciato ad approfondire l’ipnosi, anni addietro venni a sapere dell’esistenza della Programmazione Neuro Linguistica: una neuroscien-za il cui fine era individuare delle tecniche che permettes-sero di scoprire se l’obiettivo che ci siamo prefissi coincide con quella della nostra parte profonda e di agire sull’inconscio per ingenerare cambiamento.

Il primo contatto con questa disciplina avvenne ca-sualmente tramite un amico che mi aveva raccontato di co-me in piscina avesse tolto in pochi secondi una paura ad un amico in un modo molto semplice: gli aveva fatto stringere una mano pensando alla paura e l’altra pensando alla risor-sa per risolvere tale situazione (coraggio). In pochi secondi il cambiamento era avvenuto.

Incuriositomi, e dopo vari soggiorni in America dove andai a ricercare tutte le persone che praticavano questa metodologia, venni anche a conoscere ed a praticare tutti i vari sistemi veloci ed efficaci che permettevano di entrare in contatto diretto con l’inconscio e di modificare i nostri limi-ti interiori tanto da ricevere anche complimenti dai vari fondatori.

Ma cos’è la PNL? Questa scienza è nata dagli studi pionieristici negli anni ‘70 ad opera di un linguista e un ci-bernetico, Bandler e Grindler, nati dalla voglia e la necessità

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di potenziarsi. Ma le sue origini appartengono ad un’epoca ancora più remota, nel 1949, da studi sull’assertività e sull’influenza e dalle ricadute che un progetto, chiamato Mkultra il cui fine era verificare la possibilità del controllo mentale, condotto con l’aiuto del governo americano, ebbe sulla cultura degli anni ’80. Il fine era capire le determi-nanti dei comportamenti delle persone e cercare di copiare quello che le rendeva capaci. I primi sviluppatori della PNL studiarono quindi una serie di persone che eccellevano nei loro campi, manager, scienziati, allenatori, sportivi, ecc.

La domanda di base era: “Qual è la strategia che usa-no per vincere nel loro campo?” Studiando queste persone si accorsero che queste persone utilizzavano delle strategie di comportamento, di motivazione e automotivazione che potevano essere riprodotte.

I pionieri e fondatori menzionati sopra, presto rag-giunti da un folto gruppo di ulteriori studiosi e sviluppatori, cominciarono a studiare tutti quei dinamici Professionisti che ottenevano miracoli attraverso la comunicazione. La scoperta sorprendente fu quella di capire che questi indivi-dui, così diversi fra loro, usavano alcuni elementi comuni di sintassi comunicativa e mentale per raggiungere i propri obiettivi: questa struttura comune è stata identifica-ta e resa disponibile.

Da qui naque uno dei punti base della PNL che af-ferma che se esiste un solo individuo al Mondo che riesce a fare una determinata cosa, anche noi possiamo farla model-lando la sua strategia personale che lo porta al successo. La PNL studia il cosa dire, cosa fare e come farlo!

Ma da dove viene questo nome tanto astruso: “Pro-grammazione Neuro Linguistica”?:

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1) Programmazione: secondo gli studiosi noi abbiamo dei patrimoni di programmi racchiusi nella nostra men-te e questi programmi possono essere modificati.

2) Neuro: questi programmi vengono sistemati in manie-ra tale da diventare delle configurazioni Neurali.

3) Linguistica: il linguaggio fa parte del nostro sistema di comunicazione con gli altri e attraverso dei linguaggi di precisione è possibile estrarre i limiti che ostacolano il raggiungimento dei nostri obiettivi.

La Programmazione Neuro Linguistica (PNL) viene anche definita come la scienza che studia l’eccellenza uma-na nel senso che vuole insegnare come copiarla.

Cosa ci da e trasmette la PNL?

In venticinque anni di evoluzione la PNL ha struttu-rato un modello d’interpretazione della comunicazione e del cervello rigorosamente scientifico, in linea con le più recenti acquisizioni della Cibernetica e delle neuroscienze. Ha an-che chiarito un aspetto fondamentale: l’esperienza sog-gettiva ha una struttura; la realtà interiore quindi, può essere studiata e arricchita, per permettere ad ogni indivi-duo di interagire creativamente con gli altri.

La PNL classica ha ideato un modello operativo per interpretare il “software” della mente umana. Questa carat-teristica la rende capace di intervenire su tutta una serie di fattori limitanti che interferiscono nel raggiungimento dei nostri obiettivi. La PNL non lavora sul contenuto delle rap-presentazioni mentali, ma sulla loro struttura. Questo ap-proccio ci consente di intervenire in modo risolutivo ed e-stremamente rapido nella ristrutturazione delle interferen-ze presenti nella nostra vita. Padroneggiare la PNL significa saper utilizzare una delle più potenti tecnologie del cam-biamento oggi esistenti.

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La PNL, con i modelli operativi che la caratterizzano, si propone come lo strumento più evoluto per comunicare efficacemente in qualsiasi ambito, professionale e/o per-sonale.

Oltre i limiti della PNL classica

All’inizio mi sembrava di poter fare qualsiasi cosa con la PNL. Tuttavia, dopo una lunga osservazione di prati-canti di PNL, sia in Italia che all’estero mi resi conto che per ottenere sempre con successo tutti i risultati vi era bisogno di qualche cosa di più.

Questa era una consapevolezza all’inizio oscura, che divenne verso la fine degli anni ’90 via via più chiara in tut-ta la comunità mondiale di PNL tant’è vero che ognuno ri-cercò (fondatori compresi) di ampliare il modello.

Il modello della PNL3 da me proposto in maniera as-solutamente autonoma ed originale già nel 1996 trova così conferma via via maggiore nel lavoro anche di altri che si muovono su linee simili.

Quanto esposto in queste pagine è comunque il frut-to di una serie di osservazioni individuali condotte da me e riportate da altri, confrontate e connesse, e possiamo rite-nere (con una stima per difetto) che molte delle informa-

La PNL NON È UN INSIEME DI TECNICHE, È UNA METODOLOGIA!

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zioni e correlazioni riportate abbiano una base sperimentale di almeno ventimila casi1.

Ultimamente gli ultimi sviluppi degli studi quantisti-ci hanno dato una base teorica per questo ampliamento di orizzonti portandomi anche ad aderire al più importante network mondiale per gli studi quantistici non esclusiva-mente fisici: Quantumbionet.

Concetto base dei modelli quantistici: nessun approc-cio esclusivamente lineare potrà mai modellizzare efficace-mente la realtà in quanto l’idea di causa � effetto è un co-strutto esclusivamente umano. La realtà è multi-causa e multi-effetto

Il fatto dietro alla necessità di ampliare gli orizzonti è che la realtà è più complessa del modello lineare del sempli-ce “osservare e copiare”.

La PNL classica ha infatti, assieme a tantissimi punti positivi, un limite: è totalmente deterministica e si basa sul-la scomposizione del linguaggio e del comportamento sup-ponendo che esista un percorso totalmente razionale per agire sulla comunicazione e sulla persona.2

1 Per il modello “esagramma”. Il nostro istituto: ca 2.000 casi. Mac Alli-ster 10.000. Process Communication (Kahler) almeno 7.000. Markowa

1.000-2.000. più altri non quantificabili

2 Questo è evidente: Bandler, ad esempio, che è uno dei fonda-tori della PNL classica (chiameremo così il modello “scientifico” presen-tato poc’anzi), non è riuscito ad avere ragione di certi suoi comporta-menti pur utilizzando tutto un arsenale di tecniche. Paradossalmente vi sono invece dei suoi allievi apparentemente meno bravi tecnicamente (ad esempio Anthony Robbins) che vi riescono (almeno su loro stessi) con successo grazie ad un approccio diversa. L’eccesso di minuzie ra-zionali uccide il fattore umano. E’ necessario che la mente sia libera dall’analiticità estrema.

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In realtà la nostra mente è anche irrazionalità, so-vrapposizione di stati, ed un approccio totalmente razionale non è sufficiente.

E’ necessario non utilizzare la tecnica per realizzare le compulsioni dell’ego conscio, bensì per sciogliere le com-pulsioni dell’ego conscio, e ricostruirlo in modo che la no-stra vita sia più completa e libera.

Poiché comunque erano tanti i vantaggi della tecnica, incredibile l’efficacia, mi misi a ricercare nel mondo ulterio-ri metodiche ed approcci per poter migliorare ulteriormente quello che già mi pareva estremamente efficace.

Ecco perché è nata la PNL 3 che mira a mantenere gli aspetti positivi del modello classico mantendo la sigla PNL, ma tiene conto della realtà “quantistica” del nostro univer-so, cioè che nessuna persona potrà mai essere rinchiusa in una scatola ed adegua i principi della PNL ad una realtà più incerta di quello che la nostra mente voglia all’inizio crede-re.

La PNL3 è l’aggiornamento a livello quantistico del-la PNL

La PNL3 rappresenta quindi lo sviluppo della PNL portato avanti dalla nostra scuola.

Uno tra gli aspetti fondamentali è l’attenzione al fat-tore umano. In pratica la PNL 3 include nella sua osserva-zione il principio di “indeterminazione” di Von Heisenberg applicato alle scienze psicologiche.

Cosa significa il principio di indeterminazione?

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La PNL classica è molto deterministica, ma la realtà non è mai tale. In altre parole la realtà sarà sempre più va-sta di qualsiasi descrizione. Il principio di Von Heisenberg applicato alla fisica, afferma che io posso conoscere la posi-zione di una particella OPPURE la velocità, ma NON EN-TRAMBE.

Presupposto di PNL3 : la realtà è inconoscibile utiliz-zando solo la nostra mente conscia. E’ necessario che svi-luppiamo un accesso costante alla nostra mente inconscia.

Perché? Perché il mondo fisico ha una struttura di-versa da quella che la nostra limitata mente razionale vor-rebbe credere. La mente è un prodotto dell’evoluzione della specie uomo ed il suo fine è arrivare ad una descrizione del-la realtà che ci circonda in funzione dei concetti di causa ed effetto. La razionalità semplifica. La razionalità, come detto, cerca di attribuire a determinate cause determinati effetti in una maniera la più possibile univoca. Ma questa univocità è una domanda umana. Non è detto che esista nella realtà. In altre parole, non si può parlare “a certezze” di tipo umano, ma solo a livello di probabilità.

Analogamente è nelle scienze psicologiche. Tutti i programmi di controllo mentale sono falliti perché l’uomo sarà sempre molto più complesso di qualsiasi modello cer-cherò di adottare. Non potrò mai prevedere esattamente e deterministicamente il comportamento di una persona e questo neppure a livello di struttura. Il libero arbitrio è ef-fettivamente una realtà. Non solo, se cerco di analizzare una persona troppo attentamente interferisco con il suo com-portamento stesso. In altre parole, la PNL classica, quale è descritta nei libri degli anni ’80 non è realizzabile come de-scritta in maniera meccanica, perché il mondo deterministi-co ivi abbozzato è vero solo in parte, e soprattutto solo in fase di stress di una persona.

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Cosa fare allora?

L’uomo è un computer così raffinato, che un minuto dei suoi pensieri potrebbe riempire centinaia di pagine, e dobbiamo quindi utilizzare una macchina veramente raffi-nata per poterlo comprendere: la mente di un’altra persona portata ad un grado di alta efficienza. In pratica il punto di partenza deve essere l’uomo. La PNL3 mira a sviluppare non solo le metodologie di analisi, ma anche la mente dell’operatore che interviene. Solo l’uomo può infatti ono-scere ciò che è simile a lui. Possiamo quindi conoscere l’altro tanto più facilmente quanto più conosciamo noi. E la chiave è creare degli “spazi” dove la nostra mente operi e divenga particolarmente efficace nel gestire la comunica-zione.

Per far questo dobbiamo utilizzare tutto noi stessi, anche la nostra mente inconscia e non solo il nostro ragionamento conscio. In pratica la nostra comunicazione non potrà limitarsi alla parte linguistico/verbale ma dovrà anche comprendere una serie di messaggi non esprimibili attraverso la parola e che permettono la comunicazione “da mente inconscia a mente inconscia”.

Le quattro fasi essenziali dell’acquisizione di competenza

Per arrivare a questo livello ci sono quattro passaggi:

1. Dapprima siamo “inconsciamente incompetenti”. In pratica non sappiamo come condurre efficacemente la comunicazione. Non siamo coscienti che possiamo migliorare la comunicazione, né lo pensiamo possibile.

2. Successivamente diveniamo “consciamente incom-petenti”: cioè ci rendiamo conto che dobbiamo adegua-re il nostro livello di conoscenza e competenza

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3. Diveniamo allora “consciamente competenti” anche se la mente conscia quando opera è lenta ed inefficace. Un approccio razionale sarà sempre insufficiente. Nei nostri corsi spingiamo gli allievi a non essere eccessiva-mente analitici. Questo permette di passare alla fase successiva.

4. Diveniamo allora infine “inconsciamente compe-tenti”. Cioè passiamo il compito alla nostra mente in-conscia. Operiamo in maniera inconscia.

Approccio della PNL3: utilizzare nella comunicazione anche il potere della nostra mente inconscia. E’ quindi im-portante imparare come “far funzionare bene la nostra mente”

Far funzionare bene la mente: Ovviamente perché la nostra mente inconscia operi efficacemente in un contesto comunicazionale dobbiamo mettere in atto tutte le metodo-logie possibili per mantenerla sempre in maniera che “fun-zioni bene”. La mente inconscia opera infatti la trasforma-zione tra “ordine implicato” cioè le frequenze che percepia-mo nell’ammbiente o che memorizziamo ed “ordine esplica-to” cioè la realtà che effettivamente percepiamo. Far fun-zionare bene la mente inconscia include una serie di dina-miche fisiologiche che ci portano ad una migliore efficienza cerebrale.

Ordine Implicato ed Esplicato. Nella PNL3 utilizziamo questi termini quantistici. Parliamo di ordine implicato per indicare la “realtà” prima delle rappresentazioni ed in-terpretazioni interne quale “insieme di frequenze (visive, uditive etc…)” e di ordine esplicato per indicare la “real-tà” che appare nella nostra mente e che è una “interpreta-zione” di questo ordine esplicato.

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Anche nella comunicazione vi è un ordine implicato ed un ordine esplicato. Le parole che descrivono una situazione sono un ordine esplicato della situazione stessa (ordine im-plicato)

La terminologia ed i concetti dietro “ordine implicato” ed “ordine esplicato” aggiorna e permette di vedere in una nuova luce tutto più efficace quanto era indicato nella PNL classica con “struttura superficiale” e “struttura profonda”

Sapere di Non Sapere

Queste parole indicano un assioma importante di PNL3. E’ importante infatti non dare mai nulla per sconta-to. Questo ci permetterà allora di uscire dagli automatismi e ci aprirà la strada ad utilizzare delle metodiche “non razio-nali” che permettano anche sia alla nostra mente in-conscia che alla mente inconscia del nostro interlo-cutore di entrare in gioco.

Per operare con l’inconscio vi è una via maestra, e l’ipnosi e la sua conoscenza ne sono le chiavi fondamentali.

Con la PNL3 connettiamo quindi l’ipnosi e lo studio dell’inconscio con le sottili analisi linguistiche iniziate dalla PNL classica.

Le tecniche di PNL moderna possono essere infatti rese incredibilmente più efficaci infatti se abbinate a dei principi di ipnosi e autoipnosi rispetto alle semplici tecni-che di pensiero positivo o programmazione menta-le.

Per l’appunto l’ipnosi è lo strumento principe per in-tervenire efficacemente nel dialogo con l’inconscio e per-mette una comunicazione non totalmente deterministica.

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Anche se è vero che è possibile modellare alcune tec-niche ipnotiche con la PNL, è anche vero che una cosa più piccola (la PNL) non può modellarne efficacemente una più grossa (l’ipnosi). L’ipnosi ha infatti una struttura più globa-le e profonda che va oltre agli aspetti linguistici e permette di intervenire a profondità della psiche altrimenti irrag-giungibili.

PNL e Ipnosi: La PNL classica non potrà mai modellare l’ipnosi poiché il sistema dell’ipnosi è non-deterministico mentre la PNL è deterministica. I due possono però o-perare sinergicamente all’interno del modello della PNL3 che può anche essere definita una “PNL ipno-tica e quantistica”

Cosa è possibile fare con la PNL 3

La PNL 3 si propone quindi come un potente model-lo per il cambiamento personale, intervenendo sui fattori limitanti che rendono la nostra vita piena di ostacoli.

In pratica utilizziamo alcuni degli approcci della PNL, i più fruttiferi, combinandoli liberamente con altre fonti. Oltre all’ipnosi la PNL3 contiene infatti anche altre fonti. Essa sviluppa moltissimo, attraverso la combinazione delle metodiche quantiche e dell’Enneagramma anche la creatività relazionale.

L’efficacia della nostra disciplina nell’ambito delle relazioni, è basata sulla comprensione degli aspetti più pro-fondi del nostro interlocutore.

Abbiamo progressivamente sviluppati degli strumen-ti che ti potranno permettere di:

• Utilizzare efficacemente la COMUNICAZIONE NON VERBALE: ad esempio riconoscere l’orientamento rap-presentazionale maggiormente utilizzato dal tuo interlo-

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cutore attraverso il suo atteggiamento non verbale e le forme linguistiche che utilizza;

• Capire l’ATTEGGIAMENTO. Decrittare le predisposi-zioni mentali del tuo interlocutore utilizzando le catego-rie della Satir;

• Capire i MECCANISMI MENTALI. Fare più efficace-mente ancora quello che la PNL dice di fare. Estrarre le strategie mentali di convincimento, di motivazione, di decisione, di apprendimento, di amore di persone che ottengono risultati in questo campo ed inoltre riprodur-re queste strategie mentali ed ottenere gli stessi risultati;

• APRIRTI ALL’ALTRO: comprendere VERAMENTE le credenze, i valori, i metaprogrammi delle persone con le quali interagisci, anche quelle che fino ad ora ritenevi strane, incomprensibili e stabilire dei rapporti comuni-cazionali più efficaci;

• CAPIRE I BISOGNI E LE DINAMICHE RELAZIONALI. Attraverso le figure dell’Enneagramma, avere un ap-proccio più corretto ai bisogni delle persone con le quali vivi e capire come entrano in relazione l’una con l’altra.

Per quale ragione, alcune persone, raggiun-gono costantemente risultati positivi, mentre altre sebbene dotate di talento e capacità personali in-contrano difficoltà nel raggiungimento di tali suc-cessi?

Ecco quindi una risposta a questo quesito: gli indivi-dui che hanno raggiunto l’eccellenza nel proprio settore, sanno interagire con la propria struttura mentale per la de-finizione degli obiettivi desiderati. E’ stato dimostrato, che il cervello per orientare i comportamenti di un individuo verso il raggiungimento dei risultati di interesse, deve orga-nizzare le proprie Risorse in un modo molto preciso.

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PNL 3

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Nella PNL classica queste risorse sono raggiunte con una serie di steps che, se seguiti, permettono ad ogni per-sona di definire degli obiettivi che possono essere rag-giunti in modo appropriato ed “ecologico”.

Con la PNL 3, oltre al metodo precedente, utilizzia-mo un approccio “quantistico” che si basa sul concetto di “portare il cervello a funzionare meglio”.

L’approccio appena delineato ha una grande efficacia e in meccanica quantistica equivale alla costruzione di un “registro quantico”.

La PNL 3 si presta come uno strumento estrema-mente duttile e versatile nella ristrutturazione delle pro-blematiche insite nelle relazioni umane. Nel campo della vendita ad esempio, la tecnologia suindicata, potrà essere convenientemente utilizzata per capire:

⇒ come fa il cliente a motivarsi;

⇒ quali sono i sono le sue incertezze;

⇒ quali sono le sue convinzioni;

⇒ come personalizzare la proposta;

⇒ come generare un clima di sintonia e fiducia;

⇒ come rendere il messaggio commerciale forte, incisivo e di sicuro impatto;

⇒ come fidelizzare il cliente;

⇒ come utilizzare i meccanismi di comprensione del cliente per aiutarlo a risolvere le incertezze;

⇒ come ristrutturare le obiezioni del cliente;

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SEZ. 1: LA COMUNICAZIONE

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come trasmettere un’immagine di sé sicura e vincente.

Che differenza vi è tra Ipnosi e Pen-siero Positivo lineare?

Si intende “pensiero positivo” una serie di comunica-zioni che noi facciamo alla nostra mente conscia.

Per spiegare la differenza che esiste tra queste due tecniche utilizzerò una metafora:

L’ipnosi può essere paragonata al modellamento dell’argilla con l’ausilio dell’acqua.

Il pensiero positivo è paragonabile al modellamento dell’argilla senza acqua.

E’ ovvio che nel primo caso l’uso dell’acqua ci per-mette di essere più efficaci nel modellamento rispetto al se-condo caso, dove si utilizza la sola umidità delle mani ral-lentandone i tempi per plasmare.

Lo stato modificato di coscienza che l’ipnosi induce ci permette infatti sia di plasmare profondamente le confi-gurazioni assunte dall’insieme dei neuroni (cellule cere-brali) presenti nel cervello, sia anche di guidare il nostro cervello in modo che lui stesso individui la migliore confu-gurazione neuronale, da solo e senza bisogno di modelli!

Ogni nostro pensiero corrisponde infatti ad una spe-cifica configurazione neurale. Se, ad esempio, decido di al-zare il braccio, i neuroni assumono immediatamente una determinata disposizione. Quindi è possibile riconfigurare le cellule cerebrali in maniera tale da rimuovere i limiti in-teriori e fissare i propri obiettivi ed aprirci ad una nuova vi-ta!

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PNL 3

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Superare gli schemi lineari limitanti

Nella nostra mente vi sono due tipi di comportamen-ti: liberi, cioè fatti in relazione allo stimolo ricevuto senza condizionamenti interiori, ed automatici e lineari, cioè ese-guiti utilizzando senza pensarci un modello del passato.

Di entrambi abbiamo bisogno. E’ bene essere liberi nei comportamenti ma è anche utile qualche volta poter scegliere velocemente, ad esempio in situazione di necessità e sopravvivenza. Tuttavia, anche fuori dalle situazioni di sopravvivenza vi è una tendenza all’”economia di pensiero” che porta l’uomo a farsi sommergere dai comportamenti automatici ed a “non pensare più”. Parliamo a questo punto di “ego fisso” e di comportamento chiuso in una struttura neuronale fissa.

I comportamenti automatici hanno infatti degli schemi neuronale fissi e lineare e ogni qual volta vi è la ne-cessità, è come se accedessimo a questi schemi eseguendo dei binari prestabiliti: quando qualcuno ci porge la mano, noi gliela stringiamo; se il semaforo è rosso, noi arrestiamo il moto della macchina; se il telefono squilla, noi rispon-diamo. In pratica se vi è uno stimolo si ha una risposta cor-rispondente. A volte i passaggi possono essere più di uno, ma la scelta rimanere lo stesso limitata ad una serie di pos-sibilità apprese nel passato.

Se rispondiamo automaticamente non è detto che ri-spondiamo in maniera “coerente con la situazione”. Ciò vale anche per tutti quei comportamenti indesiderati e per tutti i disturbi del comportamento che ci rendono la vita difficile: quando si presentano le condizioni prestabilite, scatta il programma, il nostro comportamento indesiderato.

Ne consegue che tutti i comportamenti compulsivi, non adattati etc… possono essere visti come dei comporta-

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SEZ. 1: LA COMUNICAZIONE

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menti dove la luce della coscienza e della scelta non è più pienamente presente.

L’interruzione di schema ed i compor-tamenti liberi

A volte riusciamo a sfuggire a questi comportamenti, a fare un interruzione di schema. Ad esempio, non ri-spettiamo il semaforo se abbiamo un’emergenza, non ri-spondiamo al telefono se siamo impegnati in un’attività da cui non vogliamo distoglierci; possiamo decidere di non stringiamo la mano a chi ce la porge: la nostra mente è in grado di sfuggire a questi schemi e a volte siamo in grado di cambiare delle strategie di comportamento indesiderato. Ma per la maggior parte delle persone avviene saltuaria-mente oppure solo quando queste hanno superato la soglia di tolleranza.

Da dove nasce questa “notte della coscienza”? Un motto appropriato è “i problemi di oggi sono le soluzioni di ieri”. Infatti, se rispondiamo sempre in modo uguale non è detto che quello che facciamo oggi sia ancora appropriato. Molta parte del lavoro di terapia è per superare risposte i-nadeguate. Ed avere risposte LIBERE è il fine della CRE-SCITA PERSONALE.

Da piccoli subiamo una serie di situazioni emozio-nalmente coinvolgenti che per essere superate ci fanno a-dottare una serie di strategie di comportamento che per quel momento, per quell’età noi riteniamo adeguate. Se all’età di tre anni ci ritroviamo soli al buio e non sappiamo dove sono i nostri genitori, cominciamo ad urlare, ad agi-tarci, ad immaginare quel mostro di cui tante volte ci ha parlato nostro nonno. Questo comportamento può essere adeguato per l’età di tre anni ma può non esserlo più in un’età più adulta. E noi non riusciamo a capire perché al buio abbiamo tanta voglia di urlare, ci sentiamo male e ci

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PNL 3

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agitiamo. Una parte di noi è rimasta intrappolata, congelata nel tempo all’età di tre anni, gli schemi neurali sono rimasti bloccati in quella sequenza.

Grazie al lavoro proposto su questo libro è possibile riprogrammare le proprie convinzioni limitanti in convin-zioni potenzianti grazie a visualizzazioni guidate, ma non solo. E’ anche possibile sbloccare totalmente il proprio comportamento grazie al potere della PNL3 che comprende sia l’ipnosi, sia una serie di tecniche di cambiamento ap-propriate per le varie strategie mentali nelle quali una per-sona è rimasta bloccata.

L’ipnosi è infatti un mezzo di comunicazione diretta con l’inconscio. Questo vi permetterà di plasmare l’argilla, di riconfigurare quei comportamenti che ora non vi servono più.

Spesso limitiamo la nostra vita perché crediamo che sia limitata. Questa convinzione va sfatata perché le poten-zialità del nostro cervello sono tantissime e noi usufruiamo solo del 10%.

Pochi sanno ad esempio che già una corretta respira-zione può consentirci l’accesso a quei neuroni assopiti e quindi aprirci ad una serie di processi di pensiero non anco-ra utilizzati. Infatti, la respirazione profonda può consentir-ci di incamerare più ossigeno e quindi è come dare più e-nergia a neuroni addormentati.

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In che modo posso comunicare in ma-niera più efficace?

La PNL3 è particolarmente efficace nell’aiutarci a comunicare più efficacemente.

La comunicazione dell’uomo medio è frutto di mec-canismi automatici appresi in passato in famiglia oppure in altre situazioni e comprende una serie di comportamenti non verbali dei quali non siamo più consci.

Noi non ci rendiamo conto di ciò. Durante un pro-cesso comunicativo infatti tendiamo ovviamente ad essere coscienti solo della parte conscia della mente.

E questo è paradossalmente più marcato quanto più un colloquio è importante. Infatti entriamo in uno stato di tensione che riduce il campo d’attenzione, ci impedisce di autoosservarci.

In certi casi potremo essere attenti alle sole parole pronunciate dimenticando tutto il resto, il nostro atteggia-mento, la nostra gestualità etc….

Ma la nostra comunicazione è molto più delle parole che utilizziamo che rappresentano la parte gestita dalla no-stra mente logica.

In percentuale il 38% è costituito dal tono di voce e il 55% dalla mimica e dal linguaggio del corpo, rappresen-tando una percentuale pari al 93%. Il restante 7% è gestito dalla parte logica ovvero dalla parola.

Presupposto di PNL3: la parte della comunicazione non verbale è più importante della parte linguistica. La nostra attenzione deve quindi essere primariamente su questa

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Quindi mi sembra evidente che se vogliamo gestire una comunicazione efficace dobbiamo interagire con l’inconscio e liberare le sue potenzialità di modo da poter esplicare il nostro pieno potenziale.

Quante volte ci è capitato di incontrare persone che hanno sostenuto un brillante discorso a parole, ma alla fine non ci hanno convinti? Noi registriamo milioni di informa-zioni che sfuggono alla parte razionale ma che comunque vengono elaborate dalla nostra parte emotiva. È lei che poi ci spinge a provare simpatia o antipatia nei confronti del nostro interlocutore. È importante entrare in sintonia con l’emisfero destro in quanto ognuno di noi ha una propria “frequenza”. Quando vogliamo ascoltare la radio non ricer-chiamo la giusta frequenza?

Ordine implicato ed ordine esplicato nella comunicazione

La comunicazione è un tutt’uno. In ogni contatto tra esseri umani migliaia di messaggi non verbali e verbali ven-gono scambiati che determinano lo status, la risposta etc…

Ovviamente determinarli tutti è impossibile. E’ mol-to utile allora guidare la nostra mente ad osservare ed a fo-calizzarsi su di una serie limitata di elementi. In pratica è assolutamente necessario che creiamo un registro di fatti ossservabili (anche chiamato registro quantico). Così facen-do ridurremo l’osservazione della realtà ad unità più ma-neggevoli.

Le tipologie sensoriali

Il lavoro che inizialmente deve fare un buon comuni-catore è comunicare bene.

Per comunicare bene bisogna creare un “sistema” con la persona di fronte. Per questo scopo è importante fare

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attenzione ad alcuni elementi base, e riuscire a sintonizzarsi sul “canale sensoriale” del nostro interlocutore è partico-larmente interessante.

Come abbiamo detto, la maggior parte dei modelli comunicazionali sono inconsci ed automatici. Ne consegue che ciascuno di noi elabora le informazioni che riceve sulla base dei suoi canali sensoriali (cioè vista, udito, tatto, olfat-to e gusto) secondo una particolare struttura appresa nel passato e se noi comunicheremo in base a come lui elabora l’informazione saremo più efficaci: saremo sintonizzati con lui.

In pratica per comunicare efficacemente daremo molta importanza al canale preferenziale usato per elabora-re le informazioni interne notando quale il nostro interlocu-tore sceglierà tra il canale visivo, uditivo e delle sensazioni (cenestesico). Utilizziamo soprattutto questi tre canali per-chè hanno dei contatti nervosi diretti con la corteccia cere-brale, mentre invece i canali gustativo ed olfattivo sono col-legati più direttamente a zone meno conscie della nostra mente.

Riepilogando: Gli esseri umani si rappresentano il mondo attraverso tre criteri differenti: il sistema VISIVO, quello AUDITIVO, e quello CENESTESICO (legato alle sensazioni). I tre sistemi rappresentazionali, in realtà lavo-rano in sinergia, tuttavia ogni essere umano “si specializze-rà” in uno di questi.

Origini Storiche del metodo sensoriale

Notiamo che i sistemi che dividono l’umanità in tre tipologie sono anche più antichi della PNL. Ad esempio la disciplina del Mazdaznan, diffusa all’inizio del secolo e di origine persiana distingueva egualmente tre tipi in maniera esattamente identica alla PNL basandoli soprattutto nell’identificazione sui modelli respiratori.

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Anche i fondatori della PNL (Bandler, Grinder, Dilts ed altri) erano del resto a conoscenza dell’esistenza di mo-delli fisiologici comparabili al loro sistema, quale la classifi-cazione dei tipi fisiologici di Sheldon.

L’apporto della PNL: La moderna PNL ha quindi ri-scoperto degli universali umani dandogli però un “twist” differente e più adatto al mondo moderno appoggiandolo invece che su di una realtà fisiologica su di una realtà co-municazionale.

Come utilizzare il metodo: Dire visivo, uditivo e ce-nestesico basandoci sui dati sensoriali significa dire che ci sono persone che prediligono elaborare le informazioni at-traverso le immagini, i suoni o le emozioni. Ad esempio, dopo aver visto un film in un gruppo di persone ci saranno alcuni che hanno prediletto la colonna sonora o gli effetti acustici, altri la scenografia o gli effetti speciali, altri la “vi-brazione” e l’atmosfera che si è creata grazie al film. Se sono un regista terrò conto di questo e curerò ogni elemento pen-sando che è diretto ad una particolare categoria di persone.

Per utilizzare efficacemente tale approccio in un dia-logo PNL3 è indispensabile però non essere eccessivamente analitici ed utilizzare solo la nostra mente conscia per fare l’analisi. Bisogna imparare bene (divenire consciamente competenti) ma poi lasciare la nostra mente inconscia fa-re il lavoro (divenire inconsciamente competetenti)

Lo stress e l’accentuazione della pre-dominanza sensoriale

L’utilizzo di un solo sistema sensoriale alla volta in sequenza è una “riduzione” della normale attività cerebrale. Questa preferenza è quindi più marcata in momenti di ten-sione, in quanto tendiamo in tale occasione a ritornare a meccanismi automatici di reazione.

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Il sistema sensoriale utilizzato influenza profonda-mente il modo di pensare, le forme linguistiche ed il com-portamento. Tanto più nel mondo moderno siamo sotto tensione, tanto più la conoscenza di tale predominanza sen-soriale potrà essere particolarmente utile per interfacciarci con gli altri oppure in ambito terapeutico per individuare e risolvere i blocchi.

Conoscere per superare ed equilibrare

Il nostro equilibrio e la nostra salute sono legati a quanto equilibratamente interpretiamo gli stimoli che ci ar-rivano dall’esterno e li utilizziamo per creare la nostra realtà .3 Tale realtà è sia mentale che fisica. Infatti le due sono in-

3 Pribram suggerisce che la realtà è una costruzione della mente che avviene nella seguente maniera: dapprima si hanno delle frequenze (di

luce, suono, vibrazione etc...) esistenti in natura che portano a scariche

neuronali specifiche per ogni stimolo. Mentre prendiamo queste informazioni cambiamo continuamente la

nostra configurazione interna e vengono memorizzate in forma ologra-

fica. Successivamente queste informazioni vengono interpretate. I processi consci avvengono quando le informazioni vengono "Lette" dalla percezione, o dalla memoria. I processi consci creano quindi un

ordine nelle esperienze. Quindi i processi consci sono il risultato dell'in-terpretazione, attraverso delle trasformazioni operate dal nostro siste-

ma nervoso delle frequenze percepite o memorizzate.

Frequenze (Suono/Luce/etc…) � Reazioni Neuronali � Costruzione nostra configurazione interna � Interpretazione sulla base di processi interni (funzioni di trasformazione) � costruzione della nostra realtà

fisica e mentale

Il grado di salute di un individuo dipenderà da come l'ordine naturale è

riflesso nell'ologramma (stimoli eccessivi possono ad esempio essere

dannosi) e da quanto accuratamente saremo in grado di interpretare le frequenze memorizzate generando la nostra realtà.

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timamente legate e squilibri ad un livello si riflettono in squilibri anche a livello fisico (a partire dalla costituzione fisica fino alla salute di una persona).

Il creare una realtà interiore di tipo visivo, cenestesi-co ed uditivo deriva da una sinergia di differenti elementi e quanto più questa costruzione sarà equilibrata e completa tanto più saremo in gardo di interagire efficacemente con l’ambiente. Qualora invece vi sia presenza eccessiva e co-stante di un canale sensoriale si ingenererà una “predomi-nanza eccessiva” di una componente che tenderà a squili-brare in qualche maniera il sistema.

Personalmente capire la nostra preferenza sensoriale è la chiave quindi per ANDARE OLTRE tale predominanza ed i disequilibri tra canali sensoriali che condizionano senza che ce ne accorgiamo i nostri pensieri.

Possiamo allora sviluppare più pienamente la nostra mente verso la dimensione quantistica, cioè globale. La re-gola infatti più semplice per “andare oltre” una limitazione è sapere che esiste. Come dice Ram Dass “non si può uscire da una gabbia se non sappiamo di esserci dentro”.

Distinguere tra canale di elaborazione e canale di accesso

E’ importante capire che l’utilizzo più marcato di un canale sensoriale rispetto ad un altro è un processo dinami-co che dipende dal fatto se stiamo percependo direttamente un avvvenimento o stiamo “ragionando” su di un avveni-mento.

Questo dipende dall'integrità delle sue funzioni di trasformazione.

Le cause di malessere interno ed esterno sono il risultato di una cattiva

traslazione a livello mentale e corporeo delle frequenze memorizzate in noi o percepite nella natura.

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Normalmente dapprima percepiamo e poi “riflettia-mo” ed organizziamo quanto percepito.

La “riflessione” è un “secondo livello” di analisi della realtà.

Vi è qui un parallelo tra la fase percettiva del bam-bimo e la fase riflessiva menzionate precedentemente. In-fatti l’origine della preferenza sensoriale è già presente nel bambino. E’ come ad un certo punto nel nostro sviluppo neurologico, la mente scegliesse un modo rappresentazio-nale piuttosto che un altro per indicizzare le nostre espe-rienze. Ovviamente tutti noi riceviamo informazioni a tutti e tre i livelli di pensiero, ma, in pratica tendiamo a preferire un canale sensoriale piuttosto che un altro per capire ed a-nalizzare la realtà. Possiamo quindi parlare di “Sistema sen-soriale preferenziale”.

In pratica tenderemo ad essere più attenti secondo una specifica sensorialità ed a fare più attenzione a stimoli esterni visivi, uditivi o cenestesici che costituiranno il “pun-to d’avvio” dei nostri processi mentali.

Successivamente per rianalizzare l’esperienza appena vissuta utilizzeremo un altro canale sensoriale (non lo stes-so altrimenti ci bloccheremmo alla percezione esterna dato che i canali esterni ed i canali interni percorrono le stesse vie neuronali)

Chiamiamo “canale di elaborazione” il canale utiliz-zato primariamente per la nostra elaborazione mentale in-terna (la cosiddetta riflessione interna) e definiremo “canale di accesso” quello invece preferito per accedere primaria-mente alla realtà. Come anticipato non è detto che i due siano identici, anzi la regola facilmente osservabile speri-mentalmente è che di norma sono differenti. Un pittore ad esempio potrà fare molta attenzione alla realtà visiva, ma instanto pensare in emozioni (Strategia Mentale abituale V

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� K ). Un poeta potrà essere molto attento alle emozioni, ma allo stesso tempo formulerà i suoi pensieri in parole (Strategia Mentale abituale K � A ).

Possiamo rappresentare graficamente questa se-quenza tra canale s’accesso e sistema di elaborazione utiliz-zando dei simboli:

Col cerchio rappresentiamo il nostro io più interno. Il simbolo del cerchio è particolarmente adatto, in quanto esprime la totalità ed il nostro essere più profondo. Col tri-angolo esprimiamo invece il nostro io esterno, il movimento verso l’esterno dell’uomo. Il quadrato mostra invece il no-stro “Io Riflessivo” oppure “Io Organizzante”.

La differenza tra canale utilizzato per l’“Io Interno” ed il canale per l’“Io Esterno” spiega adesempio anche come mai una persona può mostrare nell’intimità un comporta-mento diverso dal comportamento che ha con gli altri.

Io esterno ed Io interno sono anche modi diversi di funzionamento del cervello.

Vi è anche un rapporto tra onde cerebrali (alfa, beta, delta, theta) che corrispondono ai “modi” di funzionamento della nostra mente, ed i livelli dello schema. I tre livelli dello schema rappresentano infatti livelli diversi di elaborazione.

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Il cerchio rappresenta la potenzialità, la globalità. Il trian-golo invece percepisce i dettagli e la “sequenzialità”. Le on-de cerebrali di tipo beta corrispondono alla separazione ed all’ordinamento della realtà, mentre il livello theta corri-sponde alla globalità, alla connessione. E’ nell’accesso aper-to a questo livello più profondo, mantenendo contempora-neamente l’accesso sull’esterno che vi è il segreto dell’accesso alla mente quantica.

I sistemi sensoriali preferenziali e la Comunicazione Non Verbale

In pratica usiamo un canale in maniera preferenziale per comunicare con l’esterno (spazio sociale), un altro me-no frequentemente e il terzo lo usiamo rarissime volte per le relazioni più intime e quando “ci lasciamo andare”.

Questa constatazione è fondamentale per il modello che svilupperemo nella PNL 3.

La PNL3 distingue una serie di tipi di personalità ba-sati sul modo nel quale analizziamo la realtà e ci da una mappa ed una sequenza precisissima per creare rapport, tanto a livello verbale che non verbale.

Ad esempio capiamo come mai qualche volta possa essere opportuno incominciare a parlare sintonizzandosi

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con il canale di accesso, ma successivamente convenga a-dattarsi al “canale di elaborazione”. Questo processo si chiama “seguire la sequenza sensoriale dell’interlocutore”. Facendo così infatti, parliamo con lo stesso canale sensoria-le che la persona usa per elaborare e per rapportarsi agli amici.

L’utilizzo del terzo canale sarà poi utile, ma solo in situazione intima, in quanto in certi casi potrebbe essere “eccessivo” e “troppo intimo” per il momento comunicazio-nale.

La PNL3 ha inoltre un fine che va anche oltre: oltre aiutarci nella comunicazione insegnandoci come rapportarci meglio ai nostri interlocutori, nello stesso tempo ci da una strada per capire i nostri meccanismi mentali e liberarci dalle “li-nearità” troppo condizionanti fino ad accedere al nostro ve-ro potenziale “quantico” non più definibile in sequenze.

Come utilizzare nella comunicazione di Rapport la conoscenza del canale dominante

Interpretando l’orientamento rappresentazionale del nostro interlocutore, saremo in grado di calibrare la nostra comunicazione nei confronti della sua realtà soggettiva uti-lizzando gli stessi canali sensoriali in sequenza, costruendo quindi una interazione comunicativa basata sul “rapport inconscio” (le preferenze rappresentazionali ci spingono inconsciamente a comunicare verbalmente attraverso strut-ture linguistiche caratterizzate da predicati verbali propri di quel sistema rappresentazionale).

Questo non significa come detto che se una persona è Visiva non elabora anche in Auditivo e Cenestesico.

Significa che PREFERENZIALMENTE elaborerà per immagini e soprattutto lo farà nei momenti cruciali per lei o sotto tensione. Se voglio quindi entrare in sintonia con lei

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devo usare tutto quello che è collegato al mondo delle im-magini.

Analogamente se ho di fronte un Cenestesico che e-labora per sensazioni, gusto e odori e voglio descrivergli una giornata al mare, è inutile parlargli della “luminosità” del sole, della “trasparenza dell’acqua” e del “colore della sab-bia”. Invece dovrei parlargli della “sensazione dell’acqua sulla pelle”, della “brezza marina che accarezza il mio volto” e del “bruciore della sabbia sotto i miei piedi”.

Come comprendere il canale dominan-te

Ma come facciamo a capire la tipologia di chi abbia-mo di fronte?

Per determinare la tipologia dominante utilizzeremo una serie di INDICI.

Indici Fisiologici

Un primo sistema è costituito dall’osservazione della fisiologia del nostro interlocutore in quanto ogni tipologia risponde a determinate caratteristiche. In particolare l’osservazione della Fisiologia tenderà a darci il “canale d’accesso”, ovverosia il sistema primariamente utilizzato per orientarsi nella realtà.

Una persona che possiede una tipologia principal-mente VISIVA cammina con un portamento eretto, gesti-cola in alto, comunica verbalmente con un tono di voce alto, velocemente ed ha una respirazione alta.

Una persona che possiede una tipologia principal-mente AUDITIVA comunica verbalmente con un tono di voce più basso e modulato rispetto al visivo, possiede una respirazione diaframmatica, tende ad inclinare la testa da

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un lato (come se parlasse al telefono), gesticola in orizzon-tale.

Una persona che possiede una tipologia principal-mente CENESTESICA ha una respirazione addominale, possiede un tono di voce basso con lunghe pause, ha una postura incurvata, quando ricercano le informazioni “guar-dano” sui loro piedi, gesticolano in basso.

Movimenti Oculari

Un altro sistema è costituito dall’osservazione dei movimenti oculari. Col sistema dei movimenti potremo in-dividuare sia il canale d’accesso che il sistema di elabora-zione. Per avere il canale di accesso è necessario porre all’interlocutore una domanda “secca”. Ad esempio: “Rac-contami una barzelletta”. Colto alla sprovvista, vedremo che il nostro interlocutore dovrà come ricercare la risposta. La prima direzione nella quale guarderà è facile che sia il cana-le d’accesso, in quanto sarà la direzione che la sua mente prende quando deve trovare nuove idee ed informazioni. Ecco lo schema:

• Il Visivo guarda in alto come se cercasse la risposta in un mondo immaginario sopra la sua testa;

• l’Auditivo guarda in orizzontale;

• il Cenestesico rivolge lo sguardo in basso.

È importante cogliere l’attimo prima della risposta in quanto i suoi occhi potrebbero andare in più direzioni, in quanto ricerca in più canali sensoriali. Dovete prendere in considerazione l’ultima direzione prima della risposta. In questa maniera otterrete il suo CANALE DI ACCESSO che vi consentirà di entrare in sintonia con il vostro interlo-cutore.

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Se invece gli sottoponete una domanda che presup-pone una riposta più lunga stimolerete i suoi processi rifles-sivi e vi fornirà il secondo canale che utilizza meno frequen-temente nella comunicazione rispetto a quello di accesso cioè il canale di elaborazione. Lo schema di movimenti ocu-lari sarà lo stesso. Vedremo in seguito come verrà gestito.

Le Parole

Un altro sistema per individuare la tipologia è costi-tuito dai predicati verbali che maggiormente vengono utiliz-zati durante l’interazione. Qui di seguito troverete una lista dei più utilizzati.

VISIVO AUDITIVO CENESTESICO

Vedere chia-ro

Ascoltare Toccare

Focalizzare Gridare Sentire

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Illuminare Parlare Rilassato

Immaginare Dire Teso

Mostrare Chiamare Pressione

Indistinto Discutere Concreto

Colorato Armonia

Visionare Chiasso

Suonare

Sintonizzarsi

Vi sono alcuni predicati che non fanno capo a nessu-na delle tre tipologie. Esempio:

NEUTRO VISIVO AUDITIVO CENESTESICA

Ti capisco Vedo il tuo punto di vista

Sono sintoniz-zato perfetta-

mente

Sento di essere d’accordo con te

Una volta individuato il canale di accesso, utilizze-remo i predicati verbali corrispondenti e tutto quello che è collegato al suo mondo. In seguito utilizzeremo il secondo canale, quello che utilizza meno frequentemente, in modo da seguire una strategia. Dobbiamo far finta di volere entra-re all’interno di una casa: ho bisogno di una chiave per apri-re la porta (Canale di Accesso), di girare una maniglia (se-condo canale) e infine posso accedere al suo interno (canale che “sonnecchia”). Questo è lo scopo di un bravo comunica-tore: riuscire ad adattarsi alla strategia mentale dell’interlocutore. Ma questo non ci sarà consentito se pri-ma non ho eseguito la sequenza nel giusto ordine. Gene-ralmente nelle relazioni utilizziamo il canale che “sonnec-chia” solo quando siamo emotivamente coinvolti nel rap-

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porto con il nostro interlocutore. Mi sembra evidente che se riusciamo ad interagire con questo particolare canale, coin-volgeremo emotivamente chi abbiamo di fronte, andando ben oltre la semplice empatia.

Il nostro compito, quindi, consiste nel ricalcare la strategia di informazioni del soggetto che sarà la chiave d’accesso alla sua personalità.

Introduzione agli stili comunicativi

Un altro indice fondamentale per determinare la strategia mentale è lo “stile comunicativo”. Chiamiamo “sti-

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le comunicativo” l’ATTEGGIAMENTO che una persona a-dotta.

Distinguiamo tre Stili Comunicativi base:

1. Indicatorio: vuole guidare l’interlocutore. E’ altamen-te correlato con la dominanza sensoriale VISIVA.

Atteggiamento Non Verbale classico: dito che indica, mano a taglio.

2. Superlogico: non si coinvolge nelle situazione. Questo modo di essere è altamente correlato con la dominanza sensoriale AUDITIVA (A).

Atteggiamento Non Verbale classico: dita a cerchio (pollice contro indice). Postura a “telefono” (mano sotto mento).

3. Propiziatorio: si coinvolge e cerca di ingraziarsi l’interlocutore. E’ ca-ratterizzato da dominanza sensoriale CENESTESICA (K). . Atteggiamento Non verbale classi-co: palme verso l’alto.

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Che priorità dare ai vari indici?

Esistono molti elementi che manifestano i sistemi rappresentazionali utilizzati: i movimenti delle mani, la po-stura del corpo ed il tono muscolare, i movimenti degli oc-chi, la respirazione, le caratteristiche della voce, i movimen-ti del capo.

Spesso poi la persona tocca direttamente gli organi di senso corrispondenti al sistema.

Anche il linguaggio, la scelta delle parole è una fonte importante che fornisce indicazioni chiare.

Infine il modello dell'Enneagramma utilizzato nella PNL3 rappresenta un metodo unico e potente per capire i sistemi sensoriali in quanto permette il confronto con il li-vello dei valori/compulsioni.

Infatti, determinata la compulsione di una persona diventa facile determinarne i canali sensoriali preferenziali che non sono altro che la scelta più semplice per raggiunge-re un determinato scopo.

Il grafico sottostante mostra i vari indici e quello che più facilmente indicano in una interazione normale.

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Il primo elemento da osservare è il movimento delle mani e l’atteggiamento comunicativo. Questo ci indi-cherà chiaramente come l’”io esterno” della persona sta o-perando in quel momento. In stati di estremo stress le mani si muoveranno indicando solo il canale di accesso della per-sona.

Il secondo elemento da considerare sono le paro-le utilizzate. Queste corrispondono normalmente all’”io or-ganizzante” (canale di elaborazione) ed al canale d’accesso.

Il terzo elemento da considerare sono i movimenti oculari che spesso potranno darci la sequenza completa esi-stente tra i vari sistemi sensoriali.

La corporatura è la respirazione sono significativi, e corrispondono normalmente al canale utilizzato maggior-mente per comunicare all’esterno.

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VISIVO AUDITIVO CENESTESICO

PREDICATI SEN-SORIALI

visivi auditivi cenestesici

LEM (movimenti oculari)

occhi in alto dx/sx o defoca-

lizzazione

occhi laterali dx/sx o in basso a sx

occhi in basso a dx

SEGNALI GESTUA-LI

indicare gli oc-chi dicendo “Ho notato la tua delusione” op-pure strofinarsi gli occhi e il

dorso del naso dicendo “Fammi un po’ vedere”

posizione del tele-fono, movimento circolare del dito interno all’orecchio dicendo “Questa faccenda mi sta dando un sacco di disturbi”. A volte si ha: tamburellare o mordicchiarsi le dira, schioccare la lingua, canticchiare a mezza bocca o fischiettare. DIA-LOGO INTERNO: lisciarsi il mento, toccarsi la zona intorno la bocca, naso o mascelle. Sistemare le cose

sulle dita.

mani sul piano me-diano del corpo

RESPIRAZIONE respirazione alta e poco profonda

di petto

respirazione uni-forme nel dia-

framma o a pieno petto. DIALOGO INTERNO: espira-zione un po’ pro-

lungata

respirazione profon-da e piena, bassa

nella zona dello sto-maco

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VISIVO AUDITIVO CENESTESICO

ATTEGGIAMENTO E TONO MUSCO-

LARE

tensione musco-lare nelle spalle, nel collo e spes-so nell’addome, le spalle sono alzate e il collo

proteso

tensione muscolare relativamente uni-forme e movimenti ritmici relativa-

mente minori. Vi è la tendenza a butta-re all’indietro le spalle, sia pure un po’ curvate (posi-zione del sassofo-no). Spesso la testa è inclinata da un lato (posizione del

telefono)

rilassamento genera-le dei muscoli, testa ben piantata sulle

spalle, che tendono a curvarsi. Se le sensa-zioni sono intense l’accesso sarà ac-

compagnato/avviato da un’esagerata re-spirazione addomi-nale e da gesti e-spressivi persino violenti. ESTERNO (tattile/motorio): condivide con la segnalazione cene-stesica interna la respirazione e la

posizione della testa, ma il corpo e le spalle sono più aperte (atle-

ti).

MANI e LORO PO-SIZIONE RISPETTO

AL CORPO

Mano a taglio, dito che indica

Pollice ed indice Uniti

Mano sul mento

Palme verso l’alto

TONO DI VOCE E CADENZA

improvvisi scoppi di parole, tono alto, nasale e/o sforzato.

Ritmo veloce del discorso

tono chiaro, nè alto nè basso, modo di parlare uniforme, a volte ritmico, con parole bene enun-

ciate

ritmo lento di voce con lunghe pause e tono basso e profon-

do

ATTEGGIAMENTO CORRISPONDENTE

Indicatorio

Superlogico Propiziatorio

Un Metodo Verbale per determinari i vari canali

Accanto all’osservazione pura e semplice vi sono va-rie maniere per scoprire quale è il canale predominante. Un

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esempio di un metodo molto facile sono ad esempio le “tre domande”:

1. come pensi, più in pensieri, immagini o sensazioni?

2. cosa ritieni più reale, ciò che vedi, ciò che tocchi o ciò che viene dimostrato?

3. (dopo aver spiegato o mostrato i differenti atteggia-menti) come ti ritieni, più accusatore, più propiziatore o più superlogico?

Alle prime due è meglio rispondere “d’impeto” senza riflettere troppo.

In genere, queste prime tre domande metteranno in evidenza due canali. In altri casi anche solo uno e la nostra analisi sarà quindi molto facilitata.

A questo punto incroceremo il risultato ottenuto scoprendo il “segnale guida”. Il “segnale guida” è la PRIMA posizione oculare alla quale una persona accede quando de-ve trovare informazioni all’interno di sé stesso. Questo se-gnale è in certe situazioni visibilissimo. Ad esempio, duran-te una conferenza, potrete notare come il conferenziere ab-bia una tendenza, quando deve iniziare un nuovo argomen-to, a muovere gli occhi sempre in una stessa direzione. Que-sta direzione, che interpreteremo sulla base dello schema dei movimenti oculari, rappresenta il “sistema guida”.

Per individuare il sistema guida potremo anche fare una domanda INASPETTATA.

Es.: vuoi dirmi una cosa qualsiasi? (osservate il mo-vimento oculare)

Infine prendete ancora in esame se la persona vi par-la più di cose (visivo), luoghi (visivo), persone (cenestesico), attività (cenestesico), informazioni (uditivo).

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Potete ora passare in esame i segnali oculari verifi-cando l'esattezza delle informazioni da voi raccolte.

Tramite questo semplice sistema noi otteniamo sei tipologie.

Per ogni tipologia possiamo determinare:

• A cosa più serve la strategia (la capacità più corri-spondente alla strategia)

• Il suo atteggiamento generale • Come insegnare alla persona • Come comunicare con lei e molte cose ancora…

Lo schema sottostante vi anticipa alcune correla-

zioni statisticamente significative e comunque, quando comprenderete il sistema, sorrette da una “logica inter-na”.

Strategia Mentale e approccio co-municazionale

Caratteristiche di apprendimento

Atteggiamento gene-rale

Capacità dell’animo più corrispondente a tale strategia

VA Impara guardando e ragionan-do

Perfezionista nelle opinioni

Capacità de-duttiva (creazione di teorie)

VK Impara ve-dendo e fa-cendo

“Colui che fa” Promotore

Capacità rea-lizzativa

AK Impara a-scoltando e parteci-pando

Boss Capacità di gestione u-mana

AV Impara u- Perfezionista Capacità in-

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dendo e vedendo

nelle piccole cose

duttiva (raccolta in-formazioni)

KA Impara provando e ragionando

Sopporta Capacità di sensibilità ed adattamento

KV Impara provando e vedendo

Altruista Capacità di associarsi alle emozioni dell’altro

NOTA: La CAPACITA’ dell’animo rappresenta quello che più corrisponde all’”utilità” della strategia mentale indi-viduata.

Se oltre agli elementi tratteggiati sopra, importanti soprattutto per l’apprendimento e la motivazione, analiz-ziamo anche l’atteggiamento e l’espressione in ambito SO-CIALE otteniamo delle ulteriori divisioni, da noi collegate alla metodologia del metodo ENNEA: in pratica scopriremo l’ENNEAGRAMMA.

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Segreti del ricalco e della correlazione quantistica in PNL 3

La comprensione dei canali di una persona ci perem-tte di seguirne la sequenza mentale. Seguendola saremo in grado di parlare in maniera adatta alla sua struttura menta-le.

In pratica staremo effettuando un Rispecchiamen-to del modo di pensare del nostro interlocutore. Il termine “rispecchiamento ha un significato anche più vasto: signifi-ca anche rispecchiare la fisiologia del nostro interlocutore e il suo tono di voce.

Un primo e semplicissimo modo di fare ciò e comin-ciando ad assumere una postura speculare alla sua.

PPrriimmaa rreeggoollaa ddeell rraappppoorrtt:: eesssseerree ssiimmiillii!!

La spiegazione che viene data all’efficacia di tale modo di fare è che l’altro è come se si trovasse di fronte a uno specchio e si sente inconsciamente accettato perché pensa di trovarsi di fronte a uno come lui, sentendosi accet-tato.’accettazione crea la base per il proseguo del discorso. Naturalmente “rispecchiare” non significa “scimmiottare”. Se il nostro interlocutore agita nervosamente un piede, pos-so agitare la mia mano in base al suo stesso ritmo. Se il sog-getto cambia postura, lo seguirò in quella nuova; natural-mente non lo faremo immediatamente; se sta parlando, a-spetterò che finisca il discorso e quando comincerò a parla-re cambierò la mia postura adeguandomi a quella del sog-getto. Rispecchiare significa che se chi ho di fronte alza il braccio sinistro, io devo alzare il braccio destro, come se fosse davanti a uno specchio. Dopo aver rispecchiato il no-stro interlocutore per un pò di tempo, noterete che sarà lui

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a seguire la vostra postura. Questo significa che avete stabi-lito la giusta sintonia. Avete mai notato come si comportano gli innamorati? La loro postura è inconsapevolmente in per-fetta sincronia, è come se eseguissero un “balletto”. Noi an-dremo a creare artificialmente una situazione simile e quando avremo stabilito Rapport, il nostro interlocutore sarà molto propenso ad esaudire le nostre richieste. Il ri-specchiamento ci porterà a entrare anche fisiologicamente nell’altro. Un altro termine che possiamo utilizzare è Ri-calco, cioè come entrare nel “calco” dell’altro. Questo di-venta allora un mezzo indispensabile per sintonizzarci con i processi interni delle persone e quindi capire il loro stato d’animo. Infatti, se chi ho di fronte ha le gambe tese per il nervoso, i muscoli del volto contratti e agita nervosamente la mano, ricalcandolo potrò entrare in sintonia con il suo stato interiore.

Le basi del Ricalco sono: riconosco il tuo stato, ti comprendo, ti accetto e ti apprezzo. È impossibile com-prendere quello che ha dentro una persona che è seduta sul-la punta della sedia, tutta protesa in avanti con la postura e con i muscoli tesi se noi ce ne stiamo sdraiati su un divano completamente rilassati!

Verso il livello quantistico

Ma per la PNL3 in questo sottile processo vi è anche di più che il semplice sentirsi accettati. Infatti spesso l’operatore che ha costituito una situazione di ricalco può come “farsi guidare dall’onda” e condurre la conversazione in una maniera eccezionalmente efficace senza eseguire NESSUN RAGIONAMENTO CONSCIO.

L’adottare la posizione dell’altro se accompagnato dal giusto stato d’animo interno ci aiuta infatti a creare uno stato di “correlazione quantistica” con il nostro interlocuto-re.

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Spieghiamo cosa intendiamo con il termine “correla-zione”. In fisica il termine è utilizzato per indicare due par-ticelle che esibiscono comportamenti simili pur non essen-do più in contatto. Vi è un equivalente anche a livello psico-logico. Già Freud aveva portato l'attenzione sul fatto che in una relazione terapeutica potessero avvenire strane espe-rienze interelazionali che chiamò transfert e contro-transfert. Questi fenomeni hanno particolare importanza nella costituzione di rapport. Ma in aggiunta a questi feno-meni ci sono dei fattori ancora più sottili che vanno dal cli-ente al terapeuta.

Vi è spesso la percezione da parte del terapeuta di sottili stati emozionali come idee, pensieri, immagini inter-ne, impulsi che sono di fatto "trasferiti" dal paziente e riflet-tono il suo stato interno a volte anche all’insaputa del pa-ziente stesso.

Ad esempio, se in una situazione calma apparente-mente ad un terapeuta arrivano idee di ansietà potrebbe pensare che queste appartengano al paziente invece che a lui. Il materiale che è inconscio può non essere comunicato apertamente ma in una certa maniera arrivare inconscia-mente.

Questo avviene soprattutto se nel processo di ricalco l’operatore si manterrà in contatto con sé stesso, con il suo inconscio stesso SENZA CERCARE DI CONCETTUALIZ-ZARE LO STATO.

La PNL3 mira allo stato di “correlazione” in senso quantistico dove informazioni passano da una per-sona all’altra inconsciamente.

Tutto quanto è definito sotto la categoria “rapport” della PNL classica viene COMPLETATO dai concetti e dalle ter-minologie di “correlazione quantistica”. La PNL3 indi-

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vidua tecniche e metodologie per passare a questo livello superiore con ancora maggiori risultati.

Il processo che porta dal livello non conscio al livello conscio può essere paragonato ad un processo di "osserva-zione" in senso quantistico che “determina” una realtà.

In pratica uno stato globale è decomposto in uno sta-to locale in uno specifico ambiente.

Il mondo inconscio corrisponde ad un reame indiffe-renziato senza categorie specifiche, mentre gli elementi del-la coscienza sono invece locali e separati.

Particolari categorie emergono attraverso la trasfor-mazione di materiale inconscio in cayegorie conscie empiri-camente accessibili.

Si definisce infine “Eco Posturale” il riecheggiare genericamente i movimenti e le gestualità di chi sta di fron-te. Come nell’eco, non è necessario adeguarsi immediata-mente, possono passare un certo numero di secondi. Se l’interlocutore di fronte a voi cambia posizione, calcolate una finestra di circa trenta secondi al riguardo.

Altri livelli del ricalco, rispecchiamento ed eco posturale

Abbiamo esaminato molti strumenti per entrare in sintonia con le persone con cui vogliamo dialogare in modo efficace: l’utilizzo dei canali sensoriali di accesso alle infor-mazioni interne, il Rispecchiamento e il Ricalco e l’Eco Po-sturale.

Questi concetti vanno anche oltre il semplice livello fisiologico e si ha un effetto sinergico operando più livelli: il concetto di ricalco è valido infatti sia anche verbalmente sia

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anche a livello dei “catalizzatori” della nostra vita: i Valori e le Paure fondamentali.

Indichiamo con queste parole una serie di elementi attraverso i quali filtriamo l'esistenza in quanto fungono da "catalizzatori" dei nostri sforzi e delle nostre esperienze nel-la vita. Sono gli elementi verso i quali andiamo e dai quali fuggiamo. Sono normalmente assorbiti dall’ambiente du-rante l’infanzia. Sono spesso inconsci e guidano i nostri comportamenti. Sono anche un filtro di valutazione. Rap-presentano come noi decidiamo se le nostre azioni sono buone o cattive, giuste o sbagliate.

Sono anche le chiavi della nostra motivazione.

Per la PNL3 i valori sono rappresentativi della Per-sonalità: tutti i valori ad un livello profondo possono essere visti anche come una direzione dell'individuo che si allon-tana dal suo stato profondo per dare potenziale ad elementi esterni.

Per creare rapport a questo livello la PNL3 utilizza l'enneagramma, che permette di individuare "costellazioni di valori" e poter così capire meglio e subito la persona di fronte a noi.

Se, ad esempio, il mio interlocutore ha come valore fondamentale la famiglia, gli parlerò dell’importanza della famiglia nella società odierna e nello stesso momento saprò (utilizzando in combinato il metodo “ennea” che descrive-remo successivamente) che forse i canali cenestesico ed udi-tivo sono particolarmente importanti per lui. Se per l’altro è importante il valore “soldi”, nell’interazione evidenzierò che anche per me è importante quel particolare valore.

Sarà quello che faremo quando affronteremo in que-sto libro la parte relativa all’enneagramma. L’enneagramma può essere visto come un sistema di valori.

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Se noi capiamo i valori possiamo entrare più facil-mente in relazione con la persona di fronte. Naturalmente non bisogna snaturarci. Dobbiamo comportarci come un ramoscello che sotto la forza del vento si piega ma poi ritor-na nella sua posizione originaria. In altre parole dobbiamo essere sempre presenti a noi stessi.

Il concetto sarà allora quello che viene definito anche “ricalco e guida”: una volta stabilita la giusta sintonia po-tremo portare il soggetto nel nostro mondo. Se non ci inte-ressa comunicare in modo efficace con chi abbiamo di fron-te, potremo fare a meno di tutto quello che è stato detto fino ad ora. Se invece il nostro intento è comunicare in modo efficace per ottenere il consenso, seguiremo tutto quello che è stato esaminato fino ad ora e quindi compieremo qualche sacrificio.

A questo punto abbiamo a nostra disposizione una serie di strumenti per interagire in modo efficace per rico-noscere le tipologie con le quali tu comunichi e soprattutto comprendere quali sono le tipologie preferite dalle persone con le quali hai un ottimo rapporto.

TIPOLOGIA DI RICALCO E RISPECCHIAMENTO

1. EMOTIVO

2. ASSERTIVO

3. DI POSTURA

4. TONO E RITMO DI VOCE – MODI DI DIRE

5. LINGUISTICO

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Esercizio: parlando coi votri interlocutori, cercate di stabilire che predicati verbali utilizzano più frequente-mente ed in che circostanze: capirete molto sul loro modo di pensare!

Ma questo non è tutto; manca, ancora un altro stru-mento che serve a farci sapere in tempo reale se stiamo pro-cedendo nella giusta direzione: la Comunicazione non Verbale (linguaggio del corpo).

Prima, però, approfondiremo ancora alcuni aspetti del RAPPORT.

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PROGRAMMA DI FORMAZIONE

ISI CNV dr. Marco Paret

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I S I – C N V d r . P a r e t

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INTERNATIONAL SCHOOLS - ACADEMIC CONSORTIUM

ECOLES INTERNATIONALES - CONSORTIUM ACADÉMIQUE

ISI-CNV

NLP INTERNATIONAL

USA

FACULTE’ LIBRE DE PNL

France

CAIRN ACADEMIC CONSORTIUM

Belgium – France – Italy - UK – Nepal – India – Canada

PIANO DI STUDI GENERALE

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FORMAZIONE E PERCORSI PROFESSIONALI

La formazione che la scuola ISI-CNV vi propone segue quella del modello universitario. Questo significa che per raggiungere i diversi livelli professionali bi-sogna seguire una serie di moduli di formazione racchiusi in diversi corsi-seminari.

Per ottenere la Certificazione Finale bisogna presentare una ricerca al ter-mine del percorso.

La nostra scuola propone dei percorsi standard di formazione, è possibile comunque modellare tali percorsi in base alle esigenze dei propri allievi, per con-sentire un percorso completo e personalizzato.

PERCORSI DI FORMAZIONE PROPOSTI:

DIVENTARE TRAINER PNL

Seguire i primi due step di PNL (Professional Practitioner di PNL e Profes-sional Master di PNL), in cui troverete i nuovi studi della nostra scuola sulla PNL3,

più il Seminario Formazione ed Apprendimento.

DIVENTARE COUNSELOR - HYPNOTERAPIST

Seguire i primi due step di PNL (Professional Practitioner di PNL e Professional Master di PNL), più i corsi Essential Hypnosis, Coach Hypnosis e Mesmerismus (o Presenza Quantum)

DIVENTARE LIFE COACH

Seguire i primi due step di PNL (Professional Practitioner di PNL e Professional Master di PNL), più il corso Professional Coach

DIVENTARE TRAINER COACH (BUSINESS COACH)

Seguire i primi due step di PNL (Professional Practitioner di PNL e Professional Master di PNL), più i corsi Professional Coach, Seminario Forma-

zione ed Apprendimento, Coaching per la Ricchezza – Business e Leadership, Coa-ching di Ipnosi oppure altro seminario sul tema interiore – da autorizzare (es. Mesmerismus o Presenza Quantum)

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PERCORSO MAGNETISMO

Seguire il corso Mesmerismus più il seminario Presenza Quantum.

DIVENTARE MASTER TRAINER – MENTOR COACH

Seguire i primi due step di PNL (Professional Practitioner di PNL e Profes-sional Master di PNL), più 4 seminari Trainer Coach e altri seminari del percorso counselor, possibilità di scelta per una formazione personalizzata individuale

MASTER TRAINER PROJECT

La frequenza ai corsi della nostra scuola permette anche ai livelli superiori di diventare Mentor e Mentor Coach.

Un Mentor Coach istruisce ed accompagna altri coaches perché raggiungano i loro obiettivi ed è una qualificazione essenziale per la formazione in tale dominio (cioè per formare i Coaches).

Tale livello formativo corrisponde al livello Master Trainer-Project: cioè alla partecipazione ad un programma di Mentorship all'interno della scuola ISI-CNV

Cosa è il Mentoring?

Il Mentoring è un pratica di accompagnamento e sviluppo della persona.

Il Mentore è una persona con particolari qualità ed esperienza nel campo in cui opera, oltre che profonde conoscenze in questo tipo di tecnica. Mentore era in-fatti il nome di una persona a cui Ulisse affidò il figlio Telemaco prima di uno dei suoi lunghi viaggi. Ma quella di Mentore è anche la forma che prende la dea Athena (Minerva in latino, dea dell’intelligenza, ma anche eponimo della saggezza) in vari momenti nell’Odissea.

A differenza del “coach” il mentore è infatti anche un maestro, una persona che dispensa saggezza e consigli.

Per divenire ed essere mentore è quindi necessario:

1. skills e capacità di coaching 2. esperienza nel settore in cui si è mentore 3. centratura personale e capacità di guida

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4. essere sinceramente interessati alla persona mentorata

Un mentore ragiona sul “lungo termine”. Per lui è importante il “quadro più vasto”. Un mentore, nel momento in cui decide di affrontare un incarico non valuta solo “cosa vuole raggiungere questa persona”, ma anche, “gli sarà utile in un qua-dro più vasto? Che consigli posso dargli? Che posso fare per lui?”

Mentre il coach si preoccupa raramente della sorte del suo coachee a fine carriera, il mentore prende in esame la vita intera della persona mentorata (o men-tee).

Il mentore è anche esperto di problem solving per conto del coachee ed è di-sposto ad impegnarsi in prima persona perché la persona da lui seguita abbia suc-cesso.

Ambiti di azione dl Mentor:

• Il mentore in azienda

In azienda il mentore può essere un utile strumento per ridurre il conflitto generazionale tra nuove leve e persone di altre generazioni. Infatti un mentore si coinvolge in prima persona per trovare come permettere lo sviluppo della persona mentorata

• Il mentore nella vita

E’ anche possibile un “life mentoring”. Cioè un accompagnamento di una persona portandola a raggiungere i suoi obiettivi.

Il metodo di lavoro del Mentore

Mentre un buon coach abitualmente procede “a domande” con una metodica maieutica, un mentore oltre ad utilizzare questo procedimento si ricollega a quella che è la sua saggezza, per dispensare consigli ed insegnamenti basati sulla sua e-sperienza e conoscenza nel campo aziendale (tecniche di coaching), e quindi è a co-noscenza di tecniche per “far passare il messaggio” alla persona mentorata (tecni-che di leadership ed insegnamento).

Il mentore si adopra inoltre quando possibile a creare contatti, introdurre a persone ed accompagnare personalmente la persona mentorata ovunque questo è possibile per facilitare il suo sviluppo.

Infine il mentore prende in esame il cammino di vita della persona da lui se-guita per aiutarla ad essere quello che è meglio per lei.

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PROFESSIONAL PRACTIOTIONER DI PNL-PNL3-CNV

Alta Qualità per l'Eccellenza. Negli anni molta gente ha seguito le nostre po-tenti formazioni rimanendone entusiasta. Vengono utilizzate le dinamiche più mo-derne di PNL e PNL 3, Comunicazione Ipnotica, e le innumerevoli tecniche inse-gnate in esclusiva dal nostro istituto comprese quelle quantiche.

Il corso comprende infatti oltre alle tecniche di PNL e PNL3 , l'aggiornamento ai metodi Quantum Extreme ® , una rivoluzionaria tecnologia immediata e spontanea che com-prende e va oltre le precedenti, in quanto parte da un ap-proccio quantico, e sviluppa "coerenza neuronale" per incre-mentare la velocità e potenza cerebrale e l'energia mentale con tecniche sue proprie. Questo permette maggiore velocità nell'apprendimento e maggiori risultati.

CERTIFACAZIONI INTERNAZIONALI

Sarà rilasciata la certificazione valida a livello internazionale di PROFFES-SIONAL PRACTITIONER di PNL.

DURATA

3 giorni di corso obbligatorio + 3 giorni di sostegno e aggiornamento da svolgere durante l’anno

Primo giorno:

- Rapport e livelli di rapport - Comunicazione non verbale - Canali sensoriali e ancore per autostima - Comunicazione ipnotica

Secondo giorno:

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- Presentazione del modello enneagramma - Ricalco e guida - La scozzata - Rilascio Emozionale - Ancore e collasso di ancore - Comunicazione ipnotica per induzioni Ericksoniane e Quantiche

Terzo giorno:

- Enneagramma e tipi di personalità - Time Line - Tecniche per fissare obiettivi - Parlare in pubblico - Tecniche per ansie e fobie - Autoipnosi indiana

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PROFESSIONAL MASTER DI PNL-PNL3-CNV

Il corso Professional Master va oltre al livello Practitioner completandolo e fornendo inoltre una serie di tecniche potenti per l'applicazione quotidiana. A que-sto livello inoltre è possibile ricevere la tessera provvisoria di adesione all'Associa-zione di categoria.

CERTIFICAZIONI INTERNAZIONALI

Certificazione Internazionale PROFESSIONAL MASTER di PNL.

Possibilità di prima iscrizione all'associazione di categoria SINAPE con tes-sera provvisoria. Inoltre Bonus Quantum Psi. Il corso comprende certificazione di Master e anche certificazione aggiuntiva "Advanced Stress Management Certifica-te".

DURATA

3 giorni di corso obbligatorio + 3 giorni di sostegno e aggiornamento da svolgere durante l’anno

Primo giorno:

- Valori e credenze - Reimprinting e Quantum linguistics - Regressioni - Metaprogrammi

Secondo giorno:

- Allergie e tecniche per la salute - Metaprogrammi e enneagramma - Metaprogrammi per la vendita - Sleight of Mouth (Tecniche Linguistiche di persuasione)

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Terzo giorno:

- Struttura delle credenze e dei valori - Livelli logici e personalità - Meccaniche di coppia e di relazione - Segreti per il Controllo delle Abitudini con l'Ip-

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ESSENTIAL HYPNOSIS

La scuola propone questo corso con nuove tecniche di ipnosi e per lo sviluppo dell’autoipnosi.

Data la vasta conoscenza del dr. Paret, tale corso comprende metodologie nuove e non ancora diffuse, incluse quelle quantiche.

CERTIFICAZIONI INTERNAZIONALI

Il corso rilascia il certificato internazionale di IPNOSI.

DURATA

Due giorni di stage

Primo giorno:

- Il modello Ericksoniano - Il potere degli stati di coscienza - Fenomeni ipnotici - Modelli linguistici - Utilizzo di metafore - Modelli Ericksoniani per l’induzione ipnotica classica - Modelli Ericksoniani pratichi per l’induzione informale - Tecniche di PNL applicate all’ipnosi - Altre idee utili: metodo Vogt, Scramble e Zigsawing

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Secondo giorno:

- Applicazioni professionali - Recupero di risorse e utilizzazione - Trattamento del dolore - Allergie - Fobie

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MESMERISMUS®

I segreti dell’Ipnosi Magnetica e della fascinazio-ne

Con le tecniche proposte potete imparare a influenzare gli altri e voi stessi. Apprenderete i segreti dello sguardo ipnotico e come utilizzarlo.

La parola Mesmerismus ® significa connettere le forze della natura al proprio operato ed al proprio in-flusso. Avendo queste forze a disposizione, nel creare il piano della propria vita, ognuno può mirare alla vetta. Nella vita con gli altri: il Magnetismo Personale porta a sviluppare successo personale e professionale, e su di un altro piano a capire ed agire sui meccanismi dell'attrazione e delle relazioni..

Benessere: le tecniche create secondo il modello del Mesmerismus ® rinvi-goriscono e portano anche al benessere personale.

Massaggio Magnetico e Ipnotico

All’interno del corso sarà presentato il massaggio magnetico e ipnogeno: Tecniche Manuali e formazione Operatori. Nella nostra scuola, leader nelle metodi-che non verbali, abbiamo anche sviluppato due tecnologie estremamente poten-zianti che moltiplicano il risultato del Magnetismo e dell’Ipnosi aprendo inoltre an-che ad una nuova direzione professionale.

Pur se il nome « massaggio » viene utilizzato, le tecniche insegnate sono ef-fettuabili da chiunque. Se imparate da un massaggiatore professionista possono essere un ponte per combinare l’ipnosi ed il magnetismo nella propria pratica.

Si tratta di tecnologie uniche basate su trasmissioni dirette, su esperienze del dr. Paret (il massaggio ipnogeno) e non diffuse in maniera analoga in nessuna altra scuola e con potenti risultati terapeutici.

La metodica completa è presentata all'interno del Master in Fisiologia Quan-tistica (Presenza Quantum) di modo che chi fa Mesmerismus e questo corso può anche divenire operatore di massaggio magnetico.

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CERTIFICAZIONI INTERNAZIONALI

Il corso rilascia il certificato internazionale di MAGNETISTA JUNIOR. Se-guendo lo stage per la seconda volta verrà rilasciato il certificato di MAGNETISTA SENIOR.

DURATA

Due giorni di stage

Primo giorno:

- Esercizi e esperienze magnetiche di base - Simboli e magnetismo - Primo protocollo “la coscienza” - Esercizi per lo sviluppo rapido della forza magnetica e della vitalità - Pratiche varie di magnetismo quotidiano e magnetismo sperimentale - Secondo protocollo “energia” - Massaggio magnetico e ipnogeno

Secondo giorno :

- Esercizi di ringiovanimento - Teorie di Bersek e dello sviluppo della forza - I due emisferi celebrali e come utilizzare la loro forza - Magnetismo personale nella vita - Magnetismo a distanza - Terzo protocollo “connessione” - Sviluppare la forza della voce - Sviluppare la forza dello sguardo - Le due polarità e come svilupparle - Quarto protocollo “concentrazione” - Dimostrazioni varie

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PRESENZA QUANTUM – MASTER IN FISIOLOGIA

QUANTISTICA

Presenza e Alchimia della Luce

La "presenza" è il percorso dello sviluppo dell'uomo verso una più alta consapevolezza di sè. E' il punto di arrivo di tutte le tradizioni di ricerca di sè. E' anche uno stato con conseguenze pratiche e verificabili, eccone alcune: Un e-sempio: un nostro collaboratore in alcuni match a livello mondiale di karate (è stato vicecampione mondiale del mondo) entrò in uno stato strano: il tempo degli altri sem-brava rallentato, mentre il suo procedeva normale. Risulta-to? vinceva sempre.

Molti cosiddetti "stati di alta performance" dove una persona è estremamen-te capace (espressiva, creativa, attenta, capace di sfruttare le sue potenzialità) con-tengono a volte elementi della Via della Presenza anche se sono ancora sulla parte iniziale del cammino; infatti tale sviluppo guida verso una vera rinascita della per-sona.

Sviluppare la presenza significa uscire dall'automaticità mentale ed accedere al nostro reale potenziale ed allora cose che prima sembravano impossibili e distan-ti diventano possibili.

Gran parte delle azioni umane sono eseguite infatti meccanicamente, come una successione di causa ed effetto.

La consapevolezza dell'uomo è abitualmente dominata e ristretta da elemen-ti inconsci. Le tecniche di sviluppo della persona della "presenza" o della "potenza" (anche definibile "solare" o "secco") consistono nello sviluppare un particolare pro-cesso con abbandono della falsa personalità e sviluppo di un nuovo principio cen-trale ed unitario.

La persona viene condotta sulla strada per la sua essenza, cioè quella parte di sè che raramente si manifesta, ma quando si manifesta proviamo una sensazione indicibile di benessere.

La "reintegrazione alla presenza" nel grado ultimo può solo essere rappre-sentato con simboli, le parole non sono sufficienti. E' lo stato di coscienza più alto raggiungibile dall'uomo che si accompagna anche nei gradi superiori a fenomeni particolari di tipo parasensoriale. E' una realtà pratica: Materia, Energia e Coscien-za in relazione. E' il concetto di "illuminazione" esistente anche in tradizioni orien-tali (come lo dzogchen).

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Per arrivare alla presenza è indispensabile sia averne la direzione che cono-scere dei metodi che facilitano il percorso

Mentre per averne la direzione il contatto con il singolo e semplici esercizi sono sufficienti, per approfondire il gruppo permette maggiore rapidità e di esegui-re in pochi giorni quello che da soli potrebbe mettere anni.

Ecco la ragione di questo corso.

Proponiamo una metodica, originariamente segreta, semplice (anche se ri-chiede costanza) e testata, la migliore esistente per raggiungere tale stato di funzio-namento umano. Tale metodica è aggiornata con approcci della psicologia quanti-stica ed altri.

Alchimia della Luce

La luce può essere uno strumento che aiuta la trasformazione. Il corso ac-cennerà anche a varie tradizioni ermetiche e segrete occidentali ed orientali alle quali abbiamo avuto accesso personale per creare tale iniziativa e delle quali viene data ai partecipanti una chiave fondamentale di comprensione.

Tutte le Tradizioni cosiddette "alchemiche" hanno infatti al loro cuore la presenza all'istante come intesa in questo seminario. Il percorso, sviluppato, può anche portare al cosiddetto livello della "pietra filosofale" della trasformazione u-mana.

Il concetto di "Alchimia di Luce" è duplice. Sia si riconnette a quanto detto nelle righe precedenti (tradizione ermetica), sia si riconnette a delle tecniche dove la luce è un fattore di aiuto in quanto permette di facilitare la comprensione di de-terminati processi permettendo una migliore attivazione cerebrale, anche se la pre-senza ed il lavoro simbolico rimane sempre fondamentale.

Massaggio Magnetico e Ipnotico

All’interno del corso sarà presentato la metodica completa del massaggio magnetico e ipnogeno: Tecniche Manuali e formazione Operatori. Nella nostra scuola, leader nelle metodiche non verbali, abbiamo anche sviluppato due tecnolo-gie estremamente potenzianti che moltiplicano il risultato del Magnetismo e dell’Ipnosi aprendo inoltre anche ad una nuova direzione professionale.

Pur se il nome « massaggio » viene utilizzato, le tecniche insegnate sono ef-fettuabili da chiunque. Se imparate da un massaggiatore professionista possono essere un ponte per combinare l’ipnosi ed il magnetismo nella propria pratica.

Si tratta di tecnologie uniche basate su trasmissioni dirette, su esperienze del dr. Paret (il massaggio ipnogeno) e non diffuse in maniera analoga in nessuna altra scuola e con potenti risultati terapeutici.

La metodica verrà presentata all’interno del corso Mesmerismus e sarà ela-borata completamente nel Master in Fisiologia Quantistica (Presenza Quantum), in questo modo chi fa Mesmerismus e questo corso può anche divenire operatore di massaggio magnetico.

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CERTIFICAZIONI INTERNAZIONALI

Il corso rilascia la certificazione PRESENZA QUANTUM.

DURATA

Due giorni di stage

Primo giorno:

- Il livello fisico - Il livello mentale - Il livello emozionale - Concetto di coscienza - Esercizi di presenza - Separazione dei livelli - Massaggio magnetico e ipnogeno

Secondo giorno:

- Tecniche per ansie, fastidi, pensieri negativi - Recupero del concetto di coscienza - Finalità della presenza - Esercizi per la presa di coscienza - False core - Essential core - Esercizi di presenza allo specchio

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PROFESSIONAL COACH – VIP COACH - LO SPIRITO

DEL COACHING

Fare coaching significa aiutare una persona ad essere se stessa e a sviluppare i propri potenziali. In ambito professionale si mira allo sviluppo delle performance in maniera creativa. Il coaching si basa sulla teoria della maieutica, in quanto ognuno di noi ha le risorse necessarie per riuscire, deve solo portarle alla luce e il coach guida in questo percorso attraverso un insieme logico di domande.

Il life coach agisce più a livello individuale, fissando obiettivi e guidando il proprio cliente verso una direzione di vita per il raggiungimento di obiettivi perso-nali.

CERTIFICAZIONI INTERNAZIONALI

Il corso rilascia il certificato di PROFESSIONAL COACH, se associato ai primi due step della PNL si ottiene il certificato di LIFE COACH.

DURATA

Due giorni di stage

Primo giorno:

- Il fine del coaching - Concentrazione di pensiero - Trio fondamentale - Contratto di coaching - Processo di coaching e domande - Tecniche per ingenerare opzioni - Triangolo del coaching

Secondo giorno:

- Quantum coaching - Valori e credenze - Coaching relazionale - Coaching energetico - Natural coaching - Coaching di gruppo

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FORMAZIONE E APPRENDIMENTO

Questo corso prevede una focalizzazione attiva ed esperienziale sul training trasformazionale. Saranno mostrate tecniche che incrementano la padronanza di sé e la capacità di comunicare a livelli multipli contemporaneamente.

Un radicale approfondimento della tecnologia della PNL e delle tecniche di CNV evolute ed un passaggio importante per il proprio miglioramento individuale.

Inoltre saranno mostrate tecniche di memorizzazione ed apprendimento fo-tosinaptiche e classiche per una maggiore capacità di lavorare in maniera flessibile e utilizzando mappe mentali.

CERTIFICAZIONI INTERNAZIONALI

Il corso rilascia il certificato internazionale di TRAINER.

DURATA

Due giorni di stage

Primo giorno:

- Strategie di apprendimento - Pensiero lineare e pensiero sistemico - Parlare in pubblico - Voce e sguardo - Gestire un gruppo - Abilità avanzate di modellamento - I filtri di apprendimento - Ricalco e motivazione

Secondo giorno:

- Sviluppare la scienza e l’arte dell’insegnamento - Metodo LuxMind® per la memoria - Metodo LuxMind® per lettura veloce e lettura fotografica - Lettura veloce e sviluppo della creatività - Modelli linguistici evoluti e metafore - L’arte del controllo finale - Facilitare i processi e dare istruzioni - Insegnare alla mente conscia e alla mente inconscia - Ancore da scena e abilità da palco

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COACHING PER LA RICCHEZZA - BUSINESS &

LEADERSHIP

Scopo dell’allenatore è sviluppare le abilità e le potenzialità dei coachee, cre-are dei campioni in base alle inclinazioni che le persone hanno.

Il coach mira a sviluppare la persona che si rivolge a lui nella direzione con-sona ai suoi potenziali e per operare in un ambiente specifico (“il campo di gioco”) tenendo conto delle regole da rispettare.

Il Coach utilizza tutte le tecniche a sua conoscenza per ottenere i massimi ri-sultati, sviluppando una relazione personale con il Coachee. Così come ogni allena-tore si sforza di essere il migliore e di andare al di là dei

modelli preesistenti mirando esclusivamente al risultato, per essere un buon coach è indispensabile sviluppare il proprio modello personale ed unico di coa-ching, e sviluppare anche una serie di doti, quali confidenza in sé stessi e sicurezza.

Il corso comprende anche abilità immediate (memoria, lettura con il metodo esclusivo LuxMind). Vi insegna una serie di strategie mentali per il successo. Com-prende inoltre il potente modello di Vendita PNL3 ed i concetti di Quantum Psi ap-plicati alla vendita ed al coaching. I modelli quantici sono infatti particolarmente efficaci nelle situazioni complesse caratterizzati da un altissimo numero di variabi-li.

CERTIFICAZIONI INTERNAZIONALI

Il corso rilascia il certificato internazionale di LEADERSHIP COACH.

DURATA

Due giorni di stage

Primo giorno:

- Tecniche di coaching - Business e Leadership - Tecniche di ipnovendita - Enneagramma applicato al business - Il sistema LuxMind ® - Quantum Psi ® - Natural coach

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Secondo giorno:

- Coaching efficace - Concetti psicologici per il business e il marketing - Coaching per la vendita - Mental Skills - Comunicazione ipnotica per il business - Coach Manager - Marketing del coach

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COACHING DI IPNOSI

Impara l'ipnosi in maniera personalizzata in un corso unico ed intenso! Un corso per un salto di qualità nella pratica personale e professionale delle mate-rie insegnate grazie alle tecniche esclusive della nostra scuola.

Un corso nel quale si associano le tecniche ipnotiche ericksoniane e quantiche ai concetti di life coach e business coach.

CERTIFICAZIONE INTERNAZIONALE

Il corso rilascia la certificazione internazione di COACHING IPNOSI

DURATA

Due giorni di stage

Primo giorno:

- Stati di coscienza e fenomenologie di trance - Anestesia - Analgesia profonda - Coaching Professionale di Ipnosi regressiva

Secondo giorno:

- Esempi di induzioni (Erickson, orientale, elman) - Regressioni dissociate - Metodologie quantiche - Metodo LuxMind per fissare obiettivi - Ipnoterapia essenziale

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INFORMAZIONI PER CHI VUOLE DIVENTARE FOR-

MATORE PROFESSIONISTA

DIVENIRE OPERATORE

A partire dal terzo e più completamente dal quarto livello è possibile incominciare a divenire operatore nelle tecniche sopraddette. E’ possibile operare in Italia oppure in altri paesi CEE. Per chi lo desidera è anche possibile aprire un centro in col-laborazione.

INSERIMENTO NEGLI ELENCHI PROFESSIONALI

Una sicura garanzia per l’operatore in ITALIA è anche l’inserimento nell’ELENCO PROFESSIONALE. Tale ELENCO DI CATEGORIA che riporta i professionisti è stato creato su indicazione del sindacato SINAPE, che si impegna nella tutela morale giuridica degli operatori.

Tra i risultati di tale impegno ricordiamo anche l'inserimento delle associa-zioni rappresentative della disciplina nell'elenco gestito dal CNEL (organo statale) per le nuove professioni.

TIROCINIO E PRATICA PROFESSIONALE

La Scuola permette una serie di tirocini specifici ed anche la possibilità di collaborazione per gli allievi che si dimostrano capaci. Molti docenti hanno iniziato così. Il tirocinio è un’interessante occasione di pratica per chi vuole divenire opera-tore. Tale esperienza infatti permette di ricevere consigli per migliorare e divenire professionista.

AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE E FORMAZIONE CONTI-NUA

Già da molti anni la nostra scuola si è fatta promotrice del modello della “Formazione Continua” ed ogni certificato rilasciato ne menziona espressamente la necessità. La scuola organizza regolarmente momenti di formazione continua, oltre a riconoscere aggiornamenti professionali svolti verso varie istituzioni.

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TEAM DI RICERCATORI DELL’ISI-CNV

Dr. Marco Paret ♦♦♦ Direttore dell’ISI-CNV

Fondatore e direttore della scuola ISI-CNV, esponente del mondo dell’ipnosi svolge ricerche in otto lingue, e ne conosce svariate altre. Ideologo della PNL-3

Sito http://marco-paret.pnl-3.com/

Prof. Aldo Setti

Docente di Teorie e Tecniche delle comunicazioni di massa presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università Telematica Guglielmo Marconi di Roma. Studioso di PNL.

Sito www.aldosetti.com

Prof. Giuliano Capani

Docente di Cinema all'Università del Salento. Studioso di PNL e documentarista.

Sito www.giulianocapani.info

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Prof. René William Leon

Professor Nepal University e Cairn Nepal Coordinator

Raymi Phénix

Raymi PHENIX est un virtuose de l'Hypnose et du Mentalisme. C'est un show man mais aussi un conférencier, un formateur et un thérapeute certifié à Nice.

Dr. E. Massone

Anrthopo Nice U, S-Fr

Prof Jean Pierre Giudicelli

Ancien Professor de la Facultè de Nice

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Professori aggregati CAIRN

Prof. Mike Singleton, UCL LAAP

Prof. Ian Clegg, SWA U CDS UK

Prof. HMJ, SWA U DACE e-Learning

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SITI DI PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA

SITO DELLA SCUOLA, ALTRI SITI COLLEGATI E SITO DEL DR. MARCO PARET

• SITO ITALIANO DELLA SCUOLA: www.neurolinguistic.com • PAGINA PERSONALE DI MARCO PARET: http://marco-paret.pnl-

3.com/ • SITO MESMERISMUS: http://www.mesmerismus.info • SITO RISORSE GRATUITE: http://www.pnl-nlp.org/dn/ • LIBRI DIGITALI SUL MAGNETISMO:

http://www.neurolinguistic.com/pnl/scannedebooks/pagesneurolin.htm • ALTRI SITI: www.isi-cnv.com

RICERCHE NEPAL

• SITE INGLESE RICERCHE NEPAL: www.dzogchen.ws

ALTRI LINKS UTILI

• SITO INGLESE NLP: www.nlp-london.co.uk • SITO INTERNAZIONALE: www.nlp4all.org

SINDACATO SINAPE, AFEM ET CIRCOLO ATOUM

• SINAPE http://www.sinape-cisl.it/ • AFEM: http://www.neurolinguistic.com/esoterika/afem.htm • CERCLES ATOUM: www.cerclesatoum.com