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«Più siamo in numero concordi nel procurare un bene, più riesce facile il conseguirlo». Lorenzo Guetti (in “Almanacco Agrario”, 1891)

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«Più siamo in numero concordi nel procurare un bene,

più riesce facile il conseguirlo».

Lorenzo Guetti(in “Almanacco Agrario”, 1891)

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Annuario 2010/11

Istituto di Istruzione ‘Lorenzo Guetti’Via Durone, 53 TIONE DI TRENTOTel. 0465 321735 - Fax 0465 322811

email: [email protected]

Si ringraziano tutti i docenti, studenti, personale amministrativoper la collaborazione.

Editing: Antonella MoratelliFotografie classi: Paolo Dolzan

Grafica: Danilo Dallabrida (DALLA srl) - Mezzolombardo (TN)

Impaginazione e stampa: Antolini Tipografia - Tione di Trento

Liceo con indirizzi: Scientifico Scientifico per le professioni del turismo di montagna Linguistico Socio Psico Pedagogico Classe prima Scienze Umane

indirizzi Tecnici: Classe prima biennio economico Classe prima biennio tecnologico Classe seconda ITI I.G.E.A. Geometri

Corsi serali: Geometri Ragioneria Liceo delle Scienze Sociali

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SommarioIl saluto del Dirigente scolastico __________________ 4

Esperienze Incontri con Testimoni Personaggi

Costituzione e lavoro __________________________________ 8

Eccomi di nuovo qui… _________________________________ 10

Il mio Guetti: un ambiente complessivo

importantissimo per la crescita di

ciascuno di noi ____________________________________________ 12

È passata l’onda: cosa mi resta del Guetti ____ 14

A volte si torna ___________________________________________ 16

Il Guetti vola in Africa

Amicizia da un frammento __________________________ 18

Gruppo pace – 2007-2011 ___________________________ 20

Gruppo Pace per il Kosovo __________________________ 22

Dalla classe 3^pa _________________________________________ 24

Nazionali di arrampicata sportiva a Perugia ____ 28

L’esperienza dei mondiali di

arrampicata ad Arco ___________________________________ 33

Staff _____________________________________________________________ 37

Docenti _______________________________________________________ 38

Personale A.T.A. _________________________________________ 39

Consiglio dell’Istituzione ______________________________ 40

Classi e foto

1a Tecnologico A _________________________________________ 42

2a Geometri A_____________________________________________ 43

3a Geometri A_____________________________________________ 44

4a Geometri A_____________________________________________ 45

5a Geometri A_____________________________________________ 46

1a Tecnologico B __________________________________________ 47

2a Geometri B _____________________________________________ 48

5a Geometri B _____________________________________________ 49

2a Istituto Tecnico Industriale A ___________________ 50

1a Linguistico A ___________________________________________ 51

2a Linguistico A ___________________________________________ 52

3a Linguistico A ___________________________________________ 53

4a Linguistico A ___________________________________________ 54

5a Linguistico A ___________________________________________ 55

1a Scienze Umane A ____________________________________ 56

2a Socio Psico Pedagogico A ________________________ 57

3a Socio Psico Pedagogico A ________________________ 58

4a Socio Psico Pedagogico A ________________________ 59

5a Socio Psico Pedagogico A ________________________ 60

1a Economico A __________________________________________ 61

2a Ragioneria A ___________________________________________ 62

3a Ragioneria A ___________________________________________ 63

4a Ragioneria A ___________________________________________ 64

5a Ragioneria A ___________________________________________ 65

1a Economico B ___________________________________________ 66

2a Ragioneria B ___________________________________________ 67

1a Scientifico A ____________________________________________ 68

2a Scientifico A ____________________________________________ 69

3a Scientifico A ____________________________________________ 70

4a Scientifico A ____________________________________________ 71

5a Scientifico A ____________________________________________ 72

1a Scientifico B ____________________________________________ 73

2a Scientifico B ___________________________________________ 74

3a Scientifico B ____________________________________________ 75

4a Scientifico B ____________________________________________ 76

5a Scientifico B ____________________________________________ 77

2a Scientifico C ____________________________________________ 78

5a Scientifico C ____________________________________________ 79

1a Scientifico Montagna _______________________________ 80

2a Scientifico Montagna _______________________________ 81

3a Scientifico Montagna _______________________________ 82

4a Scientifico Montagna _______________________________ 83

5a Scientifico Montagna _______________________________ 84

Corsi serali __________________________________________________ 85

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Il saluto del Dirigente scolasticoSeverino Papaleoni

Eccoci di nuovo all’annuario, che sappiamo molto atteso. Come al solito, alla fine dell’anno scolastico si fa un consuntivo. Anche quest’anno facciamo un feed back che mette in luce quello che ha fun-zionato e anche quello che non è andato proprio del tutto bene. E’ la fase della valutazione intesa come generatrice di miglioramento. Serve per non cadere nell’errore, neanche tanto teorico, del “reset” ad ogni anno scolastico. Chiuso l’an-no, è tutto finito e poi si ricomincia. Non è così. Ancora una volta vale la pena di ripetere che la vita della scuola non finisce alla conclusione dell’anno scolastico per ricominciare l’anno dopo quasi da zero. Va avanti tenendo fisso tutto ciò che è positivo, applicando correzioni e tratti di innovazione e proponendo obiettivi in un’ottica di miglioramento progressivo che non può mai esaurirsi.Il 2010-2011 è stato l’anno della prima applica-zione della Riforma del secondo ciclo. La rifor-ma trentina, che ha interpretato con la propria autonomia quella nazionale, non è stata indenne dalle difficoltà che, in genere, le novità compor-tano. I nuovi piani di studio, i nuovi curricoli da impostare, il nuovo accordo sindacale per il lavoro dei docenti da applicare, i nuovi esercizi di auto-nomia della scuola da impiegare nella definizione dell’offerta scolastica, hanno fatto lavorare molto e, qua o là, hanno fatto mancare a volte il fiato. Nello stesso tempo il Guetti ha reimpostato il

proprio orario scolastico proponendo le lezioni solo al mattino (da tempo si voleva limitare il disagio dei tempi lunghi per gli studenti viaggianti), ha ride-finito l’organizzazione delle iniziative di sostegno didattico, in particolare dello sportello, cercando una soluzione migliore per rispondere con tem-pestività ai bisogni degli studenti, ha mantenuto e leggermente implementato la propria proposta di progetti che, nelle varie aree, favoriscono e alimentano una formazione personalizzata degli studenti.L’anno, quindi, è stato molto impegnativo, a tratti problematico, ma alla fine è stato interessante e ha portato ad esiti soddisfacenti.Lo strumento dello sportello è stato utilizzato dagli studenti per il 61% dell’offerta, con un miglioramento del 12% rispetto all’anno prima. Le bocciature sono calate del 3,4%. I risultati all’esame di stato sono stati migliori con una media per classe più alta dello scorso anno. Un numero più elevato di studenti ha conseguito una certificazione linguistica. Nel comportamento degli studenti sono stati più limitati i casi in cui è stato necessario intervenire con provvedimenti disciplinari. L’Istituto ha conseguito risultati d’eccellenza anche fuori, partecipando a concorsi e ai giochi sportivi. Alcuni studenti hanno vinto per la se-conda volta di seguito il concorso proposto dal Consiglio provinciale “Cittadino europeo” e nel tardo autunno andranno a Bruxelles ad assistere

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Il saluto del Dirigente scolasticoad una seduta del Parlamento europeo. Altri si sono ben piazzati nei vari concorsi e nelle olim-piadi scientifiche. I risultati raggiunti nello sport sono ancora una volta di alto livello. Qualche esempio: la squadra femminile di arrampicata del Guetti è campione d’Italia, i maschi del calcio a 5 sono campioni regionali e andranno a Riccione a fine settembre a battersi per il primato italiano, le femmine sono vicecampioni regionali. Anche negli sport invernali gli studenti del Guetti si sono distinti a più livelli. Durante l’anno scolastico ci sono state anche occasioni di preoccupazione, in cui alcune pro-blematiche giovanili che di solito si incontrano più frequentemente fuori scuola, hanno trovato var-chi per infiltrarsi nella vita scolastica. Per fortuna bloccate in fretta e con pochi danni. Sono state però un avvertimento sufficiente a far pensare che la scuola dovrà attrezzarsi ancora di più per prevenire le situazioni di rischio che serpeggiano nel territorio come minaccia continua.In definitiva, tirando le somme, si tratta in preva-lenza di risultati buoni che andranno confermati e, se possibile, addirittura migliorati. Occorrerà naturalmente non disperdere le energie, tenere la barra ferma e agire con intenti condivisi.Certo, i miglioramenti ci sono stati per alcune condizioni nuove che probabilmente li hanno favoriti. Ma, soprattutto, perché gli studenti hanno in percentuale studiato di più e si sono comportati meglio. Questa è la cosa più importante. Il cuore

della scuola è l’apprendimento e la formazione dei suoi studenti: se facendo le somme di tutto si può affermare che c’è stato miglioramento in queste due dimensioni, allora si può dirsi soddisfatti. E’, in fondo, la missione della scuola: accompa-gnare lo studente a passare dal livello di “pre-valentemente insegnato” a “prevalentemente imparato”, dove la costruzione delle mappe di conoscenza e culture personali sono il risultato dell’impegno, della fatica, del sacrificio, delle scelte, della responsabilità del giovane che decide di crescere bene per diventare progressivamente un cittadino come Dio comanda.Dal prossimo anno scolastico la scuola sarà im-pegnata, oltre che a verificare e valutare il livello degli apprendimenti, anche a valutare e certificare le competenze dei ragazzi di quindici anni che concludono l’obbligo scolastico. Più avanti lo farà anche per gli studenti di quinta in uscita dal ciclo superiore di scuola.L’impegno di dover osservare, favorire, alimenta-re, stimare le competenze sarà una sfida molto impegnativa. Ci dovranno lavorare intensamente i docenti, che dovranno prepararsi per questo compito nuovo, e gli studenti ancora di più. Le competenze non si insegnano, si maturano attra-verso l’applicazione nell’esperienza di quanto si è imparato a sapere e a saper fare. Un obiettivo, quindi, di ciascuno e di tutti che coinvolge la scuola in un progetto formativo che dovrà scompaginare abitudini e innovare comportamenti.

Per quanto ci è possibile, il futuro non lo lasce-remo al caso: ci impegneremo e impiegheremo ogni energia per aiutare i giovani affidati al Guetti a dare il loro contributo per costruire quel futuro meglio che si potrà.

Un doveroso e convinto ringraziamento alle Casse Rurali delle Giudicarie che, con il loro contributo, favoriscono la continuazione della pubblicazione dell’Annuario del Guetti e dell’Apostrofo, il qua-drimestrale degli studenti.

L’annuario di quest’anno ospita l’interessante e sim-patico intervento di alcuni studenti ex guettiani che hanno voluto regalarci la testimonianza personale di quanto il nostro istituto ha lasciato nelle tracce della loro esperienza formativa. Li ringraziamo.

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EsperienzeIncontri con Testimoni

Personaggi

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Come tutti sanno la nostra Costituzione comincia con un articolo essenziale e forte: “L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro”.L’affermazione “fondata sul lavoro” è non solo bella, ma vera, nel senso che recupera un nesso evidente nell’esperienza umana fra lavoro e con-vivenza. L’atto del lavorare, di donarsi, di agire in risposta ai bisogni degli altri, la reciprocità e la collaborazione che gli sono proprie, in definitiva l’amore sociale insito nel lavoro è cemento di relazioni comunitarie. Non aveva questo concetto del lavoro la tra-dizione greca e latina che per gran parte ha influenzato il nostro pensiero e la nostra azione per secoli. Là si distingueva fra le attività umane quelle “oziose” e quindi nobili e libere, da quelle strumentali, subumane, da schiavi. Era un pen-siero che rifletteva una società divisa e disuguale, ben nota ai sistemi economici di epoche diverse eppur tanto simili, come fu l’età feudale o quella dell’industrializzazione selvaggia. In tali società l’essere umano è secondo rispetto alla terra o al processo produttivo e a categorie diverse com-peteva il processo e il risultato del lavorare: agli uni la fatica, agli altri la ricchezza.Nella svolta democratica compiutasi in Italia con il voto del 2 giugno 1946, presupponendo con la democrazia l’uguaglianza e la libertà dei cittadini, l’incipit della Costituzione proclama l’Italia Re-pubblica “fondata sul lavoro”. Colloca il lavoro al centro della società e dello Stato, nella posizione

Costituzione e lavoroIlaria Pedrini

docente di diritto dell’Istituto Guetti

che le Costituzioni ottocentesche (Statuto alberti-no compreso) assegnavano al diritto di proprietà.Il testo costituzionale, dopo aver affermato il lavoro come fondamento della Repubblica, non lo abbandona al cielo dei principi ma – subito dopo, all’art. 4 – lo riprende e afferma che il lavoro ha un doppio volto, diritto e dovere, e affida alla Repubblica il mandato di porre le condizioni che rendano effettivo quel diritto. Più oltre, negli articoli più espressamente dedicati al lavoratore, si evidenzia l’intento dei Costituen-ti di riconoscere una necessaria e particolare protezione al lavoratore subordinato che arriva a porre vincoli alla libertà di contrattare delle parti perchè stabilisce che il lavoro deve essere accompagnato da:• una retribuzione proporzionata … comunque

sufficiente ad assicurare al lavoratore ed alla sua famiglia un’esistenza libera e dignitosa

• un limite all’orario giornaliero stabilito con legge

• un riposo settimanale• ferie annuali retribuite (a cui non si può rinun-

ciare)• parità di diritti fra uomini e donne lavoratori• una particolare protezione della maternità e

dei minori• una protezione per quanti non possano prov-

vedere a sé con il reddito del proprio lavoro (fondando il sistema della sicurezza sociale).

Non bisogna dimenticare che la Costituzione,

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Costituzione e lavoromentre progettava il futuro del Paese, era altresì consapevole che potevano riproporsi certe ten-denze distruttive dell’equilibrio raggiunto. Essa si affermava quindi come norma “rigida” rispetto all’involuzione che poteva prodursi dalle forze fasciste e monarchiche (disposizioni transitorie), ma anche e ancor più fortemente si poneva a fianco del lavoratore subordinato affinchè fosse scongiurato il pericolo di sfruttamento, della riduzione del lavoro a “merce” lasciata al libero gioco della domanda e dell’offerta.

Molti oggi parlano di “fine” del lavoro, intenden-do affermare che è finito un tipo di società in cui era evidente il confine fra il lavoro in senso stretto e tutto il resto. Chiediamoci: ma oggi c’è in giro “qualcosa da fare”? Sì, è evidente, se per “qualcosa da fare” vogliamo parlare delle possibilità di rispondere ai tanti bi-sogni delle persone che ci circondano e specie in un mondo aperto e integrato. E tuttavia questo “tanto” da fare sempre meno è riconoscibile den-tro quel che si intende comunemente per lavoro, il “nostro” lavoro. Non siamo più capaci di vedere nel lavoro qualcosa di diverso rispetto al clichè di attività destinata allo scambio monetario nello spazio pubblico. Qui c’è una delle prospettive che possono renderci attivi in questa sfida: riscoprire il lavoro come amore sociale.La Costituzione ci può aiutare: da 64 anni con-tinua a farlo con la sua lezione sulla possibilità di

partecipare alla costruzione del bene comune (res publica) attraverso il lavoro.Egalitè, libertè, fraternitè … Anche nella Co-stituzione italiana riecheggia quel motto della rivoluzione francese: c’è l’uguaglianza all’art. 3, c’è la libertà nell’articolo 2 con il suo richiamo ai diritti inviolabili, ma c’è anche la FRATERNITA’ dato che sì nello stesso art. 2, subito, senza inter-ruzioni dai diritti si passa ai doveri che sono detti semplicemente, con sobrietà ma senza equivoco: “di solidarietà economica, politica e sociale”.Quale gesto, meglio del quotidiano lavoro, qua-lunque esso sia, fatto come atto d’amore agli altri, riesce a realizzare simultaneamente questa triplice indicazione di una società fraterna? Il “lavoro” - così – può ancora diventare risorsa per unire il Paese e farne una “repubblica”.

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Eccomi di nuovo qui…A tre anni dal mio diploma all’Istituto “Lorenzo Guetti” (2007/2008), a scrivere sull’ annuario di questa scuola che, detto tra noi, credevo im-possibile un giorno rimpiangere. Sì, proprio così! Dopo cinque anni di temi, versioni, interrogazioni e terribili prove a sorpresa, arrivata alla famigerata maturità e superato l’esame, mi ritrovai felice di abbandonare la quotidianità e le numerose materie del Liceo, curiosa e desiderosa della libertà che mi stava aspettando. Il mio progetto era di frequentare Lettere Moderne; mi sarebbe piaciuto andare a Padova o a Bologna, invece, “purtroppo” mi sono fermata a Trento. Subito dopo l’Esame di Stato avevo preso anche seria-mente in considerazione l’idea di provare a fare un anno di Servizio Civile all’estero. Non sono partita! Tuttora mi pento di non averlo fatto. Così mi ritrovai definitivamente a Trento. I primi mesi furono intensi e piacevoli, grazie anche all’entu-siasmo rimastomi dall’estate. Poi, pian piano, mi accorsi che gli stimoli erano sempre meno e il mio interesse calava lasciando spazio alla noia. Certo, all’Università non mancano corsi interessantissimi e incontri piacevoli, ma allo stesso tempo mi sono sentita scaraventata in un ambiente dove ero solo un numero di matricola insignificante e stava a me, con le mie sole forze, costruire il percorso che intendevo portare avanti negli anni successivi.Il “Guetti” mi ha “coccolata” per cinque anni. Mentre lo frequentavo mi lamentavo sempre dello studio, dell’orario, delle iniziative che mi

sembravano mancare (nonostante abbia parte-cipato per cinque anni alla splendida redazione de “L’ Apostrofo” e nel triennio al gruppo di teatro). Insomma non apprezzavo quell’ambiente mentre ne facevo parte, ma ora, dopo tre anni, lo rimpiango. Mi manca il fatto di poter dire la mia in classe senza sentirmi a disagio, di essere ascol-tata e valorizzata come persona singola nella sua completezza. Ho avuto un mondo “su misura” per cinque anni e poi, quando ho voluto/dovuto “diventare grande”, mi sono persa. All’Università il più si basa sull’autonomia individuale, nella scuo-la io mi sono sempre sentita parte di un GRUPPO; penso sia questo il motivo della mia piccola crisi post-liceo. Mi sono sentita “abbandonata” e con la forza di volontà che scarseggiava non sono riuscita a partire come avrei dovuto. Per fortuna ora sto tornando ad essere positiva dato che intravedo la laurea e l’entusiasmo cresce! Alla domanda “Cosa ti ha lasciato di utile l’Istituto “Lorenzo Guetti “ per il tuo percorso universita-rio?” mi viene da rispondere: “Poco, se ragiono in termini di riscontro immediato; rispetto alle aspettative maturate al liceo non sono mancate delusioni e mi son trovata talvolta a ridimensio-nare sogni e progetti. Se allargo il raggio alla mia formazione, mi sento certamente debitrice: devo molto a certe lezioni che mi hanno fatto amare i libri, cercare negli autori classici e moderni una risposta ai miei perché, che mi hanno educata al gusto del bello, affinato la sensibilità, aiutato a

Michela Alimonta

maturità scientif ica al Liceo scientif ico anno scolastico 2007\2008, laureanda in lettere

moderne presso l’Università di Trento

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Eccomi di nuovo qui…ragionare sull’uomo e sulla storia. Purtroppo mi sono sentita lontana invece dal rigore del ragio-namento matematico, dalla freddezza asettica di certe regole ferree presenti in varie discipline”. Se la domanda quindi fosse: “Cosa ti ha lasciato di utile il Guetti per la tua vita dopo il Liceo?” la risposta sarebbe: “Mi ha dato moltissimo, ha forgiato la mia dimensione interiore sotto il pro-filo culturale ed umano. Alcune persone sono da ringraziare più di altre, ma nel complesso tutto e tutti quelli che ho conosciuto mi hanno portato ad essere quella che sono e del risultato mi ritrovo soddisfatta. Quindi sarò sempre riconoscente al MIO Liceo. Buona Fortuna Ragazzi!!!

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Il mio Guetti: un ambiente complessivo...Mi presento: mi chiamo Mattia Colombo e mi sono laureato nel mese di ottobre in fisica presso l’Università degli Studi di Trento. Ho amato e tut-tora amo alla follia il mio percorso di studi, difficile certo, ma estremamente interessante e formati-vo. Le capacità sviluppate in un simile percorso e le potenzialità acquisite valgono sicuramente tutto il lavoro e la grande fatica necessari per conquistarle. E certamente un importante ruolo in questa grande avventura lo riveste la scuola superiore, in realtà l’inizio è proprio alle superiori.Mi sono diplomato nel luglio 2008 al liceo scientifico dell’Istituito di Istruzione “Lorenzo Guetti” e mi restano ancora ricordi importanti di quella scuola. Un luogo, certo, ma in primis un insieme di persone; insegnanti, studenti, ognuno con esperienze e caratteri diversi, ma che creano un ambiente complessivo impor-tantissimo per la crescita di ciascuno di noi. La prima cosa che viene da pensare è che fon-damentali per la vita di studio dopo le superiori siano le miriadi di concetti appresi. Nella mia opi-nione questa è la cosa in realtà meno importante. Sopratutto al liceo scientifico gli insegnamenti sono infatti molto generali, ma in realtà proprio per questo incompleti. Tutte le materie, e in parti-colare mi riferisco alla matematica e alla fisica che, come fisico teorico, ho approfondito progressiva-mente nel corso degli anni e degli studi, vengono affrontate in maniera abbastanza completa ma molto generale, senza soffermarsi sui dettagli.

Mattia ColomboSecondo me quindi la cosa più importante è la metodologia appresa. Durante la scuola su-periore, in una situazione ideale, uno studente dovrebbe riuscire ad acquisire un metodo di studio e un’attitudine mentale al ragionamento (teorico o pratico a seconda dell’attitudine del singolo) che sono la cosa più importante per poi apprendere veramente i concetti fondamentali per una professione, concetti che in ogni caso vengono poi appresi durante gli studi universitari. Chiaramente tutto quello che viene insegnato alle superiori non è da sottovalutare, è molto più facile e meno faticoso capire argomenti con cui si ha già una certa dimestichezza. Resta però il fatto che non sono sicuramente l’aspetto fondamentale del percorso.Un altro tema da non sottovalutare è che, per così dire, alle superiori si impara a stare nel mondo. E’ il periodo fondamentale in cui si cessa di essere bambini e si impara a relazionarsi da adulti con le altre persone e con il mondo in generale. E questo fattore è ancora più importante in ottica preuniversitaria, dato che nella maggioranza dei casi all’università uno studente si trova a vivere, da solo, l’esperienza più bella e formativa in assoluto.Personalmente la mia esperienza all’Istituto di Istruzione “Lorenzo Guetti” è stata molto positiva nel complesso. Naturalmente ci sono situazioni non troppo rosee come in ogni circostanza, ma complessivamente la mia permanenza alle supe-riori è stata molto formativa. Come ho capito

maturità scientif ica al Liceo scientif ico anno scolastico 2007\2008, laurea triennale in Fisica

presso L’Università di Trento e iscritto alla laurea magistrale

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Il mio Guetti: un ambiente complessivo...anche più avanti all’università il modo più facile e immediato per capire qualunque cosa è quello di discuterne con qualcuno, professori o compagni di classe che siano. Per questo avere avuto una classe e un gruppo di insegnanti in cui ci fossero persone disposte a discutere di molti argomenti è stato particolarmente importante per la mia crescita personale e mentale. E anche il gruppo molto eterogeneo che è stata la mia classe di liceo mi ha permesso di imparare a relazionarmi con molte persone diverse, spianandomi la strada nella convivenza con i compagni dell’università. Sono quindi molto felice di aver avuto l’opportu-nità di frequentare quel grandissimo organismo che è l’Istituto “Lorenzo Guetti” per le belle esperienze maturate e per la forma mentis che mi ha dato, essenziale per il proseguimento negli studi, sopratutto in un campo come il mio, dove il ragionamento è tutto.

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È passata l’onda e l’acqua comincia a ritirarsi la-sciando riemergere quello che si è consolidato nel tempo che abbiamo ricevuto durante i burrascosi cinque anni di Liceo scientifico per le professioni del turismo di montagna. Ad un anno circa di distanza dalla data che ci ha visti sostenere l’esame di maturità e le prove teorico pratiche per accesso alla professione di maestro (sci alpino, snowboard, fondo), mi trovo a fare un’analisi della genesi che ci ha permesso di frequentare una realtà indubbiamente elitaria ed unica come questa scuola.La sintesi che si delinea nella mia mente, ripen-sando alle tappe più significative del quinquennio, tocca una serie di argomenti tra i più disparati e naturalmente, trattandosi di ricordi della nostra adolescenza, include momenti di forte emotività e crescita personale.Alla base di ogni argomento, situazione permane un senso di gratitudine e di gioia derivante dalla consapevolezza della fortuna che ho avuto a ca-pitare in ingresso nel mondo della scuola media superiore al Liceo Guetti proprio nell’anno in cui la PAT inaugurava il primo corso del liceo di montagna.Riprendo il concetto iniziale relativo a ciò che è rimasto evidente in ognuno di noi, primi ma-turandi usciti da una scuola che racchiude due aspetti molto importanti del bagaglio di uno studente di 19 anni ( culturale/ professionale); esperienze poliedriche in numerosi settori, sem-

pre a contatto con l’ambiente alpino della nostra regione che ci hanno permesso di accumulare un bagaglio di esperienze che pochissimi si possono permettere e non solo per il costo, ma anche per le problematiche legate al tema organizzativo, alle professionalità messe a nostra disposizione, che ci hanno permesso di fare delle indimenticabili (per qualcuno ancora un incubo) “imprese” che, comunque siano state da noi superate, saranno per sempre parte del nostro bagaglio personale a rafforzare il nostro carattere e l’orgoglio di essere usciti dal Liceo Guetti. Non si può non considerare un altro aspetto significativo della professione per cui siamo stati preparati e cioè l’accesso ad un lavoro per molti aspetti piacevole, a contatto con persone che trascorrono brevi, ma intensi periodi di vacanza nella natura, in un ambiente come quello in cui abbiamo la fortuna di vivere.C’è però una linea sottile che divide, demarca l’aspetto fortunato dal pericolo di una scelta di comodo che prevale in un primo momento per immaturità, convenienza o soltanto pigrizia e può viziare la continuità di uno studente che esce dallo scientifico di montagna. L’allettante guada-gno, l’età (e le distrazioni che la caratterizzano) rischiano di limitare una scelta di maggior sacri-ficio come quella dell’università che va sempre tenuta al primo posto e va inserita in un percorso compatibile con i tempi per fare il maestro o l’accompagnatore di territorio.

è passata l’onda: cosa mi resta del Guetti Giacomo Tosi

maturità scientif ica al Liceo scientif ico delle professioni del turismo di montagna anno

scolastico 2009\2010, maestro di snowboard e iscritto alla facoltà di Scienze Motorie

all’università di Ferrara

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è passata l’onda: cosa mi resta del Guetti Questo potrebbe rivelarsi come un limite alla crescita culturale di ognuno di noi “fortunati” se non inquadrato sotto la giusta luce, soprattutto ai giorni nostri.Stoppando il proprio iter scolastico al diploma, in un mondo in cui è ormai quasi automatico acce-dere a corsi universitari di specializzazione per chi ha le possibilità, si rischia di vanificare un percorso scolastico comunque serio e approfondito; tanti miei compagni in un primo momento si sono ritirati dall’università, per poi magari ripensarci. Per la mia breve esperienza posso raccontare che le maggiori difficoltà da affrontare approdando, giovane e inesperto, al mondo universitario e a quello del lavoro, sono state quelle di operare delle scelte con equilibrio e capacità organizzative.Quello che per molti adulti risulta ovvio e natu-rale si scontra con una concezione totalmente diversa dal concetto di “tempo”; quindi molte volte, sbagliando, mi sono dovuto rendere conto di non aver programmato in modo corretto i miei impegni in modo da raggiungere obiettivi di rendimento scolastico.È difficile dare priorità allo studio se da subito ricevi soddisfazione dal tuo nuovo lavoro; me ne sono accorto a mie spese lo scorso anno e quest’anno sto lavorando per recuperare, con sessioni di esami più ravvicinate, il tempo perso.È molto importante quindi capire che il momento di studiare si riduce ad un unico e limitato periodo di anni e maturare l’orgoglio di raggiungere un

obiettivo di crescita culturale può diventare il motore di questa decisione che allontana dalla tentazione di abbandonare l’università, che in modo ciclico si ripresenta, per le innumere-voli occasioni convenienti che ci distraggono dall’obiettivo primario.

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A volte si tornaQual piacere e quale onore potervi scrivere e rincontrarvi tramite il tradizionale annuario.Vi scrivo per parlare della mia frizzante esperien-za che ho vissuto frequentando il Guetti negli anni scorsi: un inizio fatto di incertezze, timori e di tante aspettative, che si sono evolute sempre più concludendo il mio percorso in un’esplosione di gioie e di soddisfazioni.L’impronta che mi ha lasciato la scuola nel corso geometri mi è rimasta perfettamente, quindi sarò opportunamente concreto e sintetico.Posso dire di aver percorso una sorta di evolu-zione interna sia a livello culturale e conoscitivo, sia a livello umano e sociale. Un’evoluzione che è stata un muoversi in crescendo, sia nella resa scolastica, sia nelle attività extracurriculari. Que-ste spesso mi “rubavano” del tempo utile per lo studio, ma dall’altro lato sentivo che mi stavano arricchendo molto individualmente soprattutto per esercitarmi a parlare, dialogare, migliorare la mia esposizione e la mia timidezza verso il pubblico, cosa che oggi faccio fruttare molto.Sono sempre stato rappresentante della mia classe tranne un anno in cui probabilmente mi era girata qualche elica; al quarto anno ho collaborato con le due rappresentanti di istituto nell’attuare le varie proposte per gli studenti. L’anno successivo, nonostante fosse il quinto, mi sono candidato per la rappresentanza degli studenti nell’istituto. Sono stato eletto assieme ad altri tre amici (Kevin, Michele e Claudio) con

Christian Bazzolii quali abbiamo organizzato un team pazzesco che ci ha permesso di organizzare delle attività davvero alternative che tutti i ragazzi possono ricordare. Abbiamo proposto la cogestione in una veste nuova e intrigante oltre ad aver avuto nelle assemblee ospiti di grande prestigio, in modo particolare ricordo che abbiamo ospitato per il secondo anno consecutivo la cantante americana Cheryl Porter, in occasione del progetto “il Guetti vola in Africa” ideato e proposto dalle ragazze che ora sono al quinto anno del liceo socio psico pedagogico, ma che al tempo erano solo al secon-do: mi sono reso sempre disponibile per portare avanti questa iniziativa bellissima anche quando ho finito la scuola.Nonostante fossi sempre occupato da queste attività “extra”, non so come, ma i miei voti sono andati solo migliorando. Mi sono accorto che in realtà ero entrato in un meccanismo in cui quello che ascoltavo in classe con molta attenzio-ne arrivava dritto al punto giusto, mi rimaneva impresso ed ero già quasi pronto per affrontare le interrogazioni e le prove (ovvio che non sono andate tutte proprio benissimo). Questo mi ha permesso di vivere al di fuori dell’orario scolasti-co delle esperienze che mi hanno fatto crescere molto sotto vari punti di vista. Frequentando il terzo anno, secondo me il più impegnativo e massacrante, ho scoperto la mia vera passione e la mia vera forza che ho da su-bito coltivato senza mai abbandonare. Quando

maturità corsi geometri anno scolastico 2009/2010

Iscritto al corso triennale Fashion Design presso Istituto Marangoni di Milano

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A volte si tornaarrivavo a casa infatti, prima di dedicarmi alla scuola curavo tutte le mie attività e anche quelle della mia associazione che ho fondato nel 2009 appena compiuti i 18 anni. In tarda serata verso la notte rivedevo le cosa fatte in mattinata e avanti ogni giorno così (ecco, qui non prendete molto esempio!).Questi sono gli ingredienti che compongono una vita decisamente intensa e frenetica, ma trovo che a questa età debba proprio essere così! Il tempo per riposare arriverà più avanti con calma. La giovinezza che fiorisce va coltivata nel modo migliore affinché non appassisca in fretta!Non voglio dimenticare certamente di ricordare tutte le persone che hanno reso così bella la mia vita al Guetti e anche fuori. Sto parlando delle persone vere e autentiche che ho trovato nella scuola, tra i docenti, il personale e i miei amici. Non mi va di fare dei nomi perché queste persone sanno quanto hanno significato nella mia vita e certamente sanno lasciare impronte gratificanti anche nella vita di molti altri studenti: sono quelle persone che non ti riconoscono sempre i meriti, ma piuttosto ti pongono delle critiche costruttive motivandoti a trovare il meglio di te stesso. Cer-tamente vanno colte nel modo giusto per farle fruttare: io suggerisco sempre di coglierle con positività e spirito d’intraprendenza, pur sapendo che non a tutti appartiene, ma tutti lo possono ricercare. Che altro dire, mi sono trovato bene, sono cresciuto molto durante quei cinque anni,

superando anche degli ostacoli non molto facili che mi sono trovato davanti improvvisamente causa delle mentalità poco mature e irrespon-sabili, ma grazie al mio carattere ho trovato il modo per scavalcarli alle volte anche faticando, ma va bene così!Ho capito chi sono e quello che voglio, ho trovato la determinazione per fare quello che sento e quindi auguro a tutti quanti di vivere un’esperienza serena e vivace, saporita anche da qualche contrasto che ci fa crescere e capire il nostro vero essere.Vorrei venirvi a trovare presto per potervi rivede-re dal vivo e per raccontarvi con più tranquillità ogni singolo dettaglio della mia esperienza che per ora continua ogni giorno con entusiasmo e soddisfazione. Speriamo continui.

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Il Guetti vola in Africa Amicizia da un frammentoNulla succede per caso. Lo sappiamo, ne abbiamo avuto la prova tante volte. Se però ci fosse ancora bisogno di dimostrarlo, possiamo raccontarvi la storia del nostro concerto a Tione, lo scorso in-verno. Una serie di avvenimenti – che se fossero tutti casuali sarebbe davvero un record! – ci ha portati al Guetti e ci ha regalato un’esperienza che non dimenticheremo.

Tutto ha inizio nell’ottobre del 2006, quando la prof. Gallazzini regala al suo Dirigente scola-stico un cd dalla strana copertina. “Ascoltali, ti piaceranno, sono un gruppo vocale di Milano”. Il cd le è stato segnalato da Alberto Vigevani dei Mnogaja Leta, quartetto gospel di lungo corso, ben più illustre di noi. Il consiglio è dunque auto-revole, ma se il Dirigente scolastico in questione non fosse stato il prof. Papaleoni, forse la cosa, come si dice, sarebbe morta lì. Invece accade che il vostro Dirigente, tra le altre cose, sia anche musicista, direttore di coro e soprattutto sia una di quelle persone speciali che da un frammento sono capaci di figurarsi il tutto, per le quali ogni piccolo spunto diventa la prima pietra di un grande progetto.

Da tre anni ormai nel nostro Istituto è attiva un’iniziativa di solidarietà internazionale con l’adozione a distanza di un intero orfanotrof io in Cameroun. La proposta, partita da una classe del liceo socio-psico-pedagogico, l’attuale 4^PA, si è sviluppata coinvolgendo studenti, docenti e personale della scuola. È il progetto “Il Guetti vola in Africa”. Il tramite per questo progetto è don Andrea Malfatti, insegnante di religione dell’Istituto e cappellano di Tione, il cui padre, Pierluigi Malfatti, da alcuni anni è il reggente della ONG “Children care Cameroun” che coordina le opere di solidarietà dei padri Dehoniani in Cameroun. Anche quest’anno è continuato l’impegno per aiutare l’orfanotrof io “RAYON DE SOLEIL” di Bafoussam che abbiamo in adozione, una struttura che ospita circa cento bambini dove c’è bisogno di tutto. Dopo le iniziative del 2009 e del 2010 con la partecipazione della cantante italo-americana Cheryl Porter, che ha tenuto due entusiasmanti concerti nell’auditorium dell’Istituto, durante quest’anno scolastico appena concluso la classe 4^PA ha promosso una sottoscrizione interna e due serate - sabato 26 febbraio con la partecipazione di un coro di voci bianche locale e del meraviglioso gruppo vocale Quattrottave di Milano, nove voci straordinarie che hanno incantato il pubblico con le loro esecuzioni ricche di passione e di anima, e sabato 19 marzo 2011 con le sempre apprezzate esecuzioni della nostra Banda musicale dell’Istituto e le belle interpretazioni del gruppo di musica etnica Disordine sparso di Rovereto. Il ricavato delle iniziative, che sono state possibili anche grazie al contributo del comune di Tione e dei due B.I.M. delle Giudicarie, è stato completamente devoluto all’orfanotrof io. I padri Dehoniani hanno invitato la classe in Cameroun. Le ragazze sono attese a Nkongsamba, dove ha sede l’ONG “Children care Cameroun”, nelle prime due settimane del prossimo gennaio 2012. In quell’occasione incontre-ranno anche il dott. Agostino Bazzoli, medico ronconese che presta il suo servizio a Fontem (Cameroun sudoccidentale) da 24 anni. Cara Ronza, voce dei “Quattrottave”, ci ha inviato un suo contributo che pubblichiamo sull’annuario con grande piacere.

Cara Ronzacomponente del gruppo musicale

“Quattrottave”

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Il Guetti vola in Africa Amicizia da un frammentoIl prof. Papaleoni ascolta i nostri pezzi, ci scrive un’e-mail che ancora conserviamo e ci tiene lì in un angolino, in attesa dell’occasione per combi-nare qualcosa insieme. Passano molti mesi, alcuni anni e si arriva allo scorso dicembre, quando a scuola iniziate a organizzare il vostro evento annuale a sostegno de “Il Guetti vola in Africa”. Dopo due memorabili concerti di Cheryl Porter, il prof. Papaleoni decide il grande azzardo, invitare noi sullo stesso palco. Ci scrive, ci sentiamo al telefono. Inutile dire che il precedente ci preoc-cupa parecchio. Che repertorio potremmo mai tirare fuori dal cilindro per un pubblico abituato così bene? Poi però, tra telefonate e molte e-mail, cominciamo a intuire che quello che ci viene ri-chiesto non è un semplice concerto. È un invito a casa vostra. Capiamo che sta per succederci qualcosa di bello e l’attesa per quel 26 febbraio diventa soprattutto la nostra.

Il resto della storia lo conoscete anche voi. I Quattrottave salgono a Tione di Trento nel po-meriggio di un sabato freddissimo: nove cantanti, un insostituibile tecnico del suono, alcuni familiari accompagnatori tra cui la piccola Elena di cinque mesi scarsi. Siamo un po’ stanchi per la settimana di lavoro che ci portiamo sulle spalle e per tutte le cose che nella vita accadono, ma appena arrivati al Guetti la stanchezza scompare sullo sfondo. Qui si respira aria di festa, di speranze, di idee su cui scommettere. L’incontro col prof. Papaleoni ci conferma l’idea che di lui ci eravamo fatti e ci

sentiamo subito a nostro agio. Procediamo col nostro sound check (disastroso, come è giusto che sia una prova generale), proviamo con Le Sorgenti il pezzo Siyahamba che eseguiremo insieme, chiacchieriamo con Christian e Kevin, ex alunni e bravi presentatori, rivediamo insieme ingressi e scaletta.

La serata, inutile dirlo, si è svolta nel migliore dei modi, in quel bel clima che può crearsi soltanto quando coesistono impegno e divertimento, serietà e felicità. C’è stata la presentazione del progetto da parte delle ragazze della 4PA, la performance del coro diretto dalla prof. Monica Castellani e c’è stato il concerto dei Quattrottave, con le nostre voci a destreggiarsi tra musica rina-scimentale e jazz, un po’ di pop e molto swing, contenti di stare con voi.

La musica d’altro canto è spesso luogo di mira-coli: sa far vibrare il cuore di quella gioia – reale – che la frenesia del nostro vivere rischia di farci dimenticare. E invece non c’è niente di più vero di quella Bellezza che un concerto, un incontro, un paesaggio, un’amicizia o un amore ci fanno intuire. Per questo di Tione vogliamo ricordarci tutto: le facce dei ragazzi e dei loro insegnanti, la gentile ospitalità dell’hotel Serena di Breguzzo, il memorabile risotto al Teroldego della cena postconcerto e i professori che l’hanno condiviso con noi, Bugna e Rizzonelli; la neve che al mattino ci ha regalato un paesaggio incantato; la messa

festiva a Roncone, nella chiesa di Santo Stefano, col parroco don Igor, con il coro e con tutti gli amici che ci hanno accolto con tanta cordialità.

Insomma, quello che è accaduto a Tione è stato molto più di un concerto. È stato un incontro. Come ha detto il prof. Papaleoni, siamo diventati amici. Non può essere stato un caso. Qualcuno ha usato la musica per farci incontrare.Come scrive Clive S. Lewis (quello delle Cronache di Narnia, per intenderci):“… per un cristiano, non si può parlare, a rigor di ter-mine, di fatalità. Un segreto maestro delle cerimonie ha lavorato per noi. Cristo, che disse ai suoi discepoli: “Non siete voi che vi siete scelti, ma sono Io che ho scelto voi”, può veramente dire a ogni gruppo di amici cristiani: “Non siete voi che vi siete scelti, ma sono Io che ho scelto voi, gli uni per gli altri”. L’amicizia non è una ricompensa per il discernimento e il buon gusto che abbiamo dimostrato di possedere trovandoci vicendevolmente. Essa è lo strumento attraverso il quale Dio rivela a ciascuno le bellezze degli altri, che non sono, certamente, superiori alle bellezze di un migliaio di altre persone; con l’amicizia Dio ci apre gli occhi su di loro. Queste, come tutte le bellezze, derivano da lui, e quando si stabilisce un’autentica amicizia esse vengono da lui accresciute per questo tramite, cosicché l’amicizia diventa il suo strumento per creare, e anche per rivelare.

(da I quattro amori, Jaca Book, 2011)”

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L’anno scolastico 2010/2011 ha visto concludersi il quarto anno del Progetto Pace – progetto di educa-zione alla pace e solidarietà. Quattro anni appaiono un tempo sufficiente per fare alcune riflessioni sul progetto e più significativamente sulla relazione tra ciò che significa il Progetto e la Scuola, intesa sia come Istituzione formativa-educativa sia come sistema nel quale operano attori diversi.

Progetto Pace – una lettura.Il “Progetto Pace” nasce nell’anno scolastico 2007/2008, su iniziativa delle proff.sse Maria Paola Galiazzo e Ilaria Pedrini, con l’obiettivo di avvicinare e sensibilizzare alle tematiche della pace e solidarietà. In quell’anno scolastico il progetto realizza, intorno ad altre attività, un viaggio/visita a Prijedor in Bosnia. Questo viaggio, organizzato con l’aiuto di “Viaggiare i Balcani”, offriva un percorso di conoscenza e di visita a luoghi significativi che segnavano il passaggio tra un passato caratterizza-to dall’assenza di pace e un presente nel quale si vuole affermare pace. Questa prima esperienza, rientrante a pieno nei percorsi progettuali extracur-ricolari consolidati (in quanto prevedeva un’offerta progettuale pre-modulata con momenti didattici formalizzati prefissati), ha permesso, ad alcune partecipanti che vivevano un contesto culturale personale e parentale orientato al volontariato, di esplicitare un bisogno nuovo e più maturo, ma coerente con il sistema di idee che costituiva il Progetto di Educazione alla Pace e Solidarietà,

quello di partecipare alla definizione delle attività, orientandole secondo le necessità di crescita che sentivano. Era la necessita di agire, e non solo di usufruire, di uno spazio formativo-educativo sentito come disponibile, quello progettuale.Nell’anno scolastico 2008/2009 si afferma il Gruppo Pace – che a livello non formale sostitui-sce la dicitura “Progetto di Educazione alla Pace e Solidarietà” - e che esprime tutta la forza dell’agito delle studentesse. Gruppo Pace è prima di tutto “gruppo”. È recuperata la centralità delle persone che vi partecipano, sono recuperate le identità di chi vi partecipa e le attività messe in essere acquisiscono un elemento identitario forte. Il termine “pace” ha il compito di chiarire e qualificare la natura relazio-nale e valoriale interna ed esterna del gruppo. Le interazioni sono cooperative e fanno riferimento esplicitamente ad una costellazione valoriale, quella della solidarietà, del rispetto e del riconoscimento di sé e dell’altro, della partecipazione attiva e della responsabilità personale e sociale.In questo nuovo quadro assume rilevanza l’espe-rienza di solidarietà che è declinata non più come viaggio solidale – ma come solidarietà agita attraverso esperienze di volontariato attivo. L’esperienza, pensata ed agita, realizza l’obiettivo educativo più “vero” perché attraversa la persona e i suoi vissuti - opera la trasformazione educativa. Questa trasformazione non va pensata come esplosiva e dirompente, ma come generativa di un impulso che contribuisce ad attivare il potenziale umano dei

Gruppo pace – 2007-2011Prof.ssa Arianna Miriam

Fiumefreddodocente di trattamento testi

dell’Istituto Guetti

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partecipanti - comprese le insegnanti. È un seme ben piantato. Nell’anno scolastico 2008/2009 par-teciparono 15 studentesse; l’anno successivo vide un aumento degli studenti partecipanti, ragazzi e ragazze. La meta fu la città dell’Aquila e partecipa-rono 37 studenti e cinque familiari. Il Progetto Pace ha adottato come metodo quello partecipativo – se non nella vera e propria fase di progettazione – e rimane assolutamente partecipato nella definizione delle attività. Sono sempre i partecipanti al Gruppo, attraverso il confronto, a concordare la natura della loro esperienza e – attraverso una negoziazione con gli insegnanti e la Scuola – a determinare i conf ini dell’esperienza nello spazio scolastico. Così sono definiti il come, il dove e il quando realizzare il cuore del progetto. Il 2009/2010, l’anno dell’Aquila distrutta dal terremoto, il Gruppo vide un cambia-mento ulteriore. Aumentarono gli studenti parteci-panti complessivamente e si perse la connotazione femminile. In quest’anno scolastico, il 2010/2011, il Gruppo Pace ha visto 32 partecipanti; di questi, solo 12 studenti sono riusciti a partire per il Kosovo (il costo del viaggio gravava interamente sulle famiglie), insieme a cinque tra familiari ed amici.La caratteristica di quest’anno sta nel cambiamento della leadership tra gli studenti, che è stata equilibra-ta tra maschile e femminile, e questo equilibrio si è appalesato tra i partecipanti al viaggio di volontaria-to in Kosovo. Questi nuovi equilibri e alternanze e la capacità di pensarsi oltre l’anno scolastico in corso sono ulteriore segno di crescita del Gruppo Pace.

Partecipazione degli studenti al Gruppo Pace – riflessioni.La riflessione sul perché gli studenti partecipano ed hanno partecipato in misura crescente nel tempo al Gruppo Pace è da ricercare nella relazione tra motivazione personale e stimoli ricevuti, che sono tanto più efficaci quanto più sono ricevuti dagli studenti stessi.Per partecipare al Gruppo Pace, con le caratteri-stiche che il Gruppo richiede, diventa essenziale essere motivati ed aver operato un percorso rifles-sivo sul tema della solidarietà e incontro con l’altro.Libertà e motivazione devono incontrare autono-mia e responsabilità. Il mezzo più efficace per la promozione del Gruppo è stato il gruppo stesso.Ciò che raccontano gli studenti partecipanti ai loro compagni si muove sui due tratti propri della condizione giovanile, l’enfasi sull’autorealizzazione personale e il radicamento nella socialità ristretta.Il progetto e le attività che questo realizza rappre-sentano luoghi capaci di valorizzare le persone, dove gli studenti possono percepirsi come efficaci e competenti, ma sono luoghi dove è possibile scambiare vissuti, sensibilità, progetti di vita ed espe-rienze altre. Fino a quando il gruppo riuscirà nella sua missione educativa - e quindi a rappresentare un luogo di costruzione di una parte importante della propria identità, quella sociale – il Gruppo re-esisterà. Ma se questo è il compito del gruppo, il compito degli insegnanti e della Scuola è quello di riconosce-

re il Gruppo come attore (ormai) esperto di questa pratica educativa, prima che progettuale.

Progetto Pace e Scuola - riflessioni.Il Gruppo Pace chiede alla Scuola di riconoscere il gruppo come spazio educativo – perché il processo di autonomia che caratterizza il gruppo necessita del riconoscimento degli Insegnanti, del Dirigente e degli altri attori della Scuola per poter assolvere la sua funzione educativa.Alla nostra Scuola è richiesto, oltre che garantire un buon livello di istruzione, di riconoscersi anche il compito educativo. Il contesto che viviamo oggi offre alla Scuola sfide educative che la obbligano a rimodulare ambiti di intervento e finalità. Promuo-vere il volontariato agito attraverso la scuola significa inserire nell’offerta formativa dell’Istituto questo tipo di esperienza come possibile ed auspicabile, tappa del percorso formativo (di una forma di apprendimento non formale) ed educativo degli studenti.

In sintesi è auspicabile che la Scuola, attraverso forme di riconoscimento, promuova la re-esistenza del Gruppo Pace, accogliendone - nello spazio del possibile scolastico - le necessità e le trasformazioni che possono intervenire nel tempo.Non solo, quindi, è necessario non disperdere quanto costruito, ma diventa necessario prendersi cura del Gruppo Pace, perché questo è il compito che gli studenti affidano agli Insegnanti.

Gruppo pace – 2007-2011

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Gruppo Pace per il KosovoQuest’anno sono entrati nelle storie degli studenti e studentesse del Gruppo Pace dell’Istituto d’Istru-zione L. Guetti di Tione i bambini e i ragazzi del campo Caritas dell’Umbria in Kosovo, a Radulloc (vicino Klina). Con loro il Gruppo Pace ha incon-trato il Kosovo e la sua gente.Il Gruppo Pace raccoglie gli studenti e le studen-tesse che partecipano al Progetto di Educazione alla Pace e Solidarietà dell’Istituto, che ha come principale obiettivo quello di educare ai valori della solidarietà attraverso il volontariato agito. Una caratteristica interessante del progetto è quella di concordare con gli studenti dove svolgere il viaggio di solidarietà. Quest’anno uno studente ha indicato il Kosovo come possibile meta; meta che conosceva attraverso i racconti appassionati di suo zio Gioacchino Brena – volontario di lunga data per la Caritas Umbra – che ci ha fatto da facilitatore/guida.Il viaggio è stato programmato per le vacanze di Pasqua, tra il 20 e il 27 aprile 2011, in accordo a quella che è una prerogativa del progetto, non interferire sulle attività didattiche regolari.A partecipare sono stati sei studenti e sei studen-tesse, insieme a un fratello, due zii, una cuginetta, un amico e un’insegnante.Prima della partenza è stata organizzata una rac-colta fondi, che ha prodotto 750 euro che sono stati donati al Campo Caritas per sostenere alcuni progetti indicati dagli studenti.Dopo un viaggio non troppo lungo, siamo stati ac-

colti in questa casa – che chiamano campo – dove vivono diversi bambini, alcune ragazze e ragazzi e i volontari italiani della Caritas Umbra.La casa accoglie bambini e persone in difficoltà che, per motivi diversi, non possono vivere nelle famiglie d’origine. Il modello educativo è quello di una famiglia molto numerosa.Accanto a questo, il campo è punto di riferimento per 200 famiglie kosovare, che sono aiutate attra-verso la distribuzione di viveri, medicinali, accom-pagnamento per le visite mediche e, per alcuni ragazzi, sostegno per le spese relative alla scuola.Il Kosovo è un Paese che porta con sé, specialmen-te nelle periferie rurali, i segni della guerra e nel contempo i segni della ricostruzione. La situazione politica vive ancora ambiguità e tensioni perché la sua indipendenza dalla Serbia non è ancora stata ri-conosciuta da tutta la comunità internazionale, ma solo da alcuni Stati, tra cui l’Italia e gli Usa. Rimane presente, sul piccolo territorio del Kosovo, la k-for (forze di sicurezza per il Kosovo) della Nato che ha il compito di prevenire ritorsioni tra i due Stati e tra le comunità etniche-religiose presenti sul territorio kosovaro. Convivono numerose contraddizioni sul territorio e nella cultura del Paese, ma le spinte per l’affermazione della pace e pace sociale sono vive.Per sette giorni il Gruppo ha vissuto la vita della casa. Durante la colazione venivano affidati i compiti, che spaziavano dai lavori domestici e accudimento fino all’aiuto per la costruzione di una nuova struttura, che sostituirà entro il 2015

Prof.ssa Arianna Miriam Fiumefreddo

docente di trattamento testidell’Istituto Guetti

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Gruppo Pace per il Kosovoquella in cui il Gruppo è stato ospitato. Tra i mo-menti più intensi rimane il sostegno alle famiglie kosovare – “andare a famiglie”. Le famiglie che ri-cevevano aiuto soffrivano deprivazione economica e sociale, spesso dovuta anche al precario stato di salute degli adulti che non potevano garantire un reddito al nucleo familiare. Alcune famiglie invece vivevano gravi difficoltà per le condizioni di salute, e le relative spese mediche, per figli con malattie e disabilità gravi.La vita della casa, con i suoi ritmi intensi, offriva modo di approfondire la conoscenza dei bambini e delle ragazze. Le loro storie sono state raccontate qualche giorno dopo, in un momento in cui non eravamo insieme, per non pregiudicare le relazioni nella casa. Si è rimasti tutti colpiti dai sorrisi e viva-cità che dimostravano nonostante quanto avevano già dovuto vivere.Questo è stato il quarto anno del progetto – il quarto anno per il Gruppo Pace. Sicuramente l’esperienza emozionalmente più intensa e coin-volgente. È difficile esprimere e raccontare quello che si è vissuto in questa settimana. Un insieme di emozioni tra speranza, gioia, attesa e tristezza. Questa esperienza è stata la più matura che il Gruppo ha fatto nell’incontro con l’altro. La fatica si perdeva nelle emozioni e si è tornati stanchi dal Kosovo, ma non appagati di questa settimana. Il Gruppo ha già nuove prospettive, in continuità con quest’anno e con i precedenti, e sta già preparan-dosi per il prossimo anno.

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Dalla classe 3^PAIn visita alla comunità terapeutica di S. Patrignano – A S. Vito di Pergine

Quest’anno la nostra classe ha visitato la Comu-nità terapeutica di S. Patrignano (sede di S.Vito Pergine). La visita è stata una vera scoperta. Nessuno di noi si aspettava che una comunità per il recupero di ex-tossicodipendenti avesse quell’aspetto. La comunità ci è parsa all’esterno come un grande albergo, con un piccolo ma cura-to giardino e degli interni ben arredati. Le sbarre alle finestre erano l’unico elemento che ricordava in realtà il tipo di edificio che ci trovavamo davanti e il fatto che esse fossero molto lavorate sminuiva anche l’effetto ottico e sembrava quasi che fosse-ro state messe per evitare i furti. Purtroppo la realtà non è questa. Le persone che abbiamo incontrato o intravisto, un tempo sono state molto diverse da come le abbiamo viste noi durante la visita; sono giovani e ragazze che hanno avuto dei gravi problemi e che li stanno affrontando tutt’ora. L’idea di quello che hanno passato, delle loro vite difficili sembrava stridere con la totale calma e serenità che percepivamo alla comunità di San Vito. Questa è stata una delle impressioni più forti che abbiamo maturato durante l’uscita. Siamo consapevoli che questa impressione è do-vuta al fatto che noi abbiamo assistito alla parte migliore del “Sanpa”, perché normalmente si

verificano discussioni tra i ragazzi ospitati e che spesso le loro giornate non sono tutte “rose e fiori”, ma crediamo anche che questo senso di pace in parte sia percepito dai ragazzi (quelli che ormai sono in grado di farlo e non vedono più la comunità come un castigo o un obbligo) e che favorisca la crescita personale di ogni persona che sta compiendo là il proprio percorso.

L’organizzazione dei tempi in comunità è molto importante e strutturata. Essa contribuisce a dare un senso di regolarità, degli orari e delle regole fisse a persone che in precedenza non ne avevano, ma che al contrario gestivano la loro vita in maniera per lo più sregolata. E’ una forma di rieducazione che avviene attraverso le routines. In comunità quindi le colazioni vengono servite fino alle sette e mezza di mattina, alle otto si inizia a lavorare, durante la mattinata c’è una pausa e poi si riprende fino al pranzo che avviene intorno all’una. La pausa pranzo dura fino alle due quando si ritorna al lavoro. Alle sei per quasi tutti termina la giornata di lavoro. Il sabato invece si smette di lavorare alle quattro mentre alla domenica non si lavora e la sveglia suona un paio d’ore più tardi. Gli orari e i giorni di riposo ovviamente subiscono delle variazioni a seconda del tipo di lavoro che i ragazzi stanno imparando in comunità. Infatti per i camerieri e i cuochi gli orari di lavoro non sono gli stessi di tutti gli altri. Mentre negli altri settori la giornata di lavoro è simile per tutti.

Tania Carè – 3^PA

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Dalla classe 3^PAOgni persona che entra in comunità impara un lavoro in cui si specializza e che potrà svolgere in un futuro all’esterno dalla comunità. I settori di lavoro nella sede di San Vito di Pergine sono sette: la cucina e la sala, il reparto dei falegnami/artigiani del legno, quello dei fabbri, la perla della sede trentina ovvero il settore della costruzione di biciclette, il reparto dei ragazzi che si occupano di Pet-therapy, la lavanderia e infine la serra (gli ultimi due campi lavorativi sono riservati alle ragazze). Quello che ci ha colpito in ogni settore lavorativo è stata la passione dei ragazzi. Infatti coloro che ci hanno spiegato il loro lavoro erano davvero appassionati o per lo meno contenti della profes-sione che svolgevano. Si poteva capire l’elevato grado di specializzazione a cui erano giunti dopo qualche anno di comunità e riuscivamo a vederli come dei professionisti veramente preparati, con tutte le carte per avere un buon successo in quel campo fuori dalla comunità. Il settore della costruzione di biciclette è forse quello in cui la loro preparazione è emersa di più. Quel lavoro ci è sembrato veramente complicato mentre il ragazzo snocciolava tranquillamente nozioni specifiche e classificazioni del carbonio come se fossero semplici tabelline (e quasi sicuramente prima di entrare al Sanpa non sapeva nemmeno che esistessero più tipi di carbonio). Questa loro solida professionalità ci ha davvero impressionato positivamente ed è ancora più sorprendente se si pensa che la maggioranza di loro non aveva

nemmeno un lavoro prima, legale si intende. Il settore della pet-therapy è stato quello che è piaciuto di più a tutte noi, naturalmente ad ecce-zione di coloro che hanno paura dei cani! Oltre alla professionalità e alla passione per il lavoro che abbiamo potuto vedere in tutti loro, il ragazzo che ci ha parlato di tale settore aveva anche un legame visibilmente forte con Bacco, il “suo” cane. Il loro

rapporto era veramente bello. L’amore incondi-zionato che può donare un cane come Bacco è probabilmente ciò di cui ogni persona in difficoltà ha bisogno. Infatti la pet-therapy si basa proprio su questo genere di potere che hanno gli animali e nel caso dei ragazzi della comunità la terapia ha un valore ancor più importante, in quanto è duplice: il rapporto con gli animali aiuta i ragazzi

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che li addestrano e nello stesso tempo le persone con cui andranno a lavorare gli addestratori e i cani. Il senso di responsabilità che implica accudire un animale è uno dei benefici maggiori che può dare la pet-therapy, assieme ai vantaggi psicologici che arreca il rapporto affettivo uomo-animale. La responsabilità di accudire un altro essere vivente può essere infatti la migliore delle strategie rie-ducative per ragazzi che si erano liberati di ogni responsabilità (in primis di quella verso se stessi) nella vita precedente alla comunità. Un altro aspetto che ci ha colpito nella visita è la cura degli ambienti, l’attenzione alla dimensione estetica, oltre che funzionale. Poche sale da pran-zo di alberghi uguagliano la bellezza e la semplicità della sala in cui abbiamo pranzato, delimitata da un enorme e coloratissimo acquario. Proba-bilmente l’intento è anche quello di riprodurre proprio l’effetto “albergo” per aiutare i ragazzi

che si stanno specializzando come camerieri a sentirsi più nell’ambiente del loro lavoro e per poter organizzare eventi come matrimoni o battesimi, di cui il cuoco ci ha parlato. Il pranzo è stato un momento molto amichevole. Abbiamo mangiato con i ragazzi che ci facevano da guida e che erano venuti anche a scuola ad introdurci nell’argomento “dipendenza da so-stanze”. In questo momento abbiamo avuto la possibilità di parlare di molti argomenti e soprat-tutto della vita dei ragazzi, restando sempre in bilico tra lo scherzo e la serietà degli argomenti che stavamo trattando. E’ stato un arricchimento all’intera esperienza. Dopo un momento di relax, il pomeriggio pas-sato nell’auditorium con la visione dei messaggi antidroga e la discussione finale è stato un otti-mo modo per terminare la visita. Il dialogo con i ragazzi e il responsabile dell’ufficio progetti Alessandro aveva l’obiettivo di aiutarci ad unire le nostre alle loro esperienze per ottenere un bagaglio di informazioni utile per combattere e prevenire la droga. La domanda “Perché si inizia con la droga?” è stata uno dei focus più interes-santi della discussione. Ne è risultato che i motivi principali della tossicodipendenza sono la fuga dai problemi, i legami allentati con i genitori e l’ambiente in cui i ragazzi sono inseriti. Il gruppo di amici è un altro fattore che può spingere i suoi membri alla droga. Ma il substrato è spesso la carente autostima; infatti i ragazzi cercano di

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incrementarla attraverso l’effetto delle droghe o la posizione che può dar loro lo spacciare. Ma siamo arrivati anche alla conclusione che le motivazioni sono tante e, se pur di poco, diverse da persona e persona.

Il percorso è stato veramente ricco nel suo insie-me. L’uscita è stata l’esperienza più importante, ma anche l’incontro formativo della settimana precedente è stato essenziale, pur essendo emo-tivamente meno coinvolgente. In quest’ultimo abbiamo approfondito alcune tematiche riguardo la droga e anche se questo tema lo avevamo già affrontato in precedenza, avevano un valore diverso proprio perché raccontati da ex tossico-dipendenti. Infatti le nozioni erano supportate dalle loro testimonianze. La giornata alla comunità è riuscita a mostrare an-che un lato del problema della tossicodipendenza che non si vede spesso. Infatti, la comunità di San Patrignano è anche un simbolo di speranza. Le persone che entrano in comunità per i motivi più diversi, che vanno dall’evitare il carcere al cercare di salvare se stessi dalla rovina fisica e psicologica, ne escono con una nuova vita davanti (la percen-tuale di riuscita del percorso è oltre il 70%). La comunità dà loro gli strumenti per affrontare di nuovo la vita, questa volta in un modo non dan-noso per se stessi e gli altri, donando un futuro concreto a persone che altrimenti sarebbero finite come scarti della società, oppure sarebbero

morte per overdose o altri problemi legati all’abu-so di sostanze. L’obiettivo della ricostruzione e il reinserimento nella società di queste persone sono i valori portanti della comunità che la fanno diventare un luogo dove è possibile cambiare il futuro e fare veramente qualcosa per le persone che hanno problemi, in una società che tende più a giudicare che a migliorarsi. Siamo stati decisamente soddisfatti da questa esperienza e speriamo di conservarne un ricordo, oltre che bello, anche utile alla nostra crescita personale.

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Nazionali di arrampicata sportiva a PerugiaTutto è iniziato nella piccola palestrina di casa, quella di Breguzzo, dove si sono svolte le fasi di Istituto di Arrampicata Sportiva. Proprio lì Linda Grossi, Ester Mussi ed io, Maddalena Bosisio, ci siamo classificate nelle prime tre posizioni e ab-biamo così ottenuto l’accesso alle fasi provinciali che si sono poi svolte a Rovereto. Il 10 maggio 2011, infatti, con i nostri compagni della categoria maschile pieni di spirito e grinta ci siamo recati nella nuova palestra di arrampicata a Rovereto per affrontare la competizione. Lì c’erano tracciati 30 Boulder da risolvere in un’ora di tempo, il che voleva dire 2 minuti per blocco, un tempo assai ridotto per una gara del genere. Nonostante ciò riusciamo a chiudere un numero sufficiente di

blocchi che ci permette, a fine gara, di salire sul gradino più alto del podio, come anche i maschi. L’Istituto Guetti ha così letteralmente dominato la gara, vincendo il titolo a squadre in tutte le categorie. Felici del successo torniamo a Tione, con la con-vinzione che tutto sarebbe finito lì. Campioni provinciali e stop. Però ci sbagliavamo, c’era di più. Infatti qualche giorno dopo la gara il professor Bugna ci manda a chiamare e ci comunica che quest’anno, dopo dieci anni, sono stati finalmente ripristinati, anche a livello nazionale, i giochi stu-denteschi di arrampicata sportiva e ci chiede se volevamo aderire. Non serve dire che la nostra risposta è stata naturalmente positiva. Le gare

Maddalena Bosisio 4SM

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Nazionali di arrampicata sportiva a Perugiasi sarebbero tenute dal 22 al 25 maggio a San Giustino, in provincia di Perugia. Meglio di così non potevamo chiedere: tre giorni di scuola saltati per andare ad arrampicare e oltretutto a Perugia. Dopo svariati allenamenti svolti in palestra a Tione con il professor Bugna giunge velocemente il giorno della partenza, il 22 maggio. Così, carichi

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Nazionali di arrampicata sportiva a Perugiae pieni di entusiasmo, partiamo da Tione alla volta di Perugia e, arrivati, andiamo alla presentazione ufficiale dove vi sono tutte le rappresentative e dove viene spiegato il programma e il regolamen-to delle gare dei giorni successivi. La sveglia è abbastanza presto, alle 7.30, e dopo una bella colazione energetica ci rechiamo per le otto sul campo di gara, una parete alta circa 15 metri, con tracciate quattro vie, due per le donne e due per gli uomini. L’organizzazione è ottima e le gare iniziano pressoché subito e nonostante la grande agitazione facciamo tutti una buona gara, facendo sì che sia noi che i maschi risultia-mo primi, seppur questi ultimi a pari merito con altre due rappresentative. Nel tardo pomeriggio inizia la Speed, disciplina in cui conta la velocità

con cui si giunge in cima alla parete e disciplina più ostile a noi perché non ci siamo mai allenati su questa. I maschi infatti risentono di ciò, ma noi ragazze spicchiamo anche in questa, arrivando prime. Il bilancio della prima giornata è quindi per noi del tutto positivo: prime assolute, ma con le altoatesine subito dietro. E’ fondamentale quindi fare bene anche nel boulder, l’ultima gara della competizione. Nonostante ciò non siamo molto agitate, anzi piuttosto tranquille, perché il boulder è il nostro cavallo di battaglia. Arriva finalmente il momento della gara e siamo tutte e tre motivate a far bene anche in questa; è quella che conta e potrebbe far cambiare le sorti di tutta la competizione. Osserviamo come da protocollo i blocchi per qualche minuto insieme alle altre ra-gazze e ci sembrano a primo occhio tutti fattibili. Giunto il momento vero e proprio della gara io sono la prima della nostra squadra a partire e chiudo tutti i blocchi e mi seguono a ruota anche

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Nazionali di arrampicata sportiva a PerugiaLinda e Ester. Non c’è dubbio, siamo anche qui prime. Vincendo quindi tutte e tre le specialità saliamo con onore sul gradino più alto del podio portando in alto il nome dell’istituto Guetti e del Liceo Scientifico per le Professioni del Turismo di Montagna. L’arrampicata, la nostra passione più forte, perché è così che possiamo definirla più che uno sport, ci ha permesso di condividere questa bella esperienza e ci ha regalato un gran bel successo e un’immensa soddisfazione.

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L’esperienza dei ...Linda Grossi classe 4SM

Luglio 2011. Siamo alla vigilia del più importante appuntamento agonistico della stagione: il cam-pionato del mondo di arrampicata organizzato dalla federazione internazionale (IFSC).La competizione quest’anno si disputa proprio vicino alle nostre valli, nella cittadina di Arco, punto d’incontro di moltissimi climber e fulcro dell’arrampicata a livello internazionale.Ma torniamo indietro di un mese…Eravamo in classe, in un giorno come gli altri, quando il prof. Luciano Bugna, coordinatore del Liceo della Montagna, è venuto a chiederci la

disponibilità di alcuni giorni per fare assistenza ai mondiali di arrampicata ad Arco di cui si sentiva tanto parlare!L’entusiasmo è stato subito trascinante e una settimana dopo in sette studenti hanno dato conferma.Dopo una prima riunione con l’organizzatore Angelo Seneci ne è seguita un’altra con tutti i volontari; eravamo molti ragazzi e abbiamo fatto amicizia.Ci hanno consegnato la tuta da indossare e ci hanno spiegato le mansioni in questa importante

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L’esperienza dei mondiali di arrampicata...competizione che avrebbe avuto inizio il 15 luglio.Dopo pochi giorni eccoci ai mondiali di Arco, pronti per quella che sarebbe stata una stupenda esperienza di volontariato! E così arriva la ceri-monia di apertura, che ricorda in piccolo i giochi olimpici. Le 58 squadre nazionali hanno sfilato per il centro di Arco per poi arrivare al Climbing Stadium dove un concerto-spettacolo ha dato il via alle gare; danzatori, acrobati e coristi sostenuti da giochi di luce e musica. Ed ecco poi arrivare due grandi dell’alpinismo e vincitori del maggior numero di Rock master: Lynn Hill e Francois Le-grand. Hanno salito la loro scala per il paradiso di appigli e appoggi sintetici, per arrivare in cima e accendere il tripode; la festa dell’arrampicata ha avuto così inizio! E noi ragazzi eravamo là, fra la moltitudine di spettatori e tra i climber più famosi di tutto il mondo; eravamo euforici! Il divertimen-

to era assicurato. Noi ragazze (Sara, Maddalena, Vania, Daniela e Linda, studentesse della quarta SM,) per i primi giorni dovevamo stare nell’iso-lamento, che era la palestra delle scuole medie di Arco, situate vicino alla struttura dei mondiali; lì si presentavano gli atleti un’ora prima della gara e rimanevano isolati senza poter ricevere informazioni; nessuno poteva entrare né uscire. Quando era il loro turno dovevamo chiamarli a gruppi di quattro e portarli fino alla struttura, dove aspettavano ancora qualche minuto prima di gareggiare. Eravamo in stretto contatto con gli atleti, non potevamo sbagliare né ritardare nel chiamarli, poiché c’era in ballo tutta la buo-na riuscita della gara! Ed era difficile richiamare l’attenzione e pronunciare correttamente il loro nome e cognome, certi erano quasi impronuncia-bili per noi! Due altri nostri compagni (Giacomo e Gabriele), insieme ad altri dell’Arco climbing

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L’esperienza dei mondiali di arrampicata...e del King Rock di Verona, dovevano pulire i blocchi di gara (o meglio le prese), nella piccola pausa tra un concorrente e l’altro, oppure tra i vari tentativi dello stesso atleta; perciò dovevano essere efficienti e veloci ed erano continuamente ripresi dalle telecamere, quindi la compostezza era d’obbligo.Mentre eravamo in isolamento abbiamo osservato con attenzione il riscaldamento e il rilassamento di questi fortissimi atleti: c’era chi faceva yoga, chi ascoltava musica, chi leggeva, chi si concentrava sdraiandosi per terra e chiudendo gli occhi… Quando sui pannelli dell’isolamento non c’era più nessuno, abbiamo provato anche noi a fare i boulder che tentavano loro per il riscaldamento, incuriosite dalla loro potenza!Il livello era molto alto e le gare avvincenti; tutti, col fiato sospeso, abbiamo guardato le finali delle cinque specialità e l’umorismo degli atleti ci faceva

sorridere. Abbiamo fatto molte amicizie con atleti di tutti i paesi: Ecuador, Finlandia, Costa Rica, Stati Uniti, Austria, Slovenia, Russia…L’inglese è stato essenziale, ci siamo rese final-mente conto della vera importanza di questa lingua e ci siamo messe in gioco, praticando sul campo quanto studiato in questi anni.Ancora adesso ci teniamo in contatto con questi ragazzi molto in gamba che hanno la nostra stessa passione!…Gli organizzatori hanno fatto le cose in grande; non solo perché a osservare l’atteso appunta-mento vi erano i delegati del Comitato Olimpico Internazionale, ma anche perché il destino di Arco come capitale dell’outdoor si legava al successo di eventi come questo. I numeri di chi ha l’arrampicata come passione non sono più quelli di uno sport di nicchia: infatti ci sono stati 20000 visitatori nella valle del Sarca,

700 atleti iscritti e centinaia di volontari per far girare la macchina organizzativa.Ben cinque discipline di gara: difficoltà (lead), boulder, velocità (speed), duello e la staffetta di velocità (team speed); e in più in quei giorni Arco è stata sede dei primi mondiali di Paraclimbing! Per noi è stata davvero una grande esperienza, per parlare l’inglese, divertirci, imparare le tecni-che dei climber migliori del mondo, arrampicare con loro, conoscerli, far il tifo per loro, scoprire l’arrampicata sotto tanti punti di vista e ampliare il nostro bagaglio di conoscenze riguardo questa disciplina!L’arrampicata potrebbe fare parte dei giochi olim-pici del 2020, ciò dipendeva anche dalla buona riuscita di questi mondiali; e chissà che anche per merito nostro l’arrampicata non diventi uno sport olimpico!! Speriamo…, magari potremmo essere anche noi lì alle prossime Olimpiadi!!!

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StaffDirigente scolastico

Docente collaboratore vicario

Docenti collaboratori

Docenti collaboratori sicurezza

dott. Severino Papaleoni

prof. Erminio Rizzonelli

prof. Innocentino Antoniolliprof. Luciano Bugnaprof.ssa Lorena Giacobazziprof. Tiberio Salvaterraprof. Roberto Strangisprof.ssa Giuseppina Zanelli prof.ssa Cristina Maturiprof.ssa Caterina Buganza

prof. Silvano Bonomiprof. Alberto Tomasi

StaffCoordinatori di Indirizzo

Liceo Scientif icoLiceo Scientif ico Montagna

Liceo LinguisticoLiceo Socio Psico Pedagogico

Ragioneria / IGEAGeometri

Biennio ITICorsi serali

Coordinatori di Dipartimento

Area UmanisticaArea LinguisticaArea Scientif ica

Area TecnicaArea Giuridico-Economica-Aziendale

Funzioni strumentali

OrientamentoValutazione

Innovazione TecnologicaArea Didattica (attenzione al biennio)

prof. Tiberio Salvaterraprof. Luciano Bugnaprof.ssa Laura Zanellaprof.ssa Laura Rossiprof.ssa Anna Riccadonnaprof. Innocentino Antoniolli prof. Graziano Borsariprof.ssa Ilaria Guidotti

proff.sse A. Moratelli, S. Mittempergherprof.sse Jole Armani, Annalisa Tittaproff. Tiberio Salvaterra, Alberto Tomasiprof. Carlo Carèprof.ssa Cristina Maturi

prof. Claudio Pucciprof.ssa Alessandra Macinatiprof. Lorenzo Cazzolliprof.ssa Liliana Gallazzini

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DocentiAlamia AnnaAlberti CristinaAlgeri Addolorata LianaAndina GiuliaAntolini ArmidaAntolini MarcellaAntolini NatalinaAntoniolli InnocentinoArmani Iole Benzi LauraBerretti Raffaele Bertolini MirellaBinelli GiovannaBizzotto JeanetteBoccardo AlbertoBolner AndreaBondioli FrancescoBonomi SilvanoBonvecchio AntonioBoroni AlessandraBorsari GrazianoBosetti MarcoBosetti MassimoBuganza CaterinaBugna IvanBugna LucianoBuratti FrancoCaffarena GeronimaCalce Michele Caldera Attilio

Caola MariaCarè CarloCaridi Nicola Carraro Cristina Castellani MonicaCazzolli LorenzoCeranelli ArmidaCerullo CaterinaCeschinelli LuciaCimarolli PrimoCoffano LucianaCollini RomeoCollini Stefano Colò EnnioCominotti GastoneDelai AlessioDe Tomas FrancescaDi Francesco ElenaDolzan PaoloFaraci CarmeloFerrari don PaoloFerrari Paola Fiumefreddo AriannaGaglio Maria ConcettaGallazzini LilianaGasperi ElisabettaGiacobazzi LorenaGiacomuzzi GuidoGiordani LauraGirardini Maria Carla

Gosetti AlbertoGuidotti IlariaLeonardi ValentinaLeonello MariaLitta Anna Maccabelli LucaMacinati AlessandraMaffei ElenaMaistri MattiaMalossini AndreaMalfatti don AndreaMattina GuidoMaturi CristinaMarini MicheleMelchiorri CinziaMerli Maria RosiMeroni Maria LuisaMezzi PaolaMittempergher SusannaMiori StefanoMoratelli AntonellaMorini Ilaria Nella EddaNicolodi CarlaPaoli RenatoPalazzo ValentinaPedrini Laura Piccoli PaoloPirringher HelmaPoli Vanessa

Polin SylvianePolla ClaudiaPucci ClaudioPuleo AusiliaRiccadonna AnnaRossi EzioRossi LauraSalvaterra EzioSalvaterra GiulianaSalvaterra TiberioSantini AndreaScarpari PaolaSeraf ini SusannaSpada NicolaSpadaccino TamaraSperanza Mariella Strangis RobertoTinè MariaTitta Annalisa Tomasi AlbertoToniatti MarcoVaccaro CarmelaVergoni GeremiaZambotti MicheleZanella LauraZanelli GiuseppinaZini Fabiola

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Docen

ti e P

erson

ale

Personale A.T.A.Collaboratori scolastici Elena Armani

Luisa BertiniMariassunta BertiniMaura BertiniMaria Grazia BonapacePierangela BugnaRaffaella BugnaManuel CosiNicola De Feo Laura LonghiCaterina MezziAchille PasiAdriano PassardiFabio PezzarossiCarla SalvadoriBruna SalvaterraVittorio SalvaterraFabio Valentini

Amministrativi

Assistenti di laboratorio

Marta Bagozzi (Luca Ghezzi)Iris CosiAmedea DegiulianiSilvia FranchiniAntonietta GeraceErica Gottardi (Agnese ;Molinari)Alessandro La PlacaMafalda MaestriMatteo OseleGermana Pellizzari Mara Pernisi Pierluigi Salvaterra Vanda Viviani

Emanuele CacciatoreBonetti DenisUgo LonghiPierangelo MarsadriGiuseppe MussiSilvano Zucchelli

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Dirigente scolastico

Genitori

Docenti

Personale A.T.A.

Studenti

Studenti Consulta provinciale

Severino Papaleoni

Sergio Salizzoni - Presidente Stefano Brunelli Gabriella Mattivi Sara Maturi

Silvano Bonomi Ennio Colò Elena Di Francesco Liliana Gallazzini Cristina Maturi Antonella Moratelli Renato Paoli Nicola Spada

Raffaella Bugna Achille Pasi

Christian Bazzoli Michele Bella Kevin Cortella Claudio Poletti

Caterina Berasi Carla Ferrari Alex Foradori Lukas Schülners

Consiglio dell’Istituzione

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Classi e foto

Consiglio dell’Istituzione

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42 Classi e foto

1 ABDEL GHAFFAR NADIR 2 AMADELLI GABRIELE 3 BAZZOLI LUCA 4 BOMÈ PIETRO 5 BONAZZA ALDO 6 BRENA ALESSANDRO 7 BUGNA ALAN 8 BUGNA VITTORIO 9 CAOLA FRANCESCO 10 CAPPELLI DANIEL 11 COCCHINI FRANCESCO 12 DONNA CHIARA 13 FESTA DAVIDE 14 GIOVANELLI DAVIDE 15 MARINI FRANCESCA 16 MATURI IACOPO 17 MOSCA ALESSIO 18 MUSTONI MATTIA 19 NODARI MIRKO 20 PAVLOSKI CVETE 21 PELANDA ALESSIA 22 STAGNOLI ELIA 23 TAWFIK NADI 24 TISI IESSE 25 TROGGIO DAVIDE 26 VALENTINI DAMIANO 27 ZANETTI ANDREA 1 a Tecnologico A1a Tecnologico A

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43Classi e foto2 a Geometri A2a Geometri A

1 BERTOLINI FILIPPO 2 BUTTERINI MICHELE 3 CAOLA JESSICA 4 CAOLA RICCARDO 5 CLINAZ LUANA 6 FERRARI ALESSANDRO 7 FILOSI MARCO 8 FRANCESCHETTI MATTIA 9 FRANCHINI GIORGIA 10 LORENZETTI STEFANO 11 MATURI ANNA 12 PAROLARI CHRISTIAN 13 RICCADONNA SAMUELE 14 ROSA FRANCESCO 15 ROUHAIM OUALIDE 16 SCURI NICOLA 17 VALCANOVER SIMONE

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44 Classi e foto

1 ALDRIGHETTI FABIO 2 ANTONIOLLI CLAUDIO 3 ARCI VERONICA 4 BAZZOLI NORMAN 5 CASTELLINI ANDREA 6 COZZINI DAVIDE 7 FILOSI MARIO 8 MAFFEI CHIARA 9 MAFFEI SEBASTIANO 10 MARCHIORI ANGELO 11 MASCHERI GLENDA 12 PASSARDI DANIELE 13 TAMBURINI MANUELA 14 TOMASINI EMILIO 15 VALENTI PAOLO 16 VULTAGGIO ALBERTO

3 a Geometri A3a Geometri A

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45Classi e foto

1 ALARI GABRIELE 2 ALDRIGHETTI ALESSANDRA 3 ANTOLINI DAVIDE 4 ANTOLINI MARCO 5 ARMANINI GIACOMO 6 BERTINI FEDERICO 7 BONAPACE ROBERTA 8 BUGNA JESSICA 9 CALIARI FABRIZIO 10 CIMAROLLI REDENTO 11 COCCO SIMONE 12 FIORONI FEDERICO 13 GJORESKI ALEKSANDAR 14 LUCCHINI FRANCESCO 15 MARCHIORI DANIELE 16 MILANI STEFANO 17 MORELLI MARTINO 18 PEDRAZZOLI RICCARDO 19 POLANA ROBERTO 20 RIGOTTI GIACOMO 21 SALSA SILVIA 22 SALVATERRA LORIS 23 SARTORI FABIO 24 VALENTINI MATTEO4 a Geometri A4a Geometri A

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46 Classi e foto

1 BERTINI DANIELE 2 BONENTI VALERIA 3 BRENA NICOLA 4 CARLI SERGIO 5 COLLINI FEDERICO 6 FRIZZI FEDERICO 7 PALLA LORENZO 8 PAPALEONI MARTINA 9 PASSARDI CHIARA 10 PEDRETTI RICCARDO 11 PIETROPOLI ELENA 12 VIVIANI CATERINA

5 a Geometri A5a Geometri A

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47Classi e foto

1 AMISTADI ALBERTO 2 AMISTADI ANDREA 3 BAZZOLI SERGIO 4 BELTRAMI ANDREA 5 BEQIRI MARIE 6 BONAFINI TOMMASO 7 BONENTI SAMUELE 8 BONOMINI DANIELE 9 BRETTA LEONARDO 10 DALBON MICHAEL 11 DAMIANI ALBERTO 12 GIULIANI MARCO 13 KERSCHBAMER MATTIA 14 LACHHAB SOFYAN 15 LITTERINI NICOLA 16 LITTERINI SIMONE 17 MARCHIORI NICOLA 18 MASAAF MOHAMED 19 MAZZOCCHI AMEDEO 20 MOLINARI STEFANO 21 NARDONE PIERFRANCESCO 22 NICOLUSSI VALENTINO 23 PLOTEGHER ROBERTO 24 POLANA SABRINA 25 SALVATERRA SARA 26 TUDA SAMIR 27 ZOCCHI IRENE1 a Tecnologico B1a Tecnologico B

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48 Classi e foto 2 a Geometri B2a Geometri B

1 ALICANTI DANIELA 2 AMISTADI FEDERICA 3 BOSETTI PATRICK 4 BOTTERI DAVIDE 5 BOYCHUK VIKTOR 6 BUSELLI ALBERTO 7 BUSELLI ALESSANDRO 8 FEDRIZZI STEFANO 9 GIOVANELLI MANUEL 10 HOXHA RUBIN 11 ISEPPI ATTILIO 12 LEONARDI JACOPO 13 LEONARDI MICHELE 14 MELZANI MIRKO 15 MERLI GABRIELE 16 OLIVIERI MARTINO

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49Classi e foto

1 ALBERTI ALESSANDRO 2 APPOLONI VALENTINA 3 ARMANI ANDREA 4 BAZZOLI IVANO 5 CHIAPPANI SIMONE 6 LORENZI LUCA 7 MARINI MATTEO 8 MORELLI FEDERICO 9 PILOTTI KEVIN 10 VALENTINI ELENA

5 a Geometri B5a Geometri B

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50 Classi e foto 2 a ITI A2a Istituto Tecnico Industriale A

1 ARMANI VALENTINO 2 BAZZOLI RICCARDO 3 BOMBARDA MICHELE 4 COZZIO THOMAS 5 FRANCESCHETTI OMAR 6 GUALDI OMAR 7 MARGONARI ROBERTO 8 SALVATERRA CESARE 9 SIRENO MATTIA

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51Classi e foto2a Istituto Tecnico Industriale A 1 a Linguistico A1a Linguistico A

1 BAZZOLI MICHELLE 2 BELTRAMI GIANLUCA 3 BINELLI MADDALENA 4 BONAPACE ELISA 5 BONETTI CARMEN 6 BORTOLAMEDI ALICE 7 CHEMOLLI CRISTINA 8 CHIODEGA CAROLINA 9 COLLINI CLOE 10 COLLINI ELEONORA 11 DORNA LUCIA 12 GEORGIEVA VIKTORIYA ANRI 13 GOSETTI VALENTINA 14 LEONARDI GIULIA 15 MAFFEI DAVIDE 16 MALFER CHIARA 17 MARGONARI YLENIA 18 MARNICCO VALENTINA 19 MATURI FILIPPO 20 NARDELLI GIULIA 21 OLIVIERI VALENTINA 22 ONGARI SILVIA 23 PASI VALENTINA 24 PATERNOSTER MARTINA 25 PIRETTI ELEONORA 26 PLATZER NICOLE 27 RICCADONNA VALENTINA 28 TONINI ASJA 29 VULTAGGIO PAMELA

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52 Classi e foto 2 a Linguistico A2a Linguistico A

1 BAZZOLI NICOLE 2 BELTRAMI JESSICA 3 BRUNELLO ALESSIA 4 BURRINI MARTINA 5 CATTONI CHIARA 6 CIMAROLLI ILARIA 7 CROSINA ALESSIA 8 DIDOUH NESAYBA 9 FOSTINI LUCREZIA 10 HECHENBLAIKNER ELISA 11 LAVEZZARI NADIA 12 OSS SARA 13 PAOLI ADRIANA 14 PLATZER ALESSIA 15 PORCELLI PIETRO 16 SANSONI GAIA 17 SERAFINI DEBORA 18 TURRI ISABEL 19 VALENTI GAIA 20 VIVIANI ALESSIA 21 ZONTINI ELEONORA 22 ZULBERTI VERONICA

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53Classi e foto

1 BELLIBONI SARA 2 BONAPACE ERIKA 3 BONUCCELLI DENISE 4 BRUNELLI PATRIZIA 5 CAMPAGNOLI ILARIA 6 FRANCHI MARTINA 7 GHEZZI DEBORA 8 GIACOMETTI MICHELE 9 GIONGO PETRA 10 LORENZI MARIAVITTORIA 11 MONEGHINI SILVIA 12 NICOLINI DANIELA 13 ODORIZZI SILVIA 14 PELLIZZARI SAMANTHA 15 ROTA MADDALENA 16 SANSONI ZAIRA 17 SEBASTIANI GIULIA 18 TERZI CAMILLA 19 TROGGIO CLAUDIA 20 TUDA VESILDA 21 ZENI ALESSANDRA

3 a Linguistico A3a Linguistico A

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54 Classi e foto 4 a Linguistico A4a Linguistico A

1 BAZZOLI FEDERICA 2 BAZZOLI GIADA 3 DE LAZZARI NICOLE 4 FALANGA VALENTINA 5 FAMBRI LORENZA 6 FIORELLA ILARIA 7 GOBBI JASMINE 8 GUERINI ROBERTA 9 MARINI ANCILLA 10 MOLINARI LUISA 11 RICCA LAURA 12 RIGOTTI CAMILLA 13 SANSONI CHIARA 14 SERAFINI LUDOVICA 15 SIMONE PAOLA 16 TISI JESSICA 17 ZINI ANNA

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55Classi e foto

1 BELTRAMI MARTINA 2 BOSETTI MARINA 3 CALDERA ILARIA 4 CARÈ ROBERTA 5 COLLINI LINDA 6 COLOMBO GIULIA 7 FERRARI CARLA 8 FERRARI SILVIA 9 FOSTINI MONICA 10 FRIZZERA ALFONSINA 11 MONFREDINI LAURA 12 PONTIROLLI SABRINA 13 PRETE DENISE 14 ROTA ISABEL 15 SAI ALICE 16 SEBASTIANI ELENA 17 TURRI KARIN 18 ZUBANI VICTORIA

5 a Linguistico A5a Linguistico A

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56 Classi e foto

1 AMISTADI DEBORA 2 ANTOLINI DENISE 3 ANTOLINI ROMINA 4 ARMANINI SARA 5 BAZZOLI ERIKA 6 BELLOTTI GIULIA 7 BONAZZA MANUELA 8 BONETTI ANGELA 9 BRESCIANI CHIARA 10 BULLO ELEONORA 11 CAZZOLLI DENISE 12 DIDOUH SELMA 13 FERREMI ALESSIA 14 FESTI VANESSA 15 GRASSI ALINA 16 GRIPSHI NAFIJE 17 MAFFEI BEATRICE 18 MAZARA ANTONINA 19 MERLI SARA 20 PAISSAN GIULIA 21 PELLIZZARI NICOLE 22 PUCCI ANNA 23 RODINI KARIN 24 SALIZZONI ALESSANDRA25 SEMBINELLI YLENIA26 SIMONI MARTINA27 SOMMADOSSI VALENTINA28 SOTTOVIA TERESA29 TUTOLO DEBORAH 1 a Scienze Umane A1a Scienze Umane A

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57Classi e foto1 a Scienze Umane A

1 ARTINI KATIA 2 BAZZANELLA ANDREA 3 CARLI MARTA 4 CASTELLANI ELENA 5 CROSINA GIADA 6 IORI ELENA 7 LADINI ARIANNA 8 LUZZI FRANCESCA 9 ROSSARO BARBARA 10 SCALFI MONIA 11 SCORTA ASAHAR 12 SERAFINI LIA 13 TONEZZER MONICA 14 TONINI VALENTINA 15 TOTTON ASCHLEIGH16 URGO MARZIA

2 a Socio PP A2a Socio Psico Pedagogico A

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58 Classi e foto

1 ANTOLINI AMANDA 2 BAZZOLI JASMINE 3 BAZZOLI MARIA 4 BONAZZA MARA 5 BULLA MEGI 6 BURATTI FEDERICA 7 CARÈ TANIA 8 CAZZOLLI NICOLE 9 CLAUDIO G. GENESIS BELEN 10 FACCHINI ALESSIA 11 FRUNER KATIA 12 GIOVANELLI ELENA 13 GRAZZI MICHELA 14 LATTARUOLO CAROLINA 15 LORENZI FABIOLA 16 MARASCALCHI ANNA 17 MARGONARI ANNA 18 MUSSI SILVIA 19 PAROLARI SARA 20 SALVATERRA ALESSANDRA 21 SCALFI MARIA 22 VALENTINI ALESSANDRO 23 ZONTINI ILARIA

3 a Socio PP A3a Socio Psico Pedagogico A

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59Classi e foto4 a Socio PP A4a Socio Psico Pedagogico A

1 APPOLONI CARLOTTA 2 BATTOCCHI MARTINA 3 BINELLI FRANCESCA 4 BOSETTI LAURA 5 BUFFETTI DANIELA 6 BURATTI ALESSANDRA 7 BURATTI LORENZA 8 FESTI SERENA 9 FLORI LORENA 10 GIORGETTA ANNA 11 LORENZIN LIA 12 MAESTRI ANNA 13 MAGAGNOTTI LISA 14 MATURI MARIA GIOVANNA 15 MUSSI ELISA 16 PANIZZA ALESSIA 17 PREDYOVA MARIYA MAGDALEN 18 ROSSARO VALENTINA 19 SCALVINI MARINA 20 ZORZI PATRIZIA

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60 Classi e foto 5 a Socio PP A5a Socio Psico Pedagogico A

1 BALDRACCHI MARTINA 2 BERASI VIVIANA 3 BONENTI GIOVANNA 4 BRAHIMI NAXARENA 5 BURATTI MARIA 6 BUTTERINI PAOLA 7 CAOLA MANUELA 8 DALPONTE FRANCESCA 9 FACCHINI FRANCESCA 10 FAILONI CHIARA 11 FERRARI JACOPO 12 FUSI GIULIA 13 GATTI ELENA 14 MALACARNE KATIA 15 MARINI GRETA 16 MESA CARLA 17 MOSCA MARIA ILARIA 18 PANELLI MONICA 19 RICCADONNA GIULIA 20 RICCADONNA ILARIA 21 SALVADORI VALENTINA 22 TISI ALESSIA 23 VILLI CHIARA

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61Classi e foto

1 BALLARDINI SONIA 2 BAZZANI GIADA 3 BAZZOLI MICHELA 4 BONENTI ERICA 5 CHAFOUK OMAR 6 DADO ALESSIA 7 FRANCHI GUIDO 8 FRANCINI SONNY 9 GRAD ANCUTA CATALINA 10 IORI DANIEL 11 IORI LORIS 12 IORI MICHELE 13 MARGONARI CHIARA 14 MORSELLINO SAMANTHA 15 OBEROSLER LISA 16 ORLANDO ELISA 17 PARISI DAVIDE18 PELLIZZARI SARA19 PINEDA CARRION DENISSE M.20 QUARTA DANIELA21 RIGOTTI SABRINA22 TISI MATTHEW23 ZAMBANINI ISABEL24 ZANONI DANIEL1 a Economico A1a Economico A

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62 Classi e foto

1 BONAZZA GIULIA 2 BORDIN VALENTINA 3 BOSETTI MARIKA 4 COZZIO JASMINE 5 DOSI ANISA 6 ESPOSITO ELEONORA 7 FERRARI EVELYN 8 GALANTE CAROLA 9 GROTTI DAVIDE 10 KLIMENT OSCAR 11 MAESTRANZI GIULIANO 12 MOSCA ALESSANDRO 13 RICCA MICHELA 14 SANTORUM CHIARA 15 VALERIO LUDOVINA 16 ZONTINI DENISE

2 a Ragioneria A2a Ragioneria A

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63Classi e foto

1 BAGATTINI ANNA 2 BONENTI ILARIA 3 BULLA SUELA 4 CANTONATI DOMINIK 5 DUKIC SELMA 6 FERRARI NICOLE 7 GELMINI DANIEL 8 GIOVANNINI ALICE 9 LEONARDI BIANCA 10 MALACARNE KARIN 11 MOSCA ARIANNA 12 NICOLUSSI SIMONE 13 PIZZINI DENISE 14 POULI MANUEL 15 QUINTERO VILLA MICHEL16 RIZZONELLI LAURA 17 SALETTI SIMONE 18 SARTORI PAMELA 19 SIMONI FRANCESCA 20 STAGNOLI ELISA 21 TOMASINI VERONICA 22 VLADAREAN LARISA DAIANA 23 ZANETTI JESSICA

3 a Ragioneria A3a Ragioneria A

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64 Classi e foto

1 ALDRIGHETTI ANGELICA 2 AZZOLINI MONIA 3 BELTRAMOLLI ELENA 4 BERTELLI CHIARA 5 BERTERA NIKOLAS 6 BONAPACE LUCIA 7 BONAZZA NADIA 8 CALIARI SAMUEL 9 FACCHINI LINDA 10 GHEZZI DERRICH 11 GIRARDINI CHIARA 12 GOTTARDI FRANCESCA 13 PAVLOSKA NATASHA 14 POZZA LUCIA 15 SALVADORI SIMONE 16 ZOANETTI TANIA

4 a Ragioneria A4a Ragioneria A

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65Classi e foto5 a Ragioneria A5a Ragioneria A

1 ARMANI GRESIA 2 BAGOZZI GIADA 3 BERTONI BARBARA 4 BINELLI ALBA 5 BOSIO DAVIDE 6 CHEMOLLI ALICE 7 CIMAROLLI VALENTINA 8 COMINOTTI DANIELE 9 COZZINI ALESSANDRA 10 CUNACCIA BRUNO 11 FACCHINELLI MATTEO 12 FERRARI ROMINA 13 FRIZZI GIULIA 14 GJONI MIRANDA 15 MEZZI MARIKA 16 MORA GIADA 17 PANDOLFI DAVIDE 18 RITO BARBARA 19 SANTONI NICOLÒ 20 SIMONI KATIA 21 VALENTI ARIANNA

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66 Classi e foto

1 ANTOLINI LARA 2 BAGATTINI ENRICO 3 BELTRAMI LARA 4 BONDONI CRISTIAN 5 CIMAROLLI JESSICA 6 CRISTINA GIUSEPPE 7 DONATI FEDERICO 8 EL AFIYA BASSIM 9 FANTOMA ELENA 10 GHEZZO IRENE 11 GIOFRÈ CLAUDIA 12 KOSTANDINOVA VIKTORIJA 13 MAESTRI CHIARA 14 MARINI NICOLA 15 NICOLUSSI ALESSIA 16 PANDOLFI CRISTINA 17 PASI ANDREA18 RIZZONELLI MARTINA19 SCAIA DEBORA20 SHABANI SUADA21 TOMASINI ANDREA22 VENDER ALBERTO23 ZANAGLIO NICOLA

1 a Economico B1a Economico B

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67Classi e foto2 a Ragioneria B2a Ragioneria B

1 ARSLANI ADEL 2 BAZZOLI KEVIN 3 BAZZOLI ROBERTA 4 BELLAGAMBA LEONARDO 5 BERASI GABRIELE 6 COMINOTTI ELEONORA 7 DIGIOVANNI JESSICA 8 FACCINI MATILDE 9 FESTA MARTINA 10 GIOVANELLA SILVIA 11 GRIGORENCO ANGELA 12 LOMBARDI SILVIA 13 LORENZI EDOARDO 14 LUCCHINI DANIELE 15 MOJSOSKI GOCE 16 OLIANA MONICA 17 ONORATI MONICA 18 SPADA GIORGIO 19 VIVIANI LAURA

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68 Classi e foto

1 ALBERTI ELISA 2 ALLEGRA CHANTAL 3 ARICOCCHI TERESA 4 ASSON FRANCESCA 5 BELLA ANDREA 6 BLEGGI CARLOTTA 7 BONTEMPI JESSICA 8 BRENA FEDERICO 9 CASULA MARCO 10 CHAFOUK OMAR 11 CRESCINI CAROLINA 12 CRISTINA GIUSEPPE 13 FUSTINI MATILDE 14 GASHI SARA 15 GIACOMINI NICOLE 16 GIRARDINI STEFANO 17 MAESTRI DAVIDE 18 PIZZINI LISA 19 RADOANI MADDALENA

1 a Scientifico A1a Scienti� co A

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69Classi e foto

1 BELTRAMI VIRGINIA 2 BOSETTI MARIKA 3 CUNACCIA FEDERICO 4 FILKOSKA ANDZELA 5 GIRARDINI ELEONORA 6 MATURI ALESSANDRO 7 PESENTI ALESSANDRO 8 RIGOTTI LORENZO 9 ROMANI LORENZO 10 SAGHIR FATIMA ZAHRA 11 SALIZZONI ANNALISA 12 SALVATERRA GABRIELE 13 VALENTI ELENA

2 a Scientifico A2a Scienti� co A

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70 Classi e foto

1 ANTOLINI BRUNO 2 ARTINI CARLA 3 AZZOLINI LORENZO 4 BELTRAMI TOMMASO 5 BOSETTI LILIANA 6 BRUNORI GRETA 7 COZZIO OLIVER 8 DONINI VALERIO 9 FERRARI ANNA 10 LAVAGNINO GRETA 11 LEVORATO VANIA 12 MARINI ELEONORA 13 MATURI ANDREA 14 MUSSI DAVIDE 15 OLIANA ARIANNA 16 PEROTTI CAMILLA 17 PIZZINI THOMAS 18 QUINTERO VILLA CRISTIAN 19 RUSSO BRUNO ANTONIO 20 SCHUELMERS LUKAS 21 ZAMBALDI NICOLA 22 ZAMBONI LEONARDO 23 ZAMBOTTI LETIZIA FABIANA

3 a Scientifico A3a Scienti� co A

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71Classi e foto4 a Scientifico A4a Scienti� co A

1 ALBERTI LORENZO 2 BALDRACCHI FRANCESCA 3 BONAPACE PIETRO MARIA 4 CALIARI DANIEL 5 CAMPANARDI ELISA 6 COCIU STEFAN 7 FORADORI ALEX 8 GAMBUTI ANDREA 9 GUSMEROTTI DANIELE 10 LEONARDI MICHELE 11 LITTERINI DAVIDE 12 LOMBARDI BEATRICE 13 MALESARDI NICOLA 14 MARINI GIOVANNA 15 PEDERZOLLI MIRCO 16 REVERSI SIMONE 17 ROTA CHIARA 18 VAGLIA MARTINA 19 VENDER ELISA 20 ZOCCHI LUCA

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72 Classi e foto

1 BIANCHINI NICOLA 2 BLEGGI NICOLÒ 3 BORDIGA ELIA 4 CRESCINI CAMILLA 5 DELLAIDOTTI ALICE 6 FAES ALESSANDRO 7 FIORONI GIANMARCO 8 FRANCHINI MARIA 9 GIOVANELLA ILARIA 10 PALETTI ELIA 11 SIMONI JESSICA 12 SIMONI KATIA 13 STEFANI FRANCESCA 14 STROM RICCARDO 15 VALENTI ANDREA 16 ZANETTI DAVIDE

5 a Scientifico A5a Scienti� co A

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73Classi e foto1 a Scientifico B1a Scienti� co B

1 ANTOLINI MONICA 2 BONAZZA SERENA 3 BONAZZA STEFANO 4 CANETTI CHIARA 5 CAOLA CATERINA 6 COZZINI VALERIA 7 DEI CAS ELISA 8 DEMADONNA GIULIA 9 DONINI GLORIA 10 DONINI LUISA 11 FERRARI LAURA 12 FILOSI MICHELE 13 MAFFEI ALBERTO 14 PAROLARI SILVIA 15 PEDERZOLLI G. GIULIA 16 POULI DILETTA 17 RIDOLFI NICOLÒ 18 RIGOTTI VITTORIA REBECCA 19 SALVATERRA ANNA 20 SECCAMANI ANGELO 21 VIDI CHIARA

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74 Classi e foto 2 a Scientifico B2a Scienti� co B

1 ABATTI SIMONE 2 BAGOZZI ALBERTO 3 BALLARDINI ALESSANDRA 4 BELTRAMI RAMON DANIEL 5 BONOMI SARA 6 CALCE ROBERTA PIA 7 CANDIOLI MASSIMO 8 DEI CAS MATTIA 9 ECCLI MIRELLA 10 FACCINI MATILDE 11 FEDRIZZI UMBERTO 12 FERRETTI PATRICH 13 FESTA ANDREA 14 GIOVANELLI ALBERTO 15 LEFROUNI IBTISSAM 16 MUSSI ALAIN 17 PAOLI FEDERICA 18 PARIS ELIA 19 PESENTI ELISA 20 POLLI CHRISTOFER 21 TOMASINI MICHELE 22 VALENTINI STEFANO

Page 75: «Più siamo in numero concordi nel procurare un bene, più ... · fine settembre a battersi per il primato ... in percentuale studiato di più e si sono comportati meglio. Questa

75Classi e foto3 a Scientifico B3a Scienti� co B

1 ALBERTINI CHIARA 2 BERASI VIRGINIA 3 BOMPREZZI JACOPO 4 BONAZZA FRANCESCA 5 BUGNA DAMIANO 6 BUGNA GIULIA 7 COZZIO CARLO 8 DALBON ELEONORA 9 FRANCHINI PAOLO 10 GALANTE ANDREA 11 GASPERI ILARIA 12 LONGHI ALESSANDRA 13 LUCHESA GIULIA 14 MASÈ YLENIA 15 MAZZOCCHI LUCIA 16 PANELATTI ELENA 17 PREM PAOLO 18 RICCADONNA LUCA 19 ROCCA JACOPO 20 ROSA LEONARDO 21 ROSA MIRIANA 22 SALVINI ARIANNA 23 SANSONI ELISA

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76 Classi e foto 4 a Scientifico B4a Scienti� co B

1 ANTOLINI MARTINA 2 ARMANINI MICHELE 3 ARTINI VERDIANA 4 BAGATOLI ANDREA 5 BAZZOLI MARTA 6 BONAZZA GIOVANNI 7 BONENTI ANDREA 8 CAOLA LETIZIA 9 COLLINI MARICA 10 COMAI LUCA 11 DARRAJI MARIEM 12 FAILONI ROMINA 13 MAFFEI MARTINA 14 MAFFEIS BARBARA 15 MAGANZINI ALESSANDRA 16 MEZZI CHIARA 17 PEDERZOLLI G. SILVIA 18 PEDRAZZOLI TOMMASO 19 PRETTI PATRIZIA 20 RATIU ADELINA CLAUDIA 21 SHABANI TASIM 22 TOMASI LUCA 23 URGO MARICA

Page 77: «Più siamo in numero concordi nel procurare un bene, più ... · fine settembre a battersi per il primato ... in percentuale studiato di più e si sono comportati meglio. Questa

77Classi e foto5 a Scientifico B5a Scienti� co B

1 BALDRACCHI ALESSIA 2 BERASI CATERINA 3 COLLINI AMBRA 4 CORNELLA CLAUDIA 5 DEVILLI ERIKA 6 FILOSI NANCY 7 GIRARDINI KATIA 8 MAESTRI RICHARD 9 MAFFINI PAOLO 10 MARCANTONI GIORGIA 11 MASU RAUL GIANCARLO M. 12 MATURI ALBERTO 13 MOLINARI GIOVANNI 14 PIVA GIOVANNA 15 POULI MATTEO GABRIEL 16 RICCADONNA GIORGIA 17 SALIZZONI MICHELA

Page 78: «Più siamo in numero concordi nel procurare un bene, più ... · fine settembre a battersi per il primato ... in percentuale studiato di più e si sono comportati meglio. Questa

78 Classi e foto 2 a Scientifico C2a Scienti� co C

1 BERTINI NICOLA 2 BONAFINI ELEONORA 3 BONAPACE MICHELE 4 BONAZZA ANGELO 5 BONENTI ARIANNA 6 DEI CAS NICOLA 7 DONATI FEDERICO 8 DUCOLI SAMUELE 9 FRANCHINI CATERINA 10 GNUTTI ALESSANDRO 11 GREGGIO CECILIA 12 LORENZI ILARIA 13 MATTEI NATASCIA 14 PALETTI ISABELLA 15 POLLA ALESSANDRO

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79Classi e foto5 a Scientifico C5a Scienti� co C

1 BELTRAMI RICCARDO 2 BODIO LUIGI 3 BONAPACE VALERIA 4 BONENTI ERIKA 5 BUFFETTI CAROLI LAURA 6 CERANA LINDA 7 CHIODEGA FABIO 8 DUCHI FABIO 9 DUCOLI ROCCO 10 FACCHINELLI LUCIANO 11 GIACOMETTI DAVID 12 MARCHETTI DAVIDE 13 MUSSI LUCA 14 MUSSI STEFANO 15 OLIANA BEATRICE M. 16 OLIVIERI SERENA 17 POLETTI CLAUDIO 18 TONEZZER MARA 19 VIVIANI GIULIA 20 ZANNI ALEXANDRA

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80 Classi e foto

1 ADAMI NICOLA 2 ALIMONTA SAMUELE 3 AMBU ALBERTO 4 BATTAIA MATTEO 5 BERTI ALESSANDRO 6 BOMBARDA WILLIAM PIETRO 7 BORONI ROBERTO 8 BRANDI ALESSANDRO 9 BRETTA LEONARDO 10 BUSIGNANI LUCA 11 COLLINI ENRICO 12 CRAVINI SIMONE 13 FERRAZZA NATALIE 14 FLORIANI FULVIO 15 GELPI TOBIA 16 GROSSI SILVIA 17 HAAS AXEL 18 JACOBITTI FEDERICO 19 MARCHI ANDREA 20 MORESI ENRICO21 MUSSI ESTER22 OLIVIERI RICCARDO 23 PEDRETTI GUIDO 24 RIGHI MANUEL 25 SCOPEL ROBERTO 26 SIMONI ELISA 27 VALERIO ALESSIA 28 ZANETTI GIORGIA 1 a Scientifico Montagna1a Scienti� co Montagna

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81Classi e foto2 a Scientifico Montagna2a Scienti� co Montagna

1 BATTOCCHI RICCARDO 2 BERNARDI ELIA 3 BONAZZA MATTEO 4 BOSETTI ZENO 5 BUCELLA ADRIANO 6 CAOLA MATTEO 7 CAOLA VALENTINA 8 DALDON GIULIA 9 FEDRIZZI MATTIA 10 FORESTI MICHELA 11 GOTTARDI FEDERICO 12 ISEPPI ATTILIO 13 JEZEK FILIPPO 14 LEONARDI FRANCESCO 15 LONGO MARCO 16 LORENZETTI AMANDA 17 MORANDI DANIEL 18 NELLA DANIEL JAMES 19 PARISI ELISA 20 PELLEGRINI STEFANO 21 PRESTINI ANSELMO 22 PRESTINI TOMMASO

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82 Classi e foto 3 a Scientifico Montagna3a Scienti� co Montagna

1 ALBASINI IACOPO 2 BERTOLINI VANIA 3 BONAPACE DANIELA 4 BOSISIO MADDALENA 5 BRUNELLI MATTEO 6 CARÈ MICHELE 7 CINCELLI SAMUEL 8 COMPOSTELLA ARIANNA 9 D’ACQUISTO LUCA 10 DALLA SANTA ELISA 11 DUCHI LORENZO 12 FRANCESCHETTI GIORGIO 13 FUSTINI SILVIA 14 GROSSI LINDA 15 MONSORNO MATTIA 16 MORELLI ENRICO 17 MOSCA FILIPPO 18 ONGARI SARA 19 PATERNOSTER DENISE 20 PELLIZZARI ELEONORA 21 TOSI NICOLÒ

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83Classi e foto4 a Scientifico Montagna4a Scienti� co Montagna

1 BAROLDI PAOLO 2 BATTAIOLA ANDREA 3 BECCARI FEDERICO 4 BERNARD ETIENNE 5 BERTOLINI VALERIA 6 CARÈ MASSIMILIANO 7 COSTANZI GABRIELE 8 DALLAPÈ GIACOMO 9 FERRARI MIRKO 10 MAESTRI CESARE 11 PEDRETTI DAVIDE 12 POLLA PIER PAOLO 13 POVINELLI MIRKO 14 SECCAMANI ACHILLE 15 ZENI VALERIO

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84 Classi e foto

1 AMAGLIO ANDREA ALESSIO 2 ANTOLINI VALERIO 3 COLLINI MATTEO 4 DALBON DAVIDE 5 FOSTINI LARA 6 GARBAINI ENRICO 7 GASPERI ALICE 8 GOSETTI LUCIA 9 ISEPPI MANUELA 10 KATZEMBERGER FEDERICO 11 MASÈ ROBERTO 12 ORLANDI ELEONORA 13 PEDRETTI NICOLA 14 PELLIZZARI JACOPO 15 RAINERI MARTINO 16 REMEDIO SILVIA 17 TOLLER MARTIN 18 ZANROSSO BARBARA KATERIN

5 a Scientifico Montagna5a Scienti� co Montagna

Page 85: «Più siamo in numero concordi nel procurare un bene, più ... · fine settembre a battersi per il primato ... in percentuale studiato di più e si sono comportati meglio. Questa

85Classi e foto5 a Scientifico Montagna Corsi seraliCorsi serali

1 ANTOLINI FLAVIO 2 ARMANI EMILIO 3 ASZTALOS PETER 4 BONAZZA WALTER 5 CIMAROLLI OMAR 6 FRANCHINI WILLIAM 7 GIRARDINI MATTEO 8 LUCCIONI ROSSELLA 9 MAFFEI MARA 10 MAFFEI MICHELE 11 MAFFEIS LARA 12 MOSCHETTI LEONARDO 13 PELLIZZARI FLAVIO 14 POLETTI DARIS 15 POLLINI DAVIDE 16 RUBINELLI OSCAR 17 SALVATERRA ANDREA 18 SOTTOVIA EMILIO 19 SOTTOVIA NICOLA20 SYNYUK POLINA 21 TAWFIK OMAR 22 TIRADO CARRASCO GABRIELA ALEXANDRA 23 VIVIANI PAOLO 24 ZANLUCCHI MARTA

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Finito di stampare nel mese di dicembre 2011presso Antolini Tipografia - Tione

www.antolini.net

L’Istituto di Istruzione “Lorenzo Guetti”dice Graziea tutte le Casse Rurali delle Valli Giudicarie