plancia legno 1

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Locarno Chiasso Bellinzona Sonogno Airolo Olivone Roveredo Cevio Biasca Pura Lugano Agno SCHEDA ARTIGIANATO GLAti Federazione Associazioni Artigiani Ticino Daniela Trovanelli Via Cantonale 6984 Pura Telefono 091 606 83 41 Mobile 079 461 33 85 [email protected] LEGNO

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Transcript of plancia legno 1

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DanielaTrovanelli Via Cantonale6984 PuraTelefono 091 606 83 41Mobile 079 461 33 [email protected]

LEGNO

Biografia

Sono originaria di Soletta e sono cresciuta nel canton Argovia, ma vivo a Pura da molti anni (1984).Nel 2004 mi iscrivo a un corso per adulti, tramite il quale ho imparato a produrre i cesti tradizionali ticinesi, usando come materie prime unicamente il castagno e il nocciolo.Quello che più mi ha affascinato è il fatto che con solo due diversi legni ho potuto creare una così larga varietà di cesti tradizionali e di oggetti artistici.Dopo breve tempo ho capito che questa attività sarebbe divenuta più di un semplice hobby per me; infatti ora sono riuscita a fare dell’arte cestaia la mia occupazione prin-cipale.Frequento regolarmente il mercato di Bellinzona e partecipo a diversi mercati nella Svizzera interna, tra i quali i principali sono:- Il Rüeblimärit ad Aarau (mercato delle carote)- Jeremias Gotthelf-märit a Sumiswald, dove nel 2009 ho vinto il primo premio come

miglior artigianato.Inoltre, vado regolarmente nelle scuole elementari del Cantone (classi 4e e 5e), nelle quali propongo ai bambini di svolgere loro stessi un piccolo lavoretto d’intreccio.

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Matthias BachofenAtelier del legnoVia Cantonale 276814 LamoneMobile 079 429 02 [email protected]

LEGNO

Lamone

Biografia

Matthias Bachofen, nato a Winterthur nel 1964, alla sua formazione commerciale nel 1984 aggiunge un apprendistato di tornitore di legno. Di seguito lavora in varie ditte nel settore del legno prima di mettersi in proprio in Ticino dove si propone con varie mostre personali e collettive.

Mostre collettive di artigianato- Artigiani della Svizzera Italiana si presentano, Stadt Casino, Basilea- Colori dell’autunno, Bottega dell’artigiano, Lugano- Artigiani malcantonesi, Sessa- La Luce, Bottega dell’artigiano, Lugano- Kugelige Impressionen, Gallerie Milchpintli, Beitenwil- L’artigiano nell’arredo, Mobili Pfister, Contone

Mostre personali di artigianato- Legno tornito, Galleria Alveare, Locarno- Legno tornito “ai limiti”, Bottega dell’artigiano, Airolo- Grandioso, sfere in legno (insieme a S. Nussberger), Bottega dell’artigiano, Lugano

Mostre d’arte- Sculture in legno, mostra collettiva, Centro dell’artigianato, Cevio- Matthias Bachofen – e il legno diventa arte, Scuola Steiner, Origlio- esposizione nell’Atelier Fabiola, Lugano/Locarno

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Renato Musso 6717 TorreMobile 076 708 97 [email protected]

Biografia

Mi chiamo Renato Musso,fin da giovane ho coltivato la passione per tutto ciò che riguarda l’antico nel campo del legno.Ho avuto la fortuna di avere come cognato un abile restauratore di mobili antichi, proveniente da una famiglia di diverse generazioni di falegnami ebanisti e restauratori, presso il quale ho lavorato per diversi anni come apprendista; dopodiché ho iniziato la mia attività in proprio indirizzandomi principalmente verso il recupero ed il restauro dei tipici mobili rustici ticinesi dell’ ‘800 e dei primi del ‘900, oltre che degli utensili caratteristici di quelle zone, di cui io sono originario (Osogna) e che mi hanno sempre affascinato per la loro semplicità e primordialità.Mi piace anche occuparmi del ripristino di casali e rustici in tutto ciò che riguarda le parti in legno antico (portoni, porte, pavimenti, travi, scale, ecc…).Da qualche anno ho una casa con un piccolo laboratorio a Torre in val di Blenio, dove esercito la mia attività di restauro e di compravendita, soprattutto nel periodo estivo.

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ChristianBaunazContrada San Giorgio 106616 LosoneTelefono 091 754 17 [email protected]

Biografia

L’idea di base che ha dato spunto per la progettazione dei vari animali presentati, è venuta dalla “Walser Chüa”. Questo giocattolo antico che rappresenta la nascita di un vitellino era tipico dei pastori della zona alpina.

Nel libro “Giocattoli di altri tempi”, P. Addor scrive: “la mucca nutrice, simbolo di fertilità e di ricchezza, di apparenza massiccia ma solidamente piantata sulle sue zampe, da al bambino un sentimento di sicurezza.Surrealismo degli oggetti: il vitellino fa ritorno nel ventre materno quando più gli aggrada o, per meglio dire, quando il bambino lo desidera!Meraviglioso modo di rappresentare una nascita, di mettere a propria portata un mistero, consentendo di ripeterlo all’infinito”.

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RobertoBarboni Via Stradone 936579 PiazzognaMobile 079 963 12 [email protected]

LEGNO

Biografia

Sono nato a Locarno nel 1970, negli anni ‘90 mi trasferisco nel Gambarogno, dove posso godere ogni giorno della meravigliosa vista sul Lago Maggiore.Da sempre ho avuto la passione per la creazione di oggetti e sculture: attraverso l’in-nata manualità, in passato ho creato piccole cose, come candele o mini-sculture, ma più che altro per diletto personale.

Negli ultimi anni si è fatta vieppiù insistente la propensione per la lavorazione del legno, passione che fino al 2010 son riuscito a soddisfare maggiormente nei momenti di vacanza in montagna: costruzione artigianale di mobili rustici o sculture con la motosega.Nello stesso anno decido, anche grazie ad uno spazio ricavato nell’atelier di mio pa-dre, di addentrarmi nella tornitura artistica: comincio i primi esperimenti con un pic-colo tornio per passare poco dopo ad un macchinario più performante e che permette di esprimere al meglio quello che „vedo“ nel pezzo di legno grezzo.

La mia formazione è da „autodidatta“, e siccome non si finisce mai d’imparare, la mia ricerca e informazione sul mondo della tornitura è in costante crescita. Il legno che lavoro proviene prevalentemente dai nostri boschi, cercato in loco o do-nato da qualche amico giardiniere/falegname; non importa se fresco o stagionato, mi fermo a osservare il pezzo grezzo, immagino la forma o l’oggetto che si cela al suo in-terno e poi lo metto sul tornio... ecco che il „virus turniensis“ ha fatto un’altra vittima!

La mia produzione attuale varia da lavori „in serie“ come ciotoline, bicchierini, por-tacandele e piatti di diversi modelli fino alla creazione di pezzi unici come lampade, grossi bowl e „scatole“ particolari che ben si addicono anche come oggetti di arre-damento moderno. Come prodotto che mi contraddistingue a livello cantonale ho le mie penne artigianali, dalle biro alle stilografiche, usando legni nostrani o esotici, come ebano o radica di eucalipto, questi oggetti ben si addicono ad un regalo personalizzato. Di tanto in tanto esce dal laboratorio pure qualche scultura o pezzi lavorati interamente a mano.

I miei prodotti si possono trovare presso diversi negozi dell’artigianato in Ticino e natu-ralmente, in occasione delle mie numerose presenze a mercati o fiere dell’artigianato. Su appuntamento potete trovarmi nel mio laboratorio, dove posso produrre anche og-getti su richiesta secondo ogni esigenza.

Sul sito internet: www.barboni.ch, potete trovare altre informazioni sui miei prodotti, sugli appuntamenti in programma e diverse curiosità sul mondo della tornitura e del legno in generale.

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VillaLuganese

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CasimiroPiazzaZona artigianale6966 Villa LuganeseTel./Fax 091 930 07 90Mobile 079 620 60 [email protected]

LEGNO

Biografiadi Dalmazio Ambrosioni

Dall’artigianato all’arte popolare e ritornoQuel matt d’un Casimiro. L’ho sentita più di una volta, mi piace quel sentirgli dare del "matt". Così come lo diamo noi, in dialetto. "Matt" nel senso di uno creativo, pieno d’inventiva, che non sai mai dove va a parare. Un po’ fuori dalle regole, imprevedibile e imprendibile, anticonformista, non classificabile secondo i canoni usuali. Uno che si dà da fare, non sta mai fermo, che ha la testa dove noi – prevedibilmente normali – non la cacciamo mai e, quando meno te l’aspetti, te ne combina qualcuna delle sue. Una la fa e cento le inventa, il Casimiro. Mosso sempre da un motore, una fucina in piena attività, scoppiettante. L’ultima delle sue è l’esposizione al Capannone delle manifestazioni di Pregassona. Cento opere, centocinquanta, duecento, chissà. Perché il Casimiro, Casimiro Piazza, festeggia i suoi sessant’anni con una mostra. E con cosa d’altro potrebbe, visto che "matt" lo è proprio nella direzione dell’arte: precisamente arte popolare e artigianato. Cosicché le decine e decine di opere che esporrà (tra le oltre mille realizzate da quando aveva 12 anni, da quella "Santa casa lauretana" che ha da poco replicato in marmo di Carrara) sono, di quell’essere "matt", il risultato tutt’altro che concluso, visto che negli ultimi dieci anni ne ha realizzato oltre duecento e intende continuare su questo ritmo. Insomma è nel pieno della produttività, direi della maturità, poiché ha chiarito oltre ogni dubbio quello che intende fare e come lo intende fare, avendo oliato al meglio il motore delle sue le capacità e messo a punto le tecniche produttive. Come dire che quel "matt" di Casimiro ha messo la testa a posto. A modo suo, ovviamente, ossia proponendosi come artigiano e artista di stampo prettamente popolare, con l’accento proprio sul "popolare".

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