pied(one) sem- al mio Pronostico di Gruppo SIRMIONE - II ...Sfogliando l'archivio: I MONDIALI F. 1...

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Occhio al mio pied(one) sem- bra dire Alain a Niki M Pronostico di... Gruppo (insolito) per la sfida finale PROST-LAUDA: i calciatori della JUVE (prima della batosta) "^$ *,;,»-r >«^ SIRMIONE - II bianconero è tutto per il biancorosso. Intendendo con bianconero quello della squadra di calcio più cara ai tifosi italiani, la Juventus, e con biancorosso non quello della Marlboro sponsor della McLaren, bensì quello della bandie- ra austriaca. Infatti da un breve sondaggio fatto tra i calciatori della Juventus nel ri- tiro di villa Cortine a Sirmione, alla vigilia dell'importante incontro di campionato con la capolista Vero- na (contro la quale poi la squadra torinese, come si sa, è stata clamo- rosamente battuta per 2 a 0) il pro- nostico per il mondiale Formula 1 è tutto per Niki Lauda. Unica ma scontata eccezione quella di Michel Platini. L'astro francese, anche se non ha potuto rispondere diretta- mente alle nostre domande perché in quel momento era ancora con la nazionale francese in Lussemburgo, è da sempre grande estimatore di Alain Prost. Sia perché è francese sia perché gli assomiglia anche tìsi- camente e sia perché in fondo i due sono grandi amici, dato che Prost come molti sapranno ha iniziato la sua carriera di sportivo come cal- ciatore facendo l'ala destra nel St. rjjm & Etienne, una delle squadre di punta del calcio francese in cui ha a lungo militato anche Platini. Natural- mente Prost è anche un tifoso di. calcio e altrettanto ovviamente il suo tifo va tutto per Michael Plati- ni. Ma vediamo assieme i pareri di gente che lo «stress» di finali di Mundial o di Coppa dei Campioni o di campionato italiano lo ha già vissuto e lo continua a vivere po- tremmo dire costantemente. Aper- tura d'obbligo quindi per lo sporti- vo che nel mondo è forse più co- nosciuto dello stesso Niki Lauda, vale a dire «Pablito» Rossi. Con i compagni il centravanti della Juve ha appena finito l'allenamento e l'occasione di parlare di Formula 1, oltre che lo spunto per interessarsi ad uno sport che nel mondo del calcio e della Juve in particolare ha molti appassionati, è anche la moti- vazione per allentare la tensione per l'incontro imminente (peraltro poi finito cosi male): «Parliamo, parliamo di Fi rimila 1 a pag.20

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  • Occhio al miopied(one) sem-bra dire Alain aNiki

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    Pronostico di... Gruppo(insolito) per la sfida

    finale PROST-LAUDA: icalciatori della

    JUVE(prima

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    SIRMIONE - II bianconero è tuttoper il biancorosso. Intendendo conbianconero quello della squadra dicalcio più cara ai tifosi italiani, laJuventus, e con biancorosso nonquello della Marlboro sponsor dellaMcLaren, bensì quello della bandie-ra austriaca.Infatti da un breve sondaggio fattotra i calciatori della Juventus nel ri-tiro di villa Cortine a Sirmione, allavigilia dell'importante incontro dicampionato con la capolista Vero-na (contro la quale poi la squadratorinese, come si sa, è stata clamo-rosamente battuta per 2 a 0) il pro-nostico per il mondiale Formula 1è tutto per Niki Lauda. Unica mascontata eccezione quella di MichelPlatini. L'astro francese, anche senon ha potuto rispondere diretta-mente alle nostre domande perchéin quel momento era ancora con lanazionale francese in Lussemburgo,è da sempre grande estimatore diAlain Prost. Sia perché è francesesia perché gli assomiglia anche tìsi-camente e sia perché in fondo i duesono grandi amici, dato che Prostcome molti sapranno ha iniziato lasua carriera di sportivo come cal-ciatore facendo l'ala destra nel St.

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    Etienne, una delle squadre di puntadel calcio francese in cui ha a lungomilitato anche Platini. Natural-mente Prost è anche un tifoso di.calcio e altrettanto ovviamente ilsuo tifo va tutto per Michael Plati-ni.Ma vediamo assieme i pareri digente che lo «stress» di finali diMundial o di Coppa dei Campionio di campionato italiano lo ha giàvissuto e lo continua a vivere po-tremmo dire costantemente. Aper-tura d'obbligo quindi per lo sporti-vo che nel mondo è forse più co-nosciuto dello stesso Niki Lauda,vale a dire «Pablito» Rossi. Con icompagni il centravanti della Juveha appena finito l'allenamento el'occasione di parlare di Formula 1,oltre che lo spunto per interessarsiad uno sport che nel mondo delcalcio e della Juve in particolare hamolti appassionati, è anche la moti-vazione per allentare la tensione perl'incontro imminente (peraltro poifinito cosi male):«Parliamo, parliamo di Fi rimila 1

    a pag.20

  • Sfogliandol'archivio:

    I MONDIALI F. 1all'ultimo G.P.

    Ancora una volta, il titolo di campionedel mondo di Formula I sarà decisodall'ultimo Gran Premio della stagione,quello del Portogallo, che dovrà dirimere la«questione» in ballo fra Lauda e Prost.Ma quante volte si è verificata una situazionedel genere in Formula I, da quando esiste ilCampionato del mondo? Fin dal suo primo an-no di vita, il 1950, il «mondiale» ha dovutoattendere l'ultima corsa, il GP d'Italia a Monza,per laureare Nino Farina (Alfa Romeo) cam-pione del mondo: il pilota italiano duellò infattitutta la stagione con i suoi compagni di squadraFangio e Fagioli. A Monza Farina vince, men-tre Fangio deve ritirarsi dopo aver cercato difare punti mondiali (a quei tempi si poteva) sa-lendo persino sulla vettura di Taruffi, dopo cheaveva ceduto il radiatore della sua: ma dopopochi giri il motore è out e il sogno sfuma...Anche nel 1951 è decisiva l'ultima corsa della

    He volle in votata Istagione, il Gran Premio di Spagna sul circuitodi Pedralbes a Barcellona. Sono in ballo soprat-tutto Fangio (28 punti) e Ascari (25), rispettiva-mente su Alfa Romeo e Ferrari. Ma a Barcello-na Fangio vince senza problemi, mentre le Fer-rari hanno molti guai alle gomme, e per l'argen-tino è il primo di una lunga serie di titoli iridati.Nel 1952 Ascari vince il titolo con una gara dianticipo, con la Ferrari; la stessa situazione, perAscari e la Ferrari, si verificherà anche nel1953, mentre nel '54 sarà Fangio, con la Mer-cedes, ad aggiudicarsi il titolo con largo anticiporispetto al calendario iridato. Anche nel '55 è ilsolito Fangio, su Mercedes, a dominare la sta-gione, per cui bisogna andare al '56 per assisteread una volata a tre, sul circuito di Monza. Sonoin ballo Jean Behra (Maserati), e i «ferraristi»Collins e Fangio. Behra è costretto al ritiro do-po 23 giri, e Collins, con molta sportività, cedela sua macchina a Fangio rinunciando a lottareper l'iride quando vede che Fangio è costrettoai box per problemi allo sterzo. L'argentino èsecondo dietro a Moss (Maserati), e l'iride è suoper la quarta volta.Tutto deciso per tempo nel 1957, con Fangio(Maserati) campione con largo anticipo, mentrenel 1958 diventa decisivo il Gran Premio del

    Gabriele Multi

  • RfìDfìR G.REstorii, 21 ottobre 1984

    • DOVI L'ISTO-RII. Il circuito por-toghese, profon-damente rinnova-to per accoglierela F.1, si trova a31,5 km ad ovestdi Lisbona, a 6,5 anord di Estorii e a6,5 a nord-est diCascais. in praticadunque sulla co-sta atlantica.

    SINTRA r>

    > Sedicelima • ultima prova del Campionato mondiale piloti F. I> Circuito: Estorti, di metri 4.253> Distanza: 71 giri, pari a km 301,963> Organizzazione: Automovel Club do Portugal,

    Rua Rosa Araujo 24, 1200 LISBOA, tei. 563931Indirizzo: Autodromo do Estorii, Alcabideche, tei. 2691462-2691412-2691362

    Diretta ore 15.15L'ultimo appuntamento con la F. 1 dell'84sarà proprio da non perdere: all'Estorti In-fatti si aggiudicherà il titolo di campionedel mondo. Anche la SAI naturalmentenon può mancare all'appuntamento e sicollegherà perciò in diretta sulla Bere 2domenica 21 ottobre alte ore 18.18; tele-cronista Mario Poltroniert.

    • Alla stessa ora anche Tele Montecarlotrasmetterà in diretta H GP del Portogallo,con Renato Ronco in studio e Nestore Mo-rosini dall'Estoril.

    • La TV della Svinerà Italiana ancorauna volta non trasmetterà il GP. che inve-ce andrà in onda in lingua italiana sulla TVdella Svizzera Romando: purtroppo non lasi riceve in Italia.

    L'ALBOd'ORO

    del G.P.Portogallo

    1958 Oporto Stirling Moss Vanwall

    1959 Monsanto Stlrllng Moss Cooper Climax

    1960 Oporto Jack Brabham Cooper Climax

    A che ORA II 6.P.venerdì 19 ore 11-12.30 (10-11.30)

    ore 14-15 (13-14)ore 16-16.30 (15-15.30)ore 17-17.30 (16-16.30)

    prove non cronometrate

    prove cronometrate F. 1prove Gruppo Aprove Trofeo Citroen Visa

    sabato 20 ore 11-12.30 (10-11.30)ore 14-15 (13-14)ore 16 (15)ore 17 (16)

    prove non cronometrate F. 1prove cronometrate F.1gara Gruppo A (12 giri)Trofeo Citroen Visa (12 giri)

    Zlore 11.30-12 (10.30-11)ore 12.30-13.15

    (11.30-12.15)ore 18.30 (14.30)

    warm-up F.1

    sfilata auto storiche4. GP del Portogallo

    Tra parentesi, le ore in Portogallo

    Quanto COSTA II biglietto

    Tribuna A,Tribuna BTribuna CTribuna DTribuna ETribuna FCircolare

    venerdì-sabato

    scudi

    4.000

    4.0004.0004.0003.5001.500

    lire

    48.000

    48.00048.00048.00042.00018.000

    domenica

    scudi

    7.000

    7.0005.0007.0006.0002.000

    lire

    84.000

    84.00060.00084.00072.00024.000

    3 giorni

    scudi

    9.0008.0009.0007.0009.0008.0002.500

    lire

    108.00096.000

    108.00084.000

    108.00096.00030.000

    Le classifichealla vigilia

    Finalmente si è chiarita a livello ufficiale l'attribuzione dei punti a piloti e co-struttori dopo la squalifica di Tyrrell per la corrente stagione F.1. Come giàavevamo anticipato su ROMBO n. 40. chi trae vantaggio dalla situazione èAlain Prost che guadagna un punto, portandosi a soli -3,5 da Niki Lauda.Ecco dunque le classifiche aggiornate di piloti e costruttori GP per GP.

    ClassificaMondialePiloti '84 1 !Prost

    - 9 - - 9 - A - - 9 6 9 6 9 39 6 - 9 - 4 . 5 4 3 - - 9 - 9 - 9

    De Angelis 4 - 2 4 2 3 6 4 3 - - S - -Alboteto - 2 - 4 - 6 6Piquet

    6 3 2 2 - 6

    _ 66_62.5

    _ 32_26.5

    _ 28__ 27_

    Rosberg 6 - 3 - 1 1 , 5 - - 9 - - - - - -_ ^20.5

    13Tambay 2 _ _ _ 6 - - - - - 2 - 1 - -

    LattileBoutsenCheeverJohanssonDe CesarisGhinzani

    1

    3 -

    - 2

    - 2 -

    - 1 -

    - - 2 3 - - - - - - 5_ _ _ _ _ _ 2 - - - 5- - - - - - - - - - 3- - - - - - - - 3 - 3_ _ _ _ _ - _ - _ - 3

    2 2Surer

    MondialeCostruttoriF.l '84McLaren 9 15 - 9 9 4,5 10 9 15 9 15 9 12 128,5Ferrari - - 13 6 3 2.5 4 - 6 8

    - 9 1 3 - - - 9 2 -

    1 1.5 - 2 12- 1 1 - - 3 - - -

    Ligier

    IO ROMBO

  • segue dapag. 9

    SFOGLIANDO L'ARCHIVIOMarocco a Casablanca (ma questa volta nonc'entrano né Humphrey Bogart né Ingrid Berg-man...) per dirimere la questione tra Hawthorn(Ferrari) e Moss (Vanwall). Moss vince ma Ha-wthorn è secondo, e fa suo il titolo con un solopunto di vantaggio: 42 a 41. Poi annuncia ilsuo ritiro dalle corse: tre mesi dopo morirà inun incidente stradale nel Surrey, nella sua In-ghilterra.Anche nel 1959 il mondiale si decide in volatasulla pista di Sebring, negli Stati Uniti. Sono inballo Brabham (31 punti, su Cooper), Moss (25punti e mezzo, su Cooper), e Brooks (23 punti,su Ferrari). I sogni di Moss svaniscono quasisubito, al 6. giro, con il ritiro per problemi allatrasmissione, mentre Brabham conduce la garafino all'ultimo giro: poi gli manca la benzina, escende a spingere pur di classificarsi. VinceMcLaren, (anch'egli terzo su Cooper), e Brooksè terzo, ma Brabham riesce a piazzarsi quarto,e fa suo il titolo.Anche nel '60 bisogna attendere l'ultima corsaper laureare campione del mondo Jack Bra-bham (Cooper), che deve fare i conti col com-pagno di squadra McLaren: nel Gran Premiodegli Stati Uniti, a Riverside, vince Moss (Lo-tus) e McLaren è terzo, piazzamento insuffi-ciente a colmare i sette punti di distacco che loseparavano da Brabham prima dell'ultima cor-sa, anche perché l'australiano si piazza quarto echiude ogni discorso.Nel 1961 debutta la Formula 1500 cc, e la Fer-rari domina con i suoi squali: il duello iridatotra i piloti di Maranello Phil Hill e Von Trips siconclude tragicamente a Monza, con la mortedi quest'ultimo, e l'americano è matematica-

    mente campione del mondo con una gara dianticipo.Nel 1962 altra volata per il titolo fra GrahamHill (BRM) e Clark (Lotus) nel Gran Premiodel Messicp: Hill vince una corsa dominata dal-la Lotus di Clark, costretto al ritiro a pochi giridalla fine, e il titolo va al baffuto pilota dellaBRM.Nel 1963, il dominio della Lotus di Clark chiu-de con largo anticipo il discorso sull'iride, men-tre nel 1964 sono in tre a giocarsi il titolo inMessico: Graham Hill (41 punti, BRM), Sur-tees (Ferrari, 34), e Clark (Lotus, 30). I puntivalidi di Hill sono però solo 39, e Surtees, conun secondo posto strappato nel finale grazie alritiro di Clark (era in testa fino a due giri daltermine) vince l'iride a quota 40, superandoGraham Hill per un solo punto: l'inglese erastato attardato da una collisione con la Ferraridi Bandini, che nel finale cederà la sua posizio-ne a Surtees consentendogli di acquisire i puntidecisivi.Il 1965 vede un altro dominio di Clark (Lotus),mentre nel '66, col debutto della Formula 3000cc, è Brabham sulla vettura che porta il suonome e monta un motore Repco, ad aggiudi-carsi l'iride con largo margine.Nel 1967 invece si assite a un duello in famigliatra Hulme e Brabham, entrambi su Brabham-Repco: in Messico Brabham è secondo dietroClark, ma Hulme col terzo posto conquista l'i-ride.Altra volata «messicana» nel '68 tra Hill (Lo-tus) e Siewart (Matra): l'inglese vince corsa etitolo, mentre lo scozzese della Matra deve ral-lentare nel finale dopo aver duellato a lungo peril primato con il rivale. Stewart si rifarà nel '69,vincendo sempre con la Matra il mondiale conlargo anticipo.Nel 1970 il titolo viene assegnato, alla memo-

    Confermata l'anticipazionedi ROMBO

    Così 1 puntoin più a PROSI

    PARIGI - La FISA e il suo Comitato Esecutivo hanno creato una nuova leggeche era stata abbandonata nel 1983 allorquando il posto dello squalificato Ro-sberg, secondo in Brasile, non venne occupato da nessuno e i punti non venneroassegnati. Stavolta, dopo che sono stati tolti ai piloti Tyrrell tutti i punti del 1984,tutti gli altri piloti hanno potuto scalare invece avanti nelle classifiche. In partico-lare Prosi, che nel GP di petroli giunse quinto, guadagnando un posto conquistaun punto-iride in più, preziosissimo per lui. (Ora è a -3,5 punti da Lauda).Viene subito in mente che questa volta ne beneficia Prosi, un francese in lotta perla conquista del titolo. Agli altri piloti i punti che prendono in più non interessanopoi tanto. Con questa decisione Balestre ha voluto forse far sapere al mondointero che il potere è in Francia e lui ne è il padre-padrone. Una mossa alquantoazzardata e sbagliala per tempestività. Se la cosa fosse accaduta nel momento incui il iribunale d'appello della FIA aveva condannato Tyrrell irrevocabilmente,allora nessuno ci avrebbe fatto caso, ma a sole due settimane dal gran premio delPortogallo, dove due piloli si giocano il titolo mondiale, favorirne uno psicologi-camente e materialmente, non è leale.C'è da augurarsi che quel punto non serva a Prosi per la conquista del titolo; mase fosse un punto decisivo, allora, invece di rendere un servigio al pilota francese,quel punto gli farebbe più danno di quanto si possa pensare.Si sa, la Francia non ha mai avuto un campione del mondo: eppure il presidentedella FISA e della federazione francese vorrebbe che ciò avvenisse sotto il suomandato, magari per passare alla storia come il primo presidente francese adincoronare un pilota francese campione del mondo. È noto però che il diavolo fale pentole e non i coperchi: lo scorso anno la Renault aveva preparato lutta unacampagna pubblicitaria per appoggiare il morale di Prosi nell'ultima gara inSudafrica dove il popolare Alain si giocava il titolo con Piquet. Quest'anno lafederazione gli ha concesso a tavolino il vantaggio di un punto. Non è augurabilea Prosi che certi vantaggi non si ritorcano contro di lui. All'Estoni si potrannofare tutte le congetture possibili. II vanlaggio dell'immagine pubblicitaria lo scorsoanno fu fatale a Prost; chissà che effetto avrà il vantaggio di un punto quest'an-no...

    b.f.

    ria, a Rindt (Lotus), uccisosi in prova a Monza,alla quartultima corsa. L'unico che potrebbesuperarlo, Ickx (Ferrari), deve accontentarsi del4. posto al Glen, abbandonando il sogno iridatoprima dell'ultima gara in Messico.Nel 1971 il mondiale è di Stewart (Tyrrell) conlargo anticipo, mentre nel '72 Monza assegnal'inde a Fittipaldi (Lotus) due gare prima dellafine. Nel '73 è ancora l'autodromo lombardo adare il titolo - questa volta a Stewart, su Tyrrell- anche perché Chapman fa vincere Peterson(Lotus) relegando Fittipaldi al secondo posto (losvedese avrebbe potuto rallentare nel finale)«punendolo» per non aver voluto rinnovare pertempo il contratto. Inutili, quindi, le corse inCanada e USA.Si torna a una volata finale nel '74, al Glen:protagonisti Fittipaldi (McLaren) e Regazzoni(Ferrari) entrambi a quota 52 punti. «Rega» èsubito in difficoltà con gli ammortizzatori, e re-sta attardato, mentre «Fitti» col quarto postoconquista l'iride.Nel '75 Lauda è mondiale a Monza (inutile lacorsa al Glen), mentre nel '76 decide tutto ilGP del Giappone tra Lauda (Ferrari) e Hunt(McLaren). Il ferrarista, reduce dal drammaticorogo del Nùrburgring,. ha 68 punti contro i 65di Hunt. II giorno della corsa piove a dirotto eLauda, terrorizzato, si ritira dopo pochi giri in-nescando una clamorosa polemica sul suo «co-raggio di avere paura». Hunt in un rocambo-lesco finale agguanta il terzo posto e vince iltitolo con un solo punto di vantaggio.Nel '77 Lauda (Ferrari) è mondiale al Glen, percui Mosport e il Fuji non contano; nel '78 èMonza a risolvere tragicamente l'iride a favoredi Andretti (Lotus) con la morte del suo com-pagno di squadra Peterson, rendendo inutili il«Glen» e Montreal. Nel '79 è ancora Monza adecretare il titolo per il ferrarista Scheckter, ren-dendo platoniche le due corse americane di finestagione, e nell'80 è Montreal ad assegnare iltitolo a Jones (Williams), con Piquet (Brabham)costretto al ritiro, per cui il «Glen» non servepiù.Dall'anno dopo invece si finirà sempre in vola-ta: nel 1981 è Las Vegas a risolvere il duello fraPiquet (Brabham) e Reutemann (Williams).L'argentino ha un punto di vantaggio (49 a 48)ma nell'ultima corsa ha grossi problemi e fi-nisce solo ottavo, mentre Piquet col quinto po-sto strappa l'iride per una sola piccolissima lun-ghezza.Anche nell'82 è decisiva Las Vegas, nella conte-sa fra Rosberg (Williams, 42 punti) e Watson(McLaren, 33): se l'irlandese vincesse, e Ro-sberg non facesse punti, il titolo sarebbe suo peril maggior numero di vittorie. Invece «Wattie»è solo secondo, e Rosberg col quinto posto vin-ce il titolo.Lo scorso anno, come ricorderete, si è risoltosolo in Sud Africa il «triello» fra Prost (Re-nault, 57 punti), Piquet (Brabham, 55), e Ar-noux (Ferrari, 49). Ritirati Prost e Arnoux, Pi-quet col terzo posto fa suo l'iride con due puntidi margine su Prost.

    LAUDA sarò('«atleta d'oro»

    CASTELFRANCO VENETO -Campione del mondo o meno, Ni-ki Lauda sarà premiato, con un ri-conoscimento speciale, durante lagrande festa dell'Atleta d'Oro, lamanifestazione organizzata, ormaiannualmente, dai fratelli Danieli, ti-tolari della Diadora, festa che sisvolgerà a Castelfranco Veneto il12 novembre.Il campione austriaco ha già dato

    conferma della sua presenza, allaserata, nonostante precedenti im-pegni. Infatti Lauda sarà in queigiorni in una «tournée» negli StatiUniti, dove compirà un giro perpubblicizzare un nuovo jet executi-ve. Direttamente dagli Usa, Nikiarriverà in Italia (ovviamente pilo-tando personalmente il suo jet!).Oltre a Lauda, saranno premiati alTeatro Accademico di CastelfrancoVeneto altri grandi campioni inter-nazionali. L'Atleta d'Oro infatti an-drà a Michel Platini, FrancescoMoser ed Alberto Cova.

    U.c.

  • Corse agli sgoccioli, cominciano i «mondiali»delle chiacchiere e dei dispetti: anche 200milioni (più i soldi TV) nella vertenza B.B.

    33I£ffi£

    Nondureràil veto

    a MONTECARLOQueste riservesul calendario

    PARIGI • Ancora un calendario chedovrebbe fare da specchietto delleallodole per i possibili sponsor chevogliano affrontare le spese in F.1 oper quelli che sono in procinto di rin-novare il contratto con le rispettivescuderìe. Questa volta però la FISAha voluto mettere in guardia tutti di-chiarando che, fermo restando tuttele gare approvate, ce ne sono alcu-ne per le quali si deve decidere en-tro il 1. novembre 1984;• DALLAS E in calendario per il 24marzo, anche se la FISA vuole unagaranzia bancaria di 200.000 dollari.Nel caso in cui l'asfalto si dovessedegradare come l'anno scorso que-sti soldi andrebbero incamerati dallaFISA quale danno ricevuto. Sussiste lapossibilità di uno spostamento di da-ta, In effetti la vera ragione va ricer-cata nell'impossibilità per quella datadi trasmettere il Gran Premio da par-te della CBS. Trattative sono in corso4 BRASILE. Esiste un braccio di ferrotra la Federazione Brasiliana eEcclestone per il luogo dove far svol-gere la prova, Alla fine però si da percerto che si correrà sul circuito di Rio.• MONTECARLO. Tutto è da ridiscu-tere anche se la FISA ha tolto la vali-dità.4 CANADA. Non è una questioneeconomica alla base di tutto, le ga-ranzie esistono, ma si vuole punire ilCanada perché ha aperto le portealla Cart F.lndy.• NEW YORK. Ormai, se anche que-st'anno all'ultimo momento dovesseessere cancellato, perderebbero laboccio »o Jo BSA che la FOCA. Ci so-no però tutti i presupposti che que-sta volta vada in porto.

    12 ROMBO

    T.nti i quotidiani italiani e francesi, tanti stranieri, hanno dedicatopagine e pagine al «Montecarlocidio», la sortita del Presidentedella FISA Balestre che ha decisoci cancellare il GP F.l piùfamoso del mondo dal calendario '85. È una storia senz'olirò pocoedificante per tutti, dirigenza sportiva dello sport automobilistico ealtri autorevoli esponenti che siano: piloti, costruttori e sponsor. Ormaisiamo alle falde da cosche (e definirle anche mafiose gli si darebbepersino una patente di intelligenza che queste vicende non meritano).Il proteiforme Presidente FISA ci ha ormai abituati ai suoi scatti dirabbia, sortite da sceneggiata, compromessi finali. E non so/o lui. An-che c/uel/'Ecclestone che dietro tira le fila.Tutta la vicenda nacque per la volontà del «padrino» di fagocitare tuttii diritti televisivi della F.l. Raggiunto uno speciale agreement col Pre-sidente FISA anche su questo buon mercato di dollari, dopo altri fa-mosi scontri, scoppiò la grana con quegli AC organizzatori che voleva-no tenersi i diritti. Monaco ha resistito fino all'ultimo. Finché non èarrivata al compromesso con Ecclestone, cedendogli intanto una quotaper mantenere gli accordi di diritti televisivi già firmati con I'ABCamericana. Balestre si è infuriato perché anche lui vuole la sua partecome FISA. Di qui lo show-down.Poi ci si san messe di mezzo le lotte per la successione FISA, dellacausa pendente davanti a un tribunale francomonegasco che vede atto-re l'AC Monaco e convenuto il sig. JM Balestre, in più il Presidentemonegasco Boeri tentò golpe di voto e sfiducia in FISA per scalzareBalestre. Da ciò tutto il pasticcio, i risentimenti, esplosi ora col veto alGP Monaco '85. Ma in questa sortila Balestre ha contro un po' tutti,sponsor compresi. Anche Ferrari, che una volta faceva di Montecarloun problema di sicurezza, ora non avversa più questo circuito. Nelconlesto della diatriba c'è anche la scadenza del 26 ottobre, data entrola quale l'AC Monaco deve pagare 200 milioni toul court a/la Federa-zione sportiva Auto francese per... usare le strade di Francia per ilrally. Sembrava che i dirigenti monegaschi fossero disposti a pagarema ora, col no al GP, lo scontro potrebbe coinvolgere tutta. Ma si staben attenti a non precipitare le cose. È da scommetterci che un accordoalla fine lo troveranno. In soldi e in stop alla causa legale (che è lavera preoccupazione per Balestre). E il GP si farà, per la gioia deglialbergatori e ristoratori di Monaco. Magari il (poco) gentlemen'sagreement lo firmeranno a... Pisa!

    • OLANDA. A parte il fatto chedebbono pagare degli arretrati, ri-mane la sicurezza che è un circuitocaro a Ecclestone.4 ITALIA. Non ci sono problemi.

    « AUSTRALIA. Non ci sono problemi.Esiste sia il contratto di tre anni che lafidejussione bancaria.• SUDAFRICA. Non ci sono proble-

    • GRAN PREMIO D'EUROPA A RO-MA prima riserva. Ci sono motti pro-blemi. Primo: anche se dovesse veni-re a mancare uno dei Gran Premi giàmessi in calendario non potrebbeentrare nella rosa dei Gran Premi inquanto sono già diciassette, mentreil numero dei Gran Premi concordatoè 16. Secondo: del circuito romanose ne parla già da tempo ma nienteè stato fatto sino ad ora attendendole decisioni della FISA. Potrebberoriuscirci solo qualora il Gran Premio anon dover essere confermato fosseNew York. In tal caso il prezzo da pa-gare sarebbe molto alto in fatto diimmagine e veridicità, sia per la FISAche per la FOCA e la stessa città diNew York.

    Ron Dennis vorrebbeun premio specialeADENAU - Ron Dennis al Nùrburgringdopo il GP d'Europa non ha voluto ri-sparmiarsi la battuta: «Gli organizzatoridel Portogallo ci dovrebbero dare un pre-mio molto consistente per il fatto che ilCampionato si conclude e si decide sullaloro pista grazie alla McLaren e ai suoipiloti».

    • KART. Venerdì a mezzogiorno si èsvolta nel mini-autodromo riservato aikart una particolarissima gara che havisto in lizza (di nuovo...) i giornalisti,per l'occasione ben 62. Gli scandinavihanno dominato: il finlandese Antti Pu-skala (già secondo a Manza sulle Rit-mo Abortii) ha preceduto il danese Po-ter Nygaard e il totograto franceseBernard Asset. Mansell, Gartner, Allioted Hesnault hanno anch'essi parteci-pato a una delle manche. Il duello In-ghilterra-Francia si è concluso con lavittoria di Mansell su Hesnault.

  • Non si ribellano solo gli sponsorper il «MONTECARLOCIDIO»

    PARIGI - II martedì nero dei mone-gaschi ha avuto una ripercussione enor-me in tutti i mass-media francesi. Uncolpo di stato nel Principato non avreb-be avuto una copertura simile, parago-nabile soltanto a quelle riservate agli av-venimenti rosa nella corte dei Grimaldi.Le severe decisioni del presidente Bale-stre e le loro conseguenze sono finite sul-la prima pagina di tutti i quotidiani fran-cesi. Ma a piombare per prima sulla vi-cenda è stata la televisione. Con grandetempismo giornalistico, Yves Mourousi,il popolare conduttore del telegiornalesulla prima rete francese, è riuscito adavere in diretta il presidente Balestre,

    S.P/85PARIGI - II Comitato Esecutivodella FISA, riunitosi a Parigi neisontuosi locali di piazza della Con-cordia. ha approvato e quindi resolegge esecutiva la proposta formula-ta dalla commissione F.l in mate-ria di regolamenti che vanno dal1985 a tutto il 1990.Come ROMBO aveva anticipatonel numero scorso, le soluzioni tec-niche rimaneggiate dalla commis-sione F. 1 prima e approvate dall'e-secutivo FISA poi, toccano la ridu-zione delle potenze e delle velocitàin curva. Qualche anno fa per rag-giungere questi obiettivi si aboliro-no le minigonne ma in breve la si-tuazione si è ripresentata grave piùche in passato per renorme aumen-to delle potenze ottenuto grazie aimotori turbocompressi. Ora si spe-ra di raggiungere una nuova stabili-tà che possa anche in un certo qualmodo ridurre le spese di ricerca e iconseguenti costi per gli sponsor.Per l'immediato 1985, sono statilasciati quasi cinque mesi a disposi-zione per prove tecniche: il Cam-pionato rimarrà fermo dal 22 otto-bre 1984 al 24 marzo 1985. Il rego-lamento Tecnico verrà cambiatoper ora marginalmente con l'intro-duzione di piccoli palliativi:1 Proibizione degli alcttoncini late-rali posteriori;2 proibizione dell'uso di benzinacongelata;3 capienza dei serbatoi di benzinadi 220 litri;4 introduzione della regola secondola quale nessun tipo di materialepotrà essere aggiunto durante o do-po la gara;

    5 prova di resistenza all'urto fronta-le.Ciò potrebbe dare ancora una certacompetitivita ai motori aspirati, piùparchi, vista la difficoltà accusatada alcune vetture nel terminare lagara anche se con benzina congela-ta. Per il 1986 invece la capienzadei serbatoi sarà ridotta ad un totaledi 195 litri e tutti i tipi di motorinon potranno superare 1500 cc dicilindrata, il che significa la scom-parsa dei motori aspirati.La prova di resistenza all'urto cheper il 1985 sarà solo frontale, per il1986 sarà invece totale. Per le pro-ve di qualifica non verranno piùusate gomme da tempo ma per ilrilevamento della pole position edello schieramento di partenza ver-rà calcolata la media dei miglioricinque giri su otto o dieci. Il nume-ro di giri dipende da una prova chesarà fatta durante il Campionato1985. Il sistema verrà sperimentatonel 1985 in una sola gara che verràannunciata con anticipo.Sino a tutto il 1987 non verrà cam-biato altro. Le novità arriveranno

    solo nel 1988 con l'introduzione diserbatoi di benzina a 180 litri e ci-lindrata dei motori portata a 1200cc. Addirittura la Porsche avevachiesto un limite di ci I idrata di1000 cc ma alla fine si è poi allinea-ta alla volontà degli altri costruttoridi motori. Il regolamento così con-cepito avrà una durata di 3 anni,sino al 1990.Con 25 voti a favore, 9 contrari euno astenuto è passata la cam-pagna «prò-Francia» per dare uncontentino a Prosi. Infatti sono statidistribuiti i punti mondiali tolti allaTyrrell e Prosi ha beneficiato di unpunto in più.Ultima decisione presa, la più cla-morosa: nell'approvare il calenda-rio definitivo per il 1985 è statocancellato il gran premio di Mona-co quale prova mondiale. Per il re-sto c'è slata la scontata rielezionedel presidente Balestre per altri Ireanni. Anche il presidente della

    Bonaventura Franco

    segue a pag,14

    proprio mentre annunciava l'esclusionedel GP di Monaco dal calendario 1985.«Ne faccio una questione di principio -ha detto con la sua solita arroganza l'ap-pcna rieletto Presidente FISA - ne vadella credibilità della Federazione Inter-nazionale. Montecarlo è stato escluso -ha continuato JMB davanti alle teleca-mere di TF 1 - perché non rispetta leregole della FISA e viola deliberatamen-te quanto previsto dal patto della concor-ri in in materia di diritti di televisione».Nel corso della sua sparata il presidenteha comunque detto cose interessanti cherivelano che dietro questa decisione nonci sono soltanto i principi ma anche esoprattutto una questione di denaro e diinteressi. Ad esempio Balestre ha detto:«Questa violazione è ancora meno accet-tabile dal momento che FAC Monaco hafirmato un accordo con l'ABC allorchénoi preferiamo invece la CBS. Innanzitutto ci interessa una copertura TV ditutto il Campionato mentre l'ABC eratroppo orientata verso una promozionequasi esclusiva del Principato». Ma Ba-lestre ha addotto anche altre ragioni, fa-cendo di nuovo riferimento alla sospen-sione del GP 1984: «In tutta la storiadella F.l non si è mai visto un direttoredi gara che ferma un GP con la bandierarossa e quella a scacchi contemporamea-mente. E una violazione del regolamentoche getta nel ridicolo l'automobilismo».Subito dopo veniva intervistato MichelBoeri, presidente delPAC Monaco che.ancora sotto choc, si mostrava moltoprudente. «II mìo silenzio - ha dettoBoeri - è quello del soldato che batte inritirata e pensa al contrattacco. Ma nonpensate che si possa affossare così facil-mente il GP di Montecarlo. Studieremotutte le formule per far valere i nostridiritti. Noi rimaniamo aperti al dialogo econtinueremo ad usare il buon senso, cheè quanto fa difetto alla federazione. Nonscordate che non si può fare a meno cosìfacilmente di questa gara. Chiedetelo aipiloti, agli sponsor...». E infatti la reazio-ne degli sponsor è giunta velocemente.«Una stagione di F.l senza Montecarloè un dramma - afferma Jean FrancoisAvenier della Marlboro - È la corsa cheha il maggior impatto». Identico il pare-re di Michel Castaidi della Gitanes: «Ladecisione della FISA ci riguarda diretta-mente: Monaco ha da sempre un'aureolaparticolare, una risonanza mondiale».Puntuale è giunta anche la reazione diJacky Ickx, ancora una volta chiamatoin causa da Balestre. Lo sfortunato diret-tore di gara dell'ultimo GP di Montecar-lo ha replicato in termini durissimi da-vanti alle telecamere di Radio Tele Lu-xembourg: «È una decisione dittatoriale- ha detto il belga - che non mi stupisceda parte di uno che ha avuto responsabi-lità nell'epoca nazista, come dimostratoda foto e documenti. Qualsiasi alto fun-zionario o impiegato che ha un passatopolitico come quello di Balestre è oggettodi inchieste da parte dell'amministrazio-ne o della ditta che Io impiega. Ma Bale-stre è intoccabile perché la FISA è di-ventata sua proprietà».Per quanto riguarda il Rally di Monte-

    Alfredo Filippone

    segue a pag.14 Jb~£&

  • GP cancellatoCSAl Serena ha avuto il suo con-tentino: è stato eletto vice-presiden-te ed ha potuto fare inserire il granpremio di Roma quale riserva.Il gran premio di Monaco è statocancellato dal calendario per volon-tà del Comitato Esecutivo della FI-SA: la prova più importante per glisponsor, il pubblico e gli appassio-nati cancellato per una bega econo-mica. Non sembrerebbe vero eppu-re si tratta di una questione econo-mica relativa ai diritti televisivi. Négli sponsor, né tutti gli altri operato-ri della PIA condividono la soppres-sione di Monaco quale sede di granpremio valido per il titolo mondialeF.l.Perché è successo tutto ciò? Conl'accordo della Concordia tutti i di-ritti televisivi dei gran premi veniva-no passato alla PIA, ma Monacoaveva un contratto in piedi con laABC (maggiore rete televisiva ame-ricana). Allora fu lasciata a Mona-co la possibilità di venire ad un ac-cordo con il gestore di questi dirittifino al 1982, la FOCA. Nel 1983questi diritti sarebbero dovuti passa-re alla FIA e di conseguenza allaFOCA. A dare una mano al presi-dente dell'AC Monaco Boeri, fuproprio Ecclestone. Per dar seguitoall'accordo sul contratto-base venneaggiunta a penna una postilla cheper la durata di quel contrattolasciava i diritti televisivi a Monaco.Nella rinegoziazione dei contrattiperò fu commesso un grave erroregiuridico che di fronte a qualsiasitribunale darebbe ragione a Boeri eMonaco. Il contratto rinnovato si-no al 1986 dalla FOCA con Mona-co fu fatto sulla base di una sempli-ce lettera che annunciava il mante-nimento sino al 1986 del contrattogià esistente, compresa quindi la va-lidità della postilla riguardante i di-ritti televisivi. Ciò mandò in bestiail presidente della FISA quando neprese conoscenza. Forti della possi-bilità concessa, Boeri e Monacoprolungano l'accordo con l'ABC si-no al 1988, altra cosa che manda inbestia il presidente della FISA. Dalcanto suo Ecclestone, pur essendod'accordo con Balestre in linea diprincipio, dal punto di vista econo-mico non ha niente da temere inquanto lui la parte spettante allaFOCA riesce ad averla dal Princi-pato, ottenendo anche una possibi-lità di negoziare le ritrasmissioni digran premi dalla ABC per il favoreaccordato.Come da tutte le parti si afferma,oggi uno spiraglio esiste affinchè ilgran premio di Monaco rientri nelcalendario anche per il prossimoanno e forse non verrà mai più can-cellato. Da Montecarlo non siriesce a cavare una sia pur piccoladichiarazione ai responsabili del-l'AC Monaco, ma si sa la dichiara-zione dello stesso Boeri sia a Mona-co che a Monza: «Non siamo degliincompetenti in materia di giustiziaquindi qualora ci sia da trattare sia-mo pronti a trattare». Si parlava al-lora sia del gran premio che del ral-ly mondiale.Ecclestone, interpellato a Londra,

    non faceva mistero: «So con preci-sione che in linea di principio ilgran premio di Monaco è molto im-portante per l'immagine della F.l,per gli sponsor e per tutto ciò che viruota intorno, ma questa volta sonoa fianco di Balestre in quanto hafatto una cosa giusta. Per il mo-mento è meglio che le parti rifletta-no e certamente un accordo saràpossibile trovarlo».In effetti tutti aspettano il gran pre-mio di Monaco per effettuare le piùdisparate operazioni di pubblicitàintorno alla loro sponsorizzazionein F.l. Gli sponsor, consideranoMontecarlo non solo un gran pre-mio, ma l'avvenimento che da sologiustifica anche tutto l'impegnoeconomico della partecipazione alCampionato mondiale.«Non credo che possa esistere cam-pionato mondiale senza il gran pre-mio di Monaco - dichiarava Alear-do Buzzi presidente della PhilipMorris e maggior sponsor, con ilmarchio Marlborp, su macchine epiloti - nel Principato le macchinedi F.l continueranno a correre sem-pre».Questa volta è pensabile che il pre-sidente Balestre l'abbia fatta grossacome si dice. Ma forse sapendolo,anche lui si è lasciato una viad'uscita aperta. Alla fine tra unaminaccia e una stretta di mano lecose potrebbero andare a finire alloro posto, tanti sono gli interessi inballo.

    La CARIa Montecarlo?La FISA però non ha consideratouna cosa che potrebbe accaderequalora il braccio di ferro con Mo-naco dovesse continuare. L'ABC hal'esclusiva delle trasmissioni dellegare di F.Indy in America e quindipotrebbe dare la possibilità da tem-po cercata insistentemente dalla se-rie CART di entrare in Europa. Al-lora cosa potrebbe accadere sel'ABC portasse a Montecarlo, nelladata fissata per il gran premio diF.l, le F.Indy e, con i potenti mezzia disposizione della propria orga-nizzazione, offrisse gratuitamente leimmagini della gara a tutte le televi-sioni mondiali? Una porta d'oroaperta alla CART e, visto che i co-sti di quelle macchine sono più ac-cessibili, allora altri proprietari dicircuiti potrebbero infischiarsenedella scomunica o del ritiro della li-cenza e far correre le F.Indy in Eu-ropa magari anche con maggioriprofitti.La FIA è proprietaria dei diritti te-levisivi della F.l, ma non può proi-bire al principe Ranieri di affittare ilPrincipato all'ABC per quattrogiorni lasciando intatti all'AC Mo-naco i diritti derivanti dalla loro as-sociazione alla FIA. In tutto l'affareanzi l'AC Monaco non entrerebbenemmeno. Una ipotesi valida sullaquale sarebbe bene che il presidentedella FISA riflettesse a lungo primadi rendere inderogabile la decisionepresa con tanta fretta in sede di Co-mitato Esecutivo.

    Documentato l'ERRORE di NIK<

    assolve Baldi IADENAU - La documentazione fotografica ricavata dalle im-magini televisive girate dagli operatori di ROMBO-tv dimostra,per la particolare caratteristica di essere immagini riprese dal-l'alto della torre principale del rinnovato Nurburgring, comeNiki Lauda nel Gran Premio di Europa abbia commesso luil'errore che lo ha costretto in testacoda e che ha quindi rallenta-to la sua azione anche per le gomme compromesse nell'inciden-te non certo per colpa di Baldi.Infatti, come si nota nelle immagini, il reggiano viene affiancatoall'inizio della curva da Albereto che lo supera dall'interno. LaFerrari però non supera totalmente la Spirit, ed infatti nel mo-mento in cui le gomme di Lauda cominciano a fumare sull'a-sfalto per l'attrito dovuto alla brusca frenata, si vede chiaramen-te come la ruota anteriore della Spirit sia anc9ra all'altezza dellaruota posteriore della Ferrari. Questo vuoi dire senza ombra didubbio che Baldi non ha «chiuso» la traiettoria a nessuno, ed èsempre rimasto sull'esterno della pista.Lauda probabilmente ha sbagliato perché era già un po' «lun-go» nella frenata, essendo teso all'inseguimento di Albereto.Nel momento in cui l'austriaco è arrivato alle spalle della Spiritdeve aver temuto che essa potesse spostarsi verso la traiettorianormale una volta superata dalla Ferrari. Questa errata valuta-zione del comportamento dell'avversario ha indotto l'austriacoa premere ancora più a fondo il pedale del freno ceqn la conse-guenza di sbilanciare la sua McLaren fino a costringerla allospettacolare testacoda che documentano le fotofrafie.Probabilmente l'unica vera fortuna di Lauda è stata che, inquella circostanza, il suo motore non si è spento come potrebbesuccedere quando si verificano situazioni del genere, dato che aquel punto l'austriaco non aveva certo il piede sull'acceleratorebensì premuto a fondo sul freno e quindi il motore gli erasicuramente andato giù di giri e sceso a livelli di spegnimento.Assolto quindi Baldi dalle nostre immagini, come d'altra parteaveva già fatto intendere lo stesso Lauda nelle dichiarazioni acaldo al Nurburgring quando, pur mettendo sotto accusa ilreggiano, aveva anticipato che la colpa del suo testacoda nonera da far ricadere esclusivamente sul comportamento del pilo-ta della Spirit. .

    e.z.

    ^^ EUROPAcario Balestre non ha fatto commentiparticolari. A chi gli ha chiesto comemai soltanto adesso si è ricordato che ilRally passa in Francia ha risposto sem-plicemente: «Difendo casa mia».La stampa francese ha reagito in modoquasi unanime alla decisione di Balestre:tutti sottolineano l'enormità della deci-sione, il fatto che questa animosità di Ba-lestre contro Montecarlo è dettata piùche altro dal conflitto politico fra Bale-stre e Boeri. E tutti lasciano sottointende-re che attaccando un'istituzione come ilGP di Montecarlo, Balestre forse è anda-to troppo lontano e non ha calcolato leconseguenze di questo ripudio.«Checché ne dica il presidente Balestre -scrive «Le Figaro» - pare proprio cheMontecarlo sia stato scelto come bersa-glio preferito per l'85. Dopo un lungo esorprendente periodo di calma - conti-nua il quotidiano conservatore parigino- la F.l ha ripreso le sue cattive abitudi-ni, ritrovando la mania delle crisi inter-ne».

    «Per quanto possa sembrare sorprenden-te, la decisione della FISA non stupisce -afferma «Le Matin De Paris» - il litigiofra la FISA e TAC Monaco si era seria-mente appesantito negli ultimi mesi (...)ma è raccapricciante vedere a che puntosi è arrivati».Persino il serissimo «Le Monde», che diconsueto non tratta notizie sportive, hadato spazio alla vicenda, pur senza com-mentarla. Ma il commento più azzecca-to è ovviamente quello de «L'Equipe»che sotto il titolo «Monaco nel mirino»analizza la situazione, frutto del conflittopolitico fra due uomini, Balestre e Boeri.In un articolo di fondo intitolato «II pesodei dollari» Johnny Rives commenta: «IIGP dì Monaco era senza dubbio per ilgrande pubblico la gara-faro dell 'anno.Ma questa non era più l'opinione degliaddetti ai lavori da tempo.Monaco, circuito superato per le F.l,l 'autorità sportiva chiude gli occhi. Mo-naco che r if iuta di dividere le succulenteentrate del suo GP (...) ed ecco Pesclusìo-ne».

    14 ROMBO

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    Albereto è già in coda a Baldi mentre Lau-da sta sopraggiungendo

    aldi rimane perfettamente in traiettoria,lenfre Albereto tarda a superarlo

    Anche Lauda inizia il sorpasso. Baldi non ef-fettua nessuno scarto,l'ostaco/o è Albereto

    i Lauda si accorge dì essere troppo lun-> ed inchioda finendo in testa coda.

    In testacoda da manuale l'austriaco vol-teggia in mezzo alla pista. Finirà nel prato

    La volata silenziosaal Nùrburgring

    FERRARI infastiditadal serbatoio a seccoAll'indomani della gara al Nùrburgring, laFerrari ha tenuto a sottolineare una notiziariferita dalla «Gazzetta dello Sport» nellaquale si informava che la macchina di Albe-reto non era rimasta senza benzina ma siera fermata per un guasto al sistema dipescaggio del carburante. Cioè la gomma disicurezza del serbatoio si era sbriciolata e unpo' di essa aveva tappato il foro di sboccodell'alimentazione. Si è scritto che era statol'ing. FISA a constatare il fatto. Ma in realtài fatti non sarebbero così. Perché la Ferrariha voluto dare tanta importanza alla cosa?Sembra che i reportage dal Gran Premiod'Europa sulla volata a motori spenti tra Al-boreto e Piquet abbiano irritato Ferrari an-che perché a Maranello si è sempre sostenu-to di non aver problemi di consumo. Natu-ralmente gli inviati al Nùrburgring si sonoattenuti a quanto dichiarato dal pilota e daSophie Sicot, portavoce FISA.La brava Sophie come sempre, a verificheeffettuate, dichiarava: «Non è possibile di-stribuire il comunicato dei commissari tecni-ci, in quanto le fotocopiatrici sono fuori uso.Prima di affiggerlo ve lo leggo: "al riguardodella benzina nelle macchine controllatepreciso che per la McLaren di Prosi sonorimasti 5 litri mentre le altre due (Brabhame Ferrari) non sono state controllate inquanto sono arrivate al traguardo a motorespento". In base a questa dichiarazione tuttidavano per scontato il fatto che la Ferrarifosse rimasta senza benzina. Non fu fattonemmeno un raffronto immediato con i pe-si, ritenendo per buono quanto dichiaratodal portavoce della FISA».Alla luce invece delle smentite fatte circolaredalla Ferrari ai può notare un fatto curioso:avendo la Ferrari di Albereto accusato unpeso di 589 kg alle verifiche di venerdì (pro-ve di qualificazione), quando si viaggia conil minimo indispensabile di benzina, mentrealle verifiche di domenica il peso era di 576chilogrammi. Il dilemma sta tutto nel peso edue sono le cose: o Albereto nelle prove perlo schieramento di partenza viaggia con unpeso superfluo o in gara veramente ha finitola benzina e alla Ferrari non lo si vuole am-mettere. Forse non si vuole far sapere che laloro vettura è più pesante delle altre?

  • SERENA abbandonaBOERI (per il G.P. ROMA)

    PARIGI - Non era difficile prevedere la rielezione di Balestre a presidente della FISA. Di un presidente tale eranotutti contenti anche perché si era rivelato padrino vincente; e quando in una organizzazione vi è un vincente èmeglio fare cerchio intorno a lui se non si vuole essere emarginati. La paura di tale soluzione ha portato alcuniamici di «infanzia» del clan perdente a voltare la faccia e a- lasciare il solo Boeri, presidente dell'AC Monaco, aricevere schiaffi in faccia e per giunta in misura spropositata.Non è stato solo cancellato il Gran Premio Monaco ma addirittura rischia di saltare anche il Rally Mondiale sel'Ac Monaco non si affretta a pagare la tangente richiesta da Balestre a favore della federazione francese.Come è stato possibile un tale avvenimento? Si sa che sia il Comitato Esecutivo che la conferenza plenaria sonoformati da gente che poco ha a che vedere con le automobili. Sono pochi infatti quelli seriamente impegnati nelmondo dello sport e della costruzione automobilistica, quindi quei pochi, per non perdere alcuni privilegi, debbonofare buon viso a cattivo gioco e per Bale-stre tutto diventa molto più facile. Puòmanovrare tutto e tutti a suo piacimentocome avviene inesorabilmente in queipaesi dove a capo del governo c'è un uo-mo che dispone letteralmente di tutti icomponenti il consiglio.Allora per quale motivo fare svolgeredelle elezioni, quando lo stesso consigliopotrebbe nominare presidente a vita Ba-lestre? Forse per non destare sospetti leelezioni vanno bene. Balestre è capace diaccontentare tutti anche se a volte consolo piccoli contentini.Guardare in casa d'altri forse non con-viene, mentre è più realistico guardare acasa propria. Allora viene alla ribalta ealla memoria quanto dichiarato una vol-ta dal presidente della CSAI: «Visto chenon lo si può contrastare perché ha sapu-to circondarsi di persone che lo appogge-ranno sempre, tanto vale approfittarne ecercare di ottenere dei privilegi». Sonoottimi privilegi ciò che il presidente Sere-na è riuscito a strappare al potente Bale-stre? Qualcuno con un po' più di fegatoavrebbe addirittura rassegnato le dimis-sioni in segno di protesta,ma il presidenteCSAI non se l'è sentita, magari incorag-giato da Von Hanstein che finalmente èriuscito a portare di nuovo la F.l alNùrburgring.Il riconoscimento di un gran premiod'Europa a Roma, pur se in' veste di ri-serva, e una vicepresidenza hanno valsoa Serena l'abbandono di un compagnodi tante battaglie come Boeri. Questa èpolitica. Sa benissimo il presidente Sere-na a che andranno incontro qualora deb-bano organizzare il gran premio d'Euro-pa a Roma. Un gran premio una tan-tum e tante spese per una sola edizione.Allora quando tutti i giochi saranno statifatti all'Italia, alla CSAI e al presidenteSerena rimarrà solo la vicepresidenza inseno al Comitato Esecutivo e alla confe-renza plenaria. Un distintivo in più chenon sarà portato dall'Italia sportiva, masolo dal presidente della CSAI.

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  • Gli on. francesi contro BALESTREMONTECARLO - «La richiesta della FederazioneFrancese Sport Automobilistici» (cioè Balestre) di far-si pagare centinaia di milioni dall'AC Monaco perconsentire lo svolgimento del Rallye di Montecarlo co-stituisce un abuso di potere. II solo organismo compe-tente a rilasciare autorizzazioni per gare su strada è ilMinistero degli Interni» è la netta presa di posizione diuna decina di parlamentari francesi - appartenenti atutti i partiti - contro l'eventualità della soppressionedel rallye più famoso del mondo e, non di meno, dellacancellazione del Gran Premio di F. 1.Ma. come dice Jannacci, quando si «dice che è perprincipio è sempre per soldi» e infatti le iniziative par-lamentari parlano del giro di affari costituito dal rallye,valutandolo in una cifra attorno ai 100 milioni di fran-chi (circa venti miliardi di lire) distribuiti un po' intutto il sud-est della Francia. E infatti i deputati ed isenatori francesi che si sono fatti sentire su questa vi-cenda sono dei vari «dipartimenti» attraversati dal

    «Montecarlo»: Alpi Marittime, Var, Alpi dell'alta pro-venza. Alte Alpi, Loira, Alta Loira, Ardeche, Drome,Isere e Savoia.La lettera-interrogazione inviata dai parlamentari alMinistro degli Interni e a quello dello Sport fanno pre-sente anche l'opportunità di rivedere «se è il caso, ladelega di poteri sportivi data alla FISA».Ma se il grande significato economico - per centinaiadi paesini, a parte quelli della Costa Azzurra - è l'argo-mento principale della protesta parlamentare, c'è an-che chi entra più nello... specifico sportivo.Madame Anne Marie Dupuy, sindaco di Cannes eparlamentare europea ha aggiunto: «la industria auto-mobilistica francese sta attraversando un brutto perio-do e il Rallye di Montecarlo, la cui risonanza commer-ciale è fuori discussione, cade proprio in un momentoin cui una vettura francese, la Peugeot 205, è in gradodi vincere con notevoli ripercussioni positive per laPeugeot e l'industria nazionale».

    Prima curva al Nurburgring, con Prost che esce in testa ed ha praticamente già vinto il GPdi Germania. Dietro di lui ecco Tambay, Piquet, Warwick ed Alboreto, mentre Arnoux giralargo e Senna (dietro a Patrese) sta per urtare Rosberg. Nel dopo corsa il brasiliano hadetto di aver dovuto schivare Cheever, ma evidentemente ha sbagliato Alfa

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  • Finalmente in pista a MISANOla Formula 1 del team romagnolo

    Giacomo Calìri In al-to, progettista dellaMinardi M 184, se lamangia con gli occhi,mentre Sandro Nan-nini si appresta ad ef-fettuare i primi collau-di al Santamonica diMisanoAssistito direttamenteda Manfredini il tur-botto Alfa a destra siè comportato egre-giamente: ora allaMinardi dispongonodi un paio di questeunità per le primeprove

    Un particolare (a sini-stra) de! motore del-l'ing. Chiti installatosulla Minardi. Rimarràquesto propulsore, one arriverà un altro,sempre disegnatodall'ìngegneronetoscano?fotocolor! PAPER COLOUR

  • MISANO - Per Giancarlo Minardi l ' i l ottobre è veramente il giorno diNatale. Cocciuto, testardo, la sua strada l'ha voluta seguire a tutti i costi(che lui definisce «impossibili...») e, seguendo in un certo senso le orme delpadre, che riuscì a costituirsi, anteguerra, una vetturetta sport, è arrivato avedere a terra, e in movimento, la F. 1 che porta il suo nome.Di problemi ce ne sono stati, e non pochi, e ancora non sono finiti. Cioèancora non sono del tutto chiari i programmi '85. Ma intanto riuscire a farvedere che lui la macchina ce l'ha bell'e pronta, con tanti piloti che glironzano attorno, è stato già un grosso colpo, soprattutto perché ora aglisponsor si può far vedere qualcosa di concreto. E sembra che, anche disponsor, concreti, se ne stiano vedendo, molto interessati per questo pro-gramma, per il quale, come è ormai abitudine in F. 1, si parla di milioni didollari come fossero noccioline. Ora la macchina, col leone di Faenza sulmusetto, tutta made in Italy (tranne i ... cerchi Essen giapponesi!) sta muo-vendo i primi passi, con Alessandro Nannini al volante, sulla pista amica diMisano.«Rispetta alla macchina della presentazione ufficiale» spiegava GiacomoCalili, progettista della Minardi M 184 «dopo le prove alla galleria delvento di Orbassano ci sono veramente poche novità. Un paio di griglietteper l'uscita aria dietro ai turbo, un alettone più grosso (ma ce ne vorrà unopiù grande ancora). Insomma finezze di montaggio, nient'altro».

    Questo è già buon segno, diuna buona progettazionedell'insieme. Certo di guaine sono arrivati, al momento dellamessa in moto del motore. Il mar-chingegno pneumatico per l'avvia-mento, per esempio, pur portandola esatta sigla non funzionava bene(non certo colpa della Minardi, na-turalmente) e cosi il debutto è statoritardato di una mezza giornata.Un radiatore olio trafilava legger-mente, ma con una saldatura tuttoè stato sistemato. Cosi giovedì scor-so, con una tuta giallo canarino,Alessandro Nannini si è mosso daibox nel primo pomeriggio, sotto gliocchi umidi del boss Minardi, del«padre» Calili, del «socio» Mancinie con la benedizione dell'ingegnereChili ancora, fino a prova contra-ria, presidente dell'Autodelta.Gommata Pirelli (14/74 la mesco-la, un po' duretta per la pista fred-da) ha cominciato lentamente a gi-rare. Primo inconveniente i baffianteriori che tendevano a piegarsi,segno che la barra in fibre di carbo-nio che li tiene stretti non era abba-stanza robusta (ed è stata cosi inse-rita un'anima metallica).«La macchina sta attaccata molto,davanti» lamentava Nannini, e cosii tecnici sono intervenuti con le pri-me modifiche. Comunque la preoc-cupazione di Calili era per le tem-perature acqua e olio (che è semprestato un grosso problema, almenoper l'Euroracing) ed ha tirato ungrosso respiro di sollievo, assieme aManfredini, quando hanno vistoche l'acqua rimaneva a 80° e l'oliosi fermava a 110°. In compenso, al-meno a giudicare dagli sticker ter-morivelatori, la temperatura delcambio era molto alta, e così si ècominciato a tagliare un poco dicarrozzeria sotto il medesimo, perfarlo lambire da aria fresca.Nella prima giornata Nannini hainanellato una ventina di giri, mi-glior tempo l'14"2 per la cronaca.Poi il sopravvenire della sera, unapiccola perdita di olio e di grasso daun cuscinetto hanno consigliato unricovero della vettura.«C«a.

  • LaF.l

    JLJV/EISTTUS

    nel... pallone (con la JUVENTUS)

    Juventini divìsi:più LAUDA cheF

    Anche Cabrìni'bello- delcalcio italiano,non resisteal fascino deimotori...

    Il giovaneCaricala conuna copia di

    ROMBO tra le mani.aria di nuovo sport?

    segue da

    che di calcio parliamo anche trop-po. Chi vince? Ma Lauda, non cisono dubbi! È il più grande, il piùbravo, il più simpatico. E poi corresempre con la testa. Comunque èuna sfida davvero da "mundial"perché anche Prosi è un campione,anche se sfortunato in varie circo-stanze. Peccato che non ci sia ancheun pilota della Ferrari a questopunto, in lotta per il titolo. Perché,volente o nolente, la Ferrari per noitifosi è sempre davanti a tutto ed atutti. Quindi viva Lauda ma soprat-tutto viva la Ferrari».L'appello raccolto dall'undici ju-ventino in coro non è condiviso dalsecondo straniero della squadra,«Zibi» Boniek:

    20 ROMBO

    «Sono polacco e quindi non ho lostesso tipo di tifo per la Ferrari deimiei compagni. Per me quella mo-denese è una squadra come un'al-tra. Per non dire poi che, comemacchine per andare a spasso, leFerrari non mi dicono niente se nonche sono troppo care. Per la sfida èdifficile scegliere. Sono bravi tuttidue, poi quella portoghese è una pi-sta nuova per entrambi. Se ha lastessa conformazione di Monza di-rei che vince Lauda, anche perchéNiki è più professionista e quindipiù bravo a mettersi a posto la mac-china. Prosi ha dimostrato co-muqnue di essere più veloce del ri-vale, ma anche di essere più sfortu-nato. Credo che quando si gioca untitolo mondiale in una corsa sola lafortuna sia la sola ed unica arbi-tra».

    Anche gli altri mondiali della squa-dra bianconera, come Cabrini e Sci-rea, tifano Lauda:«Dipende dalla macchina, dice Ca-brini, anche se avendo due McLa-ren partono in teoria entrambi allapari. Lauda ha dalla sua la maggio-re esperienza ed è soprattutto piùsicuro di arrivare in fondo. Direi pe-rò, da un punto di vista strettamen-te da tifoso, che Niki si merita dipiù il titolo anche per quello che hasaputo fare in oltre dieci anni dicarriera. Io comunque aspetto altraguardo quello che è il mio veroamore: la Ferrari».«Lauda, aggiunge Scirea, non puòperdere. È il più grande pilota inattività, il simbolo, con la sua car-riera, del pilota moderno. E poi nondimentichiamo che è un ex ferrar!-sta...».

    La simpatia di gente abituata a vin-cere sempre e tutto per un «piglìa-tutto» come l'austriaco trova uncontraltare nella opinione dei gio-vani dell'undici juventino in parti-colare Bonini. Un romagnolo, equindi uno che i motori nel sangueli ha per tradizione. Infatti il biondodifensore esordisce dicendo: «Menomale che c'è ROMBO a consentir-mi, tutte le settimane, di seguire glisport del motore. Perché da buonfiglio della mia terra mi piace tutto,dalla Formula 1 ai rally, alle moto.Il solo peccato è che, con questomestiere, non ho mai avuto l'occa-sione per poter seguire direttamentequalche gara. Vi invidio davvero, sedomenica andate all'Esteri!. Vorreiesserci anch'io. Deve esserci la stes-sa atmosfera che vivevano in

  • PROST-A sinistraZigliottochiede lumitatticia Trapattoni.E in vistauna nuovasfidaal pallonetra pilotie giornalisti?

    3 FERRARIM2 all'Estorti

    MARANELLO - Sono state spedi-te domenica le tre Ferrari per Albe-reto e Arnoux destinazione Porto-gallo per l'ultimo GP della stagione,ovviamente tutte e tre nella confi-gurazione «Coca Cola» cioè M2che ha dato qualche soddisfazionenelle ultime gare. Nel fine settima-na i due ferraristi si sono alternati inprove a Fiorano: giovedì ha giratoArnoux facendo registrare, primache piovesse, un l'10"78, mentre ilgiorno dopo è sceso a 1 '09"04, con-tro 1T08"14 di Albereto che anco-ra una volta è stato il più veloce.I due piloti si sono alternati su di-verse macchine per effettuare ilmaggior numero di prove possibili,specie di aerodinamica per la parteposteriore, provando una diversasoluzione di cambio, sempre tra-sversale, e registrando il maggiornumero di dati possibile (lo si vede-va dal «musone» che celava appa-recchi di telemetria) per quel che ri-guarda l'elettronica e gli accessorielettrici, che tante noie hanno datoin gare recenti.

    A sinistra, Bonini. centrocampista tuttofare delle -zebre'. Sopra,due -gioielli- bianconeri. Rossi e Boniek, al tavolo con ROMBO

    Spagna, un paio di anni fa, moltidei miei attuali compagni di squa-dra. Io spero proprio che vincaProst. Perché non ha mai vintoniente ed è sempre stato sfortunato.Ma il francese non merita il titolosolo per questo, è anche sul pianopratico sempre più veloce di Lauda.Credo Io abbia dimostrato anche alNurburgring. Certo, Niki ha dallasua l'esperienza. Però visto che hagià vinto il titolo due volte ed hauna carriera inimitabile, potrebbequesta volta anche lasciare vincereil suo compagno di squadra. Ma ov-viamente un discorso così fatto dauno che gioca nella Juventus puòsembrare strano. Ma adesso è il ti-foso che parla, perché come calcia-tore vorrò anch'io sempre vinceretutto».

    Infine, il Ron Dennis della situazio-ne, vale a dire l'allenatore GiovanniTrapattoni:«Lauda e Prosi hanno le stesse pro-babilità, perché la loro è una forzache deriva anche dall'apparteneread una squadra eccezionale come laMcLaren. Indubbiamente quella in-glese è oggi la macchina d'avan-guardia. Come tifoso, do tutta lamia simpatia a Lauda: uno che, conil suo incidente, è riuscito a tornareal vertice non può che essere uncampione e credo che nessuno Iocontesterà anche se l'austriaco do-vesse perdere questo mondiale.Prost ha dalla sua la grinta e la gio-ventù e forse è anche un po' piùsimpatico».

    Eugenio Zigliotto

    LE ALTRE F.I.S.A.

    RALLY e RAIDAltre decisioni sono state prese a Pariginegli altri settori automobilistici. Incampo rally è stato emesso il calenda-rio del Mondiale 1985:MONDIALE COSTRUTTORI

    GENNAIO-FEBBRAIO26/1-2/2 Rally di Montecarlo

    MARZO5-10 Rally del Portogallo

    4-8APRILESafari Rally

    MAGGIORally di Francia

    GIUGNO1-7 Rally dell'Acropoli

    LUGLIO27/6-3 Rally Nuovo Zelanda

    AGOSTO27/7-3 Rally d'Argentina21-25 Rally 1000 Laghi

    OTTOBRE28/9-5/10 Rally di Sanremo

    23-28NOVEMBRERAC Rally

    Prova di riserva: Rally di SveziaPer il Mondiale Piloti saranno tenutevalide tutte le prove del mondiale Co-struttori più if Rally di Svezia(11-15/2) e il Rally Costa d'Avorio(29/10-3/11).f i Rally di Montecarlo avrà tempo finoal 26 ottobre per presentare alla FISAun dossier completo (compreso un ver-samento di 200 milioni di lire) con tut-te le autorizzazioni necessarie per otte-nere il visto. La conferenza plenaria had'altra parte approvato il calendariodel Campionato d'Europa compostoda 8 rally di coefficiente 4, 8 di coeffi-ciente 3, 28 di coefficiente 2 e 8 dicoefficiente 1.Si è parlato anche di RAID ed è statodeciso che questa denominazione di-venterà obbligatoria per tutte questeprove:

    1-22/1 Porigi-Dakar

    30/3-8/4 Raid di Tunisia

    5-17/5 Raid dell'Atlante

    1/6-28/7 Amerathon

    Queste ultime tre prove dovranno for-nire le autorizzazioni tre mesi primadella data di partenza.

    1-10/6 Raid di Sardaigne

    11-14/7 Bajas Montesblancos

    Dovrà fornire le autorizzazioni tre me-si prima del via il:

    20/7-5/8 Raid Transamazzonia

    1-22/9 Panafricano

    Questa prova non potrà svolgersi per ilmomento che sul territorio algerino.

    6-20/10 Raid dei Faraoni

    3-15/11 Raid d'Algeria

    Queste due ultime prove dovrannofornire le autorizzazioni tre mesi primadella partenza.

    Nel settore Endurance questo il calen-dario definitivo:

    14/4 Mugello

    25/4 Monza

    12/5 Silverstone

    15-16/6 Le Mans

    14/7 Hockenhetm

    11/8 Mosport

    1/9 Spo

    15/9 BrandsMatch

    6/10 Fuji

    27/10 SandownPark

    4 A partire dal 1" gennaio '85 ci sa-ranno ulteriori puntualizzazioni sulleverifiche tecniche obbligatorie prima edopo le prove. Le vetture dei GruppiB, GTO e GTU dovranno realizzare amassimo il 130% de tre migliori tempirealizzati nel corso delle prove da tuttii gruppi assieme. Una sessione diwarm-up della durata minima di 10'sarà organizzata prima della partenzadi ogni prova. Tutti i piloti dovrannopartecipare alle prove di qualificazionee dovranno realizzare un tempo diqualificazione, salvo casi di forza mag-giore a giudizio dei commissari.Per quel che riguarda la F. 3000 il re-golamento tecnico completo è statovotato dal Comitato Esecutivo in se-guito agli orientamenti tecnici annun-ciati il 18 luglio scorso (ed è disponibilepresso la PIA). Questo comunque il ca-lendario per il 1985:

    24/3 Silverstone 23/6 Hockenheim

    8/4 Thruxton 30/6 Pigione

    21/4 Esloril 14/7 Donington

    28/4 Nurburgring 28/7 Perguso

    1 2/5 Vallelungo 1 8/8 Zeltweg

    27/5 Pau 25/8 Zandvoort

    2/6 Spa 15/9 Mugello

    ^ Novità ancheper quel che riguarda le gare in salita.Dal prossimo anno le vetture deiGruppi CI e C2 potranno partecipareal Campionato Europeo della Mon-tagna con una cilindrata massima di4000 cc e un peso minimo di 700 kg.Le vetture del Gruppo N con omolo-gazione nazionale potranno partecipa-re se il concorrente ha la nazionalità diquel paese. Due coppe F1A per i co-struttori saranno attribuite, una allevetture Gruppo N e l'altra alle vettureGruppo A.Sul piano tecnico si è parlato di unaprocedura d'ispezione di omologazio-ne per le vetture Gruppo B molto piùcompleta. A partire poi dal 1° gennaio1986 per i Gruppi A, B, C il nuovocoefficiente di equivalenza per i motorirotativi sarà di 1,8 (al posto di 2). Perla F.3 questa decisione si applicheràdal 1° gennaio 1987. A partire dal1 985 sarà possibile omologare unaevoluzione sportiva del tipo che potràessere costruito senza fermare la pro-duzione del modello precedente.• Tra le altre decisioni si è procedutoalla elezione dei membri e presidentidelle commissioni specialistiche dellaFISA per il 1985. D'altra parte è statoapprovato un nuovo regolamentostandard per l'Europeo Turismo 1985e decisa una commissione per i record.