Più che tarati

12

description

Una famiglia strampalata alle prese con situazioni esilaranti. Gag, fraintendimenti e prese per i fondelli sono all'ordine del giorno in casa Tendi. Uscite dall'Istituto di suore, le impronte vocazionali restarono nell'animo di Giovanna, Pasqualina, Maria e Paolina che vollero rimanere zitelle. Viceversa la primogenita, bramosa di uomini! Il maschio grandicello, a sua volta in libertà, votò l'idea di non pensare alle ragazze. Come intona una celebre canzone: “...i figli crescono, le mamme imbiancano...”, infatti, tra i capelli neri di Ileana facevano capolino i primi fili bianchi. Col passare degli anni le risorse fortunate dei sette eredi andarono a farsi benedire. Camparono di lavoro: chi allevò l'oncia di bachi vendendo bozzoli a vari imprenditori; chi la sarta; chi la rammendatrice; chi l'attore teatrale... Furono per tutti trecento giornate lavorative annue, escludendo Elvira che andò in sposa all'età di trentatré anni a un conte siculo conosciuto durante una vacanza a Lovere.

Transcript of Più che tarati

Più che tarati:Layout 1 11/03/2015 15:56 Pagina 2

Gianmarco Dosselli

piu` che tarati!

Più che tarati:Layout 1 11/03/2015 15:56 Pagina 1

Più che tarati:Layout 1 11/03/2015 15:56 Pagina 2

“Ci sono persone a cui i difetti stanno bene, e altre che con le

loro buone qualità fanno brutta figura.”

(La Rochefoucauld)

Più che tarati:Layout 1 11/03/2015 15:56 Pagina 3

Copyright © 2015 - Tutti i diritti sono riservati per tutti i PaesiCasa Editrice AntipodesVia Toscana, 290144 [email protected]

ISBN: 978-88-96926-57-4

Gianmarco Dosselli, Più che tarati!, Antipodes, Palermo 2015

Più che tarati:Layout 1 11/03/2015 15:56 Pagina 4

Prefazione

Gran parte di ciò che abbiamo imparato a credere sullacondotta umana è del tutto infondato. Psichiatri, socio-logi, assistenti sociali hanno contribuito a far vincere

idee che dovrebbero essere contestate. La verità è unica: si è liberidi meditare e udire come si vuole. Questo è un particolare per sen-tirsi felici.

D’altro canto, la stramberia negli esseri umani è un tasto reale.Quanti intorno a noi? Vediamo colui che, con la vivacità surreale,conquista buona reputazione oppure con il brillante talento continuaa suscitare ovunque simpatia, ma attenzione... ci sono anche bizzarrielementi che sragionano, che non si avvedono né si ravvedono eche sono dei “tarati” in massa di sproloqui galoppanti; persone in-capaci di comunicare senza far ricorso a un certo tipo di argomentio di parole e, per giunta, fingono di sentirsi esaltati per surclassare.

Questo romanzo racchiude tali (ma altrettanto altri) personaggiimmaginari “buttati” appositamente con la loro comicità travol-

5

Più che tarati:Layout 1 11/03/2015 15:56 Pagina 5

gente da cui sgorga una fiumana di battute strampalate, bizzarre e(alcune) popolari. L’umorismo è squinternato e carico di surreali-smo. Già le prime pagine evidenziano subito le caratteristiche delsuo umorismo per raggiungere una comicità iperbolica, in bilicofra realtà e fantasia. Il romanzo umoristico, a differenza di quellocinematografico, saperlo descrivere non è certo roba da ridere;serve la fortuna di compilare pagine di avvenimenti concisi, ac-curatamente costellato di mezze spiegazioni e di indizi fuorviantifino a ottenere un effetto sorprendente che fa scattare la risata(anche a crepapelle).

Prendete in considerazione la gamma di espedienti che unesperto narratore umoristico usa per tenere gli ascoltatori col fiatosospeso: un sorriso, una scrollata di spalle, un cenno di complicità;un incoraggiante brontolio, un convincente mormorio, un sussultodi simulato sbalordimento e un’abile velocità del ritmo verso lafine del racconto assecondato da sonore risate del pubblico.

Anche le pagine di un racconto ilare può creare tal effetto consemplici regole: scrivere il narrato e il parlato dei personaggi inmodo spigliato nei loro agghindati sketch attenendovi al temasenza divagare, capitolo per capitolo.

Villaggio-Fantozzi, Sellers-Clouseau, Fratelli Marx: essi sonocampionissimi fra i comici dell’assurdo, mentre i personaggi diquesto romanzo “cascano” in un nuovo genere di comicità scate-nata dal delirio sarcastico, con tanto di raptus di demenza calco-lata. Situazioni non ipocrite per una risata assicurata.

L’Autore

6

Più che tarati:Layout 1 11/03/2015 15:56 Pagina 6

Prologo

Era un giorno di settembre del 1947, uno dei più bei delmese che ci si potesse augurare. L’ex soldato, MauroTendi, che fu stato capitano al comando del generale

Carlo Caneva al tempo dell’occupazione della Tripolitania e la Ci-renaica, se ne stava sdraiato sull’erba mossa da una leggera brezza,all’ombra di un pino del giardino di Corte Rosetta, fumandosi lasua inseparabile pipa. Si rilassava scrutando il cielo sereno, pre-gando Dio di sentire subito il vagito dell’ultimo nascituro, spe-rando trattasi del secondo maschio. Mentre lasciava salire al cielolente volute di fumo dalla sua pipa, pensava alla sua prole com-posta da cinque femmine e un maschio.

Se dovesse nascere un’altra femmina era tutto deciso quasi conostentazione a ripudiare la realtà, come se la nascitura apparte-nesse a qualcun altro, non fosse sua. Nessun vagito nell’aria.

Troppo presto!Nel frattempo rispolverava nella mente quei lunghi periodi

7

Più che tarati:Layout 1 11/03/2015 15:56 Pagina 7

della sua vita, trascorsi in Libia: scoppi, assalti, pranzi e gala condamigelle...

Il nascituro non era ancora uscito dalla pancia materna. Il tra-monto stava mettendo piede nel bel cielo, con le sue luci e i suoicolori fino all’occaso. Un popolare eco cominciava a ronzare nelleorecchie del papà. Bruscamente egli si raddrizzò e, adagiando leschiena al tronco, strinse la pipa oramai terminata tra le mani,quasi a volersi concentrare. Veramente aveva udito lo strillo delneonato, lui che era un po’ sordo? Un movimento dall’altra partedel sentiero privato attirava la sua attenzione. Si irrigidiva, gelatodalla paura che la domestica gli dicesse: “Una femminuccia!”

«Un maschio, signor Tendi, un maschio!»Felicissimo. Una gioia esplosiva! Lui si era messo a danzare

ridicolmente, i movimenti fluidi e potenti, proprio come un pumasaltellante da un ramo all’altro.

«Signor Tendi, ma che cosa fa? Vada a vedere il neonato, invecedi fare l’imbecil... oops, il balletto surreale!»

Il tono drastico della domestica, accompagnato da quellosguardo di avvertimento, lo convinse a raggiungere, in un baleno,moglie e neonato. La levatrice era appena uscita, e il signor Mauroaveva modo di esprimere liberamente la sua infinita gioia, cocco-lando la moglie e sfiorando il visino del piccolo.

«Brava, congratulazioni per il parto regolare e per il bel bam-bino che mi hai donato, “Passerella”!»

«Che cosa hai detto?»«Ho detto che sei stata brava!»«Non quello. Come mi hai definita?»«“Passerella”. Non lo sapevi? Hai la più preziosa cosa del

mondo!»«Sono “Passerella” per il settimo figlio! Alla mia prima creatura

ero “Pennarella”, poi “Succiatella”, “Scopatella”, “Tettarella”,

8

Più che tarati:Layout 1 11/03/2015 15:56 Pagina 8

“Boscarella” e “Stornella”: ma che sfilza di soggetti per festeg-giare le nascite. Uno più stupido dell’altro!» disse con voce ta-gliente. La sua bella faccia si deformò in un ghigno cattivo.

«Mia adorata, perdonami! Con questo mio modo di esprimeretitoli in tuo onore sono voluto essere partecipe alla gioia della fa-miglia.» ammise in tono supplichevole. «Impugnerò una pro-messa: alla nascita dell’ottavo figlio non accennerò nessunvezzeggiativo in tuo onore.»

«L’ottavo! Basta, mi sono stufata coi pancioni... Questo è l’ul-timo!» sbottò.

«Come capostipite deciderò quando terminare le nidiate.» fece,intimorito.

«Senti, bello di mamma, il mondo è pieno di caporioni, di uo-mini-dei, di capo rango e casato... e la donna è sempre sottomessadal consorte, messa in un angolo e chiamata per sgobbare e creareun’altra vita.»

«Per favore, Ileana! Sei davvero impetuosa: cerca di essere piùpacata.»

La puerpera guardò il marito per pochi secondi, in silenzio, poidisse sottovoce:

«Mi sento debole, come se il cuore mi mancasse da un mo-mento all’altro. Ora che ho spinto fuori questa peste, i miei mu-scoli e legamenti cominceranno a ritornare alla normalità nel girodue mesi. Domani inizierò con degli esercizi per aiutare i miei mu-scoli a ritornare normali, e quindi a far riprendere la linea pre-parto.»

«Ha parlato la dottoressa!»«Sono una dottoressa! Dottoressa di ostetricia presso il noso-

comio “San Francesco”.» precisò. Sembrava avere l’aria di volerlorassicurare ancor più. «Non ti dispiacerebbe prendere in braccioil tuo settimo e, definitivamente, ultimo pupillo, che mi voglio si-

9

Più che tarati:Layout 1 11/03/2015 15:56 Pagina 9

stemare alla bell’e meglio sul letto? Vorrei evitare sforzi eccessiviper almeno dieci giorni. E, ricordati, niente rapporti sessuali perun mese! Conosco nozioni di questo genere perché sono...»

«...una dottoressa! Cribbio, ad ogni nascita dei nostri, c’è il so-lito commento che mi fa rovesciare il cuore nella parte dellaschiena!» schernì l’uomo, interrompendola, nel mentre cullava ilbimbo frignante nelle sue braccia. «Come frigna il piccino! Saràun ottimo cantante: più sgola, più...»

«...stona come suo padre!» precisò, interrompendo a sua voltail discorso del marito.

Mauro udiva la voce lontana della consorte, come se arrivasse daun’altra stanza, eppure la faccia era lì, vicino a lui. Egli coccolò il pic-cino, canticchiando una stonata nenia. C’era la levatrice sulla soglia.

«Non avevo nessuna intenzione di ascoltare, ma non ho potutofare a meno di sentirvi.» esordì la signora. «Signor Tendi, riguardola farragine di idiozie prodotta con quei suoi sette vezzeggiativibanali, posso solo dichiarare il mio comprensivo giudizio che unsolo bicchierino di whiskey vi farebbe frullare il cervello.»

«Guardi che non ho bevuto! Come osa! Si mette a fare l’ocadi Corte Rosetta?»

«Mi scuserà se difendo la mia amata direttrice del reparto ospe-daliero.»

Il tono della voce lasciava trasparire la sorpresa. Era costernato!Si faceva dire queste cose da una comune levatrice tra l’altro nonimparentata. Egli si difese con una provocazione.

«È convinta che questo suo intervento evangelico venga pre-miato con l’aumento di due o tre sghei? Gentile signora, è giustoche lei sappia che io...»

Il suo colloquio con la dipendente ospedaliera era stato inter-rotto dall’arrivo chiassoso e di massa dei sei rampolli Tendi, gaied entusiasti di andare alla scoperta del nuovo venuto.

10

Più che tarati:Layout 1 11/03/2015 15:56 Pagina 10