Guida al “camino de Santiago” · • Piccolo spazio per appunti di “ Camino ” - mini...

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www.pellegrinibelluno.it itinerario in 31 tappe (... ma poi sarete voi a decidere se farne di più o di meno) Cartina di ogni tappa con profilo altimetrico e distanze Descrizione delle tappe e delle cose interessanti da vedere Ostelli lungo il percorso con n° di telefono, ubicazione, servizi e altro Piccolo spazio per appunti di “Camino” - mini dizionario Italiano/Spagnolo 1^ parte: St.Jean Pied de Port - Leòn Guida al “camino de Santiago” la via francese - edizione 31/05/2014 (v24/06) 1 18 da tappa - a tappa 1 www.pellegrinibelluno.it Leòn St.Jean P.d.P. www.pellegrinibelluno.it - il cammino di Santiago ... e oltre di Oriano Rinaldo - [email protected]

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itinerario in 31 tappe (... ma poi sarete voi a decidere se farne di più o di meno)

• Cartina di ogni tappa con profilo altimetrico e distanze • Descrizione delle tappe e delle cose interessanti da vedere • Ostelli lungo il percorso con n° di telefono, ubicazione, servizi e altro • Piccolo spazio per appunti di “Camino” - mini dizionario Italiano/Spagnolo

1^ parte: St.Jean Pied de Port - Leòn

Guida al “camino de Santiago” la via francese - edizione 31/05/2014 (v24/06)

1 18 da tappa - a tappa

1

www.pellegrinibelluno.it

Leòn

St.Jean P.d.P.

www.pellegrinibelluno.it - il cammino di Santiago ... e oltre di Oriano Rinaldo - [email protected]

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1^ parte (da tappa 1 a tappa 18) da St Jean Pied de Port a Leòn >>> km 464,8

tappa KM tappa

Km percorsi

Km mancanti

note

1 S. JEAN PIED DE PORT - RONCISVALLE 25,7 25,7 439,1 La via Alta

1/a St. JEAN - VALCARLOS - RONCISVALLE 27,0 La via bassa

2 RONCESVALLE - ZUBIRI 21,5 47,2 417,6 Si può proseguire fino a Larrasoaña

3 ZUBIRI - PAMPLONA 20,4 67,6 397,2

4 PAMPLONA - PUENTE LA REINA 24,0 91,6 373,2

5 PUENTE LA REINA - ESTELLA 22,0 113,6 351,2

6 ESTELLA - TORRES DEL RIO 29,0 142,6 322,2

7 TORRES DEL RIO - LOGROÑO 20,0 162,6 302,2 Ci si pùò fermare a Los Arcos

8 LOGROÑO - NÁJERA 29,6 192,2 272,6

9 NÁJERA - SANTO DOMINGO DE LA CALZADA 21,0 213,2 251,6

10 SANTO DOMINGO DE CALZADA - BELORADO 22,7 235,9 228,9

11 BELORADO - AGES 27,4 263,3 201,5 Ci si pùò fermare a San Juan d Ortega

12 AGES - BURGOS 23,0 286,3 178,5

13 BURGOS - HONTANAS 31,1 317,4 147,4

14 HONTANAS - BOADILLA DEL CAMINO 28,5

15 BOADILLA DEL CAMINO - CARRIÓN de los CONDES 24,6 370,5 94,3

16 CARRIÓN de los C.- TERRADILLO de los Templarios 26,6 397,1 67,7

17 TERRADILLO de los Templarios-EL BURGO RANERO 30,6 427,7 37,1

18 EL BURGO RANERO - LEÓN 37,1 464,8 0 Si può spezzare in 2 tappe fermandosi a Mansilla de la Mulas

464,8 TOTALE >>

345,9 118,9

E’ noto che la maggior parte dei pellegrini non fa il cammino per intero, chi per ragioni di tempo, chi per scelta, chi perché pensa di farlo in più riprese. Così ho pensato di dividere la guida in due opuscoli: 1° - St. Jean Pied de Port - Leòn. 2° - Leòn - Santiago de Compostela. In questo modo ognuno stampa la parte che interessa ... chi poi il cammino lo percorrerà per intero, non deve fare altro che stampa-re entrambi gli opuscoli. Così facendo si riduce l’ingombro, si facili-ta la composizione dell’opuscolo ... e si rende il tutto più manegge-vole e pratico durante il cammino.

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... Un po’ di numeri prima di partire!

Lunghezza totale “camino” da S.Jean Pied-de-Port a Santiago 774,4 km

Tappe previste 31 (intero cammino)

Media km giornalieri 25,0 km

Tappa più lunga (la n°18). Arrivo a LEÓN 37,1 km

Tappa più corta (la n°30). Arrivo a O PEDRUOZO 19,1 km

La quota altimetrica più alta raggiunta (tappa n°22) a la “Cruz de hierro” 1504 mt s.l.m..

Ore di marcia previste (alla media di 3,5Km/h) 221 ore

Ore di marcia previste (alla media di 4,0Km/h) 194 ore

n°di passi (media di 66cm a passo) 1.174.243

Ultime tre tappe (da Santiago a Finisterre) Km 90

Totale percorso da S.Jean Pied-de-Port a Finisterre Km 864,4

Il mio peso alla partenza Kg

O e al ritorno Kg

Peso dello zaino Kg

Partenza da: OOOOOOOO.. in data

Arrivo a: OOOOOOOOOO.. in data

Dati Personali

Altimetria del percorso completo

Telefoni di EMERGENZA

SOS - 112 Vigili del fuoco - 080

Emergenze Sanitarie - 061 Guardia forestale - 085

Polizia Municipale - 092

Polizia Stradale - 062

Denuncie via telefono 902 102 112

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St. Jean - Valcarlos - Roncisvalle / km 27,0 1/a

Questo è considerato il percorso alternativo per arrivare a Roncisvalle, da prendere in considera-zione nel caso di brutto tempo, oppure qualora si volesse evitare la durezza del percorso "classico"

Pirenaico, dovuto al forte dislivello. Se qualcuno lamenta una scarsa preparazione fisica, al fine di evitare un bru-sco impatto con il cammino, la tappa potrebbe essere "spezzata" in due, fa-cendo sosta a Valcarlos. Usciamo da St. Jean passando sotto la porta di St. Juan o porta d’Espagne e superato il ponte sul fiume Nive proseguiamo dritti lungo la Rue d'Espagne. Quando usciamo dalle mura della cittadella, troviamo alla nostra destra un'are-a a parcheggio auto. Proseguiamo dritti in salita, seguendo la direzione del chemin de St. Jaques come indicato da una tabella posta vicino a noi sulla sinistra. Dopo un centinaio di metri arriviamo ad un bivio. Una tabella bianca fissata su un palo alla nostra sinistra indica due itinerari: il n° 1 che prosegue dritto verso la parte alta del cammino.

il n° 2 che gira a destra per le chemin de Mayorga (direzione Valcarlos). Prendiamo il n° 2 ; direzione a DESTRA. Più avanti, si comincia a scendere fino al punto in cui la via si immette nella D-933. Da qui proseguia-mo sul ciglio della statale per 1 km scarso fino a quando sulla nostra destra troviamo una deviazione in discesa che come indica un cartello bianco fissato su un palo della luce, fa proseguire il nostro cammino per vie secondarie e più tranquille verso Arneguy. Al primo paese che incontriamo al con-

Arco de St.Juan

IMPORTANTE SAPERE CHE ...

Per ogni tappa c’è a fine della sua descrizione, la tabella con l’elenco degli ostelli dislocati lungo il percorso. A pagina 6 troverete la tabella relativa a que-sta prima tappa e le spiegazioni di ciò che in essa viene riportato. Tale spiega-zioni, ovviamente, valgono per tutti le tabelle delle tappe successive .

Buen camino

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fine tra Francia Spagna in prossimità di Arneguy troviamo anche un supermercato per eventualmente rifornirci di pane, acqua o altro (percorsi 6 km). Dopo poco più di 1Km entriamo a Pekotxteta / Arneguy, da dove proseguiamo sempre per stradine secondarie verso Luzaide/Valcarlos (percorsi 11,5 km). A Valcarlos vi è un solo Albergue per pellegrini (ostello) con 24 posti gestito dal muni-cipio. In alternativa ci sono anche due Hotel privati: l'Hostal Maite-na o l’Hostal casa Marcelino dove si puo’ anche cenare. Questi hotel non praticano certo prezzi da "ostello" per pellegrini, ma co-me prima tappa, può andar bene e ci si abitua piano piano ad en-

trare nel clima del cammino. Dopo Valcarlos si prosegue per circa 3 km sul ciglio della strada statale fino a quando incrociamo alla nostra sinistra un cartello indicatore del cammino che finalmente ci indirizza per un sentiero in mezzo la bosco e lontano dal traffico. Il cammino è segnalato con le frecce gialle, ma bisogna prestare attenzione soprattutto nel bosco dove si possono facilmente perdere di vista perché oc-cultate dalla vegetazione stessa. Si arriva al passo di Ibañeta dove ebbe luogo nell'anno 778 una storica battaglia, quando le truppe di Carlo Magno guidate da Rolando, uno dei paladini di Francia, caddero in un’imboscata tesa dai Baschi, o a seconda delle versioni, dai Saraceni. Una stele è posta a ricordo di tale avvenimento. Al passo si trova anche l’aguzza chiesa di San Sal-vador, costruita in luogo di un antico eremo dal quale si faceva suonare una campana per guidare e dare riferimento ai pellegrini (Km 24,8). Alla tappa manca solo un sospiro e, dopo essere passati accanto al Centro di specie avicole migrato-rie, il nostro itinerario si interna attraverso il faggeto per giungere a Roncesvalles, caratterizzata dalla Reale Collegiata gotica (Km 27,0).

Da vedere: St.Jean Pied de Port deve il suo nome alla sua posi-zione strategica ai piedi dei Pirenei considerato la “porta” d’acces-so per la Spagna. Fondata nel XI secolo faceva parte del regno di Navarra. Nel XVI secolo passò sotto il dominio Francese ed è parte della regione di Aquitania. Il centro storico cresciuto sulla altura intorno alla Rue de la citadelle conserva il suo aspetto di borgo medievale. Circondata da mura in pietra che ne facevano una città fortificata è dominata dall’alto dal castello da dove si gode di una splendida vista panoramica. La rue de la citadelle si sviluppa da Porta de San Jaques a Porta de Saint Jean.

La chiesa de Notre Dame du Bout du Pont con facciata gotica deve il suo nome al fatto che era una testata del ponte sul fiume Nive. Addossata alla chiesa infatti c’è la puerta de Notre dame (arco de St Jean) che da accesso alla rue de Espagna. Roncisvalle chiaro esempio di gotico francese in Spagna. La costruzione della chiesa avvenne tra il 1215 e 1221 per volontà del re navarro Sancho VII el Fuerte. Venne poi restaurata causa uno stato d’abbandono attorno al XVII secolo. Costituita da una pianta a tre navate. Nel presbiterio si erge la scultura della Virgen de Rocesvalles scolpita in legno e placata d’argento opera del XIV secolo. Interessante anche il chiostro a pianta quadrata risalente alla prima metà del secolo XVII. La tomba del Re Sancho detto el fuerte per la sua stazza fisica. La leggenda dice infatti che la scultura posta sopra la sua tomba, sia a grandezza naturale mentre la catena faccia parte del bottino di guerra che il re vinse contro l’emiro arabo Mira-mamolin. La capilla de Santiago, piccola costruzione gotica del XIII secolo. Il “Silo de Carlomagno o capil-

la del Espiritù Santo la costruzione più antica di Roncisvalle risalente al XII secolo dove veniva data sepoltura ai pellegrini O ma leggenda dice venne sepolto Carlo Magno. (?!?)

Piazzetta di Valcarlos

Passo de Ibañeta - la stele di Rolando

Chiesa di Santa Maria la Real

Alla pagina successiva, l’elenco delle accoglienze >>

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A quanti km

dista dal precedente Nome dell’Ostello,

ubicazione e n° di telefono. i prefissi internazionali sono: - Spagna è +34 - Francia +33 - Italia +39

Ubicazione Servizi Costo in €

località a km

Albergue de peregrinos

via telefono P Lt UC @ wf Ap Not Clz Ce

Leggenda: come si interpreta la tabella

Spazio per gli appunti di cammino

P Possibilità di Prenotazione posto: Si/No/Ni Ni= a condizioni particolari

Lt N° dei posti Letto disponibili

UC Uso Cucina: se c’è la possibilità di cucinare del cibo per prepararsi la cena. MW=microonde

@ Disponibilità di rete internet: si/no out=all’esterno della struttura

wf

Disponibilità di connessione wi-fi: si/no out=all’esterno della struttura €=a pagamento

Ap Periodo di Apertura dell’accoglienza: dal mese al mese oppure tutto l’anno. Anche chi tiene aperto tutto l’anno può avere qualche settimana di chiusura

Not Costo della Notte ed eventuale extra (lenzuola, asciugamano, shampo

Clz Costo eventuale Colazione

Ce Costo eventuale Cena servita

ClzCe

Fuori significa che in paese ci sono locali per mangiare ed eventualmente fare la colazione al mattino. Non tutti i bar comunque aprono all’ora in cui i pellegrini O partono!

Tappa n° 1a : St.Jean Pied de Port - Valcarlos - Roncisvalle / km 27,0

Ubicazione Servizi Costo in €

località a km

Albergue de peregrinos

via telefono P Lt UC @ wf Ap Not Clz Ce

St. Jean

Pied de Port

Accueil Pelerin

Rue de la Citadella, 55

+33 559 370 509

no 32 Mw si - anno 8 con

colazione -

Albergue Beilari

Rue de la Citadelle, 40

+33 559 372 468

si 18 si si - Apr/ott 26€: alloggio,

cena, colazione

Le Chemin vers l'Etoile

Rue d'Espagne +33 559 372 071

si 20 si si - anno 15 con colazione 25 1/2 pensione

Albergue Ultreia

Rue de la Citadelle, 8 +33 680 884 622

si 15 si si si apr/ott 12 y 15

si -

Valcarlos

11.5

Albergue de Luzaide/Valcarlos

Plaza de Santiago. Ubicado en la planta baja de las escuelas

+34 696 231 809 948 79 01 99 Municipio: 948 79 01 17

si 24 Si

Mw no si anno

10 con colazione 3 lenzuola 3 asciuga-

mano

-

Roncisvalle

15,5 Albergue de Peregrinos

Colegiata de Ronce-svalles - no ciclisti in

+34 948 76 00 00

Ni 183 Mw si si anno 10 - -

Asciugamani1.5€

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Saint Jean Pied de Port è diventata ormai il punto di partenza classico del cammino francese in alternativa a Roncesvalles. Il percorso prevede il superamento dei Pirenei per il punto più alto, il colle di Lepoeder a quota 1430 metri sul livello del mare. Pertanto questa prima tappa presenta un dislivello di ben 1265 metri che aggiunti alla lunghezza di quasi 26 km ne fanno una tappa piuttosto dura. Iniziare in questo modo potrebbe essere controproducente e difficile per chi non ha un po’ di prepa-razione e pertanto potrebbe essere consigliato il percorso alternativo proposto nella pagina successi-va della guida (1/a) che prevede il transito attraverso il fondo valle meno impegnativo oppure quanto meno spezzare la presente tappa portandosi fino al Refuge Orisson per riprendere il giorno succes-sivo ... ma questi sono solo dei suggerimenti, poi ognuno farà come meglio crede. Descrizione La città di Saint Jean Pied de Port, chiamata in basco Donibane Garazi, è dal secolo XII la porta d'ingresso che dalla Francia porta al territorio navarrese passando per il passo di Ibañeta. La città conserva la sua architettura medievale di città fortificata. Il “camino de Santiago”, percorre la “rue de la cittadele”, tra edifici medievali e storici come la "Prigione dei Vescovi", da porta San Jaques fino all'Arco di San Juan che immette al pont d'Espagne sulle acque del rio Nive. Da qui, il cammino prosegue lungo la strada fino a raggiungere una tabella con una conchiglia (simbolo del cammi-no) ed il marchio rosso e bianco GR 65 con l'indicazione “Chemin de Saint Jacques de Com-postelle”. Una dura salita ci attende e va affrontata lentamente per evitare di compromettere il resto del cammino. Si sale così su strada asfalta tra case e quartieri quali: Iruleya y Erreculus, circondati

da verdi prati e dopo circa 5 km si giunge a Honto. Dopo aver oltrepassato le ultime case, la salita si attenua e prosegue con un sentiero che sale con una successione di curve a ferro di cavallo. Finito il sen-tiero si ritorna nuovamente sull’asfalto, passando accanto a una fonte e ad una tavola di orientamento. E’ un buon punto di osservazione dal quale si gode una splendida vista su Saint Jean Pied de Port e parte dell’Aquitania francese (Km 6,4). Un chilometro più in su arriva all’ostello Orisson, un’ulteriore alternativa per passare la notte. Soprattutto per il pellegrino che abbia iniziato la tappa a po-meriggio avanzato. Si prosegue per una stretta strada di montagna, in compa-gnia di pecore di razza Manech e di robusti cavalli insensibili ai rigori del clima. Quattro chilometri circa più avanti e a circa cento metri sulla destra si può scorgere su una altura la statua della Vergine di Biakorri, adornata di fiori, Vergine di Biakorri

St. Jean Pied de Port - Roncisvalle / km 25,7 1

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collane, croci, conchiglie ed altri oggetti offerti dai pellegrini (km 11,3). Dopo venti minuti di marcia si oltrepassa una deviazione alla nostra destra, che scendendo porterebbe fino alla località francese di Arnéguy; due chilometri più avanti finalmente, si arriva al punto chiave della giornata. Sulla destra della strada c’è un cumulo di pietre che sorregono un cartello di legno con incisa l’iscrizione Roncevaux/Orreaga (Roncisvalle in francese e in Basco) - (km 15) A questo punto prendere a destra abbandonare la strada asfaltata D-428 e continuare per il morbido del prato pire-naico. Si passa immediatamente accanto a una croce di pietra con un recinto intorno e si sale lungo

la collina fino al passo lasciando alla nostra destra un vecchio rifugio-ricovero in pietra. Mancano solo 1 Km al confine con la Spagna e giungere al valico di Ben-tarte, dove si trova la Fontana di Roldán, che ricorda il paladino di Carlo Magno sconfitto insieme al suo esercito, nell’anno 778 dai Baschi (Km 16,5). Poco dopo, un triplo segnale in legno ci indica, di proseguire a destra verso Roncesvalles. Lungo una pista che attraversa una splendida faggeta, si raggiunge il colle di Lepoeder, la quota massima della tappa a 1430 metri di altitudine. (Km 20,5). Qui si presentano due possibilità per proseguire, co-munque ben segnalate. A sinistra la più corta (3,6 km

fino a Roncesvalles), ma con la difficoltà di dover scendere per dei ripidi pendii. A destra 400 metri più lunga però più facile passando per il passo di Ibañeta. E' preferibile la più lunga e scendere quin-di per la strada asfaltata. Le vedute sono grandiose e ci rivelano il paesaggio della tappa di domani: boschi di faggi, Roncesvalles poi Burguete e la valle dell’Erro. Arriviamo così al passo de Ibañeta, dove si trova l’aguzza chiesa di San Salvador, costruita in ricor-do di un antico eremo in cui si faceva suonare la campana per guidare i pellegrini medievali (Km 24,1) e il cippo che ricorda il paladino Orlando. Alla tappa manca solo un sospiro e, dopo esse-re passati accanto al Centro di specie avicole migratorie, il nostro itinerario si inoltra attraverso il faggeto per giungere a Roncesval-les, caratterizzata dalla Reale Collegiata gotica (Km 25,7). Problemi con la segnaletica?: La segnaletica è buona però questa tappa ostenta il record di persone che si perdono, soprattutto in inverno, con neve o con nebbia. D’inverno e in caso di previsione di maltempo la cosa migliore è optare per la via alternativa che sale per la strada di Valcarlos. Ricordare che quando si arriva al cumulo di pietre che sorreggono il cartello Roncevaux - Orreaga (Km 15), si devia verso destra per il prato verde e la vicina "croce di pietra" recintata.

Croce

La colleggiata di Roncisvalle

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Tappa n° 1 : St.Jean Pied de Port - Roncisvalle / km 25,7

Ubicazione Servizi Costo in €

località a km

Albergue de peregrinos

via telefono P Lt UC @ wf Ap Not Clz Ce

St. Jean

Pied de Port

Accueil Pelerin Rue de la Citadella, 55

+33 559 370 509

no 32 Mw si - anno 8 con

colazione -

Albergue Beilari

Rue de la Citadelle, 40

+33 559 372 468

si 18 si si - Apr/ott 26€: alloggio,

cena, colazione

Le Chemin vers l'Etoile

Rue d'Espagne +33 559 372 071

si 20 si si - anno 15 con colazione 25 1/2 pensione

Ultreia Rue de la Citadelle, 8

+33 680 884 622

si 15 si si si apr/ott 12 y 15

si -

Honto 5 Ferme Ithurburia

Honto (St Michel) +33 559 371 117

si 22 no no - anno 14 dormire 5 colazione

32 1/2 pensione

Uhart-Cize 2,4 Refuge Orisson

Lungo la strada +33 559 491303

si 18 si no - apr/ott 31 1/2 pensione

Roncisvalle 18,3 Albergue de Peregrinos

Colegiata de Ronce-svalles - no ciclisti in alta stagione

+34 948 76 00 00 948 76 00 29

Ni 183 Mw si si anno 10 - -

Asciugamani1.5€

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Descrizione - Il cammino corre per boschi di faggi, betulle, rovere e pini caratteristici del nord navar-rese. Si passano il valico di Mezkiritz e l’Alto Erro, antico luogo di banditi ed ora di nebbie e boschi,

attraversando graziosi paesi come: Burguete-Auritz, antico borgo di Roncisvalle, pieno di “casoni” dove Ernest Hemingway alloggiava quando si rimetteva dalle fatiche letterarie andando a pescare nel rio Irati. Espinal-Auritzberri, fondato da Teobaldo nel 1269. Biscarreta-Gerediáin, paese del bestiame. Lintzoain, con le sue case dalle belle facciate, fino a Zubiri. L'itinerario - Dall'ostello di Roncisvalle ci si immette nella strada Nazionale N-135 e subito dopo sulla destra, paral-lelamente alla strada scorre il cammino. Un centinaio di metri avanti, attraverso i rami, si può notare dall'altra parte della strada, la croce di pellegrini, una croce gotica di pie-tra, che venne trasferita in questo luogo nel 1880 dal Prio-re don Francisco Polite. In prossimità di Burguete il cami-

no ritorna sulla N-135. Qui è possibile fare colazione; ci sono un paio di bar aperti e pronti ad acco-gliere i pellegrini. Oltrepassata la chiesa di San Nicolàs, si gira a destra in corrispondenza di una succursale bancaria per attraversare su passerella il rio Urrobi. Si prosegue su strade bianche che attraversano estese praterie con animali al pascolo. Prima di imboccare la valle dell'Erro si passa il paesino di Espinal con i suoi tetti di tegole rosse. Si attraversa il centro urbano per riprendere la N-135 all’altezza della moderna chiesa di San Bartolomè. Si gira a destra continuando per la strada, rasenti alle facciate bianche delle case. Proprio dopo un attraversamento pedonale svoltare a sini-stra e per strade con pavimentazione diversa, si sale fino all’Alto de Mezkiritz, dove al lato della strada c’è una lapide con incisa l’immagine della Vergine di Roncisvalle (km 8,2). Porre attenzione ai segnali di indicazione del cammino (conchiglie e frecce gialle) per non finire fuori strada. Proseguire fino a Bizkarreta che un tempo era sede di tappa del cammino perché nel XII secolo esisteva un Hospital per pellegrini. A Lindzoain si comincia a salire per un ripido selciato in cemen-to; da quelle parti scende un piccolo ruscello al quale bisogna fare attenzione in inverno, poiché si può formare del ghiaccio. Proseguire poi su un sentiero di pietrisco fino a raggiungere l'Alto dell'Er-ro che paradossalmente ci si arriva camminando in leggera discesa. Si riattraversa la strada Nazio-nale N-135 per rimboccare il sentiero che scende ripidamente e che potrebbe diventare difficoltoso in caso di fango. Si sale di poco per arrivare alla Venta del Puerto, un’antica taverna che oggi si trova in stato di semi abbandono e usata come stalla. Poi la discesa ridiventa pronunciata. Ci sono un paio di portelli da aprire e chiudere e degli scaloni che agevolano la discesa. Tra tratti con più o meno

... si lascia Roncisvalle

Roncisvalle - Zubiri / km 21,5 2

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difficoltà si arriva a Zubiri attraversando il bellissimo puen-te de la Rabia. Il Ponte deve il suo nome alla credenza popolare secondo la quale facendo fare agli animali tre giri sotto il pilone centrale, nelle acque del rio Arga, guarivano dalla "rabbia". Principali difficoltà - Dal momento che si attraversa varie volte la N-135 bisogna prestare attenzione come pure nell'attraversamento di Burguete perché non c’è il marcia-piede. Percorso "rompepiernas" (spezza gambe): Dopo Espinal il terreno si indurisce, ma ci sono più discese che salite. L’ascesa fino ad Alto de Erro non comporta grosse difficoltà. Passata Lintzoain le prime rampe intimoriscono

un po’ ma in seguito il percorso diventa molto più agibile. Informazioni - Nei 21,5 km che separano Roncesvalles da Zubiri, alla data, non ci sono ostelli per i pellegrini, ma a Burguete, Espinal, Bizkarreta e Lintzoain si possono trovare degli alloggi privati. Se partiamo molto presto da Roncesvalles possiamo fare colazione a Burguete. C’è un bar dopo la Chiesa ed un panificio/bar/pasticceria in fondo la strada. Ad Espinal e Bizkarreta ci sono pure negozi (tienda) dove comprare da mangiare. A Zubiri c’è un bar accanto al polisportivo che serve il menù del pellegrino.

El puente de la Rabia a Zubiri

Tappa n° 2 : Roncisvalle - Zubiri / km 21,5

Ubicazione Servizi Costo in €

località a km

Albergue de peregrinos

via telefono P Lt UC @ wf Ap Not Clz Ce

Aurizberri / Espinal

6,8 Irugoienea C/ Oihanilun 2 649 412 487 si 25 si - si apr/ott 10 - -

Albergue Haizea Calle Saroiberri 948 76 03 79 si 30 no si si anno 12 - -

Zubiri

14,7

Zaldiko Puente la Rabia, 1 609 736 420 si 24 mw si si mar/ott 10

Albergue de Peregrinos

Antiguas escuelas 628 324 186 no 44 no Si €

- mar/ott 8 - -

El Palo de Avellano

Avenida de Roncesvalles, 16

666 499 175, 948 30 47 70

si 57 no si si mar/nov

15 y 17 con

colazione

12

Colazione e cena al vicino bar

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Zubiri - Pamplona / km 20,4 3

E' la tappa che ci porta alla prima città del "camino": Pamplona. Si riattra-versa il "puente de la Rabia". Dopo 1 Km si raggiunge il bordo della strada proprio di fronte allo stabilimento di magnesite fondato nel 1945 che sfrutta i giacimenti della zona. Si percorre il perimetro della fabbria scendendo una rampa di gradoni fino a lasciare la zona industriale. Camminando su un tratto di strada asfaltata si arriva a Ilarratz e poco più avanti a Eskirotz (percorsi Km 3,7). Dopo 2Km si arriva a Larrasoaña. Il paese deve le sue origini alla fondazione nel X secolo di un monastero. Provenendo da Zubiri il percorso non attraversa il paese perché al di là del fiume Arga, a meno che non si decida di attraversarlo percorrendo il Puente de los Bandidos. Più avanti, una breve salita porta ad Akerreta dove nella parte alta del paese si trova la chiesa de la Transfiguracion che conserva elementi medievali come la torre, il portale e la fonte battesimale (percorsi km 6,1). Dopo Akerreta si

attraversa uno splendido bosco e il sentiero è interrotto più volte (5 volte) da passaggi sbarrati per la protezione degli animali al pascolo; bisogna avere l'avvertenza di aprire e soprattutto richiudere i varchi ad ogni nostro passaggio. Si arriva a Zuriain con la sua chiesa di San Millán (percorso km 9,2). Dopo un breve tratto sulla sta-tale N-135 puntiamo verso Irotz riattraversando il rio Arga. Lasciamo la Chiesa de San Pedro prose-guiamo fino al Puente de Iturgaiz di origine romana e ripristina-to nel secolo scorso. Da qui parte la pista che segue il parco fluviale del rio Arga che ci porta fino ad una zona di sosta per pic-nic con tavoli, barbeque e servizi igenici. Se seguiamo il percorso fluviale possiamo raggiungere Pamplona egualmente, mentre il percorso tradizionale ci porta a salire per un sentie-ro e passare quindi per le rovine del señorío de Arleta fino ad arrivare al puente del río Ulzama e la antica ermita de Trini-dad de Arre (percorsi km 15,8). Attraversiamo Villava terra del famoso ciclista Miguel Indurain percorrendo la calle Mayor. Proseguendo si passano alcune rotonde fino a entrare a Burla-da che si percorre lungo la Calle Mayor (percorsi km 17,2). All'altezza di un garage per auto, si gira a destra per attraversare la strada. Dopo l'incrocio, seguiamo le indicazioni del cammino sulla pavimentazione stradale per alcuni metri fino ad arrivare all'inizio del camino de Burlada o paseo de la Magdalena che ci porterà alle porte di Pamplona. Circa 1,5Km più avanti incrociamo il puente de la Magdalena e dopo averlo attraversato girando a sinistra, c'è la via che porta all'ostello Casa Paderborn mentre continuando per la destra si entra in città passando sotto la Porta di Francia e seguendo la calles del Carmen y la Navarrería.

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L'itinerario - Questa è una tappa breve da godere, con conti-nui su e giù che a metà del percorso e dalla Trinidad de Arre fino alla capitale navarrese, alterna sentieri a tratti di asfalto. Principali difficoltà - si può trovare fango a secondo della zona. Nelle zone più complicate e di pendenza pronunciata si trovano scale fatte con traversine di legno, che facilitano il cammino. Bisogna fare attenzione in Zuriain, poichè il sentiero entra nella strada camminando per 700 metri sull'asfalto. Informazioni: All'entrata di Pamplona subito dopo aver attra-versato il ponte de la Maddalena sulla sinistra, c'è la via che porta all'ostello Casa Paderborn.

Tappa n° 3 : Zubiri - Pamplona / km 20,4

Ubicazione Servizi Costo in €

località km Albergue de peregrinos

via telefono P Lt UC @ wf Ap Not Clz Ce

Larrasoaña 5,2 Larrasoaña C/ San Nicolás (Edificio Comunale) 605 505 489 no 58 Si+

mw Si €

- anno 6 -

Zuriain La Parada de

Zuriain Calle Landa, 8

699 556 741 616 038 685

si 16 no - si Mar/ott 9 3 Si

Zabaldika 8,0 Parroquial de

Zabaldika Unito alla chiesa di

San Esteban 948 330 918 619 436 863

no 18 si no ni Apr/ott Donativo - cena e colazione comunitarie

Huarte 3,0 Municipal de

Huarte Plaza San Juan, s/n

948 33 34 13 948 33 07 61

no 60 si Si €

- mar/ott 10 solo notte

(+ 3 lenzuola )

Arre 1,0 de la Trinidad de

Arre Pegado al puente

sobre el río Ultzama 948 33 29 41 si 34 si out - mar/dic 8 -

8,5 out

Villava ,8 municipal de

Villava C/ Pedro de Atarra-bia, 17-19, trasera

948 51 77 31 649 713 943 948 13 66 80

si 54 Si+ mw

si si anno 9 2 8/9

Pamplona*

* durante la festa di San Firmin (5/15 luglio) le accoglienze possono essere chiuse. TELEFONARE

1,6 Casa

Paderborn

Playa de Caparroso, 6 (a sinistra dopo il ponte Magdalena)

948 21 17 12 no 26 no - si mar/ott 6 2,5 -

Casa Ibarrola -chiuso 6/14 luglio-

Calle del Carmen, 31 692 208 463 948 22 33 32

si 20 si si si anno 18 con colazione e

lenzuola. NO cena

de Jesús y María -chiuso 5/14 luglio-

Calle Compañía vicino alla cattedrale

948 22 26 44 648 008 932

ni 114 si Si €

si anno 8 con lenzuola+ 2 x

coperta

Hostel Hemingway C/ Amaya, 26, piso

primero 948 98 38 84 si 28

Si+mw

si si anno 15 y 22

Aloha Hostel C/ Sangüesa 2, 648 289 403 948 15 33 67

si 26 Si+mw si si anno 15 colazione

+ lenzuola -

Albergue Xarma Hostel Aterpea

Avenida Baja Navarra, 23

948 04 64 49 si 22 si si si anno 15/16 -

-

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Pamplona - Puente la Reina / km 24,0 4

L'uscita di Pamplona è un po' complicata per mancanza a volte delle frecce gialle dove servirebbero. Si esce seguendo le vie della famosa corsa dei tori di San Firmin fino ad arrivare a plaza Consisto-rial di fronte alla facciata mezzo barocca e neoclassica del palazzo del municipio costruita nel 1752. Si prosegue per Calle Mayor. Quando s'incrocia la avenida del Ejército si entra nel parco la Vuelta del Castillo che si trova a sinistra. Si percorre il parco e si esce per attraversare la avenida Sancho el Fuerte e immettersi nella calle Fuente del Hierro. Proseguire lungo la calle Fuente del Hierro che dopo aver incrociato l'Avenue de Navarra, costeggia la cittadella universitaria fino al puente de Acella sopra il río Sadar. Si esce quindi da Pamplona costeggiando la cittadella universitaria e ci si incammina verso Cizur Menor per affrontare l'ascensione "all'Alto del Perdon". Si passa per Zariquiegui dove si trova la vecchia chiesa di San Andrés, che conserva una sobria facciata romanica e dove ci si può rifornire d'acqua alla fontanella. Il sentiero prosegue in salita e prima di arrivare al valico si trova la "Fuente Reniega" (o fonte fuente de Gambellacos) . La leggen-da racconta che un pellegrino sfinito ed assetato, fu tentato dal diavolo che si offrì a portarlo fino ad una fonte se avesse rinnegato la sua fede. Il pellegrino resistette alla tentazione e per ricompensa gli apparve l'apostolo Santiago vestito da pellegrino che gli mostrò la fonte e gli diede da bere con la sua conchiglia (vieira).

Sull'Alto del Perdon c'è il monumento al pellegrino ed un grande Parco Eolico. Una frase riportata in rilievo sul monumento, ricorda il fascino del luogo divenuto, come altri, simbolo del cammino per aver visto il passaggio di milioni di pellegrini: "Donde se cruza el camino del viento con el de las estrellas". Frase che racchiude il sogno e la magia del cammino”. Scendendo si trovano: Uterga con la sua chiesa parrocchiale gotica; Muruzábal ed il suo eremo templare di Eunate che però non sa-rebbe sul sentiero, ma ci si può arrivare facendo una deviazione di un paio di Km; Obanos e la storia del "Mistero di Obanos": Racconta la leggenda che a seguito di un viaggio a Santiago come pellegrina,

Santa Felicia decise di rimanere come eremita in Amocain. Suo fratello Guglielmo, duca di Aquitania, contrariato davanti a suo rifiuto di ritornare alla corte la uccise. Pentito Guglielmo, tornò pellegrino a Santiago girovagando in Obanos, piangendo il suo peccato fino alla sua morte. Una stele sull'orlo dell'eremo di Arnotegui ricorda questo fatto. Ad Obanos confluisce la via Aragonese che proviene da Somport. Alla fine della “Calle Major” a Puente la Reina, c'è il famoso ponte che da il nome alla cittadina stessa, altro simbolo del cammino. Venne fatto costruire dalla regina donna Munia moglie del re Sancho el Mayor de Navarra, nell'XI

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secolo, per facilitare ai pellegrini l'attraversamento del fiume Arga. Principali difficoltà: L'Alto del Perdon. Una volta attraversa-to Pamplona, il pendio di Cizur fa capire che la tappa sarà faticosa. È una zona resa difficile dai campi, che possono essere infangati in caso di pioggia sopratutto nel piano. Fino al chilometro 10 si alternano sentieri, strade e campi; da que-sto punto il pellegrino si trova una forte pendenza, ma di solo 500 metri, poiché dopo si ammorbidisce. È la prima dei due strappi che si trovano in tutta l'ascensione. Dopo un chilome-tro si trova il secondo strappo, breve ma con la difficoltà in più data da un sentiero lastricato di pietre. Una volta superati

questi punti, i due chilometri e mezzo che rimangono fino all'alto sono di salita costante e senza diffi-coltà. La discesa è un tantino complicata nel primo chilometro e mezzo, per la presenza di grosse pietre e molta pendenza. Il resto è tranquillo, inoltre, in questa discesa ci si può fermare a bere acqua in Uterga, a 4km dopo il valico dell'Alto del Perdon, alla fontana della quale si dice che "Da Pamplo-na fino Ponte la Reina a Uterga la migliore fonte."

Tappa n° 4 : Pamplona - Puente la Reina / km 24,0

Ubicazione Servizi Costo in €

località km Albergue via telefono P Lt UC @ wf Ap Not Clz Ce

Cizur Menor

4,9

616 65 13 30

no

27

si

no

-

Apr/set

4 -

Familia Roncal Paseo de Lurbeltzeta 670 323 271 ni 51 Si+ mw

Si €

si Dic/ott 10

Zariquiegui 4,1

La Posada de Ardogi

C/ San Andrés, 16 948 35 33 53 679 182 887

si

33

Si+mw

si

-

Mar/dic

11 con colazione 3 lenzuola cena 10/12 cena

Albergue San Andrés

C/ Camino de Santiago, 4

948 35 38 76 si 18 si - si anno 10 -

Uterga

7,0

Camino del Perdón

Calle Mayor, 57

948 344 598 948 344 661 690 841 980

ni

16

no

Si €

si

Mar/ott

10

bar

12

Eunate dev. 5,0

Albergue de peregrinos

accanto all’eremo no no 10 Struttura essenziale, accogliente e partico-lare. Apertura stagionale e non certa

Obanos 5,5 Usda San Lorenzo, 6 accanto alla chiesa

676 56 09 27 no 36 si si - Apr/ott 8 -

Puente La Reina

2,5

Albergue Jakue Calle Irunbidea, 34 948 341017 si 85 si Si €

si Mar/ott 11/ 13

-

Los Padres Reparadores

Crucifijo 1 (Seminario)

948 34 00 50 689 447 222

no 96 si si si anno 5 -

Albergue Puente

Paseo de Los Fueros, 57

661 705 642 si 36 si - si Apr/nov 12/17 con colazione

10

Albergue Amalur

C/ Cerco Viejo, 3 948 34 10 90 696 241 175

si 20 no - si anno 10 2 si

Santiago Apostol

passato il ponte, la salita di fronte

948 34 02 20 660 70 12 46

ni 100 no si - Apr/ott 8 - 10

de la Orden de Malta: Entrando a Cizur prima della rotonda a sinistra. Di fronte alla

chiesa di San Miguel -

- -

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Puente la Reina - Estella / km 22,0 5

Si percorre calle Mayor, a destra troviamo la chiesa de Santiago del XIII secolo. Alla fine della via ci si trova davanti al magnifico ponte romanico sopra il fiume Arga che da il nome alla città che fu costruito per facilitare il passaggio dei pellegrini. Attraversato il ponte proseguiamo a sinistra e attra-versiamo la strada nazionale per entrare in Zubiurrutia, il quartiere delle monache dove esiste il

convento delle "Comendadoras del Espíritu Santo" che hanno una lunga tradizione ospitale. La via jacobea conti-nua poi per il fondo valle su strade di terra. Si entra nella zona della Val de Mañeru e si raggiunge il villaggio che dà il nome alla valle (percorsi km 5,2). Da vedere la Iglesia parroquial de San Pedro del XVIII secolo. Si percorre ora uno stupendo territorio ricco di vigneti e che è diventato una icona classica dei pellegrini. La pista in terra battuta porta al villaggio di Cirauqui che si erge su una collina rocciosa e che conserva numerose vestigia medievali. Interessante la Iglesia de San Román di stile gotico con un portale romani-co del XIII secolo. Si attraversa il paese e passando sotto un porticato è possibile apporre il sello sulla Credencial. Si

esce quindi dal paese scendendo lungo una antica "calzada romana" molto suggestiva e attraver-sando un ponte sempre di epoca romana e successivamente ristrutturato nel XVIII secolo. Dopo un'area di sosta bisogna attraversare il ponte sopra la A-12 proseguendo ancora su tratti della antica "calzada" fino ad un altro ponte romano ad un solo arco sopra il rio "Dorrondoa" (percorsi 9,4km). Due km dopo si attraversa la A-12 passando sotto un viadotto per costeggiare la riva del fiume "Salado" chiamato così per le acque salate e già citato nell'antico Codex Calixtinus del XII secolo (la prima guida scritta del cammi-no) per le sue acque "venefiche e mortali". Sopra un ponte me-dievale ad archi a sesto acuto si attraversa questo rio entrato nella leggenda del cammino, per salire fino a Lorca (percorsi 13,3Km). Si prosegue lungo la pista fino ad un sottopassaggio che ci permette di riattraversare la autostrada e si entra a Villa-tuerta (percorsi 17,8Km). Si attraversa il paese fino al ponte romanico sul rio Iranzu che divide la parte nuova dalla parte antica della cittadella. Prestare molta attenzione più avanti quando nuovamente c'è da attraversare una strada, la NA-132 che costò la vita ad una pellegrina canadese travolta da un'auto come ricorda un cippo in pietra. Scendiamo lungo un agevole sentiero fino al ponte curvo sopra il fiume Ega il cui

Cirauqui

Strada romana a Cirauqui

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corso ci accompagnerà fino ad arrivare ad Estella. Suggestivo è l’arrivo nella città lungo la calle de Curtidores passando davanti alla possente facciata in stile romanico/gotico della chiesa del Santo Sepolcro del XII secolo. Da vedere, la iglesia San Pedro de la Rùa in stile romanico del XII secolo con una lunga scalina-ta che da calles Rúa y San Nicolás sale al bel portale a dieci archi lavorati con influenze arabe e il Palacio de los reyes de Navarra con un bella facciata con archi e finestre. In una delle colonne è scolpita lo scontro tra Rolando e il gigante Ferragut. Oggi il palazzo è sede di mostre di pittura. chiesa del Santo Sepolcro

Tappa n° 5 : Puente la Reina - Estella / km 22,0

Ubicazione Servizi Costo in €

località a km

Albergue de peregrinos

via telefono P Lt UC @ wf Ap Not Clz Ce

Mañeru 5,2 Lurgorri C/ Esperanza, 5, bajo 686 521 174 no 12 si si si Apr/ott 10 con colazione

-

Cirauqui 2,6 Maralotx Calle San Román, 30 678 635 208 si 32 no no si mar/ott 11 bar 11

Lorca 5,5

de Lorca Calle Mayor, 40 948 54 11 90 si 14 si si si Apr/ott 7/10 -

La bodega del camino

C/ Placeta 8 948 54 13 27 608 83 06 11

si 40 si - si Apr/ott da 8 a 25

bar 9,90

Villatuerta 4,5 de Villatuerta C/ Rebote, 5 948 53 60 95 si 40 si si - Apr/ott 12 5 13

Estella

4,2

Hospital de Peregrinos

C/ La Rúa 50 948 55 02 00 no 96 si si si anno 6 con lenzuola

-

de ANFAS de Estella

C/ Cordeleros 7, bajo 639 011 688 948 55 45 51

no 34 Si

mw si - Mag/set 7 -

parroquial San Miguel

Mercado Viejo, 18 615 451 909 948 55 04 31

no 32 si out - Apr/nov -

Juvenil Oncineda

C/ Monasterio de Irache, 11

948 55 50 22, 948 55 39 54

si 150 Si €

- si Apr/ott 14 5 10

donativo colazione

comunitaria

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Estella - Torres del Rio / km 29,0 6

Prima del monastero de Irache, una fonte di acqua e vino offrono il miglior antidoto contro l’insidio-so tratto che conduce a Villamayor de Monjardín caratterizzato da coltivazioni di vigneti e ulivi. Siamo in un territorio dove le distanze tra un paese e l'altro sono notevoli e al di fuori dei centri abitati non c'è nulla; la solitudine si fa sentire. Lasciate le case di Ayegui, cittadina fusa con Estella, il pellegrino si trova alla fonte del vino installata dalle Cantine di Irache che sgorga vino in orario di ufficio. Dopo un sorso di rigore il viaggiatore si trova con l'impressionante mole del Monastero di Santa María la Real de Irache. Situato alla base di Montejurra, riceveva i pellegrini quando Estella ancora non esisteva. Il mona-stero di Irache che consta tra gli altri edifici, di una chiesa romanica

ed un chiostro plateresco, ha avuto gran importanza nella storia navarrese, quantunque la sua epoca di maggiore splendore sia iniziata nella seconda metà del secolo XI, sotto il mandato dell'abate San Veremundo che ne incrementò i possedimenti ed il suo prestigio. Oggi è disabitato. Proseguendo il cammino, più avanti si arriva ad un punto dove ci sono due opzioni di tracciato: la prima proprio di fronte a noi che prosegue per un tratto boscoso e segue le piste per Montejurra e Luquin; La se-conda sulla destra segue il tracciato tradizionale per Azqueta y Villamayor de Monjardín. Comunque i due tracciati si riuniscono prima di Los Arcos. Abbiamo scelto la tradizionale, che ci porta ad attraversare la N-1110 e passa attraverso una strada di servizio tra il Camping Iratxe e le abitazioni (percorsi km 4). Attraverso un tunnel si accede ad una strada in mezzo a campi coltivati e più avanti procede tra alberi di querce. Il percorso interrotto dall'attraversa-mento della strada, riprende fino ad Azqueta località dove vive Pablo Sanz Zudaire detto Pablito dei "bordoni" (i bastoni dei pellegrini) che fin dal 1986 costruisce e offre i bastoni fatti con il legno di nocciolo, ai pellegrini che vanno a trovarlo a casa sua (percorsi 7,4km). Proseguendo il cammino prima di entrare a Villamayor di Monjardín (percorsi 9,2km), dove si racconta ci furono battaglie di Carlo Magno, si può ammirare la Fuente del Moro del secolo XIII. Si tratta di una robusta cisterna coperta con volta ad arco di stile romanico. Nella cima alta del monte si osservano i resti del castello di San Esteban del secolo X che si ergono dominando la regione. Villamayor è nota per i suoi vigneti e le cantine. Un paio di km dopo si arriva all'incrocio con la strada per Urbio-la dove si trova una fontana per l'acqua. E bene rifornirsi perché per i successivi 10km non si trovano abitazioni e altre fonti.

La fuente del vino

La fuente del Moro

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Si arriva a Los Arcos cittadina che conserva buona parte del suo centro storico e dove esistono dei buoni albergues per pellegrini e dove volendo potremo terminare questa tappa. Interessante la chiesa de Santa Maria con un bel altare barocco. La piazza antistante la chiesa è un invito ad una pausa di riposo per affrontare l'ultimo pezzo di cammino (percorsi 21,2km). Usciamo da Los Arcos sotto la Porta de Castilla e incrociamo la strada NA-129. Si entra così nuovamente in una strada sterrata che pro-segue parallela alla strada NA-1110 per 3 Km e quindi all'abitato di San-sol dove c'è un tempio barocco del XVII secolo dedicato a San Zoilo. Si arriva a Torres del Rio dove troviamo la chiesa del Santo Sepolcro a pianta ottagonale di probabile origine templare del XII secolo. La torre addossata alla chiesa un tempo serviva come faro nella notte per guidare i pellegrini. All'interno un pregevole Cristo crocifisso in legno.

Tappa n° 6 : Estella - Torres del Rio / km 29,0

Ubicazione Servizi Costo in €

località a km Albergue de peregrinos

via telefono P Lt UC @ wf Ap Not Clz Ce

Ayegui 2,0 San Cipriano de

Ayegui C/ Polideportivo, 3 948 55 43 11 no 80 no si - anno 6 3 9

Villamayor de Monjardín

7,2

Hogar Monjardín

Frente a la iglesia de San Andrés

948 53 71 36 no 25 no no - Apr/nov 5 5 10

Villamayor de Monjardín.

C/ Mayor, 1 (lungo il Cammino)

948 53 71 39 677 660 586

si 20 Si + Mw

si - Mar/nov 15 con

biancheria e colazione

-

Los Arcos

12,0

la Fuente Casa de Austria

Travesía del Estanco, 5

948 64 07 97 si 43 si Si €

si Feb/dic 9 3 -

Isaac Santiago C/ San Lázaro, s/n 948 44 10 91 948 64 01 72

no 70 si si si Apr/ott 6 - -

Casa Alberdi C/ Hortal, 3 948 640 764, 650 96 52 50

si 30 si si - anno 10 - -

Casa de la Abuela

Plaza de la Fruta, 8 948 64 02 50 630 610 721

si 32 si si si Mar/ott 9 3,5 -

Torres del Río

1,0

Casa Mari C/ Casas nuevas, 13 948 64 84 09, 699 572 950

si 26 si Si €

- anno 7 -

Casa Mariela Plaza Padre Valeriano

Ordóñez, 6 948 64 82 51 697 269 381

si 50 no Si €

si anno 7 3 10

La Pata de Oca C/ Mayor, 5 948 378 457 608 250 121

si 42 no si si anno 5/10 - 8,5

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Torres del Rio - Logroño / km 20 7

Con la tappa di oggi si abbandona la regione della Navarra per entrare nel territorio della Rioja, terra del pane e del vino come venne descritta nel Codex Calixtinus del XII secolo (la prima guida scritta del cammino). Lasciato Torres de Rio il cammino incrocia la strada NA-1110 prima del santuario della Vergine del Poyo del XVI secolo con successivi rifacimenti in stile barocco attorno a XIX secolo (percorsi 2,7km). Si ritorna nuovamente verso la strada NA-1110 e si raggiunge lungo una strada secondaria Bargota. Da qui scendendo per una comoda pista con un dislivello di un centinaio di metri arriviamo al "baranco de Cornavara" (una sorta di avvallamento frutto dell'e-rosione dell'acqua). Tra le terre argillose ci sono dei rimboschi-menti con pini, piante da frutto, ma soprattutto vigneti e ulivi. Il tracciato segue la strada NA-1110 e dopo un km circa di asfalto proseguiamo per Viana. Prima di entrare a Viana si riattraversa la Na-1110 e proseguendo per un breve tratto di strada bianca e la

Calle del Cristo si entra a Viana lungo la via "Primo de Rivera" passando proprio davanti alla grande chiesa di Santa Maria in stile gotico del XIII secolo dove si trova sepolto Cesare Borgia (percorsi 10,5km). Usciamo da Viana e scendiamo una pista sterrata fino ad attraversare la strada NA-7220 e poco più avan-ti nuovamente la NA-1110. Su strade sterrate di campagna proseguiamo fino a raggiungere la Ermita de la Virgen de Cuevas (percorsi Km 13,3) dove sotto gli alberi c'è un area di sosta con tavoli e fontana per l'acqua. Avanti ancora tra campi coltivati continuiamo fino ad incontrare dopo 1,5km, una tabella che indica "Observatorio El Bordón, Laguna de las Cañas". Giriamo verso destra sempre lungo strade di campagna fino ad

incrociare nuovamente la strada di traffico automobilistico da attra-versare con molta attenzione. Scendiamo lungo il pendio ed incon-triamo il cippo che segna il confine tra la provincia della Navar-ra e la Rioja di cui Logroño è il capoluogo. A partire da questo punto una pista dipinta di rosso che attraversa la zona industriale ci guida fino alla città entrando per il ponte di pietra sopra l'Ebro. Tale ponte fu costruito nell'XI secolo da Santo Domingo de la Cal-zada e da San Juan de Ortega ben noti per le loro opere lungo il cammino di Santiago. Nel 1884 venne completamente ristrutturato.

Indicazioni del cammino

Ponte sul fiume Ebro

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Dopo il ponte una rotonda e alla destra per la Calle Rùa Vieja si entra in città e troviamo l'albergue de los peregrinos. Interessante da visitare il centro storico con le sue calli caratteristiche (calle Lau-rel, Mayor, Mercado) ricche di negozietti e ristoranti tipici. Da visitare la Cattedrale di Santa Maria la Redonda con le torri gemelle stile barocco dedicate a San Paolo e Pietro.

Tappa n° 7 : Torres del Rio - Logroño / km 20,0

Ubicazione Servizi Costo in €

località km Albergue via telefono P Lt UC @ wf Ap Not Clz Ce

Viana

10,5

Alberguería Andrés Muñoz

Calle El Portillo (Ruinas de San

Pedro, s/n)

948 64 55 30 609 141 798

no 46 si si - Anno da nov/mar

tel. 6 -

Parroquial de Viana

Plaza de los Fueros (vicino alla chiesa Santa María)

948 64 50 37, 646 666 738

no 14 si si - Giu/sett dona-tivo

Izar C/ El Cristo, 6 660 071 349, 948 09 00 02

si 44 si si si Mar/nov 8/15 -

Logroño

9,5

Albergue de Peregrinos

Rua Vieja, 32 941 248 686 no 68 Si + mw

si si anno 7 -

Albas - Puerta del Revellín

Plaza Martínez Flamarique, 4 bajo

941 70 08 32 si 22 mw - si anno 11 -

parroquial de Santiago

C/ Barriocepo, 8, 1º

941 20 95 01 no ?? - si - anno dona-tivo

Cena comunitaria

Check in Rioja C/ Los Baños, 2 941 27 23 29 no 27 mw si si Mar/ott 12/ 15

3,5

Hostel Entresueños

C/ Portales, 12 941 271 334 si 92 si si si anno 10 -

Logroño C/ Capitán

Gallarza, 10 941 25 42 26 si 48 mw - si anno

10/ 30

-

-

Santiago Apóstol C/ Ruavieja, 42 941 25 69 76 670 993 560

si 80 si - si anno da 10

-

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Logroño - Nájera / km 29,6 8

La terra rossa ed i vigneti di " tempranillo e garnacha " (vini rossi), accompagnano il viandante in questa tappa. Poco dopo l'uscita da Logroño si attraversa il bel Parco di La Grajera, per iniziare una pendenza impegnativa, attenuata da una bella visione verso Lo-groño. Si scende fino a Navarrete costeggiando una rete metallica piena di croci poste dai pellegrini mentre la sagoma di un toro di "Osborne" dall'alto della collina ci controlla. Incrociamo l'autostrada AP-68 e poco dopo possiamo contemplare i resti dell'antico ho-spital de San Juan di Acre del 1185 ed arrivare quindi a Navarre-te, nota per le ceramiche. Giunti alla cooperativa Vitivinicola de Sotés attraversiamo la strada per Sotés e proseguiamo lungo una strada asfaltata parallela alla A-12. Se vogliamo sostare a Ven-tosa prendere la deviazione e proseguire per 1,5 km circa. Circa tre chilometri prima di Nájera si trova il Poyo (collina) di Rolando una piccola elevazione che rievoca la mitica vittoria di Rolando sul gigante musulmano Ferragut. Una costruzione a cupola circo-lare di pietra che serviva come rifugio agli agricoltori è posta sul poyo. Racconta la leggenda: Rolando arrivò a Nájera per liberare i cavalieri cristiani che Ferragut, gigan-

te Siriano discendente di Golia, teneva prigionieri nel suo ca-stello. Ferragut, era più forte di Rolando e sconfisse i migliori guerrieri di Carlo Magno. Un giorno, dalla collina (il Poyo) Ro-lando vide il gigante seduto sulla porta del castello, prese una pietra rotonda che pesava più di 20 kg e gliela scagliò contro colpendolo in fronte, uccidendolo. Da allora il dosso si chiama, Podium o collina, di Rolando. Un'altra versione della leggenda dice che Rolando dopo uno scontro con Ferragut, gli conficcò un pugnale nell'ombelico, l'unico posto vulnerabile del gigante. In questo modo, le truppe di Carlo Magno poterono liberare Nájera. il poyo di Rolando

Uscendo da Logroño

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Il rio Najerilla chiude la città vecchia, addossata alle rocce di colo-re rosso e sviluppatasi intorno al monastero e la chiesa di Santa Maria la Real del 1052. L'itinerario - a partire da questo punto comincia una fase differen-te del camino de Santiago. Si lasciano dietro le tappe navarresi con i continui saliscendi e cominciano i tratti della Rioja più dolci ma in continua ascesa fino agli altipiani per Burgos. Principale difficoltà - riscontrate - Quando la strada attraversa Logroño, il pellegrino può trovarsi con alcuni problemi di segnaleti-ca nei parchi della città, eventualmente chiedere. Alto della Grajera -Due chilometri dopo essere arrivati al bel parco di La Grajera, incomincia una salita di un chilometro e mezzo i cui primi 700 metri sono ripidi. Il percorso di questo alto si svolge tutto in asfalto. La discesa verso Navarrete non presenta nessuna difficoltà. Alto di San Antón - La salita più impegnativa di questo "alto" è lunga meno di 1 km ed è ripida per i primi 500 metri ma su strada buona ed un tratto finale di circa 200m per un sentiero pietroso e com-plicato. Nella discesa bisogna prestare attenzione al fondo; ci sono pietre, scale e bisogna attraver-sare una strada. Fino all'arrivo a Nájera conviene stare attenti a questi aspetti.

entrando a Najera

Tappa n° 8 : Logroño - Najera / km 29,6

Ubicazione Servizi Costo in €

località km Albergue via telefono P Lt UC @ wf Ap Not Clz Ce

Navarrete 13,0

Albergue de Peregrinos

Calle San Juan s/n 941 44 07 22 941 26 02 34

no 50 si si - Mar/ott 7 -

El Cántaro C/ Herrerías, 16 941 44 11 80 si 31 mw si si anno 10/40 -

La Casa del Peregrino

C/ Las Huertas nº3 630 982 928 si 20 si

mw si si Apr/ott 8/25 -

Sotés 3,7 San Martín C/ San Miguel, 67

650 962 625 941 44 17 68

si 8 si si si Mar/ott 10 -

Ventosa 3,7 San Saturnino C/ Mayor, 33

941 44 18 99 657 823 740

si 42 si - si anno 10 -

Nájera

9,2

Albergue de Peregrinos

En la orilla del Río Najerilla

941 36 00 41 no 90 si si - anno donati-vo -

Sancho III - La Judería

C/ San Marcial, 6 941 36 11 38 si 10 no si - Apr/ott 8 - 8,5

Alberone C/ San Marcial, 8 647 246 826 si 32 si si - anno da 8

Calle Mayor Calle Dicarán, 5 941 36 04 07 si 16 ni si - apr/nov 8/25 -

Puerta de Nájera

C/ Carmen, 4. Entrada por la calle

Ribera del Najerilla, 1

941 36 23 17 683 616 894

si 34 mw Si €

si Mar/ott 10 -

-

Pilgrim's C/ Abadía, 1 941 44 15 50 si 38 no si si anno 9/14 10

Buen Camino C/ La Cruz, 2 681 252 222 941 44 03 18

si 10 mw - si anno 9/35 - -

-

-

-

-

-

-

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Nájera - S.to Domingo de la Calzada / km 21,0 9

Si esce da Najera percorrendo una pista argillosa e dopo breve pas-siamo sopra l'arroyo de Pozuelos o Valdecañas fino a giungere nuovamente su una pista asfaltata che porta direttamente fino ad Azofra. Il paesino fin dalle origini è parte integrante del cammino come testimonia la presenza di un hospital dal 1168 e di un cimitero per pellegrini (percorsi 5,7 Km). Si attraversa Azofra lungo la Calle Mayor dove possiamo trovare la farmacia, dei negozietti per rifornirsi di cibo e alcuni bar. Conviene rifornirsi perchè la prossima località (Cirueña) dista a più di 9 km. All'uscita della cittadina percorriamo un breve tratto della LR-206 e troviamo la fuente de los Romeros. Prose-guiamo verso sinistra e ci inoltriamo in quello che sarà il nostro per-corso di tappa. Interessante dopo poco più di 1 km, la picota de me-diados del XVI secolo (percorsi 7,2 Km) una colonna dove si legava-no i condannati dalla giustizia. Il paesaggio è un'esplosioni di campi di grano, vigneti di colori della natura. Lunghi tratti di terra battuta dritti attraversano le coltivazioni e

al termine di uno di questi troviamo un'area di sosta, posto ideale per una pausa ristoratrice. Poco più avanti entriamo nell'area del Golf Club Cirueña un complesso residenziale alla periferia di Ci-rueña (percorsi 15 km) con un grande campo da golf. Attraversiamo l'abitato percorrendo la calle Barrio Bajero e dopo un breve tratto di strada entriamo in una pista sterrata nuovamente tra i campi di cereali che soavemente ci porta fino a Santo Domingo de la Calzada da dove come un faro spunta la torre barocca della stupenda Cattedrale. Si giunge al centro della città dove si trova il rinomato ostello passando per calles 12 de mayo y Mayor. Santo Domingo de la Calzada una delle città simbolo del cam-mino, fondata a ricordo di Santo Domingo nel 1044 che costruì un ponte sopra il rio Oja per facilitare il cammino dei pellegrini. Molto conosciuta la leggenda del gallo e la gallina che ricordano il famoso miracolo: Attorno al 1300, una copia marito e moglie di Colonia, in pellegri-naggio a Santiago con il loro giovane figlio poco più che adole-scente, ma molto sveglio a quel che pare, presero alloggio nella locanda del paese. La figlia della locandiera si invaghì del giova-ne, ma questi per timore dei genitori, resistette alle sue seduzio-ni. La giovane allora, per vendetta, nascose nel sacco di lui un

La picota ...

... Dove porta la tua strada ??

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vaso d’argento e alla sua partenza, lo accusò di furto. Cattura-to, fu condannato a morte per impiccagione. I genitori distrutti dal dolore ma pieni di fede continuarono il loro pellegrinaggio. Di ritorno passarono per la stessa locanda dove trovarono il figlio vivo e vegeto. Questi raccontò loro che a salvarlo era stato proprio San Giacomo il quale durante l'esecuzione capi-tale lo sostenne per i piedi impedendo al capio di serrargli il collo. Il padre incredulo e convinto di essere stato turlupinato dal figlio desideroso solo di rimanere con la giovane locandie-ra, sentenziò che avrebbe prestato fede al suo racconto, solo se i due galletti arrostiti che gli erano stati serviti per la cena, e

messi in bella mostra sulla tavola imbandita, fossero tornati anch'essi in vita. Subito i galletti si alza-rono, ripresero le piume e si misero a cantare. Da allora un gallo e una gallina bianchi (oggi offerti da famiglie locali e sostituiti ogni 15 giorni) sono posti in una gabbia all’interno della chiesa. Nel medioe-vo i pellegrini ne raccoglievano le piume cadute e le esibivano sui loro cappelli. Oggi la gabbia è in stile tardo gotico, con rete dorata, in linea con lo stile della cattedrale. Quando un pellegrino entrato in chiesa, sente il canto del gallo è considerato di buon auspicio per il resto del viaggio fino a Santia-go.

Il gallo di S.to Domingo

Tappa n° 9 : Najera - Santo Domingo de la Calzada / km 21,0

Ubicazione Servizi Costo in €

località a km

Albergue de peregrinos

via telefono P Lt UC @ wf Ap Not Clz Ce

Azofra 5,7 Municipal de Peregrinos

Calle Las Parras, 7

941 37 92 20 941 37 90 49

no 60 si Si €

- anno 7 -

Ciriñuela 8,3 Virgen de las

Candelas Calle Real, 90 941 343 290 ? 22 no si si anno 8 Al bar e

ristorante

Cirueña

Virgen de Guadalupe

Calle Barrio Alto, 1

638 92 40 69 si 23 no si si Mar/ott 7 Servizio cena e colazione

Turístico Victoria

C/ San Andrés, 10

941 426 105 628 983 351

si 16 mw si si annp 10/ 40

3/5

S.to Domingo de la Calzada

6,0

Casa de la Cofradía del

Santo

C/ Mayor, 38 bajo

941 34 33 90 si 140 si Si €

si anno 5? Al bar e ristorante

la Abadía Cisterciense Nuestra Sra. de la Anunciación

Calle Mayor, 29 941 34 07 00 no 33 Si+ mw

si - Mag/set 5 4 10

1,0

7

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S.to Domingo de la Calzada - Belorado/ km 22,7 10

Con questa tappa si lasciano le terre della Rioja caratterizza-te dai campi di granaglie e vigneti e ci si addentra in Casti-glia-Leon in direzione del capoluogo Burgos. Per buona parte del cammino si viaggia parallelamente alla strada N-120 e in tre occasioni la si incrocia: uscendo da S.to Domin-go, a Redicilla del Camino e all'entrata di Belorado. Da Grañ-ón ultimo paese della Rioja, per arrivare a Belorado si passa per Redecilla del Camino dove nella chiesa parrocchiale Virgen de la Calle si conserva una interessante pila battesi-male del XII secolo, Castildelgado anticamente Villaypún, Viloria di Rioja dove nel 1020 naque Santo Domingo e Villa-mayor del Rio.

All'entrata di Viallamayor troviamo un'area di sosta dove poter fare una breve pausa. Anni prima che a Santo Domingo fosse costruito il ponte sull'Oja e Sancho el Major di Navarrina facesse passare il camino de Santiago per Santo Domingo, la via jacobea passava a nord seguendo l'antica carreg-giata romana che passava per Tricio, Briviesca, Najera, Hormilla, Villalobar, Herramélluri (dove stanno le rovine dell'antica città romana di Libia), Leiva e Tormantos, per addentrarsi verso Burgos fino a Belorado per la zona conosciuta come la Riojilla. A Leiva de Rio Tiròn esistevano sette eremi tutti scomparsi e che si riunificarono nell'eremo dedicato alla Vergine Pellegrina. In tutta la via Francese solo in Sahagún troviamo un'altra Vergine Pellegrina. La preziosa statua della Vergine col Bambino aggrappato alla sua mano si può ammirare all'eremo o nella chiesa parrocchiale. La leggenda racconta che la Vergine curò con le labbra come pregando, un piccolo bambino giacente ed immobile per il quale la madre chiedeva disperatamente aiuto. In Leiva si può contemplare anche un castello del secolo XV. L'itinerario - Questa tappa non presenta nessuna difficoltà rile-vante. Continua la pendenza che porterà a poco a poco il pelle-grino fino agli 800 metri sul livello del mare di Burgos, ed il falso piano è la tendenza generale. La strada attraversa molti paesi “riojanos”, per questo il tragitto diventa molto divertente. Inoltre, nella strada principale sono stati creati alcuni "andaderos" (piste - corsie)

Grañón: preghiera della sera

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che facilitano il passaggio dei pellegrini e, soprattutto, proteggono la loro sicurezza.

Vecchio percorso

Tappa n° 10 : Santo Domingo de la Calzada - Belorado / km 22,7

Ubicazione Servizi Costo in €

località a km

Albergue de peregrinos

via telefono P Lt UC @ wf Ap Not Clz Ce

Grañón accoglienza speciale +++

6,5 parroquial San Juan Bautista

Chiesa de San Juan Bautista

941 42 08 18 no 40 si anno Donativo:

Cena e colazione comunitaria

Redecilla del Camino

4,0

municipal San Lázaro

C/ Mayor, 24. davanti alla Chiesa

947 58 52 21 947 58 80 78 686 56 35 48

no 46 si si - anno 5 Cena a offerta

Viloria de Rioja

accoglienza ++ 3,2

Refugio de Acacio y Orietta

Calle Nueva, 6 947 585 220 679 941 123

si 10 ni Si €

Si €

Mar/ott 5 Donativo

per Cena e colazione

Villamayor del Río

4,0 San Luis de

Francia Carretera de

Quintanilla, s/n 947 58 05 66 659 967 967

si 26 no Si €

si Apr/ott 5 3 8

Belorado

5,0

A Santiago Camino Redoña

s/n. 677 811 847 947 562 164

si 98 si si si Mar/ott 5/7

Al bar e

ristorante

Parroquial de Belorado

Barrio de El Corro s/n

947 58 00 85 no 24 si si - Mag/ott dona-tivo

servizio bar e ristorante

Cuatro Cantones

C/ Hipólito López Bernal , 10

696 427 707 947 58 05 91

si 62 Si+ grill

Si €

si anno 6 Servizio cena e

colazione

peregrinos Caminante

Mayor 36 947 58 02 31 656 873 927

si 26 mw Si €

- Mar/ott 5 3 10

In municipio al mattino

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Belorado - Agés / km 27,4 11

Usciamo da Belorado lungo la calle Hipólito López Bernal e poi per il viale "Camino de Santiago". Attraversiamo la Strada N-120 all'altezza del ponte pedonale in legno posto sul rio Tirón (km 1,1). Proseguendo lungo una pista che corre più o meno parallela alla N-120 arriviamo fino a Tosantos. Poco prima di entare in paese c'è un'area di "descanso" con tavoli e barbecue. Attraversando il paese e guardando alla nostra destra, oltre la statale N-120 si può vedere adossata ad un costone roccioso, la ermita de la Virgen de la Peña. Dopo Tosantos un breve tratto ci porta a Villambista (km 6,6) parrochia di San Esteban del secolo XVII. Una leggenda racconta che l'acqua della fonte delle 4 canne è il miglior rimedio per recuperare vitalità ed eliminare la stanchezza e non c'è nulla di meglio che darci una bagnata alla testa. Poco prima di arrivare a Espinosa del Camino riattraversiamo la N-120 che percorriamo per qualche deci-na di metri, per poi proseguire sulla pista alla nostra destra fino al paese. Attraversiamo Espinosa e proseguendo su strada bianca in mezzo alla campagna troviamo sulla nostra destra le rovine di quello che era il monasterio Mozárabe de San Félix, dove la tradizione vuole siano stati sepolti i resti del Conte Diego Rodríguez Porcelos, fondatore di Burgos (Km 10). Subito dopo le rovine si gira a sinistra fino ad incrociare nuovamente la N-120 lungo la quale si prosegue fino a Villafranca Mon-tes de Oca (km 11,7). A metà del paese tra l'albergue del pellegrino a sinistra e poco più avanti, sulla destra, la chiesa di Santiago, inizia la dura salita che porta a San Juan de Ortega. Il tratto è piuttosto ripido e conviene prenderlo con calma. Da qui fino a San Juan de Ortega ci sono 12 Km, circa tre ore di cammino e non ci sono abitati, per cui è bene procurarsi del cibo e acqua. Stiamo salendo i Montes de Oca, "l'alto de la Pedrja" che ci porta alla quota dell'altopiano Castigliano di Burgos. Nei tempi che furono, questo tratto era considerato uno dei più pericolosi per agguati ai pellegrini ... e una leggenda racconta come alla fine, fu una "bruja" (strega) ad allontanare tali malintenzionati. Si cammina in uno dei luoghi più solitari, immersi nella natura e nella pace del cammino. In continua salita si arriva ad un punto panoramico che domina la "Sierras de la Demanda" e alla "fuente de Mojapán" dove comincia ad addolcirsi un poco. Siamo circondati da querce, ginepri ed erica. Il sentiero continua a salire, fino ad incontrare un ripetitore e poi il monumento ai caduti della guerra civile (Km 15.2). Si scende un po' per poi con un ultimo breve strappo raggiungere una comoda strada forestale che attraversando un folto rimbo-schimento ci porta fino a San Juan de Ortega (km 23,7). Il monastero e la chiesa sono patrimonio di interesse culturale fin dal 1931. Il santo Juan de Ortega (1080-1163) fu discepolo di Santo Domingo de la Calzada con il quale collaborò per la costruzione di ponti e strade. La chiesa fu edificata dallo stesso Juan alla fine della sua vita perché diventasse un luogo di riferimento per i pellegrini che tran-

< 7,7 > < 4,0 > < 3,5 > < 8,5 > < 3,7 >

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sitavano per andare a Santiago de Compostela. Il 20 marzo e il 22 settembre di ogni anno in corrispondenza degli equinozi di prima-vera e d'autunno, quando il giorno e la notte (simbolo del bene e del male) durano lo stesso tempo, in un capitello della chiesa si verifica un curioso fenomeno che non può essere considerato ca-suale. Al tramonto del sole, alle 5 "de la tarda" (della sera) e per una durata di 10 minuti, un raggio di sole va ad illuminare i bas-sorilievi che raffigurano in sequenza l'Annunciazione, la Nascita, l'Epifania e l'annuncio ai pastori, di Gesù. Sembra che la Vergine anzichè guardare l'angelo dell'annunciazione come sarebbe natura-le, diriga il suo sguardo, proprio verso il raggio di sole. A San Juan de Ortega ci sono un albergue per i pellegrini ed un bar. Lasciamo il monastero proseguendo sulla strada regionale e poco dopo arrivia-mo ad un bivio con una croce di legno. Qui abbiamo due possibilità per arrivare ad Ages o continuando lungo la strada regionale asfaltata (magari preferibile in caso di pioggia e quindi fango) per Santovenia de Oca e poi Ages, oppure con-sigliata lungo la carrareccia alla nostra destra e ben indicata che si interna nella pineta e che porta direttamente ad Ages la meta di questa tappa (km 27,4).

Tappa n° 11 : Belorado - Ages / km 27,4

Ubicazione Servizi Costo in €

località a km

Albergue de peregrinos

via telefono P Lt UC @ wf Ap Not Clz Ce

Tosantos 5,0 Parroquial de

Tosantos C/ Santa Marina strada per Burgos

947 58 03 71 no 30 si out - Apr/nov dona-tivo

Villambistia 2,8 San Roque Plaza Mayor, 1 680 501 887 696 833 888

no 14 no Si €

Si Anno 6 con len-

zuola

Servizio cena e

colazione

Espinosa del Camino

1,4 La Campana de Espinosa del Camino

Espinosa del Camino s/n

678 47 93 61 no 10 no no - 1/2 gen/ 1/2 dic

Non dispo-nibile

- -

Villafranca Montes de

Oca

2,6

Villafranca Montes de Oca

C/ Mayor s/n .lungo la strada

691 801 211 si

60 +

Si+ mw

Si €

si anno 5 fuori

0,2 San Antón

Abad C/ Hospital, 4

dietro alla chiesa 947 58 21 50 si 49

solo mw si si

15- mar 15- nov

5/8 /10

Menu del peregrino da 12€ in Hotel

San Juan de Ortega

12,0 San Juan

Ortega San Juan de

Ortega 947 56 04 38 no 70 si out out Mar/ott 5 A cena, sopa

de ajo gratuita

Agés

3,7

El Pajar de Agés

C/ Paralela del Medio, 12

947 400 629 699 273 856

si 34 no Si €

si Mar/

15-nov 9 fuori

municipal de Agés

C/ Calle del Medio, 21

947 40 06 97 660 044 575

si 36 no Si €

- anno 8/10 3 10

San Rafael C/ Camino de San

Juan de Ortega, s/n 947 43 03 92 si 16 no - si anno

10/ 45

2,80 10 /12

fuori

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Agés - Burgos / km 23,0 12

Lanciamo un ultimo sguardo alla caratteristica Ages mentre ci incamminiamo lungo la strada asfaltata che porta ad Atapuerca "l'isola nell'oceano del tempo" come viene chiamata dagli stu-diosi che lavorano nel vicino ritrovamento preistorico. Atapuer-ca dista a 2,6 km. Un grande cartellone prima di entrare in paese ci ricorda l'importanza archeologica di Atapuerca. Appe-na entrati in paese sulla destra dove c'è l'albergue "El peregri-no" c'è la stradina che porta al parco archeologico ... ma gli orari di visita sono "variabili"... Proseguiamo lungo la strada e alla fine del paese lasciamo finalmente l'asfalto per deviare a

sinistra su una stradina pietrosa che porta al punto più alto della tappa a quota 1070m dov'è posta una grande croce di legno (km 4,8) e dove negli ultimi tempi, i pellegrini hanno cominciato a costruire con le pietre una grande spirale. Un passaggio suggestivo ed un pae-saggio brullo contrassegnato da traballanti recinzioni di filo spinato residuo degli anni della guerra civile spagnola. Supera-to il punto più alto, lo sguardo spazia verso la valle del río Pico dapprima su una cava ed in fondo in fondo la città di Bur-gos ...normalmente avvolta da una foschia ambrata. Al bivio prendiamo a sinistra la stradina che porta fino a Villalval (Km 7,0). Passiamo davanti alla chiesa diroccata e proseguendo

sulla medesima stradina asfaltata si arriva a Cardeñuela Riopico (km 8,6), con un albergo privato per pellegrini e due km dopo a Orbaneja (Km 10,6). Proseguendo sempre sulla stessa strada, poco dopo l'abitato di Orbaneja passiamo un cavalcavia sopra la Autostrada AP-1 (E-5). ATTENZIONE perchè 200 mt. dopo questo cavalcavia ci troviamo con due possibilità di cammino: la tradizionale che prosegue dritta tutta su asfalto fino a Villafría attraversando poi la caotica zona industriale di Burgos, a sinistra invece la nuova variante (1 km più lunga) che passa per Castaña-res, ma che evita di passare tale zona. Consiglio, anche su suggerimento di pellegrini che recentemente l'hanno provata (ottobre 2012), di prendere quest'ultima perchè è ben marcata e più tranquilla. Prendiamo quindi a sinistra e per una pista in terra battuta proseguiamo fiancheggiando il perimetro recintato dell'aeroporto. Arrivati a Castañares (Km 15,3) si prosegue in direzione degli impianti sportivi (campo da calcio,

Cruz de Atapuerca

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piscina, tennis) e da qui in direzione del vicino ponte pedonale sopra il río Arlanzón. Da questo punto il cammino prosegue lungo il percorso pedonale del fiume che arriva in tutta tranquilli-tà fino al centro di Burgos. Non è il tracciato storico, ma molti ormai lo stanno apprezzando. Da Castañares (camminado con il fiume alla nostra destra) dopo 3 km si arriva ad una spiaggetta la playa Fuente del Prior (Km 18,7). Proseguendo nella stessa direzione dopo quaranta minuti si giunge al ponte "San Paolo" o "Puente del Cid" riconoscibile dalle splendide sculture medievali che adornano i pilastri (km 22). Attraversiamo il ponte e quindi possiamo ammirare la famosa statua del Cid Campeador. A sinistra corre il viale pedonale Espolón percorrendo il quale giungiamo fino alla piazza della catte-drale di Burgos. Dietro alla cattedrale al n° 28 della calle Fernán González c'è l'albergue municipa-le ... e anche questa tappa è terminata. La visita alla cattedrale è un obbligo O e la città è tutta da scoprire.

Tappa n° 12 : Agés - Burgos / km 23,0

Ubicazione Servizi Costo in €

località a km

Albergue de peregrinos

via telefono P Lt UC

@ wf Ap Not Clz Ce

Atapuerca 2,6

El Peregrino C/ Camino de Santiago, 25

661 58 08 82 no 36 si no si Mar/ott 8

fuori

La Hutte C/ De Enmedio, 38 947 43 03 20 ni 18 si - Si out anno 5

Olmos de Atapuerca

3,0

Olmos de Atapuerca

C/ La Iglesia Mesón Los Hidalgos

fuori camino 633 586 876 no 24 si no si anno 7 bar

10/ 14

Cardeñuela Riopico

6,0

Vía Minera Calle La Iglesia, 1 652 94 16 47 si 26 no si - Mar/ott 8 9 2,50

Municipal de Cardeñuela

Cardeñuela Riopico 646 249 597 no 16 no out anno 5 Servizio cena e colazione

Santa Fe C/ Los Huertos, 2 626 352 269 947 56 07 22

? 14 no si si anno servi-zio

Burgos 14,4

Municipal de Burgos

C/ Fernán González, 28

947 46 09 22 no 150 Solo mw

Si €

- anno 5 fuori

Casa de Peregrinos

Emaús

C/ San Pedro de Cardeña, 31 bis,

annesso alla parroquia de San José Obrero

no no 20 si si - Apr/nov 5

Donativo colazione e

cena comunitari

Divina Pastora

C/ Lain Calvo, 10 947 20 79 52 no 16 no Si €

- Apr/nov 5 fuori

10 con colazione

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Burgos - Hontanas / km 31,1 13

Gli ultimi passi per le vie di Burgos scorrono dietro la meravigliosa cattedrale lungo la Calle de Fer-nán González e si prosegue fino all'arco o porta di San Martino a ferro di cavallo stile mudéjar e pesantemente restaurata nel XX secolo. Subito dopo l'arco a sinistra scendiamo una gradinata ed entriamo nella calle Emperador che percorriamo fino ad incrociare sulla sinistra la calle Villalón che imbocchiamo e seguiamo fino ad un grande incrocio con il viale Paseo de la Isla che attraversiamo per prendere il ponte sopra il rio Arlanzón. Superato il ponte proseguiamo a destra sul marcapiede parallelo alla N-120 di Palencia lungo il viale de José María Villacián Rebollo oppure ci portiamo dall'altra parte dalla strada e camminiamo all'interno del parco per poi alla fine del parco stesso ritornare sul lato destro della medesima Avenida. Superato quindi il parco "el Paral" ed essere ritor-nati sulla Avenida de José María Villacián Rebollo si prosegue dritti, oltre un sottopassaggio ferrovia-rio e si entra nella "calle de Villadiego". Dopo una rotonda alla quale proseguiamo dritti, si arriva ad un bivio con indicazioni per "Los Guindales. Vivaio forestale" (km 3) che sta sulla destra. Si prende a questo punto la calle de Benito Pérez Galdós e si prosegue dritti. Alla fine del vivaio forestale, termina anche l'asfalto e comincia una strada bianca. Cominciano le tappe delle vaste mesetas fino a Leòn, nelle quali il sole e le grandi distese saranno compagni di viaggio. Dopo l'arroyo Molinar entriamo in Villabilla con la sua chiesa dell'Assunzione del XVI secolo, primo paesino dopo Bur-gos. Attraversiamo il ponte sopra la tangenziale che congiunge la N-120 con la A-231 (autovia del camino) ed infine superiamo quest'ultima passando sotto un grande viadotto (Km 8,6). Attraversato il rio Arlanzón proseguiamo per Tardajos lungo una pista paral-lela alla strada principale. In epoca remota Tardajos era un insediamento romano. Lasciamo nuovamente l'asfalto per dirigersi a Rabé de las Calzadas (Km 12,6), che raggiungia-mo dopo l'attraversamento del rio Urbel un canale lungo una cinquantina di km, stretto e di scarsa portata che però in certo occasioni può facilmente esondare e ricoprire di fango l'area tra i due paesi. Usciti da Rabé entriamo nel vivo dell'alto-piano castigliano; lunghe distese piatte e solitarie, strade diritte senza rifugi ed abitati sotto un sole che picchia, soprat-tutto d'estate, ma soggette anche sferzate di vento e bufera in

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caso di pioggia. Immense distese di campi di cerali che a seconda della stagione colorano di verde o di oro il paesag-gio. Tre km dopo Rabé de las Calzadas troviamo la fuente de Praotorre una area di sosta e di riposo (15,4km). Hornillos del Camino che si raggiunge scendendo il fianco di un av-vallamento sul fondo del quale il paese è adagiato (potrebbe essere un buon punto di sosta per la tappa, si trovano l'Al-bergue e bar). Attraversando il paese e risalendo l'altro fian-co dell'avvallamento si ritorna sulle grandi distese della me-seta rotte qua e la dalle montagnole di pietre formate dal lavoro degli agricoltori per rendere più lavorabile la terra. Dopo 5 km da Hornillos incontriamo una Croce di Santiago e poco più avanti l'oasi dell'Arroyo de San Bol una fonte d'acqua, fresca e abbondante immersa nell'ombra degli alberi fanno di questo luogo l'ideale per una sosta rigenerante e per dare conforto nelle fresche acque ai piedi doloranti. Ancora un'ora circa di cammino e arriviamo quindi a Hontanas che magicamente spunta passo dopo passo dal fondo dell'avvallamento in cui è accovacciata. Principali difficoltà: Tappa lunga ma piatta. 30 Km con poche zone d'ombra dove riposarsi. Fare attenzione soprattutto d'estate al caldo del sole. Portare una buona riserva d'acqua e proteggersi con creme e un copricapo a falde larghe. In caso di pioggia e vento l'unico modo per ripararsi sono un valido copri zaino, una mantellina e un buon paio di scarpe per tenere i piedi asciutti.

Tappa n° 13 : Burgos - Hontanas / km 31,1

Ubicazione Servizi Costo in €

località km Albergue via telefono P Lt UC @ wf Ap Not Clz Ce

Tardajos

de Tardajos C/ Asunción, s/n no no 18 no si - 19/mar 1/nov

dona-tivo fuori

La Fábrica Camino de la Fábrica, 27

646 000 908 si 32 no si si anno 12/ 15

Servizio cena e colazione

Rabé de las Calzadas

1,9 Liberanos Domine

Plaza Francisco Riberas, 10

695 11 69 01 si 24 no si si anno 8 2,5 8

Hornillos del Camino

8,0

Hornillos del Camino

Plaza de la Iglesia 620 966 716 ni 32 Si (2)

no - Anno

no feb. 5/6 fuori

El Alfar de Hornillos

C/ Cantarranas, 8 619 235 930 654 263 857

si 20 si - si Apr/ott 9 3 8,5

Arroyo de San Bol

5,6 Arroyo de San

Bol Arroyo de San Bol 606 893 407 ni 12 si - -

Apr/ 15-ott

5 Cena comuni-taria h. 19.00

Hontanas

4,9

Albergue El Puntido

Calle La Iglesia, 6 947 37 85 97 636 781 387

si 62 si - si anno 5/ 30

2,10 9

de Hontanas Calle Real, nº 26 947 37 74 36 628 927 317

no 55 si - - anno 5 fuori

Santa Brígida C/ Real, 15 628 927 317 ni 16 si - si 15mar/ 15ott

7 Servizio cena e colazione

10,7

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Hontanas - Boadilla del Camino / km 28,5 14

Usciamo da Hontanas lungo calle Real per imboccare la strada BU-P-4013 che lasciamo subito per prendere sulla destra la via del cammino. Passiamo dopo circa un paio di km sotto le rovine di una torre e percorsi altri 2 km si ritorna di nuovo sulla strada. Si cammina sulla strada all'om-bra di una fila di alberi e in fondo si intravedono le maestose rovine del convento de San Antón. Sotto i suoi archi passa la strada. Fondato da Fernando VII nel 1146, il monastero era conosciuto in tutta Europa per la bravura dei suoi monaci nel trattare la malattia del "fuego de San Antón" molto diffusa soprattutto nell'Nord Europa a causa di un fungo che alterava la segala con cui in quei paesi, veniva fatto principalmente il pane. All'epoca, ai pellegrini che transitavano da quelle parti non veniva data ospitalità per evitare il contagio e affinchè potessero proseguire il cammino, veniva dato loro solo del cibo, calato dall'alto con un verricello. I resti di questo verricello sono ancora visibili tra le impressionanti rovine del monastero. Passiamo trionfalmente sotto i maestosi archi del convento e prendiamo la strada che ci porta direttamente a Castrojeriz ultimo paese della provincia di Burgos. Di origine romana, il paese si estende a forma di mezza luna alle falde di una collina sulla cui sommi-ta dominano i resti di un antico castello. Prima di entrare in paese, alla nostra destra troviamo la ex collegiata gotica-romana de la Virgen del Manzano interessante da visitare. Sul portale d'ingresso sono inchiodati i ferri del cavallo bianco che, secondo la leggenda, con in groppa San Giacomo fece un grande balzo finendo sopra ad un albero di melo (manzano) nelle cui cavità venne trovata una statua della Vergine che da allora si venera nella chiesa. Si sale in paese lungo la calle Real de O-riente e troviamo la chiesa gotico-romana di Santo Domingo con una elegante facciata in stile plateresco del XVI secolo. Alla fine della salita ci troviamo nella plaza Mayor dove possiamo sostare

tranquillamente sotto i portici. Interessante la trasformazione della vecchia chiesa di San Esteban in centro culturale e albergue dei pellegrini. Proseguendo per la calle ora detta Real de Poniente, si esce da Castrojeriz per iniziare la salita al Teso de Mostelares. Questa vista è diventata un'icona del cammino. La dura salita comin-cia un centinaio di metri dopo la traversata di un ponte di legno sul rio Odrilla. Si arriva alla sommità dopo aver percorso 1,3 km e un disli-vello di 140 metri giungendo a quota 917 m. slm. Un panorama moz-

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zafiato si apre davanti a noi sulle "Tierre de Campos" note come il "granaio della Spagna". Entriamo nella terra così descritta da Aymeric Picaud "ricca di cacciagio-ne, di arte e storia, di tesori, oro, argento, tessuti e cavalli forti; terra di abbondanza di pane, vino, carne, pesce, latte e miele, ma priva di alberi". Una lunga pista bianca lunga 4 km ci porta dolcemente fino all'area di sosta della fuente del Piojo. Un km più avanti arriviamo alla antica chiesa di San Nicolas oggi trasformata in Alber-gue gestito dalla confraternita italiana di San Giacomo e nota a tutti pellegrini per la sua splendida e indimenticabile accoglienza dove alla sera si svolge il rito della lavanda dei piedi. Superato il ponte Fitero sopra il rio Pisuerga termina la pro-vincia di Burgos ed entriamo in Palencia. Una strada di campagna che costeggia il rio Pisuerga ci porta a Itero della Vega dove troviamo la ermita de Nuestra Seño-ra de la Piedad del XIII secolo che conserva una bella statua di Santiago Peregri-no, la chiesa de San Pedro del XVI secolo e un Rollo jurisdiccional (colonna del tribunale dove venivano legati i colpevoli prima della sentenza del giudice) Attraver-siamo il paese e proseguiamo per una pista fino ad un canale di irrigazione e un paio di km più avanti arriviamo a Boadilla del Camino. Una spianata verde in pri-mavera, dorata e ocra in estate e autunno. Nella piccola piazza troviamo il Rollo jurisdiccional del XV secolo considerato il più bello e meglio conservato di Casti-glia e la chiesa de Nuestra Señora de la Asunción (s. XVI-XVII) con una pila bat-tesimale romanica e una pala rinascimentale.

Tappa n° 14 : Hontanas - Boadilla del Cammino / km 28,5

Ubicazione Servizi Costo in €

località km Albergue via telefono P Lt UC @ wf Ap Not Clz Ce

Alle rovine San Antón

5,6 Peregrinosde San Antón.

6 km prima di Castrojeriz

no no 12 no - - Mag/sett Donativo: cena

comunitaria

Castrojeriz 3,6

Camping camino de Santiago

Calle virgen del manzano s/n

947 37 72 55 658 96 67 43

ni 35 no Si €

si 15Mar 15Nov

6 3 10

Ultreia C/ Real de Oriente, 52 947 37 86 40 si 34 no si si anno 9/ 40 Servizio cena e colazione

Casa Nostra Calle Real de Oriente, 52

947 37 74 93 ni 26 si Si €

- mar

15/nov 5 fuori

Refugio Tradicio-nal de San Juan

C/ Cordón 947 37 74 00 no 28 no - si Apr/ott donati-vo fuori

de San Esteban

Junto a la plaza mayor

947 37 70 01 no 30 Solo Mw

Si €

- anno Dona-tivo

colazione si. cena fuori

Itero del Castillo

8,7 de San Nicolás Lungo il cammino Confraternita (perugia - IT) no 12 no -

fine Apr primi Ott

Donativo: Cena comunitaria

1,5km devia-zione

de Itero del Castillo

Plaza del Ayuntamiento

608 97 74 77 no 7 no Al

bar - anno 5 fuori

Itero de la Vega

2,6

La Mochila C/ Santa Ana, 3 979 15 17 81 609 513 454

si 28 si si si anno 6/8 20€ : tutto compreso

Hogar del Peregrino

C/ Santa María, 17 979 15 18 66 616 62 93 53

si 8 si - si anno 12 Servizio cena e colazione

Municipal-frente parco giochi Plaza de la Iglesia

605 03 43 47 979 15 18 26

no 12 si - si anno 5 fuori

Boadilla del Camino

8,0

Putzu (segnalati disguidi)

Calle las Bodegas 9

no no 16 si si Anno No a Natale 7 fuori

de Boadilla del Camino

Calle escuelas 979 81 03 90 no 12 no out - anno 3 fuori

En el Camino Plaza El Rollo, 979 81 02 84 619 105 168

si 48 no si - 15/mar 10/nov

7 2,7 9

Titas C/ Mayor 7 (a fine

paese) 979 81 07 76 no 12 no - si anno 10 con

lenzuola Servizio cena e colazione

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Boadilla del Camino - Carrion de los Condes / km 24,6 15

Lasciamo Boadilla dando l'ultimo sguardo al lavoro di "filigrana" con cui è decorato el rolo jurisdiccional e iniziamo una delle tappe piatte e per certi versi monotone, della lunga meseta Castillana.Dopo 1,8 km si costeggia il "Canal de Ca-stilla", una grande opera di ingegneria costruita attorno al 1800 per l'irrigazione dei campi e il trasporto dei cerali su zat-tere trainate da buoi. Il cammino prosegue parallelo al canale per quasi 3 km fino alla chiusa in prossimità di Fromista. La-sciamo quindi il canale ed entriamo in città dove troviamo la iglesia románica de San Martín che merita proprio una visi-ta ... se abbiamo la fortuna di trovarla aperta. Sembra un mo-

dellino tali sono la perfezione delle proporzioni e lo stile. E 'stata costruita nel XI secolo sotto il patro-cinio della signora Mayor de Castilla ed è composta da tre navate, 46 capitelli, una cupola ottagonale e da due torri cilindriche. Si riprende il cammino superando un paio di rotatorie della strada P-980 collocati una prima e una dopo il ponte della autostrada A-67 e prendiamo una lunga pista bianca che corre parallela alla P-980. La pista è ad uso e consumo specifico dei pellegrini come testimonia-no i pilastrini con la piastrella che riproduce la conchiglia di "Santiago" gialla su sfondo blu, che posti a coppie di due a due la delimitano e impediscono alle macchine di accedervi. “La mia amica pellegrina Maria Cristina diceva che bisognava passare in mezzo ai quattro pilastrini perchè porta bene e soprattutto ci si carica dell'energia del cammino ...” Lungo questa via passiamo per Población de Campos (percorsi Km 9,2) dove si possono trovare un bar, un negozietto e anche un albergue. Prima di attraversare il río Ucieza chi desidera può prendere la deviazione per Villovieco tanto per rompere la mono-tonia del percorso oppure continuare sulla dritta via. Attraversia-mo il paese di Revenga (percorsi 12,6km) percorrendo la calle General Amor. La sommità della torre della iglesia de San Loren-zo è diventata terra di conquista delle cicogne che hanno piantato i loro grandi e incredibili nidi. All'uscita dal paese, riprendiamo l'ormai solito cammino che ci porta alla

I pilastrini

Santa Maria la Blanca

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vicina Villarmentero de Campos (percorsi 14,7km. Qui troviamo un bar all'entrata del paese e un'area di sosta all'ombra di alcuni pini all'uscita. Procedendo sempre dritti come un tiralinee si arriva a Villal-cázar de Sirga paese anonimo se non fosse per la mastodontica chiesa templare de Santa Maria la Blanca del XII secolo. Un misto tra romanico e gotico che vala la pena visitare ... se abbiamo la fortu-na di trovarla aperta. Sopra il bellissimo portale d'ingresso ad arco acuto si trova una rappresentazione scolpita degli evangelisti e dei dodici apostoli. Lasciamo questo luogo e ci rituffiamo nell'andadero (via) che nel tratto finale rompe un po' la monotonia. Senza grossi trambusti arriviamo quindi a Carrión de los Condes finale di questa tappa. Sorta sugli argini del río Carrión, un tempo la citta era circondata da mura e strut-turata in due quartieri separati. Sotto al portico della chiesa di Santa María del Camino ai lati sopra il portone d'ingresso, quattro teste

di toro, scolpite nella pietra, ricordano la liberazione dal tributo delle Cento Donzelle che i cristiani dovevano pagare annualmen-te ai musulmani occupanti. Carrión rimase libera di questo obbli-go quando gli islamici giunti in paese per la riscossione, furono allontanati da quattro feroci tori usciti del vicino eremo. Note: la tappa è molto semplice e piatta, per cui non richiede dispendio di energie. La monotonia del paesaggio rotta di tanto in tanto da piccoli paesi può essere presa come un momento di pausa per prendere la carica verso le tappe successive.

il portale

i 4 tori della storia delle 100 donzelle

Tappa n° 15 : Boadilla del Camino - Carrion de los Condes / km 24,6

Ubicazione Servizi Costo in €

località a km

Albergue de peregrinos

via telefono P Lt UC @ wf Ap Not Clz Ce

Frómista 5,7

Canal de Castilla

C/ La Estación, dopo il tunnel sotto i binari

979 81 01 93 si 48 no si si Apr/ott 7 fuori 8

de Frómista Plaza de San

Martín 979 81 10 89 686 579 702

si 56 no out - anno 7 2,5 fuori

Estrella del Camino

Avenida del ejérci-to español di fronte

al centro medico

979 81 03 99 653 751 582

si 34 no

si

si Mar/ 1Nov

7 Servizio cena e colazione

Betania Av. Ejército Español, 26

638 846 043 no 5 no si - Dic/feb Donativo: cena e colazione fuori

Población de Campos

3,5 Población de

Campos Vicino il cimitero

979 81 10 99 685 510 020 625 469 326

si 18 si si si anno 4 3 9

Villarmentero de Campos

5,5 Amanecer C/ José Antonio, 2 629 178 543 si 32 si si - Mar/ott 6/3 colazione

e cena comunitaria

Villalcázar de Sirga

4,1 Villalcázar de

Sirga Plaza del Peregrino

979 88 80 41 no 20 ni si - Apr/ott dona-tivo fuori

Carrión de los Condes

5,8

Monasterio de Santa Clara

Calle de Santa Clara, 1

979 88 08 37 si 31 Solo MW

Mar/nov 5 fuori

Parroquial de Santa María

Accanto alla Chiesa de Santa María 979 88 07 68 no 52 si si si Mar/ott 5 fuori

Espíritu Santo Plaza de San

Juan, 4 979 88 00 52 ni 90 si si si anno 5 fuori

fuori

Juvenil Carrión de los

Condes 979 881 063 ?? 170 no si - anno ?? fuori

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Carrion de los Condes - Terradillos de los Templarios / km 26,6 16

Usciamo da Carrión percorrendo la calle de José Antonio e attraversando il ponte sul río Carrión giungiamo al monasterio benedictino de San Zoilo oggi hotel e cen-tro di studio e documentazione sul cammino di Santiago con una ricca biblioteca Jacobea, aperta al pubblico. Attraversiamo la statale N-120 e prendiamo la strada per Villotilla (percorsi 2km) non trafficata e un poco abbando-nata. Dopo un Km circa troviamo alla nostra destra quella che era una proprietà dell'abadía de Benevivere. Otto-cento metro più avanti abbandoniamo questa strada per prendere la Vía Aquitana. Antica strada romana che univa la lontana Bordeaux ad Astorga e che qui conserva ancora parte del suo tracciato originale. Sono 11,5 km dritti sotto il sole (... se non piove e tira vento), senza possibilità di ombra e con una pavimentazione ciottolata che mette a dura prova piedi e caviglie. Prima di incrociare la strada per Bustillo a circa un ora di cammino dall'inizio della "calzada romana", in certi periodi dell'anno si può trovare un bar "improvvisato" (un container prefabbricato) ... ma meglio non fare affidamento potrebbe essere chiu-so. Dopo 2,5 km dall'incrocio con la strada per Bustillo, un cippo in pietra informa che di li passa una delle vie di transumanza (Cañada Real Leonesa)usate dai pastori per portare le greggi dai pa-scoli estivi delle terre di Leòn a quelli invernali dell'extremadura e viceversa.

Finalmente dopo 4,5 km dal cippo della via della transumanza, arriviamo a Calzadilla de la Cueza che come un'oasi nel deserto da finalmente ristoro e sollievo. Qui infatti nello stesso locale tro-viamo bar, trattoria con possibilità quindi di dissetarsi, riposare, mangiare un boccone dopo la lunga ed estenuente, ma anche suggestiva marcia sulla "calzada romana". Dopo il meritato "decanso" (riposo), riprendiamo la via del cammino che ci porta ad imboccare la strada statale N-120. Attraversiamo il río Cueza proseguiamo lungo un "andadero" che corre parallelo sulla sinistra della della strada. Lungo la strada incrociamo Santa María de las Tiendas, un antico Hospital. Più avanti riattraversiamo nuovamen-

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te la statale N-120 per entrare in Ledigos un piccolo paese con bar e albergue (percorsi km23,4). Un ultimo strappo ci porta fino a Terradillos de los Templarios paese che pren-de il nome dai cavalieri templari che presidiavano in questo luogo, l'ormai scomparso hospital de San Juan. Difficoltà: da Carrión de los Condes a Calzadilla de la Cue-za 17 km senza alcun insediamento umano. Vari attraversa-menti della statale N-120. Da vedere: - Calzadilla de la Cueza piccolo paese di 55 abitanti con numerose testimonianze di età romana come la "via Aquita-nia". Nella chiesa parrocchiale di San Martin si conserva una bella pala d'altare XVI secolo che proviene dall'antico monastero di Santa María de la Tiendas il cui nome (tiendas) deriva dal mantello di tela che i pellegrini usavano per coprirsi. - Ledigos piccolo paese di 80 abitanti. La chiesa parrocchiale consacrata a Santiago, conserva al suo interno tre immagini differenti del santo: Matamoros, Apostolo e pellegrino. Come in altre località della zona si possono vedere le "palomars" (piccionaie) Di forma quadrata o circolare costruite in mattoni per allevare i piccioni che costituiscono una "prelibatezza" culinaria dei luoghi. - Terradillos de los Templarios nella chiesa parrocchiale di San Pedro si conserva un crocefisso del XIV secolo.

Tappa n° 16 : Carrion de los Condes - Terradillos de los Templarios / km 26,6

Ubicazione Servizi Costo in €

località a km

Albergue de peregrinos

via telefono P Lt UC @ wf Ap Not Clz Ce

Calzadilla de la Cueza

17,0

Municipal Calle Mayor, 1 670 558 954 no 34 no si - anno 5 fuori

Albergue Privato

Fine paese , dietro la calle mayor

979 88 31 87 616 483 517

no 80 no out - anno 7 servizio cena e colazione

Lédigos 6,4 El Palomar C/ Ronda de

Abajo 979 88 36 05 979 88 36 14

ni 52 si si - Feb/nov 6/8 Al bar e ristorante

Terradillos de Templa-

rios 3,2

Los Templarios

Inizio Terradillos de Templarios

667 25 22 79 si 52 no si - Apr/ott 7/10 Servizio bar risrorante

Terradillos de los Templ.

Jacques de Molay C/ Chiesa

979 88 36 79 657 16 50 11

si 49 no si si 1feb/ 10Dic

8/10 Menù a 10€

bar x colazione

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Terradillos de los Templarios - El Burgo Ranero / km 30,6 17

Lasciamo Terradillos de los Templarios percorrendo una pista in ghiaiosa che dopo circa 1,5km si butta nell'asfatlo della provinciale P-905 (siglata anche co-me P-973). Dopo un breve tratto di questa strada si ritorna nuovamente in "pista" su un tracciato che attraversa campi di cereali costeggiato da una fila di pioppi disposti lungo l'arroyo de San Juan y de la Huelga. A Moratinos penultimo paese della provincia di Palencia incontriamo le prime "bodegas" (cantine) scavate nella terra e le case costruite con mattoni impastati con di argilla e paglia. Spero ci sia ancora a Moratinos il simpatico tavolo preparato sopra una botte con un bel contenitore termico di caffè e biscotti, per i pellegrini. Un cartello diceva:" Prendi un sorso se vuoi, lascia un'offerta se puoi, prendi quello che ti serve se hai bisogno." Uno dei tanti bei esempi della filosofia del cammi-no. Sempre a Moratinos nella chiesa de Santo Tomás de Aquino del XVI secolo c'è una scultura della Vergine con Gesù bambino dello stesso periodo. Dopo 2,5 km giungiamo a San Nicolás del Real Camino, ultimo paese della provincia di Palencia. Questo piccolo borgo dove tra l'altro troviamo bar, ristorante e un albergue, è citato nella storia del cammino già a partire dal XII secolo come ripor-ta José María Lacarra nel secondo capitolo de Las Peregrinaciones a Santiago de Compostela: "... in San Nicolas del Real Camino nel secolo XII c'era un lebrosario gestito da canonici di San Agosti-no ..." Usciamo da San Nicolas del Real Camino, superiamo il río Sequillo e prendiamo il percorso per i pellegrini che corre parallelo alla statale N-120. Un centinaio di metri più a nord corre l'Autostra-da A-231 detta del camino de Santiago. Lungo questa via, passiamo il confine che ci porta nella provincia di León. Il cammino prosegue parallelamente alla statale N-120. Ad un certo punto ci por-tiamo dall'altra parte della strada e dopo aver superato il río Valderabuey sopra un ponte di pietra entriamo in un'area verde con alberi e tavoli per la sosta dove si trova la ermita de la Virgen del Puente in stile romanico/mudéjar (percorsi 10,3km). Il cammino prosegue verso la vicina Sahagún.

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Si evita l'attraversamento della N-120 con un sotopasso ed entriamo in città lungo la calle Ronda de Estación transitando in prosimità dell'albergue Municipal. Sahagún è la città dei santi Facundo e Primitivo, legionari romani convertiti al cristia-nesimo che furono martirizzati ed annegati nel fiume Cea ai tempi di Diocleziano. Nel medioevo, Sahagún era sotto l'influs-so totale del monastero di San Benito, detto il Cluny spagnolo (dal notissimo monastero francese di Cluny da cui i frati clau-niacensi). La dominazione del monastero sulla popolazione di Sahagùn era tale che arrivò ad imporre penitenze come la proibizione di mangiare carne, obbligando la gente a comprare il pesce dai monaci stessi che praticavano la pescicoltura. Dice la leggenda che davanti a questa imposizione la gente cominciò a gettare i maiali nel fiume per poterli pescare e mangiarli come pesce senza rompere la penitenza. Da vedere sono la Iglesia de San Lorenzo del XIII secolo, in perfetto stile mudéjar cioè con l'utilizzo del mattone anzichè della pietra di cui la zona era povera. La Iglesia de San Tirso delle stesse caratteristiche di quella di San Lorenzo e in fine l' Arco de San Benito in stile barocco del XVII secolo che sostitui una porta romanica del monstero di San Benito ormai in

rovina. Percorriamo le vie Herrería e Antonio Nicolás fino all'u-scita dalla città che abbandoniamo completamente con l'attra-versamento del río Cea per il ponte in pietra "puenteCanto” (percorsi 13,7km). Si prosegue lungo un cammino parallelo alla Statale N-120 fino ad incrociare un cippo di pietra che segnala una direzione alternativa del cammino che porta a Calzadilla de los Her-manillos. Noi proseguiamo verso El Burgo Ranero, ma nessuno ci vieterebbe l'alternativa, anche perchè il giorno dopo le vie si ricongiungerebbero a Mansilla de las Mulas. Da questo cippo in pietra quindi, proseguiamo in direzione El Burgo Ranero su

di un lungo tratto di strada appositamente strutturata per il passaggio dei pellegrini con un filare di alberi impiantati per creare un po' d'ombra che ci accompagnerà per oltre 30 km. Dopo un'ora di cammino alla nostra sinistra vediamo in una radura la ermita de Nuestra Señora de Perales. Più avanti, dopo aver attraversato un torrente, sul lato della strada troviamo una croce che ricorda un pellegrino tedesco, Manfred Kress morto sul cammino. Si entra cosi nel paesino di Bercianos del Real Camino interessante e curioso per le case fatte con mattoni di argilla e paglia (percorsi 23km). Lungo la via del paese troviamo dei negozi di generi alimentari e un bar. Si ritorna sulla "via albera-ta". All'altezza del arroyo del Olmo troviamo un'area di "descanso" (riposo). La pista alberata prose-gue passando sotto il viadotto dell'autostrada A-231 e quindi fino a El Burgo Ranero conclusione della nostra odierna e lunga tappa. Nota: Chi volesse percorrere il cammino verso Calzadilla de los Hermanillos deve stare attento al bivio dove il cippo se-gnala tale deviazione a girare appunto verso destra e attraver-sare il ponte sopra la autostrada A-231. Entrati a Calzada de Coto è bene informarsi sullo stato di segnatura del tracciato che non è molto evidente. Uscendo dal paese il cammino pro-cede lungo un tracciato fino ad incrociare la ferrovia e da qui si continua attraverso macchie di arbusti, piccoli boschi in totale solitudine fino alla fattoria agroturistica di monte Valdelocajos. Ancora tre km e poi si arriva a Calza-dilla de los Hermanillos dove troviamo un bar, una "tienda" (piccolo negozio di alimentari) e un alber-gue per los peregrinos (percorsi km 26,5). Il giorno dopo si procederà fino a Mansilla de las Mulas per riprendere il tracciato del cammino francese.

Elenco accoglienze, alla pagina successiva >>

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Tappa n° 17 : Terradillos de los Templarios - El Burgo Ranero / km 30,6

Ubicazione Servizi Costo in €

località a km Albergue de peregrinos

via telefono P Lt UC @ wf Ap Not Clz Ce

Moratinos 3,3 San Bruno gestione italiana Calle Ontanón, 9

979 06 14 65 672 629 658

si 18 no si - Apr/ gen

9 Servizio cena e bar

San Nicolás del Real Camino

2,5 Alberguería Laganares

Plaza de la iglesia 979 18 81 42 629 181 536

si 22 no si - 15Mar/ 1Nov

8

9Sahagun 7,2

Peregrinos Cluny

Iglesia de la Trinidad

987 78 21 17 987 78 00 01

no 64 si si - anno 5 fuori

Viatoris Calle Arco

Travesía, 25 987 78 09 75 679 977 828

si 50 si si si Mar/ott 5/8 3,5 10

de las Madres Benedictinas

Monasterio de Santa Cruz. C/

Antonio Nicolas, 40 987 78 11 39 si 12 no si si

Apr/ 10-Ott

8/ 18/ 25

5 10

Calzada del Coto P

erco

rso

altern

ativo

San Roque C/ Real, s/n 674 587 001 987 78 12 33

si 36 si - si anno dona-tivo fuori

Calzadilla de

los Hermanillos

Calzadilla de los Hermanillos

C/ Mayor, 28 987 33 00 23 987 33 00 13

no 22 si si - anno dona-tivo fuori

Vía Trajana C/ Mayor, 57 987 33 76 10 600 220 104

si 20 no Si €

- Mar/nov

15/ 35

Servizio cena e colazione

Bercianos del Real Camino

Francés 10,0

Albergue Bercianos

C/ Santa Rita, 11 987 78 40 08 no 46 si - - Apr/ 1Nov

Donativo: Cena e colazione

comunitaria

Santa Clara C/ Iglesia, 3 angolo

Plaza Mesón 605 839 993 987 78 43 14

si 19 si si si anno ?Donativo?: colazione 3€

fuori

El Burgo Ranero

7,6

Domenico Laffi Plaza Mayor 987 33 00 23 987 33 00 47

no 28 si si - anno Do-nativ

o

Al bar e ristorante

La Laguna C/ La Laguna, 12 987 33 00 94 no 28 si out - Mar/nov

8 fuori

Servizio cena e bar

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El Burgo Ranero - León / km 37,1 18

Potrebbe essere saggio dividere questa tappa in due parti facendo sosta a Mansillas de las Mulas (19,0 Km) e riservare la seconda parte (18,1 Km) fino a León per il giorno dopo (come proposto nella mappa). In questo modo ci stancheremo meno e avremo più tempo per ammirare le bellezze della città di León e in particolare la stupenda cattedrale gotica. La tappa è molto semplice e necessità di poca descri-zione. Uscendo da El Burgo Ranero attraversiamo

una zona paludosa habitat ideale per anfibi, rapaci e anatre. Ritroviamo la pista alberata e un pae-saggio del tutto simile a ieri. Dopo un'ora e mezza di cammino affianchiamo alla nostra sinistra una pista di scuola di volo per aerei ultraleggeri e un km più avanti arriviamo al bivio di Villamarco (percorsi 8 km). La monotonia della linea retta del cammino è interrotta quando il tracciato devia per il sottopasso della ferrovia e poco dopo per il passaggio dell'arroyo de Valdearcos. Si giunge quin-di a Reliegos che ci appare all'ultimo momento. Antico insediamento romano dove confluivano di-verse strade, Reliegos è conosciuto anche per un meteorite del peso di quasi 9 kg che cadde il 28 dicembre del 1947 in piena calle Real. Entrando in paese troviamo una caratteristica "bodegas" (cantina) di mattoni e scavata nella terra, usata per la conservazione del vino e oggi recuperata sia come luogo per l'assaggio di vini, sia per incontri. Uscendo dal paese, lungo calle Real, ci ritroviamo tra le vaste estensione dei cam-pi di cereali dai quali spuntano le grandi strutture di irrigazione. Da qui inizia la misurazione delle distanze in "leghe" (circa 5,6 km) una caratteri-stica di questi territori. Dopo aver passato un traliccio della line elettrica entriamo in un'area di "descanso" (riposo) e termina la ormai familiare pista alberata. Superiamo la statale N-601 per un viadotto e attraversan-do un canale di irrigazione entriamo in Mansilla de las Mulas antica città murata. Sede di ben sette chiese, due conventi e tre hospitales quando era un importante centro commercia-le per il grano, oggi conserva in uso solamente due chiese; Santa Maria del 1220 ma ricostruita nel XVIII secolo e la ermita de Nuestra Señora de Gracia. Il cammino passa sotto la Puerta del Castillo costruita in pietra calcarea. Percorriamo la calle de

“bodegas”

Alba sulla zona paludosa

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Santa María da cui spunta la torre della chiesa e la calle del Puente dove troviamo un albergue per i pellegrini e qui potremo terminare la prima parte di questa tappa da dove ripartire domani. Usciamo da Mansilla, passiamo sopra il ponte del río Esla e prendiamo una strada che si dirama a sinistra parallelamente alla statale N-601 e dopo un'ora giungiamo a Villamoros de Mansilla (percorsi 23,5 km). Dopo Villamoros arriviamo a Puente Villarente dove superiamo il río Porma sopra una passerella parallela al lungo ponte di origine medieva-le. La vicinanza con la grossa città si fa sentire, per il traffico, il trambu-sto, la gente. Il cammino diventa molto più variabile. Dopo una salitella raggiungiamo un area coperta di sosta con due fonti d'acqua e siamo a Arcahueja (percorsi 29,5 km). Ci avviciniamo alla zona industriale del-l'alto del Portillo alla porte di León. Si attraversa la trafficatissima statale N-601 lungo il sovrappasso blu costruito

appositamente per favorire il passaggio ai pellegrini e siamo a Puente Castro, quartiere periferico di León separato dalla città dal río Torío. Si entra a Puente Castro lungo calle Simón Arias incrociamo la avenida de Madrid e proseguiamo a destra per calle Victoriano Martínez y plaza Tomás Mallo fino ad arrivare ad una passerella che attraversa il río Torío (sulla destra c'è il ponte di pietra del XVIII seolo). Proseguiamo dritti lungo calle del Alcalde Miguel Castaño fino ad arriva-re alla grande rotatoria con una strada a doppie corsie. Proseguiamo dritti verso il centro storico e puntiamo all'Abergue de Santa María de Carbajal delle suore Benedettine. Il mio consiglio è di alloggiare presso di loro perché in centro città, a 5 minuti dalla stupenda cattedrale, mentre l'albergue municipale è piuttosto periferico. Dalla Aveni-da de Fernández Ladreda proseguiamo dritti in fronte a noi lungo Avenida del Alcalde Miguel Casta-ño fino ad una piazza con una grande fontana. Ci teniamo sulla sinistra e procediamo avanti sempre per Avenida del Alcalde Miguel Castaño. Superata la piazza con la fontana, un centinaio di metri più avanti, troviamo alla nostra destra dopo un piccolo parco alberato, un incrocio di più strade. Passia-mo dall'altra parte della strada e imbocchiamo calle de Barahona. Procedendo dritti lungo questa calle incrociamo all'altezza con la Calle Prado de los Judios i resti delle mura romane. Noi comun-

que proseguiamo dritti nella calle de la puerta Mone-da e al termine di essa giriamo a destra per calle de Escurial e arriviamo in Plaza Santa María del Cami-no dove si trova il monastero delle benedettine e qui termina questa nostra tappa. Una visita alla cattedrale è d'obbligo. Alla sera dalle benedettine alle 21.30 si pùò parteci-pare alla "compieta" l'ultima preghiera delle monache prima di andare a letto.

Mansillas de las Mulas

La splendida catterdale di Leòn

“ a la comida ... “

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Tappa n° 18 : El Burgo Ranero - León / km 37,1

Ubicazione Servizi Costo in €

località a km

Albergue de peregrinos

via telefono P Lt UC @ wf Ap Not Clz Ce

Reliegos 1-2,6

Reliegos de las Matas

C/ Escuela 987 31 78 01 no 45 si si - anno 5 fuori

La Parada C/ La Escuela, 7 987 31 78 80 si 40 Si

mw Si €

si 15Gen/ 20Dic

7/30 Servizio bar e ristorante

Piedras Blancas

Calle Cantas, s/n (strada per Villamarco -

entrando in paese)

607 163 982 987 19 06 27

si 10 No - si Mar/ott 9/45 Servizio bar e ristorante

Mansilla de las Mulas

6,1

El Jardín del Camino

C/ Camino de Santiago, 1

987 31 02 32 600 471 597

si 32 no Si €

si Gen/ nov

8/10 fuori 9/ 10

Peregrinos C/ del Puente, 5 987 31 18 00 no 76 si si si Gen/nov 5 fuori

Puente Villarente

6,8 San Pelayo C/ El Romero 9 650 918 281 987 312 677

si 56 si si si anno 8 Servizio cena e colazione

Arcahueja 4,0 La Torre C/ La Torre, 1 669 66 09 14 987 20 58 96

si 37 Solo Mw si si Mar/nov

da 8 in su

Cena a partire da 5€

León 7,6

S.Tomás de Canterbury

Viale de La Lastra, 53 -quartiere de Puente Castro entrando a León)

987 392 626 si 60 si si si Feb/nov Da 8 in su

fuori

Monasterio Benedictinas

Plaza Santa María del Camino

987 25 28 66, 680 64 92 89

ni 132 no si si anno 9

S.Francisco de Asís'

Fundación Ademar

Viale Alcalde Miguel Castaños, 4 (centro)

637 439 848 987 21 50 60

si 54/ 166

no si si anno 10/ 18

Al bar ristorante

Unamuno (residenza

Universitaria) C/ San Pelayo, 15 987 23 30 10 si 86 no si si Lug/set

10/ 20

Servizio cena e colazione

5 con colazione

Ciudad de León

Campos Góticos 987 08 18

32/33 no 70 no si ? anno 3 fuori

Juveniles existen tres albergues juveniles 987 20 00 06 ? + no - - anno ? fuori

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ITALIANO 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 20 30 40 50 60 70 80 90 100 1000

a che ora parteO acciuga aceto acqua addio aeroporto aglio agnello agosto albergo di lusso albero altopiano amico aperto approfittarsi aprile arancia arrivare

arrosto aspettare auto autobus autostrada autunno avere baccalà banana banca belvedere Bibita bicchiere biglietto birra birra alla spina biscotto bocca bosco braccio brodo budino buonanotte buonasera buongiorno burro caccia caffè caffelatte calamaretti calamari calcio (gioco) caldo calore camera camminare capelli capisco cappella capra carciofo carne Carta Carta di credito casale castello catena montuosa

SPAGNOLO cero uno dos tres

cuatro cinco seis siete ocho nueve diez once doce trece

catorce quince

dieciseis viente treinta

quarenta cinquenta sesenta setenta ochenta noventa

cien mil

a qué ora saleO anchoa vinagre agua hasta luego, adiòs auropuero ajo cordero agosto parador arbol meseta amigo abierto aprovechar abril naranja llegar

asado esperar coche bus autovia, autopista otoño haber bacalao platano banco mirador bibida vaso billete cerveza caña galleta boca bosque brazo caldo flan buenas noches buenas tardes buenos dias mantequilla caza café café con leche chiprrones calamares futbòl caliente calor cama andar cabellos entiendo capilla cabra alcachofa ternera papel tarjeta caserio castillo sierra

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cavolo cena centro storico cercare che ora è? chiesa chiuso ci vediamo O ciao ciliegia cipolla colazione come si chiamaO come stai? confraternita conto coperta cosa spendo? costa costoletta cotto crema crocefisso agli incroci culo cuscino custode dell'albergue data davanti decimo dente dessert destra dicembre dietro dito doccia dolce domani domenica donna dormire dove è O dove trovo un O dritto essere estate

estuario fagioli farmacia fava febbraio fegato ferrovia festa fidanzata fiera figlio filetto fino a fiume formaggio freccia gialla freddo frittata fritto frutta fungo gabinetto galiziano gambe gambero gelato gennaio ginocchia giovedì giugno granaio grazie grotta hamburger hotel ieri insalata inverno io latte lavare i panni lavatoio lavatrice lei lentamente Letto

col cena casco antigo buscar que hora es? iglesia cerrado nos vemos O hola cereza cebolla desayuno come se llama.. que tal? cofradia cuenta colcha qué lew debo? cuesta chuleta cocido natilla cruceiro culo almohada hospitalero fecha delante decimo diente postres derecha diciembre detràs dedo ducha postre mañana domingo mujer dormir donde està O donde hay un O al frente sèr verano

ria judias farmacia haba febrero hìgado ferrocaril fiesta novia feria hijo fileta hasta rio queso flecha amarilla frio tortilla frito fruta champiñon aseo gallego piernas gamba helado enero rodillas jueves junio horreo gracias cueva hamburguesa hotel, hostal ayer ensalada invierno yo leche lavar los paños lavadero lavadora ella despacio cama

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limone lingua lombata lontano loro luce luglio lui lunedì macchina fotografica madre madrileni maggio maionese mais mancare (quanto manca?) manzo martedì marzo mela menu menu a prezzo fisso mercoledì mezzo mezzogiorno mi dispiace mi sembra O miele mio molto municipio mura cittadine nasello naso nebbia negozio neve noi nono nostro notte novembre nulla oggi olio oliva

orata ore piccole ospedale osteria ottavo ottobre padre paese pane panino panna parco parlare parli italiano? partenza passaggio passo, valico pasta (dolce) patata pelle pentola peperoni per favore pesca pesce petto di pollo piastra (cottura) piatto unico piazza piedi pioggia piselli polizia pollo polpo pomodoro ponte pranzo prego primavera primo processione prosciutto prossimo può indicarmi.. può scriverlo

limón lengua lomo lejos ellos luz julio el lunes camara madre gatos mayo mayonesa maiz faltar (cuanto falta?) vaca martes marzo manjana carta menu del dia miercoles medio mediodia disculpeme me parece O miel mi mucho ayuntamiento muralla merluza nariz niebla tienda nieve nosotros novenpo nuestro noche noviembre nada hoy aceite acetuina

dorada madrugada hospital bodega pctavo octubre padre pueblo pan bocadillo nata parque hablar hablas italiano? salida pasaye collado pastela patata, papa piel olla pimientos por favor melocoton pescado pechuga plancha plato combinado plaza pie lluvia guisantes guardia civil pollo pulpo tomate puente comida de nada primavera primer romeria jamon proximo me puede indicar puede escribir?

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quanto costa quartiere quarto quinto rifugio riposarsi riso ruscello russare sabato sale salire salmone salsiccia fresca salsiccia rossa salsiccia stagionata salumi scendere schiena scusi secco secolo secondo sempre dritto sentiero sesto settembre settimo sindaco sinistra sole spiaggia spinaci spuntino da bar stanco stazione strada strada di campagna strada di città succo di frutta suo tenere terzo testa timbro toilette

tonno torrone torta treno trota tu tuo uccello ufficio postale ufficio turistico ultimo uomo uovo uscire uscita uva velocemente venerdì verso verso il basso verso l'alto vescica viale vicino vietato vino vino bianco vino rosso voi vorrei un biglietto vostro yogourt zaino zucchero

cuanto cuesta barrio cuarto quinto albergue descansar arroz arroyo roncar sàbado sal subir salmon salchicha chorizo salchichon charcuterìa bajar espalda perdòn seco siglo segundo todo recto senda sexto setiembre septimo alcalde izquerda sol playa espinacas tapa cansado estaciòn carretera, ruta, camino pista, carreterita calle zumo su tenèr tercero cabeza sello servicio

atùn trurròn pastel, tarta tren trucha tu tuyo pajaro correos oficina de turismo ultimo hombre huevo salir salida uva rapido viernes hacia abajo arriba ampolla avenida cerca prohibido vino vino blanco vino tinto vosotros quisiera un billete vuestro yogùr mochila azucar

Brevi info sulla pronuncia: LL - si pronuncia come la i es. ampolla si pronuncia ampoia amarilla >> amaria H - la H iniziale non si pronuncia es. hola si pronuncia “_ola” CH - si pronuncia ci Mucho si pronuncia “mucio” V - la V si pronuncia quasi una “B” es. Ventana si pronuncia “Bentana” Vaso >> baso J - si pronuncia come un H espirata Roja si pronuncia roha

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La storia di Santiago de Compostela (O.una delle tante versioni)

Giacomo, figlio di Zebedeo, pescatore, era uno dei 12 apostoli, come il fratello Giovanni l'Evangelista. Dopo la resurrezione di Cristo per molti anni girò la penisola iberica per compiere l'opera di evangelizzazione. Tornato in Palestina fu fatto decapitare dal re Erode Agrippa, che temeva che l'apostolo acquisisse un eccessivo potere; i suoi discepoli Atta-nasio e Teodoro ne raccolsero il corpo e lo trasportarono segretamente con una nave nei luoghi della predicazione. Sbarcati nei pressi di Finisterre si addentrarono in Galizia e gli diedero sepoltura. Nei secoli successivi si perse traccia del sepolcro. Nell'anno 813 l'ere-mita Pelayo vide, per molti giorni successivi, una pioggia di stelle cadere sopra un colle. Una notte gli apparve in sogno San Giacomo che gli svelò che il luogo di quelle pioggia di stelle indicava la sua tomba. L'abate rimosse la terra che nei secoli si era depositata e scoprì il sepolcro. Ne diede notizia al Vescovo locale Teodomiro che confermò la veridi-cità dell'accaduto. La notizia giunse presto al papa ed ai principali sovrani cattolici dell'e-poca. Di qui iniziò il culto di Santiago (il nome è la contrazione di San Giacomo). Fu costruita una piccola chiesa sul luogo del sepolcro; ben presto sorse intorno una città che fu denominata Santiago de Compostela (da campus stellae - il campo delle stelle)

I Pellegrini

Lungo i diversi itinerari che portano a Santiago di Compostela sono transitate persone di qualsiasi indole e condizioni: pellegrini di buona fede, per condanna giudiziaria o canoni-ca, giullari, mendicanti, vagabondi, avventurieri, profughi, banditi...

I penitenti religiosi realizzavano il cammino mossi da una necessità personale, sentivano un desiderio incontenibile di visitare il luogo nel quale riposavano i resti dell'Apostolo San-tiago per ottenere una relazione personale con lui.

Il pellegrino alla partenza si spogliava degli averi e spesso doveva vendere o ipotecare i beni per potersi finanziare il viaggio. Faceva testamento e dava disposizioni per il gover-no del patrimonio in sua assenza. Spesso la Chiesa interveniva attivamente in questa funzione di tutela. Questo stato particolare conferiva al pellegrino un particolare presti-gio. La scelta di fare un pellegrinaggio era generalmente una libera decisione personale: - per chiedere una grazia - per adempiere ad un voto - per una ricerca religiosa personale Tuttavia in molti casi era imposto come pena dal giudice o come penitenza dal confessore per colpe o peccati di particolare gravità. Chi era ricco poteva mandare una persona a fare il pellegrinaggio per proprio conto. I pellegrini viaggiavano solitamente in gruppo, per sostenersi e proteggersi reciprocamen-te: i pericoli erano rappresentati dallo stato spesso precario delle strade, dalle catastrofi naturali e soprattutto dai banditi che infestavano le strade. Lungo il percorso si sviluppò una rete di servizi a sostegno dei pellegrini: chiese, mona-steri, alloggi, ospizi, ospedali, locande, molti dei quali ancora visibili ai nostri giorni. Lun-go il cammino nacquero paesi e città, furono costruite strade, ponti. Della protezione dei pellegrini dagli assalti dei briganti si occuparono per un lungo periodo molti ordini ospitale-

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ri: tra essi principalmente i Templari (fino al loro scioglimento - secolo XIII). Molti re e personaggi noti effettuarono il pellegrinaggio: San Francesco fu uno di questi. Il pellegrinaggio a Santiago de Compostela ebbe una rapida diffusione nel mondo cristia-no, nel quadro del rifiorire della spiritualità che caratterizzò l'inizio del secondo millennio. Dante Alighieri (Vita Nova, XL, XXIV) parla di tre grandi vie di pellegrinaggio: - una diretta a Gerusalemme - i pellegrini erano detti "palmieri" (le palme d'oltremare); la palma era anche il simbolo del pellegrinaggio. - una diretta a Roma - i pellegrini erano detti "romei" (da Roma); il simbolo era la croce. - una diretta a Santiago - erano i "pellegrini" propriamente detti (il luogo più lontano, più peregrino); il simbolo era la conchiglia. Le grandi direttrici dei tre grandi pellegrinaggi del mondo cristiano erano costituite da: - un insieme di vie che, attraversando la Francia su più tracciati, confluivano a Roncesval-les e a Puente la Reina, per dirigersi a Santiago de Compostela - un altro insieme di vie che, provenendo da diverse località europee, confluiva nella Via Francigena fino a Roma; chi andava in Terrasanta proseguiva lungo l'antica via Appia fino ai porti pugliesi. Questa stessa via era utilizzata, in direzione opposta, dai pellegrini che, partiti dall'Italia diretti a Santiago, valicavano le Alpi e si immettevano nella Via Tolosana. Il pellegrinaggio verso Santiago ebbe periodi di maggiore o minore partecipazione. Fu sostenuto e promosso soprattutto dalla componente più illuminata ed evangelica della Chiesa. Nel secolo XVIII iniziò un progressivo declino. La maggior parte delle strutture di accoglienza cadde in abbandono; altre cambiarono destinazione d'uso. Una ripresa è iniziata negli anni '80. Un decisivo contributo è stato dato dalla visita del papa Giovanni Paolo II a Santiago nell'anno 1989, in concomitanza con l'incontro mondiale della gioven-tù: mezzo milioni di giovani convennero a Santiago da ogni parte del mondo, e fu la mag-gior concentrazione di pellegrini mai registrata. Da allora il flusso dei pellegrini è aumen-tato progressivamente e in modo inarrestabile, tanto che, nei mesi estivi, si creano spesso situazioni di eccessivo affollamento negli albergue esistenti, nonostante le strutture tem-poranee aggiuntive che vengono allestite dai Comuni, dalle Parrocchie, dalle Associazio-ni. Il 23 ottobre 1987 il Consiglio d'Europa ha dichiarato i percorsi che portano a San-tiago "itinerario culturale europeo", mettendo a disposizione risorse economiche per segnalare convenientemente il cammino, ristrutturare e costruire i rifugi per alloggiare i pellegrini; nel 1993 l'UNESCO li ha dichiarati "patrimonio dell'Umanità".

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Pietro Scidurlo, 36 anni, di Somma Lombardo (Varese), disabile motorio dalla nascita, percorre negli anni 2012, 2013 e 2014 il cammino di Santiago.

Da questa sua esperienza nasce l’idea di creare una guida che offra tutte le informazioni necessarie affinché persone con disabilità possano realizzare l'esperienza del cammino nel

rispetto delle loro esigenze.

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