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PIANTE

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L’argomento può essere affrontato in ogni momento del curriculum scolastico.

Nella scuola dell’infanzia e nei primi tre anni della scuola primaria, le

attività dovranno essere incentrate sul nome delle varie piante e sulla loro

rappresentazione tramite disegni, immagini. La scoperta delle parti comuni a

tutte le piante aiuta ad imparare a classificare, a fare gruppi omogenei. Come

dice Montessori, dobbiamo dare le parti perché sia chiaro il tutto, ma con lo

scopo di stabilire relazioni, poiché ”..stabilire la relazione tra le cose, significa

portare la conoscenza.” Quindi spazio a laboratori sensoriali, a semi che

germinano, a piante che crescono, a foglie di vari colori e forme, all’acqua, al

sole e all’aria che fanno crescere le piante. Le piante permettono di presentare

il ciclo della vita e di osservare la nascita, la crescita, la riproduzione e la

morte dell’organismo.

Negli ultimi due anni della scuola primaria, il bambino inizia ad avere

capacità di astrarre. Alle conoscenze concrete, sensoriali si deve affiancare il

concetto di funzione e di processi. Sole, acqua e aria diventano calore,

radiazione luminosa, componenti della fotosintesi, ossigeno. Le foglie sono

laboratori in cui avvengono processi quali la fotosintesi e la traspirazione, le

cellule che compongono le foglie hanno i cloroplasti che sono gli artefici della

fotosintesi. L’autotrofia viene ad essere presentata come produzione di

zucchero e partenza, quindi, per tutte le catene alimentari del Pianeta.

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Con il termine piante vengono definiti gli organismi pluricellulari autotrofi.

I più antichi organismi vegetali avevano una struttura molto

semplice; non producevano semi, erano privi di fusto e di radici e non avevano le foglie.

Una struttura simile la possiamo ancora ritrovare nelle alghe pluricellulari.

Le prime grandi tappe nell’evoluzione delle piante terrestri furono lo sviluppo dei muschi, degli equiseti e delle felci.

Tutte queste piante, non hanno fiori e la loro riproduzione avviene, sia per via sessuata, cioè per mezzo di gameti, o per

via asessuata, mediante le spore. La classificazione dei principali gruppi vegetali, si basa proprio

sull’assenza o presenza di vasi conduttori e del fiore.

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Le piante si sono adattate a diverse condizioni climatiche e hanno colonizzato ogni regione della

terra. La loro presenza sul pianeta è di vitale importanza per quasi tutti gli organismi viventi: esse

infatti produco ossigeno, gas essenziale per la respirazione, costituiscono l’alimento per gli animali e forniscono all’uomo materiale da costruzione, fibre

tessili, coloranti e sostanze per la produzione di farmaci.

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La varietà di piante che popolano la terra è davvero sorprendente: esse sono diverse per forme, dimensioni, per l’ambiente in cui vivono e molte

altre caratteristiche. Tuttavia, è possibile mettere ordine, cioè classificare, il gran numero di

specie che questo regno comprende, seguendo la loro evoluzione.

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Il regno delle piante comprende tutti gli organismi pluricellulari, eucarioti e autotrofi. Essi sono paragonabili a macchine capaci di

utilizzare l’energia, sotto forma di luce, per ottenere energia chimica contenuta nel glucosio che essi stessi producono attraverso la

fotosintesi clorofilliana.

Autotrofa: come dire autonoma

L’organismo preleva dall’ambiente solo sostanze inorganiche, e sintetizza tutte le sostanze organiche (zuccheri, proteine e grassi) da

solo. L’energia necessaria a questa sintesi proviene da:

reazioni chimiche (alcune alghe) radiazione solare (tutte le piante verdi contenenti clorofilla).

La clorofilla rende indipendenti da una sorgente esterna di alimenti

tutte le piante che la contengono.

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Le piante si possono suddividere in due grandi gruppi:

Piante inferiori o crittogame

dal greco “cripto” = nascondo, e “gamos”, poiché i

fenomeni sessuali non si manifestano attraverso il fiore

Piante superiori (fanerogame e spermatofite)

dal greco “faneros” = evidente, e “gamos” = nozze,

cioè: organi sessuali evidenti come il fiore

dal greco “sperma” = seme, e “fiton” = pianta: piante

con semi.

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Le crittogame furono le prime a comparire sulla Terra (almeno 400 milioni di anni). Sono chiamate così perché si riproducono, ancora oggi, in modo primitivo. Queste piante sono alghe, muschi e felci e licheni.

CRITTOGAME

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Presentano grandi “divisioni”, che differiscono molto fra loro per la struttura generale.

Almeno in parte, questo è dovuto al fatto che la loro

origine è molto antica ed hanno avuto il tempo di “divergere”, cioè di evolvere su linee indipendenti.

Basti pensare ad un’alga, ad una felce: la loro

struttura esterna ed interna, il loro modo di vivere, ecc. sono enormemente diversi.

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tutte le Crittogame sono accomunate da

mancanza di tessuti specializzati e

presenza di un ciclo biologico con meccanismi riproduttivi simili in tutti i gruppi.

Questi meccanismi rappresentano un legame sicuro, che fa pensare ad un’origine comune di tutte le Crittogame.

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GIMNOSPERME (dal greco gymnós = nudo e spermos = seme )

Gruppo di piante vascolari senza fiori. Le gimnosperme sono piante legnose, di aspetto arbustivo o arboreo, raramente rampicante. I semi sono esposti fra le scaglie di strutture fiorifere chiamate coni o pigne.

FANEROGAME o SPERMATOFITE phaneròs = evidente; gàmos = nozze

spèrmatos = seme; phytòn = pianta

ANGIOSPERME (dal greco angeîon =vaso, recipiente e spermos =

seme )

Gruppo di piante vascolari con fiori.

Le angiosperme producono fiori, frutti e semi e sono in continua crescita. Hanno un fusto che le sostiene e che può essere: arbustivo, erbaceo, legnoso.

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Le Fanerogame possono essere sia terrestri sia acquatiche e tra le fanerogame marine troviamo Posidonia oceanica. Poseidonia Ha caratteristiche simili alle piante terrestri, ha radici, un fusto e foglie nastriformi lunghe fino ad un metro e unite in ciuffi di 6-7. Fiorisce in autunno e in primavera produce frutti galleggianti volgarmente chiamati "olive di mare".

Forma delle praterie sottomarine che hanno una notevole importanza ecologica il cui habitat è considerato d'importanza prioritaria per la sua funzione di nursery e costituisce un endemismo del Mar Mediterraneo.