Pico Della Mirandola Giovanni - Conclusiones Magicas y Cabalisticas-doc
Pico 2
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Dalla ricerca all’idea d’impresa:
INCIPIT Campania e la formazione
per la creazione d’impresa
20 ottobre 2011Enrico Viceconte
L’approccio New Business Development
Un nuovo business deve essere progettato strategicamente• Nel sistema d’offerta che è qualcosa di più di un prodotto• Nel value system, vale a dire in tutte quelle partnership che
garantiscono buone possibilità di successo (compresi soci e dipendenti)
• Nelle barriere che difendono il business dalla concorrenza (tra cui la tutela della proprietà intellettuale)
Parliamo dunque di Design Strategico• Per sottolineare l’aspetto progettuale• Per sottolineare la complessità del sistema prodotto da progettare• Per ricordare che gli aspetti organizzativi del value system devono
essere previsti e disegnati con cura
L’approccio New Business Development
La “ricetta” strategica• Non basta avere un’idea brillante di prodotto o servizio, o una
tecnologia innovativa bisogna possedere o sviluppare:• un “modello di business” convincente (ovvero un value system).• una buona squadra• un buon network
Buona ideadi prodotto
Buon modellodi business
Buonasquadra
Buonnetwork
Buon progettoimprenditoriale
Design Strategico
Confronto tra due progetti d’impresa
Team debole idea forte
Team forte idea debole
Una buona idea di business
• Un mercato potenziale ampio, accessibile e ben identificato
• Un buon prodotto-servizio (con caratteristiche di unicità delle funzioni svolte)
• Una buona tecnologia distintiva
• Una buona strategia di ingresso
Un buon prodotto-servizio
Un mercato potenziale
ampio e accessibile
Una buona tecnologia
distintiva
Una buona
strategia di ingresso
Un buon modello di business
• Un network di partner del valore ben identificato (chi)• Un network di partner raggiungibili (dove)• Dei ruoli nel network ben identificati (cosa)• La convenienza per ciascun partner (perché)• Modalità contrattuali ben definite (come)• Una tempistica ben definita (quando)
Una buona squadra
• L’uomo giusto al posto giusto (chi)• Dislocato dove serve (dove)• Compiti ben identificati (cosa)• La convenienza per ciascun membro (perché)• Modalità contrattuali ben definite (come)• Una tempistica ben definita (quando)
Un buon network
Numero, rilevanza e intensità delle relazioni:• con i potenziali clienti• con i potenziali business partner• con i potenziali fornitori• con gli altri stakeholder
Il tutto corredato da un buon business plan
Un buon business plan:• Contiene la formulazione della strategia• È una guida alla pianificazione razionale delle attività del progetto• E’ uno strumento di comunicazione efficace e persuasivo verso
possibili finanziatori• E’ la messa a punto di tutte le leve manageriali e organizzative
Il Business Planè un progetto, ragionevolmente dettagliato, che getta le fondamenta dell’impresa e le garantisce maggiori probabilità di sopravvivenza.
HO DETTO:“RAGIONEVOLMENTE DETTAGLIATO”!
Self Assessment attitudinale
E’ necessario chiederti: ho le caratteristiche giuste?
1. una solida cultura di base (anche non accademica); Si No 2. tenacia; Si No 3. leadership; Si No 4. flessibilità operativa; Si No 5. orientamento al cambiamento, e alla indipendenza; Si No 6. immaginazione e problem solving; Si No 7. fiducia in te stesso; Si No 8. senso di responsabilità; Si No 9. capacità di valutazione; Si No 10. capacità di assunzione del rischio; Si No
Si = 1 punto; No = -1 punto; non so = 0 punti
IN PARTE TALI CARATTERISTICHE SONO INNATE O PRECEDENTI;
IN PARTE SI SVILUPPANO CON UN TRAINING E UN
COACHING SPECIFICI
Self Assessment manageriale
E’ necessario chiederti: ho le conoscenze manageriali giuste?
1. Strategia Si No 2. Marketing; Si No 3. Gestione commerciale e vendite (comprese tecniche di vendita); Si No 4. Business Communication; Si No 5. Amministrazione finanza e controllo; Si No 6. Organizzazione; Si No 7. Gestione delle risorse umane; Si No 8. Operations management (produzione e Supply Chain Management); Si No 9. Gestione dell’innovazione tecnologica; Si No 10. Metodi quantitativi per la decisione; Si No
Si = 1 punto; No = -1 punto; non so = 0 punti
TALI CONOSCENZE SI SVILUPPANO, AD ESEMPIO, CON UN EXECUTIVE MBA
Self Assessment dell’idea “seme”
Qual è l’osservazione che ti ha spinto a formulare l’idea?
1. La conoscenza/scoperta di una nuova tecnologia che può risolvere dei problemi meglio di altre; Si No
2. L'espansione della domanda di un certo prodotto/servizio; Si No
3. La modificazione dei gusti o delle necessità del mercato; Si No
4. il successo di altre imprese; Si No
5. L’analogia di un problema osservato con altri per cui si conoscono soluzioni efficaci Si No
6. Altro:
Se osservo un po’ tutte queste cose l’idea è “probabilmente” buona
E’ NECESSARIO SVILUPPARE CURIOSITA’ E SPIRITO DI OSSERVAZIONEIL MODO MIGLIORE E’ NON
“LEGGERE DA UN SOLO SCAFFALE”
Self Assessment della “creatività”
Sei abbastanza creativo?
1. Osservi spesso analogie tra fenomeni diversi? Si No
2. Interrompi la sequenza lineare del ragionamento in cerca di nuove idee? Si No
3. Sei portato alla sintesi più che all’analisi? Si No
4. Ti fidi del caso nel percorrere una certa strada? Si No
5. Riesci a non” innamorarti” di una certa soluzione? Si No
6. Sai generare molte opzioni alternative e poi sceglierne una con sicurezza? Si No
7. Sai vedere dal punto di vista degli altri (soprattutto dei potenziali clienti o partner)? Si No
8. Ti diverti nel progettare cose nuove? Si No
9. Ti entusiasma trovarti davanti a problemi nuovi? Si No
10. Non ti senti frustrato quando devi abbandonare una certa idea o punto di vista. Si No
LA CREATIVIA’ NON E’ LA FANTASIA. C’E’ANCHE IL METODO E LA
CONCRETEZZA.QUESTE SONO CARATTERISTICHE CHE
POSSONO ESSERE PARZIALEMNTE SVILUPPATE CON METODOLOGIE
STRUTTURATE
Sviluppare l’idea “seme”
KISS: Keep It Simple Stupid!
1. Un’ idea buona è spesso semplice: se è troppo complicato spiegarla probabilmente c’è un problema.
2. Un’idea buona ha dentro un’intuizione e l’intuizione si spiega con poche parole
3. Provare a schematizzare ad un amico l’idea su un fazzolettino di carta al bar è il metodo che alcuni suggeriscono per verificare la semplicità del concept.
Pianificare la roadmap
• Arrivare in breve tempo ad una presentazione breve e strutturata del proprio piano
• Utilizzate assieme ai soci o ai collaboratori un tabellone disegnando il percorso verso la verifica di fattibilità del progetto, compresi gli incontri con gli esperti e i possibili finanziatori.1. Dall’idea ai diversi concept alternativi per
svilupparla2. Concept selection3. Verifiche4. Il percorso può prevedere delle uscite (kill-
it)5. INCIPIT Campania è a tua disposizione
per pianificare quest’analisi con il servizio Techno-mining
Preparazione
• Tools fondamentali– Individuazione della “value proposition” e dell’
“elevator pitch”– Stesura definitiva del business plan per i possibili
partner ed investitori
• Percorso di affinamento– Primi incontri (pitches e incontri con investitori e
partner)– analisi dei feedback degli incontri– Correzione della strategia e del piano di marketing in
base ai feed back ricevuti
SI
NO
Il piano di formazione di INCIPIT CampaniaI partecipanti del vivaio imprenditoriale INCIPIT potranno iscriversi all’Academy
e a tutti i corsi ed eventi previsti nel modo seguente:
Inviando nome e cognome all’[email protected]
saranno iscritti al Moodle Spacehttp://elearning.stoa.it/incipit/
digitando:
USERNAME: cognome.nome
PASSWORD: nome
I feedback sul processo formativo saranno inviati al gruppo di progetto attraverso lo strumento del learning log all’indirizzo:
http://moourl.com/learningincipit
Grazie per l’attenzione
http://incipitcampania.wordpress.com/