Pizzo Meta 2012

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www.caisarnano.it NOTIZIARIO ANN. DELLA SEZIONE CAI - SARNANO (MC) ANNO 2012 - n. V IL CAI E L’AMBIENTE TREKKING E PROIEZIONI RECORD DI SOCI NELL’ANNO 2011 SULLE ORME DEL MESCHINO GRUPPI ESCURSIONISTICI CALENDARI E PROGRAMMA 2012 TURISMO SOSTENIBILE NEI PARCHI STAMPA E RICORDI FOTO CURIOSE SCORCI DEI MONTI SIBILLINI PIZZO META PIZZO META

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Notiziario annuale della sezione CAI di Sarnano (MC)

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Page 1: Pizzo Meta 2012

www.caisarnano.itNOTIZIARIO ANN. DELLA SEZIONE CAI - SARNANO (MC) ANNO 2012 - n. V

IL CAI E L’AMBIENTE

TREKKING E PROIEZIONI

RECORD DI SOCI NELL’ANNO 2011

SULLE ORME DEL MESCHINO

GRUPPI ESCURSIONISTICI

CALENDARI E PROGRAMMA 2012

TURISMO SOSTENIBILE NEI PARCHI

STAMPA E RICORDI

FOTO CURIOSE

SCORCI DEI MONTI SIBILLINI

PIZZO METAPIZZO META

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2 CAI Sarnano 2012PIZZO META - V

I quello che si voleva evitare: l'esonda-n Italia ogni pioggia provoca danni. Gli zione. Nel marzo 2011, travolte sponde interventi effettuati dopo la catastrofe e infrastrutture. Nell'ultimo decennio si rivelano, alla pioggia successiva, ineffi-marchigiano si sono succeduti interventi caci se non controproducenti. Cosa non di ripristino della sezione idraulica me-funziona nella difesa del suolo? diante livellamenti realizzati con ruspe. I Giammario Spacca, pres. della Regione risultati: sperpero di risorse finanziarie e Marche, dopo l'alluvione nel Fermano-distruzione di ambienti fluviali. La giusta Maceratese (marzo 2011) ha parlato di mentalità nella difesa del suolo non è un nuovo approccio, vista l'inutilità delle

maturata sia negli uffici preposti, sia nel sentire comune. opere. Il denaro pubblico è stato speso per lavori idraulici Le leggi esistenti sono innovative ma non sono applicate di vecchia concezione, già abbandonata da regioni più con lo spirito di chi le ha redatte. L'autorità di bacino, ac-evolute. Il fiume non è un canale, dove la portata da smal-cantonata; sulle criticità: interventi del momento, disarti-tire è in funzione a velocità e sezione. È ben altra cosa. È colati. Il “nuovo corso” deve prevedere: pianificazione ter-un ecosistema in cui vivono animali e vegetali. Ridurlo a ca-ritoriale, delocalizzazione d'infrastrutture a rischio e co-nale di scolo è un errore naturalistico e idraulico. Il fiume raggio nel negare autorizzazioni edilizie nelle zone dei cor-ha sue dinamiche e interagisce con il territorio. “Piallare” si d'acqua. Sono misure non nuove, enunciate, ma spesso il fondo e rettificarne il corso per creare un canale, in cui inapplicate per l'incapacità delle amministrazioni locali di l'acqua scorra secondo i parametri idraulici, è un'aber-assumere decisioni politicamente impopolari. razione: l'acqua aumenta di velocità, energia e capacità

erosiva, scaricandosi infine su argini e manufatti. L'onda di piena diventa più veloce e aumenta di altezza, poiché la stessa acqua passa in minor tempo, causando proprio

dott. Paolo Tiberi ¢

pres. sez. C.A.I. Sarnano

Difesa del suolo e conservazione dell'ambiente

Un manufatto accanto a macigni sul fiume Tenna

Assalti al territorio

IL CAI E L’AMBIENTE

Danni all’ambiente da plastiche e moto

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dustriale, la richiesta di energia potreb-emocrazia e libertà rappresentano be essere sempre minore. Pertanto, con-il massimo livello di benessere cui siglio più educazione e attenzione nel ri-una società moderna può aspirare. Per spetto del territorio e cioè: giusto uso, conservarle, però, si chiedono al singolo manutenzione e conservazione nell'in-individuo: autogestione e senso di re-teresse di tutti. Sembra che le recenti al-sponsabilità. Se ciò non avviene, si deve luvioni e frane l'abbiano ricordato all'o-rimediare con la repressione per arresta-pinione pubblica. Cerchiamo di farne te-re atti vandalici o attività dannose. Chi, soro. Occorre cautela anche nel disbo-come noi del C.A.I., frequenta il Grande

scamento selvaggio e nell'eccessivo ambientalismo, spes-anello dei Sibillini può imbattersi ancora, nonostante va-so causa di mancata pulizia e cattiva gestione di boschi e rie proteste, in segnaletiche fettucce di plastica non bio-corsi d'acqua. Non è lontano il tempo del “Radar” a Sar-degradabili, abbandonate da associazioni sportive. Nel nano, quando ribattevo ad amministratori locali che i sol-Parco capita pure che si venga investiti da rombanti moto di andavano spesi per prevenire danni e non per guardare enduro e “quad”, lanciati a folle velocità. Itinerari natura-in aria cercando di capire l’arrivo di “bolle d'acqua” o listici lungo i fiumi, allestiti con denaro pubblico, sono usa-“qualche nuvola”. Ciò è svolto egregiamente dai satelliti. ti per gare di enduro, dannose alla biodiversità del sotto-Insomma, dopo assalti continui e sempre più numerosi, bosco e alla tranquillità degli animali selvatici, col risultato perpetrati a danno dei nostri territori, potremmo un gior-di solcare la sentieristica condannandola all'inaccessibilità no ritrovarci ironicamente a discutere di “tracce per erosione e successiva canalizzazione, provocata dalle dell'uomo nei sentieri bassi”. piogge. Occorre attenzione anche nell'uso di eolico e foto-

voltaico in territori di forte valenza turistico-ambientale e di paesaggio agrario! Oggi, forse al tramonto dell'era in-

geom. Mariano Costantini

vice pres. sez. C.A.I. Sarnano

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l 2011, per la sezione C.A.I. di Sarnano, si è aperto con derevole affluenza di pubblico che ha accolto favorevol-

il lavoro di alcuni membri del direttivo per la stesura mente la nostra iniziativa. Un ringraziamento particolare

dell'itinerario “La Valle dei Tre Santi” da inserire nel libro va a Elisabetta Raschioni, sempre presente nelle ore po-

“Marche le più belle escursioni” di Alberico Alesi e meridiane di tutti i giorni festivi della manifestazione.

Maurizio Calibani. Dopo dodici anni in ristampa. Questa Il televisore è stato ovviamente utilizzato durante la tradi-

nuova edizione del libro, quindi anche della nostra escur- zionale “pizzata” di ferragosto.

sione, è stata ampliata con im- Il bilancio della stagione escur-

magini inedite, nuovi e più chia- sionistica è stato anche per il

ri schemi cartografici, note in- 2011 abbastanza positivo: tut-

formative e relazioni aggiorna- te le uscite si sono svolte rego-

te. larmente con una buona parte-

Su invito dell'associazione “Le cipazione di soci e amanti della

Antiche Torri” di Sarnano, nel montagna.

febbraio 2011, la sezione, rap- Per il futuro sarebbe auspicabi-

presentata da Elisabetta Ra- le vedere il coinvolgimento di

schioni e da Carlo Salvatori, ha un numero maggiore di giova-

proiettato nella sala congressi ni. Andare per monti è sacrifi-

diapositive sui Monti Sibillini e cio, ma la fatica viene ricom-

sui Monti della Laga per giova- pensata dal raggiungimento

ni cinesi, ospiti di Sarnano per della meta e dalla vista di pae-

un corso semestrale di studio saggi stupendi, che possono es-

della lingua italiana. sere immortalati dagli scatti fo-

La grande novità del 2011 è sta- tografici. Queste immagini so-

to l'acquisto, da parte della sezione, di un televisore con no un piacevole ricordo, che poi ognuno può rivivere du-

schermo gigante di 47 pollici LCD e in parte anche LED. rante tutto l'anno. L'ultima domenica di novembre, la se-

Un televisore moderno, dotato di tutte le caratteristiche zione ha partecipato come consuetudine alla manifesta-

tecniche, con vari ingressi audio-video, per rispondere to- zione “Snow Fest” che si è svolta nel palazzetto dello

talmente alle nostre esigenze. L'acquisto è stato delibera- sport, con uno stand e proiezioni di numerose fotografie

to durante l'assemblea ordinaria nel mese di marzo. di soci.

Questa importante spesa ci permette di vedere fotografie Il tesseramento per l'anno 2011 si è concluso con il re-

digitali e filmati dei soci durante serate o manifestazioni cord sezionale di 225 soci.

varie, allo scopo di divulgare lo spettacolo della monta- Si ricorda infine di consultare il nostro sito www.caisar-

gna con immagini e panorami mozzafiato. nano.it che è periodicamente aggiornato in occasione di

In occasione della mostra mercato, a cavallo fra il mese di novità e manifestazioni alle quali la sezione partecipa.

maggio e giugno, abbiamo debuttato con le proiezioni

in una stanza del Palazzo dei Priori, messaci a disposizio-

ne dall'amministrazione comunale. C'è stata una consi-

Carlo Salvatori

segretario - tesoriere, sez. C.A.I. di Sarnano

QUOTE ASSOCIATIVE 2012

SOCI ORDINARI 40,70 EURO

SOCI FAMILIARI 21,71 EURO

SOCI GIOVANI 15,69 EURO

AMMISSIONE

NUOVI SOCI 3,81 EURO

1998 PENNA

1999 MAGLIETTA

2000 CAPPELLINO

2001 COLTELLINO

2002 MARSUPIO

2003 BORRACCIA

2004 OMBRELLINO

2005 PONCHO

2006 ZAINETTO

2007 MARSUPIO

2008 BORSELLO

2009 BUSSOLA

2010 BERRETTO IN PILE

2011 SCIARPA IN PILE

2012 BORSELLO / NECESSAIRE

el Cl Alp n d ano d ub i o i Sarnal 1 8 oD 99 un omaggio ai s ci

3PIZZO METAPIZZO META 3PIZZO METAPIZZO META - V CAI Sarnano 2012

LA SEZIONE INFORMA

Il Cai animatore di una serata tra i ragazzi dell’oratorio

Trekking e proiezioni

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4PIZZO META - V CAI Sarnano 2012

SOCI ORDINARI 173

SOCI FAMILIARI 33

SOCI GIOVANI 19

Scagnetti Alberto, Scarponi Emidio, Spendolini Franco, Spinelli

Claudio, Spinucci Giorgio, Staffolani Danilo, Stortoni Fausto,

Superiori Faida, Taccari Marco, Tamagnini Mario, Tambella Luca, Alessandrini Baldo, Alessandrini Graziella, Amici Giuliana, Angelelli

Tanucci Gedeone, Tanucci Sandro, Tassi Emanuele, Tedeschi Lorenzo, Anitori Nazzareno, Annavini Hena, Antonelli Fabrizio,

Barbara, Tedeschi Censori Giovanni, Teodori Antonio, Tesei Aquilanti Luciana, Arrà Antonio, Battaglioni Paolo, Bertoni Rita,

Daniele, Tesei Giuseppe, Tiberi Paolo, Tidei Alberta, Tirabasso Biaggi Remo, Birzer Gerhard, Bombardi Giandomenico, Bonelli

Roberto, Tordini Pierluigi, Tossici Nazzareno, Tossici Vincenzo, Linda, Bracci Domenico, Branchesi Andrea, Bruni Luigina, Bruschi

Travaglia Loretta Turicchi Renato, Ulissi Anna Maria, Vaioli Adolfo, Burocchi Bruno, Burocchi Stefano, Cabascia Ivo, Calcina

Guglielmo, Vallesi Giuseppe, Venanzi Mario, Venanzi Mauro, Corrado, Canzonetta Secondo, Carassai Claudio, Carassai Marco,

Vergari Gino, Vergari Giuseppe, Vita Aldo, Zamponi Elisabetta, Cardarelli Roberto, Carsetti Pierfrancesco, Casciotti Giorgio,

Zamponi Mauro, Zega Gualtiero.Casciotti Paolo, Casoni Moreno, Celi Giulio, Cencioni Benedetto,

Censori Domenico, Censori Stefano, Cerchiè Federico, Ceregioli

Franco, Ciabocco Giancarlo, Cianconi Francesco, Ciarlantini

Raffaele, Coccetti Maurizio, Compagnucci Amalia, Compagnucci

Bruno, Compagnucci Leonardo, Corazza Giancarlo, Costantini Battistini Daniele, Birzer Jutta, Bugatti M. Grazia, Carassai Luca, Costantini Mariano, Curi Francesco, Cattaneo Marco, Aurelio, Del Giudice Paolo Maria, Cavalli M. Grazia, Ciabocco Di Carlo Renzo, Di Chiara Giovanni, Cipolla Maria, Coccetti Emanuele, Farina Remo, Ferretti Lucia, Coccetti Luigi, Compa-Franco, Ferriccioli Giuseppe, gnucci Marco, Costantini Renato, Filoni Luigi, Fioravanti Avio, Del Bello Tiziana, Desideri M. Foresi Valter, Fornari Remo, Forti Silvia, Frinchillucci Gianluca, Eraldo, Frasini Antonio, Frattali Gibertini Silvia, Iommi Cristiana, Fabio, Frollà Giancarlo, Frollini Lucarelli M. Grazia, Maggiore Lando, Galoni Maurizio, Gentili Rosetta, Mariotti Luca, Migliori Anna , Gent i l i G iuseppe , Marco, Moretti Rosella, Orazi Gentilozzi Marco, Ghiandoni Fabrizia, Perlini Antonella, Angiolino, Gianseni Gabriele, Perogio Lorenzo, Perugini Gibertini Gabriele, Gregori Simona, Ruffini Cheti, Salvatori Stefano, Innamorati Flaviano, Elena, Scipioni Amalia, Tiburzi Innamorati Giulio, Ippolit i Fabiola, Tidei Romina, Toloni Alessandra, Lucarelli Francesca, Lucozzi Adorna, Magrini Antonio, Carmen, Virgili Sofia.Mancini Monia, Mandozzi Vincenzo, Mannozzi Sergio, Mariani

Giulio. Marini Graziano, Mariotti Nicola, Marzialetti Lando,

Mastrocola Andrea, Merelli Patrizia, Miconi Maurizio, Miconi

Nazzareno, Migliori Piergiorgio, Monaldi Giuseppe, Montanari

Orolando, Moriconi Romeo, Pacazocchi Dario, Pacetti Furio,

Palmoni Antonello, Palmoni Antonio, Palmoni Luciano, Paoletti

Franco, Paolucci Loris, Papi Sandro, Pasini, Bruno, Pennesi Antonio,

Pennesi, Piero, Perfetti Desiderio, Perogio Adolfo, Perugini

Pierpaolo, Petetta Vermiglio, Pettinari Franco, Piccinini Giuseppina,

Pierli Maria Angela, Pilotti Valentina, Polci Stefano, Poli Silvia, Quin-

tili Emanuele, Rafaiani

Luigi, Raschioni Elisa-

betta, Recchi Ruggero,

Remoli Sergio Maria,

Rocchi Claudio, Rocci

Giul io, Romagnol i

Angelo, Rossi Federico,

Rossi Pietro Maria A.,

Sagripanti Massimo, Sa-

lustri Clorindo, Salustri

Giorgio, Salvatori Car-

lo, Salvucci Giovanni,

Sanson Jean Bernard,

Santucci Alessio, Sardi-

ni Ivano, Sargolini Augu-

sto, Sargolini Massimo,

S a t u l l i G i u l i a n a ,

Sbaf foni Mauriz io,

Anella Nicolò, Arrà Valentina, Battistini Gaia, Battistini Lucia, Biaggi

Rachele, Camillozzi Silvia, Canzonetta Fabio, De Palma, Luca, Di

Chiara Letizia, Di Chiara Matteo, Moretti Sharon, Petetta

Alessandro, Pettinari Elisa, Piergentili Rebecca, Romanelli, Valerio,

Tiberi Alessandra, Tiberi Chiara, Verolini Maria, Zamponi Elena

Maria Josè. ¢

Soci Cai con foto e proiezioni allo Snow Fest 2011

CONSIGLIO DIRETTIVO

REVISORI DEI CONTI

FAIDA SUPERIORI

ELISABETTA RASCHIONI

BRUNO COMPAGNUCCI

PAOLO TIBERI

MARIANO COSTANTINI

CARLO SALVATORI

VERMIGLIO PETETTA

MAURIZIO COCCETTI

MASSIMO SARGOLINI

HENA ANNAVINI

REMO BIAGGI

VINCENZO MANDOZZI

presidentevice presidente

segretario - tesorierevice segret. - grafico

consigliereconsigliereconsigliereconsigliereconsigliere

225 SOCI NEL 2011 - UN RECORD

Art. 1 - Costituzione e finalità

Il Club alpino italiano (C.A.I.), fondato in Tori-no nell'anno 1863 per iniziativa di Quintino Sel-la, libera associazione nazionale, ha per isco-po l'alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, spe-cialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale.

LO ST UT L C IDAL AT O DE A

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Guerrino partecipa in anonimato. Lo aiuta Alessandro che gli ’esursione più fascinosa dell'anno 2011: sul monte Sibilla

dona vesti e armi. Nei tre giorni vince ogni gara ma, creden-(2173 m) dal rifugio Sibilla (1546 m) per il versante sud-

dosi plebeo, non osa pretendere come moglie Elisena. La est e sul sentiero che s’arrampica sopra la famigerata strada “a

mano della giovane viene chiesta da due principi arabi zeta”. Uno scempio che valse al sindaco Francesco Corbelli

all'imperatore, che si oppone e quelli stringono d'assedio Co-di Montemonaco il premio Attila. Un'escursione con passaggi

stantinopoli. L'imperatore, grazie all'aiuto di Guerrino, riesce accattivanti sulle roccette della Corona tra panorami mozza-

a sconfiggere i turchi e, alla richiesta di andare a cercare i veri fiato e atmosfere da favola. Sulle orme di Guerrino detto il

genitori, acconsente interrogando inutilmente gli oracoli per Meschino e nella leggenda della Sibilla Appenninica, chiamata

sapere della famiglia del ca-nel Medioevo maga o fata

valiere. Guerrino parte Alcina da letterati del '400,

ventenne alla ricerca del poeti-pastori e negromanti.

suo passato e giunge dopo La Sibilla, attorniata da fate -

un lungo errare nel regno dice la leggenda - fu grande

della Sibilla. Tra libri e leg-ammaliatrice ed ebbe tra i su-

gende molte sono le va-oi ospiti in quella sua reggia

rianti, ma la tradizione vuo-ipogea, incantata nelle visce-

le che il Meschino passi dai re della montagna, il Guerrin

monaci (oggi casale Rosi) Meschino, cavaliere errante

che cercano di dissuaderlo. alla ricerca dei genitori. Il ca-

Sicuro di sé giunge alla grot-valiere ci salì, benché sconsi-

ta della Sibilla... La “Grotta gliato da monaci, e vi fu trat-

delle Fate” (2150 m) rivol-tenuto un anno intero. Avu-

ta a sud, verso il Lago di Pila-ta finalmente la notizia sul lu-

to, altro luogo noto perfi-ogo dove trovare i suoi,

no in Germania e meta di scappò ma, prima di prose-

negromanti. Monte e lago, guire nella ricerca, passò dal

luoghi d'indubbio fascino. papa a Roma per chiedere

Nel 1420 ci salì il francese perdono d'essersi fermato

Antoine de La Sale. Era ve-troppo a lungo... dalla maga.

nuto in Italia con Luigi III Una leggenda italiana risa-

d'Angiò in spedizione a Na-lente a miti romani e cultura

poli. Salì da Norcia al mon-pastorale da Norcia a Mon-

te Sibilla e al lago di Pilato. temonaco. Nel Medioevo

Studiò quei luoghi tanto fa-era conosciuta in tutta

mosi e misteriosi. Scrisse l'Europa. Intorno all'anno

un resoconto, “La salade” 1410 il trovatore toscano

(l'insalata), con tanto di Andrea da Barberino ci scris-

mappe dell'ascesa. Entrò se un romanzo cavalleresco,

nella grotta e vide un laghetto. La sua, una delle tante “discese “Il Guerrin Meschino”. Opera letteraria in otto libri che si dif-

infere”. Da anni l'ingresso è ostruito: un crollo “provocato”, fuse ovunque con la stampa del 1473. Al centro della vicenda

forse per celare segreti e fantasie pastorali. Così la leggenda c'è Guerrino, figlio di Milone re di Durazzo e Fenisia. In guer-

della Sibilla ha trovato ulteriore alimento. Peccato che i pasto-ra contro gli infedeli, lo affidano alla balia perché lo porti in sal-

ri, quelli di una volta, poeti-cantastorie capaci di conoscere vo. Però, rapito dai pirati, è venduto a un mercante greco e

poemi a memoria non ci siano più, altrimenti avrebbero rica-da questi ceduto all'imperatore di Costantinopoli come com-

mato altre storie sui Sibillini, monti che Leopardi vide da lon-pagno per il figlioletto Alessandro. Guerrino diventa amico di

tano e affascinato chiamò “Monti Azzurri”. Alessandro tanto da chiedergli di affrancarlo e tenerlo a corte.

S'innamora di Elisena sorella del principe, ma non esprime il

suo sentimento perché non conosce le proprie origini: per

questo inizia a farsi chiamare il Meschino. L'imperatore vuole

maritare la figlia Elisena con un torneo per nobili cavalieri e

Vermiglio PetettaCorrispondente e disegnatore dal 1984

del settimanale “l’Appennino Camerte”

5 CAI Sarnano 2012PIZZO META - V

SI RACCONTA IN MONTAGNA

Guerrino, detto il Meschino, accolto dalla Sibilla

Sulle orme del Meschino

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Walter Bonatti, leggenda dell'alpinismo italiano

6 CAI Sarnano 2012PIZZO META - V

ESCURSIONI

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a Montagna e la Natura, il 13 set- riere non placarono le polemiche. In bal-tembre 2011, hanno perso Walter lo: lealtà, senso di squadra e vita. Insom-

Bonatti (81anni), leggenda dell'alpini- ma, “un grosso fardello di esperienze per-smo italiano: “Il re delle Alpi”, scalatore, sonali negative”. Subì ostracismi. Tutta-esploratore e giornalista. Negli anni '70, via seguitò a scalare, esplorare, fotogra-memorabili i suoi reportage per Epoca, fare e scrivere per giornali (mai sul K2) dai settimanale di Mondadori. Ha scritto libri. luoghi più belli e impossibili: dal Namib Era nato a Bergamo nel 1930 e divenne all’Amazzonia. Nei libri invece tornava “guida alpina” nel 1954. spesso a quei dolorosi ricordi giovanili. Nello stesso anno partecipò alla spedi-zione italiana, guidata da Ardito Desio, che permise ad Achille Compagnoni e Li-no Lacedelli di conquistare per la prima volta il K2 (m 8611). Bonatti, a 23 anni, era il più giovane della spedizione. Ri-portò amarezze. “Esperienze troppo cru-de - scrisse - per i miei giovani anni”. Do-vute al mancato raggiungimento dei due scalatori che avevano piazzato la tenda, ma senza avvisare, 250 m più in alto. Impossibile da individuare. Bonatti passò La “versione Bonatti” fu ufficializzata dal col compagno Mahdi una notte (30-31 Cai solo nel 2008. Dopo cinquant'anni luglio) all'addiaccio nella “zona della mor- d'esilio dalla tv, la prima uscita a “Chete” a 50°C sotto zero, senza tenda, sacco tempo che fa” di F. Fazio (17-1-2009). a pelo o altro mezzo per ripararsi. Solo al- Ebbe compagna della vita l'attrice Rossa-le prime luci dell'alba poterono ritornare na Podestà. I funerali civili si sono svolti a al campo 8. Mahdi riportò congelamenti Lecco (18-9-2011); il corpo è stato cre-a mani e piedi. In seguito subì l'ampu- mato e le ceneri tumulate nel cimitero di tazione di alcune dita. La vicenda diven- Porto Venere a picco sul mare. Walter Bo-ne “il caso K2”. La bandiera italiana sulla natti era stato alpinista ed esploratore seconda vetta del mondo e la bella tavola “di terra e di mare”. di Walter Molino sulla Domenica del Cor- [v.p.]

Walter Bonatti

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CAI Sarnano 2012PIZZO META - V 7

AMICI E SENTIERI

Gemellaggio

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Monteroto

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8 CAI Sarnano 2012PIZZO META - V

CALENDARI E PROGRAMMA 2012

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i deve partire con il fisico in ordine e le cose utili nello zaino come: borraccia d’acqua, panini, map-

pa, poncho impermeabile, bussola e cellulare. Utile que-sto non per chiacchierare ma per le emergenze. Non per gli affari: stacca la spina almeno durante l’escursione perché il trekking sia veramente distensivo e tonificante.

Rispetta:l’ambiente (non lasciare rifiuti); gli animali (non spaventarli, non toccare i cuccioli - i genitori potrebbero non riconoscerli più - e tieni al guinzaglio il cane che ti accompagna, specialmente in vista di pascoli); le persone che ti accompagnano (l’escursione non è una corsa contro il tempo, socializza e aiuta chi ha dif-ficoltà);le persone che incontri (salutale per primo e da’ infor-mazioni, se richieste); il lavoro di chi vive in montagna (segui i sentieri e non scorrazzare su prati e fungaie); la tranquillità dei luoghi (parla sottovoce perché la persona civile in casa d’altri... e copriresti grida d’aiuto);te stesso e chi lavora per la tua sicurezza (controlla il meteo e sii prudente per non coinvolgere i soccorrito-ri);le persone che lasci a casa (informale dell’itinerario prima di partire);la funzione e le norme dei rifugi (leggi i regolamenti); i bivacchi e i rifugi incustoditi (non danneggiarli).

Infine, se vai in gruppo: cammina col “passo del montanaro” e in fila india-na (la vipera ha il tempo di allontanarsi);in salita sii lesto a dire “sassooo!” per avvisare gli escursionisti in basso del pericolo provocato dal tuo scarpone.

V. Petetta

il redattore

Con quale spirito si va in montagna?

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tuale è, da sempre, pervicacemente innestata nei pro-egli ultimi anni, in qualsiasi documento di piano tocolli pianificatori e gestionali dei parchi nazionali; for-o di programma, a ogni livello di governo territo-se per le loro dimensioni, certamente per le finalità isti-riale, si continua a ribadire, come un mantra, il concet-tutive. Il più antico parco del mondo, che è quello dello to di “turismo sostenibile”. Forse, alcuni credono che, Yellowstone e interessa tre stati (Wyoming, Idaho e più lo si ripeta, più facilmente si possa raggiungere un Montana), per una superficie di 8.900 kmq (quando la determinato effetto. In realtà, esso non è una formula

dimensione media dei magica e, soprattutto, ri-parchi italiani si aggira guarda obiettivi ben misu-sui 280 kmq), fu voluto rabili: 1) la tutela e il mi-dal 18° presidente degli glioramento del patrimo-USA, Ulysses Simpson nio naturalistico e cultura-Grant, per preservare le le, affinché possa essere bellezze sceniche e natu-utilizzato anche dalle gene-rali e per la fruizione turi-razioni future; 2) la produ-stica. Il legame tra turi-zione di effetti positivi sul-smo e paesaggio era dun-la qualità dell'abitare, che que già negli obiettivi isti-include anche alcuni indi-tutivi.catori socio-economici, co-In Italia non è stato così. I me l'istruzione, l'occupa-parchi sono nati per moti-zione e il tasso d'impren-vi strettamente connessi ditorialità giovanile. alla salvaguardia di alcu-Il turismo, inteso come ne specie animali o vege-viaggio eminentemente

tali, cui si aggiungeva talvolta la conservazione delle orientato al piacere, si è sempre sviluppato a partire di formazioni geologiche e la bellezza del paesaggio. dalle “frontiere” dello spazio urbano e periurbano (

passaggio dall'urbano al rurale Molti di essi erano originariamente riserve di caccia o n.d.r.) ordinario. Entro-aree di tutela istituite con leggi regionali o nazionali. Il terra remoti e celati, o isolate porzioni di litorali non an-turismo, sostenendo le forme nascenti di attenzione al-cora segnate da processi incombenti di trasformazio-la dimensione paesaggistica, ha dunque facilitato un ne urbana e territoriale sono divenuti così prodotti pre-passaggio di scala molto importante che potrebbe con-giati di quello stesso sistema produttivo che, concen-tribuire a ridisegnare il territorio e la città contempora-trandosi altrove, li aveva sinora marginalizzati. In que-nea. Ma esso produce ulteriori stimoli. Non si cercano sto scenario, si snoda la storia dei parchi naturali che, le aree protette solo per la scoperta di natura e paesag-da quasi un secolo e in modo progressivamente cre-gi incantevoli ma anche per vivere meglio, nella consa-scente, contraddistingue l'intero territorio nazionale e pevolezza che la qualità ambientale porta con sé la qua-da molto più tempo quello americano o del nord Euro-lità dell'abitare. pa.In questa prospettiva, alle aree protette si assegna sem-La sensazione di distacco dalla natura, che segna la co-pre più decisamente una nuova mission: divenire mo-scienza urbana, è la prima causa della spinta a trovare delli territoriali in cui sperimentare una migliore qualità un opportuno rimedio a questa carenza fuori dalle mu-della vita. Dal turismo sostenibile all'abitare sostenibile, ra. Il cittadino, anche solo per brevi periodi, sente il bi-il passo è breve. È stata la Convenzione Europea del Pae-sogno di ricrearsi, nel fisico e nello spirito. saggio, redatta a Firenze nel 2000, che ha spostato I turisti si sono dunque avvicinati ai parchi cercando so-l'attenzione dal paesaggio oggetto di tutela, tema di prattutto la natura ma, in effetti, hanno incontrato il nicchia, esplorato dagli appassionati ma piuttosto lon-paesaggio, inteso nella sua accezione più ampia, che tano dalla politica militante, al paesaggio come stru-certamente include il paradigma ambientale e che met-mento per riscoprire il piacere dell'abitare, come attesa te insieme materialità e immaterialità, oggettività e di molti e non prerogativa di un'élite. soggettività, letture fisico-ambientali e interpretazioni

intuitive ed emozionali, realtà scientificamente descri-vibili e impressioni artisticamente narrabili.Nell'esperienza americana, questa vicinanza concet-

prof. Massimo SargoliniFacoltà di Architettura - Università di Camerino

Turismo sostenibile nei parchi

9 CAI Sarnano 2012PIZZO META - V

L’UOMO E L’AMBIENTE

San Lorenzo al lago

Page 10: Pizzo Meta 2012

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STAMPA E RICORDI

CAI Sarnano 2012PIZZO META - V

Quando ci si riduce, per l'età, ad andare in mon-tagna con l'auto e, dopo aver fatto una passeg-

giata d'un paio d'ore si torna a casa e ci si butta sul so-fà, può capitare che torni in mente una camminata di tanto tempo fa. Avrò avuto quindici anni, quando con i soliti amici de-cidemmo d'andare a Pizzo Meta; la sera prima s'ag-gregò un altro amico che aveva tre o quattro anni più di noi. Partimmo verso le tre o le quattro da Sarnano, ovviamente a piedi, perché allora si faceva così. Giunti alla prima curva dopo Piobbico, mentre ci ac-cingevamo a percorrere ancora un po' di strada per imboccare la mulattiera che stava più avanti, l'amico più anziano disse: “Ma dove andate? S'imbocca da qui che si fa prima!”. Obiettammo che ci sembrava troppo ripida. “Ma se l'ho fatta tre o quattro volte... andiamo!”. Gli demmo retta. Ma appena alla “For-celletta”, che sta come un dente al termine della lun-ga rupe rocciosa che sovrasta la “selva Riberta”, sen-tivamo già tutti la dura salita anche se l'aria era fresca, perché era ancora notte e le stelle erano ancora più fitte e più grandi di come le vedevamo abitualmente da Sarnano. Continuammo a salire. Sulla sinistra ave-vamo il baratro del fosso Lardina che prende più a val-le il nome di fosso dell'Abbadia. In fondo s'intravedevano i grigi pilastri rocciosi che formano la base della parete che sale a Sassotetto. Poco dopo decidemmo di fermarci e sederci sulle pietre. Benché fossimo in estate, erano gelide; si stava meglio seduti in terra. Riprendemmo a salire mentre si cominciava a percepire l'alba. Poco dopo uno disse: “Guardate laggiù!”. Ci girammo e vedemmo un piccolo bordo del sole nascente sull'Adriatico. Il mare divenne un'immensa lastra d'oro. Il grande silenzio della montagna fu rotto da un con-certo di fischietti e trilli: gli animali salutavano il ritor-no del sole. Man mano che la luce aumentava e si dif-fondeva, i burroni in fondo al fosso Lardina mutava-no il grigio in un caldo bianco-rosato; il fogliame del-la selva Riberta scintillava. Le rocce di Sassotetto s'illuminarono...

Angiolino Ghiandoni ¢ presidente del “Centro studi sarnanesi”

Il seguito nel prossimo “Pizzo Meta”.

V. Petetta

[v.p.]

Un'alba

indimenticabile

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“PIZZO META” - Notiz. annuale del CAI Sarnano - www.caisarnano.it - Redazione, “Grafica Digit” e disegno a china di Vermiglio Petetta - Foto dei sociSegretario, Carlo Salvatori - Sede: piazza Perfetti 13, Sarnano (MC) - cell. 338.3679319 - [email protected] - Stampa, “Grafica Sarnanese”

Supplemento al n. 8 de L’Appennino camerte del 24 febbraio 2012 - dir. resp. Vincenzo Finocchio - aut. trib. Camerino n.1 del 23/07/1949

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La natura... cornice di se stessa

”Innocenti” tubi alla grotta della Sibilla?

LA PAGINA DELLE CURIOSITÀ

Quando la neve si specchia nel cielo

Vento e gelo hanno giocato con la neve

Nel Cai di Sarnano l’amicizia si misuraanche con gli stessi polsi rotti

Che sbadato... ho perso i pedali!?

Il romano “06”... sfinito alla grotta di Soffiano

Ponte di neve ghiacciata sul fiume Tenna

Strano...non porta la canottiera rossa!

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I MONTI SIBILLINI

CAI Sarnano 2012PIZZO META - V Nella prima di copertina: “La strada del monte Sibilla dal rifugio”

Il sentiero del lago di Fiastra

Il versante nord del Monte Sibilla

Un serpente nero tra i monti innevati

La coccinella... se ne va

Fiori a Castelluccio e ultima neve

La valle della Gardosa

Monte Bove nord da forcella Angagnola I due laghetti di Pilato, uniti dal disgelo