Piccola guida per difendere il mare - legambiente.it · · Se avvistate fognature a cielo aperto...

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Piccola guida per difendere il mare

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Piccola guida per difendere il mare

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Al fianco di Goletta Verde per difendere il mare e le costeQuasi 8.000 chilometri di costa, 15 regioni costiere, 28 Aree marine protette, decine di isolegrandi e piccole: un patrimonio inestimabile, quello rappresentato dal mare e dalle costeitaliane, che continua a subire attacchi, dall’inquinamento alle speculazioni edilizie, dalla pescadi frodo ai tentativi di privatizzazione, dal traffico di merci pericolose al turismo dissennato. Era il 1986 quando per la prima volta Goletta Verde di Legambiente salpò iniziando il suoviaggio lungo le coste, in difesa del mare: una grande campagna di monitoraggio scientifico, di sensibilizzazione e di informazione. In questi anni Goletta Verde ha fatto molto per salvare ilnostro mare, ma molto rimane da fare, anche da parte di tutti i cittadini e gli amanti del mare.

Questo opuscolo è una guida nel mondo del mare per diventare protagonisti attivi nella difesadi mare e coste, per sapere cosa fare se si è testimoni di illeciti e di tutte

quelle situazioni che possono mettere in pericolo il delicatoecosistema marino e costiero.

Divieto di balneazione ai prepotenti!Una moto d’acqua è troppo vicina alla riva? Una barca sta ancorando dove non potrebbe? Scopriamouno scarico abusivo? Ci chiedono di pagare un pedaggioper raggiungere il mare?

Che fare?È arrivato il momento di non subire più passivamentema di rivendicare il rispetto dell’ambiente, in primapersona!

Come?Ognuno di noi può contribuire a migliorare la vita e la

conservazione dell’ambiente marino, denunciando le situazioni di illegalità, adottando comportamenti virtuosi.

Scopri come seguendo i consigli di questo opuscolo oppure segnalaci il problema scrivendo [email protected], chiama il numero 06.86268417 oppure rivolgiti ai comitati regionali di Legambiente: trovi tutti i recapiti su www.legambiente.eu

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In spiaggiaIl mare è gratis!Il libero accesso al mare è un diritto inalienabile di tutta lacollettività, nessuno può negarlo, sia questi uno stabilimentobalneare, un residence o un villaggio turistico.“È fattoobbligo per i titolari delle concessioni di consentire il libero egratuito accesso e transito, per il raggiungimento dellabattigia antistante l’area compresa nella concessione, anche alfine della balneazione”: questo è quanto stabilisce la legge 296del 2006. Chi vuole liberamente accedere alla battigia e al mareattraverso uno stabilimento balneare o un’area in concessione puòfarlo senza pagare alcun biglietto d’ingresso. Ma attenzione: per motividi sicurezza legati all’eventuale passaggio di mezzi di soccorso, ilbagnasciuga non può essere occupato, se non in via transitoria; per questo motivo sulla battigianon è consentito l’uso di ombrelloni, lettini e sdraio.· Gli accessi negati devono essere tempestivamente denunciati al locale Comando dei Vigili Urbanie/o alla locale Capitaneria di Porto.

Quando l’accesso non è per tuttiDeve essere sempre garantita la possibilità da parte dei disabili di poter accedere agevolmentealla spiaggia fino alla battigia. Questo è uno dei punti che fissa la legge che tutela i diritti deiportatori di handicap (legge 104/92). Sussiste il divieto di esercizio balneare se nel propriostabilimento non vi è stato l’abbattimento delle barriere architettoniche.· Le segnalazioni devono essere rivolte al locale Comando dei Vigili Urbani.

La spiaggia è libera o no?La spiaggia libera attrezzata è una spiaggia LIBERA dove è data la possibilità ad alcuni gestori dipoter offrire dei servizi, dal ristoro all’affitto di attrezzature, come ombrelloni e sdraio, solo surichiesta. Le spiagge libere attrezzate hanno quindi il vincolo di non poter preistallare ombrelloni e quanto altro ma di predisporli solo nel momento in cui questi sono richiesti dai clienti.Se la mattina arrivate in una spiaggia libera attrezzata e trovate già le attrezzature montante (pur non essendo utilizzate da nessuno) sappiate che ciò comporta una violazione.· Non vi fate rubare spazio da chi non ne ha alcun diritto: segnalate la permanenza fissa delleattrezzature da spiaggia al Comando dei Vigili Urbani o alla locale Capitaneria di Porto.

Stessa spiaggia?Nasce dal nulla un chioscetto dalla sabbia, una staccionata o, peggio ancora, strutture in cementoche deturpano la spiaggia? Qualcuno ha intaccato le dune o la vegetazione naturale?· Per verificare l’eventuale legittimità di opere e fare segnalazioni rivolgetevi alla locale Capitaneriadi Porto, al Comando dei Vigili Urbani o al Comune.

Quando la spiaggia è un bazar del rifiutoOvviamente, abbandonare rifiuti in spiaggia è illegale. Le spiagge e la fascia costiera rientrano neldemanio marittimo, su cui sono competenti i Comuni, delegati dalle Regioni. In presenza distabilimenti balneari sono gli stessi gestori della concessione a dover provvedere alla pulizia dellaspiaggia anche in inverno. · In tutti e due i casi, le segnalazioni devono essere indirizzate al Comune.

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Granelli di catrameLa causa principale della presenza di catrame sulle spiagge è rappresentata dagli sversamenti dellenavi, in alcuni casi accidentale, in altri casi legato al lavaggio illecito delle cisterne. Gli art. 16 e 17 della legge 979/82 vietano, a tutte le navi, di versare idrocarburi o sostanze nocivenelle acque marittime interne e nel mare territoriale. · Se avvistiamo presenza di granelli di catrame sulla spiaggia bisogna segnalarla alla localeCapitaneria di Porto. Se il quantitativo è maggiore o più diffuso, chiamare contattare sia laCapitaneria di Porto che il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare (06572201).

Stabilimenti sicuriLe regole per gli stabilimenti sono dettate da specifiche ordinanze balneari comunali. Quello che è certo è che ogni stabilimento deve essere dotato di licenza d’esercizio, autorizzazionesanitaria, idonee sistemazioni antincendio e di un locale destinato al pronto soccorso. I serviziigienici devono essere collegati alla rete fognaria comunale e qualora non sia presente un idoneosistema di scarico è proibito, per le docce, l’utilizzo di shampoo e sapone. Infine è vietato l’utilizzodi cabine per il pernottamento. Ogni cento metri d’arenile deve essere predisposta un’appositapostazione di salvataggio con personale abilitato.· Le segnalazioni vanno inoltrate al Comando dei Vigili Urbani.

Divieto di falòResidui di cenere e legno, tizzoni ancora ardenti sotto la sabbia. Accendere fuochi sulle spiagge èassolutamente vietato, a meno che non siano appositamente autorizzati da ordinanza comunale,ad esempio in occasione di ricorrenze o tradizioni popolari.

· Le segnalazioni vanno inviate alla locale Capitaneria di Porto.

Mozziconi? No grazieAnche il mozzicone di sigaretta è unrifiuto, seppur piccolo. Se fumate usate un posacenere daspiaggia o concentrate eraccogliete tutte le cicche primadi andare via. Un mozzicone disigaretta impiega da 1 a 5 anniper degradarsi.

Diffondete questo piccolo gestodi civiltà: fate il passaparola!In

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In mareScarichi illegaliIn Italia esiste l’obbligo di depurazione delle acque reflue stabilito dalla legge 36/94, anche dettalegge Galli. Inoltre l’art. 133 comma 2 del Decreto legislativo 152/06 vieta di aprire o effettuarescarichi di acque reflue domestiche o di reti fognarie, serviti o meno da impianti di depurazione,senza autorizzazione.· Se avvistate fognature a cielo aperto che scaricano in mare, segnalatelo al Comando Carabinieriper la Tutela dell’Ambiente (ex Nucleo Operativo Ecologico, numero verde 800-253608) e inviareun esposto alla Procura della Repubblica e al Comune.

Qualità delle acque di balneazioneA chi chiedere?Nel nostro Paese la normativa vigente sulla qualità delle acque di balneazione fissa i parametrimicrobiologici da considerare per stabilire se si può o meno permettere la balneazione in queltratto di mare. Per legge, i tratti non balneabili devono esporre il cartello di divieto di balneazionee comunque si può sempre ottenere questo tipo di dati, entro 30 giorni dalla richiesta, comeprevisto dalla legge sulla trasparenza degli atti pubblici (ex-legge 241/90). · Lo stato di salute del mare italiano è inoltre consultabile on-line sul sito del Ministero dellaSalute www.ministerosalute.it

Rifiuti solidi o liquidi avvistati in mareContattare la più vicina Capitaneria di Porto o il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorioe del mare, affinché sia attivata un’unità navale anti-inquinamento dislocate lungo tutte le costeitaliane. · Se ci si trova in un’Area marina protetta, contattare anche l’Ente gestore.

TONNO ROSSO Non lo cancelliamo!Stop alla pesca selvaggia. Si alla corretta gestione della risorsa.Il tonno rosso (Thunnus thynnus) è una specie pelagica diffusain gran parte degli oceani (compreso il bacino delMediterraneo) che vive in mare aperto. Negli ultimi anni la pesca al tonno rosso ha subito unincremento notevole nel bacino del Mediterraneo per viadi un’accresciuta domanda del mercato orientale(Giappone e Corea in particolare) e di tecnologie emezzi sempre più sofisticati per l’avvistamento deitonni. Tutto ciò ha determinato uno sfruttamentoeccessivo dello stock di tonno rosso che sta seriamentepreoccupando esperti e ricercatori del settore. Per questo Legambiente e l’associazione ambientalistaspagnola Ecologistas en Acciòn hanno lanciato un appelloper fermare la pesca selvaggia del tonno rosso e perchiedere regole più severe e certe circa la pesca del tonno.

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Un acqua scooter impazzito?Sebbene non esista una normativa nazionale generale che regoli l’utilizzo delle moto ad acqua, si può fare riferimento alle ordinanze balneari locali, emesse dalle Capitanerie di Porto o da altreautorità, che vietano sempre e comunque la navigazione a motore nella fascia costiera destinataad uso esclusivo della balneazione. · Se ci si trova in un’Area marina protetta, l’uso delle moto ad acqua è severamente regolamentato.

Ecco alcuni esempi di OrdinanzeL’uso della moto d’acqua è consentito esclusivamente in ore diurne tranne che dalle ore 13 alle ore16, in condizioni meteomarine favorevoli ed a una distanza non superiore ad 1 miglio dalla costa.Se la distanza dalla costa è superiore a 1 miglio, l'uso dei predetti natanti è consentito anche trale ore 13 e le ore 16.La circolazione delle moto d’acqua è vietata entro 300 metri dalla costa; all’interno dei porti enegli specchi acquei antistanti; all’imboccatura degli stessi; negli specchi acquei interdetti allanavigazione per motivi igienico-sanitari.A livello nazionale, la guida degli acqua scooter è vietata ai minori di anni 16, fermo restando ilpossesso, quando previsto, della prescritta abilitazione. · Le segnalazioni di irregolarità possono essere rivolte alla locale Capitaneria di Porto.

E per gli altri veicoli a motore?In generale è vietato transitare con il motore acceso nella fascia di 300 metri antistante la battigia,mentre si parla di 150 metri per quanto riguarda le coste alte e le scogliere.Se ci si trova in un’Area marina protetta la navigazione a motore è generalmente regolamentata, intalune zone anche vietata. Per l’accesso a terra, ai porti o agli approdi la navigazione è sempreconsentita solo all’interno degli appositi corridoi di lancio segnalati da apposite boe. È necessario comunque far riferimento alle ordinanze balneari locali che fissano le distanze disicurezza.· Per segnalare violazioni bisogna rivolgersi alla locale Capitaneria di Porto.

Quali sono le regole dello sci nautico?Lo sci nautico, che è sempre vietato nelle Aree

marine protette, si può praticare nelle ore diurnee in condizioni meteomarine buone.

La distanza dalla costa deve essere: . oltre 200 metri, con una profonditàsuperiore a 1 metro e 60 cm· oltre 100 metri dalle coste a picco sulmareLa distanza tra il natante che traina e lo sciatore non deve essere inferiore ai12 metri.· Le segnalazioni possono essere rivoltealla locale Capitaneria di Porto.

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SubacqueiMa quali sono le regole della pesca sportiva?In generale è vietato l’esercizio di qualsiasi tipo di pesca danatante nella fascia di mare di 300 metri dalla costa, nelle oretra le 08,30 e le 19,30. Gli attrezzi consentiti sono: bilancia e coppo, giacchio/rezzaglio/sparviero, lenze fisse, lenze di trainodi superficie e di fondo, nattelli, fucili subacquei, fiocine a mano,canne per cefalopodi, parangali fissi o derivanti e nasse (la legge381/88 stabilisce anche le misure massime di questi attrezzi). È vietato vendere o commerciare il prodotto della pesca sportiva, lacui cattura giornaliera non deve comunque superare i 5 kg di peso (salvosi tratti di singoli pesci). Se ci si trova in un’Area marina protetta, la pescasportiva è ulteriormente regolamentata e quella subacquea è sempre vietata.· Le segnalazioni vanno inoltrate alla locale Capitaneria di Porto.

Apnea senza bombole!La pesca subacquea con le bombole rappresenta un reato penale (DPR 1639/68 – DPR 219/83 – Dl381/88). La pesca subacquea può essere effettuata solo in apnea, nelle ore diurne e senza l’uso diapparecchi ausiliari di respirazione (DPR 1639/68 – DPR 219/83 – Dl 381/88), osservando alcuneregole e le altre eventualmente indicate nelle Ordinanze della locale autorità marittima: Rispettareun distanza superiore a 500 metri dalle spiagge frequentate da bagnanti. Divieto assoluto ditransitare in zone frequentate da bagnanti con arma subacquea carica. È obbligatorio immergersicon galleggiante provvisto di una bandiera rossa con striscia diagonale bianca visibile a 300 metri.Non bisogna allontanarsi oltre i 50 metri dalla bandiera segnaletica. · La segnalazione di eventuali irregolarità va fatta alla locale Capitaneria di Porto.

Attività estrattiva? No grazieLa prima cosa da fare è verificare se l’attività estrattiva dal fondo del mare si sta svolgendo conregolare autorizzazione o meno. Occorre far riferimento all’art. 35 della legge 152/99 e lacompetenza in questa materia è della Regione. Ciò non toglie che la Capitaneria di porto o iCarabinieri possano darci delle informazioni su quello che sta accadendo. Per quanto riguarda poigli interventi di ripascimento che potrebbero causare danni all’ecosistema, si deve fare riferimentoalle leggi in difesa del paesaggio.· Rivolgersi alla Regione e/o locale Capitaneria di Porto, Comando dei Carabinieri.

Guardiano del mare insieme a Legambiente Alien, chi li ha visti?

Non è un film di fantascienza ma la campagna di Legambiente e Icram per il monitoraggiodelle specie aliene nel mar Tirreno.

Il fenomeno in progressivo aumento; per questo il monitoraggio e la mappatura delle speciealloctone presenti nel Mediterraneo rappresenta un punto di partenza importante per lo studio

dei cambiamenti climatici e della biodiversità. Le associazioni subacquee e i diving center, rappresentano degli osservatori efficaci ed

indispensabili per il monitoraggio delle specie bioinvasive.

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Le regole d’oro per il buon subacqueoAttenersi sempre a tutte le procedure di sicurezza. Controllate prima di ogni immersione la

pressione dell’aria nelle bombole, la funzionalità degli erogatori, del gav e della strumentazione;dotarsi sempre del galleggiante di segnalazione.

Mai soli! Immergetevi sempre con un’altra persona. Tenete sempre sotto controllo profondità, tempo e quantità d’aria nella bombola. Non uscite maidalla curva di sicurezza. Evitate le risalite in decompressione.

Guardare e non toccare! Lasciate sul fondo del mare, conchiglie, stelle marine, coralli e altriorganismi, reperti archeologici e geologici. Non date da mangiare agli organismi e limitate l’uso didispositivi sonori e luminosi.

Informatevi preventivamente sulle caratteristiche dell’ambiente del sito di immersione.

Non ancorate su fondali che ospitano praterie di Posidonia oceanica e altre fanerogame marine, osul coralligeno

Non effettuate esercitazioni subacquee nei siti vulnerabili o di particolare interesse naturalistico.

Evitate il contatto con il fondo e mantenete l’attrezzatura aderente al corpo, per non disturbare odanneggiare accidentalmente gli organismi.

Limitate l’accesso e la permanenza nelle grotte naturali, per evitare danni e disturbo all’ambiente(ad es. bolle d’aria all’interno).

Segnalate casi di grave inquinamento marino, sversamenti di idrocarburi, rottura di condottesottomarine, discariche sottomarine, scarichi urbani abusivi o non depurati e altre situazionicritiche.

In presenza di rifiuti non ingombranti sul fondale, recuperateli (lattine, bottiglie e buste diplastica). In caso di rifiuti di maggiori dimensioni segnalatene la presenza alle autorità competenti

(Comune, Capitaneria di Porto).

Segnalate le reti abbandonate ancora pescanti o chepossono ancora costituire un pericolo per gli abitanti

del mare.

Denunciate i subacquei che praticanoillegalmente la pesca con autorespiratori o cheesercitano quella in apnea dove non èconsentito.

Denunciate anche tutti gli altri casi di pescaillegale (estrazione di datteri, strascico ocianciolo sotto costa).

Nelle Aree marine protette, non immergetevinella zona A, riservata al ripopolamento delle

specie ittiche e vegetali e alla massima protezione.Munitevi delle autorizzazioni, ove previsto,

contattando gli enti gestori e/o i diving autorizzati.

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Diportisti e pescatoriÈ noto che i problemi principali per l’ecosistemamarino hanno la loro origine a terra; ma non solo,anche i comportamenti scorretti degli utenti delmare rappresentano una grave insidia per lasua salute. Il mare può essere difeso anchemodificando abitudini assai diffuse che lomettono a dura prova.

Migliorare le attrezzaturedi bordoDotare le imbarcazioni di attrezzature per ilrecupero dei residui oleosi presenti nelleacque di sentina. Installare le casse di raccoltadei liquami (holding tanks) e svuotarle presso iporti turistici attrezzati. Acquistare solo motorifuoribordo ecologici, elettrici, a 4 tempi, a iniezionediretta o certificati come poco inquinanti (che rispettano laDirettiva 44/2003CE). Installare dispositivi ecologici per laproduzione di energia elettrica (fotovoltaico, mini-eolico) o il riscaldamento dell’acqua (pannellisolari). Rottamare correttamente gli scafi (in particolare quelli in gomma e vetroresina).

Navigare sostenibileAllontanarsi dalla costa, possibilmente a remi o, laddove consentito, a motore ma senza produrretroppo rumore e onde. Evitare di approdare direttamente sulla battigia. Rispettare sempre i limiti di velocità previsti dalle ordinanze e dai regolamenti delle Aree marineprotette. Navigare a debita distanza dalla costa, facendo molta attenzione a bagnanti e subacquei. Rispettare i divieti di ancoraggio e di balneazione, ove previsto. Non ancorare in corrispondenzadelle praterie di Posidonia oceanica e prediligere i campi ormeggio attrezzati per la sosta. NelleAree marine protette, contattare gli enti gestori per acquisire le dovute informazioni.

Gestire bene l’imbarcazioneAssicurarsi sempre di una buona manutenzione del motore. Usare acqua nel lavaggio della chiglia o soltanto detersivi completamente biodegradabili. Recuperare la carteggiatura usata nella pulizia della chiglia. Recuperare e smaltire correttamente i resti delle riparazioni e/o installazioni effettuate a bordo. Porre estrema attenzione durante le fasi della verniciatura. Utilizzare vernici antivegetative a rilascio zero. Usare sempre prodotti ecologici per la manutenzione della propria imbarcazione.

Attenzione al rifornimentoPrestare sempre la massima attenzione durante le operazioni di rifornimento per prevenireeventuali perdite ed evitare inquinamenti. Utilizzate gli accessori in commercio necessari per evitare sversamenti accidentali.

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Scegliere i porti e i marina dotati di servizi idonei

Preferire i siti dove sono previsti adeguati servizi di smaltimentodei rifiuti (isole ecologiche), servizi per il recupero delle acquenere e servizi igienici adeguati al traffico portuale con correttosmaltimento delle acque. Chiedere - laddove mancano - alleAutorità Marittime, alle Amministrazioni Comunali e alle aziendepreposte, adeguati impegni a dotare i porti di tali servizi.

Smaltire i rifiuti correttamenteFare la raccolta differenziata a bordo e depositare gli oggetti di

scarto, i materiali raccolti e i liquidi usati, negli specifici contenitoriubicati nei porti di arrivo all’interno delle isole ecologiche ove

predisposte. Smaltire a terra correttamente le batterie, e le pistole lanciarazzi e gli oli esausti.

Segnalare materiali pericolosi Segnalare, come doveroso, la presenza in mare di materiali che costituiscono pericolo per lanavigazione (tronchi, carcasse, ecc) avvistati durante la navigazione, indicandone le coordinate per renderne possibile il recupero.

Denunciare i casi di grave inquinamentoDenunciare immediatamente, via radio, alle autorità competenti, eventuali comportamenti illegali di altri utenti del mare (pulizia di cisterne, scarico di materiali), indicandone le coordinate e gli estremi di identificazione; se possibile documentare l’episodio con immagine fotografiche e/o filmati.

Rispettare le Aree marine protetteInformarsi preventivamente sulle regole e i divieti istituiti nelle Aree marine protette.

Guardiano del mare insieme a Legambiente Li voglio vivi

Li voglio vivi compie dieci anni e nel corso del tempo la campagna realizzata daLegambiente con il contributo del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e

del Mare ha posto all’attenzione del grande pubblico e delle scuole l’affascinante mondodel mare e delle coste italiane; partendo dalla storia naturale degli organismi che lopopolano e dalla descrizione dell’ambiente fisico, della dinamica e del funzionamento

degli ecosistemi marino-costieri, analizza le minacce che ne mettono in pericolo lasopravvivenza e gli scenari futuri che il cambiamento climatico prospetta al nostro mare.

È per questo che ti chiediamo di segnalare tutti gli illeciti a danno del mare!Per il suo compleanno Li voglio vivi diventa un libro.

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In vacanzaLegambiente propone consigli utili a tutti coloro che hanno scelto come meta delle loro vacanzelocalità di mare. Ogni estate la popolazione residente dei comuni che affacciano sul mare raddoppia,addirittura triplica, mettendo a dura prova le capacità del territorio di reggere all’impatto.

Ecco cosa possiamo fare:

Produrre meno rifiutiProdurre meno rifiuti e smaltirli in maniera differenziata. Preferire prodotti che impiegano imballaggi leggeri esenza sprechi, vuoti a rendere per le bevande,confezioni di ricarica per detersivi e frutta e verdurasfuse.

Ridurre i consumi di acqua ed energiaUsare in maniera razionale e senza sprechi acqua edenergia elettrica. Dove possibile scegliere gli esercizi che adottanotecnologie per il risparmio energetico e idrico.

Consumare cibi saniConsumare cibi sani e privi di sostanze chimiche (pesticidi eanticrittogamici) o contenenti alimenti geneticamente modificati. Preferire frutta e verdura coltivata biologicamente o comunque conmetodi a basso impatto ambientale.

Scegliere prodotti tipiciPreferire alberghi e ristoranti che servono cibo tradizionale e specialità del territorio, con prodottitipici (pesce locale, carni e formaggi con marchi regionali), frutta e verdura di stagione.

Usare i mezzi di trasporto collettivi...Usare il più possibile i mezzi di trasporto collettivi, pubblici o privati. Sollecitare le aziende ditrasporto ad una offerta competitiva di titoli di viaggio specifici per i turisti.

...e quelli meno inquinantiUtilizzare le piste ciclabili e le strade ciclo-pedonali limitando ai casi di necessità l’uso dell’autoprivata (ricordatevi che camminare fa bene!); scegliere alberghi, ostelli e campeggi che prevedano il noleggio o l’uso gratuito di biciclette el’utilizzo di mezzi elettrici.

Contenere e contrastare i rumori Contenere i rumori negli alberghi e nelle città, soprattutto di notte. Promuovere comportamenti piùcorretti e sostenere le iniziative di contenimento del rumore nelle aree pubbliche come sullaspiaggia e in mare.

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Visitare le bellezze localiPer difendere l’immenso patrimonio paesaggistico, faunistico, di storia e cultura di cui le nostrecoste sono ricche, è necessario conoscerlo: le vacanze sono un’ottima occasione per farlo, perscoprire luoghi, culture, tradizioni, sapori e profumi.· Per conoscere le strutture ricettive ecologiche selezionate da Legambiente visitawww.legambienteturismo.itPer conoscere le località più belle e sostenibili segnalate dalla Guida Blu di Legambientee Touring Club visita il sito www.legambiente.eu

Anche al ristorante possiamo difendere il mare: datteri?NO GRAZIE!Il dattero di mare (Litophaga litophaga) è un mollusco bivalve che vive scavando nicchie profondedentro gli scogli e le rocce del litorale. Sono considerati un piatto prelibato, ma ad alto rischio perl’ambiente: per prelevarli vengono utilizzate piccozze, scalpelli, martelli pneumatici e persinopiccole cariche esplosive che devastano coste, fondali e tutte le specie che li abitano.Prelevare i datteri è vietato nel nostro Paese dal 1988. Successivamente, per salvaguardare le costedell’intero bacino del Mediterraneo, sono stati vietati il consumo, la commercializzazione e ogniforma di importazione. Oggi il dattero di mare è anche una specie protetta.· Chi offre datteri neri sia in pescheria che al ristorante è fuori legge, chi li consuma si rendecomplice di commette a sua volta un grave reato ambientale!

La rubrica dei Guardiani del mare

Numero Blu 1530

È un numero da utilizzare per l'emergenza in mare delCorpo delle Capitanerie di Porto ed è attivo sulterritorio nazionale. Il servizio è completamentegratuito e ci si può rivolgere per tutto quel cheriguarda la salvaguardia della vita umana in mare, lasicurezza lo svolgimento delle attività balneari eturistiche in qualsiasi sito costiero.

Se la chiamata proviene da un telefono cellulare sicomunica direttamente con la Centrale Operativa del

Comando Generale che si occuperà di attivare lenecessarie operazioni di soccorso. Componendo il 1530 da

un numero di telefonia fissa si entra in contatto con laCapitaneria di Porto competente per giurisdizione.

È possibile conoscere i numeri dei comandi periferici della Capitaneria di Portocollegandosi alla pagina www.guardiacostiera.it/organizzazione/comandiperiferici.cfm

Numero verde 800-253608Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente (ex Nucleo Operativo Ecologico)

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Vivere il mare dalla parte del mare: le Aree marine protetteLe Aree marine protette costituiscono la risposta necessaria per proteggere gli ecosistemi piùdelicati e preziosi, ma non solo: rappresentano anche uno strumento formidabile per crearesviluppo e lavoro in settori strategici spesso penalizzati come il turismo, la pesca, l’artigianato e lagestione dei beni culturali. Orientare le politiche economiche verso la sostenibilità è la grandescommessa delle Aree marine protette: mettere a frutto il valore aggiunto dei tesori di natura ecultura che custodiscono. Non costituiscono quindi solo una sfilza di divieti e regole astruse daosservare, ma sono un vero e proprio laboratorio che garantisce continuità di vita all’ecosistemamarino. Vi invitiamo a conoscerle e visitarle.

Regole generali di un’Area marina protettaOgni Area marina protetta prevede una zona A, di riserva integrale, interdetta a tutte le attività chepossano arrecare danno o disturbo all’ambiente marino. Questo è il vero cuore del parco marino,sottoposto alla più alta protezione per garantire la tutela della biodiversità e il ripopolamento dellespecie. Qui di solito sono consentite solo le attività di ricerca e a volte le visite guidatesubacquee.Al confine della zona a protezione integrale si trova la zona B, di riserva generale, dovei vincoli coniugano la conservazione dei beni ambientali e la fruizione: sono in genere consentite labalneazione, le visite guidate subacquee, la navigazione a remi, a vela e quella a motore avelocità ridotta, l’ormeggio nei campi boe predisposti e l’ancoraggio nelle aree con fondalisabbiosi. Le attività di pesca si limitano alle attività professionali con mezzi selettivi. È vietata lapesca subacquea. Le zone A e B sono racchiuse da una fascia cuscinetto, la zona C, di riservaparziale. Qui sono generalmente consentite e regolamentate le attività di fruizione del mare di nonelevato impatto ambientale, quali la navigazione a motore, l’ormeggio, l’ancoraggio e la pescasportiva. Ogni Area marina protetta ha una sua specifica regolamentazione che è bene acquisire inloco contattando l’ente di gestione.

Dove sonoArea marina protetta di Bergeggi (SV)Comune di BergeggiVia De Mari 28/D, 17028 Bergeggi (SV)Tel. 019257901, Fax 01925790220b.ambiente@comune.bergeggi.sv.itwww.comune.bergeggi.sv.itCapitaneria di Porto di Savona, 019/856666,[email protected]

Area marina protetta di Portofino (GE)Consorzio di gestione,Sede Legale: Castello BrownVia alla Penisola, 16034 Portofino (GE)Sede Amministrativa: Villa Carmagnola, Viale Rainusso 14,16038 S. Margherita Ligure (GE)Tel. 0185/289649, Fax 0185/[email protected] di Porto di Genova, tel. 010/27771

Area marina protetta delle Cinque Terre (SP)Ente Parco Nazionale delle Cinque Terre,Via Telemaco Signorini 118, 19017 Riomaggiore (SP)

Tel. 0187/760211 - 0187/760000, Fax 0187/[email protected];www.areamarinaprotetta5terre.it;Centro visite Riomaggiore, 0187/920633Centro visite Manarola, 0187/760511Centro visite Corniglia, 0187/812523Centro visite Vernazza, 0187/812533Centro visite Monterosso, 0187/817059Internet point Riomaggiore, 0187/760515Capitaneria di Porto di La Spezia, 0187/778015

Area marina protetta di Miramare (TS)WWF Italia,Viale Miramare 349, 34014 Grignano (Trieste)Tel. 040/224147, Fax 040/224636Centro Visite: Castelletto di Miramare, 040/224147info@riservamarinamiramare.itwww.riservamarinamiramare.itCapitaneria di Porto di Trieste, 040/676611

Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano (LI-GR)Ente parco nazionale dell’Arcipelago Toscano,Via F. Guerrazzi 1, 57037 Portoferraio (LI)Tel. 0565/919411 Fax 0565/[email protected];www.isoleditoscana.it

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Capitaneria di Porto di Portoferraio, Tel. 0565/914041Capitaneria di Porto di Livorno, Tel. 0586/826.011Capitaneria di Porto del Giglio, Tel. 0564/809480Autorità Marittima di Capraia Tel. 0586/905290

Area marina protetta delle Secche di Tor Paterno (RM)Ente RomaNatura,Villa Mazzanti, Via Gomenizza 81, 00195 RomaTel. 06/35405310, Fax 06/35491519www.ampsecchetorpaterno.ittorpaterno@romanatura.roma.itCentro visite: Via del Canale di Castel Fusano 1300122 Ostia (RM)Capitaneria di Porto di Roma, 06/911461Guardia Costiera Fiumicino, 06/65617349

Area marina protetta Isole di Ventotene e Santo Stefano (LT)Comune di Ventotene,P.zza Castello 1, 04020 VentoteneTel. 0771/854226, Fax 0771/854061Centro visite, via Rampe marine 3, 04020 VentoteneTel. 0771/85.324 - [email protected]@tiscali.itwww.comune.ventotene.itCapitaneria di Porto di Gaeta, 0771/460100

Area marina protetta Punta Campanella (NA)Consorzio di gestione, Viale Filangieri 4080061 Massa LubrenseTel. 081/8089877, Fax 081/8789663info@puntacampanella.orgwww.puntacampanella.orgCapitaneria di Porto di Castellammare di Stabia,081/8711086Autorità Marittima, Tel. 081/83.70.226.

Area marina protetta Regno di Nettuno (NA)c/o Comune di ForioPiazza Municipio, n. 1, 80075 Forio (Na)Tel. 081-3332911, Fax 081-3332927info@comune.forio.na.itwww.ampregnodinettuno.itCapitaneria di Porto di Ischia, Via Iasolino 10, tel. 081 991417Capitaneria di Porto di Procida,Via Roma 3, tel. 081 8967381

Area marina protetta Isole Tremiti (FG)Ente Parco nazionale del Gargano,Via S. Antonio Abate 121, 71037 Monte S.AngeloTel. 0884/568911, Fax 0884/561348Centro visite Isolotto San Nicola, 349/1378419Centro visite del Parco del Gargano, 0884/568911ampisoletremiti@parcogargano.itwww.parcogargano.itCapitaneria di Porto di Manfredonia, 0884/587222

Area marina protetta Torre Guaceto (BR)Consorzio di gestione,Castello Dentice di Frasso, via S. Anna 672012 Carovigno,Tel. 0831/990882, Fax 0831/994916

[email protected] visite, Borgata Terranova, Carovigno,0831/989885Capitaneria di Porto di Brindisi, 0831/521022

Area marina protetta Porto Cesareo (LE)Consorzio di gestione,Via C. Albano, 73010 Porto Cesareo (LE)Tel. 0833/560144, Fax 0833/859105www.ampportocesareo.itinfo@areamarinaprotettaportocesareo.itCapitaneria di Porto di Gallipoli, 0833/266862

Area marina protetta di Capo Rizzuto (KR)Provincia di Crotone,Via C. Colombo, 88900 CrotoneTel. 0962/665254, Fax 0962/665247Centro visite, Piazza Uccialli, 88841 Le Castella - Isola diCapo Rizzuto: tel. 0962/795511, fax 0962/795623segreteria@riservamarinacaporizzuto.itwww.riservamarinacaporizzuto.itCapitaneria di Porto di Crotone, 0962/20721

Area marina protetta di Ustica (PA)Capitaneria di Porto di PalermoV. F. Crispi 153, 90139 PalermoTel. 091/6043111 - 091/582944, fax 091/325519Comune di UsticaVia Petriera 9, 091/8449237, 091/8449045Centro Accoglienza, 091/8449456zwww.amp.ustica.it

Area marina protetta di Capo Gallo-Isola delle Femmine (PA)Capitaneria di Porto di Palermo,Via F. Crispi 153, 90139 Palermo,Tel. 091/584802, fax 091/[email protected] di Palermo, www.ampcapogallo-isola.orginfo@ampcapogallo-isola@org

Area marina protetta delle Isole Egadi (TP)Comune di FavignanaPalazzo Florio, Via Florio 1, 91023 FavignanaTel. 0923/922585, fax 0923/[email protected];www.ampegadi.itCentro visite Levanzo, 0923/924089Centro visite Marettimo, 0923/923122Capitaneria di Porto di Trapani, 0923/28900

Area marina protetta delle Isole Pelagie (AG)Comune di Lampedusa e LinosaVia Roma 36, 92010 Lampedusa (AG)Tel. e fax 0922/975780Delegazione comunale di Linosa, 0922/[email protected] di Porto Empedocle, 0922/636640 - 970141

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Area marina protetta Plemmirio (SR)Consorzio di gestione:Via Necropoli del Fusco, 7 - 96100 Siracusa (SR)Tel. 0931/449310, fax 0931/[email protected] di Porto di Siracusa, 0931/481011

Area marina protetta Isole dei Ciclopi (CT)Consorzio di gestione,Municipio di Aci Castello, V. Dante 28, 95021 AciCastelloTel. 095/7117322, fax 095/[email protected] visite di Acitrezza, via Provinciale 226,095/7117322Capitaneria di Porto Catania, 095/7474111 - 532605

Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena (SS) Ente parco nazionale Arcipelago di La Maddalena, Via Giulio Cesare, 7 - 07024 La Maddalena (SS)Tel. 0773.91.31 Capitaneria di Porto di La Maddalena,Tel. 0789/73.70.95-89/79.021 - Fax 0789/[email protected], www.lamaddalenapark.it

Area marina protetta dell’Asinara (SS)Ente Parco nazionale dell’AsinaraVia Iosto 7, 07046 Porto Torres (SS)Tel. 079/5040000, fax 079/501415Sede Amministrativa:Palazzo Reale, Cala Reale, Isola dell’AsinaraTel. 079/409441, fax 079/[email protected] di Porto di Porto Torres, 079/502258

Area marina protetta Capo Caccia – Isola Piana (SS)Comune di Alghero,Via S. Anna 40, 07041 Alghero (SS)Tel. 079/997816, fax 079/997819Sede località Tramariglio, Porto Contetel. 079/998548, fax 079/[email protected] di Porto di Porto Torres, 079/502.258

Area marina protetta Penisola del Sinis Isola Mal di Ventre (OR)Comune di Cabras,Piazza Eleonora 1, 09072 CabrasTel. 0783/290071 - fax 0783/391097Sede Amministrativa: Via Tharros, 09072 CabrasCentro Visite S. Giovanni di Sinis, Piazza della [email protected] di Porto di Oristano, 0783/72262

Area marina protetta Capo Carbonara (CA)Comune di Villasimius,Via Colombo 2, 09049 Villasimius (CA)Tel. 070/790234, fax 070/[email protected] di Porto di Cagliari, 070/605171

Area marina protetta Tavolara Punta Coda Cavallo (SS)Consorzio di gestione:Via Dante 1, 07026 Olbia, tel. 0789/52163Sede operativa: via Porto Romano 8, Olbia,tel. 0789/203013 - 0789/[email protected] di Porto di Olbia, 0789/21243

Area marina protetta internazionaleSantuario per i mammiferi mariniStati: Francia, Italia e Principato di MonacoRegioni interessate nella parte italiana: Liguria,Sardegna e ToscanaInformazioni: Comitato di pilotaggio presso il Ministerodell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.Direzione Generale per la Protezione della Natura,via C. Colombo 44, 00147 Roma - tel. 0657221Accobams, www.accobams.orgEnte parco nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena,tel. 0789/720044Ente parco nazionale delle Cinque Terre, tel.0187/920113Ente parco nazionale dell’Arcipelago Toscano,tel. 0565/919411Area Marina Protetta Portofino, tel. 0185/289649

Museo sommerso di Baia (NA)Soprintendenza peri beni archeologici delle provincedi Napoli e Caserta,Castello di Baia, Via Castello 39, Bacoli, 80135 NapoliTel. 081/5233797, Fax 081/5233797info@areamarinaprotettabaia.itwww.areamarinaprotettabaia.itCapitaneria di Porto di Napoli, 081/2445111

Museo sommerso di Gaiola (NA)Soprintendenza peri beni archeologici delle province diNapoli e Caserta (Ente gestore)Piazza Museo 19, 80135 NapoliTel. 081/440166, Fax 081/440013info@areamarinaprotettagaiola.itwww.areamarinaprotettagaiola.itCapitaneria di Porto di Napoli, 081/2445111

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Un nuovo ambientalismo per un altro progresso

Più di vent’anni di attività, oltre 115.000 soci e sostenitori, 1.000 gruppi locali, 30.000 classi che partecipano a

programmi di educazione ambientale: Legambiente èoggi la principale associazione ambientalista

italiana. Impegnata contro l’inquinamento, attivanel mondo della scuola, ha sviluppato un’ideainnovativa delle aree protette; lotta contro le

ecomafie e l’abusivismo edilizio; sostieneun’agricoltura libera da ogm e di qualità.

Con Goletta Verde, Treno Verde, OperazioneFiumi, Carovana delle Alpi e Salvalarte,

Legambiente ha raccolto migliaia di datisull’inquinamento del mare, delle città,

delle acque, del sistema alpino e delpatrimonio artistico. Con Puliamo il

Mondo, Clean-up the Med, Mal’Aria emigliaia di campi in Italia e all’estero ha

aperto la strada ad un forte e combattivovolontariato ambientale.

Con 100 Strade per Giocare, la Festadell’Albero, Jey Festival ha offerto a

migliaia di ragazzi opportunità dipartecipazione.

Con La Nuova Ecologia svolge un’operaquotidiana di informazione e sensibilizzazione

sui temi della qualità ambientale.

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tel 06.862681 fax 06.86218474 Ðwww.legambiente.eu

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