Piazza San Marco
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Transcript of Piazza San Marco
La Basilica di San Marco è un monumento unico per la ricchezza della sua storia, la maestosità della sua facciata e del suo interno, splendido laboratorio
in cui hanno operato per secoli grandi artisti italiani ed europei. Il carattere bizantino che la caratterizza appare soprattutto nei grandi mosaici
che narrano le storie di San Marco, ma anche gli episodi dell'Antico e del Nuovo Testamento.
La grandezza di Venezia si é sempre riflessa nell'arricchimento della Basilica: i veneziani l'hanno abbellita nel corso dei secoli portando dai luoghi più remoti
manufatti preziosi ed opere d'arte, creando un monumento di grande compattezza. La luce soffusa che entra in
Basilica dall'alto sembra dividere il mondo terreno da
quello soprannaturale splendente nelle volte per i
suoi dorati mosaici. E tuttavia la vastità dei
contenuti artistici ed iconografici e religiosi e la
molteplicità dei risvolti storici necessari alla comprensione del ruolo svolto dalla Basilica nel corso dei secoli sono qui
presentati secondo una precisa divisione per argomenti e livelli di
approfondimento differenziati.
Costruita nell'ottavo secolo come cappella dogale, la Basilica di San Marco rappresenta oggi la prova della grande espansione coloniale di Venezia visto che risulta in buona parte costruita con materiale d'espolio, importato dalle colonie orientali. Dall'oriente arriva infatti anche la reliquia del Santo, che per quanto senza fondamento storico rimane una delle devozioni più sentite. La facciata principale è organizzata su cinque portali che immettono ad un nartece; ogni entrata è sormontata da valve ad archetti con decorazioni musive, di cui però
solo la scena del portale d'estrema sinistra è d'epoca bizantina originale. L'entrata centrale era dominata dalla famosa Quadriga di cavalli in rame dorato - oggi conservata al Museo di San Marco - inviata da Costantinopoli al doge Enrico Dandolo al tempo della Quarta Crociata (1204). Non c'è coerenza nella scelta dei
materiali (colonne di diversi marmi e forme, pinnacoli...) né nel loro impiego eppure il risultato finale è di estrema armonia ed ha un suo rigore formale.
Ma il vero tesoro é l'interno: con oltre due chilometri quadrati di mosaici, la Basilica risulta un
preziosissimo gioiello, sia per la profusione dell'oro sia per la qualità della tecnica musiva
impiegata. La cupola con L'Ascensione, o La lavanda dei
piedi, o La Crocefissione mostrano il debito di Venezia con la cultura
bizantina, mentre una scena come La Salomé danzante della
Battistero rispecchia il gusto del gotico internazionale.
La facciata principale, originariamente costruita per rimanere con i mattoni a vista, nel XIII secolo fu rivestita di marmi orientali e di colonne provenienti dagli edifici di Costantinopoli (Bisanzio) dopo che questa fu conquistata dai
veneziani nel 1204 (IV Crociata).
I mosaici che decorano le lunette superiori ed inferiori sono tutti rifacimenti seicenteschi di mosaici del XIII sec. (ad eccezione del primo da sinistra,
l'unico antico, e del secondo del 1730 circa).Di grande interesse sono le sculture che ornano il portale maggiore su tre grandi arconi strombati. Si tratta di opere veneziane del secolo XIII, con influssi sia orientali che occidentali (padano-francesi), che mostrano, dal
sottarco più interno al più esterno, uno stile in evoluzione.Sopra il portale, sulla loggia campeggiano i quattro cavalli (ora in copia - gli originali sono custoditi all'interno) portati a Venezia dall'ippodromo di Costantinopoli e qui collocati dopo la metà del secolo XIII. I bronzi erano
carichi del loro significato trionfale nel momento in cui Venezia si considerava l'erede delle capitali imperiali: Roma (Impero Romano
d'Occidente) e Bisanzio (la Nuova Roma, capitale dell'Impero Romano d'Oriente).
La facciata è articolata su un doppio ordine di cinque arcate a tagliata per l'intera lunghezza da una terrazza balaustrata. Il piano inferiore presenta un complesso intreccio di archetti sporgenti, ordini sovrapposti di colonne, rilievi e decorazioni. Nella calotta della prima arcata, l'unico mosaico antico rimasto
sulla facciata: Traslazione del corpo di San Marco nella chiesa (1260-70). Nella lunetta della seconda, Il corpo di San Marco venerato dal doge, cartone
di Sebastiano Ricci. Attorno alla lunetta della terza, tre archi decorati da splendidi bassorilievi duecenteschi (mesi, virtù, profeti), uno dei più
importanti cicli della scultura romanica in Italia; nell'intradosso dell'arco maggiore sono inseriti i bassorilievi dei mestieri, rappresentanti le principali
occupazioni cittadine. Nella quarta, mosaico seicentesco (Il corpo di San Marco accolto dai veneziani). Nella quinta, ancora un mosaico del '600
(Trafugamento del corpo di San Marco). Sulla terrazza superiore sono poste le copie dei quattro cavalli inviati a Venezia da Costantinopoli dal doge Enrico
Dandolo nel 1204.
I 4 LUNETTONI a mosaico sono opera di Maffeo da Verona •Deposizione di Cristo•La discesa al limbo
•La Risurrezione di Cristo•L’ascensione di Cristo
Dal nartece si entra in chiesa attraverso quattro porte: quella centrale, quella di San Clemente e quella di San Pietro, in corrispondenza delle cappelle
omonime, e, a nord, la porta della Madonna o di San Giovanni. Sul fronte sud, si trova il battistero, caratterizzato da due cupole e da una volta che lo raccorda con le strutture della cappella Zen. La torre, d'incerta
funzione, trasformata con la realizzazione della terza San Marco, è collegata internamente alla chiesa e alle murature del palazzo inglobate nella testa del transetto sud. Il manufatto ospita ora il Tesoro e il Santuario con le reliquie.
ATRIO esso predede l’interno della Chiesa e gira per tre lati attorno al piedicroce
PAVIMENTOXI-XII SECOLO BEL PAVIMENTO MARMOREO A GRANDI RUOTE
GRANDE LSTRA DI MARMO VERONESE, LA PICCOLA LOSANGA AL CENTRO INDICA IL LUOGO OVE VI FU IL FAMOSO INCONTRO DEL 1177
PORTALE DI MEZZO: ornato dai primitivi mosaici, Vergine e Santi, i più antichi della Basilica, testimonianza della prima decorazione musiva del dogado del
Domenico Selvo I due battenti in bronzo furono fatti eseguire da Leone da Molino, procuratore di
San Marco dal 1112-38, ad imitazione di quelli della porta attigua di San Clemente.
Le due porticine laterali danno l’accesso al MUSEO MARCIANO ed alle Gallerie In fianco su colonnine due Angeli su modelli bizantini
Catino sopra la porta: San Marco in estasi di Francesco e Valerio Zuccato su cartone di TIZIANO
Il POZZO, l’apertura quadrata che si apre nella parte sovrastante è rivestito di mosaici che sono fra le migliori opere d’arte del XVI secolo dei
fratelli ZUCCATO, su cartone attribuito alSalviati e al PordenoneLunetta sopra la porta d’ingresso: Crocefissione del 1549
Sotto: Deposizione di LazzaroLunetta a sin. La Morte della Vergine su cartone del Pordenone
Negli angoli attorno all’arcata: i 4 Evangelisti ed 8 ProfetiSopra al pozzo la grande VOLTA DEL PARADISO
Ai lati del portone centrale esterno: a sin. Sepolcro di Felicita moglie del Doge Vitale Michiel, a ds sepolcro del doge Vital Falier
PORTALE MAGGIORE INTERNO dodici preziose colonne di marmi rari, le due centrali hanno calotta di conchigklia e frammenti di plutei bizantini del IX
secolo.I capitelli sono di tipo ionico con grossi pulvini, croci, fogliami cornucopie,,
colonne inmarmo bianco e nero con capitelli ad aquile e teste di leoni
L'interno colpisce per lo straordinario gioco dei volumi definiti da cupole e arcate, ricoperte di mosaici dorati,
mentre a terra risaltano le pavimentazioni a motivi geometrici. La pianta è a croce greca, con pilastri e
colonne dagli splendidi capitelli bizantini che dividono lo spazio interno in tre
navate con soprastanti matronei antichi. Le superfici murarie superiori sono
decorate con mosaici a fondo oro, solo in parte originali, composti per esaltare la Chiesa di Cristo, e quella veneziana di San Marco in particolare; gli esemplari delle cupole sono tra i più belli e antichi
della chiesa. Alla cupola della Pentecoste, Predicazione degli apostoli; alla volta, scene della Passione ; sulla cupola centrale, duecentesco Cristo
benedicente; nella cupola del presbiterio, Cristo e profeti; i mosaici
dell'abside sono forse i più antichi della Basilica nella cupola di San Giovanni,
episodi della vita dell'Evangelista.
I mosaici della Basilica di San Marco furono realizzati adottando due diverse tecniche di arte musiva: i più antichi furono realizzati attaccando le tessere direttamente sulle
pareti, quelli più moderni invece attenendosi a dei disegni su cartone. Inoltre le prime
raffigurazioni musive erano realizzate sotto l’egida di maestri greci, ognuno dei quali
aveva uno stile ereditato dalle diverse scuole di appartenenza.
Ovviamente col passare dei secoli si formarono dei maestri d’arte musiva nella
città; questi realizzarono i mosaici del Battistero e della Cappella di S. Isidoro,
narranti fatti della vita di S. Isidoro. Nei primi anni del XV secolo vennero a mancare le maestranze greche e la creatività degli
artisti locali venne a mancare. Fu così che iniziò il secondo periodo dello stile e della
realizzazione dei mosaici della basilica di San Marco.
All'interno della basilica vi si accede attraverso i portali gotici, ricchi di piccole colonne e di fini bassorilievi,
e si è immediatamente accolti dai mosaici d'oro che rivestono pareti, colonne, pavimenti e cupole, per un totale di circa 4.000 mq. e che sono la più grande ricchezza della Basilica, sia per l'estensione sia per
l'antichità della loro datazione. Risalgono al XII secolo, e furono opera di artisti bizantini. Sono da notare in
particolare:- La Pentecoste (XII sec. - al centro
della prima cupola)- La Passione (XIII sec. - sotto l'arco
interno della prima crociera)- Ascensione (XIII sec. - cupola
centrale)
Tesoro di San Marco è una preziosa raccolta di oggetti liturgici e reliquiari provenienti da Costantinopoli (1204), prodotti dell'oreficeria
bizantina dei secoli XI e XII.
La Basilica di San Marco ha una pianta a croce greca. Entrambi i bracci della croce
sono suddivisi in tre navate.Oltre la crociera, delimitata dall'iconostasi,
l'area del braccio est è occupata dal presbiterio al centro e ai lati, dalle cappelle
di San Pietro a nord e di San Clemente a sud.
In fondo al presbiterio, addossato all'abside, vi è un altare su un ripiano rialzato di 5 scalini un tempo, per la deposizione del Santissimo. Le
teste del transetto si concludono con una parete rettilinea. A nord inglobano le murature delle cappelle di Sant'Isidoro e dei Mascoli, a sud quelle dell'accesso al Palazzo Ducale. Sui lati ovest e nord la chiesa e circondata da un
nartece nel quale si apre la cappella Zen.
Marco, figlio di Paolo e Maria, sarebbe nato nell'odierna Cirene,
capitale della Cirenaica, nella Libia attuale.
La discreta agiatezza economica gli permette lo studio dell'ebraico,
greco e latino, approfondendo la conoscenza della Sacra Scrittura ed
in particolare i testi dei profeti.Probabilmente Giovanni Marco nasce
all'inizio dell'era volgare, sotto l'impero di Augusto. Prima della
morte dell'imperatore, la Cirenaica viene invasa da tribù barbare, che
depredano terre e beni della famiglia di Marco.
Costretto alla fuga con i genitori, si rifugia a Gerusalemme dove
incontra i primi annunciatori della predicazione di Gesù.