Pietro Abelardo

8

Click here to load reader

description

Vita, opere e pensiero di Abelardo, precursore della Scolastica, inventore dell'esegesi biblica. Famoso per la sua storia d'amore con Eloisa, di cui ci rimane un documentato carteggio.

Transcript of Pietro Abelardo

Page 1: Pietro Abelardo

Pietro Abelardo

Prof.ssa Lucia Gangale

Abelardo - Le Pallet, 1079 – Chalon-sur-Saône, 21 aprile 1142

Filosofo, teologo, compositore francese

-Precursore della Scolastica

-Si servì della logica e della dialettica per analizzare la Bibbia e i testi dei Padri della Chiesa

-Fu soprannominato “Golia” (demoniaco), a causa dei numerosi scandali di cui fu protagonista

-Celebre la sua storia d’amore con Eloisa

Page 2: Pietro Abelardo

Pietro Abelardo

Prof.ssa Lucia Gangale

-Sic et Non

-Tractatus de Unitate et Trinitate Divinâ

-Dialogus inter Philosophum, Judaeum et Christianum

-Scito Te Ipsum, seu Ethica

-Historia mearum calamitatum

Opere più importanti

Page 3: Pietro Abelardo

Pietro Abelardo

Prof.ssa Lucia Gangale

Il padre, Berengario, era signore del piccolo villaggio di Pallet. Sua madre si chiamava Lucia. Entrambi divennero monaci. Pietro, il maggiore dei figli, destinato alla carriera militare preferì invece dedicarsi alla cultura, che, a quei tempi, non poteva prescindere dalla carriera ecclesiastica. Fu in varie località francesi, prima di sbarcare a Parigi, dove venne a contesa con lo scolastico Guglielmo di Champeaux, principale assertore del realismo degli universali.

Nel 1108 sul colle si Sainte-Géneviève – principale nucleo della Sorbona di Parigi – dopo molte difficoltà ottenne la cattedra di retorica e dialettica. Eloquente, brillante, disponibile, in possesso di una voce insolitamente gradevole, aveva, come affermava lui, il mondo ai suoi piedi. A lui venivano allievi da ogni parte d’Europa. Nel periodo tra il 1108 ed il 1118 si fece anche alcuni nemici tra i sapienti del tempo, per l’insolenza e la petulante caparbietà con cui controbatteva alle argomentazioni teologiche. In seguito, queste caratteristiche, fecero di lui il simbolo dell’’intellettuale libero e spregiudicato. Fu l’antesignano degli attuali studi esegetici.

La vita

Page 4: Pietro Abelardo

Pietro Abelardo

Prof.ssa Lucia Gangale

Nella sua biografia, Historia, Abelardo attribuisce alla sua vanità ed al suo orgoglio la causa della sua rovina. Innamoratosi della sedicenne Eloisa, mentre lui era all’apice della sua carriera di insegnante, fu evirato dallo zio di lei, il canonico Fulberto. Dalla relazione nascerà un figlio, Astrolabio, quindi le nozze segrete tra i due e la fuga di entrambi in due rispettivi monasteri. Da qui per Abelardo inizia una vita errabonda nei monasteri e litigi con i monaci, la sua opera De unitate, fu bruciata e lui condannato alla prigionia in un monastero. Scappato a Troyes, continuò ad attirare folle di studenti per cui fu eretto un oratorio, il ‘Paracleto’, ed il successo come insegnante si rinnovò.

La vita

Page 5: Pietro Abelardo

Pietro Abelardo

Prof.ssa Lucia Gangale

Il monaco Abelardo si spostò quindi in un monastero in Britannia ed Eloisa divenne badessa. Scampato ad un tentativo di avvelenamento, Abelardo, sempre mantenendo il titolo di abate, si spostò ancora fino a tornare a Parigi come insegnante. Fu poi in aspra polemica con Bernardo di Chiaravalle, per la quale fu condannato da papa Innocenzo II. Trovò quindi ospitalità presso il monastero del venerabile Pietro di Cluny, di cui prese l’abito, vivendo gli ultimi anni in completa umiltà, irriconoscibile a quanti ne conoscevano il temperamento.

Ci rimane un fitto carteggio con Eloisa, di grande modernità, testimonianza della passione che legò sempre i due, che oggi riposano l’uno accanto all’altra nel

cimitero di Père Lachaise a Parigi.

La vita

Page 6: Pietro Abelardo

Pietro Abelardo

Prof.ssa Lucia Gangale

Gli universali

Abelardo è concettualista. «Quando ascolto la parola uomo mi sorge nell'animo un modello comune a tutti gli uomini ma "proprio" di nessuno; quando ascolto la parola Socrate mi sorge un’immagine che esprime una "particolare" persona... come si può dipingere una figura comune, si può concepire una figura comune: l'universale è questa immagine comune, l'immagine di una cosa concepita come comune.»

Rapporto ragione-rivelazione

Su questi temi, Abelardo non ebbe grande influenza, anzi ricadde negli errori di Ario, Pelagio e Nestorio. Per lui la ragione aiuta la fede (intelligo ut credam). In caso di dubbio tra opinioni è necessario adoperare la ragione per risolvere il contrasto. La sua fraseologia è spesso irriverente. La sua vanità ed orgoglio davano l’impressione alle autorità ecclesiastiche che egli valutasse la verità meno della sua vittoria personale.

Il pensiero

Page 7: Pietro Abelardo

Pietro Abelardo

Prof.ssa Lucia Gangale

La logica

I testi sacri vanno interpretati alla luce della ragione e distinti dai testi dei Padri della Chiesa. Con l’opera Sic et Non ha fondato la logica occidentale ed è autore del metodo logico-scientifico applicato allo studio della teologia.

Etica

Per Abelardo, la sola intenzione di peccare costituisce, di per sé, peccato. “Peccato” è consentire ad una cattiva azione con la volontà. “Vizio” è l’inclinazione a compiere il male. Basta l’intenzione a determinare il peccato. Ecco perché l’uomo non può giudicare le azioni altrui, nemmeno la Chiesa, solo Dio, che conosce i moventi dei nostri atti. E’ un’etica dell’interiorità, tesa a smontare il formalismo religioso.

Il pensiero

Page 8: Pietro Abelardo

Pietro Abelardo

Prof.ssa Lucia Gangale

La teologia

Per Abelardo il Padre è la “potenza”, il Figlio la “sapienza”, lo Spirito Santo la “carità”. Questa tesi fu condannata come “modalista”: ridurre le tre persone della Trinità ad “aspetti” o “modi” dell’unica divinità.

La visione di Abelardo è ottimista e necessitarista: l’azione di Dio nel mondo è necessaria. Dio non poteva agire diversamente da come ha fatto e tutto ciò che accade è bene, poiché Dio non può volere altro che il bene. Anche il tradimento di Giuda rientra nel piano provvidenziale, perché senza di esso non si sarebbe avuta la redenzione dell’umanità. Tutti i mali hanno una loro ragione e finalità, nota solo a Dio.

L’uomo è immagine della Trinità: il Padre è la sostanza dell’anima, il Figlio la sapienza, lo Spirito Santo la capacità di vivificare.

Il pensiero